CONTROLLO DI FUMO E CALORE : IMPIANTI EFFC forza= Ordine degli Ingegneri di Foggia. 4 O*obre 2012

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1 Ordine degli Ingegneri di Foggia CONTROLLO DI FUMO E CALORE : IMPIANTI EFFC forza= 4 O*obre 2012 PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE SECONDO LA NORMA /2012 Relatore: Ing. LUCIANO SUTTORA luciano.su*ora@gmail.com 1

2 Terminologia : EFC impianto di evacuazione fumo e calore EFFC idem, forzato ENFC idem, naturale SEFC sistema di controllo fumo e calore: l insieme di ImpianR efc,barriere,aperture al piede,ambiente da proteggere. SEFFC id., con efc forzar SENFC id.,con efc nat. Si descrive il comportamento degli impian2 di evacuazione di fumo e calore nella fase iniziale dell incendio, sia per gli impian2 a estrazione forzata che per gli impian2 a ven2lazione naturale. Si delineano i mezzi disponibili per dilazionare e se possibile impedire lo sviluppo ulteriore dell incendio. Teoria e pra=ca : basi teoriche Il funzionamento dell im pianto efc è basato sulla strarficazione dell aria. L aria calda, più leggera, sale. Forma lo strato superiore. Gli efc fanno uscire fumi e gas caldi. Le barriere li contengono e li guidano. Le aperture al piede fanno entrare l aria esterna fredda e pulita. luciano.su*ora@gmail.com 2

3 Controllo di fumo e calore : Impian= EFFC L impianto di evacuazione forzato di fumo e calore (EFFC) crea in poco tempo uno strato libero da fumi nella parte bassa degli ambienr so*o incendio. Oltre alla fondamentale funzione anrncendio, l impianto può trovare impiego anche nella venrlazione degli ambienr. Analizziamo tu*o ciò alla luce delle nuove norme e nuove regole. luciano.su*ora@gmail.com 3.

4 Controllo di fumo e calore : Impian= EFFC piano neutro Perché funzionano Il funzionamento dell impianto è basato sulla strarficazione dell aria nell ambiente so*o incendio. Gli effc fanno uscire fumi e gas caldi per la depressione che creano alla bocca di presa e per l aiuto della pressione interna dovuta allo strato di gas caldi. Le barriere contengono e guidano fumi e gas caldi verso le bocche di uscita. Le aperture al piede fanno entrare l aria esterna. luciano.su*ora@gmail.com 4

5 Controllo di fumo e calore : Impian= EFFC EFFC EFFC Come funzionano Ricevuto il segnale d allarme l impianto EFFC passa alla fase a]va. Fumo e gas caldi escono dagli effc del comparrmento so*o allarme. Dalle aperture al piede entra aria fresca e pulita che rimpiazza l aria calda e piena di fumo che è uscita. Il piano neutro separa i due strar d aria che sono in equilibrio dinamico. luciano.su*ora@gmail.com 5

6 Controllo di fumo e calore : Impian= EFFC Evacuatori forzar di fumo e calore per applicazioni sia esterne che interne all ambiente Motori bifase e trifase c.a., alimentazione con linea dedicata. ResistenR alle alte temperature : classi F2oo F300 F 400 luciano.su*ora@gmail.com 6

7 Controllo di fumo e calore : Impian= EFFC Impianto : le barriere Barriere al fumo leggere, flessibili. fisse e mobili. Controlli: I fissaggi della barriera o del cassone*o devono resistere al fuoco; barriere al fumo in classe D devono esser sigillate sul lato superiore; eventuali passaggi d aria laterali non superino 0,5% della superficie della barriera. luciano.su*ora@gmail.com 7

8 Controllo di fumo e calore : Impian= EFFC Impian=: prese d aria L aria fresca entri senza creare turbolenze che alterano gli strar. Perciò le aperture sono in basso e la velocità in ingresso è dell ordine di 1 m/s.. Controlli: le aperture al piede siano segnalate e libere da ostacoli; Il rapporto tra l aria in entrata ( naturale o forzata) e fumi e gas caldi in uscita, forzar: quindi volume sempre uguale, massa in diminuzione con l aumento della temperatura. luciano.su*ora@gmail.com 8

9 anni CaraKeris=che dei prodol Calcolo dell impianto 1989 UNI UNI ( per ENFC ) UNI EN barriere UNI EN Enfc UNI EN effc idem 2007 idem UNI ( per ENFC ) 2012 idem UNI9494/1 12 ( per ENFC ) UNI 9494/2 12 ( per EFFC ) Installazione UNI ( per ENFC ) idem UNI ( per ENFC ) Uni 9494/1 12 ( per ENFC ) UNI 9494/2 12 ( per EFFC ) Controllo di fumo e calore : SEFC Il quadro norma=vo Le norme sugli impianr o meglio sui sistemi di controllo di fumo e calore sono presenr dal All inizio per i sistemi naturali e ora completate con le regole di prodo*o di impianto per i sistemi forzar. (In grasse*o le norme per l impianto forzato) luciano.su*ora@gmail.com 9

10 ProgeKazione confronto tra SENFC (naturali) e SEFFC (forza=) naturali forzar Analisi del rischio si === si === Analisi dell ambiente si === si === ComparR a soffi*o si === si === Dimensionamento mq =/= mc/s =/= Installazione efc te*o =/= est. Int. =/= Installazione barriere === === sia fisse che mobili Installazione prese d aria =/= =/= in rapporto a superficie a portata === uguale =/= diverso Controllo di fumo e calore : impian= EFFC Il principio di proge*azione è il medesimo. Le differenze sono dovute al diverso metodo di calcolo che per i forzar, volume in estrazione sempre il medesimo quale che sia la temperatura, è basato sulle portate. luciano.su*ora@gmail.com 10

11 ProgeKazione dell impianto con UNI :2012 Controllo di fumo e calore : Impian= EFFC La diaposirva che segue riporta la tabella per il calcolo del gruppo di dimensionamento. E un numero che sinterzza l analisi del rischio, in un valore da 1 a 5. Considera il tempo di sviluppo dell incendio, la velocità di crescita dell incendio che è espressa in bassa, media, alta in funzione del materiale e del Rpo di stoccaggio. luciano.su*ora@gmail.com 11

12 Calcolo del gruppo di dimensionamento di un impianto EFFC ( sistema EFFC, SEFFC, evacuatori forzar ) Colonna Riga Tempo convenzionale di sviluppo dell incendio (min) Velocità di propagazione del fuoco bassa media alta luciano.su*ora@gmail.com 12

13 ProgeKazione dell impianto con UNI :2012 Controllo di fumo e calore : impian= EFFC La prossima diaposirva incrocia il gruppo di dimensionamento con lo spessore libero da fumo richiesto e fornisce la portata in volume per ogni comparto a soffi*o. Con questa operazione conosciamo le dimensioni dei motori e le misure delle barriere che creano le comparrmentazioni luciano.su*ora@gmail.com 13

14 Portata volumetrica di aspirazione in m 3 /h per ogni comparrmento a soffi*o per SEFFC Spessore dello strato libero da fumo ( m ) Gruppo di dimensionamento , luciano.su*ora@gmail.com 14

15 ProgeKazione dell impianto con UNI :2012 Controllo di fumo e calore: Impianto EFFC La terza tabella fornisce, sempre incrociando il valore del gruppo di dimensionamento con l altezza dello strato libero da fumi, la temperatura media dei fumi. Questa temperatura è necessaria per controllare l idoneità dei materiali che formano l impianto e di quanto esiste all interno dell ambiente da proteggere luciano.su*ora@gmail.com 15

16 Temperatura media dei fumi ( C) per determinare la classe di temperatura dei componenr dell impianto EFFC Riga Spessore dello strato libero da fumo (m) Gruppo di dimensionamento , (1) (1) condizioni di incendio generalizzato (flash over) : gli EFFC non sono efficaci luciano.su*ora@gmail.com 16

17 ProgeKazione dell impianto con UNI :2012 La norma non prescrive il numero minimo di effc per comparrmento a soffi*o, ma indica i diversi casi di posizione delle bocche*e di estrazione e delle distanze dal piano neutro. Lo si deve ricavare imponendo la velocità massima dell aria all interno delle condo*e tra 10 e 15 m/s. La velocità alla bocche*a di aspirazione dovrà garanrre che non si formi Il buco nello strato di fumi e gas caldi, il plug holing. Si consigliano velocità da 3,0 a 0,5 m/s, le più basse per strar di 1,0m. Controllo di fumo e calore : Impian= EFFC Dia 18 Definizioni delle grandezze per determinare il numero minimo di punr di estrazione necessari per comparto a soffi*o Dia 19 Nomogramma per individuare la massima portata volumetrica per punto di aspirazione di un comparto in funzione della temperatura dei fumi e gas caldi e della distanza tra punto di presa e piano neutro. luciano.su*ora@gmail.com 17

18 ProgeKazione dell impianto con UNI :2012 Controllo di fumo e calore : impian= EFFC luciano.su*ora@gmail.com 18

19 ProgeKazione dell impianto con UNI :2012 Controllo di fumo e calore : impian= EFFC Il nomogramma a sinistra individua la portata volumetrica massima teorica per ogni punto di aspirazione del comparto a soffi*o ( 1600 mq ). Si o]ene con la distanza ( m ) della bocche*a di aspirazione dal piano neutro e la temperatura ( C ) dello strato di fumo e gas caldi. Congiungendo i due punr si interseca sulla re*a centrale il valore cercato ( mc/h ) luciano.su*ora@gmail.com 19

20 Si considera un ambiente da 1600 mq (40 x 40) h= 6m ; merce su pale*e, a terra, senza impilamento. Analisi del rischio Velocità di propagazione dell incendio : media Impianto di rivelazione incendio : presente T1 = 0 Tempo d intervento delle squadre esterne : 15 T2 = 15 Dimensionamento Si chiede che lo strato libero da fumi sia h = 3m. Il comparrmento a soffi*o e l ambiente hanno la stessa superficie: 1600 mq. Non sono necessarie barriere al fumo. Con T= T1+T2 = 15 e velocità di propagazione media si o]ene ( prospe*o 2) gruppo di dimensionamento G.D. 4. Portata volumetrica per il comparto (prospe*o 4 ) : G.D. 4 >> zona libera da fumi h = 3m >> mc/h Temperatura dello strato di fumi e gas caldi (prospe*o 5) : G.D.4 >> zona libera da fumi h = 3m >> 397 C PunR di presa (bocche*e di aspirazione). L impianto prevede condo*e e bocche*e sulla parte superiore, a quotq 5.80m >>> Controllo di fumo e calore : impian= EFFC Dimensionamento dell impianto Dalla norma UNI compiute l analisi del rischio e dell ambiente, Impostata l altezza libera da fumi, dal prosp. 4 si ricava la portata d aria e dal prosp. 5 la temperatura dello strato caldo. luciano.su*ora@gmail.com 20

21 >>> Ambiente da 1600 mq h = 6m magazzino >>> Distanza da punto di presa a piano neutro : 2,80 m (fig. 5) portata max. per bocche*a del comparto: mc/h (maggiore della portata richiesta per il comparto, mc/h) Il proge]sta deve tener conto della possibilità che un aspirazione troppo forte buchi lo strato di fumo e gas caldi e chiami fuori l aria fresca. Il fenomeno prende il nome di plug holing. I dar di velocità in aspirazione consigliar provengono da fonr e le*eratura tecnica qualificate e sono indicar nella diaposirva 17. Si pone 1,5 m/s velocità massima di presa alle bocche*e. Si scelgono 3 effc da mc/h, due condo*e per effc. velocità dei gas caldi nelle condo*e. 15 m/s. Condo*e da 0.5mq, lunghezza 18m, per complessivi 108 m. I punr di presa (bocche*e) hanno complessivamente una superficie di 28 mq. Si realizzino 30 bocche*e da 1,0 mq. Superfici di presa d aria esterna: > 42 mq di superficie corre*a. Controllo di fumo e calore : impian= EFFC Dimensionamento dell impianto Dalla norma UNI compiute l analisi del rischio e dell ambiente, Impostata l altezza libera da fumi, dal prosp. 4 si ricava la portata d aria e dal prosp. 5 la temperatura dello strato caldo. luciano.su*ora@gmail.com 21

22 Si considera un centro commerciale da 4000 mq, h = 8m, luci e controsoffi*o (vuoto al 90%) a quota + 4,0 m. Impianto di rivelazione automarco. Tempo d intervento: 15 Velocità di propagazione : media. ComparRmentazioni a soffi*o: 1600mq mq mq realizzate con barriere che scendono a + 4,00 m. Dimensionamento Si chiede uno strato libero da fumi h = 4,50 m. Con T=15, vel. propag. incendio media si o]ene G.D. 4. Portata volumetrica per comparto (prospe*o 4): G.D.4 >> altezza libera da fumi 4,50 m >> mc/h Temperatura dello strato di fumi e gas caldi (prospe*o 5) : G.D.4 >> altezza libera da fumi 4.50 m >> 265 C L impianto prevede condo*e e bocche*e, le ulrme a quota + 7,8 Distanza da bocche*a a piano neutro : 3,3 m (fig. 5) portata max. per bocche*a del comparto: mc/h ( portata richiesta per il comparto, mc/h) Controllo di fumo e calore : impian= EFFC Dimensionamento dell impianto Dalla norma UNI compiute l analisi del rischio e dell ambiente, Impostata l altezza libera da fumi, dal prosp. 4 si ricava la portata d aria e dal prosp. 5 la temperatura dello strato caldo. luciano.su*ora@gmail.com 22

23 ProgeKazione dell impianto con UNI :2012 La norma UNI indica nell allegato F la documentazione di proge*o da presentare. Come per la UNI l allegato ha valore di norma. Quanto si richiede è simile. Accompagna l impianto una documentazione che per me*e di controllare e gesrre l impianto, per garanrrne una vita sempre efficiente. La documentazione comprende. tavole come costruito ( as built ); schede tecniche dei componenr; manuale di uso e manutenzione. Il manuale di uso e manutenzione riporta le istruzioni di funzionamento, i controlli periodici e le manutenzioni. Controllo di fumo e calore : Impian= EFFC Documentazione di ProgeKo Documentazione dell impianto Manuale di uso e manutenzione luciano.su*ora@gmail.com 23

24 ProgeKazione dell impianto con UNI :2012 Controllo di fumo e calore : impian= EFFC La stazione di comando, ovvero il quadro ele*rico principale, deve essere situato in luogo sicuro che è urlizzato solo per l alimentazione ele*rica. L alimentazione del quadro di comando e controllo è presa a monte dell interru*ore generale e dove ciò non è possibile dall interru*ore stesso. L a]vazione dell impianto avviene mediante segnale dall impianto di rilevazione e/o da comando remoto manuale. Si a]vano solo i componenr del comparto interessato. Le linee ovvero i cavi di alimentazione ele*rica devono garan Rre il funzionamento per almeno 90, devono rispondere alla CEI I cavi di trasmissione dar sono secondo la norma CEI EN e resistere al fuoco per almeno 30. Impianto : i comandi La stazione di comando Le linee luciano.su*ora@gmail.com 24

25 ProgeKazione dell impianto con UNI :2012 Controllo di fumo e calore : impian= EFFC luciano.su*ora@gmail.com 25

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