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1 ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE NICOLA MORESCHI SETTORE ECONOMICO Amministrazione, finanza e marketing Relazioni internazionali per il marketing Sistemi informativi aziendali LICEO SCIENTIFICO Viale San Michele del Carso Milano Tel Fax c.f m ail: i tcm o r@tin.i t w e b: s ti tutom o re s chi.it SISTEMA QUALITÀ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008 N PIANO della OFFERTA FORMATIVA 1

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3 PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO NICOLA MORESCHI La nascita della scuola è collocata nel contesto del grande sviluppo dell industria e del terziario (in particolare le banche e le assicurazioni), della crescita demografica e delle trasformazioni dell assetto urbanistico che si verificarono a Milano negli ultimi decenni dell Ottocento. In questo quadro si avvertiva l opportunità per la città di sviluppare, in termini quantitativi e qualitativi, la formazione di addetti al settore commerciale e amministrativo che fossero provvisti delle specifiche competenze e delle capacità pratiche rispondenti alle necessità del mondo del lavoro. A queste esigenze cercò di rispondere Nicola Moreschi, nel 1898 con la creazione di una Scuola tecnica d indirizzo economico (corrispondeva alla fascia d età della Media Unica di oggi) e nel 1901 con la costituzione di una Scuola superiore biennale per il commercio. L iniziativa fu promossa dai soggetti attivi nel territorio (Camera di Commercio, Cassa di Risparmio, Associazione Industriali), che appoggiarono Moreschi con entusiasmo, e solo in seguito ebbe il riconoscimento Ministeriale. Con successive trasformazioni, il biennio divenne un Istituto quadriennale preceduto da un Corso preparatorio di altri quattro anni. Nel 1916 l Istituto, classificato di terzo grado come gli Istituti tecnici, venne denominato Regio Istituto di Studi Commerciali; nel 1930, un anno dopo la morte del fondatore, fu dedicato a Nicola Moreschi. Nel frattempo la normale vita scolastica era stata sconvolta e segnata dalla Grande Guerra, che vide l Istituto versare un cospicuo contributo di sangue tra ex allievi ed allievi, anche giovanissimi, caduti sul fronte. Nel 1927 l Istituto occupò la sede attuale, in un area per secoli ai margini della città, all esterno dei Bastioni spagnoli. Ai tempi della peste vi era stato allestito un lazzaretto, di cui è testimonianza la cappelletta (del 1640). In seguito vi fu collocato un grande cimitero. Dagli ultimi decenni di fine Ottocento il quartiere si trasformò profondamente: prima furono costruiti il Macello e il Foro Boario, poi il carcere di S.Vittore (1879). In seguito al Piano regolatore del Beruto (approvato definitivamente nel 1889), si cominciarono ad abbattere i Bastioni, si tracciarono le linee dei nuovi quartieri residenziali esterni, si costruirono nuovi edifici lungo l asse stradale in direzione di Magenta e Novara. Sul terreno (prima occupato dai Bastioni) tra le attuali Piazza Aquileja e Via Biffi, il Comune cominciò nel 1912 a erigere una grande costruzione; sospesi durante la Guerra, i lavori vennero poi ripresi e terminarono nel L intento era quello di assicurare una sede a Rettorato, uffici, Facoltà di Lettere e Giurisprudenza della Regia Università; questa in realtà solo dal 1924 al 1926 utilizzò l edificio, poi occupato dal Regio Istituto diretto da Moreschi. A realizzare l obiettivo di una nuova sede più spaziosa e adeguata, già accarezzato da Moreschi, fu il nuovo direttore Arturo Loria, che guidò l Istituto dal 1923 al Assai attivo e dedito al suo ruolo, Loria riuscì a superare vari ostacoli e ad ottenere in occasione del trasferimento numerosi contributi straordinari; grazie ad essi il Moreschi fu dotato di numerose aule speciali e di preziose attrezzature. I documenti e i registri dell epoca dimostrano il rigore dell Istituto sul piano disciplinare e didattico, fatto che gli assicurò a buon diritto la reputazione di scuola seria ed esigente, che assicurava una valida preparazione. Alcuni documenti dell epoca, conservati nell archivio, confermano anche la costante attenzione del regime fascista per la scuola, vista come uno strumento importantissimo per la propaganda e come fucina dei nuovi italiani. Anche il Moreschi nel 1938 fu coinvolto dalla immediata applicazione al sistema scolastico delle Leggi razziali antisemite. I drastici provvedimenti discriminatori del regime, che avrebbero trovato un applicazione sempre più ramificata e puntigliosa negli anni seguenti, comportarono l espulsione immediata dalle scuole di ogni ordine e grado di docenti, presidi, impiegati, bidelli eb rei fin dall inizio dell anno scolastico 1938/39; agli studenti fu impedita l iscrizione e quindi la frequenza 3

4 nelle scuole pubbliche e fu consentita la prosecuzione degli studi esclusivamente nelle scuole ebraiche. All Istituto di Via S. Michele del Carso furono colpiti dalle Leggi razziali il Preside Loria, il Prof. Levi (studioso e poliglotta autore di numerose opere) e la Prof.ssa Della Pergola; questi docenti in seguito insegnarono nella scuola superiore ebraica fondata nel novembre 1938 in Via Eupili. Loria, che tanto si era prodigato per il Moreschi, non resse al trauma della cacciata dal suo istituto e morì l anno successivo. Dalla scuola furono espulsi inoltre vari studenti; in base alle ricerche effettuate, risulta che sicuramente a nove studenti e ad una studentessa già frequentanti non fu consentita l iscrizione per l a.s. 1938/39. Uno di questi studenti, Giorgio Latis, fu in seguito protagonista di drammatiche vicende di cui si tratta in un capitolo successivo. Anche il Moreschi, sia inteso come edificio che nel senso di comunità di studenti, professori, tecnici, impiegati e bidelli, subì le conseguenze della seconda guerra mondiale. Ben presto la vita quotidiana di tutti fu segnata da una serie di crescenti disagi, dalle restrizioni alimentari legate all introduzione della tessera annonaria ( dal marzo 42 anche i ragazzi in crescita dovettero accontentarsi di 150 grammi di pane al giorno, di cui il 25% di farina di mais) ai limiti assai severi delle ore di riscaldamento consentite. I pesanti e ricorrenti bombardamenti su Milano provocarono in alcuni casi danni collaterali all Istituto, pur non colpito direttamente (ad es. nell ottobre 42, per alcune settimane, i vetri delle finestre andati in pezzi furono sostituiti dalla carta); la conseguenza più seria però fu il massiccio fenomeno dello sfollamento, che coinvolse tutto il personale e molti studenti. Alcuni allievi, anzi, per ridurre i rischi si trasferirono stabilmente altrove e il numero dei frequentanti subì un calo consistente. Nei sotterranei dell Istituto fu allestito un rifugio antiaereo, che fu utilizzato dagli abitanti della zona; sui muri sono ancora leggibili le scritte dell epoca. L archivio della scuola, per cautelarsi dai rischi di incendio, fu trasferito a Stradella. Un altro problema era costituito dal continuo aumento dei prezzi (che continuarono a galoppare anche dopo la fine della guerra), col conseguente aggravio dei costi del materiale di cancelleria ecc. Dopo l 8 settembre 43 e la costituzione della R.S.I., parte dell Istituto fu requisita dal Ministero delle finanze repubblichino; molti strumenti di grande valore furono nascosti per evitare furti o requisizioni, mentre i mobili degli spazi sgombrati vennero accatastati nelle palestre. In seguito però anche le palestre vennero requisite, e si dovette trasportare tutto negli umidi scantinati. L Istituto dovette poi aiutare, concedendo l esenzione dalle tasse scolastiche o erogando dei sussidi, gli studenti sinistrati, profughi, figli di prigionieri di guerra o di mutilati. Ancora dopo la fine della guerra c erano studenti che aspettavano il ritorno del padre dai campi di prigionia. Nonostante tutte le difficoltà, comunque, il Moreschi non chiuse mai i battenti ma continuò ad offrire il suo servizio ai milanesi. Uno degli studenti ebrei a cui dal settembre 1938 fu impedito di frequentare il Moreschi (gli mancava l ultimo anno) si chiamava Giorgio Latis. Era uno studente dalla intelligenza vivace; incostante nello studio, era tuttavia dotato di notevoli capacità di recupero e capace di esiti brillanti nelle materie che più gli interessavano, aiutato in questo dalla sua curiosità culturale e dal fatto di essere un lettore assiduo. Tra i suoi amici figurano Vittorio Sereni e Giorgio Strehler, poi destinati a un ruolo culturale di grande rilievo. Terminati gli studi privatamente, riuscì a lavorare fino al settembre 43 (nonostante le restrizioni sempre più rigide che colpivano gli ebrei) e nel frattempo allestì con i cugini degli spettacoli colti di marionette, che venivano rappresentati nei salotti milanesi (ad es. testi di Lorca e Cocteau o una sua riduzione teatrale del Racconto di Natale di Dickens). Nel novembre 1943 accompagnò i genitori e la sorella nell espatrio clandestino in Svizzera, e tornò indietro credendoli al sicuro; invece i gendarmi svizzeri respinsero i Latis, che alla frontiera italiana furono arrestati dalle S.S. Dopo un paio di mesi di detenzione a S.Vittore furono spediti ad Auschwitz con uno dei treni della morte nazisti; i genitori all arrivo furono subito destinati alle camere a gas, mentre la sorella di Latis sopravvisse fino all agosto 44. Giorgio anziché pensare a salvarsi entrò nella Resistenza; arrestato e detenuto a S.Vittore, riuscì a fuggire. Aderì al Partito d Azione e fu inviato in Piemonte, dove fu protagonista di imprese coraggiose, collaborando con i più noti esponenti delle diverse componenti della Resistenza. La 4

5 lotta clandestina non spense i suoi interessi culturali e la sua vena creativa, come testimoniano numerosi abbozzi di racconti e un dialogo cui lavorò fino alle ultime settimane di guerra. Il 26 aprile 1945, ultimo giorno di scontri a Torino tra partigiani e nazifascisti, Giorgio Latis nel corso di una missione fu fermato alle porte della città e immediatamente fucilato. Ne l 1996 gli fu attribuita la medaglia d argento alla memoria. Dopo la guerra cominciò per l Italia, tra speranze, tensioni e fatiche, il periodo della difficile ricostruzione del paese. Anche per il Moreschi il ritorno alla normalità si presentava come un impresa ardua: con mezzi finanziari sempre insufficienti a fronteggiare l inflazione occorreva riparare i danni e ricostituire l indispensabile patrimonio di suppellettili, libri, strumenti, dotazioni didattiche della scuola, ricollocandoli nei locali di nuovo interamente a disposizione dopo requisizioni e coabitazioni forzate. Il Preside D Amia tempestava con le sue richieste Ministero ed Enti finanziatori (la Cassa di Risparmio e la Camera di Commercio), spalleggiato dal nuovo CdA che era presieduto dall industriale Enrico Falck e di cui faceva parte anche un altro imprenditore di rilievo, Senatore Borletti. Nel clima teso del dopoguerra potevano verificarsi episodi come quello dell aprile 1946: la grande rivolta dei detenuti di S.Vittore, che costò tre morti e un centinaio di feriti; per domare i carcerati ribelli furono impiegati numerosi reparti dell Esercito dotati di mortai, autoblindo, mitragliatrici. L Istituto, collocato sulla prima linea di fuoco, restò chiuso per tre giorni. Finalmente nel dicembre 1948, con una cerimonia alla presenza delle autorità, il Preside potè dichiarare la sua soddisfazione: il Moreschi era ormai perfettamente funzionante, con un corpo docente stabile e tutte le attrezzature ricostituite. Negli anni successivi il Moreschi continuò il suo cammino, riflettendo le trasformazioni proprie della scuola italiana in un periodo di grandi cambiamenti, a volte turbinosi e negli ultimi anni alquanto accelerati. Gli anni della scolarizzazione di massa portarono ad un consistente aumento degli allievi ( ben 1394 nell anno scolastico 1976/77, con una media di 27,88 studenti per classe). La contestazione studentesca si manifestò in quegli anni anche nell Istituto, che tuttavia in seguito riuscì a riapprodare, col procedere degli anni 80, alla tradizionale atmosfera di serietà e rigore. Molti sono stati i cambiamenti dal punto di vista degli indirizzi introdotti e dell ordinamento degli studi, comprese le prove finali dell ultimo anno, molte anche le iniziative varate in questi anni sul piano didattico e culturale. Il Moreschi, che ha celebrato nel 1998 il centenario della fondazione, deve ora affrontare le sfide di un mondo del lavoro molto mutato, in cui sono assolutamente necessarie sia la competenza che la duttilità. Non resta quindi che augurare a tutti coloro che operano e studiano al Moreschi la stessa tenacia e lungimiranza che hanno consentito ai loro predecessori di ottenere risultati di rilievo nella realtà milanese. In conseguenza dei profondi e dinamici cambiamenti intervenuti nella realtà economico-sociale il curricolo di studio dell'indirizzo per «ragioniere e perito commerciale» degli I.T.C. non risponde più né alle esigenze del mondo del lavoro né alle aspettative della società più in generale che richiedono ai neo-diplomati conoscenze, competenze e abilità nuove Con decreto ministeriale del 31 gennaio 1996 n,122, sono stati istituzionalizzati piani di studio, quadri orario e programmi di insegnamento previsti dal progetto sperimentale IGEA ormai da anni largamente attuato negli I.T.C. In riferimento al DPR 275/99 in merito alla autonomia scolastica e al DM n 139, 22 agosto 2007, Sperimentare l obbligo di istruzione, negli anni viene attuata una sperimentazione didattica in un corso del biennio e in una classe terza del corso IGEA. Il progetto Politica ambientale ha come aspetto saliente la interdisciplinarietà e prende avvio dai documenti del Consiglio e del Parlamento europeo in materia di sostenibilità, di politiche 5

6 energetiche innovative e sicurezza dell approvvigionamento, di competitività e di efficienza energetica. È, questa, l opportunità per implementare una metodologia di apprendimento per competenze di base da promuovere alla conclusione del primo biennio. Il progetto ha il contributo di Regione Lombardia. Negli anni La sperimentazione prosegue con l attuazione del progetto, finanziato da Provincia di Milano, AMBIENTE E COMPLESSITÀ. La politica ambientale nell ecosistema urbano milanese. La metodologia didattica che supporta il progetto è la trasversalità per processi cognitivi. Negli anni si conclude la fase di sperimentazione con il progetto, finanziato da Provincia di Milano, Benessere a scuola e mitigazione del rischio ambientale nell area: studio delle specie vegetali adatte al giardino della scuola. Il collegio dei docenti e il Consiglio di Istituto, nell anno scolastico si esprimono a favore di un nuovo scenario formativo: il nuovo corso di liceo Scientifico che prende avvio nell anno scolastico L Istituto Tecnico Commerciale assume la denominazione di Nicola Moreschi. Istituto di Istruzione Superiore 6

7 FINALITÀ DELL ISTITUTO La nostra idea di formazione è indirizzata all'acquisizione di una solida preparazione nell'ambito delle discipline linguistiche, letterarie, economicogiuridiche, scientifiche e tecnologiche; di strumenti culturali e metodologici flessibili necessari per la comprensione della realtà con atteggiamento razionale, critico, creativo e progettuale. L istituto individua e propone differenti strategie per il raggiungimento del successo formativo di ogni studente e attua strategie inclusive al fine di realizzare appieno il diritto all apprendimento per tutti gli studenti in situazioni di difficoltà. I CdCredigono piani di studio personalizzati e individualizzati. Profilo settore economico Il percorso offerto dall Istituto tecnico ad indirizzo economico permette una formazione che riguarda competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell economia sociale. Integra inoltre le competenze dell ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per imparare ad operare all interno dell dell azienda e contribuire sia all innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell impresa inserita nel contesto internazionale. La scelta del nostro Istituto è che lo studente al termine del percorso sia in grado di: rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; gestire adempimenti di natura fiscale; collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell azienda; conoscere l attività di marketing; collaborare all organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. Nell articolazione Relazioni internazionali per il marketing, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all ambito della comunicazione aziendale, con l utilizzo di tre lingue straniere e appropriati strumenti tecnologici, sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti lavorativi. Nell articolazione Sistemi informativi aziendali il profilo si caratterizza per il riferimento sia all ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e 7

8 all adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing consegue i risultati di apprendimento descritti di seguito specificati in termini di competenze. Riconoscere e interpretare: - le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; - i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un azienda; - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l ausilio di programmi di contabilità integrata. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati. Inquadrare l attività di marketing nel ciclo di vita dell azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d impresa. Nelle articolazioni Relazioni internazionali per il marketing e Sistemi informativi aziendali, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del profilo di riferimento. 8

9 RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE ECONOMICO A conclusione del percorso quinquennale il Diplomato consegue i risultati di apprendimento descritti di seguito, specificati in termini di competenze. Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell apprendimento permanente. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell espressività corporea e l importanza che riveste la pratica dell attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo. Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni. Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati. Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. 9

10 Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento 10

11 SETTORE ECONOMICO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Amministrazione, Finanza e Marketing è l indirizzo generale che si articola in: Amministrazione, finanza e marketing Relazioni internazionali per il marketing Sistemi informativi aziendali Il quinto anno è previsto l insegnamento in lingua inglese di almeno un argomento di una disciplina non linguistica (CLIL). QUADRO ORARIO insegnamenti del primo biennio comuni agli indirizzi del settore economico DISCIPLINE PRIMO BIENNIO CLASSE PRIMA ore settimanali CLASSE SECONDA ore settimanali Lingua e letteratura italiana 4 4 Storia 2 2 Lingua inglese 3 3 Seconda lingua comunitaria 3 3 Matematica 4 4 Informatica 2 2 Geografia 3 3 Scienze integrate (Scienze della 2 2 Terra e Biologia) Scienze integrate (Fisica) 2 / Scienze integrate (Chimica) / 2 Diritto ed economia 2 2 Economia aziendale 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 TOTALE ORE SETTIMANALI

12 QUADRO ORARIO Insegnamenti del secondo biennio e quinto anno del settore economico AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING SECONDO BIENNIO QUINTO ANNO DISCIPLINE Lingua e letteratura Italiana Secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario CLASSE TERZA CLASSE QUARTA CLASSE QUINTA ore settimanali ore settimanali ore settimanali Storia Lingua inglese Seconda lingua Comunitaria Matematica Informatica 2 2 Economia Aziendale Diritto Economia Politica Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative TOTALE ORE SETTIMANALI

13 QUADRO ORARIO Insegnamenti del secondo biennio e quinto anno del settore economico RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING DISCIPLINE SECONDO BIENNIO QUINTO ANNO Secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario CLASSE TERZA CLASSE QUARTA CLASSE QUINTA Lingua e letteratura Italiana ore settimanali ore settimanali ore settimanali Storia Lingua inglese Seconda lingua Comunitaria Terza lingua Straniera Matematica Economia aziendale e geo-politica Diritto Relazioni Internazionali Tecnologie della Comunicazione Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative TOTALE ORE SETTIMANALI

14 QUADRO ORARIO Insegnamenti del secondo biennio e quinto anno del settore economico SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI SECONDO BIENNIO QUINTO ANNO DISCIPLINE Secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario CLASSE TERZA CLASSE QUARTA CLASSE QUINTA ore settimanali ore settimanali ore settimanali Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Seconda lingua 3 comunitaria Matematica Informatica Economia aziendale Diritto Economia politica Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative TOTALE ORE SETTIMANALI Di cui in compresenza con l insegnante tecnico pratico 297 ore nell ambito del triennio L attività didattica di laboratorio prevede la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici per gli insegnamenti dell area di indirizzo. 14

15 PROFILO DEL LICEO SCIENTIFICO Il Liceo Scientifico per tradizione offre una formazione che affianca la preparazione umanistica a quella scientifica e consente agli studenti di affrontare gli studi universitari di qualsiasi area. Questa tradizione è stata confermata anche nel Liceo Scientifico della Riforma, che ha dato più spazio alle discipline scientifiche, mantenendo comunque un impianto solidamente umanistico. La proposta formativa di questo Liceo accompagna lo studente in un percorso di costruzione di un bagaglio di conoscenze, competenze e metodi che gli consentano di interpretare la realtà culturale del mondo che lo circonda e di indagarla con strumenti appropriati. Il progetto formativo è certamente ambizioso e si presta ad essere declinato con modalità diverse. La scelta del nostro Liceo è che lo studente, al termine del corso liceale: comprenda l unitarietà del sapere, declinato attraverso le varie discipline, ciascuna con i suoi metodi e i suoi linguaggi, per giungere ad una sintesi personale. Questo obiettivo costituisce, come già chiarito, la specificità dell ordine di studi ed è il primo punto preso in considerazione dalle Indicazioni Nazionali, che esordiscono affermando che il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Al fine di raggiungere questo obiettivo, il nostro Istituto cura la collaborazione tra i dipartimenti disciplinari e favorisce le iniziative volte all approfondimento delle tematiche interdisciplinari; abbia la capacità di approfondire l oggetto del suo studio utilizzando gli strumenti adeguati. Lo studente deve, infatti, essere protagonista del suo percorso di crescita ed utilizzare gli attrezzi, che le diverse discipline gli forniscono, per cimentarsi nello studio della realtà. Didattica laboratoriale, problem solving, modellizzazione di situazioni reali costituiscono metodologie didattiche capaci di porre lo studente al centro dell azione educativa.; sia capace di sostenere i convincimenti liberamente assunti, argomentando con proprietà e rispetto delle posizioni altrui. Lo sviluppo di una capacità critica, la spinta a domandarsi il perché delle cose, la ricerca di posizioni personali sulle varie tematiche affrontate, costituiscono un percorso che va costruito quotidianamente attraverso lo stimolo offerto dal confronto con gli insegnanti ed i compagni. Per sostenere le proprie posizioni è necessario che lo studente sviluppi le sue capacità argomentative e usi in modo appropriato i linguaggi disciplinari; sia aperto alla realtà circostante e curioso delle sue implicazioni culturali e sociali. La scuola è certamente un mondo, ma acquista significato se non rimane isolata, se è pronta ad aprirsi, a cogliere le opportunità che un contesto, fortunatamente ricco e dinamico, offrono quotidianamente. Da qui discende la scelta di stimolare gli studenti ad accogliere gli inviti della realtà culturale cittadina, fatta di mostre, teatri, progetti messi a punto dalle varie università, realtà solidali e quant altro, per vivere il clima culturale della città, percepirne gli indirizzi, scambiare conoscenze ed esperienze. Negli ultimi due anni del ciclo, in particolare, le iniziative di orientamento aiutano lo studente ad aprire bene gli occhi sulle proposte postdiploma, per saggiarne le opportunità con uno sguardo consapevole che lo guidi nella progettazione del proprio futuro. 15

16 QUADRO ORARIO Liceo Scientifico Primo Biennio Secondo Biennio I II III IV V Attività e Insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti Lingua e Letteratura Italiana Lingua e Cultura Latina Lingua e Cultura Straniera Storia/Geografia 3 3 Storia Filosofia Matematica * Fisica Scienze Naturali** Disegno e Storia dell Arte Scienze Motorie e Sportive Religione Cattolica o Attività alternative Totale ore settimanali * con Informatica nel primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra È previsto l insegnamento in lingua straniera inglese di almeno un argomento di una disciplina non linguistica (CLIL) 16

17 PROGETTUALITÀ E INNOVAZIONE La scuola della Riforma esige l adozione di una didattica che non sia semplicemente un trasferimento di saperi, ma che, attraverso percorsi didattici innovativi, possa creare e sviluppare competenze solidamente acquisite. Tali percorsi didattici possono scaturire dalle proposte dei docenti o, in alternativa, sfruttare la ricchezza dell offerta dei diversi enti formativi e istituzionali presenti nel territorio. La caratteristica che accomuna i progetti adottati all interno dell Istituto è l adesione agli obiettivi specifici del percorso scolastico e la loro natura laboratoriale, in quanto tutti prevedono il coinvolgimento diretto dei singoli studenti e la loro partecipazione attiva per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Altro elemento fondamentale è l apertura alla realtà esterna, presentata attraverso lo studio di fatti scientifici o culturali, o attraverso l adesione ad iniziative esterne. I progetti vengono proposti dai docenti agli organi collegiali di competenza (Collegio Docenti, Dipartimenti di Materia, Consigli di Classe) e in queste sedi approvati. SISTEMA QUALITÀ CERTIFICATO ENTE DI CERTIFICAZIONE TUV ITALIA L Istituto nell anno scolastico 2002/2003 ha chiesto e ottenuto la certificazione di Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000 Ogni anno a partire dal 2002/2003, la scuola si sottopone all Audit di sorveglianza interno ed esterno effettuato dall ente di certificazione TUV ITALIA e ogni 3 anni al rinnovo del certificato, ottenendo sempre con giudizio positivo la conferma della certificazione. Nell anno scolastico 2010/2011 l Istituto si uniforma alla norma UNI EN ISO 9001:2008 La certificazione attraverso gli Audit interni ed esterni, permette il monitoraggio costante della organizzazione e della gestione della scuola nell ottica di un miglioramento continuo. INCLUSIONE Piano annuale dell inclusione (P.A.I). QUADIS - riprogettazione e miglioramento (qualità dell integrazione degli alunni con disabilità): attività di autoanalisi e autovalutazione di Istituto sull inclusione (delibera del Collegio dei Docenti 7 ottobre 2014) 17

18 EDUCAZIONE AL BENESSERE CIC - Sportello ascolto (per tutti) Affettività (classi prime, seconde e terze) Prevenzione alcool (classi seconde) Educare alla Legalità (classi terze e quarte) Solidarietà - La donazione del sangue e del midollo (classi quarte e quinte) Informazione HIV ed MTS (classi quinte) Prevenzione fumo (prime e seconde) Educazione ambientale (due classi) Violenza sulle donne (classi terze) MUSICA PIANO E PIANIFICATORI dall Età napoleonica al Piano di governo del Territorio a Milano (classi quinte) ORIENTAMENTO in entrata scelta indirizzo (classi seconde Settore economico) LINGUE Preparazione esami certificazioni e approfondimento competenze linguistiche (PET, FCE) Mediterraneo (due classi) Intercultura Stage linguistici 18

19 ORGANIZZAZIONE Dirigente scolastico (Ds): prof.ssa Maria Paola Morelli. Collaboratori del Dirigente scolastico: prof.ssa Carmela Cecchin (vicario); prof.ssa Enrica Morelli. Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA): rag. Maria Grisi. Funzioni strumentali al POF (delibera del Collegio docenti del 9 settembre 2014) Studio della dislessia e BES: prof.ssa Cinzia Vizzari. Gestione della Scuola e del POF : prof.ssa Annalisa Ponti. Gestione stage aziendali: prof.ssa Rosanna Calderara, prof.ssa Grazia Rita Zirilli. Referente Area Tecnologia e Comunicazione (TIC): prof. Giovanni Santoro. Il Dirigente scolastico delega per ogni Consiglio di Classe un docente con funzione di coordinatore: CLASSE COORDINATORE SEGRETARIO 1A SIRONI CENSORI 2A NAPOLITANO CORTINOVIS 1B MAGGI CHINE 2B CALDERISI FERRARI 1C ALESSIO MONTELEONE STEF. 2C CENSORI TREZZA 1D DEHO CORTINOVIS 2D GIOVANNINI SECHI 1E DIBISCEGLIA CARIANI 2E LIVETTI SECHI 2F AULETTA FOLLADORI 2G CORICA LOTTI 3A PONTI MARTINELLI 4A MALAFRONTE VITALE 5A TESTA LIGUORI 3B ROMANO AMATO 4B POMPONIO FERRARIO 5B CALDERARA FERRARIO 3C MONTELEONE STEF. MANTOVANI 4C MAZZETTI TRAPASSO 5C MANINI LOTTI 3D CONTI FERNANDEZ 4D BLOISE LA PLACA 4S CORONGIU MOCHI 5S CALDERONI MARTINELLI 3RA OSIO AMATO 4RA MARTINO TESTA 4RB ZANDALASINI CARIANI 5R CONSONNI VALIANTE 1 A LS MACCHI DEL POPOLO 1 B LS BIGNOTTI INGLESE 1 C LS MAURO TANCA 1 D LS COREGGI GRAMIGNI 2 A LS CAVALLARO D ELIA 2 B LS CASTELLANO CAVALLARO 19

20 2 CLS MIGNANO MAURO 2 DLS NOTARBARTOLO PAVESI 2 E LS MONTELEONE M. L. BOTTIGLIERO 3 A LS MORELLI ZUCCHELLI 3 B LS BOTTIGLIERO ADAMI 3 C LS MENICAGLI MIGNANO 3 DLS BARILLÀ PORCILE 4 A LS SANTORO DEL POPOLO 4 B LS TRENTIN ADAMI 4 CLS GRAMIGNI PORCILE 5 ALS VIZZARI SANTORO 5 BLS BARILLÀ TRENTIN 5CLS CELINO MARTINO Scansione temporale del calendario didattico Orario settimanale delle lezioni: lunedì-venerdì Quadrimestri: 12 settembre-19 dicembre 2014; 7 gennaio-6 giugno 2015 (delibera del Collegio dei Docenti del 9/09/2014) 20

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