MAROCCO 1. QUADRO MACROECONOMICO. Introduzione

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1 MAROCCO 1. QUADRO MACROECONOMICO Introduzione Il Regno del Marocco prosegue con successo il processo di ammodernamento nei settori individuati quali prioritari dalla strategia di sviluppo nazionale. Gli obiettivi politici e socioeconomici che il Paese si è prefissato volgono al consolidamento dello Stato di diritto, al perseguimento della politica di liberalizzazione economica, alla diversificazione delle relazioni economiche, al consolidamento del sistema commerciale multilaterale ed alla realizzazione di una crescita economica forte e generatrice di impiego, attraverso l instaurazione di un ambiente propizio alla crescita degli affari e degli investimenti. Nell ambito del programma di riforme economiche, il Regno è arrivato ad un sostanziale consolidamento dei principali indicatori macro- economici. Negli ultimi anni, il PIL ha avuto, in media, un tasso di crescita superiore al 5% (anche se nel 2007 è sceso al 2,5%, un brusco calo dopo l 8,1% del 2006). Secondo le stime ufficiali, inoltre, l inflazione si è attestata, nel 2007, al 2,1%, il deficit di bilancio è sceso sotto la soglia del 3% mentre il rapporto debito pubblico/pil si è stabilizzato intorno al 57%. La Banca Mondiale prevede, per il 2008, un tasso di crescita tra il 5,8% ed il 6,5%; tale tasso, nel 2009, potrebbe arrivare, secondo le stime, al 6,8%. Sono in fase di avanzata realizzazione gli interventi infrastrutturali lanciati nel settore dei trasporti (1.800 km di autostrade entro il 2015, km di nuove strade all anno, nuove linee ferroviarie come la linea TGV che dovrebbe unire Casablanca a Madrid in meno di 6 ore, ampliamento e adeguamento dei principali aeroporti), dell energia (costruzione di 10 nuove grandi dighe e di oltre 50 medio piccole per far fronte al fabbisogno idrico- energetico), dell habitat sociale (il risanamento delle principali città con la costruzione di 150 mila alloggi sociali all anno), del turismo (Rabat ha firmato, nel settembre 2007, sette convenzioni d investimento, con diversi gruppi stranieri, per un totale di 29 miliardi di DH, pari a circa 2,6 miliardi di ). In particolare, per combattere le difficilissime condizioni di vita ed habitat nelle bidonvilles dei grandi centri urbani del Paese, il Governo centrale ha lanciato, nel 2004, il programma Villes sans bidonvilles, che mira allo sradicamento delle baraccopoli di tutto il Regno entro il Tale programma, finanziato con la tassa sul cemento, ha già portato alla ristrutturazione di unità abitative. Inoltre, per migliorare le condizioni abitative, è prevista la costruzione di vere e proprie cittàsatellite nelle periferie dei grandi centri urbani. I nuovi insediamenti già programmati sono cinque; due sono in fase di realizzazione: Tamansourt, alle porte di Marrakech, e Tamesna, periferia di Rabat. L obiettivo è di arrivare a quota quindici nuovi centri nel 2020, al ritmo di nuove abitazioni l anno. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

2 Nel settore dell elettricità l operatore pubblico ONE (Office Nationale de l Electricité) ha recentemente compilato un programma di investimenti per la costruzione di oltre km di nuove linee elettriche con un impegno complessivo di 680 milioni di che verranno finanziati dalla Banca Mondiale, dalla Banca Africana per gli Investimenti, dal Fondo Arabo per lo Sviluppo Economico e dall Agenzia francese per lo sviluppo. Nel settore portuale, dopo quattro anni di lavori colossali, il porto TANGER-MED, fiore all occhiello dello sviluppo industriale marocchino, è finalmente operativo ed è già in fase di avanzata progettazione la realizzazione di un altro grande porto, TANGER-MED II, opera che potrebbe interessare le aziende italiane specializzate nella costruzione di infrastrutture di base e nelle attività specialistiche degli impianti marittimi. Tanger Med II, i cui lavori dovrebbero terminare nel 2012, potrà ospitare oltre cinque milioni di containers e rappresenterà uno dei dieci porti più grandi al mondo, nonché il primo porto del Mediterraneo. Complessivamente, i terminal della faraonica struttura portuale saranno quattro: uno attivo già dal luglio 2007, il secondo sarà attivo a fine 2008, gli ultimi due sono previsti per il L infrastruttura ospiterà un traffico di circa 100 milioni di tonnellate di prodotti ed oltre 7 milioni di passeggeri. La struttura portuaria è di proprietà della Tanger Med Port Autority, filiale dell Agenzia speciale Tangeri Mediterranea (TMSA), il cui capitale è detenuto per il 30% dalla Cassa generale di deposito e gestione (CDG). Negli ultimi anni le Autorità marocchine hanno dato grande importanza all integrazione del Paese nel contesto economico internazionale. Il Marocco ha aderito, con Egitto, Giordania e Tunisia, all Accordo di Agadir, ha concluso Accordi di libero scambio con la Turchia e gli Stati Uniti ed ha deciso di entrare a far parte dell Area di Libero Scambio Euro- Mediterranea, che entrerà in vigore nel Il proliferare di interventi strutturali potrebbe risultare particolarmente interessante per una maggiore presenza delle nostre imprese, soprattutto grazie all assenza nel Paese di grossi rischi macro-economici ed alla presenza di una forte liberalizzazione degli scambi, sgravi fiscali, agevolazioni doganali, e di un basso costo della manodopera. Le imprese italiane possono contare su un programma d ingenti investimenti per esportare in questo mercato l intera gamma dei propri prodotti, visto il crescente interesse che il Marocco riserva al prodotto Made in Italy, e per attivare forme di cooperazione industriale, con trasferimento di tecnologia e partecipazione alla costruzione di opere pubbliche. La preoccupazione, segnalata a più riprese dal Governo di Rabat, di un eccessiva dipendenza dai capitali francesi e spagnoli potrebbe, infatti, rappresentare un invito ad altri Paesi, tra cui il nostro, ad intensificare gli investimenti nel Regno avvalendosi di un tessuto imprenditoriale analogo a quello italiano (le piccole e medie imprese rappresentano il 95% dell industria e contribuiscono per il 35 % al volume delle esportazioni globali del Regno). In tale contesto positivo vanno tuttavia segnalate alcune zone d ombra, che finora hanno limitato la presenza dei nostri investitori nel Paese: sistema giudiziario non sempre affidabile, diffusa corruzione, mercato del lavoro inflessibile e burocrazia ancora poco trasparente nella gestione degli affari. A tale proposito è stato recentemente creato, su diretto impulso del Re Moametto VI, un ufficio per la lotta contro la corruzione. Gli ultimi dati in materia, pubblicati lo scorso 24 settembre dalla testata giornalista Le Economiste, confermano un peggioramento della posizione del Regno che, secondo i dati dall Agenzia Transparency International, si posiziona all 80/mo posto rispetto, ad esempio, al 54/mo del Sud Africa, al 62/mo della Tunisia e prima di Senegal (85/mo) e Algeria (92/ma). Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

3 I NUMERI DEL REGNO DEL MAROCCO (**) (serie storica) Indicatori socio-economici Superficie (kmq) 2008(*) ,00 (di cui Sahara occidentale) Popolazione (milioni di ab.) 29,9 milioni (censimento 2004) 30,5 milioni (HCP Maroc 2006) Tasso di crescita della popolazione 1,1 % nel 2006 Densità (ab/km2) 43 ab / km2 Aspettativa di vita (anni) Uomo 71 Donna 73,5 (nel 2006) Forma di Governo Lingua ufficiale Tasso di analfabetismo (%) Monarchia costituzionale Arabo (lingue diffuse: Berbero, Francese, Spagnolo) 38,45 (Ministero dell Educazione, Rabat) Uomini 30,8%, Donne 54,7 - Urbano 29,4, Rurale 60,5 Tasso di disoccupazione (%) 9,2 10 9,7 11,5 11,6 11,4 11,6 Tasso di inflazione (%) 2,8-3,5 2,1 3,3 1,1 1,5 1,2 2,8 Raccolta cerealicola (mil. quintali) 50 21, n.d. n.d. n.d. Risorse naturali Carbone, fosfato, minerali di ferro, piombo e rame Indicatori macro economici PIL a prezzi correnti (mln di ) n.d. PIL procapite non a pppa ( ) n.d n.d. Tasso di crescita del PIL (%) 6,5-6,8 2,2 8,1 2,4 4,2 5,5 3,2 Agricoltura/PIL (%) 11,9 13,4 13,4 12,7 15,9 16,7 n.d. Industria/PIL (%) 25,4 25,3 31,1 32,2 30,4 29,9 n.d. Servizi/PIL (%) 62,7 44,1 38,2 38,4 37,8 37,6 n.d. Deficit pubblico/pil (%) 3 2,4 2,1 4,2 3,4 3,3 4,3 Debito pubblico/pil (%) n.d ,8 66,3 n.d. Debito estero/pil (%) n.d. 23, ,8 30,8 36,9 n.d. Debito Estero (mln di ) n.d n.d Riserve valutarie (mld di USD) n.d. 21,8 20,4 13,2 16,3 n.d. n.d. Indicatori finanziari (%) Tasso di interesse interbancario n.d. 3,2 3,3 2,8 2,4 3,2 n.d. Tasso di interesse (prestiti alle imprese) n.d. n.d. 11,9 11,5 11,5 12,6 n.d. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

4 Bilancia commerciale Esportazioni (mld di ) 3,3 I trim ,9 10,7 9,5 8,8 8,4 8,6 Importazioni (mld di ) 6,6 I trim ,3 19,1 18,2 15,8 13,6 13 Deficit commerciale (mld ) n.d. - 12,4-8,9-8,7-7,0-5,2-4,4 Tasso di copertura (%) 47,1 46, ,9 55,7 61,6 66,2 I trim. 08 Principali prodotti esportati Tessile-abbigliamento, prodotti ittici, cibi bevande e tabacco Principali prodotti importati Semilavorati, prod. finiti di consumo, prod. finiti d attrezzatura, energia e lubrificanti Moneta (dirhams ) Tasso di cambio (serie storica) (Office des Changes Rabat) 11,08 settembre ,14 11,031 10,987 10,989 10,780 10,359 Principali Paesi investitori Quote % di mercato Francia (45), Spagna (5,3), Svizzera (5,2), Germania e UK (5), EAU (1,9) I D E (miliardi di ) 0,9 I trim 08 2,8 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Interscambio commerciale con l Italia (mln di ) Esportazioni italiane 906, sem 08 Importazioni italiane 344, sem. 08 Saldo Principali prodotti esportati Principali prodotti importati Tessuti, macchinari impiego speciale, prodotti petroliferi raffinati, macchine impiego generale, apparecchi elettrici Abbigliamento, pesci conservati, fili e cavi, prodotti chimici, prodotti petroliferi raffinati, prodotti agricoli Principali partner commerciali con il Regno (quote % di mercato) Principali clienti Francia (27,9), Spagna (20,8), Regno Unito (5,2), Italia (5,1), India (3,8), Brasile (3,2), Germania e Paesi Bassi (2,5) Principali fornitori Francia (15,8), Spagna (10,4), Italia (6,4), USA (6,1), Cina (5,9), Arabia Saudita (5,5), Germania (4,8), Russia (5), Paesi Bassi (3,1) (**) Fonte. F.M.I., ISTAT, Haut Commissariat au Plan, Office des Changes (*) Stime Ministère des Finances Rabat Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

5 a) Andamento congiunturale e rischio Paese Il 2007 e prime stime sulla congiuntura nel 2008 I dati congiunturali del 2007, nonostante abbiano segnato una flessione del PIL ed un aumento della disoccupazione, hanno mostrato un complessivo equilibrio macroeconomico grazie ad una politica di contenimento dell inflazione, una crescita sostenuta dei settori non agricoli ed all attuazione delle politiche strategiche settoriali (turismo, automobile, offshoring ed artigianato). Il Marocco presenta dunque una situazione economica nazionale consolidata e generalizzata a numerosi settori, con promettenti prospettive di crescita in vari comparti soprattutto nel medio periodo. L evoluzione del PIL, che nel 2006 ha beneficiato della buona performance del settore agricolo e delle attività mercantili non agricole, si è arrestata, nel 2007, al 2,2%, in netto calo rispetto all 8,1% del Lo scarso aumento del PIL è stato causato da una congiuntura sfavorevole, segnata dall aumento del prezzo del petrolio e del grano sui mercati internazionali, nonché dalla pessima campagna agricola, che ha portato un aumento considerevole delle importazioni di prodotti cerealicoli. Per il 2008, le prime stime parlano di una crescita del PIL sostenuta (6,8%) grazie alle eccellenti performance di taluni settori (costruzioni, industrie meccaniche ed elettroniche e quelle esportatrici di semilavorati) e malgrado l elevato aumento del prezzo delle risorse energetiche. A tale riguardo, il Marocco dipende in maniera quasi totale (96%) dalle importazioni, in primis di greggio saudita (nel 2007 ha pagato per la sua bolletta energetica quasi 5 miliardi di, ossia l 8% del PIL). Marocco: consumo d'energia nel 2007 Elettricità importata 7% Elettricità idraulica 3% Eolico 0,5% Gas naturale 4% Carbone 27% Prodotti petroliferi 58% L obiettivo verso un risparmio energetico più robusto passa per quattro linee-guida quali la riduzione della dipendenza dall estero, il miglioramento dell efficacia energetica, l organizzazione di un sistema di trasporti più efficiente e meno inquinante ed una gestione dei rifiuti più sostenibile. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

6 Inoltre, per seguire l esempio positivo di alcuni Paesi modello, il Regno del Marocco ha iniziato a stipulare una serie di accordi di cooperazione in materia di energie rinnovabili. Da rilevare, ad esempio, come l Accordo di Associazione ed il Piano d Azione concordato nell ambito della politica europea di vicinato (PEV) potrebbe favorire forme di cooperazione più strette con l Ue attraverso l adesione alle reti trans-europee, quali gas ed elettricità. L economia marocchina si conferma, in sostanza, fortemente dipendente dal settore primario, il che condiziona fortemente gli sforzi realizzati per portare gli indicatori economici nel quadro dei parametri fissati dall OCSE per potere definire l economia del Regno quale emergente. Per quanto concerne i settori non agricoli dell economia marocchina, il Fondo Monetario Internazionale ha stimato per il 2008 un tasso di crescita superiore al 5%, forte dell aumento sostenuto della domanda interna e dell afflusso di capitali, tanto locali quanto stranieri; l industria marocchina ha confermato, nel primo trimestre 2008, il trend positivo degli ultimi 18 mesi, segnando un tasso di crescita superiore al 5%, grazie all aumento delle esportazioni dell industria agro- alimentare: prev. PIL reale 3,3 6,1 5,2 2,4 8,1 2,2 6,8 PIL reale non agricolo 2,8 4,3 4,7 4,8 5,2 5,5 5,1 Fonte: FMI Il FMI, accanto alla crescita complessiva dell economia marocchina, registra l accentuarsi della spirale inflattiva (che aveva avuto un impennata già nel 2006, con un tasso del 3,3%) a causa dell aumento dei prezzi delle risorse energetiche legate al greggio (che ha raggiunto i 146$ al barile sui mercati internazionali) e dei prodotti cerealicoli (si consideri sempre che il Marocco è un importatore netto di cereali; nel primo bimestre 2008 le importazioni di grano sono aumentate del 500% rispetto al primo bimestre 2007). Ciò si traduce in un tasso d inflazione stimato per il 2008 al 3%, che causa forti proteste da parte della società civile. Nel frattempo, dal 1 luglio scorso il Governo ha introdotto delle misure per calmierare i prezzi delle risorse energetiche legate ai consumi più diffusi prev. Inflazione 2,8 1,2 1,5 1,1 3,3 2,1 3 Fonte: Haut Commissariat au Plan (Division des Indices Statistiques) Continua, invece, l aumento dell indice del costo della vita; tale incremento ha riguardato, nei primi tre mesi del 2008, soprattutto il settore alimentare e quello dei consumi familiari, che hanno registrato, rispettivamente, un +4,5% e un +2,3% su scala annuale. L unica categoria di beni il cui costo, su base annuale, è diminuito, è quello dei trasporti e comunicazioni (- 1,9%). Per quanto riguarda l aumento del costo della vita per città, invece, a registrare un tasso particolarmente elevato è Rabat (+ 4,5%), seguita da Tangeri (+ 3,1%) e Tetouan (+ 2,3%). L economia marocchina, a causa dell aumentato costo delle risorse energetiche e dei prodotti cerealicoli, ha visto quindi un brusco aumento del debito pubblico estero che, nel primo trimestre 2008, ha toccato la cifra record di milioni DH (pari ad oltre 14 miliardi ). Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

7 A fronte del grande debito pubblico estero, va segnalato però il contemporaneo e costante aumento delle rimesse dei marocchini residenti all estero. Secondo il «Migration and Remittances Factbook 2008», pubblicato dalla Banca Mondiale, nel 2007 il Marocco ha ricevuto oltre 5,7 miliardi $ di rimesse, collocandosi nella top ten dei Paesi che hanno ricevuto il maggior valore di rimesse e registrando un tasso di crescita del 15,2% rispetto al I 5,7 miliardi $ di rimesse hanno rappresentato, nel 2007, quasi il 12 % del PIL nazionale. Inoltre, i primi dati relativi al 2008 segnalano un ulteriore aumento delle rimesse, che, di fatto, risollevano il deficit commerciale del Paese, stimolandone cosi la crescita economica (purtroppo spesso tali rimesse aumentano soltanto la massa di moneta reale e si traducono in consumi di beni durevoli o ad alto contenuto tecnologico oppure nell immobiliare, non producendo effetti virtuosi di lungo periodo nell economia nazionale). Infatti, secondo il locale Ufficio Cambi, nel primo trimestre del 2008 le riserve sono aumentate del 2,5 % rispetto allo stesso periodo del 2007, raggiungendo il valore di quasi 12,452 milioni DH. Evoluzione delle Entrate dei M.R.E I trim. Milioni di DH , , , , , , 9 Variazione Mil. DH , , , , ,1 n.d. Variazione in % 9,2 8,2 8,8 17,4 15,1 n.d. Fonte: Office des Changes L Italia è il terzo Paese da cui proviene il maggior numero di trasferimenti da parte dei marocchini residenti all estero. Nel primo trimestre 2008, degli oltre milioni DH, il 12% risulta di provenienza dall Italia, per un valore pari a 1.490,4 milioni DH. Anche nel 2007, l Italia risultava al terzo posto, con il 12,2% dei ,7 milioni DH trasferiti dai marocchini all estero, per un valore di 6.701,1 milioni DH. Al primo posto risiede stabilmente la Francia, con il 42,5% nei primi tre mesi del 2008, seguita dalla Spagna, con il 13,9%. In materia di finanze pubbliche le raccomandazioni del FMI sono orientate ad una riduzione della massa salariale del settore pubblico, mentre la riforma fiscale è giudicata non sufficiente per avvicinare il rapporto debito pubblico /PIL alla media dei Paesi emergenti dell area OCSE. Un recente studio della Banca Mondiale rivela che il livello ancora troppo elevato della pressione fiscale (stimato da Doing Business 2008 superiore al 50%) è considerato il terzo ostacolo allo sviluppo del tessuto industriale marocchino, soprattutto se i tassi dell imposta sulle società vengono paragonati a quelli dei Paesi concorrenti del Regno o con una economia similare. Con un tasso dell IS (imposta sulle società) dal 30% al 37% il Marocco si allontana, infatti, dalla tendenza regionale euro mediterranea e dei Paesi concorrenti dell Europa dell Est che viaggiano ad una media del 25% con una tendenza al ribasso verso il 20%. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

8 Continua, invece, nonostante l abissale deficit della bilancia commerciale,il trend di un flusso crescente degli IDE (i capitali stranieri già nel 2007 hanno raggiunto quota 4,5 miliardi di USD rispetto alla media annuale di 2 miliardi di USD registrata nel periodo ), i quali, nel primo trimestre 2008, hanno raggiunto la cifra record di 9,8 miliardi DH (pari a circa 900 milioni ), con un tasso di crescita del 42% rispetto allo stesso periodo del I settori che maggiormente beneficiano di investimenti esteri sono quello turistico, immobiliare, automobilistico e dell off- shoring.. Per quanto attiene al settore dell impiego, dopo i buoni risultati del biennio precedente, il 2007 si è chiuso con un tasso di disoccupazione ufficiale del 10% anche se tutti gli osservatori concordano sul fatto che tale dato sia largamente inferiore a quello reale, essendo la disoccupazione nel Paese non inferiore al 35%. Per il primo trimestre del 2008, l Haut Commissariat au Plan (HCP) ha stimato un tasso di disoccupazione pari al 9,6 %. Questo dato, contestato dai rilevatori internazionali, va accompagnato dalla considerazione che, essendo l economia marocchina basata soprattutto sul settore informale, risulta quanto mai arduo fare delle stime corrette sul tasso di disoccupazione nel Paese. Ancora più difficile resta la situazione di crescita sociale e di sviluppo umano, a causa della forte sperequazione sociale. La povertà e le condizioni di privazione ad essa connesse restano, infatti, il principale problema del Paese: basti pensare che la percentuale di popolazione al di sotto della linea nazionale di povertà tra il 1990 e il 2004 fosse del 19% (stima UNDP). Per quanto riguarda l Indice di Sviluppo Umano (HDI), il Regno si colloca al 126 posto al mondo; nella composizione dell Indice, pesa in maniera fortemente negativa l elevatissimo tasso di analfabetismo tra gli adulti del Paese, pari al 47,7%. Segnali positivi provengono dal settore terziario, i cui dati confermano una crescita positiva. Le entrate dal settore turistico hanno registrato un forte incremento (+12,1% per un valore di 5,4 miliardi di ), a dimostrazione che il Marocco è diventato una meta molto richiesta. Per quanto concerne la posizione con l estero, nel 2007 il deficit della bilancia commerciale del Marocco (22% del PIL) è cresciuto del 39,1%, superando i 12 miliardi di. Nel primo trimestre del 2008, il deficit ha continuato ad espandersi in maniera preoccupante, raggiungendo la cifra record di 20,5 miliardi DH (oltre 2 miliardi, con un tasso di crescita del 127% rispetto allo stesso periodo del 2007). Nella composizione della bilancia commerciale, però, sono cresciute sia le esportazioni che le importazioni. Le prime hanno raggiunto, nel primo trimestre del 2008, il valore di ,7 milioni DH (pari a oltre 3 miliardi ), registrando un tasso di crescita del 16,3% rispetto al primo trimestre del Tra i prodotti esportati, è forte il peso dei semilavorati (il cui valore delle esportazioni ha superato i milioni DH, con un tasso di crescita del 30,3%) e dei prodotti di consumo finali, arrivati a quota milioni DH, ma con un tasso di crescita soltanto dello 0,1%. Nello stesso periodo 2008, però, le importazioni hanno raggiunto un valore che è praticamente il doppio di quello delle esportazioni, con milioni DH (pari a circa 6,5 miliardi ), con un tasso di crescita del 26,8% rispetto al primo trimestre del Tra i prodotti importati, pesa il valore delle importazioni di prodotti energetici (soprattutto il petrolio saudita), che hanno raggiunto quota milioni DH (circa 1,3 miliardi con un tasso di crescita del 55,1%), e di prodotti alimentari (leggasi cereali), arrivate a quota milioni DH (circa 800 milioni ), con un tasso di crescita record dell 83,3%. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

9 In netta controtendenza rispetto all andamento generale dei mercati finanziari mondiali, scossi dalla crisi statunitense dei mutui sub prime, e dai recenti colassi finanziari di primarie Banche americane, la Borsa di Casablancan continua a registrare risultati molto positivi. Infatti, il ciclo di crescita finanziario iniziato nel 2006 e continuato, salvo qualche incertezza, per tutto il 2007, sembra persistere anche nel primo semestre del Nel primo trimestre dell anno, gli indici MASI e MADEX hanno guadagnato, rispettivamente, il 15,7% e il 16%. Complessivamente, la performance della Borsa non ha risentito dell entrata in vigore delle nuove misure fiscali, quali l aumento dell imposta sulle rendite immobiliari del 10% e l abbattimento delle de-tassazioni dei derivati finanziari della Borsa. La crescita della Borsa è stata tuttavia sostenuta da un numero ristretto di settori, a differenza dei periodi precedenti in cui la crescita era generalizzata tra i settori. La crescita maggiore è stata registrata dal settore delle telecomunicazioni, con un tasso del 35,2%, seguito dalle società di distribuzione (+19,4%) e dal settore immobiliare (+18,3%). Bruschi cali hanno, invece, interessato il settore informatico (-14,3%), quello delle assicurazioni (-7,1%) e le società di finanziamento (- 6,8%). La Borsa di Casablanca, nel primo trimestre 2008, ha visto il consolidarsi della capitalizzazione, la quale ha superato i 670 miliardi di dirham, superando, per la prima volta nella storia, il valore del PIL marocchino. Questo valore registra una crescita del 9,4% su base trimestrale. Da rilevare che i più recenti dati della Borsa d Casablanca sottolineano una marcata inversione di tendenza ed, a tale riguardo, una profonda correzione delle cifre del primo semestre dell anno sara inevitabile. A fronte di un quadro macro-economico positivo, il Paese deve affrontare sfide importanti, in primis quella della disoccupazione, dell analfabetismo (tra i più elevati non soltanto nel mondo arabo ma a livello globale), della sanità, dello sviluppo umano e dei servizi educativi. Un attenzione particolare va riservata all indice della corruzione (IPC) che registra, per il Marocco, un andamento in continuo degrado, collocando il Paese alla 73ma posizione su 163 Paesi. Un marocchino su cinque vive sotto la soglia di povertà, definita secondo gli indici internazionali. Il deficit sociale diventa ancora più intollerabile se si analizzano la disparità dei redditi: il 20% dei marocchini consuma più della metà del PIL. Stante tale situazione, il governo intende, conformemente alla recente Loi de Finance 2008, da un lato, procedere all estinzione della sua posizione debitoria attraverso un forte impegno nel settore degli investimenti e, dall altro, promuovere l occupazione (creazione di nuovi posti di lavoro all anno) e ridurre del 60% il lavoro minorile. A margine di tale politica di maggiore attenzione per il settore dell impiego, buoni risultati sono attesi sul fronte dei salari che, in entrambi i settori, pubblico e privato, beneficeranno di un aumento, in concomitanza anche con una riduzione dell imposta sui redditi prevista per il Nel periodo il salario medio ha conosciuto una progressione leggermente superiore a quello dell ICV indice del costo della vita (in 21 anni il salario medio si è accresciuto del 3,74% rispetto al 3,26% dell ICV) mentre l indice dei prezzi alimentari è cresciuto ad un ritmo inferiore (3,15%). In un recente studio del Ministero dell Educazione marocchino sul costo del lavoro in 10 Paesi, è emerso che la parte di salario che incorpora ogni unità prodotta in Marocco è una delle più elevate. Con una quota del 42%, il Regno si colloca al secondo posto dopo l Italia. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

10 Nel corso del 2007, il mercato nazionale del lavoro ha risentito del rallentamento che ha interessato il settore primario. Al contrario, altri settori, in particolare i lavori pubblici, hanno avuto un ottima performance, con la creazione di nuovi posti di lavoro (+8,3%). In leggera crescita anche l occupazione nel settore turistico (+2,3%) e in quello industriale (+1,3%). Nel 2007 sono stati creati complessivamente posti di lavoro, mentre nel 2006 erano stati i nuovi posti di lavoro creati. Tali risultati hanno permesso che il tasso di disoccupazione sia rimasto al di sotto del 10% per il secondo anno consecutivo (si ricorda che tale stima è molto approssimativa). Il Governo marocchino, per stimolare l occupazione, ha dato il via al piano d azione Iniziative d Impiego, il cui scopo è stimolare le assunzioni attraverso la promozione del lavoro salariato e l appoggio alla creazione di nuove imprese. La Legge finanziaria 2009 La Finanziaria 2008 aveva accordato grande rilievo alla dimensione sociale cui ha destinato il 55% del budget dello Stato (sanità, educazione e lotta contro la povertà) e apportato novità in materia fiscale con la riduzione dell imposta sulle società per alleggerire il carico fiscale delle imprese marocchine ed allo stesso tempo di rinforzare l attrattiva del Paese in tema di IDE. Il progetto di Legge finanziaria 2009 del Governo El Fassi, il testo verrà presentato in Parlamento la fine del prossimo mese di ottobre, ripercorre, ampliandone il budget, alcuni settori della manovra di bilancio 2008: il budget sarà caratterizzato da un aumento rilevante degli investimenti (in particolare nelle infrastrutture) per i Ministeri della Giustizia, dell Istruzione, della Sanità e dell Agricoltura, il cui budget dedicato agli investimenti passerà dal 15 al 50%. La prossima Legge Finanziaria, inoltre, si focalizzerà sulle regioni, dando la priorità ai dipartimenti ministeriali coinvolti in progetti di sviluppo regionale, come nel caso del Ministero per l Industria e il Commercio, che ha recentemente elaborato dei piani per lo sviluppo di poli industriali regionali integrati. La tutela della classe media, obiettivo di lungo periodo dell agenda sociale del Governo El Fassi, viene affidata ad una Commissione Ministeriale, di prossima istituzione, a ciò dedicata. La classe media marocchina, principale motore dell economia del Regno, ha attraversato un 2008 difficile: l inflazione al 5.1% (secondo i dati di fine luglio), il ripristino dell IVA sulla LOA (locazione con opzione d acquisto), l aumento dei crediti immobiliari e la pesantezza dell IR (Imposte sui redditi) ne hanno pesantemente colpito il potere d acquisto e la capacità di risparmio. Inoltre, il 2008 ha visto un aumento continuo dei prezzi dell immobiliare, del carburante e dei prodotti di prima necessità, mentre i salari sono rimasti invariati. La necessità di andare incontro alle esigenze della classe media e di riposizionarsi politicamente ha quindi spinto il Governo El Fassi a prendere in considerazione un programma di revisione fiscale. In particolare, la Legge Finanziaria 2009 prevede un attenuazione del carico fiscale a livello di imposizione diretta e indiretta. L IVA dovrebbe ridursi dal 20 al 18%, mentre l IR diminuirà di 2 punti percentuali sulla soglia marginale, attualmente al 42%. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

11 Resta da chiarire se la riduzione riguarderà solo i tassi marginali o tutte le tranches dell IR, come aveva dichiarato questo Ministro delle Finanze, Saheddine Mezouar, lo scorso marzo. In ogni caso, si tratta di una misura destinata ad agevolare la classe media marocchina: la fissazione della soglia salariale non imponibile a DH (pari a Euro), infatti, implicherebbe un aumento salariale di DH al mese (pari a Euro). Non sono previste, invece, modifiche all IS (Imposta sulle società), dopo la riforma del 2008 che ha stabilito una riduzione dal 35 al 30% per le imprese e dal 39.6 al 37% per il settore finanziario. Secondo l agenzia internazionale Standard & Poor s, l attenuazione del carico fiscale - seppur prevedibile vista la situazione socio-economica del Paese nell ultimo anno - avrà un impatto negativo a livello di impegno di debito e comporterà l estensione delle scadenze dei prestiti internazionali e un ritmo di rimborso più lento. Secondo la S&P, inoltre, il Governo manterrà le sovvenzioni petrolifere e alimentari per garantire la quiete sociale, portando le spese di compensazione al 3.6% del PIL, contrariamente a quanto annunciato da Mezouar, che ha fissato il limite al 3% (circa 20 miliardi di DH, pari a 1.7 mld ). Gli orientamenti sui fondamentali dell economia del Paese nel 2009, sebbene i negoziati sulla proposta di manovra siano ancora in corso, prevedono un tasso di crescita del 6%, un inflazione al 2.5% e il prezzo del petrolio a 120 dollari al barile. Le Autorità marocchine puntano ad un tasso di crescita per il quadriennio al 6.3%, mantenendo il deficit sotto la soglia del 3% del PIL. *********** Sotto il patrocinio di sua Maestà il Re, l Haut Commissariat au Plan (l ISTAT marocchino) nel 2007 ha condotto uno studio per sondare quale sia il sentore dei giovani marocchini sul futuro del loro Paese. L inchiesta sottolinea la visione ottimistica di un Marocco in piena fase di sviluppo, attento alla diffusione delle nuove tecnologie, che confida nelle nuove opportunità professionali, con buoni risultati nella lotta all analfabetismo ed alla disoccupazione. Tali obiettivi passano, necessariamente, attraverso lo sviluppo umano e la promozione delle tecnologie e dell impiego. Va notato come la relazione del Marocco con il mondo arabo e musulmano non esclude, secondo lo studio, la necessaria valorizzazione della sua identità regionale nel contesto euromediterraneo; il Marocco, infatti, è stato uno dei principali sostenitori dell Unione per il Mediterraneo (UPM), cui Rabat riconosce la massima priorità, nella convinzione che possa essere un forte stimolo per il sistema nazionale. Risultano interessanti, in tale contesto, le previsioni sul futuro sviluppo economico, che sottolineano l imperativo di una crescita fondata sulla diversificazione dei settori non agricoli, e in particolare lo sviluppo del settore BTP (Bâtiment et Travaux Publics), nonché l adozione di una nuova politica industriale, che si rivolga alla modernizzazione competitiva del tessuto esistente ed alla valorizzazione di alcuni comparti veri motori di crescita orientati verso l esportazione, tra cui l offshoring, l automobilistico, l aeronautico e l elettronico, seguiti dal rilancio dei settori tradizionali quali l agroalimentare, l ittico, il tessile e l artigianato. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

12 I progressi realizzati in materia di liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni, dell energia e dei trasporti, hanno aumentato la produttività globale dell economia, rendendola meno soggetta alle incerte variazioni della produzione agricola. A comprova di tale tendenza, e sospinta dall evoluzione del settore industriale, del BTP e del turismo, la congiuntura macroeconomica nel 2007 ha confermato un tasso di crescita del PIL non agricolo al 5,5%. Allo stesso modo, l attività del settore Bâtiment et Travaux Publics, dopo un soddisfacente 2006, ha proseguito il suo dinamismo anche nel 2007, come testimoniano i crediti accordati dalle banche al settore immobiliare (+33% rispetto al +26% del 2006) e la progressione nelle vendite di cemento (+19,9% nel 2007, in forte crescita rispetto al +8,7% registrato nel 2006). L Haut Commissariat au Plan stima, per il 2008, in accordo con le previsioni governative, un tasso di crescita del 6,1%. Le componenti più forti sono il settore agricolo, per il quale si attende una crescita del 12,5% (dopo la disastrosa produzione del 2007), e quello secondario, la cui crescita attesa è del 5,8%. Ciononostante, la composizione del PIL vede protagonista sempre il settore terziario (la cui quota nella formazione del PIL è del 62,7%), seguito dal settore industriale (25,4%) e da quello primario (11,9%). In una prospettiva globale, il Regno del Marocco conferma il suo incardinamento al sistema commerciale multilaterale. Nella scelta e nella realizzazione della propria politica, il Paese non ha smesso di rafforzare il proprio processo di liberalizzazione, in particolare attraverso: - Riduzione delle restrizioni tariffarie; - Semplificazione delle procedure per il commercio estero; - Eliminazione delle barriere non tariffarie; - Instaurazione di un ambiente propizio allo sviluppo degli affari; - Allargamento e diversificazione delle relazioni commerciali ed economiche; - Contribuzione al consolidamento del sistema commerciale multilaterale. L aumento del livello di produzione industriale registratosi nel 2006 ha proseguito il suo corso nel 2007, come mostra la vitalità della domanda delle imprese industriali e la crescita del consumo di energia elettrica a loro destinata. Tale trend è destinato a continuare anche nel 2008, con un tasso di crescita stimato del 5,8%. Per quanto riguarda il settore turistico, il calo iniziato nel terzo trimestre del 2007 sembra destinato a continuare nel Infatti, nel primo trimestre del 2008, i pernottamenti nelle strutture ricettive hanno registrato un calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Ciononostante, registrano segno positivo gli arrivi nel Regno (+13,2% nel primo bimestre 2008). Nei primi tre mesi dell anno, il maggior numero di turisti in Marocco è arrivato dalla Francia ( unità, +11% su base annuale), seguita da Spagna ( unità, +27%) e Gran Bretagna ( unità, -11%). Il numero di turisti italiani arrivati nel Regno nel primo trimestre 2008 ha visto una crescita del 9%, raggiungendo quota unità. Secondo i dati dell ASTOI, Associazione Tour Operator Italiani, sono sempre più gli italiani che scelgono il Marocco come meta delle loro vacanze. Negli ultimi tre anni il flusso turistico annuale è aumentato del 13%. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

13 A tale risultato hanno certamente contribuito le compagnie aeree internazionali low cost che, a più di un anno dall applicazione dell accordo Open Sky con l UE, sono attualmente operative in Marocco, gestendo i collegamenti da/verso l Europa. L accordo è stato siglato dall Unione Europea e dal Marocco il 12 dicembre 2006, allo scopo di de-monopolizzare il traffico aereo, cancellare la maggior parte dei limiti al libero traffico aereo, aprire i rispettivi mercati del trasporto aereo e consentire, cosi, che i prezzi siano fissati secondo le regole di mercato, eliminando quello che risultava, nella pratica, un monopolio naturale. Per entrambi i mercati si sono, quindi, aperte interessanti opportunità commerciali (basti considerare che ormai sono 46 le frequenze settimanali della linea Londra- Marrakech.). Inoltre, tale accordo ha favorito l ingresso, nel settore, delle compagnie cosiddette low cost, che hanno portato, in meno di due anni, all apertura di 50 nuove rotte ed alla crescita del traffico aereo del 18%. Nel 2007, infatti, il Marocco, con uno straordinario 17%, è stato il Paese col maggior tasso di crescita del traffico aereo al mondo. Con queste cifre, sembra assolutamente raggiungibile l obiettivo del governo marocchino di arrivare a quota 10 milioni di turisti nel Per quanto riguarda le diverse compagnie aeree, negli ultimi anni si è registrata una crescita sostenuta del numero di passeggeri e, quindi, dei profitti aziendali. Ad esempio, la sola Royal Air Maroc (RAM), compagnia di bandiera marocchina, ha registrato, dal 2004, anno dei primi accordi di liberalizzazione del traffico aereo, un tasso medio di crescita annuo del 20%, ed è ormai arrivata a gestire più di 100 frequenze settimanali tra Casablanca e l Africa Occidentale. In questo modo, l aeroporto di Casablanca è diventato un vero e proprio hub, con oltre il 40% dei 6 milioni di passeggeri annui della RAM che vi transita solamente. Riguardo alle low cost, sono ottimi i risultati dell Atlas Blue, di proprietà del gruppo RAM, che ha registrato, dal 2004, un tasso medio di crescita annuo del 18%. Estremamente positivo è stato anche l ingresso, nel mercato del trasporto aereo tra UE e Marocco, della Easy Jet, che nei primi 18 mesi di servizio ha trasportato già passeggeri. La strategia di Easy jet, condivisa anche da altre low cost, è di puntare su una nuova forma di turismo, basata su viaggi più brevi ma più numerosi, nonché sulla creazione di una vera e propria nuova clientela. È, infatti, errato pensare che a prendere i voli low cost sia una categoria di clienti meno abbiente; infatti, il 25% dei clienti Easy Jet è costituito da uomini d affari. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

14 I settori produttivi Secondo le previsioni dell Haut Commissariat au Plan, l economia marocchina beneficerà, nel corso dell anno, di una politica espansiva del budget statale e di un consolidamento dei flussi di capitali stranieri. Bisogna però ricordare che alcuni fattori di rischio sono tuttavia presenti, a causa della crisi dei mercati internazionali; tra questi, l aumento sostenuto del prezzo del greggio e di altre risorse primarie (su tutte i cereali). Settore Primario Dopo un eccellente campagna agricola (89 milioni di quintali) con un tasso di crescita del 30%, la stagione agricola ha affrontato gravi difficoltà. Secondo il rapporto del Comitato interprofessionale dei legumi e dei cereali, a causa della siccità, la raccolta cerealicola del 2007 è stata tra le più ridotte degli ultimi 40 anni (23 milioni di quintali, un quarto della produzione 2006). Per quanto riguarda il 2008, dopo le prime stime che prevedevano una raccolta cerealicola superiore ai 60 milioni di quintali grazie alle positive condizioni climatiche, il dipartimento dell Agricoltura ha rivisto le proprie previsioni, affermando che la produzione cerealicola del 2008 non supererà i 50 milioni di quintali. Tale valore, pur rappresentando oltre il doppio rispetto alla raccolta dell anno precdente, segna un calo del 3% rispetto alla media degli ultimi dieci anni. La crescita ceralicola del 2008 è sostenuta soprattutto dall orzo, la cui produzione passa da 7,6 milioni di quintali a 12,7 milioni di quintali. Va comunque evidenziato che anche questa performance non straordinaria è imputabile all aumento del tasso di siccità del Paese, in crescita del 26% rispetto alla media degli ultimi 10 anni ( ma in calo dell 11% rispetto al 2007). A causa dell aumento sostenuto del prezzo dei prodotti cerealicoli, l allevamento potrebbe subire, nel corso del 2008, dei rallentamenti, attenuati, però, dal rafforzamento della produzione di foraggio. Infatti, nel primo quadrimestre del 2008, la superficie coltivata a foraggio ha segnato un estensione del 3% rispetto alla precedente campagna agricola. Un trend nettamente positivo attende invece l allevamento del pollame, la cui produzione è aumentata, nei primi tre mesi dell anno, del 34%. La pesca, invece, dopo un forte rallentamento della produzione nel 2007, ha iniziato l anno positivamente: nel primo trimestre, il valore aggiunto del settore ha superato il miliardo di DH (pari a circa 100 milioni ), registrando una crescita del 83,5% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Le esportazioni di pesce hanno, altresì, visto un aumento nei primi tre mesi dell anno, con un valore aggiunto che ha superato i 2 miliardi DH (pari a circa 180 milioni ), registrando una crescita del 9,8%. Al fine di promuovere la competitività del settore agricolo il Governo ha adottato una nuova strategia denominata Piano Verde Marocco. La strategia delineata recentemente dal Governo affronta il bisogno di risolvere la storica questione agricola, collegata alla mancanza di professionisti del settore. Cinque sono gli accordi firmati tra il Governo e il settore professionale per promuovere la competitività dell'agricoltura marocchina. Gli accordi sono relativi al settore cerealicolo, alla realizzazione di progetti di finanziamento per i piccoli coltivatori, al miglioramento dell'avicoltura e all'incremento della produzione di agrumi. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

15 Settore Secondario Obiettivo diretto della politica economica statale, nel 2007 la configurazione settoriale della crescita economica non agricola ha proseguito la sua tendenza all aumento dell insieme delle attività. Per quanto riguarda il 2008, invece, si stima che il valore aggiunto del settore registrerà un tasso di crescita pari al 3,5%, trainato soprattutto dall industria di raffinazione del petrolio. Infatti, nonostante l aumento del costo del greggio su scala mondiale, le importazioni di greggio sono salite, nel primo trimestre del 2008, soltanto del 7,1%, permettendo cosi il rilancio della produzione di petrolio raffinato. Secondo le stime dell HCP, la crescita del valore aggiunto delle attività di raffinazione del greggio si attesterebbe al 4% per il secondo trimestre La produzione di energia elettrica del Regno continua a crescere in maniera sostenuta: nel primo trimestre 2008, il settore ha registrato una crescita del 7% su scala annuale, ed un relativo calo delle importazioni del 4%. Nel settore dell elettricità, l operatore pubblico ONE, Office Nationale de l Electricité, ha predisposto un programma ( ) di investimenti per la costruzione di oltre km di nuove linee elettriche con un impegno complessivo di 680 milioni di, che verranno finanziati dalla Banca Mondiale, dalla Banca Africana per gli Investimenti, dal Fondo Arabo per lo Sviluppo Economico e dall Agenzia francese per lo sviluppo. Il settore Bâtiment et Travaux Publics (BTP) persegue il suo sostenuto sviluppo, dettato dall estensione della modernizzazione delle infrastrutture di base, dal miglioramento delle zone turistiche ed industriali, dall esecuzione dei progetti per l habitat sociale (progetto Villes sans Bidonvilles). In tale contesto, la Finanziaria 2008 Prevede la costruzione di circa 70 dighe entro il 2012, nel quadro di un progetto per una migliore utilizzazione della rete idrica, alloggi popolari all anno, e Villas économiques. La crescita del settore BTP è stata sostenuta per tutto il 2007 (in ogni trimestre tra l 8 e il 9,8%), grazie all espansione dell immobiliare. L introduzione di incentivi fiscali per la costruzione di alloggi sociali e la facilità di accesso al credito bancario hanno favorito notevolmente lo sviluppo del settore. Nel frattempo, gli indicatori congiunturali restano a dei livelli elevati, segno dell eccellente performance del settore. Nell ultimo trimestre 2007, la vendita di cemento e il credito immobiliare hanno registrato una crescita rispettivamente del 10,8% e del 38,3% su scala annuale. Eccellente risulta anche la performance borsistica del settore; l indice borsistico dell immobiliare è, infatti, cresciuto del 45,1%, in variazione annuale. Anche per il 2008 le stime parlano di un proseguimento del trend positivo; nei primi tre mesi dell anno, la vendita di cemento è cresciuta del 17,1%, mentre i crediti immobiliari, nel primo bimestre, hanno registrato un +43,4%. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

16 Globalmente, per il settore si stima una crescita positiva per tutto l anno, anche se meno sostenuta che nel 2007; il valore aggiunto del settore è cresciuto del 7,8% nel primo trimestre, mentre per il secondo la crescita stimata è del 6,9%. Il 2007 è stato un anno globalmente positivo per tutto il comparto industriale, con un tasso di crescita del valore aggiunto industriale che si è attestato al 4,5% ed un aumento del 4,4% del personale impiegato nel settore; ciò malgrado, i prezzi alla produzione industriale sono aumentati per il quarto anno consecutivo; in particolare, nel 2007 l aumento è stato in media dell 1,9%. Il 2007, anno negativo per il settore chimico (-13,4%), è stato segnato, invece, da eccellenti performance nel settore metallurgico ed elettronico (+5,9%) ed in quello agro-alimentare (+2,9%). Le stime per il 2008 parlano di un evoluzione favorevole per il settore grazie ad una migliore organizzazione su scala nazionale della domanda e ad una migliore distribuzione delle fonti di approvvigionamento. Resta però da segnalare l aumento dell indice dei prezzi industriali, soprattutto nel chimico (+45,9%), nel metallurgico (+5,5%) e nell agro- alimentare (+5%). Valore aggiunto industriale, aumento % rispetto all anno precedente (base 98): Branca d attività III trim IV trim I trim II trim Agro- alimentare -0,3% +2,9% +3,3% +3,5% Tessile e cuoio +1,2% +8,1% +5,4% +3,0% Chimico -4,5% -1,9% +0,6% -0,3% Altri +6,6% +5,4% +5,2% +5,7% Industria di trasformazione +3,9% +4,7% +4,3% +4,0% Fonte: Haut Commissariat au Plan (Division des Indices Statistiques) Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

17 Settore Terziario Il settore terziario è stato protagonista, nel 2007, di un ottima performance, con un aumento degli introiti del settore turistico pari al 12%; parallelamente, i visitatori arrivati in Marocco nel corso del 2007 sono stati 7,5 milioni, in netta crescita, quindi, rispetto ai 6,8 milioni del Il 2008 è invece iniziato all insegna di un rallentamento dell attività turistica del Regno. Infatti, nei primi due mesi dell anno, il numero delle notti nelle strutture ricettive ha registrato un calo del 3,4% su base annuale. Al contrario, sono aumentati gli arrivi dei turisti, nel primo bimestre del 2008, del 13,2%, segno che il Marocco, vista la crisi economica internazionale, è una meta relativamente costosa, se paragonata ad altri Paesi dell area (in particolare l Egitto). Secondo le prime stime disponibili del Ministero del Turismo, nei primi 5 mesi dell anno gli arrivi turistici sono aumentati dell 11% rispetto allo stesso periodo del 2007, mentre gli introiti hanno registrato un calo dell 1%, accompagnato da un calo del 4% delle nottate fatturate dalle strutture ricettive. Anche da gennaio a maggio 2008, il principale Paese di provenienza dei visitatori resta la Francia, con oltre il 37%; seguono gli spagnoli (23%) e gli inglesi (5%). I turisti italiani che hanno visitato il Marocco nello stesso periodo sono stati , in crescita del 7% rispetto allo stesso periodo del Complessivamente, persone hanno visitato il Regno nei primi 5 mesi dell anno; di questi, però, quasi il 30% è rappresentato da marocchini residenti all estero, a testimonianza del forte legame tra la comunità marocchina all estero ed il Paese natale. I risultati positivi raggiunti nel settore turistico da parte del Marocco dimostrano lo sforzo che le autorità stanno portando avanti per raggiungere gli obiettivi di Vision 2010, progetto governativo che accorda al turismo la massima priorità. In particolare, gli obiettivi individuati sono molto ambiziosi, sia in termini quantitativi che qualitativi: - Raggiungimento della soglia di 10 milioni di turisti, di cui 7 milioni di turisti internazionali; posti letto saranno creati (di cui posti in zone balneari e in destinazioni culturali del Paese), portando la capacità nazionale a posti letto; - Investimenti: il volume dovrà raggiungere da 8 a 9 miliardi di euro (nuove stazioni balneari, infrastrutture, hotel e animazione); - Reddito: il montante di entrate previsto è pari a 48 miliardi di euro; - Impiego: nuovi impieghi saranno creati; - Contributo del turismo al PIL: dovrebbe progredire con una media annua dell 8,5%, fattore che condurrebbe ad un incremento del 20% circa, nel La Vision 2010 si articola attorno a sei cantieri fondamentali che fanno riferimento al prodotto, alla formazione, al settore aeronautico, al marketing ed alla comunicazione, all ambiente turistico ed all organizzazione istituzionale. Sempre nel quadro della Visione 2010, il miglioramento delle condizioni di accoglienza negli aeroporti del Marocco è stato identificato come elemento cruciale. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

18 Infatti, le autorità marocchine hanno approvato una serie di misure che porteranno al potenziamento e alla ristrutturazione di due aeroporti dal grande potenziale: Fès e Marrakech. A livello di marketing e promozione, 49 accordi di commercializzazione sono stati firmati con i tours operators ed i leaders della distribuzione in campo turistico, interessando soprattutto i mercati strategici: 9 accordi hanno riguardato il mercato francese, 8 il Regno Unito, 6 la Germania e 5 la Spagna. Sarà l Alpitour World a promuovere la destinazione Marocco in Italia nel corso dei prossimi tre anni. Questo gruppo italiano ha firmato, il 9 febbraio 2007, a Marrakech, un accordo di partenariato col Governo marocchino per il Tale accordo di co-marketing prevede: - La promozione di diverse località marocchine sul mercato italiano; - L impegno del Tour Operator per servire con voli diretti e regolari l insieme di tali destinazioni. L accordo di partenariato si iscrive nel quadro della politica volta ad introdurre e promuovere la destinazione Marocco presso le reti leaders della distribuzione europea, al fine di dare un deciso impulso ai flussi turistici provenienti dai mercati prioritari, tra cui l Italia. Tale partenariato traduce, al tempo stesso, la volontà del Gruppo italiano di eleggere il Marocco a rango di destinazione privilegiata per la propria clientela e divenire ugualmente il leader italiano nella distribuzione del «prodotto Marocco». L accordo prevede che Alpitour operi sia attraverso la propria compagnia aerea Neos, sia attraverso le compagnie partner Atlas Blue e RAM, in partenza da Marrakech, Oujda ed Essaouira. Per quanto riguarda il settore delle comunicazioni, il 2007 è stato un anno particolarmente dinamico, caratterizzato da un crescente ritmo di crescita e dal rafforzamento dell attività settoriale grazie al buon andamento della telefonia fissa e lo sviluppo dei servizi postali e finanziari. I servizi postali hanno registrato un tasso di crescita del loro giro d affari del 13,5% nel corso del 2007, grazie alla crescita sostenuta dei servizi finanziari (+10,2%). Le telecomunicazioni, invece, hanno registrato una crescita sostenuta soprattutto nell ultimo trimestre 2007, con un aumento del 12,2% degli abbonati alla telefonia mobile. Anche Internet ha registrato una performance molto positiva nel 2007, con un tasso di crescita del 31,6% del numero degli abbonati grazie all espansione del 21,9% della linea ADSL. Anche per il 2008, l Haut Commissariat au Plan stima una crescita sostenuta del settore, grazie al rafforzamento dei mercati della telefonia fissa e di Internet. Inoltre, Barid Al- Maghrib prevede un andamento positivo delle proprie attività; infatti, ha previsto, per il 2008, la creazione di 60 nuove filiali e la ristrutturazione di altre 43. Dopo la liberalizzazione nel 1998 e la cessione, nel 2001, del 51% del capitale di Maroc Telecom (oggi s.p.a. con un volume d affari di 3 miliardi di ) all operatore francese Vivendi (operazione che fruttò 2 miliardi di ), il settore delle telecomunicazioni è in una fase di fortissima espansione. Considerato uno dei principali vettori di modernizzazione, esso rappresenta un settore economico a forte valore aggiunto. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

19 Il Regno è al primo posto del continente africano per quanto concerne il settore delle telecomunicazioni e dell ITC mentre si piazza al terzo posto per quanto concerne la delocalizzazione dei servizi offshoring da parte di imprese straniere. Più di 50 multinazionali si sono già installate nel Paese beneficiando degli accordi di libero scambio siglati con USA, Turchia, ed alcuni Paesi dell Africa del Nord e del Medio Oriente, mentre sono in procinto di essere attivati nuovi accordi di collaborazione con l Ue ed i Paesi del Mercosur nell ambito degli accordi di associazione. Per affrontare le nuove sfide di sviluppo, il Governo di Rabat ha predisposto una strategia multiannuale per valorizzare il savor-faire nazionale destinato all esportazione. Un investimento che lo Stato intende affrontare anche grazie ad un rientro fiscale stimato in oltre 1 miliardo di, grazie all arrivo di nuovi investitori stranieri del settore (Francia, Spagna, Canada, Regno Unito, Belgio, Svizzera e Germania). Il mercato resta tuttavia concorrenziale, e quindi aperto alle nostre aziende, visto il crescente bisogno di informatizzazione e di aggiornamento della PA marocchina e delle PMI del settore. Per quanto concerne la telefonia mobile (quella fissa non dispone ancora delle tecnologie necessarie per la strutturazione di una rete con grandi prestazioni ADSL e ISDN), il 2007 ha visto l ingresso del terzo operatore Wana (Maroc Connect) che si va ad aggiungere al IAM (Itissalat Al Maghrib) e Meditel. Nel settore della telefonia e delle attrezzature telefoniche, sono presenti la francese Alcatel, l americana ATT, la Cisco, Ericsson, Lucent, Nokia, Nortel, Nec e Simens, mentre guadagnano importanti fette di mercato le impresi cinesi e coreane. Per quanto concerne la distribuzione di servizi informatici e la realizzazione di prodotti legati all ITC, figurano l Ingelec, la 3M, la Nexans, l AMP, la Pirelli e la Tyco. Per quanto riguarda il settore dei trasporti, nel 2007 è proseguito il trend di crescita iniziato nel 2005 grazie alla strategia di sviluppo basata su grandi progetti infrastrutturali, liberalizzazione del mercato dei trasporti, intensificazione del programma di costruzione di autostrade, liberalizzazione del trasporto aereo e sviluppo della rete ferroviaria. Nel quarto trimestre 2007, il tasso di crescita del settore è stato del 6,9% rispetto allo stesso periodo Le prospettive di crescita settoriale per il 2008 indicano un leggero rallentamento, riconducibile soprattutto al trasporto aereo, dopo le cifre record del Per il primo trimestre 2008, l Haut Commissariat au Plan ha stimato un tasso di crescita del traffico aereo di passeggeri del 14,2%. Il 2007 è stato molto positivo anche per il mercato delle automobili, con un aumento delle immatricolazioni del 23,8% rispetto all anno precedente. Tale valore è trainato soprattutto dai veicoli nuovi (+26,7%). Anche nel primo trimestre 2008 il settore ha registrato un ottimo andamento, con una crescita delle immatricolazioni del 17,8% su base annuale. La domanda interna complessiva si è rinforzata nel 2007, con una crescita media superiore al 5%, grazie soprattutto all aumento delle rimesse dei marocchini residenti all estero e dalla crescita dei redditi delle famiglie nelle zone rurali grazie ai piani di sviluppo promossi dal Governo. Nel 2008, secondo le stime dell Haut commissariat au Plan, la domanda interna riceverà gli effetti positivi della crescita economica nazionale, del dinamismo degli investimenti e del rafforzamento della spesa pubblica. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

20 Doing Business 2008 Marocco Doing Business 2008 è il quinto di una serie di report sulle regolazioni dei settori finanziari e sul funzionamento degli stessi. Doing Business presenta gli indicatori quantitativi sulle regolazioni degli affari e la protezione dei diritti di proprietà delle economie di 178 Paesi. Facilità nel creare business Il Marocco si posiziona al 129 posto tra le 178 economie considerate riguardo alla facilità di creare business (ranking mondiale). Facilità creare business Paese 1 Singapore 31 Francia 38 Spagna 88 Tunisia 126 Egitto 129 Marocco 157 Mauritania Materia Facilità nel creare business 129 Iniziare gli affari 51 Ottenere licenze 88 Assunzioni del personale 165 Registrazione della proprietà 102 Ottenere finanziamenti 135 Protezione degli investitori 158 Pagamento delle tasse 132 Commercio estero 67 Aumento dei contratti 114 Chiudere gli affari 60 Ranking Doing Business 2008 Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem

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