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2 INDICE LINEE GUIDA PER LA RILEVAZIONE SEZIONE A: IDENTIFICAZIONE DELL EDIFICIO SEZIONE B: NOTIZIE GENERALI SULL UBICAZIONE DELL EDIFICIO Ubicazione...22 Dati Catastali...28 Collegamenti...29 Ambiente ed area scolastica...30 Caratteristiche e consistenza dell area scolastica...34 SEZIONE C: NOTIZIE GENERALI DELL EDIFICIO Titolo di godimento...40 Utilizzazione dell edificio...41 Origine ed età...43 Stato di conservazione del corpo di fabbrica principale Θ...55 SEZIONE D: CONDIZIONI DI SICUREZZA E REQUISITI PARTICOLARI Condizioni di sicurezza...66 Requisiti particolari...82 SEZIONE E: CARATTERISTICHE FUNZIONALI E DIMENSIONALI DEI LOCALI SEZIONE E - CARATTERISTICHE FUNZIONALI E DIMENSIONI DEGLI SPAZI IN USO SEZIONE F: ATTREZZATURE SPORTIVE Notizie sulle palestre (strutture sportive coperte) ϖ...98 Notizie sugli impianti sportivi e piscine all aperto ϖ SEZIONE G: ALTRE INFORMAZIONI ED OSSERVAZIONI Notizie sul servizio mensa Azienda agricola QUESTIONARIO SEDE SCOLASTICA

3 Note tecniche per l uso dei questionari di rilevazione dei dati sull edilizia scolastica La rilevazione dei dati, finalizzata alla costituzione dell anagrafe dell edilizia scolastica, è basata sull acquisizione, delle informazioni presenti nei due questionari. Il questionario dell edificio scolastico ed il questionario della Sede scolastica. Il rilevatore deve compilare entrambi i questionari. Il presente Manuale è, dunque, lo strumento necessario per la migliore acquisizione dei dati durante il sopralluogo, al fine di poter fornire la descrizione più idonea dello stato manutentivo dell edificio scolastico e la caratterizzazione, sia quantitativa che qualitativa, degli spazi interni. Esso si articola, quindi, in parti distinte: 1. Il questionario dell edificio scolastico, articolato in 7 sezioni e mirato a raccogliere elementi atti a valutare quantitavamente e qualitativamente le strutture adibite ad uso scolastico; 2. Il questionario della Sede scolastica, articolato in sezioni ed orientato a raccogliere informazioni sulle unità scolastiche. Definizioni e terminologia - Istituzione scolastica: scuole materne, circoli didattici, plessi, istituti comprensivi, sedi centrali della scuola secondaria di I e II grado, istituti di istruzione superiore e, comunque, tutte le sedi Scolastiche elencate nel bollettino ufficiale delle Scuole Statali, disponibile all indirizzo del sito del Ministero. Tra queste, i circoli didattici, gli istituti comprensivi e gli istituti d istruzione superiore sono entità puramente amministrative, mentre gli istituti principali di I e II grado sono anche punti di erogazione del servizio in quanto in essi viene erogato il servizio scolastico; analogamente si considerano punti di erogazione del servizio le scuole d infanzia, i plessi di scuola elementare, le scuole secondarie di I grado, siano esse associate ad istituti principali di I grado che ad istituti comprensivi, e le scuole secondarie di II grado, siano esse associate ad istituti principali di II grado che ad istituti d istruzione superiore. - Le scuole materne (scuola dell infanzia), i plessi della scuola elementare (scuola primaria), le sedi centrali della scuola media inferiore (secondaria di primo grado) e di quella di secondo grado sono anche punti di erogazione del servizio, mentre i circoli didattici, gli istituti comprensivi e gli istituti superiori sono entità puramente amministrative. - Sedi centrali: sede amministrativa principale dell Istituzione scolastica. - Istituti comprensivi: istituzioni scolastiche da cui dipendono scuole materne, plessi di scuola elementare e sezioni di scuola secondaria di I grado. - Istituti di istruzione superiore (istituti superiori): istituzioni scolastiche da cui dipendono diverse tipologie di scuole secondarie di II grado (ad esempio Liceo Scientifico, più Istituto Tecnico, più Istituto d Arte). - Sezioni associate: sedi di erogazione del servizio che dipendono da una sede centrale. - Scuole annesse: scuole annesse ad istituti d Arte, a convitti, a conservatori e ad educandati. - Corsi serali: corsi di scuola secondaria di II grado attivati per gli adulti. MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 3 di 138

4 - - Succursali: sono tutte le sedi scolastiche della singola scuola che fisicamente risultano distaccate dalla Sede principale e che sono comunque identificate con lo stesso codice meccanografico della Sede principale. Nella Scheda tale differenza è identificata dal progressivo di due caratteri che segue il codice meccanografico. La Sede principale (anch essa sede scolastica) viene censita con il codice meccanografico da dieci caratteri più il numero 00, ad esempio RMEE04300P/00, mentre le eventuali succursali sono caretterizzate dal progressivo 01, 02, ecc.. - Codice Meccanografico: è l identificativo che rappresenta univocamente l Istituzione scolastica ed è di 10 caratteri; è associando a questo codice il numero 00 che viene identificata la Sede Scolastica. E importante sottilineare che il il codice in oggetto identifica l Istituzione scolastica quando è di 10 caratteri (RMEE04300P), quando a questo codice si associa: /00 identifica la Sede scolastica, quando a questo codice si associa: /01,02,. identifica le succursali. Di fondamentale importanza è precisare che il principale oggetto della rilevazione è l edificio scolastico. Si ritiene, pertanto, necessario chiarire alcuni essenziali concetti. Per edilizia si intende: L'attività e le opere con le quali l'uomo rende il territorio agibile a fini insediativi. L'opera edilizia comprende in sé tutto il contesto costruito, l'insediamento abitativo nella sua struttura globale, e si identifica in oggetti (o manufatti) edilizi di diversa natura, spazi costruiti o opere infrastrutturali. L edilizia si può distinguere in: Edilizia antisismica, Edilizia terziaria, Edilizia privata, Edilizia pubblica, Edilizia convenzionata, Edilizia sovvenzionata. Gli edifici che ospitano le scuole pubbliche, oggetto della presente anagrafe, rientrano nell ambito dell Edilizia pubblica. Per edificio : si intende per edificio una costruzione di regola, di concezione ed esecuzione unitaria; dotata di una propria indipendente struttura; contenente spazi utilizzabili stabilmente da persone per usi destinati all abitazione e/o alla produzione di beni e/o di servizi, con le eventuali relative pertinenze; delimitata da pareti continue, esterne o divisorie, e da coperture; dotata di almeno un accesso dall esterno. La definizione è quella data dall ISTAT il Riportiamo qui di seguito che, secondo quanto stabilito dalla Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione (Sent. n /2002), con il termine edificio si deve intendere l'intero manufatto, dalle fondamenta al tetto, inclusi, quindi, anche i vani scantinati compresi tra le fondamenta stesse. In conclusione, possiamo definire edificio una costruzione duratura, ben ancorata al terreno, che serve per l abitazione oppure per il lavoro, la formazione, la cultura o lo sport. Ogni edificio dotato di un entrata indipendente e separato dalle altre da un muro divisorio è considerato un edificio indipendente. MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 4 di 138

5 In genere al termine edificio è associato un aggettivo che ne qualifica la specifica funzione (edificio commerciale, religioso, residenziale, scolastico, ecc.) o le caratteristiche morfologiche (a gradoni, a piastra, fronteggiante). Al termine edificio si possono far corrispondere i sinonimi: costruzione, fabbrica, fabbricato, manufatto edilizio, ecc. Nell Annuario Statistico dell Istruzione è riportata la seguente definizione: per edificio scolastico deve intendersi un fabbricato o un insieme di fabbricati contigui cioè situati nelle immediate vicinanze - adibiti permanentemente o temporaneamente ad uso scolastico. Qualora un edificio scolastico sia formato da un insieme di fabbricati contigui, o più propriamente da più corpi di fabbrica ( porzione di edificio, completa di tutti gli elementi costruttivi, dalle fondazioni alla copertura, che per motivi di ordine architettonico o distributivo può essere considerata a sé stante ), esso rappresenta un complesso scolastico. Di conseguenza il rilevatore potrà pertanto trovarsi dinanzi a due possibili casi di complesso scolastico: - un insieme di fabbricati contigui che, pur presentando articolazioni più o meno complesse, sono tali da costituire un unico organismo edilizio e statico, realizzando così tra loro una completa solidarietà strutturale; - un insieme di fabbricati che, pur formando un unico organismo strutturale, possono identificarsi in ben distinti corpi di fabbrica (copro didattico, corpo palestra, corpo amministrativo). Di seguito, va stabilito quando si deve compilare un solo questionario per edificio e quando, invece, occorre compilare tanti questionari quanti sono i fabbricati di cui è composto il complesso scolastico. I casi più frequenti possono essere: 1. Edificio pluriuso : l edificio scolastico occupa una porzione di un fabbricato adibito anche ad usi extrascolastici: si deve compilare un questionario edificio relativo alla porzione di fabbricato adibito ad uso scolastico. 2. Edificio scolastico composto di un solo fabbricato (o corpo di fabbrica ). in questo caso il rilevatore dovrà compilare il relativo questionario edificio. 3. Edificio (o complesso) scolastico composto da più corpi di fabbrica contigui che presentano la medesima tipologia edilizia, la stessa tecnologia e siano stati costruiti in un periodo di tempo contenuto, in modo che si possano considerare un unico intervento edilizio. Un esempio di questa tipologia di edificio è la realizzazione a stralci di un progetto unitario. Anche in questo caso va compilato un solo questionario edificio. 4. Edificio (o complesso) scolastico composto da più corpi di fabbrica, siano essi contigui o separati, che presentano evidenti differenze tipologiche e strutturali. In questo caso va compilato un questionario edificio per ciascun fabbricato di cui si compone il complesso scolastico. Il rilevatore dovrà preventivamente identificare l edificio principale, nella cui scheda andranno a confluire tutti i dati relativi al dimensionamento della superfici esterne (area libera, parcheggi, impianti sportivi, ecc.). L edificio scolastico, oggetto della rilevazione, non deve rimanere però rimanere disgiunto MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 5 di 138

6 dalla funzione che esso ospita. La rilevazione dell edificio deve, perciò, tenere conto anche della scuola o delle scuole ospitate. A questo proposito si precisa che un edifiicio scolastico (o complesso scolastico ), può essere: - monosede qualora all interno sia ospitata una sola istituzione scolastica; - plurisede se le istituzioni scolastiche ospitate sono più d una. Di conseguenza il rilevatore dovrà compilare: - un solo questionario istituzione scolastica relativo alla scuola ospitata nell edificio monosede - tanti questionari istituzione scolastica quante sono le scuole ospitate nell edificio (o complesso) scolastico. MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 6 di 138

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12 Unico edificio scolastico costituito da tre corpi di fabbrica che presentano stessa tipologia e tecnologia costruttiva, realizzati nello stesso periodo e funzionalmente collegati da un percorso chiuso che non ha la sola funzione di collegamento, ma rende i tre corpi un unico edificio scolastico. Per ciascuno dei cinque corpi di fabbrica andrà compilata una singolo Questionario. Fabbricato 1: corpo di fabbrica per n 10 aule realizzato nel 1970 sistema di prefabbricazione pesante Fabbricato 2: corpo di fabbrica per n 6 aule realizzato nel sistema di prefabbricazione pesante Fabbricato 3: corpo di fabbrica per n 5 aule realizzato nel sistema di prefabbricazione pesante Fabbricato 4a: corpo di fabbrica per n 5 aule realizzato nel 1985 costruito con tecnologia tradizionale Fabbricato 4b: corpo di fabbrica per palestra realizzato nel 1975 sistema di prefabbricazione pesante MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 12 di 138

13 Esempio: Due edifici scolastici contigui con le stesse tipologie e tecnologie costruttive del medesimo periodo, che ospitano un unica Istituzione Questionario Istituzione Scolastica Edifici scolastici contigui. Edifici scolastici collegati da percorso esterno. MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 13 di 138

14 LINEE GUIDA PER LA RILEVAZIONE Premessa La conoscenza dell effettiva consistenza e qualità delle strutture scolastiche, nonché la valorizzazione del patrimonio in termini di restauro, riutilizzo e trasformazione, è un tema all ordine del giorno per una consistente fetta di immobili, in ragione del relativo statodi manutenzione, dell uso attuale e della possibile o necessaria riconversione od adeguamento. Tale scopo sarà raggiunto più facilmente laddove si potrà contare su un patrimonio di dati edilizi, la cui rilevazione derivi da un'osservazione oggettiva e costantemente aggiornata della realtà. Infatti, un'analitica, articolata e diffusa conoscenza del patrimonio immobiliare può tradursi, non solo in un insostituibile strumento di supporto alle politiche dell'amministrazione, ma anche in uno stimolo o suggerimento per una migliore definizione delle politiche attive di promozione e sviluppo. La rilevazione dei dati sul patrimonio di edilizia scolastica La fase di rilevazione è sicuramente la più delicata, in quanto è il momento in cui vengono acquisite le informazioni necessarie a tutti gli Enti coinvolti nel Progetto per il corretto espletamento delle loro funzioni in materia di edilizia scolastica. Elemento centrale dell'anagrafe dell'edilizia scolastica è, poi, la disponibilità e, soprattutto, la qualità del dato raccolto. A tal fine sono stati opportunamente elaborati: le Schede di rilevazione, allo scopo di avere, per tutte le realtà scolastiche, la stessa base informativa; il Manuale del rilevatore, ossia un documento in cui sono indicate tutte le modalità da seguire e le regole da adottare nell attività di rilevazione. I Questionari di rilevazione Le Schede contengono i dati che devono essere raccolti dai rilevatori per la costituzione dell Anagrafe e che consentiranno di disporre di un adeguata rappresentazione del patrimonio di edilizia scolastica. Tali Schede sono state oggetto di una specifica messa a punto finalizzata al consolidamento dei contenuti dell Anagrafe, con particolare attenzione agli aspetti di sicurezza e di prevenzione, nonché di comfort ed ergonomia, che permettono di avere un quadro delle strutture edilizie non solo completo, ma anche idoneo a supportare esigenze, a più lungo termine, di pianificazione e qualificazione degli interventi. Il Manuale del rilevatore Il Manuale del rilevatore descrive ed illustra metodologie e regole per la rilevazione dei dati, allo scopo di garantire un uniformità di valutazione nel censimento delle caratteristiche degli edifici scolastici. Oggetto della rilevazione è la scuola, intesa come edificio sul territorio. I dati rilevati con le Schede devono essere tali da fornire la descrizione dello stato di manutenzione dell'edificio scolastico e la caratterizzazione, sia qualitativa che quantitativa, dei suoi spazi. Nel Manuale sono stabilite le regole di rilevazione e di classificazione dei dati. Ogni concetto espresso in esse è ben definito, per avere la certezza che ogni rilevatore dia lo stesso significato ai termini espressi nelle Schede medesime, rendendo così la rilevazione il più possibile MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 14 di 138

15 oggettiva ed univoca. Nel Manuale sono inserite delle note chiarificatrici e riportati degli esempi, accompagnati da disegni e foto. Nelle Schede di rilevazione sono citate diverse tipologie di dati, la cui rilevazione può essere assunta da fonti diverse (certificazioni ed altri documenti reperibili presso i singoli Istituti scolastici) oppure effettuata dal rilevatore per osservazione diretta. Alcuni dati da rilevare non sono misurabili, in quanto si richiede una valutazione qualitativa dell'elemento da analizzare (ad esempio lo stato manutentivo delle opere edilizie e degli impianti); in questi casi il rilevatore deve tenere conto di parametri il più possibile oggettivi, eventualmente anche alla luce della vigente normativa di riferimento. Nel Manuale si pone una particolare attenzione alla definizione di questi parametri, cercando di dare al rilevatore il maggior numero di indicazioni per poter valutare correttamente ed uniformemente i dati richiesti. Individuazione delle Tipologie delle Informazioni. I dati necessari alla compilazione delle Schede possono essere suddivisi nelle seguenti tipologie: - Dati identificativi ed anagrafici dell edificio scolastico; - Dati desumibili da certificazioni od altra documentazione reperibile presso l Ente proprietario dell edificio scolastico e/o presso l Istituto medesimo: in questa tipologia vengono raggruppati tutti i dati ricavabili da documenti che dovrebbero essere reperibili presso l Ente locale (ad esempio: Uffici Tecnici) oppure presso la Segreteria dell'istituto scolastico. In alcuni casi, invece, l informazione è più di carattere cognitivo, riguardo sia all ambiente in cui l edificio scolastico si inserisce, sia a particolari requisiti dell edificio stesso. Nel Manuale sono presenti due check-list che il rilevatore può far pervenire preventivamente ai referenti, in modo tale che gli stessi possano reperire la documentazione già esistente agli atti ed, eventualmente, quella non disponibile al momento; - Dati misurabili: per dati misurabili si intendono, fondamentalmente, tutte le informazioni di univoca interpretazione, rilevabili mediante indagine diretta e strumenti di misurazione (ad esempio dati dimensionali e distributivi dell'edificio, ubicazione dell'edificio scolastico, presenza di vincoli, numero posti auto, numero corpi scala, ecc...). Nel Manuale vengono indicate le modalità di utilizzo degli strumenti di misurazione e vengono definiti, in base al dato richiesto, i metodi di approccio all'indagine diretta dell'edificio scolastico; - Dati desumibili da valutazioni qualitativo-descrittive: affinché la valutazione dei dati appartenenti a questa tipologia sia il più possibile univoca, è necessario definire una metodologia che fornisca delle linee guida sull'attività di rilevazione, al fine di garantire un comportamento omogeneo da parte dei rilevatori. A tale scopo vengono utilizzate illustrazioni, grafici e riferimenti normativi che aiutino il rilevatore nell'individuazione del dato. A titolo di esempio, ricadono in questa tipologia i dati allo stato di conservazione di impianti ed opere edilizie, per la valutazione dei quali vengono esplicitati i significati delle classificazioni definite nella Scheda. Attività preliminari Al fine di ottimizzare i tempi di rilevazione e di acquisizione dei dati per la compilazione delle Schede, sono indicate una serie di attività dirette ad individuare chiaramente i referenti degli Istituti scolastici e degli uffici tecnici degli Enti locali, fissare degli appuntamenti e assicurarsi che tutta la documentazione necessaria sia presente presso gli uffici competenti. Presso l Ente proprietario (per il maggior numero dei casi il Comune o la Provincia), il rilevatore si assicurerà la collaborazione del Tecnico addetto all edilizia pubblica e/o scolastica, mentre presso l Istituto scolastico, quella del Capo di Istituto o di un altro soggetto da lui delegato. MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 15 di 138

16 Il contatto con i referenti è indispensabile per raccogliere tutta una serie di informazioni disponibili solo presso gli uffici predetti ed è utile anche per pianificare, di comune accordo, i sopralluoghi ed essere sempre affiancati da qualcuno che abbia una conoscenza approfondita delle caratteristiche generali dell edificio scolastico e che, comunque, possa garantire al rilevatore l accesso ad ogni locale dell edificio medesimo (ad esempio: locali che ospitano impianti tecnologici). Nella fase preliminare si possono, pertanto, riscontrare le seguenti attività: - individuazione e verifica della disponibilità dei referenti; - invio preventivo delle check-list per la verifica della disponibilità dei dati e della documentazione cartografica richiesti, previi opportuni contatti con gli interessati; - definizione del calendario degli incontri. Espletata la fase delle attività preliminari, il rilevatore, sulla base del calendario degli incontri, deve innanzitutto recuperare la documentazione prodotta dal referente dell Ente locale, verificarne l attendibilità e provvedere al completamento delle eventuali informazioni omesse. Le planimetrie dell edificio devono essere ricercate presso l Ente locale di appartenenza; qualora non fossero reperibili, devono essere richieste al Dirigente scolastico. Il referente dell ufficio tecnico dell Ente locale consegnerà la documentazione cartografica disponibile, provvederà inoltre ad illustrare lo sviluppo plani-volumetrico dell edificio e a presentarne le principali caratteristiche strutturali. Sempre sulla base dell appuntamento preventivamente fissato, il rilevatore si presenterà al referente dell Istituzione scolastica per verificare la documentazione prodotta e, quindi, provvedere al completamento delle attività di acquisizione delle informazioni precedentemente richieste. Nell ambito di questo incontro, il rilevatore può illustrare al referente scolastico come intende articolare il sopralluogo, evidenziando le eventuali necessità (possibilità di accesso a tutti i locali, supporto operatori per possibili rilievi planimetrici, ecc..). Il sopralluogo interesserà tutti gli edifici presenti nell area scolastica. In linea generale, l approccio del rilevatore deve essere tale da garantire l esame puntuale di tutte le parti strutturali, nonché degli ambienti e dei servizi, secondo i passaggi operativi di seguito indicati: verifiche esterne - il rilevatore osserverà l edificio dall esterno e prenderà atto, oltrechè della conformazione strutturale e compositiva, anche dello stato di conservazione di ciascuna componente strutturale che lo caratterizza; verifiche interne dell edificio - il rilevatore inizierà le verifiche tecniche interne a partire dal piano situato alla quota più bassa dell edificio (ad esempio dal piano interrato o seminterrato), secondo un percorso ascendente. Il rilevatore disporrà delle planimetrie dell edificio e la rilevazione dei locali seguirà una numerazione precedentemente stabilita sulla base di un percorso ritenuto il più logico, suscettibile però di variazioni nel corso del sopralluogo. Si ritiene, comunque, utile seguire, nei limiti del possibile, una numerazione dei locali che proceda in senso orario. Ove, peraltro, esista già una numerazione precedentemente assegnata, questa verrà presa come base, integrandola con le parti mancanti. Qualora il rilevatore non dovesse disporre delle planimetrie, deve realizzare un schizzo della pianta dell edificio. Si riportano di seguito alcune indicazioni di carattere operativo, finalizzate a guidare e facilitare il rilevatore nelle attività di acquisizione delle informazioni tecniche e documentali necessarie alla compilazione delle Schede, descritte nel presente Manuale. Le informazioni richieste nelle varie sezioni delle Schede sono sostanzialmente riconducibili alle seguenti tipologie, che in ciascun paragrafo sono identificate da una specifica colorazione. MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 16 di 138

17 Informazioni reperibili presso l Ente locale: Informazioni reperibili presso l Istituto scolastico: Dati desumibili mediante precise misurazioni: Dati desumibili mediante opportune valutazioni da effettuare sul posto: Fonte sicura Da verificare sul luogo Fonte sicura Da verificare sul luogo Fonte sicura Da verificare sul luogo ϖ Θ MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 17 di 138

18 MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 18 di 138

19 Anagrafe edilizia scolastica MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 19 di 138

20 SEZIONE A: IDENTIFICAZIONE DELL EDIFICIO Identificazione dell'edificio CODICE EDIFICIO M.I.U.R. CODICE EDIFICIO RILEVAZIONE PROVINCIA: COMUNE: INDIRIZZO: Frazione o località: Tipologia Via, piazza, ecc..: Denominazione: Numero civico: C.A.P.: DISTRETTO SCOLASTICO: num. Codice Edificio M.I.U.R.: Codice Edificio Rilevazione Provincia: Comune: Indirizzo: Il campo indica un codice composto da otto caratteri alfanumerici (ad esempio RM ) utilizzato dal Ministero dell Istruzione. E composto dalla sigla della provincia più un progressivo puro di 6 numeri. Questo codice è assegnato automaticamente. Il campo indica un codice obbligatorio nel caso di NUOVO Edificio privo, quindi, del Codice Edificio MIUR. Il sistema assocerà automaticamente al codice edificio rilevazione il nuovo e univoco Codice Edificio MIUR Indicare,dunque nel campo, il codice composto da 10 caratteri numerici: nei primi tre caratteri va inserito il cod. ISTAT della Provincia in cui si trova ubicato il fabbricato; nei caratteri 4, 5 e 6 va scritto il codice Istat del comune; negli ultimi quattro caratteri inserire un numero progressivo di identificazione dell Edificio. Nel caso della rilevazione di un edificio, con già assoggettato il Codice Edificio MIUR, l utilizzo di questo codice potrebbe essere funzionale al rilevatore per l identificazione del fabbricato all interno dell area scolastica rilevata. Indicare, per esteso, la denominazione della provincia di appartenenza dell edificio. Indicare, per esteso, la denominazione del comune di appartenenza dell edificio. Indicare l indirizzo dell edificio scolastico precisando: la tipologia di indirizzo (ad esempio viale ) ed, alla riga Anagrafe edilizia scolastica MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 20 di 138

21 successiva, la denominazione (ad esempio Mazzini ) indicando anche il numero civico ed il codice di avviamento postale (CAP). Distretto Scolastico: Indicare il numero del distretto in cui è localizzato l edificio scolastico. Istituzioni scolastiche ospitate nell edificio: Indicare la denominazione delle eventuali sedi scolastiche ospitate nell edificio e relativo codice: 1 Cod. M.I.U.R., 2 Cod. M.I.U.R., 3 Cod. M.I.U.R., 4 Cod. M.I.U.R., 5 Cod. M.I.U.R., In via preliminare è necessario definire se un edificio scolastico è di tipo: edificio monosede: edificio plurisede: struttura immobiliare all interno della quale funziona la sede di una sola scuola; struttura immobiliare all interno della quale funzionano più Istituzioni scolastiche o scuole. Nell elenco delle sedi scolastiche deve essere riportata, per ogni Istituzione scolastica ubicata nell edificio in esame, la denominazione ed il codice MIUR che individua univocamente La Sede scolastica. Il codice dell Istituzione Scolastica è presente sul bollettino ufficiale del Ministero dell Istruzione ed è formato da 12 caratteri alfanumerici (es. RMMM36800*/..). Per maggior chiarezza: i caratteri alfabetici 1 e 2 individuano, mediante sigla, la provincia dove è ubicata la scuola; i caratteri alfabetici 3 e 4 individuano l ordine ed il tipo di scuola; i caratteri numerici 5-6 e 7 corrispondono ad un numero progressivo di identificazione; i caratteri numerici 8 e 9 corrispondono al tipo di sede; il carattere alfabetico 10 è un carattere di controllo dei primi nove caratteri. Il codice scuola a dieci caratteri è separato con una barra (o una virgola) dal codice a due caratteri numerici che identifica il tipo di scuola.../00 per la sede centrale; /01, /02, /03 per le succursali. Questo codice è stato già assegnato nel corso della precedente rilevazione ministeriale, perciò il rilevatore deve solo riportarlo sulla Scheda. Si raccomanda, al fine di poter effettuare un corretto censimento degli edifici destinati ad uso scolastico, di porre particolare cura nella compilazione di tutti gli elementi che costituiscono la presentescheda. MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 21 di 138

22 SEZIONE B: NOTIZIE GENERALI SULL UBICAZIONE DELL EDIFICIO UBICAZIONE Inquadramento urbanistico La distribuzione geografica delle scuole è influenzata dalla conformazione territoriale dei comuni e dalla morfologia del territorio, nonché dalla diversa diffusione e consistenza degli edifici scolastici secondo l ordine ed il grado d istruzione. Gli aspetti essenziali riguardanti la localizzazione nel territorio dell edificio scolastico sono essenzialmente due: - la zona in cui si trova l area scolastica; - i vincoli urbanistici. L edificio in esame, rispetto allo strumento urbanistico vigente, è situato in zona:.. Indice di fabbricazione previsto dalla Z.T.O. A B C D E F m 3 /m 2 Barrare la casella corrispondente alla Zona Territoriale prevista dallo strumento urbanistico comunale (PRG o PF), ed individuata con lettera A-B-C-D-E-F, nella quale è situato l edificio scolastico in esame. MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 22 di 138

23 Sono considerate zone territoriali omogenee, ai sensi e per gli effetti dell'art. 17 della legge 6 agosto 1967, n. 765 (allegato 4): ZTO A ZTO B Parti del territorio interessate da agglomerati urbanistico-edilizi che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale oppure da porzioni di essi, comprese le aree circostanti che possono considerarsi per tali caratteristiche parte integrante degli agglomerati stessi; si definisce centro storico un centro abitato in cui sono presenti evidenti tracce di elementi con più 100 anni di storia. Si definisce Zona territoriale omogenea B parti del territorio totalmente o parzialmente edificate diverse dalle zone A e a prevalente destinazione residenziale. Si considerano parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5% (1/8) della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore ad 1,5 m 3 /m 2. Si definisce centro abitato un aggregato di case contigue o vicine con interposte piazze e simili, che determinano un luogo di raccolta ove sogliono convenire anche gli abitanti dei luoghi vicini per ragioni di culto, istruzione, lavoro, scambi ed altre attività di civile convenienza. Il centro abitato è delimitato, nei comuni sprovvisti di strumento urbanistico, da un perimetro continuo (a norma dell art.18 della L.865/ allegato 4) che delimita il campo di applicazione delle norme restrittive dell edificazione. ZTO C ZTO D Le parti del territorio destinate a nuovi complessi insediativi, che risultino inedificate o nelle quali l'edificazione preesistente non raggiunga i limiti di superficie e densità di cui alla precedente lettera B). Parti del territorio, anche se parzialmente o totalmente edificate, da destinare ad insediamenti a prevalente funzione produttiva di tipo industriale, artigianale. ZTO E ZTO F Le parti del territorio destinate ad usi agricoli, escluse quelle in cui - fermo restando il carattere agricolo delle stesse - il frazionamento delle proprietà richieda insediamenti da considerare come zone C). Le parti del territorio destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale; attrezzature per l'istruzione superiore all'obbligo; attrezzature sanitarie ed ospedaliere; parchi pubblici urbani e territoriali. Qualora il PRG preveda una più complessa classificazione, il rilevatore deve fare riferimento alle sopra elencate definizioni. Quindi, se l edificio è ubicato all interno del centro storico fa parte della Zona Territoriale Omogenea A, individuata dallo strumento urbanistico generale; il rilevatore deve indicare con una crocetta la casella corrispondente. Un edificio ubicato all interno del centro abitato (e quindi fuori dal centro storico) fa parte della Zona Territoriale Omogenea B, individuata dallo strumento urbanistico generale. La Z.T.O B comprende le parti di territorio, totalmente o parzialmente edificate, che non presentino interesse storico, artistico e di particolare pregio ambientale. Un edificio ubicato in una zona di espansione fa parte della Z.T.O. C di cui all art.8 del D.M. 2/4/1968 (allegato 4) individuata dallo strumento urbanistico come parte del territorio non ancora urbanizzata, MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 23 di 138

24 della quale il piano prevede l urbanizzazione, in contrapposto alle aree parzialmente urbanizzate (di completamento) e delle aree urbanisticamente assestate (centri storici). Si può verificare il caso in cui l edificio si trovi in una zona di carattere prevalentemente industriale, Z.T.O. D, o in una zona ad uso agricolo, Z.T.O. E (ad esempio una scuola con annessa azienda agricola); oppure l edificio potrebbe essere posto all interno di aree destinate ad attrezzature di interesse generale, all interno di un parco pubblico, o all interno di strutture o poli-polifunzionali (Z.T.O. "F"). Infine il rilevatore dovrà indicare l indice di fabbricazione previsto dalla Z.T.O. nella quale è inserito l edificio scolastico. Qualsiasi regolamentazione particolare rispetto alle casistiche riportate, utilizzare la normativa nazionale Vincoli : 1) Edificio tutelato ai sensi del D.Lgs. 22/01/2004 n 42 (ex L.1089/39) del Min. dei Beni e Attività Culturali 2) Edificio di vetustà superiore ai 50 anni. 3) Edificio in area soggetta a vincolo idrogeologico (R.D.3267/23 e ss). 4) Edificio sito in zona a vincolo paesaggistico del D.Lgs. 22/01/2004 n 42 (ex L.1497/39 e 431/85 ) Vincoli Sismici : Edificio situato in zona sismica (L.64/1974 e ss.)... Individuare la classificazione sismica del Comune (*)... È stato progettato o successivamente adeguato con la normative tecnica antisismica. Presenza del Certificato di Conformità attestante la perfetta rispondenza dell opera eseguita alle norme per le costruzioni in zona sismica(art.28,l.64/74 e ss.). Data Presenza di una relazione geotecnica... Data Presenza di una relazione geologica. Data Valutazione di vulnerabilità sismica con metodo GNDT/CNR livello... I II Indice di Vulnerabilità. Anno E stata fatta, o si prevede di fare, la verifica sismica ai sensi art. 4 Ord. Pres. Cons. n 3274 del 20/3/2003 e ss. SI NO Sono state eseguite altre verifiche sismiche in attuazione delle normative tecniche fino al D.M. 16/01/96 e ss. SI NO Vedi nuova tabella allegata all ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri n del 20 marzo 2003 di classificazione sismica del territorio nazionale: zona sismica 1: a g/ g = 0.35 zona sismica 2: a g/ g = 0.25 zona sismica 3: a g/ g = 0.15 zona sismica 4: a g/ g = 0.05 Si definisce A g /g l accellerazione orizzontale di ancoraggio dello spettro di risposta elastico. MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 24 di 138

25 Si definisce vincolo una qualsiasi limitazione alla libera utilizzazione di un bene immobile (area o fabbricato) disposta da un provvedimento normativo, per conseguire finalità estranee a quelle urbanistiche o architettoniche. Si elencano, nel seguito, alcune tipologie di vincolo e le corrispondenti normative di riferimento: Vincolo in materia di beni appartenenti al patrimonio storico-artistico Vincolo certificato ai sensi deld.lgs 22 gennaio 2004, n 42 recante il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio ai sensi dell art 10 della Legge 6 luglio 2003, n 137. ( ex Legge 1089/1939 art. 2) del Ministero dei Beni Culturali (allegato 4): Sono beni culturali le cose mobili e immobili appartenenti allo Stato, alle Regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente o istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico. Vincolo vetustà Informazione relativa ad un edificio non soggetto a vincolo architettonico ai sensi del D.Lgs 22 gennaio 2004, n 42 recante il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio ai sensi dell art 10 della Legge 6 luglio 2003, n 137.(ex Legge 1089/1939) (allegato 4), ma con data di costruzione antecedente ai 50 anni. In caso di necessità di interventi manutentivi è possibile richiedere fondi non solo al Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca ma anche agli enti preposti alla tutela del patrimonio storico ed artistico. Vincolo idrogeologico Il vincolo idrogeologico è individuato ai sensi del R.D.3267/1923, Norme per la difesa del suolo, e del relativo regolamento (allegato 4). L Amministrazione forestale individua, per ogni comune, all interno di una mappa catastale, i terreni soggetti a vincolo idrogeologico. Copia della documentazione è reperibile presso gli uffici comunali. MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 25 di 138

26 Vincolo paesaggistico Vincolo sismico Tale vincolo paesaggistico in materia di bellezze naturali, è disciplinato dal D.Lgs 22 gennaio 2004, n 42 recante il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio ai sensi dell art 10 della Legge 6 luglio 2003, n 137.(ex Legge 29/06/1939 n.1497 sulla protezione delle bellezze naturali ) (allegato 4) : Per paesaggio si intende una parte omogenea di territorio i cui caratteri derivano dalla natura, dalla storia umana e dalle reciproche interelazioni ( ). Per beni paesaggistici s intende: le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica; le ville e i giardini e i parchi che si distinguono per la loro non comune bellezza; i complessi delle cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale; le bellezze panoramiche considerate come quadri e così pure i punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze. e dalla Legge Galasso 431/1985 (allegato 4) per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale: tale vincolo genera un interferenza coi dati sull ambiente e rappresenta una chiave di controllo sulla situazione ecologica o ambientale. Il vincolo sismico è regolato dalla Legge Nazionale del 2/2/1974 n. 64 e Ord. Pres. Cons. n 3274 del 20/3/2003 (allegato 4). Se un edificio è situato in zona sismica, è necessario: a) classificare il comune in base al proprio grado di sismicità (vedi allegato 4); b) accertare che l edificio sia stato costruito utilizzando tecniche antisismiche. Possono essere richiesti gli estremi del progetto all ufficio tecnico dell Ente locale (Comune, Provincia, Regione, ecc..); c) richiedere, anche in questo caso all ufficio tecnico dell Ente locale di appartenenza, la presenza del Certificato di conformità. Tale Certificato viene rilasciato dall'ufficio tecnico competente ed attesta la perfetta rispondenza dell'opera eseguita alle norme per le costruzioni in zona sismica; d) verificare la presenza di una relazione geotecnica e, qualora presente, indicarne la data di redazione; e) verificare la presenza di una relazione geologica, attestante le caratteristiche generali e le proprietà fisico-meccaniche dei terreni di fondazione e, qualora presente, indicarne la data di redazione; MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 26 di 138

27 f) verificare la presenza di informazioni relative alla vulnerabilità sismica dell edificio individuata da uno studio condotto dal GNDT (Gruppo Nazionale Difesa dai Terremoti) e dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) con il metodo GNDT/CNR mediante schede di I e II livello; g) appurare la presenza dei documenti testimonianti l avvenuta verifica sismica ai sensi art. 4 Ord. Pres. Cons. n 3274 del 20/3/2003 (allegato 4) o l intenzione di effettuarla in tempi futuri; h) appurare la presenza dei documenti testimonianti l avvenuta verifica in attuazione delle normative tecniche fino al D.M. 16/01/96 (allegato 4). MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 27 di 138

28 DATI CATASTALI L'edificio è accatastato (N.C.E.U.):. SI NO Censuario di: Foglio: Particella Sub. L'edificio è inserito in mappa (N.C.T.) SI NO Il rilevatore deve compilare i campi del paragrafo con i dati catastali relativi al lotto sul quale è posto l edificio analizzato. Si tratta di informazioni relative alla localizzazione geografica in senso catastale e cartografico. I dati possono essere richiesti presso l Ufficio Tecnico del Comune di appartenenza. Nello spazio corrispondente è necessario indicare se l edificio è stato accatastato nel Nuovo Catasto Edilizio Urbano (N.C.E.U.). Nel caso di risposta affermativa devono essere riportati gli estremi dell accatastamento (denominazione del censuario, numero del Foglio e della particella). Deve essere altresì indicato se l edificio è stato inserito in mappa nel Nuovo Catasto Terreni (N.C.T.). MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 28 di 138

29 COLLEGAMENTI L'edificio in esame può essere raggiunto con (barrare solo le caselle di interesse) : 1) Scuolabus.. 2) Trasporti pubblici urbani (fermata entro 250 m).... 3) Trasporti pubblici inter-urbani (fermata entro 500 m)... 4) Mezzi ferroviari (stazione a meno di 500 m). 5) Mezzi privati. 6) Servizio trasporto alunni disabili.. 7) Altro specificare Solo per gli istituti superiori - Distanza dal mezzo pubblico più vicino: m - Distanza dalla stazione ferroviaria: m La condizione di raggiungibilità di una struttura scolastica deve, necessariamente, rispettare quanto previsto nella normativa (D.M 18/12/1975 vedi allegato 4). La localizzazione degli Istituti scolastici sul territorio, infatti, in riferimento alla tipologia della scuola ed alla fascia di età degli utenti, deve essere tale da garantirne il facile raggiungimento. Al fine di poter individuare la fruibilità dei collegamenti tra l Istituto, la sua area di pertinenza e le eventuali integrazioni di mezzi di trasporto da garantire all area, il rilevatore deve riportare nell apposita tabella la tipologia di mezzi di trasporto utili al facile raggiungimento dell edificio. Devono essere indicate, riportando anche più risposte, tutte le soluzioni di trasposto presenti (ad esempio scuolabus, trasporti pubblici urbani). E necessario indicare se l Istituto è dotato di un servizio di trasporto per alunni e se ne esista uno che preveda anche il trasporto di alunni disabili. Inoltre, nella sezione sottostante della tabella, solo per gli Istituti Superiori il rilevatore deve riportare il dato relativo alla distanza (indicata in metri lineari) dell Istituto rispetto alla fermata del mezzo pubblico o della stazione ferroviaria più vicina. MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 29 di 138

30 AMBIENTE ED AREA SCOLASTICA L'edificio in esame è inserito in (barrare solo le caselle di interesse): 1) Contesto ambientale privo di elementi di disturbo.. 2) Contesto ambientale che presenta elementi di disturbo a causa: a) vicinanza di discariche. b) vicinanza di industrie inquinanti o di emissioni gassose. c) presenza di acque, canali o stagni inquinanti o stagnanti d) vicinanza di fonti di inquinamento atmosferico. e) presenza di fonti di inquinamento acustico. f) vicinanza di sorgenti di radiazioni elettromagnetiche g) vicinanza di cimiteri all interno dell area perimetrata nel vincolo cimiteriale h) altro da specificare... Il rilevatore deve indicare se l edificio scolastico si trova all interno di un contesto ambientale nel quale sono presenti le seguenti fonti di inquinamento o elementi di disturbo. Si riportano nel seguito alcuni esempi di fonti di inquinamento: Discarica: E un deposito controllato e regolamentato di rifiuti su superfici appositamente predisposte. Può essere di tre categorie: - discarica di rifiuti solidi urbani; - discarica di rifiuti speciali (inerti, speciali tossici e nocivi, rifiuti da lavorazione industriale, da depurazione di acque e liquami); - discarica di rifiuti speciali ospedalieri, infiammabili e tossici. MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 30 di 138

31 Industrie inquinanti: Impianto e/o stabilimenti industriali che in virtù di un processo di produzione, emettono sostanze, polveri e gas inquinanti. Emissioni gassose: Sostanze (nebbie, fumi, polveri) espulse nell atmosfera da parte di impianti industriali. Inquinamento atmosferico: L inquinamento atmosferico si ha quando uno o più prodotti inquinanti, o una miscela di essi, si trovano nell atmosfera in quantità tali o così a lungo da diventare nocivi per gli uomini, gli animali, le piante e le proprietà, e sono tali da contribuire a metterli in pericolo o da disturbare l attività ed il benessere delle persone (Organizzazione Mondiale della Sanità). MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 31 di 138

32 Inquinamento acustico: Qualunque emissione sonora che provochi sull'uomo effetti indesiderati, disturbanti o dannosi o che determini un qualsiasi deterioramento qualitativo dell'ambiente. Sorgenti di radiazioni elettromagnetiche: Presenza di un campo elettromagnetico che si propaga attorno alle sorgenti tipo antenne, tralicci alta tensione, radar, ecc.. e che, interagendo con la materia, è tale da creare effetti biologici in funzione della tipologia del campo stesso. Cimiteri La presenza di un cimitero assoggetta l area di rispetto circostante a vincolo di inedificabilità assoluta all interno del quale non si consente in alcun modo la realizzazione di opere edilizie e la loro condonabilità. La fascia di rispetto dipende dalle disposizioni comunale e può andare da 50 m ai 200 m. Il Vincolo cimiteriale viene stabilito dall art. 138 del Testo Unico delle leggi sanitarie 27 luglio 1934 n 1265, Legge 17 ottobre 1957 n 983 e Legge 4 dicembre 1956 n 1428 per i cimiteri di guerra L'area di pertinenza dell'edificio scolastico è considerata (barrare solo le caselle di interesse): 1) Sicura 2) Non sicura a causa:... a) accesso non dotato di piazzola adeguata. b) area non recintata c) area tangente a percorsi di grande traffico. d) area tangente a transiti ferroviari. e) preesistenze industriali abbandonate MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 32 di 138

33 f) area collocata in zona urbana degradata.. g) vicinanza di strutture industriali a rischio h) altro da specificare:.. Il rilevatore deve indicare la presenza di elementi, in prossimità dell edificio scolastico, che possano arrecare danno o disagio agli utenti ed all attività. 1. L edificio deve possedere accessi sufficientemente comodi ed ampi muniti di tutte le opere stradali che assicurino una perfetta viabilità; ad esempio per piazzola adeguata si definisce un area dimensionalmente idonea rispetto al flusso dei transiti previsti, in relazione all affollamento dell edificio ed adeguatamente protetta rispetto al transito veicolare. 2. L edificio deve consentire l'arretramento dell'ingresso principale rispetto al filo stradale in modo da offrire sufficiente sicurezza all'uscita degli alunni; infatti, sia l ingresso che il perimetro esterno devono essere adeguatamente protetti rispetto al traffico veicolare esterno. 3. L edificio non deve avere accessi diretti da strade statali e provinciali; gli accessi diretti a cortili non devono essere prospicienti o tangenti a percorsi di grande traffico veicolare o ferroviario. 4. L edificio non deve attestarsi su aree urbane degradate; per zona urbana degradata si intende un area priva di infrastrutture idonee e servizi adeguati. 5. L edificio non deve essere posto nelle vicinanze di strutture di tipo industriale in stato di abbandono o zone industriali a rischio; per zona industriale a rischio si intende un area nella quale siano presenti ambiti industriali a rischio di incendio e/o esplosione o che presentino emissione di sostanze tossico-nocive in atmosfera. Si considera vicino un edificio, o parte preminente di esso, che ricade entro un raggio di 300 metri dalla discarica, dall industria inquinante, ecc... MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 33 di 138

34 CARATTERISTICHE E CONSISTENZA DELL AREA SCOLASTICA Nell'area è presente un solo edificio (al quale si riferisce la presente scheda) che ne ha l'uso esclusivo :... Nell'area sono presenti più edifici che ne hanno l'uso in comune. SI SI Indicare i Codici Edificio Rilevazione degli edifici scolastici presenti nell area: Cod. Edif. Rilevazione 1) Principale SI NO Codice Miur Cod. Edif. Rilevazione 2) Principale SI NO Codice Miur Cod. Edif. Rilevazione Principale SI NO Codice Miur 3) Cod. Edif. Rilevazione 4) Principale SI NO Codice Miur Cod. Edif. Rilevazione 5) Principale SI NO Codice Miur Qualora in un area scolastica siano presenti più edifici, se ne deve indicare uno come principale e gli altri come subordinati ed assegnare solo all edificio principale le aree in comune. Esempio: nel caso in cui in uno stesso lotto siano presenti tre edifici che presentano un area in comune (parcheggio), devono essere compilate tre Schede edificio, assegnando l area in comune ad uno dei tre, individuandolo come principale; nelle altre due Schede edificio si fa, comunque, riferimento all area in comune non compilandone la Scheda. Nella prima parte del paragrafo, il rilevatore deve indicare se nell area scolastica è presente solo l edificio ad uso scolastico (di cui si sta compilando la Scheda) ed, in questo caso, deve rispondere SI; oppure, se l area scolastica è di pertinenza di più edifici scolastici, deve rispondere NO. In quest ultimo caso, ossia, se nello stesso lotto gravitano più edifici, il rilevatore deve indicare nella tabella successiva il codice di ogni edificio presente e la denominazione dell Istituto scolastico a cui il codice corrisponde. Eventualmente, questo dato può essere integrato al termine del censimento degli altri edifici. MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 34 di 138

35 1.4.2 Parcheggi a servizio della scuola Esiste un area adibita a parcheggi per l Istituzione scolastica SI NO In caso di risposta affermativa, indicare: 1) parcheggi auto SI N O Num. posti Sup. m 2 2) parcheggio coperto ciclomotori.. SI NO Num. posti Sup. m 2 3) parcheggio non coperto ciclomotori... SI NO Num. posti Sup. m 2 4) parcheggio coperto biciclette.. SI NO Num. posti Sup. m 2 5) parcheggio non coperto biciclette... SI NO Num. posti Sup. m 2 In questo paragrafo il rilevatore deve indicare se, all interno dell area scolastica, è presente uno spazio, appositamente delimitato e segnalato, adibito a parcheggio di auto e ciclomotori. Per delimitazione e segnalazione si intende un spazio identificato ed adeguatamente suddiviso attraverso l applicazione di idonea segnaletica orizzontale e verticale (ad esempio strisce identificative di parcheggi, spazi di manovra per disabili, viabilità per i pedoni, aree di percorrenza per gli autoveicoli). Deve essere compilata l apposita tabella indicando rispettivamente il numero dei posti (n. posti) e la superficie in metri quadri (sup. m 2 ) di parcheggi per auto, per ciclomotori, per biciclette distinguendo, inoltre, se l area è coperta o scoperta. Il dato relativo alla superficie in m 2 può essere rilevato direttamente sul luogo o, altrimenti, desunto dalla planimetria, qualora questa sia in possesso del rilevatore. Laddove vi siano spazi adibiti a parcheggio privi delle sopraindicate caratteristiche, o con segnaletica talmente degradata da non essere più leggibile, si deve provvedere ad un calcolo dei posti il più possibile aderente alla realtà. Ad esempio: nel caso in cui il rilevatore si trovi di fronte ad un area adibita a parcheggio ma priva della convenzionale segnaletica orizzontale, questi deve eseguire il calcolo per l individuazione del numero dei posti auto sottraendo alla superficie totale le aree destinate alle corsie di manovra (2,00 m per parcheggi in fila indiana, 6,00 m per parcheggi a pettine a 90, 3,50 m per parcheggi a spina a 45 e 2,70 m per parcheggi a spina a 30 ) e dividere l area rimanente perla superficie di un parcheggio standard ( 2,30 m x 4,50 m). MIUR Manuale del rilevatore 13/07/2004 Pagina 35 di 138

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