L Istituto preso in esame è un Professionale di Torino. Destinatari dell intervento didattico sono gli studenti di due classi seconde.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L Istituto preso in esame è un Professionale di Torino. Destinatari dell intervento didattico sono gli studenti di due classi seconde."

Transcript

1 SIS Piemonte, IL DODGEBALL NELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO, Specializzato: FERRARI MICHELA, Supervisori: Prof. BELLONE FABRIZIO - Prof. ssa CAZZOLI STEFANIA, a.a Contesto: tipo di scuola, indirizzo, classe L Istituto preso in esame è un Professionale di Torino. Destinatari dell intervento didattico sono gli studenti di due classi seconde. L Istituto nell anno scolastico 2007/2008 ha contato circa 1800 alunni (nel diurno) dove il numero dei ragazzi disabili è stato di 89, cioè il 5% del totale degli studenti dei corsi diurni, mentre 500 allievi su 1929 (tra diurno e serale) erano stranieri. Nell anno scolastico 2008/2009 le percentuali di stranieri e di disabili sono ancora aumentate. Presso questo Istituto gli studenti iscritti, prevalentemente ragazze, seguono un percorso formativo di indirizzo economico-aziendale uguale per tutti, della durata di due anni, al termine del quale effettuano la scelta d indirizzo che prevede due possibilità: il corso per Operatore dell impresa turistica, oppure quello per Operatore della gestione aziendale. La 2 F è composta da 21 allievi di cui uno esonerato, due disabili (uno dei quali, più grave, usufruisce della mediazione del docente di Sostegno) e 7 stranieri. La classe si presenta abbastanza eterogenea. Gli alunni disabili sono bene integrati mentre non appare lo stesso per gli stranieri. La classe 2 D è composta da 18 allievi di cui 8 stranieri e 3 ripetenti che hanno 18 anni. Anche in questo caso il gruppo non è coeso, ed esiste una ancor maggiore eterogeneità rispetto alla classe precedente. Si vede come la classe sia divisa in due gruppi: accanto al gruppo classe mantenuto dall anno precedente, ne esiste uno composto da ragazzi ripetenti (18 anni) provenienti da altre scuole. I rapporti all interno delle 2 classi sono molto difficili: non vi è coesione, collaborazione e spirito di gruppo. Sono presenti problemi in ambito disciplinare e il livello di attenzione degli allievi è molto basso: ascoltano poco, chiaccherano molto e sono poco partecipativi; bisogna stimolarli continuamente e proporre loro attività sempre diverse ed accattivanti. La scuola dispone di una sola palestra, di dimensioni ridotte e fornita di materiale sufficiente a svolgere le principali attività sportive. 1

2 2. Livello ( per le lingue str. riferimento al QUERC ) Il livello della classe è nel complesso medio-basso. Sono ragazzi che non prediligono particolarmente lo studio teorico delle materie, e amano maggiormente le attività laboratoriali e l attività fisica. 3. Finalità Le finalità sono: Trasformare il gioco / la gara in un modo piacevole, costruttivo e meno aggressivo di rapportarsi con gli altri; Creare collaborazione e cooperazione che favoriscano l integrazione di alunni disabili, stranieri o comunque emarginati; Approfondire il concetto di sport attraverso attività che ne veicolino i valori come la lealtà, il rispetto delle regole, la tenacia; Incentivare attività sportive che favoriscano la presa di coscienza del gruppo, delle sue dinamiche e delle sue relazioni finalizzate al benessere non solo fisico ma anche visto nel contesto sociale. 4. Obiettivi d apprendimento e prerequisiti L obiettivo trasversale è educare alla cultura della pace, alla convivenza civile e favorire il rispetto di sé e degli altri. Gli obiettivi specifici di apprendimento, relativi alle competenze che gli alunni debbono acquisire in termini di conoscenze/abilità/comportamenti, sono i seguenti: Conoscenze: Regolamento, tecniche e tattiche dei giochi e degli sport. Abilità: Trasferire e ricostruire autonomamente, e in collaborazione con il gruppo, semplici tecniche, strategie, regole adattandole alle capacità, esigenze, spazi e tempi di cui si dispone. 2

3 Prerequisiti: Schemi motori di base: camminare, correre, saltare, lanciare, afferrare. Capacità di adattamento e trasformazione motoria, differenziazione spazio temporale, orientamento motorio, anticipazione e scelta. 5. Abilità/ competenze attivate Gli alunni dovranno sviluppare i seguenti comportamenti: Rispettare le regole; Creare un gruppo; Rispettare i limiti del compagno; Migliorare il modo di affrontare la vittoria e/o la sconfitta; Saper valutare le proprie capacità ma soprattutto i propri limiti; Sensibilizzare al superamento delle scelte di comodo (mi piace o non mi piace); Condividere un percorso comune, per imparare ad adattarsi anche alle esigenze del contesto e dei compagni; Attingere dalle scienze motorie e sportive i valori che formano la persona 6. Risorse e materiali Si useranno gli attrezzi della palestra (palloni, funicelle, bacchette..) e come strumenti si utilizzeranno questionari (iniziale e finale) e griglie di osservazione e valutazione. Griglie di osservazione, scheda per lavoro finale, diario di bordo, appunti di preparazione per le singole lezioni. 7. Metodologia e tempi Ciascuna classe affronterà una pratica sportiva nuova (dodgeball) in previsione di un evento finale in cui le due classe si affronteranno in un torneo. Il progetto è rivolto a due classi seconde che lavorano entrambe due ore consecutive in palestra. Il periodo ipotizzato è novembre/febbraio. 3

4 8. Procedura (suddivisa per lezioni/ unità orarie) Durata del progetto: 7 incontri di 2 ore ciascuno, così suddivisi: 1 incontro - Momento di conoscenza insegnante/classe, presentazione del progetto e somministrazione questionario La lezione inizia con il benvenuto, lo scambio di saluti e la presentazione del progetto e delle attività da svolgere. 2 allievi vengono incaricati di recuperare il materiale necessario all attuazione dell attività, e istruiti su come disporlo. Spiegazione del significato dei questionari (iniziale e finale). - Riscaldamento (corsa/giochi) Corsa di 5 minuti e successivi movimenti con le braccia al fine di rendere anche gli arti superiori pronti ad affrontare le attivita successive Gioco del tutti contro tutti La scelta del gioco è fatta per coinvolgerli maggiormente e per far sì che giochino tutti simultaneamente (per non dover gestire problemi di disciplina) e per farli lavorare sulla tecnica del lancio senza fare esercizi specifici. Di tanto in tanto occorrerà interrompere l attività per leggere con loro alcune sirtuazioni che si possono creare, in positivo o in negativo. - Palla prigioniera (primo approccio alle regole del dadgeball) Le regole della palla prigioniera per certi aspetti sono molto simili al dodgeball; può essere cambiata una regola come quella dell inizio del gioco: una palla al centro e due atleti che al via se la contendono. I ragazzi seduti possono essere coinvolti nell arbitraggio. - Cerchio finale Il momento dei saluti finali dove si riassume cio che e stato fatto e si cerca dai ragazzi un feedback sull attività 4

5 Allegati 1 lezione QUESTIONARIO INIZIALE 1 parte Cognome Nome Classe. 1) Durante le ore di ed. fisica preferisci effettuare: Esercizi individuali Esercizi a coppie Giochi di squadra Spiega il perché. 2) Fairplay significa: Gioco agonistico Gioco pulito Gioco sportivamente 3) Conosci il gioco palla prigioniera e le sue regole? Si No 4) Qual è il tuo livello di conoscenza della pallamano? Non so cosa sia So cos è ma non ho mai giocato Ho giocato qualche volta e conosco le regole Conosco le regole, le so applicare e sarei in grado di arbitrare 5) Ti piacerebbe giocare a pallamano in palestra con i tuoi compagni? Si No 6) Qual è il tuo livello di conoscenza del dodgeball? Non so cosa sia So cos è ma non ho mai giocato Ho giocato qualche volta e conosco le regole Conosco le regole, le so applicare e sarei in grado di arbitrare 7) Avresti voglia di imparare un gioco nuovo? Si No Perché QUESTIONARIO INIZIALE 2 parte 5

6 Cognome Nome classe Rispondi alle seguenti domande indicando il nome di non più di 3 compagni/e. Con chi preferisci giocare in palestra? 1 preferenza Il mio compagno/a.. 2 preferenza Il mio compagno/a.. 3 preferenza Il mio compagno/a.. Con chi non preferisci giocare in palestra? 1 preferenza Il mio compagno/a.. 2 preferenza Il mio compagno/a.. 3 preferenza Il mio compagno/a.. Chi preferisci aiutare in palestra? 1 preferenza Il mio compagno/a.. 2 preferenza Il mio compagno/a.. 3 preferenza Il mio compagno/a.. Chi non preferisci aiutare in palestra? 1 preferenza Il mio compagno/a.. 2 preferenza Il mio compagno/a.. 3 preferenza Il mio compagno/a.. Se dovessi fare una squadra,chi sceglieresti se l obiettivo è vincere? 1 preferenza Il mio compagno/a.. 2 preferenza Il mio compagno/a.. 3 preferenza Il mio compagno/a.. Se dovessi fare una squadra per vincere,chi NON sceglieresti? 1 preferenza Il mio compagno/a.. 2 preferenza Il mio compagno/a.. 3 preferenza Il mio compagno/a.. Se dovessi fare una squadra solo per divertirti chi sceglieresti? 1 preferenza Il mio compagno/a.. 2 preferenza Il mio compagno/a.. 3 preferenza Il mio compagno/a.. Se dovessi fare una squadra solo per divertirti,chi NON sceglieresti? 1 preferenza Il mio compagno/a.. 2 preferenza Il mio compagno/a.. 3 preferenza Il mio compagno/a.. 6

7 2 incontro - Riscaldamento e stretching Corsa per 6 minuti con successivo riscaldamento degli arti superiori, secondo modalità che possono essere proposte dagli stessi ragazzi. Il riscaldamento continua con un gioco a due squadre che serve ad allenarli al lancio della palla. Utilizzando la rete di pallavolo e molti palloni, ciascuna squadra nel tempo di 2 minuti deve lanciano i palloni nel campo avversario. Vince la squadra che al termine del tempo ha meno palle in campo. - Gioco staffetta : seduti devono afferrare le caviglie del compagno seduto dietro; al via tutti legati devono portare la squadra oltre un conetto posto al fondo della palestra - Dodgeball: introduzione della dead zone e del gioco con due palloni - Cerchio finale 3 incontro - Riscaldamento 10 di corsa a ritmo uniforme. Grande gioco il riscaldamento continua con una staffetta. Gli alunni, suddivisi in quattro gruppi e posizionati agli angoli della palestra, devono correre, alternandosi, un giro ciascuno dandosi il cambio tramite il passaggio del testimone. Ciascuna squadra si dispone in fila all esterno degli angoli del campo di pallavolo; al segnale di partenza tutti i numeri 1 scattano nella medesima direzione, eseguendo un giro completo del perimetro della palestra e passano poi il testimone al compagno successivo. - La fase centrale della lezione prevede 2 esercizi specifici sul lancio e la presa (2 fondamentali del dodgeball) 1. A coppie: completare 10 passaggi della palla dall interno di cerchi distanti 10 metri uno dall altro. Il compagno con la palla esegue il tiro, mentre quello senza, si allena con la presa. Il passaggio deve essere eseguito con il braccio alzato indietro prima del lancio (rende piu difficile all avversario intuire la direzione del lancio). 7

8 2. I giocatori si posizionano a 10 metri dal muro con le palle che si trovano a terra 5 metri avanti loro. Al fischio i giocatori (uno per ogni coppia) corrono, afferrano la palla e la lanciano dentro il bersaglio sul muro. Gli e consentito di lanciare dal punto in cui si trova la palla, non piu vicino. Poi recuperano la palla, la posano sulla linea dei 5 metri e tornano alla base, facendo partire i loro compagni. - La parte finale della lezione riguarda il gioco del dodgeball. L obiettivo finale è quello di far disputare alle due classi un torneo di dodgeball. Fino a questa lezione è preferibile non parlare con i ragazzi per evitare che nel frattempo si demotivino. Durante queste lezioni, invece, si cerca di far nascere in loro il piacere di giocare e di divertirsi insieme : il lancio del torneo risulterà a questo punto un passaggio naturale. Verso la fine della lezione viene interrotto il gioco e introdotto il torneo finale con un compito per la lezione successiva: per la 4 lezione i ragazzi dovranno infatti presentare la squadra (10 giocatori, di cui 4 riserve), il capitano, 2 arbitri. I restanti dovranno trovare il nome della squadra, creare la bozza di uno striscione / manifesto per caratterizzare la squadra e uno slogan / inno. Per fare questo si possono responsabilizzare eventuali ragazzi esonerati (che saranno valutato su questo lavoro). Si deve fornire una griglia ai ragazzi per raccogliere le adesioni e la lezione successiva occorre verificare l operato. Per concludere la lezione si dividono i giocatori in due squadre da 6 e si gioca a dodgeball. Si utilizzano 3 palloni e ogni 5 minuti si cambiano le squadre. La divisione delle squadre puo essere affidata ai ragazzi che stanno seduti. Nel gioco puo essere introdotta, se ci sono problemi di sicurezza nella fase iniziale (quella che consiste nel prendere i palloni al centro campo), la seguente modifica della regola: i giocatori partono da fondo campo per arrivare primi e aggiudicarsi la palla posta al centro, ma prima di prenderla e lanciarla ai compagni di squadra si devono sedere. Allegato 3 lezione Griglia per l organizzazione del torneo 8

9 Dati del compilatore COGNOME. NOME.. CLASSE.... Data.. giocatori riserve capitano.. arbitri.... incaricati per scelta nome.. squadra.. e striscione.. incaricati per scelta.. slogan/inno e.. look squadra.. 4 incontro -Riscaldamento: 10 di corsa a ritmo uniforme. Il riscaldamento continua con il gioco palla base: gli alunni vengono suddivisi in due gruppi, un gruppo è posizionato su un tatami ad un angolo della palestra, l altro al centro della palestra e con una palla. Al segnale di partenza tutti i giocatori posti sul tatami devono correre lungo il perimetro della palestra e raggiungere le altre tre basi poste agli angoli della palestra senza farsi colpire dalla palla. La squadra in possesso della palla deve cercare di fermare gli avversari colpendoli con la palla. Chi viene colpito è eliminato. Al termine del tempo prestabilito (5 minuti) si contano le volte che ciascun allievo è passato dal tatami di partenza; si invertono poi le squadre cosicchè chi prima ha corso successivamente lancia la palla. - Lavoro sull organizzazione dell evento finale e assegnazione dei ruoli ai ragazzi arbitri, segnapunti,. - Fase centrale della lezione Prevede un esercizio specifico sul lancio e la presa che i ragazzi hanno già fatto la volta precedente e sul quale abbiamo fatto la valutazione. 9

10 A coppie: completare 10 passaggi della palla dall interno di cerchi distanti 10 metri uno dall altro. Il compagno con la palla esegue il tiro, mentre quello senza, si allena con la presa. Il passaggio deve essere eseguito con il braccio alzato indietro prima del lancio (rende piu difficile all avversario intuire la direzione del lancio). - La parte finale della lezione è dedicata al gioco del dodgeball. Si dividono i giocatori in due squadre da 6 e si inizia il match. Vengono utilizzati 3 palloni. Dopo 5 minuti si cambiano le squadre. Ai ragazzi che non svolgono l attivita viene data una scheda per monitorare l attività dei compagni durante la partita: questo per mantenere sempre tutti coinvolti. Allegato 4 lezione Dati del compilatore COGNOME. NOME.. CLASSE Data.. Azioni a b c d Rispetta la dead zone Effettua il tiro alternando le mani Riesce a colpire il bersaglio Motiva e incoraggia i compagni 5 incontro mini-torneo di preparazione tecnica e organizzativa e distribuzione del questionario di verifica sul dodgeball (ved. Allegati Valutazione) 6 incontro preparazione tecnica e organizzativa al torneo finale 10

11 7 incontro: EVENTO FINALE Entrambe le classi si presentano in palestra simultaneamente - Preparazione del torneo e suddivisione dei ragazzi - Spiegazione delle modalita di svolgimento del torneo e assegnazione dei ruoli Prima di iniziare il torneo e opportuno fare un paio di partite amichevoli di riscaldamento durante le quali si ribadiscono le regole. L arbitraggio viene fatto dall insegnante aiutato da due alunni per ciascuna squadra. 9. Valutazione (eventuale prova di valutazione delle competenze acquisite) Per quanto riguarda il progetto, gli strumenti di valutazione che si possono utilizzare sono : - un questionario (ved. Allegati 1 lezione Questionario iniziale 1 parte), attraverso il quale rilevare le conoscenze degli allievi sui giochi del dodgeball e la loro motivazione nei riguardi delle attività proposte. La finalità del questionario è quella di verificare la coerenza del programma e degli obiettivi finali che ci si pone rispetto alla situazione di partenza delle classi. Possono emergere eventuali problemi di relazione tra gli allievi, da verificare con lo strumento successivo. - un questionario sulle relazioni (ved. Allegati 1 lezione Questionario iniziale 2 parte) all interno delle classi (Sociogramma di Moreno), che tende a rilevare le preferenze individuali rispetto a: i compagni di gioco i compagni da aiutare i compagni da scegliere per formare una squadra per vincere i compagni da scegliere per formare una squadra per divertirsi Come accennato prima, anche da questi esiti possono emergere un eventuale frammentazione del gruppo classe in sottogruppi o coppie di allievi. Se questo avviene è opportuno nel percorso didattico far prevalere le attività di gruppo, mescolando ogni volta le squadre 11

12 - un questionario finale che riguarda aspetti relativi alle conoscenze e una griglia di osservazione finale attraverso i quali verificare l acquisizione di abilità, la relazione nel gruppo e il comportamento individuale. Per quanto riguarda le conoscenze si può proporre un questionario sul regolamento del dodgeball e sul comportamento sportivo (concetto di fair-play), il cui peso deve essere determinato in sede di progettazione e in coerenza con la programmazione di classe (es. 50% del giudizio finale complessivo). Il dato del fair play, oggetto di una domanda nel questionario iniziale, è importante per valutare alla fine del percorso se da questo punto di vista l atteggiamento e le conoscenze dei ragazzi sono mutate. Occorre però che il concetto di sportività sia al centro di frequenti riflessioni che traggono spunto dalla realtà del gioco e che devono essere richiamate dall insegnante e razionalizzate con i ragazzi durante i cerchi finali previsti alla fine di ogni lezione. All interno della griglia di osservazione vengono individuati i seguenti parametri: abilità : movimento, lanciare la palla con una mano, effettuare la presa, colpire un bersaglio in schivare la palla relazione / comportamento: non penalizza il compagno che sbaglia, rispetta le regole del gioco, controlla le proprie emozioni Per ciascun parametro occorre indicare la presenza o meno nella prestazione dell alunno. I risultati sono aggregati in 5 intervalli, in modo che a ciascun range di risultato sia abbinato un voto: - Per ciascuna abilità= sì / no - Voto complessivo sulle abilità: da 0 a 3 sì=5; 4=6; 5=7; 6=8; 7=9 12

13 Allegati Valutazione Griglia di osservazione finale alunni SA LANCIARE LA PALLA CON UNA MANO RIESCE AD EFFETTUARE LA PRESA RIESCE A COLPIRE IL BERSAGLIO IN MOVIMENTO RIESCE A SCHIVARE LA PALLA PROVENIENTE DA DIVERSA ALTEZZA NON PENALIZZA IL COMPAGNO CHE SBAGLIA RISPETTA LE REGOLE DEL GIOCO CONTROLLA LE PROPRIE EMOZIONI PER IL FALLIMENTO DI UN AZIONE VALUTAZIONE: voto per ciascuna abilità= sì / no Voto complessivo sulle abilità: da 0 a 3 sì=5,4=6,5=7,6=8,7=9 PESO SULLA VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 50 % 13

14 Questionario finale QUESTIONARIO COGNOME.. NOME. CLASSE. 1.Quanto dura una partita di dodge ball?. Minuti 2.Che cosa è la dead zone? 3.Quanti sono i giocatori e Quante palle si usano?.. 4.Per quanto tempo è consentito tenere la palla? 5.Se un giocatore afferra la palla lanciata dall avversario, cosa succede? VALUTAZIONE: 1 RISP.ESATTA= 5, 2=6, 3=7, 4=8, 5=9 PESO SULLA VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 50 % 14

15 10. Fattibilità: (i consigli di chi ha progettato e sperimentato l attività. Criticità, aspetti positivi, considerazioni a posteriori, eventuali varianti possibili ) Questo progetto si presenta, dal punto di vista della motivazione degli allievi e di conseguenza del loro apprendimento, vincente in primo luogo per la scelta dell attività proposta. Il dodgeball è un gioco semplice, con poche regole, che permette quindi di essere spiegato in breve tempo. C è quindi più tempo per giocare e per ragionare sugli aspetti più importanti, come quelli del comportamento sportivo e della relazione nel gruppo. Si tratta di un gioco che, pur essendo poco conosciuto, è di facile comprensione perché simile alla palla prigionera: ciò consente di proporlo utilizzando un metodo globale, il che velocizza i tempi e rende la didattica più stimolante. Non prevede inoltre il contatto fisico, e quindi si possono evitare i problemi che vengono a crearsi nel momento in cui ragazzi anche diciottenni competono con compagni di 15 anni, molto meno attrezzati fisicamente. E infine un gioco divertente, che consente a tutti di partecipare e di realizzare qualche risultato (colpendo qualche avversario o schivando il pallone, o correndo nella fase iniziale), senza timore di essere incolpato dei risultati della squadra. Il fatto di rimanere da soli in campo molte volte non è un segnale di incapacità, ma anzi di perizia, perché denota il fatto che si è resistito più degli altri senza essere colpiti: ciò accade più frequentemente a coloro che si espongono di meno, che di solito sono i meno considerati nel gruppo ma che in questo caso vengono valorizzati perché rimangono da soli a rappresentare la squadra contro gli avversari. Per quanto riguarda gli stili e i metodi utilizzati, la scelta di farli lavorare pressochè sempre in gruppo fa sì che condividano durante tutto il progetto gli sforzi per il raggiungimento di un fine comune; questo fa nascere in loro il piacere di trovare strategie comuni, di aiutarsi e di condividere le attività proposte. Questo aspetto, unito a incoraggiamenti costanti, soprattutto ai ragazzi in difficoltà, e a un approccio positivo e di disponibilità nei confronti di tutti, favorisce la motivazione e il rispetto reciproco. Dal punto di vista di ogni singola lezione, sono particolarmente cruciali i momenti iniziali e finali, dove occorre condividere gli obiettivi e le attività da svolgere, ma anche i feed-back reciproci su quanto succede durante le ore trascorse insieme. Riflettendo sulla mia esperienza, direi che nell ambito di questo sono emersi alcuni elementi importanti per un efficace opera di docenza: - dedicare un discreto tempo alla spiegazione delle attività, adattando sempre i contenuti al livello degli alunni. - cercare di mantenere sempre alto il ritmo, sforzandosi di coinvolgere tutti gli allievi - in alcuni momenti suddividere i ragazzi per gruppi di livello, per facilitare l apprendimento - puntare su attività che favoriscano il rispetto reciproco, la coesione del gruppo e la creatività degli alunni, variando costantemente i materiali, le attività e facendo sempre percepire le scelte adottate come volute e mai casuali. 15

16 - Intervenire tempestivamente durante lo svolgimento delle attività, quando si presentano situazioni di gioco pericolose, modificando ad esempio le regole del gioco (vedi inizio della partita di dodgeball). - nelle mie lezioni non proporre solo attività finalizzate all acquisizione di abilità atletiche e tecnico sportive, ma lavorare per formare la sportività degli allievi, il loro fair play e la loro disponibilità a mettersi in gioco. - lavorare su obiettivi appropriati al gruppo ed essere in grado di modificarli ogni volta che la situazione lo richiede con l intento di andare incontro alle esigenze degli allievi. - tenere sempre alta l attenzione e la concentrazione degli allievi, cercando di renderli consapevoli del processo di apprendimento che stanno mettendo in atto, utilizzando spiegazioni chiare e rendendosi sempre disponibili a rispondere a eventuali loro dubbi. 16

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Don L. Milani MASON VICENTINO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A.S. 2012/2013 PIANO DI LAVORO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Don L. Milani MASON VICENTINO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A.S. 2012/2013 PIANO DI LAVORO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Don L. Milani MASON VICENTINO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A.S. 2012/2013 PIANO DI LAVORO MATERIA: Scienze Motorie DOCENTE: Prof.: MURARO LORENZO PIANO DI LAVORO Classi

Dettagli

PROF. TODINI MANUELA. MATERIA: Scienze Motorie e Sportive. CLASSE prima D

PROF. TODINI MANUELA. MATERIA: Scienze Motorie e Sportive. CLASSE prima D ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE MONTE SAN PIETRO M.I.U.R. U.S.R. EMILIA ROMAGNA Ambito territoriale n.2 PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. TODINI MANUELA MATERIA: Scienze Motorie

Dettagli

In quanti modi posso lanciare ed afferrare la palla? Chi riesce a?

In quanti modi posso lanciare ed afferrare la palla? Chi riesce a? CARATTERISTICHE GENERALI DEI GIOCHI INDIVIDUALI CON UN ATTREZZO Gioco con l attrezzo Manipolazioni, da solo: lanciare, afferrare, Per riuscire a gestire far rotolare, l attrezzo. calciare. Per riuscire

Dettagli

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri Federazione Italiana Pallacanestro Settore Giovanile Minibasket e Scuola Lezioni Integrate Minibasket I Fondamentali con palla Traguardi di Competenza. Partiamo dalle linee guida: Motorio/funzionale padronanza,

Dettagli

SPUNTI DI RIFLESSIONE per TECNICI DI CALCIO

SPUNTI DI RIFLESSIONE per TECNICI DI CALCIO SPUNTI DI RIFLESSIONE per TECNICI DI CALCIO Casalmaiocco, 04 MARZO 2013 Marco prof. Manzotti E-mail: m.manzotti@alice.it IL GIOCO DEL CALCIO SPORT DI SQUADRA SPORT DI CONFRONTO SPORT CON ATTREZZO SPORT

Dettagli

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE Anno scolastico: 2015/2016 Prof. /ssa ROZZA MORENA Disciplina: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Classe: 1ª F 1 Livelli di partenza rilevati Livello numero alunni A ottimo 7 B- Discreto

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2013-14

ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. ZINI BARBARA Scienze Motorie e Sportive CLASSE 1 B Via IV Novembre, 4 40050 (BO) Tel. 051-6761483 Fax 051-6764245 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI

Dettagli

Il corso di italiano on-line: presentazione

Il corso di italiano on-line: presentazione Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica

Dettagli

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

LA PIRAMIDE DEL MOVIMENTO: educhiamo gli schemi motori di base per ottenere abilità motorie. LEZIONE bambini 6/8 anni

LA PIRAMIDE DEL MOVIMENTO: educhiamo gli schemi motori di base per ottenere abilità motorie. LEZIONE bambini 6/8 anni LA PIRAMIDE DEL MOVIMENTO: educhiamo gli schemi motori di base per ottenere abilità motorie LEZIONE bambini 6/8 anni ( adattamento allo spazio) Muoversi liberamente nella palestra palleggiando, Cambiare

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 1 BIENNIO OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Acquisire la consapevolezza della propria corporeità, intesa come conoscenza, padronanza,

Dettagli

A. S. 2014/2015 A U T O V A L U T A Z I O N E

A. S. 2014/2015 A U T O V A L U T A Z I O N E A. S. 2014/2015 A U T O V A L U T A Z I O N E Con il DPR 28 marzo 2013, n. 80 è stato emanato il regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione. Le istituzioni

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

UNITÀ APPRENDIMENTO Scuola Primaria di Bellano / classi 4ª A 4ª B a.s. 2014/15

UNITÀ APPRENDIMENTO Scuola Primaria di Bellano / classi 4ª A 4ª B a.s. 2014/15 OBIETTIVI GENERALI APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI NORME DI ALIMENTAZIONE, IGIENE E SICUREZZA PERSONALE - Conoscere le modalità d uso d attrezzi, strumenti e ambienti in cui si vive e le norme

Dettagli

IL MINIVOLLEY. MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria Ambito Territoriale Vibo Valentia A.S. 2013-2014. Progetto: "UNA REGIONE IN MOVIMENTO

IL MINIVOLLEY. MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria Ambito Territoriale Vibo Valentia A.S. 2013-2014. Progetto: UNA REGIONE IN MOVIMENTO MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria Ambito Territoriale Vibo Valentia A.S. 2013-2014 Progetto: "UNA REGIONE IN MOVIMENTO IL MINIVOLLEY Prof. Carmine Cavallaro GIOCOSPORT Premessa Mentre dagli

Dettagli

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Istituto Istruzione Superiore A. Venturi Modena Liceo artistico - Istituto Professionale Grafica Via Rainusso, 66-41124 MODENA Sede di riferimento (Via de Servi, 21-41121 MODENA) tel. 059-222156 / 245330

Dettagli

PULCINI. Programma MILAN LAB

PULCINI. Programma MILAN LAB PULCINI Programma MILAN LAB SEDUTA DI ALLENAMENTO PULCINI 40% SCHEMI MOTORI DI BASE CAPACITÀ MOTORIE 60% CAPACITÀ COORDINATIVE 50% 10% CAPACITÀ CONDIZIONALI Rapidità BASSO GRADO DI DIFFICOLTÀ MEDIO GRADO

Dettagli

Dipartimento sportivo. A.S. 2014/2015. Programmazione didattica annuale

Dipartimento sportivo. A.S. 2014/2015. Programmazione didattica annuale Dipartimento sportivo. A.S. 2014/2015 Programmazione didattica annuale La programmazione didattica annuale prevista dai docenti di Educazione Fisica può considerarsi suddivisa in tre fasi. La prima, all

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

OBIETTIVI E CONTENUTI

OBIETTIVI E CONTENUTI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DOCENTE CLASSE 3 SEZ. G A.S. 2015/2016 SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE N. ALUNNI 19 MASCHI 9 FEMMINE 10 N. ALUNNI RIPETENTI N. ALUNNI NUOVI ISCRITTI 1 OBIETTIVI E CONTENUTI

Dettagli

MATERIA SCIENZE MOTORIE

MATERIA SCIENZE MOTORIE MATERIA SCIENZE MOTORIE PROGRAMMAZIONE FINALE ANNO SCOLASTICO: 2014_-2015 INSEGNANTE: TROMBONE MICHELE CLASSE: 1D SETTORE: SC INDIRIZZO: FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 ! Istituto d Istruzione Superiore G. Veronese Chioggia (Ve) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 Classe 1 B Indirizzo: Scienze Umane Coordinatrice: Agatea Valeria SITUAZIONE INIZIALE

Dettagli

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011 I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Palermo 9 novembre 2011 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Webquest Attività di indagine guidata sul Web, che richiede la partecipazione attiva degli studenti,

Dettagli

F.I.G.C. Settore giovanile e scolastico Sardegna

F.I.G.C. Settore giovanile e scolastico Sardegna F.I.G.C. Settore giovanile e scolastico Sardegna CORSO CONI F.I.G.C. OTTANA TESINA INDIVIDUALE DI DONATELLA SANNA CATEGORIA PICCOLI AMICI OBIETTIVI FATTORE TECNICO COORDINATIVO colpire la palla e capacità

Dettagli

SCIENZE MOTORIE. Competenze disciplinari Competenze di base Abilità/Capacità Contenuti Tempi

SCIENZE MOTORIE. Competenze disciplinari Competenze di base Abilità/Capacità Contenuti Tempi Primo Anno SCIENZE MOTORIE a) Rielaborazione degli schemi motori propri di varie discipline a carattere sportivo e/o espressivo; b) Sviluppo della consapevolezza di sé; c) Sviluppo delle capacità coordinative

Dettagli

VADEMECUM DELLA PALLAVOLO

VADEMECUM DELLA PALLAVOLO VADEMECUM DELLA PALLAVOLO A. Il campo Il campo della pallavolo misura 18x9 metri ed é diviso in due metá uguali dalla linea di metá campo sopra la quale corre le rete. La linea di metá campo appartiene

Dettagli

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale IL CORPO e LA SUA RELAZIONE con LO SPAZIO e IL TEMPO Utilizza gli aspetti comunicativorelazionali del linguaggio motorio per Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici

Dettagli

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER GLI INSEGNANTI

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER GLI INSEGNANTI QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER GLI INSEGNANTI Nel presente questionario troverà un elenco di affermazioni riguardanti alcuni comportamenti riferiti alla sua attività professionale. Per ciascuna affermazione

Dettagli

GIOCHI MINIBASKET. 1) Il gioco dei nomi. 2) Il gambero

GIOCHI MINIBASKET. 1) Il gioco dei nomi. 2) Il gambero GIOCHI MINIBASKET Questi giochi sono stati tratti da alcuni libri e talvolta modificati per adattarli al nostro gioco. Adatti per diverse età. Buon lavoro. 1) Il gioco dei nomi Obiettivi: conoscere i compagni,

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano

Dettagli

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

EASY BASKET - IL MINIBASKET FACILE PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO

EASY BASKET - IL MINIBASKET FACILE PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO EASY BASKET - IL MINIBASKET FACILE PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO EASY BASKET : FINALITÀ DEL GIOCO La proposta Easy Basket nasce con l intento di facilitare l approccio al Giocosport Minibasket

Dettagli

IL MINIBASKET in ITALIA :

IL MINIBASKET in ITALIA : IL MINIBASKET in ITALIA : l Emozione, la Scoperta e il Gioco. I primi intervento per l angolo tecnico del nostro sito li voglio prendere da una delle esperienze professionalmente più gratificanti della

Dettagli

IPSSAR Matteotti G. - PISA. Programmazione di Scienze Motorie classe III Sala B A. S. 2014/2015

IPSSAR Matteotti G. - PISA. Programmazione di Scienze Motorie classe III Sala B A. S. 2014/2015 IPSSAR Matteotti G. - PISA Programmazione di Scienze Motorie classe III Sala B A. S. 2014/2015 Obiettivi trasversali formativi Nel rispetto delle linee guida ministeriali, le Scienze Motorie promuovono

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

Accoglienza CHI BEN COMINCIA...

Accoglienza CHI BEN COMINCIA... Accoglienza CHI BEN COMINCIA... Anno scolastico 2010/2011 Osservazioni della Commissione L accoglienza è un percorso che ha come finalità: La formazione di un gruppo di lavoro (clima idoneo all apprendimento)

Dettagli

1 Circolo Didattico di Sondrio - Commissione per l handicap Progetto A piccoli passi

1 Circolo Didattico di Sondrio - Commissione per l handicap Progetto A piccoli passi QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE SULLA QUALITÁ DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA Questo questionario è rivolto a tutte le insegnanti della scuola e vuole essere un occasione di riflessione sulle variabili di

Dettagli

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Nome........ Classe. SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Perché perché Ci sono tanti buoni motivi per impegnarsi nello stage? Individua 3 buoni motivi per cui ritieni che valga la

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

PROF. TODINI MANUELA. MATERIA: Scienze Motorie e Sportive. CLASSE terza B

PROF. TODINI MANUELA. MATERIA: Scienze Motorie e Sportive. CLASSE terza B ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE MONTE SAN PIETRO M.I.U.R. U.S.R. EMILIA ROMAGNA Ambito territoriale n.2 PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. TODINI MANUELA MATERIA: Scienze Motorie

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

ORGANIZZAZIONE DI UNA MANIFESTAZIONE SPORTIVA SCOLASTICA

ORGANIZZAZIONE DI UNA MANIFESTAZIONE SPORTIVA SCOLASTICA TORNEO DI MINIVOLLEY per le classi prime delle scuole secondarie di 1 grado ANNO SCOLASTICO 2011-2012 PRESENTAZIONE I Giochi Sportivi Studenteschi di PALLAVOLO della scuola secondaria di 1 grado prevedono

Dettagli

ALCUNE PROPOSTE PER INSEGNARLO

ALCUNE PROPOSTE PER INSEGNARLO I primi Giochi Easy : Il Palleggio ALCUNE PROPOSTE PER INSEGNARLO Insalata Mista. (stimolare l abitudine all utilizzo del palleggio) Dal palleggio in libertà tuttocampo dei bambini, dividere il campo in

Dettagli

Progetto LLP-LDV-TOI-09-IT-0448 ValeRIA Valutare la relazione tra insegnamenti e apprendimenti

Progetto LLP-LDV-TOI-09-IT-0448 ValeRIA Valutare la relazione tra insegnamenti e apprendimenti Progetto LLP-LDV-TOI-09-IT-0448 ValeRIA Valutare la relazione tra insegnamenti e apprendimenti Il docente agli occhi dello studente Due scuole partner hanno somministrato il questionario Il docente agli

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO CIVEZZANO

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO CIVEZZANO ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO CIVEZZANO SP/SSPG di ALBIANO PROGRAMMA DISCIPLINARE SVOLTO PSI IV BIENNIO ITALIANO Anno scolastico 2014-2015 COMPETENZE, ABILITÀ, CONOSCENZE

Dettagli

Liceo Classico Anco Marzio Roma Programmazione di Scienze Motorie per Obiettivi Minimi A.S. 2014/2015

Liceo Classico Anco Marzio Roma Programmazione di Scienze Motorie per Obiettivi Minimi A.S. 2014/2015 Liceo Classico Anco Marzio Roma Programmazione di Scienze Motorie per Obiettivi Minimi A.S. 2014/2015 FINALITÀ EDUCATIVE DELLA DISCIPLINA Concorrere alla formazione e allo sviluppo dell area corporea e

Dettagli

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Oggetto problema Osservazioni rispetto all autoanalisi Oggetto definito e area di riferimento Coerenza

Dettagli

IL CORPO E IL MOVIMENTO. INDICATORI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO STANDARD PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL ALUNNO

IL CORPO E IL MOVIMENTO. INDICATORI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO STANDARD PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL ALUNNO SCUOLA DELL INFANZIA IL CORPO E IL MOVIMENTO POTENZIARE LE ATTIVITÀ MOTORIE ALLE ATTIVITÀ DI GIOCO MOTORIO/ SPORTIVO DENOMINARE E INDIVIDUARE LE PARTI DEL CORPO CONTROLLANDOLE GLOBALMENTE. DISCRIMINARE

Dettagli

Scuola, Legalitàe e Rugby

Scuola, Legalitàe e Rugby Scuola, Legalitàe e Rugby Gioco a Rugby, rispetto le Regole Progetto indirizzato alle 5^ Elementari e 1^ Medie degli Istituti Scolastici della provincia di Catania Il progetto Scuola, Legalità e Rugby

Dettagli

ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO VALBOITE LICEO CLASSICO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE CLASSE SECONDA A.S.

ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO VALBOITE LICEO CLASSICO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE CLASSE SECONDA A.S. ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO VALBOITE LICEO CLASSICO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE CLASSE SECONDA A.S.2014/2015 Insegnante: Cristina Nardini 1. FINALITA DELLA DISCIPLINA

Dettagli

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

Questionario di gradimento rivolto a Genitori e Studenti. a. s. 2014/15

Questionario di gradimento rivolto a Genitori e Studenti. a. s. 2014/15 Questionario di gradimento rivolto a Genitori e Studenti a. s. 2014/15 Il questionario genitori è stato somministrato durante il secondo colloquio quadrimestrale. Pertanto il campione esaminato è costituito

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA. Contenuti Attività Metodo Strumenti Durata (in ore) Riconoscere e denominare le forme geometriche presenti nell ambiente

SCUOLA DELL INFANZIA. Contenuti Attività Metodo Strumenti Durata (in ore) Riconoscere e denominare le forme geometriche presenti nell ambiente SCUOLA DELL INFANZIA Obiettivi di apprendimento Conoscere i poligoni regolari Contenuti Attività Metodo Strumenti Durata (in ore) Riconoscere e denominare le forme geometriche presenti nell ambiente Ricostruzione

Dettagli

Con un gioco si possono lavorare diversi aspetti: Come proporre un gioco:

Con un gioco si possono lavorare diversi aspetti: Come proporre un gioco: Il gioco se usato e svolto in una maniera consona, farà si che l' allievo si diverta e nello stesso tempo raggiunga degli scopi precisi che voi vi siete proposti. Con un gioco si possono lavorare diversi

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 SCUOLA DELL INFANZIA TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO

Dettagli

PROGETTO GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI SCUOLA PRIMARIA

PROGETTO GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI SCUOLA PRIMARIA PROGETTO GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI SCUOLA PRIMARIA Premessa Il Progetto Giochi Sportivi Studenteschi si propone di rimarcare l importanza della: Corporeità e della motricità, intese come elementi portanti

Dettagli

JUDO COME EDUCAZIONE MOTORIA

JUDO COME EDUCAZIONE MOTORIA JUDO COME EDUCAZIONE MOTORIA L età d oro della motricità La prima età scolare DAI 6 AI 10 ANNI Tratti dominante del comportamento motorio per i bambini dai 6 ai 10 anni Notevole vivacità Bisogno di imitazione

Dettagli

allenare gli attaccanti nella ricerca della posizione ottimale per andare a rete

allenare gli attaccanti nella ricerca della posizione ottimale per andare a rete Smarcamento Mini partite 3>3 su un quadrato di 15x15. Goal valido solo dopo aver effettuato uno stop agli angoli del campo di gioco. 4>2 su un quadrato di 15x15. Il goal viene realizzato su stop su uno

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA A.S. 2013/2014 QUESTO FASCICOLO APPARTIENE A CLASSE PRIMA

PROGETTO ACCOGLIENZA A.S. 2013/2014 QUESTO FASCICOLO APPARTIENE A CLASSE PRIMA ZENALE e BUTIINONE EENNTTEE CCEERRTTIIFFII CCAATTOO SSIISS TTEEMMAA QQUUAALLII TTAA IISSOO 99000011: :22000088 ACCREDITATO REGIONE LOMBARDIA TEST CENTER AICA Ministero della Pubblica Istruzione Istituto

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

IC SIGNA-Secondaria-PROGRAMMAZIONE ANNUALE di Ed. Fisica (In raccordo con Curricolo verticale e Indicazioni nazionali)

IC SIGNA-Secondaria-PROGRAMMAZIONE ANNUALE di Ed. Fisica (In raccordo con Curricolo verticale e Indicazioni nazionali) IC SIGNA-Secondaria-PROGRAMMAZIONE ANNUALE di Ed. Fisica (In raccordo con Curricolo verticale e Indicazioni nazionali) CLASSE PRIMA GRIGLIA N 1 IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO Ha cura

Dettagli

La lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro)

La lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro) La lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro) Abdelkrim Boussetta Ispettorato Regionale - Rabat 1 Corso di formazione Accademia di Rabat, giovedi 21 ottobre 2010 Docente Studente Materia 2 Insegnamento

Dettagli

CATEGORIA PULCINI. Si passera dalla fase del essere POTER giocare, alla fase del SAPER giocare.

CATEGORIA PULCINI. Si passera dalla fase del essere POTER giocare, alla fase del SAPER giocare. Dagli 8 ai 10 ani anni il ragazzo apprende il linguaggio del proprio corpo ed è in grado di rapportarsi con l attrezzo palla. Io, il mio corpo,la palla, sono quelle le parole che il ragazzo utilizzerà.

Dettagli

Sistema qualità IC 16 Verona

Sistema qualità IC 16 Verona Sistema qualità IC 16 Verona Formazione 2012-2013 Report dei questionari di gradimento somministrati al Collegio dei Docenti del 21/06/2013 Studio 06 Giugno 2013 Anno Scolastico 2012-2013 Introduzione

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

Scuola secondaria di primo grado Lana Fermi Brescia PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Classi prime e seconde OBIETTIVI FORMATIVI

Scuola secondaria di primo grado Lana Fermi Brescia PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Classi prime e seconde OBIETTIVI FORMATIVI Scuola secondaria di primo grado Lana Fermi Brescia PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Classi prime e seconde UDA 1) Revisione e consolidamento dello schema corporeo. Consolidamento e

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Programmazione disciplinare biennio

DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Programmazione disciplinare biennio Livelli di competenza A= Esperto (Livello 1) B= Competente (Livello 2) C= Principiante (Livello 3) ASSE LINGUAGGI DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Programmazione disciplinare biennio FORMAT UNITARIO

Dettagli

PRINCIPI GENERALI DI LAVORO CON I BAMBINI 5-6 ANNI CARICO MENTALE

PRINCIPI GENERALI DI LAVORO CON I BAMBINI 5-6 ANNI CARICO MENTALE PRINCIPI GENERALI DI LAVORO CON I BAMBINI 5-6 ANNI Prima di inoltrarmi ad analizzare le proposte da proporre ai bambini di 5-6 anni, spiego un concetto, a mio parere, importante, il: CARICO MENTALE Quando

Dettagli

YouLove Educazione sessuale 2.0

YouLove Educazione sessuale 2.0 YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in

Dettagli

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014)

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) ANALISI DI SITUAZIONE di partenza - LIVELLO COGNITIVO La classe 4 sezione

Dettagli

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita. PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono

Dettagli

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Alunna/o Classe. Sezione. Data di nascita Nazionalità.. Data d arrivo in Italia. Numero degli anni di scolarità. di

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado Via Nazionale, 35/b 32030 - QUERO (Belluno) I PLAY WITH ENGLISH

Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado Via Nazionale, 35/b 32030 - QUERO (Belluno) I PLAY WITH ENGLISH I PLAY WITH ENGLISH Progetto di Lingua Inglese - Scuola dell Infanzia - ANNO SCOLASTICO 2012/2013 1. PREMESSA La società multietnica e multiculturale fa emergere il bisogno formativo relativo alla conoscenza

Dettagli

NB: la classe ha scelto il titolo REGOLE DA SEGUIRE IN CASO DI INCENDIO

NB: la classe ha scelto il titolo REGOLE DA SEGUIRE IN CASO DI INCENDIO Documento n. 6 TITOLI INDIVIDUATI DAI GRUPPI 1. AL FUOCO 2. REGOLE DA SEGUIRE IN CASO DI INCENDIO 3. ALLARME ANTI INCENDIO 4. UN INCENDIO A SCUOLA NB: la classe ha scelto il titolo REGOLE DA SEGUIRE IN

Dettagli

UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO

UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO Le capacità cognitive richieste per far fronte alle infinite modalità di risoluzione dei problemi motori e di azioni di gioco soprattutto

Dettagli

1. Presentazione del programma. 3. Metodologia didattica e contenuti. 4. L organizzazione della lezione in aula sincrona

1. Presentazione del programma. 3. Metodologia didattica e contenuti. 4. L organizzazione della lezione in aula sincrona Guida didattica Programma di. Epatente 1. Presentazione del programma 2. Struttura del programma 3. Metodologia didattica e contenuti 4. L organizzazione della lezione in aula sincrona 5. Raccomandazioni

Dettagli

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA 1. LE REGOLE OBIETTIVI Sapere: Che la convivenza tra soggetti diversi ha bisogno di regole. Conoscere il significato della parola Regola della forte connessione tra regole e valori.

Dettagli

REGOLAMENTO SCHEDA TECNICA

REGOLAMENTO SCHEDA TECNICA Con il patrocino di: PROGETTO per la SCUOLA SECONDARIA di II GRADO Presentano: I SEMI dell ETICA Piantare oggi un seme nella coscienza dei ragazzi attraverso lo sport, significa far crescere dei cittadini

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA G. CIGNA- G BARUFFI F. GARELLI MONDOVI

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA G. CIGNA- G BARUFFI F. GARELLI MONDOVI ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA G. CIGNA- G BARUFFI F. GARELLI MONDOVI PROGRAMMAZIONE ANNUALE DEL CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Docente : Prof. ARUNDO CLAUDIA CLASSE : PRIMA

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

Il tempo che dedico alla valutazione delle prove di apprendimento lo considero:

Il tempo che dedico alla valutazione delle prove di apprendimento lo considero: Progetto LLP-LDV-TOI-9-IT-8 8 ValeRIA Valutare la relazione tra insegnamenti e apprendimenti Autoriflessione del formatore sulla valutazione Il questionario è stato somministrato a 6 formatori di cui 98

Dettagli

FAC SIMILE FORMULARIO COMPILAZIONE E CONSEGNA SOLO ON LINE http://www.indire.it/indicazioni/monitoraggio/ Monitoraggio dei documenti programmatici

FAC SIMILE FORMULARIO COMPILAZIONE E CONSEGNA SOLO ON LINE http://www.indire.it/indicazioni/monitoraggio/ Monitoraggio dei documenti programmatici A che punto siamo... indicazioni per il curricolo e indicazioni nazionali Monitoraggio dei documenti programmatici Formulario A PARTE GENERALE Formulario A - PARTE GENERALE - Pagina n 1 /11 Il piano dell

Dettagli

Realizzazione di una chat su protocollo HTTP

Realizzazione di una chat su protocollo HTTP Università di Pisa Università di Pisa Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) Realizzazione di una chat su protocollo HTTP Realizzazione di una chat su protocollo HTTP Feo

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto Valutazione e Miglioramento, un progetto dell INVALSI finanziato con il contributo dei fondi europei PON. Come sa, l obiettivo del progetto

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB) PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENTIFICO Scienze Applicate LICEO TECNICO x ISTITUTO TECNICO

Dettagli

Anno Scolastico 2010/11 Istituto d Istruzione Superiore Artusi Forlimpopoli. Programmazione Disciplina: Educazione Fisica

Anno Scolastico 2010/11 Istituto d Istruzione Superiore Artusi Forlimpopoli. Programmazione Disciplina: Educazione Fisica Anno Scolastico 2010/11 Istituto d Istruzione Superiore Artusi Forlimpopoli Programmazione Disciplina: Educazione Fisica Obiettivi essenziali per il biennio: Ciascun alunno, al termine del biennio, dovrà:

Dettagli

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14

Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14 22/01/2015 Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14 Strutture diurne 1. Situazione di partenza «scuola in movimento» è un programma di portata nazionale dell Ufficio federale dello

Dettagli

COSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE SUL METODO DI STUDIO. FINALITA Favorire il piacere allo studio OBIETTIVI GENERALI

COSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE SUL METODO DI STUDIO. FINALITA Favorire il piacere allo studio OBIETTIVI GENERALI COSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE SUL METODO DI STUDIO FINALITA Favorire il piacere allo studio GENERALI Acquisire un efficace metodo di studio Acquisire una buona autonomia di lavoro a scuola e a casa.

Dettagli