ACQUA. Mi trovi in un sacco di posti. Disegna tutta l acqua che ti viene in mente!
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- Carmela Bucci
- 8 anni fa
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1 ACQUA 1 Mi trovi in un sacco di posti. Disegna tutta l acqua che ti viene in mente! Per introdurre l argomento ACQUA avviamo una conversazione con i bambini a partire da questa domanda: Dove si trova l acqua? Accettiamo tutte le risposte dei bambini (nella bottiglia, nel mare, in piscina, nelle pozzanghere quando piove, scende dal rubinetto etc.); più saranno numerose e diversifi cate e più saranno utili a 1. richiamare alla consapevolezza dei bambini ciò che già conoscono sull argomento, facilitando le attività successive; 2. mettere da subito in luce come l acqua sia un elemento molto diffuso, importante nella nostra vita e presente in varie forme (ad esempio l acqua del mare è salata, quella in bottiglia può avere le bollicine, è possibile raffreddarla o scaldarla...). Le varie risposte saranno registrate ed illustrate su un cartellone.
2 Disegna cosa fai con l acqua nei vari momenti della giornata. 2 APPENA SVEGLIO DURANTE LA MATTINA A PRANZO NEL POMERIGGIO LA SERA Ricostruiamo insieme ai bambini la loro giornata, chiedendo loro di raccontare quando e per quale motivo usano l acqua: al risveglio, nella mattinata, prima di mettersi a tavola, a pranzo... Cerchiamo di socializzare il più possibile tra i bambini i vissuti che verranno raccontati, in modo da ampliare in modo semplice e spontaneo le conoscenze sugli usi di questo elemento. Infatti tutti i bambini riferiranno che usano l acqua per dissetarsi o lavarsi, ma alcuni racconteranno che aiutano la mamma ad innaffi are i fi ori, altri che cambiano l acqua nell acquario dei pesci, altri ancora la usano per fare il bagno alle bambole...
3 Galleggia o affonda? 3 Colora di AZZURRO le cose che galleggiano e di ROSSO quelle che affondano. In un catino piuttosto grande (magari la vaschetta che uno dei bambini usava da piccolo per il bagnetto) lasciamo che gli alunni sperimentino direttamente il galleggiamento di diversi oggetti. Le prove devono essere effettuate una alla volta, in modo che sia possibile osservare e verbalizzare con calma cosa succede con ciascun oggetto, del quale chiederemo ai bambini di osservare forma e materiale. Sarebbe interessante chiedere ai bambini di prevedere se un oggetto galleggerà o no prima di porlo nell acqua. I disegni sopra, da colorare dopo l esperienza, rappresentano solo dei suggerimenti. Al termine delle prove, l esperienza potrà essere rappresentata su un grande cartellone raffi gurante la vaschetta e gli oggetti galleggianti o... affondati.
4 Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola dell infanzia. Disegna ogni cosa al suo posto. 4 In tema di galleggiamento, un altro gioco interessante potrebbe riguardare la forma degli oggetti che mettiamo in acqua, oltre al tipo di materiale di cui sono fatti. Le immagini sopra si riferiscono a due esperienze: 1. nella prima i bambini proveranno a porre sull acqua un foglietto di alluminio, che grazie alla superficie estesa, rispetto al peso, dovrebbe mantenersi a galla. Lo steso foglietto, una volta appallottolato e quindi reso più denso in rapporto al peso che ovviamente resta uguale, affonderà rapidamente; 2. il secondo esperimento è in un certo senso l inverso del precedente. Facciamo preparare e buttare in acqua a ciascun bambino una pallina di plastilina. La pallina affonderà subito, a causa del suo peso. Provando poi a modellare la pallina a forma di barchetta, appiattendola con le dita e rialzando i bordi, l effetto sarà diverso. Adesso non affonda! Il peso è lo stesso, ma la barca ha una superficie più grande della pallina e riceve dall acqua una maggiore spinta dal basso verso l alto perché è maggiore il peso del liquido che sposta. Si tratta di un applicazione pratica del famoso Principio di Archimede.
5 L acqua scioglie! Notoriamente l acqua è uno dei maggiori solventi presenti in natura. Possiamo giocare con i bambini sperimentando soluzioni di vario tipo. 1. Riempiamo una caraffa trasparente con normale acqua di rubinetto e facciamola assaggiare. Quindi versiamo al suo interno un cucchiaino di sale da cucina e mescoliamo accuratamente. Ovviamente i bambini noteranno che ad un certo punto il sale non c è più. Facciamone assaggiare una goccia; il sale non si vede più perché si è sciolto: è suffi ciente notare il gusto salato assunto dal liquido. 2. Partiamo da una caraffa di acqua pulita, versando questa volta dello zucchero. Mescolando bene lo zucchero sparirà. Ma davvero non c è più o adesso si trova in soluzione nell acqua della caraffa? Lasciamo che i bambini avanzino le loro ipotesi e...facciamo assaggiare. 3. Il terzo esperimento si riferisce alle immagini sopra. I bambini riempiono un contenitore trasparente di semplice acqua di rubinetto e registrano l operazione colorando il primo disegno. Successivamente versiamo una certa quantità di tempera liquida nel recipiente, sempre dopo aver chiesto ai bambini di immaginare preventivamente cosa succederà. Ogni bambino descriverà grafi camente il risultato colorando il secondo disegno.
6 Versa nell acqua e disegna quello che succede. CAFFÉ 6 FARINA OLIO SABBIA BICARBONATO Restiamo sull argomento soluzioni, e poniamo ai bambini questa domanda: nell acqua si scioglie qualsiasi cosa, come è successo con il sale o lo zucchero? Il gioco evidentemente consisterà ora nell effettuare e registrare una serie di esperimenti con materiali diversi. Uno alla volta saranno posti in acqua per vedere quali si sciolgono e quali no. Alcuni materiali potrebbero essere: caffè, sabbia, olio, bicarbonato, farina, o altri facilmente disponibili. Di ciascuno sarà interessante notare il comportamento: si scioglie e scompare, si scioglie ma l acqua ha cambiato aspetto, galleggia oppure si deposita sul fondo del contenitore.
7 Giochiamo con i colori. 7 VERSA UN PO DI TEMPERA ROSSA NELL ACQUA, MESCOLA E COLORA IL TONDO CON UN PENNELLO VERSA UN PO DI TEMPERA GIALLA NELL ACQUA, MESCOLA E COLORA IL TONDO CON UN PENNELLO ORA VERSA UN PO DI TEMPERA GIALLA NELL ACQUA IN CUI AVEVI SCIOLTO LA TEMPERA ROSSA. COSA OTTIENI? ORA PROVA ALTRE COMBINAZIONI Torniamo per un attimo alle soluzioni colorate con la tempera. I bambini avranno notato che l acqua nella quale sciogliamo della tempera ne assume il colore, sebbene con una tonalità più chiara perché diluito. Stimoliamoli ora ad effettuare delle mescolanze; ad esempio versiamo una goccia di giallo nel bicchiere in cui ne avevamo già disciolto una di rosso e mescoliamo: cosa succede? Con l aiuto di un pennellino i bambini potranno colorare gli spazi qui sopra per registrare i colori ottenuti miscelandone altri. Didatticamente possiamo proseguire con attività di questo tipo per affrontare un percorso sul tema dei colori primari.
8 Le forme dell acqua. 8 Aggiungi l acqua nei contenitori, come hai fatto prima nel gioco dei travasi. Benché in natura l acqua sia presente nei tre stati della materia, ovviamente è la sua forma liquida quella più comune alla nostra esperienza quotidiana. Giochiamo con i bambini a travasare, in modo da fi ssare il concetto di stato liquido dell acqua: questo stato è caratterizzato infatti dall assunzione della forma del recipiente. Oltre a notare che l acqua assume la forma del contenitore in cui viene versata, i bambini potrebbero essere stimolati con domande di questo tipo: ora l acqua nel bicchiere è di più o di meno di quella che abbiamo versato dal pentolino?. Bambini di questa età tendono facilmente ad osservare una variabile alla volta e a concludere che in casi come questo c è più acqua nel primo contenitore (perché è più alta ) oppure nel secondo, se focalizzano l attenzione sul diametro del contenitore. Un altro dato interessante da osservare può consistere nel modo in cui i bambini rappresenteranno il livello dell acqua nei vari tipi di contenitore, I due recipienti contengono la stessa quantità di acqua. al di là delle varie forme: lo disegneranno sempre perfettamente orizzontale come nella realtà delle esperienze che hanno effettuato o si lasceranno condizionare dalle linee dei diversi recipienti?
9 L ora del tè... e dei ghiaccioli! 9 Disegniamo le fasi della preparazione del tè. 1 2 METTIAMO I CUBETTI DI GHIACCIO NEL PENTOLINO E ACCENDIAMO IL FUOCO IL GHIACCIO SI SCIOGLIE: ORA NEL PENTOLINO C È ACQUA L ACQUA INIZIA A BOLLIRE E IL VAPORE SALE SPEGNIAMO IL FUOCO E METTIAMO LE BUSTINE DI TÈ DOPO UN PO POSSIAMO BERE IL TÈ Mostriamo ai bambini alcuni cubetti di ghiaccio, dando loro il tempo di osservare e toccare. La domanda sarà: Di che cosa è fatto il ghiaccio? Probabilmente molti forniranno la risposta corretta, ma in ogni caso procederemo con l esperimento. In una bacinella lasceremo metà dei cubetti, mentre gli altri verranno messi in un pentolino sul fuoco. Quali si scioglieranno prima? Come sempre, è importante stimolare i bambini ad esplicitare le proprie ipotesi prima di effettuare l esperimento. Verifi cato che grazie al calore il ghiaccio si scioglie in acqua, lasciamo che l acqua nel pentolino sul fuoco arrivi ad ebollizione. In questo modo i bambini potranno assistere direttamente ad un ulteriore passaggio di stato: da acqua liquida ad acqua in forma gassosa, cioè in vapore acqueo. Per rendere più visibile il fenomeno poniamo una lastra di vetro o di plexiglas al di sopra del pentolino: sarà così osservabile non solo il vapore, ma anche la formazione della condensa; ciò costituirà un ulteriore conferma che il fumo che sale dal pentolino non è altro che acqua, che raffreddandosi torna a liquefarsi. Mentre i bambini bevono il tè, possiamo avviare una conversazione propedeutica all ultimo esperimento: la formazione del ghiaccio a partire dall acqua allo stato liquido. Dopo aver riempito le formine per i ghiaccioli con acqua e sciroppo, poniamole nel congelatore. Dopo alcune ore, o, se preferiamo, il giorno successivo, i bambini potranno constatare ed assaggiare che il calore scioglie il ghiaccio in acqua, mentre il freddo produce il passaggio inverso.
10 Dove finisce l acqua che beviamo? 10 Disegna una situazione nella quale sudi molto e quindi il tuo corpo elimina molta acqua. Per i bambini è frequente la necessità di far pipì e questo può costituire l avvio di una semplice conversazione sul ciclo dell acqua interno al nostro organismo. In base alle proprie esperienze, i bambini riconosceranno facilmente che esiste una relazione tra quanto si beve e lo stimolo ad urinare. Meno immediato sarà il riconoscimento che il nostro corpo elimina acqua anche mediante la traspirazione e la respirazione. 1. Chiediamo ai bambini di raccontare in quali occasioni si accorgono di sudare maggiormente; è possibile anche organizzare un gioco di tipo motorio (all esterno se ci si trova in un periodo caldo) per verifi care che il nostro corpo traspira per ridurre il calore (esterno o prodotto dal lavoro dei muscoli) 2. Chiediamo ai bambini: Quando espiriamo, cosa esce dalla bocca? I bambini piccoli tendono spesso a rispondere aria. Per far notare loro la presenza di vapore acqueo potremo utilizzare i vetri delle fi nestre o uno specchio. Probabilmente noteranno spontaneamente che la condensa che si crea è come quella prodotta nell esperimento sull evaporazione condotto in precedenza.
11 Leggiamo una storia. 11 La nuvola Olga Ecco la nuvola Olga. È bianca e morbida come la panna montata. Questa notte Olga ha deciso di dormire in testa alla luna, ed è molto contenta. Ma la luna non ama gli scherzi. Allora chiama un suo amico uccello che manda via Olga. Olga vola in giro nel cielo, e non sa dove andare a dormire. Dopo un po si ferma sopra un gatto che dorme. A Olga scappa tantissimo di fare la pioggia. Ma il gatto apre i suoi occhi gialli e dice: Non vorrai farla proprio qui!. Allora Olga se ne va. Poi si ferma sopra la gallina Giacomina, che va a spasso con i suoi pulcini. A Olga scappa sempre di più di fare la pioggia. La gallina guarda in su e dice: Non la farai mica sopra i miei bambini? E così Olga se ne va. Poi si ferma sopra un campo di girasoli. Ormai Olga non ne può più, deve proprio fare la pioggia. Ma il capo dei girasoli dice: Ti prego, non farla qui. Sei troppo piccola per dar da bere a tutti noi! E di nuovo Olga se ne va. Olga è disperata. Per fortuna incontra l uccello Gino e gli chiede cosa fare. Gino mostra con l ala un posto dove ci sono altre nuvole. Olga vola dalle sue amiche e tutte insieme fanno una bella pioggia senza chiedere il permesso a nessuno. Nicoletta Costa La nuvola Olga EMME EDIZIONI 1992, Edizioni EL Richiamiamo alla memoria dei bambini le esperienze precedenti relative al fenomeno dell evaporazione, quindi chiediamo loro: Ma dove va tutta l acqua che evapora? E soprattutto, come fa a tornare giù? La lettura di questo raccontino può essere l avvio di un duplice percorso: 1. Le precipitazioni atmosferiche. 2. L acqua ed il nostro corpo. Nelle pagine seguenti verranno forniti alcuni suggerimenti operativi in relazione a questi temi.
12 Disegna la nuovola Olga che fa la pioggia. 12 Conversiamo con i bambini per far emergere le loro conoscenze sull argomento precipitazioni atmosferiche. Per alunni in questa fascia di età, un buon obbiettivo d apprendimento potrebbe già consistere nella comprensione che pioggia, neve e grandine sono forme diverse attraverso le quali l acqua evaporata e condensata nell atmosfera ritorna alla terra. Alcune possibili e semplici esperienze: 1. Quanto piove? Poniamo all esterno, in un giorno di pioggia, un contenitore trasparente; con un pennarello ad inchiostro indelebile segniamo il livello raggiunto dall acqua piovana. Ripetiamo l operazione in altre giornate piovose, utilizzando per i livelli colori differenti. 2. Le gocce. Alle prime gocce, esponiamo alla pioggia un robusto cartoncino e ritiriamolo rapidamente. I bambini noteranno che le gocce nell impatto hanno determinato tondi di diametri diversi: invitiamoli a ripassare i contorni con la matita. Quando il cartoncino sarà asciutto, ogni bambino potrà averne una parte e colorare le proprie gocce di pioggia. L opera a pois può essere incollata nello spazio sopra. INCOLLA QUI LE TUE GOCCE DI PIOGGIA
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