PROCEDURA OPERATIVA PER LA RIMOZIONE DI COMPONENTI COSTITUITI DA MATERIALI CHE POTENZIALMENTE POSSONO CONTENERE FIBRE D ASBESTO

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1 ALLEGATO II Procedura operativa per la rimozione di componenti costituiti da materiali che potenzialmente possono contenere fibre d asbesto con rischio di esposizione potenzialmente basso. Gli operatori che devono eseguire operazioni definite a basso rischio, identificate nel documento di valutazione del rischio allegato, devono rispettare le seguenti procedure cautelative di sicurezza: Innanzitutto ridurre al minimo indispensabile il numero di operatori presenti in zona operativa; Se necessario utilizzare attrezzi manuali, possibilmente provvisti di aspirazione delle polveri; occorre procedere al confinamento dell'area interessata alla rimozione delle guarnizioni evidenziandola eventualmente con stesa di nastro evidenziatore di tipo a strisce oblique bianco/rosso. intervenire disponendo di un adeguata scorta di sacchi in plastica spessorata e nastro adesivo; Apposizione di cartelli di sicurezza evidenzianti il PERICOLO ASBESTO ed il DIVIETO DI ACCESSO AI NON ADDETTI AI LAVORI. (in allegato copia da stampare ed esporre nell area suddetta) Informazione e formazione dei lavoratori addetti alla rimozione delle guarnizioni con possibilità di presenza di MCA (materiali Contenenti Asbesto) per quanto concerne i rischi da asbesto e precauzioni da adottare. (opuscolo informativo allegato)

2 Fornire i Dispositivi di Protezione Individuale a tutela del lavoratore esposto sottoelencati e formarli sul loro utilizzo come previsto dalle indicazioni allegate a tali prodotti (maschera semifacciale FFP3) Tuta in Tyvek Pro -Teck serie cucita o similari Type 6 monouso completa di cappuccio. Guanti da lavoro. Maschera semifacciale FFP3. Es. Respiratore antipolvere 3M 9332 Respiratore antipolvere 3M 8833 Respiratore antipolvere 3M 8835 Onde poter provvedere ad una adeguata formazione in merito alle modalità corrette per indossarla da parte dell operatore, si allega specifico opuscolo informativo e filmato (formato youtube) da far visionare ed eventualmente addestrare lavoratore esposto. Normalmente e comunque nella grande maggioranza dei casi, sia dati reperiti dalla letteratura in materia che danno indicazioni di studi specifici (*) tra i quali anche quello effettuato da Eurasia Motor Company spa specifico proprio su modelli della Great Wall e con tali guarnizioni, non rappresentano una fonte di dispersione di fibre in ambiente fintantoché rimangono in opera e sono assolutamente a rischio molto basso anche durante le fasi della rimozione. Infatti di norma tali guarnizioni sono segregate e difficilmente possono essere accidentalmente infastidite, per cui l utilizzatore del veicolo ha un rischio molto vicino a zero, mentre nella necessità di effettuare interventi di sostituzione/rimozione ciò

3 può comportare, invece, un certo disturbo alla guarnizione che, una volta liberata, può presentarsi integra o più o meno scomposta. Pertanto è opportuno, se non necessario, eseguire le operazioni di sostituzione dei componenti con MCA tenendo presente le seguenti indicazioni: individuare le parti da sostituire dove ipoteticamente potrebbe essere possibile la presenza di MCA (allegato posizionamento guarnizioni); smontare la parte meccanica, prima di iniziare la rimozione verificare che la guarnizione in opera non è (o si presume che non sia) particolarmente disgregata e/o friabile; se la guarnizione ha una buona igroscopicità (assorbe) in quanto, una volta imbevuta con la soluzione incapsulante/fissativa, non da luogo a polvere aerodisperdibile anche se durante la rimozione si dovesse in parte strappare o sbriciolare; la guarnizione si stacca dal supporto con estrema facilità senza disgregarsi; per esempio, a seguito dell indurimento prodotto dal calore del motore/marmitta. Quando si rimuove la guarnizione colui che effettua l asportazione provvede ad introdurla immediatamente in apposita busta a sacco. Pertanto, come già anticipato, dopo aver provveduto ad interdire o impedire l accesso ai non addetti ai lavori durante l esecuzione dell intervento, e aver indossato i dispositivi di protezione personale consistenti in tuta intera in tyvek con cappuccio e facciale filtrante del tipo FFP3 si procede alla rimozione della guarnizione con le seguenti modalità, adattandole alla specifica situazione: 1. aspirare, con aspiratore portatile ad acqua o dotato di filtro assoluto (HEPA), la porzione a vista della guarnizione e le zone adiacenti e successivamente irrorare con la soluzione incapsulante/fissativo (o colla spray) mediante l apposito dispositivo nebulizzante;

4 2. proteggere eventualmente le parti limitrofe con un telo di polietilene per raccogliere eventuali frammenti che dovessero cadere; 3. mettere a vista la guarnizione con molta cautela (per es. distanziando le 2 parti che compongono il motore, ecc.) ed effettuare una abbondante bagnatura/imbibizione della guarnizione con la soluzione incapsulante/imbibente (**) questo mediante utilizzo dell apposito dispositivo nebulizzante; 4. procedere lentamente al distacco manuale della guarnizione tenendo la manichetta dell aspiratore a ridosso del punto di distacco della guarnizione, cercando di evitare di rovinare, rompere, grattare la guarnizione. E opportuno, per ottenere una migliore capacità di convogliamento dell aspiratore, innestare alla manichetta una bocchetta larga, per esempio a forma di imbuto, che racchiuda il più possibile la zona di strappo della guarnizione (tipo cappa di aspirazione); valutare anche l opportunità di una ulteriore bagnatura mentre si procede al distacco; insaccare immediatamente la parte rimossa; 5. gli eventuali residui o frammenti rimasti adesi al supporto si possono rimuovere mediante appositi utensili manuali come spatoline o raschietti procedendo lentamente e sotto aspirazione; aspirare subito anche gli eventuali frammenti che dovessero cadere sul telo; 6. al termine della rimozione di tutti i residui visibili, con la bocchetta stretta innestata alla manichetta dell aspiratore, aspirare energicamente la superficie del supporto; 7. infine, nebulizzare le superfici interessate, compreso il telo sottostante, con la soluzione incapsulante; il telo va piegato a lenzuolo e insaccato insieme ai MCA. Questa tecnica, se realizzata correttamente, risulta altrettanto efficace al pari di quella del glove bags semplificando in molti casi la rimozione di guarnizioni. Si ritiene che l adozione di questa tecnica e relative precauzioni per i lavoratori addetti, soddisfino sufficientemente quanto prescritto nell art.249 e successivi del D.Lgs. 81/08 in cui viene richiesto al datore di lavoro di mettere in atto adeguate misure di tutela al fine di ridurre al minimo il rischio.

5 Al termine dell intervento: 1. aspirare tutta la polvere della zona di lavoro e delle aree circostanti se possibile sempre mediante aspiratore ad acqua o aspiratore con filtri assoluti; 2. ripulire a umido gli attrezzi impiegati, svuotare l aspiratore ad acqua e lavare l interno; 3. raccogliere dal pavimento i teli in plastica, togliersi gli indumenti protettivi e raccoglierli in doppio sacco in plastica, ben chiuso; Foglio di polietilene avente spessore di almeno 0,15 mm, nastro adesivo ed etichette recanti le avvertenze relative all asbesto. 4. Il sito oggetto di manutenzione potrà essere di nuovo accessibile agli utenti e ai lavoratori anche senza campionamento ambientale, in quanto sia le prove effettuate da laboratorio accreditato per analogo intervento (allegata) che le precauzioni adottate lo rendono idoneo al tipo di attività prevalente ivi esercitata.

6 (*) Le seguente modalità e istruzioni operative sono state predisposte tenendo in considerazione le indicazioni fornite dalla letteratura specifica in materia le cui fonti sono: dal sito INAIL/ISPESL considerazioni riguardanti il rischio asbesto Ex D.Lgs. 81/2008 art. 249 e successivi lettera circolare in ordine alla approvazione degli Orientamenti pratici per la determinazione delle esposizioni sporadiche e di debole intensità (ESEDI all'asbesto nell'ambito delle attività previste dall'art. 249 commi 2 e 4, del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 come modificato e integrato dal D.lgs. 3 agosto 2009, n MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI - DIREZIONE GENERALE DELLA TUTELA DELLE CONDIZIONI DI LAVORO Rimozione di guarnizioni di asbesto: studio sulla fattibilità di applicazione di un metodo a basso rischio di esposizione (Atti del 16 Congresso Nazionale dell A.I.D.I.I.) di: R. TONDELLI1, M. GUIDI2, R. IACHETTA1, G. CECCHETTI3 1 ENEL SpA Divisione Produzione Roma - 2 SPISAL Azienda ULSS 12 Terraferma Veneziana - Venezia-Marghera - 3 Cattedra di Ecologia Applicata Università degli Studi Urbino Bonifica di piccoli impianti o apparecchiature con manufatti contenenti asbesto Matteo Santamaria = Dipartimento di Prevenzione U.O. Controllo Rischio Chimico Azienda USL Città di Bologna Procedure operative per la rimozione in sicurezza di lastre in cemento asbesto AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N. 6 FRIULI OCCIDENTALE (**) spalmare o spruzzare fissativo penetrante (Es. FIBERLOCK o ONDULEX PRIMER = fissativi penetranti omologati per MCA) sulle parti a vista anche per lavorare a umido ;

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