VERSO UNA CULTURA PER L INFANZIA - n 18 - LUGLIO 2010 PERIODICO

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1 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.353\2003 (conv.in L.27\02\2004 n 46) art.1, comma 1, DCB Trento N 18 - luglio 2010 quadrimestrale - Registrazione tribunale di Trento n 1232 del contiene I.P. VERSO UNA CULTURA PER L INFANZIA - n 18 - LUGLIO 2010 PERIODICO Editore Città Futura, Via Romagnosi, Trento - Direttore responsabile: Renzo Grosselli - Redazione: Angela Ventin, Corrado Corradini e Silvana Buono, Via Romagnosi, Trento - stampa: Publistampa (TN)

2 I nidi di infanzia gestiti da Città Futura Ala-Avio dal 1993 in convenzione con il Comune di Ala Viale 4 Novembre Ala - Tel orsetti@citta-futura.it Lavis dal 1994 in convenzione con il Comune di Lavis Via Clementi, 24 - Tel Lavis Via Garibaldi, 3 - Tel Lavis Via Cembra, 26 - Tel Lavis lavis@citta-futura.it Rodari dal 1996 in convenzione con il Comune di Trento Via Giovanelli, Trento - Tel rodari@citta-futura.it Vigolo Baselga dal 1996 in convenzione con il Comune di Trento Via Don Luca Deflorian, Vigolo Baselga - Tel tonini@citta-futura.it Vigolana dal 1998 in convenzione con il Comune di Bosentino, Vattaro e Vigolo Vattaro Piazza San Giuseppe, Bosentino - Tel bosentino@citta-futura.it Pergine dal 2002 in convenzione con il Comune di Pergine Via Dolomiti, Pergine - Tel pergine@citta-futura.it Tione dal 2003 in convenzione con il Comune di Tione Via Dante, Tione - Tel tione@citta-futura.it Oltrecastello dal 2004 in convenzione con il Comune di Trento Via Borino, Povo - Tel oltrecastello@citta-futura.it Clarina dal 2004 in convenzione con il Comune di Trento Via Einaudi, Trento - Tel clarina@citta-futura.it Europa dal 2004 in convenzione con il Comune di Trento Via Fermi, 23\A Trento - Tel europa@citta-futura.it Scarabocchio dal 2005 Nido aziendale Corso Buonarroti, Trento - Tel scarabocchio@citta-futura.it Spiazzo dal 2005 in convenzione con il Comune di Spiazzo Via S. Vigilio, Spiazzo - Tel spiazzo@citta-futura.it Giovo dal 2006 in convenzione con il Comune di Giovo Via Devigili, Giovo - Tel giovo@citta-futura.it Gardolo dal 2007 in convenzione con il Comune di Trento Via 4 Novembre, 98\B Gardolo - Tel gardolo@citta-futura.it Ponte Arche dal 2007 in convenzione con il Comune di Comano Terme Via Cesare Battisti, 40\Q Ponte Arche Tel pontearche@citta-futura.it Folgaria dal 2008 in convenzione con il Comune di Folgaria Via Roma, Folgaria - Tel folgaria@citta-futura.it Ziano di Fiemme dal 2010 in convenzione con il Comprensorio della Val di Fiemme Via Nazionale, Ziano di Fiemme - Tel ziano@citta-futura.it Desideri ricevere a casa il tuo periodico Città Futura o desideri regalarlo ad una tua amica? Compila la scheda sottostante e consegnala ad uno dei nidi della Cooperativa a te più vicino o spediscila all indirizzo: Città Futura - Via Romagnosi, Trento o richiedilo via all indirizzo: info@citta-futura.it Richiedo l invio per posta del periodico Città Futura Cognome Nome Via n Cap Città Pv 2

3 Interpretare i cambiamenti Negli anni i bisogni sociali mutano e nuove sfide si presentano per quanto riguarda l educazione all infanzia di Sandra Dodi, presidente di Città Futura L esigenza di ri-pensare l indirizzo pedagogico e le pratiche educative ed organizzative è costante all interno di una organizzazione come Città Futura che si occupa di bambini e bambine, di genitori e di relazioni territoriali. Negli anni i bisogni sociali mutano e nuove sfide si presentano per quanto riguarda l educazione all infanzia. Di conseguenza i soggetti, che come noi lavorano in ambito educativo hanno la grande responsabilità di interpretare questi cambiamenti per offrire un servizio coerente rispetto ai bisogni, senza accontentarsi di «quello che già si sa fare bene». Un paio d anni fa, a seguito all avvenuto ampliamento del numero dei servizi in gestione è maturato all interno di Città Futura un bisogno di rinnovamento generale, manifestato da più persone. E così nel 2008 abbiamo avviato una importante riflessione interna sul contenuto (idea di bambino, qualità della vita infantile, rapporto con le famiglie) e sul metodo (efficacia del modello organizzativo praticato) del nostro lavoro. In questo contesto è nata la collaborazione con il professor Quinto Borghi, pedagogista che ha maturato una esperienza trentennale nella gestione dei servizi all infanzia pubblici per i Comuni di Modena, Brescia e Torino. Nell agosto del 2009 Borghi ha iniziato ad accompagnarci in un percorso di approfondimento e studio dei contenuti pedagogico educativi inerenti il mondo dell infanzia. L attività è rivolta all equipe pedagogica, ad alcuni gruppi di lavoro dei nidi su temi specifici e a tutto il personale educativo della cooperativa, coinvolto all interno del percorso formativo dal titolo le 9 tesi. Un altra iniziativa: abbiamo potenziato lo spazio di consulenza educativa organizzando, insieme ai Comuni con i quali lavoriamo, alcune serate con le famiglie sull educazione dei bambini. In questi spazi il genitore trova spunti di riflessione sui problemi o le preoccupazioni che emergono nel difficile compito di essere genitori oggi. 3

4 Nove tesi per il nido L anno educativo che si sta chiudendo ha visto tutte le educatrici di Città Futura impegnate in incontri di riflessione ed approfondimento su argomenti diversi. Si è trattato di un progetto di lavoro che ha preso il nome Nove tesi per il nido. Progettista e coordinatore dell iniziativa è il professor Quinto Borghi, a cui abbiamo posto alcune domande. Non le sembra originale usare il termine tesi parlando di nidi? Abbiamo utilizzato la parola tesi perché questo termine ha per noi un doppio significato. Da un lato rimanda all idea di volere dimostrare qualcosa che è importante e che per questo vale la pena impegnarsi a fondo; dall altro richiama l idea di qualcosa di cui si è tenacemente convinti: sostenere una tesi significa argomentare con dimostrazioni adeguate e coerenti al fine di sostenere un certo principio o un determinato sistema di pratiche. È esattamente quello che hanno fatto le educatrici di Città Futura, avvalendosi dell accompagnamento e del sostegno culturale dell equipe pedagogica, attraverso l articolazione di diverse fasi di lavoro: due seminari il primo si è svolto alla fine del mese di agosto del 2009 e il secondo ha concluso i lavori il 12 giugno 2010 e due incontri di discussione e confronto in corso d anno, che ha visto il coinvolgimento di tutte le educatrici organizzate in nove gruppi di riflessione. Perché impegnarsi in un progetto come questo? Si è trattato di un impegno aggiuntivo rispetto alle normali routine ed alle incombenze consuete a cui Città Futura si trova periodicamente a dover far fronte. L iniziativa rientra senza dubbio nell impegno della Cooperativa di offrire un servizio di eccellenza educativa ai suoi utenti, ed è per questa ragione che non si limita a rispettare gli impegni contrattuali in atto, ma ha inteso ed intende offrire anche per il futuro un valore aggiunto ai bambini ed alle famiglie. L obiettivo di Città Futura è di offrire un servizio educativo che vede la qualità non solo come un risultato di un lavoro organizzativo attento ai bisogni dei bambini ed al rispetto degli indicatori prefissati, ma anche come un processo in continuo divenire che non cessa mai di riflettere sulle buone pratiche educative da mettere in atto. In questo senso, mai come quest anno si può parlare di bambini pensati, nel senso che i bambini sono stati e sono quotidianamente al centro delle attenzioni, delle riflessioni e del reciproco confronto delle educatrici. Come si è sviluppato il lavoro sui diversi temi? È stato un anno di analisi, scambio di idee, confronto di punti di vista, suggerimenti ed indicazioni di lavoro che hanno arricchito tutti i collettivi dei nidi della Cooperativa. In questo modo, le educatrici e le coordinatrici hanno potuto essere le vere protagoniste delle buone pratiche educative nel lavoro quotidiano di cura e di educazione nei diversi nidi. Sul piano del metodo lo strumento utilizzato è stato quello del focus group o gruppo di discussione, attraverso il quale è stato possibile raccogliere e scambiare informazioni e comprendere in profondità scelte, atteggiamenti, comportamenti e pratiche. Per necessità organizzative ogni gruppo, composto da poco più di una decina di persone, è stato invitato a discutere su un tema (o, appunto, tesi ) specifico, poi le singole riflessioni ed i diversi suggerimenti sono stati riportati in un unico documento che, per il suo carattere aperto e problematico, non vuole avere un valore definitivo, ma è da considerare continuamente in progress, costantemente aperto a successivi approfondimenti ed a ulteriori contributi di idee. I contenuti delle tesi corrispondono ad altrettanti temi caldi sui quali le educatrici e le coordinatrici si imbattono quotidianamente e che tuttavia non sempre sono immediatamente evidenti e su cui è opportuno periodicamente riflettere. Ci siamo posti molte domande, alle quali abbiamo cercato di dare le nostre risposte, cercando di mettere in atto quelle che ci sembravano le migliori. CHI È QUINTO BORGHI Ideazione e gestione del progetto Nove tesi sono stati curati dal professor Quinto Borghi, da tempo consulente di Città Futura. Borghi divide il suo impegno accademico tra la facoltà di scienze della formazione dell Università di Trieste, dove insegna pedagogia sperimentale, e la facoltà di scienze della formazione dell Università di Bolzano, dove è titolare del corso di pedagogia del gioco. Dal 2002 al 2009 ha ricoperto il ruolo di dirigente pedagogico dei servizi per l infanzia del Comune di Torino. In precedenza aveva svolto lo stesso incarico con i Comuni di Brescia e Modena. Il professor Borghi ha inoltre tenuto innumerevoli corsi di formazione in numerose città e ha partecipato come relatore a molti convegni, anche all estero. È infine autore di molti saggi e libri. 4

5 LE TESI La vita dei piccolissimi al nido Il primo anno di vita rappresenta uno dei momenti più delicati dello sviluppo infantile ed è quello che spesso desta la maggiore preoccupazione delle famiglie. Bambini creativi L età del nido rappresenta il momento in cui la creatività inizia il suo sviluppo, anche se gli esiti si possono notare meglio in una fase successiva. Bambini opachi Non tutti i bambini sono uguali. Ci sono bambini facili e bambini difficili. Ci sono anche i bambini timidi, che non disturbano, che non si fanno sentire. Che cosa fare con questi bambini? Il bambino e il suo gruppo Presso il nido i bambini sono nello stesso tempo apprendisti (imparano delle cose, da soli, con gli altri, con gli adulti) e apprendisti di comunità. Preparare l ambiente Possiamo intendere il contesto come un tutto inscindibile di oggetti, odori, suoni, colori e persone che lo abitano e si relazionano con esso in uno sfondo che tutto contiene. Voglia di giocare Generalmente si pensa poco al gioco nel nido d infanzia perché lo si dà per scontato. Qual è il significato del gioco al nido? Il corpo come interfaccia con il mondo Come prestare le cure del corpo al bambino? Come aiutarlo a costruire un ponte fra sé e il mondo circostante? Il bambino è una mente assorbente Che cosa significa educare la mente del bambino? Quale significato assume la nozione di competenza in relazione al nido d infanzia? I bambini con bisogni educativi speciali Accanto ai bambini con disabilità certificate, ci sono bambini che presentano la necessità di bisogni educativi speciali a causa di problemi dovuti a svantaggi, provenienza sociale, differenze linguistiche e culturali. 5

6 Un pensiero diverso con la persona al centro Coerentemente con la scelta di Città Futura di far coincidere l anno contabile con l anno educativo, l esercizio sociale in corso coprirà il periodo dal 1 settembre 2009 al 31 agosto Il bilancio precedente ha avuto eccezionalmente una durata di 8 mesi ed ha abbracciato il periodo 1 gennaio-31 agosto Dalla relazione sulla gestione 2009 del Consiglio di amministrazione riportiamo un resoconto dell attività svolta e alcuni spunti di riflessione. LA CRISI ECONOMICA La crisi economica, finanziaria, valoriale che ha colpito il modo di vivere occidentale è giunta da parecchi mesi in Europa, in Italia ed infine in Trentino. Anche il sistema infanzia trentino risente di questa situazione generale, non tanto come numero di servizi in crescita sul territorio provinciale, ma come disponibilità di risorse da destinare alla loro realizzazione e alla loro gestione. Le risorse economiche, complessivamente ferme rispetto a quelle degli anni precedenti, portano quindi diverse Amministrazioni comunali a scegliere di affidare la gestione dei servizi a quei soggetti del privato sociale in grado di coniugare il rispetto dei parametri minimi di qualità con quelli economici. Questa tendenza, registrata da noi e da altre realtà del sistema durante il lavoro quotidiano nei servizi, ha aperto al nostro interno una riflessione importante sui diversi modelli di gestione del nido in grado di rispondere sia alle esigenze dei bambini e dei genitori, sia alle diverse esigenze delle Amministrazioni comunali. I MODELLI DI GESTIONE DEL NIDO D INFANZIA Fino ad oggi il nostro approccio nei confronti dell utenza è andato, e tuttora va, nella direzione di offrire quotidianamente un servizio sempre più vicino ai bisogni dei singoli, alle loro richieste e sempre in evoluzione dinamica a fianco dei moderni orientamenti educativi. Nel vivere quotidiano intorno ai bambini lavoriamo migliorando ed elevando gli standard di qualità previsti dalla legge. Questo modello di servizio però non è sostenibile se proiettato nel futuro. Per questo è giunto il tempo di chiederci se è possibile progettare e realizzare modi diversi di fare nido nel rispetto della qualità minima prevista dalla legge provinciale. LE SCELTE GESTIONALI I criteri seguiti nella gestione sociale, ai fini del conseguimento dello scopo mutualistico della cooperativa, vengono individuati nel principio della mutualità, che costituisce una delle caratteristiche principali di una cooperativa. La formula: «crescere insieme, auto-aiuto, ogni socio protagonista del proprio lavoro» determina l essenza della cooperativa ed è bilanciata dalla comune volontà dei componenti della cooperativa di tutelare i propri interessi di consumatori, lavoratori, operatori culturali ai fini di promuovere il capitale umano dei soci. L attività svolta da Città Futura, che consiste nella gestione di asili nido e altri servizi educativi rivolti all infanzia, è contraria a fini di speculazione privata, ma ha solo lo scopo di perseguire l interesse generale della comunità, della promozione umana e mira all integrazione dei cittadini. Altro principio perseguito è quello relativo alla parità di trattamento, normativo ed economico, posto in essere nei confronti dei soci, rispetto ai dipendenti, che ha permesso in tutti questi anni di far convivere, collaborare e crescere tutti gli operatori in un ambiente democratico. Inoltre, il costante coinvolgimento nella assunzione delle decisioni strategiche dei soci ha permesso di raggiungere gli obiettivi previsti e di esaltare le caratteristiche e le capacità dei singoli che diventano ogni giorno di più know-how dell impresa e garanzia per i clienti e i fornitori. L ATTIVITÀ I servizi gestiti nel corso dell esercizio sono 15 nidi d infanzia comunali in convenzione con diversi soggetti pubblici trentini, il nido interaziendale Scarabocchio di Trento, la Ludoteca comunale Quiquoquà di Pergine Valsugana e due servizi estivi comunali per bambini e bambine dai 3 ai 6 anni. I servizi sono dislocati in diverse località del Trentino. Bambini. Nell anno educativo 2008/2009 sono stati 687 i bambini che hanno frequentato il servizio di nido d infanzia. Nido interaziendale. Il nido interaziendale Scarabocchio nasce nel 2005 a Trento per ospitare le bambine 6

7 e i bambini dei dipendenti e dei soci di alcune realtà della cooperazione trentina. La vera innovazione di questo servizio è quella di coinvolgere il mondo economico imprenditoriale (cooperazione, industria, artigiani, commercianti) nella riflessione sullo sviluppo dei servizi per l infanzia, e di conseguenza sui temi della conciliazione dei tempi di vita e del sostegno alla genitorialità, combinando in modo diverso i soggetti storicamente impegnati nella riflessione e realizzazione: Provincia, Comuni e Cooperative sociali. Il nido Scarabocchio in questi anni è stato gestito rispettando i requisiti qualitativi previsti dalla legge provinciale, come se fosse un nido comunale. Questa esperienza per sopravvivere e proseguire l attività è in attesa del regolamento attuativo della legge provinciale che permetterebbe il convenzionamento con il pubblico. Le realtà che attualmente aderiscono al progetto sono: Federazione Trentina della Cooperazione, Cassa Centrale Banca, Itas Mutua, Phoenix e Città Futura. Nel corso degli anni hanno partecipato anche il Consorzio Consolida e Ascot. Per completare la capienza il nido accoglie anche altra utenza. Tra gennaio e agosto 2009 le bambine e i bambini iscritti sono stati 21. Dall apertura del nido interaziendale nel 2005 all agosto 2009 il numero di famiglie transitate per il servizio è pari a 60. Mediamente le bambine ed i bambini frequentano il servizio due anni. Ludoteca Quiquoquà. La Ludoteca del Comune di Pergine Valsugana è uno spazio gioco per i bambini 0-12 anni e i loro genitori che ha la finalità di far vivere il gioco come lingua universale. Tramite il gioco si propone di creare momenti di aggregazione e socializzazione. Questo servizio si rivolge ad una utenza molto eterogenea, ma gli spazi e l offerta dei giochi è pensata per soddisfare età molto diverse fra loro. All interno della Ludoteca si sono avviati gruppi di gioco e socializzazione fra piccolissimi con la presenza dell adulto. I bambini iscritti annualmente sono 86 mentre 20 sono i bambini che frequentano mensilmente il servizio. COOPERATIVA SOCIALE E VALORE UMANO La cooperazione si fonda su valori e principi che pongono la persona al centro, è quindi un soggetto che può ricercare e sperimentare modelli alternativi socialmente responsabili. I temi come la responsabilità sociale, la cura ed il senso del cosa si fa, del rapporto con gli altri, del contenuto di servizio del lavoro, rappresentano un pensiero diverso, insieme alla qualità del lavoro. Negli anni la nostra attenzione si è orientata verso una migliore armonizzazione tra la sfera lavorativa e la sfera personale e familiare attraverso: orari di lavoro che tengano conto dei bisogni individuali e familiari. I contratti di lavoro instaurati dalla cooperativa a inizio gennaio 2009 erano 60 a tempo pieno e 145 a tempo parziale; la disponibilità della cooperativa a concedere periodi di aspettativa alle socie e alle dipendenti. Nel corso dell anno educativo la cooperativa ha autorizzato 12 aspettative superiori ai 10 giorni lavorativi. Sono state concesse sia al fine di prolungare il periodo di astensione a seguito della nascita di un figlio, sia per motivi legati a necessità di assistenza di familiari, sia per motivi legati a stati personali delle dipendenti; modalità flessibili di organizzazione del lavoro, come: la banca delle ore, che dà la possibilità di recuperare il lavoro supplementare; la flessibilità dell orario di ingresso e uscita dal lavoro limitata all area impiegatizia; la sperimentazione del telelavoro; una tutela contrattuale per le socie, alle quali si applica integralmente il contratto collettivo di lavoro. Com è noto la legge nazionale 142 del 2001 dà la possibilità per i soci lavoratori di derogare da alcune condizioni previste dai contratti di settore. Noi insieme alle cooperative trentine non adottiamo questa modalità. Rimaniamo convinte che la cooperazione è sorta per migliorare le condizioni di vita delle persone, non per peggiorarle. LA CRESCITA PROFESSIONALE E PERSONALE DELLE OPERATRICI Tra il 31 dicembre 2008 e il 31 agosto 2009 sono entrate a far parte della cooperativa in qualità di socie 10 operatrici. La base sociale si compone di 41 socie. L azione della cooperativa si pone come obiettivo la crescita professionale e personale delle operatrici in sinergia allo sviluppo culturale del territorio. L obiettivo è significativo: intendere il lavoro come investimento sulle persone e sulle loro risorse interne, permettendo loro di crescere attraverso la partecipazione attiva e motivata alle scelte. La crescita professionale e personale si persegue anche attraverso la formazione. Nell arco dell anno educativo le ore lavorative dedicate agli interventi formativi per tutto il personale sono state 6.054, di cui (85%) organizzate dalla Provincia di Trento e 884 (15%) organizzate dalla cooperativa. 7

8 EDUCATRICI DI SUPPORTO 1% EDUCATRICI 80% 6054,5 ore di formazione AUSILIARIE / CUOCHE 4% COORDINATRICI 12% PERSONALE AMMINISTRATIVO / PEDAGOGISTE 3% IL RACCORDO CON LE AGENZIE DEL TERRITORIO Curiamo il raccordo con le agenzie del territorio, dall integrazione dei bambini nel loro contesto di vita alla scoperta dell ambiente circostante fino alla collaborazione con enti e associazioni alla realizzazione di progetti e attività. Creiamo così per i bambini delle nuove opportunità educative e per le agenzie formative coinvolte rapporti di conoscenza e avvicinamento con la struttura educativa del nido e con i suoi modelli pedagogici. Numerose sono state le iniziative promosse nel corso del 2009 nei diversi territori dove il nido si colloca con le agenzie socio-formative coinvolte. LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA DELL INFANZIA Fin dai nostri primi passi nell organizzare la vita quotidiana dei bambini ci siamo collocate nel mercato non solo come semplici erogatrici di servizi, ma anche come persone che si sono poste domande sull infanzia ed hanno elaborato idee proprie di bambino e di qualità della vita infantile. È in questa prospettiva che abbiamo organizzato il 31 agosto 2009 una giornata di lavoro seminariale tra il personale educativo tesa a riflettere e ad approfondire il modello pedagogico dei nostri servizi e contemporaneamente a sviluppare percorsi nuovi. La giornata di lavoro ha rappresentato un primo punto di partenza di un lavoro di riflessione pedagogica che ha accompagnato i nidi gestiti dalla cooperativa per l intero anno scolastico. IL CONSUMO CRITICO Il pianeta è una grande casa con risorse limitate, cosa lasciamo alle generazioni future? La nostra cooperativa, consapevole di avere un impatto ambientale importante nella gestione dei servizi all infanzia e di avere pertanto una responsabilità sociale nei confronti delle future generazioni, intende partecipare attivamente alla strategia dello sviluppo sostenibile promossa dall Unione Europea. In tal senso abbiamo avviato da diversi anni alcuni progetti mirati a contenere la produzione di rifiuti, a ridurre il consumo delle risorse naturali e a diffondere al nostro interno e nei confronti delle famiglie che frequentano i servizi una cultura rispettosa dell ambiente. IL RAPPORTO CON LA FAMIGLIA Insieme al bambino accogliamo anche la sua famiglia di provenienza, con la sua cultura, le sue tradizioni e le sue gerarchie di valori. Numerose sono le attenzioni volte a favorire la relazione, la partecipazione alla vita del servizio e il sostegno: momenti individuali, attraverso colloqui con l educatrice, con la coordinatrice interna e con la pedagogista del nido; incontri con i genitori: le riunioni di sezione, le serate di lavoro e i momenti ricreativi con tutti i genitori; iniziative a promozione delle competenze genitoriali e della comunità: lo spazio aperto, i rapporti tra bambini e nonni, i gruppi di discussione su tematiche specifiche; momenti istituzionali: il comitato di gestione e l assemblea; comunicazione nido famiglia: i momenti quotidiani dell informazione, il diario giornaliero, la bacheca del nido e la documentazione dell attività. 8

9 Nuovo nido intercomunale a Ziano di Valentina Demattè, pedagogista ed Elena Di Cristina coordinatrice interna. I sindaci della Valle di Fiemme ed i responsabili del Comprensorio hanno inaugurato il primo nido d infanzia della valle, situato nel comune di Ziano, un progetto ambizioso e lungimirante che anticipa l apertura di un secondo nido nel comune di Castello e che mira a soddisfare i nuovi bisogni della popolazione attraverso l offerta di servizi all infanzia ed alle famiglie. Il nido, completamente nuovo, sorge in una zona centrale ma tranquilla del paese e dispone di un grande giardino che si affaccia sul bosco. È predisposto per accogliere fino a cinquanta bambini da tre mesi a tre anni ed è dotato di tre sezioni: per i piccoli, per i medi e per i grandi, ognuna suddivisa in angoli e centri d interesse ed ognuna dotata della zona dedicata al pasto, della stanza sonno e del bagno. Vi sono inoltre molte zone dedicate a diverse attività: il laboratorio delle attività grafico-pittoriche, il laboratorio dei travasi, la zona dei giochi senso-motori e due spazi per il gioco euristico ed i giochi sonori. Il nido gestito da Città Futura è stato presentato alla popolazione della valle in una serata durante la quale la presidente della cooperativa Sandra Dodi e la pedagogista Valentina Demattè hanno spiegato sia il funzionamento del nido dal punto di vi- sta organizzativo, sia i suoi fondamenti pedagogico-educativi ed hanno risposto a dubbi e curiosità dei genitori presenti. Alla popolazione è stata poi offerta l opportunità di fare visite guidate, per poter vedere gli spazi e per sentirsi raccontare la vita al nido dalle professioniste che vi lavorano, prima di decidere se iscrivere il proprio figlio a questo servizio. I primi quattro bambini iscritti hanno fatto il loro ingresso al nido con le loro mamme il 12 aprile e dal mese di maggio si è aggiunto un quinto bambino. Si prevede un aumento del numero degli iscritti per il mese di settembre, nel quale solitamente i genitori iscrivono i figli a questo tipo di servizio. Le educatrici Barbara Zorzi e Lorenza Soldà hanno accolto i bambini e le loro famiglie dapprima conoscendole attraverso i colloqui pre-inserimento e poi durante l inserimento vero e proprio. In questo periodo le mamme hanno anche avuto l opportunità di confrontarsi, durante i momenti di distacco, anche con la coordinatrice interna del nido, Elena Di Cristina, con la pedagogista e con la nutrizionista della cooperativa, Laura Cagol. Nel servizio lavorano anche una cuoca, Nella Costa, ed una addetta d appoggio Lucia Antonini. FORMAZIONE INTERNA ANNO ED TITOLO FORMAZIONE SERVIZI COINVOLTI PERSONALE COINVOLTO DOCENTE Nove tesi tutti personale educativo Dott. Quinto Borghi + équipe pedagogica Il quaderno della bambina e del bambino Il consumo critico e il rispetto dell'ambiente La sanificazione ambientale Corso per addetti al primo soccorso Corso per addetti anticendio L'alimentazione del bambino L integrazione dei bambini con situazioni di svantaggio psico-fisico Interpretazione e responsabilità di un nuovo ruolo: crescere in azienda tutti personale educativo équipe pedagogica ALA, ERGINE, LAVIS, PONTE ARCHE tutti tutti tutti tutti tutto il personale personale ausiliario e di cucina non ancora formato personale incaricato personale incaricato personale di cucina non ancora formato Dott.ssa Laura Cagol Dott.ssa Laura Cagol in collaborazione con Consolida e Studio Tomazzolli e c. in collaborazione con Consolida e Studio Tomazzolli e c. dott.ssa Laura Cagol tutti personale di supporto Dott.ssa Ginevra Rella tutti coordinatrici interne Dott.ssa Claudia Miti in collaborazione con Formazione Lavoro 9

10 Nati per leggere di Maria Lunelli, referente locale di Nati per leggere È uscita la terza edizione della bibliografia di Nati per leggere in Trentino. È uscita per entrare nelle case dei bambini! È stata realizzata grazie ad un lungo ed impegnativo lavoro di scelta di libri per bambini da 0 a 6 anni pubblicati negli anni dal 2004 al 2009 dall editoria italiana specializzata nei libri per l infanzia ed ha visto coinvolto un gruppo di lavoro composto da esperti di letteratura per l infanzia e bibliotecari. Si è cercato di scegliere libri che rispondessero a precise caratteristiche di bellezza e coerenza, dove le illustrazioni e i testi fossero adeguati al piccolo pubblico a cui sono rivolti e, allo stesso tempo, fossero originali e ben costruiti e quindi apprezzabili sia dai bambini che dagli adulti. Storie belle che potessero suscitare interesse ed emozionare. La guida vuole essere uno strumento utile per orientarsi nella scelta dei libri e delle letture da condividere con i bambini. Questa terza edizione conta 234 titoli suddivisi in 16 piste di lettura. Ad ogni pista corrisponde un tema che accomuna tutti i libri proposti. Si presenta in pratica busta-cofanetto e contiene 16 cartoline illustrate. Un lato della cartolina riporta un illustrazione tratta dal libro-guida. Sul lato opposto, sotto al titolo che evidenzia la tematica, si trova la descrizione dettagliata del libro-guida, cioè del libro scelto a rappresentare il tema proposto; a fianco sono elencati numerosi altri titoli e per ognuno di questi è suggerita un età di lettura. Fra le piste di lettura individuate dagli esperti mi preme segnalare quelle indirizzate ai bambini più piccoli (dai 6 mesi ai 2 anni). Piccini picciò: storie per cominciare il gioco di leggere Il tempo dei bambini: pappa e cacca, bagno e nanna, gioco e... Casa mia (mamma, babbo e... compagnia): storie della mia famiglia Alcuni di questi libri sono in stoffa, o plastica (rigorosamente controllati e a norma per garantire la sicurezza dei piccoli). Ecco dunque che il bambino comincia a conoscere l oggetto libro: un giocattolo certo, ma un giocattolo particolare che oltre a essere strizzato e tirato, stropicciato e messo a mollo, trascinato e usato come cuscino... può essere anche letto nella sua, seppur minima, narrazione. Un momento relazionale importante Nelle attività al nido grande spazio assume l utilizzo di libri con narrazioni ed immagini che attraggono e suscitano l interesse e la curiosità dei bambini. Ancora, ancora, ancora chiedono i bambini quando si affezionano ad una storia, quando hanno il desiderio di risentirla ancora una volta perchè percepita come un momento relazionale importante. L aspetto più profondo della lettura al nido, che da sempre ha accompagnato l interesse e le sperimentazione delle educatrici per la competenza narrativa, è il desiderio di avvicinarsi alla dimensione emotiva dell incontro tra il mondo delle immagini, dei suoni e delle parole, con le creazioni e gli stupori narrativi dei bambini, in un rapporto di accoglienza, di condivisione e di crescita. La collaborazione avviata da diversi anni tra la biblioteca e il nido Bucaneve di Pergine ha reso possibile l apertura del nido verso il Progetto Nati per Leggere attivando la collaborazione di diversi professionisti, bibliotecari, educatori ed operatori, che si occupano del mondo dell infanzia e coinvolgendo bambini e famiglie in diversi progetti nell area della lettura ad alta voce. Wilma Fontanari, pedagogista Città Futura 10

11 Le cartoline di seguito elencate riportano argomenti cari ai bambini. Come di consueto i titoli sono raggruppati a seconda di un età indicativa di lettura ed alcuni sono adatti a partire dai 2 anni. Animali siamo noi: storie dal mondo animale, per scoprire come sono e... come siamo Parole in rima: filastrocche, poesie e storie in rima Le storie più belle: la biblioteca dei piccoli classici Amici di libro: storie dei personaggi più amati dai bambini Ed ecco ancora altre piste. Perché il gioco di leggere comincia presto, ma si fa sempre più avido ed esigente: il bambino chiede storie belle, emozionanti, divertenti. In queste cartoline si trovano storie che fanno ridere e sorridere, che parlano di amici e amicizia, che raccontano com è la vita al di sotto del metro e dieci, che mostrano la via del coraggio quando la paura fa tremare le gambe, storie che spiegano come è fatto il mondo e quante cose si possono imparare. Storie che si fanno via via più lunghe e complesse, perché il gioco di leggere è una sfida, da affrontare in compagnia di personaggi a cui affezionarsi e con cui condividere emozioni in sicurezza, avvolti, accolti e protetti dall abbraccio e dalla voce di mamma o papà. Leggere in allegria: storie per divertirsi, per ridere e sorridere Quante cose Io, bambino Amici, amici Tanto coraggio! C era una volta Come me, diverso da me Giro giromondo Piccoli lettori crescono Una mostra itinerante Accanto a questo utile strumento di orientamento nella scelta dei libri di qualità, l Ufficio per il Sistema Bibliotecario Trentino del Servizio Attività Culturali della Provincia Autonoma di Trento ha allestito una mostra itinerante dei libri di questa edizione che sarà ospitata nelle biblioteche del Trentino nei prossimi mesi. I libri sono disponibili al prestito gratuito presso le biblioteche e sono contrassegnati dal logo di Nati per leggere. Inoltre, in concomitanza con la mostra, saranno svolte delle attività correlate, quali letture per i bambini, incontri con i genitori e gli educatori per presentare i libri di questa nuova bibliografia e per richiamare l attenzione sull importanza della lettura ad alta voce. 11

12 Il mio consiglio di Laura Cagol, dottoressa in Scienze Biologiche Polvere e acari Responsabili di allergie respiratorie e dermatiti, gli acari della polvere sono minuscoli animaletti, invisibili a occhio nudo, che si annidano in casa, nei materassi, nei divani, tra le coperte, sui tappeti, sulla moquette Si nutrono, principalmente, di residui di cibo e cellule epidermiche e una volta installati è molto difficile eliminarli. Per farlo, è indispensabile mantenere elevate le condizioni igieniche in casa senza, però, per questo, trasformarsi in maniaci dell igiene e della pulizia. Talvolta, anzi, sono sufficienti alcuni semplici accorgimenti per ovviare al problema. Innanzitutto, occorre precisare che gli acari prolificano maggiormente negli ambienti umidi o in quelli molto caldi. Ecco perché la temperatura in casa non dovrebbe superare i 20 gradi (anche in inverno) e le stanze andrebbero areate tutti i giorni, lasciando circolare l aria per almeno mezz ora ogni mattina. Ed ecco perché, per quanto possibile, si dovrebbe cercare di abbassare, soprattutto in estate, il tasso di umidità, servendosi, eventualmente, di impianti di condizionamento o refrigerazione. GUERRA ALL ACARO: GUIDA PRATICA LETTO È un vero ricettacolo di acari, anche perché è a letto che spesso si verifica la maggior concentrazione di squame di pelle, caduta durante il sonno. Per ovviare al problema, fondamentale, ogni giorno, far prendere aria al letto, scoprendolo completamente. Federe e lenzuola andrebbero cambiati una volta alla settimana. MATERASSI Ogni quindici giorni, bisognerebbe sbatterli, girarli e lasciarli all aria per un intera giornata. Ecco perché, anche nei letti a due piazze, il consiglio è quello di scegliere materassi singoli più facilmente manovrabili. Se non si riesce ad esporre il materasso al sole, occorre passarvi l aspirapolvere tutte le settimane anche se questo provvedimento non è ugualmente efficace. In commercio materiali perfetti per portare avanti la guerra all acaro con successo: il lattice, per esempio che isola i campi elettromagnetici e ha un azione traspirante. TESSUTI Dovrebbero essere realizzati con materiali naturali (cotone, lino), lavabili ad alte temperature. POLTRONE E DIVANI I migliori per contrastare l annidarsi della polvere, sono i divani e le poltrone in pelle L alternativa è rappresentata da sedute realizzate con materiali naturali (i soliti cotone o lino) sfoderabili e lavabili in lavatrice, in modo da poter controllare facilmente il livello igienico. ARIEGGIARE LA CASA L isolamento termico fa sì che all interno delle case si accumulino calore e umidità, le condizioni ideali per la crescita degli acari. Arieggiare più volte durante la giornata: in questo modo si abbassa la temperatura e si elimina l umidità che si accumula particolarmente durante la notte. Da fare anche durante la stagione invernale. ESPORRE AL SOLE Riduce drasticamente la concentrazione degli acari proprio nei posti che prediligono. Il sole è un nemico giurato degli acari. 12

13 LAVAGGIO BIANCHERIA A temperatura superiore ai 60 gradi la temperatura elevata uccide tutti gli acari. Il lavaggio a secco non uccide le particelle allergizzanti POLVERE Gli acari amano la polvere, quindi più se ne toglie, meglio è. È importante quindi pulire regolarmente. I pulitori a vapore, emettendo calore e umidità, anziché eliminare gli acari, ne stimolano la proliferazione. TAPPETI E MOQUETTE Meglio optare per modelli a pelo corto, da passare ogni due giorni, soprattutto nella stanza dei bambini. Un altra valida alternativa, è rappresentata dai tappeti in cocco, allegri e giovanili e perfetti per la cameretta dei più piccini. UMIDIFICATORE Evitare in camera da letto il suo uso in quanto aumenta il livello di umidità ambientale. Nella lotta contro gli acari, il deumidificatore non serve: abbassa il grado di umidità ma non riduce la concentrazione degli acari né delle particelle allergizzanti. FODERE ANTIALLERGICHE Un altra strategia per combattere gli acari è quella di rivestire il materasso e i cuscini con un sistema di fodere (coprimaterasso, copricuscino, copripiumino), aventi lo scopo di evitare la dispersione nell ambiente delle particelle allergizzanti prodotte dagli acari, impedire l insediamento di altri acari e assicurare nel contempo una adeguata dispersione del calore corporeo. Quello che si riesce ad ottenere non è mai un isolamento completo, ma tutt al più una minore esposizione agli allergeni. Anche questi vanno lavati regolarmente a 60 : condizione imprescindibile da verificare sempre al momento dell acquisto. Sono da evitare i teli (tipo traverse) in quanto non rivestono interamente il materasso e lasciano passare gli acari. Le fodere anti-acaro non vanno utilizzate solo nel letto del soggetto allergico, ma occorre adottare la stessa protezione negli eventuali altri letti presenti nella stessa camera. Inoltre prima di rimuovere la fodera per lavarla, è consigliabile passarvi l aspirapolvere per non trasferire al materasso, mentre la si sfila, tutti gli acari che vi si sono accumulati sopra. TEMPERATURE Agli acari piacciono le temperature calde e umide. In casa, cerca di mantenere una temperatura inferiore ai 20 e un grado di umidità inferiore al 50%, regolando i termosifoni. PULIZIE DELLA CASA Vanno fatte con le finestre aperte e quando la persona allergica è assente. Usare un panno antistatico o un panno umido per eliminare la polvere dai mobili.. L impiego di pulitori a vapore è controproducente: emettono calore, umidità e favoriscono la proliferazione degli acari. Per eliminare la polvere dalle superfici, utilizza un panno umido. In presenza di sintomi allergici gravi potrebbero rendersi necessari alcuni drastici cambiamenti nell ambiente domestico come: togliere la moquette, eliminare i tappeti dove la polvere si annida abbondante; sostituire le tende di stoffa con tendine di plastica; preferire lampadari e abat-jour di vetro, ecc.; sostituire divani in stoffa o tessuto con divani in pelle naturale o sintetica; eliminare i soprammobili superflui e sistemare i libri fuori dalle camere da letto quando è possibile; eliminare peluche e pupazzi di lana o lavarli spesso e se non è possibile lavarli, metterli in freezer per 24 ore avvolti in un cellophane per far morire tutti gli acari. 13

14 Parliamone Indirizzate le vostre domande all indirizzo IL PERIODO DELLO SVEZZAMENTO «Sono la mamma di Davide, un bellissimo bambino di quattro mesi che a settembre verrà inserito al nido. Un aspetto che un po mi preoccupa è l andamento dello svezzamento. Ora lo sto allattando al seno e non vorrei dover anticipare lo svezzamento a causa del nido. Quali possono essere le indicazioni affinché questa momento delicato avvenga in maniera più positiva possibile?» Risponde la dot.ssa Silvana Buono, pedagogista Cara neomamma l ambientamento di un bambino al nido è sempre denso di emozioni per tutti i suoi protagonisti. Per quando riguarda il periodo dello svezzamento, le consiglio innanzitutto di rivolgersi al suo pediatra che saprà consigliarla riguardo il momento ideale di inizio e circa le modalità da attuare. Prima dell ambientamento al nido, lei potrà nel primo colloquio parlare di ciò che le sta a cuore rispetto al suo bambino. Noi consigliamo comunque di non anticipare lo svezzamento a causa dell inserimento al nido ma incoraggiamo piuttosto l allattamento materno o artificiale attraverso precise procedure di conservazione del latte. Insieme poi con il passare dei mesi e la necessità di inserire nuovi alimenti potrà concordare con l educatrice ma anche con la nutrizionista della Cooperativa e /o la cuoca del nido le modalità che riterrà più opportune. Da questo punto di vista il nido dovrebbe garantire sempre una opportunità di attenzione individualizzata, tempi e spazi adeguati per ogni bambino. La saluto con un augurio che la sua e l esperienza del piccolo Davide al nido possa essere positiva e densa di emozioni. LE PRIME PAROLE «Quando Riccardo ha detto la sue prime mamma e tata io e la mia compagna eravamo al settimo cielo e da allora non ha più smesso di sperimentare suoni e sillabe, ma ora che ha 20 mesi sembra che stenti a costruire correttamente le parole. Come possiamo aiutare il nostro bambino a parlare e ad imparare nuove paroline? Di solito io e mia moglie ripetiamo i suoi suoni e le sue parole, possiamo fare altro? Grazie per l attenzione. Paolo» Risponde dott.ssa Wilma Fontanari pedagogista Caro Paolo, come lei ci suggerisce, la prima parola è un momento magico per i genitori e al tempo stesso rappresenta una tappa importante nello sviluppo del bambino; esso rappresenta un passaggio che sottende un percorso comunicativo iniziato dai primi sguardi, sorrisi, pianti, quindi dalla nascita e dai primissimi giorni di vita, che continua nel tempo e ha un ritmo di sviluppo che non è uguale per ogni bambino. Questo percorso si configura infatti in periodi e stadi caratterizzati individualmente e graduali, per quanto non sempre lineari, e si può parlare di piccolo linguaggio dai 10 mesi ai 2 anni e mezzo / 3 e di linguaggio dai tre anni. Nel processo di acquisizione del linguaggio molti sono i fattori di sviluppo che incidono sul modo in cui il bambino inizia le sue prime produzioni; la ripetizione delle parole da parte dell adulto è uno dei modi in cui si può sostenere questo aspetto della crescita. Nel processo di apprendimento del linguaggio si intrecciano la capacità di produrre suoni (vocali e consonanti) e unirli tra loro, percepire e ascoltare ma anche la motivazione a comunicare e ad entrare nel dialogo, dialogo che prende forma molto precocemente nella comunicazione gestuale e corporea che inizia tra il bambino e i suoi genitori sin dai primi mesi di vita. I dialoghi per metà adulti e per metà infantili che genitore e bambino instaurano in cui l adulto ripete i giochi di suoni del piccolo sono molto importanti, come molto importante è l accompagnamento delle azioni e dei giochi che l adulto fa con frasi e parole. L adulto facilita il passaggio dalla comunicazione corporea a quella verbale accompagnando le risposte alle richieste del bambino, o alle sue emozioni, con le parole per dirlo. La lettura di brevi storie, il gioco del far finta, i giochi con le bambole in cui si raccontano le azioni sono tutte esperienze che stimolano nel bambino la sua motivazione ad utilizzare le parole. I suoni della sveglia, di barattoli, della carta, della natura possono essere ricercati in casa o fuori ed essere lo spunto per l imitazione di rumori e suoni diversi; anche l ascolto dei suoni trovati nel corpo del bambino e del genitore è un gioco che suscita nel bambino l interesse verso il mondo sonoro: la voce, il battito del cuore, il respiro, il silenzio, sostenendo lo sviluppo di abilità uditive e percettive in un contesto di condivisione, gioco, emozioni. A due anni il bambino inizia a usare parole o piccole frasi per comunicare, all interno di relazioni e scambi di cui il piacere e l interesse per la comunicazione e per il condividere con l altro sono il motore principale. I bambini sono aperti allo scambio e ricercano con naturalezza e a modo loro uno scambio con l adulto, in cui l adulto si senta altrettanto partecipe, per il piacere di farlo, per il piacere della conquista, per il piacere di essere guardati e ascoltati. 14

15 tratti da La cucina di calycanthus La ricetta Mini Madeleines al miele Ingredienti: 150 g di farina biologica 125 g di burro a temperatura ambiente 150 g di zucchero 2 uova 2 cucchiai di latte 1 cucchiaino di lievito Per la farcia: 2 cucchiai di miele liquido o di sciroppo d acero La pasta: mescolare le uova con lo zucchero fino ad ottenere un impasto bianco aggiungere progressivamente la farina e il lievito setacciati incorporate il burro ammorbidito e il latte aggiungere il miele liquido o lo sciroppo d acero lasciar ri posare 30 min in frigorifero Cottura: preriscaldare il forno a 220 gradi versare un cucchiaino di pasta in tutte le formine ben imburrate e infornare lasciar cuocere 3-4 minuti, poi abbassate la temperatura del forno a 180 gradi e proseguire la cottura da 3 a 6 min se le madeleines diventano scure troppo velocemente, abbassate la temperatura del forno Curiosità Lo sciroppo d acero si presenta sotto forma di un liquido zuccherino ottenuto bollendo la linfa dell acero da zucchero e dell acero nero. La linfa è costituita in gran parte da saccarosio, acido malico, potassio, calcio, ferro, vitamine e componenti fenoliche; in origine veniva trattata in modo da ottenerne cristalli che fungevano da surrogato dello zucchero di canna, solo in seguito si scoprì la possibilità di ricavarne uno sciroppo ricco di potassio e sali minerali. Il sapore delicato, simile al miele d acacia, lo rende particolarmente gradevole come dolcificante naturale disciolto nelle bevande o nella preparazione di dolci, il vantaggio è che apporta una quantità di calorie ridotta (circa 250 calorie per 100g) rispetto ad altri dolcificanti naturali come miele e malto. Oltre ad essere utilizzato nei paesi freddi, per le elevate calorie e proprietà nutrizionali, lo sciroppo d acero è noto per le sue proprietà depurative oltre che energizzanti. 15

16 Città Futura Coop. Sociale s.c.s. Via G. Romagnosi, Trento Tel Fax Città Futura è certificata Impaginazione e stampa: Publistampa Arti grafiche (TN) CQ-COC La carta utilizzata per questo prodotto è stampata da Publistampa Arti Grafiche, azienda certificata FSC

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