SOMMARIO 4. ARTICOLAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

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2 SOMMARIO 1. PREMESSA 2. OBIETTIVI DELLA POLITICA 3. PRINCIPI GENERALI 4. ARTICOLAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA Allegati: All. 1: Politica di Sicurezza, Salute, Ambiente, Prevenzione degli Incidenti Rilevanti e Security All. 2: Manifesto Politica di Sicurezza, Salute, Ambiente, Prevenzione degli Incidenti Rilevanti e Security All. 3: Politica in materia di Salute, Sicurezza, Ambiente HSE (DIV/R&M 85/P) All. 4: Certificato di Registrazione EMAS All. 5: Programma di attuazione e Struttura del Sistema di Gestione della Sicurezza All. 6: Linee Guida per l attuazione del Sistema di Gestione della Sicurezza (DM/09/08/2000) Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 2 di 33

3 1. PREMESSA Eni S.p.A. e l HUB SUD EST (Depositi di Ortona e Napoli), in linea con le Politiche e le Linee Guida Societarie, continuando una tradizione pluriennale di eccellenza nell applicazione dei Sistemi di Gestione, intende realizzare il miglioramento continuo dei risultati sulla Sicurezza, Salute e Ambiente, che considera prioritari e strategici nelle proprie attività, con particolare attenzione: a perseguire lo sviluppo delle proprie attività in modo responsabile e sostenibile, dedicando il massimo impegno per la prevenzione degli incidenti rilevanti, nel continuo rispetto dell incolumità delle persone e nella valorizzazione del rapporto con il territorio; ad osservare le disposizioni di legge e degli standard di sicurezza più avanzati e a promuovere le migliori tecniche applicative nell ambito della Sicurezza Industriale; a tutelare la Sicurezza e la Salute dei propri dipendenti e dell Ambiente circostante alle proprie attività, considerando tali elementi come indicatori importanti nella valutazione delle proprie prestazioni; a realizzare, adottare e mantenere un Sistema di Gestione della Sicurezza in attuazione a quanto richiesto dall art. 7 del D.Lgs. 334/99. Per concretizzare i suddetti impegni, eni S.p.A. Raffineria di Taranto e l HUB SE, ha emanato la propria Politica di Sicurezza, Salute, Ambiente, Prevenzione degli Incidenti Rilevanti e Security (Allegato I), che costituisce parte integrante del presente documento ed attua un Sistema di Gestione della Sicurezza. Tale Politica viene capillarmente diffusa come Documento di Raffineria e dei Depositi, anche attraverso apposito manifesto (Allegato 2), che altresì integra la Politica della Divisione Refining & Marketing (Allegato 3) emessa in materia di Salute, Sicurezza e Ambiente (HSE). Il presente Documento è stato riesaminato ed aggiornato anche in occasione del pregresso processo di integrazione operativa, che la di eni S.p.A. ha attuato sui propri siti industriali. Con tale integrazione è confluito, nella, lo Stabilimento GPL eni S.p.A., ubicato alla S.S. 7 per Bari Km 3, località Foggione, Taranto, già individuato tra le attività industriali assoggettate agli artt. 6, 7 e 8 del D.Lgs. 334/99. A seguito della sopra descritta integrazione, il Gestore della è divenuto Gestore anche delle attività dell ex Stabilimento GPL, subentrando al precedente Gestore. In particolare l intera struttura dell ex Stabilimento GPL è confluita nell organizzazione HUB SE della e che in ragione di ciò non sono state attuate modifiche agli impianti, sia della Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 3 di 33

4 preesistente Raffineria, sia del preesistente ex Stabilimento GPL. L applicazione e la validità del presente Documento è estesa anche a suddetto Sito, per il quale è da intendersi superato ed annullato il precedente Documento sulla Politica di Prevenzione degli Incidenti Rilevanti. Per quanto attiene il Sistema di Gestione della Sicurezza precedentemente vigente presso l ex Stabilimento GPL, si precisa che è stato eseguito un apposito riesame con comparazione delle varie disposizioni, che ha consentito di verificare l applicabilità delle disposizioni preesistenti nella Raffineria alle attività dell ex Stabilimento GPL. Il risultato di tale riesame ha portato a ritenere che la maggior parte delle disposizioni di Raffineria sono altrettanto applicabili anche per l ex Stabilimento GPL. Alcune procedure specifiche per le attività di tale area, sono state aggiornate e riemesse come istruzioni operative di reparto. In ragione di ciò tutto il personale operante, sia nella Raffineria, che nei Depositi di Napoli ed Ortona, che nell ex Stabilimento GPL, è tenuto a conformarsi allo spirito ed alla lettera della presente Politica di Sicurezza, Salute, Ambiente, Prevenzione degli Incidenti Rilevanti e Security e ad attuare nell ambito delle proprie competenze e Responsabilità il Sistema di Gestione della Sicurezza, che ha valore per tutte le attività controllate da eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing e l HUB SE. Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 4 di 33

5 2. OBIETTIVI DELLA POLITICA Per la Prevenzione e per il Controllo degli Incidenti Rilevanti, per la salvaguardia dei lavoratori, della popolazione e dell ambiente, eni S.p.A. Raffineria di Taranto ed HUB SE, intende perseguire i seguenti obiettivi: 1) Assicurare che le leggi ed i regolamenti in materia di Prevenzione degli Incidenti Rilevanti, Sicurezza, Salute, Ambiente, nonché altre prescrizioni volontariamente adottate siano applicate e rispettate con un approccio proattivo; 2) Impostare la gestione operativa e identificare e valutare regolarmente i pericoli d'incidente rilevante, gli aspetti ambientali, i rischi di salute e sicurezza e security connessi con le proprie attività, ponendosi prioritariamente l obiettivo di prevenire gli infortuni, le malattie professionali e gli incidenti rilevanti, e di limitarne le conseguenze per le persone e per l ambiente; 3) Stabilire e perseguire obiettivi, programmi di azione migliorativi e strumenti di controllo per la prevenzione degli infortuni, le malattie professionali e gli incidenti rilevanti, per l adeguata gestione dei rischi industriali, per il controllo e la riduzione delle emissioni convogliate, diffuse ed odorigene, per la riduzione degli inquinanti negli scarichi idrici, per la prevenzione dell inquinamento del suolo e delle acque, per il recupero delle materie prime e delle risorse naturali, per l ottimizzazione dell efficienza energetica; 4) Impiegare in modo quanto più esteso possibile le migliori tecnologie disponibili in materia di Sicurezza, Salute e Ambiente, nella progettazione di nuovi impianti e nella modifica di quelli esistenti; estendere l applicazione delle best practices societarie sia nella conduzione e nella manutenzione/modifica sia nelle fasi di dismissione, bonifica e messa in sicurezza; 5) Implementare un Sistema di Gestione integrato conforme ai requisiti degli standard internazionali OHSAS 18001, ISO ed EMAS, della normativa di prevenzione degli incidenti rilevanti e degli standard del modello organizzativo 231 di eni in tema Salute e Sicurezza sul Lavoro, garantendo il coordinamento con i rappresentanti dei lavoratori ed il mantenimento nel tempo delle politiche, degli standard e delle procedure previste attraverso l'implementazione di un processo sistematico di verifica e riesame; 6) Continuare ad estendere l'impiego di procedure operative e standard tecnici per la corretta gestione delle attività di conduzione, manutenzione, modifica e progettazione degli impianti, nell'ottica del Sistema di Gestione integrato; 7) Informare, formare ed addestrare tutto il personale per il raggiungimento dei più elevati livelli di professionalità e consapevolezza delle tematiche relative alla prevenzione degli Incidenti Rilevanti, Sicurezza, Salute, Ambiente e Security, stimolando la partecipazione ed il coinvolgimento dei dipendenti, dei loro rappresentanti al processo di salvaguardia della Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 5 di 33

6 Sicurezza, della Salute e dell Ambiente e della Security nel raggiungimento degli obiettivi delle Politiche e Linee Guida Societarie; 8) Richiedere che le Ditte Terze operanti all interno della Raffineria e dell Hub SE applichino standard HSE in linea con quelli adottati dalla Raffineria e dai Depositi, affinché contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento fissati dal Gestore; anche attraverso attività d informazione, formazione ed addestramento del proprio personale; 9) Applicare un sistema di monitoraggio delle prestazioni di Salute, Sicurezza e Ambiente e dell efficienza dei Sistemi di Gestione adottati, basato su indicatori e criteri stabiliti, impiegati per comunicare con trasparenza, sia all interno che all esterno, i risultati raggiunti (Dichiarazione Ambientale) e per adeguare i propri Piani di Miglioramento Salute, Sicurezza e Ambiente, conformemente ai requisiti degli Standard e Regolamenti adottati; 10) Collaborare attivamente con le autorità centrali e locali, con gli Enti rappresentativi, con le strutture di Gruppo, con la Comunità e con qualunque altro portatore d interesse esterno per le tematiche di Salute, Sicurezza, Ambiente, Security, Prevenzione Incidenti Rilevanti, valorizzando e migliorando il rapporto con il territorio circostante; 11) Sviluppare e mantenere attiva una struttura organizzativa con una chiara identificazione dei compiti e delle responsabilità nell ambito della gestione Ambientale, della Sicurezza, della Salute, dell Antincendio, della Prevenzione degli Incidenti Rilevanti e della Security. Tutto il personale operante all interno e per conto della e dell Hub SE è chiamato a conformarsi allo spirito ed alla lettera della presente Politica. Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 6 di 33

7 3. PRINCIPI GENERALI La e l Hub SE, in linea con le policy di eni S.p.A. ed in coerenza con gli obiettivi di divisione in materia di Sicurezza, Salute, Ambiente e Security, continuando una tradizione pluriennale di eccellenza nell applicazione di Sistemi di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente, intende perseguire lo sviluppo delle proprie attività in modo responsabile e sostenibile per l Ambiente, attuando la prevenzione degli infortuni e degli incidenti Rilevanti, garantendo l integrità degli impianti e la salvaguardia dell ambiente e della prevenzione dell inquinamento, nel continuo rispetto dell incolumità delle persone e nella valorizzazione del rapporto con il territorio. Nell ottica di promuovere la centralità della persona, di sostenere la cooperazione fra tutte le risorse, di mantenere alta l attenzione al cliente interno e esterno e di dedicare il massimo impegno per il miglioramento continuo della gestione della Salute, Sicurezza e Ambiente e delle proprie prestazioni in materia, l organizzazione ha basato la propria politica sui seguenti principi generali: a) Garanzia della Sicurezza Si progettano e si realizzano impianti, condizioni, procedure e modalità di lavoro tali da ridurre il più possibile il rischio di incidente. Sia nell ottica della prevenzione, che in quella della protezione, del soccorso e dell intervento di emergenza, deve essere privilegiata l incolumità dei lavoratori dipendenti, dei terzi e della popolazione esterna. b) Salvaguardia della Salute Si persegue la tutela della salute dei dipendenti (tramite verifiche periodiche ambientali, un adeguata sorveglianza sanitaria ed il miglioramento degli ambienti di lavoro), dei lavoratori terzi e della popolazione esterna. c) Tutela dell Ambiente Si prefigge la protezione dell ambiente e la prevenzione dell inquinamento attraverso la minimizzazione dell impatto delle proprie attività e dei prodotti su aria, acqua, suolo e sottosuolo, attraverso la riduzione, il recupero e l adeguato smaltimento dei rifiuti, attraverso il migliore impiego delle materie prime, dei processi e dell energia. d) Valorizzazione e miglioramento del rapporto con il territorio I rapporti aperti e di piena collaborazione con le Autorità locali e con quanti vivono in prossimità dell insediamento industriale, sono di primaria importanza affinché si instauri un clima di reciproca accettazione e fiducia e le rispettive aree di attività convivano in maniera compatibile e sinergica. e) Salvaguardia della security Si prevengono e minimizzano i danni derivanti da eventuali minacce esterne. Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 7 di 33

8 Coerentemente a tali principi, eni S.p.A. ed HUB SE ha altresì aderito volontariamente all implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale, conforme ai requisiti della norma UNI EN ISO-14001, conseguendo la relativa Certificazione nell anno 2001 per la Raffineria. Successivamente è stato avviato un programma, per la Certificazione del suddetto Sistema ai requisiti del Regolamento CE 761/2001 EMAS, traguardo raggiunto da eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing ed HUB SUD EST con il conseguimento della Registrazione EMAS, N 290 del 02/03/2005 per la (Allegato 4), tra i primi in Europa, Tale traguardo nel cammino intrapreso, per il raggiungimento ed il mantenimento di standard di eccellenza nella gestione degli aspetti ambientali, nell ottica di garantire uno sviluppo delle proprie attività in modo responsabile e sostenibile per l Ambiente, rappresenta un ulteriore impegno caratteristico dei principi a cui si ispira la e l HUB SE nell ambito della propria Politica di Sicurezza, Salute, Ambiente e Prevenzione degli Incidenti Rilevanti. Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 8 di 33

9 4. ARTICOLAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA Eni S.p.A. ed HUB SE, ha articolato il proprio Sistema di Gestione della Sicurezza affinché siano rispettati i seguenti principi: La piena convinzione che tutti gli incidenti possano essere prevenuti ed evitati, porta a realizzare e condurre impianti, nonché definire e gestire modalità di lavoro, tali da dover evitare qualsiasi incidente. Sia nell ottica della prevenzione, che in quella della protezione, del soccorso e dell intervento in emergenza, l incolumità e la salute dei lavoratori dipendenti, dei terzi e della popolazione circostante, devono essere privilegiati; La protezione deve essere perseguita minimizzando l impatto delle proprie attività e dei prodotti sia sull uomo che sugli ecosistemi, perseguendo il principio della minimizzazione del rischio, realizzando in tal senso il miglior impiego delle materie prime, dei processi e dell energia. Rapporti aperti e di piena collaborazione con le Autorità locali e con quanti vivono in prossimità dell insediamento industriale sono di primaria importanza affinché si instauri e si mantenga un clima di reciproca fiducia e le rispettive attività convivano in maniera compatibile. Pertanto eni S.p.A. ed HUB SE, adotta i seguenti criteri chiave per l attuazione del proprio Sistema di Gestione della Sicurezza: Stabilire obiettivi chiari, condivisi e verificabili. Il proprio personale deve essere adeguatamente selezionato, addestrato e valutato periodicamente per l impegno nel campo della Sicurezza. I contrattori, fornitori e tutti i terzi che svolgono le loro attività all interno della Raffineria, devono essere valutati anche per la loro capacità di condividere e di attuare i contenuti che caratterizzano il presente Documento sulla Politica di Prevenzione degli Incidenti Rilevanti; Prevenire e comunque minimizzare l impatto dei rischi potenziali, mediante appropriati provvedimenti, utilizzando standard di riconosciuta validità ed adottando opportune procedure gestionali, da riesaminare periodicamente e all occorrenza aggiornare e diffondere ad ogni livello dell organizzazione aziendale. I rischi connessi alle proprie attività devono essere preliminarmente individuati e adeguatamente gestiti. Le modifiche ai processi, alle apparecchiature, all organizzazione (strutture e/o ruoli), devono essere regolarmente valutate e gestite in modo da ridurre al minimo il livello del rischio conseguente. Gli incidenti e i quasi incidenti devono essere analizzati e registrati e le eventuali azioni di miglioramento devono essere programmate ed attuate secondo una adeguata pianificazione. Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 9 di 33

10 In virtù dei principi e dei criteri sopra indicati la e l HUB SE, ha strutturato il proprio Sistema di Gestione della Sicurezza, riferendosi al DM 09/08/2000 (Linee Guida per l attuazione del Sistema di Gestione della Sicurezza), integralmente riportato in Allegato 6 al presente Documento. Le singole voci del Sistema di Gestione della Sicurezza della ed HUB SE, sono rappresentate da procedure integrate che vengono di seguito più dettagliatamente descritte e che, altresì, costituiscono nel loro insieme un tutto integrato con il presente Documento. Per ognuno degli elementi fondamentali previsti dal DM 09/08/2000, vengono individuate le aree interessate specificamente (campi di intervento) alla Gestione della Sicurezza e Prevenzione degli Incidenti Rilevanti, nella ed HUB SE. Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 10 di 33

11 Elementi fondamentali Campi di Intervento ORGANIZZAZIONE E PERSONALE IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI PERICOLI RILEVANTI CONTROLLO OPERATIVO MODIFICHE E PROGETTAZIONE PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA CONTROLLO DELLE PRESTAZIONI CONTROLLO E REVISIONE Organizzazione e personale per la prevenzione degli incidenti rilevanti Dispositivi di protezione individuale e collettiva per gli incidenti rilevanti Formazione ed informazione dei lavoratori ed i Terzi per la prevenzione degli incidenti rilevanti Approvvigionamento di dotazioni ed equipaggiamenti di sicurezza e/o emergenza Schede di sicurezza delle sostanze pericolose: archiviazione, distribuzione, aggiornamento Identificazione Pericoli ed Analisi dei Rischi e misure per la riduzione del rischio Conduzione degli studi di sicurezza e delle Analisi di Rischio Infortuni, incidenti, quasi-incidenti rilevanti: analisi, registrazione, banche dati Gestione della documentazione di sicurezza Manuali operativi: Definizione contenuto minimo, aggiornamento, archiviazione, distribuzione Valutazione di sicurezza per il collaudo e la messa in esercizio di macchine ed attrezzature critiche Bonifica di apparecchiature contaminate da fluidi pericolosi, per interventi manutentivi Grandi manutenzioni: attività connesse alla prevenzione degli incidenti rilevanti Regolamento Sicurezza Approvvigionamento di apparecchiature critiche Verifica periodica ed aggiornamento di impianti di terra e classificazione aree pericolose Controlli periodici di funzionalità dei sistemi antincendio e revisione programmata dei dispositivi di protezione respiratoria (autoprotettori) Verifiche su apparecchiature e tubazioni critiche Permessi di lavoro Gestione Allarmi e/o Blocchi Progettazione di nuovi impianti soggetti alla normativa per la prevenzione degli incidenti rilevanti Modifiche agli impianti esistenti Pianificazione di emergenza interna (Notifica di un incidente rilevante, quasi-incidente rilevante e comunicazione all esterno) Bonifica e ripristino dopo l emergenza rilevante Gestione delle emergenze critiche connesse alla mancanza dei servizi (utilities) Gestione dell autoambulanza di Raffineria Aggiornamento, approvazione e distribuzione periodica del Piano Generale di Emergenza Interna Gestione degli antidoti da utilizzarsi nei casi di emergenza tossicologica Controllo in entrata ed in uscita da ingresso principale di Raffineria (Varco N 1 e N 3) Indicatori di efficienza del sistema di gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti Revisione periodica della politica e del sistema di gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 11 di 33

12 ALLEGATO 1 POLITICA DI SICUREZZA, SALUTE, AMBIENTE, PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI E SECURITY Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 12 di 33

13 POLITICA DI SICUREZZA, SALUTE, AMBIENTE, PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI E SECURITY La e l Hub SE, in linea con le policy di eni S.p.A. e in coerenza con gli obiettivi di divisione in materia di Sicurezza, Salute, Ambiente e Security, continuando una tradizione pluriennale di eccellenza nell applicazione di Sistemi di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente, intende perseguire lo sviluppo delle proprie attività in modo responsabile e sostenibile per l Ambiente, attuando la prevenzione degli infortuni e incidenti Rilevanti, garantendo l integrità degli impianti e la salvaguardia dell ambiente e della prevenzione dell inquinamento, nel continuo rispetto dell incolumità delle persone e nella valorizzazione del rapporto con il territorio. Nell ottica di promuovere la centralità della persona, di sostenere la cooperazione fra tutte le risorse, di mantenere alta l attenzione al cliente interno e esterno, e di dedicare il massimo impegno per il miglioramento continuo della gestione della Salute, Sicurezza e Ambiente e delle proprie prestazioni in materia, l organizzazione ha basato la propria politica sui seguenti principi generali: a) Garanzia della Sicurezza Si progettano e si realizzano impianti, condizioni, procedure e modalità di lavoro tali da ridurre il più possibile il rischio di incidente. Sia nell ottica della prevenzione, che in quella della protezione, del soccorso e dell intervento di emergenza, deve essere privilegiata l incolumità dei lavoratori dipendenti, dei terzi e della popolazione esterna. b) Salvaguardia della Salute Si persegue la tutela della salute dei dipendenti (tramite verifiche periodiche ambientali, un adeguata sorveglianza sanitaria e il miglioramento degli ambienti di lavoro), dei lavoratori terzi e della popolazione esterna. c) Tutela dell Ambiente Si prefigge la protezione dell ambiente e la prevenzione dell inquinamento attraverso la minimizzazione dell impatto delle proprie attività e dei prodotti su aria, acqua, suolo e sottosuolo, attraverso la riduzione, il recupero e l adeguato smaltimento dei rifiuti, attraverso il migliore impiego delle materie prime, dei processi e dell energia. d) Valorizzazione e miglioramento del rapporto con il territorio Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 13 di 33

14 I rapporti aperti e di piena collaborazione con le Autorità locali e con quanti vivono in prossimità dell insediamento industriale, sono di primaria importanza affinché si instauri un clima di reciproca accettazione e fiducia e le rispettive aree di attività convivano in maniera compatibile e sinergica. e) Salvaguardia della security Si prevengono e minimizzano i danni derivanti da eventuali minacce esterne. La e l Hub SE intendono pertanto perseguire i seguenti obiettivi: 1) Assicurare che le leggi ed i regolamenti in materia di Prevenzione degli Incidenti Rilevanti, Sicurezza, Salute, Ambiente, nonché altre prescrizioni volontariamente adottate siano applicate e rispettate con un approccio proattivo; 2) Impostare la gestione operativa e identificare e valutare regolarmente i pericoli d'incidente rilevante, gli aspetti ambientali, i rischi di salute e sicurezza e security connessi con le proprie attività, ponendosi prioritariamente l obiettivo di prevenire gli infortuni, le malattie professionali e gli incidenti rilevanti, e di limitarne le conseguenze per le persone e per l ambiente; 3) Stabilire e perseguire obiettivi, programmi di azione migliorativi e strumenti di controllo per la prevenzione degli infortuni, le malattie professionali e gli incidenti rilevanti, per l adeguata gestione dei rischi industriali, per il controllo e la riduzione delle emissioni convogliate, diffuse e odorigene, per la riduzione degli inquinanti negli scarichi idrici, per la prevenzione dell inquinamento del suolo e delle acque, per il recupero delle materie prime e delle risorse naturali, per l ottimizzazione dell efficienza energetica; 4) Impiegare in modo quanto più esteso possibile le migliori tecnologie disponibili in materia di Sicurezza, Salute e Ambiente, nella progettazione di nuovi impianti e nella modifica di quelli esistenti; estendere l applicazione delle best practices societarie sia nella conduzione e nella manutenzione/modifica sia nelle fasi di dismissione, bonifica e messa in sicurezza; 5) Implementare un Sistema di Gestione integrato conforme ai requisiti degli standard internazionali OHSAS 18001, ISO ed EMAS, della normativa di prevenzione degli incidenti rilevanti e degli standard del modello organizzativo 231 di eni in tema Salute e Sicurezza sul Lavoro, garantendo il coordinamento con i rappresentanti dei lavoratori ed il mantenimento nel tempo delle politiche, degli standard e delle procedure previste attraverso l'implementazione di un processo sistematico di verifica e riesame; 6) Continuare ad estendere l'impiego di procedure operative e standard tecnici per la corretta gestione delle attività di conduzione, manutenzione, modifica e progettazione degli impianti, nell'ottica del Sistema di Gestione integrato; 7) Informare, formare ed addestrare tutto il personale per il raggiungimento dei più elevati livelli di professionalità e consapevolezza delle tematiche relative alla prevenzione Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 14 di 33

15 degli Incidenti Rilevanti, Sicurezza, Salute, Ambiente e Security, stimolando la partecipazione e il coinvolgimento dei dipendenti, dei loro rappresentanti al processo di salvaguardia della Sicurezza, della Salute e dell Ambiente e della Security nel raggiungimento degli obiettivi delle Politiche e Linee Guida Societarie; 8) Richiedere che le Ditte Terze operanti all interno della Raffineria e dell Hub SE applichino standard HSE in linea con quelli adottati dalla Raffineria e dai Depositi, affinché contribuiscano, al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento fissati dal Gestore; anche attraverso attività d informazione, formazione ed addestramento del proprio personale; 9) Applicare un sistema di monitoraggio delle prestazioni di Salute, Sicurezza e Ambiente e dell efficienza dei Sistemi di Gestione adottati, basato su indicatori e criteri stabiliti, impiegati per comunicare con trasparenza, sia all interno che all esterno, i risultati raggiunti (Dichiarazione Ambientale) e per adeguare i propri Piani di Miglioramento Salute, Sicurezza e Ambiente, conformemente ai requisiti degli Standard e Regolamenti adottati; 10) Collaborare attivamente con le autorità centrali e locali, con gli Enti rappresentativi, con le strutture di Gruppo, con la Comunità e con qualunque altro portatore d interesse esterno per le tematiche di Salute, Sicurezza, Ambiente, Security, Prevenzione Incidenti Rilevanti, valorizzando e migliorando il rapporto con il territorio circostante; 11) Sviluppare e mantenere attiva una struttura organizzativa con una chiara identificazione dei compiti e delle responsabilità nell ambito della gestione Ambientale, della Sicurezza, della Salute, dell Antincendio, della Prevenzione degli Incidenti Rilevanti e della Security. Tutto il personale operante all interno e per conto della e dell Hub SE è chiamato a conformarsi allo spirito e alla lettera della presente Politica. Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 15 di 33

16 ALLEGATO 2 POLITICA DI SICUREZZA, SALUTE, AMBIENTE, PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI E SECURITY (MANIFESTO Ed. Ottobre 2012) Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 16 di 33

17 Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 17 di 33

18 ALLEGATO 3 POLITICA IN MATERIA DI SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE HSE (DIV/R&M 85/P del 17/11/04) Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 18 di 33

19 TIPOLOGIA DI DOCUMENTO ALTRI DOCUMENTI / POLITICA DI DIVISIONE EDIZIONE NR. DATA VALIDITA PAGINA TITOLO POLITICA IN MATERIA DI SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE 2 17/11/04 1/3 LISTA DI DISTRIBUZIONE A TUTTE LE UNITÀ DI SEDE E PERIFERIA HSE/R&M ORGA/R&M DIV/R&M DIV/R&M 85/P del 17/11/04 PREPARAZIONE/REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE PROTOCOLLO AREA DI ARCHIVIAZIONE SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE

20 PRINCIPI, IMPEGNI ED OBIETTIVI Eni (DIV/R&M), in coerenza con le Linee Guida di Eni Corporate, ed al fine di perseguire l obiettivo di prevenire gli infortuni, garantire la sicurezza e la salute dei dipendenti, dei contrattisti e dei clienti, l integrità degli asset, la salvaguardia dell ambiente e la tutela della incolumità pubblica, intende sviluppare le proprie attività secondo i seguenti principi: eccellenza dei comportamenti e miglioramento continuo in materia di HSE in tutte le attività aziendali; cooperazione tra tutte le risorse e stimolo al contributo attivo da parte di tutti i dipendenti e contrattisti; sviluppo responsabile e sostenibile delle proprie attività, anche attraverso la promozione della ricerca e dell innovazione tecnologica; attenzione al cliente interno ed esterno monitorando le aspettative in materia di HSE e adottando piani ed azioni di risposta; centralità della persona e condivisione delle esperienze e delle conoscenze, stimolo alla partecipazione e valorizzazione dei contributi delle professionalità ed esperienze; Pertanto, al fine di perseguire i principi su indicati, di minimizzare i rischi aziendali connessi alle attività HSE e, quindi, di contribuire alla creazione di valore economico per l azienda, la DIV/R&M intende impegnarsi a: assicurare la puntuale applicazione della normativa vigente in materia di sicurezza, salute, ambiente e tutela dell incolumità pubblica, delle Linee Guida, dei Modelli e delle procedure Corporate; impostare la gestione operativa su criteri avanzati di salvaguardia ambientale, di prevenzione dell inquinamento e di efficienza energetica e perseguire il miglioramento continuo delle condizioni di Salute e Sicurezza secondo contenuti e modalità anche concordati con le organizzazioni sindacali; operare mediante un Sistema di Gestione HSE integrato ed uniforme, definire obiettivi ed adottare strumenti di gestione e controllo mirati al coinvolgimento dell intera DIV/R&M, dei fornitori, dei gestori, delle imprese terze a tutti i livelli; verificare sistematicamente la gestione mediante audit, nell ottica del miglioramento continuo del Sistema; HSE/R&M ORGA/R&M DIV/R&M DIV/R&M 85/P del 17/11/04 PREPARAZIONE/REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE PROTOCOLLO AREA DI ARCHIVIAZIONE SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE

21 definire indici ed indicatori di performance, anche economici, per il monitoraggio delle attività di HSE e promuovere analisi di benchmarking finalizzati ad identificare le aree di miglioramento impiegare le migliori tecnologie disponibili e le best practices di business in materia di HSE verificandone la corretta applicazione, sia nella conduzione degli impianti che nella loro manutenzione, modifica e dismissione; promuovere la ricerca e l innovazione tecnologica finalizzata alla individuazione di processi e prodotti sempre più compatibili con l ambiente e caratterizzati da una sempre maggiore attenzione alla sicurezza e salute dei clienti e dei dipendenti; formare ed addestrare il personale per il raggiungimento dei più elevati livelli di professionalità e qualità delle prestazioni; creare gli strumenti per la condivisione delle esperienze e delle conoscenze; stimolare la partecipazione e il coinvolgimento dei dipendenti al processo di salvaguardia della salute, della sicurezza e dell ambiente; collaborare attivamente, a richiesta, con Autorità Centrali e Locali, con Enti rappresentativi, per la elaborazione di leggi e norme in linea con gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile dell'azienda e del Paese; rendere disponibili ai clienti ed agli utilizzatori dei prodotti commercializzati tutte le informazioni necessarie per un loro sicuro impiego, sia mediante indicazioni specifiche, che con la disponibilità del supporto di tutta la struttura aziendale; informare periodicamente i dipendenti, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza e l Ambiente (RLSA), le autorità ed il pubblico sui risultati conseguiti nell ambito della tutela ambientale, della salute e della sicurezza. Il senso di responsabilità, il comportamento e la sensibilità dimostrati verso le tematiche proprie di HSE sono elementi significativi della valutazione delle prestazioni del singolo dipendente e di quelle rese da terzi. La Direzione della DIV/R&M verificherà periodicamente l adeguatezza e l attualità dei contenuti della presente politica HSE. HSE/R&M ORGA/R&M DIV/R&M DIV/R&M 85/P del 17/11/04 PREPARAZIONE/REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE PROTOCOLLO AREA DI ARCHIVIAZIONE SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE

22 ALLEGATO 4 CERTIFICATO DI REGISTRAZIONE EMAS N I del 02/03/2005 Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 22 di 33

23 Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 23 di 33

24 ALLEGATO 5 PROGRAMMA DI ATTUAZIONE E STRUTTURA DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 24 di 33

25 Programma di Attuazione e Struttura del Sistema di Gestione della Sicurezza Il Sistema di Gestione della Sicurezza di eni S.p.A. - Raffineria di Taranto ed HUB SE, fondato sui criteri e principi enunciati nel Documento sulla Politica di Prevenzione degli Incidenti Rilevanti, si concretizza con l esecuzione di una serie di attività gestionali e/o operative (disciplinate da apposite procedure di Sistema) che annualmente portano a definire gli interventi (e relativi tempi) finalizzati al miglioramento continuo della Sicurezza, Salute, Ambiente operato nel Sito. I suddetti interventi di miglioramento vengono inseriti all interno del Budget quadriennale della Raffineria, che viene aggiornato di volta in volta, sia per quanto attiene le specifiche voci di spesa e relativa tempistica e sia per la natura degli interventi da realizzare. Tale programmazione, in virtù dei principi di miglioramento enunciati nella suddetta Politica, costituisce l espressione concreta dell attuazione del Sistema di Gestione della Sicurezza e ne rappresenta parte integrante per le parti riguardanti la Sicurezza, Salute, Ambiente e Prevenzione degli Incidenti Rilevanti. La forza motrice del programma di attuazione è rappresentata dalle procedure di Sistema che integrate al presente Documento costituiscono nel loro insieme il Manuale del Sistema di Gestione della Sicurezza. Tali procedure sono strutturate e codificate come nell elenco di seguito riportato. Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 25 di 33

26 N Nuova codifica 01 pro sg hse pro sg hse pro sg hse pro sg hse 004 Titolo Procedura / Istruzione Operativa Valutazione aspetti ed effetti ambientali Identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi per salute e sicurezza dei lavoratori Conduzione degli studi di sicurezza e delle analisi di rischio Identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi di incidenti rilevanti Recepisce D-SGS-02 D-SGS pro sg hse 005 Prescrizioni legislative D-SGS pro sg hse pro sg hse pro sg hse pro sg hse pro sg hse 010 Obiettivi e piano di miglioramento HSE e RIR Organizzazione del personale e dei Comitati HSE e RIR Informazione, formazione e addestramento del personale Comunicazione interne ed esterne HSE e RIR Documentazione e registrazioni HSE e RIR 11 pro sg hse 011 Emergenze HSE e RIR D-SGS-31 D-SGS-37 D-SGS-05 D-SGS-01 D-SGS-10 D-SGS pro sg hse 012 Sorveglianza e misurazione HSE D-SGS pro sg hse 013 Incidenti, infortuni, near accidents, non conformità e segnalazioni, azioni correttive e preventive 14 pro sg hse 014 Audit del sistema di gestione integrato 15 pro sg hse 015 Riesame del Sistema di Gestione integrato 16 opi sg hse 001 Gestione terzi (appaltatori, fornitori) 17 opi sg hse opi sg hse opi sg hse opi sg hse 006 Aspetti HSE negli approvvigionamenti di beni e servizi Dispositivi di Protezione Individuale collettiva Documento Unico di Valutazione del Rischio di Interferenza (DUVRI) Bonifica e ripristino dopo l'emergenza rilevante 21 opi sg hse 008 Emergenze Sanitarie D-SGS-15 D-SGS-25 D-SGS-20 D-SGS-28 D-SGS-18 D-SGS-30 D-SGS-35 D-SGS-22 D-SGS-26 D-SGS-29 Titolo Procedura D-SGS Conduzione degli studi di sicurezza e delle Analisi di Rischio Identificazione Pericoli ed Analisi dei Rischi e misure per la riduzione del rischio Leggi, Regolamenti, e norme tecniche interne e esterne per la prevenzione degli incidenti rilevanti Struttura, costituzione e gestione dei comitati di linea e sottocomitati (modello Dupont). Organizzazione e personale per la prevenzione degli incidenti rilevanti. Formazione ed informazione dei lavoratori ed i Terzi per la prevenzione degli incidenti rilevanti Gestione della documentazione di sicurezza Pianificazione di emergenza interna (Notifica di un incidente rilevante, quasiincidente rilevante e comunicazione all esterno). Aggiornamento, approvazione e distribuzione periodica del Piano Generale di Emergenza Interna Indicatori di efficienza del sistema di gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti Infortuni, incidenti, quasi-incidenti rilevanti: analisi, registrazione, banche dati Revisione periodica della politica e del sistema di gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti Approvvigionamento di apparecchiature critiche. Approvvigionamento di dotazioni ed equipaggiamenti di sicurezza e/o emergenza. Dispositivi di protezione individuale e collettiva per gli incidenti rilevanti. Modalità di distribuzione delle dotazioni minime per i lavoratori. Documento unico di valutazione rischio interferenza Bonifica e ripristino dopo l emergenza rilevante Gestione degli antidoti da utilizzarsi nei casi di emergenza tossicologica. Gestione dell ambulanza di Raffineria. Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 26 di 33

27 N Nuova codifica Titolo Procedura / Istruzione Operativa 22 opi sg hse 010 Impianti elettrici, di terra e classificazione aree pericolose 23 opi sg hse 011 Messa in sicurezza apparecchiature ed impianti 24 opi sg hse 012 Controllo e taratura strumentazione Recepisce D-SGS-08 D-SGS-11 Titolo Procedura D-SGS Verifica periodica ed aggiornamento di impianti di terra e classificazione aree pericolose Bonifica di apparecchiature contaminate da fluidi pericolosi, per interventi manutentivi 25 opi sg hse 013 Gestione allarmi e/o blocchi D-SGS-06 Gestione Allarmi e/o Blocchi 26 opi sg hse 014 Controlli e gestione dei sistemi antincendio 27 opi sg hse 015 Ispezioni e manutenzione 28 opi sg hse 016 Manuali operativi: definizione contenuto minimo, aggiornamento, archiviazione, distribuzione D-SGS-07 D-SGS-04 D-SGS-09 D-SGS-17 D-SGS-16 Controlli periodici di funzionalità dei sistemi antincendio e revisione programmata dei dispositivi di protezione respiratoria (autoprotettori) Verifiche su apparecchiature e tubazioni critiche. Valutazione di sicurezza per il collaudo e la messa in esercizio di macchine ed attrezzature critiche. Grandi manutenzioni: attività connesse alla prevenzione degli incidenti rilevanti. Manuali operativi: Definizione contenuto minimo, aggiornamento, archiviazione, distribuzione 29 opi sg hse 017 Gestione delle modifiche D-SGS-21 Modifiche agli impianti esistenti 30 opi sg hse opi sg hse 019 Progettazione di Nuovi Impianti soggetti alla Normativa per la prevenzione degli Incidenti Rilevanti Gestione delle attività con utilizzo di sorgenti radiogene D-SGS-19 D-SGS-36 Progettazione di nuovi impianti soggetti alla normativa per la prevenzione degli incidenti rilevanti Gestione delle attività con utilizzo di sorgenti radiogene 32 opi sg hse 020 Gestione delle sostanze pericolose D-SGS-03 Schede di sicurezza delle sostanze pericolose: archiviazione, distribuzione, aggiornamento 33 opi sg hse 021 Sorveglianza sanitaria 34 Invariata Invariata D-SGS-23 Gestione delle emergenze critiche connesse alla mancanza dei servizi (utilities) 35 Invariata Invariata D-SGS-27 Permessi di Lavoro 36 Invariata Invariata D-SGS-32 Regolamento Sicurezza 37 Invariata Invariata D-SGS-33 Controllo in entrata ed in uscita da ingressi di Raffineria (Varco N 1, N 2, N 3, N 5, N 6, N 7 e varco Pontile) 38 Invariata Invariata D-SGS-34 Distacco carichi di vapore per il coordinamento e gestione dei consumi e produzioni di vapore in situazioni di emergenza. 39 Invariata Invariata D-SGA-07 Controllo operativo 40 Invariata Invariata D-SGA-08 Protezione delle acque di falda e del sottosuolo 41 Invariata Invariata D-SGA-09 Gestione e monitoraggio, prelievi e scarichi idrici 42 Invariata Invariata D-SGA-10 Gestione rifiuti di raffineria 43 Invariata Invariata D-SGA-11 Gestione emissioni in atmosfera 44 Invariata Invariata D-SGA-16 Movimentazione e stoccaggio idrocarburi 45 Invariata Invariata D-SGA-18 Monitoraggio e controllo del rumore Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 27 di 33

28 ALLEGATO 6 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA DM 09/08/2000 Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 28 di 33

29 Decreto Ministeriale del 09/08/2000 Linee guida per l'attuazione del sistema di gestione della sicurezza. emanato/a da: Ministro dell'ambiente e della Tutela del Territorio e pubblicato/a su: Gazzetta Ufficiale Italiana n 195 (serie generale) del 22/08/2000 IL MINISTRO DELL'AMBIENTE di concerto con I MINISTRI DELL'INTERNO, DELLA SANITA', DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO Visto il decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, con il quale e' stata recepita la direttiva 96/1982/CE del Consiglio del 9 dicembre 1996, sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose; Visto in particolare l'art. 7, comma 3, del citato decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, che prevede l'emanazione di linee guida per l'attuazione del sistema di gestione della sicurezza secondo le indicazioni dell'allegato III; Viste le determinazioni concordate in sede di Conferenza dei servizi indetta, ai sensi dell'art. 15, comma 6, del citato decreto legislativo n. 334/1999, in data 1o marzo 2000; Acquisita, ai sensi dell'art. 7, comma 3, del citato decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, l'intesa con la Conferenza unificata prevista dall'art. 8 della legge 28 agosto 1997, n. 281; Decreta: TITOLO I Politica di Prevenzione degli Incidenti Rilevanti Art. 1. Campo di applicazione 1. Il presente decreto si applica agli stabilimenti di cui all'art. 7 del decreto legislativo n. 334 del 17 agosto Art. 2. Documento sulla politica di prevenzione 1. Il gestore degli stabilimenti di cui all'art. 1, deve redigere il documento sulla politica di prevenzione degli incidenti rilevanti, di cui all'art. 7 del decreto legislativo n. 334 del 17 agosto 1999, di seguito indicato come "Documento", indicando, gli obiettivi che intende perseguire nel campo della prevenzione e del controllo degli incidenti rilevanti, per la salvaguardia dei lavoratori, della popolazione e dell'ambiente, e che costituiscono, nel loro insieme, la politica del gestore in materia. 2. Il gestore deve indicare nel documento i principi generali su cui intende basare la politica di cui al comma 1, indicando, tra l'altro, eventuali adesioni volontarie a normative tecniche, regolamenti, accordi e iniziative, non richiesti da norme cogenti. 3. Il gestore deve riportare nel documento il proprio impegno a realizzare, adottare e mantenere un sistema di gestione della sicurezza, in attuazione a quanto richiesto dall'art. 7 del decreto legislativo n. 334, del 17 agosto 1999, e in attuazione della politica definita come ai commi 1 e Il gestore deve riportare nel documento l'articolazione del sistema di gestione della sicurezza che intende adottare, con l'indicazione dei principi e dei criteri a cui intende riferirsi nella sua attuazione ed allegare il programma di attuazione dello stesso ed i relativi tempi. Nella suddetta articolazione deve essere altresi' indicata l'elencazione dettagliata e la relativa descrizione delle singole voci che costituiscono il sistema di gestione della sicurezza e, qualora il gestore faccia riferimento a norme o guide tecniche nazionali o internazionali, queste devono essere allegate integralmente o per le parti effettivamente prese in considerazione. Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 29 di 33

30 TITOLO II Requisiti Generali e Struttura del Sistema di Gestione della Sicurezza Art. 3. Requisiti generali 1. Il sistema di gestione della sicurezza deve essere attuato dai gestori degli stabilimenti di cui all'art. 1 al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi generali e dei principi di intervento definiti nella politica di prevenzione degli incidenti rilevanti, come definita nel documento di cui all'art. 2, ed in particolare: a) definire e documentare la politica, gli obiettivi e gli impegni da essa stabiliti per la sicurezza; b) assicurare che tale politica venga compresa, attuata e sostenuta a tutti i livelli aziendali; c) verificare il conseguimento degli obiettivi e fissare le relative azioni correttive. 2. Il gestore, nella definizione, nell'attuazione, nella gestione, nella verifica e nelle modifiche del sistema di gestione della sicurezza, informa e consulta il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, secondo le modalita' gia' previste da decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modifiche. Art. 4. Struttura 1. Il sistema di gestione della sicurezza deve integrare la parte del sistema di gestione generale che comprende struttura organizzativa, responsabilita', prassi, procedure e risorse. In riferimento ad altre parti del sistema di gestione generale, anche attinenti obiettivi diversi, tra cui la qualita', la sicurezza e l'igiene sui luoghi di lavoro, la protezione ambientale, il Sistema di gestione della sicurezza puo' richiamare gli elementi in comune, ma deve contenere esplicitamente tutti gli elementi relativi agli aspetti che riguardano specificamente la determinazione e l'attuazione della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti. 2. Il sistema di gestione della sicurezza deve essere strutturato in modo da definire, per le varie fasi di vita dell'impianto e con riferimento agli elementi definiti all'art. 5, come minimo, quanto segue: a) politica e conduzione aziendale per la sicurezza; b) organizzazione tecnica, amministrativa e delle risorse umane; c) pianificazione delle attivita' interessate, ivi comprese l'assegnazione delle risorse e la documentazione; d) misura delle prestazioni conseguite in materia di sicurezza a fronte di criteri specificati; e) verifica e riesame delle prestazioni, ivi incluse le verifiche ispettive (safety audit). 3. La struttura generale del sistema di gestione della sicurezza, cosi' come definito al comma 2, deve rispondere allo stato dell'arte in materia. In particolare, i requisiti stabiliti dalla norma UNI ovvero, per gli aspetti attinenti alla prevenzione degli incidenti rilevanti, dalle norme della serie ISO 9000 o da quelle della serie ISO o dal regolamento (CEE) 1836/93, si intendono corrispondere al detto stato dell'arte. TITOLO III Contenuti tecnici del sistema di gestione della sicurezza Art. 5. Elementi fondamentali Il Sistema di gestione della sicurezza, strutturato cosi' come richiesto negli articoli 3 e 4, deve farsi carico delle seguenti gestioni, secondo quanto specificato negli articoli da 6 a 12: a) organizzazione e personale; b) identificazione e valutazione dei pericoli rilevanti; c) controllo operativo; d) modifiche e progettazione; e) pianificazione di emergenza; f) controllo delle prestazioni; g) controllo e revisione. Art. 6. Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 30 di 33

31 Organizzazione e personale 1. Il sistema di gestione della sicurezza, anche attraverso l'allocazione delle risorse necessarie, deve farsi carico della gestione, dell'organizzazione e del personale, al fine di garantire un livello di sicurezza compatibile con la realta' in cui opera lo stabilimento, cosi' come, in particolare, definito nel documento e richiesto sia dalle norme legislative e dalle regole tecniche, sia dalle valutazioni e determinazioni espresse dalle autorita' competenti. Esso deve, inoltre, stabilire gli standard e le norme tecniche a livello aziendale aggiuntivi, necessari a consentire la completa razionalizzazione in materia di prevenzione e di controllo delle prestazioni. 2. Il sistema di gestione della sicurezza deve riflettere l'impegno globale all'interno dell'azienda, dall'alta direzione fino agli operatori, e la cultura di sicurezza dell'organizzazione, cosi' come definiti nel documento, e come appare dall'allocazione di risorse e dall'assegnazione di responsabilita'. 3. Il sistema di gestione della sicurezza deve individuare le posizioni chiave ad ogni livello dell'organizzazione, definendo univocamente ed esplicitamente ruoli, compiti, responsabilita', autorita' e disponibilita' di risorse. Esso deve, inoltre, definire le interfacce tra le posizioni chiave, tra queste e l'alta direzione e tutto il personale coinvolto in attivita' rilevanti ai fini della sicurezza, anche attraverso il rappresentante dei lavoratori. 4. Il sistema di gestione della sicurezza, anche in riferimento al decreto del Ministero dell'ambiente del 16 marzo 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 74 del 30 marzo 1998, deve definire i requisiti minimi di formazione, informazione e addestramento per tutto il personale coinvolto in attivita' rilevanti ai fini della sicurezza, proprio o di terzi, fisso od occasionale, e garantire la disponibilita' e l'impiego del relativo equipaggiamento di protezione. Esso deve, inoltre, definire le attivita' necessarie al raggiungimento e al mantenimento di tali requisiti, anche in termini di qualificazione professionale e di capacita' operative; queste devono essere assicurate anche mediante l'idoneita' dell'interfaccia tra operatore e impianto. Art. 7. Identificazione e valutazione dei pericoli rilevanti 1. Il sistema di gestione della sicurezza deve prevedere le procedure per l'identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi di incidente rilevante e l'adozione delle misure per la riduzione del rischio, assicurando la loro corretta applicazione e il mantenimento nel tempo della loro efficacia. 2. Le attivita' di identificazione e valutazione, di cui al comma 1, devono essere condotte sia in termini di probabilita', sia di gravita', e documentate nell'ambito di un'analisi di sicurezza espletata secondo lo stato dell'arte, sia per le condizioni normali di esercizio, sia per le condizioni anomale e per ogni fase di vita dell'impianto. Per gli stabilimenti soggetti all'art. 8 del decreto legislativo n. 334 del 17 agosto 1999, esse devono essere condotte secondo quanto stabilito dai decreti di cui al comma 4 dello stesso articolo. In ogni caso, le attivita' devono rendere disponibili le informazioni necessarie per la verifica del rispetto dei requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione territoriale, di cui all'art. 14, comma 1, del decreto legislativo n. 334 del 17 agosto L'espletamento di tali attivita' deve permettere la valutazione dell'idoneita' delle misure di sicurezza adottate, individuare le possibili aree di miglioramento, fornire i termini di sorgente per la pianificazione di emergenza interna ed esterna e costituire la base per le' attivita' di informazione, formazione e addestramento, di cui al citato decreto del Ministero dell'ambiente del 16 marzo Il sistema di gestione della sicurezza deve fissare i criteri e requisiti di sicurezza, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi generali, cosi' come definiti nel documento, e degli obiettivi specifici, a fronte dei singoli rischi individuati. Le misure per la riduzione del rischio, di cui al comma 1, devono essere individuate, realizzate e adottate ai fini del raggiungimento e mantenimento di tali obiettivi. 4. Le attivita', di cui al comma 1, devono essere aggiornate periodicamente, in occasione di modifiche, ai sensi dell'art. 10 del decreto legislativo n. 334 del 17 agosto 1999, e qualora intervengano nuove conoscenze tecniche in materia di sicurezza, interne o esterne all'organizzazione, anche derivanti dall'esperienza operativa o dall'analisi di incidenti, quasi incidenti e anomalie di funzionamento. Art. 8. Controllo operativo 1. Il sistema di gestione della sicurezza deve prevedere la predisposizione, l'adozione e l'aggiornamento di specifiche procedure e istruzioni per il controllo operativo del processo e di tutte le attivita' dello stabilimento rilevanti ai fini della sicurezza. Le procedure e istruzioni devono riguardare almeno la gestione della documentazione, le procedure operative, le procedure di manutenzione e di ispezione, l'approvvigionamento e le verifiche di preavviamento. 2. La gestione della documentazione deve permettere la diffusione, l'aggiornamento e la conservazione di quanto necessario ad assicurare un'appropriata conoscenza del processo, degli impianti e degli aspetti operativi e gestionali, con particolare riguardo all'esercizio e manutenzione, alla gestione delle modifiche di impianto e all'esperienza operativa maturata. Essa deve rispondere, inoltre, alle richieste normative di registrazione e conservazione di determinati documenti di progetto e di esercizio ed essere idonea al controllo delle prestazioni e al riesame della politica e del sistema di gestione. 3. Le procedure operative devono riguardare la conduzione e il controllo del funzionamento degli impianti in condizioni normali di esercizio, in condizioni anomale e di emergenza, tenendo in debito conto i fattori umani, al fine di assicurare la funzionalita' delle Documento redatto dal Gestore della ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 334/99 e dell art. 2 del DM 09/08/2000 Ed. 1 - Rev. 5, novembre Pagina 31 di 33

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