AI SOCI, ACCONTI A OSTACOLI

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1 (IL SOLE 24 ORE DEL )0 Fisco BENI AI SOCI, ACCONTI A OSTACOLI Calcolo complessoper evitare la duplicazione della base imponibile (di A. Cioccarelli e G. Gavelli, pag.25) Ancora troppe incertezze sul reddito derivante dall'uso privato dei beni d'impresa, con calcoli troppo complicati e interpretazioni non univoche. Occorre comprendere se, in presenza di più beni differenti già di per sé a deducibilità limitata (come le auto) dati in uso ai soci, l'agenzia ritenga indispensabile un ulteriore passaggio. Quando (ipotizzando una Snc con due soci al 50% e due auto assegnate in godimento) ogni socio scorpora dal proprio reddito diverso, la quota di reddito imponibile derivato dalla società per effetto dei costi indeducibili, deve considerare i costi specifici dell'auto di cui lui beneficia, ovvero il 50% del totale dei costi indeducibili di entrambi i veicoli? Il risultato delle due ipotesi è differente se i costi delle due auto non sono omogenei, per cui c'è un ulteriore nodo da sciogliere. In proposito, si ritiene che, poiché in questo caso l'attribuzione del maggior reddito avviene proporzionalmente alle quote (e non ai costi di ciascuna auto), anche lo storno per depurare il reddito diverso debba avvenire in analoga misura. Diversamente, invece, accadrà per i beni i cui costi divengono indeducibili per effetto dell'art.2 del D.L. n.138, i quali saranno defalcati in modo specifico. IN DUBBIO L ESCLUSIONE SE L UFFICIO È CONCESSO A UN PROFESSIONISTA Attese istruzioni anche sulla deducibilità limitata (di G. Gavelli, pag.25) Sotto l'aspetto soggettivo, l'agenzia è chiamata a chiarire se rientra nella disposizione il caso del bene (poniamo un ufficio) utilizzato dal socio (o familiare) senza corrispettivo congruo nell'ambito di una attività d'impresa o di lavoro autonomo. La C.M. n.24/e esclude dalle norme in commento i «soggetti utilizzatori che per loro natura non possono essere titolari di redditi diversi». Casi tipici sono i beni utilizzati dai soci costituiti in forma di società commerciali. Ma anche la persona fisica, quando svolge attività d'impresa o professionale, non produce redditi diversi. Si può quindi concludere che anche questa fattispecie fuoriesce dal campo di applicazione dell'art.2 del D.L. n.138/11? Sarebbe opportuno un chiarimento dell'agenzia prima della scadenza del versamento degli acconti di novembre. 1

2 DALLA MAGGIORANZA STOP ALLA MANOVRA Il parlamento boccia la retroattività su deduzioni e detrazioni (di M. Mobili, pag.2) No alla retroattività della stretta su deduzionie detrazionie no al taglio da 600 milioni per la sanità. Traballa sempre più l'impalcatura della Legge di Stabilità presentata dal Governo. Dopo l'emendamento sugli esodati e le maxi tasse per i ricchi approvato mercoledì dalla Commissione Lavoro ieri è stato il turno della Commissione Finanze che ha vincolato il via libera al DdL alla cancellazione delle norme che hanno effetto retroattivo su detrazioni e deduzioni, nonché sul regime agevolato per le società agricole. Il no della Commissione Finanze alle deroghe allo Statuto dei contribuenti è condizione irrinunciabile per poter votare la Legge di Stabilità. Su deduzioni e detrazioni, poi, non convincono gli effetti della franchigia sulle spese per le attività sportive dei ragazzi che oggi sono detraibili nel limite di 210. La franchigia da 250 decreterebbe l'automatica cancellazione del bonus. ANTITRUST, PROROGATI I TERMINI IN AREA SISMA (di A. Melchiori, pag.27) Prorogato al 30 novembre il termine per il versamento del contributo all'antitrust da parte delle società che si trovano nelle zone colpite dal sisma del maggio scorso. Con il provvedimento n del 17 ottobre, inoltre, l'autorità garante ha stabilito che le società interessate devono trasmettere, entro il 30 ottobre, la documentazione che attesta la sussistenza delle condizioni previste dallal. n.122/12. LA STABILE ORGANIZZAZIONE NON IMPEDISCE IL RIMBORSO Corte Ue sul valore aggiunto per i soggetti esteri in Italia (di M. Mantovani e B. Santacroce, pag.27) La normativa nazionale sul rimborso dell'iva ai soggetti non residenti presenta dei profili di incompatibilità comunitaria nella parte in cui nega la possibilità di fruire della apposita procedura prevista all'art.38-bis 2 (e 38-ter) del DPR n.633/72 per il solo fatto che il richiedente dispone in Italia di una stabile organizzazione. È quanto emerge dalla lettura della sentenza della Corte di Giustizia Ue resa nelle cause riunite C-318/11 e C-319/11, pronunciata ieri. LIMITI AL FISCO SULLE RETTIFICHE IVA C è buona fede se la società che froda ha struttura, personalee mezzi di trasporto (di A. Iorio, pag.27) Se la "cartiera" ha una struttura, personale, mezzi di trasporto e uffici, l'acquirente può invocare agevolmente la buona fede, non potendo conoscere la qualità fittizia dell'impresa che ha emesso i documenti fiscali soggettivamente inesistenti. A fornire questa interessante precisazione è la Corte di Cassazione con la sentenza n depositata il 19 ottobre

3 Fisco PERDITE SU CREDITI CON DEDUCIBILITÀ VINCOLATA (di P. Meneghetti pag. 27) La novità fiscale di quest'anno è la deducibilità dei crediti di modesta entità scaduti da almeno un semestre, novità che si intreccia con le politiche di formazione del bilancio. Può certamente accadere che un credito di modesta entità esigibile da più di un semestre sia oggetto di una corretta svalutazione, ma che al tempo stesso non vi siano, a stretto rigore, le condizioni per la rilevazione della perdita. Al riguardo sarebbe auspicabile che in sede interpretativa l'agenzia delle Entrate chiarisse che sono accettabili entrambi i comportamenti contabili (svalutazione e rilevazione della perdita) per innescare la deducibilità di cui al nuovo art.101, co.5 del Tuir, fermo restando che le svalutazioni sottoposte al tetto di deducibilità dello 0,5% dovrebbero essere solo quelle dei crediti che eccedono la soglia dei 2.500, calcolate sul totale dei crediti derivante dal solo computo di quelli non integralmente dedotti perché non superiori a Altro problema da risolvere in via interpretativa è valutare se il tetto di va definito in senso oggettivo, cioè il singolo credito riferito alla singola operazione, o soggettivo cioè riferito al dato cliente. Il dato letterale parrebbe abilitare anche la tesi più favorevole secondo cui il tetto sia riferibile al singolo credito, ma il punto è oggettivamente opinabile per cui occorre una chiarimento ufficiale. Va altresì chiarito se possa intendersi di "modesta entità" anche il credito residuo che deriva da una operazione magari di rilevante importo, ancora da regolare per somma non superiore a Lavoro RESPONSABILITÀ IN SOLIDO: COSÌ LA DIFESA L'impresa può tutelarsi dall'obbligo che coinvolge versamenti fiscali, paghe, contributi e sicurezza (di A. Rota Porta, pag.33) Lo scenario normativo che disciplina gli appalti è in continua evoluzione ed è costituito da un puzzle di disposizioni di difficile raccordo tra loro: un groviglio di regole tra le quali i soggetti coinvolti sono costretti a districarsi, rischiando pesanti conseguenze in tema di responsabilità solidale e sotto il profilo sanzionatorio. La mancanza di un testo unitario che faccia da contenitore delle diverse norme intervenute in questo ambito ha spesso avuto come risultato l'aumento dei vincoli solidaristici della filiera dell'appalto, senza adeguati strumenti che possano manlevare in maniera agevole il responsabile in solido. La Guida Responsabilità negli appalti riepiloga l evoluzione legislativa e i profili retributivi, contributivi, fiscali e di sicurezza sul lavoro legati ai contratti di appalto. 3

4 Varie PAGAMENTI RAPIDI PER LA P.A. Agroalimentare: in caso di adempimenti tardivi l amministrazione rischia le sanzioni Antitrust (di G.P. Tosoni, pag.31) Le regole relative ai contratti in forma scritta, termini di pagamento e divieto di pratiche sleali, per le cessioni di prodotti agroalimentari, si applicano anche per gli acquisti intracomunitari e le importazioni; infatti in base al decreto ministeriale attuativo dell'art.62 della L. n.27/12 opera per i beni la cui consegna avviene nel territorio della Repubblica Italiana. Invece per le esportazioni queste regole non si applicano in quanto i beni vengono consegnati all'estero; a nostro parere ciò vale sia per le esportazioni dirette, che triangolari nonché per le esportazioni "congiunte" e cioè quando i beni vengono preventivamente lavorati in Italia ed indipendentemente dal soggetto che esegue il trasporto. Nella sostanza se il cliente è un soggetto estero, con destinazione finale dei beni al di fuori del territorio nazionale, le nuove regole non si applicano. Sono invece soggette al contratto nella forma scritta e successive conseguenze, le cessioni interne ad esportatori abituali. C'è molto interesse a capire se anche la Pubblica Amministrazione sia obbligata a rispettare i termini di pagamento di 30 o 60 giorni per la fornitura di derrate alimentari. Si precisa che né l'art.62 né il decreto ministeriale attuativo prevede l'esonero per gli enti pubblici, pertanto Comuni ed Asl se acquistano prodotti alimentari devono provvedere al pagamento entro il termine di trenta giorni decorrenti dalla fine del mese di ricevimento della fattura. I termini di pagamento decorrono dalla fine del mese di ricevimento della fattura la quale a questi fini può essere inviata anche per posta ordinaria. La norma precisa che in caso di incertezza sulla data di ricevimento della fattura si presume che sia ricevuta nella data della consegna dei beni: ma la fattura differita può comprendere le consegne effettuate nell'arco di un mese. A nostro parere non resta che fare riferimento alla data dell'ultima consegna. (ITALIA OGGI DEL )0 Fisco SOGGETTI ESTERI, RIMBORSI IVA AMPI Non costituisce ostacolo la stabile organizzazione inattiva (di F. Ricca, pag.26) La presenza, nel territorio dello stato membro in cui il soggetto estero ha acquistato beni e servizi, di una propria stabile organizzazione che non effettua, però, operazioni imponibili, non ostacola il suo diritto al rimborso dell'iva. La soluzione non cambia nel caso in cui il soggetto estero disponga, in tale stato, di una società interamente controllata, che gli fornisce servizi di ricerca. Lo dice la corte di giustizia Ue con sentenza 25 ottobre 2012, nelle cause riunite C-318/11 e C-319/11. 4

5 RESIDENZA, FISCO FUORIGIOCO Il cambio di indirizzo rende illegittima la notifica (di D. Alberici, pag.28) Illegittime le notifiche al contribuente fatte presso l'indirizzo «pescato» dall'anagrafe Tributaria se questo ha già spostato da tempo la residenza. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che, con la sentenza n del 25 ottobre 2012, ha accolto il ricorso di un contribuente che lamentava la notifica dell'inizio del processo penale a suo carico a un indirizzo non aggiornato dell'anagrafe tributaria. IRAP INDIDUCIBILE (di D. Alberici, pag.28) L'Irap non è deducibile sulle riprese a tassazione conseguenti all'accertamento. Ma non basta. Il Fisco può accertare induttivamente il reddito d'impresa se il contribuente si è rifiutato di mostrare alla Guardia di Finanza le scritture contabili in sede di verifica. Sono questi i due principi affermati dalla Corte di Cassazione con la sentenza n del 25 ottobre Lavoro DISABILI, RISORSE ALL'ASSUNZIONE (di C. De Lellis, pag.29) Stanziate le risorse per gli incentivi all'assunzione di disabili. In tutto ammontano a e ne beneficiano soltanto le regioni a statuto straordinario, perché quelle a statuto ordinario le hanno devolute al finanziamento degli interventi di edilizia sanitaria (in base al D.L. n.16/12). A stabilirlo è il decreto del Ministero del Lavoro del 16 luglio, registrato alla Corte dei Conti. PENSIONE, NEL CALCOLO DELLA SOGLIA ANCHE LA QUOTA ALL'ESTERO (di D. Cirioli, pag.29) A chi deve pensionarsi in regime internazionale, cioè con una quota di pensione estera, la verifica del cosiddetto «importo soglia», requisito per il diritto alla nuova pensione contributiva (pari a 1,5 volte l'assegno sociale per la pensione di vecchiaia o 2,8 volte lo stesso assegno sociale per la pensione anticipata), va effettuata sull'intero importo della pensione cui ha diritto il beneficiario, includendo in altre parole anche la quota del prorata estero. Lo spiega l'inps nella circolare n.126/12, in cui rappresenta il parere del Ministero del Lavoro. 5

6 Varie L ESPOSTO CON RISCHIO DIFFAMAZIONE (di D. Alberici, pag.25) Rischia una condanna per diffamazione il cliente del professionista che presenta un esposto all'ordine denunciando parcelle gonfiate e un tentativo di estorsione. Questo perché, la verità dei fatti è il presupposto «indefettibile» per poter invocare il diritto di critica, esimente del reato. Lo ha sancito la sentenza n.41661, depositata il 25 ottobre 2012 dalla quinta sezione penale della Cassazione. 6