Lo scoiattolo Codino Ti accompagna nel cammino Se ascolto gli darai Bello e sano crescerai

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1 Lo scoiattolo Codino Ti accompagna nel cammino Se ascolto gli darai Bello e sano crescerai Per avere un bel sorriso Pochi dolci e spazzolino E per essere più forte Cibi sani e tanto sport Quando vai in bicicletta Metti il casco sulla testa Ed in casa occhi aperti Che ci sono tanti rischi Poi da grande fai attenzione No al fumo che fa male Se in forma vuoi restare Da grande e da bambino Non dovrai dimenticare I consigli di Codino!! MANUALE DIDATTICO PER INSEGNANTI DELLA SCUOLA PRIMARIA GUIDA INTRODUTTIVA Anno scolastico 2007/2008

2 1) INTRODUZIONE La salute intesa come stato di benessere fisico mentale e sociale va considerata come risorsa per la vita quotidiana e diventa sempre più una responsabilità collettiva, in quanto coinvolge la popolazione nel suo contesto di vita. L educazione sanitaria è un processo educativo che tende a responsabilizzare gli individui, singoli o a gruppi, nella difesa della salute propria e altrui. La vita quotidiana diventa allora lo spazio privilegiato per la promozione della salute che non può essere considerata il risultato di una sola azione o intervento, ma è un processo complesso che implica la responsabilità di più attori. Lo scopo essenziale consiste quindi nella responsabilizzazione informata e consapevole degli individui per orientare le scelte comportamentali. Nella circolare del Ministero della Pubblica Istruzione si ribadisce che le linee guida dell OMS affidano alle istituzioni preposte all educazione delle nuove generazioni due funzioni principali in ordine all educazione alla salute e alla prevenzione delle dipendenze patologiche: quella informativa e quella formativa, da esplicare in modo continuo e strutturale, attraverso programmi che si avvalgano degli strumenti ordinari dell attività scolastica e mediante un azione concertata e condivisa con le agenzie socio-sanitarie del territorio. L attuale concetto di salute comporta il superamento della sola prospettiva preventiva in favore di un ottica che enfatizza la promozione della salute e la valorizzazione della persona: cultura, scuola e persona sono inscindibili (1). Inoltre tra gli obiettivi dell OMS per il 2010 è incluso che almeno il 50% dei bambini dovrà avere l opportunità di essere educato in una scuola materna che promuove la salute e il 95% in una scuola dell obbligo che promuove salute. 2) ANALISI DI CONTESTO La scuola è da sempre considerato il luogo privilegiato per la promozione della salute soprattutto se si tiene conto che i ragazzi vi passano almeno ore tra l infanzia e l adolescenza e che la scuola può sviluppare dei programmi a lungo termine, coerenti e progressivi, di promozione della salute che vanno oltre la semplice informazione, permettendo ai giovani di sviluppare le proprie competenze. Essendo ormai dimostrato che le lezioni isolate hanno un effetto limitato a breve termine, è stata avanzata una proposta per la scuola che prevede la redazione di un flessibile curriculum a spirale dove gli insegnamenti relativi ad aree specifiche della salute siano trattati e ripetuti più volte durante la vita scolastica. I punti di forza di questa metodologia sono la progressività, la continuità e la sovrapposizione del programma a spirale, con frequenti e continui richiami ai temi della salute. L educazione alla salute nella scuola dell autonomia assume una dimensione trasversale rispetto allo svolgimento delle attività didattiche: occorre in primo luogo promuovere, nell ambito del piano dell Offerta Formativa (POF), la realizzazione di percorsi multidisciplinari di educazione alla salute, favorendo l utilizzo di una quota del curricolo opzionale per porre in essere, d intesa con le ASL e gli altri soggetti competenti presenti sul territorio, strategie di prevenzione e lotta al disagio trasversali alle discipline curricolari (1). La nuova proposta consiste nella elaborazione di uno strumento rivolto agli insegnanti della Scuola primaria per favorire il benessere della popolazione scolastica.

3 3) OBIETTIVO GENERALE Fornire a bambini e adolescenti maggiori abilità e competenze per fare scelte salutari, riducendo la disomogeneità territoriale della distribuzione e della tipologia di interventi di educazione alla salute nelle Scuole Primarie della Provincia di Sondrio 4) OBIETTIVI SPECIFICI Definizione e condivisione di un percorso educativo a carattere curriculare articolato nei 5 anni scolastici Preparazione e condivisione del materiale didattico Formazione del personale docente Inserimento del programma curriculare nel POF (piano dell offerta formativa) nelle scuole primarie della Provincia di Sondrio Attuazione dei moduli didattici previsti dal percorso formativo 5) DESTINATARI DIRETTI: Dirigenti scolastici e insegnanti della Scuola primaria (circa 1000) INDIRETTI: Alunni della scuola primaria della Provincia di Sondrio (circa 8500); Genitori degli alunni (circa 16000) Nell anno scolastico 2007/2008 sono previste: 101 classi prime 97 classi seconde 100 classi terze 105 classi quarte 105 classi quinte 6) STRUTTURE COINVOLTE DIREZIONE SANITARIA DIPARTIMENTI E SERVIZI DELL ASL UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE SCUOLE 7) MATERIALE STRUMENTI E METODI Proposta di programma La proposta di programma, elaborata dal gruppo per l educazione alla salute dell ASL, prevede l articolazione nei seguenti moduli, strutturati in unità didattiche, da svolgere nei 5 anni della scuola Primaria: 1 anno: igiene orale e personale ed educazione alla postura 2 anno: educazione alimentare e sicurezza domestica 3 anno: sicurezza domestica e stradale 4 anno: tabagismo e dipendenze 5 anno: tabagismo Il modulo di promozione dell attività fisica sarà articolato in tutti i 5 anni.

4 Costituzione di un Gruppo Tecnico Interistituzionale Il gruppo tecnico è composto da operatori della ASL e da operatori scolastici ed ha, tra i suoi primi compiti, l elaborazione del protocollo di intesa, la preparazione e condivisione dei moduli didattici e la pianificazione operativa. Elaborazione del protocollo di intesa Il protocollo di intesa (Allegato 1) a firma del Direttore Generale della ASL e del Dirigente dell Ufficio Scolastico Regionale, condiviso dai Dirigenti Scolastici, definisce l impegno dei due Enti per cinque anni a partire dall anno scolastico 2007/2008. Preparazione del materiale didattico Attraverso l apporto congiunto delle competenze tecniche degli operatori sanitari e di quelle didattiche degli operatori scolastici è stato elaborato uno strumento (manuale didattico) flessibile e dinamico che, in qualunque momento, può essere arricchito e aggiornato. Il ruolo dell operatore sanitario diventa soprattutto quello di formatore, costruttore di linee di indirizzo e di supporto tecnico per gli insegnanti. Ogni referente dell ASL di modulo formativo/didattico propone gli obiettivi educativi da raggiungere, l articolazione del modulo in unità didattiche con le relative azioni da svolgere, l eventuale coinvolgimento dei genitori e predispone il materiale didattico da fornire alla scuola per il raggiungimento degli obiettivi educativi. Lo svolgimento del modulo e il raggiungimento degli obiettivi proposti avviene, comunque, sempre nel rispetto dell autonomia delle singole scuole e dell autonomia professionale degli insegnanti. Il programma può essere svolto dagli insegnanti in sinergia e in modo trasversale all interno di ogni singola classe durante il normale svolgimento dell attività didattica ordinaria. Ogni insegnante potrà intervenire nel proprio ambito di competenza sviluppando le unità didattiche proposte o anche con altri strumenti individuati in base alla classe ed alle sue esigenze, che andranno ad arricchire il manuale didattico. Tutto il materiale è messo a disposizione delle scuole in CD-ROM; i referenti di progetti sono disponibili in qualsiasi momento per fornire chiarimenti, consulenze e supporto tecnico. Corso di formazione per gli insegnanti All inizio di ogni anno scolastico saranno organizzati nei 5 Distretti dei corsi di formazione della durata di 2-3 pomeriggi rivolti agli insegnanti della scuola primaria. In questi corsi saranno illustrate le finalità del progetto e le modalità operative. Inoltre rappresenteranno un importante momento di scambio e di incontro tra insegnanti ed operatori sanitari. Riconoscimento di scuola che promuove salute Alla scuola che aderisce al programma curriculare sarà assegnato un attestato di qualità in quanto scuola che promuove salute. Agli alunni all inizio del percorso curriculare (1^ elementare) viene consegnato il Quaderno della salute che lo accompagnerà per tutto il percorso e al termine sarà rilasciato il pagellino della salute.

5 8) VALUTAZIONE ED INDICATORI Valutazione di processo 1) ANNUALE compilazione da parte degli insegnanti di una scheda standardizzata per ogni classe che ha svolto il programma da restituire all ASL per rilevare dove l intervento è stato fatto, a chi, se è stato completato, il gradimento e i suggerimenti INDICATORE: n. di schede pervenute/n. di classi aderenti al programma Valore atteso =>70% Grado di Soddisfazione medio/alto => 70% 2) ANNUALE: Inserimento del programma curriculare nel POF della scuola e svolgimento dei moduli previsti: ogni scuola dovrà inviare alla ASL l estratto del proprio POF dove sono indicati gli obiettivi da raggiungere in tema di educazione alla salute INDICATORE: n. di scuole che hanno inserito il programma nel POF/n. totale delle scuole Valore atteso =>70% n. di alunni che hanno svolto il programma/n. totale alunni target valore atteso => 70% n. di unità didattiche svolte/n. totale di unità didattiche previste Valore atteso =>80% Valutazione di risultato QUINQUENNALE La valutazione di ogni singolo progetto diventerà una valutazione globale attraverso l istituzione di un sistema di sorveglianza sugli stili di vita che andrà a monitorare alcuni aspetti della salute di bambini e adolescenti. Sarà selezionato un set di indicatori sui comportamenti e stili di vita che saranno indagati mediante somministrazione di un questionario in 1^ media, prevedendo una prima rilevazione in fase iniziale (anno scolastico 2007/08) e una rilevazione dopo 5 anni al termine del ciclo scolastico. Il modello di riferimento è il questionario HBSC (Health Behaviour in School-Aged Children) dell OMS per gli adolescenti. Questa modalità operativa ci consentirà di valutare nel tempo il trend dei principali comportamenti a rischio (sperimentazione di alcol e fumo, pratica di attività fisica, comportamenti alimentari, ecc.) e l evoluzione dei modelli comportamentali. INDICATORE: n. di questionari compilati/n. di questionari somministrati Valore atteso => 70% INDICATORI: trend dei principali comportamenti a rischio (da selezionare)

6 PROGRAMMA CURRICULARE 1^ ANNO Igiene alla persona e igiene orale Educazione alla postura e promozione dell attività fisica Programma di promozione dell igiene personale e orale:

7 INTRODUZIONE Nella sua strategia di promozione della salute l OMS assegna un ruolo preminente alla prevenzione delle malattie della bocca. I fattori di rischio delle malattie della bocca si sovrappongono a quelli delle più comuni malattie croniche (cardiovascolari, diabete, tumori). Avere cura della salute della propria bocca è molto più che curare solo i denti: si tratta infatti di influire in modo positivo su tutto lo stato di salute e sul benessere generale della persona. La carie rappresenta ancora oggi una patologia a larghissima diffusione nella popolazione infantile e questo dato è ampiamente confermato anche nella nostra Provincia dove il 63% dei dodicenni ha avuto esperienza di carie. E importante far imparare le buone norme comportamentali fin da piccoli; per questo la scuola materna ed elementare diventano luoghi privilegiati per lo svolgimento di attività educative di promozione della salute orale. DESTINATARI OBIETTIVI EDUCATIVI Alunni della prima classe della Scuola Primaria Insegnanti Genitori OBIETTIVO GENERALE Ridurre l incidenza della carie nella popolazione scolastica della Provincia di Sondrio in linea con gli obiettivi fissati dall OMS, mediante la promozione e l adozione di stili di vita salutari. Sensibilizzare il bambino sulla necessità di praticare una corretta igiene personale OBIETTIVI SPECIFICI IGIENE ORALE Conoscere la funzione dei denti e l utilità del fluoro Sapere la funzione del cibo, quali alimenti preferire e riconoscere quelli cariogeni Sapere cosa sono i batteri e perché bisogna lavarsi (placca batterica) Conoscere la funzione dello spazzolino e le modalità di utilizzo Sapere cosa è la carie, come si previene e come si cura Posizionare gli alimenti nella piramide e riconoscere gli alimenti cariogeni Riconoscere il proprio spazzolino e saper spazzolare i denti con la tecnica corretta Riconoscere la giusta dose di dentifricio e quando lo spazzolino va sostituito Non consumare dolci fuori pasto Preferire la frutta per merenda Mangiare frutta e verdura durante il pasto a scuola Lavare i denti almeno due volte al giorno

8 IGIENE PERSONALE Sapere cosa sono i germi e come si trasmettono Conoscere le zone sensibili del corpo in cui i germi tendono maggiormente a svilupparsi Conoscere le più elementari norme di igiene personale Imparare e praticare in modo efficace i gesti quotidiani di igiene personale ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Il Modulo sull Igiene Orale è suddiviso in 4 unità didattiche che riproducono la SEDIA DELLA PREVENZIONE che mantiene il suo equilibrio su 4 gambe: L assunzione del fluoro La scelta e il consumo di cibi non cariogeni La pulizia dei denti I controlli dal dentista A queste si aggiunge un unità didattica specifica per l igiene personale da sviluppare in fase iniziale che affronta anche il tema della salute. STRUMENTI EDUCATIVI Lezioni a cura degli insegnanti e discussione in classe sulla base del manuale suddiviso in 4 unità didattiche per l igiene orale e 2 unità didattiche per l igiene personale: Unità 1: l igiene orale Unità 2: l alimentazione Unità 3: il fluoro Unità 4: il controllo del dentista Unità didattica : A La salute un tesoro prezioso Unità didattica : B L igiene personale Schede didattiche, scheda di verifica dell apprendimento Strumenti per l igiene orale (spazzolino, pastiglia rivelatrice di placca, filo interdentale) Depliant per i genitori Ricerche individuali o di gruppo, interviste Realizzazione di cartelloni, disegni, filastrocche, modelli in plastilina Giochi, rappresentazioni teatrali DURATA DEL PROGETTO Almeno 10 ore da svolgere nel 2 quadrimestre

9 APPROFONDIMENTI/PER SAPERNE DI PIU Schede tecniche di approfondimento previste sul manuale Consulenza su temi specifici su richiesta dell insegnante Collegamento con altri progetti (alimentazione, attività fisica ) INCONTRI CON L ESPERTO IN CLASSE Durante lo svolgimento del progetto su richiesta dell insegnante CON I GENITORI Durante lo svolgimento del progetto (all inizio o alla fine dell attività) su richiesta dell insegnante ANNUALE/INSEGNANTI Compilazione scheda finale standard VALUTAZIONE

10 Educazione alla postura e promozione dell attività fisica. La realizzazione del modulo relativo alla promozione dell attività fisica è prevista in tutti i 5 anni della Scuola Primaria.

11 INTRODUZIONE L attività fisica praticata regolarmente incide in modo significativo sulla qualità della vita, migliorando lo stato di salute e riducendo il rischio di mortalità generale. Sono numerosi, infatti, i benefici fisiologici prodotti, con conseguente riduzione del rischio di insorgenza di patologie importanti, quali malattie cardiovascolari, diabete, obesità, alcuni tipi di tumore, malattie osteo-articolari e paramorfismi. Il nostro progetto si propone di lavorare sulla promozione di stili di vita più attivi e sulla base di proposte di gioco e di pratiche all aria aperta, che vedano come protagonisti innanzi tutto i bambini, ma anche le famiglie. Sono ancora pochi i bambini che a casa propria o con la famiglia dedicano parte del tempo libero all attività motoria. Il computer, la televisione, la play station hanno preso il posto della bicicletta, del pallone e dei giochi con gli amici, riducendo la pratica fisica e le esperienze di contatto con gli altri. E paradossale che due ragazzi si sfidino al gioco del calcio o del tennis sullo schermo di un computer! Poiché una delle maggiori preoccupazioni dei genitori di ragazzi in età scolare è se e come la cartella possa provocare danni alla salute, in particolare nei confronti di una struttura considerata a torto fragile come la colonna vertebrale, la prima parte del progetto è dedicata a chiarire questa problematica. La seconda parte prende invece in esame l importanza dell attività fisica, in questo caso attività ludico-motoria, che riveste un ruolo fondamentale nel favorire la crescita globale dell individuo e non deve essere considerata un elemento accessorio. Da questa prima esperienza i ragazzi arriveranno poi per gradi di apprendimento alla pratica sportiva più specifica traendo vantaggio dalla più ampia base di esperienze motorie sperimentate. OBIETTIVI EDUCATIVI DESTINATARI Alunni (dalla prima alla quinta classe) della Scuola Primaria Insegnanti Genitori OBIETTIVO GENERALE Finalità del progetto è quella di promuovere stili di vita non sedentari, invogliando i bambini a sperimentare insieme ai genitori il piacere del movimento e di renderli consapevoli che praticare attività fisica, in modo costante, produce benefici anche a lungo termine sulla qualità della vita. OBIETTIVI SPECIFICI Incrementare l attività fisica giornaliera dei bambini sia strutturata che libera, attraverso esercizi e giochi da fare in classe, in palestra o all aperto. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Il progetto prevede: PARTE TEORICA (5 moduli uno per classe): Schede e unità didattiche. Materiale di approfondimento previsto sul manuale. PARTE PRATICA (unico modulo per tutte le classi): Raccolta di giochi/esercizi da fare in classe, in palestra e all aria aperta.

12 ARTICOLAZIONE DEI CINQUE MODULI Modulo prima elementare Presentazione del progetto agli alunni. Dimostrazione della corretta postura sui banchi scolastici. Gioco dello stop. Scheda didattica La colonna vertebrale ci sopporta per tutta la vita Trattiamola bene!. Modulo seconda elementare Unità didattica: Ritorniamo un po indietro nel tempo. È prevista una raccolta di immagini, foto e una breve intervista a nonni e/o genitori su: - Giochi di un tempo. - Luoghi di svolgimento degli stessi. - Utilizzo della televisione e del computer. - Utilizzo dei mezzi di trasporto. Modulo terza elementare Unità didattica: Movimento e Storia della colonna vertebrale. - Evoluzione della colonna vertebrale da elemento orizzontale a elemento verticale. - Funzioni della colonna vertebrale. Unità didattica: Benefici dell attività fisica e del movimento. È previsto un sondaggio rivolto ai genitori sul tempo che i bambini quotidianamente dedicano ad attività che richiedono movimento e sul tempo che trascorrono in attività sedentarie. Modulo quarta elementare Scheda didattica: Osserviamo il nostro corpo a riposo e in movimento. - Conoscere il proprio cuore e il battito in relazione al movimento. - Conoscere le variazioni del respiro dopo un gioco in movimento. - Osservare che con il movimento varia la temperatura del proprio corpo ed il colore della cute. Unità didattica: Lo sport fa veramente bene?. Si fa un elenco degli sport praticati dagli alunni. Lettura e commento su: - Benefici - Età più idonea per cominciare - Precauzioni da adottare. Unità didattica: Piramide del movimento. Modulo quinta elementare Unità didattica: Lo sport fa bene, e non solo al fisico Lettura di un testo con discussione in classe. L insegnante insieme agli alunni organizzerà una gara, un gioco di squadra mettendo in evidenza come lo sport insegna importanti valori ( solidarietà, autodisciplina, rispetto, socializzazione etc.).

13 STRUMENTI EDUCATIVI Lezioni a cura degli insegnanti e discussione in classe. Schede e unità didattiche. Ricerche individuali o di gruppo, interviste. Realizzazione di cartelloni, disegni e filastrocche. Giochi/esercizi da fare in classe, in palestra o all aria aperta. DURATA DEL PROGETTO PARTE TERORICA: Almeno 10 ore per ogni anno scolastico PARTE PRATICA: Da sviluppare nelle ore già previste per l attività motoria APPROFONDIMENTI/PER SAPERNE DI PIU Schede tecniche di approfondimento previste sul manuale Collegamento con altri progetti (movimento e alimentazione, attività fisica e dipendenze..) INCONTRI CON L ESPERTO IN CLASSSE Su richiesta dell insegnante (da valutare) CON I GENITORI Non previsto ANNUALE/INSEGNANTI Compilazione scheda finale standard VALUTAZIONE

14 2 ANNO Educazione Nutrizionale Sicurezza domestica (prima parte) Promozione dell attività fisica Il PAESE DI NUTRIBENE Programma di educazione nutrizionale.

15 INTRODUZIONE Negli ultimi decenni le abitudini alimentari sono notevolmente cambiate. L ampia gamma di prodotti alimentari offerti dal mercato induce ad una alimentazione troppo ricca di zuccheri semplici, grassi e proteine animali rispetto al reale fabbisogno dell organismo. Questa tendenza si evidenzia già dall infanzia in cui, ad esempio, la merenda risulta ormai costituita da patatine, biscotti farciti e tutta una serie di snack dolci e salati. Anche a tavola il pasto dei bambini è sempre più ricco di piatti pronti industriali. La frutta e ancor più la verdura tendono ad avere un ruolo di secondo piano nell alimentazione. La raccomandazione internazionale di consumare, come fattore protettivo, almeno 5 e 3 porzioni di frutta e verdura al giorno, rispettivamente per adulti e bambini, in provincia di Sondrio è seguita solo da 1 persona su 6 (studio Passi 2005). All età di 6 anni si è osservata una prevalenza di eccesso ponderale dell 11% nei maschi e del 4% nelle femmine, dato che si mantiene tale negli adolescenti indagati di età dai 15 ai 19 anni (fonte servizio Medicina Preventiva di Comunità anno 2005); per quanto riguarda la popolazione adulta, dai 19 ai 69 anni, il 33% risulta in eccesso ponderale (fonte Servizio Medicina Preventiva di Comunità anno 2005). Si ritiene pertanto basilare l attivazione precoce di programmi che inducano ad un corretto stile alimentare, con la collaborazione degli insegnanti e dei genitori. OBIETTIVI EDUCATIVI DESTINATARI Alunni della seconda classe della Scuola Primaria OBIETTIVO GENERALE Aumentare la consapevolezza dell importanza di un corretto stile alimentare nell ottica del potenziamento dello stato di salute della popolazione. OBIETTIVI SPECIFICI Incrementare il consumo di frutta e verdura. Ridurre il consumo di snack dolci e salati. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Attività previste. Si auspica che le informazioni di base e gli interventi didattici e ludici complementari, proposti nel modulo, costituiscano attività interdisciplinare, coinvolgente l intera équipe docente. L attività è rivolta ai bambini, a cura degli insegnanti e comporta la partecipazione più o meno accentuata dei genitori, in base a quanto ritenuto opportuno dagli insegnanti stessi. Il modulo è composto da 4 unità didattiche. Unità Didattica 1 Dalla natura alla tavola Contenuti: 1.1 Da dove proviene il cibo: prodotti di origine animale e prodotti di origine vegetale. 1.2 Alimenti consumati così come la natura li offre e alimenti lavorati per poter essere consumati. 1.3 Riflessioni sul cibo: respirare, bere e mangiare sono atti indispensabili per vivere; la ricerca del cibo è istintiva nell uomo e negli animali. L uomo perché mangia? per vivere, perché gli piace. Come l ambiente, la società, le tradizioni

16 di una popolazione influiscono sull alimentazione. L alimentazione di ieri e di oggi a confronto (i nonni raccontano). Azioni: 1.1. La natura ci nutre: passeggiata per visitare un orto, un campo o un frutteto; visita a una stalla per scoprire l origine degli alimenti. L insegnante stimola una discussione in classe sulla provenienza del cibo. Realizzazione di cartelloni o altri elaborati per documentare l esperienza mediante disegni, immagini, fotografie, commenti 1.2. Visita guidata presso un laboratorio artigianale (es. caseificio, panificio, agriturismo) o presso un industria alimentare (es. mulino, fabbrica di confetture) L insegnante stimola una discussione in classe sulla istintiva ricerca del cibo da parte del neonato e degli animali. I bambini possono raccogliere immagini di cuccioli di animali mentre si nutrono. Raccolta di immagini o disegni di animali selvatici alla ricerca del cibo o mentre si nutrono. Raccolta di immagini di popolazioni che soffrono la fame. Discussione in classe sul mangiare per vivere. Raccolta di immagini o disegni di cibi che si consumano nella nostra società nelle varie occasioni. Discussione in classe sul mangiare perché ci piace. I bambini raccontano le loro esperienze dirette di consumo di cibi caratteristici di altri Paesi o di altre Regioni (indicati da bambini provenienti da altri Paesi o assaggiati in occasione delle vacanze). Discussione per evidenziare differenze e/o analogie con la nostra alimentazione. Interviste a nonni e bisnonni per raccogliere informazioni sulla loro alimentazione da piccoli ed evidenziare le differenze con l alimentazione attuale dei bambini. Unità Didattica 2 Noi e l energia Contenuti: 2.1 Il cibo come benzina del nostro corpo: con l alimentazione il nostro corpo riceve sostanze che lo aiutano a funzionare bene e a proteggerlo contro le malattie. 2.2 Le funzioni degli alimenti: costruttrice, energetica, regolatrice/protettiva Azioni: 2.1 Raccolta di immagini che rappresentano bambini nelle varie età: dal neonato, ai primi passi, alla scuola materna, alla scuola elementare e l insegnante introduce l importanza del cibo per la crescita del nostro corpo; negli alimenti sono contenute le sostanze che consentono questa crescita. Raccolta di immagini o disegni di vari tipi di attività fisica ed individuazione delle attività che richiedono maggiore fatica. L insegnante illustra le conseguenze di una alimentazione carente o eccessiva. L insegnante completa le notizie sull importanza dell alimentazione, richiamandone il ruolo regolatore nei confronti del corpo e protettivo contro le malattie. 2.2 L insegnante riprende i concetti espressi nel contenuto 2.1 e li canalizza nelle 3 funzioni esercitate dagli alimenti Unità didattica 3 I gruppi di alimenti e la piramide alimentare Contenuti: 3.1 Classificazione degli alimenti nei 5 gruppi principali: cereali e derivati, patate; frutta e verdura; latte e derivati; carne, pesce, uova e legumi; grassi da condimento e zuccheri aggiunti

17 3.2 Correlazioni tra gruppi alimentari e funzioni: individuazione delle famiglie degli alimenti. 3.3 La piramide alimentare. Azioni: 3.1 L insegnante classifica gli alimenti nei 5 gruppi principali, correlandoli con le funzioni svolte 3.2 Le famiglie degli alimenti : produzione di un cartellone che riporta per ciascun gruppo di alimenti la funzione principale svolta. 3.3 Gli scolari costruiscono, con disegni o immagini, la piramide alimentare. - Unità didattica 4 Una sana alimentazione Contenuti: 4.1 Indicazioni per una sana alimentazione. 4.2 Più frutta e verdura: conoscere ed analizzare il consumo abituale di frutta e verdura; suggerimenti sul consumo di frutta e verdura; ipotesi di cambiamento. 4.3 La merenda sana: conoscere ed analizzare il consumo abituale di fuoripasto; analizzare i motivi che inducono al consumo di fuoripasto; individuarne una idonea collocazione nell arco della giornata; caratteristiche di un adeguato fuoripasto; ipotesi di cambiamento. 4.4 La prima colazione: conoscere ed analizzare le abitudini relative alla prima colazione;l importanza della prima colazione; la colazione adeguata. Azioni: 4.1 Compilazione del Diario alimentare di una giornata da parte dei bambini. Lezione frontale sulle caratteristiche di una corretta alimentazione: la distribuzione dei pasti nell arco della giornata, varietà dei cibi e più nel dettaglio ruolo della frutta e della verdura, merende appropriate. 4.2 Discussione guidata: esame del consumo di frutta e verdura dei bambini e riflessioni sui fattori (personali, familiari, pubblicità, tradizioni locali ) che influenzano il consumo di frutta e verdura. Lavoro di gruppo: Il racconto di Gnam Gnam, attivazione dei bambini per proposte finalizzate ad incentivare il consumo di frutta e verdura. 4.3 Discussione guidata: esame del consumo delle merende da parte dei bambini e riflessioni sui fattori (personali, familiari, pubblicità, tradizioni locali ) che influenzano la scelta delle merende e la loro collocazione nell arco della giornata. 4.4 Discussione guidata sull importanza della prima colazione e sulle caratteristiche di una colazione adeguata. Per ogni unità didattica sono previste esercitazioni/verifiche da eseguire a casa o a scuola, e giochi. Inoltre è prevista la realizzazione di elaborati (es. cartelloni) da esporre in visione ai genitori in occasione della consegna delle schede di valutazione degli scolari a conclusione del primo quadrimestre; i bambini possono fungere da ciceroni nei confronti dei loro genitori, rendendo più incisivo il lavoro svolto in relazione ai comportamenti alimentari familiari. Gli elaborati rappresentano il percorso compiuto dalle classi e riportano, sotto forma di slogan, raffigurazioni o altro, gli aspetti principali di una sana alimentazione per i bambini in età scolare.

18 STRUMENTI EDUCATIVI Materiale ad uso degli insegnanti suddiviso in unità didattiche Lezioni a cura degli insegnanti e discussioni in classe Ricerche individuali e di gruppo, interviste Realizzazione di cartelloni, disegni e racconti Giochi in classe DURATA DEL PROGETTO Almeno 30 ore da svolgere nel I quadrimestre dell anno scolastico APPROFONDIMENTI/PER SAPERNE DI PIU Lavori in classe tesi ad evidenziare il raccordo con altri moduli: alimentazione e prevenzione della carie dentaria ruoli complementari del cibo e dell esercizio fisico alcool e alimentazione. CON L ESPERTO IN CLASSSE Non previsto CON I GENITORI Non previsto ANNUALE/INSEGNANTI Compilazione scheda finale standard INCONTRI VALUTAZIONE

19 Modulo della Sicurezza domestica

20 INTRODUZIONE E necessario trasmettere agli alunni concetti e valori che vadano nella direzione del rispetto di tutte le norme che regolano la vita degli stessi. Interiorizzare concetti come obbligo o divieto per gli alunni è una operazione cognitiva difficoltosa che richiede un iter didattico che interseca regole di vita quotidiana con corretti comportamenti scolastici, domestici e stradali. Il conoscere norme e comportamenti deve diventare parte integrante della personalità del bambino. E molto importante educare alla sicurezza in ambiente domestico e stradale, essendo gli incidenti tra le mura domestiche e in strada ai primi posti di mortalità nelle fasce di età da 0 a 14 anni ed oltre. Si ritiene utile intervenire con un progetto globale che accompagni, per due anni, in un percorso didattico gli insegnanti, gli alunni e i genitori alla consapevolezza di azioni sicure. Strettamente connesso al concetto di sicurezza vi è quello di incidente spesso legato all adozione di comportamenti non corretti, pertanto viene introdotto il tema dell incidentalità in generale riferito poi in specifico ai due ambienti. OBIETTIVI EDUCATIVI DESTINATARI Alunni della seconda e terza classe della Scuola Primaria Insegnanti Genitori OBIETTIVO GENERALE Stimolare gli alunni a divenire responsabili delle proprie azioni attraverso la conoscenza degli ambienti domestico e stradale e implementare stili di vita corretti all interno delle mura domestiche e in qualità di utenti della strada. Fare acquisire agli alunni informazioni adeguate in situazioni di emergenza. L obiettivo finale non è quindi la conoscenza da sola ma il passaggio dal sapere al sapere fare fino al sapere essere. OBIETTIVI SPECIFICI 1) Fornire conoscenze sul tema prevenzione dell incidentalità domestica 2) Sapere che la società e la convivenza degli uomini sono fondate sul rispetto delle norme 3) Conoscere e utilizzare ogni spazio in modo consapevole secondo la relativa funzione in particolare cucina, bagno, camera da letto del bambino 4) Conoscere i rischi relativi alle ustioni dovute a sostanze bollenti, liquidi infiammabili, fuoco, lampade accese da parecchio tempo, oggetti molto caldi (forno, ferro da stiro, ecc.) e mettere in atto azioni per evitarli 5) Conoscere i rischi relativi all ingestione di detersivi, farmaci, candeggina ecc. e i simboli di pericolo e mettere in atto azioni per evitarli 6) Conoscere i rischi relativi all uso scorretto di coltelli, forbici, chiodi, vetri taglienti e mettere in atto azioni per evitarli 7) Conoscere i rischi relativi all uso scorretto di prese, fili di corrente, apparecchi elettrici e mettere in atto azioni per evitarli 8) Muoversi in modo coordinato e in funzione dello scopo anche in situazioni complesse per evitare cadute, traumi, scivolamenti, urti 9) Conoscere e comporre esattamente i numeri telefonici di emergenza e sapere fornire all interlocutore tutte le informazioni

21 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO 1. Corso di formazione per i docenti e consegna del materiale didattico 2. Svolgimento del percorso didattico. 3. Compilazione del libretto Amici o nemici dipende da te 4. Incontro pomeridiano, solo su richiesta specifica e da concordare, tra genitori degli alunni coinvolti nel progetto, interessati all argomento della prevenzione degli incidenti domestici e il Medico referente, durante tutto l arco di tempo del modulo, 5. Incontro concordato verso la fine del modulo, in base alla loro disponibilità, con i Volontari della C.R.I.nei vari circoli didattici per conoscere l uso corretto del numero di emergenza 118 e visionare un autoambulanza STRUMENTI EDUCATIVI 1) Racconti introduttivi sull argomento incidentalità 2) Schede didattiche da compilare in classe da inserire nei curricula scolastici e che formeranno al termine un opuscolo personale 3) Schede figurate da colorare e da cerchiare 4) Filastrocche da imparare a memoria ed eventualmente mimare 5) Cartellone dei vari a ambienti della casa e dei numeri di emergenza 6) Cartellone con i vari simboli di pericolo dei prodotti di pulizia e farmaci 7) Questionario Percorso di Sicurezza in casa tua insieme ai genitori 8) Questionario sulla percezione del rischio per i genitori da compilare e restituire in classe 9) Gioco delle nuvolette 10) Gioco a dadi su un percorso educativo di sicurezza domestica 11) Simulazioni riferite ai numeri di emergenza 115 e 118 DURATA DEL PROGETTO Almeno 24 ore da distribuire nel 2 quadrimestre della classe 2^ e nei primi tre mesi della classe 3^ APPROFONDIMENTI/PER SAPERNE DI PIU Consultare la piccola biblioteca nel CD Vedi articolazione del progetto INCONTRI ANNUALE/INSEGNANTI Compilazione scheda finale standard VALUTAZIONE

22 3 ANNO Sicurezza domestica (continuazione) Sicurezza stradale Promozione dell attività fisica Modulo della sicurezza stradale

23 INTRODUZIONE E necessario trasmettere agli alunni concetti e valori che vadano nella direzione del rispetto di tutte le norme che regolano la vita degli stessi. Interiorizzare concetti come obbligo o divieto per gli alunni è una operazione cognitiva difficoltosa che richiede un iter didattico che interseca regole di vita quotidiana con corretti comportamenti scolastici, domestici e stradali. Il conoscere norme e comportamenti deve diventare parte integrante della personalità del bambino. E molto importante educare alla sicurezza in ambiente domestico e stradale, essendo gli incidenti tra le mura domestiche e in strada ai primi posti di mortalità nelle fasce di età da 0 a 14 anni ed oltre. Si ritiene utile intervenire con un progetto (continuativo) globale che accompagni, per due anni, in un percorso didattico gli insegnanti, gli alunni e i genitori alla consapevolezza di azioni sicure. Strettamente connesso al concetto di sicurezza vi è quello di incidente spesso legato all adozione di comportamenti non corretti, pertanto viene introdotto il tema dell incidentalità in generale riferito poi in specifico ai due ambienti. OBIETTIVI EDUCATIVI DESTINATARI Alunni della terza classe della Scuola Primaria Insegnanti Genitori OBIETTIVO GENERALE Stimolare gli alunni a divenire responsabili delle proprie azioni attraverso la conoscenza degli ambienti domestico e stradale e implementare stili di vita corretti all interno delle mura domestiche e in qualità di utenti della strada. Fare acquisire agli alunni informazioni adeguate in situazioni di emergenza. L obiettivo finale non è quindi la conoscenza da sola ma il passaggio dal sapere al sapere fare fino al sapere essere. OBIETTIVI SPECIFICI 1) Fornire conoscenze sul tema prevenzione dell incidentalità stradale 2) Conoscere l ambiente strada 3) Osservare e descrivere i vari tipi di strada 4) Conoscere i cartelli stradali 5) Conoscere le figure amiche della strada 6) Diventare un pedone sicuro e autonomo 7) Imparare a camminare e ad attraversare la strada con e senza marciapiede 8) Conoscere ed imparare ad utilizzare un amica divertente: la bicicletta 9) Conoscere un amico indispensabile: il caschetto per la bicicletta 10) Osservare e descrivere il percorso casa/scuola con e senza i segnali stradali 11) Conoscere i comportamenti sicuri per essere un buon passeggero (facoltativo) 12) Imparare a proteggere, proteggersi e avvertire in caso di incidente stradale

24 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO E auspicabile la condivisione interdisciplinare delle informazioni di base e degli interventi didattici proposti nel modulo. Gli insegnanti svolgeranno l attività con i bambini e come suggerito coinvolgeranno anche le famiglie. Il modulo didattico è composto da 9 unità didattiche di cui una facoltativa. A) Conoscenze generali sul tema incidenti stradali Unità didattica A1. Lettura da parte degli insegnanti di alcuni documenti dai quali si evince il problema Incidenti stradali nella realtà locale e nel mondo. Schede didattiche A2. Lettura di testi divertenti sul rischio incidenti stradali : Ronni Brum Brum, un cane viaggiatore A3. Racconto e illustrazione da parte di ogni singolo bambino di un esperienza positiva/negativa avuta in strada. B) La strada Unità didattiche B1. Storia della strada B2. Chi sono gli utenti della strada Schede didattiche B3. Conosciamo la strada e la sua classificazione B4. L allegro campanello B5. Questionario di apprendimento: la strada C) Le figure amiche della strada Unità didattiche C1. Vigile urbano / Polizia stradale /Carabinieri ecc.( funzioni, divisa, oggetti usati) Schede didattiche C2. Filastrocche sul vigile urbano C3. Messaggi segreti. degli amici della strada (cerca le parole nascoste) D) I cartelli stradali Unità didattica D1. Conoscenza dei cartelli stradali per: funzione, colore e per forma Classificazione della segnaletica in orizzontale, verticale e luminosa Schede didattiche -- D2. La segnaletica stradale: disegna seguendo le indicazioni. -- D3. I segnali stradali verticali: completa la descrizione e disegna. -- D4. Il semaforo: colora e completa seguendo le indicazioni -- D5. I segnali: osserva e colora -- D6. Gioco di squadra: con l aiuto dell insegnante, realizzare 3 cartelloni bianchi con la dicitura: segnali di pericolo, di divieto, di obbligo Predisporre un contenitore all interno del quale ci siano tutti i segnali di pericolo, di divieto e obbligo L alunno dovrà estrarre il segnale e fissarlo sul cartellone giusto. Vince la squadra che ha affisso nel modo corretto il maggior numero di segnali

25 E) Il pedone Unità didattica E1. Diventare un pedone sicuro e autonomo (diritti e doveri) E1. Imparare a camminare per strada con e senza marciapiede E1. Imparare ad attraversare la strada E1. Conoscere e rispettare gli utenti della strada con handicap Schede didattiche -- E2. Mappa concettuale: il pedone e il marciapiede -- E3. Mappa concettuale: il pedone e le strisce pedonali -- E4. Mappa concettuale: il pedone e l attraversamento -- E5. Colora i segnali stradali importanti per il pedone F) La bicicletta Unità didattica F1. La bicicletta e le regole del buon senso Schede didattiche -- F2 Le parti di una bicicletta -- F3 Le 10 regole per essere un buon ciclista -- F4 Individua e indica le parti della bicicletta -- F5 Colora i segnali importanti per il ciclista -- F6 Sei un bravo ciclista? Rispondi alle domande con vero o falso -- F7.Momento di condivisione scuola/famiglia Osservo la mia bicicletta e quella dei miei familiari. (Elaborazione in classe dei dati) -- F8.Momento di condivisione scuola/famiglia Percorso di sicurezza in strada con i vostri figli G) Osservare il percorso casa scuola Schede didattiche. -- G1. osserva e descrivi il percorso da casa tua a scuola -- G2. immagina e descrivi il percorso da casa tua a scuola privo delle regole. che tutelano l utente della strada = IL Paese Senza Regole (scuola/famiglia) H) I Comportamenti (facoltativi) Unità didattica H1. Comportamenti corretti da adottare per il Buon vivere civile Schede didattiche -- H2. Completa le frasi utilizzando le parole date.. -- H3. I comportamenti corretti. rispondi con vero (V) o falso (F) I) In caso di incidente stradale Unità didattica I1. Può succedere un incidente Schede didattiche -- I2. Piccolo pronto soccorso -- I3. Cruciverba

26 STRUMENTI EDUCATIVI 1. Racconto introduttivo sul tema incidenti stradali con l aiuto di filastrocche e poesie 2. Schede didattiche da compilare in classe 3. Schede figurate da colorare e cerchiare mirate ad individuare i pericoli maggiori presenti sulla strada. 4. Quiz di verifica (vero/falso) 5. Questionario 6. Giochi da fare in palestra 7. Giochi di squadra 8. Scheda da compilare a casa con i familiari Le riflessioni emerse verranno riportate dagli allievi in classe e saranno oggetto di ulteriore discussione e approfondimento con gli insegnanti. La raccolta di tali schede, all interno del quaderno della salute, costituirà per ogni alunno l insieme dei comportamenti/atteggiamenti corretti da tenere come utente della strada. DURATA DEL PROGETTO Almeno 23 ore da distribuire durante l anno scolastico APPROFONDIMENTI/PER SAPERNE DI PIU La strada, la sicurezza stradale, il codice della strada Caschi per biciclette Maggiore sicurezza in bicicletta INCONTRI Dopo circa due mesi dall inizio del progetto, incontro pomeridiano (della durata di circa 2 ore) presso i singoli distretti, tra i genitori degli alunni coinvolti e il Medico referente del progetto, finalizzato al coinvolgimento attivo delle famiglie. L incontro verrà comunicato tramite informativa scritta sul diario degli alunni e avrà luogo solo previa adesione di almeno il 50% dei genitori. Alla scadenza del progetto incontro in orario scolastico tra gli alunni coinvolti e personale ASL debitamente formato finalizzato ad approfondire eventuali tematiche Durante lo svolgimento del progetto si consiglia un incontro con la polizia locale in quanto figura esterna utile a rinforzare i messaggi trasmessi. Alla conclusione dei 2 moduli previsti per l area sicurezza è auspicabile un incontro da parte delle classi presso la caserma dei Vigili del Fuoco per rimarcare l uso corretto del Numero di emergenza 115. ANNUALE/INSEGNANTI Compilazione scheda finale standard VALUTAZIONE

27 4 ANNO Lotta al tabagismo (biennale) e alle dipendenze Promozione dell attività fisica Lotta al tabagismo e alle dipendenze in genere

28 INTRODUZIONE Secondo recenti surveys internazionali, la prevalenza dei fumatori tra i giovani è in continuo aumento ed interessa in particolar modo il sesso femminile; inoltre si sta riscontrando un continuo abbassamento dell età di inizio dell assunzione dell abitudine tabagica. In accordo con le più accreditate linee guida internazionali, diventa fondamentale l attivazione di programmi di prevenzione del tabagismo già dai primi anni del periodo scolare; tali programmi non possono prescindere dalla fattiva collaborazione di insegnanti appositamente formati e dal supporto di genitori sensibilizzati verso il problema del tabagismo. Il programma aziendale riproporrà il progetto CARIPLO Regione Lombardia concluso nel 2006, con alcune modifiche quali l assenza delle classi di controllo, l aggiornamento del materiale, la modifica dei questionari (integrati con quelli degli altri progetti di educazione alla salute). OBIETTIVI EDUCATIVI DESTINATARI Alunni della quarta e quinta classe della Scuola Primaria Insegnanti Genitori OBIETTIVO GENERALE Il progetto tende a promuovere nell ambito scolastico conoscenze e maturare convinzioni che conducano verso una scelta di uno stile di vita sano e libero dal fumo. OBIETTIVI SPECIFICI INSEGNANTI Sensibilizzare i docenti di materie scientifiche della scuola Primaria sul tema del tabagismo e concordare con loro le strategie per l educazione alla salute nella scuola. GENITORI Favorirne il coinvolgimento per un interazione costruttiva nell ambito del progetto. STUDENTI Maturare conoscenze specifiche relative alla problematica del tabagismo. Aumentare la consapevolezza della pericolosità del fumo di sigaretta. Orientare verso comportamenti per uno stile di vita sano e libero dal fumo. Ridurre la prevalenza di fumatori in età target. Rinforzare la decisione di rimanere smock-free. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Il programma prevede dei percorsi educativi e formativi articolati su due anni scolastici, partendo dal quarto anno della Scuola Primaria. 1. Corso di formazione per i docenti ed eventualmente i rappresentanti dei genitori (1 incontro per Distretto) e distribuzione del materiale didattico

29 2. Sviluppo del progetto in classe da parte dei docenti seguendo le tappe previste dal manuale, con la corrispondenza epistolare col fantomatico Mister Starbene, ricerche sul corpo umano, su argomenti di storia e geografia legati al tabagismo, sui danni causati dal fumo passivo e attivo; momenti ludico-ricreativi con il gioco da tavolo; momenti di riflessione con la lettura a casa, con i genitori, delle lettere di Mister Starbene e degli alunni 3. Incontro finale con l esperto su richiesta dell insegnante (da valutare in base al numero di classi) con presentazione del materiale elaborato dagli alunni 4. Produzione di materiale da parte degli alunni che potrà essere utilizzato dall ASL per arricchire il manuale didattico STRUMENTI EDUCATIVI Manuale per gli insegnanti (una copia per classe) Gioco da tavola (Il Giro della salute). Almeno 24 ORE nei due anni scolastici DURATA DEL PROGETTO APPROFONDIMENTI/PER SAPERNE DI PIU L attività didattica di questo programma consiste nell esecuzione di una serie di incontri che gli studenti intrattengono con il fantomatico personaggio "Mr Starbene" (dietro il quale ovviamente c'è l'insegnante) il quale, attraverso diversi esercizi, introduce ai ragazzi i temi del tabagismo, del corpo umano e, più in generale, del concetto di salute. Sono previsti 5 incontri che vengono scanditi dalle lettere che Mr Starbene invia ai ragazzi chiedendo il loro aiuto. Alla fine di questa attività gli alunni potranno aderire ad un Club (Il Club dei Vincenti), in modo tale da creare una sorta di partnership il cui obiettivo è l'impegno a non fumare. Il programma Club dei Vincenti: un piano speciale contro il fumo è stato realizzato nelle classi IV^ e V^ in un campione di studenti delle scuole primarie della Lombardia nel corso degli anni scolastici e A tale programma hanno aderito 11 Aziende Sanitarie Locali, tra le quali anche l ASL della Provincia di Sondrio. Sono stati coinvolti in tutto 278 insegnanti, famiglie e alunni. Nella provincia di Sondrio hanno aderito al programma, nel biennio suddetto, 11 classi per un totale di 177 alunni, 11 insegnanti, 98 famiglie. Negli anni scolastici successivi, nei quali si è riproposto il programma, si è avuto un numero di adesioni all incirca uguale. L elaborazione dei dati dei questionari somministrati a inizio e fine programma ad alunni, insegnanti e genitori, ha portato ai seguenti risultati: - Il programma è stato ritenuto fattibile e apprezzato dagli insegnanti. - Anche il materiale distribuito (guida didattica, kit per gli alunni) è stato valutato positivamente.

30 Circa l efficacia del programma i risultati dell elaborazione hanno indicato che: - gli studenti hanno un elevata percentuale di fumatori in famiglia (circa 50%); - coloro che hanno già sperimentato il fumo in quarta Primaria sono il 4,5 %; - vi è stato aumento significativo delle conoscenze sui danni del fumo. I genitori hanno manifestato un notevole interesse per il programma, collaborando attivamente e traendone, in alcuni casi, la spinta sufficiente per contemplare la possibilità di smettere di fumare. Alcuni siti web interessanti, dove insegnanti ed alunni possono trovare utili informazioni in tema di prevenzione del tabagismo sono: INCONTRI CON L ESPERTO IN CLASSSE Alla fine del progetto in un campione di classi CON I GENITORI Non previsto. I rappresentanti dei genitori possono partecipare all incontro iniziale con gli insegnanti ANNUALE/INSEGNANTI Compilazione scheda finale standard VALUTAZIONE

31 SO DIRE DI SI, SO DIRE DI NO Modulo di promozione alla salute promosso dal Dipartimento Dipendenze INTRODUZIONE Le linee guida, nazionali ed internazionali, suggeriscono di attivare fin dalla scuola elementare programmi di promozione della salute. Nello specifico delle dipendenze le linee guida europee suggeriscono, per ottenere risultati efficaci, di includere nei programmi l incremento delle competenze sociali e delle abilità di rifiuto delle sostanze. Suggeriscono inoltre di precocizzare l intervento e di privilegiare luoghi e situazioni ad alto rischio. Da indagini effettuate (ESPAD 2005) e riscontri anche a carattere trattamentale (dati Ser.T e 2006) si è evidenziato una diminuzione dell età di prima sperimentazione, una precocizzazione dell esperienza di consumo e poi di abuso di una o più sostanze e conseguentemente un abbassamento dell età di presa in carico da parte dei Servizi Specialistici. Una ricerca-studio più a carattere previsionale (Prevo.lab Previsione dell evoluzione dei fenomeni di abuso, Regione Lombardia e Dipartimento Dipendenze ASL Città di Milano) ipotizza un possibile incremento dei consumi e un cambiamento nello scenario dell utilizzo per tipologia e diffusione della sostanza prescelta. Nel mondo occidentale il primo contatto con le sostanze psicoattive avviene tramite caffè, tabacco, alcol, e farmaci, sostanze legali, quindi, di grande diffusione e consumo. Nelle sperimentazioni, trasgressive e non, fin da piccoli è inoltre particolarmente rilevante il ruolo esercitato dal gruppo dei pari, sia a livello dell articolazione del pensiero individuale e collettivo che a livello di scelta. Non da ultimo dobbiamo valutare il pressing dei mass media e del mondo pubblicitario che condizionano il bambino fin dalla precoce età nel consumismo acritico: veloce, appagante e di appartenenza. Proprio a partire da questa percezione di primitiva acriticità, che spesso caratterizza non solo il consumismo dell infanzia ma anche l accesso alla sperimentazione di sostanze e la sua evoluzione (nel non consumo o nella consuetudine), si è pensato di prestare attenzione proprio a questo particolare momento, ancora in evoluzione nel bambino. Tutto ciò considerato il presente progetto si pone l obiettivo di stimolare lo sviluppo delle cosiddette competenze per la vita (life skills) al fine di permettere al bambino di far fronte alla crescente complessità quotidiana, apprendendo e sviluppando competenze sempre più funzionali al benessere, tra le quali quelle inerenti al pensiero critico; capacità questa che permette l articolazione progressiva di quel pensiero personale e sociale, bagaglio indispensabile per un percorso di adultità e di scelta. Il progetto proprio a partire dal titolo, So dire di sì, so dire di no, vuole incentrare l attenzione sulla possibilità di scelta e sulle conseguenti competenze di rettifica e modifica del comportamento messo in atto, quando questo non è ritenuto in seguito funzionale al benessere individuale e collettivo. OBIETTIVI EDUCATIVI DESTINATARI Target diretto: insegnanti di IV elementare (per un massimo di 6 classi a Distretto) Target indiretto: alunni di IV elementare (per un massimo di 6 classi a Distretto)

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