Ministero della Salute Dipartimento dell Innovazione Direzione Generale del personale, organizzazione e bilancio - Ufficio VI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Ministero della Salute Dipartimento dell Innovazione Direzione Generale del personale, organizzazione e bilancio - Ufficio VI"

Transcript

1 Ministero della Salute Dipartimento dell Innovazione Direzione Generale del personale, organizzazione e bilancio - Ufficio VI Roma,07 Maggio 2008 per il tramite Ufficio Centrale del Bilancio N.. DGPOB/VI/ /P/F.3.b.c.1/1 Al Ministero dell Economia e delle Finanze Risposta al Foglio del N.. ALL.VARI OGGETTO: Circolare del Ministero dell Economia e delle Finanze n. n. 11 del 19 marzo Rendiconto generale dell esercizio finanziario Nota preliminare. Al Ministero dell Economia e delle Finanze I.G.P.B. Ufficio VIII ROMA I.G.P.B. Ufficio VIII Roma per il tramite Ufficio Centrale del Bilancio SEDE S E D E L assetto organizzativo del Ministero è definito dal Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2003, n. 129, come modificato dal Decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 2006, n.189, e si articola, in quattro Dipartimenti, all interno dei quali operano 13 Direzioni generali o strutture dirigenziali equivalenti: a) Dipartimento della qualità; b) Dipartimento dell innovazione; c) Dipartimento della prevenzione e della comunicazione; d) Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti. Ai Dipartimenti è attribuito il ruolo di coordinamento, direzione e controllo degli uffici di livello dirigenziale generale, in particolare attraverso la determinazione dei programmi e la conseguente allocazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, sulla base degli indirizzi del Ministro. Il Dipartimento della qualità esplica la propria attività per lo sviluppo ed il monitoraggio dei sistemi di garanzia della qualità del Servizio sanitario nazionale e per la valorizzazione del capitale fisico, umano e sociale. Ad esso sono demandati i compiti dell osservazione sul servizio all utente, della formazione del personale e dell individuazione dei fabbisogni informativi. Il Dipartimento della qualità comprende: a) Direzione generale della programmazione sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici del sistema; b) Direzione generale delle risorse umane e professioni sanitarie; c) Direzione generale del sistema informativo; d) Segreteria generale del Consiglio superiore di sanità. 1

2 Il Dipartimento dell innovazione svolge attività ed interventi di propulsione e vigilanza per lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica in materia sanitaria e a sostegno di azioni di studio e creazione di reti integrate di servizi sanitari e sociali per l assistenza a malati acuti, cronici, terminali, ai disabili ed agli anziani. Nell ambito del Dipartimento dell innovazione, operano: a) Direzione generale dei farmaci e dispositivi medici; b) Direzione generale della ricerca scientifica e tecnologica; c) Direzione generale del personale, organizzazione e bilancio. Il Dipartimento della prevenzione e della comunicazione esercita le attività di coordinamento e vigilanza e di diretto intervento di spettanza statale in tema di tutela della salute, dell ambiente e delle condizioni di vita e di benessere delle persone, nonché all informazione e comunicazione agli operatori ed ai cittadini e alle relazioni istituzionali interne e internazionali. Nel Dipartimento della prevenzione e della comunicazione sono comprese: a) Direzione generale della prevenzione sanitaria; b) Direzione generale della comunicazione e relazioni istituzionali; c) Direzione generale per i rapporti con l Unione europea e per i rapporti internazionali. La struttura del Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti, istituito con il decreto legge 1 ottobre 2005, n. 202, convertito, con modificazioni dalla legge 30 novembre 2005 n. 244 e formalizzato con il D.P.R. 14 marzo 2006, n.189, si articola nei seguenti uffici di livello dirigenziale generale: a) Direzione generale della sanità animale e del farmaco veterinario; b) Direzione generale della sicurezza degli alimenti e della nutrizione; c) Segretariato nazionale della valutazione del rischio della catena alimentare. Oltre ai Dipartimenti la struttura di bilancio comprende il centro di responsabilità amministrativa Gabinetto ed uffici di diretta collaborazione chiamato a svolgere, in particolare: attività di propulsione, indirizzo e coordinamento di tutte le iniziative in materia legislativa, amministrativa e di verifica dei risultati conseguiti; rilevazione e monitoraggio dei principi di politica sanitaria desumibili dalla normativa vigente, ai fini dell attuazione delle scelte del Governo; assolvimento dei compiti di supporto per l assegnazione e la ripartizione delle risorse ai dirigenti preposti ai centri di responsabilità, anche in funzione della verifica dei risultati effettuata dal servizio controllo interno; raccordo, nelle materie di competenza, con gli organi costituzionali, di Governo, le autorità locali e con i centri di responsabilità dell Amministrazione, finalizzate al perseguimento degli obiettivi di politica sanitaria del Governo. Sulla base dei programmi esposti nella direttiva generale per l attività amministrativa e la gestione del 20 febbraio 2007, sono state assegnate ai Dirigenti Generali titolari dei centri di responsabilità le risorse finanziarie afferenti alle varie unità previsionali di base (D.M. del 20 febbraio 2007), che hanno ricevuto connotazione definitiva a seguito delle successive variazioni perfezionate. 2

3 La predetta direttiva, ha preso in considerazione le priorità politiche per l anno 2007, individuate con gli atti di indirizzo del 13 aprile e del 18 ottobre 2006 per sviluppare il complesso degli obiettivi strategici rappresentativi delle politiche di interesse del Ministero e definire, in termini operativi, i principali risultati da analizzare. In particolare, in coerenza con l Unione Europea e con le linee del programma di governo per la promozione ed equità della salute dei cittadini (Un New deal della salute), il Piano sanitario nazionale ha individuato i seguenti compiti del Ministero: 1) organizzare meglio e potenziare la promozione della salute e la prevenzione; 2) rimodellare le cure primarie; 3) favorire la promozione del governo clinico e della qualità nel Servizio sanitario nazionale; 4) potenziare i sistemi integrati di reti sia a livello nazionale o sovraregionale (malattie rare, trapianti etc) sia a livello interistituzionale (integrazione sociosanitaria) sia tra i diversi livelli di assistenza (prevenzione, cure primarie etc); 5) promuovere l innovazione e la ricerca; 6) favorire il ruolo partecipato del cittadino e delle associazioni nella gestione del Servizio sanitario nazionale; 7) attuare una politica per la qualificazione delle risorse umane e per la formazione in sanità pubblica. In conformità a quanto disposto dal punto 6 della circolare del 19 marzo 2008, n. 11, si forniscono nelle allegate tabelle gli elementi in ordine allo svolgimento dei programmi di attività di ciascun Centro di responsabilità amministrativa di questa Amministrazione in relazione al bilancio di previsione 2007 ed alla citata direttiva generale per l attività amministrativa e la gestione del 20 febbraio IL MINISTRO F. to Turco NB_notaprel2007 3

4 Ministero della Salute Nota preliminare al rendiconto Quadro di riferimento: Il Ministero della Salute è l'organo centrale del Servizio sanitario nazionale. Espleta le funzioni spettanti allo Stato in materia di tutela della salute umana, di coordinamento del Sistema sanitario nazionale, di sanità veterinaria, di tutela della salute nei luoghi di lavoro, di igiene e sicurezza degli alimenti. Tra i compiti del Ministero della Salute, si segnalano, in particolare, quelli di: 1) organizzare meglio e potenziare la promozione della salute e la prevenzione; 2) rimodellare le cure primarie; 3) favorire la promozione del governo clinico e della qualità nel Servizio sanitario nazionale; 4) potenziare i sistemi integrati di reti sia a livello nazionale o sovraregionale (malattie rare, trapianti ecc) sia a livello interistituzionale (integrazione sociosanitaria) sia tra i diversi livelli di assistenza (prevenzione, cure primarie ecc); 5) promuovere l innovazione e la ricerca; 6) favorire il ruolo partecipato del cittadino e delle associazioni nella gestione del Servizio sanitario nazionale; 7) attuare una politica per la qualificazione delle risorse umane e per la formazione in sanità pubblica. Il Ministero si articola in quattro Dipartimenti: Qualità; Innovazione; Prevenzione e Comunicazione; Sanità pubblica veterinaria, nutrizione e sicurezza degli alimenti, ognuno dei quali è suddiviso in Direzioni Generali, per meglio rispondere alle esigenze di tutela e di promozione della salute dei cittadini e della sanità veterinaria. 2 Elenco delle priorità politiche 2007 AREA RIORGANIZZAZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA SPESA SANITARIA - Interventi per assicurare un contenimento generale dei costi sanitari e l eliminazione di sprechi ed inefficienze. - Interventi per promuove la realizzazione, sulla base di una programmazione annuale, di studi sull appropriatezza dell impiego di specifiche tipologie di dispositivi medici, anche mediante comparazione dei costi rispetto ad ipotesi alternative. - Verifica dei costi delle prestazioni, dei servizi e delle tipologie di assistenza ricompresi nei LEA tenuto anche conto della valutazione della loro appropriatezza. - Attività per la razionalizzazione dei sistemi di acquisto di beni e servizi attraverso modalità di esercizio sovraziendale e di centralizzazione degli acquisti. - Attività per l affiancamento delle Regioni in difficoltà e per il monitoraggio dei loro piani di rientro nonché per la verifica delle misure equivalenti proposte nel caso di mancato rispetto degli obiettivi intermedi di riduzione del disavanzo previsti dal piano di rientro. - Attività per la razionalizzazione della rete laboratoristica pubblica e per l individuazione di prestazioni di diagnostica di laboratorio eseguibili con metodiche automatizzate finalizzata al contenimento delle tariffe. - Attività per l armonizzazione dei contenuti e della tempistica del Piano sanitario nazionale al finanziamento complessivo del Servizio Sanitario Nazionale per il triennio Attività di integrazione e cofinanziamento dei progetti regionali, attuativi del piano sanitario nazionale, contenenti linee di intervento in materia di sperimentazione del modello assistenziale case della salute, iniziative per la salute della donna e a favore delle gestanti, della partoriente e del neonato, malattie rare, implementazione della rete delle unità spinali unipolari, coerenti con le linee progettuali previamente indicate dal Ministro. 4

5 - Attività di valutazione e finanziamento di progetti in materia di sicurezza degli alimenti, di miglioramento degli interventi di diagnosi e cura delle malattie rare, di utilizzazione di cellule staminali e di qualificazione e potenziamento delle attività di tutela della salute nei luoghi di lavoro. AREA RIORGANIZZAZIONE E QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI SANITARI - Individuazione di modelli organizzativi per assicurare, tramite l appropriatezza clinica ed organizzativa e la diffusione delle migliori pratiche, il miglioramento dei servizi sanitari ai cittadini e la riduzione dei tempi di attesa. - Valutazione delle tecnologie sanitarie in uso e delle innovazioni tecnologiche ad alto impatto economico da adottare per assicurare prestazioni più adeguate ai cittadini. - Ricognizione ed analisi di modelli organizzativi innovativi per l erogazione delle cure primarie e dei servizi territoriali/domiciliari ai fini della presa in carico e della continuità assistenziale dei pazienti dimessi e per l assistenza domiciliare integrata. - Sviluppo dell integrazione socio-sanitaria a partire dall assistenza alle persone non autosufficienti. - Interventi per il superamento dei divari tra sistemi sanitari regionali - con particolare riferimento all oncologia e alle malattie rare - e per la realizzazione di un programma per la promozione permanente della qualità del Servizio sanitario nazionale da verificarsi anche attraverso forme costanti e strutturate di monitoraggio del gradimento dei servizi da parte dei cittadini-utenti. - Interventi per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie derivanti dallo stato di povertà. - Interventi per favorire la definizione e la diffusione di linee guida e di protocolli per la razionalizzazione di percorsi diagnostici e di cura ivi compresa la promozione e lo sviluppo delle terapie del dolore. - Riorganizzazione e potenziamento della rete delle cure primarie mediante la promozione di forme evolute di associazionismo tra i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta tra di loro e con la realtà distrettuale, con i medici della continuità assistenziale e con i medici del 118, anche allo scopo di migliorare le varie forme di assistenza domiciliare. - Attività per il potenziamento degli interventi e delle attività in materia di vigilanza e controllo sul doping. AREA FORMAZIONE E QUALIFICAZIONE DEL PERSONALE DEL SSN - Attività di formazione e qualificazione del personale del Servizio sanitario nazionale finalizzata, fra l altro, all istituzione di una Scuola di formazione in sanità pubblica, alla revisione del sistema concorsuale, all implementazione delle iniziative di qualificazione delle risorse umane, ivi comprese quelle per la formazione continua in medicina. - Attività di promozione e valorizzazione delle risorse umane del SSN anche al fine della partecipazione del personale medico e delle altre professioni sanitarie al governo del sistema. - Responsabilizzazione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta anche ai fini della appropriatezza prescrittiva. AREA RIORGANIZZAZIONE E QUALIFICAZIONE DELLE STRUTTURE SANITARIE - Attività per la qualificazione e la riorganizzazione della rete ospedaliera finalizzata anche al recupero di maggiore efficienza nell utilizzo delle risorse disponibili, all affidamento di particolari prestazioni di elevata qualificazione ed alla diffusione delle funzioni di emergenza e urgenza. - Interventi diretti ad assicurare il riordino del settore delle farmacie e la ridefinizione della figura professionale del farmacista alla luce delle novità introdotte dal decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, nell ottica del pieno soddisfacimento delle esigenze sanitarie dei cittadini e del perseguimento degli obiettivi del Servizio sanitario nazionale. 5

6 AREA INFORMATIZZAZIONE - Potenziamento del Nuovo Sistema Informativo Sanitario anche attraverso la realizzazione/completamento di sistemi integrati di reti sia a livello nazionale o sovraregionale (malattie rare, trapianti, etc.) sia a livello interistituzionale (integrazione sociosanitaria) sia tra i diversi livelli di assistenza (prevenzione, cure primarie, etc.). - Realizzazione di una banca dati per le professioni sanitarie. AREA PREVENZIONE - Adozione di misure per la prevenzione delle grandi patologie, ivi comprese quelle croniche, e delle malattie contagiose. - Interventi per la predisposizione di un programma di prevenzione primaria e secondaria precoce in materia di tossicodipendenza. destinato, in particolare, ai giovani. - Interventi per la tutela igienico-sanitaria degli ambienti di vita, del suolo e dell aria. - Sviluppo e definizione di linee strategiche per la prevenzione ed il controllo dei rischi sanitari. - Predisposizione di linee-guida per la bonifica ed il controllo delle discariche. AREA RICERCA SANITARIA - Attività per l impulso e il potenziamento della ricerca sanitaria volta alla valorizzazione dei punti di forza del sistema e del personale scientifico nonché all adozione di interventi per la promozione di reti collaborative che assicurino le indispensabili sinergie tra ricerca pubblica e ricerca privata, nonché tra ricerca nazionale e ricerca europea ed extraeuropea. - Interventi per la qualificazione ed il potenziamento delle attività di tutela della salute nei luoghi di lavoro e nell ambiente domestico. - Attività per l adozione di programmi di ricerca sulla sicurezza dei prodotti alimentari, sia d origine animale che vegetale, e dei mangimi. AREA COMUNICAZIONE - Interventi di comunicazione istituzionale per la promozione della salute, attraverso specifiche campagne di sensibilizzazione, in settori di preminente interesse, ivi compresi i corretti stili di vita, l alimentazione e il contrasto all obesità. - Interventi per il contrasto al consumo di alcol da parte degli adolescenti - Interventi di comunicazione in materia di corretto uso dei farmaci e di effetti indesiderati degli stessi. AREA TUTELA SALUTE IN AMBITO INTERNAZIONALE - Attività per potenziare il ruolo dell Italia nel settore sanitario, attraverso programmi di collaborazione bilaterale e il potenziamento dell azione propulsiva degli Ospedali italiani nel mondo. AREA ALIMENTI - Implementazione dell attività in materia di sicurezza alimentare e nutrizione. - Vigilanza sugli integratori alimentari. AREA BENESSERE ANIMALE - Implementazione delle attività in materia di tutela e benessere degli animali nonché di lotta alle malattie degli stessi. AREA PROCESSI INNOVATIVI - Razionalizzazione delle procedure di riconoscimento dei titoli professionali conseguiti all estero. - Attività per il miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia del Ministero della salute attraverso interventi per: - l utilizzo di innovativi sistemi integrati di gestione delle risorse umane mirati alla ottimizzazione ed alla valutazione dell azione amministrativa; - la razionalizzazione logistica, con priorità per le strutture centrali; - la razionalizzazione organizzativo-procedurale. 6

7 3 Elenco degli obiettivi perseguiti nel Attività per la promozione della qualità e del buon governo del Servizio sanitario nazionale anche in attuazione del nuovo Patto per la salute stipulato con le Regioni il 5 ottobre Attività di formazione e qualificazione del personale sanitario del Servizio sanitario nazionale. 3. Attività per il potenziamento degli interventi e delle attività in materia di vigilanza e controllo sul doping. 4. Attività per l'impulso e il potenziamento della ricerca sanitaria. 5. Attività per il miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia del Ministero della salute attraverso: l estensione dell utilizzo di innovativi sistemi integrati di gestione delle risorse umane mirati alla ottimizzazione ed alla valutazione dell azione amministrativa; interventi di razionalizzazione logistica con priorità per le strutture centrali; interventi di razionalizzazione organizzativo-procedurale. 6. Implementazione delle attività in materia di prevenzione e di comunicazione in settori di primario interesse per la tutela della salute, sia fisica che mentale. 7. Interventi diretti ad assicurare il riordino del settore delle farmacie e la ridefinizione della figura del farmacista alla luce delle novità introdotte dal decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, nell ottica del pieno soddisfacimento delle esigenze sanitarie dei cittadini e del perseguimento degli obiettivi del Servizio Sanitario Nazionale. 8. Promozione del ruolo dell'italia per la tutela della salute in ambito internazionale. 9. Implementazione dell attività in materia di sicurezza alimentare, nutrizione, vigilanza sugli integratori alimentari, lotta contro le malattie animali, nonché in materia di tutela e benessere degli animali. La denominazione di alcuni di detti obiettivi, che trovano origine nei documenti governativi di programmazione, è stata modificata rispetto a quella della nota preliminare allo stato di previsione delle spese eliminando l indicazione delle finalità che, in relazione alle priorità stabilite dall Amministrazione, hanno costituito oggetto di specifici obiettivi operativi per il 2007 o il 2008 (biennio di realizzazione delle priorità indicate nella Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 marzo 2007) ovvero di attività effettuate nell ambito dei compiti istituzionali. I rimanenti obiettivi della nota preliminare, invece, non sono stati inseriti fra gli obiettivi strategici della Direttiva 2007 in quanto si è ritenuto di rinviarne l esecuzione nell ambito degli obiettivi della Direttiva 2008 ovvero di realizzarli in quanto attività istituzionali. Infine, l obiettivo n. 3 del suddetto elenco è stato inserito fra gli obiettivi strategici di Direttiva, pur non essendo ricompreso nella lista di quelli di cui alla nota preliminare, sulla base di sopraggiunte valutazioni di opportunità. Pagamenti (c/competenza + c/residui) effettuati dall Amministrazione per missioni istituzionali e descrizione missioni istituzionali Pagamenti (c/competenza + c/residui) effettuati (in.) Risorse da assegnare nell ambito della ,25 PA Trattamento e smaltimento acque reflue ,94 civili Inquinamento del mare , Inquinamento atmosferico , Inquinamento di natura chimica, fisica e ,30 biologica Medicinali ad uso umano , Medicinali veterinari ,05 7

8 Altri prodotti sanitari ad uso umano , Apparecchi ed attrezzature terapeutiche , Prevenzione in materia di salute umana , Prevenzione in materia di salute ,17 veterinaria Assistenza sanitaria umana , Sanità veterinaria , Vigilanza prevenzione e repressione nel ,89 settore sanitario Ricerca per il settore della sanità ,30 pubblica Ricerca per il settore zooprofilattico , Indirizzo tecnico e coordinamento ,72 internazionale in materia sanitaria Programmazione in materia sanitaria , Supporto all attività istituzionale ,82 dell Amministrazione Indirizzo politico , Enti ed associazioni di volontariato ed ,99 assistenza La situazione esposta ha consentito la realizzazione dell attività istituzionale dell amministrazione ed il conseguimento degli obiettivi indicati 4 Evoluzione del fabbisogno di personale indicato nella previsione 2007 Non si segnalano significative modifiche nel numero delle unità di personale assegnate ai Centri di responsabilità amministrativa. Si è proceduto, sulla base del DPCM 21 febbraio 2007, alla stabilizzazione di 50 unità di personale non dirigenziale a tempo determinato, chiamato in servizio in applicazione della legge 16 dicembre 1999, n. 494 (art. 12, comma 2) emanata in occasione dell evento Grande Giubileo. 8

9 Scheda obiettivo N. 1 Obiettivo: Attività per la promozione e il buon governo del Servizio sanitario nazionale anche in attuazione del nuovo Patto per la salute stipulato con le Regioni il 5 ottobre 2006 Descrizione dell obiettivo: Le finalità dell obiettivo sono quelle di assicurare: - il monitoraggio degli errori in sanità e lo sviluppo di un sistema per assicurare l erogazione dei LEA in condizione di sicurezza; - l aggiornamento dei flussi informativi per la verifica degli standard qualitativi e quantitativi dei LEA; - lo sviluppo di un programma nazionale per la promozione della qualità del SSN in aree di prioritario interesse; - l implementazione di un sistema organico di verifica degli adempimenti regionali in materia di erogazione dei LEA; - la prosecuzione della realizzazione del NSIS; - il monitoraggio della situazione finanziaria delle regioni che hanno sottoscritto l accordo sul piano di rientro. Data inizio:1/1/2007 Data fine: 31/12/2010 Obiettivo pluriennale SI X NO Totale pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) ,95 riferiti all obiettivo Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) sulle missioni istituzionali dell Amministrazione riferiti all obiettivo Denominazione m.i. Programmazione in materia sanitaria ,95 Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) dai CDR interessati all obiettivo Centro di responsabilità: Dipartimento della Qualità ,95 L importo indicato, riferito al Centro di responsabilità coinvolto nell obiettivo, concerne l intera missione istituzionale Grado di raggiungimento dell obiettivo nel 2007: Il grado di raggiungimento dell obiettivo è stato del 99,92% in quanto si è ritenuto necessario apportare ulteriori modifiche al previsto programma per la promozione della qualità del SSN in aree di prioritario interesse sia in relazione alle risultanze della sperimentazione effettuata che alle osservazioni degli esperti del National Healt Service del Regno Unito. 9

10 INDICATORI ASSOCIATI ALL OBIETTIVO Attività per la promozione e il buon governo del Servizio sanitario nazionale anche in attuazione del nuovo Patto per la salute stipulato con le Regioni il 5 ottobre 2006 Descrizione Indicatori Protocollo revisione degli eventi sentinella e proposta di sistema di verifica Report finale sulla ricognizione delle esigenze di monitoraggio sanitario indicate nell Intesa con le regioni del 23 marzo 2005 Documento presentato al Ministro sul monitoraggio di una specifica azione individuata quale strategica per la promozione della qualità del SSN in aree di prioritario interesse Documento per il Comitato LEA sulla metodologia adottata e sui risultati della verifica degli adempimenti regionali in materia di erogazione dei LEA Studi di fattibilità per la distribuzione diretta dei farmaci, il monitoraggio dei tempi di attesa, il monitoraggio delle prestazioni di Pronto Soccorso Documento sul monitoraggio della situazione finanziaria delle regioni che hanno sottoscritto l accordo sul piano di rientro Tipo indicatore (binario, efficienza, efficacia/risultato) a previsione a consuntivo Risultato 2 2 Realizzazione fisica 1 1 Risultato 1 0,99 Risultato

11 Scheda obiettivo N. 2 Obiettivo: Attività di formazione e qualificazione del personale del Servizio sanitario nazionale. Descrizione dell obiettivo: Le finalità dell obiettivo sono quelle di - definire il programma di studio e gli obiettivi didattici del corso di formazione in medicina generale; - integrare la banca dati del programma ECM ampliando i campi funzionali relativi agli operatori sanitari ai fini della libera circolazione degli stessi nell ambito dell Unione europea. Data inizio: 1/1/2007 Data fine: 31/12/2010 Obiettivo pluriennale SI X NO Totale pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) ,44 riferiti all obiettivo Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) sulle missioni istituzionali dell Amministrazione riferiti all obiettivo Denominazione m.i. Assistenza sanitaria umana ,44 Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) dai CDR interessati all obiettivo Centro di responsabilità: Dipartimento della Qualità ,44 L importo indicato, riferito al Centro di responsabilità coinvolto nell obiettivo, concerne l intera missione istituzionale Grado di raggiungimento dell obiettivo nel 2007: Il grado di raggiungimento dell obiettivo è stato del 100%. INDICATORI ASSOCIATI ALL OBIETTIVO Attività di formazione e qualificazione del personale del Servizio sanitario nazionale Descrizione Indicatori Bozza di decreto sugli obiettivi didattici e sulle metodologie di insegnamento dei programmi teorici e pratici del corso di formazione in medicina generale Linee guida per il corretto utilizzo delle funzioni realizzate per l inserimento degli ulteriori campi nella banca dati CO.Ge.A.P.S.. Tipo indicatore (binario, efficienza, efficacia/risultato) a previsione a consuntivo 11

12 Scheda obiettivo N. 3 Scheda obiettivo: Attività per il potenziamento degli interventi e delle attività in materia di vigilanza e controllo sul doping Descrizione dell obiettivo: Le finalità dell obiettivo sono quelle di assicurare lo sviluppo di programmi di supporto per l istituzione dei laboratori regionali antidoping (art.5 L.376/2000) Data inizio: 1/1/2007 Data inizio: 31/12/2007 Obiettivo pluriennale SI NO Totale pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) ,00 riferiti all obiettivo Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) sulle missioni istituzionali dell Amministrazione riferiti all obiettivo Denominazione m.i ,00 Vigilanza prevenzione e repressione nel settore sanitario Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) dai CDR interessati all obiettivo Centro di responsabilità: Dipartimento dell Innovazione ,00 Grado di raggiungimento dell obiettivo nel 2007 L obiettivo è stato raggiunto al 100%. INDICATORI ASSOCIATI ALL OBIETTIVO Attività per il potenziamento degli interventi e delle attività in materia di vigilanza e controllo sul doping Descrizione Indicatori Relazione sulla valutazione dei progetti di istituzione dei Laboratori regionali antidoping avviati e delle iniziative di supporto ai programmi regionali di prevenzione e lotta al doping Tipo indicatore (binario, efficienza, efficacia/risultato) Realizzazione fisica a previsione a consuntivo

13 Scheda obiettivo N. 4 Scheda obiettivo: Attività per l impulso e il potenziamento della ricerca sanitaria Descrizione dell obiettivo: La finalità dell obiettivo è quella di assicurare la promozione e lo sviluppo della ricerca sanitaria scientifica e tecnologica con un sistema di gestione on-line via web Data inizio: 1/1/2007 Data inizio: 31/12/2007 Obiettivo pluriennale x SI NO Totale pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) ,43 riferiti all obiettivo Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) sulle missioni istituzionali dell Amministrazione riferiti all obiettivo Denominazione m.i. Ricerca per il settore della sanità pubblica ,43 Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) dai CDR interessati all obiettivo Centro di responsabilità: Dipartimento dell Innovazione ,43 L importo indicato, riferito al Centro di responsabilità coinvolto nell obiettivo, concerne l intera missione istituzionale Grado di raggiungimento dell obiettivo nel 2007 L obiettivo è stato realizzato al 100% INDICATORI ASSOCIATI ALL OBIETTIVO Attività per l impulso e il potenziamento della ricerca sanitaria Descrizione Indicatori Relazione sulle attività effettuate in materia di promozione e sviluppo della ricerca con sistema di gestione on-line via web Tipo indicatore (binario, efficienza, efficacia/risultato) Realizzazione fisica a previsione a consuntivo

14 Scheda obiettivo N. 5 Scheda obiettivo: Attività per il miglioramento dell efficienza e dell efficacia del Ministero della salute attraverso: l estensione dell utilizzo di innovativi sistemi integrati di gestione delle risorse umane mirati alla ottimizzazione e alla valutazione dell azione amministrativa; interventi di razionalizzazione logistica con priorità per le strutture centrali; interventi di razionalizzazione organizzativo procedurale. Descrizione dell obiettivo: Le finalità dell obiettivo, sono: - attivazione sperimentale e sviluppo del sistema del controllo di gestione; - razionalizzazione flussi protocollo/archivio attraverso un sistema informatizzato di gestione documentale; - attivazione di un sistema di qualità per i controlli sugli alimenti di origine non animale importati. Data inizio: 10/1/2007 Data inizio: 31/12/2007 Obiettivo pluriennale SI NO Totale pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) ,94 riferiti all obiettivo Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) sulle missioni istituzionali dell Amministrazione riferiti all obiettivo Denominazione m.i. Supporto all attività istituzionale dell Amministrazione Denominazione m.i. Prevenzione in materia di salute umana , ,30 Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) dai CDR interessati all obiettivo Centro di responsabilità: Dipartimento dell Innovazione ,64 Centro di responsabilità: Dipartimento per la sanità pubblica ,30 veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti Gli importi indicati, riferiti ai Centri di responsabilità coinvolti nell obiettivo, riguardano l intera missione istituzionale Grado di raggiungimento dell obiettivo nel 2007 L obiettivo è stato raggiunto al 99,17% a causa di criticità esterne verificatesi in sede di avvio a regime del sistema di controllo di gestione. 14

15 INDICATORI ASSOCIATI ALL OBIETTIVO: Attività per il miglioramento dell efficienza e dell efficacia del Ministero della salute attraverso: l estensione dell utilizzo di innovativi sistemi integrati di gestione delle risorse umane mirati alla ottimizzazione e alla valutazione dell azione amministrativa; interventi di razionalizzazione logistica con priorità per le strutture centrali; interventi di razionalizzazione organizzativo procedurale. Descrizione Indicatori Report sulla sperimentazione del sistema di controllo di gestione Manuale di gestione sul sistema informatizzato di gestione documentale Report sulla sperimentazione del sistema di qualità per i controlli sugli alimenti di origine non animale importati Tipo indicatore (binario, efficienza, efficacia/risultato) Realizzazione fisica a previsione a consuntivo 1 0,97 Realizzazione fisica

16 Scheda obiettivo N. 6 Scheda obiettivo: Implementazione delle attività in materia di prevenzione e di comunicazione in settori di primario interesse per la tutela della salute, sia fisica che mentale Descrizione dell obiettivo: Le finalità dell obiettivo sono quelle di effettuare: - interventi di comunicazione per la promozione della salute in settori di particolare interesse quali la tutela della salute della donna e del bambino, gli stili di vita salutari, e le opportunità e le procedure a disposizione del cittadino per la riduzione dei tempi di attesa delle visite specialistiche e degli accertamenti diagnostici - individuazione di interventi per la tutela della salute finalizzati ad una maggiore efficacia nella prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali - iniziative per la predisposizione, da parte del CCM, di un sistema di rete per l Informazione rapida e di una Sala situazioni relativa alle emergenze sanitarie - individuazione, realizzazione e messa a regime di un sistema di Program Management per la gestione del Piano nazionale di prevenzione - attività di supporto per la predisposizione di bozza di linee guida nazionali per la prevenzione delle molestie morali e psicologiche nei luoghi di lavoro Data inizio: 1 gennaio 2007 Data fine: 31 dicembre 2008 Obiettivo pluriennale: SI NO Totale pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) ,88 riferiti all obiettivo Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) sulle missioni istituzionali dell Amministrazione riferiti all obiettivo Denominazione m.i. Prevenzione in materia di salute umana ,88 Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) dai CDR interessati all obiettivo Centro di responsabilità: Dipartimento della Prevenzione e della ,88 Comunicazione Centro di responsabilità: Dipartimento dell Innovazione Grado di raggiungimento dell obiettivo nel 2007 L obiettivo è stato raggiunto al 98,8%; a causa di un consistente ritardo nella registrazione del contratto con la Ditta vincitrice della gara di affidamento dello studio di fattibilità relativo alla predisposizione di un sistema di rete per l Informazione rapida e di una Sala situazioni relativa alle emergenze sanitarie. 16

17 INDICATORI ASSOCIATI ALL OBIETTIVO Implementazione delle attività in materia di prevenzione e comunicazione in settori di primario interesse per la tutela della salute, sia fisica che mentale Descrizione Indicatori Stato Avanzamento Lavori concernenti gli interventi di comunicazione per la promozione della salute in settore di particolare interesse attivati Proposta adeguamento delle disposizioni normative riguardanti la salute e la sicurezza in ambito lavorativo Capitolato tecnico per progettazione, realizzazione e manutenzione della rete di Informazione rapida e Sala situazioni Report sullo stato di attuazione dei Piani regionali di pianificazione delle 13 linee progettuali del Piano Nazionale di Prevenzione Trasmissione al Ministro di bozza di Linee guida per la prevenzione delle molestie morali e psicologiche nei luoghi di lavoro Tipo indicatore (binario, efficienza, efficacia/risultato) Realizzazione fisica a previsione a consuntivo 1 1 Risultato 1 0,94 Realizzazione fisica

18 Scheda obiettivo N. 7 Scheda obiettivo: Interventi diretti ad assicurare il riordino del settore delle farmacie e la ridefinizione della figura del farmacista alla luce delle novità introdotte dal decreto legge 4 luglio 2006,n.223, convertito con modifiche dalla legge 4 agosto 2006, n.248 nell ottica del pieno soddisfacimento delle esigenze sanitarie dei cittadini e del perseguimento degli obiettivi del Servizio sanitario nazionale. Descrizione dell obiettivo: Le finalità dell obiettivo sono quelle di: - predisporre una bozza di revisione delle norme concorsuali per l assegnazione delle sedi farmaceutiche; - verifica della rispondenza delle farmacie ai bisogni di salute e formulazione di proposte per l ampliamento del ruolo delle farmacie come presidi del Servizio sanitario nazionale Data inizio: 1/1/2007 Data inizio: 31/12/2007 Obiettivo pluriennale SI NO..X Totale pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) ,57 riferiti all obiettivo Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) sulle missioni istituzionali dell Amministrazione riferiti all obiettivo Denominazione m.i. Medicinali ad uso umano ,57 Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) dai CDR interessati all obiettivo Centro di responsabilità: Dipartimento dell Innovazione ,57 L importo indicato, riferito al Centro di responsabilità coinvolto nell obiettivo, concerne l intera missione istituzionale Grado di raggiungimento dell obiettivo nel 2007 L obiettivo è stato raggiunto al 97% in quanto non è stato completato il confronto con i rappresentanti delle categorie interessate e con le Regioni, sugli ipotizzati interventi per il riordino del settore delle farmacie. 18

19 INDICATORI ASSOCIATI ALL OBIETTIVO: Interventi diretti ad assicurare il riordino del settore delle farmacie e la ridefinizione della figura del farmacista alla luce delle novità introdotte dal decreto legge 4 luglio 2006, n.223, convertito con modifiche dalla legge 4 agosto 2006, n.248 nell ottica del pieno soddisfacimento delle esigenze sanitarie dei cittadini e del perseguimento degli obiettivi del Servizio sanitario nazionale. Descrizione Indicatori Predisposizione di una bozza di provvedimento normativo sul nuovo ruolo delle farmacie come presidi del Servizio sanitario nazionale Proposta di disegno di legge di revisione delle norme concorsuali per l assegnazione delle sedi farmaceutiche Tipo indicatore (binario, efficienza, efficacia/risultato) a previsione a consuntivo Risultato 1 0,97 Risultato 1 0,97 19

20 Scheda obiettivo N. 8 Scheda obiettivo: Promozione del ruolo dell Italia per la tutela della salute in ambito internazionale. Descrizione dell obiettivo: Le finalità dell obiettivo sono: raccordo delle attività di tutela della salute in ambito comunitario al fine della definizione delle priorità e del coordinamento individuazione di un modello organizzativo di rapporti Stato Regioni in materia di monitoraggio dei flussi di mobilità sanitaria in ambito internazionale Data inizio: 1 gennaio 2007 Data fine: 31 dicembre 2008 Obiettivo pluriennale: SI NO Totale pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) ,50 riferiti all obiettivo Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) sulle missioni istituzionali dell Amministrazione riferiti all obiettivo Denominazione m.i ,50 Indirizzo tecnico e coordinamento internazionale in materia sanitaria Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) dai CDR interessati all obiettivo Centro di responsabilità: Dipartimento della Prevenzione e della ,50 Comunicazione L importo indicato, riferito al Centro di responsabilità coinvolto nell obiettivo, concerne l intera missione istituzionale Grado di raggiungimento dell obiettivo nel 2007 L obiettivo è stato raggiunto al 100%. INDICATORI ASSOCIATI ALL OBIETTIVO Promozione del ruolo dell Italia per la tutela della salute in ambito internazionale Descrizione Indicatori Report sulla task force individuata per l effettuazione delle attività di tutela della salute in ambito comunitario Bozza Testo Unico concernente il sistema di monitoraggio della mobilità internazionale Tipo indicatore (binario, efficienza, efficacia/risultato) Realizzazione fisica a previsione a consuntivo

21 Scheda obiettivo N. 9 Scheda obiettivo Implementazione delle attività in materia di sicurezza alimentare, nutrizione, vigilanza sugli integratori alimentari, lotta contro le malattie animali, nonché in materia di tutela e benessere degli animali Descrizione dell obiettivo: Le finalità dell obiettivo sono le seguenti: - diramazione sul territorio di Linee guida per l organizzazione di un flusso informativo sulle zoonosi - elaborazione di due Linee guida per l implementazione delle raccomandazioni del Comitato permanente, relative alla protezione degli ovini, dei caprini e dei pesci - valutazione dei requisiti nutrizionali dei prodotti destinati ai soggetti affetti da celiachia al fine della predisposizione di Linee guida - predisposizione di una lista di riferimento dei claims per gli integratori alimentari - istituzione di una Banca dati delle Associazioni dei produttori alimentari Data inizio: 1/1/2007 Data inizio: 31/12/2007 Obiettivo pluriennale xsi NO Totale pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) ,49 riferiti all obiettivo Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) sulle missioni istituzionali dell Amministrazione riferiti all obiettivo Denominazione m.i. Prevenzione in materia di salute veterinaria Denominazione m.i. Sanità veterinaria , ,32 Pagamenti effettuati (c/competenza + c/residui) dai CDR interessati all obiettivo Centro di responsabilità: Dipartimento per la sanità pubblica ,49 veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti Gli importi indicati, riferiti al Centro di responsabilità coinvolto nell obiettivo, riguardano l intera missione istituzionale Grado di raggiungimento dell obiettivo nel 2007 L obiettivo è stato raggiunto al 96,8% non essendo stata attivata nei tempi programmati la prevista Banca dati delle Associazioni dei produttori alimentari a causa del verificarsi di ritardi nella spedizione dei questionari compilati dalle suddette Associazioni e del rallentamento nelle operazioni di ricezione e protocollazione delle risposte dovuto al concomitante avvio del nuovo sistema di gestione elettronica dei flussi documentali ed al trasloco degli uffici presso la nuova sede di Eur Castellaccio. 21

22 INDICATORI ASSOCIATI ALL OBIETTIVO Implementazione delle attività in materia di sicurezza alimentare, nutrizione, vigilanza sugli integratori alimentari, lotta contro le malattie animali, nonché in materia di tutela e benessere degli animali Descrizione Indicatori Linee guida sul sistema nazionale informativo sulle zoonosi Prototipo per la raccolta informatizzata dei controlli in azienda delle specie ovina e caprina Bozza di Linee guida sui requisiti nutrizionali dei prodotti destinati ai soggetti affetti da celiachia Elenco dei claims da riportare nelle etichette degli integratori alimentari Attivazione di una Banca dati delle Associazioni dei produttori alimentari Tipo indicatore (binario, efficienza, efficacia/risultato) a previsione a consuntivo Risultato 1 0,84 22

23 Dipartimento della Qualità Nota preliminare al rendiconto Quadro di riferimento: Il Dipartimento della qualità provvede alle attività e agli interventi per lo sviluppo e il monitoraggio di sistemi di garanzia della qualità del Servizio sanitario nazionale e per la valorizzazione del capitale fisico, umano e sociale. Ad esso sono demandati i compiti dell osservazione sul servizio all utente, della formazione del personale e dell individuazione dei fabbisogni informativi. Nell ambito del Dipartimento operano: - la Direzione generale della programmazione sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici di sistema; - la Direzione generale delle risorse umane e delle professioni sanitarie; - la Direzione generale del sistema informativo. Opera, altresì, la Segreteria del Consiglio Superiore di Sanità. Le attività fondamentali della Direzione generale della programmazione sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici di sistema riguardano la definizione dei livelli essenziali di assistenza e monitoraggio sulla attuazione degli stessi e degli altri principi etici del sistema; la verifica delle liste di attesa e la promozione di interventi finalizzati alle loro riduzioni; la promozione dello sviluppo e la verifica sulla diffusione dell'istituto della certificazione essenzialmente di qualità, ma svolge attività di monitoraggio anche sotto il profilo dell efficienza e dell economicità. In questo complesso ambito di competenze si innescano le funzioni del Sistema nazionale di verifica e controllo sull assistenza sanitaria, istituito con decreto ministeriale 17 giugno 2006, con il compito di coordinare le numerose attività di tipo valutativo e le molteplici linee di monitoraggio esistenti nel Paese. L obiettivo è quello di fornire al SiVeAS tutte quelle abilità per svolgere, nel sistema sanitario, un ruolo di indirizzo prima, per la promozione di buone pratiche, e di verifica poi, a garanzia della quantità e della qualità dell assistenza sanitaria affinché venga erogata in condizioni di efficienza ed economicità. A tal proposito molto rilevante l attività di affiancamento del Ministero della salute per il monitoraggio degli accordi sui piani di rientro firmati da alcune Regioni con disavanzi strutturati della spesa sanitaria. Molto rilevanti i programmi pluriennali di investimenti: 1) Programma finanziato dall articolo 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67 per investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie volto alla riqualificazione del patrimonio edilizio e tecnologico pubblico e alla realizzazione di residenze sanitarie assistenziali. Il programma pluriennale di investimenti riguarda sia le regioni e le province autonome che gli Enti di cui all art. 4, comma 15, della legge n. 412 del 1991, e successive modificazioni (IRCCS, IZS, Policlinici universitari a gestione diretta, Ospedali Classificati e ISS). 2) Piano straordinario di interventi per la riorganizzazione e riqualificazione dell assistenza sanitaria nei grandi centri urbani finanziato dall articolo 71 della legge 23 dicembre 1998 n ) Programma nazionale per la realizzazione di strutture dedicate all assistenza palliativa e di supporto, prioritariamente per i pazienti affetti da patologia neoplastica terminale finanziato dal decreto-legge 28 dicembre 1998, n. 450 coordinato con la legge di conversione 26 febbraio 1999 n.39 recante Disposizioni per assicurare interventi urgenti di attuazione del Piano sanitario nazionale L art. 92, comma 17 della legge 23 dicembre 2000, n.388 ha esteso il finanziamento ad istituzioni ed organismi a scopo non lucrativo che svolgono attività nel settore dell assistenza sanitaria e socio-sanitaria. Altre attività fondamentali della Direzione generale riguardano la destinazione e utilizzazione dei fondi strutturali comunitari, l azione del nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici di cui all'art. 1 della legge 17 maggio 1999, n. 144 la competenza statale in materia di indennizzi ai sensi 23

24 della legge 25 febbraio 1992, n. 210 a soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie e da contagio con sangue e suoi derivati infetti. In materia di benefici economici stabiliti dalla legge 229/05. ai soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie. In materia di ricorsi proposti contro il giudizio delle Commissioni mediche ospedaliere ai sensi dell art. 5 della legge 210/92, procedimento complesso nel quale interviene l Ufficio Medico Legale che opera all interno della Direzione generale. La Direzione generale delle risorse umane e delle professioni sanitarie svolge le seguenti funzioni relativamente a: a) professioni sanitarie e risorse umane del Servizio sanitario nazionale b) vigilanza sugli ordini e sui collegi degli esercenti le professioni sanitarie e funzionamento della Commissione centrale per le professioni sanitarie c) supporto al rinnovo degli accordi riguardanti il personale sanitario a rapporto convenzionale d) promozione della professionalità attraverso programmi organici di formazione permanente e di aggiornamento e) rapporti, con l'autorità, del volontariato per la valorizzazione del «capitale sociale» f) rapporti con le Società medico-scientifiche e le loro federazioni. La Direzione generale del sistema informativo svolge le seguenti funzioni: a) individuazione dei fabbisogni informativi del Servizio sanitario nazionale e del Ministero b) informatizzazione dell'attività amministrativa del Ministero, gestione di osservatori e centri di documentazione e relativo monitoraggio c) rapporti con gli organismi incaricati delle attività informatiche nella pubblica amministrazione e con il Ministro per l'innovazione e le tecnologie d) elaborazione e verifica dei dati statistici relativi all'attività del Servizio sanitario nazionale e) relazione sullo stato sanitario del Paese 2 Elenco delle priorità politiche Verifica dei costi delle prestazioni, dei servizi e delle tipologie di assistenza ricompresi nei LEA tenuto anche conto della valutazione della loro appropriatezza. - Attività per l affiancamento delle Regioni in difficoltà e per il monitoraggio dei loro piani di rientro nonché per la verifica delle misure equivalenti proposte nel caso di mancato rispetto degli obiettivi intermedi di riduzione del disavanzo previsti dal piano di rientro. - Attività per l armonizzazione dei contenuti e della tempistica del Piano sanitario nazionale al finanziamento complessivo del Servizio Sanitario Nazionale per il triennio Attività di integrazione e cofinanziamento dei progetti regionali, attuativi del piano sanitario nazionale, contenenti linee di intervento in materia di sperimentazione del modello assistenziale case della salute, iniziative per la salute della donna e a favore delle gestanti, della partoriente e del neonato, malattie rare, implementazione della rete delle unità spinali unipolari, coerenti con le linee progettuali previamente indicate dal Ministro. - Individuazione di modelli organizzativi per assicurare, tramite l appropriatezza clinica ed organizzativa e la diffusione delle migliori pratiche, il miglioramento dei servizi sanitari ai cittadini e la riduzione dei tempi di attesa. - Valutazione delle tecnologie sanitarie in uso e delle innovazioni tecnologiche ad alto impatto economico da adottare per assicurare prestazioni più adeguate ai cittadini. - Ricognizione ed analisi di modelli organizzativi innovativi per l erogazione delle cure primarie e dei servizi territoriali/domiciliari ai fini della presa in carico e della continuità assistenziale dei pazienti dimessi e per l assistenza domiciliare integrata. - Sviluppo dell integrazione socio-sanitaria a partire dall assistenza alle persone non autosufficienti. - Interventi per il superamento dei divari tra sistemi sanitari regionali - con particolare riferimento all oncologia e alle malattie rare - e per la realizzazione di un programma per la promozione permanente della qualità del Servizio sanitario nazionale da verificarsi anche attraverso forme costanti e strutturate di monitoraggio del gradimento dei servizi da parte dei cittadini-utenti. - Riorganizzazione e potenziamento della rete delle cure primarie mediante la promozione di forme evolute di associazionismo tra i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta tra di loro e con la realtà distrettuale, con i medici della continuità assistenziale e con i medici del 118, anche allo scopo di migliorare le varie forme di assistenza domiciliare. 24

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA Aggiornamento delle Linee guida per la metodologia

Dettagli

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI d) relazioni bilaterali con la Turchia, i Paesi del Caucaso, le Repubbliche centrasiatiche e la Russia; e) temi trattati nell ambito delle Nazioni Unite e delle Agenzie Specializzate; f) temi relativi

Dettagli

Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute

Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute IPOTESI A Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute Art. 1. Al fine di garantire la nuova organizzazione dei servizi sanitari

Dettagli

Il Ministro della Difesa

Il Ministro della Difesa Il Ministro della Difesa M_D/GOIV/2013/CONT/A9-3/0000106 il r.d. 18 novembre 1923 n.2440, sull amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato; il r.d. 23 maggio 1924 n.827, che

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA L ENTE LOCALE/REGIONE.

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA L ENTE LOCALE/REGIONE. ALLEGATO A MODELLO DI PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA E L ENTE LOCALE/REGIONE. PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI RIGENERAZIONE

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2739 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali Presentata

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto

Dettagli

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

AUDIT AI SENSI DELL ARTICOLO 4, PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 PROCEDURA

AUDIT AI SENSI DELL ARTICOLO 4, PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 PROCEDURA REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE GENERALE SALUTE Unità Organizzativa Governo Della Prevenzione e Tutela Sanitaria Struttura Tutela della Persona, Promozione della Salute e Igiene Degli Alimenti AUDIT AI SENSI

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 luglio 2014. Ripartizione delle risorse relative al «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità» 2013-2014

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli

DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA (Delibera del Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2009)

DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA (Delibera del Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2009) DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA DECRETO n. 13 15 02 2010 OGGETTO: ASL RM/A - parere positivo ai sensi l art. 3 Decreto Commissariale n. U0016 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA VISTA la Legge costituzionale

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO DELLA SALUTE E IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITÀ SPORTIVE VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 2003, n. 129, e successive modificazioni

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 14812 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 77 del 18-05-2011 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 Accordi/Intese Stato-Regioni in materia sanitaria. Anno 2010. Recepimento.

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze Classificazione della spesa delle università per missioni e programmi VISTI gli articoli

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

BILANCIO DI MISSIONE 2012 RENDICONTO 2011

BILANCIO DI MISSIONE 2012 RENDICONTO 2011 AZIENDA USL DI RAVENNA BILANCIO DI MISSIONE 2012 RENDICONTO 2011 Gruppo di lavoro Coordinamento Milva Fanti Redazione dei capitoli Presentazione e conclusioni: Capitolo 1: Giuliano Silvi Capitolo 2: Gianni

Dettagli

L articolazione degli uffici di tipo B supporta l articolazione operativa per competenza ed in particolare:

L articolazione degli uffici di tipo B supporta l articolazione operativa per competenza ed in particolare: Riorganizzazione della struttura di supporto alle attività del CIV della V consiliatura e conseguenti modifiche al Regolamento di funzionamento del CIV Il regolamento di funzionamento del CIV prevede che

Dettagli

DIRETTORE AREA. Promocommercializzazione

DIRETTORE AREA. Promocommercializzazione ALLEGATO A - Organigramma delle strutture organizzative DIRETTORE Segreteria operativa del direttore AREA Contabile-amministrativa AREA Promocommercializzazione AREA Studi, Innovazione e Statistica ALLEGATO

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere;

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere; LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA VISTO il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e in particolare, l art. 16-ter che istituisce la Commissione nazionale

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DELLA SALUTE Testo aggiornato al 20 settembre 2013 Decreto ministeriale 26 marzo 2013 Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2013, n. 185 Contributo alle spese dovuto dai soggetti pubblici e privati e dalle società scientifiche

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n. Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 7 ottobre 2014, n. 647 Istituzione dell'osservatorio regionale per l'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni

Dettagli

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale. L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria

Dettagli

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere

Dettagli

Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager

Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager ALLEGATO A Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager tra: Regione Toscana, INAIL Toscana, Università degli Studi di Firenze, Pisa e Siena, Confindustria

Dettagli

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO E COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA GLI AMICI DEL RICICLO PROGETTO SPERIMENTALE DI COMUNICAZIONE AMBIENTALE NEL SETTORE DELLA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI

Dettagli

Oggetto: Individuazione delle Unità Operative di Nutrizione Artificiale Domiciliare nella Regione Lazio LA GIUNTA REGIONALE

Oggetto: Individuazione delle Unità Operative di Nutrizione Artificiale Domiciliare nella Regione Lazio LA GIUNTA REGIONALE Oggetto: Individuazione delle Unità Operative di Nutrizione Artificiale Domiciliare nella Regione Lazio LA GIUNTA REGIONALE Su proposta del Presidente della Regione Lazio, lo Statuto della Regione Lazio;

Dettagli

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ; Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione

Dettagli

SISTEMA DI INFORMAZIONE SUL CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA PREMIALITÀ

SISTEMA DI INFORMAZIONE SUL CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA PREMIALITÀ SISTEMA DI INFORMAZIONE SUL CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA PREMIALITÀ PAR.6.6.1 QCS 2000/06 TAVOLA DI MONITORAGGIO AMMINISTRAZIONI CENTRALI Legenda a fondo pagina PON TRASPORTI -Ministero delle Infrastrutture

Dettagli

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA Milano Milano LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA La legge 328/00 attribuisce agli enti locali, alle regioni ed allo Stato il compito di realizzare la programmazione degli interventi e delle risorse del sistema

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale proposta approvata nella seduta del 9 agosto 2002 Oggetto: Individuazione rete dei presidi regionali per le malattie rare e adempimenti regionali

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Il Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie

Il Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie Oggetto: Aggiornamento della determinazione 1875 del Modalità di erogazione dei farmaci classificati in regime di rimborsabilità in fascia H e in regime di fornitura OSP2, così come modificata dalla determinazione

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

COPTE DU CONTI //. VISTO il decreto legislativo 20 dicembre 2009, n.198, concernente l'attuazione dell'articolo 4 della legge 4

COPTE DU CONTI //. VISTO il decreto legislativo 20 dicembre 2009, n.198, concernente l'attuazione dell'articolo 4 della legge 4 i COPTE DU CONTI -SC I - UFFfCf0 CEI ; 7- -5 Bftì, 201? //. VISTO il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, recante "Attuazione della Legge 4 marzo 2009, n, 15, in materia di ottimizzazione della

Dettagli

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE BU51 24/12/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2015, n. 38-2535 Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 18 novembre 2005 - Deliberazione N. 1584 - Area Generale di Coordinamento N.

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Tra. Provincia di Potenza. Ufficio Scolastico Provinciale

PROTOCOLLO D INTESA. Tra. Provincia di Potenza. Ufficio Scolastico Provinciale PROTOCOLLO D INTESA Tra Provincia di Potenza Ufficio Scolastico Provinciale Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti (sede Provinciale di Potenza) Per promuovere e attuare - progetto di assistenza

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

Protocollo di intesa. tra

Protocollo di intesa. tra Protocollo di intesa tra L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) con Sede in Roma, Via IV Novembre, 144 (CF 01165400589), rappresentato dal Presidente Massimo De

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

RACCOLTA DEGLI EMENDAMENTI D AULA. PROPOSTE DI LEGGE N. 117-127 <<Interventi per garantire l accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore>>

RACCOLTA DEGLI EMENDAMENTI D AULA. PROPOSTE DI LEGGE N. 117-127 <<Interventi per garantire l accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore>> RACCOLTA DEGLI EMENDAMENTI D AULA sulle PROPOSTE DI LEGGE N. 117-127 Legge approvata nella seduta pomeridiana n. 207

Dettagli

FORUM P.A. SANITA' 2001

FORUM P.A. SANITA' 2001 FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

Protocollo di intesa. tra. L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) REGIONE LAZIO.

Protocollo di intesa. tra. L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) REGIONE LAZIO. Protocollo di intesa L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) tra e REGIONE LAZIO per l erogazione di prestazioni di assistenza sanitaria da parte dell istituto

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE INDICE PREMESSA ANALISI DELLE CRITICITA' TERRITORIALI AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro

REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro Art. 1 - Inviolabilità della dignità umana. 1. La Regione del Veneto

Dettagli

Oggetto: Prodotti senza glutine ai soggetti celiaci. Ampliamento delle modalità di erogazione. LA GIUNTA REGIONALE

Oggetto: Prodotti senza glutine ai soggetti celiaci. Ampliamento delle modalità di erogazione. LA GIUNTA REGIONALE Oggetto: Prodotti senza glutine ai soggetti celiaci. Ampliamento delle modalità di erogazione. LA GIUNTA REGIONALE Su proposta del Presidente della Regione Lazio, VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

COMPETENZE DEI SERVIZI. 1.1. Servizio Pianificazione strategica e Comunicazione (DL 21)

COMPETENZE DEI SERVIZI. 1.1. Servizio Pianificazione strategica e Comunicazione (DL 21) COMPETENZE DEI SERVIZI 1.1. Servizio Pianificazione strategica e Comunicazione (DL 21) a) la partecipazione, su delega dell Autorità di Gestione, ai Comitati di Sorveglianza nazionali e regionali, ai gruppi

Dettagli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale. Veterinaria - Settore LA GIUNTA REGIONALE

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale. Veterinaria - Settore LA GIUNTA REGIONALE O GG E TTO : Piano Regionale dei Controlli integrati in materia di sicurezza alimentare 2007-2010. N. 547 IN 23/05/2008 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA Visto il Regolamento (CE) n. 178/2002

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

Indicatori di realizzazione finanziaria SPESE DI FUNZIONAMENTO. Capacità d'impegno

Indicatori di realizzazione finanziaria SPESE DI FUNZIONAMENTO. Capacità d'impegno CDR 8 Pari opportunità MISSIONE 001 Organi Costituzionali a rilevanza Costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri Programma 003 Presidenza del Consiglio dei Ministri MISSIONE 024 Diritti Sociali,

Dettagli

l Accordo in sede di Conferenza unificata del 2 marzo 2000 per la riorganizzazione e il potenziamento dell educazione degli adulti;

l Accordo in sede di Conferenza unificata del 2 marzo 2000 per la riorganizzazione e il potenziamento dell educazione degli adulti; REGIONE PIEMONTE BU13 28/03/2013 Deliberazione della Giunta Regionale 4 marzo 2013, n. 17-5463 Presa d'atto a ratifica del Protocollo d'intesa sottoscritto tra il Ministero dell'istruzione, Universita'

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE PER LA IMPLEMENTAZIONE DELL ATTIVITA DI DIDATTICA E DI RICERCA ALL INTERNO DELLE

Dettagli

Legge accesso disabili agli strumenti informatici

Legge accesso disabili agli strumenti informatici Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata

Dettagli

L Assessore degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione riferisce quanto segue.

L Assessore degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione riferisce quanto segue. Oggetto: Definizione dell assetto organizzativo della Direzione generale della Protezione Civile e modifica dell assetto organizzativo della Direzione generale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.

Dettagli

IL DIRETTORIO DELLA BANCA D ITALIA

IL DIRETTORIO DELLA BANCA D ITALIA REGOLAMENTO DEL 18 LUGLIO 2014 Regolamento per l organizzazione e il funzionamento della Unità di Informazione Finanziaria per l Italia (UIF), ai sensi dell art. 6, comma 2, del d.lgs. 21 novembre 2007,

Dettagli

Ufficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare.

Ufficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare. Prot.n. 13320 Bologna, 07/10/2015 AVVISO PUBBLICO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE PER PERSONALE ATA DESTINATARIO DELL ATTRIBUZIONE DELLE POSIZIONI ECONOMICHE DI

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 216/20.12.2012 In vigore dal 1 febbraio 2013 SOMMARIO TITOLO I 3 Controllo Di

Dettagli

OGGETTO: Azienda USL RM/C parere positivo ai sensi dell art. 3 del Decreto Commissariale n. U0016 del 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA

OGGETTO: Azienda USL RM/C parere positivo ai sensi dell art. 3 del Decreto Commissariale n. U0016 del 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA DECRETO n. 4 del 18 01 2010 OGGETTO: Azienda USL RM/C parere positivo ai sensi dell art. 3 del Decreto Commissariale n. U0016 del 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA

Dettagli

LINEE GUIDA BUDGET. Premessa. 1) I Soggetti

LINEE GUIDA BUDGET. Premessa. 1) I Soggetti Pagina 1 di 7 LINEE GUIDA BUDGET Premessa Per processo di Budget o Budgeting si intende un sistema di controllo direzionale basato sulla negoziazione tra i Centri di Responsabilità aziendali ed i livelli

Dettagli

ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO

ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO Schema di disegno di legge recante: Delega al Governo per l emanazione di un testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e sicurezza sul lavoro bozza aggiornata al 30 dicembre 2006

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

Roma, 25/07/2013. e, per conoscenza, Circolare n. 113

Roma, 25/07/2013. e, per conoscenza, Circolare n. 113 Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Coordinamento Generale Medico Legale Roma, 25/07/2013 Circolare

Dettagli

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 958 Prot. n. U192 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: "Disciplina della formazione del personale operante nel Sistema di emergenza

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA:

DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA: DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA: FAMIGLIA PROFESSIONALE DI APPARTENENZA: GRADUAZIONE POSIZIONE: FINALITÀ

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 104 13/01/2014 Identificativo Atto n. 9 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI PER LA DIFFUSIONE NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE DI

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ Istituto Statale di Istruzione Superiore Devilla Dessì La Marmora - Giovanni XXIII Via Donizetti, 1 Via Monte Grappa, 2-07100 Sassari, Tel 0792592016-210312 Fax 079 2590680 REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei

Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei sistemi informativi di monitoraggio della Regione Azioni di miglioramento:

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 OGGETTO: Approvazione "Progetto di Sviluppo delle cure domiciliari

Dettagli