Relazione viaggio in Romania

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Leonardo Fumagalli
8 anni fa
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1 Relazione viaggio in Romania Progetto Comenius Gennaio 2012 Docenti partecipanti: proff. Corinzia Monforte, Riccardo Morini Alunni: Francesca Muscarella, Paolo Parlapiano, Roberta Scardina Dopo circa dieci ore di viaggio, tra aerei e pullman, da Palermo a Ramnicu Valcea, ha inizio un percorso in un mondo affascinante e variegato, complesso e nello stesso tempo immediato. All aeroporto di Bucarest ci ha accolto, insieme agli altri colleghi delle scuole partner, il dirigente della scuola rumena Anton Pann, prof. Adrian Burlan che ci ha condotto fino al Sofianu Hotel, a Ramnicu Valcea, non prima di averci mostrato la capitale attraverso un giro panoramico in pullman. Suggestivi e inusitati i paesaggi che abbiamo avuto modo di vedere sin da quel primo tardo pomeriggio attraverso i finestrini del mezzo: alberi innevati, case povere ma col gusto del colore, strade buie e tenuamente illuminate dalle soffuse luci ancora celebranti il natale (lì le festività natalizie non si concludono con l Epifania ma si prolungano per tutto il mese di gennaio). I nostri ragazzi (Roberta Scardina, Paolo Parlapiano e Francesca Muscarella) sono stati calorosamente accolti da tre famiglie che hanno messo loro a disposizione il meglio della loro ospitalità: gli alunni hanno riportato delle attenzioni e dei gesti di gentilezza e di affetto ricevuti che costituiranno il leit-motiv di tutto il nostro intero viaggio, e che tutti quanti abbiamo riscontrato in ogni singola persona conosciuta, dal personale dell albergo fino all ultimo passante incrociato per strada.

percorso in un mondo affascinante e variegato, complesso e nello stesso tempo immediato.

2 Il giorno dopo (lunedì 23 gennaio), hanno inizio i lavori a scuola. Ci viene dato il benvenuto all ingresso dell edificio scolastico una ragazza in abiti folk ci offre una sorta di pane dolce da intingere dentro una scodella di sale, di cui in seguito apprenderemo la provenienza- e il preside tiene il discorso iniziale. Poi ci si scambia i rispettivi souvenir da parte di ogni singola scuola (Tshirt, bandiere, penne e gadget vari col logo della scuola), nonché i lavori che i partner si erano impegnati a presentare (aspetti positivi e negativi della propria nazione, aspettative degli studenti rispetto al progetto, risultati di questionari vari, filmati, foto e lavori sulle proprie tradizioni). Dopo di ché ci si reca a visitare la G. Factory, l Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo per la Crinogenica e le Tecnologie Isotopiche. Questo istituto, situato a 12 km da Ramnicu Valcea, si propone di trovare fonti alternative per la produzione di energia non inquinante ed economica al contempo, secondo le direttive strategiche poste dalla Commissione Europea, oltre che di occuparsi di ricerca e sviluppo di tecnologie fisiche e isotopiche, metodi di analisi etc. Dopo questa full immersion in quella scienza non obiettivamente alla portata di tutti, ci si reca a visitare qualcosa di unico e spettacolare: la salina di Ocnele Mari che si trova a 226 m sotto il livello del mare che pare in un tempo remotissimo lambisse questa regione come una sorta di mar morto che, essendosi prosciugato, ha generato questo luogo meraviglioso. Accessibile con un minipullman, visti gli stretti corridoi da percorrere, queste saline che appaiono come delle caverne sotterranee (salate al palato se si prova ad assaggiarle ), hanno la peculiarità di far respirare un aria talmente salubre da poter essere paragonate ad un aerosol naturale; qui infatti la gente si reca per respirare bene in caso di problemi di salute, visto che respirare il sale e in particolare questo tipo di sale, ha effetti benefici sul sistema cardio-vascolare e su tutti i tipi di problemi connessi alla respirazione. A questo proposito sono stati in questo luogo aperti centri di riunione che fanno di queste saline un oasi sotterranea con un proprio centro di benessere, un museo, aree ricreative attrezzate con tavolini, parco giochi per bambini e go-karts, ristoranti, bar, un cinema, un campo di calcio, di pallavolo, da tennis, da ping-pong, un negozio di souvenir e perfino una chiesa, la più grande (e sicuramente la più suggestiva) chiesa sotterranea della Romania.

provenienza- e il preside tiene il discorso iniziale.

3 In questo luogo, nel ristorante sotterraneo di Ocnele Mari, non potevamo mancare di pranzare in questa prima giornata rumena. Dopo qualche oretta di riposo nel pomeriggio, alle nove ci siamo recati al teatro, a bearci tra le note di Beethoven suonate dall Orchestra Filarmonica di Ramnicu Valcea. Il mattino dopo (martedì 24 gennaio) verso le nove, ci ha atteso in municipio il sindaco della città, il quale ha accolto l intera delegazione del Comenius. Dopo di ché siamo ritornati a scuola, dove il preside Burlan, ha esposto una sua relazione sul sistema di istruzione rumeno. Si è parlato altresì delle affinità e differenze tra le diverse culture dei paesi partner. E sono stati coinvolti gli studenti in attività comuni. A fine lavoro la scuola ci ha offerto il suo pranzo a base di piatti tradizionali rumeni. Il pomeriggio è stato dedicato alla visione di spettacoli folkloristici organizzati dalla scuola, tra cui canti popolari (tra queste una canzone di Anton Pann), danze, l inno della scuola e la recita di The Evening Star di Mihai Eminescu. Il giorno successivo (mercoledì 24) è stata la volta di Sibiu, fiorente capolugo transilvano, ai piedi dei Carpazi, città d arte e cultura dall aspetto tedesco per via dei suoi passati prima germanici, in seguito austro-ungarici. Qui è stato visitato in particolare il Museo di Storia Naturale e il Museo Brukenthal.

Il mattino dopo (martedì 24 gennaio) verso le nove, ci ha atteso in municipio il sindaco della città, il quale ha accolto l intera delegazione del Comenius.

4 Sulla strada per Sibiu prima ci si è fermati al Monastero di Cozia, situato sulla riva del fiume Olt da cui prende il nome l intera regione meridionale dell Oltilia, dove si trova Ramnicu Valcea. Il monastero è uno dei più pregiati monumenti di arte e architettura medievale in Romania. Il pranzo è stato consumato nel tardo pomeriggio a Paltinis, antica località sciistica dove si trova il Cindrel Hotel che prende il nome dalle montagne circostanti. Dopo aver pranzato si apprende dalle previsioni meteo che entro la notte si sarebbe verificata una tormenta di neve. La decisione del preside Burlan è quindi quella di trascorrere la notte all Hotel Cindrel e di ripartire il giorno successivo, una volta placata la bufera.

Il pranzo è stato consumato nel tardo pomeriggio a Paltinis, antica località sciistica dove si trova il Cindrel Hotel che prende il nome dalle montagne circostanti.

5 Questa saggia scelta ha comportato la defalcazione delle attività programmate per il giorno successivo, ma d altra parte ci ha permesso di familiarizzare ancora di più con ogni singolo componente del gruppo e di riconoscere la vera umanità di ognuno che traspare nei momenti di difficoltà. L asprezza del clima mitigata dalla bellezza del paesaggio montano innevato è stato inoltre un ulteriore elemento di conoscenza della realtà di una regione speciale come quella della Transilvania. Il giorno dopo (giovedì 25) non senza difficoltà a causa della neve che era caduta alta fino ad un metro e mezzo, si è ripartiti in tarda mattinata alla volta di Ramnicu Valcea, dove si è arrivati nel pomeriggio. Quindi ci si è riposati per qualche ora in attesa delle 19, orario di partenza per una delle ville di Ciausescu dove ci aspettava la festa finale. Qui prima della cena, intercalata da danze di ogni genere, si è potuto visitare la casa, e in notturna assistere ad un barbecue particolare in cui venivano arrostiti allo spiedo due agnelli interi e si sorseggiava vino bollito. La festa si è conclusa alle tre del mattino. Il giorno seguente (venerdì 26) è stato il giorno dei saluti. Ogni gruppo aveva il suo volo che lo attendeva ad orari diversi. Noi, gruppo Italia, abbiamo alloggiato nello stesso hotel di Bucarest del gruppo Bulgaria, e abbiamo trascorso la giornata insieme in giro per la capitale. La mattina seguente, dopo esserci accomiatati dai colleghi e gli studenti bulgari, siamo stati a visitare il Museo di Arte moderna di Bucarest, prima di prendere il minipullman-taxi che ci avrebbe condotto all aeroporto. Siamo ritornati a Palermo alle 23 dello stesso giorno.

L asprezza del clima mitigata dalla bellezza del paesaggio montano innevato è stato inoltre un ulteriore elemento di conoscenza della realtà di una regione speciale come quella della Transilvania.

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