Sindrome di Rubinstein-Taybi DIAGNOSI PRESA IN CARICO E FOLLOW-UP. Francesca Menni
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1 Sindrome di Rubinstein-Taybi DIAGNOSI PRESA IN CARICO E FOLLOW-UP Francesca Menni
2 Malattia rara: < di 5 persone su nel complesso circa malattie 80-90% base genetica esordio nell infanzia croniche/disabilitanti Elevato impatto sul Sistema Sanitario Nazionale percorso diagnostico-terapeutico complesso
3 SINDROMI MALFORMATIVE Ritardo sviluppo PM Parametri auxologici anomali Patologie complesse Tratti somatici anomali Malformazioni maggiori o minori Presenza contemporanea di più difetti della morfogenesi, anomalie minori, difetti antropometrici sulla base di un unica causa
4 (AAP 2005) children with special health care needs Bambini ad aumentato rischio di sviluppare una condizione cronica con coinvolgimento fisico, mentale, comportamentale o emozionale che richiedano una serie di servizi che per tipologia e quantità non sono quelli normalmente richiesti da un bambino.
5 Incidenza della condizione: nati vivi N.B.Esistono studi che dimostrano come soggetti istituzionalizzati di età superiore ai 5 anni affetti da ritardo mentale l incidenza sale ad un valore di circa 1: Non ci sono distinzioni in termini di sesso e razza
6 Il percorso di un bambino affetto da sindrome genetica inizia per ciascuna famiglia in momenti diversi a seconda di quali e quanto gravi siano i problemi clinici presentati dal bambino.
7 Quando inizia il percorso di un bimbo con diagnosi di RTS? Alla nascita-epoca neonatale -tratti del volto, malformazioni maggiori, cardiopatia, problematiche cliniche neonatali. Nel corso dell infanzia - ritardo psicomotorio - ritardo nell accrescimento - tratti anomali del viso non evidenziati in precedenza
8 Nello specifico quando parliamo di Sindrome di Rubinstein-Taybi? Non esistono criteri diagnostici specifici, tuttavia le persone affette da questa condizione presentano principalmente queste caratteristiche: - Tratti del volto tipici ed espressione del volto - Pollici ed alluci ampi ed angolati (99%) - Ritardo di crescita postnatale (78%) - Microcefalia (35-94%) e ritardo mentale di grado variabile
9 Problematiche cliniche Miller e Rubinstein, 1995
10 Porblemi dermatologici Apparato Genito-urinario Problemi respiratori e infettivologici Accrescimento Apparato gastroenterico Bambino RTS Problemi ortopedici Complicanze oncologiche Ritardo psicomotorio Problemi audiologici Problemi oculari odontoiatrici Problematiche cardiologici anestesiologiche Malformazioni SNC Medico responsabile Presa in carico
11 ACCRESCIMENTO
12 Monitoraggio della crescita staturo-ponderale e della circonferenza cranica ogni 6-12 mesi in particolare nei primi anni di vita (velocità di crescita, peso, ratio peso/altezza) Se deficit di accrescimento: valutazione stato nutrizionale e di possibili problemi gastroenterologici associati (RGE e stipsi) esclusione di anomalie endocrinologiche (GH)
13 Apnee notturne ostruttive (palato ogivale, micrognazia, ipotonia, obesità e facile collassabilità delle pareti laringee) Segni d allarme: russamento notturno, sonnolenza diurna, alterazioni umore Complicanza possibile: ipertensione polmonare
14 indagare la presenza di segni e sintomi di allarme approfondimenti diagnostici: monitoraggio cardiorespiratorio, polisonnografia, saturimetria notturna il monitoraggio è strettamente legato alla sintomatologia presentata
15 Infezioni ricorrenti Assenza di studi sistematici Studi in presenza di infezioni significative opinione comune è che i pazienti vadano indagati in tal senso solo in presenza di infezioni sregolazione lifociti B
16 Problematiche muscolo scheletriche Pollici ed alluci ampi e deviati 99% 1/3 Iperlassità articolare Ipotonia Dislocazione/lussazione testa femorale; Cifosi lordosi scoliosi Aumentato rischio di fratture
17 Visita ortopedica alla diagnosi e annualmente Correzione mani entro i due anni, piedi solo se interferisce con cammino Monitoraggio ipotonia e iperlassità articolare quando inizia la deambulazione Monitoraggio torace, colonna e pattern del cammino
18 Apparato cardiovascolare Età media alla diagnosi 15 mesi Nel 65% dei casi difetto unico CHD (24-38%): DIA, DIV, PDA, CoAo, stenosi polmonare, valvola aortica bicuspide, pseudotruncus, stenosi aortica, destrocardia, rings vascolari, difetti di conduzione I pazienti con malformazione cardiaca congenita hanno maggior incidenza di altre malformazioni rispetto ai bambini non cardiopatici
19 Visita cardiologica + ecocardiogramma alla diagnosi Il follow up successivo dipende dal risultato delle indagini e dal decorso clinico Se cardiopatia congenita il bambino viene inviato al cardiochirurgo e le indicazioni e il tipo di intervento sono gli stessi della popolazione generale Monitoraggio pressione arteriosa
20 Problematiche oculari - Stenosi dotti nasolacrimali bilaterale 43%- monolaterale7%) - Ptosi (29-32%) - Strabismo (60-71%) - Difetti di rifrazione (41-56%) - Cataratta (6%) -Glaucoma(7%) - Coloboma (9-11%) - Ipoplasia del nervo ottico - Opacità corneale - Anomalia di Duane (8%) - Disfunzioni retiniche (78%) Disfunzione coni/bastoncelli
21 Valutazione oculistica nei primi 6 mesi di vita e in seguito secondo problematica Se stenosi dotti, strabismo o ptosi eventuale intervento chirurgico Se difetti rifrazione correzione dopo i primi 2 anni di vita A partire dai 16 anni ERG e/o PEV ogni 5 anni
22 Apparato genitourinario - Criptorchidismo o ritardata discesa dei testicoli % - Ipospadia 11% - Anomalie renali 52% Idronefrosi Doppio distretto calico-pielico RVU IVU Calcoli S.nefrosica - Ipermenorragia/metrorragia - Fertilità normale
23 Valutazione del criptorchidismo e dell ipospadia il cui trattamento non si differenzia da quello della popolazione generale Esecuzione di ecografia renale alla diagnosi Se RVU con IVU ricorrenti: cistografia ed eventuale profilassi antibiotica Disturbi mestruali: valutazione ginecologica pediatrica per eventuale tp ormonale
24 Problemi odontoiatrici Cuspidi ad artiglio fino al 92% (73%) Ipo-iperodontia 15-30% Palato alto e stretto 84-93% Ipoplasia smalto 23-28% Problemi nella cura dei denti 43% Carie 15-36% Follow up diagnosi e trattamento delle cuspidi ad artiglio: prevenzione di carie, problemi occlusivi e periodontali
25 - Patologie dell orecchio medio più frequenti: otiti medie acute (OMA 50%) con maggior rischio di perforazione - Ipoacusia lieve (24%) sia di tipo trasmissivo che neurosensoriale
26 Anamnesi Valutazioni infettivologia respiratoria ed eventuale ORL Valutazioni audiologiche con PEU Prove audiometriche
27 Complicanze anestesiologiche Maggiori rischi anestesiologici: per difficoltà di intubazione per anomalie strutturali delle vie aeree Maggior rischio di aritmie cardiache in seguito alla somministrazione di anestetici cardioattivi (atropina, neostigmina, succinilcolina)
28 - Emangioma capillare - Nevus flammeus - Macchie caffè-latte - Cheratosi follicolare - Cheloidi (22%) - Cicatrizzazione ipertrofica (16%) - Dermatite seborroica
29 Rischio neoplastico -Aumentato rischio di tumori benigni e maligni (SN, tessuti derivanti dalla cresta neurale), leucemie e linfomi -Insorgenza <15 anni (86%) -Meningiomi >40 anni -Pilomatrixoma Non protocollo specifico, ma valorizzazione degli aspetti clinici
30 Altro Irsutismo (spalle e dorso) (76%) Capezzoli sovrannumerari 16% Paronichia dita delle mani 9% Paronichia dita dei piedi 44% Cheratoderma
31 Malformazioni SNC Microcefalia (35%-94%) Ritardo della chiusura della fontanella anteriore (24%) Bozze frontali (33%) Agenesia del corpo calloso (Jones 1997) Malformazione di Dandy- Walker (Bonioli et al 1989,Mazzone et al 1998,Agarwal 2002) Anomalie corticali nelle regioni rolandiche che si estendono al vertice con riduzione della sostanza bianca (Sener 1995)
32 È presente del 100% dei casi e nel 90% dei casi si associa anche al ritardo del linguaggio E stata osservata una correlazione tra ritardo nell acquisizione delle tappe motorie e il livello cognitivo Le femmine sembrano raggiungere le tappe di sviluppo sia motorie che linguistiche prima dei maschi
33 Follow up multidisciplinare Prevenzione delle complicanze Collegamento tra centro specialistico e rete territoriale Sostegno socio-sanitario Sostegno psicologico Preparare transizione all età adulta
34 Supporto alla complessità assistenziale Protocolli diagnostico-terapeutici Registri nazionali e internazionali Reti di esperti Aggiornamento continuo Ricerca scientifica Associazioni di pazienti
35 Evoluzione caratteristiche cliniche Insorgenza di complicanze note Verifica della comprensione corretta di diagnosi e/o prognosi Verifica dell andamento globale (aspetti riabilitativi, scolarizzazione, quotidianità) Verifica della compliance familiare Verifica dei bisogni della famiglia, situazione emotiva dei genitori Organizzazione degli accertamenti necessari con specialisti sensibilizzati dal pediatra di riferimento
36 Ringraziamenti: Prof.ssa Susanna Esposito Amb. M. Metaboliche e Genetica Pediatrica UO Pediatria 1 Donatella Milani Sophie Guez Marta Cerutti Gabriella Chiarelli Caterina Sabatini UOC Neuropsichiatria dell Infanzia e dell adolescenza Unità Disabilità Complessa e Malattie Rare Personale medico reparti della I Clinica Pediatrica UOSD di Genetica Medica Dietista Simona Salera Assistenti sociali Personale infermieristico del DH pediatrico e dei reparti della I e II Clinica Pediatrica Sportello Malattie rare
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