SCUOLA DELLA COMUNITÀ E PER LA COMUNITÀ IDEE PRATICHE PER UNA BUONA INTEGRAZIONE NAVIGANDO IN UN MARE DI CULTURE
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1 SCUOLA DELLA COMUNITÀ E PER LA COMUNITÀ IDEE PRATICHE PER UNA BUONA INTEGRAZIONE NAVIGANDO IN UN MARE DI CULTURE Dirigente Scolastico Daniela Simoncelli
2 L ISTITUTO DON MILANI CONTESTO Utenza molto eterogenee, sia per provenienza ed origine che per condizione sociale ed età Nei corsi diurni circa il 16% degli studenti non è di nazionalità italiana (32 nazioni rappresentate) Alunni che arrivano in Italia in corso d anno e alunni nati in Italia da genitori stranieri e quindi esigenze e bisogni diversi Dal 2008 l istituto è istituto capofila della Rete degli istituti superiori di Rovereto per l accoglienza e l orientamento degli studenti stranieri neo-arrivati Sede del Centro Territoriale Permanente
3 PROSPETTIVE IL C.T.P. Centro Territoriale Permanente Il don Milani è sede, dall anno scolastico 1997/98, del Centro Territoriale Permanente, che si occupa di organizzare attività formative per la popolazione adulta. Fino all a.s. 2012_13 (delibera 904 dell ) era l unico Centro in Trentino collocato in un istituzione scolastica del secondo ciclo. Opera al fine di garantire Il diritto degli adulti all alfabetizzazione, cioè al conseguimento delle conoscenze e delle abilità di base necessarie per vivere nella società Il diritto all educazione e alla formazione permanente quali occasioni per un migliore inserimento nel mondo del lavoro ed un più consapevole esercizio dei diritti di cittadinanza
4 PROSPETTIVE IL C.T.P. Centro Territoriale Permanente nel 2011_ iscritti suddivisi nei diversi corsi 73 nazionalità rappresentate: italiani: 36% stranieri: 64% CORSI DI ITALIANO PER STRANIERI a vari livelli (Corso base, Corso principianti, Corso iniziale intermedio, Corsi per la certificazione C.I.L.S. ) CORSI DI LINGUE (inglese, spagnolo, francese.) a vari livelli CORSI DI INFORMATICA a vari livelli CORSI PER LA LICENZA MEDIA Italiano, storia, geografia, matematica, inglese
5 PROSPETTIVE IL C.T.P. Centro Territoriale Permanente PERCORSI CULTURALI Visita guidate alla città di Rovereto Uscite a Trento e Venezia
6 PROSPETTIVE IL C.T.P. Centro Territoriale Permanente PERCORSI CULTURALI Visita guidate alla città di Rovereto Uscite a Trento e Venezia
7 PROSPETTIVE IL C.T.P. Centro Territoriale Permanente SERVIZIO DI BABY SITTING PERCORSO DI SALUTE E PREVENZIONE (vita di coppia, dipendenze, alimentazione)
8 PROSPETTIVE IL C.T.P. Centro Territoriale Permanente
9 IL C.T.P. Centro Territoriale Permanente IL GIORNALE (semestrale) «NoiAltri» scritto dagli studenti REGALATI UNA FESTA feste interetniche in dicembre e giugno con cibi tipici, musica dal vivo, attività espressive 12 novembre 2012
10 IL C.T.P. Centro Territoriale Permanente da gennaio 2011 TEST DI ITALIANO DI LIVELLO A2 PER IL RILASCIO DEL PERMESSO DI SOGGIORNO CE PER SOGGIORNANTI DI LUNGO PERIODO, come previsto dal Decreto del 4 giugno 2010 del Ministero dell Interno da maggio 2011 CORSI IN CONVENZIONE CON L AGENZIA DEL LAVORO (ITALIANO E CONOSCENZA DEL MERCATO DEL LAVORO) per disoccupati/ inoccupati/ persone in mobilità iscritte ai Centri per l impiego territoriali 12 novembre 2012
11 IL C.T.P. Centro Territoriale Permanente SINERGIE E COLLABORAZIONI CON IL TERRITORIO Azienda Sanitaria per i progetti salute Associazioni Interculturali del Territorio per la festa interetcnica Agenzia del Lavoro per il progetto formativo Commissariato del Governo per la somministrazione mensile dei test di A2 per il permesso di soggiorno di lungo periodo Rete dei Centri Territoriali per la condivisione di percorsi formativi per gli adulti Comune di Rovereto e soprattutto con i docenti, gli studenti ed il personale ATA dell istituto don Milani! VIDEO
12 PROSPETTIVE RETE DI ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO SCOLASTICO PER STUDENTI NEO - IMMIGRATI Il don Milani è istituto capofila della rete che, dal 2008, unisce i 9 istituti superiori di Rovereto per coordinare le attività di supporto nell ambito interculturale, come l accoglienza, l orientamento ed il laboratorio di L2. Figure professionali impegnate: due coordinatori di Rete (per l a.s. 2012_13 la prof.ssa Ferrari Sabrina, dell Istituto alberghiero, e il prof. Pizzini Tomas, dell Istituto don Milani) due facilitatori linguistici un docente referente intercultura per ciascun istituto aderente alla Rete Le figure di riferimento collaborano e si relazionano costantemente con il Centro Millevoci di Trento, con la responsabile del dipartimento della Conscenza della PAT, dott.ssa Bampi, con la rete intercultura di Trento e con il Centro Territoriale Permanente di Rovereto.
13 PROSPETTIVE RETE DI ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO SCOLASTICO PER STUDENTI NEO - IMMIGRATI Gran parte del lavoro è stato destinato al laboratorio di Rete L2 di lingua per la comunicazione, al quale si iscrivono provenienti dai vari istituti (64 complessivamente nel 2011_12, 42 per ora ) Il laboratorio L2 di Rovereto ha sede presso l Istituto capofila don Milani. Le attività del laboratorio si svolgono da settembre a maggio. La prima esigenza dei coordinatori è la fase di orientamento degli studenti, attraverso la conoscenza del pregresso scolastico e la comprensione delle necessità e volontà dello studente e della famiglia, in coerenza con le fasi di orientamento suggerite dalle linee guida della PAT. L iscrizione al laboratorio è preceduta da un colloquio preliminare con lo studente, a cui fa seguito la somministrazione di un questionario per verificare le competenze linguistiche in ingresso. La fase successiva prevede l inserimento dello studente nel gruppo linguistico di appartenenza.
14 PROSPETTIVE RETE DI ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO SCOLASTICO PER STUDENTI NEO - IMMIGRATI Una delle priorità del laboratorio è quella di favorire lo scambio di informazioni con i docenti curricolari. A tale proposito è stata adottata una cartella personale in cui sono raccolti i lavori, i test, gli scritti i programmi e le schede de valutative di ogni singolo alunno. Le cartelle sono consegnate ai referenti di istituto e messe a disposizione dei docenti. Settimanalmente i referenti e le segreterie didattiche degli istituti vengono aggiornati in merito alla situazione di frequenza degli iscritti ai laboratori. Si svolgono inoltre regolarmente incontri fra i referenti, i coordinatori e le facilitatrici al fine di organizzare e monitorare l attività e favorire l inserimento di eventuali neo-arrivati in corso d anno.
15 OBIETTIVI DIRIGENTI ESPLORATORI IN CONTESTI MULITCULTURALI IL PROGETTO e GLI OBIETTIVI Il progetto PROGETTARE INTERCULTURA E INTEGRAZIONE nasce con l obiettivo di: migliorare la qualità della relazione e favorire il più possibile un ambiente fonte di benessere, per lo studente straniero e non solo, e un clima di collaborazione e di apertura verso l altro da sé. contribuire alla costruzione di una comunità scolastica che accoglie le differenze linguistiche e culturali come valore da porre a fondamento del rispetto reciproco, dello scambio tra le culture e della tolleranza e che a tale fine promuove e favorisce iniziative volte alla accoglienza, alla tutela della cultura e della lingua d'origine e alla realizzazione di attività interculturali comuni. (Legge n. 40/1998 art.36, comma 3).
16 OBIETTIVI DIRIGENTI ESPLORATORI IN CONTESTI MULITCULTURALI IL PROGETTO e GLI OBIETTIVI Fornire ai docenti strumenti adeguati per poter affrontare l inserimento dell alunno straniero e favorirne il successo formativo e scolastico e creare momenti stabili di confronto e di condivisione di esperienze e competenze per progettare intercultura ed integrazione, intesa non come un azione limitata all inserimento dello studente straniero ma come una modalità nuova di gestire la classe e di pensare le metodologie didattiche Promuovere iniziative di carattere interculturale rivolte a tutta la popolazione scolastica, nella convinzione che la diversità va vissuta non come disagio ed ostacolo ma come ricchezza. Creare occasioni di incontro fra studenti in modo che ognuno, straniero ed italiano, possa valorizzare le proprie attitudini ed arricchirsi e crescere, sia da un punto di vista culturale che umano, attraverso il confronto con l altro.
17 DIRIGENTI ESPLORATORI IN CONTESTI MULITCULTURALI ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
18 S1. LINGUA PER LO STUDIO L azione vuole dare supporto alla comprensione della lingua italiana nella fase in cui lo studente ha acquisito la lingua della comunicazione, ma si trova in difficoltà nello studio delle discipline, quindi nella micro lingua. Studenti stranieri di livello linguistico A2 e B1 vengono aiutati in orario extra scolastico e scolastico da docenti delle discipline tecniche e di indirizzo (storia, diritto ed economia in particolare) per acquisire quella terminologia specifica che i testi delle scuole secondarie di secondo grado danno per scontato e per acquisito nel percorso scolastico precedente 14 corsi di italiano per lo studio (economia aziendale, psicologia, italiano e storia per l esame di stato, narrazione e autonarrazione, diritto, storia, sostegno allo stage) Risorse: F.S.E. alternativa alla religione recupero 70 ore Fondo di istituto
19 Percorso di 27 ore in orario extracurricolare Modulo 1: Il linguaggio del corpo Modulo 2: Il linguaggio della musica Modulo 3: Il linguaggio dell immagine
20 S3. PROGETTO TUTORING TOM TOM Il progetto tom tom nasce con la volontà di mettere a disposizione degli studenti neo-arrivati delle figure di studenti tutor che costituiscano un punto di riferimento all interno dell istituto. Tom Tom, inizialmente nome di un famoso navigatore satellitare, è divenuto nel parlato il modo per indicare genericamente il navigatore satellitare, strumento indispensabile nell orientamento in un nuovo ambiente. Il tutor pilota, aiuto disponibile e fidato e sempre disposto al confronto linguistico, guida il compagno passeggero neo arrivato orientandolo nel complesso mondo scolastico, instaurando così un legame d amicizia,
21 S3. PROGETTO TUTORING TOM TOM 14 studenti coinvolti (6 tutor e 8 tutorati) Coinvolgimento dei Consigli di classe per l individuazione dei possibili tutor e nomina ufficiale Realizzazione di un diario di viaggio Rilascio di un attestato
22 ITACA S4. PROGETTO ITACA Itaca è un esperienza di organizzazione in lavori di gruppo, quindi di forte socializzazione, ed un momento di forte riflessione sulle nazionalità presenti nel nostro istituto. Una presa di coscienza vissuta direttamente nelle classi prime dell indirizzo socio sanitario e poi trasmessa a tutti i compagni della scuola durante l assemblea d istituto di fine anno. Così ogni prima ha letteralmente costruito alberi, mappamondi, navi, giochi e rappresentazioni varie della multi cultura
23 D1. IMPARARE L ITALIANO L STUDIANDO LE DISCIPLINE IN UNA CLASSE MULTICULTURALE Con l appoggio del Centro di formazione per insegnanti di Rovereto è stato organizzato un corso di formazione di 20 ore che ha coinvolto circa una cinquantina di docenti provenienti da diverse realtà scolastiche di Rovereto e dintorni. Obiettivo del percorso Far maturare nei docenti consapevolezze e competenze per: gestire con professionalità ed efficacia le classi con studenti di madrelingua non italiana; offrire un educazione linguistica trasversale che coinvolga tutte le discipline e integri i bisogni di studenti con profili linguistici molto diversi; utilizzare in modo consapevole e condiviso la normativa, per promuovere il successo scolastico e formativo degli studenti stranieri.
24 D2. GRUPPO DI LAVORO INTERCULTURA Nell istituto è stato istituito un gruppo di lavoro, a cui hanno aderito una ventina di docenti, con l obiettivo di progettare ed organizzare attività: rivolte agli studenti stranieri per rinforzare la loro conoscenza di italiano come lingua per lo studio rivolte a tutta la comunità scolastica e finalizzate all'inclusione e alla costruzione di una coscienza di interazione e di curiosità e rispetto nei confronti delle altre culture. Fra le attività più significative: la rinominazione degli uffici in più lingue, la creazione di uno scaffale multiculturale, la traduzione in più lingue del vademecum dello studente, l organizzazione di interventi di supporto linguistico, realizzazione di una sezione intercultura sul sito dell istituto, anagrafica studenti
25 ETHOS INTERCULTURALE CONTESTO IL DROMEDARIO E IL CAMMELLO Una volta un dromedario, incontrando un cammello, gli disse: - Ti compiango, carissimo fratello: saresti un dromedario magnifico anche tu se solo non avessi quella brutta gobba in più. Il cammello gli rispose: - Mi hai rubato la parola. È una sfortuna per te avere una gobba sola. Ti manca poco ad essere un cammello perfetto: con te la natura ha sbagliato per difetto. La bizzarra querela durò tutto un mattino. In un canto ad ascoltare stava un vecchio beduino e tra sé intanto pensava: - Poveretti tutti e due ognuno trova belle soltanto le gobbe sue. Così spesso ragiona al mondo tanta gente che trova sbagliato ciò che è solo differente. Gianni Rodari (Il secondo libro delle filastrocche)
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