Bilancio Sociale e di Missione. Prima Persona

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1 Bilancio Sociale e di Missione 2008 Prima Persona

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3 Bilancio Sociale e di Missione 2008 Edizione 2009 C ARTA DEI VA ORI L DEL C REDITO COOPERATIVO C ARTA DELLA C OESION E DELC REDITO COOPERATIVO Il marchio, il logo del Credito Cooperativo, la simbologia della melagrana, il marchio del Bilancio sociale e di missione del Credito Cooperativo sono marchi registrati di proprietà Federcasse FEDERCASSE Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo Casse Rurali ed Artigiane La Banca in Prima Persona

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5 INDICE Introduzione pag. 4 Presentazione del Presidente pag. 7 BCC MASIANO pag. 9 La Storia pag. 9 Dove siamo pag. 18 Una Banca differente pag. 19 Dicono di noi pag. 26 LA RELAZIONE SOCIALE pag. 29 I Soci pag. 31 La Struttura pag. 55 Le Risorse Umane pag. 61 I Clienti pag. 73 I Fornitori pag. 92 Il Territorio pag. 93 Il Sistema del Credito Cooperativo pag. 103 L Ambiente pag. 105 IL VALORE AGGIUNTO pag. 107 I risultati economici: dati e indici pag. 107 Il valore economico e la sua ripartizione pag. 109 CHI SONO I NOSTRI SOCI pag. 111 La Banca in Prima Persona 5

6 Introduzione Il Bilancio Sociale è uno strumento che intende fornire elementi di valutazione circa l aspetto sociale dell attività aziendale, di verifica della coerenza dell impresa rispetto agli scopi statutari, di comunicazione del valore creato dalla Banca verso i propri portatori di interessi. Esso è pertanto un documento essenziale in particolare per un impresa cooperativa, che ha la specifica funzione di promuovere uno sviluppo durevole, a beneficio dei soci e del territorio, di distribuire vantaggi economici ma anche meta-economici e dunque per loro natura intangibili, di più difficile quantificazione e rappresentazione all interno di un rendiconto tradizionale. Infatti, abbiamo definito il nostro rendiconto Bilancio Sociale e di Missione facendo riferimento alla Carta dei Valori ed alla Carta della Coesione del Credito Cooperativo, ovvero ai principi che fondano ed orientano la nostra azione. Abbiamo voluto confrontarci e misurarci rispetto ad essi. Pertanto, questo documento non costituisce per noi soltanto una fotografia di quanto già realizzato, ma una mappa per migliorarci e migliorare la nostra relazione con tutti i pubblici che determinano il successo di questa impresa. Una lente per mettere meglio a fuoco il nostro lavoro e, quindi, uno stimolo ad essere sempre più coerenti con la nostra identità di banche a responsabilità sociale.

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9 Presentazione del Presidente Nel tempo della globalizzazione, dell abbattimento delle frontiere e degli steccati, il territorio resta centrale. Cambia forma: non è più un confine, una delimitazione, un perimetro; non è più solo un luogo, perché muta la sua geometria e geografia, configurandosi piuttosto come un appartenenza, più vasta di quella che era all origine. Ma, lo sviluppo per potersi sostenere, ha sempre più necessità di territorio e di radicamento. Le Banche di Credito Cooperativo, che del territorio sono figlie ed al territorio appartengono integralmente, hanno la funzione di fornire energia, perché lo sviluppo possa innescarsi e svilupparsi. In certi casi sono scintilla, in altri carburante; spesso tutti e due. Questo tempo difficile, in cui gli effetti dello tsunami finanziario si ripercuotono sull economia reale, ha fatto poi emergere un altro modo in cui le Bcc forniscono energia al loro territorio, sostenendone le esigenze. E facendosi in molti casi carico delle emergenze. Essere una banca del territorio, vuol dire essere presenti, rendersi presenti. Il che non dipende, com è ovvio, semplicemente dalla fisicità. È per questa ragione che, nel tempo della crisi, la Banca di Credito Cooperativo moltiplica le risorse, la fantasia e, appunto, le energie per il proprio territorio e per le persone che abitano i territori: le famiglie, gli imprenditori, i cassa-integrati, le persone in momentanea difficoltà. Questo è scritto anche nell articolo 2 del nostro Statuto ( perseguire il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche dei soci e del territorio, promuovere lo sviluppo della cooperazione, l educazione al risparmio e alla previdenza, la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio, costruire il bene comune ). Ai nostri portatori di interessi dobbiamo dare conto anche di come queste parole diventino prassi, della loro coerenza nel rispetto della missione della Bcc. È ciò che cerchiamo di fare in questo documento, partendo dalla Carta dei Valori del Credito Cooperativo. Per arrivare alle azioni e ai numeri ed essere da questi rimandati ai principi e ai valori. Poter così verificare, e dunque migliorare. Soprattutto nei momenti difficili. Il Presidente Pier Maria Baldi La Banca in Prima Persona 9

10 Per inviare eventuali comunicazioni potete contattare: L UFFICIO SOCI Via di Masiano 6/a, Masiano (Pt) Tel Fax spaziosoci@bccmasiano.it 10

11 Bcc Masiano LA STORIA La nostra banca nasce nel 1920 ad opera di 11 pionieri, animati da questo spirito e da questo sogno: essere protagonisti dello sviluppo proprio e dell ambiente circostante. Alcune persone davanti alla sede storica della Bcc Masiano Come ricordava Giuseppe Barontini quando scriveva il volume Una Cassa fra i campi e il Campanile, attraverso il quale è piacevole ripercorrere il momento della nostra Costituzione avvenuta di fronte al notaio Giuseppe Scatizzi. Scrive Barontini Così il 16 giugno 1920 in un locale della Federazione Pistoiese delle Casse Rurali si costituirono i soci fondatori della Cassa Depositi e Prestiti di Masiano. Si legge testualmente nell atto costitutivo: L anno 1920 e questo dì sedici del mese di giugno in Pistoia, via Panciatichi, nella sede della Federazione Pistoiese delle Casse Rurali, avanti a me notaro Giuseppe Scatizzi, si sono personalmente costituiti i signori: Chiti Primo fu Faustino, colono mezzadro; Bianchi Zelindo fu Raffaello, possidente agricoltore; Agostini Francesco di Angiolo, affittuario; Bargiacchi Narciso di Valente, possidente agricoltore; Palandri Costantino fu Salvatore, affittuario; Niccolai Sabino di Santi, mezzadro; Giacomelli Virgilio fu Bartolomeo, colono; Chiti Egidio di Faustino, mezzadro; Andreini Adriano fu Luigi, mezzadro; Melani Pietro di Severino, possidente agricoltore; Barontini Mesenzio fu Giuseppe, possidente agricoltore. La Banca in Prima Persona 11

12 ... Le parti dichiarano di voler costituire come difatti costituiscono una Società Cooperativa in nome collettivo denominata: Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Masiano. La costituzione di una Cassa Rurale a Masiano, assumeva diversi risvolti e significati: voleva dire liberazione dall usura, accesso al credito per le classi più povere, testimonianza cristiana, impegno politico. Ai primi soci fondatori se ne aggiunsero altri che non citiamo, ma ugualmente meritevoli. Così nell agosto del 1920, la Cassa iniziava la sua attività nel locale del Circolo Cattolico. Si legge nel verbale dell assemblea del :... È presente don Orazio Ceccarelli, presidente della Federazione Pistoiese delle Casse Rurali, che fu incaricato delle pratiche legali. Egli riferisce che sono state compiute tutte le pratiche di legge e che sono stati depositati i relativi documenti presso la Cancelleria del Tribunale di Pistoia. Dichiara che la Cassa Rurale può iniziare le sue operazioni... Pagina del Libro Verbali delle Assemblee del 1920 Pochi, forse, si resero completamente conto, che da quel momento gli emarginati di un mondo economico strettamente capitalistico, attraverso lo strumento della Cassa Rurale, diventavano protagonisti di uno sviluppo economico, che in qualche modo li avrebbe coinvolti in prima persona, destinandoli ad un ruolo insostituibile nell economia della zona... Monsignor Orazio Ceccarelli Il Presidente di Federcasse Avv. Alessandro Azzi così parla di Don Orazio Ceccarelli: Ricordo, tra i tantissimi, un sacerdote di queste zone, Don Orazio Ceccarelli, pistoiese. Fuori dal clamore delle cronache e dai libri di storia ufficiali, nei primi anni 20 del secolo scorso diede vita a molte Casse Rurali e ad un loro primo nucleo associativo, la Federazione Pistoiese. Spostandosi instancabilmente con la sua motocicletta, per tessere relazioni, indire assemblee, motivare i contadini, rappresentò il prototipo del sacerdote che cercava di individuare e realizzare strumenti di animazione cristiana della società, strumenti per mettere insieme la Parola di Dio e la vita degli uomini 12

13 I Fondatori Chiti Primo fu Faustino, colono mezzadro Bianchi Zelindo fu Raffaello, possidente agricoltore Agostini Francesco di Angiolo, affittuario (primo Presidente) Palandri Costantino fu Salvatore, affittuario Bargiacchi Narciso di Valente, possidente agricoltore Niccolai Sabino di Santi, mezzadro Giacomelli Virgilio fu Bartolomeo, colono Chiti Egidio di Faustino, mezzadro La Banca in Prima Persona 56 13

14 Frammenti di storia... La prima sede della Bcc Masiano Lo Statuto de La Mutua di Masiano, 1914 Pagina del Libro Verbali del Consiglio di Amministrazione del 1920 Certificati di Azioni del

15 Convegno Regionale delle Bcc a Spazzavento, 1935 Libretto di Risparmio del 1928 Una famiglia che si appresta al lavoro nei campi, 1940 La Banca in Prima Persona 56 15

16 Gita Soci a Maresca negli anni 50 Pagina del Libro Soci del 1920 Pranzo Sociale negli anni

17 Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale della Cassa Rurale di Masiano, 1964 Libro Soci del 1920 Palazzina Centro Servizi, 1963 La Banca in Prima Persona 56 17

18 Pranzo Sociale negli anni 50 Certificato di Azioni dell Unione Cattolica Agricola del 1904 Gente nella Piazza di Masiano,

19 Benedizione di Don Ugo Vivarelli del Centro Servizi della BCC Masiano, 1960 Immagine della nuova Sede in occasione del 60 dalla fondazione della BCC Masiano, il 16 Giugno 2010 BCC MASIANO festeggia 90 anni dalla sua costituzione! La Banca in Prima Persona 56 19

20 DOVE SIAMO Ramini Olmi MASIANO BOTTEGONE CASALGUIDI AGLIANA QUARRATA OLMI BONELLE RAMINI 20

21 UNA BANCA DIFFERENTE LA NORMATIVA La normativa che riguarda la Banca di Credito Cooperativo di Masiano è definita dal Testo Unico Bancario del 1993 e dalle disposizioni della Vigilanza emanate dalla Banca d Italia. Da tali prescrizioni si evince che è una banca a carattere mutualistico ed una tra le poche completamente locali. In particolare, le specificità delle BCC (Banche di Credito Cooperativo) riguardano: il reclutamento della compagine sociale (i soci debbono risiedere, avere sede o operare con carattere di continuità nell ambito territoriale di attività della banca); i vincoli all operatività con i soci (ovvero l obbligo di realizzare almeno il 50% dell attività creditizia con i soci); i limiti alla competenza territoriale e all operatività fuori di tale competenza (il 95% dell attività di erogazione di credito deve essere obbligatoriamente nel territorio); l obbligo di destinazione degli utili e forti limiti alla distribuzione degli stessi (almeno per il 70% degli utili deve andare a riserva, ovvero al rafforzamento del patrimonio, che è e resterà sempre indisponibile per i singoli. E questo per la BCC, che non si finanzia sui mercati, l unico modo per costruire il proprio sviluppo. I soci Per la BCC, i soci non sono solo azionisti. Essi contano per ciò che sono, non per il capitale che possiedono. Ogni socio, infatti, ha diritto ad un solo voto a prescindere dall entità del capitale posseduto. Questo non può essere superiore, per valore nominale, a 50 mila euro, limite che, nell ottica della mutualità, mira ad evitare la disparità tra i soci. Obiettivo dei soci non è l acquisizione di un guadagno sotto forma di dividendo, ma la fruizione di un servizio a condizioni vantaggiose. Le BCC debbono esercitare la loro attività prevalentemente nei confronti dei soci. Il principio di prevalenza è rispettato quando più del 50% delle attività di rischio è destinato ai soci e/o ad attività prive di rischio, secondo i criteri dell Autorità di Vigilanza. La Banca d Italia, può autorizzare, comunque, per brevi periodi, le singole banche ad una operatività prevalente a favore di soggetti diversi dai soci, per ragioni di stabilità gestionale. Con la riforma del diritto societario il criterio della prevalenza, già precedentemente predisposto per le BCC, è diventato un criterio definitivo per identificare le cosiddette cooperative a mutualità prevalente. La competenza territoriale La competenza territoriale è stabilita dalle Istruzioni di Vigilanza della Banca d Italia e deve essere specificata nello statuto. Ciò significa che la zona di competenza territoriale comprende i Comuni nei quali la banca ha sede legale, le succursali e le zone limitrofe, in modo che ci sia continuità territoriale. Possono diventare soci le persone, le imprese, le associazioni che svolgono la loro attività nella zona in cui la BCC svolge la propria operatività. La destinazione degli utili Per quanto riguarda la destinazione degli utili, il Testo Unico Bancario del 1993 stabilisce: Le BCC devono destinare almeno il 70% degli utili netti annuali a riserva legale; una quota degli utili netti annuali devono essere corrisposti ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione nella misura del 3%; la quota di utili rimanenti, cioè di quella parte non usata per la rivalutazione delle azioni o assegnata ad altre riserve o distribuita ai soci, deve essere destinata a fini di beneficenza o mutualità. La disciplina degli utili distribuiti ai soci, disposta da Testo Unico Bancario del 1993, è integrata dalle disposizioni stabilite dal nuovo diritto societario, che per le BCC, in quanto cooperative a mutualità prevalente, fissa un limite alla distribuzione dei dividendi. La Banca in Prima Persona 21

22 In ragione di tali caratteristiche, la riforma del diritto societario ha confermato che le BCC sono cooperative a mutualità prevalente. L appartenenza a pieno titolo delle BCC al mondo della cooperazione è stata riaffermata anche mediante l uniformità dei trattamenti fiscali e parafiscali di tutte le imprese cooperative, indipendentemente dal settore nel quale operano. Dal 2005, infatti, è entrato in vigore il nuovo regime contributivo delle BCC a Fondosviluppo (3% degli utili annuali). In tal modo, l azione del Fondo Mutualistico per la Promozione e il Sostegno della Cooperazione, costituito nel 1992 da Confcooperative e dalla Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo, è stata resa più incisiva, soprattutto a favore delle imprese cooperative di settori e aree più deboli, in una logica di solidarietà cooperativa. Altrettanto rilevante nella riaffermazione dell identità mutualistica delle BCC è la normativa sulla revisione cooperativa, momento qualificante di verifica della corretta applicazione dei requisiti mutualistici della BCC e, quindi, della loro coerenza rispetto ai valori identitari che connotano la nostra categoria. Il Decreto ministeriale che disciplina la vigilanza cooperativa sulle BCC, prevista dall art. 18 del decreto legislativo n. 220/2002, è stato firmato dal Ministro delle Attività Produttive (MAP) il E importante sottolineare, riguardo a questo provvedimento, che: la vigilanza cooperativa, svolta per la verifica della corretta applicazione dei requisiti mutualistici nella BCC, assume un ruolo autonomo rispetto alla vigilanza bancaria svolta dalla Banca d Italia per il presidio della sana e prudente gestione; le finalità della revisione cooperativa sono quelle di fornire agli organi di direzione e di amministrazione della BCC suggerimenti e consigli per migliorare la gestione e il livello di democrazia interna, al fine di promuovere la reale partecipazione dei soci alla vita sociale, e di accertare la natura mutualistica dell ente verificandone la legittimazione a beneficiare del trattamento peculiare previsto dalla legge; i soggetti abilitati a svolgere la revisione cooperativa sulla BCC sono le associazioni di categoria specializzate (nel nostro caso Confcooperative, la Federazione italiana delle BCC e la nostra Federazione Toscana), individuate dal MAP d intesa con la Banca d Italia, sulla base dei requisiti di idoneità e rappresentatività. L'IDENTITA'À È sulla base di queste differenze, normative e valoriali, che si è costruita l identità della Banca di Credito Cooperativo. I punti fondamentali che definiscono la peculiare identità della Banca di Credito Cooperativo sono essenzialmente tre: la partecipazione democratica, sottolineata nel carattere cooperativo della BCC; la mutualità, che è: interna (nella relazione sociale, l obbligo ad orientare l attività prevalentemente a favore dei soci e a non perseguire fini di speculazione privata ), esterna (nella relazione con gli altri portatori di interessi, ed in particolare la comunità locale, come previsto dall articolo 2 dello statuto sociale) di sistema (intesa come cooperazione di categoria, che implica la piena valorizzazione del modello a rete ); la territorialità, che si esprime: nella proprietà dell impresa (i soci di una BCC debbono essere espressione del territorio di insediamento dell azienda); nell operatività (il risparmio raccolto resta nel territorio per finanziare lo sviluppo dell economia reale); nella condivisione che deriva dall appartenenza allo stesso contesto (dal quale le BCC non possono, e non vogliono comunque, allontanarsi per delocalizzare). Dunque, la BCC, in quanto modello esclusivo di banca cooperativa mutualistica del mercato, è davvero un impresa unica ed originale. 22

23 I VALORI I valori nei quali il Credito Cooperativo si riconosce, e che derivano dalla sua identità, sono delineati in tre documenti principali: - il fondamento è l articolo 2 dello Statuto; - la Carta dei Valori ne è una declinazione; - la Carta della Coesione è la sintesi dello stile della mutualità nelle relazioni interne al sistema BCC. L articolo 2 dello Statuto afferma: Nell esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. E altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci. Da notare, il fatto che le BCC abbiano scritto la responsabilità sociale nello statuto, acquisendo l impegno ad agire in coerenza con la Carta dei Valori non solo tra i principi, ma a livello statutario. LA MISSIONE La missione della nostra Banca è scritta nell articolo 2 dello statuto. Principi e valori ispiratori della nostra attività sono: la cooperazione senza fini di speculazione privata, il vantaggio da assicurare ai soci e alle comunità locali, la ricerca del miglioramento in un ottica complessiva (morale, culturale, economico), l educazione al risparmio, l impegno per la promozione della coesione sociale e della crescita responsabile e sostenibile del territorio, per la costruzione del bene comune, per l incentivazione della democrazia economica, la ricerca della coerenza con la Carta dei Valori. Lo statuto ribadisce, quindi, che la missione della Banca di Credito Cooperativo è favorire (i soci e le comunità locali). Ovvero, assicurare convenienza; perseguire a vantaggio degli stessi un miglioramento complessivo, economico e meta-economico (culturale, morale, sociale ), definibile come ricerca e diffusione del ben-essere; promuovere lo sviluppo della cooperazione, ovvero della partecipazione; incentivare la coesione; adoperarsi per il bene comune. La missione della BCC Essere intermediaria della fiducia dei soci e delle comunità locali, lavorare per la promozione del benessere e dello sviluppo complessivo, assicurando un servizio finanziario conveniente e personalizzato e favorendo la partecipazione e la coesione. La Banca in Prima Persona 23

24 LA STRATEGIA La Banca di Credito Cooperativo di Masiano ha definito, per il triennio , il proprio Piano Strategico con lo scopo di definire gli obiettivi fondamentali di gestione e gli elementi principali che permettono l efficace ed efficiente attuazione degli stessi, al fine di assicurare all azienda solidità, coerenza, sinergia e capacità di sviluppo. Esso pertanto prescinde da considerazioni di dettaglio, per incentrare l attenzione sulle grandezze più significative e sulle linee guida dell attività futura, da concretizzarsi in percorsi e programmi di gestione e di lavoro che risultino pienamente coerenti con l impostazione della strategia più generale. I fattori strategici fondamentali che fanno da riferimento e da filo conduttore alla stesura del presente Piano Strategico sono i seguenti: 1. Volontà di dare sempre maggiore visibilità, risalto e riconoscimento alla Banca di Credito Cooperativo di Masiano nell ambito del suo territorio di competenza, in modo che sia consolidato il suo ruolo e la sua funzione come cooperativa di credito, rafforzando il concetto di localismo mediante legami sempre più stretti con il territorio in cui opera; 2. Convincimento che la compagine socile costituisca il soggetto fondamentale della banca, sia in termini commerciali - in quanto essa ha lo scopo di dedicare alla base sociale la parte più rilevante delle proprie attività finanziarie e di promuovere efficacemente, e con ogni mezzo, lo sviluppo sociale ed economico dei soci - sia in termini imprenditoriali, in quanto si intende coinvolgere in misura crescente ed organizzata la base sociale nella vita e nella gestione dell azienda; 3. Necessità di incidere e di presidiare in modo più capillare il territorio, ampliando la rete commerciale attualmente esistente, di fidelizzare la clientela e di acquisirne di nuova per mezzo di una costante, ma equilibrata, crescita della raccolta e degli impieghi, evitando esposizioni imprudenti e rafforzando, parallelamente, la struttura ed i mezzi preposti all analisi ed al controllo dei rischi; 4. Necessità di potenziare la redditività derivante dall attività bancaria primaria di intermediazione del credito e dai sempre più numerosi servizi che la Banca di Credito Cooperativo di Masiano mette a disposizione della propria clientela. È solamente con il raggiungimento di questi obiettivi che è possibile garantire, anche nel lungo termine, un costante sviluppo della Banca. Ne consegue che, da un lato l intero organico dell azienda sarà strettamente impegnato nel loro conseguimento e, dall altro, ogni futuro provvedimento del Consiglio di Amministrazione sarà coerente con quanto stabilito nel presente Piano Strategico e nei suoi successivi aggiornamenti. 24

25 La Banca in Prima Persona 25

26 1. PRINCIPIO DI AUTONOMIA L autonomia della singola Banca di Credito Cooperativo-Cassa Rurale è uno dei principi fondamentali del Movimento del Credito Cooperativo. L autonomia si esprime in modo pieno e fecondo se si sviluppa nell ambito del sistema del Credito Cooperativo. Tutti i soggetti del sistema propongono e gestiscono le proprie iniziative nel rispetto dell autonomia della singola cooperativa. L autonomia della singola BCC-CR deve essere compatibile con la stabilità della stessa e con l interesse generale. Le BCC-CR custodiscono la propria indipendenza giuridica e la propria sostanziale autonomia imprenditoriale impegnandosi in una gestione sana, prudente e coerente con la propria missione. Esse sono accomunate da una forte omogeneità statutaria e culturale. Il sistema considera un valore prezioso l esistenza del numero più ampio possibile di BCC-CR e ne assicura lo sviluppo nel segno della stabilità, della coerenza e della competitività. 2. PRINCIPIO DI COOPERAZIONE La cooperazione tra banche cooperative mutualistiche mediante le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l autonomia e la stabilità e migliorare la loro capacità di servizio ai soci e ai clienti. Il sistema del Credito Cooperativo costituisce un fattore competitivo indispensabile per le BCC-CR e consente di ottenere e mantenere un posizionamento istituzionale, concorrenziale e reputazionale altrimenti irraggiungibili. 3. PRINCIPIO DI MUTUALITÀ La mutualità di sistema è condizione per realizzare al meglio le forme di mutualità interna (con e verso i soci) ed esterna (con e verso il territorio) previste dalla normativa bancaria e dallo Statuto della BCC-CR. Lo sviluppo di rapporti collaborativi tra le BCC-CR è finalizzato al perseguimento di vantaggi bancari e non-bancari a favore della base sociale, della clientela finale e del territorio*. (* Art. 45 della Costituzione Italiana e art. 2 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo). 4. PRINCIPIO DI SOLIDARIETÀ La solidarietà all interno delle BCC-CR e fra le BCC-CR è un principio irrinunciabile del Movimento. Contribuire a creare le condizioni migliori per la nascita, l operatività e lo sviluppo durevole delle BCC-CR rappresenta un valore prioritario e costituisce interesse primario di ciascuna BCC-CR e dell intero sistema del quale essa fa parte. La solidarietà si esprime anche attraverso la condivisione di principi e idee, l elaborazione e la partecipazione a progetti e iniziative comuni, l aiuto vicendevole nei casi di necessità. 5. PRINCIPIO DI LEGAME COL TERRITORIO La BCC-CR nasce, vive e si sviluppa nel territorio. Di esso è espressione e al suo servizio si dedica completamente, in modo indiretto (favorendo i soci e gli appartenenti alla comunità locale nelle operazioni di banca) e in modo diretto (favorendo la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio). 6. PRINCIPIO DI UNITÀ L unità del sistema rappresenta un bene irrinunciabile per ciascuna BCC-CR. La convinta adesione delle BCC-CR alle Federazioni Locali e di queste alla Federazione Italiana va perseguita costantemente, pur nel rispetto della volontarietà delle scelte. 7. PRINCIPIO DI DEMOCRAZIA Il principio di democrazia regola sia le relazioni tra i soci della singola BCC-CR sia le relazioni tra le BCC-CR all interno delle strutture di natura associativa consortile che nel tempo esse si sono date e si danno. 8. PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ Il sistema del Credito Cooperativo si fonda sul principio di sussidiarietà e si presenta come un sistema coordinato di autonomie basato su strutture operanti a vari livelli con funzioni distinte ma tra loro complementari. 9. PRINCIPIO DI EFFICIENZA Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. 10. PRINCIPIO DI TRASPARENZA E RECIPROCITÀ Le iniziative e le relazioni all interno del sistema del Credito Cooperativo sono improntate al principio di trasparenza e di reciprocità. Trasparenza significa stabilire relazioni ispirate alla chiarezza e favorire l accessibilità e la circolazione delle informazioni a tutti i livelli. Reciprocità significa che ciascuna componente si impegna, concordemente alle altre, a contribuire alle attività comuni, nella consapevolezza della responsabilità congiunta e nella prospettiva di un mutuo beneficio. Parma, dicembre 2005

27 1. PRIMATO E CENTRALITÀ DELLA PERSONA Il Credito Cooperativo ispira la propria atti- vità all attenzione e alla promozione della persona. Il Credito Cooperativo è un sistema di ban- che costituite da persone che lavorano per le persone. Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori per valorizzarlo stabilmente. 2. L IMPEGNO L impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e fabbricare fiducia. Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale. 3. AUTONOMIA L autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è vitale e fecondo solo se coordinato, collegato e integrato nel sistema del Credito Cooperativo. 4. PROMOZIONE DELLA PARTECIPAZIONE Il Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei soci alla vita della cooperativa. Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità. 5. COOPERAZIONE Lo stile cooperativo è il segreto del successo. L unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l autonomia e migliorarne il servizio a soci e clienti. 6. UTILITÀ, SERVIZIO E BENEFICI Il Credito Cooperativo non ha scopo di lucro. Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la gestione del Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è strumento per perpetuare la promozione del benessere dei soci e del territorio di riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo. Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell efficienza organizzativa, nonché condizione indispensabile per l autofinanziamento e lo sviluppo della singola banca cooperativa. Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve in misura almeno pari a quella indicata dalla legge e ad altre attività di utilità sociale condivise dai soci. Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fondatori e nell interesse delle generazioni future. I soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in proporzione all attività finanziaria singolarmente svolta con la propria banca cooperativa. 7. PROMOZIONE DELLO SVILUPPO LOCALE Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un attività imprenditoriale a responsabilità sociale, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell economia civile. 8. FORMAZIONE PERMANENTE Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali. 9. SOCI I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale. Fedeli allo spirito dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l altruismo. 10. AMMINISTRATORI Gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente. 11. DIPENDENTI I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano. Riva del Garda, dicembre 1999

28 DICONO DI NOI... Dott. Piero Paolini 118 PISTOIA Una banca che investe nella salute del suo territorio Dott. Fabio Pronti DON FULVIO BALDI Parroco di Masiano Per la conoscenza di tante persone che vi lavorano, di alcuni membri del Consiglio di Amministrazione e forse per la sua stessa collocazione, la Banca di Masiano è per me un luogo ben conosciuto e familiare. In questi otto anni del mio ministero sacerdotale, ho potuto constatare più volte la sua attenzione e la generosità verso le esigenze del nostro territorio e della nostra parrocchia, per questo voglio esprimere un sincero ringraziamento. FRANCO BALLERINI C.T. della Nazionale Italiana Ciclismo È con grande piacere che mi trovo a scrivere un pensiero che rappresenti al meglio il valore della presenza sul territorio della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. Oltretutto l unica banca con cui ho personalmente operato da sempre e che mi è stata vicina per ogni necessità che nel tempo si è presentata, pur esercitando io un attività, agonistica prima e dirigenziale dopo, che presuppone l accesso a pochi determinati servizi. Quel che più colpisce chi ha contatti con gli addetti, è la disponibilità, la cordialità e l impegno a cercare di risolvere ogni problematica che traspare immediatamente. Per certi versi sembra di non entrare in una banca ma in luogo in cui ti senti a tuo agio e dove tutti sono pronti ad ascoltarti ed esaudire le tue richieste. Evidentemente certi valori tipo il rispetto, il contatto umano, la voglia a mettersi a disposizione degli altri esistono ancora, seppure viviamo la fredda era tecnologica ove tutto è standardizzato, computerizzato e programmato. Ed allora, un sentito ringraziamento alla Banca di Credito Cooperativo di Masiano come istituzione ed a tutti gli operatori personalmente, di ogni livello e mansione, con l auspicio e l augurio di continuare così. 28

29 DON PIERGIORGIO BARONTI Parroco di Bottegone È evidente che la Banca di Credito Cooperativo di Masiano non sia la Caritas Diocesana o una Caritas Parrocchiale ma, fin dal lontano 1976 data del mio arrivo a Bottegone, ho sempre riscontrato una grande sensibilità ed una attenzione puntuale alle necessità e richieste formulate dalla Parrocchia. Quindi vicinanza alla gente e al territorio! DOTT. ALESSANDRO BENEDETTI Segretario della Fondazione Ospedale Pediatrico Meyer La campagna 18 anni a Bottegone è stata un operazione ben strutturata, efficace e che denota un attenzione speciale verso il territorio. I testimonials della campagna, tutti soci e clienti della Bcc, hanno aderito con entusiasmo in Prima Persona all iniziativa, così come recita lo slogan della Banca. Grazie all impegno solidale di tutti loro e di Bcc Masiano è stato possibile contribuire alla realizzazione dei tanti progetti che la Fondazione promuove, supporta e organizza in favore dell Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. Gr. Uff. FERNANDO CAPECCHI Agente di spettacolo La banca di Casa Mia... EUGENIO CAPONE Ex giocatore di basket Da sempre la considero una grande famiglia, con una importante presenza femminile, dotata di grande professionalità e competenza. La Banca in Prima Persona 29

30 PATRIZIO GELLI Artista Ogni volta che entro in Bcc Masiano, respiro aria di casa, ho la sensazione di essere all interno della mia famiglia. C è quel contatto umano che credevo non esistesse più. Qui lo trovo. PROF. SIRO INNOCENTI Esperto cuturale Per me Bcc Masiano è stata l occasione di conoscere persone genuine, simpatiche e sempre interessate ad un approfondimento culturale. BAR TORREFAZIONE LA CUBANA Riccardo Innocenti e Cosetta Giannini Bcc Masiano è vicina al nostro cuore e speriamo, presto, vicina anche fisicamente! ASS. VOGLIA DI VIVERE Presidente Marta Porta Sono molti anni che l Albero della Solidarietà, l annuale festa di fine estate organizzata dalla Banca, ci accoglie sotto le sue fronde offrendoci l occasione di parlare dei temi che ci stanno a cuore. Altrettanto importante è il contributo concreto che ne riceviamo per aiutare tutte le donne pistoiesi a difendersi dal tumore al seno. Tutti, dirigenti ed impiegati, con semplicità ed amicizia, mostrano nei confronti del nostro volontariato un interesse autentico ed una reale condivisione di alcuni valori importanti quali l attenzione e la vicinanza alle persone che hanno bisogno. PER SEGNALAZIONI POTETE CONTATTARE L'UFFICIO SOCI: spaziosoci@bccmasiano.it 30

31 La Relazione Sociale Lo stile della relazione della BCC con i propri portatori di interessi è nel segno della mutualità. La mutualità non è un invenzione lessicale, ma un modo specifico di fare impresa, una formula moderna di organizzazione e gestione aziendale. Basata sull unire le forze. Sul costruire capitale sociale. Sull instaurare relazioni basate sulla reciprocità. Ciò che caratterizza un impresa mutualistica è infatti l obiettivo, che è quello di conseguire un vantaggio: il socio è interessato ai mutui benefici, ai vantaggi reciproci che può ottenere dall appartenenza all impresa, e non alla remunerazione del capitale investito sotto forma di dividendi. E l assenza di una finalità speculativa influenza il modo di stare sul mercato, gli stili di governo, i modelli organizzativi, le scelte strategiche, l operatività della nostra impresa. La mutualità, intesa come un modo alternativo di produrre ricchezza sia sociale che economica presuppone una cultura d impresa coerente: inclusiva, plurale, efficiente e solidale. E rappresenta una risorsa, perché: - costituisce una differenza, che a sua volta favorisce il pluralismo e la crescita; - induce dinamismo, stimolando la voglia di fare e il protagonismo, invece che l assistenzialismo; - è basata sulla reciprocità, che è paritetica, circolare e un mix equilibrato di interesse e solidarietà. Si fonda su rapporti tra pari e su relazioni non soltanto bi-direzionali (socio-impresa mutualistica), ma multi-polari (socio-impresa mutualistica; soci tra loro; impresa mutualisticacomunità locale; imprese mutualistiche tra loro). Per la nostra BCC la mutualità è una parte fondamentale dell identità e del codice genetico. È un fattore distintivo e competitivo. Un valore sancito dalla legge e che pervade la storia, le strategie, i modelli organizzativi, ma anche lo stile operativo. Tre sono le declinazioni della mutualità delle BCC: - interna, rivolta ai soci; - esterna, diretta alla comunità locale e al territorio nel quale operiamo; - di sistema, espressa nelle relazioni di rete all interno del Credito Cooperativo. PORTATORI DI INTERESSI SONO: Le Risorse Umane I Soci I fornitori I clienti L Ambiente Il Territorio Il Sistema del Credito Cooperativo La Banca in Prima Persona 56 31

32 32

33 I Soci Soci 16,80% aumento base sociale nell anno 2008 La Banca in Prima Persona 33

34 I Soci sono il primo patrimonio della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. Essi sono, allo stesso tempo, i proprietari dell azienda (e come tali ne stabiliscono l indirizzo strategico), gli amministratori (e come tali sono responsabili della gestione), i primi clienti, dunque colonna dell operatività (una BCC opera infatti per legge prevalentemente con i soci per quanto riguarda l erogazione del credito), nonché il miglior biglietto da visita della Banca, i testimoni dell impresa. Consapevole dell importanza di sviluppare questo patrimonio, e dunque la partecipazione della comunità locale nella nostra impresa, nonché il radicamento di questa nel territorio, la nostra banca ha adottato una strategia ed una politica di incentivazione all apertura e alla crescita della compagine sociale. CHI SONO I NOSTRI SOCI In relazione alle scelte strategiche della Banca, il numero dei soci negli ultimi cinque anni è cresciuto in modo significativo. Nel 2008 abbiamo avuto un incremento dei soci eccezionale, il 16,80%. Evoluzione della compagine sociale 2003/ Tale crescita è il frutto di tutte le iniziative intraprese dalla Banca nel corso del 2008: l Ufficio Soci, le Assemblee, la redazione del Bilancio Sociale, la distribuzione del periodico Il Melograno, la programmazione di gite ed eventi culturali, gli omaggi natalizi, l organizzazione di specifici convegni, le agevolazioni bancarie ed extra bancarie, le iniziative specifiche per i giovani, la distribuzione di pubblicazioni del Credito Cooperativo, le campagne di prevenzione sanitaria (a questo proposito va evidenziato che la Banca ha acquistato 6 defibrillatori cardiaci presenti sul territorio di competenza). 34

35 Il Socio Franco Ballerini, CT della Nazionale Ciclismo, e Simona Giuliani, responsabile Ufficio Soci della Bcc Masiano. La compagine sociale è così costituita: n. 805 persone fisiche e n. 540 persone giuridiche, tra le quali molte ditte individuali. Composizione della compagine sociale al Persone fisiche 59,85% Persone giuriduche 40.15% I nostri soci sono espressione di diverse categorie professionali: Composizione della compagine sociale al Professionisti 3% Società 15% Altro 1% Agricoltori Vivaisti 10% Famiglie consumatrici 60% Artigiani 9% Enti e Onlus 2% Questa diversificazione è frutto della riforma della Legge Bancaria del 1993 che ha svincolato le Banche di Credito Cooperativo-Casse Rurali dall obbligo di reclutamento dei soci esclusivamente nelle due categorie degli agricoltori e degli artigiani, adeguando in tal modo le compagini sociali alla reale composizione delle economie locali. La Banca in Prima Persona 35

36 Diversificata è anche la composizione per sesso e per età. E degno di nota sottolineare che la compagine sociale femminile è cresciuta al 25,40%. Bcc Masiano sempre più in rosa!!! Composizione della compagine sociale per sesso al omini 60% onne 25 0% Da sottolineare l incremento del 3% rispetto al dato 2007 (14%) nel segmento anni. Composizione della compagine sociale per età al tra i 40 e 50 20% tra i 18 e 39 19% oltre i 60anni 42% tra i 50 e 60 21% DOVE SONO I NOSTRI SOCI I nostri soci risiedono o svolgono la propria attività nella zona di competenza della Banca e prevalentemente dai comuni nei quali la Banca è presente con proprie filiali. Particolarmente significativa è l incidenza dei soci provenienti dal comune in cui è nata la nostra cooperativa. Composizione della compagine sociale per provenienza al a iano 36% otte one 24% ltri 2% liana 9% arrata 6% aal ii erra alle e 23% 36

37 IL CAPITALE SOCIALE Il capitale sociale ammontava al dicembre 2008 a euro, con un aumento di quasi il 21% rispetto all anno precedente. Le azioni sottoscritte erano in totale n Le politiche di incentivazione adottate dalla Banca hanno accresciuto il numero delle quote sottoscritte da ciascun socio ed hanno portato in pochi anni all aumento del valore del capitale sociale: da euro nel 2003 a euro nel 2008 (valori arrotondati in migliaia di euro). La quota media detenuta da ciascun socio si mantiene tuttavia piuttosto contenuta (516 euro) e anche questo esprime il fatto che la partecipazione del socio alla cooperativa non ha motivazioni di carattere lucrativo, ma di ricerca di un più ampio vantaggio. In ogni caso, in ottemperanza alle disposizioni vigenti, secondo le quali la remunerazione del capitale della BCC non può superare il tasso legale, la Banca ha destinato negli ultimi cinque anni euro a dividendi e rivalutazione delle azioni. Crescita del capitale sociale (in migliaia di Euro) Distribuzione dei dividendi dal 2004 al 2008 (in migliaia di Euro) La Banca in Prima Persona 37

38 I VANTAGGI PER I SOCI Il vantaggio che la Banca assicura ai soci si è espresso in due modi: la diffusione dell informazione e la promozione della partecipazione; l incentivazione di carattere bancario ed extra-bancario. Per quanto riguarda la diffusione dell informazione e la promozione della partecipazione, la Banca ogni anno investe notevoli risorse per la realizzazione delle assemblee, momento principale di espressione della volontà dei soci che, in base alla regola cooperativa del voto capitario (una testa, un voto), hanno lo stesso peso a prescindere dal numero di azioni possedute. L'UFFICIO SOCI L Ufficio Soci della BCC MASIANO è un punto di riferimento a cui il socio può rivolgersi per ogni richiesta di informazione e chiarimento riguardanti la vita aziendale. L Ufficio organizza specifici momenti di incontro riservati ai soci. Si ricordano, in particolare: le gite, gli eventi culturali, i convegni specifici, le campagne di prevenzione sanitaria, ecc. La responsabile dell Ufficio Soci Simona Giuliani Tel Fax spaziosoci@bccmasiano.it 38

39 La salute Nel 2008 la Banca ha acquistato 6 defibrillatori cardiaci per il proprio territorio. Bcc Masiano ha organizzato ed organizza, in collaborazione con il 118 di Pistoia, corsi specifici aperti a Soci, clienti e dipendenti della Banca. Per le iscrizioni ai corsi contattate l Ufficio Soci. Il defibrillatore portatile semiautomatico Il personale del 118 durante un corso MASIANO Defibrillatori e un corso per saperli usare La BCC MASIANO ha acquistato alcuni defibrillatori cardiaci per metterli a disposizione delle comunità presenti sul territorio dove la banca opera. Il primo defibrillatore è stato posizionato presso la nuova agenzia di Agliana inaugurata nell ottobre dello scorso anno. La BCC MASIANO ha inoltre deciso di offrire ai propri soci, cienti e dipendenti, in collaborazione con il 118 di Pistoia e Cuoriamoci onlus, lapartecipazione gratuita ad alcuni corsi per imparare le tecniche di rianimazione tra cui il massaggio cardiopolmonare e la ventilazione, nonché l utilizzo del defibrillatore cardiaco portatile. I partecipanti ai corsi potranno ottenere l attestato e la conseguente abilitazione all utilizzo del defibrillatore in qualsiasi luogo. La Banca in Prima Persona 39

40 BATTE FORTE IL CUORE A MASIANO! Bcc Masiano ha acquistato alcuni defibrillatori cardiaci portatili semiautomatici per metterli a disposizione del proprio territorio, affinché si possa intervenire positivamente nei casi in cui alcune persone subiscano un arresto cardiaco. Il primo defibrillatore è stato inaugurato sabato 4 ottobre 2008, presso la nuova Agenzia di Agliana in Piazzetta Enrico Caruso 23/25. I defibrillatori cardiaci sono presenti sulle piazze in cui la Bcc opera, in particolare, nelle strutture di riferimento per la popolazione. Di seguito elenchiamo il posizionamento dei defibrillatori: Masiano (presso il Circolo) Bottegone (presso l Agenzia) Casalguidi (presso l Agenzia) Agliana (presso l Agenzia) Quarrata (presso l Agenzia) Bonelle (presso l Area Crediti) Bcc Masiano ha deciso di offrire ai propri Soci, Clienti e dipendenti, in collaborazione con il 118 di Pistoia, la partecipazione gratuita ad alcuni corsi tecnici per imparare le tecniche di rianimazione tra cui il massaggio cardiopolmonare e la ventilazione, nonché l utilizzo del defibrillatore cardiaco. I partecipanti ai corsi organizzati dalla Banca potranno ottenere l attestato e la conseguente abilitazione all utilizzo del defibrillatore in qualsiasi luogo. Tutti coloro che sono interessati per informazioni e iscrizioni possono contattare l Ufficio Soci della Bcc Masiano al numero 0573/ o scrivere a spaziosoci@ bccmasiano.it. Ancora una volta Bcc Masiano si dimostra la banca in Prima Persona a cui sta a cuore la salute del proprio territorio. L inaugurazione del primo defibrillatore portatile semiautomatico (DAE) presso la nuova agenzia di Agliana: Pier Maria Baldi e Luca Gori, rispettivamente Presidente e Direttore Generale della Bcc Masiano. 40

41 La Banca in Prima Persona 41

42 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI MASIANO La Comunicazione Particolare attenzione è dedicata alla comunicazione, che si avvale di strumenti specifici, quale la rivista Il Melograno che ha cadenza semestrale ed informa Soci (e clienti) sulle novità, i servizi, le attività svolte dalla Banca. I soci della banca lo ricevono direttamente al loro indirizzo, tramite posta. il melograno n 6 PERIODICO DI CULTURA, INFORMAZIONE E VALORI SOCIALI DELLA maggio 2009 BCC MASIANO A PISTOIA Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. N. 6 Anno Autorizzazione del Tribunale di Pistoia n. 473 del 14/12/95. Spedizione in A.P. 70% Filiale di Pistoia. Un prestito etico a sostegno del Fondo di Solidarietà Famiglia-Lavoro promosso dal Vescovo In questo numero: La Bcc Masiano aderisce all accordo per il Microcredito a Pistoia La Federazione Toscana BCC festeggia 50 anni della sua ri-costituzione Risposta di solidarietà al terremoto Nel Melograno n 5 del dicembre 2008 è presente l intervista al Prof. Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani. ''...Sono particolarmente legato a Pistoia ed al suo territorio. Conservo ricordi tra i piu' belli della mia giovinezza.'' Antonio Paolucci Il Prof. Paolucci davanti agli Angeli musicanti di Melozzo da Forlì, conservati presso la Pinacoteca Vaticana. 42

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