Sabina Strocchi, U.O. Fisica Sanitaria, Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi
|
|
- Raimonda Fantoni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Sabina Strocchi, U.O. Fisica Sanitaria, Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi
2 Quale è lo scopo della riduzione della dose (in realtà ottimizzazione)? Minimizzare il rischio da radiazioni senza sacrificare o limitare gli ovvi benefici nella prevenzione, diagnosi e cura efficace delle malattie. Bassa dose il rischio aumenta (non quello da radiazioni - informazione inadeguata per la diagnosi)
3 Si può ridurre la dose da radiazioni senza influenzare il beneficio diagnostico? SI Un alto rapporto beneficio/rischio dipende in larga parte da buone procedure ed alta qualità delle prestazioni procedure di assicurazione della qualità e di controllo della qualità. E necessario giustificare gli esami. Evitare la ripetizione di esami. Sono necessarie informazioni adeguate nelle richieste di esame ( per evitare tecniche o procedure non ottimizzate). Un esame è utile se influenza la gestione del paziente (e rafforza la confidenza nella diagnosi). Richieste inappropriate possono essere evitate considerando la possibilità di ottenere la stessa informazione senza l uso delle radiazioni.
4 Situazioni in cui le indagini diagnostiche andrebbero evitate (sono non giustificate) Casi in cui non ci sono effetti sulla gestione del paziente. Esempi: Radiografia al torace di routine all ammissione in ospedale o prima di un intervento chirurgico in assenza di sintomi che indichino problemi cardiaci o polmonari. Radiografia del cranio in soggetti asintomatici coinvolti in incidenti. radiografia lombo-sacrale in condizioni degenerative stabili della colonna nella 5 a decade di vita o oltre....
5 Il trattamento dei pazienti con radiazioni sottopone a rischi altre persone? Quando la sorgente di radiazioni è esterna al paziente (raggi X, RT con acceleratori), il paziente non diventa radioattivo! Non c è alcun rischio per i familiari o altri. Diverse sono la medicina nucleare, la radioterapia metabolica, la brachiterapia.
6 Come controllare la dose al paziente? Distanza fuoco-pelle Dose 1/(distanza) 2 Diaframmi Dose efficace, rad diffusa Tempo Dose tempo (scopia pulsata/continua) Schermature (soprattutto giovani)
7 Come controllare la dose al paziente? kv ma / mas Dose ma (mas) Corretta calibrazione AEC Parametri indicatori dose (S, EXI, ) Modalità scopia (high qual., standard, low dose)
8 Qualche esempio pratico: 100 kv, 8mAs 120kV, 3,3mAs
9 Qualche esempio pratico: 50 kv, 4mA 75kV, 1mA
10 Qualche esempio pratico: DFP 50cm DFP 1m
11
12 Perché è così importante limitare l esposizione dei bambini? Maggiore aspettativa di vita. Alcuni organi sono più radiosensibili di quelli degli adulti. Maggiori possibilità che si manifestino effetti dannosi delle radiazioni. I bambini sono meno collaboranti. Possibilità di non avere le informazioni diagnostiche o ripetizione dell indagine.
13 Limitazioni delle dosi al paziente pediatrico Giustificazione della singola procedura Ottimizzazione (uso di protocolli dedicati!) Personalizzazione attenta, e in particolare: DFP (D 1/dist 2!!) Collimazione Protezioni per le aree non interessate dalla procedura Centratura con scopia
14 Information abstracted from ICRP Publication 87
15 La TC da il maggior contributo alla dose collettiva. La frequenza degli esami CT sta aumentando velocemente dal 2% di tutti gli esami radiologici in certi paesi dieci anni fa, al 10-15% attuale. La dose al paziente in CT non è diminuita, mentre in radiografia è stata documentata una diminuzione del 30% circa negli ultimi 10 anni.
16 Perchè è aumentata la frequenza? La durata degli esami è molto inferiore, e si possono effettuare molti esami in poco tempo. Lo sviluppo della tecnologia ha reso possibili fluoro-tc e procedure interventistiche, a volte rimpiazzando procedure ultrasuono-guidate. In alcuni casi, si organizzano screening con TC.
17 Perché una maggior dose? In TC la qualità dell immagine cresce al crescere dell esposizione. C è la tendenza ad aumentare il volume coperto da un particolare esame (velocità). Le TC moderne permettono acquisizioni senza spazio fra le fette e con fette parzialmente sovrapposte. Esami TC ripetuti.
18 Quanto è elevata la dose in TC? La dose efficace in una TC del torace è dall ordine di 8mSv (circa 400 volte quella della radiografia del torace), e in certi esami TC, come nella pelvi, può essere attorno a 20mSv. La dose assorbita dai tessuti in TC si può spesso avvicinare o superare livelli che è noto che aumentano la probabilità di tumore (cristallino, mammelle, ).
19 Dose efficace in TC e negli esami radiografici TC Dose efficace (msv) Esame radiografico Dose efficace (msv) Testa 2 Cranio 0.07 Torace 8 Torace PA 0.02 Addome Addome 1.0 Pelvi Pelvi 0.7 Ba swallow 1.5 Ba enema 7
20 Cosa si può fare per controllare la dose al paziente in TC?
21 Giustificazione Ruolo dei clinici Il medico ha la responsabilità di valutare rischi e benefici. Dovrebbero essere disponibili linee guida che riportino quali esami sono appropriati e accettabili.
22 Ruolo dei clinici (2) Considerare se le informazioni richieste possono essere ottenute con RM o ecografia. Gli esami TC non devono essere ripetuti senza giustificazione clinica e devono essere limitati all area di interesse. I clinici hanno la responsabilità di informare i radiologi nel caso di esami TC precedenti. La giustificazione dell esame TC del torace nelle donne giovani deve tenere conto della elevata dose alle mammelle.
23 Cosa possono fare gli operatori? Limitare il volume di scansione Ridurre i mas Usare sistemi di controllo automatico dell esposizione che adattino i parametri di scansione alla sezione del paziente. Sono riportate diminuzioni di dose del 10-50%, senza perdita della qualità dell immagine.
24 Cosa possono fare gli operatori (2) In TC spirale, usare pitch >1 e ricostruire fette parzialmente sovrapposte, al posto di acquisire fette sovrapposte. Schermare gli organi superficiali come tiroide, mammelle, cristallino e gonadi, particolarmente nei bambini e nei giovani. Ciò porta ad una riduzione della dose agli organi del 30-60%.
25 Cosa possono fare gli operatori (3) Usare parametri dedicati per i bambini. La riduzione di dose può essere del 500% o più. Usare la rotazione parziale, per esempio 270 nella TC cranio. Selezione appropriata dei parametri di ricostruzione delle immagini. Usare la modulazione della dose (impostata correttamente!) nei sistemi multi-slice. Registrare dosi e parametri di esposizione.
26 Dosi agli organi in TC La dose alle mammelle nella TC torace può raggiungere i 30-50mGy, anche se le mammelle non sono l organo di interesse. Le dosi al cristallino nella TC cranio, alla tiroide nella TC cranio o torace e alle gonadi nella TC pelvi sono elevate.
27 Tessuti nel campo, anche se non sono l area di interesse dell esame Lens of the eye Breast tissue Valutare l uso delle protezioni in Bismuto per gli organi superficiali
28 Osservazioni sulla riduzione della dose in MSCT Il rumore sulla fetta ricostruita deve essere adeguato. Non ci interessa il livello di rumore sulle fette acquisite, che può essere anche molto elevato poiché lo spessore di fetta può essere molto piccolo (0,6 0,5mm). La modulazione di dose può funzionare purché si perda del tempo a impostarla correttamente. Ci sono dei parametri da impostare adeguatamente da parte dell operatore (range ma, livello rumore).
29 Numero scansioni nelle multifasiche.
30 Esame radiografico del torace: 30/50% di tutte le indagini radiografiche tradizionali Complessità fisica del torace (forti differenze di attenuazione fra polmoni e mediastino e colonna), numerose e differenti condizioni patologiche Fascio raccomandato: kv 120, filtr. tot. 4-5mmAl, DFF 180cm (mas 4-8 PA, 8-12 LL) (portatili: 80kV, 3mmAl, DFF> cm, mas più bassi!)
31 Misure eseguite sul campo nella transizione dall analogico al digitale mgy LDR A (analogico) B (digitale CR) C (digitale DR) D in PA 0,4 0,12 0,47 0,17 D in LL 1,5 0,38 0,96 0,47
32 I precedenti sono solo esempi. La procedura di ottimizzazione va eseguita, per ogni tecnica radiografica, su ogni apparecchiatura (differenti erogazioni) e per ogni sistema di rivelazione dell immagine latente. Inoltre la procedura standard (ottimizzata) va adattata al singolo paziente (mas). Attenta ottimizzazione per tecnologia digitale (CR)
33 Information abstracted from ICRP Publication 87
34 Introduzione Molte procedure interventistiche sono effettuate da clinici che non hanno ricevuto una formazione attenta alla sicurezza e agli effetti delle radiazioni questo ha provocato problemi a pazienti e operatori La maggior parte dei pazienti non sono informati dei rischi radiologici e non sono sottoposti ad un adeguato follow-up. Le dosi a pazienti e operatori possono spesso essere ridotte senza compromettere i risultati clinici.
35 Dosi nelle procedure interventistiche In alcune procedure, le dosi alla pelle del paziente si avvicinano a quelle di una frazione di radioterapia. Nei pazienti giovani, le dosi agli organi possono aumentare significativamente la probabilità di tumore radioindotto nell arco della vita.
36 Dosi nelle procedure interventistiche Dosi elevate sono spesso associate ad apparecchi inappropriati o a scarsa tecnica. L irraggiamento dell occhio può causare cataratta.
37 Cataratta in un medico dopo uso ripetuto della configurazione col tubo radiologico sopra al tavolo.
38 Esempio di danno alla pelle dovuto a dose cumulata alla pelle di circa mGy (20Gy) da coronarografia e due angioplastiche. 21 mesi dopo la prima procedura, l ulcera espone il processo spinoso
39 Radiodermatite cronica in una ragazza di 17 anni dopo due procedure di ablazione con RF. Atrophic indurated plaque Hyper & hypo pigmentation, with telangiectasia
40 Dati nostro Ospedale (2010) Procedura media DAP (Gy cm 2 ) Gy totale scopia Exp. digitali per campo 20x20cm 2 PTCA ,7 CORO ,3 CORO+ PTCA ,5 PTCA:Angioplastica coronarica transluminale percutanea CORO: Angiografia coronarica.
41 Dosi soglia per effetti deterministici Effetto Eritema Epilazione permanente Desquamazione secca Necrosi dermica Telangiectasia Cataratta Dose soglia (Gy) >5
42 Procedure interventistiche RICORDARE: Anche una procedura standard può diventare ad alta dose senza la appropriata tecnica Comunque, anche con buona tecnica, avvengono effetti dannosi.
43 17 years female. Left dural fistula pre and post embolisation - multiple procedures Fluoroscopy time over 19 hours in one year Lengthy and repeated procedures may be unavoidable 2 episodes hair loss - both recovered Images courtesy of Dr JN Higgins
44 Come controllare la dose al paziente? Ridurre al minimo il tempo di fascio X on Il rateo di dose sarà maggiore e la dose si accumulerà più velocemente nei pazienti grossi Mantenere la corrente più bassa possibile e la tensione (kvp) più elevata possibile. Mantenere il tubo a raggi X alla massima distanza e l intensificatore di brillanza alla minima distanza dal paziente.
45 Come controllare la dose al paziente (2)? Collimare sempre accuratamente l area di interesse Nelle procedure lunghe: ridurre la dose alla pelle irradiata, per esempio cambiando l angolazione del fascio Minimizzare: tempo di fluoro, tempo ad alto dose rate e numero di acquisizioni Non abusare dell ingrandimento geometrico Rimuovere la griglia per i pazienti sottili o quando l intensificatore di immagine non può essere avvicinato al paziente.
46 Come controllare la dose al paziente (last but not least)? Causa attenuazione distanza tavolo griglia camera AEC totale Fattore attenuazione 1,4 1,2 2 1,1 4
47 Controllare la dose al personale RICORDARE: Controllare la dose al paziente aiuta a controllare la dose al personale
48 Altri fattori nel controllare la dose Assicurarsi che il personale sia adeguatamente formato Usare apparecchi dedicati per interventistica con le specifiche corrette Assicurarsi che siano effettuati programmi di manutenzione e di assicurazione della qualità Richiedere il parere di una persona qualificata nella radioprotezione
49 Follow-up Il danno alla pelle da radiazioni si può presentare tardi e l associazione potrebbe non essere effettuata se non c è documentazione Tutti i pazienti con dose alla pelle stimata di 3Gy o più dovrebbero essere controllati giorni dopo l esposizione (air K at IRP) Bisognerebbe organizzare un sistema per identificare le procedure ripetute
50 Leucemia e tumori La maggior parte delle procedure interventistiche sono effettuate su pazienti anziani, dove il beneficio quasi sempre supera il rischio da radiazioni Il rischio da radiazioni cresce progressivamente nei gruppi più giovani E stato dimostrato che le radiazioni aumentano il rischio di leucemie e di molti tipi di tumori negli adulti e nei bambini
51 Scopia in sala operatoria: stesse precauzioni
52 Il rischio per la radiologia dentale consiste di due componenti: basso rischio per organi con sensibilità statisticamente significative contributo da organi che ricevono dosi elevate, ma che hanno radiosensibilità non ben comprese.
53 Dosi assorbite dal paziente: Endorale Ortopantomografia Cone Beam TC Esame sistematico endorale TC Dentalscan DOSE
54 Come controllare la dose al paziente? Richiedere la TC solo quando strettamente necessario Preferire l ortopantomografia alla TC o all esame radiologico sistematico endorale Utilizzare apparecchi endorali alimentati ad almeno 70kV, con tubo lungo e timer che permetta la selezione di tempi molto brevi, dal decimo di secondo (radiografia digitale) Evitare esami ripetuti, conservando con cura le radiografie o consegnandole al paziente, se del caso. Prestare attenzione alla qualità del trattamento dell immagine latente (liquidi vecchi, )
55 Come nella fotografia digitale: le immagini possono essere acquisite, velocemente visualizzate, cancellate, corrette, elaborate, memorizzate, trasmesse in rete. La tecnologia digitale ha le potenzialità per ridurre la dose ai pazienti (esami ripetuti per bassa qualità, dosi controllabili in funzione della qualità richiesta, ). Ha anche le potenzialità per aumentarla significativamente (dosi non visibili sulle immagini prodotte).
56 Può esserci la tendenza a produrre più immagini del necessario. Con i sistemi per fluoroscopia digitale è molto facile ottenere (e cancellare) immagini. Axelsson e altri hanno dimostrato che negli esami del primo tratto gastrointestinale certi centri con fluoro digitale usano un numero medio di esposizioni per esame di 68, contro le 16 esposizioni usate in altri centri con fluoroscopia tradizionale. In molti ospedali degli USA il numero di esami per paziente ricoverato per giorno è aumentato dell 82% con il film-less (Reiner e altri). Il numero di esami per paziente esterno è aumentato del 21% (a fronte di una diminuzione del 19% per gli ospedali analogici ) (Reiner e altri).
57 Negli esami in neonatologia la dose può essere ridotta del 25% (Samei e altri). Si può ridurre la dose nell esame del torace del 33-50% (Strotzer; Fink; Hermann).
58 Come controllare le dosi in radiologia digitale? Devono essere impostati programmi completi per il controllo di qualità di immagini e dose, che devono poter evidenziare derive nella dose. (Ottimizzazione) Le procedure di controllo di qualità devono essere adattate al digitale, includendo anche visualizzazione, trasmissione e archiviazione. Ci vuole formazione adeguata del personale nella transizione al digitale (S). I criteri di giustificazione degli esami sono una componente chiave.
59 Vista la facilità di trasmissione delle immagini digitali, il clinico che richiede un esame può applicare al meglio il principio di giustificazione (Portale di Reparto e oltre).
60
E evidente che il sistema di protezione sarà diverso a seconda del tipo di esposizione. Non vi è alcun beneficio diretto dell individuo
RISCHIO DA ESPOSIZIONE L attenzione, la valutazione e la conseguente gestione del rischio va posta con la moderna pratica clinica anche al di fuori dei reparti solitamente ritenuti a rischio di Radiazioni
DettagliLA RADIOPROTEZIONE NELL AMBIENTE SANITARIO
LA RADIOPROTEZIONE NELL AMBIENTE SANITARIO NORME E LEGGI DI RADIOPROTEZIONE E. Richetta MASTER DI PRIMO LIVELLO PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO DELLE PROFESSIONI SANITARIE In questo modulo saranno presentati
DettagliNozioni di radioprotezione
Nozioni di radioprotezione Osvaldo Rampado S.C. Fisica Sanitaria 1 A.O.U. San Giovanni Battista di Torino Tommaso Mosso S.C. Radiodiagnostica 1 A.O.U. San Giovanni Battista di Torino RADIOPROTEZIONE.in
DettagliMASTER di PRIMO LIVELLO
MASTER di PRIMO LIVELLO VERIFICHE DI QUALITA IN RADIODIAGNOSTICA, MEDICINA NUCLEARE E RADIOTERAPIA CONTROLLI delle PRESTAZIONI delle APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE e RADIOPROTEZIONE del PAZIENTE Parte I
DettagliGRUPPO REGIONALE TOSCANO SEMINARIO Dal dato dosimetrico all indice di rischio per pazienti sottoposti ad esami di diagnostica per immagini 24 Marzo 2009 Donne in gravidanza: valutazione della dose al feto
DettagliLa radioprotezione nel Dipartimento di Prevenzione:
La radioprotezione nel Dipartimento di Prevenzione: esperienza di Trento Monica Marani Dipartimento di Prevenzione - APSS Trento In Trentino un unica azienda sanitaria APSS Dipartimento di Prevenzione
DettagliSeminario di tecnica radiologica pediatrica
Seminario di tecnica radiologica pediatrica La radiologia pediatrica costituisce un settore della radiologia Medica ormai a sé stante e ben individuato, visti gli innumerevoli problemi diagnostici e tecnici
DettagliRadioprotezione: come attuarla. Fiorella Finco, Paola Isoardi S.C. Fisica Sanitaria A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino
Radioprotezione: come attuarla Fiorella Finco, Paola Isoardi S.C. Fisica Sanitaria A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino Cos è la Radioprotezione? E una disciplina che si occupa della protezione
DettagliApplicazione dei principi e delle metodologie della Fisica alla medicina. F. Paolo Gentile FISICA MEDICA. Canale Monterano (RM)
F. Paolo Gentile Canale Monterano (RM) FISICA MEDICA Applicazione dei principi e delle metodologie della Fisica alla medicina 1 Chi è il Fisico medico? Il Fisico medico è una figura professionale che applica
DettagliDispositivi medici per diagnostica e terapia Dott.ssa Alessandra Bernardini
Dispositivi medici per diagnostica e terapia Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Apparecchiature radiologiche medicali In medicina le apparecchiature radiografiche vengono utilizzate per: diagnosi dentale
DettagliLA TECNICA MANUALE NELL ERA ERA DIGITALE IN RADIOLOGIA: INTEGRAZIONE TRA RICERCA E DIDATTICA NELL ANALISI DEI DATI DI ESPOSIZIONE
Convegno Nazionale Lo sviluppo inizia qui: assistenza, ricerca e didattica nelle professioni sanitarie Reggio Emilia, 11-12 dicembre 2008 LA TECNICA MANUALE NELL ERA ERA DIGITALE IN RADIOLOGIA: INTEGRAZIONE
DettagliLa radioprotezione del paziente: il punto di vista del Responsabile dell Impianto
La radioprotezione del paziente: il punto di vista del Responsabile dell Impianto Dott. Alessandro Falzone Direttore U.O.C. Radiologia P.O. S. Elia ASP 2 Caltanissetta D.Lgs. 187/00 Protezione nelle esposizioni
DettagliEsami Radiologici troppo numerosi: inappropriatezza e dose al paziente
Esami Radiologici troppo numerosi: inappropriatezza e dose al paziente Dr. Secondo Magri, Direttore U.O. di Fisica Sanitaria Istituti Ospitalieri di Cremona Ogni anno in Italia vengono eseguite da 36 a
DettagliLA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE
LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni
DettagliCS 7400. La soluzione ideale per passare al digitale
CS 7400 La soluzione ideale per passare al digitale Immagini più grandi e di alta qualità Una scelta digitale conveniente ed economicamente vantaggiosa Mentre molti sistemi di radiografia digitale possono
DettagliGESTIONE DELLA SICUREZZA NEI REPARTI DI DIAGNOSTICA DI MEDICINA NUCLEARE CON SORGENTI RADIOATTIVE NON SIGILLATE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di laurea per l Ambiente e il Territorio UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEI
DettagliValutazione Dose. al Feto: questionario procedure gestionali
Valutazione Dose al Feto: questionario procedure gestionali (dr. Francesca Pietrobon U.O. Fisica Sanitaria Ospedale San Martino Belluno U.L.S.S. n. 1) in collaborazione con Lucia Riccardi IOV Padova AIFM-Triveneto
DettagliDr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti
Dr. Francesco Rastrelli 19 gennaio 2015 Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Riassetto organizzativo Farmacisti territoriali Medici specialisti MEDICINA GENERALE Infermieri Medici
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO TC RACHIDE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO TC RACHIDE INTRODUZIONE TC La TC è una metodica radiologica che sfruttando la rotazione del tubo radiogeno intorno ad un oggetto fornisce immagini tomografiche pressochè
DettagliBambini e ragazzi affetti da tumore
Bambini e ragazzi affetti da tumore Firenze, 29 maggio 2014 Gianfranco Manneschi U.O. Epidemiologia clinica e descrittiva ISPO Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica introduzione La patologia
DettagliOrganizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini
Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Compiti e responsabilità L organizzazione della radioprotezione è strutturata in modo da distribuire alle varie figure di riferimento
DettagliAnnunzio Chieti Corso di Laurea in TSRM
Università G. D AnnunzioD Annunzio Chieti Corso di Laurea in TSRM Apparecchiature di Radioterapia: IL SIMULATORE Dr. Domenico Genovesi Chieti, 14 Marzo 2006 Simulatore Apparecchio radiologico dotato di:
Dettagli1986-2006 L ERBA AMARA DI CHERNOBYL
1986-2006 L ERBA AMARA DI CHERNOBYL RADIOATTIVITA EMISSIONE SPONTANEA DI RADIAZIONI IONIZZANTI DA PARTE DI ALCUNI ELEMENTI PER DISINTEGRAZIONE NUCLEARE RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI CHE PROVOCANO IONIZZAZIONI
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliTrattamenti al viso con il laser
Trattamenti al viso con il laser Il laser skin resurfacing, conosciuto anche come Peeling col laser, è una tecnica effettiva di ringiovanimento che ha dei risultati duraturi. Col tempo, fattori quali l
DettagliStrumentazione Biomedica 2. Tomografia computerizzata a raggi X - 2
Strumentazione Biomedica 2 Tomografia computerizzata a raggi X - 2 Le quattro generazioni di tomografi I generazione II generazione III generazione IV generazione Acquisizione continua di dati (ricostruzioni
DettagliLA TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA: LA TECNOLOGIA SLIP RING LA TECNOLOGIA SPIRALE E LA TC MULTISTRATO. www.slidetube.it
LA TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA: LA TECNOLOGIA SLIP RING LA TECNOLOGIA SPIRALE E LA TC MULTISTRATO www.slidetube.it INTRODUZIONE Le prestazioni della TC precedentemente illustrate non sono ben rispondenti
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna
Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna I
DettagliLE RADIAZIONI. E = h. in cui è la frequenza ed h una costante, detta costante di Plank.
LE RADIAZIONI Nel campo specifico di nostro interesse la radiazione è un flusso di energia elettromagnetica o di particelle, generato da processi fisici che si producono nell atomo o nel nucleo atomico.
DettagliProcedura Aziendale. Attivazione Guardia Radiologica. Procedura Aziendale. Attivazione guardia radiologica
Pag. 1 di 1 Attivazione guardia radiologica Data di revisione N di revisione Motivo di revisione 13/02/14 0 Dipartimento dei Servizi Redatto Verificato Approvato Direttore Presidio Ospedaliero Dip. Tecnico
DettagliCAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI
CAPO IV - PROTEZIONE DEI AVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI EETTROMAGNETICI Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori
DettagliIndicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio
LAZIOSANITÀ AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio Anno 2005 Regione Lazio Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera
DettagliSERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA
SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA Questo testo intende fornire in maniera semplice utili informazioni su un tema di particolare importanza
DettagliArgomenti Trattati. Sistemi di protezione dei lavoratori e dei visitatori. Sistemi di protezione presso gli acceleratori dei LNL.
Argomenti Trattati Sistemi di protezione dei lavoratori e dei visitatori Sistema controllo accessi Sistema di allarme radiazioni Informazione e formazione Sistemi di protezione presso gli acceleratori
DettagliCosa dovrebbero sapere i genitori sulla sicurezza delle radiazioni per uso medico
Cosa dovrebbero sapere i genitori sulla sicurezza delle radiazioni per uso medico Gli esami radiologici consentono ai medici di effettuare la diagnosi e decidere il corretto iter terapeutico dei loro pazienti.
DettagliNumero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL
Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL L'INAIL ha presentato i dati degli infortuni e delle malattie professionali relativi all'anno 2012. Nel 2012 si è avuto
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliEffetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria
Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of
DettagliPROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora
PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING Relatore: Brunella Spadafora Epidemiologia e prevenzione dei tumori maligni I tumori nel loro insieme, costituiscono la seconda causa di morte,
DettagliAifm Associazione Italiana di Fisica Medica
RADIAZIONI PERICOLOSE PER LA SALUTE: VERO O FALSO? 1. Le radiazioni ionizzanti possono danneggiare l organismo dell uomo. Vero. Il danno provocato dalle radiazioni ionizzanti dipende da molti fattori,
DettagliServizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea
Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Associazione Italiana per l Educazione Demografica Sezione di Roma L osteoporosi È una condizione dello scheletro caratterizzata
DettagliOrientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia
EIOPA-BoS-14/176 IT Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia EIOPA Westhafen Tower, Westhafenplatz 1-60327 Frankfurt Germany - Tel. + 49 69-951119-20; Fax. +
Dettagli1. IL PREPOSTO NON DEVE ADIBIRE I LAVORATORI ALLE PRATICHE CHE IMPLICANO L USO DI RADIAZIONI IONIZZANTI PRIMA DELLA CONCLUSIONE DI QUESTA PROCEDURA.
PU_O6 TITOLO: PROCEDURA di AVVIAMENTO DI LAVORATORE ESPOSTO: CLASSIFICAZIONE, SORVEGLIANZA DOSIMETRICA, VISITA MEDICA PREVENTIVA, FORMAZIONE FINALIZZATA ALLA RADIOPROTEZIONE, MEZZI DI PROTEZIONE. Codice
DettagliImpieghi medici delle radiazioni e società
Impieghi medici delle radiazioni e società Mario Marengo Ospedale Policlinico S.Orsola Malpighi, Bologna Danilo Cinti Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati, Trieste I soggetti Per la legge
DettagliGruppo di lavoro screening in mammografia. Dr.ssaR. Rosasco ASL 3 Genovese Fisica Sanitaria
Gruppo di lavoro screening in mammografia Dr.ssaR. Rosasco ASL 3 Genovese Fisica Sanitaria Screening mammografico L efficacia dello screening mammografico, nel ridurre la mortalitàper carcinoma mammario,
DettagliNormativa di riferimento. Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Sanitaria AUSL Modena
Normativa di riferimento Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Sanitaria AUSL Modena 1 Comma 3 Art. 180 D.Lgs. 81/08 La Protezione dei lavoratori dalle radiazioni Ionizzanti è disciplinata
DettagliRACCOMANDAZIONE SULLA PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO LE RADIAZIONI IONIZZANTI 1
Raccomandazione 114 RACCOMANDAZIONE SULLA PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO LE RADIAZIONI IONIZZANTI 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, convocata a Ginevra dal Consiglio
DettagliPAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE
PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni 2007-2010
Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del
DettagliONDE ELETTROMAGNETICHE
ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE Sono parte integrante dell ambiente in cui viviamo e lavoriamo Di origine artificiale (per esempio le onde radio, radar e nelle telecomunicazioni) Di origine
DettagliRADIAZIONI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI
RADIAZIONI Le radiazioni ionizzanti sono quelle onde elettromagnetiche in grado di produrre coppie di ioni al loro passaggio nella materia (raggi X, raggi gamma, raggi corpuscolari). Le radiazioni non
DettagliFormazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro. il Rischio Amianto
Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro Spegnere il Telefonino!! il Rischio Amianto ai sensi dell art.37 del D.Lgs. 81/08 Accordo Stato Regioni del 21.12.2011 e 22.02.2012 Ente Ligure di Formazione
DettagliLa TC. e il mezzo di. contrasto
Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10 La TC e il mezzo di contrasto INFORMATIVA PER PAZIENTI IS PV AL6-0 03/10/2011 INDICE Che cosa è la TAC o meglio la TC? 4 Tutti possono essere
Dettaglicoin lesion polmonare
coin lesion polmonare accurata anamnesi ed esame obiettivo impossibile confronto con precedenti radiogrammi lesione non preesistente o modificatasi TC Follow-up caratteri di benignità lesione sospetta
DettagliEsercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico
Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico 1.1 Lo schema di misurazione Le principali grandezze elettriche che caratterizzano un bipolo in corrente continua, quali per esempio
DettagliPrevenzione e protezione incendi nelle attività industriali
Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:
DettagliAlto livello igienico
La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche
DettagliEsiste un legame. tra il sonno e la mia salute dentale? Nuovo sistema di diagnosi e trattamento per l'apnea del sonno e la roncopatia
Esiste un legame tra il sonno e la mia salute dentale? Nuovo sistema di diagnosi e trattamento per l'apnea del sonno e la roncopatia I disturbi del sonno Il sonno è talmente importante che gli esseri umani
DettagliISTITUTO POTITO DI RICERCA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
ISTITUTO POTITO DI RICERCA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Istituto senza fini di lucro che ha come scopo di svolgere, promuovere e coordinare la ricerca scientifica e formazione nel campo sanitario. svolgere
DettagliPrincipi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli
Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro
DettagliGESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi
GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliIl controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali
La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano
DettagliUnità di Grugliasco Feb. 2011
Feb. 2011 IL COSTO DELLA QUALITA NEL SOFTWARE AUTOMOTIVE (e non ) Esperienze di Bitron CON L AIUTO DI MARCO CASSOTTA, RESPONSABILE SWQA IN BITRON TO BE OR NOT TO BE? (FACCIAMO UN PO DI OUTING ) CHE COS
DettagliCOME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini
COME PREVENIRE IL CANCRO Dott.ssa Giulia Marini LA PREVENZIONE DEL CANCRO Prevenire il cancro è possibile: 1. Prima che si manifesti la malattia: con stili di vita adeguati e vaccini contro il cancro 2.
DettagliSulle tracce dei nostri geni. L'analisi genetica personale.... poiché amiamo la vita!
Sulle tracce dei nostri geni L'analisi genetica personale... poiché amiamo la vita! Che cos'e' l'analisi genetica personale? Tutta la strutturazione del nostro organismo e' scritta nei geni; questi decidono
DettagliPotenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1
Potenza dello studio e dimensione campionaria Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Introduzione Nella pianificazione di uno studio clinico randomizzato è fondamentale determinare in modo
DettagliChe cosa è la infezione da HIV?
Che cosa è l HIV? L HIV - human immunodeficiency virus è un virus che progressivamente distrugge le difese del nostro corpo contro le infezioni e alcuni tumori Che cosa è la infezione da HIV? L infezione
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliCARATTERISTICHE DEL SOFTWARE DISO. Il software DISO è una procedura che permette la ricostruzione della dose nel punto di
CARATTERISTICHE DEL SOFTWARE DISO Il software DISO è una procedura che permette la ricostruzione della dose nel punto di isocentro del trattamento con fasci 3D-CRT statici di raggi x erogati dai linac
DettagliEpidemiologia generale
Epidemiologia Da un punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione» Epidemiologia generale Disciplina che ha come
DettagliPrincipi fisici e pratici dell ecografia
Principi fisici e pratici dell ecografia L'ecografia è una metodica che permette di ottenere immagini degli organi interni del corpo umano utilizzando onde ultrasonore ad alta frequenza per mezzo di sonde
DettagliDescrizione CAD polmonare e interfaccia web per il sito MEGALAB della regione Lazio
Descrizione CAD polmonare e interfaccia web per il sito MEGALAB della regione Lazio Un applicazione in fase di sperimentazione nel progetto MEGALAB è un sistema computerizzato per il riconoscimento automatico
Dettagli5. IL PC E INTERNET NELLE DIVERSE TIPOLOGIE FAMILIARI
5. IL PC E INTERNET NELLE DIVERSE TIPOLOGIE FAMILIARI 5.1 Considerazioni generali Il livello di informatizzazione delle famiglie toscane è stato esaminato, oltre che sulla base del territorio, anche tenendo
DettagliStefano Miglior. Quando iniziare la terapia medica SMI
Stefano Miglior Quando iniziare la terapia medica Tradizionalmente per tanti anni si e cominciato a trattare il glaucoma quando la pressione dell occhio (IOP) era =/> 21 mm Hg conseguenza 1: si sottovalutava
DettagliSISTEMA DIAGNOSTICO GAMMA CAMERA 1
ALLEGATO A Azienda USL n. 8 Cagliari SISTEMA DIAGNOSTICO GAMMA CAMERA 1 Descrizione della fornitura ed esigenze cliniche: 1 Apparecchiature da fornire ed esigenze cliniche: 1 Esigenze cliniche 1 Caratteristiche
DettagliValutazione di Dose alla popolazione della Regione Veneto nell anno 2012 e criticità rilevate. Elena Bellan UOSD Fisica Sanitaria ULSS 18 - ROVIGO
Valutazione di Dose alla popolazione della Regione Veneto nell anno 2012 e criticità rilevate Elena Bellan UOSD Fisica Sanitaria ULSS 18 - ROVIGO Ad estate 2012 sono state inviate le seguenti schede dalla
Dettaglicodiagnostix 9 Informazioni di assistenza per scansioni (CB)TC
codiagnostix 9 Informazioni di assistenza per scansioni (CB)TC DEUTSCH INDICE 4 1.1 Scansioni TC 4 1.1.1 Preparazione 4 1.1.2 Posizionamento del paziente 5 1.1.3 Processo di scansione 6 1.1.4 Archiviazione
DettagliDott. Mario Maina Medico Chirurgo Specialista in Medicina del Lavoro Medico Autorizzato in Radioprotezione. Dott. Mario Maina
Medico Chirurgo Specialista in Medicina del Lavoro Medico Autorizzato in Radioprotezione La Radioprotezione è quella disciplina che si occupa della protezione dei lavoratori e della popolazione dalle radiazioni
DettagliControlli di Qualità in. Mammografia
Controlli di Qualità in Master: Mammografia Terza Parte Verifiche di Qualità in Radiodiagnostica, Medicina Nucleare e Radioterapia Lezioni n. 11 Dr. Rocco Romano (Dottore di Ricerca) Facoltà di Farmacia,
Dettagli1st page. Cosa dovrebbero sapere i genitori a proposito della sicurezza radiologica nella Radiologia Interventistica Pediatrica
1st page Cosa dovrebbero sapere i genitori a proposito della sicurezza radiologica nella Radiologia Interventistica Pediatrica 1 2nd page Le tecniche di produzione di immagini aiutano i medici a vedere
DettagliHPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv)
HPV proteggiti davvero Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) Che cos è il Papillomavirus (hpv)? L hpv è un virus molto diffuso, che si trasmette in particolare attraverso
DettagliE possibile prevenire l abuso di alcolici? I risultati della sperimentazione del progetto PAASS
CONEGLIANO, 19 OTTOBRE 2012 E possibile prevenire l abuso di alcolici? I risultati della sperimentazione del progetto PAASS Bolzonello Igor & Massimo Santinello -Il progetto P.A.A.S.S. è la conseguenza
DettagliGUIDA ALLE SOLUZIONI
Come posizionare una antenna indoor attiva o passiva per una ricezione ottimale? Come verificare in una stanza se il segnale digitale è presente? Perché effettuando la scansione con l antenna indoor non
DettagliA.O. Ospedale Niguarda Ca' Granda
Compilare il questionario sottostante in tutte le sue parti (non è ammesso il rimando alle schede tecniche). Qualora non fosse possibile riportare le informazioni richieste nel questionario, il riferimento
DettagliLa ricerca di standard
Pisa Odontoiatrica Roberto Trivelli Consigliere CAO Pisa - Presidente ANDI Pisa Radiologia e odontoiatria: raccomandazioni La ricerca di standard qualitativi sempre più alti nella diagnosi e nel trattamento
DettagliCEN/CENELEC EN 46003:1999 Sistemi qualità Dispositivi medici Prescrizioni particolari per l'applicazione della EN ISO 9003
CEN/CENELEC EN 46003:1999 Sistemi qualità Dispositivi medici Prescrizioni particolari per l'applicazione della EN ISO 9003 CENELEC EN 60118-13:1997 Protesi acustiche Parte 13: Compatibilità elettromagnetica
DettagliCASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE
CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE NUOVO REGOLAMENTO PER L ACCERTAMENTO DELLA INABILITA E DELLA INVALIDITA (Testo modificato con Ministeriale del 20 maggio 2010 - G.U. n. 128 del 4 giugno
DettagliSintesi ragionata del Documento AIRTUM 2009 (I nuovi dati di incidenza e mortalità Periodo 2003-2005)
Sintesi ragionata del Documento AIRTUM 2009 (I nuovi dati di incidenza e mortalità Periodo 2003-2005) Documento a cura della Dr. Maria Vincenza Liguori Settore Epidemiologia Ambientale Direttore Dr. Laura
DettagliI registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili
I registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili Dott.ssa Rossana Ugenti Direttore Generale del Sistema Informativo e Statistico Sanitario Ministero della salute 6 dicembre
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliInfezione da HIV e AIDS in Piemonte
Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,
DettagliAPPROPRIATEZZA CLINICA, TECNOLOGICA E STRUTTURALE NELL ASSISTENZA ALLE MALATTIE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE
APPROPRIATEZZA CLINICA, TECNOLOGICA E STRUTTURALE NELL ASSISTENZA ALLE MALATTIE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE I CENTRI CARDIOVASCOLARI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI INTEGRATA G.P. Cornalba Accessibilità Efficienza
Dettaglimeditel Centro Medico Polispecialistico
meditel Centro Medico Polispecialistico ILProgetto Un vantaggio per LaDonna che accede a percorsi a lei dedicati, nella sicurezza di una struttura qualificata e supportata a livello ospedaliero. IlTerritorio
DettagliPROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE?
http://digilander.libero.it/riminisportmedicina riminisportmedicina@libero.it MEDICINA dello SPORT e PROMOZIONE dell ATTIVITA FISICA PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE? dr. Eugenio Albini Tutte le più
DettagliESSERE OPERATI DI CATARATTA
DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: Prof. Paolo Perri ESSERE OPERATI DI CATARATTA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI Gentile Signora/e, questo opuscolo ha lo
DettagliGrandezze dosimetriche specifiche per pratiche radiologiche interventistiche
Grandezze dosimetriche specifiche per pratiche radiologiche interventistiche D. LGS. 187/2000: CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA IN MATERIA DI RADIOPROTEZIONE DEL PAZIENTE (Area Attività radiologiche complementari
DettagliDIABETE E AUTOCONTROLLO
DIABETE E AUTOCONTROLLO Sì, gestire il diabete è possibile. Il monitoraggio della glicemia fa parte della terapia generale del diabete. Grazie all autocontrollo, potete misurare il livello di glicemia
DettagliOsservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile
Osservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile TARIFFE IN PORTABILITA DEL NUMERO: ANALISI SUL RISPARMIO CHE SI OTTIENE EFFETTUANDO IL PASSAGGIO DEL NUMERO AD UN ALTRO OPERATORE SIA PER ABBONAMENTI CHE PER
DettagliPercorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella
Opuscolo informativo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale PDTA Mammella 1 Gentilissima Signora, lei è stata invitata ad eseguire esami di accertamento perché dopo aver visto l ultima mammografia
Dettagli