VERBANIASETTANTA. POLITICA E SOCIETA'

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1 VERBANIASETTANTA. POLITICA E SOCIETA' Foglio virtuale di informazione e controinformazione 6 febbraio 2010 VERBANIASETTANTA è un foglio virtuale di informazione prodotto da Claudio Zanotti, consigliere comunale di Verbania. All'indirizzo verbaniasettanta@alice.it possono essere inviati contributi, riflessioni, testi, nuovi indirizzi di posta elettronica. Gli arretrati possono essere letti su: - username: verbaniasettanta - password: Verbania PER NON RICEVERE VERBANIASETTANTA ED ESSERE CANCELLATI DALL'INDIRIZZARIO, È SUFFICIENTE RISPONDERE A QUESTA CON LA SCRITTA"CANCELLA". CICLO IDRICO: SEI MESI PER SFASCIARE TUTTO. E AUMENTARE LE TARIFFE Fate attenzione, anche se l argomento sembra molto tecnico e lontano dalla quotidianità, perché alla fine pagheremo noi e sarà opportuno sapere chi ringraziare: Destra e Lega Nord a soli sei mesi dalle vittoriose elezioni di giugno si accingono a sfasciare il sistema di gestione del ciclo idrico (vuole dire acquedotti, pozzi e falde idriche, fognature, depuratori) delle province del VCO e di Novara. Voluto e pensato tra il 2005 e il 2007 dalle amministrazioni di Centrosinistra delle due Province, dei Comuni di Verbania, Omegna, Borgomanero, di numerose Comunità Montane, il nuovo sistema imperniato sull Ambito Territoriale Ottimale (Ato), sulla società pubblica Acqua Novara-Vco spa su cinque Società Operative Territoriali (Sot), tra cui la nostra Acque Nord srl, si basava su alcuni semplici e fondamentali principi: una gestione industriale efficiente di tutto il ciclo idrico nel 165 Comuni delle due province, un principio di solidarietà fondato su una tariffa unica entro il 2011, il riconoscimento di tariffe agevolate per i Comuni di montagna e per gli utenti con redditi bassi, un grande investimento su tutti gli impianti nell arco di vent anni (450 milioni). Sono bastati sei mesi di maggioranza di Destra e Lega Nord per avviare la demolizione del sistema, alla fine del quale il VCO pagherà l acqua più cara che il Novarese e avrà meno investimenti. Nella Conferenza dell Ato dello scorso dicembre e in quella tenutasi alla fine di gennaio sono state poste le basi per la distruzione del sistema di gestione sopra descritto, con una crescente penalizzazione tariffaria per tutte le località del Vco. Osservate il prospetto qui di seguito riportato: invece di procedere verso l unificazione delle tariffe in tutto il territorio delle due province, la Conferenza dell Ato del 16 dicembre su imposizione di Novara ha deliberato le tariffe per l anno 2009 secondo lo schema qui di seguito rappresentato. La prima colonna indica la tariffa al metro cubo del 2007, la seconda quella del Risultato: a Novara l aumento è stato di 84 centesimi, a Verbania di 205, a Omegna di 259, a Villadossola di 259: Novara da 0,800 a 0, Casale C.C. : da 0,850 a 1, Verbania: da 0,950 a 1, Omegna: da 0,850 a 1, Villadossola da 0,770 a 1, Brillante risultato, per il quale dobbiamo ringraziare in ugual misura Massimo Nobili e Marco Zacchera, che con il voto in Conferenza Ato ci hanno regalato questo grazioso ritocco tariffario e la fine del vantaggioso sistema integrato tra Novara e Vco.

2 VERBANIA. CAPITALE DEI LAGHI O CAPOLUOGO DEL VERBANO CUSIO OSSOLA? Uno dei risultati più importanti conseguiti nel quinquennio dalle Amministrazioni locali (quella provinciale e quelle comunali) del Vco è certamente stato il superamento nei fatti delle forti divaricazioni tra le diverse zone del nostro territorio. Pensiamo al ruolo di ConSer Vco nella raccolta differenziata dei rifiuti; pensiamo alla costituzione delle società Acqua Novara-Vco e Acque Nord per la gestione dei ciclo idrico da Verbania a Villadossola; pensiamo al Piano zonale tra i tre Consorzi per i Servizi Sociali; pensiamo ai Consorzi Obbligatori e all Ato provinciale per lo smaltimento dei rifiuti. Pensiamo soprattutto al Programma Territoriale Integrato ( ) sottoscritto da tutti i 77 Comuni del Vco e da decine e decine di imprenditori privati, che costituisce il più importante, completo, e ambizioso documento di sviluppo socio-economico del Verbano Cusio Ossola per i prossimi vent anni. Chi volesse prendere integralmente visione, lo può trovare a questa pagina del sito internet del Comune di Verbania: In tutti questi casi il Comune di Verbania ha esercitato un ruolo fondamentale di raccordo e di sintesi delle diverse esigenze territoriali, sino a ricoprire il ruolo di Comune Capofila nella redazione del Programma Territoriale Integrato. In una parola, nei cinque anni appena trascorsi il Comune di Verbania è stato davvero il Capoluogo di Provincia del Vco: ha suscitato, assecondato e governato tutti i processi tesi alla realizzazione di forme di collaborazione sovramunicipale per la gestione di fondamentali servizi pubblici (igiene urbana, trasporti, ciclo idrico, servizi sociali) ed per la predisposizione di strumenti di programmazione e di pianificazione integrata degli investimenti produttivi promossi sia da soggetti pubblici sia da soggetti privati (PTI ). Con le elezioni di giugno 2009 il processo si è immediatamente bloccato. Provincia e Comune Capoluogo hanno smesso di parlarsi e di operare nell interesse superiore del territorio del Vco e sono immediatamente ripartite le spinte localistiche. In particolare l Amministrazione cittadina non ha saputo fare di meglio che trastullarsi con trovate come l autoproclamazione a capitale dei laghi, senza arrivare a pensare che in una provincia complessa e articolata come la nostra e con un Capoluogo demograficamente debole come è appunto Verbania, la cosa più importante non è quella di inventarsi improbabili fughe in avanti di sapore municipalistico e propagandistico, ma di lavorare tenacemente e umilmente a servizio di un obiettivo più grande: far crescere la coesione in un corpo tripolare come il Vco. Questa è la vocazione e la missione storica della città di Verbania. ZAMPILLI SOLITARI (E SENZA MUSICA) [di Felice IRACA ] Un passo avanti e due indietro. Sembra un mellifluo balletto, o l incauto incedere d un gambero rosso. Tra proclami, strombazzi e progetti che nascono come funghi dopo un forte acquazzone, l equipaggio della nave comunale naviga senza una rotta precisa. Vanno, tenendosi a galla. Viaggiano, navigando a vista. Senza una meta agognata. Prendete l esempio della fontana in piazza delle Città Gemellate. Prima la mettono su carta, un bel progetto con tanto di zampilli sonori e un fresco boschetto circostante, poi la vendono agli abitanti del quartiere. Un bell esempio, non c è che dire. Di solito, prima di commercializzare un prodotto, è utile fare un indagine di mercato. Di solito. E, giacché nel caso di specie non trattasi di un nuovo cosmetico o di un largo cappello all ultimo moda, bensì di un importante elemento sociale d arredo urbano, sarebbe stato più utile (e fors anche conveniente per i venditori), coinvolgere a priori, secondo una vecchia concezione/filosofia democratica, la cittadinanza interessata dal prodotto. Da semplice cittadino mi sarei aspettato che il Sindaco, e il suo Assessore competente, avessero tenuto un assemblea pubblica, in tempi non sospetti, dicendo: Buonasera Signori Cittadini, vorremmo abbellire la Vostra piazza: abbiamo pensato ad una bella fontana, con tanto di zampilli sonori e un fresco boschetto circostante, per la modica cifra di euro (sui costi di gestione vi farò sapere): cosa ne pensate? Avete altre

3 esigenze prioritarie, giacché poi la piazza la vivete e la vivrete soprattutto Voi? Un dibattito democratico, niente più. Poi, dopo aver ascoltato (che verbo inattuale ) la gente, si sarebbe fatto il progetto. E invece no, tutt al contrario. Per poi riparare dicendo che il progetto serviva per ottenere i finanziamenti. Per poi riparare con un assemblea che sapeva tanto di ti do il contentino. E, purtroppo per i venditori, per poi incassare, sempre in quell assemblea che sapeva tanto di ti do il contentino, una sonora sconfitta. La gente non vuole la fontana. E non la vuole non perché non piace, con quei suoi bei zampilli sonori e un fresco boschetto circostante, ma perché la piazza urge di altre priorità. Punto. Poi, consentitemi d aggiungere, si potrebbe iniziare dalla manutenzione delle fontane esistenti. E, magari, di quelle più visibili della città. Come quella antistante Palazzo di Città, giusto per citarne una a caso : con qualche migliaia di euro potremmo ravvivarla un po (con tutti i turisti che passano di là ). Qualche cordolo in marmo locale, qualche ciclamino colorato e, soprattutto, uno zampillo un po più vivo. Anche senza effetti sonori, signori venditori. CRISI, SPRECHI E SOLIDARIETA. IL PROGETTO S-CORTA Negli ultimi giorni sui giornali locali è stata data con molta enfasi la notizia (bella) che a Domodossola sta prendendo forma un progetto che vede coinvolti i supermercati e la grande distribuzione per il recupero dei cibi freschi vicini a scadenza: invece di buttarli, darli a chi ne ha bisogno. Questa notizia ci dà l occasione per ricordare che il Comune di Verbania da quasi tre anni gestisce proprio questo tipo di intervento: si chiama Progetto S-corta (avere una scorta di cibo, ma anche settimana corta ), è stato avviato dall Amministrazione di Centrosinistra ed è gestito dall Ufficio Politiche Sociali attraverso le strutture di Villa Olimpia e della mensa sociale Gattabuia. I supermercati mettono a disposizione gratuitamente il cibo vicino a scadenza, il Comune organizza il ritiro, la conservazione/stoccaggio, la rapida distribuzione alle famiglie in situazioni di bisogno. Nel 2008 erano stati consegnati oltre pasti, che nel 2009 sono ulteriormente cresciuti; il controvalore è intorno ai L iniziativa, che a prima vista pare molto semplice, è invece assai impegnativa sia dal punto di vista logistico (raccogliere, stoccare, conservare, preparare, distribuire), sia dal punto di vista sociale (individuare e selezionare i nuclei bisognosi), sia da quello nutrizionale (dare a ciascuno il cibo di cui ha necessità). E bello ora sapere che anche altre località della nostra provincia hanno intenzione di fare qualcosa di analogo. Ed è giusto che noi verbanesi sappiamo di avere in città servizi di grande valore sociale e di vera eccellenza. Anche questa è buona politica. COSTI DELLA POLITICA. PICCOLO AGGIORNAMENTO Ricorderete che in un numero di dicembre smascheravamo l infondatezza delle affermazioni sugli annunciati (a giugno) minori costi della Giunta di Destra e Lega Nord rispetto a quella precedente. Che infatti non ci sono stati, anzi: gli assessori sono passati da 9 a 10, il costo delle loro indennità è salito del 30% e quello dell addetto stampa del sindaco del 50%, il numero di telefoni cellulari è rimasto (ovviamente) lo stesso, sindaco e assessori si sono attribuiti la sosta gratis in tutta la città per le loro auto private in missione. Oggi aggiorniamo i dati: dal 1 gennaio l addetto stampa costa ancora di più (+65% rispetto al professionista precedente), mentre il segretario particolare del sindaco (figura di fiducia assunta per chiamata diretta) passa dal tempo parziale di luglio (18 ore) a tempo pieno (36 ore, + 100%), con intuitivo, proporzionale aumento di costi. E per dovere di completezza va

4 ricordato che la segreteria particolare è stata rinforzata da qualche mese con un impiegata in Borsa Lavoro. C è qualcosa di illecito o di scandaloso in tutto ciò? Certo che no; piuttosto, si può discutere se i risultati ottenuti valgano i soldi spesi. Ma non va bene che un sindaco appena insediato si metta a sbandierare pubblicamente sui giornali e in Consiglio Comunale che ridurrà i costi, con il risultato di gettare discredito sugli amministratori precedenti, spreconi quando non approfittatori. Questo non deve accadere mai più. Basta lasciar passare una manciata di mesi e la cruda eloquenza dei numeri s incarica di documentare esattamente il contrario di quanto sbandierato. Ricordiamocene. PISTA DI PATTINAGGIO. PER ONORARE LA VERITA Abbiamo letto nei giorni scorsi le dell'assessore allo Sport sulla stagione invernale elal pista di pattinaggio: grande successo e gestione non più in perdita come in passato. Affermazioni prive di ogni fondamento. Come dimostrato nel numero scorso, il vero successo della pista è stato quello dello scorso anno e non certo quello di quest anno: con un inverno come questo, ideale per il pattinaggio (molto freddo e pochissime piogge), di gran lunga il migliore degli ultimi anni, altro che uno striminzito +6% di ingressi, con una stagione più lunga di ben il 50& rispetto a quella dell anno scorso! Altrettanto infondate le affermazioni sulle supposte "perdite" di gestione del passato. Semplicemente, negli anni scorsi il Comune pagava l'affitto della pista, mentre dal 2009 paga la rata d'ammortamento del mutuo d'acquisto, "annegata" nel totale degli oneri finanziari dell'amministrazione. I costi ci sono ma "non si vedono". Provvederemo a farli emergere con interrogazione scritta. Da ultimo, non dimentichino Destra e Lega Nord che il "successo" della pista di pattinaggio è dovuto al fatto che la Giunta di Centrosinistra nel novembre 2008 deliberò l'acquisto della struttura, liberandosi così del pesante costo di noleggio. E chi votò allora (Deliberazione Consiglio Comunale n. 96/2008) con la consueta, grande lungimiranza amministrativa! - contro l'acquisto della pista "di successo"? Destra e Lega Nord, come volevasi dimostrare. Ah, imparare qualche volta la virtù del silenzio! DOCUMENTO. BICINCITTA E LIBEROBUS [di Giuseppe CANGIALOSI] In occasione dell Assemblea pubblica del 18 Febbraio al S. Anna (a partire dalle ore 20,30) l Associazione BICINCITTA ha elaborato una pur piccola proposta organica (facente parte di un documento esteso sul tema della mobilità sostenibile) relativa al nostro sistema di trasporto pubblico che verrà presentata in quella occasione. Vorrei però anticipare qualche riflessione contingente proprio sul tema più specifico di LIBEROBUS. Riteniamo infatti che sia doveroso affrontare in maniera organica il tema del trasporto pubblico ma in una cornice sistemica che non può essere priva di una strategia complessiva sulla mobilità urbana. E doveroso costruire politiche di mobilità sostenibile complessive che riguardano il sistema intermodale del trasporto, le piste ciclabili, le zone 30, le Zone a traffico limitato, le isole pedonali e le politiche di dissuasione all uso del mezzo privato in città. Insieme all informazione, all educazione e alla promozione culturale all uso dei mezzi alternativi all automobile inquinante. Non si possono proporre quindi e far circolare documenti superficiali, confusi e privi di riferimenti scientifici riducendo conseguentemente il dibattito in una disputa (tutta politica) sul nome da dare ad un servizio senza il minimo rispetto di cosa è voluto significare LIBEROBUS non solo per VERBANIA ma anche per tutti coloro impegnati in Italia a promuovere e sostenere politiche di mobilità alternativa e sostenibile.

5 Del resto è una necessità di questa Amministrazione...cancellare i simboli del passato (o spostare musei) e marchiare con nuovi simboli le azioni della nuova amministrazione e ricomporre i numeri affermando che con quei soldi si possono fare tante altre belle cose. Cose che regolarmente questa Giunta non farà mai. Da anni BICINCITTA sta lavorando sul fronte dell elaborazione e della sperimentazione di pratiche sostenibili in materia di mobilità e il progetto CO2ZERO, finanziato al 60% dalla fondazione Cariplo (che vogliamo sempre ricordare a tutti è stato affossato da questa amministrazione con motivazioni del tutto simili a quelle che vengono avanzate per la chiusura di LIBEROBUS), andava proprio in quella direzione. Ne stiamo discutendo a fondo come è nostro dovere di Associazione di scopo, ma di certo non siamo disponibili a rinunciare a LIBEROBUS come mezzo di trasporto a libero accesso soprattutto in assenza di una proposta organica che permetta una reale sperimentazione almeno di 1 anno di un sistema di trasporto intermodale organizzato sulla traccia di ciò che proporremo nel nostro documento ma che è sostanzialmente ripreso da ogni documento tecnico sul tema dell efficacia del servizio di trasporto pubblico. L attuale Amministrazione comunale, con la sua proposta, ancora assolutamente informale, propone un cambio di nome, la reintroduzione del pagamento del servizio (per un anno attraverso una sostanziale riduzione delle tariffe per i cittadini verbanesi...dopo non si sa), qualche modifica relativa all aumento del numero delle corse (tutta da dimostrare) e l integrazione del Taxi a chiamata per rilanciare in qualche modo un servizio taxi in crisi perché estremamente costoso per un utente medio che utilizza frequentemente il trasporto pubblico. Modifiche che non risolvono in alcun modo il nodo dell efficacia in relazione all indicatore di capacità del trasporto pubblico a sostituire significativamente l uso dei mezzi inquinanti privati. Se abbiamo letto con attenzione la proposta PIUBUS ci pare non si discosti nella sostanza da LIBEROBUS, non risolva minimamente il problema di cui sopra con l aggravante della reintroduzione delle tariffe e di quanto ne consegue in fatto di organizzazione della vendita e della distribuzione (un costo anche questo) dei biglietti e degli abbonamenti oltre al servizio di controllo. In altre parole esclusivamente la cancellazione del LIBERO ACCESSO al trasporto urbano. Dato che con tale proposta e secondo i calcoli esposti dal documento del sindaco Zacchera (nel quale si dichiara che i passeggeri dell attuale servizio sono stimabili intorno ai annui acquirenti di biglietto nel 2006 pre liberbus + 40% in più dopo l avvio di liberobusdato che si distacca notevolmente da quello fornito dall Amministrazione comunale precedente attraverso l Azienda del trasporto pubblico verbanese ) il ricavato complessivo dell operazione si assesterebbe intorno ai all anno (0,30* prezzo biglietto calmierato*numero stimabile di utenti a cui aggiungere qualche altra entrata assicurata dagli attuali e cosiddetti abusivi che, una volta reintrodotto il prezzo del biglietto ad 1,30, non prenderebbero più l autobus a Verbania) tale ricavo sarebbe poco significativo al fine affrontare i costi generali del nostro sistema di trasporto anche se si aggiungessero altre di possibili abbonamenti annuali a 30 l uno. A questo punto e a queste condizioni sarebbe due volte incomprensibile rinunciare al libero accesso del servizio attuale anche perché i ricavi mancati potrebbero facilmente essere recuperati dalla somma ricavata dalla mancata spesa del progetto CO2ZERO o dalla rinuncia alla realizzazione della metà delle fontane in cantiere a Verbania. Detto ciò rimaniamo convinti che il libero accesso da solo non sposta utenza dall automobile al mezzo pubblico, ma non dimentichiamoci che il basso costo del biglietto o addirittura l assenza di un sistema tariffario sono un INDICE DI EFFICACIA del trasporto pubblico. E vero quindi che il libero accesso da solo non basta ma questo non significa che il pagamento di un biglietto, fa magicamente funzionare il sistema di trasporto pubblico. Senza ingenti investimenti e quindi in mancanza di una radicale riorganizzazione del sistema, tale passaggio di utenza non avverrà. Solo dopo una riorganizzazione del sistema sarà possibile chiedere una maggiore compartecipazione alla spesa da parte dell utente perché mettendo in competizione reale le prestazioni dell autobus pubblico nei confronti dell auto privata, la convenienza del primo sulla seconda sarebbe estremamente marcato. Compartecipare alla spesa attraverso il sistema fiscale è di lunga più conveniente che alimentare per un anno un auto e parte delle tasse pagate dal cittadino avrebbero una immediata e quotidiana ricaduta positiva.

6 Più che chiudere LIBEROBUS ora necessita mettere intorno ad un tavolo (istituzionale) il committente del servizio, VCO trasporti e gli altri fornitori e anche una rappresentanza degli utenti al fine di ridisegnare il sistema del trasporto pubblico urbano seguendo non solo la logica della sostenibilità economica specifica, ma considerando tutti i fattori di efficacia rappresentati, ad esempio, dallo Studio relativo alla riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale nelle cosiddette conurbanzioni di Verbania e Domodossola commissionato nel 2005/2006 dalla Provincia del VCO e attualmente in qualche cassetto degli uffici provinciali. Vi aspettiamo tutti il 18 febbraio 2010 all auditorium S. Anna a partire dalle ore 20,30 Questa comunicazione elettronica, che si potrebbe pomposamente chiamare "newsletter", ha lo scopo di dare continuità ad un lavoro di informazione e controinformazione su problematiche di natura socioeconomica, politica e amministrativa di Verbania. Essa nasce dal lavoro politicoamministrativo sviluppato all'interno del Consiglio Comunale, delle realtà associative e dei luoghi di aggregazione della nostra città. La testata richiama il settantesimo compleanno del Comune di Verbania, che abbiamo insieme celebrato nell aprile del 2009: l'anniversario decennale costituisce sempre una tappa importante per riflettere sulle ragioni fondative e sull'identità di una realtà come la nostra, di antica formazione comunitaria ma di recente costituzione amministrativa. La passione che ci anima è antica e ben riconoscibile nella storia delle correnti ideali e politiche che hanno fatto crescere Verbania in questi sessantaquattro anni di libertà e di democrazia.