Il Piccolo 5 ottobre 2015

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1 Il Piccolo 5 ottobre 2015 Regione La sanità investe su esami e cure hi tech La Regione, con un riparto bis di quasi 19 milioni, finanzia 36 interventi dalle risonanze più all avanguardia alle ambulanze di Marco Ballico. TRIESTE. A Trieste, per la radiologia di Cattinara, ci sono le risorse per una risonanza magnetica di ultima generazione. All Ospedale di Udine quelle per un acceleratore lineare. Macchinari da oltre 2 milioni di euro ciascuno. Ma, nel riparto da 18,8 milioni approvato dalla giunta regionale per gli investimenti in sanità, c è posto per 36 interventi tra adeguamenti impiantistici, rinnovo automezzi, apparecchiature e attrezzature informatiche. A beneficiarne tutti gli enti della rinnovata architettura sanitaria del Friuli Venezia Giulia. L esecutivo ha completato un operazione avviata a fine agosto con una prima distribuzione di euro alle aziende: 500mila euro alle Aou di Trieste e Udine e alle AaS 2 Bassa Friulana- Isontina e 5 Friuli Occidentale, 300mila euro alle AaS 3 Alto Friuli e 4 Friuli Centrale, 150mila euro al Burlo e 100mila euro alla AaS 1 Triestina e al Cro. Una distribuzione, si legge in delibera, definita in base al patrimonio di ogni ente e alle necessità rappresentate. Arriva ora una seconda erogazione, ben più corposa, altri euro finalizzati a coprire il piano di investimenti 2015 del Servizio sanitario regionale, così come da assestamento di bilancio estivo che prevede uno stanziamento di complessivo 21,8 milioni per interventi prioritari relativi a grandi tecnologie, in primis a quelle impiegate in oncologia, ammodernamento delle dotazioni tecnologiche delle aree ad alta intensità di cura, emergenza- urgenza e sale operatorie e infine riorganizzazione dei centri di assistenza primaria e, al loro interno, delle attività dei medici di medicina generale. Nel dettaglio la giunta ha diviso la parte più consistente del tesoretto tra Ospedale di Udine (5 milioni), Aou di Trieste (4,295 milioni), Aas 2 (2,697 milioni), AaS 5 (2,582 milioni), AaS 3 (1,779 milioni), AaS 4 (802mila euro), AaS 1 ( euro), Burlo (550mila euro) e Egas (365mila euro). La quota, precisa l assessore alla sanità Maria Sandra Telesca, «è stata ripartita tra le Aziende tenendo conto del fabbisogno precedentemente espresso e di quanto stabilito nelle linee di gestione 2015». Per quanto riguarda le attrezzature si è tenuto conto della necessità di sostituire l acceleratore lineare all Ospedale di Udine per le cure oncologiche (la Regione contribuisce per euro), della richiesta di una risonanza magnetica 3Tesla a Cattinara (anche in questo caso, con un investimento da 2,2 milioni, si punta a esami più precisi, veloci e meno invasivi in oncologia) e dell urgenza di dotare Latisana di una risonanza magnetica 1,5Tesla (550mila euro). Ricordato che il Cro di Aviano ha la possibilità di utilizzare gli utili dei precedenti esercizi finanziari, la giunta rende noto il documento allegato con tutti gli altri interventi. Nella territoriale triestina arrivano euro per adeguamento di impianti e acquisizioni di beni mobili e tecnologici, 227mila euro per la riorganizzazione dei centri di assistenza e 75mila euro per il rinnovo automezzi 118. Più numerose le voci della Aas 2: oltre che per la Rm, la giunta stanzia euro per impianti e nuove tecnologie, 227mila euro per l assistenza, 225mila euro per le ambulanze, 85mila euro per apparecchiature per ventilazione polmonare e anestesia. All Aou di Trieste, Rm a parte, sono in agenda anche il milione di euro per il riassetto dell Ospedale Maggiore, i 780mila euro per strumenti per la ventilazione polmonare, anestesia e monitoraggio, i 170mila euro per l emodialisi e i 145mila euro per la gastroenterologia. Pure i 550mila euro a favore del Burlo riguardano impiantistica e beni tecnologici, mentre all Egas sono destinati 350mila euro per l attrezzaggio della centrale unica del 118 e 15mila euro per l informatica. Il Santa Maria della Misericordia di Udine, infine, porta a casa, con i soldi per l acceleratore, anche euro per l impiantistica, 450mila euro per l ampliamento della stroke unit e 150mila euro per l adeguamento alle normative di prevenzione incendi. 1

2 Trieste cronaca Brevi SANITÀ : Pasti ospedalieri, la battaglia 5 stelle «Abbiamo posto le basi per migliorare la qualità dei pasti erogati dalle Aziende ospedaliere e sanitarie sostenendo le piccole e medie imprese della regione». Il triestino Andrea Ussai, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, non nasconde la soddisfazione dopo il sì unanime dell aula regionale alla sua mozione che prevede il recepimento di principi «ormai consolidati a livello europeo per quanto riguarda la ristorazione all interno degli ospedali». Ussai ricorda che sono i pasti forniti ogni giorno e che, per risparmiare, alcuni ospedali a Trieste e Udine li acquistano addirittura in Veneto Cronaca Monfalcone Fedel in pensione, una vita alla guida degli infermieri Festa a sorpresa dei colleghi ed ex studenti del san polo È stato direttore della scuola per infermieri professionali prima e della facoltà di scienze infermieristiche poi, all ospedale di San Polo. Il dottor Edi Maurizio Fedel, staranzanese di nascita e da anni residente a Ronchi dei Legionari, ha sempre svolto la sua professione con professionalità, capacità e dedizione. Dal primo novembre prossimo Fedel andrà in quiescenza. E sabato gli ex studenti e i colleghi hanno voluto dedicargli una festa a sorpresa, che è stata, assieme, gioia e commozione. La festa ha rappresentato un omaggio e un ringraziamento a un uomo che tanto, in molti anni di carriera, ha dato alla comunità, non solo bisiaca. Un uomo che è stato un esempio per tutti i suoi studenti, passati a centinaia dalla scuola per infermieri professionali prima e dal corso di laurea in infermieristica poi. È stato un punto di riferimento, un professionista preparato e capace. La sua attività lo ha portato ai 2

3 massimi vertici nella professione, riconosciuto e stimato da tutti i suoi colleghi anche in ambito nazionale. Ma il suo impegno non è stato dedicato soltanto al proprio lavoro. Si è sempre occupato di sociale ricoprendo il ruolo di primo capitano nel Corpo militare della Croce rossa italiana e ricevendo, quale riconoscimento per le sue attività, la medaglia di Bronzo al merito della Croce rossa italiana. Le onorificenze ricevute non si fermano qui. Edi Maurizio Fedel è stato insignito della carica di commendatore dell Ordine al merito della Repubblica italiana, medaglia di bronzo al Merito della sanità pubblica, Croce di anzianità d argento e oro per il servizio reso nel Corpo militare della Croce rossa, oltre al altre benemerenze ed encomi. Una vita spesa tra la famiglia, le corsie di ospedale, la promozione sociale e un attenzione ai suoi alunni che gli è sempre stata riconosciuta. A Fedel, che prima del momento ufficiale della quiescenza gode di un periodi di ferie, è andato l augurio più sincero da parte di tutti di un buon inizio vita e un ringraziamento corale, non solo dagli studenti, ma anche da coloro che con lui hanno avuto l onore di lavorare, superando insieme tante battaglie. Luca Perrino Grado Pressing dell Isola: ambulanza h24 Il Comitato in audizione oggi in Commissione regionale: copertura annuale anche del Pronto soccorso di Antonio Boemo. GRADO. La protesta per i ventilati tagli ai servizi sanitari di Grado fa registrare oggi una nuova tappa. Tre rappresentanti del Comitato per la difesa dei servizi sanitari locali si recheranno a Trieste per essere ascoltati dai componenti della III Commissione consiliare regionale. Una tappa importante, sarà l occasione per illustrare sia quella che è la realtà locale, sia la storia delle vicende sanitarie gradesi, anche se almeno parte dei componenti della Commissione ben le conoscono. In audizione oggi si presenteranno Tullio Svettini, uno dei componenti storici del Comitato per la salvaguardia dell ospedale, Claudio Gaddi, e per gli aspetti puramente tecnici il dottor Franco Benedetti. La riunione della III Commissione sarà aperta con la relazione sul nuovo piano regionale per le urgenze e le emergenze, presentato dai responsabili della Direzione centrale dell assessorato alla Sanità del Friuli Venezia Giulia. Poi ci saranno le audizioni. Si parla di un gran numero di persone in rappresentanza di numerosi enti, che saranno ascoltate dai consiglieri regionali. Fra questi, dunque, i rappresentanti del Comitato di Grado e quelli del Comitato di Gemona del Friuli. Le audizioni sono previste per le 15.30, ma non si sa esattamente a che ora toccherà ai gradesi, che illustreranno e depositeranno una dettaglia relazione. Il tutto partendo dall indicazione, come indiscutibile punto a favore, Grado è da considerarsi un vero e proprio centro urbano e che in virtù di questo la tempistica degli interventi prevista dalla Comunità europea è di 8 minuti. Cosa davvero impensabile se i soccorsi devono giungere sull Isola da fuori, indipendentemente che mezzi e i professionisti giungano da Cervignano, Palmanova, Gradisca o Monfalcone. A Grado, a fronte della bozza del piano regionale, e quindi prima di arrivare a cose definite, sono stati fatti i dovuti passi e le necessarie rimostranze e proteste. Sono due in particolare gli aspetti che hanno fatto inviperire i gradesi, i proprietari delle seconde case e i turisti: il taglio dell ambulanza e del punto di primo intervento con esclusione dei mesi estivi. È incomprensibile, si dice a Grado, tagliare ambulanza e pronto soccorso quando, fra l altro questi sono solamente due dei servizi che la Regione, con apposita legge, ha stabilito per l Isola. Sono circa gli abitanti, ma almeno un 20 per cento in più lo si deve sempre calcolare grazie alla presenza dei turisti. Poi non s è tenuto conto della laguna. E ci sono i pescatori, la vallicoltura, gli agricoltori di Fossalon e Boscat. Compresi i numerosi anziani, la casa di riposo, l Ospizio Marino, che sarà a breve riaperto. Sono inoltre in arrivo le Nuove 3

4 Terme Marine. Oggi saranno, quindi, espresse due richieste alla Commissione regionale: la presenza dell ambulanza con infermiere professionale 24 ore su 24 tutto l anno, alla pari dell apertura del punto di primo intervento con medico di pronto soccorso che, qualora necessario, potrà salire sulla stessa ambulanza. Per una regione come il Friuli Venezia Giulia, Grado potrebbe rappresentare in virtù delle peculiarità e della storia e del mantenimento dei servizi, anche un centro di riferimento nazionale per quel che concerne il turismo sanitario. Il Comitato di Grado è pronto ad affermare oggi in audizione di far propria la filosofia dell assessore Telesca la quale ha affermato che «se non riconosciamo il passato non possiamo comprendere il presente». Ebbene l Isola ha realizzato autonomamente un ospedale che poi gli è stato tolto e oggi si presenta per chiedere che si rispettino semplicemente i patti e le necessità della comunità gradese. Messaggero Veneto 5 ottobre 2015 Cronaca Pordenone Afds, donazioni a chiamata e promozione tra i giovani Consegnati i riconoscimenti ai soci benemeriti durante il congresso provinciale Il presidente nazionale Fidas: «Il Friuli Venezia Giulia è un esempio in Italia» Sono stati oltre 350 i donatori aderenti all Afds (Associazione friulana donatori sangue) di Pordenone che hanno partecipato alle celebrazioni per il 43º congresso provinciale del sodalizio, tenutosi ieri a Tamai di Brugnera, nell ambito dei festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della sezione di Tamai. Tra gli ospiti della manifestazione il sindaco di Brugnera, Ivo Moras, e il presidente nazionale della Fidas, federazione alla quale è federata l Afds Pordenone, Aldo Ozino Caligaris. A nome dell assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, è intervenuto il consigliere Chiara Da Giau. Al termine della cerimonia c è stata la consegna degli attestati di benemerenza a 615 donatori della provincia. Il congresso. «Voi volontari siete le persone ha salutato il sindaco Moras che vanno a risolvere i problemi e alle quali noi amministratori dobbiamo guardare». «Voglio rivolgere un grazie alla vostra regione, che è sempre di grande aiuto a livello nazionale ha detto il presidente nazionale Fidas Caligaris. Oggi è un giorno importante anche perché coincide con la sesta Giornata nazionale Fidas e con la prima Giornata nazionale del dono. La donazione di sangue è un gesto volontario e responsabile ha sottolineato. Le sfide che ci aspettano sono numerose, ma sono certo che dal Friuli Venezia Giulia possa nascere un esempio in più». Caligaris ha rivolto quindi un appello in modo particolare ai giovani, presentando la nuova campagna di comunicazione Fidas #oggidono, perché rispondano in modo costante al richiamo lanciato dalle associazioni. Donazioni programmate. Il presidente provinciale dell Afds, Ivo Baita, ha invitato tutte le sezioni a fare maggiori sforzi per frenare il calo di donazioni, che è trasversale a tutte le associazioni che operano in questo campo. «Nel 2014 ha riferito abbiamo avuto 256 donazioni in meno del 2013, tra sangue intero, plasma e piastrine. Quest anno siamo sotto di 300 donazioni». I responsabili di medicina trasfusionale della regione, il dottor Vicenzo De Angelis, e di Pordenone, il dottor Raffaele Catapano, hanno tuttavia ridimensionato la negatività dei dati alla luce del sistema trasfusionale locale, che resta un eccellenza in ambito nazionale. «Negli ultimi tre anni ha detto De Angelis c è stato sì un calo di donazioni del 10 per cento, ma al 98 per cento stiamo trasfondendo nella misura giusta: stiamo donando quando serve, senza sprechi. L importante è restare sui dati del 2014». «La nuova sfida ha aggiunto Catapano è la donazione programmata su appuntamento che a Pordenone prenderà il via a gennaio e che chiederà al volontariato di rispondere con identica generosità alle chiamate su richiesta». Sulla donazione programmata il presidente Baita ha, 4

5 tuttavia, auspicato che ci sia una maggiore celerità da parte delle istituzioni. La giornata. Il congresso provinciale svoltosi a Tamai ha coinciso con i festeggiamenti per i cinquant anni dalla fondazione della locale sezione Afds, guidata dal presidente Pier Giorgio Santarossa, in carica da vent anni. Fondata sotto la guida del primo storico presidente Carlo Mazzon, rimasto al vertice della sezione dal 1965 al 1995, in mezzo secolo quest ultima ha raccolto 12 mila donazioni per un totale di 58 ettolitri di sangue donato. Oggi conta 570 donatori iscritti. Gli iscritti al sodalizio sono 12 mila 430 Nel 2015 l'afds Pordenone ha sinora registrato 338 iscrizioni di nuovi donatori, rispetto ai 480 dello stesso periodo (gennaio- settembre) del Il totale dei donatori iscritti è di di cui uomini e donne. Di questi i donatori effettivi sono 9.002, di cui uomini e donne. Gli altri sono donatori a riposo definitivo per motivi di salute o limiti di età. Sul fronte delle donazioni si è registrato un calo, proseguendo nel trend negativo dello scorso anno: ma i dati vanno comunque considerati alla luce del fatto che da qui alla fine dell anno mancano ancora tre mesi. Le donazioni Afds a Pordenone sono passate da del 2013 a del 2014, alle del periodo gennaio- settembre Il confronto con i primi nove mesi dello scorso anno è di 291 donazioni in meno. Nel dipartimento di Medicina trasfusionale di area vasta pordenonese nei primi otto mesi dell anno in corso si registra complessivamente un calo (per tutte le associazioni) dell 1,57 per cento rispetto allo stesso periodo del

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