CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE

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1 CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE SEDUTA DEL 28 DICEMBRE 2012 RESOCONTO INTEGRALE DEFINITIVO

2 INDICE DEGLI ATTI E DEGLI ARGOMENTI Atto n. 260 APERTURA DELLA SEDUTA APPROVAZIONE DEL PROCESSO VERBALE DELLA SEDUTA PRECEDENTE E COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA. PAG. 3 SCARABEO PAG. 4 NIRO 4 Atto n. 261 LEGGE REGIONALE CONCERNENTE: ABROGAZIONI E MODIFICHE URGENTI DI NORME DI LEGGI REGIONALI. APPROVAZIONE. PAG. 7 NIRO PAG. 7 CIOCCA 9 11 Atto n. 262 LEGGE REGIONALE CONCERNENTE: DISPOSIZIONI URGENTI PER LA PROROGA DI ORGANI DI ENTI, ISTITUTI ED AZIENDE DIPENDENTI DALLA REGIONE. APPROVAZIONE. PAG. 13 NIRO PAG. 13 PETRAROIA Atto n. 263 AGGIORNAMENTO DEI LAVORI E CHIUSURA DELLA SEDUTA. PAG. 20 1

3 X LEGISLATURA SEDUTA DEL 28 DICEMBRE 2012 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIETRACUPA - ORE 11:05 - Il Consiglio regionale è aggiornato alle ore 11:30. 2

4 RIPRESA DEL CONSIGLIO - ORE 12:07 - APERTURA DELLA SEDUTA - APPROVAZIONE DEL PROCESSO VERBALE DELLA SEDUTA PRECEDENTE E COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA. Dichiaro aperta la seduta. Sottopongo all Assemblea, per l approvazione, il processo verbale della seduta del 20 dicembre 2012; chiedo che il citato processo verbale sia dato per letto. Ai sensi dell articolo 38 del regolamento interno, il processo verbale della seduta del 20 dicembre 2012 che si dà per letto si intende approvato. Comunico che sono pervenute le seguenti proposte di legge: - n. 62, di iniziativa dei Consiglieri Niro, Sabusco, De Bernardo e Scasserra, concernente: Abrogazioni e modifiche urgenti di norme di leggi regionali ; - n. 63, di iniziativa del Consigliere Niro, concernente: Disposizioni urgenti per la proroga di organi di Enti, Istituti e Aziende dipendenti dalla Regione. Comunico che il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 21 dicembre 2012, ha deliberato di impugnare la legge della Regione Molise 19/10/2012, n. 23, concernente: Rendiconto generale della Regione Molise per l esercizio finanziario 2011., formulando varie censure. I motivi della impugnativa sono reperibili nella banca delle leggi regionali del sito istituzionale del Dipartimento degli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. È assente giustificato il Consigliere Totaro. È pervenuta una comunicazione. Presidente Niro, deve esserci stato probabilmente qualche disguido sul sito Molise Dati perché i Consiglieri Leva e Scarabeo non avevano ricevuto la convocazione via . Credo, però, che Lei l aveva comunque esposta all albo. In ogni caso credo sia stato un disguido. Ha chiesto la parola il Consigliere Scarabeo. Ne ha facoltà. 3

5 CONSIGLIERE SCARABEO: Presidente, io sinceramente non ero intenzionato a intervenire, però credo che, di fronte ad un episodio del genere che ritengo grave, soprattutto visto il costo che noi sosteniamo annualmente in termini informatici attraverso la società in house, e principalmente la Molise Dati, è inconcepibile che ad oggi due Consiglieri regionali non hanno ricevuto nessun tipo di convocazione. Era una mia presunzione, non era una certezza. Ho detto probabilmente sarà stato. CONSIGLIERE SCARABEO: Non hanno ricevuto nessun tipo di convocazione per quanto concerne la Prima Commissione. La nostra è voluta essere una puntualizzazione, una sollecitazione a prestare una maggiore attenzione a quelli che sono i processi organizzativi della nostra Struttura e soprattutto volevamo e vogliamo evitare che in futuro simili episodi non avranno a registrarsi. Per il resto, credo che un pizzico di buon senso da parte anche di qualche collega, ma in maniera particolare, mi permetta signor Presidente, anche da parte del Presidente della nostra Commissione, sicuramente non avrebbe guastato. Grazie. Intanto vorrei precisare che non si è mai verificata una cosa del genere, sono sempre state normalmente recapitate. La mia era una presunzione, ho detto probabilmente. A me è arrivata comunicazione. Il Presidente mi sembra che abbia già risposto per iscritto. Ha chiesto la parola il Consigliere Niro. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE NIRO: Presidente, grazie. Il collega Scarabeo non voleva intervenire. Io sono costretto ad intervenire per una questione di chiamata in causa ed anche perché ho risposto per iscritto alla nota che è stata inviata via fax, sia a me come Presidente di Commissione e sia a Lei come Presidente del Consiglio. Devo dire, ma senza scusare nessuno e senza dare colpe a nessuno, che qualche volta qualche disguido può anche verificarsi, però non è questa la circostanza. L avviso di convocazione della seduta risulta nella banca dati che è tenuta ufficialmente dalla Molise Dati, la 4

6 banca dati regionale; risulta inviato dalla Prima Commissione, quindi dalla segreteria della Prima Commissione, lunedì 24 dicembre alle ore 12:24. Nell indirizzario porta, come prevede il nostro regolamento, sia i componenti della Commissione, sia tutti i Capigruppo e Consiglieri regionali. Questo è l atto ufficiale che mi è stato consegnato dalla Molise Dati. Questo per quanto attiene alla convocazione, per cui tra gli indirizzari c era anche il collega Scarabeo. Le notifiche avvengono in due momenti: uno per la convocazione e l altro per l invio della documentazione. L invio della documentazione è stato trasmesso, sempre dalla segreteria della Prima Commissione, dopo che io ovviamente ho firmato le disposizioni di invio, sempre lunedì 24 dicembre 2012 alle ore 10:45, sempre con il solito criterio che il messaggio è stato recapitato ai seguenti destinatari: Consiglieri regionali, componenti della Prima Commissione e Capigruppo consiliari. Per cui devo, purtroppo, rinviare al mittente, come ho scritto nella nota di chiarimento, quella che può essere una contestazione che io sinceramente non mi sento, in questo caso, di poter essere responsabile. Grazie. In effetti mi sembra che nella nota, alla fine, ci fosse un messaggio soltanto di segnalazione, cosa che verificheremo. Verifichiamo se è successo qualcosa ed il perché di questo inconveniente. Fino ad oggi non ci sono stati mai problemi sulle convocazioni. Si è verificato purtroppo e faremo in modo che non si verifichi più. Intanto, prima dell inizio della seduta, così non ci sarà bisogno nemmeno della convocazione che facciamo in Consiglio e la facciamo in termini ufficiali, il bilancio questa mattina è stato consegnato alla Presidenza del Consiglio che lo ha trasmesso agli uffici competenti e credo che sia stato trasferito poco fa. Ecco il perché del ritardo: abbiamo dovuto aspettare che rientrasse il Presidente della Prima Commissione, Niro, perché ha firmato già le convocazioni ed ha dovuto ricevere il bilancio. Stanno duplicando i dischetti per consegnarli a tutti i Consiglieri. E aperta la sessione bilancio. La sessione bilancio presuppone che le altre Commissioni interrompano tutte le loro attività, salvo urgenze straordinarie che vanno concordate. Per ora è concentrata l attenzione esclusivamente sul bilancio. Per dare tempo di poter ricevere e poter anche eventualmente fare le opportune osservazioni, abbiamo stabilito di fissare, come data di inizio delle audizioni, il 3 gennaio con 5

7 lavori ad oltranza che dovranno chiudersi, precauzionalmente, con il Consiglio prima del 9 perché dal 9 potrebbero scattare i 45 giorni. Il Consiglio, pertanto, è già da oggi convocato per l 8 gennaio. Poi lo faremo in chiusura, ma intanto formuliamo a tutti l informazione, di fatto è già fatta e condivisa immagino perché siamo presenti tutti, quindi non c è problema di fare ulteriori puntualizzazioni. Dal 3 è aperta la sessione bilancio ad oltranza, con invito a chiuderla prima dell 8, prima del Consiglio. Se ci saranno problematiche ed altro, le rappresenterete in Consiglio. Diversamente non posso fare. Questi sono i tempi che abbiamo, questi sono i dati che abbiamo, la documentazione è stata consegnata oggi, non abbiamo altra possibilità. Stanno facendo le copie dei dischetti per consegnarli a tutti i Consiglieri. Prima seduta il 3 in modo che ci sarà qualche giorno per fare le eventuali valutazioni. 6

8 LEGGE REGIONALE CONCERNENTE: ABROGAZIONI E MODIFICHE URGENTI DI NORME DI LEGGI REGIONALI. APPROVAZIONE. Primo punto all ordine del giorno: Proposta di legge n. 62, di iniziativa dei Consiglieri regionali Niro, Sabusco, De Bernardo e Scasserra, concernente: Abrogazioni e modifiche urgenti di norme di leggi regionali. Questa proposta era stata concordata nell ultimo Consiglio regionale. Affidammo al Consigliere Niro e ad altri Consiglieri l onere di fare questa ricognizione perché si trattava di evitare e superare dei contenziosi che erano in atto con la Corte Costituzionale. Ha chiesto la parola il Consigliere Niro. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE NIRO: Grazie, Presidente. Nel riconfermare quello che Lei ha già annunciato circa l apertura della sessione bilancio, io ho lasciato le convocazioni, le stavano protocollando, per cui posso già annunciare che sul sito ufficiale, istituzionale della Regione, già sono presenti gli atti che riguardano la legge Finanziaria con i relativi allegati, Bilancio e quanto altro. Quindi, riconfermo quello che Lei ha già detto circa l inizio delle consultazioni per il giorno 3 per poi proseguire ad oltranza con la Commissione. Per quanto attiene invece all argomento, la proposta di legge n. 62, che ci siamo accingendo ad esaminare in aula, la proposta di legge ha già avuto il parere dalla Commissione a maggioranza dei presenti. Questa iniziativa legislativa nasce dall esigenza di andare ad abrogare o modificare singoli articoli di legge regionale in conseguenza di ricorsi governativi meritevoli eventualmente di accoglimento o di rilievi formulati. Facendo queste abrogazioni, e quindi andando ad eliminare queste previsioni di norma che sono state impugnate, censurate o caducate, io credo che con questo atto noi andremo ad eliminare il contenzioso. Delle cinque ipotesi che sono al vaglio di questa proposta di legge, due sono già state sentenziate, per cui esiste sentenza di pronuncia definitiva, mentre le altre tre, che andrò brevemente ad illustrare, sono in corso di sentenza. C è un tema, che è stato condiviso da tutta questa aula, ed è quello di non trovare le impugnative per quanto attiene il tema della sanità perché sulla sanità noi come aula ci siamo pronunciati in maniera unanime, se non ricordo male, per rivendicare il ruolo di 7

9 Assemblea legislativa e quindi la competenza della Regione a dover affrontare e discutere il tema della programmazione e della sanità nel suo complesso. Quelle non le troviamo all interno della proposta di legge perché riteniamo di aver ragione. Quindi andiamo a sentenza e le andiamo a discutere davanti alla Corte Costituzionale per dirimere questa eventuale censura che lo Stato ci ha sollevato. Entrando nel merito, queste disposizioni riguardano il comma 1 dell articolo 1, che prevede l abrogazione del comma 11, nonché dei commi 12 e 13 ad esso connessi, dell articolo 2 della legge regionale 19 ottobre 2012, la n. 22, che riguarda disposizioni urgenti per la liquidazione e l estinzione delle Comunità montane. Il Governo in questo tema ha deliberato di impugnare tale norma che, favorendo la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro del personale in servizio a tempo indeterminato mediante la corresponsione di un incentivo economico, si porrebbe in contrasto con le vigenti disposizioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che non consente l elargizione del predetto incentivo, invadendo altresì la competenza esclusiva dello Stato nella materia specifica. L altro argomento riguarda il comma 2 dell articolo 1 che adegua le disposizioni della legge regionale 7 agosto 2012, la n. 19, e precisamente interventi in favore delle associazioni combattentistiche e d arma. Ai rilievi formulati dal Governo in ordine alla norma finanziaria, di cui si contesta l illegittimità per mancanza di copertura finanziaria, sostituendo il comma, che è stato oggetto della contestata illegittimità per mancanza di copertura finanziaria, con la disposizione che esclude oneri finanziari per l esercizio in corso, viene abrogato conseguentemente il comma 2. Visto che siamo al termine dell esercizio 2012, sarebbe inopportuna la previsione al contrario. L altra censura riguarda il comma 3 dell articolo 1 che integra le disposizioni di cui all articolo 1 della legge 7 agosto 2012, n. 18, cioè disposizioni in merito all approvazione dei piani attuativi conformi alle norme degli strumenti urbanistici generali vigenti. Il Governo, infatti, ha eccepito che il citato articolo 1, dettando la disciplina di approvazione dei piani attuativi conformi alle norme degli strumenti urbanistici generali vigenti, ha omesso di disporre che copia dei piani attuativi, per i quali non è richiesta l approvazione regionale, sia trasmessa dai Comuni alla Regione o alla Provincia competente. Al fine di adeguarci ai rilievi governativi, è proposta in tali termini l integrazione della disciplina regionale. L altro rilievo, l altra censura riguarda il comma 4 8

10 dell articolo 1 che sostituisce il comma 3 dell articolo 4 della legge regionale 20/05/2011 che disciplina le procedure per l autorizzazione sismica regionale degli interventi edilizi. Il Governo ha impugnato la predetta norma innanzi alla Corte Costituzionale eccependo che essa deroga alle prescrizioni contenute nella disciplina statale valida erga omnes e pertanto viola la potestà legislativa statale riguardante la determinazione dei principi fondamentali in materia di Protezione Civile. Il Giudice delle leggi, accogliendo il ricorso con la sentenza 201/2012, ha dichiarato incostituzionale la norma medesima in quanto la legge regionale non può derogare alle prescrizioni dettate dalle norme tecniche dello Stato che costituiscono sviluppo dei predetti principi. L ultima censura che è arrivata dallo Stato riguarda il comma 5 dell articolo 1 che si conforma alla sentenza della Corte Costituzionale n. 54 del 2012, che ha dichiarato l illegittimità costituzionale del comma 3 dell articolo 1 della legge regionale 21 aprile 2011, n. 7, cioè disposizioni in materia di produzione di energia, nella parte in cui prevede il divieto di installazione sul territorio regionale di depositi di materiali e rifiuti radioattivi. In tali termini si provvede a modificare la disposizione censurata. Queste sono le tre censure e le due sentenze già emesse dalla Corte Costituzionale alle quali noi, con l approvazione di questa proposta di legge, dovremmo porre rimedio al fine di non essere ulteriormente soccombenti ad una eventuale pronuncia da parte della Corte Costituzionale. Grazie. Grazie. Sono arrivati i cd relativi al bilancio; ora il signor Panichella provvederà a consegnarli. Per i Consiglieri assenti, li date in segreteria e li avvertiamo noi. Ha chiesto la parola il Consigliere Ciocca. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE CIOCCA: Grazie, Presidente. Io ho delle perplessità per quanto riguarda il punto 4, allorquando, e leggo letteralmente, ogni modifica strutturale, planimetrica ed architettonica che si debba introdurre deve essere oggetto di variante progettuale da denunciare preventivamente. Credo che ha un senso considerare il discorso strutturale magari anche planimetrico, ma la parola, il termine architettonico sarebbe l imposizione del deposito di qualsiasi cosa che i tecnici fanno. Il che significa paralizzare non soltanto il lavoro dei tecnici, ma anche la Struttura, la Regione. Si parla 9

11 anche delle vigenti disposizioni tecniche. Anche per fare la variante di una semplice finestra, che non è assolutamente strutturale, su un edificio in cemento armato, andrebbe di nuovo depositato. Secondo me la parola architettonica va tolta. E chiaro che se modifichi la struttura, va depositata, ma c è anche un architettonico che non modifica le strutture. Sebbene c è un rimando alle altre disposizioni tecniche, o va chiarito o va tolta, altrimenti è la paralisi di ogni lavoro. Questi lavori si fanno con una semplice SCIA (segnalazione certificata di inizio attività), non sono nemmeno soggetti ad autorizzazione preventiva da parte dei Comuni. In questo modo, invece, andiamo a depositare anche le SCIA, per cui non c è l obbligo di deposito attualmente, e non possiamo fare lavori minimali che non hanno rischi sismici, strutturali o statici perché andrebbero depositati. Se lasciamo questo termine, noi blocchiamo la piccolissima attività edilizia. Quindi, credo che sia opportuno togliere il termine architettonico. Sospendiamo due minuti per fare una verifica su questo punto. (Il Consiglio è sospeso alle ore 12:29) 10

12 RIPRESA DEL CONSIGLIO - ORE 12:49 - Riprendiamo i lavori. È presente una delegazione dei lavoratori dello Zuccherificio: chiedevano un incontro con la Conferenza dei Capigruppo. Vorrei comunicarlo direttamente - sapete bene le regole del Consiglio - quando c è Consiglio non riceviamo nessuno, alla fine potremmo anche ricevere qualcuno se non c è contrapposizione con altri lavori. La loro preoccupazione sugli ammortizzatori sociali in deroga era quella che, se non si stipulassero le convenzioni della Regione per i trattamenti e l utilizzo temporale dei medesimi del riparto risorse, potrebbe saltare questa intesa. Facciamo nostra questa vostra sollecitazione e me ne faccio carico io: solleciteremo sia il Presidente che il direttore generale perché si proceda in questa direzione, considerando che lo stesso Consiglio si è già espresso in merito, con un Ordine del Giorno approvato all unanimità. Quindi trasferiamo questa sollecitazione integralmente. E probabile che stiano già provvedendo, sicuramente staranno già provvedendo. Poiché i tempi sono stretti, ci facciamo carico come Consiglio, all unanimità per evitarvi di dover aspettare ore qui. Siamo d accordo su questo, è come se avessimo riunito l intero Consiglio e va al di là della Conferenza dei Capigruppo. La trasferiremo ufficialmente come presa d atto del Consiglio: Il Consiglio prende atto delle preoccupazioni degli amici avventizi dello Zuccherificio e chiede che vengano adempiuti tutti gli atti per evitare che possano verificarsi gli inconvenienti segnalati. Sulla proposta di legge, è intervenuta una soluzione, quella di sopprimere il comma 4. Se non ci sono altri interventi, procediamo con l approvazione della proposta di legge. C è l emendamento all articolo 1. Ha chiesto la parola il Consigliere Ciocca. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE CIOCCA : Eliminarlo del tutto significa accogliere completamente quelle che sono state le direttive del Governo al riguardo. Se l avessimo lasciato in questo modo, ci sarebbe stato il dubbio di una 11

13 ambigua interpretazione. E preferibile toglierlo. È chiaro che se sono cose che per legge si possono fare, si faranno; quelle che non si possono fare, non si faranno. Togliamo così il dubbio. Pongo ai voti l emendamento di soppressione del comma 4 dell articolo 1. (Il Consiglio approva all unanimità) Pongo ai voti l articolo 1. (Il Consiglio approva) E approvato con l astensione dei Consiglieri Romano, Petraroia, Parpiglia, Di Donato, Scarabeo, Di Pietro, Monaco, Ciocca. Pongo ai voti l articolo 2. (Il Consiglio approva) Stessa votazione, è approvato. Pongo ai voti la proposta di legge n. 62. (Il Consiglio approva) Stessa votazione, è approvata. 12

14 LEGGE REGIONALE CONCERNENTE: DISPOSIZIONI URGENTI PER LA PROROGA DI ORGANI DI ENTI, ISTITUTI ED AZIENDE DIPENDENTI DALLA REGIONE. APPROVAZIONE. Proposta di legge n. 63, di iniziativa del Consigliere Niro, concernente: Disposizioni urgenti per la proroga di organi di Enti, Istituti e Aziende dipendenti dalla Regione. Anche questa è una proposta di legge di fatto condivisa. Ha chiesto la parola il Consigliere Niro. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE NIRO: Grazie, Presidente. Questa proposta si compone di un solo articolo perché tende a spostare il periodo al fine di un riallineamento, è un fatto prettamente politico, è una decisione politica che è stata assunta anche ieri in Commissione, per evitare che ci siano delle ingerenze, che ci siano delle azioni di favore in un periodo così delicato come può essere quello del rinnovo del Consiglio regionale. Per cui si è inteso spostare il termine di proroga e poi sarà il nuovo Consiglio regionale che provvederà a fare le nomine previste negli organismi, Enti e quanto altro. La proroga viene decisa al 30 aprile del 2013, successivamente allo svolgimento delle nuove consultazioni elettorali. Sicuramente sarà già insediato il nuovo Consiglio perché si insedierà massimo per i primi di aprile. Ha chiesto la parola il Consigliere Petraroia. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE PETRAROIA: Annuncio il voto di astensione sul provvedimento, non perché il provvedimento non sia condivisibile anche perché di fatto si rende obbligato, ma per cercare di manifestare ed evidenziare, anche se in maniera garbata e nel rispetto delle Istituzioni, una sorta di carenza da parte della Giunta regionale, e non del Consiglio, perché ci troviamo a registrare, a distanza di anni, un ritardo cronico, ed anche immotivato per quanto riguarda il riordino degli Enti e la riforma degli Enti stessi. Siamo alle prese con una serie di Amministrazioni che potevano tranquillamente essere oggetto di provvedimenti legislativi di riforma, anche in maniera 13

15 strutturata, organica, nel corso del tempo. Voglio qui ricordare che anche ad avvio di questa legislatura mi sono permesso di riportare all attenzione dell aula le dichiarazioni programmatiche che il Presidente Iorio fece nel 2001 all atto dell insediamento, dove si dava un percorso di riordino dei Consorzi industriali, delle Agenzie, dell Arsiam e quanto altro. Siamo arrivati nel 2012 e non è stata promossa alcuna di queste azioni di riforma e di riordino. Quindi c è, per un verso, una serie di Enti e di Agenzie che sono commissariati da tempo, e ce ne sono altri perché questa legge non va ad incidere su tutti gli Enti, va ad incidere soltanto su quei pochi Enti non commissariati. Quindi c è una situazione di paralisi, di difficoltà, di ritardo che almeno è nostro dovere segnalare all attenzione anche delle forze che subentreranno nella prossima legislatura perché ci possa essere, per davvero, un disegno che offra elementi di certezza da questo punto di vista. Io provo ad interrogarmi sull utilità di tutta la macchina che noi abbiamo anche rispetto ad alcune impellenze, alcune difficoltà di questo periodo. Ho la sensazione che tanti Enti svolgono delle attività che potrebbero tranquillamente essere svolte da altre Amministrazioni pubbliche. Anche il Governo che ha prorogato, ad esempio, tutto il dibattito su che fine faranno le Province, le Province credo potrebbero tranquillamente svolgere le funzioni degli Istituti Case Popolari senza che per i cittadini, per le imprese ci fosse alcun tipo di ricaduta in negativo. Credo che anche i Consorzi Industriali avere un solo Consorzio Industriale non determinerebbe un elemento di negatività. Sono convinto che l Arsiam può rientrare nelle competenze dell Assessorato all Agricoltura, riportando anche all interno della Regione 100 o 110 dipendenti, tra cui molte professionalità. Lì ci sono diversi agronomi, persone che all interno dell Assessorato potrebbero svolgere funzioni e competenze importanti per sveltire la macchina amministrativa. Gli Enti per il turismo sono anni che si trovano a vivere in una condizione oggettiva di difficoltà perché, con la legge che sta alla base delle loro attività, sono sostanzialmente ultronei e con le attribuzioni finanziarie che gli vengono garantite a mala pena ci si pagano le spettanze per i dipendenti dei due Enti provinciali e per l Azienda di soggiorno di Termoli. Quindi ci troviamo di fronte ad una pletora di organismi, penso agli stessi Consorzi di Bonifica, penso ad una serie di Agenzie per cui non si riesce neanche a comprendere bene le attività di cui si occupano. In particolare faccio un esempio operativo, concreto: noi 14

16 abbiamo una Agenzia che si chiama Molise Lavoro. Teoricamente dovremmo anche sapere di che cosa si occupa. Questa Agenzia ha dei dirigenti, dei funzionari. Dovrebbero sapere quanti sono i disoccupati, i cassaintegrati, i lavoratori in mobilità. Dovrebbero sapere i decreti che fa il Ministro del Lavoro che riguardano il Molise. L Agenzia Molise Lavoro potrebbe anche aiutare l Assessorato regionale al Lavoro. Siamo arrivati al 28 dicembre, noi rischiamo di perdere - lo dico con preoccupazione, senza alcun elemento di criticità - 5 milioni di euro dei 10 milioni di euro che ci sono stati assegnati con un decreto del 31 luglio per gli ammortizzatori sociali in deroga. Perché rischiamo di perderli? Perché è stato fatto un accordo, in sede di Commissione tripartita, il 26 giugno, in cui si è stabilito, non so in base a quale ragionamento, di escludere tutti i lavoratori dell edilizia dall accesso agli ammortizzatori in deroga. In questi giorni - ce ne ha parlato la volta scorsa l Assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Chieffo, che aveva partecipato al Tavolo presso la Prefettura di Campobasso - c è un Tavolo emergenziale dove ci sono, per la prima volta nella storia, centinaia di operai del settore dell edilizia che non hanno potuto accedere alla disoccupazione speciale. Però, in base alla determina fatta dal dottor Antonio Francioni il 26 giugno, sono esclusi dagli ammortizzatori in deroga. Esattamente come sono esclusi gli avventizi della Solagrital, che ne sono 400, e gli avventizi dello Zuccherificio che ne sono 35. Per assurdo sto ragionando dell Agenzia Molise Lavoro che è uno degli Enti che poteva tranquillamente anche cercare di far sapere al Presidente della Regione o all Assessore al Lavoro o al direttore generale della Regione, Francioni, o al dirigente dell Assessorato al Lavoro, che il Ministero del Lavoro, il 31 luglio, ha fatto un decreto con cui ha concesso 10 milioni di euro al Molise, che dà la possibilità di dare soldi anche a delle categorie che non hai ricompreso nella determina del 26 giugno. Non ci sarebbe stato niente di male perché non era una contestazione a quella decisione, semplicemente perché non si sapeva perché il decreto il Ministero del Lavoro l ha fatto dopo. Poiché all articolo 4 di quel decreto c è scritto che potevano tranquillamente essere pagati anche i disoccupati ed anche coloro che non avevano raggiunto i requisiti, bastava semplicemente leggersi il decreto, trasmetterlo a Francioni e all Assessore al Lavoro, quindi al Presidente della Giunta, e dirgli: Modificatelo in tempo. Bastava semplicemente che un funzionario dell Agenzia Molise Lavoro andava all INPS (perché è l INPS che paga gli 15

17 ammortizzatori in deroga) e dicesse: Se ci hanno dato 10 milioni e siamo arrivati al 20 dicembre, abbiamo speso solo 5 milioni, e abbiamo centinaia di persone a cui possiamo far fare la domanda entro il 31 dicembre. Io ieri sono andato di persona anche a fare una criticità all interno delle sedi del sindacato perché il sindacato ha mandato una lettera al Presidente della Regione dicendo che deve chiedere che per il 2013 a noi servono 30 milioni di euro per finanziare gli ammortizzatori in deroga. Ho detto: Ma voi non fate parte della Commissione tripartita?. Ci faccia capire sulle nomine che cosa c entra, ci potrebbe sfuggire il filo. Mi perdoni, Consigliere Petraroia. Tra l altro questo era un argomento che mi sembrava ampiamente condiviso e soprattutto era stato concordato per rispettare la dignità del Consiglio e il rispetto delle regole. Se lei ora ci fa un comizio su altri argomenti, mi perdoni, ci faccia capire anche perché io vedo tutti distratti sull argomento, in quanto mi sembra che sia davvero inopportuna questa cosa. CONSIGLIERE PETRAROIA: Se all interno delle istituzioni diventa inopportuno occuparsi delle cose concrete, ma dobbiamo occuparci di altre cose, io non lo so Di cose concrete ce ne occupiamo al momento giusto. Stiamo parlando di proroga della legge di nomina, un articolo secco che abbiamo già riproposto per la seconda volta. CONSIGLIERE PETRAROIA: La proroga della legge di nomina ha a che spartire con il mancato riordino e le mancate riforme che la Giunta regionale non ha fatto nel corso di questi anni. Ne abbiamo già parlato. CONSIGLIERE PETRAROIA: Ho capito, ma noi siamo costretti, per la quarta volta, a fare la proroga di Organi che non sappiamo bene nemmeno di che cosa si occupano. Ed io stavo provando ad evidenziare che 16

18 questi Organi e questi Enti molto spesso sono del tutto privi di efficacia rispetto alle attività istituzionali che sono demandate agli Organi stessi. E loro si lamentano perché noi non gli diamo i soldi, non ci sono le attribuzioni nel bilancio e perché non vengono adottate le leggi di riforma che dovrebbe fare questo Consiglio regionale. Non l ha potuto fare perché da maggio sta in un regime che lei conosce bene, oltretutto. CONSIGLIERE PETRAROIA: Ho capito, ma qui parliamo di provvedimenti che tranquillamente potevano essere impostati ed avviati anche in una fase antecedente. Stiamo semplicemente in questa circostanza in cui si discute degli Organi della Regione Molise, credo che se ne discuterà anche - e mi voglio augurare che ci sia la possibilità di misurarci in sede di proposta di legge di bilancio ordinario e voglio sperare che anche allora ci possa essere un elemento di chiarimento anche rispetto alla funzionalità degli Organi di cui adesso stiamo prorogando i vertici, i Consigli di amministrazione. Se dobbiamo prorogare dei vertici di organi che poi non si capisce bene di che cosa si occupano e che fanno per la nostra comunità, qualche elemento di problematicità, pur sapendo io ho premesso nel mio intervento che mi sarei astenuto sul provvedimento per responsabilità istituzionale, perché non c è altro tipo di comportamento, nel senso che nessuno vuole venire meno ad un principio di responsabilità nei confronti di Enti che hanno dei contatti, che hanno dei dipendenti, che hanno delle spese e che sono costretti ad operare, anche se a dire la verità non si riesce a capire perché alcuni Enti sono stati commissariati ed altri Enti non sono stati commissariati. Se noi andiamo a vedere le leggi che hanno determinato i commissariamenti di una serie di Enti e Agenzie sub regionali, anche lì si tratta di capire per quale ragione in altri Enti il commissariamento non è stato disposto e che poteva tranquillamente essere una scelta. Poi il Consiglio regionale è evidente che, di fronte ad un assenza di un altro percorso, che poteva essere quello del commissariamento di questi Enti, proroga gli Organi. Però si può discutere se questa strada della proroga è oggettivamente la più efficace o se, in alternativa, per sei mesi non si poteva disporre un commissariamento sciogliendo gli Organi e risparmiando anche dei soldi rispetto a degli Enti che non vengono messi in condizione di poter operare? Poi per quanto 17

19 riguarda i rilievi che mi sono permesso di fare, io ho semplicemente evidenziato che la Regione Molise ha una Agenzia che dovrebbe svolgere teoricamente una funzione e che questa funzione, stavo facendo l esempio, non è stata svolta. Il non aver svolto quella funzione per noi può cambiare poco, ma per le persone che si trovano in difficoltà cambia molto. Allora dovremmo cercare di interrogarci se questi Organi continuano ad avere una efficacia, un senso oppure no. Questo era il ragionamento, la riflessione. C è il punto all ordine del giorno e credo che si può intervenire in questa sede per offrire un contributo che vada in questa direzione. Non è che abbiamo presentato emendamenti di altro genere. Io avrei invitato la Giunta ad esaminare, a prendere in considerazione se per sei mesi non si poteva disporre il commissariamento eventualmente di questi Enti. Quando andremo a verificare nei bilanci, ci renderemo conto che alla fine stiamo ragionando di Enti che hanno Organi e che non si capisce bene perché di questi Enti non è che tutti i giorni ci sono manifestazioni, iniziative, progettualità, interventi, etc. Se vai a parlare con loro, ti dicono che la responsabilità è della Regione che non gli dà i soldi e non gli mette a disposizione delle normative per essere efficaci e per poter svolgere al meglio la propria funzione. Un rimpallo di responsabilità dove non si riesce mai a comprendere da che parte sta la verità. Allora quale sarebbe l elemento di problematicità: se ci sono dieci organi, di questi dieci organi c è un direttore dell Arpa che fa un provvedimento ed equipara la sua retribuzione a quella del direttore dell ASReM, nel mentre il direttore dell ASReM, in base alla decisione del Tavolo Tecnico, l ha dovuta diminuire di 40 mila euro, di cosa stiamo parlando e chi è che fa i controlli? Dove discutiamo di queste questioni? Ricordiamoci che stiamo a fine legislatura, Consigliere Petraroia, glielo ricordo, e che questa legge prende spunto proprio da questa situazione. CONSIGLIERE PETRAROIA: Quindi a fine legislatura i direttori degli Enti possono fare quello che vogliono? Se il Tavolo Tecnico ha imposto che il direttore generale dell ASReM deve diminuire di 40 mila euro il compenso annuo, c è un altro direttore di un altro ente che fa l equiparazione e se lo alza di 40 mila euro e nessuno sa niente perché il Consiglio di queste cose evidentemente non viene 18

20 nemmeno informato, non c è alcuna condizione di vigilanza, dopo di che ci dovremmo occupare qui della proroga dei due Organi che sono rimasti per altri sei mesi ancora con delle normative che sono oggettivamente antiquate, quando sappiamo perfettamente che questi organi che stanno lì per quegli Enti e per le normative che hanno, non sono in grado di essere utili ai cittadini del Molise. Possiamo tranquillamente rimanere in silenzio, nessuno di noi interviene, diciamo che di questa cosa se ne occuperà la prossima legislatura e stiamo tutti più tranquilli. Avevo premesso che mi astengo, sarà la prossima legislatura, saranno i nuovi amministratori che si dovranno occupare di questi problemi, ma credo che fare qualche osservazione, anche rispetto a quello che è accaduto e quello che si poteva fare, non rappresenti un elemento di difficoltà per nessuno. Non ci sono altri interventi. Pongo ai voti la proposta di legge n. 63 di iniziativa del Consigliere Niro, concernente: Disposizioni urgenti per la proroga di organi di Enti, Istituti e Aziende dipendenti dalla Regione. (Il Consiglio approva) Con l astensione della minoranza è approvata la legge. 19

21 AGGIORNAMENTO DEI LAVORI E CHIUSURA DELLA SEDUTA. Il Consiglio è aggiornato all 8 gennaio, alle ore 11:00. Alle ore 10:30, lo preannuncio e poi formalizzerà la convocazione il Consigliere Di Donato, ci sarà la convocazione della Commissione per la verifica delle condizioni di eleggibilità. Considerando che è probabilmente l ultimo Consiglio, invito i Consiglieri ad essere presenti perché l altra volta è mancato il numero legale. Buon anno a tutti. (Il Consiglio è sciolto alle ore 13:15) 20

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