VERBALE DELLA SEDUTA DELLA CONSULTA REGIONALE DEGLI UTENTI E DEI CONSUMATORI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DEL 30 MARZO 2006

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "VERBALE DELLA SEDUTA DELLA CONSULTA REGIONALE DEGLI UTENTI E DEI CONSUMATORI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DEL 30 MARZO 2006"

Transcript

1 VERBALE DELLA SEDUTA DELLA CONSULTA REGIONALE DEGLI UTENTI E DEI CONSUMATORI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DEL 30 MARZO 2006 Sono presenti: LUCIA PITZURRA Presidente della Consulta Garante regionale del S.I.I. GIOVANBATTISTA GASSI (ADICONSUM)- Vice presidente della Consulta GIANLUCA GALLUZZO (M.D.C.) - Segretario della Consulta ANTONINO ARTUSO (LEGA CONSUMATORI) FRANCESCA BOCCHESE (DIDEIKON) IVANO GIACOMELLI (CODICI) EROS FRANCIOTTI (CONFCONSUMATORI) CARLO C. CARLI (ASSOUTENTI) SILVIA CASTRONOVI (ALTRO CONSUMO) Sono assenti: CARLA BAIOCCHI (FOCUS Casa dei Diritti Sociali) LICOPOLI (ASSOCIAZIONE CASA DEL CONSUMATORE) GIORGIO CHINIGO (CITTADINANZA ATTIVA) RICCARDO LIBBI (UNC) ROBERTO TASCINI (ADOC) VINCENZO MASTRANTONI (ADUC) RODOLFO CALIGIURI (UNUSS) SALVATORE CARLUCCIO (FEDERCONSUMATORI) MARCO DE GIULI (A.C.U.) VITO NICOLA DE RUSSIS (ASSOCIAZIONE DEI PEDONI) LAILA PERCIBALLI (MOVIMENTO CONSUMATORI) TIZIANO MARAMOTTI (CONIACUT) La riunione, convocata per le ore 15:00 presso l Assessorato regionale in Roma, alla Via Capitan Bavastro 108, piano terra, inizia alle ore 15:15 per discutere sul seguente ordine del giorno 1. approvazione verbali precedenti sedute 7 novembre 2005 e 16 febbraio 2006; 2. nuovi membri della Consulta: ASSOUTENTI e Associazione CONIACUT; 3. informativa sull indagine conoscitiva della Consulta sul risparmio idrico, sulla tutela della risorsa idrica e sulle tariffe nel territorio della Regione Lazio ; 4. informativa del Garante sul Rapporto semestrale sulla gestione del S.I.I. nella Regione Lazio luglio-dicembre 2005 (supplemento ordinario n.6 al BURL n.8 del 20 marzo 2006, Parte I); 5. ATO 4: reclami utenti di Aprilia e mancata ratifica della convenzione di gestione; 6. usi civici nel Comune di Cittaducale: vendita del terreno sovrastante le fonti del Peschiera - Le Capore (ATO 3 Lazio Centrale - Rieti); 7. Decreto delegato Ambientale approvato dal CdM del 10/02/06; 8. Osservatorio Regionale sulla Gestione delle Risorse Idriche; 9. Varie ed eventuali. 1

2 A supporto della seduta odierna è stata prodotta la seguente documentazione: Bozze verbali sedute precedenti (inviata per ); Note Garante prot. n /2s/00 dell 8 marzo 2006 e prot. n /2S/00 del 16 marzo 2006 ( vendita del terreno sovrastante le fonti del Peschiera - Le Capore /Comune di Cittaducale ; mancata ratifica convenzione di Gestione nei Consigli comunali dei Comuni dell A.T.O. 4 Lazio Meridionale Latina ); "Rapporto semestrale sulla gestione del Servizio Idrico Integrato nella Regione Lazio (luglio - dicembre 2005)" pubblicato sul supplemento ordinario n.6 al BURL n.8 del 20 marzo 2006, Parte I; reclamo tipo utente Aprilia; delibera Comune di Aprilia del 24/02/2006; Decreto delegato Ambientale approvato dal CdM del 10/02/06 (inviata per ); nota di risposta del COVIRI su Finanziamento programma stralcio ex legge 358/2000 e relativo incremento tariffario - ATO 3 Lazio Centrale Rieti del 20 marzo 2006 (inviata per ); Sono presenti Paolo Stellino, in rappresentanza dell Assessore all Ambiente e Cooperazione tra i popoli, e l Ing. Mauro Lasagna. IL GARANTE prima di passare alla trattazione degli argomenti all ordine del giorno, constatata la validità della seduta e verificata la regolarità delle deleghe dei rappresentanti delle formazioni associative degli utenti riconosciute dal C.R.U.C. partecipanti alla presente seduta, alle ore dà inizio ai lavori della Consulta. Il Presidente, anticipando la trattazione del secondo punto all ordine del giorno, informa i presenti che della Consulta fanno parte, quali nuovi membri del CRUC, l ASSOUTENTI e l associazione CONIACUT. Saluta l avv. Carlo Carli dell Assoutenti. Viene data lettura della inviata dal CONIACUT che giustifica la sua assenza all odierna riunione: Per segnalare, purtroppo, l impossibilità di partecipare alla Consulta Idrica di domani a causa di lavori dell Associazione che, non terminati oggi, mi trattengono anche domani pomeriggio presso il Ministero delle Attività produttive. Grati, pertanto, se vorrete registrare l indicata motivazione dell assenza. Dott. Tiziano Marmotti. Sul primo punto all ordine del giorno il Presidente dà la parola ai presenti. ARTUSO (Lega Consumatori ACLI) Chiede che venga integrato il proprio intervento al verbale della riunione del Il verbale del 7 novembre 2005 e quello del 16 febbraio 2006, così come integrato, vengono quindi approvati all unanimità dei presenti, con l astensione di coloro che erano assenti alla scorsa riunione. Sul terzo punto all ordine del giorno il Presidente dà la parola al Vice Presidente. GASSI (Adiconsum) Il Vice Presidente illustra le slides del convegno relativo al Progetto Acqua. Dal 22 marzo è partita la campagna. I 56 operatori sono già sul territorio per fare le interviste. Sono stati sollecitati i Sindaci interessati per agevolare gli operatori. Le interviste finiranno entro il I risultati verranno comunicati personalmente o a mezzo posta. Saranno intervistati soggetti nell arco di 4 fasce d età, ripartite tra il numero massimo delle interviste (Roma 1000, Provincia di Roma 600, 2

3 altre Province 1400). Si è tenuto conto delle indicazioni delle associazioni. Le schede sono suddivise in 3 filoni. Il convegno diventa sempre più ampio. L acqua è un bene comune. Ai consumatori verrà rilasciato un piccolo depliant. SILVIA CASTRONOVI (Altroconsumo) Chiede maggiori informazioni in merito al progetto. GASSI (Adiconsum) Le risposte ai questionari verranno composte in un documento e successivamente verranno fatte iniziative ad hoc per organizzare il Convegno sullo stato di attuazione della Legge Galli. Oltre al Convegno potremmo decidere di andare ogni tre mesi in una Provincia a dibattere sui risultati. Sprona le associazioni partecipanti per avere i risultati. Per il Convegno è opportuno discutere su dove tenerlo, a Roma oppure dove siamo carenti, ad es. a Frosinone. L Assessore Bonelli dovrebbe convincere le Province che l OTUC è un organismo delle associazioni, sono stati forniti i nominativi nel dicembre 2003, ma ad oggi ancora niente. Le undici associazioni che partecipano al progetto sono: Adiconsum, Adoc, Adp, Codici, Confconsumatori, Dideikon, Federconsumatori, Lega Consumatori ACLI, Movimento Consumatori, Unc, Unuss. Grossissimo lavoro tecnico-scientifico. Suddivisione per fasce d abitanti. Sono stati utilizzati gli stessi Comuni (si auspica che non vengano intervistate le stesse persone). All Assessore è stata prospettata la possibilità di fare dei corsi di formazione. IL GARANTE Per quanto riguarda l ATO 5 Lazio Meridionale- Frosinone è stata prospettata la possibilità da parte della STO che l OTUC sia rappresentato dalla stessa Consulta d Ambito, a cui intendono invitare il Garante. Non è possibile che non venga costituito e che non ne facciano parte le associazioni dei consumatori. Nonostante numerose sollecitazioni, non si è avuta una risposta concreta. E auspicabile che venga riformulato l art. 11 della L.R. 26/98. STELLINO Proporrò a tale scopo all Assessore, la redazione di due lettere per il Presidente della Provincia di Frosinone e di Roma (da inviare p.c. al Garante ed alla Consulta). Non ci sono dubbi su quale sia la natura e la composizione con cui deve essere strutturato l otuc ovvero organismo composto da Associazioni dei Consumatori in analogia alla Consulta Regionale. Perché non è stato ancora insediato? Non convince l interpretazione della Segreteria tecnica Operativa della Provincia di Frosinone in merito all OTUC. La tutela dei consumatori deve essere affidata alle associazioni di categoria, non ai sindaci.la Composizione di tale Organismo non è lasciata all interpretazione, ma a tale scopo il testo di questo articolo potrebbe essere posto in discussione nella prossima riunione della Consulta per le eventuali modifiche necessarie alla legge 26/98 Sul quarto punto all ordine del giorno il Presidente illustra ai presenti il Rapporto semestrale (luglio-dicembre 2005) sulla gestione del SII nella Regione Lazio, pubblicato sul supplemento ordinario n.6 al BURL n. 8 del 20 marzo Parte I, già trasmesso a tutti i rappresentanti della Consulta. Si riassumono sinteticamente, per ciascun ATO, gli aspetti che fotografano lo stato di attuazione della Legge Galli. ATO 1 Lazio Nord - Viterbo La Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti del 22 febbraio 2006 ha approvato il nuovo testo della Convenzione di gestione inserendo la disciplina sul controllo analogo richiesto per l affidamento in house, ai sensi dell art. 113, comma 5, lett. C) del D.Lgs n.267/2000. Entro il , ai sensi di legge, dovrà essere superata la frammentazione gestionale e affrontato il superamento delle realtà gestionali pubbliche (Robur SpA, S:I.I.T. SpA, 3

4 CO.BA.L.B.SpA) presenti all interno di Talete SpA. E in corso uno studio di fattibilità del Piano industriale al fine della rimodulazione del Piano d Ambito. La tariffa idrica è attualmente determinata dai singoli Enti applicando le delibere anno per anno pubblicate dal CIPE. Non ci sono soggetti salvaguardati. L OTUC è stato istituito, ma non opera in attesa della piena operatività del Gestore Unico. ATO 2 Lazio Centrale Roma E dato registrare un ritardo nel programma delle acquisizioni rispetto a quanto previsto dalla Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti del 10 dicembre 2002, che stabiliva come termine finale la data del La situazione attuale è la seguente: gestione del S.I.I. di 31 Comuni, per un totale di circa abitanti residenti; approvvigionamento idrico di 68 Comuni, per un totale di circa abitanti residenti ( abitanti residenti se si escludono i Comuni di cui si è già acquisita il servizio idrico integrato); il servizio di depurazione dei Comuni del C.E.P., CO.BI.S. e dell Alta Valle dell Aniene per un totale di circa abitanti residenti; il servizio di collettamento dei reflui dei Comuni del CO.BI.S. e dell Alta Valle dell Aniene, per un totale di circa abitanti residenti. Allo stato attuale i rami del S.I.I. trasferiti sono relativi ai seguenti Comuni: Roma, Monterotondo, Tivoli, Guidonia, Consorzio Simbrivio (solo adduzione), Grottaferrata, Ciampino, Fiumicino, Castel Madama, Mentana, Fonte Nuova, Marcellina, San Gregorio da Sassola, Ciciliano, Pisoniano, Rocca S. Stefano, Montelanico, Albano Laziale, Ex acquedotti regionali (Ardea, Pomezia, Lanuviosolo adduzione), Casape, Carpineto Romano, Sambuci, Affile, Arcinazzo Romano (esclusi i servizi di fognatura e depurazione gestiti da CO.R.EC.ALT.), Gavignano, Gorga, Cervara di Roma, Subiaco, Castel Gandolfo, Vicovaro, Trevignano, Santa Marinella, Artena, Fiano Romano. La Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell ATO n. 2 del 23 febbraio 2006 ha, tra l altro, deliberato di approvare: - nuovo programma per il completamento dell acquisizione dei servizi comunali e consortili da parte di Acea ATO 2 SpA, - acquisto immobile sede uffici e magazzini del Consorzio per l Acquedotto della Doganella; - indirizzi in merito alle problematiche connesse alle Convenzioni A.ATO 2/Consorzi di Bonifica ex art. 36 L.R. 53/99 alla data del 31 gennaio 2006; - deroga al punto 2.1 del Disciplinare Tecnico allegato alla Convenzione di gestione: intestazione concessioni di derivazione acqua. Non appena sarà effettuato il trasferimento dei servizi oggi forniti dal Consorzio della Doganella ( ), si provvederà a trasferire tutti gli altri servizi comunali del Consorzio, ivi compresi quelli oggi forniti dal Consorzio Ecologico Prenestino. E ipotizzabile che il periodo transitorio di cui all art. 12 bis della Convenzione di gestione (e relativi allegati) venga incrementato fino al 31 dicembre Al termine del 2006 i servizi presi in carico potrebbero essere più del 90% del numero totale dei Comuni. Acea ATO 2 S.p.A. si è organizzata al suo interno individuando 5 bacini nell ATO 2 (Nord, Sud, Est, Ovest e Centro) ed assegnando un apposita struttura a ciascuno di essi destinata prima all acquisizione dei servizi e poi alla gestione degli stessi. La tariffa applicata in ciascun Comune è resa pubblica con apposite pubblicazioni sul BUR o sulla G.U. in corrispondenza di ogni sua variazione. In particolare la tariffa applicata nei Comuni dell ATO n. 2 acquisiti nel S.I.I. è pubblicata su: G.U. n. 302 del 31 dicembre 2003; G.U. n. 305 del 30 dicembre 2004; G.U. n. 147 del 27 giugno 2005; G.U. n. 291 del 15 dicembre

5 Nei Comuni dove il servizio non è stato ancora consegnato la tariffa idrica è determinata dai singoli Enti applicando le delibere anno per anno pubblicate dal CIPE. L Otuc provinciale non risulta ancora istituito. ATO 3 Lazio Centrale Rieti Il territorio dell ATO n.3 Lazio Centrale Rieti presenta una popolazione residente di abitanti e ad eccezione del Comune di Rieti, solamente 38 Comuni contano più di abitanti residenti e solo 4 Comuni contano più di abitanti residenti. La L.R. n.9/99 Legge sulla montagna costituiva Comunità Montane tra i Comuni il cui territorio ricade in zone omogenee. I Sindaci dei Comuni dell ATO n.3 hanno tutti stipulato la Convenzione di Cooperazione regolante i rapporti tra gli enti locali ricadenti nell Ambito Territoriale Ottimale n. 3 Lazio Centrale Rieti, regolarmente approvata, presso ogni singolo Consiglio Comunale (con l eccezione del Comune di Micigliano nei confronti del quale la Regione Lazio ha adottato poteri sostitutivi).attualmente il Comune di Borbona ha trasmesso al Presidente della Provincia di Rieti, opportunamente reso noto a tutti i consiglieri provinciali come da richiesta dello stesso Sindaco, un ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale con cui chiede una gestione in house (100% pubblica) del SII. Il Piano d Ambito dell ATO n. 3 è stato approvato a maggioranza dalla Conferenza dei Sindaci con Decisione n. 3 nella seduta del 4 luglio 2002; le richieste di variazioni e/o integrazioni presentate a riguardo dalle amministrazioni comunali sono state accolte con Decisione n. 6 della Conferenza dei Sindaci del Il Piano Stralcio, redatto per rispondere ai dettati normativi a riguardo, regolarmente approvato dalla Conferenza dei Sindaci e trasmesso alla Regione Lazio per richiedere i relativi finanziamenti, è stato integralmente recepito nel Piano d Ambito approvato. Non essendo stato ancora individuato il gestore unico del S.I.I. dell ATO n. 3 i finanziamenti pubblici sono ancora erogati ai singoli Comuni che ne fanno richiesta e che provvedono autonomamente al loro utilizzo. La tariffa idrica è attualmente determinata dai singoli Enti applicando le delibere anno per anno pubblicate dal CIPE. La Segreteria Tecnico Operativa ha predisposto gli atti per la formale costituzione dell Organismo di tutela degli utenti e dei Consumatori (OTUC) previsto dall art. 11 della L.R. 26/98. Tali documenti saranno oggetto dei lavori della prossima Consulta d Ambito. La Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell ATO n. 3, tenutasi il giorno 8 marzo 2004, ha approvato il principio generale di non attuare la salvaguardia delle gestioni esistenti (Consorzio tra i Comuni della Media Sabina, Consorzio Acquedotto Ombrica, Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione di Rieti-Cittaducale). ATO 5 Lazio Meridionale - Frosinone La gestione è iniziata il 1 ottobre 2003 con l assunzione progressiva delle gestioni di tutti i Comuni dell ATO n.5 a partire dai Comuni costituenti l ex C.A.R.A. e conclusasi il 1 gennaio 2006 con l acquisizione di Supino, restando esclusi il servizio di acquedotto del centro urbano di Cassino ed il servizio idrico integrato nel Comune di Paliano attualmente gestito da AMEA SpA, salvaguardata dalla Convenzione di Gestione. I centri operativi di Acea Ato 5 SpA si trovano ad Anagni, Frosinone, Isola del Liri, Pontecorvo, Cassino. Le tariffe dell ATO n.5 sono quelle di cui al Disciplinare Tecnico e sono state approvate dalla Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell ATO n.5 e pubblicate sul BURL del 20 aprile 2005, n.11- Parte III per i Comuni appartenenti all ATO n.5 acquisiti entro l anno 2003 sul BURL del 30 aprile 2005, n.12 Parte III per i Comuni appartenenti all ATO n.5 acquisiti entro l anno Il Disciplinare Tecnico allegato alla Convenzione di gestione, per tenere conto delle diverse realtà tariffarie esistenti nell ATO, prevede un graduale avvicinamento alla Tariffa Media d Ambito, definendo per i primi tre anni un articolazione tariffaria con due modulazioni, una per i Comuni ex 5

6 Consorzio degli Aurunci, l altra per quelli non ex Consorzio Aurunci, al fine di convergere al terzo anno ad un unico sistema tariffario. Si registra un ritardo nella fatturazione delle utenze rispetto alle acquisizioni dei servizi. Le bollette inviate agli utenti sono basate su una lettura effettiva ovvero su consumi calcolati sulla base dell ultima lettura effettuata, salvo conguaglio. La tariffa è pari a circa 50 euro/a per abitante (4 Euro/mese) ed il minimo contrattuale fatturato per tutte le utenze è di 108 mc/a. La depurazione è il segmento del S.I.I. che presenta maggiori differenze rispetto a quanto riportato nel Piano d Ambito. ATO 4 Lazio Meridionale-Latina La seconda metà dell anno 2005 è stata caratterizzata dalla procedura di contenzioso tra il Gestore e l ATO per il mancato rispetto, da parte di quest ultimo dell obbligo di garantire l equilibrio economico-finanziario. Il 14 giugno la Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell ATO n. 4 non approvando il consuntivo 2004 e l articolazione tariffaria 2005 non ha ottemperato, di fatto, agli accordi del 16 aprile Il 17 giugno veniva formalizzata la diffida ad adempiere entro 60 giorni, alle obbligazioni convenzionali, mentre il 29 giugno veniva data comunicazione che, fino alla conclusione della procedura, il Gestore avrebbe garantito le normali attività di captazione e di distribuzione dell acqua, di collettamento e depurazione dei reflui, ma sospendendo le attività straordinarie e quelle relative agli investimenti. Successivamente il termine di scadenza della diffida ad adempiere veniva consensualmente prorogato fino al 30 settembre In data 28 settembre/ 5 ottobre 2005 la Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell ATO n.4 approvava, tra l altro, la rimodulazione tariffaria ed il Progetto Recupero Dispersioni. Con deliberazione atto n.5/2005 veniva, altresì, prevista l istituzione di un Comitato Paritetico con funzioni di consulenza. Il Garante, con nota del 27 ottobre 2005 indirizzata all Autorità d Ambito ed alla STO, faceva presente che detto Comitato non è un organo previsto dalla legge nazionale o regionale, e rappresenta una libera iniziativa delle Parti rimessa alla loro autonomia negoziale. Pertanto sottolineava l opportunità di pubblicizzare le risorse finanziarie necessarie allo svolgimento dell attività senza far gravare i relativi costi sulla tariffa a carico dell utente. L approvazione per l anno in corso dell articolazione tariffaria ha portato all emissione di fatture a conguaglio su circa un anno di consumo con notevoli disagi per l utenza. Su questo ciclo di fatturazione il tasso di morosità è stato del 27%: tre utenti su dieci non pagano la bolletta. Dal rapporto informativo del II semestre 2005 si evince che tra i Comuni con un maggior indice di posizioni debitorie spiccano, in proporzione al fatturato, Anzio e Nettuno, seguiti da Latina ed Aprilia (in questo Comune la fatturazione riguarderebbe solo 18 mesi di consumo). Si registra l impugnazione dell articolazione tariffaria 2004 da parte di un associazione di consumatori dinanzi al giudice amministrativo competente; in particolare la parte interessata ha contestato l illegittima applicazione della quota fissa. Allo stato attuale risulta che sia stata impugnata dalla stessa associazione anche la delibera di approvazione della rimodulazione tariffaria 2005, che ha portato ad un aumento del 4,95% con l impegno di recuperare l evasione a fronte di uno sbilancio pari a 14,7 milioni di Euro. In particolare si sottolinea l andamento crescente nel corso del triennio degli importi inevasi che passano da 1,6 ml euro del fatturato 2003 a 7,4 ml euro del fatturato 2004 fino ad arrivare a 16 ml euro del fatturato E stato redatto un Regolamento per l esercizio delle competenze in materia di scarichi di acque reflue urbane, industriali e domestiche in pubblica fognatura nell ATO n.4 in collaborazione tra Provincia di Latina, STO e Gestore al fine di risolvere la questione della competenza in ordine al rilascio del nulla osta per le varie tipologie di scarico. 6

7 La Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell ATO n.4 convocata in data 6 dicembre 2005 per esprimere il gradimento sulla cessione delle azioni di SIBA SpA e ENEL HYDRO Srl (quota privata) è andata deserta, applicandosi così il silenzio-assenso di cui all art. 29 della Convenzione di gestione. In data 19 dicembre 2005 l Assemblea dei Soci di Acqualatina ha deliberato un aumento di capitale sociale riservando il 51% in opzione alla Provincia di Latina. Sul versante della depurazione è stato inaugurato il nuovo depuratore di Fondi il ed è stata installata l unità mobile di depurazione Actiflò per far fronte all emergenza estiva nel Comune di Terracina. E dato registrare l attivazione dei seguenti registri: registro reclami, contenzioso, interruzioni del servizio idrico, riduzioni del servizio idrico qualità dell acqua potabile e qualità acqua depurata e scaricata. La tariffa 2004 è stata pubblicata sul BURL n.18 del 30 giugno 2004 e quella 2005 sul BURL n. 30 del 29 ottobre Sul quinto punto all ordine del giorno Sulla mancata ratifica della Convenzione di Gestione (e degli allegati) nei Consigli comunali dei Comuni dell A.T.O. 4 Lazio Meridionale Latina, il Presidente ricorda ai presenti che con nota del 16 marzo 2006, prot. n /2S/00, indirizzata al Comitato per la Vigilanza sull uso delle Risorse Idriche, all Autorità d Ambito dell ATO n.4 Lazio Meridionale Latina, alla Segreteria Tecnico-Operativa dell ATO n. 4 Lazio Meridionale Latina, al Comitato Paritetico e, per conoscenza, al Presidente della Giunta Regionale del Lazio, all Assessore all Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, all Assessore per la tutela dei consumatori e per la semplificazione amministrativa, al Direttore Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, al fine di garantire un adeguata tutela preventiva - nel rispetto della vigente normativa - portava all attenzione dei predetti la questione relativa alla mancata ratifica della Convenzione di Gestione (e degli allegati) nella maggior parte dei Consigli comunali dei Comuni dell A.T.O. 4 Lazio Meridionale Latina, premettendo un breve excursus sulla Legge regionale di attuazione della Legge Galli. In particolare si faceva presente che il consiglio comunale di Aprilia con atto n. 2 del 24 febbraio 2006 (nonchè di Cori e di Amaseno) deliberava di non approvare la Convenzione di gestione del SII sottoscritta tra l Autorità d Ambito ed il Gestore Acqualatina SpA il 2 agosto 2002, avanzando puntuali richieste alla Regione Lazio, tra cui quella di operare una verifica degli Ambiti territoriali Ottimali. Il Garante segnalava, inoltre, i numerosi reclami che pervengono dagli utenti di Aprilia a tutela dei quali lo stesso, già con nota del 29 dicembre 2005, segnalava il caso al Gestore raccomandando di considerare l ipotesi di non sospendere il servizio e di verificare le contestazioni degli utenti. Il Sindaco ha tutti i poteri per esprimersi nella Conferenza dei Sindaci o deve essere autorizzato dal Consiglio Comunale? Si attende una risposta da parte del COVIRI al quale è stato espressamente richiesto un parere. Sono stati inoltrati 5000 reclami dagli utenti di Aprilia ai quali verrà data una risposta. Si sottolinea che l art. 139 D.Lgs. n.206/2005 (Codice del Consumo), entrato in vigore il 23 ottobre 2005, ha delineato il numero chiuso dei soggetti legittimati ad agire: le associazioni dei consumatori e degli utenti inserite nell elenco di cui all art. 137 sono legittimate ad agire a tutela degli interessi collettivi dei consumatori. Pertanto soltanto le associazioni dei consumatori di cui all art. 137 e (le associazioni dei professionisti) e le Camere di Commercio possono esperire l azioni inibitoria, ai sensi dell art. 37 Codice del Consumo. Alle associazioni dei consumatori spetta di agire in via preventiva, mentre al singolo consumatore la legittimazione compete solo in caso di danno effettivo. GIACOMELLI (Codici) Gli utenti non si vogliono rivolgere alle associazioni dei consumatori. E stata loro manifestata la disponibilità, ma non è stata accettata. 7

8 GASSI (Adiconsum) Problemi di gente che viaggia da Napoli ad Aprilia. Infiltrazioni poco chiare negli organi. I gruppi spontanei sono stati sostenuti dal Sindaco e dal Consiglio Comunale. L acqua è un bene, ma va pagata. Non ritiene opportuno redigere un documento per il momento. La Doganella è stata acquistata da ACEA dal 1 marzo 2006, già sono partite lettere di richiesta di pagamento da parte della Doganella di anticipo di somme per tutto il ATO 5 iniziata la fatturazione, la popolazione non sa a chi rivolgersi, non ci sono sportelli. Ci sono le associazioni, ma non hanno con chi rapportarsi. Sul sesto punto all ordine del giorno Il Presidente dà la parola al segretario nazionale di Codici sulla questione relativa agli usi civici nel comune di Cittaducale. GIACOMELLI (Codici) Ringrazia il Garante per l intervento appropriato, corretto ed efficace. E stato impugnato il rogito con cui il Comune di Cittaducale ha venduto all Acea il terreno su cui insistono le fonti del PESCHIERA. Codici di Rieti aveva sollevato il problema. Al di là dei vizi formali dell atto di vendita (terreno demaniale gravato da usi civici), si deve sostenere con forza il principio che le fonti rimangano nella disponibilità pubblica. E stata acquistata tutta la montagna, chiunque un domani volesse partecipare dovrà pagare un costo per il passaggio dell acquedotto. Gestione ai privati. La proprietà deve rimanere pubblica!! 05/05/06 prima udienza. Richiesta di ADESIONE alle altre associazioni. FRANCIOTTI (Confconsumatori) E stata fatta nel 69 una perimetrazione delle zone sensibili. Regione Lazio. Verificare i perimetri. Secondo l art. 24 della Legge Galli è un onere per i gestori del pagamento delle zone di salvaguardia. ACQUEDOTTI - patrimoni indisponibili. Da allora ad oggi nulla e stato fatto. Si vendevano i terreni quali pertinenze degli acquedotti. Comune di Pendenza = fogne fatte da ACEA per evitare percolazioni. Non furono realizzate. Sul settimo punto all ordine del giorno IL GARANTE fa presente che il Decreto delegato ambientale è stato approvato il 10/02/2006 dal Consiglio dei Ministri, ma non è stato ancora firmato dal Presidente della Repubblica. Il decreto delegato ambientale dà attuazione alla direttiva Europea 2000/60. Rappresenta alcune delle novità introdotte nella parte terza: - personalità giuridica degli ATO; - concessioni in uso gratuito dei beni; - pagamento delle spese delle segreterie tecniche operative accollate agli Enti Locali (non più in tariffa). GASSI (Adiconsum) Forti dubbi in merito a questo decreto. Non si tratta solo di acqua, ma anche di suolo. La tariffa del servizio di fognatura e depurazione è dovuto anche se non ci sono impianti o non sono funzionanti. Corrispettivo di un servizio idrico integrato (quindi va pagato). FRANCIOTTI (Confconsumatori) Secondo le norme vigenti il canone di depurazione è dovuto anche se l impianto e solo in programma. Se però le utenze non sono collegate alla fognatura dinamica, e quindi si avvalgono di altro sistema, il canone di depurazione non può essere richiesto. 8

9 Sull ottavo punto all ordine del giorno Sull osservatorio delle risorse idriche il Presidente dà la parola all Ing. Lasagna Dirigente dell Area Risorse Idriche, titolare dell Osservatorio. Questi dichiara che è in corso una trattativa privata con un professionista o Società privata per operare il reporting e gestire il database. PARAMETRO: la qualità del servizio. FRANCIOTTI (Confconsumatori) Ringrazia il Garante per l ottimo lavoro svolto con il recente Rapporto semestrale che ha avuto modo di apprezzare e che si riserva di commentare in modo più ampio dopo una lettura più approfondita. Il pregio di immediato valore del Rapporto è certamente di avere fatto il punto sulla intera situazione. Anche se vi dovessero essere imprecisioni e carenze nei dati citati questi potranno sempre essere corretti anche grazie al fatto che sono stati pubblicati in un documento ufficiale.. Nel merito, per esempio, nota che l AATO di Viterbo riferisce che le perdite idriche annue relative ai sistemi acquedottistici hanno un valore medio del 10%; il dato, evidentemente, esclude le reti idriche perché se vi fossero comprese saremmo di fronte ad un miracolo (il dato non è dichiarato ma si ipotizza che sia vicino al 40%). Infatti, non molti apprezzano la differenza tra i due dati: si consideri che se il 10% riguardasse l intero sistema saremmo di fronte ad un ATO che non ha necessità di investire in risanamento delle reti, perché nel piano d ambito il problema non avrebbe potuto essere posto tra le urgenze. Quindi vi saranno degli approfondimenti da fare ma grande apprezzamento. Nell anno trascorso la figura del Garante e molto cresciuta e si deve ammettere che il lavoro e stato fatto in gran parte da Lui solo, con una presenza della Consulta piuttosto blanda. Questo è anche responsabilità delle Associazioni che sono prese da molti problemi, tendono ad agire separate e faticano a trovarsi negli organismi rappresentativi di nuova concezione, come è appunto la Consulta. Il lavoro di collegio della Consulta non può essere supplito dal Garante e se viene a mancare il collegio il suo ruolo politico resta vacante. Il problema di Acqualatina andrà affrontato Consulta con un faticoso lavoro nel merito, a partire dal lavoro iniziato dal Garante. STELLINO Sono in corso di approvazione le delibere per il finanziamento delle opere di depurazione e fognatura ai sensi della legge 48/90 e 88/80 prevedono euro per l AATO n. 1 di VITERBO e di Euro per l AATO n. 3 di RIETI. La gestione del S.I.I. nell Ambito n. 2 di Roma è sicuramente in fase più evoluta con riflessi positivi tariffari, ma presenta ancora un alta percentuale di perdite delle reti, così come negli ambiti di Frosinone e di Latina in cui è presente inoltre un elevata percentuale di utenza che ancora riesce a sfuggire ai controlli. FRANCIOTTI (Confconsumatori) Tornando sulla Consulta propone che ogni Associazione, senza rinunciare alla propria visibilità, contribuisca al lavoro comune. Chiede inoltre che le Associazioni possano avere una postazione di lavoro in comune in un luogo fisico all interno degli uffici che ospitano il Garante. GIACOMELLI (Codici) Contrarieta di essere tacciati quali agita popolo. Consulta organo istituzionale. Le Associazioni decidono autonomamente cosa fare. La Consulta sollecita le sedi istituzionali. 9

10 FRANCIOTTI (Confconsumatori) Vi è un grande bisogno degli OTUC funzionanti, perché sono i soggetti che possono avere maggiore percezione dei problemi delle gestioni nei territori. La loro assenza può trasformare la giusta protesta di utenti dannaggiati o scontenti in occasioni per chi vuole gestire il malcontento pittosto che trovare soluzioni ai problemi. *** Non avendo nessun altro chiesto la parola sul nono punto all ordine del giorno, alle ore 17:45 si chiudono i lavori. f.to Il Garante (avv. Lucia Pitzurra) f.to Il Segretario (avv. Gianluca Galluzzo) 10

ACEA ATO 2 S.p.A. P.le Ostiense, 2 00154 Roma. Cap Soc Euro 362.834.320 iv-cf e P.IVA 05848061007 CCIAA RM REA 930803-TRIB RM 218931/99

ACEA ATO 2 S.p.A. P.le Ostiense, 2 00154 Roma. Cap Soc Euro 362.834.320 iv-cf e P.IVA 05848061007 CCIAA RM REA 930803-TRIB RM 218931/99 ACEA ATO 2 S.p.A. P.le Ostiense, 2 00154 Roma Cap Soc Euro 362.834.320 iv-cf e P.IVA 05848061007 -TRIB RM 218931/99 OGGETTO: tariffa unica del Servizio Idrico Integrato per i servizi comunali trasferiti

Dettagli

ACEA ATO 2 S.P.A. P.le Ostiense, 2 00154 Roma. Cap Soc Euro 362.834.320 iv-cf e P.IVA 05848061007 CCIA RM REA 930803-TRIB RM 218931/99

ACEA ATO 2 S.P.A. P.le Ostiense, 2 00154 Roma. Cap Soc Euro 362.834.320 iv-cf e P.IVA 05848061007 CCIA RM REA 930803-TRIB RM 218931/99 ACEA ATO 2 S.P.A. P.le Ostiense, 2 00154 Roma Cap Soc Euro 362.834.320 iv-cf e P.IVA 05848061007 CCIA RM REA 930803-TRIB RM 218931/99 OGGETTO: tariffe del Servizio Idrico Integrato per i Comuni, appartenenti

Dettagli

PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 11 2012 OGGETTO:

PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 11 2012 OGGETTO: PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 Conferenza dei Comuni 11 ottobre 2012 OGGETTO: Piano delle opere per il superamento della procedura di infrazione n. 2009/2034/CE e relativo piano economico

Dettagli

DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005

DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 OGGETTO: Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio, Autorità d Ambito Lazio Meridionale Latina (A.T.O. 4), Comune di Ponza, Comune di Ventotene ed Acqualatina Spa. Su proposta

Dettagli

CONFERENZA DEI SINDACI E DEI PRESIDENTI DELLE PROVINCE

CONFERENZA DEI SINDACI E DEI PRESIDENTI DELLE PROVINCE Segreteria Tecnico Operativa CONFERENZA DEI SINDACI ATO 2 Lazio Centrale Roma CONFERENZA DEI SINDACI E DEI PRESIDENTI DELLE PROVINCE Delibera n. 7-14 OGGETTO: approvazione della realizzazione di opere

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

COMUNE DI ESCALAPLANO

COMUNE DI ESCALAPLANO COMUNE DI ESCALAPLANO Provincia di Cagliari STATUTO CONSULTA GIOVANI DI ESCALAPLANO CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI FONTI NORMATIVE Le disposizioni contenute nel presente statuto trovano il loro

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire (Allegato a) STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire Sulle orme di Karol Titolo I Costituzione e Scopi Art. 1. E costituita l Associazione denominata Vds Voglia di stupire con sede presso parrocchia

Dettagli

PROPOSTA di DETERMINAZIONE REGOLE DI GESTIONE DEL PIANO INVESTIMENTI DI CUI ALLA CONVENZIONE DI

PROPOSTA di DETERMINAZIONE REGOLE DI GESTIONE DEL PIANO INVESTIMENTI DI CUI ALLA CONVENZIONE DI PROPOSTA di DETERMINAZIONE REGOLE DI GESTIONE DEL PIANO INVESTIMENTI DI CUI ALLA CONVENZIONE DI AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DELLA PROVINCIA DI MILANO Alla Società CAP HOLDING SPA Con estensione

Dettagli

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.

Dettagli

STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE

STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 24 febbraio 2005 e modificato con deliberazione C.C. n. 55 del 20 dicembre 2006 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.

Dettagli

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale N. 35 del 29.04.2010 1 INDICE ART. 1: Oggetto del regolamento ART. 2: Valorizzazione della partecipazione

Dettagli

2015 VRG 4.648.065 θcalcolato 1,898. θ da applicare all utenza nei limiti previsti dall art. 9.3 dell Allegato A alla Deliberazione n.

2015 VRG 4.648.065 θcalcolato 1,898. θ da applicare all utenza nei limiti previsti dall art. 9.3 dell Allegato A alla Deliberazione n. ACQUEDOTTO PUGLIESE S.p.A. C.F. 00347000721 - Deliberazione n. 17/14 dell Amministratore Unico Approvazione degli incrementi tariffari ai sensi della Deliberazione AEEGSI n. 643/2013/R/IDR del 27 dicembre

Dettagli

Il Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici

Il Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici Ing. Marco CONTI SEMINARIO FORMATIVO Il Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici Il riconoscimento della formazione pregressa per lavoratori e datori di lavoro RICONOSCIMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO Titolo I Denominazione, Funzionamento, Sede, Scopo, Durata Art. 1 - Denominazione Nell ambito dell Associazione Italiana Cultura Qualità

Dettagli

L.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres.

L.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres. L.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres. Regolamento per la concessione dei finanziamenti per interventi straordinari di disinfestazione

Dettagli

VERBALE DI ASSEMBLEA DEL 20 MARZO 2013. Oggi, 20 marzo 2013 alle ore 18.00, presso la sede sociale in Sambuceto di San Giovanni Teatino

VERBALE DI ASSEMBLEA DEL 20 MARZO 2013. Oggi, 20 marzo 2013 alle ore 18.00, presso la sede sociale in Sambuceto di San Giovanni Teatino VERBALE DI ASSEMBLEA DEL 20 MARZO 2013 Oggi, 20 marzo 2013 alle ore 18.00, presso la sede sociale in Sambuceto di San Giovanni Teatino (CH), Largo Wojtyla, 19 si è riunita l assemblea della società FB

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA Approvato in data con deliberazione consiliare n. Premesso che la Legge 5 Febbraio 1992 n.

Dettagli

Il Ministro delle Attività Produttive

Il Ministro delle Attività Produttive Il Ministro delle Attività Produttive VISTO l articolo 21, del Decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, che stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, le imprese di gas naturale che svolgono nel

Dettagli

Autorità d Ambito Territoriale Ottimale LAGUNA DI VENEZIA

Autorità d Ambito Territoriale Ottimale LAGUNA DI VENEZIA Autorità d Ambito Territoriale Ottimale LAGUNA DI VENEZIA Prot. n. 244/1 di verbale del 02.03.2011 Oggetto: Revoca della delibera del Comitato Istituzionale prot. n. 1343/22 di verbale del 20.12.2010 avente

Dettagli

PROCEDURA DI RECLAMO UTENTI S.I.I. ATO PUGLIA

PROCEDURA DI RECLAMO UTENTI S.I.I. ATO PUGLIA Autorità d Ambito Territoriale Ottimale Puglia 70125 BARI Via Borsellino e Falcone, 2 Tel. 080.9641401 Fax 080.9904302 e-mail: info@aatopuglia.it PROCEDURA DI RECLAMO UTENTI S.I.I. ATO PUGLIA 1 INDICE

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale, 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i.

LA GIUNTA REGIONALE. VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale, 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i. DGR. Del 30.04.2009, n. 291 OGGETTO: Programmazione delle risorse finanziarie per gli anni 2009 2011 destinate al potenziamento della Raccolta Differenziata e modifiche ed integrazioni alla D.G.R. 296/2008.

Dettagli

CONSIGLIO DI BACINO BRENTA

CONSIGLIO DI BACINO BRENTA CONSIGLIO DI BACINO BRENTA L.R. del Veneto n. 17 del 27 aprile 2012 DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA - Ing. Marco Puiatti - N. 30 di Reg. del 24/07/2015 Prot. n. 1046 del 24/07/2015 Immediatamente eseguibile

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA. tra

PROTOCOLLO DI INTESA. tra Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Il Prefetto di Torino nella persona del Dott. Alberto Di Pace tra e il Dirigente dell Ufficio di Ambito Territoriale per la provincia

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE UNICA PER LE POLITICHE DEL LAVORO

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE UNICA PER LE POLITICHE DEL LAVORO REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE UNICA PER LE POLITICHE DEL LAVORO (D.Lgs 23 dicembre 1997, n. 469) SOMMARIO TITOLO I - Norme di organizzazione ART. 1 Ambito di applicazione ART. 2 Finalità ART.

Dettagli

Consiglio di Bacino dell Ambito BACCHIGLIONE

Consiglio di Bacino dell Ambito BACCHIGLIONE Consiglio di Bacino dell Ambito BACCHIGLIONE Proposta di Deliberazione dell Assemblea SEDUTA del 8.04.2014 N. di Reg. N. di Prot. Odg 3 Immediatamente eseguibile Oggetto: APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BILANCIO

Dettagli

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile

Dettagli

CITTÀ DI GALATINA PROV. DI LECCE. Copia Deliberazione della Giunta Comunale N. 296/2014

CITTÀ DI GALATINA PROV. DI LECCE. Copia Deliberazione della Giunta Comunale N. 296/2014 CITTÀ DI GALATINA PROV. DI LECCE Copia Deliberazione della Giunta Comunale N. 296/2014 OGGETTO: ART. 16/BIS D. L. 16 LUGLIO 2012 N. 95 E D. P. C. M. 11 MARZO 2013 OBIETTIVI DI EFFICIENTAMENTO E RAZIONALIZZAZIONE

Dettagli

PROCEDURA --------------------------------------

PROCEDURA -------------------------------------- PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità

Dettagli

Contratto di servizio per utenze raggruppate

Contratto di servizio per utenze raggruppate PGQ -7-02-70 Contratto di servizio per utenze raggruppate Art. 1 Oggetto e finalità Il presente contratto disciplina, in attuazione dell art. 50 del Regolamento del Servizio Idrico Integrato e della Direttiva

Dettagli

1. Dopo la lettera d) del comma 2 dell articolo 7 della l.r. 81/1995 è inserita la seguente lettera:

1. Dopo la lettera d) del comma 2 dell articolo 7 della l.r. 81/1995 è inserita la seguente lettera: Proposta di legge Norme per l emergenza idrica e per la prevenzione della crisi idropotabile Modifiche alla legge regionale 21 luglio 1995, n. 81 (Norme di attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36.

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

REGIONE PIEMONTE CONSORZIO INTERCOMUNALE SOCIO ASSISTENZIALE VALLE DI SUSA

REGIONE PIEMONTE CONSORZIO INTERCOMUNALE SOCIO ASSISTENZIALE VALLE DI SUSA REGIONE PIEMONTE CONSORZIO INTERCOMUNALE SOCIO ASSISTENZIALE VALLE DI SUSA ESTRATTO DEL VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL CON.I.S.A. VALLE DI SUSA N. 9/2010 OGGETTO: SERVIZIO

Dettagli

Il Presidente del Consiglio dei Ministri

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Direttiva del 28 settembre 2009 Indirizzi interpretativi ed applicativi in materia di destinazione delle spese per l acquisto di spazi pubblicitari da parte delle Amministrazioni dello Stato ai sensi dell

Dettagli

Comune di Montagnareale Provincia di Messina

Comune di Montagnareale Provincia di Messina REGOLAMENTO PER LA NOMINA ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER L ESAME DELLE NORME REGOLAMENTARI DELL ENTE INDICE Art. 1 - Oggetto del regolamento- definizioni. Art. 2 - Composizione,

Dettagli

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE

REGOLAMENTO COMUNALE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE del COMUNE DI CORATO (Regolamento approvato con deliberazione di C.C.

Dettagli

L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres.

L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres. L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres. Regolamento per la determinazione dei criteri e delle modalità per il concorso delle

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL NETWORK AGENZIA PER L INNOVAZIONE. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL NETWORK AGENZIA PER L INNOVAZIONE. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL NETWORK AGENZIA PER L INNOVAZIONE Art. 1 Finalità 1. E costituito il Network-Agenzia per l Innovazione per accrescere professionalità e capacità di intervento degli

Dettagli

in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento

in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento Società per Azioni Via Lucrezia Romana, 41/47-00178 Roma P. IVA, Codice Fiscale e n. di Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 04774801007

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ed, in particolare, gli articoli 8, concernente l espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione

Dettagli

SCHEMA DI CONVENZIONE PER VERSAMENTO INCREMENTI TARIFFARI DI CUI ALLA DELIBERA CIPE 52/2001 UTENZE INDUSTRIALI DA POZZO AUTONOMO

SCHEMA DI CONVENZIONE PER VERSAMENTO INCREMENTI TARIFFARI DI CUI ALLA DELIBERA CIPE 52/2001 UTENZE INDUSTRIALI DA POZZO AUTONOMO Allegato n. 2 alla delibera n. 11 del 12.12.05 SCHEMA DI CONVENZIONE PER VERSAMENTO INCREMENTI TARIFFARI DI CUI ALLA DELIBERA CIPE 52/2001 UTENZE INDUSTRIALI DA POZZO AUTONOMO..., con sede in.., Codice

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 17/2007 (Atti del Consiglio) Norme per l emergenza idrica per l anno 2007. Modifiche alla legge regionale 21 luglio 1995, n. 81 (Norme di attuazione

Dettagli

5 per mille al volontariato 2007

5 per mille al volontariato 2007 Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

CONVENZIONE TRA IL CONSORZIO PER I SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI DEL MONREGALESE E LA COMUNITA MONTANA ALTO TANARO CEBANO MONREGALESE PER LA GESTIONE

CONVENZIONE TRA IL CONSORZIO PER I SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI DEL MONREGALESE E LA COMUNITA MONTANA ALTO TANARO CEBANO MONREGALESE PER LA GESTIONE Allegato alla Deliberazione dell Assemblea Consortile n.6 del 02.02.2011 CONVENZIONE TRA IL CONSORZIO PER I SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI DEL MONREGALESE E LA COMUNITA MONTANA ALTO TANARO CEBANO MONREGALESE

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA PROTOCOLLO D INTESA TRA. della Regione Umbria ai sensi della L. R. Umbria n. 34 del 10 luglio 1987

COMUNE DI PERUGIA PROTOCOLLO D INTESA TRA. della Regione Umbria ai sensi della L. R. Umbria n. 34 del 10 luglio 1987 COMUNE DI PERUGIA PROTOCOLLO D INTESA TRA - COMUNE DI PERUGIA E - le seguenti Associazioni dei Consumatori e degli utenti iscritte all Albo della Regione Umbria ai sensi della L. R. Umbria n. 34 del 10

Dettagli

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Delibere inerenti e conseguenti. 863 Relazione del Consiglio di Gestione sul punto

Dettagli

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Cabina di Regia del 26 gennaio 2009 Regolamento per l organizzazione ed il funzionamento della Cabina di Regia Città di Avellino Programma Integrato

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n. Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 7 ottobre 2014, n. 647 Istituzione dell'osservatorio regionale per l'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA. Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale.

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA. Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale. Legge 1985032 Pagina 1 di 9 LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 17

Dettagli

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI circoscrizione del Tribunale di Catania CATANIA

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI circoscrizione del Tribunale di Catania CATANIA REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE DEI CONTRIBUTI ANNUALI DI ISCRIZIONE ALL ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI CATANIA PREMESSA Il presente Regolamento si propone di normare la

Dettagli

REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT

REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT Deliberato dal Consiglio Federale il 30 marzo 2014 R.A.C. OT DELIBERATO DAL CF IL 30 MARZO 2014 1 INDICE CAPO I INTRODUZIONE ART. 1 PRINCIPI GENERALI..

Dettagli

CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA. Regolamento della Consulta provinciale delle professioni

CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA. Regolamento della Consulta provinciale delle professioni CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA Regolamento della Consulta provinciale delle professioni Regolamento approvato dal Consiglio camerale con deliberazione n.47 del 20.12.2012 INDICE ARTICOLO 1 (Oggetto del

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

COMUNE DI PREGNANA MILANESE Provincia di Milano SETTORE EDUCATIVO - CULTURALE

COMUNE DI PREGNANA MILANESE Provincia di Milano SETTORE EDUCATIVO - CULTURALE ASSESSORATO ALLO SPORT REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI E DI ALTRE STRUTTURE COMUNALI SOMMARIO 1. Scopo del Regolamento. 2. Impianti, Spazi e Strutture utilizzabili. 3. Soggetti autorizzati

Dettagli

La domanda di autorizzazione alla cessione in proprietà individuale del patrimonio della Cooperativa a proprietà indivisa, presuppone:

La domanda di autorizzazione alla cessione in proprietà individuale del patrimonio della Cooperativa a proprietà indivisa, presuppone: Rilascio autorizzazione alla cessione in proprietà individuale del patrimonio realizzato da cooperative edilizie a proprietà indivisa (L.179/92 art. 18 e ss.mm.ii.) Premessa Le cooperative a proprietà

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Verbale di Deliberazione del Commissario straordinario con i poteri della Giunta comunale. n. 34 dd. 02.03.2015

Verbale di Deliberazione del Commissario straordinario con i poteri della Giunta comunale. n. 34 dd. 02.03.2015 Deliberazione n. 34 dd. 02.03.2015 Pagina 1 di 6 COMUNE DI SAN LORENZO DORSINO Provincia di Trento Verbale di Deliberazione del Commissario straordinario con i poteri della Giunta comunale n. 34 dd. 02.03.2015

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

COMUNE DI FIAMIGNANO Provincia di Rieti

COMUNE DI FIAMIGNANO Provincia di Rieti COMUNE DI FIAMIGNANO Provincia di Rieti Copia Deliberazione della Giunta Comunale N. 41 Reg. Data 23/06/2015 OGGETTO: Piano Tecnico Economico S.I.I. Anno 2015 L anno duemilaquindici il giorno ventitre

Dettagli

COMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA

COMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA COMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DEI LOCALI PRESSO IL CENTRO CULTURALE COMUNALE sito in Via PONTE CAPO (Palazzo Ex Scuola Media) Approvato con deliberazione

Dettagli

Comune di Albiano d'ivrea Provincia di Torino

Comune di Albiano d'ivrea Provincia di Torino Comune di Albiano d'ivrea Provincia di Torino All cc 7/2015 CONVENZIONE TRA I COMUNI DI ALBIANO D IVREA E BUROLO PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DEL SERVIZIO DI SCUOLA PRIMARIA DI ALBIANO D'IVREA PREMESSA

Dettagli

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo

Dettagli

(Approvato con deliberazione C.P. n. 39 del 2002)

(Approvato con deliberazione C.P. n. 39 del 2002) R E G O L A M E N T O P E R I L F U N Z I O N A M E N T O D E L L A L B O A U T O T R A S P O R T A T O R I D I C O S E P E R C O N T O T E R Z I D E L L A P R O V I N C I A D I F R O S I N O N E (Approvato

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE RISCOSSIONI

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE RISCOSSIONI REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE RISCOSSIONI Approvato con delibera n. 04 del 14.04.2015 ART. 1 - OGGETTO Il presente regolamento disciplina le modalità di riscossione del contributo annuale di cui

Dettagli

REGOLAMENTO ASSOCIAZIONE CUSTODI DI SUCCESSO APPROVATO DAL CONSIGLIO INTERASSOCIATIVO DI CDS IL 06/09/2014

REGOLAMENTO ASSOCIAZIONE CUSTODI DI SUCCESSO APPROVATO DAL CONSIGLIO INTERASSOCIATIVO DI CDS IL 06/09/2014 REGOLAMENTO ASSOCIAZIONE CUSTODI DI SUCCESSO APPROVATO DAL CONSIGLIO INTERASSOCIATIVO DI CDS IL 06/09/2014 Valido dal 07/09/2014 1. Success Fee e Entry Fee a carico degli Associati Investitori: l associazione

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO FINALITÀ E SCOPI Art. 1 L Associazione è costituita al fine di sostenere le scuole aderenti nel raggiungimento dei fini istituzionali

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COPIA CODICE COMUNE N. 11137 Pag.n. 1 Comune di Zibido S. Giacomo Provincia di Milano SIGLA G.C. N 182 DATA 10/10/2011 Oggetto: SERVIZIO DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE - RECEPIMENTO DELLE RECENTI MODIFICHE

Dettagli

REGOLAMENTO SPESE DI ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (D.P.R. 59/2013) Art 1 Principi generali

REGOLAMENTO SPESE DI ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (D.P.R. 59/2013) Art 1 Principi generali REGOLAMENTO SPESE DI ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (D.P.R. 59/2013) Art 1 Principi generali In attuazione del disposto dell articolo 52 del D.Lgs. 446 del 15.12.1997 e successive modifiche

Dettagli

STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS. Art.1

STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS. Art.1 STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS Art.1 E costituita ai sensi degli articoli 36, 37 e 38 del Codice civile, nonchè del D. Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460, una associazione denominata AMICIZIA MISSIONARIA

Dettagli

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti.

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti. Direzione Area Contabile Servizio Affari Fiscali Viale Gallipoli 49-73100 Lecce Tel. 0832/293392 - Fax. 0832/293042 Lecce, lì 18 luglio 2003 Prot. 15971 Ai Direttori dei Centri di Spesa Ai Responsabili

Dettagli

Davide Campari-Milano S.p.A. Relazione del Consiglio di Amministrazione in ordine alle materie all Ordine del Giorno dell Assemblea degli azionisti

Davide Campari-Milano S.p.A. Relazione del Consiglio di Amministrazione in ordine alle materie all Ordine del Giorno dell Assemblea degli azionisti Davide Campari-Milano S.p.A. Relazione del Consiglio di Amministrazione in ordine alle materie all Ordine del Giorno dell Assemblea degli azionisti del 30 aprile 2013, ai sensi dell articolo 125-ter del

Dettagli

PEC per i professionisti. Roma, 1 dicembre 2009

PEC per i professionisti. Roma, 1 dicembre 2009 PEC per i professionisti Roma, 1 dicembre 2009 La posta elettronica certificata (PEC) è uno strumento che permette di dare a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE approvato con approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 14/02/2005 Pagina 1 di 5 Art. 1 ISTITUZIONE Il Comune di Bari istituisce la

Dettagli

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL 24-05-1985 REGIONE LAZIO Norme in favore dei rom.

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL 24-05-1985 REGIONE LAZIO Norme in favore dei rom. LEGGE REGIONALE N. 82 DEL 24-05-1985 REGIONE LAZIO Norme in favore dei rom. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 16 del 10 giugno 1985 Il Consiglio regionale ha approvato. Il Presidente della

Dettagli

ASSOCIAZIONE RETE ITALIANA DI MICROFINANZA (RITMI) S T A T U T O. Denominazione. sede e durata

ASSOCIAZIONE RETE ITALIANA DI MICROFINANZA (RITMI) S T A T U T O. Denominazione. sede e durata ASSOCIAZIONE RETE ITALIANA DI MICROFINANZA (RITMI) S T A T U T O Denominazione. sede e durata Art. 1 E costituita un associazione senza fini di lucro denominata RETE ITALIANA DI MICROFINANZA denominata

Dettagli

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese Statuto Servizio Cure a Domicilio del Luganese CAPITOLO 1 Scopo, sede e durata Denominazione Art. 1 Con la denominazione Servizio cure a domicilio del Luganese - SCuDo è costituita a Lugano un Associazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI C O M U N E D I D E R U T A PROVINCIA DI PERUGIA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI. Art. 1 Istituzione.. Art. 2 Attribuzioni.. CAPO II ORGANI DELLA

Dettagli

CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Sessione comunitaria

CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Sessione comunitaria Bozza Verbale n.1/08 Seduta del 24 gennaio 2008 CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Sessione comunitaria Il giorno 24 gennaio 2008,

Dettagli

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI SEGRETERIA NAZIONALE 00198 ROMA VIA TEVERE, 46 TEL. 06.84.15.751/2/3/4 FAX 06.85.59.220 06.85.52.275 SITO INTERNET: www.fabi.it E-MAIL: federazione@fabi.it FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI Ai Sindacati

Dettagli

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato

Dettagli

Regolamento di contabilità

Regolamento di contabilità Regolamento di contabilità Approvato con delibera n. 255 del 1 dicembre 2014 CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 (Denominazioni e oggetto) 1. Ai sensi del presente Regolamento si intendono per: a) Ministro,

Dettagli

Assemblea dei Sindaci dell Ambito. Deliberazione n. 10 del 6 maggio 2013

Assemblea dei Sindaci dell Ambito. Deliberazione n. 10 del 6 maggio 2013 Assemblea dei Sindaci dell Ambito Deliberazione n. 10 del 6 maggio 2013 Oggetto: Ambito Distrettuale 6.1. Sistema di compartecipazione degli utenti ai servizi dell Ambito anno 2013 Approvazione. Il giorno

Dettagli

Regolamento interno del Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013

Regolamento interno del Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 Regolamento interno del Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 Roma, 4 aprile 2008 1 COMITATO DI SORVEGLIANZA REGOLAMENTO INTERNO Art. 1 Composizione Il Comitato di Sorveglianza

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Circolare n. 25 Prot. AOODPIT/Reg.Uff./509 Roma, 2 marzo 2009 Al Direttore Generale per il personale della scuola SEDE Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c. Al Gabinetto

Dettagli

SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO

SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 1/7 SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 2/7 ART. 1* (Denominazione

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

Dettagli

PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA

PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA Approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 26/06/2013 1 Indice 1. Modalità di trattamento dei reclami... 3 2. Registro dei reclami... 5 3.

Dettagli