SCHEDA PROGETTO QdF 2015/_8_

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1 SCHEDA PROGETTO QdF 2015/_8_ PROMOTORE Persona Comunità Ente/Istituto Associazione X Fondazione cognome, nome FONDAZONE MAGO SALES ONLUS denominazione (ente / associazione) posta elettronica sito web FONDAZIONE info@sales.it La Fondazione Mago Sales è una organizzazione non lucrativa ( ONLUS) con finalità sociale, nata nel Nel 2004 è stata riconosciuta come Persona Giuridica ed iscritta nel Registro della Prefettura di Torino. Nei suoi contenuti e finalità si ispira alla metodologia di Don Bosco e promuove la solidarietà verso i bambini del mondo nei PVS. Presidente e Fondatore è don Silvio Mantelli, un sacerdote che, mediante i giochi di prestigio, distribuisce sorrisi e solidarietà a migliaia di bambini del mondo : Mago Sales. La Fondazione Mago Sales è presente con progetti e sostegni a distanza in 30 paesi del mondo e, ovunque promuove un diritto dei bambini del tutto particolare: DIRITTO AL SORRISO. Mediante spettacoli e animazioni gioiose il Mago Sales e i suoi collaboratori, diffondono nel mondo sorrisi e meraviglie. Questo è il primo passo che si completa con la promessa di dare a questo sorriso una casa, una scuola, un ospedale,una mano amica quella dei tanti benefattori, che ogni giorno realizzano parte dei progetti a vantaggio dei bambini del mondo. Sul territorio Italiano la Fondazione Mago Sales si occupa di formazione teatrale e educazione allo sviluppo e alla pace,promuovendo pubblicazioni, laboratori, spettacoli e incontri. Breve presentazione (mission, identità, attività, ambiti e paesi di intervento..) SOSTEGNI A DISTANZA Sono attualmente circa i giovani seguiti in Brasile, Cambogia e Uganda. Il nostro aiuto è rivolto ai ragazzi ma tiene conto della realtà in cui è inserito e della comunità locale; lo accompagna in tutte le fasi di crescita provvedendo a nutrirlo, curarlo, vestirlo, ma soprattutto educarlo, istruirlo fino ad inserirlo nel mondo del lavoro. Tutto questo tenendo sempre presente il principale diritto dei bambini che è il diritto al gioco ed al sorriso. PROGETTI REALIZZATI In questi anni sono stati realizzati vari progetti: - liberazione bambini di fabbrica in Cambogia, - liberazione bambini soldato in Uganda, - liberazione bambini di strada in Brasile, - dispensari in Kenya, Tanzania, Nepal e Madagascar, - scuole in Uganda,Madagascar e Sud-Sudan, - formazione insegnanti in Bolivia, Brasile, Cambogia e Santo Domingo, - istruzione primaria cirriperos a Santo Domingo, - situazioni di emergenza in Albania, Haiti e Pakistan, - costruzione di pozzi in Etiopia, - costruzione di case in India per i profughi alluvionati, - ospedale pediatrico nelle Isole Salomone, - cucina-refettorio in Madagascar, - distribuzione di un pasto a bambini in Madagascar, - scuola a Tulear, in Madagascar - arredi e materiale scolastico in Madagascar, - costruzione di centri di aggregazione e distribuzione di un pasto a 1.300

2 QdF 2015/ ragazzi in Brasile, - liberazione e scolarizzazione di bambine schiave in Benin, - contributo per ricostruzione post terremoto in Abruzzo, - costruzione post terremoto di una scuola ad Haiti ed arredi scolastici, - sostegni al centro per recupero di bambini con deficit fisici e psichici in Mozambico - aiuti a bambini a Gaza - Con la collaborazione di tutti i nostri benefattori e di entità private offriamo ai bambini un orizzonte diverso. Obiettivi: L obiettivo principale della Fondazione Mago Sales Onlus è quello di sostenere lo sviluppo della popolazione infantile più svantaggiata dei Paesi In Via di Sviluppo. In quest ottica la Fondazione promuove la messa in opera di progetti sostenibili che hanno come fine ultimo il raggiungimento di una concreta autosufficienza delle comunità, non semplicistico aiuto assistenziale e cronicizzazione della dipendenza da terzi. Per questo motivo si cerca di programmare diverse azioni orientate al miglioramento della qualità di vita dei beneficiari, con particolare attenzione ai fattori formativi, sociali ed economici dell intera comunità di appartenenza, adottando soluzioni che vanno oltre l aiuto puntuale e di emergenza, nell intento di creare una rete di servizi durevole nel tempo. Abbiamo collaborato ed intendiamo collaborare, con altre associazioni per unificare gli sforzi e conseguire risultati migliori. I Fini: La Fondazione Mago Sales Onlus ha come fine l aiuto e la cooperazione allo sviluppo con carattere disinteressato, senza animo di lucro, e i suoi fini sono: Aiutare i bambini a svilupparsi in modo integrale ed armonico, supportando l istruzione, la formazione, il rispetto, la tolleranza e la collaborazione come elementi essenziali dello sviluppo dell individuo; Prestare aiuto assistenziale alla popolazione infantile più svantaggiata ; appoggio formativo e inserimento lavorativo; Difendere i diritti del bambino, creando centri di accoglienza per i bambini abbandonati e/o trascurati; Aiuto e collaborazione con organizzazioni che perseguano fini analoghi; Creare centri di assistenza educativa, sanitaria, ricreativa o di qualsiasi altro tipo che possa servire a raggiungere gli obiettivi della associazione. Disarmo dei bimbi Il Mago Sales chiede a tutti i bambini che vogliono barattare un loro giocattolo-arma (pistola, pugnale. mitra videogiochi ) con una bacchetta magica (sapientemente truccata) ed un attestato di pace. Questa è una magia una magia per la vita. L'esperimento è iniziato con il Natale 2001, ed è proseguita in questi anni con grande successo, coinvolgendo scuole ( anche alcune scuole elementari e materne di Rivoli hanno aderito a questa iniziativa negli anni scolastici 2010/2011 e 2012/2013), oratori, Pag n. 2 di 8

3 associazioni, centri culturali e sportivi. QdF 2015/ All iniziativa si è legata una attività graduata di ricerca e documentazione che può costituire uno spunto di lavoro e di approfondimento dell argomento. La parola d'ordine è "BAMBINI - CONSEGNATE LE ARMI PER UN ANNO DI PACE". Responsabile in loco Referente in Italia PROGETTO Titolo Luogo di intervento Obiettivo generale Obiettivo specifico Cognome/Nome: suor MARIA ANTONIETTA MARCHESE Suormariaantoniettamarchese@gmail.com Cognome/Nome: AICHINO SILVANA aichino@sales.it FORMAZIONE E AVVIO ALL IMPIEGO DI GIOVANI EMARGINATI COTONU (BENIN) L obiettivo generale è offrire una condizione di vita migliore alle bambine ed alle ragazze accolte nei centri salesiani offrendo alle giovani un occasione per ritrovare la propria dignità in un ambiente familiare, attraverso una pedagogia che ha i suoi fondamenti nell amore e nella fiducia reciproca. Sopperire alle mancanze determinate dalle carenze causate dalle difficili condizioni economiche delle famiglie che vendono le bambine per cercare di sopravvivere. Sensibilizzazione sui diritti dei minori e della donna. Prevenzione, protezione e accoglienza di minori vittime di violenza sfruttamento e abuso, educazione per minori, scolarizzazione e sostegno pedagogico per minori in difficoltà, formazione e reintegrazione socio professionale per ragazze in difficoltà, azioni di prevenzione, protezione per la lotta contro la violenza basata sul genere. Accompagnamento psicosociale dei minori. Opportunità di sostegno economico alle famiglie delle ragazze. Durata Progetto: 1 ANNO Data inizio attività: GENNAIO 2015 Tempi Progetto In caso di Progetto Pluriennale (max 3 anni). Specificare le fasi X I anno II anno III anno Beneficiari X bambini X giovani X donne X famiglie comunità I beneficiari sono dei minori vittime o a rischio di violenza di sesso femminile e donne in difficoltà. L FMA opera in generale a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione. Pag n. 3 di 8

4 Ambito di Intervento Pastorale X Formazione ed Educazione scolastica X X professionale umana, sociale leadership Sviluppo Agricolo X Socio/Sanitario (preventivo, curativo) Alimentare Abitativo Giustizia e Pace Salvaguardia creato Altro Contesto di intervento QdF 2015/ Le zone di intervento delle azioni delle suore sono concentrate nella città di Cotonou, Porto Novo e di Parakou. Tutto il paese é toccato dalle azioni delle suore salesiane in quanto le giovani coinvolte dai progetti provengono da tutto il Paese. L esigenza primaria è di salvaguardare le ragazze quindi l ambito di intervento è a largo spettro: sanitario, formativo, educativo per arrivare alla possibilità di un inserimento lavorativo. Breve descrizione del luogo nel quale si intende realizzare l attività (aspetti sociali, economici, chiesa locale..) Il Benin é uno Stato democratico dell Africa dell ovest di una superficie di km con una popolazione di hbts. Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 29 anni supera il 20%. Secondo l istituto nazionale delle statistiche e dell analisi economica a Cotonou il mercato di Dantokpa conta minori tra i 5 e i 17 anni sfruttati ogni giorno (il 78% dei minori sono femmine). Nonostante le politiche del governo questa situazione perdura e le suore salesiane cercando di dare una risposta a questo fenomeno attraverso il centro di formazione professionale Una delle maggiori piaghe del Benin è il fenomeno dei Vidomegons che in lingua fon vuol dire bambini piazzati o trafficati. Questa tradizione all inizio aveva uno scopo di solidarietà: le bambine/i delle zone rurali ove non vi erano scuole, venivano affidate alle famiglie allargate o a degli amici che vivevano in città; la bambina/o frequentava la scuola ed era mantenuta in cambio di alcuni lavori domestici.. Dagli anni 80 questa tradizione è degenerata: le bambine/i, a volte in tenerissima età, vengono vendute/i per pochi soldi a persone che le sfruttano, spesso usano loro violenza anche sessuale, non frequentano la scuola, lavorano in casa, nei mercati o nelle piantagioni, in sostanza ridotti in schiavitù. Alcune/i vengono rivendute all estero (Nigeria, Gabon ecc.). Il fenomeno tocca soprattutto le bambine, e in misura minore anche i bambini, ed ha una diffusione endemica Quando raggiungono l età adolescenziale sono cacciate/i per essere sostituite/i da altre/i più giovani, e molto spesso non sono riaccolte/i dalle famiglie di origine, costringendole/i a una vita randagia e di accattonaggio nelle città, sottoposte/i ad ogni tipo di pericolo. L attività di Suor Maria Antonietta Marchese, e delle Suore Salesiane, in Benin. Suor Maria Antonietta Marchese (missionaria salesiana, ha lavorato per molti anni a Torino come insegnante di filosofia, storia e pedagogia, nonché Preside di scuole superiori, si è recata nello stato africano del Benin - dove già operava una comunità di sei consorelle di diverse nazioni - con il compito di interessarsi al problema delle bambine vittime del traffico esterno ed interno) si dedica totalmente, coordinando un gruppo di Suore Salesiane e laiche, all assistenza dei Vidomegons che gravitano intorno al Dantokpa di Cotonou, il più grande mercato dell Africa occidentale, ove si calcola in svariate migliaia la loro presenza. Le suore salesiane hanno costruito nel mercato, all interno di un parcheggio frequentatissimo, la Casa della Speranza, inizialmente una semplice baracca di accoglienza, successivamente un vero e proprio dormitorio, per ospitare durante la notte le bambine che dormono nel mercato affinché possano trovare un riparo più confortevole che le protegga dalle violenze anche sessuali alle quali sono esposte. Nella Pag n. 4 di 8

5 QdF 2015/ struttura è stata anche attrezzata una scuola, per l insegnamento elementare; ora nella scuola sono in funzione anche laboratori arti e mestieri di addestramento al lavoro (sartoria, parrucchiere, panetteria e pasticceria, cucina, fabbricazione saponi, ). attualmente in una fase di piena attività produttività, che consentono alle ragazze recuperate di provvedere al proprio mantenimento in un' ottica imprenditoriale. A seguito di un abile contrattazione con le padrone/i è concessa alle bambine del mercato qualche ora di libertà per seguire nella scuola corsi di alfabetizzazione e di addestramento. In media sono assistite più di 600 bambine all anno. Si svolgono anche intrattenimenti ludici (canti, danze ecc.) al fine di offrire a queste bambine/i un breve momento di gioia. Breve descrizione coinvolgimento popolazione locale, ruolo della Chiesa locale e Partecipazione locale eventuale collaborazione con altri enti ed associazioni operanti nella zona di intervento. Il Benin è uno dei paesi più bisognosi dell Africa, talmente povero da costringere le madri ad allontanare dalla famiglia i propri figli, venduti per svolgere lavori domestici in città lontane, i bambini,, o date in matrimonio in cambio di denaro, le bambine. Per questo i progetti in Benin, significano, vita e speranza. Prevenzione, protezione e accoglienza di minori vittime di violenza sfruttamento e abuso, educazione per minori, scolarizzazione e sostegno pedagogico. La situazione che si è trovata a fronteggiare suor Marchese affonda le radici in un costume antico, ovvero quello di sistemare i figli di famiglie numerose e povere presso altre famiglie o clan che consentano a questi bambini di avere una vita meno difficile. Ma tale situazione, negli anni '80, a causa dell'aggravarsi della crisi economica e della svalutazione del franco locale, era totalmente degenerata dando vita ad un vero e proprio traffico o vendita di minori. Il risultato di questo traffico era ben visibile a Cotonou, maggiore città del Benin (repubblica presidenziale in cui vivono, senza problemi di convivenza, ben 41 etnie), dove nel suo grande mercato internazionale - se ne servono più stati africani e soprattutto Nigeria, Gabon e Togo - queste bambine sono costrette a lavorare tutto il giorno costrette a trascorrere la propria infanzia alle dipendenze di una "padrona", vendendo oggetti vari, perdendo per sempre il contatto con la propria famiglia e rischiando il tentativo di sfruttamento della prostituzione. Partendo da questa realtà suor Antonietta, dopo un'analisi della situazione, ha realizzato nel parcheggio del grande mercato una sorta di "baraque" (paragonabile ad un nostro "container") dove queste bambine per qualche ora al giorno possono riposare, avere quale elemento di alfabetizzazione, di istruzione, di apprendimento delle lingue (soprattutto quella francese, anche se le autorità politiche locali non sono favorevoli a questo tipo di insegnamento), di svago e di sostegno per scoprire le proprie possibilità ed aprirsi ad un futuro diverso. Questo è stato l'inizio, ha poi dato vita ad una piccola scuola all'interno del mercato in modo da incidere anche sulla cultura del luogo che quasi considera normale una situazione del genere come quella della corruzione della politica interna e la assoluta assenza di iniziative da parte delle Organizzazioni mondiali non associative Il progetto si fonda sulla collaborazione con istituzioni nazionali e locali, chiesa locale, comunità religiose e laiche. L obiettivo è definire un quadro legale che tuteli i bambini a rischio e potenziare sia le misure di prevenzione che di protezione e contrasto, sostenendo Comitati locali di lotta al traffico di minori per sensibilizzare le comunità e Centri d assistenza per i bambini strappati alla tratta. Sintesi Progetto con breve descrizione attività La Casa della speranza offre ogni anno delle formazioni professionali di una durata di sei mesi a circa 100 giovani a rischio di devianza o giovani marginalizzati. La formazione proposta é in panetteria, pasticceria, cucina e saponeria. Al termine del ciclo formativo delle prime tre categorie sopra descritte i giovani partono in stage per una durata media di tre mesi con lo scopo di rinforzare le loro competenze. Il progetto dura in totale 9 mesi : sei mesi nella casa della speranza e tre mesi in stage. Le due tappe necessarie per ottenere il diploma facilitano l inserimento professionale dei giovani attraverso : 1) la loro preparazione alla ricerca di impiego e alla conoscenza della legislazione del lavoro attraverso dei moduli di formazione specifici ; 2) la ricerca di luoghi di stage e un sostegno finanziario (viaggi e cibo) per i giovani in stage ; Pag n. 5 di 8

6 QdF 2015/ Beneficiari : 100 giovani tra i 14 e i 17 anni provenienti da situazioni disagiate che non hanno mezzi per una formazione adeguata ; 100 ipotetici datori di lavoro o strutture per l accoglienza in stage dei giovani; 100 famiglie dei giovani in formazione presso la nostra struttura. Il progetto ha come finalità il sostegno economico al corso di formazione in saponeria per ragazze minori a rischio o vittime di tratta o di sfruttamento in Benin. Svolgimento delle attività: La saponeria, atelier di formazione all interno della Casa della speranza, ha una durata di dieci mesi, prevede tre moduli: *Conoscenza e tecniche della produzione del sapone duro e liquido ; conoscenza dei prodotti necessari alla produzione del sapone ; *Conoscenza e tecniche della produzione di crème per il corpo e loro derivati; conoscenza dei prodotti necessari alla produzione di creme di bellezza. *Modulo di lingua francese e corso di gestione per le attività generatrici di reddito. I corsi si svolgono in un laboratorio all interno della Casa della Speranza, hanno luogo tutte le mattine, dalle ore nove alle ore tredici, con una Maestra saponeria riconosciuta dall associazione nazionale degli artigiani beninesi, coadiuvata da due assistenti. Le ragazze in formazione sono minorenni (dai 14 anni ai 18 anni), a rischio o già vittime di tratta o sfruttamento. Il loro livello scolastico é inesistente, per questo é stato creato il modulo di lingua francese. Le ragazze oltre a usufruire del corso di formazione in saponeria sono seguite sul piano sanitario, psicologico e sociale da un infermiera, uno psicologo e un assistente sociale. Vista la situazione economica estremamente precaria delle stesse il centro offre il pasto di mezzogiorno a tutte le ragazze in formazione. Sostenibilità del Breve descrizione di come sono assicurate continuità ed autosufficienza al progetto termine del progetto. Punti di forza e debolezze. Opportunità per la collettività. Naturalmente il progetto non vedrà il suo compimento solo nella fase di formazione, ma procederà nel tempo perché mentre alcune ragazze intraprenderanno una autonoma attività lavorativa, altre diventeranno a loro volta assistenti e magari maestre per nuovi gruppi. Al di là dei dati statistici che spesso nascondono le proporzioni effettive della povertà, le possibilità concrete del sono quelle di rendere autonome le ragazze incluse nel progetto stesso, far si che prendano parte in maniera attiva, ottenendo una migliore efficacia delle azioni di sviluppo. Obiettivo e sfida è quello di rimuovere le barriere e i confini favorendo uno scambio di esperienze e formazione rafforzando le capacità e la partecipazione degli attori coinvolti. Gli interventi sono definiti in un contesto delimitato e in settori ben definiti, nell'ottica di aiutare gruppi di persone, comunità, territori, associazioni locali (ad esempio, favorire la nascita di cooperative femminili) chiaramente individuate. Pag n. 6 di 8

7 QdF 2015/ Le parole "partenariato" e "relazione" sono condizioni indispensabili per il raggiungimento di risultati. Le dimensioni limitate dei singoli progetti, i contatti personali attraverso le suore salesiane presenti in loco e le formatrici, il coinvolgimento della base, una collaborazione per lo più di lunga durata sono i punti di forza della nostra cooperazione. Le esperienze degli ultimo anni hanno dimostrato che questo tipo di cooperazione promuove effettivamente una partecipazione efficace e un dialogo tra soggetti alla pari. Da tale scambio deriva la consapevolezza che gli aiuti materiali e lo scambio di conoscenze sono un importante contributo per il processo di sviluppo e uno stimolo, ma non possono certo sostituirsi all'impegno e alle responsabilità personali delle ragazze coinvolte in questo progetto. Esperienze anteriori in ambito formazione professionale : 2002 ad oggi : Centro di formazione in parrucchiera e sartoria 2008 ad oggi: Centro di formazione professionale e di accoglienza per minori a rischio di devianza 2010 ad oggi: Centro di formazione agro pastorale per minori e donne : Stage professionali e preparazione al lavoro Preventivo finanziario Costo globale Voci di costo (descrizione) A1) PREPARAZIONE DEI GIOVANI AL LAVORO formazione tecnica per la ricerca di impiego materiale per la formazione visite dei possibili posti di lavoro A2) RICERCA DEI LUOGHI PER LO STAGE E SOSTEGNO FINANZIARIO DEI GIOVANI IN STAGE acquisto moto * carburante e manutenzione moto comunicazione sostegno ai giovani in stage A3) COORDINAZIONE PROGETTO valuta locale F.cfa valuta locale , , ,00 * la moto è necessaria per poter fare monitoraggio continuo dei giovani in stage e per cercare nuovi luoghi di stage Pag n. 7 di 8

8 Eventuali cofinanziamenti previsti x x pubblico ong organismi ecclesiali altro Contributo richiesto a QdF 2014 (specificare) Fondazione Mago Sales privati valuta locale valuta locale QdF 2015/ , , ,00 Allegati: Lettera di presentazione e approvazione del Vescovo locale X Scheda riassuntiva progetto X Documentazione fotografica altro LUOGO E DATA FIRMA RESPONSABILE PROGETTO Rivoli, 14 ottobre 2014 ARCIDIOCESI DI TORINO Ufficio Missionario Via Val della Torre, TORINO Tel Fax animiss@diocesi.torino.it Sito Web: Pag n. 8 di 8

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