IL SISTEMA PENSIONISTICO

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1 IL SISTEMA PENSIONISTICO LA CONTRIBUZIONE PREVIDENZIALE : CONTRIBUZIONE, FONDO PENSIONE LAVORATORI DIPENDENTI

2 IL SISTEMA PENSIONISTICO ITALIANO Il cardine della tutela previdenziale riguarda la soddisfazione dei bisogni dei cittadini in ordine al verificarsi di eventi indipendenti dalla propria volontà (vecchiaia, malattia e morte ) La Previdenza sociale tratta il ramo della legislazione sociale che ha come fine la tutela del lavoratore (e dei familiari a suo carico) anche dai rischi conseguenti alla diminuzione o alla perdita della sua capacità lavorativa.

3 IL SISTEMA PENSIONISTICO ITALIANO In Italia la tutela ai lavoratori è garantita e gestita dall Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), che assicura i lavoratori del settore privato e dall Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica (Inpdap), che assicura i dipendenti pubblici.

4 IL SISTEMA PENSIONISTICO ITALIANO Il Decreto Salva Italia (D,L. 201/11) ha sancito l accorpamento degli enti previdenziali pubblici (Enpals, Inpdap, Inps) in un unico soggetto a decorrere dal 1º gennaio 2012 infatti è stato istituito l Istituto di Previdenza Generale (IPG). L IPG esercita le funzioni svolte dai seguenti enti di previdenza, che sono soppressi a decorrere dalla medesima data: a) Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS); b) Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell amministrazione pubblica (INPDAP); c) Ente nazionale di previdenza e di assistenza per i lavoratori dello spettacolo e dello sport professionistico (ENPALS).

5 LA CONTRIBUZIONE PREVIDENZIALE La contribuzione di distingue in: OBBLIGATORIA VOLONTARIA FIGURATIVA DA RISCATTO

6 LA CONTRIBUZIONE OBBLIGATORIA La contribuzione è obbligatoria quando il versamento di tali somme di denaro è imposto dalla legge in relazione al tipo di lavoro ed ha lo scopo di alimentare a monte i fondi con cui vengono poi erogate a favore del lavoratore le prestazioni economiche necessarie a garantire la continuità del reddito al verificarsi di determinati eventi protetti, quali: cessazione del rapporto di lavoro; diminuzione della capacità lavorativa; necessità di sostegno del reddito familiare; liquidazione della pensione alla fine della vita lavorativa.

7 LA CONTRIBUZIONEOBBLIGATORIA Settore Privato Forme di Lavoro dipendente Lavoratori dipendenti A cui si applica il minimale contributivo Lavoratori agricoli Lavoratori domestici apprendisti

8 LA CONTRIBUZIONEOBBLIGATORIA Settore privato Forme di Lavoro autonomo Artigiani Commenrcianti Coltivatori Diretti Mezzadri e Coloni

9 LA CONTRIBUZIONEOBBLIGATORIA Gestione Separata Collaboratori Coordinati e continuativi Incaricati di vendita A domicilio Professionisti senza cassa di previdenza

10 LA CONTRIBUZIONE VOLONTARIA Il lavoratore, ogni qualvolta sia cessato il rapporto di lavoro per qualsivoglia causa, ovvero lo stesso si sia interrotto, può scegliere se raggiungere i requisiti per il diritto alla pensione versando volontariamente i contributi. A tal fine il lavoratore è tenuto a presentare la relativa domanda di autorizzazione all ente previdenziale: nello specifico, affinché tale autorizzazione sia rilasciata occorre avere almeno cinque anni di contributi effettivi maturati in tutto il periodo lavorativo oppure tre anni di contributi nei cinque anni precedenti la domanda.

11 COME CALCOLARLI L importo del contributo volontario si ottiene applicando l aliquota contributiva specificatamente prevista per ciascun anno e per ciascuna categoria, alla retribuzione imponibile percepita dal lavoratore nell anno precedente la data di presentazione della domanda. In ogni caso, l importo minimo del contributo volontario non può essere inferiore alla retribuzione settimanale imponibile, fissata dalla Legge ogni anno. Da tale calcolo si devono escludere: periodi di contribuzione figurativa (peraltro, qualora al lavoratore siano accreditati contributi figurativi, lo stesso è tenuto a sospendere i versamenti volontari relativi al periodo contributivo cui i figurativi si riferiscono) di servizio militare periodi di lavoro svolto presso un Paese estero non convenzionato periodi di corresponsione dell indennità di disoccupazione periodi di malattia o di maternità riconosciuta nell assicurazione obbligatoria.

12 LA CONTRIBUZIONE FIGURATIVA E UNA CONTRIBUZIONE VIRTUALE CONVENZIONALMENTE RICONOSCIUTA IN RELAZIONE AD EVENTI RITENUTI DAL LEGISLATORE MERITEVOLI DI TUTELA

13 LA CONTRIBUZIONE FIGURATIVA Le tipologie di contribuzione figurativa esistenti sono: Servizio militare obbligatorio (sino al 2005 ) Malattia ed infortunio Assistenza antitubercolare Maternità e relativi congedi parentali Disoccupazione indennizzata Cassa integrazione salariale Mobilita Lavori socialmente utili Contratti di solidarietà Calamità naturali Aspettativa non retribuita per lo svolgimento di funzioni pubbliche elettive o cariche sindacali Educazione ed assistenza figli ( nel sistema contributivo) Persecuzione politica e razziale Assistenza ai disabili Donazione di sangue e prelievo midollo osseo

14 LA CONTRIBUZIONE DA RISCATTO I contributi da riscatto consentono invece al lavoratore (con onere finanziario a suo carico, ovvero a carico del datore di lavoro, o con trasferimento di fondi da altri enti di previdenza), di regolarizzare, dal punto di vista assicurativo, i periodi (lavorativi e non) che non siano stati coperti da contribuzione (es. durata dei corsi legali di studio universitario). Essi sono equiparati, a tutti i fini, ai contributi obbligatori.

15 LA CONTRIBUZIONE DA RISCATTO I periodi oggetto di riscatto più frequenti sono: RISCATTO DEL CORSO LEGALE DI LAUREA E TITOLI EQUIPARATI PERIODI ASSENZA FACOLT. PER GRAVIDANZA AL DI FUORI DEL RAP DI LAV SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO DAL 01/01/2009 CONGEDI PER FORMAZIONE E STUDIO PERIODI INTERCORRENTI TRA UN RAPPORTO DI LAVORO E L ALTRO NEL CASO DI LAV. DISCONTINUO, STAGIONALE E TEMPORANEO ECC

16 LE FORME PENSIONISTICHE PENSIONE DI VECCHIAIA PENSIONE ANTICIPATA / ANZIANITA PENSIONE AI SUPERSTITI

17 LA PENSIONE DI VECCHIAIA La pensione di vecchiaia è la principale forma di previdenza pubblica e consiste in una prestazione economica costituita dal versamento mensile di una somma di denaro da parte dell'inps in favore di un lavoratore che abbia raggiunto una determinata età e che abbia versato un certo numero di contributi. L'età minima per ottenere la pensione di vecchiaia è stata più volte innalzata negli anni e, da ultimo, il requisito è stato ritoccato dalla riforma del sistema pensionistico realizzata nel 2011.

18 LA PENSIONE DI VECCHIAIA REQUISITI: 1. RAGGIUNGIMENTO DELL ETA PENSIONABILE 2. RAGGIUNGIMENTO DELLA CONTRIBUZIONE NECESSARIA 3. CESSAZIONE DELL ATTIVITA LAVORATIVA DIPENDENTE

19 LA PENSIONE DI VECCHIAIA LA RIFORMA PREVIDENZIALE DEL 2011 HA AVVIATO UN PROCESSO IL CUI OBIETTIVO E QUELLO DI UNIFORMARE L ETA PENSIONABILE TRA I DIVERSI ENTI, TRA UOMINI E DONNE, TRA DIPENDENTI E AUTONOMI A DECORRERE DAL 2018

20 LA PENSIONE DI VECCHIAIA REQUISITO ANAGRAFICO A PARTIRE DALL 01/01/2012 DONNE LAVORATRICI DIPENDENTI PRIVATO 1. ETA : 62 ANNI LA RIFORMA HA PREVISTO UN AUMENTO DI 18 MESI DI ETA OGNI 2 ANNI PRECISAMENTE NEL 2014 E NEL 2016 FINO AD ARRIVARE A 66 ANNI A PARTIRE DAL 2018, HA PREVISTO INOLTRE UN ULTERIORE INCREMENTO DENOMINATO ASPETTATIVA DI VITA 2. CONTRIBUTI: 20 ANNI DI CONTRIBUTI (1040 CONTRIBUTI SETTIMANALI)

21 LA PENSIONE DI VECCHIAIA REQUISITO ANAGRAFICO A PARTIRE DALL 01/01/2012 DONNE LAVORATRICI AUTONOME O ISCRITTE ALLA GESTIONE SEPARATA Per le lavoratrici autonome la cui pensione è liquidata dalla Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) o dalla Gestione Separata INPS in 63 anni e 6 mesi dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre anni e 9 mesi dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre anni e 9 mesi dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre anni e 9 mesi dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre anni e 3 mesi dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2020.

22 LA PENSIONE DI VECCHIAIA REQUISITO ANAGRAFICO A PARTIRE DALL 01/01/2012 UOMINI DIPENDENTI E AUTONOMI E DONNE DIPENDENTI DEL SETTORE PUBBLICO IMPIEGO Per i lavoratori autonomi la cui pensione è liquidata dalla Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) o dalla Gestione Separata INPS in 66 anni dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre anni e 3 mesi dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre anni e 3 mesi dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2020.

23 LA PENSIONE DI VECCHIAIA DECORRENZA La pensione di vecchiaia comincia a decorrere a partire dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale l assicurato ha raggiunto l età pensionabile. Può accadere però che il lavoratore raggiunga l età pensionabile ma non abbia in quel momento versato un numero sufficiente di contributi. In questo caso la pensione di vecchiaia comincerà a decorrere a partire dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale l assicurato ha raggiunto anche il requisito dei contributi. E però necessario che sia cessato il rapporto di lavoro dipendente. La cessazione dell attività non è invece richiesta per il lavoratore autonomo.

24 LA PENSIONE SUPPLEMENTARE DI VECCHIAIA Viene riconosciuta per la contribuzione accreditata esclusivamente presso: AGO GESTIONE SEPARATA ENPALS INPGI REQUISITI: L assicurato deve essere titolare di una pensione con diritto autonomo L assicurato deve maturare l età pensionabile prevista per la vecchiaia ordinaria ( 62 anni lav donne dip., 63 anni e 6 mesi lav donne autonome o iscritte alla gestione separata, 66 anni uomini)

25 LA PENSIONE ANTICIPATA La pensione anticipata è una strumento previdenziale che sostituisce la pensione di anzianità. Si consente sostanzialmente al lavoratore che non ha raggiunto l'età per ottenere la pensione di vecchiaia, ma che ha versato un elevato numero di contributi di ottenere una pensione. Si tratta di uno strumento introdotto con la riforma delle pensioni Monti-Fornero nel A cura di: dott. Giovanni Manitta - Resp. segreteria amministrativa Anief - andrea.manitta@anief.net

26 LA PENSIONE ANTICIPATA REQUISITI DAL 2012 Requisito contributivo minimo richiesto: 42 anni e 1 mese per gli uomini 41 anni e 1 mese per le donne TALI REQUISITI SONO STATI AUMENTATI RISPETTIVAMENTE NEL 2013 E NEL 2014 E SONO ANCH ESSI SOGGETTI AGLI INCREMENTI DELL ASPETTATIVA DI VITA

27 LA PENSIONE ANTICIPATA DECORRENZA PENSIONI A CARICO DELL INPS: Dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda ( semprechè a tale data si sia verificata la cessazione dell attività lavorativa dipendente) PENSIONI A CARICO DEL REGIME EX INPDAP: Dal primo giorno successivo alla maturazione del requisito contributivo fermo restando la cessazione del servizio

28 LA PENSIONE ANTICIPATA PENALIZZAZIONE DELL IMPORTO Per coloro che accedono alla pensione anticipata con un età inferiore ai 62 anni è prevista l applicazione di una riduzione percentuale del trattamento pensionistico. Tale riduzione è pari all 1% per ciascuno dei primi due anni mancanti ai 62 anni di età ( 60 e 61) e sale al 2% per ogni ulteriore anno di anticipo qualora si scelga di andare in pensione con un età inferiore a 60 anni

29 ATTENZIONE OPZIONE PER LA LIQUIDAZIONE DEL TRATTAMENTO PENSIONISTICO CON LE REGOLE DEL SISTEMA CONTRIBUTIVO. Con la nuova normativa previdenziale rimane in vigore l art. 1 comma 9 della L. n. 243/2004 che, in via sperimentale fino al , dà la possibilità di conseguire il diritto a pensione di anzianità alle lavoratrici dipendenti con 35 anni di contribuzione e 57 anni di età, solo a seguito di opzione per la liquidazione del trattamento pensionistico mediante il sistema di calcolo contributivo a condizione che la decorrenza del trattamento pensionistico si collochi entro il Nei confronti di dette lavoratrici, continua a trovare applicazione la disciplina delle decorrenze (c.d. finestre) e trovano applicazione le disposizioni in materia di adeguamento alla speranza di vita. Pertanto, il requisito anagrafico (57 anni) dal 1 gennaio 2013 sarà incrementato di tre mesi, 57 anni + 3 mesi (circolare INPS, Direzione Generale n. 37 del ). Inoltre, il comma 7 dell art. 24 della legge n. 214/2011 fa salva la facoltà dei lavoratori che possono far valere al un anzianità contributiva inferiore a 18 anni, di optare per la liquidazione del trattamento pensionistico esclusivamente con le regole del sistema di calcolo contributivo, a condizione che, al momento dell opzione, abbiano maturato un anzianità contributiva pari o superiore a 15 anni di cui almeno 5 nel sistema medesimo. Nel contempo, però, stabilisce che i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia e alla pensione anticipata non sono quelli previsti nel regime contributivo, bensì quelli introdotti dal medesimo art. 24 e previsti per i lavoratori con anzianità contributiva al , precedentemente illustrati.

30 LA PENSIONE AI SUPERSTITI PENSIONE DI REVERSIBILITA : PENSIONE INDIRETTA : LAVORATORE GIA PENSIONATO LAVORATORE ASSICURATO

31 LA PENSIONE AI SUPERSTITI

32 LA PENSIONE AI SUPERSTITI In caso di morte di un pensionato viene erogata ai familiari di quest'ultimo (e su loro richiesta) una prestazione economica detta pensione di reversibilità (che invece prende il nome di pensione indiretta quando il decesso colpisce un lavoratore non pensionato). L'importo della pensione di reversibilità viene stabilito in una percentuale della pensione a suo tempo goduta dal defunto.

33 LA PENSIONE INDIRETTA : REQUISITI Spetta ai superstiti a condizione che il defunto possa far valere uno dei due requisiti: 15 anni di contribuzione utile almeno 5 anni di contribuzione di cui 3 nel quinquennio precedente la data di morte del defunto

34 LA PENSIONE DI REVERSIBILITA : REQUISITI La pensione di reversibilità (detta anche comunemente reversibilità ) è una prestazione economica (una somma di denaro) che viene erogata in favore dei familiari superstiti di un pensionato dal momento della morte di quest ultimo. La pensione indiretta, invece, è la prestazione erogata in favore dei familiari di un lavoratore non pensionato se il lavoratore aveva maturato, alternativamente: almeno 780 contributi settimanali; almeno 260 contributi settimanali di cui almeno 156 nei cinque anni precedenti la morte. La pensione spetta a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è avvenuto il decesso a prescindere dal momento in cui viene presentata la domanda.

35 I BENEFICIARI La pensione di reversibilità può essere erogata in favore: del coniuge (marito o moglie) superstite anche se al momento della morte è separato; dei figli che al momento della morte del genitore sono minorenni, inabili, studenti universitari e a carico dei genitori; dei nipoti che alla morte del nonno o della nonna erano a loro totale carico.

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