Relazione del Dirigente Scolastico al Consiglio di Istituto ANNO SCOLASTICO 2014/2015
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- Ada Cavallaro
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1 Relazione del Dirigente Scolastico al Consiglio di Istituto ANNO SCOLASTICO 2014/2015 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Visto l art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; visto l art. 10 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297; visti gli artt. 32 e 33 del decreto interministeriale 1 febbraio 2001, n.44; presenta la seguente relazione al Consiglio d Istituto al fine di fornire informazioni sulle azioni intraprese in merito alla direzione e al coordinamento dell'attività formativa, organizzativa e amministrativa così da garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica. L iniziativa dirigenziale del presente atto rientra nella funzione del coordinamento e nella gestione unitaria dell istituto comprensivo Garibaldi di Capolona Subbiano. La missione istituzionale e la visione di sviluppo dell Istituto Comprensivo Garibaldi Il compito istituzionale di ogni scuola è quello di accompagnare la formazione degli alunni secondo i riferimenti normativi che riguardano i principi di cittadinanza, il raggiungimento delle competenze e i criteri di valutazione degli apprendimenti; ogni scuola però si differenzia per le modalità e le condizioni in cui realizzano concretamente le attività formative. Ecco perché l analisi dell identità, della mission, della vision di un Istituto Scolastico diventa necessaria per comprendere attraverso quali scelte progettuali e organizzative realizza il processo di formazione. MISSION Tutte le componenti della scuola si sono impegnate a favorire un rapporto costruttivo con le altre agenzie educative del territorio, in modo da rendere la scuola stessa centro di promozione culturale, sociale e civile del territorio. VISION La nostra idea di scuola vede l alunno protagonista del suo percorso di apprendimento, in grado di costruire una propria identità e di progettare la propria esistenza. Il nostro compito è quello di porre in essere le condizioni perché ciò avvenga e di garantire a tutti pari opportunità formative. L obiettivo è quello di fare del nostro istituto un luogo di aggregazione culturale e relazionale anche per le famiglie e i giovani del territorio in modo che la scuola non venga vista con un entità a se stante, che si è obbligati a frequentare, ma come un luogo in cui sentirsi accolti, in cui gli apprendimenti formali e non formali siano significativi perché fatti insieme agli altri e grazie agli altri. A fondamento dell intera azione educativa vengono attuati dall Istituto importanti aspetti pedagogici tesi all accompagnamento degli alunni dai 3 ai 14 anni in un percorso di crescita umana e culturale:
2 la centralità della persona e quindi l attenzione alle sue necessità e modalità di apprendimento e allo sviluppo delle sue dimensioni costitutive, al raggiungimento del suo massimo potenziale il concetto di cittadinanza e quindi l impegno nel costruire alunni-cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività sempre più ampie e interagenti la comunità educante vista come la dimensione che meglio consente di accogliere e valorizzare ogni persona, di aiutarla ad assumere responsabilità nei confronti degli altri e dell ambiente la consapevolezza della realtà in cui si vive maturando nell alunno la comprensione e l apprezzamento dei beni artistici, culturali e ambientali l apertura alle famiglie e al territorio circostante e quindi la promozione e la condivisione di valori formativi e costruttivi di una comunità che impara nella relazione con gli altri. L'IDENTITA La comunità di appartenenza: analisi e aspetti di contesto L Istituto Comprensivo statale G.Garibaldi di Capolona è costituto da 8 plessi: 3 scuole dell infanzia, 4 primarie e una secondaria di primo grado. L Istituto si riferisce ed accoglie una popolazione scolastica compresa tra i territori dei Comuni di Capolona e Subbiano che si affacciano sulle rive destra e sinistra del fiume Arno. Il vasto territorio dei Comuni a cui si riferisce l Istituto si sviluppa nel basso Casentino in prossimità del comune di Arezzo e si dirama in frazioni più o meno grandi e lontane dal centro dei paesi ALUNNI ALUNNI 950 Il contesto socio-economico è assai eterogeneo, caratterizzato da alcune situazioni di benessere materiale di famiglie occupate nei settori commerciali, artigianali e imprenditoriali, ma anche da situazioni depauperate di alcune frange di popolazione, verso cui la scuola è particolarmente attenta. Comprende, infatti, sia famiglie legate alle tradizioni economiche e ai valori culturali locali, sia famiglie di recente insediamento. In questo contesto, la scuola agisce come elemento di coesione tra i valori ambientali e culturali tradizionali, quelli in continua evoluzione che la società propone e quelli legati alla identità educativa e formativa della scuola.
3 Questo impegno si è concretizzato in una interazione proficua tra scuola, famiglia e territorio orientata: - al raggiungimento di specifiche finalità educative e formative. -alla organizzazione di servizi coordinati nel territorio -alla realizzazione di progetti ed iniziative culturali, sportive e tradizioni locali ANDAMENTO NUMERO DELLE CLASSI DELL ISTITUTO NEGLI ANNI Ordine di scuola Numero classi anno Numero classi anno Numero classi anno Infanzia 9 +una sez. antimerid. 9+ una sez. antimerid. 10 Primaria secondaria TOTALE ALUNNI DELL'ISTITUTO PER ORDINE DI SCUOLA ANNO a.s. 284; 25% 575; 52% 261; 23% infanzia primaria secondaria
4 ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: La popolazione scolastica dell Istituto, oltre che ad avere un incremento nel numero degli iscritti, ha visto aumentare anche i bisogni educativi speciali relativamente agli alunni non italiani, gli alunni DSA e quelli diversamente abili, nonché tutte quelle situazioni, magari anche temporanee, di bisogno educativo speciale intendendo con esse tutte le possibili difficoltà educativo-apprenditive, quindi problematicità psicologiche, comportamentali, relazionali e di contesto socio-culturale..(difficoltà bio-psico-sociali). ALUNNI certificati DSA SECONDARIA ALUNNI STRANIERI SECONDARIA INFANZIA ALUNNI con DISABILITA' SECONDARIA INFANZIA
5 RISORSE UMANE MATERIALI FINANZIARIE Le risorse Umane Le persone rappresentano la risorsa più importante di una scuola. La loro motivazione, il coinvolgimento nelle scelte strategiche dell istituto, la crescita personale di ciascuno sono favorite anche da un sistema di relazioni non sempre formale ( che quotidianamente avvengono sia tra le persone che appartengono all organizzazione sia tra scuola e famiglie). Come ogni organizzazione, anche un Istituto scolastico ha una propria struttura esplicitata sia da un organigramma nominale che da un funzionigramma in grado di specificare le relazioni tra ruoli e deleghe, ma soprattutto i legami con la mission di Istituto e quindi con il POF. La definizione di compiti e ruoli all interno di un organizzazione è fondamentale per garantire una gestione efficace ed efficiente delle risorse. N e l l ' o r g a n i g r a m m a e n e l f u n z i o n i g r a m m a sono definiti i ruoli assegnati alle diverse professionalità presenti nella scuola; essi forniscono una rappresentazione molto statica delle relazioni che intercorrono tra le diverse componenti del sistema scolastico e non individuano, in maniera chiara, tutti i centri decisionali presenti all interno dell Istituto. Per fornire un idea delle relazioni esistenti appare più chiara la seguente rappresentazione:
6 ORDINE DI SCUOLA INFANZIA INSEGNANTI COLLABORATORI SCOLASTICI PERSONALE AMMINISTRATIVO SECONDARIA DI 1 GRADO DSGA TOTALE Le risorse materiali Nel corso degli anni e molto si è lavorato per il potenziamento del processo di informatizzazione (informatizzazione dei documenti di valutazione, dei registri...) e per le nuove tecnologie in genere. A tutt oggi abbiamo il documento di valutazione completamente informatizzato, il registro informatico in via di sperimentazione da parte di numerosi docenti, un sito web sempre attivo e molto frequentato e riorganizzato secondo la nuova normativa. Rimane ancora molto da fare soprattutto per il cablaggio dei plessi, l implementazione della dotazione informatica per docenti e allievi, per l installazione di nuove LIM (anche se nell'ultimo anno sono state acquistate 6 nuove LIM arrivando a 15 LIM presenti in totale), e per la completa dematerializzazione dei processi amministrativi e gestionali. Le risorse finanziarie Le risorse economiche che consentono il funzionamento didattico amministrativo e la realizzazione del POF derivano da: Finanziamenti ordinari del MIUR Finanziamenti Progetto per iniziative didattiche di prevenzione e contrasto della Dispersione scolastica Finanziamenti Aree a forte processo migratorio Finanziamenti Laboratorio del Sapere Scientifico Finanziamenti regionali Progetto Unità di Competenza sui cambiamenti Climatici Contributo Comuni PEZ Progetto Cl@ssi 2.0 Contributi delle famiglie vincolati (assicurazione) Contributi genitori (anche sotto forma di raccolte, mercatini, sottoscrizione interna a premi...) IL DIRIGENTE SCOLASTICO Paola Vignaroli
Doveri della famiglia
MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.
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