Qualsiasi alimento preveda il nostro menu, noi ingeriamo qualcosa che non abbiamo programmato: una dose sconosciuta di tossiche sostanze chimiche.
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- Evelina Marrone
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1 I PESTICIDI AVVELENANO IL NOSTRO CIBO Qualsiasi alimento preveda il nostro menu, noi ingeriamo qualcosa che non abbiamo programmato: una dose sconosciuta di tossiche sostanze chimiche.
2 Classificazione dei pes/cidi fungicidi inse0cidi erbicidi fumigan/
3 I pes&cidi La storia dei pes/cidi chimici risale agli anni '40, quando venne e immesso nel mercato il DDT, un inse0cida che venne largamente u/lizzato in agricoltura. Negli anni '50, le dosi di impiego del DDT e di altri inse0cidi aumentarono fino a tre volte per via della comparsa di inse0 resisten/ al loro impiego. Già negli anni '60 in America si producevano tonnellate di inse0cidi ogni anno. Essi sono sta/ usa/, senza alcun criterio, contro gli inse0 del grano o di altre colture, ma anche contro formiche, mosche, zanzare, maggiolini
4 Nel 1962 venne pubblicato negli Sta/ Uni/ il libro della biologa Rachel Carson "Primavera silenziosa", un'analisi panoramica del danno che i pes/cidi chimici stavano causando all'ambiente, alla fauna e agli esseri umani. Il libro denunciava il DDT come causa del cancro e nocivo nella riproduzione degli uccelli dei quali asso0gliava lo spessore del guscio delle uova. Il libro causò clamore nell'opinione pubblica e diede inizio al movimento ambientalista. Tra gli anni '70 e gli anni '80 il DDT venne messo al bando nella maggior parte delle nazioni sviluppate, ma non nei Paesi del Terzo Mondo dove ancora oggi il DDT viene u/lizzato in agricoltura per cui tu0 i prodo0 alimentari provenien/ da quelle regioni, arrivano a noi contamina/. Il DDT venne sos/tuito da altri pes/cidi sinte/ci, in par/colare gli organofosforici, anch'essi molto dannosi per la salute I pes/cidi sono ora presen/ in tu@a la catena alimentare, anche nel plancton e nei pesci dell'oceano Ar/co.
5 I PESTICIDI DANNEGGIANO L AMBIENTE E GLI ESSERI VIVENTI
6 STUDIO SUI PESTICIDI Il nostro lavoro si basa sugli studi condo0 dal prof. Ricardo Cabral, esperto di tossicologia presso l AIRC di Lione (Francia), tra la fine degli anni 50 e 70 riguardan/ l impiego dei pes/cidi in agricoltura in diversi paesi del mondo ed i loro già eviden/ poteri patogeni
7 Effe, patogeni dei fungicidi L indagine condotta sulla popolazione in Turchia ha evidenziato l effetto patogeno dei fungicidi. La popolazione,che tra gli anni 55 e 59 si era nutrita con semi di grano trattato con il fungicida esaclorobenzene, in particolare giovani tra i 4 e 15 anni di età ha manifestato sintomi cutanei, epatici e neurologici. Nei bambini ancora più piccoli la mortalità ha avuto possono manifestare anche dopo 25 anni di età L esaclorobenzene infatti si accumula nel tessuto adiposo provocando la porfiria cutanea (link) e in alcuni casi ipertricosi (link) Tra@o da: studio Prof. Cabral
8 Tratto da: studio Prof. Cabral
9 Tratto da: studio Prof. Cabral
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11 L esaclorobenzene ha potere cancerogeno? Per rispondere a tale domanda vennero esegui/ studi su cavie da laboratorio nutri/ con cereali tra@a/ con esaclorobenzene per 24 mesi; quindi una volta sacrifica/ ne venne analizzato a livello macro e microscopico il fegato. Cosa si evidenziò? L organo presentava segni eviden/ di lesioni cancerogene/che, confermate dall indagine istologica. Nell immagine che segue sono visibile le alterazioni degli epatoci/
12 Tratto da: studio Prof. Cabral
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15 Tratto da: studio Prof. Cabral
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18 Potere cancerogene/co dei pes/cidi I risulta/ o@enu/ dal prof. Cabral sono conferma/ da mol/ssimi altri studi realizza/ nel mondo Ad es. si è di recente dimostrato che l esposizione a DDT ( un agente in uso come inse0cida negli anni 50 che - anche se bandito da anni - ancor oggi è presente nelle matrici ambientali) è correlato ad un aumentato rischio di cancro mammario se l esposizione è avvenuta in età pre- pubere. E ormai assodato che mol& di ques& agen& hanno anche una azione mutagena e cancerogena e numerosissimi sono i /pi di cancro messi in relazione col loro uso per esposizioni professionali, in par/colare: tumori cerebrali, tumori alla mammella, al pancreas, ai tes&coli, al polmone, sarcomi ed ovviamente leucemie, linfomi non Hodgkin (LNH) e mielosi che sono quelli che più ci interessano. Una recente revisione che ha preso in esame 104 studi selezionandone 83 ha mostrato i rischi di cancro riporta/ nella tab.1
19 Come si evince dalla tabella 1, sotto riportata, si documenta un aumentato rischio di leucemie per esposizione a pesticidi in 14 su 16 degli studi esaminati ed un aumentato rischio di linfomi non Hodgkin in 23 dei 27 studi esaminati. Un recentissimo studio condotto in Francia ha evidenziato un rischio elevato anche per il linfoma di Hodgkin, prima raramente emerso: in particolare per esposizione a triazolo (fungicida) e per esposizione ad erbicidi a base di urea il rischio aumenta in modo statisticamente significativo.
20 No/zia allarmante oggi 19 /01/2012 Corriere della sera Fungicida nel succo d'arancia importato dal Brasile: negli Usa bloccate le importazioni Tweet 19/01/2012 Le squadre di inves/gatori della Agenzia per gli alimen/ e i medicinali degli Sta/ Uni/ (US Food and Drug Administra&on FDA) stanno controllando le importazioni di succo d'arancia provenien& dal Brasile dopo il rilevamento, a fine dicembre, della presenza di modeste quan/tà di un fungicida (il cabendazim) in un lo@o. Tale sostanza a0va è u/lizzata su alberi d arancio in Brasile per comba@ere la muffa, ma negli Sta/ Uni/ ne é vietato l'impiego sugli agrumi. Anche Coca- Cola ha individuato tracce del fungicida Carbendazim nei suoi succhi d'arancia. Lo ha riferito giovedì scorso il colosso americano delle bibite che produce il succo Minute Maid e Simple Orange ed importa la materia prima dal Brasile.
21 Il succo d'arancia è un grande business negli Sta/ Uni/, con quasi 1,2 miliardi di galloni consuma/ nel 2009, secondo il Dipar/mento dell'agricoltura degli Sta/ Uni/. Le più grandi marche sono Minute Maid, di proprietà di Coca- Cola, e Tropicana, di proprietà di Pepsico, che controllano insieme quasi i due terzi del mercato nazionale. Coca- Cola e Pepsi, produ@rice quest'ul/ma dei succhi d'arancia Tropicana, si dividono quasi i due terzi delle mercato del succo d'arancia negli Sta/ Uni/. Tu@avia, il portavoce della Pepsi, conta@ato dal Wall Street Journal non ha voluto rivelare se anche i suoi prodo0 siano sta/ contamina/. Per ora le importazioni di succo d'arancia negli Sta/ Uni/ sono state bloccate Il caso del succo d'arancia brasiliano dimostra quanto Coldire0 ha sempre sostenuto e, cioé, che i prodo0 agricoli o@enu/ in Italia sono quelli che garan/scono gli standard più al/ in termini di sicurezza alimentare, con par/colare riferimento alla eventuale presenza di residui di an/parassitari. il Ministero della salute italiano ha un sistema di monitoraggio dei residui di an/parassitari negli alimen/ che é il più efficiente d'europa, come ha evidenziato di recente la Commissione Europea, sì che, secondo i da/ diffusi dallo stesso Ministero, il 99.2% dei prodo, ortofru,coli italiani sono regolari perché o a residuo zero o, comunque, hanno presenza di residui di an¶ssitari contenuta entro le soglie ritenute non pericolose per la salute umana. Quindi, solo lo 0.8% dei campioni analizza& di prodo, ortofru,coli italiani risulta irregolare Possiamo stare tranquilli???????
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