COMUNE DI CASTELLO DI SERRAVALLE. - Provincia di Bologna - REPUBBLICA ITALIANA ACCORDO PRELIMINARE AI SENSI DELL ART. 18 DELLA LEGGE DELLA

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1 COMUNE DI CASTELLO DI SERRAVALLE - Provincia di Bologna - Repertorio n.. REPUBBLICA ITALIANA ACCORDO PRELIMINARE AI SENSI DELL ART. 18 DELLA LEGGE DELLA REGIONALE 24 MARZO 2000, N. 20 E ART. 11 LEGGE N. 241/90 E S.M.. L anno 2012 il giorno del mese in, presso la residenza municipale di. -.. (BO); TRA - il Sig.. nato a (.) il., C.F..., domiciliato per la carica in ( ) in Via n.., il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio, ma esclusivamente nella sua qualità di dello ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO", con sede in Bologna (BO), via Dante n. 26, Codice Fiscale.; E - il Comune di Castello di Castello di Serravalle, con sede in via S. Apollinare n Cod. Fisc. e Part. IVA , qui rappresentato dal Responsabile del Settore Lavori Pubblici, Territorio, Ambiente Geom. Marco Lenzi, per dare attuazione, in particolare, alla delibera della Giunta Comunale n.. del., divenuta esecutiva ai sensi di Legge (art. 134, comma 4, del citato D. lgs. n. 267/2000), con cui è stata data manifestazione di interesse relativamente ad una ipotesi di accordo ex art. 18 della L.R. 24 marzo 2000, n. 20 avente ad oggetto una Variante al Piano di Recupero di iniziativa pubblica del 1

2 Comparto denominato S. Apollinare, che in copia conforme all'originale si allega al presente atto sotto la lettera "A"; si conviene e si stipula il seguente ACCORDO preliminare ai sensi dell art. 18 della legge della Regione Emilia Romagna 24 marzo 2000, n. 20, dopo avere; PREMESSO - che il Comune di Castello di Serravalle è dotato di Piano Regolatore Generale approvato, ai sensi delle disposizioni della Legge Regionale 28 Dicembre 1978 n. 47 e successive modifiche ed integrazioni, con deliberazione di Giunta Provinciale 14 Dicembre 1998 n. 833, esecutiva ai sensi di Legge; - che l ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO come sopra identificato è proprietario, di un complesso immobiliare posto in Via Don Melloni identificato catastalmente al Fg. 22, mappali 29, 145, 146, 147, 131/p, 582/p, 583 avente superficie pari a circa mq ; - che su tale area è in corso di realizzazione un Piano di Recupero di Iniziativa Pubblica denominato S. Apollinare, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 20 del 27 Aprile 2004; - che il citato PdR ripartisce la superficie fondiaria complessiva nelle sottoriportate unità di intervento: - Superficie per funzioni scolastiche Sf. ca mq. per una Su. come risulterà dal progetto che dovrà essere appositamente redatto; - Superficie per funzioni residenziali Sf. ca mq. per una Sr di progetto (Su + Ss). di complessivi mq ,20 (oltre a mq. 403,30 di superficie per autorimesse e mq. 231,79 di superfici fuori quota); - Superficie per funzioni religiose Sf. ca mq. per una Su pari a quella già in essere; 2

3 - Verde pubblico (V1) ca mq.; - Parcheggi pubblici (P1) ca mq.; - Viabilità; - che l area destinata a funzioni scolastiche e quella destinata alla realizzazione del Parco fluviale posta in aderenza alla stessa (inclusa nello standard a Verde Pubblico), avente superficie catastale pari a circa mq e già di proprietà dell Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero sopra identificato, è stata oggetto di cessione all Amministrazione Comunale con Atto Dr. Carlo Vico di Bologna Rep.n /24890 in data 7 giugno 2005, contestualmente alla sottoscrizione della convenzione per l attuazione del Piano di Recupero; - che tuttavia, al fine di consentire un ottimale utilizzo dell area sopra indicata, si renderebbe opportuna l istituzione di un diritto di passaggio pedonale e ciclabile sulle residue aree poste in fregio al Torrente Ghiaia di Mercatello, di proprietà del succitato Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, individuate al Catasto Terreni del Comune di Castello di Serravalle al Fg. 22 Mapp.li 823, 138, 148, onde consentire il collegamento pedonale e ciclabile della località Mercatello con il futuro Centro Scolastico ed il Parco ad esso connesso; - che l art. 18 della L.R. 20/2000 consente ai comuni di concludere accordi con soggetti privati per assumere nella pianificazione proposte di progetti e iniziative di rilevante interesse per la comunità locale, al fine di determinare talune previsioni dal contenuto discrezionale degli atti di pianificazione territoriale ed urbanistica, nel rispetto della legislazione e pianificazione sovraordinata vigente e senza pregiudizio dei diritti dei terzi; in tal caso l accordo costituisce parte integrante dello strumento di pianificazione cui accede ed è soggetto alle medesime forme di pubblicità e di partecipazione. L accordo è recepito con la 3

4 delibera di adozione dello strumento ed è condizionato alla conferma delle sue previsioni nel piano approvato; - che a norma dell art. 18 della L.R. 20/2000 l'istituto DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO, come sopra rappresentata, ha formulato, con nota pervenuta in data 7 Giugno 2012 al prot. n. 6178/10-11, una proposta per la predisposizione e presentazione di una Variante al vigente piano di Recupero finalizzata, prevalentemente, allo spostamento di alcune previsioni residenziali in altro ambito di proprietà al fine di rendere l'intervento maggiormente compatibile con le caratteristiche paesaggistiche ed ambientali delle aree interessate dagli interventi; - che tale proposta prevedeva altresì la realizzazione di interventi ed iniziative di rilevante interesse per la comunità locale come nei successivi articoli specificato; - che l accettazione della proposta, da perfezionare con successiva documentazione progettuale da presentare a cura e spese del succitato ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO comporta da parte del Comune l impegno a sottoporre al Consiglio Comunale l adozione di variante al vigente Piano di Recupero, in conformità al dettato dell art. 41, comma 1^ e comma 2 lett. a), della L.R. 20/2000, con l obiettivo per il Comune di Castello di Serravalle di realizzare opere d interesse generale, pubbliche e/o d interesse pubblico; - che la variante di cui al superiore punto dovrà prevedere quanto segue: - la realizzazione della superficie con funzione residenziale già prevista nell unità elementare di riferimento n. 3, come individuata nella Tav. B.03 del Piano di Recupero approvato, in posizione decentrata e prossima all abitato esistente, in prosecuzione della Via Vivaldi, per una superficie Residenziale massima Sr di mq. 925,78 oltre a mq. 312,48 di superficie a 4

5 servizi da destinare ad autorimessa pertinenziale, il tutto senza incremento di superficie; - la cessione al Comune di Castello di Serravalle dell area ricompresa all interno dell unità elementare di riferimento n. 3, da utilizzare quale verde pubblico in accorpamento alla parte di verde pubblico già oggetto di cessione posto in aderenza alla stessa area; - l istituzione, in favore dell Amministrazione Comunale, con onere di manutenzione a carico della stessa, di un diritto di passaggio pedonale e ciclabile, avente larghezza pari a mt. 3,00, sulle aree poste in fregio al Torrente Ghiaia di Mercatello ed individuate al Catasto Terreni del Comune di Castello di Serravalle al Fg. 22 Mapp.li 823, 138, 148, di proprietà dell Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, in corrispondenza dell attuale capezzagna, al fine di consentire il collegamento pedonale e ciclabile della località Mercatello all area destinata a Centro Scolastico ed al Parco ad esso connesso; - l'impegno per il Comune a consentire, nell ambito posto in Via Vivaldi s.n., identificato catastalmente al Fg. 22, mappali 582/p, 1001/p, 1002, per una superficie territoriale di circa mq , in variante al vigente P.R.G., il trasferimento delle superfici con funzione residenziale già ora previste dalla citata unità elementare di riferimento n. 3 all'area ubicata in prosecuzione della Via Vivaldi sopra identificata, per una superficie Residenziale massima Sr di mq. 925,78 oltre a mq. 312,48 di superficie a servizi da destinare ad autorimessa pertinenziale, il tutto senza incremento di superficie; - che la Giunta Comunale con delibera n. del ha valutato la succitata proposta ritenendola meritevole di accoglimento in quanto l intervento persegue 5

6 l'obiettivo di interesse pubblico di evitare la ricostruzione dei fabbricati in parte già esistenti ed oggetto di recupero in prossimità del complesso monumentale di S. Apollinare, al fine di evitare l'interferenza degli stessi con i valori paesaggistici specifici del luogo; - che risulta, come richiesto dall art. 18 della L.R. n. 20/2000, sussistere il rilevante interesse per la comunità locale ravvisato in: - salvaguardia di valori paesaggistici specifici quali quelli citati nel presente atto, quale ulteriore onere a carico del soggetto attuatore; - trasferimento delle funzioni residenziali già ora consentite nel comparto in parola al fine di rendere l'intervento edilizio maggiormente coerente con le caratteristiche paesaggistiche ed ambientali delle aree interessate dagli interventi;. TUTTO CIÒ PREMESSO da considerare parte integrante e sostanziale del presente accordo, SI CONVIENE QUANTO SEGUE: 1- OGGETTO DELL ACCORDO Le parti si impegnano, ciascuno per quanto di propria competenza, ad attuare un nuovo assetto urbanistico nell ambito posto in Via Dom Melloni, con parte in Via Vivaldi, identificato catastalmente al Fg. 22, mappali 582/p, 1001/p e 1002, avente superficie territoriale di circa mq , mediante la predisposizione di una Variante al vigente P.d.R. denominato S. Apollinare, che preveda il miglioramento della qualità territoriale, urbanistica e sociale dell'intera area sottoposta a pianificazione mediante il trasferimento delle funzioni residenziali ora previste dall'ambito posto in prossimità del complesso monumentale di S.Apollinare all'area posta in Via Vivaldi ed identificata nell'allegata planimetria, senza alcun incremento della potenzialità edificatoria; 6

7 L'ISTITUDO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO presenterà al Comune, a sua cura e spese, entro sessanta giorni dalla sottoscrizione del presente accordo (eventualmente prorogabili prima della scadenza di comune accordo) una proposta progettuale di variante urbanistica al P.d.R. ai sensi ex art. 26 della Legge Regionale 47/1978 ed art. 28 della Legge 457/1978 corredata dei necessari elaborati tecnici e relazionali come da disposizioni vigenti in materia, finalizzata a modificare l'assetto e le destinazioni d'uso dell'ambito interessato dallo stesso P.d.R. come di seguito indicato: - a consentire, nell area posta in Via Vivaldi s.n., identificata catastalmente al Fg. 22, mappali 582/p, 1001/p e 1002 avente superficie territoriale di circa mq , il trasferimento delle superfici con funzione residenziale già ora insediabili nell'area identificata dalla Tav. B.03 del Piano di Recupero approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 20 del 27 Aprile 2004 come Unità Elementare di riferimento n. 3, nei limiti di seguito riportati: o Superficie da destinare a funzioni residenziali (Sr) mq. 925,78 o Superficie utile (Su) mq. 781,86 o Superficie da destinare a servizi (Ss) mq. 143,92 o Superficie destinata ad autorimessa pertinenziale mq. 312,48 - a cedere al Comune di Castello di Serravalle, quale quota aggiuntiva di standard pubblico, l area ricompresa all interno dell unità elementare di riferimento n. 3 sopra indicata, da utilizzare quale verde pubblico in accorpamento alla parte di verde pubblico già oggetto di cessione posto in aderenza alla stessa area; - ad istituire, in favore dell Amministrazione Comunale, con onere di manutenzione a carico della stessa, un diritto di passaggio pedonale e 7

8 ciclabile, avente larghezza pari a mt. 3,00, sulle aree poste in fregio al Torrente Ghiaia di Mercatello ed individuate al Catasto Terreni del Comune di Castello di Serravalle al Fg. 22 Mapp.li 823, 138, 148, di proprietà dell Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, in corrispondenza dell attuale capezzagna, al fine di consentire il collegamento pedonale e ciclabile della località Mercatello all area destinata a Centro Scolastico ed al Parco ad esso connesso; Il Comune si impegna, entro trenta giorni dalla presentazione della progettazione di cui al secondo capoverso del presente articolo, a sottoporre al Consiglio Comunale la proposta di adozione di Variante al P.d.R. tendente al risultato di cui ai precedenti punti, da redigersi ai sensi ex art. 26 della Legge Regionale 47/1978 ed art. 28 della Legge 457/1978, e ad avviare l iter approvazione della stessa variante, nel testo vigente con i contenuti di cui sopra, con l obiettivo per il Comune di Castello di Serravalle di realizzare opere di interesse generale, pubbliche e/o di interesse pubblico come sopra precisato; 2- TEMPI DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI INTERESSE PUBBLICO E GARANZIE DI REALIZZAZIONE L'ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO dovrà provvedere a dare inizio alla realizzazione delle opere pubbliche oggetto del presente accordo contestualmente all'esecuzione delle opere di urbanizzazione primaria interne al comparto e comunque entro e non oltre 60 gg. dalla data di approvazione del relativo progetto, che sarà effettuato dall'amministrazione Comunale nei termini previsti dalle vigenti disposizioni normative. 3- CONDIZIONI RISOLUTIVA E SOSPENSIVA Le parti convengono espressamente ai sensi e per gli effetti di cui all art. 18 Legge 8

9 Reg.le 20/2000 che il presente accordo si intenderà risolto laddove la variante qui prevista non venga adottata dal Consiglio Comunale entro i termini previsti, eventualmente prorogabili di comune accordo prima della scadenza. In caso di adozione, il presente accordo sarà condizionato sospensivamente sino alla definitiva approvazione della variante in esame come qui concordata. Le parti si danno concordemente atto: - che l Amministrazione si riserva di apportare al/ai progetto/i inerente/i la Variante al Piano di Recupero in parola, tutte le modifiche che riterrà opportune al fine di rendere la stessa perfettamente funzionale allo scopo e in ordine al rispetto delle normative vigenti; - che nessun corrispettivo economico, a nessun titolo, sarà concesso all'istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero dal Comune; - che ogni verifica e conseguente accordo in merito alle questioni di cui ai due superiori punti andrà necessariamente compiuta prima della delibera consiliare di adozione della variante, onde evitare inutili dispendi di energie e di costi da ambo le parti e l insorgenza di una potenziale lite tra le stesse parti. 4- DICHIARAZIONI FISCALI - Per l imposta di registro si dichiara che il presente accordo sarà soggetto a registrazione solo in caso d uso, a tassa fissa. 5- SPESE - Tutte le spese relative alla redazione, formazione e stipulazione ed esecuzione del presente accordo, nessuna esclusa, sono a carico dell'istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero. L'IDSC Il Comune 9

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