IV Forum settore agroalimentare
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- Eugenio Fedele
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1 IV Forum settore agroalimentare Patti di Filiera Agroalimentare per lo Sviluppo del Sulcis Iglesiente Patto di Filiera: Filiera delle carni. Riunione del 06 ottobre ore 16:00 Sala Conferenze Via Mazzini n Carbonia (CI)
2 .La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes
3 Il progetto è la risposta alle esigenze del comparto La redditività degli allevamenti gestiti nel territorio provinciale utilizzando le tecniche tradizionali è minima. Solo con la realizzazione di investimenti nella certificazione della qualità del prodotto locale, nella tracciabilità della filiera e nelle imprese di trasformazione e commercializzazione delle carni tipiche locali si può produrre nuovo valore aggiunto nella filiera ed una adeguata remunerazione del capitale e del lavoro.
4 La catena del valore aggiunto nella filiera delle carni: Maggiore valore aggiunto, solo con la trasformazione e commercializzazione dei prodotti.
5 Cosa è una Filiera Agroalimentare? La filiera agroalimentare è l'insieme articolato (anche detto 'rete' o 'sistema') che comprende le principali attività (ed i loro principali flussi materiali ed informativi), le tecnologie, le risorse e le organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto finito; In senso più stretto, si intende l'insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un dato prodotto. Il termine è stato coniato dall'agronomo francese Louis Malassis.
6 Cosa è un Patto di Filiera Agroalimentare? Il Patto di Filiera è l accordo sottoscritto da due o più imprenditori del settore agroalimentare, attivi almeno in due fasi della filiera, preordinato alla realizzazione di interventi nelle proprie aziende e/o di nuove attività di impresa per il completamento della filiera con nuovi prodotti, non soltanto per conseguire un proprio vantaggio diretto, ma anche per favorire la competitività della filiera nel suo complesso e, indirettamente di tutte le imprese che vi aderiscono.
7 I Patti di Filiera Agroalimentare che verranno promossi dalla Provincia? 1. Filiera della carne; 2. Filiera lattiero casearia; 3. Filiera olivicola; 4. Filiera orticola; 5. Filiera frutticola; 6. Filiera del miele; 7. Filiera del sughero; 8. Filiera vitivinicola; 9. Filiera dei cereali; 10.Filiera delle erbe officinali.
8 Perché un imprenditore agricolo ha un vantaggio nel sottoscrivere un Patto di Filiera Agroalimentare? Alcune ipotesi: 1. La forza del gruppo è la sua forza; 2. Partecipa ai sistemi di qualità, tracciabilità, nonché di promozione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari del territorio; 3. Per lui si apre la possibilità di accedere a nuovi mercati; 4. La concorrenza tra le aziende del gruppo che operano in ambito territoriale, con specializzazione produttiva nel settore agroalimentare, viene attenuata o scompare del tutto; 5. La filiera agroalimentare può competere nel mercato regionale, nazionale ed internazionale; 6. La quantità da produrre può essere determinata quantitativamente con gli accordi di filiera senza che ciò escluda la possibilità di continuare a vendere, il proprio prodotto di qualità, in modo autonomo ai clienti di sempre; 7. Può partecipare come imprenditore nelle imprese della trasformazione e commercializzazione e partecipare alla distribuzione degli utili.
9 La Provincia di Carbonia Iglesias ha adottato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 34 dell 08 settembre 2011 il Piano di Sviluppo Strategico Provinciale che nell asse V linea di intervento 5.1 prevede delle azioni per il settore agroalimentare, in particolare: Obbiettivi specifici: 1. Promozione dei piani integrati di filiera; 2. Accrescere la dimensione qualitativa e quantitativa delle filiere agroalimentari; 3. Destagionalizzazione delle produzioni lattiero casearie e della carne; 4. Sviluppare l esperienza delle strade del vino Carignano; 5. Azioni immateriali e materiali di tipo orizzontale per l insieme del comparto; 6. Sostenere ed integrare l attuazione del piano di sviluppo locale del GAL; 7. Infrastrutture: acqua, energia e viabilità; 8. Altri interventi Pag. 142 del Piano di Sviluppo Strategico Provinciale.
10 Obbiettivi generali 1 : 1. La qualità; 2. L aggregazione dell offerta; 3. Sviluppare filiere integrate; 4. Sostenere la diversificazione verso attività non agricole; 5. Azioni orizzontali per i servizi; 1. Da pag. 199 del Piano di Sviluppo Strategico Provinciale.
11 Le priorità di filiera agroalimentare nell asse V linea di intervento 5.1 del Piano di Sviluppo Strategico Provinciale: Promozione dei Piani integrati di filiera 1. Filiera del suino locale di allevamento; 2. Filiera dell olio extravergine di oliva; 3. Filiera del carciofo spinoso sardo; 4. Filiera del pomodoro in serra; 5. Filiera del sughero.
12 Il progetto di Patto di filiera delle carni ha un nome? una proposta Carni delle Terre Sulcitane ( C.T.S )
13 In cosa consiste il progetto: Il Patto di Filiera Carni delle Terre Sulcitane è il progetto di filiera costituito da un insieme correlato di domande di finanziamento (almeno due) proposte da aziende/imprese, operanti in una o più fasi della filiera (produzione, prima trasformazione per semilavorato, seconda trasformazione per prodotto finito, commercializzazione), le quali dovranno stipulare accordi di filiera, redatti in forma scritta e, se pertinente, registrati in caso d uso, della durata non inferiore ai 3 anni, capaci di definire modalità di cooperazione certe e costanti nel tempo tra le imprese che li sottoscrivono, con lo scopo di finalizzare ciascun intervento al perseguimento di un obiettivo comune (completamento della filiera, lavorazioni congiunte, organizzazione dell offerta commerciale, stipula di accordi commerciali con gli utilizzatori finali, ottenimento della certificazione di qualità o della tracciabilità di filiera, scambi di servizi tra operatori ecc.). Per essere ammissibile a sovvenzione/contributo, l accordo deve riguardare almeno due fasi diverse della filiera.
14 Gli accordi partenariali di filiera agroalimentare: L amministrazione provinciale intende concedere un contributo, a favore della filiera delle carni, a sostegno della promozione tra gli stakeholders di filiera, di accordi partenariali per incentivare nel comparto gli investimenti materiali ed immateriali necessari per favorire l integrazione delle fasi della produzione, trasformazione e commercializzazione del prodotto locale.
15 Il partenariato che sottoscrive il patto di filiera deve impegnarsi in un: 1. Progetto di filiera; 2. Accordo di filiera; 3. Disciplinare di produzione.
16 Soggetti Beneficiari: Possono accedere agli aiuti le piccole e medie imprese: aziende agricole, zootecniche, agrituristiche e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli con sede operativa nel territorio della Provincia di Carbonia Iglesias e che non abbiano ricevuto ulteriori contributi, che cumulati al presente comportino il superamento dei limiti previsti dalla vigente normativa in materia di aiuti di stato.
17 Imprese esterne o interne alla Provincia che non realizzano investimenti: Agli accordi di filiera possono partecipare anche imprese esterne o interne al territorio della Provincia, che nell area stessa non realizzano alcun tipo di investimento; queste non potranno beneficiare di alcun contributo/sovvenzione, ma la loro partecipazione all accordo sarà valutata positivamente al fine esclusivo dell assegnazione dei punteggi. In ogni caso almeno due imprese, operanti in diverse fasi della filiera, che aderiscono all accordo di filiera devono presentare domanda di finanziamento.
18 Soggetti Beneficiari: Imprenditore singolo: 1. Imprenditore agricolo ai sensi dell art del C.C.; 2. Coltivatore diretto del fondo ai sensi dell art del C.C., rientrante nella categoria dei piccoli imprenditori, iscritto all INPS nei relativi ruoli previdenziali; 3. Imprenditore agricolo professionale(iap) ai sensi del D.Lgs n. 99, così come modificato dal D.Lgs n. 101;
19 Soggetti Beneficiari: Società (di persone o di capitali): 1. Società che svolgono attività agricola ai sensi dell art del C.C.; 2. Società agricole ai sensi del D.Lgs n. 99, così come modificato dal D.Lgs n. 101;
20 Soggetti Beneficiari: Imprenditori, singoli o associati, attivi nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (Imprenditore singolo, società di persone o di capitali)
21 Gli accordi stipulati nell ambito dei progetti di filiera agroalimentare devono essere finalizzati a: 1. Creare delle nuove filiere agroalimentari, che allo stato attuale mancano di integrazione nelle fasi della produzione, della trasformazione e della commercializzazione del prodotto agroalimentare, attribuendo alle stesse una priorità nella valutazione delle domande; 2. Integrare efficacemente le fasi di produzione primaria, trasformazione e commercializzazione; 3. Promuovere un migliore accesso al mercato, locale ed esterno, dei prodotti agroalimentari; 4. Promuovere la certificazione di qualità, la tracciabilità di filiera, l innovazione dei processi produttivi o dei prodotti; 5. Favorire la creazione di nuova occupazione.
22 Requisiti generali degli operatori che sottoscrivono gli accordi di filiera: 1. Sottoscrizione di un accordo di filiera tra tutti gli operatori che intendono presentare domanda di finanziamento; 2. Dimostrazione del raggiungimento, attraverso la realizzazione del progetto di filiera, di concreti obiettivi di sviluppo dell impresa; 3. Rispetto, da parte di ciascuna impresa inserita nel progetto di filiera, delle condizioni specifiche definite nello stesso, nel bando e nel disciplinare di produzione.
23 Sono ammissibili a finanziamento gli interventi per la realizzazione di progetti di filiera che abbiano lo scopo di: 1. Rafforzare l integrazione tra le diverse fasi della filiera; 2. Favorire un rapporto più diretto tra produttori agricoli ed utilizzatori finali dei prodotti (commercianti, ristoratori, albergatori e consumatori); 3. Raggiungere obiettivi comuni definiti nell accordo quali, per esempio, la certificazione di qualità, la tracciabilità di filiera, l innovazione dei processi produttivi o dei prodotti; 4. Stipulare nuovi accordi di commercializzazione; 5. Stipulare nuovi accordi che riguardano la fornitura di servizi tra i diversi operatori della filiera.
24 Progetto: Qualità Agroalimentare per il Sulcis Iglesiente La Provincia di Carbonia Iglesias intende pubblicare entro il mese di dicembre 2011 un bando con delle misure a sostegno delle filiere agroalimentari del territorio, con la finalità di concedere un contributo a favore dell integrazione delle fasi della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
25 Il nulla osta della Commissione Europea agli aiuti della Provincia al comparto agroalimentare: Il bando pubblico contenente le misure di intervento verrà notificato alla Commissione Europea per la verifica della compatibilità degli aiuti, in riferimento alla vigente normativa europea in materia di aiuti di stato.
26 Una proposta di aiuto finanziario ai Patti di Filiera agroalimentare : 1. Aiuti agli investimenti nelle aziende agricole; 2. Aiuti alle organizzazioni di produttori; 3. Aiuti per la partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità e tracciabilità di filiera agroalimentare; 4. Aiuti agli investimenti nelle aziende di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli; 5. Aiuti alle PMI per servizi di consulenza e per la partecipazione delle PMI alle fiere di rilevanza provinciale, regionale, nazionale ed internazionale; 6. Aiuti per l assunzione di lavoratori svantaggiati e/o disabili, sia a tempo determinato che indeterminato.
27 Le risorse impegnate e l intensità dell aiuto: La Provincia di Carbonia Iglesias ha impegnato sul proprio Bilancio di previsione dell anno 2011 la risorsa finanziaria di Euro ,00 con la finalità di promuovere gli interventi nel settore agroalimentare e della pesca; L intensità dell aiuto previsto per lo sviluppo delle filiere agroalimentari: Piccole Imprese Medie Imprese 35% 25%
28 La normativa comunitaria applicabile: 1. Regolamento (CE) n del 15 dicembre 2006; 2. Regolamento (CE) n. 800 del 06 agosto 2008; 3. Regolamento (CE) n del 20 dicembre 2007; 4. Regolamento (CE) n del 15 dicembre 2006.
29 La normativa di settore applicabile per gli investimenti di natura zootecnica: (e successive modifiche ed integrazioni) Sicurezza ed igiene alimentare Norme minime per la protezione delle galline ovaiole in batteria Norme minime per la protezione dei vitelli Norme minime per la protezione dei suini Norme sulla protezione degli animali negli allevamenti Norme sulla protezione degli animali durante il trasporto Oggetto Norma comunitaria Recepimento nazionale Reg. CE 178/2002 Reg. CE 852/2004 Reg. CE 853/2004 Decreto Ministro Attività Produttive e del MIPAAF Decreto Ministro Attività Produttive e del MIPAAF Dir. 86/113/CEE e DPR 24 maggio 1988 n. 233 successive modifiche ed integrazioni Dir. 91/629/CEE e D.L.vo 30 dicembre 1992 n. 533 mod. Con successive D.L.vo 331/98 modifiche ed integrazioni Dir. 91/630/CEE D.L.vo 30 dicembre 1992 n. 534 Dir. 98/58/CE Divieto di utilizzazione di talune Dir. 96/22/CE Dir. sostanze ad azione ormonica nelle produzioni 2003/74/CE animali Produzione e immissione sul mercato di latte e di prodotti a base di latte Dir. 95/29/CE D.L.vo 20 ottobre 1998 n. 388 Dir.ve 92/46/CEE e 92/47/CEE Pollame e avicoli Dir 92/116/CE DPR 495/97 Conigli e selvaggina allevata Dir 91/495/CE DPR 559/92 Decreto Dirigenziale Ministero della Salute D.lgs. 158/2006 DPR 54/97
30 Oggetto Norma comunitaria Recepimento nazionale La normativa di settore applicabile per gli investimenti relativi a produzioni vegetali: (e successive modifiche ed integrazioni) Sicurezza ed igiene alimentare Acquisto ed impiego prodotti fitosanitari Reg. CE 178/2002 Reg. CE 852/2004 Dir 91/414 e succ. mod. DPR 1255/68 e succ. mod. D.lgs. n. 194/95 D.P.R. n. 290/2001 D.M. Ministero della Salute D.M. Ministero della Salute
31 La normativa di settore applicabile per tutti gli investimenti: (e successive modifiche ed integrazioni) Oggetto Norma comunitaria Recepimento nazionale Protezione delle acque Leggi n. 146/1994 e 152/1999 Dir. 91/676/CEE dall inquinamento provocato dai D.lgs. n. 152/2006 nitrati provenienti da fonti agricole Decreto Mi.PAAF
32 Si invitano tutti i presenti che sono interessati all iniziativa a compilare con cura la scheda per la raccolta delle manifestazioni di interesse. Le stesse verranno rese disponibili agli operatori che intendono costituire un accordo di filiera, previa autorizzazione scritta del soggetto intestatario della scheda, al fine di permettere la costituzione tra i partecipanti di un partenariato di filiera agroalimentare.
33 . Un atto di volontà e di cooperazione Può... Basta solo fuggire dalle vecchie idee ( La Provincia di Carbonia Iglesias )
34 Referenti della Provincia di Carbonia Iglesias: Ass.re Alberto Pili Ufficio Attività Produttive: Dirigente: Dott.ssa Anna Maria Congiu Dott. Fabio Sergi Dott. Pierpaolo Scanu programmazione@provincia.carboniaiglesias.it
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