Relazione tra la qualità dell aria e la manutenzione degli impianti aeraulici

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Relazione tra la qualità dell aria e la manutenzione degli impianti aeraulici"

Transcript

1 Relazione tra la qualità dell aria e la manutenzione degli impianti aeraulici Dott.ssa Patrizia Anzidei Biologa della Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione dell INAIL ANAM 1 AIISA NADCA Annual Meeting Contarp - Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione L INAIL nel gestire l assicurazione l obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, si avvale della Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (Contarp( Contarp) ) per la funzione tecnica di rilevazione degli elementi per la valutazione del rischio professionale. La Contarp si avvale della competenza di professionisti quali: ingegneri, chimici, geologi, biologi e periti tecnici, ed è strutturata in una struttura centrale (a Roma) e 19 strutture territoriali presso le Direzioni i Regionali. Alla Contarp,, quale organo tecnico dell Istituto, spetta l accertamento l e la valutazione dei RISCHI e la promozione di interventi mirati alla a PREVENZIONE. Contarp - Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione Le diverse attività condotte, seppure con approcci diversi, si traducono nell osservazione del mondo del lavoro con gli obiettivi di seguito schematizzati: seguire l evoluzione l dei cicli produttivi individuare i fattori di rischio insiti nei processi lavorativi accertare i livelli di esposizione suggerire strategie di controllo promuovere la formazione e l informazione l dei lavoratori finalizzata alla conoscenza del rischio e delle misure e di prevenzione individuali e collettive.

2 Nessun ambiente di lavoro si può ritenere esente dalla presenza di microrganismi. Anche ambienti indoor, apparentemente microbiologicamente puliti, come gli uffici, gli alberghi, i centri commerciali ecc., in realt ltà possono essere inquinati da agenti biologici patogeni o potenzialmente tali. INDOOR AIR QUALITY Ambienti indoor - Abitazioni - Uffici - Strutture comunitarie (scuole, ospedali, alberghi, caserme) - Attività ricreative e sociali (cinema, luoghi sportivi, ristoranti, negozi) - Mezzi di trasporto SBS: SICK BUILDING SYNDROME Sindrome pluricausale caratterizzata da sintomi vari e non specifici (tosse, febbre, malessere diffuso, astenia etc.) che tendono a ridursi o scomparire quando si abbandona l edificio Microclima Esposizione ad agenti fisici, biologici e chimici Stress

3 BRI: BUILDING RELATED ILLNESS Patologie quali legionellosi, febbre da umidificatori, alveolite allergica, etc. con quadro clinico ben definito e per le quali può essere identificato uno specifico agente causale presente nell'ambiente confinato. PRINCIPALI FONTI DI INQUINANTI INDOOR Uomo e animali: Desquamazione dell epidermide, trasmissione microrganismi per contatto diretto o indiretto (influenza, polmoniti, tubercolosi, varicella, ecc.) Impianti condizionamento aria: Acqua di condensa, umidificatori, torri di raffreddamento (batteri termofili, endotossine batteriche, legionelle, Gram negativi, funghi, spore) Acqua Rete distribuzione acqua, serbatoi (Legionelle, Gram negativi, protozoi) Arredi Tappezzeria, tappeti, poltrone, piante, ecc. Polvere Miscela contenente microrganismi, terriccio, acari, muffe, ecc. Ambienti indoor, agenti biologici potenzialmente presenti Batteri Virus Funghi Allergeni Stafilococchi Legionelle Gram negativi Rhinovirus (virus raffreddore) Virus influenzali Cladosporium spp., Penicillium spp., Alternaria alternata, Fusarium spp., Aspergillus spp. Pollini Allergeni indoor della polvere (acari, muffe, blatte, animali domestici)

4 Contaminazione negli impianti aeraulici UTA: - Aspergillus sp - Cladosporium sp - Paecyllomyces sp - Penicillium sp - Legionella sp Torri di raffreddamento: - Nontuberculous mycobacteria (NTMs) - Patogeni associati alle amebe (Xanthomonas maltophilia e Flavobacterium sp.) - Legionella sp TORRI DI RAFFREDDAMENTO Questi ambienti favoriscono lo sviluppo di numerose specie microbiche e la loro diffusione tramite formazione di aerosol 9 Torri (U.S.A.) Ricerca di Micobatteri NT (Black & Berck, AIHA J 2003) 50 Torri (Turchia) 103 campioni di H anni di osservazione (Turetgen et al. Environ Monit Assess, 2005) Il 75% dei campioni analizzati conteneva Micobatteri NT, la maggior parte dei quali Il 44% delle Legionelle isolate apparteneva al sierogruppo 1 PATOGENI TORRI DI RAFFREDDAMENTO In un confronto tra ambienti naturali e torri (U.S.A.) : 40 Torri 40 ambienti acquatici naturali Molte specie di patogeni tra cui Legionella hanno evoluto modalità di associazione biologica con le amebe (Berck et al., Environ Sci Technol 2006) E 16 volte più probabile trovare amebe infette nell acqua delle torri che negli ambienti naturali

5 UNITA DI TRATTAMENTO ARIA La contaminazione fungina delle UTA (filtri dell aria e tubature) è un problema molto diffuso negli edifici dotati di impianti di condizionamento Le spore fungine si diffondono facilmente dall UTA agli ambienti e rappresentano un rischio per la salute: Infiammazioni (Penicillium) Infezioni Ipersensibilizzazioni Allergie Intossicazioni Cancro (da esposizione a micotossine) (Levetin et al., Applied Environ Microbiol 2001) Da uno studio condotto negli Stati Uniti è risultato che il 90% delle specie fungine campionate nell UTA appartenevano ai seguenti taxa: Penicillium Aspergillus Cladosporium Il livello di contaminazione fungina decresce drasticamente quando l impianto è utilizzato per il riscaldamento durante i mesi invernali UNITA DI TRATTAMENTO ARIA Dall analisi di circa 1100 campioni microbiologici di superficie prelevati all interno di 25 UTA si è rilevato che: I funghi appartenenti al genere Cladosporium sono rinvenuti con maggiore frequenza sui ventilatori e nelle condutture refrigeranti I funghi appartenenti ai generi Penicillium, Aspergillus e Paecilomyces sono rinvenuti con maggiore frequenza nei pannelli di coibentazione (Wilson et al., J Occup Environ Hyg. 2007) HABITAT E DIFFUSIONE LEGIONELLE Sono batteri gram negativi aerobi ubiquitari Sono state descritte circa 50 specie (suddivise in 70 sierogruppi), non tutte sono patogene per l uomo.. E stimato che l 85% dei casi di legionellosi sia dovuto a L. pneumophila sierogruppo 1 e 6. Diffuse in numerosi ecosistemi naturali e artificiali nei quali sia presente l acqua Dal serbatoio naturale (ambienti lacustri, corsi d acqua, acque termali) possono passare in serbatoi artificiali (acqua delle condotte cittadine, impianti idrici, piscine, ecc.)

6 Serbatoi di infezione Apparecchi sanitari Circuiti di distribuzione di acqua calda Sezioni di umidificazione delle UTA Torri di raffreddamento degli impianti di condizionamento Condensatori evaporativi Vasche per idromassaggi Fontane decorative Riunito dentale Legionella può trovarsi in forma libera nell acqua o ancorata al biofilm (pellicole costituite da batteri, alghe, protozoi, virus, ecc.) Nelle cisti di amebe e protozoi ciliati possono sopravvivere a lungo e resistere ai trattamenti con cloro, biocidi, alte T e altre condizioni avverse Ecologia delle Legionelle La temperatura ottimale per la proliferazione della Legionella è compresa tra 25 e 45 C, fino ai 55 C C circa può sopravvivere, al di sopra dei 60 C C il 90% dei microrganismi muore. A temperature inferiori ai 20 C C appare in stato quiescente. Il ph ottimale è compreso tra 5,5 e 8,5 L interazione con organismi ospiti (protozoi e funghi) sembra aumentare la patogenicità della Legionella. Le condizioni di vita extracellulare, in forma libera, sono normalmente correlate ad una minore virulenza, oltre, ovviamente a renderla più vulnerabile ai biocidi. Ecologia delle Legionelle In condizioni d acqua d stagnante Legionella è in grado di formare essa stessa il biofilm a cui ancorarsi, mentre in condizioni dinamiche di flusso è in grado di colonizzare il biofilm creato da altri batteri ma non di crearne. Inoltre, in condizioni di carenza di nutrienti (Legionella utilizza gli aminoacidi come fonte di energia e non i carboidrati), la Legionella ella può crescere su altre cellule batteriche morte. I protozoi sono gli ospiti naturali della legionella mentre, l infezione l di cellule fagocite umane è una forma di infezione OPPORTUNISTA, cioè dipende dalla suscettibilità dell ospite

7 L infezione da legionella NON E DIMOSTRATA LA TRASMISSIONE INTERUMANA Le condizioni dell ospite condizionano fortemente l evoluzione dell infezione, i FATTORI PREDISPONENTI SONO: l età il tabagismo le malattie croniche (insufficienza renale o cardiaca, diabete, broncopneumopatia cronica ostruttiva, neoplasie) l immunodeficienza sesso La diffusione delle Legionelle avviene tramite aerosol di dimensioni ioni < 5 µm L infezione da Legionella LEGIONELLOSI MALATTIA DEL LEGIONARIO FEBBRE DI PONTIAC ASINTOMATICA Per i casi di legionellosi è prevista la notifica obbligatoria (DM 15/12/90): il medico comunica il caso entro 48 ore alla ASL competente, la quale, previa verifica della diagnosi procede all invio dell apposito modello alla Regione. La notifica non sostituisce l invio della scheda di sorveglianza, circolare 400.2/9/5708, (da inviare alla ASL e all ISS) Casi di legionellosi notificati al Registro nazionale della legionellosi (ISS) nel quinquennio Casi di legionellosi Notiziario del ISS - gennaio 2008

8 Ripartizione per regione dei casi di legionellosi denunciati nel % 10% 10% 9% 21% 7% 8% Emilia-Romagna Lazio Lombardia Piemonte Toscana Veneto Altre regioni Notiziario del ISS - gennaio 2008 Età e occupazione lavorativa dei 923 casi di legionellosi denunciati nel % > 50 anni Età media 61 anni 71 % 29 % 2,4:1 15% 5% 6% 5% 55% Pensionati Operai Impiegati Professionisti Casalinghe Altri 14% Notiziario del ISS - gennaio 2008 Esposizione al rischio nei 10 giorni precedenti l insorgenza dei sintomi Dei 923 casi denunciati nel 2006 solo per il 31% è stato possibile risalire alla possibile esposizione a Legionella: - La maggior parte erano stati ricoverati in ospedale o in clinica (10%) o avevano pernottato in alberghi e campeggi (15%) - Una piccola parte aveva frequentato piscine (3,5 %) o effettuato cure odontoiatriche (1,8 %) LA MAGGIOR PARTE DEI CASI (63,5 %) DEI PAZIENTI AFFETTI DA LEGIONELLOSI PRESENTAVA ALTRE PATOLOGIE DI TIPO CRONICO DEGENERATIVO E NEOPLASTICO

9 Prevenire la colonizzazione e la proliferazione della Legionella Per PREVENIRE LA COLONIZZAZIONE: evitare i ristagni d acqua, d soprattutto in caso di umidificazione adiabatica controllare lo stato dei filtri, eliminare eventuali gocce d acqua, d e provvedere alla sostituzione se danneggiati a prescindere dalla durata dichiarata mantenere elevati standard igienici degli impianti, limitando incrostazioni che favoriscano la formazione di biofilm preferire torri di raffreddamento ad aria e umidificatori a vapore Per PREVENIRE LA PROLIFERAZIONE: sanificare gli impianti per eliminare i possibili ospiti trattare meccanicamente e chimicamente per la rimozione del biofilm Strategie di prevenzione negli impianti PREVENZIONE A LUNGO TERMINE - Visite ispettive sull impianto di climatizzazione (stato degli umidificatori, delle torri evaporative, ubicazione delle prese d aria esterna, stato delle canalizzazioni) - Possibilità di drenare i fluidi usati per la pulizia - Evitare di collocare l isolante termico all interno delle condotte - Dotare gli accessori posti sulle condotte di apposite aperture idonee a consentirne la pulizia - Manutenzione programmata...in PARTICOLARE DEVONO ESSERE CONTROLLATI: - Silenziatori: impiego di finiture superficiali per evitare accumulo di sporcizia - Prese d aria esterna: evitare che penetri acqua o altro materiale - Filtri: filtri di classe Eurovent EU7 a monte delle UTA e EU8/9 a valle - Umidificatori: Controlli periodici, pulizia e sterilizzazione - Torri evaporative: pulire e drenare il sistema almeno due volte l anno. (comunque all inizio e alla fine del periodo di raffreddamento). Evitare che l aria l di scarico proveniente dalle torri e dai condensatori evaporativi entri negli edifici attraverso le prese d ariad

10 Requisiti igienici degli impianti di climatizzazione Gli impianti devono essere progettati, costruiti e installati in modo da consentire la pulizia di tutte le superfici interne Si devono effettuare regolari ispezioni tecniche e manutentive oltre a frequenti controlli igienici Gli impianti devono essere controllati e puliti da personale specializzato Il primo controllo deve essere contestuale all attivazione I sistemi che utilizzano acqua devono essere sanificati (la carica batterica totale nell acqua delle sezioni di umidificazione non deve superare 10 6 UFC/L, 10 7 UFC/L nelle torri di raffreddamento) Collaborazione Inail-AIISA E stato sottoscritto un progetto comune dal titolo, Mappatura del rischio da agenti biologici negli impianti aeraulici, i cui obiettivi sono: - mappatura del rischio di esposizione ad agenti biologici, con particolare riferimento alla Legionella, derivante dalla cattiva manutenzione degli impianti in differenti tipologie di ambiente. - stesura di linee guida che promuovano la sicurezza degli operatori ri coinvolti nelle fasi di pulizia, manutenzione e sanificazione e quindi, divulgazione delle procedure più idonee a garantire la sicurezza non solo dell operatore ma anche degli occupanti dello stabile i cui impianti vengono sottoposti a bonifica.

11 Mappatura del rischio AIISA ci sta fornendo i dati relativi ai campionamenti microbiologici ogici effettuati durante le operazioni di pulizia e sanificazione degli i impianti trattati da alcune ditte sue associate. LA FORNITURA DEI DATI E E SU BASE VOLONTARIA, ED E E COMPLETAMENTE ANONIMA I dati, infatti, vengono trasmessi mediante un apposito modulo che c garantisce l anonimato l sia della ditta che ha effettuato l intervento l sia della struttura presso cui è intervenuta. Modulo raccolta dati Dati Tipologia struttura 16% 18% Ospedale/casa di cura Banca 45% 21% Uffici Altro Contesto Ad oggi sono stati analizzati 190 campionamenti 3% 3% 5% Urbano Rurale Industriale 89% N.A.

12 Dati Regioni di provenienza dei dati 32% 1% 3% 7% 2% 15% 40% Campania Emilia Romagana Lazio Liguria Lombardia Piemonte Toscana Dati Analisi statistica, limiti e criticità I dati ricevuti, oggetto d analisi d non derivano da un PIANO DI CAMPIONAMENTO preimpostato secondo specifici criteri statisticamente validi. Non sono QUALITATIVAMENTE E QUANTITATIVAMENTE CONFRONTABILI. Qualitativamente: campionamento di matrici differenti (aria, acqua, superficie, tamponi, polvere etc. ) Quantitativamente: campionamenti numericamente anche molto diversi dei diversi substrati, nonché dei siti di prelievo (es. aria in mandata o ripresa, UTA etc) Disomogeneità interpretativa delle domande Dipendenza di alcune osservazioni campionarie da altre (pre( e post bonifica) Dati Analisi statistica, limiti e criticità Mancata compilazione di tutti i campi del questionario con conseguente mancanza di molte informazioni Diverso periodo dell anno a cui si riferiscono i campionamenti. Il 37% circa dei campionamenti sono stati effettuati nei mesi invernali, (periodo novembre-marzo). marzo). Standardizzazione delle metodiche di laboratorio per la rilevazione delle cariche microbiche e delle modalità di refertazione dei risultati

13 Risultati preliminari Dopo le necessarie operazioni di pulitura dei dati, discriminando o le sostanze campionate e cercando variabili di raggruppamento per esse, e è emersa la significativa rilevanza della TIPOLOGIA DI IMPIANTO presente sulla carica batterica mesofila rilevata nell ARIA. Impianti ad aria primaria vs impianti ad aria primaria e fan-coil GLI AMBIENTI CLIMATIZZATI MEDIANTE IMPIANTI AD ARIA PRIMARIA E FANCOIL HANNO MEDIAMENTE UNA CARICA BATTERICA MESOFILA DEL 40% PIU ALTA DI QUELLA RILEVABILE IN AMBIENTI CON IL SOLO IMPIANTO AD ARIA PRIMARIA Conclusioni preliminari Si può ipotizzare che l elevata l carica mesofila associata alla presenza di impianti ad aria primaria e Fan-coil coil,, sia correlata al meccanismo stesso di funzionamento dei Fan-coil coil. E infatti, probabile che, considerando che la carica batterica mesofila è strettamente correlata alla presenza umana, il meccanismo di ripresa resa di parte dell aria trattata dall ambiente ambiente climatizzato, favorisca la proliferazione dei batteri presenti, specialmente se i filtri non sono perfettamente efficienti e puliti. Attività a breve termine 1. Inserimento degli ultimi dati inviatici, che andranno a completare il set disponibile per le inferenze statistiche. 2. Analisi statistica e pubblicazione/divulgazione dei risultati. 3. Stesura delle linee guida.

14 Concludendo. Sarebbe auspicabile poter lavorare con il maggior numero possibile di dati, al fine di superare le criticità legate ai campionamenti e poter verificare le reali relazioni tra impianti e qualità dell aria con evidenze statisticamente robuste. Grazie per l attenzione Ringraziamo quanti fino ad oggi hanno voluto collaborare e quanti collaboreranno in futuro.

Uso dell acqua potabile Prevenzione nelle attività pubbliche e private

Uso dell acqua potabile Prevenzione nelle attività pubbliche e private Uso dell acqua potabile Prevenzione nelle attività pubbliche e private LA PREVENZIONE DALLA LEGIONELLOSI Acqua destinata al consumo umano Decreto legislativo 2 feb. 2001, n 31 Attuazione della direttiva

Dettagli

ASPETTI NORMATIVI DEL FENOMENO LEGIONELLA: LE LINEE GUIDA NAZIONALI GLI OBBLIGHI DELLE STRUTTURE RICETTIVE. Dott.ssa Laura Origone

ASPETTI NORMATIVI DEL FENOMENO LEGIONELLA: LE LINEE GUIDA NAZIONALI GLI OBBLIGHI DELLE STRUTTURE RICETTIVE. Dott.ssa Laura Origone ASPETTI NORMATIVI DEL FENOMENO LEGIONELLA: LE LINEE GUIDA NAZIONALI GLI OBBLIGHI DELLE STRUTTURE RICETTIVE Dott.ssa Laura Origone 1 Introduzione COSA DEVO FARE PER PREVENIRE, CONTROLLARE O ELIMINARE LA

Dettagli

L'ACQUA CONTAMINATA DALLA LEGIONELLA È UN PROBLEMA DA NON SOTTOVALUTARE STRUTTURE A RISCHIO OSPEDALI CASERME CASE DI RIPOSO ALBERGHI CAMPEGGI

L'ACQUA CONTAMINATA DALLA LEGIONELLA È UN PROBLEMA DA NON SOTTOVALUTARE STRUTTURE A RISCHIO OSPEDALI CASERME CASE DI RIPOSO ALBERGHI CAMPEGGI L'ACQUA CONTAMINATA DALLA LEGIONELLA È UN PROBLEMA DA NON SOTTOVALUTARE Il sempre maggior numero di decessi ha attirando l'attenzione pubblica sul tema Legionella. Da controlli effettuati, nonostante le

Dettagli

Legionella: ecologia microbica e contaminazione ambientale

Legionella: ecologia microbica e contaminazione ambientale Legionella: ecologia microbica e contaminazione ambientale Gloria Bandettini - U.O. Biologia di Base Dipartimento Regionale Laboratori Servizio Laboratorio Provinciale di Padova 1 Legionella: classificazione

Dettagli

Normative per i costruttori ed installatori di canali che renderebbero più agevoli le opere di bonifica e sanitizzazione

Normative per i costruttori ed installatori di canali che renderebbero più agevoli le opere di bonifica e sanitizzazione Normative per i costruttori ed installatori di canali che renderebbero più agevoli le opere di bonifica e sanitizzazione Gli enti di controllo italiani fanno generalmente riferimento alla norma UNI 10339,

Dettagli

INQUINAMENTO INDOOR EFFETTI SULLA SALUTE Nicola Magnavita Istituto di Medicina del Lavoro, UCSC, Roma All interno degli ambienti confinati è possibile l inquinamento da parte di agenti: Fisici (radiazioni,

Dettagli

LA MALATTIA DA LEGIONELLA DEFINIZIONI E PROBLEMI SANITARI

LA MALATTIA DA LEGIONELLA DEFINIZIONI E PROBLEMI SANITARI LA MALATTIA DA LEGIONELLA DEFINIZIONI E PROBLEMI SANITARI La malattia dei legionari E stata identificata per la prima volta in seguito a una grave epidemia avvenuta nel 1976 in un gruppo di ex-combattenti

Dettagli

Legionella: il controllo e la gestione dei rischi

Legionella: il controllo e la gestione dei rischi Ospitalità e sicurezza per tutti 22/04/2015 Legionella: il controllo e la gestione dei rischi Centro per la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita Aula grande SC Igiene e Sanità Pubblica

Dettagli

OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA

OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA Mercoledì 13 novembre 2013 Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma RISCHIO LEGIONELLA AUTOCONTROLLO

Dettagli

RIFERIMENTI LEGISLATIVI

RIFERIMENTI LEGISLATIVI LEGIONELLA RIFERIMENTI LEGISLATIVI Linee Guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi del 05/05/2000 della Conferenza permanente per i rapporti fra Stato e Regioni e Province autonome di

Dettagli

Progettazione, installazione e sanificazione impianti tecnologici

Progettazione, installazione e sanificazione impianti tecnologici SANIFICAZIONE IMPIANTI CLIMATIZZATI FANCOIL E SPLIT Nostro cliente SANIFICAZIONE CONDIZIONATORI D ARIA E FAN COIL CONTROLLO DELLA LEGIONELLA Introduzione: Il ricorso sempre più frequente negli ambienti

Dettagli

Bio-Ritmo. Lo scopo di INAIL e ARPAL nel mettere a punto. un algoritmo per valutare il rischio biologico

Bio-Ritmo. Lo scopo di INAIL e ARPAL nel mettere a punto. un algoritmo per valutare il rischio biologico un algoritmo per valutare il rischio biologico Un esempio applicativo del metodo realizzato da INAIL e ARPA Liguria chiarisce le modalità per adattare l algoritmo a tutte le attività lavorative di Daniela

Dettagli

Nella figura A si vede la distribuzione mensile dei casi (picco nel mese di luglio)

Nella figura A si vede la distribuzione mensile dei casi (picco nel mese di luglio) La Spezia 08/11/2005 critica Al Direttore Sanitario Ai Dirigenti Dipartimenti Ai Direttori Area Medica, specialistica e OGGETTO : Legionellosi Premessa La sorveglianza della legionella permette di effettuare

Dettagli

SCHEDA CONOSCITIVA DELLA STRUTTURA E DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI

SCHEDA CONOSCITIVA DELLA STRUTTURA E DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI Scheda n.6 SCHEDA CONOSCITIVA DELLA STRUTTURA E DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI TIPOLOGIA DELLA STRUTTURA DENOMINAZIONE STRUTTURA INDIRIZZO COMUNE PROVINCIA TELEFONO FAX E-MAIL @ TIPO DI STRUTTURA

Dettagli

NORMATIVA VIGENTE: INDICAZIONI OPERATIVE DI IGIENE AERAULICA

NORMATIVA VIGENTE: INDICAZIONI OPERATIVE DI IGIENE AERAULICA 0 NORMATIVA VIGENTE: INDICAZIONI OPERATIVE DI IGIENE AERAULICA Dott. ANDREA CASA Vicepresidente Operativo Area Nord di AIISA ANAM 2012 - GENOVA PREMESSA: COSA SI INTENDE CON IL CONCETTO DI IGIENE AERAULICA?

Dettagli

Gli aspetti tecnico-operativi della manutenzione degli impianti aeraulici. Fabio Pasini Consigliere AIISA

Gli aspetti tecnico-operativi della manutenzione degli impianti aeraulici. Fabio Pasini Consigliere AIISA Gli aspetti tecnico-operativi 0 della manutenzione degli impianti aeraulici Fabio Pasini Consigliere AIISA AIISA (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici) Perché e da chi viene fondata Perché

Dettagli

L attività di prevenzione dell A.S.L. nelle palestre e nelle piscine della Provincia di Bergamo

L attività di prevenzione dell A.S.L. nelle palestre e nelle piscine della Provincia di Bergamo L attività di prevenzione dell A.S.L. nelle palestre e nelle piscine della Provincia di Bergamo 7 novembre 2012 1 L aspetto benefico connesso alla pratica di attività sportive che si svolgono in spazi

Dettagli

RISCHI BIOLOGICI NEGLI AMBIENTI INDOOR

RISCHI BIOLOGICI NEGLI AMBIENTI INDOOR RISCHI BIOLOGICI NEGLI AMBIENTI INDOOR Modalità di trasmissione delle malattie infettive in ambito sportivo Via aerea Contatto diretto Tramite veicoli Tipologie di agenti eziologici Virus Batteri Funghi

Dettagli

CONSULENZA, RICERCA E ANALISI UN UNICO REFERENTE PER I RISCHI IGIENICO-SANITARI

CONSULENZA, RICERCA E ANALISI UN UNICO REFERENTE PER I RISCHI IGIENICO-SANITARI CONSULENZA, RICERCA E ANALISI UN UNICO REFERENTE PER I RISCHI IGIENICO-SANITARI IGIENE AMBIENTALE infezioni nosocomiali Legionella Sono batteri mobili, che si trovano in natura nell acqua di fiumi e laghi

Dettagli

1. LA LEGIONELLA: PERCHE?

1. LA LEGIONELLA: PERCHE? 1. LA LEGIONELLA: PERCHE? L infezione da legionella da luogo a due distinti quadri clinici: 1. La Febbre di Pontiac, simile all influenza, (periodo di incubazione di 24-48 ore) si manifesta in forma acuta

Dettagli

La Prevenzione dei Tumori Occupazionali. il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni

La Prevenzione dei Tumori Occupazionali. il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni La Prevenzione dei Tumori Occupazionali il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni La prevenzione dei tumori occupazionali Premessa L Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC)

Dettagli

LINEE GUIDA NAZIONALI PER LA PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI

LINEE GUIDA NAZIONALI PER LA PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI LINEE GUIDA NAZIONALI PER LA PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI Maria Cristina Rota Istituto Superiore di Sanita Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute LINEE GUIDA In Italia,

Dettagli

LEGIONELLA. La normativa a tutela dei lavoratori e della salute pubblica.

LEGIONELLA. La normativa a tutela dei lavoratori e della salute pubblica. LEGIONELLA La normativa a tutela dei lavoratori e della salute pubblica. Le legionelle sono batteri aerobi ampiamente diffusi in natura, dove si trovano principalmente associati alla presenza di acqua.

Dettagli

Ferrara, 28 settembre 2012. Christian Napoli. Reparto di Epidemiologia delle Malattie Infettive ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA

Ferrara, 28 settembre 2012. Christian Napoli. Reparto di Epidemiologia delle Malattie Infettive ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA Legionelle e Legionellosi: mito e realtà Ferrara, 28 settembre 2012 Epidemiologia della Legionellosi in Europa e in Italia Christian Napoli Reparto di Epidemiologia delle Malattie Infettive ISTITUTO SUPERIORE

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

Italia. Soluzioni aerauliche SISTEMI AD ALTA EFFICIENZA PER TRATTAMENTO ARIA

Italia. Soluzioni aerauliche SISTEMI AD ALTA EFFICIENZA PER TRATTAMENTO ARIA Italia Soluzioni aerauliche SISTEMI AD ALTA EFFICIENZA PER TRATTAMENTO ARIA 2 www.vmc-franceair.com Il nostro progetto nasce dalla volontà di concepire gli impianti di trattamento aria e di ventilazione

Dettagli

FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale

FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Numero 1, del 16 Gennaio 21 FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Aggiornamento alla 2 settimana del 21 (6-12 Gennaio 21) Il presente rapporto integra i risultati di differenti sistemi di sorveglianza

Dettagli

GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA

GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA Titolo IX Sostanze Pericolose Capo I Protezione da Agenti Chimici Il rischio infortuni è da ricondurre

Dettagli

Muffe e Muschi. Pulizia e protezione delle superfici

Muffe e Muschi. Pulizia e protezione delle superfici Muffe e Muschi Pulizia e protezione delle superfici SANICLEAN - il mangiamuffa Detergente liquido per la pulizia rapida delle muffe su superfici murali SANIPROTECT - il bloccamuffa Sanificante ed igienizzante

Dettagli

CONTROLLO DELLA LEGIONELLA PNEUMOPHILA: TRATTAMENTO CHIMICO CONFORME ALLE LINEE GUIDA REDATTE DAL COOLING TECHNOLOGY INSTITUTE

CONTROLLO DELLA LEGIONELLA PNEUMOPHILA: TRATTAMENTO CHIMICO CONFORME ALLE LINEE GUIDA REDATTE DAL COOLING TECHNOLOGY INSTITUTE Il COOLING ha redatto le linee guida per il controllo della Legionella Pneumophila nei sistemi di raffreddamento ricircolati. Tali linee guida si basano sulle norme: OSHA - USA CDC - USA ASHRAE - USA UK

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

DOCUMENTO DI ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI E REGISTRO DEGLI INTERVENTI MANUTENTIVI

DOCUMENTO DI ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI E REGISTRO DEGLI INTERVENTI MANUTENTIVI DOCUMENTO DI ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI E REGISTRO DEGLI INTERVENTI MANUTENTIVI Redatto sulla base delle Linee Giuda per la sorveglianza e il controllo della legionellosi, approvate con

Dettagli

UNO SCUDO IMPENETRABILE CONTRO MICROBI, BATTERI, FUNGHI E MUFFE

UNO SCUDO IMPENETRABILE CONTRO MICROBI, BATTERI, FUNGHI E MUFFE UNO SCUDO IMPENETRABILE CONTRO MICROBI, BATTERI, FUNGHI E MUFFE I CARRELLI VDM SONO TRATTATI CON PROTEZIONE ANTIBATTERICA MICROBAN Lo sapevate che...? ci sono in media più batteri su una mano che abitanti

Dettagli

Prevenzione e controllo della legionellosi

Prevenzione e controllo della legionellosi Prevenzione e controllo della legionellosi All interno del nostro centro sono attive le procedure operative per la prevenzione ed il controllo della legionellosi. L obiettivo è di individuare i criteri

Dettagli

Legionellosi e piscine Massimo D Angelo Definizione Affezione Respiratoria Acuta determinata da un bacillo della famiglia Legionellaceae, genere Legionella, specie più diffusa Pneumofila (90% delle infezioni)

Dettagli

CONCETTI E DEFINIZIONI

CONCETTI E DEFINIZIONI Contenuti del DVR CONCETTI E DEFINIZIONI Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell ambito dell organizzazione in cui essi prestano la propria

Dettagli

LEGIONELLA PNEUMOPHILA

LEGIONELLA PNEUMOPHILA Notizie storiche La Legionella pneumophila venne scoperta nel 1976 a Filadelfia, in seguito a numerosi casi mortali di polmonite tra i delegati dell'american Legion. In quella occasione vennero contagiate

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare

Dettagli

Pagina 19. Sigla/Firma 4. OBIETTIVI DEL PROGETTO - 1

Pagina 19. Sigla/Firma 4. OBIETTIVI DEL PROGETTO - 1 4. OBIETTIVI DEL PROGETTO - 1 Obiettivo generale del progetto proposto dall ATS Aziende Casearie Riunite è definire e validare interventi di innovazione precompetitiva dei processi di produzione della

Dettagli

La corretta manutenzione per prevenire il rischio legionella. Dr. Raffaello Maffi

La corretta manutenzione per prevenire il rischio legionella. Dr. Raffaello Maffi La corretta manutenzione per prevenire il rischio legionella Dr. Raffaello Maffi 10 dicembre 2014 1 Durante le attività di controllo e vigilanza all interno delle piscine si effettua inoltre attività di

Dettagli

Legionella pneumophila: impianti e punti a maggior rischio di colonizzazione e tecniche di prevenzione

Legionella pneumophila: impianti e punti a maggior rischio di colonizzazione e tecniche di prevenzione «Ispezione tecnica: l analisi degli impianti aeraulici» Legionella pneumophila: impianti e punti a maggior rischio di colonizzazione e tecniche di prevenzione Cillichemie Italiana Dott. Marco D Ambrosio

Dettagli

Portale Acqua e Salute

Portale Acqua e Salute Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Portale Acqua e Salute Liana Gramaccioni 23/06/2008 Roma Liana Gramaccioni Portale Acqua e Salute L acqua è il bene strategico del terzo millennio.

Dettagli

PROGETTO ACQUA DEL RUBINETTO RELAZIONI CONCLUSIVE

PROGETTO ACQUA DEL RUBINETTO RELAZIONI CONCLUSIVE PROGETTO ACQUA DEL RUBINETTO RELAZIONI CONCLUSIVE NOVEMBRE 2012 Il Progetto pilota Acqua del rubinetto proposto dalla Federconsumatori Udine e approvato e finanziato dall Ato Centrale Friuli con delibera

Dettagli

ISPEZIONI PRESSO PISCINE COLLETTIVE DI STABILIMENTI BALNEARI, STRUTTURE SANITARIE, EDUCATIVE, SPORTIVE, RICREATIVE E DI VACANZA

ISPEZIONI PRESSO PISCINE COLLETTIVE DI STABILIMENTI BALNEARI, STRUTTURE SANITARIE, EDUCATIVE, SPORTIVE, RICREATIVE E DI VACANZA ISPEZIONI PRESSO PISCINE COLLETTIVE DI STABILIMENTI BALNEARI, STRUTTURE SANITARIE, EDUCATIVE, SPORTIVE, RICREATIVE E DI VACANZA Introduzione A tutela della salute dei bagnanti, le acque e le infrastrutture

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

LEGIONELLA: PROFILASSI E MISURE DI PREVENZIONE

LEGIONELLA: PROFILASSI E MISURE DI PREVENZIONE INCONTRO 4 CHIACCHERE SUL LAGO UFFICIO IGIENE BARDOLINO (VR) MERCOLEDI 04/03/2015 LEGIONELLA: PROFILASSI E MISURE DI PREVENZIONE FATTORI DI RISCHIO Il rischio di acquisizione della Legionellosi dipende

Dettagli

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività IGIENE branca della medicina che ha lo scopo di promuovere e mantenere lo stato di salute della popolazione disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale

Dettagli

Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra

Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra Impianto fotovoltaico L impianto fotovoltaico, posto sulla copertura dell edificio, permette di trasformare l energia solare in energia

Dettagli

LA REALTA PIEMONTESE

LA REALTA PIEMONTESE LA REALTA PIEMONTESE Annalisa Lantermo S.Pre.S.A.L. TO1 Convegno Nazionale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE Torino, 20-21 settembre 2012 CAMPO DI APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 (art.

Dettagli

Il progetto AGRO.FREE: la tutela della filiera vivaistica da agrobatterio Elisa Angelini

Il progetto AGRO.FREE: la tutela della filiera vivaistica da agrobatterio Elisa Angelini Il progetto AGRO.FREE: la tutela della filiera vivaistica da agrobatterio Elisa Angelini CRA-VIT Centro di Ricerca per la Viticoltura, Conegliano (TV) Progetto di ricerca finanziato dalla Regione Veneto

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

CONTROLLO DELLA CONTAMINAZIONE? NELLE STRUTTURE SANITARIE PERCHÉ CONTROLLARE LA L

CONTROLLO DELLA CONTAMINAZIONE? NELLE STRUTTURE SANITARIE PERCHÉ CONTROLLARE LA L CONTROLLO DELLA CONTAMINAZIONE NELLE STRUTTURE SANITARIE PERCHÉ CONTROLLARE LA L CONTAMINAZIONE? Il controllo della contaminazione finalizzato alla prevenzione delle infezioni nosocomiali è un argomento

Dettagli

A N T I L E G I O N E L L A

A N T I L E G I O N E L L A ACCORGIMENTI IMPIANTISTICI A N T I L E G I O N E L L A Pagina 1 di 7 PREMESSA L impiantistica progettata e realizzata al servizio del Monoblocco Mellino Mellini in Chiari (BS) è stata condotta nel rispetto

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO la scuola che aderisce progetta ed organizza l attività dei propri studenti in modo da garantire una pratica quotidiana e/o iniziative ed attività

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

Legionelle: un pericolo per chi lavora nei cantieri sotterranei

Legionelle: un pericolo per chi lavora nei cantieri sotterranei Divisione medicina del lavoro suva Versione agosto 2011 Factsheet Legionelle: un pericolo per chi lavora nei cantieri sotterranei Irène Kunz, Marcel Jost Agente patogeno Legionella pneumophila è l agente

Dettagli

4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE

4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 136 4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 4.5 ELENCO DOCUMENTAZIONE 137 ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONE E MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ AC 190903 00 SGRS1.1A040 a 01 atto formale con il quale viene identificato

Dettagli

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06)

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Nuovo ambito di applicazione Certificazione energetica Controllo e manutenzione degli impianti termici Verifiche del

Dettagli

IGIENICITA E PREVENZIONE DELLA CONTAMINAZIONE NEI SISTEMI AERAULICI OSPEDALIERI

IGIENICITA E PREVENZIONE DELLA CONTAMINAZIONE NEI SISTEMI AERAULICI OSPEDALIERI IGIENICITA E PREVENZIONE DELLA CONTAMINAZIONE NEI SISTEMI AERAULICI OSPEDALIERI Dott. Andrea Casa Presidente AIISA (Associazione Italiana Igienisti dei Sistemi Aeraulici) INDICE 1. DEFINIZIONE DI IMPIANTO

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

Sistemi di ventilazione e recupero del calore

Sistemi di ventilazione e recupero del calore Sistemi di ventilazione e recupero del calore Premessa ( da GBC regolamento GBC Italia 2014 ) Il sistema di valutazione della sostenibilità edilizia GBC HOME è un sistema volontario, basato sul consenso

Dettagli

Inquinamento indoor: definizione di una strategia di approccio al problema

Inquinamento indoor: definizione di una strategia di approccio al problema SEMINARIO Contaminazione indoor: sicurezza, ambiente e sostenibilità Inquinamento indoor: definizione di una strategia di approccio al problema BRUNO MARCHESINI 3 maggio 2011 S a l a B o l e r o Ambiente

Dettagli

IN MATERIA DI BUONE PRASSI IGIENICHE, CON RILASCIO DI ATTESTATO, RIVOLTI AGLI ADDETTI DELLA PRODUZIONE PRIMARIA

IN MATERIA DI BUONE PRASSI IGIENICHE, CON RILASCIO DI ATTESTATO, RIVOLTI AGLI ADDETTI DELLA PRODUZIONE PRIMARIA AGCI AGRITAL CORSI DI FORMAZIONE IN MATERIA DI BUONE PRASSI IGIENICHE, CON RILASCIO DI ATTESTATO, RIVOLTI AGLI ADDETTI DELLA PRODUZIONE PRIMARIA CONFEDERAZIONE COOPERATIVE ITALIANE FEDERCOOPESCA c/o Palazzo

Dettagli

LE LEGIONELLE INFORMAZIONI E CONSIGLI SULLA PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE LEGIONELLE

LE LEGIONELLE INFORMAZIONI E CONSIGLI SULLA PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE LEGIONELLE LE LEGIONELLE INFORMAZIONI E CONSIGLI INFORMAZIONI E CONSIGLI : Editore: Assessorato alla sanitá e alle politiche sociali della Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Ufficio igiene e salute pubblica

Dettagli

RISULTATI DEL QUESTIONARIO CONOSCITIVO SULLE ALLERGIE RESPIRATORIE SOMMINISTRATO IN OCCASIONE DELLA I GIORNATA DEL POLLINE E DELLE POLLINOSI

RISULTATI DEL QUESTIONARIO CONOSCITIVO SULLE ALLERGIE RESPIRATORIE SOMMINISTRATO IN OCCASIONE DELLA I GIORNATA DEL POLLINE E DELLE POLLINOSI RISULTATI DEL QUESTIONARIO CONOSCITIVO SULLE ALLERGIE RESPIRATORIE SOMMINISTRATO IN OCCASIONE DELLA I GIORNATA DEL POLLINE E DELLE POLLINOSI (Elaborazione a cura della dott.ssa Filomena Lo sasso dirigente

Dettagli

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi

Dettagli

Regolatore di acqua calda sanitaria C-2000

Regolatore di acqua calda sanitaria C-2000 Introduzione Cos è la legionellosi? È un infezione che non si distingue nettamente da altre infezioni batteriche causa di polmonite. Si manifesta dopo un periodo di incubazione fino a dieci giorni con

Dettagli

NON E STATA ABROGATA LA LEGGE 257 / 92 E TUTTI I RELATIVI DECRETI APPLICATIVI

NON E STATA ABROGATA LA LEGGE 257 / 92 E TUTTI I RELATIVI DECRETI APPLICATIVI Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81 del 30.04.2008 TITOLO IX CAPO III : Amianto cosa cambia William

Dettagli

Cos è una. pompa di calore?

Cos è una. pompa di calore? Cos è una pompa di calore? !? La pompa di calore aria/acqua La pompa di calore (PDC) aria-acqua è una macchina in grado di trasferire energia termica (calore) dall aria esterna all acqua dell impianto

Dettagli

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale Comune di Bracciano Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del ) Indice Art. 1 Oggetto...

Dettagli

RESPIRA PROJECT Code A1.2.3-72

RESPIRA PROJECT Code A1.2.3-72 Oggetto: relazione finale relativa all attività svolta nel periodo aprile 2011 agosto 2013 nell ambito del progetto Indoor and Outdoor Air Quality and Respiratory Health in Malta and Sicily (RESPIRA) P.O.

Dettagli

REGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE -

REGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE - 110 4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 4.3 111 Le attività da svolgere per soddisfare i requisiti relativi alle risorse umane e tecnologiche consistono nella: 4.3.1 identificazione di un referente per

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

PROGETTO BASE 2011-2012 MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO

PROGETTO BASE 2011-2012 MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO LINEE GUIDA PER LA SOMMINISTRAZIONE DEL QUESTIONARIO CONDIVISIONE. FORMAZIONE E INFORMAZIONE Per l attuazione dell

Dettagli

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi FORMAZIONE DEGLI ALIMENTARISTI E DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (OSA) AI SENSI DELLA D.G.R. LIGURIA 29/06/2012 N. 793 1. Introduzione Un efficace formazione e un adeguato addestramento del personale

Dettagli

SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE DI BIORISANAMENTO

SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE DI BIORISANAMENTO SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE DI BIORISANAMENTO SARA BORIN DIPARTIMENTO DI SCIENZE PER GLI ALIMENTI, LA NUTRIZIONE E L AMBIENTE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Sara.borin@unimi.it GRUPPO DI MICROBIOLOGIA

Dettagli

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati. Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs

Dettagli

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI ISTRUZIONE OPERATIVA N 1/2005 PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI RATIFICATO DALLA COMMISSIONE AZIENDALE PER LA SORVEGLIANZA E IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE

Dettagli

I collettori solari termici

I collettori solari termici I collettori solari termici a cura di Flavio CONTI, ing. LUVINATE (Varese) Tel. 0332 821398 Collettori solari a BASSA temperatura I collettori solari a bassa temperatura utilizzati normalmente negli impianti

Dettagli

Legionella: cosa è? Legionella: cosa è? 16/02/2016. Famiglia: Legionellaceae Genere: Legionella

Legionella: cosa è? Legionella: cosa è? 16/02/2016. Famiglia: Legionellaceae Genere: Legionella Legionella: cosa è? Famiglia: Legionellaceae Genere: Legionella 50 specie 70 sierogruppi Microrganismo aerobio obbligato Forma bastoncellare Asporigeno Acapsulato Gram-negativo Generalmente mobile Acido

Dettagli

VALUTAZIONE DELL ATTIVITÀ ACARICIDA DI UN DISPOSITIVO ELETTRONICO AD EMISSIONE DI ULTRASUONI (A BATTERIA/ A RETE) DENOMINATO D-MITE AWAY

VALUTAZIONE DELL ATTIVITÀ ACARICIDA DI UN DISPOSITIVO ELETTRONICO AD EMISSIONE DI ULTRASUONI (A BATTERIA/ A RETE) DENOMINATO D-MITE AWAY 62024 Matelica Via Circonvallazione, 93/95 Tel. 0737.404001 Fax 0737.404002 vincenzo.cuteri@unicam.it www.cuteri.eu Matelica, 2 febbraio 2012 VALUTAZIONE DELL ATTIVITÀ ACARICIDA DI UN DISPOSITIVO ELETTRONICO

Dettagli

PERCHÉ UN SISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA CON SCAMBIATORE DI CALORE

PERCHÉ UN SISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA CON SCAMBIATORE DI CALORE Air - Sisthema PERCHÉ UN SISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA CON SCAMBIATORE DI CALORE Oggi a causa dell iperisolamento e della tenuta all aria dei serramenti, l aria confinata favorisce la formazione

Dettagli

REGIONE N. SITI ANTROPICI NATURALI

REGIONE N. SITI ANTROPICI NATURALI Parere tecnico (emesso in merito alla nota n. 2128/TRI/DI del 31/01/2012 sul Decreto ministeriale 18/3/2003, n. 101, Regolamento per la realizzazione di una mappatura del territorio nazionale interessate

Dettagli

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico La formazione riferita a questo modulo formativo intende far acquisire le nozioni relative alla normativa e ai processi operativi che governano

Dettagli

R e g i o n e L a z i o

R e g i o n e L a z i o (La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori) Titolo del Progetto o del programma: R e g i o n e L a z i o Progetto per il miglioramento delle coperture vaccinali con particolare

Dettagli

conoscenza e prevenzione

conoscenza e prevenzione salute e ambiente LA LEGIONELLOSI conoscenza e prevenzione La Legionellosi, in Italia e nel mondo, costituisce un importante problema di sanità pubblica che riguarda gli ambienti collettivi, sociali e

Dettagli

La ventilazione meccanica controllata LA VENTILAZIONE DEI LOCALI

La ventilazione meccanica controllata LA VENTILAZIONE DEI LOCALI La ventilazione meccanica controllata LA VENTILAZIONE DEI LOCALI I Ricambi d aria in abitazioni residenziali devono essere di 0,5 vol/h secondo Normativa Per esempio una stanza di 16 m² ha un volume di

Dettagli

GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE

GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE 1 GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE Ing. Enrico Perfler Eudax s.r.l. Milano, 23 Gennaio 2014 Indice 2 Il concetto di rischio nei dispositivi medici

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE. Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL

NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE. Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL 1 MALATTIE PROFESSIONALI L incontro odierno costituisce un importante

Dettagli