PIANO DI FATTIBILITÀ ECONOMICO FINANZIARIO
|
|
- Valentina Gentile
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 2013 PIANO DI FATTIBILITÀ ECONOMICO FINANZIARIO REALIZZAZIONE DEL POLO SPORTIVO - PALAGHIACCIO COMUNE DI VARESE FABIO AMATUCCI ALESSANDRA DE SABATO 25/04/2013
2 INDICE PARTE A INQUADRAMENTO CONCETTUALE 1. Il project finance per la realizzazione di nuove pag. 6 infrastrutture 1.1 Premessa I settori di intervento del project finance Il quadro normativo di riferimento e la procedura da 10 utilizzare 1.4 La valutazione economico-finanziaria delle operazioni 15 di project finance 1.5 Il piano economico-finanziario e il calcolo degli 17 indicatori di valutazione 1.6 L applicazione del project finance al settore sportivo: 22 caratteristiche e criticità 1.7 Altre esperienze di successo 23 PARTE B IL PROGETTO DI REALIZZAZIONE DEL POLO SPORTIVO 2 Il progetto di realizzazione del Polo sportivo pag Premessa. L attuale struttura Le ipotesi del Comune di Varese alla base del presente 31 studio 2.3 Le caratteristiche del progetto, ipotesi Le caratteristiche del progetto, ipotesi I parcheggi a servizio del Palaghiaccio 44 2
3 PARTE C ANALISI DELLA DOMANDA E DELL OFFERTA 3. L analisi della domanda e dell offerta pag Lo scenario di riferimento e l attività sportiva pag Individuazione e valutazione del bacino d utenza e 55 stima della domanda 3.3 Analisi dell offerta Un analisi comparata. I Palazzi del Ghiaccio nella Regione Lombardia e le strutture sportive (piscine e 73 fitness) Introduzione I Palazzi del Ghiaccio in Regione Lombardia Le strutture fitness e piscine nella Provincia di Varese 81 PARTE D IL PROGETTO DI REALIZZAZIONE DEL POLO SPORTIVO IPOTESI PROGETTUALE 3 4. Il modello economico-finanziario del Palazzo del Ghiaccio (Ipotesi 3) pag Premessa Lo studio di fattibilità. Il modello economicofinanziario I risultati del modello 102 PARTE E CONCLUSIONI 5 Conclusioni. La fattibilità dell operazione di project finance per il Nuovo palazzo del Ghiaccio 5.1 Premessa. I vantaggi dell operazione di project finance pag
4 5.2 Considerazioni di sintesi e spunti conclusivi 117 4
5 PIANO DI FATTIBILITÀ ECONOMICO FINANZIARIO REALIZZAZIONE DI UN POLO SPORTIVO COMUNE DI VARESE PARTE A INQUADRAMENTO CONCETTUALE 5
6 1. ll project finance per la realizzazione di nuove infrastrutture 1.1 Premessa Nel corso degli ultimi anni, le amministrazioni pubbliche ricorrono con sempre maggiore frequenza alle operazioni di project finance per la realizzazione dei propri investimenti. Il project finance rappresenta non tanto un nuovo strumento di finanziamento, quanto una nuova filosofia ed una nuova cultura nel finanziamento delle infrastrutture pubbliche; esso è basato sulla fattibilità del progetto e sulle sue prospettive economicofinanziarie, ovvero sull attitudine del progetto a remunerare, attraverso i proventi generati, i capitali a vario titolo presenti nell iniziativa: capitale proprio degli azionisti, capitale di debito da parte dei finanziatori. In questo modello passano, così, in secondo piano, la valutazione dell azienda che richiede il prestito, la sua situazione economicopatrimoniale e le garanzie (reali, patrimoniale e personali) da questa fornite. La capacità di aggregare risorse intorno alla realizzazione e allo sfruttamento economico dell iniziativa trova dunque giustificazione nel progetto in sé e nella sua capacità di ripagare le risorse in esso investite, con ragionevole attendibilità. Di conseguenza, il project finance presenta le seguenti caratteristiche: il rimborso dei finanziamenti contratti è garantito solo ed unicamente dalle attività del progetto e dal capitale di rischio dei soggetti che intervengono nell operazione; la valutazione della capacità di rimborso del debito è principalmente basata sulle previsioni di reddito dell iniziativa finanziata e non sull affidabilità economicopatrimoniale dei promotori; pertanto l iniziativa viene realizzata mediante la costituzione di una società di progetto, costituita unicamente dai soggetti protagonisti dell iniziativa (imprese di costruzione, di gestione, di fornitura) che isoli e protegga l opera dalle altre attività dei promotori; l iniziativa prevede un equo trasferimento dei rischi tra i soggetti coinvolti, secondo il principio di efficienza ed economicità. 6
7 1.2 I settori di intervento del project finance Se quanto visto in precedenza rappresenta una definizione sintetica dell operazione, occorre chiarire come i modelli applicativi si differenzino notevolmente in base sia alle diverse tipologie di infrastrutture da realizzare, sia al loro livello di remuneratività. In particolare, si possono individuare tre tipologie di opere, a fronte delle quali il ruolo dell ente pubblico e il grado di coinvolgimento delle imprese private sono differenti: opere autoremunerative, o a tariffazione diretta sull utenza; opere parzialmente remunerative, collegate ad un contributo pubblico a fondo perduto; opere non remunerative, o a tariffazione sulla pubblica amministrazione. I primi due casi costituiscono le ipotesi classiche di applicazione del project finance, in cui l amministrazione pubblica non interviene direttamente nel finanziamento dell investimento, ma ne assume il ruolo di responsabile. Nel primo caso (modello definito D.B.O.T., ossia Design, Build, Operate, Transfer), perché si possa ricorrere al project finance, è necessario che, attraverso l opera da realizzare, si offra un servizio fruibile ad un utente disposto a pagare una tariffa. A queste condizioni, il project finance si adatta in modo particolare ad alcuni settori di intervento pubblico, in quanto: la domanda di servizi è sufficientemente stabile da consentire adeguati livelli di redditività a un rischio contenuto; la determinazione dei costi degli investimenti e di gestione è prevedibile con un buon grado di sicurezza La tecnica in esame è quindi applicabile, in primo luogo, ad alcune categorie di infrastrutture e programmi integrati, in cui risultano prevalenti le opere dotate di una rilevanza economica, in grado, cioè, di generare un reddito attraverso la gestione (tariffe, pedaggi, ecc.). Gli investimenti in project finance sono, cioè, caratterizzati da una struttura tariffaria che permette il rientro economico-finanziario dei progetti. In generale 1, le opere che rientrano in questa prima categoria fanno riferimento a: 1 Naturalmente non è possibile determinare a priori quali categorie di opere possono essere remunerative, ma dipende dal livello di domanda, dalla dimensione dell intervento, dal livello dei costi, dalla legislazione specifica, ecc; è possibile, tuttavia, individuare alcune opere che, ad oggi, in Italia, sono risultate remunerative. 7
8 opere di supporto a servizi di pubblica utilità, quali servizi idrici, reti di distribuzione del gas, sistemi di trattamento e smaltimento dei rifiuti, infrastrutture per l energia (cogenerazione, teleriscaldamento, impianti eolici, ecc.); interventi di piccole dimensioni, prevalentemente urbani, che soddisfano bisogni largamente diffusi sul territorio e consentono un elevato grado di copertura dei costi finanziari attraverso la gestione, quali parcheggi, centri commerciali, metropolitane, opere cimiteriali, opere di trasporto. Il secondo caso (Design, Build, Operate, Subsidize, Transfer (D.B.O.S.T.) è invece collegato ad opere in cui le tariffe (per motivi di mercato o di ordine sociale) risultano inadeguate a coprire e remunerare gli investimenti effettuati. In questo caso, è possibile realizzare una operazione complessa, in cui l opera affidata all impresa privata sia accompagnata da un prezzo integrativo, versato dall amministrazione pubblica, che può assumere una doppia natura: contributo finanziario a fondo perduto (denaro), in grado di consentire la remunerazione dell intervento realizzato, integrando le risorse del soggetto privato; diritto di proprietà o di godimento (ad esempio, diritto di superficie) su qualunque bene immobile, della pubblica amministrazione, che non sia più di interesse pubblico 2. In questo caso, le opere trasferite al privato, a titolo definitivo o in gestione, permettono una sorta di compensazione con progetti economicamente non sostenibili. La remunerazione per il soggetto privato avviene attraverso la gestione dell intero insieme di opere. In questa seconda categoria potrebbe, teoricamente, rientrare qualunque tipologia di opera, in quanto la remunerazione dell intervento è ad essa scollegata e deriva dall intervento integrativo previsto da parte dell amministrazione pubblica; tuttavia, nell esperienza italiana, tale modello è stato utilizzato per: edilizia scolastica, pre-scolastica ed interventi ad essa collegati (scuole materne; scuole, convitti e residenze per studenti); 2 La norma, infatti, prevede che a titolo di prezzo, i soggetti aggiudicatori possono cedere in proprietà, o diritto di godimento beni immobili, la cui utilizzazione sia strumentale o connessa all opera da affidare in concessione, nonché beni immobili che non assolvono più a funzioni di pubblico interesse. 8
9 strutture di medie dimensioni, prevalentemente urbane, quali impianti sportivi e ricreativi (centri natatori, palasport, ecc.); strutture collegate a settori particolari, quali strutture turistico-alberghiere, centri culturali, biblioteche, porti turistici; infrastrutture di trasporto di grandi dimensioni, quali aeroporti, stazioni ferroviarie. Il terzo caso di applicazione della tecnica del project finance (Design, Build, Operate, Subsidize, Lease, Transfer (B.O.S.L.T.) rappresenta un modello anomalo, in quanto è previsto per opere in cui il beneficiario ultimo non è la collettività, bensì l ente pubblico stesso: si tratta di opere destinate all utilizzo e alla gestione diretta da parte della pubblica amministrazione, in quanto funzionali alla erogazione di pubblici servizi. Tra queste opere rientrano: edilizia sanitaria (ospedali e altre strutture sanitarie); edilizia penitenziaria; edilizia scolastica; edifici pubblici (sedi delle amministrazioni, caserme, tribunali). In questo caso, si parla di opere a tariffazione sulla pubblica amministrazione in quanto il soggetto privato non si interfaccia direttamente con l utente finale (e non riceve, quindi, alcuna tariffa), bensì viene remunerato dal soggetto pubblico per gli spazi e i servizi di supporto forniti, attraverso un canone di gestione, integrato, eventualmente, da un contributo a fondo perduto; l erogazione dei servizi alla collettività avviene direttamente da parte delle amministrazioni pubbliche che ne sono titolari. Il coinvolgimento dell impresa privata è finalizzato alla realizzazione dell infrastruttura (struttura sanitaria, caserma, edificio pubblico), al mantenimento funzionale delle opere e all erogazione eventuale di servizi a supporto dell attività core (i servizi accessori). In questo modello viene anche prevista l erogazione, da parte dell operatore privato, di servizi/beni commerciali (attività commerciali, servizi di ristorazione, parcheggi) diretti all utenza finale; in questo caso, la remunerazione avviene attraverso il pagamento di tariffe di mercato totalmente a carico dell utente. 9
10 Tabella 1.1. Tipologie di opere e modelli Tipologia di opere Modello di riferimento Proventi per concessionario A tariffazione sull utenza D.B.O.T. Tariffe Con contributo pubblico D.B.O.S.T. Tariffe, prezzo A tariffazione sulla pubblica amministrazione D.B.O.S.L.T. Tariffe, prezzo, canone 1.3 Il quadro normativo di riferimento e la procedura da utilizzare Dal punto di vista giuridico, lo strumento utilizzato per un operazione di project finance è la concessione di costruzione e gestione, nata con l obiettivo di coinvolgere le imprese private nell ideazione e realizzazione di infrastrutture e servizi pubblici. Attraverso tale strumento, l amministrazione pubblica (concedente) interessata alla realizzazione di una infrastruttura, rilascia ad una società privata (concessionaria) una concessione che prevede (Figura 1.1) l obbligo per il concessionario di progettare e costruire l opera attraverso risorse proprie (capitale di rischio e capitale di debito); il diritto di gestirla economicamente, per tutta la durata della concessione, ai fini della remunerazione dell investimento iniziale; il conseguente trasferimento dell opera all ente pubblico titolare del servizio, al termine della concessione. 10
11 Figura 1.1 Modello base della concessione di costruzione e gestione Costruttore Pubblica amministrazione concedente Gestore Fornitore CONCESSIONARIO SOCIETÀ DI PROGETTO Finanziatore Clienti/ Utenti La principale caratteristica del modello della concessione consiste nel pieno coinvolgimento del soggetto privato, non solo nella fase di costruzione, ma soprattutto nell ideazione, progettazione e gestione dell opera, in una prospettiva di ripartizione dei rischi tra i diversi attori in gioco: al concessionario si richiede di provvedere al finanziamento dell infrastruttura e di assumersi la responsabilità gestionale della stessa. L assegnazione della concessione alla società di progetto avviene attraverso una procedura ad evidenza pubblica: si possono avere due differenti schemi procedurali, a seconda del grado di definizione dell intervento da parte dell amministrazione pubblica: modello a bassa definizione pubblica (procedura con promotore), previsto dall art. 153 e ss. del Codice dei Contratti (d.lgs. 163/06 e s.m.i.); modello ad alta definizione pubblica, previsto dall articolo 143 del Codice dei Contratti; In entrambi i casi, l oggetto del rapporto tra amministrazione pubblica e concessionario privato è l affidamento di una concessione di progettazione, costruzione e gestione, con la differenza che, nel primo modello, gli elementi essenziali dell operazione 11
12 (progettazione preliminare, schema di massima degli accordi contrattuali, definizione degli aspetti economico-finanziari dell iniziativa) sono definiti dall amministrazione pubblica e sono posti a base della successiva gara pubblica di affidamento della concessione; nel secondo, l amministrazione si limita a definire uno schema di massima dell intervento, lasciando al soggetto privato (promotore) la definizione dell intervento (progettazione preliminare, modalità e caratteristiche di gestione del servizio, bozza di contratti di convenzione, piano economico-finanziario), riservandosi la sola facoltà di valutazione della proposta L affidamento del project finance attraverso la figura del Promotore Un elemento di rilievo nel modello della finanza di progetto è rappresentata dalla figura del promotore di opere pubbliche (art. 153 d. lgs. 163/06), ossia di quei soggetti che possono proporre alle amministrazioni pubbliche la realizzazione, con risorse totalmente o parzialmente private, di infrastrutture aventi carattere imprenditoriale, già inserite nel programma triennale e negli strumenti di programmazione. L individuazione dell aggiudicatario della concessione attraverso la figura del promotore avviene a seguito di una procedura complessa, che prevede differenti alternative, a scelta dell amministrazione pubblica. Per chiarezza, possono essere distinte in: a) procedura a gara unica (art. 153, c. 3); b) procedura a doppia gara e prelazione (art. 153, c. 15); Sulla base del nuovo quadro normativo, le procedure sono sintetizzabili in alcune fasi sequenziali. Il punto di partenza, comune alle due procedure, consiste nella programmazione degli interventi da realizzare, ossia nell inserimento delle opere da realizzare nella programmazione triennale, ovvero negli strumenti di programmazione formalmente approvati dall ente pubblico. La vera novità della disciplina consiste nell obbligo, da parte dell amministrazione pubblica, di inserire l opera, negli strumenti di programmazione, solo attraverso la redazione di uno specifico studio di fattibilità. Spetta all ente redigere, per ciascuna iniziativa, uno studio di fattibilità tecnica, economica e finanziaria, indispensabile per comprendere se esistano le condizioni per 12
13 un coinvolgimento dei soggetti privati, quali siano le eventuali fonti di ricavo aggiuntive da aggregare all iniziativa per migliorarne la redditività complessiva, se e in quale misura sia previsto un contributo pubblico. Lo studio di fattibilità deve contenere una bozza di piano economico-finanziario, sia per consentire, successivamente, una uniformità di valutazioni, sia per fornire ai potenziali promotori linee guida su come impostare l operazione, su alcuni valori fondamentali che possono differire molto tra i singoli promotori e creare disparità di valutazione, sia, infine, per permettere all amministrazione di conoscere l operazione e profili di convenienza, per facilitare la valutazione e negoziazione con il promotore 3. Procedura a gara unica (art. 153, c. 3, d.lgs. 163/06) Dopo aver definito gli interventi da realizzare, l amministrazione effettua una gara per la ricerca del promotore, sulla base dello studio di fattibilità. Entro i termini indicati dal bando, i soggetti interessati possono presentare offerta per candidarsi ad essere nominati promotore. Le offerte devono contenere elementi tali da consentire di valutarne la validità: lo studio di inquadramento territoriale ed ambientale; lo studio di fattibilità (convenienza economica del progetto: analisi della domanda, analisi dell offerta, analisi delle alternative di carattere economico e progettuale, analisi della fattibilità tecnica, finanziaria, normativa, ambientale; ipotesi relative ai costi, attinenti la fase di costruzione, gestione e manutenzione, modalità e tempi di adeguamento della struttura tariffaria); il progetto preliminare; una bozza di convenzione; il piano economicofinanziario, asseverato da un istituto di credito; la specificazione delle caratteristiche del servizio e della gestione. Valutando le offerte secondo i criteri definiti nel bando di gara, l amministrazione redige una graduatoria e sceglie il promotore. In questa fase, l amministrazione può richiedere al promotore di apportare modifiche al progetto preliminare presentato (e conseguentemente a tutti gli elementi dell offerta, compreso il piano economico-finanziario). Se il promotore accetta le modifiche (o se non sono richieste modifiche all offerta presentata dal promotore), questi si aggiudica direttamente la concessione, senza ulteriori procedure concorsuali. Qualora, invece, il 3 Secondo le indicazioni fornite dall Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (Determinazione n. 1, 14 gennaio 2009), lo studio di fattibilità deve consentire, in particolare, l individuazione: a) dell importo presunto dell intervento, ricavato o da un computo metrico estimativo di massima o da un calcolo sommario, applicando alle quantità di lavori i costi unitari o sulla base di parametri desumibili da interventi similari; b) del valore complessivo dell investimento su cui calcolare la percentuale del 2,5 %, quale limite massimo del costo di predisposizione delle offerte; c) delle categorie generali e specializzate dei lavori e delle classifiche delle opere da realizzare. 13
14 promotore non dovesse accettare le modifiche, l amministrazione pubblica ha la facoltà di richiedere progressivamente ai concorrenti successivi in graduatoria l accettazione delle modifiche al progetto presentato dal promotore, alle stesse condizioni ad esso proposte e non accettate. In questo caso, il soggetto che accetta si aggiudica la concessione. Procedura con diritto di prelazione (art. 153, c. 15, d.lgs. 163/06) In alternativa, l amministrazione può ricorrere ad un percorso differente: il bando di ricerca del promotore, comunque basato su un piano di fattibilità realizzato dall amministrazione, comporta il riconoscimento al promotore di un diritto di prelazione e non l aggiudicazione del contratto; dopo aver approvato il progetto presentato dal promotore, l amministrazione bandisce una nuova procedura selettiva, ponendo a base di gara il progetto preliminare approvato e le condizioni economiche e contrattuali offerte dal promotore, con il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa; se non viene presentata alcuna offerta migliorativa di quella del promotore, il contratto è aggiudicato a quest ultimo. Se, invece, vengono presentate una o più offerte valutate economicamente più vantaggiose di quella del promotore posta a base di gara, quest ultimo può, entro quarantacinque giorni dalla comunicazione dell amministrazione aggiudicatrice, adeguare la propria proposta a quella del migliore offerente, aggiudicandosi il contratto. Se il promotore non esercita il diritto di prelazione l amministrazione aggiudicatrice gli rimborsa, a spese dell aggiudicatario, le spese sostenute nella misura massima del 2,5 per cento del valore dell investimento L affidamento del project finance attraverso la procedura tradizionale (senza Promotore) La procedura di selezione del concessionario su iniziativa pubblica è scomponibile in due fasi sequenziali: a) Programmazione degli interventi da realizzare e progettazione Una corretta programmazione da parte dell ente pubblico rappresenta il punto di partenza per avviare una procedura di finanza di progetto; a differenza della procedura con il promotore, è la pubblica amministrazione a doversi accollare gli oneri per la predisposizione del progetto preliminare relativo all intervento da realizzare e degli studi di fattibilità (tecnici, economico-finanziari, geologici, sismici) idonei a presentare 14
15 l iniziativa al mercato. Nel modello della concessione, l ente pubblico deve predisporre anche un piano economico-finanziario e una bozza della convenzione di concessione. b) Gara per la scelta del concessionario Una volta acquisito il progetto preliminare e gli studi integrativi (indagini geologiche, geotecniche, idrologiche e sismiche), l ente procede all affidamento della concessione, attraverso una procedura di gara (procedura aperta o ristretta). Questa comprende la pubblicazione del bando di gara, la selezione dei concorrenti da invitare alla gara (fase di prequalifica), la redazione dei rimanenti documenti di gara, l inoltro delle lettere di invito ai concorrenti selezionati, la preparazione delle offerte da parte dei concorrenti, la valutazione delle stesse da parte dell ente pubblico, l aggiudicazione della gara. La normativa dispone che l affidamento in concessione avvenga con il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa, prendendo in considerazione i seguenti elementi, variabili in relazione all opera da realizzare: valore economico e finanziario della controprestazione; valore tecnico ed estetico dell opera progettata; tempo di esecuzione dei lavori; rendimento; durata della concessione; modalità di gestione e livello delle tariffe da praticare all utenza. È esplicitamente ammesso, inoltre, che l offerta possa avere ad oggetto anche proposte di varianti al progetto posto a base di gara. Naturalmente, dovranno essere indicati nel capitolato speciale d appalto o nel bando di gara, i pesi degli elementi sopra indicati, in modo tale da individuare, con un unico parametro numerico, l offerta più vantaggiosa. 1.4 La valutazione economico-finanziaria delle operazioni di project finance La realizzazione di operazioni di project finance è subordinata alla capacità di elaborare e gestire soluzioni articolate a problemi complessi. Come visto in precedenza, lo strumento, infatti, impone di introdurre nel processo di analisi: 1. la previsione di scenari evolutivi differenziati; 2. la configurazione di possibili combinazioni alternative di forme di finanziamento, garanzie e strutture societarie; 3. la valutazione degli impatti degli uni e delle altre sul progetto, e in particolare sui costi, sui ricavi, sui flussi monetari attesi dalle diverse ipotesi. 15
16 Il risultato di questa analisi si sostanzia in un business plan, nel quale dinamiche economiche e dinamiche finanziarie vengono ad interagire strettamente. Ad esso si perviene attraverso la scomposizione del progetto in fasi sequenziali ed una analisi puntuale dei fabbisogni e dei rendimenti attesi, qualificati anche alla luce della probabilità associata al verificarsi delle diverse ipotesi. Dal punto di vista operativo, le valutazioni appena effettuate si traducono in sofisticate ipotesi di conti economici e di flussi di cassa, redatte in modo da prendere in considerazione i rischi associabili all iniziativa. La ratio sottostante a tale strumento consente di comprendere come la qualità della valutazione economico-finanziaria (intesa in senso dinamico, ovvero come processo nell ambito del quale si identificano via via soluzioni alternative che massimizzano il beneficio atteso per i diversi attori) costituisca una delle principali condizioni di successo dell iniziativa, insieme alla capacità di identificare le forme tecniche più adeguate a distribuire il rischio, mantenendo un atteggiamento di collaborazione (e dunque di condivisione dei benefici e degli oneri emergenti). L analisi dell aspetto finanziario costituisce, quindi, il momento più delicato di un operazione di project finance. Sia nel caso che l iniziativa provenga dall ente pubblico, sia nell ipotesi di sponsor privati, deve essere redatto un piano economico finanziario che evidenzi l attitudine del progetto a generare reddito sufficiente a ripagare il debito e a creare valore per gli azionisti. La convenienza economica si misura determinando la redditività del progetto; la fattibilità finanziaria rappresenta, invece, la possibilità di reperire i capitali necessari per intraprendere l iniziativa e di misurare il loro grado di remunerazione. 16
17 1.5 Il Piano economico-finanziario e il calcolo degli indicatori di valutazione Per il calcolo degli indicatori di valutazione dei progetti, è opportuno individuare i flussi di cassa del progetto, sulla base di schemi contabili classici riclassificati a tal fine. Tale metodologia è tipicamente quella utilizzata nei modelli finanziari, poiché le proiezioni di conto economico e di stato patrimoniale permettono di ricavare tutti gli elementi necessari per la loro determinazione. In linea generale, prima di procedere al calcolo dei flussi di cassa, occorre ottenere una misura del reddito operativo, secondo lo schema mostrato in Tabella 1.2. Tabella 1.2. Schema di determinazione del reddito operativo + Ricavi di gestione Costi operativi = Reddito lordo (EBDIT) Ammortamento = Reddito operativo (EBIT) +/ Gestione finanziaria (oneri finanziari) Gestione straordinaria (Accantonamenti) Gestione fiscale (imposte) = Reddito netto La differenza tra il totale dei ricavi e quello dei costi diretti determina il margine o reddito lordo (nella terminologia anglosassone EBDIT, Earn Before Depreciation Interest and Taxes), che rappresenta il reddito prodotto dal progetto, indipendentemente dal calcolo degli ammortamenti e dei costi della gestione finanziaria e fiscale. Sottraendo gli ammortamenti al reddito lordo, si ottiene il reddito operativo (EBIT - Earn Before Interest and Taxes), che viene considerato il reddito a disposizione del progetto per restituire il finanziamento, comprensivo di interessi, e per provvedere alla gestione fiscale. Infine, tale valore, depurato delle gestione finanziaria e fiscale, origina il reddito netto. La determinazione dei flussi di cassa (tabella 1.3), si ottiene partendo dal reddito operativo. Aggiungendo al reddito operativo il valore degli ammortamenti, e sottraendo le imposte, si ottiene il flusso monetario della gestione corrente relativo al progetto. 17
18 Dovendo calcolare un flusso di cassa, è chiaro che il valore degli ammortamenti va sommato al reddito operativo, in quanto l ammortamento rappresenta un costo operativo a fronte del quale, però, non si è avuta alcuna variazione di cassa. Tabella 1.3. Schema di valutazione dei flussi di cassa + Reddito operativo (EBIT) + Ammortamento Imposte = Flusso monetario della gestione corrente +/ Variazione di capitale circolante = Flusso di cassa della gestione corrente Investimenti = Flusso di cassa netto (Net cash flow) Aggiungendo la variazione di circolante (ossia la differenza tra le entrate e le uscite a breve termine), si ottiene il flusso di cassa della gestione corrente. Ad esso va sottratto il valore degli investimenti programmati (o aggiunto il valore di eventuali disinvestimenti), ossia le uscite che vengono effettuate per la realizzazione del progetto. Si ottiene, in questo modo, il flusso di cassa netto, ossia il flusso a disposizione del progetto per rimborsare il servizio del debito e per remunerare gli azionisti. In questo flusso vanno esclusi gli oneri finanziari. Infatti, in linea generale gli oneri finanziari, essendo riconducibili ad operazioni di finanziamento, sono da escludere, poiché si valuta un operazione di investimento che, come tale, è tesa ad individuare il flusso delle risorse da essa generato od assorbito. Va peraltro osservato che i suddetti oneri vengono considerati nell ambito della determinazione del tasso di attualizzazione, vale a dire nel costo del capitale che, come noto, rappresenta anche il costo d uso dei mezzi finanziari. Pertanto, la loro imputazione nel budget economico, qualora avvenisse, comporterebbe una duplicazione del calcolo di convenienza. Sulla base della determinazione dei flussi di cassa, si procede al calcolo degli indicatori fondamentali di valutazione del progetto: 18
19 Valore attuale netto del progetto (VAN di progetto) Il VAN è il valore che assume la somma dei flussi di cassa attualizzati generati dal progetto durante la gestione. È l indicatore più utilizzato per la valutazione economica di un progetto, perché considera i flussi di cassa futuri, la loro distribuzione temporale ed il valore finanziario nel tempo. Il criterio di decisione basato sul VAN prevede l accettazione di un progetto di investimento qualora il VAN sia positivo e la sua rinuncia in caso contrario: solo se il VAN è positivo, infatti l investimento è in grado di generare ritorni superiori alle risorse impiegate nel progetto. Oltre al VAN di progetto, è opportuno valutare anche il VAN del capitale di rischio versato dagli azionisti (VAN equity). Questo valore fornisce una valutazione del ritorno finanziario per gli azionisti derivante dalla gestione del progetto. Tasso interno di rendimento (TIR) Il TIR esprime, in media, il tasso di rendimento dei flussi di cassa di un investimento. Esso è una misura accurata, in quanto considera i flussi monetari e la loro distribuzione temporale; esso ha inoltre il pregio di essere espresso in termini percentuali e di essere quindi di immediata interpretazione. Il significato del TIR è quello di rappresentare il rendimento lordo di un progetto di investimento. Perché un progetto sia valido, il TIR (che rappresenta il rendimento del progetto) deve essere superiore al tasso di attualizzazione del capitale (che ne rappresenta il costo). Anche in questo caso, è opportuno calcolare anche il TIR del capitale proprio degli azionisti. Il TIR equity fornisce il rendimento lordo dei flussi di cassa generati dal progetto rispetto al capitale versato dalla società di progetto. L amministrazione pubblica deve prestare particolare attenzione alla valutazione dei valori di equilibrio del Van e del TIR, per evitare di scaricare sulla collettività (tariffe troppo elevate), sulle spese correnti, con riflessi sulla rigidità gestionale (eventuale prezzo) o sulle generazioni future (durata della concessione) margini di redditività eccessivi. Occorre ricordare, infatti, che per il calcolo delle tariffe, in linea generale, si deve tener conto di alcuni criteri 4 : 4 Tali criteri, dettati dal d.lgs. 267/2000 per i servizi pubblici, vengono solitamente utilizzati dalle aziende pubbliche come regola di calcolo delle tariffe. 19
20 la rispondenza tra costi e ricavi in modo da assicurare l integrale copertura dei costi, compresi gli oneri di ammortamento tecnico-finanziari; l equilibrato rapporto tra i finanziamenti raccolti e il capitale investito; l entità dei costi di gestione, in relazione anche agli investimenti e alla qualità dei servizi; l adeguatezza della remunerazione del capitale investito, coerente con le prevalenti condizioni di mercato. Soprattutto la garanzia di una adeguata remunerazione, in linea con le condizioni di mercato, impone all azienda pubblica una particolare attenzione agli indicatori di redditività dei progetti (TIR, VAN), al fine di evitare che, attraverso condizioni favorevoli all azienda privata, questa possa godere di margini di profitto eccessivi, a danno della collettività. Pertanto, il Van deve essere superiore al valore di zero, ma nel suo immediato intorno, in quanto già il tasso di attualizzazione tiene conto di tutti i possibili rischi del progetto (in generale, sono consentiti valori del Van pari ad un valore non superiore al 5%-7% del valore dell investimento); lo stesso dicasi per il TIR; il suo valore esprime il rendimento lordo del progetto e deve essere quindi equo rispetto agli andamento del mercato, per progetti di dimensione e rischio analogo. Tasso di attualizzazione Ai fini della determinazione del valore attuale netto (VAN), occorre considerare il tasso di attualizzazione al quale scontare i flussi di cassa futuri della gestione della struttura. In via di massima, il tasso da utilizzare è quello che esprime il tasso di remunerazione medio richiesto dai diversi soggetti coinvolti: il tasso deve, cioè, considerare la capacità del progetto di remunerare sia il capitale di rischio dei promotori, sia il capitale di debito; esso, inoltre, deve tener conto anche del rischio operativo del progetto e presuppone, quindi, una profonda conoscenza relativa all andamento tecnologico, ai fattori competitivi del settore di riferimento, al mercato in cui il progetto viene realizzato. Vi sono numerosi approcci alla scelta del costo del capitale relativo ad un investimento, ma il più diffuso, sia dal punto di vista teorico che applicativo, è quello del costo medio ponderato del capitale, il WACC (Weight Average Cost of Capital). Esso rappresenta il costo del capitale nelle sue diverse componenti, il capitale di debito 20
PROJECT FINANCING Alla luce del terzo decreto correttivo al Decreto Legislativo 163/06. Bologna, 4 maggio 2009 Avv. Dover Scalera
PROJECT FINANCING Alla luce del terzo decreto correttivo al Decreto Legislativo 163/06 Bologna, 4 maggio 2009 Avv. Dover Scalera 1 NOZIONE Il Project Financing (PF) è un operazione di finanziamento tesa
DettagliI contributi pubblici nello IAS 20
I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,
DettagliNote per la corretta compilazione dell analisi finanziaria
!"#$%&'()* +,,-+,,./001%+,,./+,,.* 2 Note per la corretta compilazione dell analisi finanziaria Il piano economico e finanziario è uno studio previsionale che prende in considerazione le diverse azioni
DettagliValutazione degli investimenti aziendali
Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Valutazione degli investimenti aziendali Capitolo 18 Indice degli argomenti 1. Definizione e classificazione degli investimenti 2. I profili
DettagliIl Project Financing per il Social Housing: profili generali
Il Project Financing per il Social Housing: profili generali Dott. Livio Pasquetti Studio Paratore Pasquetti & Partners Seminario introduttivo Strumenti finanziari alternativi per l»edilizia residenziale
DettagliLa gestione aziendale, il reddito e il patrimonio
1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa
DettagliCapo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente
Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18
DettagliDati significativi di gestione
36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliLa riclassificazione del bilancio d esercizio
La riclassificazione del bilancio d esercizio Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap. 4 1 Il bilancio pubblico. Il sistema informativo di bilancio secondo
DettagliFUSIONI E ACQUISIZIONI
FUSIONI E ACQUISIZIONI 1. Fusioni e acquisizioni: concetti introduttivi 2. Il valore del controllo di un impresa 3. La redditività di un acquisizione 4. Alcuni tipi particolari di acquisizioni: LBO, MBO
DettagliDati significativi di gestione
182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliMILLE CANTIERI PER LO SPORT. 150 milioni di euro di finanziamenti a tasso zero per mettere a nuovo gli impianti sportivi di base
150 milioni di euro di finanziamenti a tasso zero per mettere a nuovo gli impianti sportivi di base 500 spazi sportivi scolastici e 500 impianti di base, pubblici e privati «1000 Cantieri per lo Sport»
DettagliLa riforma del servizio di distribuzione del
CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali
DettagliOlbia Costa Smeralda
Aeroporto Olbia Costa Smeralda GEASAR S.p.A. CONCESSIONE DI COSTRUZIONE E GESTIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 993,60 kw PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO DI MASSIMA 1 - PREMESSE La Geasar SpA, società di
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI INGEGNERIA GESTIONALE. I quozienti di bilancio
I quozienti di bilancio I quozienti di bilancio servono a valutare l andamento della redditività e dell economicità dell attività aziendale. I quozienti si possono comparare nel tempo e gli indici utili
DettagliMARGHINE LA FRONTIERA VERDE
MARGHINE Piano d Azione per l Energia Sostenibile della Comunità Pioniera del Marghine ALLEGATO A.2 ANALISI ECONOMICO-FINANZIARIA DELLE AZIONI CHIAVE DICEMBRE 2012 PAES Piano d Azione per l Energia Sostenibile
DettagliIAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari
IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari Roma, marzo/maggio 2015 Finalità e ambito di applicazione Un investimento immobiliare è una proprietà immobiliare posseduta per: Percepire canoni d affitto Ottenere
DettagliIl Project Financing
Il Project Financing Agenda 1. Introduzione 2. Rischi del progetto 3. Le fonti di finanziamento del progetto 4. I soggetti coinvolti 5. Le garanzie 6. Il PF in Italia Master di I livello in Finanza aziendale
DettagliREGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce
DettagliLa valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
La valutazione dell efficienza aziendale EFFICIENZA E LA CAPACITA DI RENDIMENTO O L ATTITUDINE A SVOLGERE UNA DETERMINATA FUNZIONE. E MISURATA DAL RAPPORTO TRA I RISULTATI CONSEGUITI E LE RISORSE IMPIEGATE
DettagliLeasing secondo lo IAS 17
Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per
DettagliNewsletter n.83 Gennaio 2011
Newsletter n.83 Gennaio 2011 Approfondimento_41 STUDI DI FATTIBILITÀ: Dal DPR 207 del 5/10/2010 disposizioni per lo sviluppo, composizione e contenuti Schema dettagliato per project financing e dialogo
DettagliGestione Finanziaria delle Imprese. private equity e venture capital
GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE La strutturazione di un fondo di private equity e l attività di fund raising I veicoli azionisti sottoscrittori SGR Fondo Struttura italiana gestore fondo General Partner
DettagliALLEGATO 4 FONDO DI GARANZIA REGIONALE PO FESR BASILICATA 2007 2013. DGR Basilicata n. 2124 del 15.12.2009 e DGR Basilicata n. del.07.
ALLEGATO 4 - Pag. 1 di 13 ALLEGATO 4 FONDO DI GARANZIA REGIONALE PO FESR BASILICATA 2007 2013 DGR Basilicata n. 2124 del 15.12.2009 e DGR Basilicata n. del.07.2011 RICHIESTA DI AMMISSIONE ALLA CONTROGARANZIA
DettagliAllegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA
Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA La deliberazione della Giunta regionale n. 39/17 del 10.10.2014 fornisce indirizzi in materia di programmazione, gestione e controllo delle società
DettagliFABBISOGNO DI FINANZIAMENTO
FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,
DettagliLABORATORIO SEMINARIALE 17 Aprile 2015 Liberare risorse per promuovere innovazione e qualità dei servizi
LABORATORIO SEMINARIALE 17 Aprile 2015 Liberare risorse per promuovere innovazione e qualità dei servizi L esternalizzazione del Servizio di Ristorazione La Casa Albergo, completata una serie di interventi
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliRISOLUZIONE N. 430/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono
DettagliL ANALISI PER INDICI
Obiettivo dell analisi per indici è la valutazione delle scelte dell imprenditore attraverso la misurazione degli effetti economici, finanziari e patrimoniale prodotti dalle stesse. La corretta misurazione
DettagliFONDO UNICO REGIONALE DI INGEGNERIA FINANZIARIA FONDO DI GARANZIA REGIONALE PER LE PMI
UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA POR CALABRIA FESR 2007/2013 Asse VII Sistemi Produttivi Obiettivo Specifico 7.1 Obiettivo Operativo 7.1.3 Linea di Intervento 7.1.3.1 Migliorare le condizioni
DettagliPrincipali indici di bilancio
Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco
DettagliFinanza di progetto e partenariato pubblico privato
All. A Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Programma di Empowerment delle amministrazioni pubbliche del Mezzogiorno Corso Finanza di progetto e partenariato
DettagliLa gestione finanziaria dell impresa
La gestione finanziaria dell impresa di Emanuele Perucci Traccia di economia aziendale Il candidato, dopo aver illustrato il problema della scelta delle fonti di finanziamento in relazione al fabbisogno
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliTemi speciali di bilancio
Università degli Studi di Parma Temi speciali di bilancio Il rendiconto finanziario L analisi per flussi -Nuovi elementi per la valutazione dell assetto economico globale -Migliore interpretazione indici
DettagliPIANO DI CONSULENZA PROJECT FINANCING ATENA
PIANO DI CONSULENZA PROJECT FINANCING ATENA 1 Sommario: PIANO DI CONSULENZA... 1 PROJECT FINANCING ATENA... 1 I PERCORSI DI CONSULENZA ATENA : la Consulenza a misura di ogni esigenza... 3 I MODULI CHE
DettagliPresupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato
Relazione tecnica Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato 1. Premessa e contesto normativo Il provvedimento
DettagliPROCEDURA --------------------------------------
PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità
DettagliSulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1
A. Procedura Ordinaria - Modello di valutazione per le imprese in contabilità ordinaria operanti nei settori: industria manifatturiera, edilizia, alberghi (società alberghiere proprietarie dell immobile),
DettagliPianificazione economico-finanziaria Prof. Ettore Cinque. Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria
Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria Bilanci preventivi e piani finanziari perché utilizzarli? Simulazione di scenari e valutazione impatto variabili di business Analisi compatibilità
DettagliProject Financing - paternariato pubblico privato - nuove opportunità per la realizzazione delle opere pubbliche Milano, 19 novembre 2009
Project Financing - paternariato pubblico privato - nuove opportunità per la realizzazione delle opere pubbliche Milano, 19 novembre 2009 Avv. Domenico Segreti Studio Legale Radice & Cereda segreti@uninetlex.com
DettagliIndice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.
Gas: le Regioni Italiane con il maggior numero di consumi e quelle con il risparmio più alto ottenibile Indice: Indice. p. 1 Introduzione. p. 2 Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2 Il costo del
DettagliContabilità generale e contabilità analitica
1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,
DettagliIL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti
DettagliBUSINESS PLAN, UNO STRUMENTO
BUSINESS PLAN, UNO STRUMENTO IMPRESCINDIBILE PER FARE IMPRESA MATTEO PELLEGRINI AREA ECONOMICO FINANZIARIA LEGACOOP REGGIO EMILIA Giovedì 11 dicembre 2014 Il Business Plan è uno strumento operativo finalizzato
DettagliMatrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente
Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro
DettagliCalcolo e commento dei principali indici di bilancio
Esercitazioni svolte 2014 Scuola Duemila 1 Esercitazione n. 10 Calcolo e commento dei principali indici di bilancio Antonia Mente COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE Interpretare i sistemi aziendali nei loro
DettagliElenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012
CITHEF S.C. a R.L. Sede Legale: Via Santa Lucia, 81 80132 Napoli Capitale Sociale:euro 610.330 i.v. R.E.A. Napoli n.507434 Registro Imprese di Napoli e C.F. 06629110633 Elenco Intermediari operanti nel
DettagliOrganizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia
Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia Sistema di rilevazione: economicità, bilancio, indici di bilancio Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it Agenda delle prossime lezioni Equilibrio
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPreventivo finanziario Esercizio anno
Preventivo finanziario Esercizio anno Associazione DLF DISPONIBILITA' FINANZIARIE iniziali Totale disponibilità iniziali (a) ENTRATE E1 ENTRATE DA ATTIVITA' ISTITUZIONALI E11 Settore assistenziale E12
DettagliIntroduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione
Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione 1 L attività economica L attività umana diventa attività ECONOMICA quando comporta l uso di beni, risorse ovvero di mezzi scarsi, per la
DettagliIstanza di interpello. ALFA S.p.A. - Concessione di lavori pubblici. Reverse Charge. Art. 17, comma 6, lett. a), del DPR n. 633 del 1972.
RISOLUZIONE N. 101/E Roma, 18 marzo 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello. ALFA S.p.A. - Concessione di lavori pubblici. Reverse Charge. Art. 17, comma 6, lett.
DettagliACQUE DEL BASSO LIVENZA PATRIMONIO SPA. Relazione sulla gestione del bilancio al 31/12/2014
ACQUE DEL BASSO LIVENZA PATRIMONIO SPA Sede in VIALE TRIESTE 11-30020 ANNONE VENETO (VE) Capitale sociale Euro 7.993.843,00 i.v. Codice fiscale: 04046770279 Iscritta al Registro delle Imprese di Venezia
DettagliCOMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi
DettagliANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento...
ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... 4 GLI INDICI DI LIQUIDITA L analisi procede con la costruzione
DettagliAllegato B- Piano di gestione Relazione economico-finanziaria ai sensi dell'art. 55 Regolamento CE 1083/2006
Provincia di Bari PO FESR Puglia 2007-2013 Asse VI- Linea di intervento 6.2 Azione 6.2.1 Iniziative per le infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi Bando Regione Puglia BURP n. 117 del
DettagliLa valutazione delle immobilizzazioni immateriali
CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione
DettagliLa programmazione delle scelte finanziarie
Economia e gestione delle imprese II La programmazione delle scelte finanziarie dott. Matteo Rossi Benevento, 23 febbraio 2009 La gestione finanziaria La gestione finanziaria ha ad oggetto il complesso
DettagliStock del credito al consumo sui consumi delle famiglie
CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa
DettagliANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA
ANALISI PER FLUSSI Dott. Fabio CIGNA IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA 2 ANALISI PER FLUSSI IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA L azienda deve operare
DettagliIl controllo di gestione nelle società partecipate. L esperienza di Acea ATO2
Il controllo di gestione nelle società partecipate L esperienza di Acea ATO2 Albano, 2 marzo 2010 Dati principali Area servita: ATO2 Lazio Centrale Roma (112 Comuni) Popolazione servita: 3.695.734 Popolazione
DettagliIl bilancio per il cittadino - Comune di Modena. Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo
Il bilancio per il cittadino - Comune di Modena Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo Luglio 2010 2 Premessa Il rapporto Civicum-Politecnico di Milano sul Comune di Modena ha l obiettivo di sintetizzare
DettagliLA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO
LA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO Prof R Bauer Strumenti di analisi e lettura del bilancio: L analisi di bilancio può essere condotta con : A) la riclassificazione degli schemi di bilancio;
Dettaglibusiness plan fotovoltaici
Le best practice AIAF nella redazione di business plan fotovoltaici Associazione Italiana degli Analisti Finanziari AIAF Milano, 26 novembre 2009 Cos é l AIAF L AIAF, Associazione Italiana degli Analisti
DettagliAnalisi dei margini: componenti e rischi
Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Analisi dei margini: componenti e rischi Capitolo 7 Indice degli argomenti 1. Principali componenti del reddito operativo 2. Tipici fattori
Dettagli- Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi -
71 - Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi - Il Titolo 3 delle uscite è costituito dai rimborsi di prestiti e dalle anticipazioni di cassa. La contrazione di mutui a titolo oneroso
DettagliObiettivi della lezione #4
Obiettivi della lezione #4 La lezione oggi affronta i seguenti temi: modelli DCF: valore attuale netto e rendimento (saggio di rendimento interno) di un progetto il ruolo delle modalità di finanziamento
DettagliRICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E.
RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E. La riclassificazione economica dello SP: La gestione dell impresa viene idealmente scomposta in aree omogenee di attività Le attività e le passività, i
DettagliCorso di Finanza aziendale
I RISULTATI ECONOMICI e FINANZIARI tendono a divergere: Corso di Finanza aziendale La dinamica finanziaria Risultato economico: somma algebrica costi e ricavi flussi reddituali comprende poste derivanti
DettagliCon riferimento ai ricavi prodotti dalla gestione del complesso natatorio, si sono ipotizzate le seguenti voci:
Relazione al piano economico e finanziario PISCINA di MACERATA Il piano economico e finanziario (di seguito PEF) è rappresentato dal prospetto dei flussi di cassa di massima generati dall investimento
DettagliBusiness plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA:
Business plan (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA: 1 Dati progettuali di sintesi Nome impresa Indirizzo (sede legale) Forma giuridica Data di costituzione Numero soci Capitale sociale Attività
DettagliRegolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.
Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa
Dettagli5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato
5. IL PIANO FINANZIARIO 5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato La predisposizione del piano finanziario per il POR della Basilicata è stata effettuata sulla
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliPiano economico finanziario
Economica del Progetto Corso del prof. Stefano Stanghellini Piano economico finanziario Contributo didattico: prof. Sergio Copiello Pagamento tariffe Prestazione di servizi Soggetti e risorse Pagamento
DettagliVi ricordate quello che abbiamo visto nelle prime lezioni? LA VALUTAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DEL PROGETTO. L analisi di sensitività
LA VALUTAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DEL PROGETTO a cura di Roberto M. Brioli Coll. Arch. Mirko Bisulli LE ANALISI DI SENSIBILITÀ Vi ricordate quello che abbiamo visto nelle prime lezioni? Alcune caratteristiche
DettagliANALISI ECONOMICO - FINANZIARIA
ANALISI ECONOMICO - FINANZIARIA BILANCIO DI ESERCIZIO 2011 Indice: Analisi economica Analisi patrimoniale finanziaria Conto economico riclassificato a valore aggiunto (tabella 1) Stato Patrimoniale riclassificato
DettagliMatrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente
Matrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro
DettagliL ANDAMENTO DELLA SPESA FARMACEUTICA TERRITORIALE NEL 2013
CONVEGNO LABORATORIO FARMACIA LA GESTIONE DELLA CRISI D IMPRESA NEL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE DEL FARMACO: STRATEGIE E STRUMENTI DI RISANAMENTO Pisa, 9 ottobre 2014 L ANDAMENTO DELLA SPESA FARMACEUTICA
DettagliALLEGATO 1. Specifiche del Budget di spesa riportato al Capitolo III del formulario di candidatura.
ALLEGATO 1. Specifiche del Budget di spesa riportato al Capitolo III del formulario di candidatura. 1. Criteri economico-finanziari utilizzati per l elaborazione del budget. L imputazione delle spese di
DettagliDirezione Centrale Cultura e Educazione 2012 01351/007 Settore Acquisto Beni e Servizi CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
Direzione Centrale Cultura e Educazione 2012 01351/007 Settore Acquisto Beni e Servizi CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 39 approvata il 14 marzo 2012 DETERMINAZIONE: INDIZIONE
DettagliIl bilancio per il cittadino - Comune di Napoli. Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo
Il bilancio per il cittadino - Comune di Napoli Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo 2 Premessa Il rapporto Civicum-Politecnico di Milano sul Comune di Napoli ha l obiettivo di sintetizzare le
DettagliIl mercato mobiliare
Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente
DettagliCOMUNE DI PORTICI. (Provincia di Napoli) BANDO DI GARA PER L AFFIDAMENTO DI CONCESSIONE PER PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E GESTIONE DI IMPIANTO
COMUNE DI PORTICI (Provincia di Napoli) BANDO DI GARA PER L AFFIDAMENTO DI CONCESSIONE PER PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E GESTIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO NEL COMUNE DI PORTICI SULLA COPERTU- RA DELLA
Dettagli26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari
1. Pianificazione finanziaria: fabbisogno e fonti di finanziam. Processi di finanziamento 4. Rimborso dei finanziamenti I processi di finanziamento Processi economici di produzione 2. Acquisizione dei
DettagliRiunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03
Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi
DettagliProgrammazione e tempi di riparto
Laboratorio FIASO sul riparto dei fondi sanitari regionali Programmazione e tempi di riparto La ripartizione dei fondi tra le Aziende sanitarie avviene in quadro di programmazione definito dai Piani sanitari
DettagliSTUDIO DI SETTORE SG87U ATTIVITÀ 74.14.1 - CONSULENZE FINANZIARIE ATTIVITÀ 74.14.4 - ATTIVITÀ DEGLI AMMINISTRATORI DI SOCIETÀ
STUDIO DI SETTORE SG87U ATTIVITÀ 74.14.1 - CONSULENZE FINANZIARIE ATTIVITÀ 74.14.4 - ATTIVITÀ DEGLI AMMINISTRATORI DI SOCIETÀ ED ENTI, CONSULENZA AMMINISTRATIVO-GESTIONALE E PIANIFICAZIONE AZIENDALE ATTIVITÀ
DettagliIl Piano Industriale
Il Piano Industriale Università degli Studi di Palermo Palermo, 9 giugno 2011 Raffaele Mazzeo Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed esperti contabili Indice FASE n. 1 - Presentazione del progetto
Dettagli221 00 COM O - VI A R OVELLI, 40 - TEL. 03 1.27. 20.13 - F AX 03 1.27. 33.84 INFORMATIVA N. 11/2015
Como, 3.3.2015 INFORMATIVA N. 11/2015 Credito d imposta per investimenti in beni strumentali nuovi INDICE 1 Premessa... pag. 2 2 Soggetti beneficiari del credito d imposta... pag. 2 3 Ambito oggettivo
DettagliFARMACIA LA STRUTTURA FINANZIARIA- ECONOMICA. di Ghelardi Sergio sergio@laboratoriofarmacia.it. Con il contributo di
FARMACIA LA STRUTTURA FINANZIARIA- ECONOMICA di Ghelardi Sergio sergio@laboratoriofarmacia.it Con il contributo di IL BILANCIO DELLA FARMACIA HA DUE DOCUMENTI >LO STATO PATRIMONIALE >IL CONTO ECONOMICO
DettagliAZIONE B 4 PRSE 2001-2005 Infrastrutture pubbliche per il turismo Annualità 2005
ALLEGATO 2 AZIONE B 4 PRSE 2001-2005 Infrastrutture pubbliche per il turismo Annualità 2005 Beneficiari Enti locali, soggetti pubblici, società o fondazioni immobiliari a prevalente capitale pubblico che
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliLe riclassificazioni del Conto Economico
1 Riclassificazione CE Le riclassificazioni del Conto Economico Sono volte alla determinazione del contributo al reddito d esercizio apportato dalle diverse aree di gestione riflesse nel Conto Economico.
DettagliIAS 18: Ricavi. Determinazione dei ricavi
IAS 18 Ricavi Determinazione dei ricavi Il ricavo deve essere determinato in base al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, al netto di eventuali sconti commerciali e riduzioni legate alla
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliLe tecniche di finanziamento: il confronto di convenienza tra mutuo e leasing
Le tecniche di finanziamento: il confronto di convenienza tra mutuo e leasing Metodologie di tipo finanziario per la valutazione di convenienza Requisiti base di una metodologia finanziaria di valutazione:
DettagliIL FUTURO E ADESSO Sport patrimonio della comunità Linee di crescita di una moderna società sportiva
IL FUTURO E ADESSO Sport patrimonio della comunità Linee di crescita di una moderna società sportiva Modena, 4 dicembre 2013 Dott. Roberto Bresci Dottore Commercialista Revisore Contabile Pubblicista L
Dettagli