LA GESTIONE DELLA RETE NATURA 2000 IN PUGLIA. Dott. Giovanni Zaccaria Ufficio Parchi e Tutela della Biodiversità Regione Puglia
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- Angelo Colella
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1 LA GESTIONE DELLA RETE NATURA 2000 IN PUGLIA
2 OBIETTIVO DEL PRESENTE INTERVENTO È UNA RIFLESSIONE SULLE STRATEGIE ED AZIONI SVOLTE E DA PIANIFICARE NELLA REGIONE PUGLIA IN TEMA DI GESTIONE DELLA RETE NATURA 2000
3 LA RETE NATURA 2000 Rete Natura 2000 è uno dei più importanti progetti europei di tutela della biodiversità e di conservazione della natura. E una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'unione Europea che garantisce il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e di fauna minacciate o rare a livello comunitario sulla base delle Direttive habitat e uccelli (Direttiva Habitat - Direttiva 92/43/CEE e Direttiva Uccelli 147/2009/CEE già Direttiva 79/409/CEE)
4 Le aree a maggiore biodiversità in Italia secondo lo studio della Ecoregione Mediterranea WWF 2006
5 Attualmente sul territorio pugliese sono stati individuati 89 siti Natura 2000, di questi 78 sono SIC di cui 1 di recente istituzione quello dei Valloni di Spinazzola (con DGR 1579 del 31/07/2012); 2 dei SIC sono esclusivamente marini (pertanto non inclusi nel calcolo delle superfici a terra); e 11 sono ZPS a cui si è aggiunta la nuova ZPS di Monte Calvo Piana di Montenero (DGR 2171/2011) di 5238 ettari. Molti dei siti hanno un ubicazione interprovinciale. Complessivamente la Rete Natura 2000 in Puglia si estende su una superficie di ettari, pari al 20,81 % della superficie amministrativa regionale
6 La RETE NATURA 2000 in Puglia è rappresentata da una grande variabilità di habitat e specie, anche se tutti i siti di interesse comunitario (SIC e ZPS) presenti rientrano nella Regione Biogeografica Mediterranea e Marino Mediterranea. In Puglia sono presenti: 44 habitat di interesse comunitario (all. I Dir. 92/43/CEE) 81 specie di interesse comunitario (all. II, III e IV Dir. 92/43/CEE) 90 specie di uccelli (all. I Dir. 79/409/CEE)
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8 Dei 44 habitat presenti 9 sono prioritari: 6210* Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo Festuco- Brometalia con notevole fioritura di orchidee, 3170* Stagni temporanei mediterranei, 2270* Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster, 6220* Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea, 1150 * Lagune costiere, 2250 * Dune costiere con Juniperus spp., 9180 * Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio - Acerion, 9210 * Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex, 1120 * Praterie di posidonie Habitat particolarmente estesi sono: 6220* Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea, 6210* Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo Festuco- Brometalia con notevole fioritura di orchidee 62A0 Formazioni erbose secche della Regione sub-mediterranea orientale (Scorzoneretalia villosae)
9 LA BIODIVERSITA DELLA PUGLIA Questi valori di biodiversità sono abbastanza sorprendenti per una Regione come la Puglia a bassissima naturalità: con appena il 6% di superficie boscata con una Superficie Agricola Utilizzata (SAU) pari quasi ad ettari, circa il 65% della Superficie regionale di ; con una densità abitativa abbastanza elevata di 220 ab/km 2 con assenza di montagne e la presenza della seconda pianura d Italia
10 In sintesi, possiamo suddividere le forme di gestione della Rete Natura 2000 in: politiche e normative a scala regionale; gestione dei siti; azioni di conservazione attiva
11 Alcune norme per la Rete Natura 2000 della Regione Puglia DGR n. 330 del 23 luglio Presa atto del lavoro di censimento degli habitat naturali e seminaturali, degli habitat di specie e delle specie selvatiche animali e vegetali, dei relativi Siti d Importanza Comunitaria e delle Zone di Protezione Speciali; L.R. n. 13 del 25 settembre Procedure per l'attuazione del programma operativo della regione puglia Impone la Valutazione d incidenza ai sensi dell art. 6 della direttiva 92/43 a tutti i progetti finanziati con fondi POR. BURP n. 115 del 26/09/2000; L.R. n. 11 dell'12 aprile Norme sulla valutazione d impatto ambientale - Recepisce il DPR 357/97. BURP n. 57 del 12/04/2001; Regolamento Regionale n. 09 del 23 giugno 2006 Regolamento per la realizzazione di impianti eolici in Puglia. BURP n. 27 del 27/06/2006; L.R. n. 17 del 14 giugno 2007 Disposizioni in campo ambientale, anche in relazione al decentramento delle funzioni amministrative in materia ambientale BURP n. 87 del 18/06/2007
12 La gestione della Rete Natura 2000 La Regione Puglia ha rispettato gli obblighi derivanti dall applicazione delle Direttive 79/409 e 92/43 approvando il Regolamento Regionale n. 28 del 22 dicembre 2008 Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) in recepimento del D.M. 17 ottobre In base agli orientamenti emanati a livello comunitario e statale la Regione Puglia dal 2007 ha finanziato numerosi Piani di Gestione di siti Rete Natura 2000 ai sensi del D.M. 3 settembre 2002 Linee Guida per la gestione dei Siti Rete Natura 2000.
13 I Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 Nella scelta dei siti per i quali produrre appropriati Piani di Gestione inizialmente si è data priorità ai siti non coperti da aree protette, ai sensi della L. 394/91 e L. 19/97, in quanto privi di appropriate misure di conservazione e/o gestione finalizzate alla conservazione della natura. Aree Rete Natura 2000 DGR di approvazione Aree Rete Natura 2000 DGR di approvazione IT Accadia-Deliceto DGR n. 494 del 31/03/2009 IT Murgia dei Trulli DGR n del 08/09/2009 IT Area delle Gravine IT Bosco Difesa Grande DGR n del 15/12/2009 DGR n del 23/09/2009 IT Litorale brindisino DGR n del 15/12/2009 IT Stagni e saline di Punta della Contessa IT Torre Guaceto e Macchia San Giovanni IT Bosco Mesola e del IT Pozzo Cucù DGR n del 24/11/2009 DGR n del 26/04/2010 DGR n. 01 del 14/01/2014 IT Montagna Spaccata e Rupi di San Mauro IT Zone umide di Capitanata IT Paludi presso il Golfo di Manfredonia IT Monte Cornacchia-Bosco Faeto IT Valle Fortore, Lago di Occhito IT Valloni e steppe Pedegarganiche 15 SIC della provincia di Lecce DGR n del 22/12/2009 DGR n. 347 del 10/2/2010 DGR n del 5/12/2009 DGR n del 26/4/2010 DGR n. 346 del 10/2/2010 DGR n del 6/8/2010
14 La localizzazione territoriale dei siti individuati frequentemente interessa zone nelle quali l agricoltura assume un ruolo di rilevante importanza. Con riferimento alle superfici ricadenti nella Rete Natura 2000 fino a metà del 2012 le aree agricole ricadevano nei siti SIC e ZPS in ragione del 49,3% dell intera superficie regionale tutelata dalla Rete Natura Incidenza della superficie agricola nelle aree Natura 2000 Natura 2000 Superficie aree Totale superficie su totale agricole nei siti Natura 2000 a terra superficie Natura 2000 regionale (ha) (ha) (%) % Aree agricole nei siti Natura 2000 (%) Superficie agricola regionale (ha) % aree agricole su totale area agricola regionale , ,073 49, ,12 11,75
15 Tale dato assume una notevole importanza ai fini dell applicazione di alcune misure del PSR, per le zone agricole ricadenti nella Rete Natura In moltissimi casi, rientrare con i propri terreni in un Sito Rete Natura 2000 rappresenta un vantaggio, in quanto area eleggibile o in termini di maggiore punteggio previsto dal bando di specifiche misure. Le tipologie colturali più rappresentate nell ambito delle aree Natura 2000 sono costituite da seminativi ( ,13 ha), colture legnose agrarie (34.232,11 ha), prati e pascoli (64.812,89 ha). Le colture più rappresentate sono frumento (46%), prati e pascoli (28%), olivo (11%) altri cereali (11%), vite (2%).
16 L attività agricola in queste aree è, se previsto, soggetta a forme di gestione specifiche regolamentate dai piani di Gestione o derivanti dalle Misure Minime di Conservazione previste nel Regolamento Regionale 28/08. In relazione a quanto sopra descritto, la Regione Puglia ha anche provveduto alla introduzione, nel PSR Puglia , della Misura relativa alle indennità per le zone Natura 2000 (Misura 213), al fine di poterla applicare nelle aree sottoposte al Regolamento regionale 28/08 ed in quelle che hanno completato l iter di adozione e approvazione del Piano di Gestione.
17 Le aree agricole ad elevata valenza naturalistica HNVF Il termine High Nature Value Farmland è stato usato per la prima volta agli inizi degli anni 90 (Baldock et al. 1993; Beaufoy et al. 1994) per indicare sistemi agricoli a basso impatto ambientale, associati ad alti livelli di biodiversità. Le aree identificate come HNVF 1) aree agricole parzialmente seminaturali caratterizzate da un agricoltura di tipo prettamente estensivo come pascoli e prati permanenti e aree comprendenti particolari elementi strutturali quali siepi, fasce inerbite; 2) i seminativi non irrigui ricadenti in siti Natura 2000 in quanto habitat seminaturali e habitat di specie. Rientrano in questo contesto molte delle aree rurali che ricadono all interno delle aree protette, della Rete Natura 2000 e gran parte delle aree agricole montane e marginali. In Puglia, sono state identificati circa ,33 ettari che rappresentano il 29,62 % circa della superficie regionale.
18 Le principali misure della nuova PAC utili alla conservazione della biodiversità sono i pagamenti diretti all agricoltura verde o componente ecologica, che rientra nel cosiddetto processo di inverdimento o greening : diversificazione delle colture: quando le superfici a seminativo superano i 3 ha, dovranno essere previste tre tipi di colture che devono interessare almeno il 5% e non superare il 70% della superficie a seminativo. Possono essere stabilite deroghe per applicare i limiti sopra riportati in caso di prati temporanei, riso e terreni a riposo; mantenimento dei prati e pascoli permanenti: gli agricoltori dovranno mantenere le superfici adibite a prati e pascoli permanenti; aree ecologiche: gli agricoltori dovranno dedicare almeno il 5% della loro superficie agricola a scopi ecologici (escluse le aree usate per i prati permanenti). Possono essere considerati tali i terreni a riposo, i terrazzamenti, il mantenimento del paesaggio, le fasce tampone, le pratiche agricole in rispetto delle direttive relative alla protezione acque da nitrati, all uso sostenibile pesticidi, alla politica delle acque, alla conservazione degli habitat naturali e flora e fauna selvatica e alla conservazione degli uccelli selvatici come riconosciuti da Rete Natura 2000.
19 Nell ottica delle misure previste dalla PAC per il periodo Tipologia di azione Descrizione della Misura Target specie/habitat/sito Potenziali risorse finanziarie Azioni di deframmentazione e rinaturalizzazione habitat Messa a riposo dei seminativi IT ZPS Murgia Alta IT ZPS Area delle Gravine IT ZPS Valloni e Steppe G. IT Costa Otranto Santa Maria di Leuca Habitat: A FEASR LIFE+ Ripristino aree spietrate attraverso piantumazione/semina/pascolamento Acquisto e recupero di superfici spietrate e ripristino del pascolo IT ZPS Murgia Alta IT ZPS Area delle Gravine IT ZPS Valloni e Steppe G. Habitat: A0 FESR, LIFE+ Incentivazione dell attività zootecnica ovicaprina condotta attraverso il pascolo brado Promozione e finanziamento delle attività di pascolo estensivo e potenziamento della filiera produttiva (latte, carne, lana), IT ZPS Murgia Alta IT ZPS Area delle Gravine IT ZPS Valloni e Steppe G. Habitat: A0. FEASR, FESR LIFE+ Creazione nuovi habitat forestali anche ai fini della deframmentazione, creazione di corridoi in attuazione della Rete Ecologica Regionale individuata nel PPTR Corridoi forestali tra le diverse aree boscate Tutti i siti con formazioni forestali Tutti gli habitat forestali FEASR FESR Azioni di conservazione delle foreste per la conservazione della biodiversità forestale conversione dei cedui in fustaia Tutti i siti con formazioni forestali Tutti gli habitat forestali FEASR Attuazione sistemi di gestione e accordi con proprietari e conduttori agricoli Miglioramento delle condizioni ambientali attualmente esistenti per le diverse specie faunistiche, con particolare riferimento ai Chirotteri forestali, e alla fauna saproxilica. Tutti i siti con formazioni forestali Tutti gli habitat forestali FEASR
20 Alcune Misure prioritarie per le specie presenti nelle aree agricole e forestali Tipologia di azione Descrizione della Misura Target specie/habitat/sito Potenziali risorse finanziarie Piani d azione per specie ornitiche legate ad ambienti steppici (grillaio, gallina prataiola, occhione, calandra, lanario, averle, ecc.) Azioni specifiche di conservazione di specie e/o habitat di specie IT ZPS Murgia Alta IT ZPS Area delle Gravine IT ZPS Valloni e Steppe G. IT Costa Otranto Santa Maria di Leuca Habitat: A FESR LIFE+ Azioni di conservazione ex situ ed in situ di specie vegetali di interesse comunitario e inserite in liste rosse legate ad ambienti steppici Implementazione della Banca del germoplasma della Regione Puglia IT ZPS Murgia Alta IT ZPS Area delle Gravine IT ZPS Valloni e Steppe G. Habitat: A0 FESR, LIFE+ Realizzazione di una adeguata rete di carnai per le specie necrofaghe (capovaccaio, nibbio reale, nibbio bruno) Realizzazione e ripristino di una rete di carnai per sostenere le popolazioni di specie necrofaghe (capovaccaio, nibbio reale, nibbio bruno, corvo imperiale) IT ZPS Murgia Alta IT ZPS Area delle Gravine IT ZPS Valloni e Steppe G. Habitat: A0. FEASR, FESR LIFE+ Azioni di conservazione attraverso una gestione mirata dei boschi per le specie di vertebrati e invertebrati forestali Individuazione e creazione di boschi vetusti realizzazione di alberi habitat Tutti i siti con formazioni forestali Tutti gli habitat forestali FEASR, FESR LIFE+
21 Grazie per l attenzione!
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