Bambini e Cani: verso un approccio corretto

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1 Istituto San Leonardo Murialdo Bambini e Cani: verso un approccio corretto Progetto a cura di Anna Lattaro destinato alle Classi II A II B Scuola Primaria Anno Scolastico

2 INDICE 1. PREMESSA _ COME NASCE IL PROGETTO RAPPORTO BAMBINO CANE 3 2. LINEE GENERALI DEL PROGETTO DESTINATARI OBIETTIVI DEL PROGETTO ACCOGLIENZA DEI CANI TEMPI DI REALIZZAZIONE STRUMENTI E MEZZI CANI UTILIZZATI 9 3. STRUTTURA DEL PROGETTO CONTENUTI E ATTIVITA ORGANIZZAZIONE DELLE LEZIONI INCONTRO CON I GENITORI INCONTRO CON GLI ALUNNI: rudimenti di storia e di geografia INCONTRO CON GLI ALUNNI: caratteristiche fisiche del cane INCONTRO CONGLI ALUNNI: il cane e il branco umano INCONTRO CON GLI ALUNNI: educazione e addestramento INCONTRO CON GLI ALUNNI: le attività sportive VISITA AL CENTRO CINOFILO INCONTRO CONCLUSIVO VALUTAZIONE DEL PROGETTO 17 2

3 1. PREMESSA 1.1 COME NASCE IL PROGETTO Il rapporto uomo- animale è oggetto di sempre maggiore interesse da parte dell opinione pubblica, dei mass media e anche, negli ultimi anni, del mondo politico e culturale. E ormai riconosciuta la valenza psicologica, pedagogica e terapeutica degli animali da compagnia, ma l aumento del numero degli animali che vivono in famiglia, particolarmente in ambiente urbano, accentua sempre di più la necessità di stabilire un corretto criterio di gestione e di cura del proprio animale al fine di far fronte ai relativi aspetti igienico- sanitari e di civile convivenza. Alla luce dei recentissimi e tristi fatti di cronaca che hanno coinvolto cani e persone (basti pensare ai frequenti episodi di cronaca che vedono bambini aggrediti, con esiti spesso nefasti, da cani di famiglia o randagi), si ritiene importante l apporto educativo da parte della scuola per impostare su basi scientifico- culturali un nuovo e positivo rapporto con gli animali da compagnia. L'obiettivo è insegnare ai bambini, fin dalla più tenera età, a relazionarsi correttamente con il migliore amico dell'uomo, non solo maturando una consapevolezza sulle esigenze e sulle responsabilità che comporta la convivenza con l'animale, ma anche insegnando come comportarsi con il proprio cane o con un cane sconosciuto per prevenire gli episodi di morsicature. Soprattutto in ambiente cittadino i ragazzi hanno perso il contatto quotidiano con la natura e vivono, per la maggior parte del tempo, in un mondo virtuale di televisione e videogiochi che distorce la percezione della realtà biologica dell animale. Questo progetto educativo si propone di fornire al ragazzo gli strumenti conoscitivi per migliorare il proprio rapporto con gli animali e poterne godere. Il progetto può quindi essere inserito nell ambito dell autonomia didattica qualificando l offerta formativa della scuola, introducendo attività stimolanti ed in grado di catturare l attenzione degli alunni. 3

4 1.2. IL RAPPORTO BAMBINO- CANE La presenza degli animali ha accompagnato da sempre la storia dell uomo; oggi, in particolare, sta assumendo dimensioni nuove e più complesse, soprattutto sul piano psicologico, venendo a costituire sempre più un'importante realtà sociale. I milioni di animali che popolano le case degli italiani dimostrano che l uomo ha bisogno degli animali e che la necessità di avere animali è strettamente collegata ai rapporti affettivi. In alcuni casi l animale può garantire la sostituzione di affetti mancati o carenti, come pure favorire i contatti inter- personali (funzione di lubrificante sociale ); risulta poi fondamentale la funzione educativo- pedagogica legata, in modo particolare, al mondo dell infanzia. Da vari anni, infatti, la ricerca psicologica mette in evidenza come la relazione tra bambini ed animali apporti benefici nelle varie fasi dello sviluppo: i bambini che possono avere contatti con animali domestici acquisiscono la capacità di prendersi cura, di rispettare l altro anche nella sua diversità e con le sue necessità. Possedere un animale o comunque interagire con questo con una certa frequenza presuppone l'assunzione di un buon livello di responsabilità da parte del bambino in quanto l'animale ha bisogno di essere nutrito, curato, accudito. Il prendersi cura di un animale, inoltre, implica una serie di successive e complesse decisioni; queste, per essere prese, richiedono processi di percezione e valutazione della realtà e di attribuzione di significato ai dati acquisiti dal contesto. La relazione diretta con l'animale può così aiutare il bambino a consapevolizzare le diverse fasi del processo decisionale. Un altro ambito importante investito dalla relazione bambino- cane è il concetto di autostima e fiducia in sé. Il prendersi in carico un animale, a qualsiasi livello, cioè sia avendone la diretta responsabilità che sperimentando piccoli livelli di responsabilità limitata nel tempo (come spazzolare il cane, portarlo a guinzaglio, condurre un cavallo, strigliarlo, dargli da bere o da mangiare), può essere inteso come un processo in grado di facilitare un rafforzamento dell'io che spinge all'evoluzione e alla maturazione del soggetto, all acquisizione di un'immagine positiva di sé e del proprio valore, all'empowerment e all'autorealizzazione. 4

5 Secondo alcuni autori non è tanto importante il livello di responsabilità richiesta nello svolgere alcune mansioni piuttosto che altre nei confronti di un animale, ma è il semplice fatto che questa venga richiesta ed attribuita che stimola questo processo di autoconsapevolezza e autofiducia. Gradualmente il bambino imparerà a generalizzare queste sensazioni estendendole ad altri settori e contesti della propria esistenza. Sicuramente, tra tutti gli animali d affezione, il cane è stato il primo ad entrare a far parte dei nuclei familiari umani. Ma perché proprio il cane? La spiegazione che Konrad Lorenz fornisce nel suo splendido E l'uomo incontrò il cane (1973) è sicuramente suggestiva e da diversi punti di vista assai verosimile. Egli immagina un incontro fortuito tra una piccola tribù di ominidi e un branco di sciacalli dorati, più piccoli e meno aggressivi degli altri canidi; un giorno uno del branco umano, osservando uno di questi sciacalli rinseccoliti che, spinto dalla fame, aveva osato avvicinarsi a pochi metri dall'accampamento, anziché scacciarlo, come al solito, gli getta un osso. E l inizio dell addomesticamento. Gli effetti benefici che scaturiscono dalla relazione con un animale sono alla base delle TAA (Terapie Assistite dall'animale), detta anche AAT se l'abbreviazione è inglese (Animal Assisted Therapy), e AAA (Attività Assistite con Animali), attività che si stanno diffondendo sempre più nel quadro complesso della realtà odierna. Ricordiamo che la pet therapy nasce nel 1953, in America, grazie allo psichiatra Boris Levinson non da ricerche di laboratorio, ma da un episodio personale che capitò a Levinson durante la sua attività professionale. Aveva infatti in cura un bambino autistico, con il quale non riusciva a stabilire un rapporto terapeutico e i risultati dei loro incontri erano piuttosto scarsi. Un giorno Levinson, casualmente, portò in studio Jingles, il cane randagio da lui adottato e così praticamente nacque la pet therapy. Infatti Jingles, visto il bambino, cominciò presto a giocare con lui e il piccolo paziente per la prima volta mostrò gioia, grazie allo scambio ludico e affettivo con il cane. Naturalmente lo psichiatra colse immediatamente l'opportunità di utilizzare il suo cane come co- terapeuta, per semplificare e rendere piacevoli le sedute con il bambino. Di questa esperienza parlò poi egli stesso nel libro Il cane come co- terapeuta, uscito nel Questa particolare forma di co- terapia fu da lui stesso chiamata Pet Therapy ( terapia con animali domestici ). Nel 1968, poi, elaborò la Pet- Oriented Children Psychoterapy, che descrisse nell omonima pubblicazione. 5

6 Da allora gli studi in questo ambito sono andati via via aumentando. In Francia, la pet therapy è particolarmente diffusa, soprattutto nelle scuole, allo scopo di facilitare lo sviluppo psicologico del bambino e la soluzione dei suoi problemi caratteriali. Vi si è affermata grazie ad un veterinario, il dottor Ange Condoret che, tra l'altro, ha anche fondato la Società per lo studio psico- sociologico del rapporto tra animali domestici e bambini e l'associazione Francese d'informazione e Ricerca sull'animale da Compagnia (AFIRAC). Condoret, dopo aver svolto uno stage formativo presso il dottor Levinson, cominciò già negli anni Cinquanta a occuparsi del trattamento di bambini con difficoltà di linguaggio. Si occupò anche di pet therapy in ambito scolastico, nel quale cani e gatti sono stati utilizzati per aiutare gli alunni che mostravano particolare ansia nel dover passare dal linguaggio orale al linguaggio scritto. Secondo Condoret, prendersi cura di un animale stimola il senso di responsabilità del bambino e lo invoglia ad acquisire nuove conoscenze. In Austria, invece, Guttmann, dell'università di Vienna, ha compiuto ricerche specifiche su almeno tremila casi, confermando che gli animali possono aiutare l'integrazione del bambino nella scuola, anche se non sempre questo aiuta a migliorare il rendimento scolastico. L'animale rappresenta comunque una notevole fonte d'investimento emozionale e consente l'acquisizione del senso di responsabilità. In Portogallo ad occuparsi della pet therapy è stato, sin dagli anni Ottanta, il professore Antonio Machado Teixeira, direttore del Dipartimento di Psicologia di Parede. Teixeira ha condotto un esperimento su ben tremila famiglie, che hanno accettato di tenere in casa un cane o un gatto, per verificare se la presenza dell'animale migliorava effettivamente il rendimento scolastico degli allievi. L'esperimento ha dato risultati largamente positivi, dal momento che il rendimento scolastico dei bambini è sembrato strettamente correlato alla loro serenità psicologica, stabilità emotiva e maturità: tutti fattori che l'animale domestico contribuisce a stabilire, attraverso la sua sola presenza. E importante, però, ricordare che la pet therapy, nello specifico le AAA (Attività Assistite con l animale), non sono unicamente attività di supporto a situazioni di difficoltà, ma possono essere anche interventi di tipo educativo, ricreativo o ludico che hanno l obiettivo di migliorare la qualità della vita di chi vi partecipa. E ampiamente provato, infatti, che la presenza di un cane nella vita quotidiana di un bambino esercita un effetto positivo sul tono dell umore, sulla capacità di ridurre l agitazione, l aggressività e permette anche di agire nel settore della formazione e della responsabilizzazione dei giovani verso gli altri. 6

7 2. LINEE GENERALI DEL PROGETTO 2.1 DESTINATARI Il progetto è rivolto agli studenti della 2 classe primaria. 2.2 OBIETTIVI DEL PROGETTO Come ricordato dal Presidente dell'enci (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), Francesco Balducci, il cane è un attore sociale del nostro tempo e per questo va instillata nelle nuove generazioni la cultura del rispetto e dell'amore incondizionato per il nostro compagno di vita. Obiettivi generali Attualizzare l insegnamento delle discipline scientifiche e soprattutto biologiche; acquisire conoscenze di base sugli animali e sul loro comportamento; sviluppare una coscienza ecologica (rapporto con l ambiente) e bioetica (rapporto con la vita) attraverso il canale privilegiato degli animali; migliorare e valorizzare la percezione dell animale nel bambino e la pet- partnership. arricchire le esperienze cognitive, emozionali e sociali dei bambini diffondere la cultura del rispetto dell'animale migliorare la qualità dell'interazione bambino animale organizzare una cultura delle bio- diversità attraverso la valorizzazione delle caratteristiche dei singoli soggetti (bambino e animale) che interagiscono nel rapporto di gioco 7

8 Obiettivi specifici La zooantropologia è lo studio del rapporto uomo- animale negli eventi interattivi e relazionali e valutazione dei contributi apportati all uomo da questa relazione. Ieri l animale era visto come portatore di utilità, RES da sfruttare ; oggi viene visto come referente, quindi soggetto- diverso; le esperienze di interazione uomo animale mostrano l importanza per il bambino della RELAZIONE con l animale. Per tale motivo non è importante parlare solo dell animale, quanto del RAPPORTO UOMO- ANIMALE, delle SITUAZIONI RELAZIONALI che si creano. Ambito educativo: Migliorare la capacità dello studente di comunicare con l esterno e rapportarsi empaticamente con il mondo che lo circonda; migliorare l autostima; favorire l attivarsi di processi di decentramento emotivo e di partecipazione affettiva; acquisire il senso del limite delle proprie azioni; diminuire la diffidenza verso la diversità ed aumentarne il rispetto; instaurare tra il cane ed i bambini un rapporto di protezione reciproca, un legame di cura. Ambito civico: Responsabilizzare sulla cura dell animale in famiglia, nel rispetto delle sue necessità; responsabilizzare sulla corretta gestione del cane nella società; favorire, attraverso i momenti di cura al cane, la nascita del senso di responsabilità individuale; erudire sulla cura degli aspetti igienico- sanitari; migliorare la qualità di vita dei proprietari dei cani, dei loro familiari e di tutti coloro che quotidianamente convivono o entrano in contatto con il cane; migliorare le conoscenze relative agli obblighi di legge a cui è sottoposto un proprietario di cane; ridurre il numero di incidenti stradali causati da cani sfuggiti al controllo dei loro proprietari; prevenire gli episodi di aggressività. 8

9 Ambito culturale / di informazione: Informare sugli aspetti fisici e caratteriali dei cani; offrire una panoramica della selezione delle razze canine attraverso un percorso storico, geografico e scientifico; analizzare l utilizzo che l uomo ha fatto dei cani nel corso dei secoli; approfondire il ruolo dei cani nella società di oggi, con riferimento ai cani che svolgono particolari attività (cani antidroga, da macerie, da soccorso, per ciechi, ). sensibilizzare nei confronti delle capacità intellettive ed affettive dell animale; insegnare come si realizza un interazione corretta ed incoraggiare l assunzione di comportamenti ed atteggiamenti personali adeguati. Ambito didattico: La ZOOANTROPOLOGIA DIDATTICA utilizza le valenze che scaturiscono dal rapporto bambino- animale a scopi educativi e didattici: Aumentare l attenzione e la concentrazione durante il lavoro in classe; favorire le interazioni di gruppo tra gli alunni attraverso attività ludiche aventi il cane come catalizzatore dell'attenzione e dell'interazione; sviluppare il senso di condivisione dell esperienza con i compagni e di appartenenza al gruppo; stimolare l'analisi e l'esposizione delle sensazioni e delle emozioni da parte degli alunni rapportare in modo concreto la realtà scolastica e domestica. 2.3 ACCOGLIENZA DEI CANI DA PARTE DEI BAMBINI L incontro cane bambini deve essere preparato. Alcuni bambini potrebbero avere paura o non avere in proposito alcuna esperienza, per cui l avvicinamento alla realtà cinofila avverrà gradualmente. L avvicinamento può avvenire con l ausilio di foto del cane nelle varie fasi della crescita e nei vari momenti della giornata. Verranno raccontati dall operatore racconti significativi della vita del cane stesso. D altro canto, i bambini vanno coinvolti nella preparazione dell ambiente in vista dell arrivo del cane e dello svolgimento della lezione. Verranno messi a loro disposizione biscotti, ciotola, acqua, una spazzola e una copertina, con la richiesta di preparare insieme un ambiente idoneo; verranno poi proposte loro semplici attività di cura e gioco con gli amici quadrupedi. Verrà valutata la possibilità di far portare il cane al guinzaglio ai bambini e far dar loro semplici comandi di addestramento. 2.4 TEMPI DI REALIZZAZIONE Il progetto sarà realizzato nel corso del secondo quadrimestre dell anno scolastico Gli incontri previsti con i cani sono 5. 9

10 2.5 STRUMENTI E MEZZI Le attività in aula verranno svolte con l ausilio di un un computer portatile come supporto alla didattica. Verrà altresì utilizzato un videoproiettore (o televisore compatibile con il computer portatile) per poter visionare il materiale (filmati o slide sugli argomenti trattati). Per lo svolgimento delle attività pratiche saranno sfruttate le possibilità offerte dall edificio scolastico. Ai bambini verrà chiesto di produrre elaborati esplicativi del progetto. 2.6 CANI UTILIZZATI NEL PROGETTO Verranno utilizzati cani adatti all interazione con i bambini, dotati di qualità caratteriali quali socialità, docilità, buon temperamento e con un buon grado di fiducia e piacere ad interagire con le persone: o Lucky, Pastore Belga Malinois, 11 anni, con esperienze con bambini dati in affido ad una Casa Famiglia (Celle Ligure, Savona) e bambini malati di tumore (Casa di Andrea, Roma) o Kira, Pastore Belga Malinois, 3 anni o Eddy, Labrador, 7 anni o Alice, Papillon, 3 anni o Pico, Cavalier King, 1 anno I soggetti introdotti a scuola sono cani sani, perfettamente addestrati e socializzati, abituati ad essere manipolati e in regola con tutte le vaccinazioni. Nell incontro conclusivo saranno invece mostrati ai bambini cani di varie razze e non (dobermann, pastori tedeschi, jack russell terrier, meticci,.). Per ciascun soggetto utilizzato nel progetto verrà presentato idoneo certificato di buona salute. 10

11 3. STRUTTURA DEL PROGETTO 3.1 CONTENUTI E ATTIVITA Rudimenti di storia del cane Caratteristiche delle principali razze domestiche e differenze Le razze italiane Caratteristiche fisiche del cane Specificità cognitive del cane (intelligenza olfattiva, comunicativa, sociale ed integrativa) Il branco: un organizzazione sociale ben precisa Caratteristiche comportamentali del cane - Nozioni di psicologia canina La scelta del cucciolo (la razza più idonea e perché) Il cucciolo: il suo sviluppo e le buone cure Educazione del cane e del proprietario per una serena convivenza Educazione sanitaria: vivere con un animale in casa (cure igienico- sanitarie, vaccinazioni, sverminazioni, prevenzione delle malattie più diffuse) L alimentazione del cane Il linguaggio dei cani: come interpretarlo per prevenire incidenti e per migliorare la convivenza reciproca (con particolare accento ai motivi e alle dinamiche del morso) Anagrafe canina e gestione del cane (principali aspetti normativi ed applicativi microchip, prevenzione randagismo) Igiene ambientale Attività che prevedono l ausilio del cane Tutti i contenuti saranno integrati con attività interdisciplinari (italiano, scienze, storia, geografia, arte e immagine,.) 11

12 3.2 ORGANIZZAZIONE DELLE LEZIONI Ogni lezione comprende una fase di spiegazione ed una di interazione diretta con i ragazzi, attraverso giochi, esempi, racconti di esperienze personali o visione di materiale audiovisivo. Tutte le lezioni si tengono in presenza ed in collaborazione con l insegnante. La durata delle singole lezioni è di un ora, nel corso della quale l Educatore Cinofilo mostra ai bambini la giusta interazione col cane. 3.3 INCONTRO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO AI GENITORI CON LA PARTECIPAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE (A CURA DELLA DOTT.SSA ANNA LATTARO, ADDESTRATORE CINOFILO RICONOSCIUTO ENCI) Prima dell inizio del progetto i docenti inviteranno ad una riunione i genitori degli alunni coinvolti al fine di presentare loro questa iniziativa, presentando le attività e dando risposte alle eventuali domande che dovessero sorgere. Lo scopo dell incontro sarà quello di presentare il progetto (finalità, modalità di svolgimento e di raggiungimento degli obiettivi prefissati) ed evidenziare come nasca dalla necessità di portare nelle scuole la conoscenza del quattro zampe per offrire ai bambini, fin dall'infanzia, l'opportunità di acquisire le competenze utili a stabilire un rapporto armonioso, rispettoso e responsabile verso il cane. Durante il percorso didattico il bambino imparerà a relazionarsi correttamente con il cane, a prendersi cura di lui e a comprendere l'importanza del rispetto delle regole di convivenza sociale. Inoltre imparerà ad interpretare il linguaggio canino, ovvero il linguaggio di una creatura appartenente ad una specie diversa, per poter dialogare correttamente, evitando incomprensioni pericolose che poi frequentemente sfociano in episodi di aggressività, come puntualmente si apprende dalle notizie di cronaca. Si tratta di impostare i primi elementi della relazione permettendo ai bambini di acquisire delle modalità comunicative adatte all incontro. In particolar modo con questa proposta si fa leva sull interesse presente nei bambini di questa età al gioco, al prendersi cura, favorendo processi relazionali che valorizzino le competenze degli alunni. Gli alunni potranno imparare le modalità per dare da mangiare ai cani, spazzolarli, accarezzarli, gestire la prossemica, il tono della voce. 12

13 Non va dimenticato poi che la particolare capacità del cane di dare affetto e devozione costituisce un valido supporto emozionale, soprattutto per i bambini. Il cane ha una buona capacità istintuale e pertanto non mette in atto meccanismi psicologici difensivi, quali la negazione o la falsificazione, ma propone sempre con il mondo rapporti diretti, veri e lineari. Non interpreta, né falsifica. É sociale, ama vivere in compagnia. I cani hanno la facoltà di saper leggere il linguaggio corporeo (espressione del viso, atteggiamenti...) e di percepire, attraverso le produzioni ormonali, i diversi stati emotivi dell'altro. É libero e spontaneo nel contatto fisico. Questa spontaneità nelle interazioni fisiche favorisce ed aumenta le stimolazioni dei sensi. "Pet" in inglese significa anche "cocco, beniamino", quindi il vocabolo rimanda a qualcosa da coccolare, da accarezzare e pertanto l animale è una buona fonte addizionale di intimità e calore. Il cane ama giocare. Giocando con lui i ragazzi hanno modo di esprimere la loro vivacità ricavandone sensazioni benefiche ed hanno modo di arricchire la loro comunicazione gestuale e tattile. É un utile "catalizzatore" sociale in quanto con i suoi movimenti attira l'attenzione della gente su di sé aumentando i contatti fra le persone; è capace di creare situazioni positive e rilassanti. Il contatto con gli animali consente quindi ai bambini di aumentare i tempi di attenzione e concentrazione, l'ansia diminuisce; giocare con gli amici a quattro zampe significa stimolare l'interazione sociale e favorire l'autostima. I risultati riguardano in primis la sfera affettiva della persona: un cane, infatti, regala affetto incondizionato ed i bambini sono stimolati a riconoscerlo ed a fidarsi di lui. Innanzitutto si lavorerà per far passare "la paura del cane" a coloro che dovessero segnalarla; poi si porrà particolare attenzione al come approcciarsi ai cani la prima volta. Attraverso la Pet Therapy, si cercherà di migliorare la "familiarizzazione" con l'animale facendo sì che il bambino chiami il cane e sia in grado di impartirgli degli ordini; si intende aiutare i bambini introversi ad esprimersi più liberamente, ad "uscire dal guscio", quelli troppo esuberanti, a controllarsi e contenersi. In ogni caso, il lavoro si concentrerà sulla capacità del singolo alunno di gestire l'affettività e le emozioni. Questo andrà inquadrato in un lavoro di gruppo, nel quale il bambino dovrà imparare a gestire e controllare la competizione con gli altri alunni per il possesso dell animale. Prima della partenza degli incontri, tuttavia, sarà cura dei docenti, con la collaborazione dei genitori, verificare che non sussistano precisi motivi in presenza dei quali la partecipazione a questi incontri dovesse risultare controproducente, come ad es. la presenza di allergie. 13

14 3.4 INCONTRO CON GLI ALUNNI: rudimenti di storia.. L uomo incontra il cane: periodo storico, ragioni dell alleanza (Secondo il padre dell etologia K. Lorenz ( E l uomo incontrò il cane, 1950) potrebbe essere stato proprio un bambino a portare un cucciolo di cane all interno della caverna e a pretendere di tenerlo con sé, forse perché attratto da un essere così simile a lui, così capace di comunicare, così desideroso di gioco e di movimento, capace di esprimere emozioni e sentimenti senza condizionamenti.). e di geografia (a cura della dott.ssa Anna Lattaro, addestratore cinofilo riconosciuto ENCI) La diffusione del cane: la varietà delle razze canine legate all adattamento ambientale e ai compiti assegnati ad essi da parte dell uomo (guardia, pastorizia, caccia, compagnia) Differenza tra cane di razza e meticcio Il cane in Italia (razze italiane) La scelta del cucciolo (la razza più idonea e perché) 3.5 INCONTRO CON GLI ALUNNI: caratteristiche fisiche e psicologiche del cane (a cura della dott.ssa Federica Carlevaro, Medico Veterinario Comportamentalista, e del Personale Medico Veterinario dell Anagrafe Canina ASL RMH) Anatomia e fisiologia del cane I sensi del cane: cosa sono e a cosa servono L olfatto del cane (attività all esterno: giochi di ricerca in cui paragonare le modalità esplorative dei bambini e dei cani) La vista del cane L udito del cane (la guardia) Specificità cognitive del cane: intelligenza olfattiva intelligenza comunicativa intelligenza sociale: il cane è un animale che ha bisogno di stare in compagnia e cerca nel gruppo la sua dimensione intelligenza integrativa: il cane cerca la collaborazione, non solo con conspecifici 14

15 Vengono proposti esercizi con i quali si possono sperimentare le principali modalità esplorative dei cani, il loro modo di utilizzare la vista, l olfatto e più in generale le loro sorprendenti abilità di ricerca. Viene mostrato ai bambini come osservare i cani e le relazioni ambientali che essi mettono in atto. 3.6 INCONTRO CON GLI ALUNNI: crescita del cane all interno del nuovo branco umano (a cura della dott.ssa Federica Carlevaro, Medico Veterinario Comportamentalista, del Personale Medico Veterinario dell Anagrafe Canina ASL RMH) Il branco: un organizzazione sociale ben precisa Caratteristiche comportamentali del cane - Nozioni di psicologia canina Il cucciolo: il suo sviluppo e le buone cure Educazione sanitaria: vivere con un animale in casa (cure igienico- sanitarie, vaccinazioni, sverminazioni, prevenzione delle malattie più diffuse) L alimentazione del cane Le leggi sanitarie in Italia: cos è il microchip e l anagrafe canina? Il canile e i suoi scopi Il problema del randagismo: cause, conseguenze, responsabilità Adottare un cane dal canile La difesa degli animali: la legge é anche dalla loro parte 15

16 3.7 INCONTRO CON GLI ALUNNI: educazione e addestramento (a cura della Dott.ssa Anna Lattaro, addestratore cinofilo riconosciuto ENCI) Educazione del cane e del proprietario per una serena convivenza Igiene ambientale: possedere un animale vuol dire essere responsabile del suo comportamento in tutte le situazioni Differenza tra educazione ed addestramento I cani sono pericolosi? L importanza della selezione genetica e dell addestramento Come avvicinarsi a un cane ed accarezzarlo (Verrà presentato, illustrato e spiegato il linguaggio del cane, con particolare riguardo ed attenzione alle situazioni di potenziale pericolo in presenza di bambini) Le aggressioni da parte dei cani: come evitarle (Recentemente le cronache hanno riportato più volte episodi anche gravi di aggressioni da parte di cani nei confronti dei bambini, dove il "presunto colpevole" è stato proprio il beniamino di casa. Nasce quindi l'esigenza di far comprendere le cause che scatenano tali comportamenti negli animali da compagnia e di insegnare ai bambini come evitare che tali situazioni si verifichino, soprattutto perché le conseguenze possono essere devastanti. Da un lato, il cane prima di mordere, segnala SEMPRE il suo stato di disagio, le sue paure o il suo disappunto, in modi che spesso il bambino non conosce, sottovaluta o interpreta scorrettamente; dall'altro, a volte i più piccoli interagiscono con il cane in modo non rispettoso dell animale, scatenandone la reazione. La soluzione consiste nell'insegnare a bambini e ragazzi come interpretare i messaggi mimici e sonori che i cani inviano nelle situazioni di stress e quale comportamento adottare in loro presenza). 16

17 3.8 INCONTRO CON GLI ALUNNI: il cane, l addestramento e le attività sportive (a cura della Dott.ssa Anna Lattaro, addestratore cinofilo riconosciuto ENCI) Attività cinofilo- sportive: - obedience - fly ball - utilità e difesa - mondioring - conduzione di gregge - agility dog - attività di utilità sociale (ricerca su macerie, salvataggio in acqua, guida per ciechi, ausilio per le Forze Armate antidroga, antiesplosivo) La pet therapy: amici da proteggere e rispettare 3.9 Visita al Centro Cinofilo Polizia di Nettuno Il primo Centro Addestramento Cani di Polizia fu costituito nel periodo successivo alla 1^ Guerra Mondiale ed il primo successo ottenuto con l'impiego dei cani segugi italiani nei servizi di Polizia si ebbe il 10 giugno 1924, in occasione delle ricerche di Giacomo Matteotti. In seguito esemplari di "Pastore Tedesco" vennero acquistati in Germania e successivamente fatti riprodurre nell'allevamento di Postumia, all'epoca territorio italiano, per poi essere utilizzati principalmente dai Commissariati di Frontiera nell'attività di repressione dell'immigrazione clandestina e del contrabbando lungo l'arco alpino. Al termine della 2^ Guerra Mondiale, i cani poliziotto sfuggiti alle razzie delle truppe tedesche in ritirata, furono concentrati presso la Scuola Ufficiali e Sottufficiali di P.S. di Roma e trasferiti a Fabrica di Roma. Nel 1947 i cani furono allevati nell'attuale sede di Nettuno per aumentare il numero di esemplari. Le notevoli difficoltà di convivenza tra cuccioli e cani adulti ed il continuo propagarsi di epidemie di 17

18 cimurro costrinsero a spostare il Centro di Addestramento nella località di Rocca di Papa, nei Colli Albani, suddividendo in due settori l'attività del servizio Cinofili: - un Centro Allevamento; - un Centro Addestramento. Nel 1955 i due settori del servizio Cinofili furono riuniti nella Scuola Allievi Guardie di P.S. di Nettuno, a sud di Roma, (con i suoi mq è la scuola di polizia più grande d'europa) poi divenuta Scuola Sottufficiali e, dopo la riforma del 1981, Istituto per Sovrintendenti e di Perfezionamento per Ispettori attualmente, dal 1 aprile 2007 Istituto per Ispettori. Dal 16 aprile 2004 il Centro Allevamento Addestramento Cani di Polizia (C.A.A.C.P.) è alle dipendenze del Servizio Reparti Spec,iali e ha assunto la denominazione di Centro Coordinamento dei Servizi Cinofili (C.C.S.C.) Incontro conclusivo (giornata all aperto con i cani) Esecuzione di pratici esercizi di condotte corrette da tenere in presenza del cane. Mostrare come ci si comporta in presenza di animali sconosciuti (es. per strada). Osservare come un cane si comporta durante una passeggiata Accarezzare, spazzolare, dare cibo o acqua, portare il cane al guinzaglio ed impartirgli semplici comandi (seduto, terra, resta) Impartire semplici comandi di agility. Giocare con il cane: attività di riporto 4. VALUTAZIONE DEL PROGETTO Agli alunni verrà sottoposto un questionario che evidenzi le competenze acquisite in relazione ai corretti comportamenti da mettere in atto quando si possiede un cane o se ne incontra uno sconosciuto, tenendo conto degli obiettivi prefissati. 18

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