CERNUSCO SUL NAVIGLIO
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- Artemisia Villani
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1 1 Area: Servizi al Cittadino Settore: Servizi Sociali Ufficio: Piano di Zona FONDO SOCIALE REGIONALE CRITERI DI RIPARTO APPROVATI CON DELIBERA DELL ASSEMBLEA DEI SINDACI DEL DOCUMENTO VALIDO PER TUTTI GLI AMBITI DELLA ASL MILANO 2 INTRODUZIONE Con la DGR 2260 del 1 agosto 2014 la Giunta Regionale ha approvato le Determinazioni in merito al Fondo Sociale Regionale 2014 : le risorse del fondo sono finalizzate al cofinanziamento regionale dei servizi afferenti alle aree minori, anziani e disabili anche attraverso, quest anno, la finalizzazione di risorse derivanti dalle Intese Famiglia E promossa una logica di integrazione degli interventi a favore delle persone e delle famiglie con particolare attenzione alle situazioni di fragilità sociale e socio sanitaria e di vulnerabilità economica. Al fine di predisporre il documento relativo ai criteri di riparto da sottoporre alle Assemblee distrettuali dei Sindaci, è stato avviato il lavoro congiunto in sede di cabina di regia che ha visto una prima fase di condivisione delle impostazioni generali e successivamente il lavoro congiunto degli 8 uffici di piano che ha proposto una bozza riesaminata al termine del lavoro con la Cabina di regia. L esito di questo percorso partecipato è il presente documento la cui finalità, nell ottica dell integrazione di cui sopra, è quella di contemperare le indicazioni regionali con i bisogni e le risorse dei territori e delle comunità dell ASL Mi2.. Volutamente si parla di territori in quanto insistono differenze e specificità a livello locale sulle quali si è dovuto lavorare per perseguire l obiettivo di armonizzare e perseguire un principio di uniformità nella definizione dei criteri. Si vogliono garantire percorsi equi di accesso alle prestazioni da parte delle persone e delle famiglie e consentire lo sviluppo delle reti di offerta non solo adeguata agli standard di erogazione previsti ma orientata a proposte migliorative in termini di qualità Come detto sopra concorrono quest anno alla composizione del FSR le risorse derivanti dalle Intese Famiglia 2012 e destinate allo sviluppo e consolidamento del sistema dei servizi socio educativi per la prima infanzia e alla promozione e supporto per la permanenza a domicilio delle persone anziane e in condizione di non autosufficienza. Le finalità specifiche delle suddette misure sono state recepite nel presente documento, così come si è tenuto conto dei principi dell integrazione delle risorse connesse a misure e interventi specifici quali quelle della misura B2 della
2 2 DGR 740/13, e dell ottimizzazione di tutte le risorse a disposizione evitando sovrapposizioni e promuovendone l utilizzo e la diffusione. I criteri di riparto del FSR così impostati rispondono alla finalità di perseguire il consolidamento del sistema dei servizi e della rete delle unità di offerta e di promuoverne lo sviluppo anche in termini di innovazione. Sarà cura degli ambiti dare la necessaria diffusione e pubblicizzazione alle modalità di finanziamento delle unità d offerta e di accesso al bando, Gli uffici di piano hanno tenuto conto anche del principio di facilitazione cercando di semplificare e di portare a coerenza la raccolta dei dati e degli elementi necessari al riparto e ai nuovi sistemi di rendicontazione. Il lavoro coordinato degli UdP ha poi comportato un importante sforzo nell introduzione di elementi di novità per garantire il più possibile omogeneità nelle offerte territoriali caratterizzate da sistemi consolidati differenziati. In alcune situazioni si è ritenuto possibile introdurre fattori di cambiamento sostanziali. In altre situazioni si è condiviso di definire criteri omogenei, lasciando ai singoli ambiti la decisione di differirne per quest anno l applicazione a fronte di specifiche valutazioni: si è infatti considerato che l introduzione di nuovi criteri in questo momento dell anno porterebbe incidenze negative su un sistema consolidato soprattutto in riferimento alle previsioni economiche e finanziarie degli enti e delle organizzazioni coinvolte. Si ribadisce qui che l omogeneità dei criteri è un obiettivo da raggiungere entro il prossimo anno. Criteri generali 1. Le Unità d Offerta Sociali già individuate dalla Giunta Regionale dovranno essere in regolare esercizio (in possesso o dell autorizzazione al funzionamento/dichiarazione inizio attività oppure, ai sensi della l.r. 3/08, avere trasmesso al comune sede dell unità d offerta la Comunicazione Preventiva per l esercizio CPE). Sono ammesse al finanziamento le UDO Prima Infanzia accreditate. Le UDO CEM, COMF e AA dovranno essere in possesso di accreditamento concesso a seguito di Bando sulla base dei requisiti espressi dal documento approvato dall Assemblea dei Sindaci 2. L Unità d Offerta Sociale deve essere ubicata nel territorio dell ambito di riferimento 3. Il finanziamento delle Unità di Offerta Sociale è indipendente dalla residenza degli utenti
3 3 4. L erogazione del Fondo viene fatta sulla base delle spese ammissibili consuntivate per l'anno di riferimento, tenendo conto delle indicazioni pervenute da parte della Regione 5. Tra i costi ammissibili e rendicontabili non possono essere considerate le spese amministrative/operative relative all impegno stimato del personale interno all ente per attività amministrativa di back office (responsabile, assistente sociale, personale amministrativo...), fatto salvo per quegli operatori con incarichi operativi e costi diretti sul servizio 6. Se un ente gestore ha un entrata superiore ai costi non può accedere ai finanziamenti 7. Per spese di personale si intendono solo le spese relative a personale regolarmente retribuito 8. In nessun caso il Fondo assegnato può superare la copertura del 70% del costo del totale 9. Le Unità d Offerta residenziali per minori devono possedere la dichiarazione inviata a Regione Lombardia di assolvimento del debito informativo per l anno in corso riguardante l applicativo Minori Web 10. Ad un'unica tipologia di intervento non potrà essere assegnato più del 50% del totale del fondo 11. Nell ipotesi in cui uno o più budget destinati alle aree di intervento previste non dovessero essere distribuiti totalmente o parzialmente, il relativo avanzo verrà destinato al budget per altri interventi quali al rimborso ai Comuni per le spese derivanti da rette di servizi diurni e residenziali in favore dell utenza disabile. o al Fondo di Riserva, nel rispetto del limite del 2%(il 2% è sul budget comprensivo anche delle intese) Criteri specifici per UdO Sociale PRIMA INFANZIA Asilo Nido (AN) Micronido (MICROAN) Un contributo pari a 1.000,00 per ogni bambino disabile iscritto all anno solo se non presente personale a carico di comuni (per strutture private) o Provincia; Fino al max del 10% del budget alle UDO che prevedono la presenza di bambini in fascia minima ISEE o esentati. Gli enti gestori di servizi in concessione devono indicare nella rendicontazione le quote percepite dai comuni il precedente anno, al fine di prevedere la relativa compensazione, direttamente con i Comuni stessi.
4 4 5% del budget tra i servizi che hanno attivato aperture superiori alle settimane previste dall accreditamento, garantendo i medesimi standard di funzionamento; La restante parte del budget verrà ripartita sul costo del personale socio educativo (ausiliari e educatori) espressamente dedicato all unità d offerta oggetto di rendicontazione. Nido Famiglia (NF) e Centro Prima Infanzia (PRINF) Il budget assegnato verrà ripartito sul costo del personale socio educativo espressamente dedicato all unità d offerta oggetto di rendicontazione in proporzione alla spesa sostenuta MINORI Assistenza Domiciliare Minori (ADM) 70% del budget verrà ripartito sul costo del personale con mansioni socio educative 15% del budget verrà ripartito sul numero di utenti in carico (ogni minore sul quale viene avviato l intervento educativo, comprensivo della fase di valutazione) 15% del budget verrà ripartito sul numero di accessi (intesi come ore) Centro di Aggregazione Giovanile (CAG) 5% del budget verrà ripartito sulle aperture serali continuative nell arco dell anno 5% del budget verrà ripartito sulle giornate di apertura settimanali 90% del budget verrà ripartito sul costo del personale socio educativo Comunità Educative Minori (CEM) L intero budget ripartito sulle spese di personale socio educativo Comunità Familiari (COMF) L intero budget ripartito sulle spese di personale socio educativo Centri Ricreativi Diurni per Minori (CRDM)
5 5 Verrà riconosciuto un budget di 200 per ogni bambino disabile inserito solo se non presenti personale a carico di comuni (per i privati) o della Provincia Il 60% del budget verrà ripartito sulle spese del personale socio educativo Il 40% del budget verrà ripartito sul numero di settimane di apertura Alloggi per l Autonomia (AA) L intero budget ripartito sulle spese di personale socio educativo Interventi ai sensi degli artt. 80,81,82 L. 1/86 (Affidi, Rette per minori in comunità) Budget complessivo ripartito in proporzione alle spese sostenute (costi ammissibili) da ogni singolo Comune al netto del finanziamento DGR 3850/2012 DISABILI Servizio di Assistenza Domiciliare Disabili (SADH) 70% del budget complessivo verrà ripartito sul costo del personale al netto del finanziamento DGR 3850/ % del budget complessivo verrà ripartito sul numero degli utenti in carico 15% del budget complessivo verrà ripartito sul numero degli accessi (intesi come ore). Comunità Alloggio Disabili (CAH-CPIH) Per gli Ambiti 3,4,5,7,8 viene destinata una quota percentuale stabilita collegialmente, fino a un massimo dell 1%. Centro Socio Educativo (CSE)
6 6 Per gli Ambiti 3,4,5,7,8 viene destinata una quota percentuale stabilita collegialmente,fino a un massimo dell 1% Servizio di Formazione alla Autonomia (SFA) Per gli Ambiti 3,4,5,7,8 viene destinata una quota percentuale stabilita collegialmente,fino a un massimo dell 1% ANZIANI Servizi di Assistenza Domiciliare Anziani (SAD) 70% del budget verrà ripartito sul costo del personale 15% del budget verrà ripartito sul numero di utenti in carico 15% sul numero degli. accessi (intesi come ore) Alloggi Protetti per Anziani Specifica Area DISABILITA Il distretto 4 ASL MI 2 per l anno 2014, mantiene la destinazione di una parte del FSR per il rimborso ai Comuni dell ambito relativo delle spese sostenute a fronte delle rette di strutture diurne e residenziali disabili, al netto delle entrate.
7 7 Allegato al documento "CRITERI FONDO RIPARTO FSR E INTESE 2014" RIPARTO BUDGET FSR 2014 AREA DI RIFERIMENTO BUDGET ASSEGNATO MINORI Servizi per la prima infanzia accreditati ,00 Servizi residenziali per minori e affidi ,00 C.R.D ,00 Centro di aggregazione giovanile ,00 Assistenza domiciliare minori ,00 ANZIANI Assistenza domiciliare (budget unico compresi disabili) ,00 AREA DISABILI Centri Socio Educativi (1% del FSR) 6.600,00 Servizi Formazione all Autonomia (1% del FSR) 6.600,00 Comunità alloggio (1% del FSR) 6.600,00 Rimborso rette ai comuni ,00 FONDO RISERVA 2% quota in capo al distretto per azioni coerenti con la programmazione del piano di zona ,00 TOTALE ASSEGNATO ,00
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