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1 Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa Sede Nazionale ISB in Europe Roma - Via G.A. Guattani, , Rue Joseph II B 1000 Bruxelles Tel. (06) Tel Fax Fax (06) competitivita.ambiente@cna.it info@isbineurope.eu Divisione Economica e Sociale Prot. n.160 /TC Roma, 29 Agosto 2013 inviata per Alle CNA Regionali Alle CNA Provinciali Alle Unioni LORO INDIRIZZI Oggetto: Decreto FARE, convertito con legge 98/2013 le principali novità in materia di ambiente, sicurezza sul lavoro, energia e ricerca Cari Colleghi, il 20 agosto è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n.194 del Suppl. Ordinario n. 63) la legge n 98/2013 di conversione del DL 69/2013, cosiddetto Decreto FARE. L entrata in vigore della legge di conversione è il 21 agosto Gli aspetti relativi ad ambiente, energia, sicurezza sul lavoro e innovazione, risultano rilevanti per alcuni risultati positivi in termini di semplificazione delle procedure di gestione aziendale, accanto a misure notevolmente peggiorate, anche nella fase di conversione del provvedimento, e su cui bisognerà tornare in seguito, al fine di rimediare a delle vere e proprie contraddizioni presenti nel testo originale e nella fase di conversione. Tra le misure di semplificazione, si evidenzia in particolare che, con l art. 29, sono state finalmente introdotte anche in Italia, come già avviene in altri Paesi Europei, le date uniche di efficacia dei nuovi obblighi amministrativi (obblighi che impongono la raccolta, la presentazione o la trasmissione di documenti alla pubblica amministrazione oppure obblighi che impongono la tenuta di dati, documenti e registri). Ciò significa che tutte le nuove disposizioni normative e regolamentari e gli atti amministrativi a carattere generale adottati dalle amministrazioni dello Stato, dovranno fissare la data di efficacia dei nuovi obblighi amministrativi, introdotti a carico di cittadini ed imprese, al 1 luglio o al 1 gennaio successivi all entrata in vigore delle nuove norme. Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa

2 In via generale dobbiamo sottolineare che l attuazione di molte delle misure previste, viene rimandata ad una decretazione successiva, in cui contiamo oltre 50 provvedimenti attuativi; tale modalità di attuazione non risponde all esigenza di rendere immediatamente applicabili misure fondamentali per la semplificazione e la crescita. Da tale provvedimento, anche nella fase di conversione parlamentare del decreto, si auspicavano misure più significative per rilanciare l occupazione e la crescita, in linea con le proposte avanzate dalla CNA e da RETE Imprese Italia. Di seguito trovate una sintesi delle principali novità introdotte dal decreto come modificato dalla legge di conversione. Cordiali Saluti Il responsabile DPT Competitività e Ambiente fto. Tommaso Campanile

3 Decreto FARE (DL 69/2013 convertito con L. 98/2013) sintesi delle principali novità in materia di ambiente, sicurezza sul lavoro, energia, ricerca e sviluppo nelle PMI AMBIENTE La principale novità introdotta in campo ambientale, riguarda la determinazione delle misure di semplificazione per la gestione delle terre e rocce da scavo provenienti dai piccoli cantieri, ossia la cui produzione non supera i 6000 mc. In questo caso, l articolo 41bis del DL, tali materiali sono sottratti al regime dei rifiuti, e trattati come sottoprodotti, fermo restando il rispetto di determinate condizioni (certezza nella destinazione dell utilizzo, rispetto dei limiti nei valori di contaminazione e dei rischi per la salute, etc.). Il provvedimento limita l ambito di applicazione del DM 161/2012 (Regolamento sulle terre e rocce da scavo) alle sole opere soggette a VIA o AIA; pertanto la procedura semplificata riguarda anche i cantieri al di sopra del limiti di mc, purché non soggetti a VIA o AIA e che rispettino le condizioni suddette. SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO - Modifiche al comma 12-bis, art. 3, D.Lgs. 81/ Campo di applicazione (Art. 32): I soggetti che prestano la loro attività gratuitamente o col solo rimborso spese, in favore delle associazioni di promozione sociale di cui alla L. 383 del , e delle associazioni sportive dilettantistiche di cui alla L. 398 del e di cui all art. 90 della L. 289 del , nonché dei soggetti di cui all art. 67, co.1, lett. m del DPR 917 del vengono annoverati tra i volontari di cui al comma 12-bis. A tutti i soggetti sopra identificati, che prestano la loro attività a titolo gratuito, si applicheranno le disposizioni di cui all art. 21 del D.Lgs. 81/ Modifiche al comma 8, lett. g, dell art. 6, D.Lgs. 81/2008 Commissione Consultiva (Art. 32): Si sottrae la competenza della Commissione Consultiva in merito all individuazione dei settori e alla determinazione dei criteri per la definizione del sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi di cui all art. 27.

4 Alla Commissione Consultiva rimane la possibilità di discutere in merito, ma il previsto DPR verrà redatto su proposta del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali sentito il parere della Conferenza Stato-Regioni. - Modifiche ai co. 3 e 3-bis dell art. 26, D.Lgs. 81/2008 Cooperazione e coordinamento nei contratti d appalto o d opera o di somministrazione Duvri (Art. 32): Si introducono due auspicate semplificazioni al cosiddetto Duvri, una che resterà in attesa del relativo DM ed un altra immediatamente operativa. La prima semplificazione prevede che nei settori di attività a basso rischio di infortuni e malattie professionali, con riferimento sia all attività del committente, sia a quella dell impresa appaltatrice e dei lavoratori autonomi, il Datore di Lavoro committente possa, in alternativa al Duvri, nominare un proprio incaricato in possesso di formazione, esperienza e competenza adeguate e specifiche, nonché di aggiornamento periodico e di conoscenza diretta dell ambiente di lavoro, per sovraintendere alla cooperazione e al coordinamento. Dell individuazione dell incaricato o della sua sostituzione dovrà essere data immediata evidenza nel contratto di appalto o d opera. La disposizione entrerà in vigore solo a seguito dell adozione del decreto, previsto all art. 29, che individuerà i settori di attività a basso rischio di infortuni e malattie professionali. Viene inoltre introdotta una modifica in caso di redazione del Duvri che francamente riteniamo inattuabile e riguarda la previsione che ai dati del Duvri possano accedere gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale. La seconda semplificazione riguarda l ampliamento, non ancora sufficiente ma comunque migliorativo rispetto ai 2 gg precedentemente previsti, dell esenzione dalla redazione del Duvri per i lavori o i servizi la cui durata non è superiore a cinque uomini-giorno; aumentano però le tipologie di esclusione per i lavori o servizi che comportino oltre ai rischi già previsti: atmosfere esplosive e i rischi particolari di cui all all.to XI, anche rischi di: incendio elevato, lavori in ambienti confinati, presenza di agenti cancerogeni, mutageni o biologici e di amianto. Viene inoltre introdotto un utile chiarimento in merito alla locuzione uomini-giorno dichiarando che, per uomini- giorno, si intende l entità presunta dei lavori o servizi rappresentata dalla somma delle giornate di lavoro necessarie all effettuazione dei lavori o servizi, considerata con riferimento all arco temporale di un anno dall inizio dei lavori.

5 - Introduzione di un nuovo comma all art. 29, D.Lgs. 81/2008 Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi Semplificazione per i settori delle attività a basso rischio (Art. 32): Viene introdotto un nuovo comma all art. 29 che prevede la possibilità di utilizzare un modello semplificato, per i settori di attività a basso rischio, di dimostrare l effettuazione della valutazione dei rischi in luogo della vecchia autocertificazione. Con successivo Decreto Ministeriale verranno individuati i settori di attività a basso rischio di infortuni e malattie professionali, sulla base di criteri e parametri oggettivi desunti dagli indici infortunistici dell INAIL, che potranno utilizzare il modello semplificato allegato al decreto stesso indipendentemente dal numero di lavoratori. La disposizione entrerà in vigore solo a seguito dell adozione del decreto ministeriale. - Modifica al comma 1 dell art. 31, D.Lgs. 81/2008 Servizio di prevenzione e protezione. (Art. 32): Viene introdotta una sola parola ma la modifica dell art. 31 è sostanziale in quanto il Datore di lavoro è chiamato ad organizzare il servizio di prevenzione e protezione prioritariamente all interno dell azienda o incaricando persone o servizi esterni. - Inserimento del comma 5-bis all art. 32 e del comma 14-bis all art. 37, D.Lgs. 81/2008 Formazione Rspp, Aspp, lavoratori, Rls, preposti e dirigenti. (Art. 32): Per entrambi gli articoli viene introdotto il concetto secondo il quale i contenuti dei percorsi formativi che si sovrappongono in tutto o in parte sono riconosciuti come crediti formativi. Le modalità di riconoscimento di questi crediti e i modelli per documentare la formazione saranno individuati dalla Conferenza Stato-Regioni. - Modifica all art. 67, D.Lgs. 81/2008 Notifica all organo di vigilanza competente (Art. 32): Viene introdotto un nuovo comma che prevede l invio della notifica attraverso lo sportello unico per le attività produttive che provvederà poi a trasmetterla all organo di vigilanza. Con successivo decreto ministeriale, da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della disposizione, saranno definite le informazioni da trasmettere e saranno approvati i modelli uniformi da utilizzare.

6 La modifica in merito all invio della notifica entrerà in vigore solo a seguito dell adozione del decreto ministeriale. Viene inoltre eliminata la possibilità di richiedere ulteriori documenti e prescrivere modificazioni entro 30 gg. dalla data della notifica, che precedentemente aveva l organo di vigilanza (lett. b, co. 2). - Modifica del comma 11 dell art. 71, D.Lgs. 81/2008 Verifica attrezzatture di cui all All.to VII (Art. 32): La disposizione introduce tempi più rapidi per l effettuazione delle verifiche. La modifica di tale comma non risulta particolarmente rilevante in particolare per quanto riguarda la prima verifica che resta in capo all INAIL che deve provvedere entro 45 gg. dalla messa in servizio dell attrezzatura. Decorso inutilmente tale termine il Datore di lavoro può avvalersi, a propria scelta di altri soggetti pubblici o privati abilitati. Per quanto riguarda invece le successive verifiche il Datore di lavoro sceglierà liberamente se avvalersi delle ASL o delle ARPA o di altri soggetti pubblici o privati abilitati. Viene introdotto l obbligo di conservare e tenere a disposizione dell organo di vigilanza i verbali redatti all esito delle verifiche. - Modifiche al comma 2 dell art. 88, D.Lgs. 81/2008 Campo applicazione Titolo IV (Art. 32): La prima modifica riguarda la lett. g-bis) del comma 2, comma che indica i lavori ai quali non si applica il Titolo VI, in particolare i lavori previsti in tale lettera vengono ampliati: non si applicherà il Titolo IV ai lavori relativi a impianti elettrici, reti informatiche, gas, acqua, condizionamento e riscaldamento, nonché ai piccoli lavori la cui durata presunta non è superiore a 10 uomini-giorno, finalizzati alla realizzazione o alla manutenzione delle infrastrutture per servizi, che non espongano i lavoratori ai rischi di cui all All.to XI. E stato poi inserito un nuovo comma 2-bis che rende applicabile il Titolo IV agli spettacoli musicali, cinematografici e teatrali e alle manifestazioni fieristiche tenendo conto delle particolari esigenze connesse allo svolgimento di tali attività che verranno individuate con decreto ministeriale da adottarsi entro il Quest ultima previsione sembra contrastare quanto previsto alla lett. g), comma2, dello stesso articolo che escludeva tali attività dall applicazione del Titolo VI purché non implicassero l allestimento di cantieri temporanei o mobili.

7 - Inserimento dell art. 104-bis, D.Lgs. 81/2008 Misure di semplificazione nei cantieri temporanei o mobili (Art. 32): Con successivo Decreto Interministeriale saranno individuati modelli semplificati per la redazione del piano operativo di sicurezza(pos), del piano di sicurezza e coordinamento (PSC) e del fascicolo dell opera. - Semplificazioni in materia di comunicazioni e notifiche (Art. 32): Le comunicazioni previste agli artt. 225, 240, 250, 277 del D.Lgs. 81/2008, possono essere finalmente effettuate in via telematica, anche per mezzo degli organismi paritetici o delle organizzazioni dei datori di lavoro. Entrata in vigore di questa modifica: 23 agosto Modifiche al DPR 1124/65 Denuncia infortuni (Art. 32): La modifica è rilevante e riguarda la trasmissione della denuncia di infortunio che: a decorrere dal 1 gennaio 2014, sarà a cura dell INAIL trasmettere in via telematica alle autorità di pubblica sicurezza, alle aziende sanitarie locali, etc., alle direzioni territoriali del Lavoro e ai corrispondenti uffici delle Regioni e Province autonome i dati relativi alle denunce di infortuni sul lavoro mortali e di quelli con prognosi superiore ai 30 gg. L entrata in vigore delle modifiche al DPR 1124/65 è comunque subordinata alla data di entrata in vigore del decreto del SINP. - Rivalutazione quinquennale delle sanzioni in materia di SSL (Art. 9 della Legge 9 agosto 2013): Vi segnaliamo inoltre che, con legge 9 agosto 2013, n. 99, di conversione del DL 28 giugno 2013, n. 76, si è intervenuti in materia di rivalutazione quinquennale delle sanzioni in materia di DDL. In particolare la rivalutazione quinquennale delle sanzioni, già prevista al comma 4-bis, art. 306 del D.Lgs. 81/2008, è fissata nella misura del 9,6% a decorrere dal 1 luglio La rivalutazione delle sanzioni si applica esclusivamente alle sanzioni irrogate per le violazioni commesse successivamente al 1 luglio ENERGIA In materia di energia, le misure contenute nel Decreto FARE sono da un lato poco incisive rispetto all obiettivo di riduzione dei costi e, per alcuni aspetti, fortemente critiche per le PMI.

8 E il caso di quanto previsto all articolo 4 comma 1, che dispone nel settore gas l esclusione delle PMI dal meccanismo di tutela di prezzo; in questo modo di fatto tutte le imprese, a prescindere dalle dimensioni e dalle caratteristiche di consumo, dovranno obbligatoriamente essere fornite da un operatore del mercato libero, perdendo il diritto ad accedere al regime di prezzo regolato dall Autorità per l energia. Ricordiamo che il passaggio al mercato liberalizzato, soprattutto per il settore del gas, presenta ancora notevoli criticità e barriere ad una piena concorrenza. Con tale disposizione, di cui RETE Imprese Italia aveva chiesto l abrogazione in fase di conversione del DL, si obbligano migliaia di piccole imprese, ad approvvigionarsi, inconsapevolmente, su un mercato libero scarsamente concorrenziale. L Autorità per l energia ha già emanato, con delibera 280/2013/R/gas, le condizioni attuative di tale norma. La delibera prevede diverse modalità per l'uscita dei clienti non domestici dalla tutela: In primo luogo è confermata la facoltà già esistente del cliente stesso di recedere dal contratto con un preavviso non superiore a 3 mesi. In mancanza di ciò, viene previsto anche per il venditore il diritto di recesso ma con preavviso di almeno 6 mesi oppure, ancora, la possibilità di proporre al cliente una variazione unilaterale del contratto che avrà effetto almeno 3 mesi dopo la comunicazione. Nell'esercitare tali diritti, il venditore dovrà informare il cliente, tra le altre cose, del fatto che dal momento dello scioglimento del contratto il cliente non avrà più diritto ad accedere al servizio di tutela. Se nessuna di queste fattispecie si verificasse, il contratto in regime di tutela resterebbe comunque vigente. In questo caso però il venditore ha comunque l'obbligo di informare i suoi clienti non domestici serviti in tutela entro il 31 dicembre 2013 dei rispettivi diritti di recesso e variazione del contratto e del fatto che, in caso di scioglimento del contratto, il cliente non avrà diritto a rientrare in tutela. L articolo 4 prevede inoltre alcune misure volte ad accelerare l avvio delle gare di distribuzione del gas per ambiti territoriali, così da favorire una maggiore concorrenza nel mercato del gas. L articolo 5 introduce alcune misure volte a ridurre il prezzo dell energia elettrica il cui impatto, però, sarà assolutamente limitato; tali misure non rispondono in alcun modo all esigenza di equità contributiva tra imprese consumatrici finali di energia, che alleggerisca gli oneri sulle micro e piccole imprese, in linea con le proposte che la CNA e RETE Imprese Italia avanzano da diversi anni.

9 In particolare, gli effetti del combinato disposto dei commi 1 e 2 sono quelli di introdurre, tramite una estensione della platea dei soggetti a cui si applica l addizionale IRES ai sensi del comma 16 dell articolo 81 del D.L. 112/2008 (c.d. Robin Tax), un beneficio molto esiguo comportando di fatto la riduzione della componente tariffaria presente in bolletta (A2) per poco meno di 2 euro per il secondo semestre 2013 e intorno a 6 euro per gli anni a venire. Analogo discorso vale per la riduzione delle tariffe per gli impianti cosiddetti CIP 6 che determinerà un risparmio in bolletta estremamente modesto; ricordiamo che di tali incentivi hanno beneficiato nel corso degli anni impianti alimentati da fonti cosiddette assimilate (per lo più rigassificatori di scarti di raffinerie ed inceneritori di rifiuti), a seguito di politiche ingiustificate che hanno determinato un aggravio dei costi dell energia per gli utenti finali. RICERCA e SVILUPPO NELLE PMI L articolo 57 del DL stabilisce una nuova misura di sostegno per le attività di ricerca nelle piccole e medie imprese, da attuare con un decreto successivo decreto del Ministro dell istruzione, università e ricerca. In particolare si prevede l attivazione di contributi, nella misura del 50% degli investimenti, con riferimento alla creazione e sviluppo di start up innovative, valorizzazione di progetti di social innovation, sostegno agli investimenti in ricerca delle piccole imprese, supporto e incentivazione per i ricercatori che risultino assegnatari di borse di studio o altre forme di sovvenzione.

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