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1 n novembre 2007 Nuove risorse per i piani sociali di zona In corso di erogazione quasi 66 milioni di euro, tra finanziamenti nazionali e regionali. Andranno ad aggiungersi a quelle già disponibili per l attuazione dei servizi previsti nel primo triennio dei piani Il ritardo con cui solo nel 2004 si è avviata in Puglia la riforma del welfare per il sistema integrato dei servizi sociali, ha prodotto come conseguenza il cumularsi delle risorse nazionali prima di tutto e poi regionali per l attuazione dei piani di zona. Così il primo triennio ( ) dei piani di zona gode di un portafoglio di risorse più cospicuo, necessario comunque per dare avvio alla riforma dei servizi su un territorio che richiede investimenti iniziali per servizi quasi sempre non attivati prima. Alle risorse del fondo nazionale politiche sociali che era stato appunto accantonato e che i comuni hanno ricevuto in due tranche, la prima all approvazione della prima parte del piano di zona, la seconda con l approvazione della seconda parte, si vanno ad aggiungere in questi giorni anche le risorse economiche del fondo nazionale politiche sociali 2004 e quelle del Si tratta in particolare del riparto delle risorse pari ad euro 27,9 milioni di euro quale quota destinata ai comuni per il fondo nazionale del 2004 e di 21,937 milioni di euro quale quota destinata ai comuni per il fondo nazionale del Le risorse, sia pure ripartite secondo i criteri già definiti nel piano regionale delle politiche sociali, saranno erogate con modalità differenziate. La discriminante sarà determinata dal comportamento avuto in questo primo triennio dagli stessi ambiti territoriali: saranno erogate subito le risorse a quegli ambiti territoriali che hanno concluso l iter di approvazione del piano sociale di zona, che hanno avviato i servizi in esso previsti e che hanno rendicontato le spese sostenute fino al 31/12/2006. Con tempi diversi, legati appunto alla capacità di recupero che avranno gli ambiti ancora in ritardo, saranno erogate le risorse comunque spettanti agli altri ambiti territoriali. Abbiamo scelto dichiara Anna Maria Candela, dirigente regionale del settore programmazione sociale - di erogare le risorse del fondo nazionale 2004 e 2005, pur essendo ormai nell ultimo scorcio temporale del primo triennio di attuazione del primo piano regionale delle politiche sociali, poiché il monitoraggio costante che abbiamo su tutto il territorio ci evidenzia molti ambiti nei quali la piena disponibilità delle risorse assegnate al primo triennio consentirebbe di fare affidamenti di servizi per periodi più lunghi, ovvero di attivare nuovi servizi già programmati. Avremo, inoltre, la certezza che i comuni avranno risorse sufficienti per dare continuità ai principali servizi sociali nella fase in cui bisognerà transitare dal primo al secondo piano sociale di zona, e, in ogni caso, tutte le risorse che non saranno impegnate prima della fine del triennio, potranno sempre essere dichiarate come residui dagli ambiti nel quadro finanziario del prossimo piano di zona. Quindi nessuna apprensione per gli uffici di piano e gli assessorati, ma solo maggiori opportunità. Ma le risorse nazionali non saranno le uniche a rimpolpare i portafogli dei piani di zona. Sono in corso di liquidazione, così assicurano dall assessorato regionale, sempre nei prossimi giorni, le risorse del fondo regionale socio-assistenziale per l anno 2006, pari a 16 milioni di euro. Come già previsto nel piano regionale, queste risorse, potranno essere erogate a tutti quei comuni capofila di ambito che hanno già ottenuto l approvazione della seconda parte del piano di zona. Tutte le risorse considerate sono, in ogni caso vincolate alle azioni previste nel rispettivo piano sociale di zona, e non possono essere divise tra i comuni di un ambito per il perseguimento di obiettivi diversi. A questo riguardo, dall assessorato saranno contestualmente emanate delle linee guida integrative del piano regionale politiche sociali per illustrare agli ambiti territoriali un percorso assai semplificato per aggiornare i rispettivi quadri finanziari e procedere celermente all utilizzo delle risorse assegnate a ciascun ambito territoriale.

2 Tutti i Progetti Affido finanziati 15 in totale i progetti beneficiati per questa annualità, su 29 presentati in tutto il territorio regionale. Per le tre linee progettuali saranno erogati 220 mila euro in totale L avviso per la presentazione dei progetti sull affido familiare era stato pubblicato lo scorso 5 luglio sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 96. La scadenza fissata era per il 20 agosto, poi slittata al 15 di settembre. In totale, così fanno sapere dagli uffici regionali preposti all istruttoria, sono pervenuti 29 progetti, di cui uno fuori termine. Ora, una determina del settore programmazione sociale e integrazione di pochi giorni fa, rende nota la graduatoria degli ammessi a finanziamento. PugliaSocialeNews ne anticipa i contenuti. Per la tipologia D. 1 Sperimentazione di nuove tipologie di affido familiare sono stati finanziati 6 progetti, ciascuno di 20 mila euro, per un ammontare complessivo di 120 mila euro: Casarano (Le), Foggia, Cerignola(Fg), Gioia del Colle (Ba), Galatina (Le) e Laterza (Ba). Per la tipologia D. 2 Formazione di famiglie affidatarie e costituzione elenchi di famiglie, finanziata complessivamente con 55 mila euro, sono ammessi a finanziamento, rispettivamente con 10 mila euro (un solo progetto con 5 mila euro): Mola (Ba), Galatina (Le), Maglie (le), Grumo Appula (Ba), Canosa (Ba) e Cerignola (Fg) finanziato, quest ultimo, con 5 mila euro. Infine per la tipologia D. 3 Sperimentazione buone prassi per rientro del minore nella famiglia d origine sono stati finanziati, per un ammontare complessivo di 45 mila euro, ciascuno con 15 mila euro, i progetti di: Casarano (Le), Foggia e Manduria (Ta). Siamo molto soddisfatti commenta Elena Gentile, assessore regionale alla solidarietà che questa prima applicazione operativa del Piano d azione sull Affido familiare, abbia trovato un immediato riscontro nelle progettualità degli ambiti territoriali. Non escludiamo che ulteriori risorse regionali possano far scorrere le graduatorie delle tre linee di intervento ed includere anche altri progetti. E certamente un inizio, una prima sperimentazione che dovrà trovare il rigore della sistematicità nelle annualità future, sia attraverso finanziamenti ad hoc, sia utilizzando i fondi già previsti nei piani di zona. Diritti in Rete, arrivano altri 800 mila euro Nei prossimi giorni saranno utilizzate le risorse stanziate con recenti decisioni della Giunta Regionale per scorrere le graduatorie relative ai contributi per l acquisto di pc e per l adattamento delle autovetture per persone diversamente abili La Giunta Regionale ha approvato lo scorso 31 ottobre l aggiornamento 2007 del Piano di Azione Diritti in Rete per l integrazione sociale dei disabili. Oltre ad avere rifinanziato le azioni a cura delle amministrazioni provinciali, sono state assegnate risorse per 100 mila euro allo scorrimento della graduatoria delle domande di contributo di associazioni e di famiglie per l adeguamento delle autovetture per il trasporto e per la guida in favore di persone diversamente abili. Si è deciso, inoltre, di utilizzare 700 mila euro delle economie derivanti dal progetto SAX B (finanziamento CIPE) per scorrere la graduatoria delle domande di contributo delle famiglie per l acquisto di personal computer e ausili per l utilizzo da parte di persone diversamente abili. Entrambe le graduatorie, approvate a fine gennaio 2007 non avevano risorse sufficienti per il finanziamento di tutte le domande ammissibili, ma ora questi ulteriori finanziamenti offrono ulteriori opportunità a quanti avevano maturato aspettative dopo avere presentato le domande. Capitanata: ecco il primo albergo diffuso Il 17 novembre apre il primo centro di accoglienza per lavoratori immigrati finanziato dalla Regione Puglia a seguito degli accordi siglati con i comuni di Foggia, San Severo e Cerignola il 9 luglio scorso. Trasferiti già 1 milione e 300 mila euro È il seguito dell accordo siglato ai primi di luglio tra Regione Puglia e comuni della Capitanata per la realizzazione di tre centri di accoglienza abitativa rivolti ai lavoratori stranieri immigrati (denominati alberghi diffusi ). La realizzazione era già prevista nel piano regionale per l immigrazione 2006 e ribadita nel regolamento attuativo della legge regionale 19 del 2006, il n. 4 del I tre ambiti territoriali di Foggia, San Severo e Cerignola sono quelli maggiormente interessati dall accoglienza di persone straniere per effetto delle campagne stagionali di raccolta in agricoltura. Il finanziamento complessivo riguarda l adeguamento di immobili pubblici, l acquisto di moduli abitativi, l infrastrutturazione dei campi, l impiego di mediatori linguistici e culturali e di volontari, la fornitura di pasti, servizi igienico-sanitari, servizi di trasporto. Del resto proprio questa zona della Puglia nelle cronache degli ultimi anni è nota per gli episodi di sfruttamento e per l assenza quasi totale di servizi di base per la mobilità, per l igiene personale, per il vitto e per l accoglienza abitativa, che lasciano il singolo immigrato o gruppi di connazionali alla mercè di un datore di lavoro, e sempre più lontano dalla rete formale di accoglienza e di accesso anche ai servizi minimi essenziali per una vita dignitosa.

3 L accoglienza abitativa delle persone immigrate spiega Elena Gentile, assessore regionale alla solidarietà rappresenta una delle più importanti e imprescindibili frontiere di impegno su cui la Regione Puglia ha scelto di investire per la piena integrazione delle persone immigrate e per rompere il circolo vizioso della carenza di infrastrutture che genera sfruttamento lavorativo, fenomeni odiosi come quello del caporalato nelle campagne, oltre che gravi violazioni dei diritti delle persone e gravi privazioni ostative di una vita dignitosa. La sfida continua la Gentile - è quella di circoscrivere le attività repressive solo a situazioni di emergenza per la tutela dell ordine pubblico e l incolumità delle persone nelle comunità locale, per lasciare invece quanto più spazio possibile alle politiche di inclusione e di benessere per le persone e i loro nuclei familiari, quale che sia la cultura, l etnia e il Paese di provenienza. E la sfida è quella di dimostrare che condizioni abitative dignitose, ancorché temporanee, siano necessarie per favorire una reale integrazione sociale e culturale, oltre che lavorativa, nelle comunità pugliesi locali. Ai fondi già stanziati dal piano regionale 2006 dell immigrazione ( euro) si è aggiunto anche 1 milione dell assessorato regionale al lavoro e alla formazione professionale che partecipa al potenziamento della sperimentazione dei tre centri di accoglienza abitativa e sociale per lavoratori stranieri stagionali con lo stanziamento di ulteriori risorse provenienti dai fondi CIPE, anche in attuazione della legge regionale n. 28 del 26 ottobre 2006 Disciplina in materia di contrasto al lavoro non regolare. Alla cerimonia inaugurale che avrà luogo nella mattina di sabato 17 novembre a Foggia, prenderanno parte la sottosegretaria di Stato per i diritti e le pari opportunità Donatella Linguiti, il sindaco di Foggia Orazio Ciliberti, l assessore comunale alle politiche migratorie Lino Del Carmine, l assessore regionale alla solidarietà sociale Elena Gentile e l assessore regionale alle politiche del lavoro Marco Barbieri. Al via la rilevazione sugli Uffici di piano Si scaldano i motori dell apparato regionale in vista della stesura del secondo piano delle politiche sociali. Per una più efficace programmazione si cerca di ampliare il quadro conoscitivo sugli ambiti territoriali, a partire dagli assetti organizzativi degli Uffici Viene avviata in questi giorni dall osservatorio regionale delle politiche sociali la rilevazione sugli assetti organizzativi e le funzioni svolte dagli uffici di piano di zona in tutti i 45 ambiti territoriali pugliesi. Prosegue così il cammino di avvicinamento alla stesura del secondo piano regionale delle politiche sociali, che dovrà mettere le proprie radici proprio nello stato dell arte che si registra al termine del primo triennio. E passa attraverso quelli che vengono considerati i veri motori degli ambiti territoriali, cioè gli uffici di piano di zona, che quasi sempre hanno coordinato il lavoro di stesura dei piani di zona e affiancano i comuni, soprattutto il comune capofila, per l attuazione dei servizi previsti. La scheda di rilevazione sarà trasmessa entro il 13 novembre a tutti gli uffici di piano e i destinatari disporranno di circa tre settimane di tempo per la compilazione e di assistenza al punto di informazione istituito in regione presso l assessorato alla solidarietà, che può essere contatto ai seguenti recapiti: tel , fax , pugliasociale@regione.puglia.it. In questo primo triennio riferisce Anna Maria Candela dirigente responsabile dell osservatorio regionale politiche sociali - abbiamo potuto osservare che non sempre i comuni hanno riconosciuto un ruolo strategico all ufficio di piano, né sempre hanno assegnato le risorse migliori allo stesso ufficio; soprattutto, non viene affidato agli uffici di piano il presidio di tutte le funzioni che renderebbero efficace il lavoro di coordinamento, né viene dotato di tutte le risorse umane e logistiche che sarebbero necessarie, e quasi mai in modo dedicato. È stato predisposto, a questo scopo, un dettagliato questionario, volto a rilevare aspetti qualitativi delle scelte organizzative adottate in ciascun ambito territoriale, che riguardano la dotazione di personale assegnata, le professionalità impiegate, le funzioni attribuite alla responsabilità dell ufficio di piano, le attività effettivamente svolte, il tipo di connessioni con i singoli comuni e con le altre istituzioni, le modalità di comunicazione e di informazione utilizzate, le risorse finanziarie effettivamente utilizzate, la maggiore o minore stabilità dei gruppi di lavoro costituiti. Tutte informazioni semplici da rilevare, anche perché immediatamente note a chi dovrà compilare la stessa scheda di rilevazione, se si tratta del responsabile dell ufficio di piano ovvero di persona che ricopra un ruolo rilevante nello stesso ufficio o nel comune capofila. Il nostro obiettivo prosegue la Candela è quello di raccogliere elementi utili a meglio definire il ruolo degli uffici di piano nel processo di programmazione e di attuazione del piano sociale di zona, in modo da offrire indicazioni più cogenti agli stessi comuni per quel percorso di miglioramento, anche organizzativo, che tutti auspichiamo possa proseguire passando dal primo al secondo piano regionale delle politiche sociali. La trasmissione delle schede compilate dovrà avvenire entro il prossimo 6 dicembre Gli uffici dell assessorato si stanno attrezzando per fornire la massima assistenza utile ad una celere e agevole compilazione delle schede.

4 Più comunicazione sociale per gli Uffici di piano Al via nei prossimi giorni gli abbonamenti gratuiti all agenzia Redattore Sociale. L iniziativa dell assessorato alla Solidarietà coinvolgerà tutti gli ambiti. Obiettivi: promuovere la conoscenza dei temi sociali, facilitare la messa in rete delle buone prassi È una delle azioni previste nel piano di comunicazione del programma regionale Diritti in Rete. A partire dai prossimi giorni tutti gli uffici di piano dei 45 ambiti territoriali pugliesi potranno disporre gratuitamente di un abbonamento annuale alla testata giornalistica on line Redattore Sociale. Al di là di alcune sezioni gratuite, le notizie e gli approfondimenti realizzati quotidianamente da Redattore Sociale sono infatti consultabili solo attraverso una registrazione effettuata inserendo username e password personali di cui sarà dotato ogni singolo Ufficio di Piano pugliese. L idea e insieme l auspicio spiega Elena Gentile è che un più attento aggiornamento delle notizie nel panorama sociale, nazionale e internazionale, possa produrre maggiori occasioni di confronto e collaborazione, nonché ulteriori stimoli al lavoro di innovazione già intrapreso da tutti i comuni pugliesi, per dare maggiore impulso alla costruzione della rete dei servizi per l inclusione sociale di tutti coloro che vivono sul territorio pugliese. Abbiamo scelto la formula degli abbonamenti annuali le fa eco Anna Maria Candela, dirigente regionale del settore programmazione e integrazione per la consultazione dell Agenzia Redattore Sociale on line ( che si ritiene una delle più aggiornate e complete agenzie di informazione che consentono a ciascun operatore di essere sempre al passo con le principali novità istituzionali, con le più interessanti buone pratiche, nonché di condividere con colleghi ed altri operatori le riflessioni e gli approfondimenti di testimoni privilegiati ed esperti. Parte l Osservatorio delle Politiche Sociali Il 31 ottobre la giunta ha approvato il piano di attività dell Osservatorio regionale e il protocollo d intesa con le Province per l avvio e il finanziamento di quelli provinciali. Coordinato da una cabina di regia, si occuperà del sistema informativo, di ricerca, di formazione e comunicazione Già previsto dalla vecchia legge regionale n. 17/2003 e dal primo piano regionale delle politiche sociali, l Osservatorio è stato formalmente costituito nell agosto di quest anno. Con questo ulteriore atto, approvato nella giunta dello scorso 31 ottobre, è stato approvato il piano di attività con l individuazione delle specifiche funzioni, attività e caratteristiche organizzative di questo importante strumento per la costruzione e il monitoraggio delle nuove politiche sociali regionali. Tra le attività già avviate, la progettazione dei flussi informativi sulla offerta di servizi e prestazioni sociali, a partire dagli asili nido, dalle strutture residenziali per anziani e dalle strutture residenziali socioeducative per minori, l attivazione del flusso informatico per la gestione dei dati relativi alle strutture per minori, la sistematizzazione dei dati relativi alle domande per l assegno di cura e la prima dote necessari per avviare studi più approfonditi sulla mappa delle nuove povertà in Puglia, l assistenza tecnica per la definizione dei piani di attività e dei modelli organizzativi dell osservatorio regionale politiche sociali con i suoi nodi provinciali. Il nuovo osservatorio regionale, interno al settore programmazione e integrazione, opera per l intero assessorato, e promuoverà le maggiori integrazioni possibili con l osservatorio per il volontariato, e gli altri osservatori attivi e da attivare sulle tematiche della salute, delle pari opportunità, del lavoro, ecc..; inoltre l osservatorio è articolato in un nodo regionale (OSR, Osservatorio Regionale Sociale) e in cinque nodi provinciali (OSP, Osservatori Sociali Provinciali), ciascuno con il proprio piano di attività, ma collegati tra loro per sviluppare in modo omogeneo alcune linee di attività, tra cui, prioritariamente la progettazione e la implementazione del sistema informativo sociale regionale. L osservatorio regionale, a partire dal piano di attività appena approvato, si occuperà di ricerca statistica su fenomeni sociali emergenti, del monitoraggio dei piani sociali di zona e delle altre attività degli ambiti territoriali, della costruzione e gestione del SISR (Sistema informativo sociale regionale), di formazione e della comunicazione sociale dei risultati elaborati. Il piano di attività appena approvato prevede infatti tre linee di sviluppo: monitoraggio e attuazione delle politiche regionali, progettazione e implementazione dei flussi informativi, informazione, comunicazione sociale e formazione. Per il periodo la Regione e le Province avranno a disposizione complessivamente oltre 1 milione e 800 mila euro provenienti dagli stanziamenti degli anni precedenti del fondo nazionale politiche sociali non ancora non utilizzati. E più precisamente, le province disporranno complessivamente di 1 milione di euro ripartito sulla base del numero dei comuni che ricadono sul territorio e sulla base della popolazione residente per l attuazione degli osservatori provinciali, mentre la regione disporrà di quasi 900 mila euro per l attuazione del piano di attività dell osservatorio regionale. A breve, assicurano dall assessorato, sarà attivata una cabina di regia regionale composta da risorse umane esperte interne ed esterne, (due per la regione e due per ciascuna provincia) che lavoreranno per validare i flussi informativi già attivati e per progettare i nuovi flussi informativi sulle principali tipologie di strutture e servizi sociali.

5 DAGLI AMBITI Gli operatori sociali chiedono più formazione manageriale Lo rivela una ricerca svolta dai comuni di Bitonto e Gioia sulle professioni del settore nell'ambito del progetto Modus. La maggior parte dei lavoratori sono donne, tra 30 e 40 anni, laureate Donna, tra i trenta e i quaranta anni, laureata, lavoratrice dipendente (ma volontaria nel trenta per cento dei casi). Opera nelle aree disabili, salute, infanzia, famiglia e anziani. Fa largo uso di competenze legate all assistenza e all efficacia personali, ma ciò che chiede è soprattutto più formazione di tipo manageriale. È l identikit dell operatore dei servizi sociali di due ambiti baresi, Bitonto e Gioia, che, con l ausilio di una rete operativa composta da Ifoc, dal dipartimento di psicologia dell Università di Bari, dal Centro Studi Erasmo e dalla Fondazione Di Vagno, hanno composto una vera e propria analisi e mappatura delle professioni sociali. La ricerca ha coinvolto 40 enti pubblici e privati, cooperative sociali ed associazioni, attraverso la somministrazione di circa 130 questionari strutturati per ambito. Dall analisi dei questionari emerge la tipologia dei profili socio - assistenziali, maggiormente impegnate: il 50% sono operatori sociosanitari a cui seguono gli educatori professionali, gli assistenti sociali, gli operatori ausiliari, i dirigenti, gli psicologi, e, infine gli animatori socio-educativi. Sotto la lente d ingrandimento le informazioni socio-anagrafiche, le peculiarità operative delle professioni, le competenze professionali, i bisogni, e le considerazioni sulle trasformazioni in atto nel settore. Queste e altre informazioni sui profili professionali degli operatori sociali sono state presentate pubblicamente in due workshop che si sono svolti a Gioia del Colle e a Bitonto la scorsa settimana. Proprio in questi giorni - sottolinea l assessore alle politiche sociali di Bitonto Francesco Ricci da noi sta partendo la seconda parte del piano di zona, dopo la pausa subita a causa delle modifiche dei distretti sociosanitari, e la conseguente rimodulazione della prima parte approvata a luglio. Ora, dunque, è il momento della progettazione di dettaglio, che si chiuderà entro dicembre nei termini previsti dalla Regione. Dunque, la presentazione di questa fondamentale mappatura innesta un circolo virtuoso e supporterà proprio il lavoro dei prossimi due mesi, col fine di valorizzare anche le varie professionalità del sociale e del sociosanitario, per una sinergia sempre migliore tra pubblico e Terzo settore. Il progetto Modus che ha già in attivo nella provincia barese workshop, seminari, interviste e focus group con decine di referenti del pubblico e del privato, testa nuovi modelli di analisi delle politiche sociali e dei servizi attraverso una doppia azione: un sistema permanente di rilevazione di domanda e offerta di servizi, e - appunto - una ricerca sui bisogni formativi degli operatori sociali del pubblico e del privato. Prossima tappa, l analisi della spesa sociale dei comuni dell ambito. Le attività si concluderanno entro l anno con un database dei fenomeni emersi e un dossier sull evoluzione di domanda e offerta dei servizi sociali negli ultimi due anni. EVENTI Giornata diritti dell Infanzia e dell adolescenza: un convegno sull affido Si terrà il prossimo 20 novembre a partire dalle ore 9 a Bari presso Villa Romanazzi Carducci il convegno dal titolo La cura dei diritti dedicato alla tematica dell affido familiare. Il convegno sarà occasione per fare il punto sullo strumento dell affido in Puglia. All incontro, organizzato dall assessorato regionale alla solidarietà sociale, parteciperanno Nichi Vendola, presidente della giunta regionale, Elena Gentile, assessore regionale alla solidarietà sociale, Anna Maria Candela, dirigente regionale del settore programmazione sociale e integrazione, Maria Grazia Donno responsabile affido familiare minori- ufficio programmazione sociale Regione Puglia, Luciana Iannuzzi presidente associazione Famiglia Dovuta Bari, Chiara Congedo responsabile Casa Famiglia Francesco e Matilde Micheli Galatina, Maria Grazia Bacco responsabile associazione La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea Ostuni, Maria Rita Verardo associazione italiana dei magistrati per i minorenni e per la famiglia presidente Tribunale per i Minorenni di Lecce. Coordinerà i lavori Giovanna Genchi, dirigente regionale dell ufficio programmazione sociale. Pon Atas Ob. 1: evento conclusivo con Nicolais e Ferrero. Inclusione sociale come fattore di sviluppo. Le azioni di sistema e la nuova programmazione è il tema dell evento conclusivo del Pon Atas a sostegno della programmazione sociale che si svolgerà giovedì 29 novembre a partire dalle ore 9 presso l Hotel Excelsior a Bari. Il Pon Atas si propone l'obiettivo di migliorare la capacità istituzionale della pubblica amministrazione e di contribuire a migliorare l'attuazione dei programmi operativi e degli interventi cofinanziati dai fondi strutturali. Il ministero per la Funzione Pubblica, che si è avvalso del Formez per realizzare in tutte le regioni Obiettivo 1 le azioni di assistenza per

6 l'inclusione sociale del Pon Atas , ha scelto Bari per la realizzazione dell'evento di chiusura del Pon perchè si sta rivelando la regione più capace di innovare il settore delle politiche sociali, sia sul piano normativo che su quello della programmazione. Un riferimento tra tutti è la scelta, unica in Italia, di destinare ben il 12% delle risorse del programma operativo Fesr , (circa 640 milioni di euro), alle infrastrutture sociali e sociosanitarie e ai nuovi servizi per l'inclusione e la conciliazione. Interverranno: il presidente della giunta regionale Nichi Vendola, il presidente del Formez Carlo Flamment, Elena Gentile, assessore regionale alla solidarietà sociale, rappresentanti dei due ministeri (funzione pubblica e solidarietà) oltre a dirigenti delle due regioni Puglia e Campania, responsabili del Formez etc. Quasi certa la partecipazione all'evento dei ministri Paolo Ferrero alla solidarietà sociale e Luigi Nicolais alla funzione pubblica. Aggiornamenti nel prossimo numero di Puglia Sociale News. Chiusura dei testi ore del 12 novembre 2007 PugliaSocialeNews Notiziario sulle politiche per il welfare A cura dell Assessorato alla Solidarietà Sociale della Regione Puglia. Redazione: Serenella Pascali, Agenzia Redattore Sociale ( Contatti: tel fax puglia@redattoresociale.it

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