ISTITUTO DI SICUREZZA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ISTITUTO DI SICUREZZA"

Transcript

1 ISTITUTO DI SICUREZZA Elettricità statica Documento sulla sicurezza i precedentemente Foglio SPI EL 5 Pagina 1 Generalità 1.1 Scopo Definizioni 2 2 Fondamenti 2.1 Formazioni delle cariche elettrostatiche Esempi di formazione di cariche elettrostatiche Scarica Trasporto di cariche elettrostatiche 5 3 Pericoli d incendio e d esplosione 5 4 Misure di protezione 4.1 Evitare le miscele esplosive Impiegare materiali conduttivi Collegamento a terra Limitare la velocità di flusso dei liquidi 6 5 Esempi d applicazione 5.1 Impiego di recipienti in materiale sintetico e in metallo Trasporto di liquidi facilmente infiammabili in tubazione e tubi flessibili Trasporto di liquidi facilmente infiammabili mediante pompe per fusti Travaso per gravitazione da recipienti Travaso da autocisterne Manipolazione di polveri Svolgimento di rotoli di laminati plastici, tessuti, carta e simili Componenti di macchine e parti di apparecchi in movimento 9 6 Riferimenti 6.1 Documentazione sulla sicurezza Protezione antincendio Bibliografia 10 Sicherheitsinstitut Institut de Sécurité Istituto di Sicurezza CH-8001 Zürich, Nüschelerstrasse 45, Tel , Fax CH-2000 Neuchâtel, Rue du Crêt-Taconnet 8b, Tél , Fax CH-6900 Lugano-Massagno, Via San Gottardo 77, Tel , Fax CH-4002 Basel, WKL , Tel , Fax Istituto di Sicurezza safety@swissi.ch Internet:

2 Elettricità statica 1 Generalità Gli elementi principali di queste raccomandazioni sono stati estratti dalle seguenti pubblicazioni: Elettricità statica (serie di pubblicazioni della Commissione di esperti per la sicurezza nell industria chimica svizzera) Elettricità statica (Cooperativa professionale dell industria chimica tedesca). 1.1 Scopo Queste raccomandazioni permettono di evitare i pericoli d innesco di incendi o di esplosioni derivanti da cariche elettrostatiche. 1.2 Definizioni Cariche elettrostatiche Dielettrici Conduttori Le cariche elettrostatiche (qui di seguito denominate anche cariche) sono cariche elettriche che si accumulano sulle parti separate in seguito alla separazione meccanica di sostanze simili o diverse. I dielettrici sono materiali solide o liquide la cui resistenza elettrica specifica è superiore a 10 4 Ω. I conduttori sono materie solide o liquidi la cui resistenza elettrica specifica è inferiore a 10 4 Ω. Materie ed oggetti caricabili Sono caricabili: elettrostaticamente le materie solide, la cui resistenza superficiale è superiore a 10 9 Ω secondo DIN i liquidi la cui resistenza specifica è superiore a 10 8 Ω gli oggetti costituiti da materie conduttive non collegati a terra. Collegamento a terra Sono collegati a terra elettrostaticamente (qui di seguito definiti anche come collegati a terra) gli oggetti costituiti da materie conduttive, la cui resistenza di scarica a terra non è superiore a 10 6 Ω. 2 Fondamenti I fondamenti sono presentati in forma generale e semplificata. Per informazioni più approfondite si rimanda alla bibliografia (vedi cifra 6). 2.1 Formazione delle Quando due sostanze diverse si toccano, si verifica uno spostamento di caricariche elettrostatiche che elettriche in corrispondenza della superficie di contatto. Questo avviene sia nel caso di materie differenti, sia nel caso di materie simili con caratteristiche diverse, ad esempio temperatura e tensione meccanica o, in condizioni diverse, ad esempio sporcizia, rugosità e frazionamento. Quando le due sostanze vengono separate l una dall altra, ognuna presenta una carica elettrica in eccesso: si è formata una carica elettrostatica. Nel caso di materiali conduttivi, ad esempio metalli e tessuti umidi, si ha un riequilibrio immediato delle cariche in corrispondenza della superficie di contatto già al momento della separazione. Data la loro elevata conduttività, a separazione avvenuta non si riscontra alcun eccesso di carica misurabile. Affinché si formi una carica elettrostatica è necessario quindi che almeno una delle sostanze sia un dielettrico Istituto di Sicurezza

3 Sostanza A Sostanza B Sostanza A e B separate: non sono caricate Sostanza A e B in contatto: spostamento delle cariche Sostanza A e B nuovamente separate: caricate elettrostaticamente Fig. 1 Formazione di cariche elettrostatiche. 2.2 Esempi di formazione di cariche elettrostatiche Mescolatura di liquidi non conduttivi Quando si mescolano liquidi non conduttivi, si producono spostamenti di cariche fra il liquido e l apparecchio. Fig. 2 Mescolatura di liquidi non conduttivi. Trasporto di liquidi non conduttivi Se un liquido non conduttivo fluisce attraverso una tubazione, si verifica uno spostamento di cariche. La tubazione si carica elettrostaticamente se non è collegata a terra. Il liquido porta cariche di segno opposto. liquido in flusso tubazione non collegata a terra Fig. 3 Trasporto di liquidi non conduttivi. Spruzzatura di liquidi Durante la spruzzatura, sia i liquidi conduttivi che quelli non conduttivi si caricano elettrostaticamente, ad esempio nei procedimenti di verniciatura a spruzzo e di pulitura ad alta pressione. Fig. 4 Spruzzatura di liquidi Istituto di Sicurezza 3

4 Carica di polveri I materiali in polvere (conduttivi e non conduttivi) si caricano elettrostaticamente durante la mescolatura, la macinazione, la formazione di vortici, lo scivolamento, la vuotatura di sacchi in materiale sintetico, ecc. Parimenti, si caricano elettrostaticamente le parti di impianti, gli apparecchi o gli oggetti non collegati a terra che entrano in contatto con le polveri cariche. Si formano cariche particolarmente elevate durante il trasporto pneumatico di polveri. Fig. 5 Vuotatura di polveri. Carica di componenti di macchine e di materiali in movimento Si formano cariche elevate sui componenti di macchine non conduttivi ed in rapido movimento, ad esempio cinghie di trasmissione, rulli, nastri trasportatori, ecc., o sui materiali non conduttivi, ad esempio rotoli di laminati plastici, di tessuti o di carta, ecc. che vengono srotolati. Fig. 6 Svolgimento di un rotolo laminato non conduttivo. Gas in flusso Carica elettrostatica di persone e mezzi di trasporto I gas puri che fluiscono non si caricano; per contro si formano cariche attraverso le impurità trasportate, ad esempio particelle di ruggine, polvere, goccioline d acqua o d olio, ecc. Le persone che portano scarpe con suole non conduttive o che camminano su rivestimenti di pavimenti non conduttivi, si caricano elettrostaticamente. Allo stesso modo i carrelli elevatori, i carrelli in genere, i contenitori mobili e simili, muniti di ruote non conduttive o mossi su pavimenti non conduttivi, si caricano elettrostaticamente. Tappeto Fig. 7 Suole o rivestimenti non conduttivi. 2.3 Scarica Le cariche in eccesso tendono ad equilibrarsi per ristabilire l equilibrio neutro normale. La scarica può avvenire lentamente o di colpo. L equilibrio elettrico fra due conduttori si stabilisce per lo più attraverso una cosiddetta scarica a scintilla, e gli stessi vengono scaricati di colpo e completamente. La scarica a scintilla avviene sia per avvicinamento dei conduttori Istituto di Sicurezza

5 di potenziale diverso oppure, in caso di distanza costante, al superamento di un certo livello di carica, non appena è raggiunta l intensità del campo elettrico necessaria. I non conduttori, ad esempio i materiali sintetici, si possono scaricare solo localmente. 2.4 Trasporto di Le cariche elettrostatiche su persone, oggetti, materiali o mezzi di trasporto cariche elettrostatiche non collegati a terra possono venir trasportate inavvertitamente in un altro luogo e possono scaricarsi in modo inaspettato. 3 Pericoli d incendio Nella maggior parte dei casi le scintille di scarica hanno sufficientemente e d esplosione energia per accendere una miscela esplosiva di aria e di gas, vapori o polveri infiammabili. Gli incendi o le esplosioni provocati in tal modo hanno spesso conseguenze gravi, perché l evento si produce in ambienti di lavoro. Esiste sempre un pericolo particolare quando si lavora con liquidi infiammabili con temperature al di sopra del loro punto d infiammabilità, quando si possono produrre scintille di scarica oppure scariche a fiocco. Si formano miscele esplosive di polvere ed aria ad esempio nei filtri, nel trasporto pneumatico, nello scivolamento o nella formazione di vortici. Le cariche trasportate sono pericolose poiché possono provocare scariche in punti imprevedibili. 4 Misure di protezione In linea di massima si devono sempre adottare le misure di protezione adeguate dato che i pericoli derivano da diversi fattori difficilmente valutabili. Queste misure sono: evitare le miscele esplosive impiegare materiali conduttivi collegare a terra i conduttori limitare la velocità di flusso dei liquidi. A seconda dei casi occorre decidere quali di queste misure adottare. 4.1 Evitare le miscele esplosive Aspirare alla fonte gas, vapori e polveri Effettuare i lavori con liquidi a temperature di almeno 5 C al di sotto del loro punto di infiammabilità Sostituire le sostanze facilmente infiammabili con sostanze difficilmente infiammabili o non infiammabili Trasportare i liquidi mediante aspirazione sotto vuoto o pressione di gas inerte, ad esempio azoto Lavorare in sistema chiuso Inertizzare. 4.2 Impiegare materiali Impiegare tubazioni, tubi flessibili, armature, apparecchi, imbuti, pale, conduttivi fusti, ecc., che sono conduttivi. Posare rivestimenti di pavimenti conduttivi Trattare i rivestimenti di pavimenti non conduttivi con prodotti antistatici Impiegare contenitori conduttivi di materiale sintetico e sacchi in materiale sintetico che non si caricano elettrostaticamente Rendere conduttivi liquidi e polveri non conduttivi mediante additivi speciali Evitare le vernici e i rivestimenti non conduttivi sulle pareti interne di silos e contenitori Portare scarpe con suole conduttive e, se è il caso, guanti conduttivi Istituto di Sicurezza 5

6 4.3 Collegamento a terra Collegare con conduttori e mettere a terra tutti i materiali conduttivi, ad esempio parti di edifici, apparecchiature, tubazioni, componenti di macchine, contenitori, mezzi di trasporto, scivoli, pale, parti in metallo disposte isolatamente Impiegare mezzi di trasporto con ruote o rulli conduttivi. Indicazioni: Le catenelle o i nastri di messa a terra per mezzi di trasporto non bastano. La messa a terra di protezione di un apparecchio elettrico non garantisce il collegamento a terra di tutte le sue parti metalliche. Quali condutture di terra si impiegano di regola fili, nastri o cordoncini di rame. Essi devono avere una sezione sufficiente (si consiglia una sezione di almeno 2,5 mm 2 ) e devono esser protetti contro i danni meccanici. Ci si deve assicurare che nei punti di congiunzione delle condutture di terra vi sia un buon contatto, ad esempio eliminando la verniciatura o lo sporco. In pratica hanno dato buone prove, fra l altro, i dispositivi seguenti: conduttori flessibili con pinze di contatto montate, ad esempio cavi con dispositivo di riavvolgimento automatico e pinza per messa a terra. Fig. 8 Esempio di rotolo di cavo a riavvolgimento automatico con pinza di messa a terra. 4.4 Limitare la velocità Limitare la velocità di flusso a 1 m/s di flusso dei liquidi Evitare le turbolenze. Indicazione Nel caso dell etere e del solfuro di carbonio come pure di liquidi che contengono componenti liquidi o solidi non miscelabili, ci si deve attendere una formazione di cariche elettrostatiche pericolose anche a velocità di flusso più basse. 5 Esempi d applicazione Le misure di sicurezza vengono illustrate mediante alcuni esempi presi dalla pratica. Le misure citate qui di seguito devono venir completate, di volta in volta, con le altre misure del caso (vedere cifra 4) Istituto di Sicurezza

7 5.1 Impiego di recipienti Per i liquidi facilmente infiammabili è preferibile impiegare recipienti in metallo. in materiale sintetico e in metallo Dato che non è possibile collegare a terra i recipienti in materiale sintetico usuale, questi possono venir impiegati per liquidi facilmente infiammabili solo sino ad una capacità di 5 l, mentre per i volumi superiori si devono impiegare recipienti conduttivi. Indicazione Per il solfuro di carbonio sono ammessi contenitori non conduttivi fino a 2 l di capacità. 5.2 Trasporto di liquidi Le tubazioni metalliche devono essere collegate a terra facilmente infiammabili Le tubazioni in vetro o materiale sintetico non possono venir collegate a in tubazioni e tubi flessibili terra. Le parti metalliche importanti in tali tubazioni, come flange a partire da una larghezza nominale di 100 mm, valvole, valvole di distribuzione, ecc., ma anche rivestimenti metallici e lamiere di rinforzo devono venir collegati a terra. Le viti in metallo delle flange in materiale sintetico non devono venir messe a terra. I fili di messa a terra che collegano queste parti metalliche isolate devono venir posati sia parallelamente alle tubazioni, sia avvolti in modo lasco intorno alle stesse. Fig. 9 Tubazioni in vetro o in materiale sintetico con flange di metallo collegate a terra. Per il trasporto di liquidi facilmente infiammabili si devono impiegare tubi flessibili conduttivi. Si distinguono: tubi flessibili in materiale conduttivo tubi flessibili in materiale non conduttivo con conduttore incorporato che deve essere collegato con flange di metallo o con i raccordi a vite tubi flessibili in metallo con rivestimento interno. Le camicie di metallo e le flange oppure i giunti devono venir collegati tra di loro mediante un conduttore. Per i tre tipi di tubi flessibili la resistenza elettrica fra i giunti non deve superare 10 6 Ω. Questo valore limite deve venir controllato periodicamente mediante misurazioni, poiché la resistenza può aumentare a causa dell uso o dell invecchiamento. 5.3 Trasporto di liquidi Le pompe per fusti devono venir collegate mediante un conduttore sia con facilmente infiammabili i recipienti da svuotare sia con i recipienti da riempire e devono venir collemediante pompe per fusti gate a terra. I collegamenti non devono venir fissati vicino alle aperture dei recipienti, perché in corrispondenza delle stesse si producono più facilmente esalazioni infiammabili e nell apporre il collegamento a terra una carica già esistente può produrre una scintilla d innesco. Messa a terra Fig. 10 Travaso di liquidi facilmente inflammabili mediante pompe per fusti Istituto di Sicurezza 7

8 I collegamenti a terra devono venir montati sulla pompa per fusti in modo tale che rammentino all utilizzatore di procedere alla messa a terra. 5.4 Travaso per gravitazione Tubi di riempimento, i tubi flessibili e gli imbuti a gambo lungo devono da recipienti venir introdotti fino in fondo al recipiente in modo da evitare effetti di separazione, ad esempio scrosci, vortici e spruzzi. I contenitori, gli imbuti, i bocchettoni ed i tubi flessibili conduttivi devono venir collegati fra loro mediante un conduttore e messi a terra. Metallo Fig. 11 Metallo Materiale sintetico non conduttivo capacità massima 5 l Travaso fra recipienti conduttivi e non conduttivi. Contenitore in materiale sintetico non conduttivo, capacità massima 5 l 5.5 Travaso da autocisterne Collegare a terra l autocisterna Portare scarpe con suole conduttive Introdurre il tubo di riempimento fino in fondo al serbatoio Aspirare i vapori. Indicazione È opportuno asservire elettricamente la pompa di mandata con il collegamento a terra del veicolo. Tubo di riempimento conduttivo collegato a terra Fig. 12 Riempimento di un autocisterna. 5.6 Manipolazione di polveri Nella manipolazione di sostanze in polvere, ad esempio nel travasare, miscelare, setacciare e trasportare, tutte le parti conduttive ad esempio fusto, imbuto, scivolo, sistema di tubazioni, valvole o saracinesche di distribuzione, ecc., devono venir collegate fra di loro mediante un conduttore e messe a terra. Fusto non conduttivo Imbuto metallico Polvere Liquido non infiammabile Fig. 13 Riempimento di polvere infiammabile in assenza di gas, vapori e liquidi infiammabili Istituto di Sicurezza

9 Indicazione Se nel settore di lavoro sono esclusi i liquidi, vapori o gas infiammabili, sono ammessi i recipienti con rivestimento in materiale sintetico ed i materiali isolanti per fusti, imbuti, scivoli, tubi di scarico, ecc. Se uno o più di questi oggetti sono metallici, devono venir collegati a terra. Se si aggiunge la presenza di liquidi, gas o vapori infiammabili, si devono prendere ulteriori misure di sicurezza, ad esempio inertizzare. 5.7 Svolgimento di rotoli Se sono presenti gas o vapori infiammabili, laminati plastici, tessuti, le cariche dei nastri di carta, di tessuto o di materiale sintetico devono carta e simili venir eliminati mediante ionizzatori, oppure si deve impedire l accumulo di cariche mediante una forte umidificazione locale. Indicazione Se si impiegano degli ionizzatori ci si deve assicurare che questi non costituiscano possibili fonti d innesco. Fig. 14 Ionizzatori passivi a punte collegati a terra, come lingue, spazzole e cunei di metallo. Fig. 15 Umidificazione con vapore acqueo. 5.8 Componenti di macchine Le parti in movimento, ad esempio cinghie di trasmissione, nastri traspore parti di apparecchi tatori, cilindri, rulli, ecc. possono caricarsi elettrostaticamente a seconda in movimento dei materiali, della velocità e delle dimensioni. Se sono presenti gas o vapori infiammabili, le parti in movimento devono essere costituite da materiali conduttivi. Se ciò non è possibile, si devono prendere le misure previste alla cifra 5.7. Indicazione Nel caso dell azionamento di agitatori, impastatori, essiccatoi, ecc., si può tralasciare la messa a terra addizionale degli assi e degli elementi di azionamento, se questi sono messi a terra tramite i supporti a cuscinetti a sfere e le scatole premistoppa. In caso di dubbio si deve misurare la resistenza al collegamento a terra delle parti in movimento. Fig.16 Spazzole di scarico Sicherheitsinstitut 9

10 6 Riferimenti Altre direttive e pubblicazioni da prendere in considerazione in merito a questo documento sulla sicurezza sono: 6.1 Documentazione Istituto Svizzero di Promovimento della Sicurezza sulla sicurezza (Istituto di Sicurezza) Protezione antincendio Via San Gottardo 81 (precedentemente raccoglitore Casella postale 117 Protezione antincendio) 6908 Massagno Locali di deposito per liquidi infiammabili (Foglio SPI UF 1) Verniciatura a spruzzo con vernici e lacche (Documentazione sulla sicurezza i) 6.2 Bibliografia Raccolta di esempi in relazione alle direttive «Statische Elektrizität» (Elettricità statica) (Foglio d istruzioni T033, Cooperativa professionale dell industria chimica) Jedermann-Verlag Dr. Otto Pfeffer ohg D Heidelberg Elektrostatische Aufladungen begreifen Günter Lüttgens/Martin Glor und sicher beherrschen expert Verlag (Capire e tenere sotto controllo D Ehningen bei Böblingen le cariche elettrostatiche) (Kontakt & Studium Elektrotechnik, volume 44) Ex-Zonen, Merkblatt, Istituto svizzero di assicurazione contro gli infortuni Grundsätze des Explosionsschutzes (INSAI) mit Beispielsammlung Sicurezza sul lavoro (Zone con pericolo d esplosione, Fluhmattstrasse 1 foglio d istruzioni, principi della Casella postale protezione contro le esplosioni 6002 Lucerna con raccolta di esempi) (Formulario 2153) Statitische Elektrizität, Istituto svizzero di assicurazione contro gli infortuni Regeln für die betriebliche Sicherheit (INSAI) (Schriftenreihe der Expertenkommission Sicurezza sul lavoro für Sicherheit in der chemischen Fluhmattstrasse 1 Industrie der Schweiz, Heft 2) Casella postale (Elettricità statica, regole per la 6002 Lucerna sicurezza aziendale, serie di pubblicazioni della Commissione di esperti per la sicurezza nell industria chimica svizzera, Quaderno 2) Istituto di Sicurezza

11 Statitische Elektrizität, Richtlinien für die Vermeidung von Zündgefahren infolge elektrostatischer Aufladungen (Richtlinien Nr. 4) (Elettricità statica, direttive per evitare i pericoli d innesco di incendi o esplosioni derivanti da cariche elettrostatiche) (Direttive n. 4) Berufsgenossenschaft der chemischen Industrie (Cooperativa professionale dell industria chimica) D Heidelberg 1997 Sicherheitsinstitut 11

CENTRO TESSILE COTONIERO e ABBIGLIAMENTO S.p.A. INDUMENTI CON PROPRIETA ELETTROSTATICHE EN 1149-5

CENTRO TESSILE COTONIERO e ABBIGLIAMENTO S.p.A. INDUMENTI CON PROPRIETA ELETTROSTATICHE EN 1149-5 INDUMENTI CON PROPRIETA ELETTROSTATICHE EN 1149-5 Natura dell elettricità statica L'elettricità statica è l'accumulo superficiale di cariche elettriche su di un corpo composto da materiale isolante. Tale

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA H. Procedura utilizzo gas compressi

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA H. Procedura utilizzo gas compressi DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE EDIZIONE N 01 REVISIONE N 00 DATA 20/06/08 SEZIONE 08 PAGINA 1 di 3 PROCEDURA H Procedura utilizzo gas compressi Le bombole di gas compresso sono costituite

Dettagli

Relazione di valutazione delle proprietà. elettrostatiche dei componenti pneumatici. prodotti da Sistem Pneumatica

Relazione di valutazione delle proprietà. elettrostatiche dei componenti pneumatici. prodotti da Sistem Pneumatica DEKRA EXAM GmbH Fachstelle fùr Explosionsschutz - Bergbau- Versuchsstrecke Carl-Beyling-Haus Dinnendahlstralìe 9 44809 Bochum Telefon 0234 3696-180 Telefax 0234 3696-150 E-Mail ex-exam@dekra.com http://www.dekra-exam.de

Dettagli

«IBC: la dissipazione delle cariche elettrostatiche»

«IBC: la dissipazione delle cariche elettrostatiche» 6 Workshop della Logistica Chimica: "Uno strumento di supporto alle Imprese per la scelta più idonea delle unità di confezionamento". «IBC: la dissipazione delle cariche elettrostatiche» Massimo Vitali

Dettagli

ALLEGATO V. Parte I. 1. Disposizioni generali

ALLEGATO V. Parte I. 1. Disposizioni generali ALLEGATO V Parte I Emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico, scarico o stoccaggio di materiali polverulenti. 1. Disposizioni generali 1.1. Nei casi in

Dettagli

In accordo alla Direttiva ATEX, gli equipaggiamenti sono progettati in funzione del tipo d atmosfera nella quale possono essere utilizzati.

In accordo alla Direttiva ATEX, gli equipaggiamenti sono progettati in funzione del tipo d atmosfera nella quale possono essere utilizzati. Atmosfere potenzialmente esplosive sono presenti in diverse aree industriali: dalle miniere all industria chimica e farmacautica, all industria petrolifera, agli impianti di stoccaggio di cereali, alla

Dettagli

Workshop: Gestire la Sicurezza di Processo

Workshop: Gestire la Sicurezza di Processo Workshop: Gestire la Sicurezza di Processo ing. Nicola Mazzei Laboratorio Infiammabilità ed Esplosioni Innovhub - Stazioni Sperimentali per l Industria Tel: 02-51604.256 Fax: 02-514286 mazzei@ssc.it 1

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto

Dettagli

ebook Linee guida sul locale batterie Seguici su:

ebook Linee guida sul locale batterie Seguici su: ebook Linee guida sul Seguici su: Introduzione Le batterie di accumulatori stazionari sono la sorgente di energia di riserva più adeguata per l applicazione nei sistemi statici di continuità e possono

Dettagli

Sistemi di stoccaggio 5 e di smaltimento

Sistemi di stoccaggio 5 e di smaltimento Sistemi di stoccaggio 5 e di smaltimento Per lo smaltimento di sostanze liquide e solide possiamo offrirvi i nostri sistemi integrati certificati dal TÜV. I nostri mobiletti per lo smaltimento sono dotati

Dettagli

Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra. Sistemi elettrici e messa a terra -- Programma LEONARDO

Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra. Sistemi elettrici e messa a terra -- Programma LEONARDO Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra Classificazione dei sistemi in categorie secondo la loro tensione nominale In relazione alla loro tensione nominale i sistemi

Dettagli

Sistemi di bonifica dell ambiente

Sistemi di bonifica dell ambiente Sistemi di bonifica dell ambiente Per definire il tipo di zona pericolosa generata dalla sorgente di emissione (per effetto della fuoriuscita della polvere dal sistema di contenimento) AtexPOLVERI chiede

Dettagli

Aspiratori industriali ATEX. Sistemi ad alta pressione per ambienti potenzialmente a rischio di esplosione

Aspiratori industriali ATEX. Sistemi ad alta pressione per ambienti potenzialmente a rischio di esplosione Aspiratori industriali ATEX Sistemi ad alta pressione per ambienti potenzialmente a rischio di esplosione Modelli ATEX modelli antiesplosione conformi ATEX 140A Ex - Aspiratore portatile per liquidi -

Dettagli

Redazionale tecnico. La prova di sicurezza intrinseca per i trasmettitori di pressione

Redazionale tecnico. La prova di sicurezza intrinseca per i trasmettitori di pressione La prova di sicurezza intrinseca per i trasmettitori di pressione Nell industria dei costruttori di macchine, oltre alle macchine stesse, i produttori esportano verso i mercati globali anche gli standard

Dettagli

Allegato alla circolare n. 9/98-108 / Istruzioni d installazione

Allegato alla circolare n. 9/98-108 / Istruzioni d installazione UFFICIO FEDERALE DELLA PROTEZIONE POPLAZIONE Divisione misure di costruzione 3003 Berna, 27 agosto 1998 98-108 Hz / Rev. 16.02.211 Gfe Allegato alla circolare n. 9/98-108 / Istruzioni d installazione Stoccaggio

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l

Dettagli

Caratteristiche tecniche. Per trasportare aria, gas e vapori poco aggressivi, generare vuoto e comprimere aria, senza contaminazione di olio.

Caratteristiche tecniche. Per trasportare aria, gas e vapori poco aggressivi, generare vuoto e comprimere aria, senza contaminazione di olio. SCHEDA TECNICA I041 N 950.50 KNDCB con motore Brushless Principio di funzionamento Le pompe a membrana KNF si basano su un principio molto semplice - la parte centrale di una membrana elastica flette su

Dettagli

Sistemi di stoccaggio 5 e di smaltimento

Sistemi di stoccaggio 5 e di smaltimento Sistemi di stoccaggio e di smaltimento Per lo smaltimento di sostanze liquide e solide offriamo i nostri sistemi certificati dal TÜV per l impiego in corrispondenti mobiletti. I nostri mobiletti di smaltimento

Dettagli

I.I.S. Giulio Natta Istituto di Istruzione Superiore Tecnico per la meccanica e le materie plastiche Liceo delle Scienze Applicate

I.I.S. Giulio Natta Istituto di Istruzione Superiore Tecnico per la meccanica e le materie plastiche Liceo delle Scienze Applicate I.I.S. Giulio Natta Istituto di Istruzione Superiore Tecnico per la meccanica e le materie plastiche Liceo delle Scienze Applicate Impianti Materie Plastiche Modulo 2 Alimentazione Contenuti 1. Premessa

Dettagli

P i n z a I S E O 1 - Istruzioni di sicurezza

P i n z a I S E O 1 - Istruzioni di sicurezza Istruzione Tecnica Codice documento: IT SAFPIN 1 Pagina 1 di 7 INDICE 1.0 Scopo e campo di applicazione... 2 2.0 Documenti di riferimento... 2 3.0 Definizioni ed acronimi... 2 4.0 Gestione del presente

Dettagli

Come si monta uno scambiatore di calore a piastre?

Come si monta uno scambiatore di calore a piastre? Pagina 1 di 5 Come si monta uno scambiatore di calore a piastre? Gli scambiatori a piastre saldobrasati devono essere installati in maniera da lasciare abbastanza spazio intorno agli stessi da permettere

Dettagli

Deceleratori per Ascensori ADS-ST-26. Tecnica d ammortizzo. CALCOLO on-line e download CAD 2D / 3D. F m. www.weforma.com

Deceleratori per Ascensori ADS-ST-26. Tecnica d ammortizzo. CALCOLO on-line e download CAD 2D / 3D. F m. www.weforma.com Deceleratori per Ascensori ADS-ST-26 Tecnica d ammortizzo CALCOLO on-line e download CAD 2D / 3D F m V S Vantaggi Applicazioni: - Ascensori per persone e per carichi Sicurezza: - Interruttore di posizione

Dettagli

Interruttore automatico

Interruttore automatico Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter soggetti ai fattori di influenza specifici degli impianti FV Contenuto La scelta dell interruttore automatico

Dettagli

NOTE E CONSIDERAZIONI SULLA PESATURA DI SILOS E SERBATOI CON CELLE DI CARICO

NOTE E CONSIDERAZIONI SULLA PESATURA DI SILOS E SERBATOI CON CELLE DI CARICO ADRIANO GOMBA & C. NOTE E CONSIDERAZIONI SULLA PESATURA DI SILOS E SERBATOI CON CELLE DI CARICO Installazione. Un sistema di pesatura è costituito da un serbatoio, il cui contenuto deve essere tenuto sotto

Dettagli

Tubo di Pitot Modello FLC-APT-E, versione estraibile Modello FLC-APT-F, versione fissa

Tubo di Pitot Modello FLC-APT-E, versione estraibile Modello FLC-APT-F, versione fissa Misura di portata Tubo di Pitot Modello FLC-APT-E, versione estraibile Modello FLC-APT-F, versione fissa Scheda tecnica WIKA FL 10.05 FloTec Applicazioni Produzione di petrolio e raffinazione Trattamento

Dettagli

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Rotatoria ingresso cittadella universitaria Premessa: La presente relazione tecnica è finalizzata ad indicare la caratteristiche dei principali componenti

Dettagli

Macchine per lo spandimento di concimi granulati

Macchine per lo spandimento di concimi granulati Macchine per lo spandimento di concimi granulati Gli organi di distribuzione sono adeguatamente protetti contro il contatto non intenzionale? In relazione al pericolo in questione i riferimenti tecnici

Dettagli

SILEA SpA - Via Collegio di Spagna 34-40064 Ozzano Emilia (BO) - Italy Tel +39 051 799229 Fax +39 051 799268 e-mail: info@silea.it web: www.silea.

SILEA SpA - Via Collegio di Spagna 34-40064 Ozzano Emilia (BO) - Italy Tel +39 051 799229 Fax +39 051 799268 e-mail: info@silea.it web: www.silea. GRUPPO ELETTRO SERIE 1056 Il Gruppo Elettropompa Silea, serie 1056, è composto da una pompa, da un motore e da una trasmissione meccanica, tutto su di un basamento. L impianto funziona tramite motore elettrico

Dettagli

Università degli Studi di Trieste a.a. 2009-2010. Convogliatori. continuo sono anche definiti convogliatori. Sono qui compresi:

Università degli Studi di Trieste a.a. 2009-2010. Convogliatori. continuo sono anche definiti convogliatori. Sono qui compresi: Convogliatori I trasportatori di tipo fisso con moto spesso continuo sono anche definiti convogliatori. Sono qui compresi: trasportatori a rulli (motorizzati o non motorizzati); trasportatori a nastro;

Dettagli

Valutazione del rischio per la presenza di miscele esplosive aria/polveri: l approccio metodologico

Valutazione del rischio per la presenza di miscele esplosive aria/polveri: l approccio metodologico Valutazione del rischio per la presenza di miscele esplosive aria/polveri: l approccio metodologico Francesca Bellamino D.Lgs. 81/2008 TITOLO XI: protezione da atmosfere esplosive Capo II: obblighi del

Dettagli

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale Ufficio di contatto marchio di qualità: Moritz Dreher Neugasse 6 CH-8005 Zürich Tel.: +41 (0)44 250 88 16 Fax.: +41 (0)44 250 88 22 Email: dreher@holzenergie.ch Marchio di qualità Energia leg Svizzera

Dettagli

PREVENZIONE INCENDI. PREVENZIONE PROTEZIONE Misure precauzionali d esercizio

PREVENZIONE INCENDI. PREVENZIONE PROTEZIONE Misure precauzionali d esercizio PREVENZIONE INCENDI PREVENZIONE PROTEZIONE Misure precauzionali d esercizio Attiva Passiva PREVENZIONE INCENDI 1. Riduzione al minimo delle occasioni di incendio. Stabilità delle strutture portanti per

Dettagli

grounding electrostatic innovations Tieni la carica elettrostatica a terra I componenti di messa a terra Eltex

grounding electrostatic innovations Tieni la carica elettrostatica a terra I componenti di messa a terra Eltex electrostatic innovations Tieni la carica elettrostatica a terra I componenti di messa a terra Eltex Per più sicurezza La carica elettrostatica nel maneggiare liquidi, granulati e polveri Nella fase di

Dettagli

Applicazione delle direttive Atex al settore della verniciatura: esempi di classificazione delle zone e scelta della apparecchiature.

Applicazione delle direttive Atex al settore della verniciatura: esempi di classificazione delle zone e scelta della apparecchiature. SOCIETÀ DI INGEGNERIA PER LE COSTRUZIONI, L AMBIENTE, LA SICUREZZA Applicazione delle direttive Atex al settore della verniciatura: esempi di classificazione delle zone e scelta della apparecchiature.

Dettagli

NORME DI PRONTO INTERVENTO IN CASO DI INCENDIO DPR 577/82

NORME DI PRONTO INTERVENTO IN CASO DI INCENDIO DPR 577/82 ALLEGATO 5 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ART. 91 DEL D.LGS. 81/08 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL EMILIA ROMAGNA Via Bianchi n. 7/9 BRESCIA TERZO LOTTO APPALTO RIMOZIONE

Dettagli

Sistemi Elettrici }BT }AT

Sistemi Elettrici }BT }AT Sistemi Elettrici DEFINIZIONE (CEI 11-1) Si definisce SISTEMA ELETTRICO la parte di impianto elettrico costituita dai componenti elettrici aventi una determinata TENSIONE NOMINALE (d esercizio). Un sistema

Dettagli

PARTE MECCANICA. Requisiti meccanici della struttura da movimentare

PARTE MECCANICA. Requisiti meccanici della struttura da movimentare PARTE MECCANICA Requisiti meccanici della struttura da movimentare Il costruttore dell anta scorrevole (cancello, portone, vetrata, lucernario, copertura, ecc.) deve attenersi ai seguenti requisiti: Peso

Dettagli

Protezione dai contatti indiretti

Protezione dai contatti indiretti Protezione dai contatti indiretti Se una persona entra in contatto contemporaneamente con due parti di un impianto a potenziale diverso si trova sottoposto ad una tensione che può essere pericolosa. l

Dettagli

Aiuto all applicazione EN-5 Raffreddamento, de-/umidificazione

Aiuto all applicazione EN-5 Raffreddamento, de-/umidificazione Aiuto all applicazione EN-5 Raffreddamento, de-/umidificazione Contenuti e scopo Questo aiuto all applicazione tratta delle procedure e delle esigenze inerenti la progettazione, l installazione e la sostituzione

Dettagli

Istruzioni per l uso ed il montaggio. Montaggio ADS

Istruzioni per l uso ed il montaggio. Montaggio ADS ADS La serie ADS è stata progettata sulla base della comprovata serie di ammortizzatori per carichi pesanti LDS da utilizzare su ascensori per persone e carichi. La prova di omologazione garantisce che

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI

IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero

Dettagli

D.Lgs. 81/08. Dispositivi di Protezione Individuale DPI. Tecnico della Prevenzione Dott. Sergio Biagini

D.Lgs. 81/08. Dispositivi di Protezione Individuale DPI. Tecnico della Prevenzione Dott. Sergio Biagini Dispositivi di Protezione Individuale DPI Tecnico della Prevenzione Dott. Sergio Biagini DEFINIZIONE di DPI Per DPI si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore

Dettagli

I locali da bagno e doccia

I locali da bagno e doccia I locali da bagno e doccia 1. Classificazione delle Zone In funzione della pericolosità, nei locali bagno e doccia (Norma 64-8 sez. 701) si possono individuare quattro zone (fig. 1) che influenzano i criteri

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

ISTITUTO DI SICUREZZA

ISTITUTO DI SICUREZZA ISTITUTO DI SICUREZZA Dispositivi per l interruzione della corrente di sovraintensità Documento sulla sicurezza 1416-00.i precedentemente Foglio SPI EL Pagina Introduzione 1 Generalità 1.1 Compito dei

Dettagli

Classificazione delle pompe. Pompe rotative volumetriche POMPE ROTATIVE. POMPE VOLUMETRICHE si dividono in... VOLUMETRICHE

Classificazione delle pompe. Pompe rotative volumetriche POMPE ROTATIVE. POMPE VOLUMETRICHE si dividono in... VOLUMETRICHE Classificazione delle pompe Pompe rotative volumetriche POMPE VOLUMETRICHE si dividono in... POMPE ROTATIVE VOLUMETRICHE Pompe rotative volumetriche Principio di funzionamento Le pompe rotative sono caratterizzate

Dettagli

Schede tecniche e linee guida per l installazione

Schede tecniche e linee guida per l installazione Schede tecniche e linee guida per l installazione 43 Intumex RS10 - Collare tagliafuoco Generalità Intumex RS10 è un tagliafuoco per tubazioni in plastica realizzato in acciaio inossidabile vericiato a

Dettagli

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche Tesina di scienze L Elettricità Le forze elettriche In natura esistono due forme di elettricità: quella negativa e quella positiva. Queste due energie si attraggono fra loro, mentre gli stessi tipi di

Dettagli

Alto livello igienico

Alto livello igienico La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche

Dettagli

(Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della direttiva)

(Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della direttiva) (Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della direttiva) OEN ( 1 ) CEN EN 1010-1:2004 Sicurezza del macchinario Requisiti di sicurezza per la progettazione e la costruzione

Dettagli

Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza

Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da Presentazione Avviso 5/2011 II scadenza Corso di formazione per ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

Dettagli

Antincendio. Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile

Antincendio. Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile Antincendio Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile realizzato secondo gli Standard Regionali in materia di Formazione per la Protezione Civile D.G.R. 4036/2007 - Scuola Superiore di

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico

Dettagli

Nuove norme sulla protezione contro i fulmini

Nuove norme sulla protezione contro i fulmini Nuove norme sulla protezione contro i fulmini Pubblicato il: 31/05/2006 Aggiornato al: 31/05/2006 di Gianfranco Ceresini Nello scorso mese di aprile sono state pubblicate dal CEI le attese nuove norme

Dettagli

Misure gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni da polveri

Misure gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni da polveri Misure gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni da polveri Chiara Carpegna Misure gestionali In presenza di un rischio potenziale di esplosione negli ambienti di lavoro vanno

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO

RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO File: Relazione tecnica Data 11-11-2009 1 INDICE RELAZIONE DI CALCOLO E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO... 3 CRITERI DI PROGETTO... 3 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DELLE

Dettagli

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone

Dettagli

Manuale ad uso degli studenti (tratto essenzialmente dal manuale UNICHIM n. 6 edizione 1994)

Manuale ad uso degli studenti (tratto essenzialmente dal manuale UNICHIM n. 6 edizione 1994) Istituto Tecnico Industriale Statale E.Divini Specializzazioni : Meccanica Elettrotecnica e Automazione Elettronica e Telecomunicazioni Informatica Chimica Viale Mazzini n. 31/32 San Severino Marche (MC)

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

AVVOLGICAVO serie 1700

AVVOLGICAVO serie 1700 AVVOLGICAVO serie 1700 Costruiti in conformità alle Norme EN 61242 EN 60335-1 110 Prodotti conformi ai requisiti delle Direttive 2006/95/CE 2006/42/CE 2002/95/CE Legge 626: OK! INFORMAZIONI GENERALI SUGLI

Dettagli

Macchina: OVERFLOW A PRESSIONE ATMOSFERICA

Macchina: OVERFLOW A PRESSIONE ATMOSFERICA Scheda 27 Lavorazione: TINTURA IN PEZZA Macchina: OVERFLOW A PRESSIONE ATMOSFERICA Scopo della lavorazione La tintura in overflow a pressione atmosferica è utilizzata per tingere tessuti delicati o tessuti

Dettagli

INDICAZIONI SU GIUNTI DEI NASTRI TRASPORTATORI

INDICAZIONI SU GIUNTI DEI NASTRI TRASPORTATORI GIAVA sas Manutenzione e Gestione Impianti Industriali www.giavasas.it INDICAZIONI SU GIUNTI DEI NASTRI TRASPORTATORI interventi di giunzione La giunzione di un nastro si rende necessaria quando bisogna

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Dott. Sergio Biagini Tecnico della Prevenzione IL D.LGS. 81/08 (come già previsto dal D.Lgs.. 626/94) INDICA IL PERCORSO DA COMPIERE PER INNALZARE IL LIVELLO DI SICUREZZA E QUALITA

Dettagli

Co.ma. S.p.a. COILS MANUFACTURER BATTERIE RADIANTI MANUALE DI MONTAGGIO, AVVIAMENTO E MANUTENZIONE BATTERIE ALETTATE

Co.ma. S.p.a. COILS MANUFACTURER BATTERIE RADIANTI MANUALE DI MONTAGGIO, AVVIAMENTO E MANUTENZIONE BATTERIE ALETTATE Co.ma. S.p.a. COILS MANUFACTURER BATTERIE RADIANTI MANUALE DI MONTAGGIO, AVVIAMENTO E MANUTENZIONE BATTERIE ALETTATE Sommario Premessa Movimentazione Installazione Manutenzione Avvertenze 2 Premessa 3

Dettagli

CORPO VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE DELLA BRIANZA CORSO UTILIZZO GRUPPO ELETTROGENO LOMBARDINI 1.IM 300

CORPO VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE DELLA BRIANZA CORSO UTILIZZO GRUPPO ELETTROGENO LOMBARDINI 1.IM 300 CORPO VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE DELLA BRIANZA CORSO UTILIZZO GRUPPO ELETTROGENO LOMBARDINI.IM 300 INTRODUZIONE CON QUESTA PICCOLA MA ESAURIENTE GUIDA SI VUOLE METTERE A DISPOSIZIONE DELL UTENTE UNO STRUMENTO

Dettagli

Criteri di scelta: Tipo di inquinamento che si può sviluppare. Tipo di locale o ambiente in cui viene collocata la cappa

Criteri di scelta: Tipo di inquinamento che si può sviluppare. Tipo di locale o ambiente in cui viene collocata la cappa CAPPE CHIMICHE Proteggono il personale esposto al rischio di inalazione di sostanze chimiche tossiche, irritanti, o allergizzanti e l ambiente di lavoro, eliminando alla fonte la contaminazione dell aria.

Dettagli

Trasportatori a nastro

Trasportatori a nastro Trasportatori a nastro Realizzano un trasporto di tipo continuo, in orizzontale o in pendenza, di materiali alla rinfusa e di carichi concentrati leggeri. incastellatura di sostegno Trasporti interni 1

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DEI CAVI

DIMENSIONAMENTO DEI CAVI FEDELE ing. Domenico Antonio PROGETTAZIONE DI IMPIANTI Viale Barlaam da Seminara, 16/D 88100 CATANZARO E-mail: mimmofed@alice.it PEC: domenicoantonio.fedele@ingpec.eu Web: www.ingfedele.it Dispense e appunti

Dettagli

Alcune Norme Applicabili. Dott. Ing. Valter Melotti 1

Alcune Norme Applicabili. Dott. Ing. Valter Melotti 1 Alcune Norme Applicabili Dott. Ing. Valter Melotti 1 1 Recipienti Portatili di G.P.L. Non è difficile riscontrare nei cantieri la presenza di recipienti portatili di gas. Questi tipicamente possono essere:

Dettagli

L ESTINTORE IDRICO A BOMBOLINA INTERNA: realizzato da

L ESTINTORE IDRICO A BOMBOLINA INTERNA: realizzato da L ESTINTORE IDRICO A BOMBOLINA INTERNA: IL FUTURO, L AMBIENTE E L EFFICIENZA realizzato da 19 Ottobre 2010 Pagina 1 di 5 1 L ESTINTORE IDRICO A BOMBOLINA INTERNA: IL FUTURO, L AMBIENTE E L EFFICACIA Il

Dettagli

International Textil Education. Machinery Division. Manuale per la stampa a trasferimento termico

International Textil Education. Machinery Division. Manuale per la stampa a trasferimento termico Machinery Division Manuale per la stampa a trasferimento termico Manuale per la stampa a trasferimento termico STAMPA A TRASFERIMENTO TERMICO.....4 Principio di funzionamento.4 SRUTTURA INTERNA...5 Testina

Dettagli

Di seguito si allegano alcuni disegni progettuali con le principali quote e alcune visualizzazioni in 3D. 2/13

Di seguito si allegano alcuni disegni progettuali con le principali quote e alcune visualizzazioni in 3D. 2/13 PROGETTO 014 (www.ps76.org) Fase di prototipazione 1/13 Introduzione La seguente relazione ha l obiettivo di fornire una visione generale su quanto è stato finora realizzato sia sotto l aspetto costruttivo

Dettagli

Impianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti e dispositivi di protezione antincendio

Impianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti e dispositivi di protezione antincendio Impianti Meccanici 1 Danni provocati dagli incendi negli stabilimenti : - diretti : distruzione di macchinari, impianti, merci. - indiretti : mancata produzione Mezzi di prevenzione e Provvedimenti di

Dettagli

2 RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA

2 RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA 1 PREMESSA La presente relazione dimensiona e verifica le opere idrauliche relative alle fontane direttamente connesse con la realizzazione delle opere di Completamento dell area adiacente alla Cascina

Dettagli

Impianti elettrici pericolosi in vecchi edifici. I vecchi impianti elettrici spesso causano infortuni e incendi Scheda informativa per proprietari

Impianti elettrici pericolosi in vecchi edifici. I vecchi impianti elettrici spesso causano infortuni e incendi Scheda informativa per proprietari Impianti elettrici pericolosi in vecchi edifici I vecchi impianti elettrici spesso causano infortuni e incendi Scheda informativa per proprietari L elettricità è una cosa ovvia la utilizziamo tutti i giorni

Dettagli

THE TOTAL SOLUTION PROVIDER

THE TOTAL SOLUTION PROVIDER Le CASSETTE STAGNE vengono usate per il comando a distanza di valvole a membrana di tipo VEM e sono disponibili in tre tipi di contenitori: -, da 1 a piloti montati all interno. - 8, da 6 a 8 piloti montati

Dettagli

Piccoli serbatoi installati ognuno in una bacinella di contenimento (Materiale delle bacinelle di contenimento: acciaio o materia plastica)

Piccoli serbatoi installati ognuno in una bacinella di contenimento (Materiale delle bacinelle di contenimento: acciaio o materia plastica) KVU CCE CCA SCHEDA PER LA VERIFICA DELLE INSTALLAZIONI DI DEPOSITO COSTRUITE A NUOVO SETTEMBRE 2009 Interpretazione Alfine di assicurarsi che gli impianti per il deposito di liquidi nocivi per le acque

Dettagli

Effetti fisiopatologici della corrente elettrica

Effetti fisiopatologici della corrente elettrica Sicurezza elettrica: Effetti fisiopatologici della corrente elettrica Effetti della corrente sul corpo umano folgorazione ed arco elettrico - Protezione dai contatti elettrici - Aspetti costruttivi degli

Dettagli

TUBIFLEX spa Strada Torino, 25 10043 Orbassano (TO) ITALY. Descrizione: Caratteristiche:

TUBIFLEX spa Strada Torino, 25 10043 Orbassano (TO) ITALY. Descrizione: Caratteristiche: Descrizione: Manichette flessibili di sicurezza con tubo in acciaio inossidabile conformi alla norma europea EN 14800 per il collegamento di apparecchi domestici che utilizzano combustibili gassosi. Caratteristiche:

Dettagli

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate

Dettagli

Modulo DISPOSITIVI DI SICUREZZA E RIVELAZIONE

Modulo DISPOSITIVI DI SICUREZZA E RIVELAZIONE Facoltà di Ingegneria Master in Sicurezza e Protezione Modulo DISPOSITIVI DI SICUREZZA E RIVELAZIONE IMPIANTI DI RIVELAZIONE INCENDI Docente Fabio Garzia Ingegneria della Sicurezza w3.uniroma1.it/sicurezza

Dettagli

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni.

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Premessa Purtroppo, durante gli eventi calamitosi che si verificano durante le emergenze idrogeologiche, succede spesso che le barriere

Dettagli

Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte)

Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Pubblicato il: 17/05/2004 Aggiornato al: 25/05/2004 di Gianluigi Saveri 1. L impianto elettrico L appartamento che si prende come

Dettagli

TESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO

TESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO Decreto del Presidente della Repubblica n 1208 del 05/09/1966 Modifiche alla vigente disciplina normativa in materia di apparecchi di alimentazione per generatori di vapore aventi potenzialità specifica

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it

Dettagli

LIBRETTO D ISTRUZIONI MACCHINA PRODUTTRICE DI GHIACCIO

LIBRETTO D ISTRUZIONI MACCHINA PRODUTTRICE DI GHIACCIO LIBRETTO D ISTRUZIONI MACCHINA PRODUTTRICE DI GHIACCIO 1 Gent.li clienti, grazie per aver acquistato la macchina produttrice di ghiaccio portatile. Per un uso corretto e sicuro vi preghiamo di leggere

Dettagli

Impianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti industriali 2-2012 1

Impianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti industriali 2-2012 1 Impianti industriali 2-2012 1 RIFERIMENTI NORMATIVI D.M.10/03/98 Criteri generali di sicurezza e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro D.M.04/04/98 Elenco attività normate (soggette a CPI)

Dettagli

PAGINA 1 DI 5 MOLYKOTE

PAGINA 1 DI 5 MOLYKOTE PAGINA 1 DI 5 MOLYKOTE CARATTERISTICHE Le lacche Molykote sono dispersioni di sostanze lubrificanti solide, come ad esempio il bisolfuro di molibdeno, e di resine leganti organiche o inorganiche finemente

Dettagli

Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione

Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione Riferimento normativo Per la progettazione degli impianti di scarico si fa riferimento alla normativa europea composta da 5 parti.

Dettagli

condizioni per la posa su massetto riscaldante

condizioni per la posa su massetto riscaldante condizioni per la posa su massetto riscaldante Parchettificio Toscano s.r.l. - 56024 Corazzano - S. Miniato (PI) Italia - Tel. (0039) 0571 46.29.26 Fax (0039) 0571 46.29.39 info@parchettificiotoscano.it

Dettagli

SCHEDA TECNICA N 16 AZOTO LIQUIDO

SCHEDA TECNICA N 16 AZOTO LIQUIDO SCHEDA TECNICA N 16 AZOTO LIQUIDO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDALE V I A A L B E R T O N I, 1 5-4 0 1 3 8 B O L O G N A 0 5 1. 6 3. 6 1. 1 3 7 - FA X 0 5 1. 6 3. 6 1. 1 4 5 E-mail: spp@aosp.bo.it

Dettagli

Le novità della Norma CEI 64-8

Le novità della Norma CEI 64-8 Le novità della Norma CEI 64-8 Giuseppe Bosisio Comitato Elettrotecnico Italiano 1 Le novità della Norma CEI 64-8 -COME CAMBIA - Parte 1- Oggetto, scopo e principi - fondamentali - Parte 2 Definizioni

Dettagli

Generalità sulle elettropompe

Generalità sulle elettropompe Generalità sulle elettropompe 1) Introduzione Ne esistono diverse tipologie ma si possono inizialmente suddividere in turbopompe e pompe volumetriche. Le prime sono caratterizzate da un flusso continuo

Dettagli

Mescolatore Tipo a V. I Applicazione. I Principio di funzionamento

Mescolatore Tipo a V. I Applicazione. I Principio di funzionamento MS I Applicazione Il mescolatore tipo a V realizza una miscelazione omogenea dei solidi. Il processo di miscelazione è un operazione comune nella produzione destinata all industria farmaceutica e sanitaria

Dettagli

IE 010 Centrale idrica Ottobre 2014

IE 010 Centrale idrica Ottobre 2014 IE 010 Centrale idrica Ottobre 2014 Riferimenti normativi: Norma CEI 64-8 Guida CEI 64-50 Prima di effettuare il progetto dell impianto elettrico è necessario acquisire tutte le informazioni relative alla

Dettagli

Classe 3 D Bucci Arianna Evangelista Andrea Palombo Leonardo Ricci Alessia Progetto di Scienze a.s. 2013/2014. Prof.ssa Piacentini Veronica

Classe 3 D Bucci Arianna Evangelista Andrea Palombo Leonardo Ricci Alessia Progetto di Scienze a.s. 2013/2014. Prof.ssa Piacentini Veronica Classe 3 D Bucci Arianna Evangelista Andrea Palombo Leonardo Ricci Alessia Progetto di Scienze a.s. 2013/2014 Prof.ssa Piacentini Veronica La corrente elettrica La corrente elettrica è un flusso di elettroni

Dettagli

TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA

TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA CENTRIFUGAZIONE La centrifugazione è un processo che permette di separare una fase solida immiscibile da una fase liquida o due liquidi

Dettagli

Istruzioni per l'uso

Istruzioni per l'uso Istruzioni per l'uso (parte rilevante per la protezione antideflagrante) per trasmettitori di pressione Profibus PA ai sensi della direttiva europea 94/9/CE Appendice VIII (ATEX) Gruppo II, categoria di

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA Le domande di autorizzazione e di concessione per la costruzione di un pozzo devono essere corredate da un progetto preliminare

Dettagli

Manuale informativo realizzato per la gestione delle emergenze derivanti da incendio nei luoghi di lavoro

Manuale informativo realizzato per la gestione delle emergenze derivanti da incendio nei luoghi di lavoro Manuale informativo realizzato per la gestione delle emergenze derivanti da incendio nei luoghi di lavoro SOMMARIO Premessa pag. 7 SEZIONE 1 - FONDAMENTI Che cosa è un incendio? pag. 9 Il triangolo del

Dettagli