Dolomiti Energia Bilancio d esercizio 2011

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1 Dolomiti Energia Bilancio d esercizio 2011

2 B I L A N C I O D U E M I L A u n d i c i

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4 B I L A N C I O D U E M I L A u n d i c i Dolomiti Energia Bilancio d esercizio 2011 DOLOMITI ENERGIA SpA Capitale Sociale Euro interamente versato Via Manzoni n Rovereto (TN) N Registro Imprese di Trento - C.F. e P.IVA Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011 Consiglio di Amministrazione Presidente Vicepresidente Consiglieri OSS RUDI CATTONI DIEGO BATTOCCHI PAOLO BRIOSI ANTONELLO CARLI MARCELLO FRANCESCHI GIORGIO GAIGHER GIULIANO ZOBELE ENRICO PAOLAZ NICOLUSSI LEO RAVANELLI RENATO TETTAMANTI ROBERTO Amministratore Delegato MERLER MARCO Collegio Sindacale Presidente Sindaci effettivi Società di revisione MALOSSINI SILVIO BOMBARDELLI ALBERTO POSTAL ANNA PricewaterhouseCoopers SpA

5 indice

6 B I L A N C I O D U E M I L A u n d i c i RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE 15 Bilancio DOLOMITI ENERGIA SpA 59 STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO 60 NOTA INTEGRATIVA 63 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 123 RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE 126 BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO DOLOMITI ENERGIA 129 STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO 130 NOTA INTEGRATIVA 134 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 184 RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE 186

7 6 Signori Azionisti, in un contesto di decelerazione dell economia europea, nel 2011 l Italia ha registrato un prodotto interno lordo in crescita dello 0,5% rispetto al 2010, un rapporto deficit/pil pari a -3,9% e un inflazione media annuale del 2,8%, rallentando i ritmi di uno sviluppo sostenuto. Il mercato nazionale dei prodotti energetici ha registrato una flessione dei consumi gas sia da parte del settore termoelettrico che del comparto civile del 6% anche a causa di temperature invernali meno rigide dell esercizio precedente. La richiesta di energia elettrica è rimasta pressoché stabile. Come per il 2010, anche nel 2011 l andamento dei prezzi del petrolio, le cui dinamiche sono trainanti anche per il gas naturale e quindi per l energia elettrica si è contraddistinto per una forte volatilità. La crescita del prezzo dei prodotti petroliferi sui mercati internazionali, ha raggiunto, complice anche l andamento dei cambi, un picco in aprile con 85 /barile per poi stabilizzarsi sugli 80 / barile. Complessivamente il prezzo medio nel 2011 ha segnato un incremento di oltre il 30% rispetto all anno precedente. Come conseguenza di questo trend sia il prezzo del gas naturale che quello dell energia elettrica hanno subito consistenti aumenti con un valore medio della materia prima gas che ha superato a dicembre 2011 i 36 euro cent/metro cubo con un aumento del 28% rispetto a dicembre 2010 e di oltre il 60% se confrontato con il relativo prezzo di dicembre In maniera analoga, anche se non con la stessa intensità, il prezzo dell energia elettrica nel 2011 è cresciuto significativamente soprattutto negli ultimi mesi dell anno, con un prezzo medio a dicembre 2011 pari a 79,37 / MWh con un incremento di circa il 22% sul prezzo di dicembre L aumento si attesta sul 13% (da 64,1 a 72,2 /MWh) se si fa riferimento alla media aritmetica dei prezzi mensili.

8 L andamento del prezzo dell energia elettrica, nonostante l aumento del prezzo delle materie prime ed in particolare del gas metano che rappresenta in Italia la risorsa prevalentemente utilizzata, ha quindi subito aumenti più contenuti anche a causa di un eccesso di capacità produttiva del sistema elettrico nazionale dovuta al combinarsi di una richiesta di energia elettrica rimasta pressoché stabile, a fronte di un fortissimo incremento dell energia prodotta dagli impianti fotovoltaici. La produzione fotovoltaica è passata, a livello nazionale dai GWh del 2010 ai GWh del 2011 diventando, dopo l idroelettrico, la maggiore fonte di produzione di energia rinnovabile. Questo scenario ha modificato significativamente l andamento delle quotazioni nelle varie ore della giornata producendo, in particolare, uno spostamento al tardo-pomeriggio/sera della fascia oraria di maggior pregio e in generale riducendo, come già evidenziato lo scorso anno, in maniera strutturale il differenziale di prezzo per l energia prodotta nelle diverse fasce orarie: nel 2011 tale differenza è stata pari a 14,6 euro/mwh (82,2 vs 67,6), mentre nel 2010 era pari a 18,8 (76,2 vs 57,4). Come è a Voi noto la caratteristica degli impianti gestiti dal Gruppo, essendo in gran parte a bacino, è proprio quella di essere modulabili e quindi predisposti per la produzione nelle ore di picco. Il Gruppo malgrado il contesto di forte contrazione della domanda e di aumento dell offerta nazionale di prodotti energetici ha chiuso l esercizio 2011 con buoni risultati per quel che riguarda la gestione ordinaria. Il Gruppo nel 2011 ha prodotto GWh di energia elettrica (2.274 nel 2010), di cui 1881 GWh di origine idroelettrica, ha distribuito GWh di energia elettrica (2.631 nel 2010), 299 milioni di metri cubi di gas metano (303 nel 2010), 36,7 milioni di metri cubi di acqua (37,1 milioni nel 2010), ha venduto 412 milioni di metri cubi di gas (402 milioni nel 2010), GWh di energia 7

9 8 elettrica (3.100 nel 2010) e raccolto tonnellate di rifiuti ( nel 2010). Il valore della produzione nel 2011 ha superato per la prima volta la soglia del miliardo di euro, con un incremento del 14,3% rispetto all esercizio precedente. L EBITDA ha raggiunto nell esercizio 2011 il valore di 213,7 milioni di euro con un incremento rispetto all anno precedente dovuto principalmente al consolidamento proporzionale di HDE. A parità di perimetro si registra una leggera flessione dell EBITDA ascrivibile principalmente all effetto dell introduzione dei canoni aggiuntivi sulla produzione idroelettrica, stabiliti dalla normativa provinciale, come già previsto nei piani economici del Gruppo. L esito negativo del risultato d esercizio, è stato generato prevalentemente dalla svalutazione relativa alla partecipazione finanziaria in Delmi, a seguito dell operazione straordinaria Edison Edipower, che ha portato al Gruppo un impatto negativo di circa 85 milioni. Depurando gli effetti della svalutazione citata, l utile avrebbe registrato un risultato d esercizio positivo pari a 43,4 milioni di euro a testimonianza del buon andamento dell attività caratteristica. Questi risultati sono frutto di una serie di operazioni strategiche, acquisizioni e accordi portati a compimento nel 2011 che hanno permesso di cogliere importanti sinergie operative, in particolare la conclusione dell operazione SF Energy, società partecipata in modo paritetico da Dolomiti Energia, Enel Produzione e SEL, nata per gestire la centrale di San Floriano alimentata dal bacino artificiale di Stramentizzo. Con questa operazione ha trovato compimento il progetto di acquisizione del controllo da parte di Dolomiti Energia degli impianti di grande derivazione presenti sul territorio provinciale. Si è inoltre consolidato il ruolo del Gruppo nel settore della distribuzione elettrica in Trentino, con l affitto a SET Distribuzione delle attività di distribuzione elettrica nei Comuni di Avio e Vermiglio e del conferimento delle rispettive

10 attività commerciali in Trenta. Inoltre, l acquisto di una quota di minoranza della società Bio Energia Trentino, che sta realizzando il primo impianto in Provincia per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani per produrre energia elettrica (tramite biogas) e compost, permetterà di ampliare ulteriormente il perimetro di attività del Gruppo. Infine l operazione Edison Edipower che ha consentito di trasformare la partecipazione in Delmi di natura finanziaria in una partecipazione industriale; infatti, con l acquisizione del controllo degli impianti Edison in Trentino la partecipazione in Delmi aveva esaurito la sua valenza industriale per diventare una partecipazione prettamente finanziaria. Le iniziative commerciali messe in atto nel 2011 dal Gruppo hanno permesso di confermarne e rafforzarne il ruolo di leader in Trentino nell attività di vendita di prodotti energetici. Anche a livello nazionale, grazie soprattutto alla controllata Multiutility, risulta consolidata la presenza commerciale del Gruppo. E tuttavia importante segnalare come anche nel 2011 il Gruppo si sia dovuto confrontare, soprattutto sul territorio provinciale, con un forte aumento della concorrenza sul mercato libero dell energia elettrica e soprattutto con una fortissima pressione da parte di altre società di vendita storicamente rilevanti. I rapporti con la clientela risultano eccellenti; lo dimostra l alto grado di fedeltà dei clienti diffusamente conservato, malgrado la concorrenza tra operatori risulti sempre più stretta e in taluni casi anche particolarmente aggressiva. Il Gruppo ha perseguito, anche per il 2011, l obiettivo del costante miglioramento della qualità del servizio e della soddisfazione dei clienti ponendo al primo posto la volontà di rapportarsi alla clientela con modalità sempre più rispondenti alle esigenze ed alla peculiarità della realtà trentina, ritenendo ciò un elemento di distinzione da valorizzare come punto di for- 9

11 10 za nei confronti dei competitor. Il consolidamento dell orario di apertura al pubblico degli sportelli commerciali e del call center, quest ultimo con orario continuato fino alle 20, è stata una scelta molto apprezzata dal territorio, che permette ai clienti di coniugare, ancora meglio, l accesso ai servizi con i vincoli lavorativi. Seguendo questa strada, al fine di offrire un servizio sempre più puntuale e capillare, nei primi mesi del 2011, sono stati aperti due nuovi sportelli. E proseguito il potenziamento del sito internet di Trenta, i servizi web hanno proseguito il trend positivo di adesioni con più di utenze registrate di cui circa il 57% hanno scelto il servizio bollett@mail, rinunciando alla tradizionale bolletta cartacea. L impegno profuso dal Gruppo nella ricerca di una sempre maggiore qualità del servizio offerto è stato avvalorato anche da importanti riconoscimenti a livello nazionale conferiti dall Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas a Set Distribuzione e Dolomiti Reti; confermando in questo modo un trend che perdura ormai da anni. Gli investimenti effettuati dal Gruppo nel 2011 ammontano a 59,1 milioni di euro e riguardano il completamento della centrale di trigenerazione a servizio dell area Le Albere a Trento, l avvio del piano di rinnovo degli impianti idroelettrici e investimenti per ottimizzare le prestazioni delle reti energetiche su tutto il territorio provinciale. Per il prossimo futuro l obiettivo resta quello di proseguire sulla strada fino a qui seguita, investendo costantemente su tutto il territorio provinciale sia in termini di qualità di servizio e gestione delle reti sia per quanto riguarda i temi legati al risparmio energetico e alle energie rinnovabili, mission del Gruppo stesso. L anno 2011 è stato l anno del referendum sull acqua che avrebbe dovuto segnare una svolta definitiva non solo nel settore specifico dell acqua ma in tutto quello dei servizi pubblici locali.

12 La realtà è che negli ultimi mesi la normativa di settore è stata oggetto di ben tre revisioni importanti, è all orizzonte la creazione di un Autority sull acqua che dovrebbe essere affidata all Autorità per l energia elettrica e il gas; a livello comunitario è in corso di discussione e stesura una nuova direttiva in tema di concessioni. Risulta quindi intuitivo come sia difficile operare o programmare investimenti con questo quadro normativo di totale incertezza: un disagio sia per i soggetti titolari del servizio sia per il Gruppo, dove lo stesso personale nutre un comprensibile stato di preoccupazione. Un aspetto positivo deriva dal consolidamento dovuto alla prevista emanazione dei decreti attuativi che definiscono le modalità generali con cui verranno bandite le gare del gas e con i quali sono stati definiti gli ambiti, che per quanto riguarda la nostra Provincia, prospettano la previsione di una ambito unico, anche grazie ad una specifica scelta della Giunta provinciale, permessa dalle prerogative statutarie dell autonomia provinciale. In un periodo di fortissima volatilità il Gruppo ha contenuto il rischio finanziario intervenendo sull allungamento del debito e sulla sterilizzazione del costo medio dei finanziamenti. Nel 2011 sono state poste le basi per l introduzione all interno del Gruppo di un nuovo modello di Risk Management il cui completamento ed affinamento avverrà nel corso del presente anno mentre la funzione di Internal Audit e l Organismo di Vigilanza hanno svolto con puntualità e professionalità il loro compito di controllo a tutela e garanzia della Vostra Società. Il 2011 è stato anche l anno dell impegno della Vostra Società nell ambito associativo a livello regionale e nazionale, mediante la partecipazione a Confservizi Regionale, che rappresenta il tavolo unico di confronto fra le multiutility regionali, e mediante la partecipazione alla Giunta Esecutiva Federale di Federutility 11

13 12 nazionale ed al Comitato Energia e Mercato di Confindustria nazionale e ciò nell ottica non solo di acquisire con tempestività e completezza informazioni utili e necessarie e di creare e completare un necessario sistema di relazioni, ma anche di portare un contributo di idee sui tavoli nazionali. Desidero qui ricordare l ottimo rapporto di collaborazione e di reciproca fiducia che si è consolidato con le altre Società di servizi provinciali alle quali va un mio sentito, anche personale, ringraziamento. Voglio inoltre esprimere a conclusione di questo triennio di mandato, anche a nome del Consiglio di Amministrazione, i ringraziamenti più sentiti a Voi Signori Azionisti, per il Vostro continuo supporto, necessario alla realizzazione dei risultati fin qui conseguiti. IlGruppo, forte di questo sostegno che avete sempre garantito, potrà affrontare le sfide del futuro prossimo. Nonostante le previsioni degli esperti prospettino anni molto difficili e carichi di sacrifici e di incertezza la Vostra Società è in grado di affrontare gli impegni futuri, con la forza di chi sa di aver sempre operato correttamente, con serietà, etica e professionalità, nella consapevolezza di rendere servizi fondamentali e strategici per uno sviluppo sostenibile del nostro territorio, delle imprese e della collettività. Il Presidente Rudi Oss

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15 14 77,8% 77% 57 * *consolidata proporzionalmente nel 2011

16 15 Relazione sulla gestione La presente relazione è stata predisposta in conformità al Codice Civile ed ai principi contabili emessi dall Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e, ove mancanti e in quanto applicabili, ai principi emanati dall International Accounting Standard Board (IASB). La presente relazione, come anche il Bilancio, considera l attività del Gruppo Dolomiti Energia svolta nel 2011 Fatti di rilievo del periodo Purtroppo anche nell esercizio appena concluso l economia mondiale ha subito gli effetti negativi della perdurante crisi finanziaria ed economica che ha colpito in particolare gli Stati Uniti e l Europa. In particolare nella seconda parte dell anno la situazione si è aggravata a causa dei problemi del debito sovrano di molti stati europei, aggravati, oltre che dalla recessione, dagli interventi a sostegno dell economia e del settore bancario resisi necessari negli ultimi mesi. Oltremodo difficile si è rivelata la situazione della Grecia, nonostante i ripetuti aiuti giunti dalla comunità internazionale, tanto da costringere le autorità di quel paese a negoziare con i creditori una pesante ristrutturazione del debito, con allungamento delle scadenze e riduzione dei tassi di interesse. Questo fatto ha innescato forti tensioni su molti altri paesi, a partire dall Italia, con consistenti aumenti dei tassi di interesse che in alcuni casi hanno rischiato o rischiano di innescare un pericoloso circolo vizioso con conseguenze difficili da prevedere. Fortunatamente, nonostante i ripetuti downgrade sul rating sia del debito sovrano italiano sia di

17 16 quello delle principali aziende e banche italiane, negli ultimi mesi, anche grazie alla discontinuità politica e alla politica di rigore portata avanti dal nuovo governo lo scenario sembra mostrare qualche segnale di ripresa. In questo contesto il Gruppo Dolomiti Energia ha cercato di attuare quanto possibile al fine di contenere il rischio, agendo in particolare sulla struttura finanziaria che ha visto un importante allungamento della durata del debito e la stipula di una serie di operazioni di copertura del tasso di interesse aventi la logica di sterilizzare quanto più possibile il costo medio dei finanziamenti in essere in un periodo di fortissima volatilità. Ciononostante in questo esercizio il difficile contesto economico globale ha portato a immediate conseguenze sul bilancio della Vostra Società che, come meglio esposto nei paragrafi seguenti ai quali si rimanda per maggiori dettagli, chiude per la prima volta con un risultato negativo docuto alla svalutazione del valore della partecipazione in Delmi SpA. Per quanto riguarda le operazioni industriali è iniziata in data 1 novembre 2011 l attività di SF Energy, società che ha assunto la gestione delle centrali di San Floriano e Stramentizzo, in attuazione degli accordi intercorsi con Enel Produzione e SEL già citati nello scorso bilancio. Allo scopo di ridurre i costi la società ha stipulato con SEL, Enel e HDE gli opportuni contratti di servizio per garantire le attività necessarie. In particolare la controllata HDE ha stipulato un contratto di service attraverso il quale garantirà a SF Energy le attività di gestione operativa degli impianti. Va ricordato come, in ottemperanza ai patti parasociali stipulati al momento dell acquisizione della quota di maggioranza di HDE, in occasione del rinnovo del Consiglio di amministrazione nell aprile 2011 è stato nominato un nuovo amministratore delegato, l ing. Lorenzo Cattani già responsabile operativo della società e oggi dirigente di Dolomiti Energia. Da segnalare anche, a conferma del trend di progressivo consolidamento del settore della distribuzione elettrica in Provincia di Trento, l accordo raggiunto con i Comuni di Avio e Vermiglio a seguito del quale, a far data dal 1 gennaio 2012, le attività di distribuzione elettrica dei due Comuni sono state affittate a SET Distribuzione mentre le attività relative alla commercializzazione sono state conferite in Trenta, in analogia con quanto già fatto in passato per il Comune di Ossana. Molto importante anche l evoluzione normativa nel settore del gas naturale che, come meglio approfondito nel seguito della relazione, ha portato al completamento del quadro normativo necessario per consentire agli enti pubblici di bandire le gare al fine di individuare i gestori per i prossimi anni. Il Gruppo Dolomiti Energia sta seguendo con grande attenzione questa evoluzione sia con l obiettivo di garantire il mantenimento delle attività in essere sia per individuare eventuali opportunità di crescita che si dovessero presentare. Di grande interesse per le società del Gruppo anche l evoluzione della normativa e delle scelte politiche riguardanti il settore dei servizi pubblici locali. In particolare il settore della gestione dei servizi idrici è stato fortemente condizionato dall esito del referendum popolare tenutosi nel giugno 2011 che ha portato all abrogazione di alcune norme che imponevano l obbligo di mettere a gara l erogazione dei servizi pubblici locali, ma ha soprattutto fatto emergere una forte sensibilità popolare verso le tematiche relativa alla gestione dell acqua e alla volontà che tale gestione rimanga pubblica. Anche a seguito di questo i due principali Comuni, Trento e Rovereto, nei quali attualmente il Gruppo gestisce il servizio di acquedotto e fognatura hanno espresso la loro intenzione di procedere ad

18 17 affidare per il futuro tale servizio ad una società interamente pubblica ( in house ) con modalità che sono in fase di definizione e valutazione. Più complessa appare la situazione del comparto Igiene Urbana la cui sorte è legata alle numerose modifiche normative che anche nell ultimo anno si sono susseguite, rendendo oltremodo incerto il destino futuro di tali attività. Negli ultimi mesi dell anno è stato definito un accordo per l acquisto di una quota di minoranza della società Bio Energia Trentino che sta realizzando il primo impianto in Provincia per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani al fine di produrre energia elettrica (tramite biogas) e di compost da utilizzare in agricoltura. In materia di organizzazione interna va segnalata l approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Dolomiti Energia nella seduta del 27 luglio di una Risk Policy di Gruppo, primo passo per la messa a punto di un sistema di gestione e controllo dei rischi, sia di natura industriale che finanziaria, più strutturato e formalizzato in coerenza con le accresciute dimensioni raggiunte dal Gruppo in questi anni, e la messa a regime della procedura definita di Smart Close al fine di migliorare e velocizzare le modalità di raccolta delle informazioni e dei dati necessari in sede predisposizione dei bilanci per le varie società del Gruppo. Anche quest anno le società che si occupano dell attività di distribuzione, SET e Dolomiti Reti hanno potuto beneficiare degli incentivi economici previsti dall AEEG in relazione alla qualità del servizio prestato, a conferma della costante attenzione posta nel miglioramento del servizio e delle importanti risorse umane e finanziarie impiegate da tali società nella gestione delle loro attività. Nel corso dell anno l Organismo di Vigilanza della Società, incaricato di vigilare sull adeguatezza, efficacia e rispetto del Modello 231, ha proseguito nella sua attività di vigilanza, relazionando periodicamente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio sindacale circa gli esiti delle verifiche svolte sui processi sensibili e le attività progettuali aziendali seguendo con attenzione anche l evoluzione della relativa normativa che ha previsto un ulteriore allargamento della tipologia di reati compresi nell ambito del d.lgs. 231/01 e s.m.. Con riferimento alle attività sul sistema di controllo aziendale, nel corso dell esercizio la funzione Internal Audit ha svolto la propria attività di supporto al vertice aziendale, pianificando e eseguendo interventi finalizzati alla verifica e al miglioramento di ambiti, processi, flussi informativi ritenuti critici per il conseguimento degli obiettivi aziendali, informando il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale circa i rilievi emersi e le iniziative di miglioramento promosse e i relativi risultati.

19 18 Con riguardo alle operazioni, che meritano una menzione, effettuate dalle altre Società controllate o partecipate, si rileva quanto segue: DOLOMITI ENERGIA A partire dal mese di marzo 2011 la partecipata Delmi spa è stata impegnata in una complessa e articolata trattativa al fine di trovare un accordo con EDF riguardo alla riorganizzazione proprietaria e societaria di Edison (per la quale erano in scadenza i patti parasociali stipulati nel 2005 e rinnovati una prima volta nel 2008) e della sua controllata Edipower (a sua volta oggetto di un progetto di completa revisione degli accordi fra i soci). Purtroppo tale trattativa si è svolta nel ben noto contesto di difficoltà economiche generali ed inoltre in una situazione di particolare criticità per Edison, per la quale il 2011 è stato un esercizio piuttosto negativo sia dal punto di vista finanziario (con ripetuti downgrade delle agenzie di rating) sia dal punto di vista economico (perdita consolidata 2011 pari a 871 milioni di euro a fronte di un utile 2010 di 21 milioni). Dopo un percorso molto articolato durante il quale sono state discusse, analizzate e definite diverse ipotesi di trattativa, a fine dicembre è stato finalmente raggiunto un accordo che ha previsto la cessione da parte di Delmi del 50% di Transalpina di Energia a fronte del contestuale acquisto di una quota pari al 70% di Edipower (il rimanente 30% è di proprietà di A2A e di Iren, soci di Delmi). Come ampiamente illustrato nella nota informativa, tale operazione ha avuto come conseguenza l iscrizione nel bilancio di Delmi di una consistente svalutazione che ha condizionato significativamente anche il bilancio di Dolomiti Energia. Successivamente al closing di tali operazioni, condizionate all approvazione delle autorità Antitrust e della Consob, Delmi si fonderà con Edipower e Dolomiti Energia avrà in portafoglio una quota di circa il 7% di Edipower, secondo produttore italiano di energia elettrica. L auspicio è che a seguito di questa riorganizzazione e del conseguente riposizionamento dell investimento effettuato, la perdita di valore registrata in questo esercizio possa in futuro essere almeno parzialmente riassorbita. TRENTA In data 30 dicembre 2011 l assemblea di Trenta ha deliberato un aumento di capitale riservato al conferimento da parte dei Comuni di Avio e Vermiglio dei clienti elettrici in precedenza serviti dalle aziende comunali nell ambito di un accordo più articolato citato in precedenza. SOCIETÀ ELETTRICA TRENTINA (SET) In data 30 dicembre 2011 sono stati stipulati due contratti di affitto con i comuni di Avio e Vermiglio attraverso i quali i rispettivi Comuni hanno affidato a SET la gestione dell attività di distribuzione nei relativi territori comunali per un periodo di 5 anni. E proseguita, giungendo a sostanziale compimento, l attività di installazione dei contatori elettronici così come previsto dalle delibere dell AEEG. DOLOMITI RETI In ottemperanza alle previsioni dell AEEG sono iniziate le attività di installazione dei misuratori elettronici in sostituzione degli attuali misuratori, per ora per i clienti con i maggiori livelli di consumo.

20 19 Struttura del Gruppo e attività Il Gruppo Dolomiti Energia opera nel settore dei servizi pubblici a rilevanza economica. Le sue attività sono concentrate in 8 aree principali: - Produzione di energia elettrica (direttamente e mediante le consociate Dolomiti Edison Energy, Hydro Dolomiti Enel e SF Energy); - Cogenerazione di energia elettrica e calore con relativa gestione della rete di teleriscaldamento per uso civile e industriale (Dolomiti Reti); - Approvvigionamento e vendita di energia elettrica e gas metano (Trenta, Trentino Trading e Multiutility); - Distribuzione di energia elettrica (SET) - Distribuzione di gas metano (Dolomiti Reti e Giudicarie Gas); - Ciclo idrico integrato includente captazione, gestione acquedotti, distribuzione idrica, fognatura e depurazione (Dolomiti Reti e Depurazione Trentino Centrale); - Raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani (direttamente). - Realizzazione di impianti fotovoltaici e attività nell ambito dell efficienza energetica (Dolomiti Energia Rinnovabili). A queste vanno aggiunte attività accessorie quali le analisi di laboratorio e la gestione dell illuminazione pubblica. Attraverso le società controllate, il Gruppo opera essenzialmente nell ambito della provincia di Trento, della quale copre circa l 85% della distribuzione elettrica e l 80% di quella del gas, oltre alla presenza sul mercato nazionale della vendita di energia elettrica e gas principalmente tramite Multiutility.

21 20 Gruppo Dolomiti Energia Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria SITUAZIONE ECONOMICA Si evidenzia che nel 2011 si è modificata l area di consolidamento del Gruppo Dolomiti Energia e nello specifico la controllata HDE è stata consolidata con il metodo proporzionale mentre nel 2010 è stata consolidata con il metodo del patrimonio netto. Nel bilancio 2011 è stata anche consolidata con il metodo proporzionale la collegata SF Energy, società che lo scorso esercizio non faceva parte del consolidato. Quindi l analisi degli scostamenti delle varie voci non risulta immediato. Il bilancio consolidato del Gruppo evidenzia un sostanziale incremento del margine lordo ed un forte peggioramento del risultato netto rispetto al Tale riduzione è dovuta principalmente alla svalutazione della partecipata di Dolomiti Energia - Delmi SpA come meglio descritto sopra. Il valore della produzione è risultato pari a euro 1.069,4 milioni (euro 787,3 milioni nel 2010). L incremento è principalmente dovuto, oltre all allargamento dell area di consolidamento, ai maggiori fatturati di Trenta e Multiutility dovuti sia ai maggiori volumi sia ai maggiori prezzi. I costi della produzione, al netto del personale, degli ammortamenti e degli accantonamenti, sono aumentati di euro 178,2 milioni (+ 29,1%). Il costo del personale risultato di complessivi euro 64,5 milioni (57,7 nel 2010). L incremento risulta essere del 11,9%. Il margine operativo lordo è migliorato nei confronti del precedente esercizio e corrisponde a euro 213,7 milioni (116,7 nel 2010). L incidenza rispetto ai ricavi di vendita risulta del 21,7% (16,2% nel 2010). Il complesso degli ammortamenti ammonta a euro 89,3 milioni (41,8 nel 2010), con una variazione in aumento del 113,6% rispetto al precedente esercizio.

22 21 Gli accantonamenti risultano di euro 3,7 milioni (5,3 nel 2010). Le voci principali corrispondono alla svalutazione di crediti dell attivo e quanto destinato in osservanza dell art. 71 bis riferito all attività di igiene urbana. Il risultato operativo ottenuto è pari a euro 120,7 milioni, rispetto a euro 69,4 milioni del I proventi dalle partecipazioni sono risultati di 7,87 milioni di euro, rispetto ai 5,91 del Le componenti principali riguardano i ricavi provenienti da Primiero Energia e SF Energy. Le rettifiche di attività finanziarie raggiungono l importo di euro 85,6 milioni (euro 34,4 milioni nel 2010) dovuto in gran parte alla svalutazione della partecipata Delmi (euro - 85,0 milioni). Il costo della gestione finanziaria è passato dai euro 19,3 milioni del 2010 agli 20,9 milioni di euro del La componente principale è rappresentata dagli interessi sui prestiti obbligazionari e sullo scoperto del contratto di cash pooling. Le imposte dell esercizio ammontano a euro 59,8 milioni (euro 23,1 milioni nel 2010) e tengono conto delle imposte anticipate/differite come meglio dettagliato nella Nota Integrativa. Il risultato netto consolidato, al netto della quota di utili di pertinenza di terzi, è pari a euro 41,7 milioni (56,8 milioni nel 2010) ed è diminuito di euro 98,4 milioni rispetto al precedente esercizio.

23 22 SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA Gli investimenti in immobilizzazioni realizzati dal Gruppo nel 2011 sono risultati di complessivi euro 59,1 milioni (73,2 milioni nel 2010). Il capitale investito netto al al 31 dicembre 2011 è aumentato di euro 268,3 milioni rispetto all esercizio precedente. Tra le fonti, il patrimonio netto del Gruppo si è ridotto di 75,5 milioni di euro e quello totale di 71,5 milioni.

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25 24 PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICO-FINANZIARI DI RISULTATO Indici economici Gli indici riportati considerano le riclassifiche effettuate sui valori dell esercizio precedente ai fini della comparabilità del bilancio. Indice Formula differenza ROE Utile netto/mezzi propri -7,% 10,02% nd% ROI Ebit/Capitale investito 6,71% 4,35% 2,36% ROS Ebit/Fatturato 11,29% 8,82% 2,47% EBITDA Margine operativo lordo , EBIT Margine operativo netto , Tutti gli indici economici migliorano tranne il ROE, tale andamento è dovuto principalmente alla modifica dell area di consolidamento con l inclusione di HDE e SF Energy. Il ROE diventa negativo in considerazione della perdita di consolidato dovuta principalmente alla svalutazione della partecipata Delmi SpA. Indici finanziari e patrimoniali Indice Formula differenza Copertura dell attivo fisso netto Mezzi propri+passivo medio-lungo/attivo fisso netto 0,82 0,91 (0,10) Rapporto di indebitamento Mezzi di terzi/mezzi propri 2,04 1,40 0,64 Indice di liquidità secondaria Attivo a breve/passivo a breve 0,57 0,69 (0,12) Tutti gli indici finanziari e patrimoniali sono in linea con i valori dello scorso esercizio.

26 25 ANALISI DEI RISCHI OBIETTIVI E POLITICHE DELLA SOCIETÀ IN MATERIA DI GESTIONE DEL RISCHIO Rischi finanziari Il Gruppo Dolomiti Energia S.p.A. nel corso dell anno 2011 ha introdotto un processo finalizzato alla gestione dei rischi aziendali ispirato alle metodologie dell Enterprise Risk Management ma con caratteristiche e specificità esclusive. E stato avviato uno specifico progetto di Risk Management finalizzato ad implementare un sistema di controllo per la gestione dei rischi finanziari ed è stata costituita la Funzione Finanza e Risk Management per favorire una maggiore efficacia d intervento nel contesto operativo di riferimento. Nel mese di luglio 2011 è stato approvata dal Consiglio d Amministrazione la Risk Policy di Gruppo lo scopo del documento è quello di definire le linee guida del Gruppo relativamente alla governance, alla strategia di gestione ed al controllo dei seguenti rischi finanziari: Rischio di liquidità; Rischio tasso d interesse; Rischio prezzo delle Commodity; Rischio di credito. Rischio di liquidità Il rischio di liquidità è definito come la possibilità che le risorse finanziarie disponibili possano essere insufficienti per far fronte agli impegni finanziari a breve termine. I principali fattori che influenzano la liquidità totale del Gruppo sono le risorse generate o assorbite dalle attività operative e le caratteristiche di scadenza e rinnovo del debito. Per dare maggiore stabilità alla struttura del debito e conseguentemente ridurre il rischio liquidità, il Gruppo ha stipulato nuovi mutui con scadenza al e In ogni caso il Gruppo dispone di una adeguata dotazione di linee di affidamento per cassa per far fronte alle esigenze di liquidità. La gestione del rischio di liquidità, secondo le logiche di Risk Management, è finalizzata alla definizione di una struttura finanziaria coerente con gli obiettivi aziendali in grado di garantire un adeguato livello di liquidità a breve termine e un equilibrio in termini di durate e composizione del debito in relazione ai programmi d investimento. Per effettuare un monitoraggio efficace della liquidità del Gruppo la funzione Finanza e Risk Management ha introdotto alcuni indicatori che intendono misurare il rapporto di indebitamento ottimale tra breve e medio termine e la percentuale di utilizzo delle linee di affidamento uncommitted.

27 26 Rischio tasso d interesse Il rischio tasso d interesse è inteso come la possibilità che le fluttuazioni del costo del denaro generino delle ripercussioni sul livello degli oneri finanziari originati dall indebitamento a tasso variabile. L obiettivo della funzione Risk Management è quello di minimizzare l impatto delle variazioni del tasso d interesse sul totale degli oneri finanziari del Gruppo attraverso l utilizzo di strumenti finanziari di copertura. L indebitamento complessivo al 31/12/2011 risulta ad oggi rispettivamente così suddiviso: 38% a tasso fisso 21% coperto con strumenti derivati (IRS plain vanilla) 41% a tasso variabile Nel corso del 2011 il Gruppo ha inoltre sottoscritto nuovi IRS per un nozionale complessivo di con decorrenza 02/01/2014 e scadenza 31/12/2020 (in sostituzione di altre operazioni in scadenza) con la finalità di mantenere a tasso fisso una percentuale dell indebitamento ricompresa tra il 65% e il 75%. Rischio prezzo delle Commodity Il monitoraggio del prezzo delle Commodity risulta fondamentale per evitare che le fluttuazioni del prezzi di energia elettrica e gas comportino significative variazioni nei margini operativi del Gruppo. La dotazione di un sistema di controllo risulta fondamentale per limitare gli effetti indesiderati sul risultato economico tali da compromettere gli obiettivi di budget dell azienda. Tale rischio emerge dai contratti di compra-vendita di gas naturale ed energia elettrica che compongono il portafoglio fonti ed impieghi del Gruppo. L obiettivo della funzione Finanza e Risk Management è il controllo del fonti-impieghi energetico del Gruppo con lo scopo di assicurare stabilità dei margini aziendali. A tale scopo è stato adottato a livello di Gruppo un indicatore denominato Profit at Risk (PAR) per misurare il rischio prezzo e quantificare il margine a rischio del portafoglio fonti ed impieghi, per il solo effetto delle variazioni dei prezzi di mercato in un periodo di osservazione. Rischio di credito Il rischio di credito si identifica per effetto dell eventuale inadempimento delle obbligazioni commerciali e finanziarie delle controparti, tale da determinare un impatto sul risultato economico da compromettere gli obiettivi aziendali. La metodologia finalizzata alla misurazione del rischio di credito del Gruppo si applica a tutte le tipologie di contratti stipulati sia di natura commerciale e finanziaria. Il Gruppo Dolomiti Energia si pone l obiettivo di ottimizzare il profilo di rischio, nel perseguimento degli obiettivi commerciali in coordinamento con le funzioni aziendali che gestiscono il processo del credito (affidamento e revisione dello stesso, controllo e gestione del credito). Il Gruppo ha adottato alcune metodologie di quantificazione dell esposizione creditizia identificando diversi livelli di rischio per ciascuna controparte. E necessario monitorare e controllare le condizioni economiche di ogni contro-

28 27 parte e quindi devono essere preventivamente valutate ed approvate dalla Funzione Finanza e Risk Management. L autorizzazione ad operare con le controparti è altresì subordinata agli esiti di programmi di verifiche periodiche circa lo stato di solvibilità in funzione di quanto previsto dalla Risk Policy aziendale. Per favorire e semplificare il monitoraggio delle controparti si tiene conto della classe di rating creditizio raggiunto da ogni singola controparte. In tal senso il sistema di controllo del rischio di controparte prevede l applicazione di diverse procedure di affidamento in relazione sia alle quantità contrattualizzate sia alle dimensioni e all affidabilità della controparte con l obiettivo di limitare l impatto sul reddito aziendale di eventuali inadempienze. RISCHI REGOLATORI Con riferimento ai settori regolamentati (esercizio delle reti di distribuzione e ambiente) una struttura del Gruppo Regolamentazione rapporti con Enti- Autorità è dedicata al continuo monitoraggio dell evoluzione della normativa di riferimento al fine di valutarne gli effetti, mitigandoli, ove possibile. La gestione di tale rischio prevede le seguenti attività: gestione dei rapporti tecnico-istituzionali supporto tecnico-normativo verso le strutture operative del Gruppo Inoltre il Gruppo, al fine del miglioramento continuo, sta sviluppando, per i settori energia elettrica e gas, un sistema di reporting sugli adempimenti normativi. RISCHI SICUREZZA LAVORO Il Gruppo, da sempre attento alla tutela della sicurezza e della salute dei propri collaboratori (e più in generale di tutti coloro che sono coinvolti nelle attività del Gruppo), si pone come obiettivo non solo il rispetto delle norme vigenti in materia, ma un azione volta al miglioramento continuo delle condizioni di lavoro. Per questo s impegna costantemente a diffondere la cultura della sicurezza basata sullo sviluppo della percezione dei rischi, sulla promozione di comportamenti responsabili da parte di tutti i collaboratori e sulla condivisione delle responsabilità tra tutti i soggetti coinvolti nelle attività del Gruppo; nessuno escluso. A tal fine il Gruppo si avvale di una struttura centralizzata QSA che opera trasversalmente per le società del gruppo DE, DR, SET, TRENTA e DER. Le società DTC, MULTIUTILITY, DEE e HDE operano con proprie strutture indipendenti. Nel corso del 2011 si è rafforzata l attività, già avviata nell anno precedente, di accentramento delle funzioni poste a presidio della sicurezza sul lavoro. Obiettivi comuni sono: l introduzione di un sistema integrato di gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro;

29 28 una continua analisi della criticità dei processi e delle risorse da proteggere; l adozione delle migliori tecnologie economicamente accessibili; il controllo e l aggiornamento delle metodologie di lavoro; la costante attenzione ai processi formativi, di addestramento e di comunicazione. Il raggiungimento degli obiettivi di continuo miglioramento è fortemente ancorato alla capacità di coinvolgere ciascun lavoratore nel prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella di terzi presenti sul luogo di lavoro. Su questo tema è incentrata la campagna di comunicazione promossa nel 2011 sul tema La sicurezza si fa in due. I Datori di Lavoro hanno individuato le persone incaricate di svolgere il ruolo di Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione per le singole società. I documenti di valutazione dei rischi risultano aggiornati in relazione allo sviluppo della struttura e delle condizioni operative nonché dell evoluzione normativa. Nel 2011 è proseguita l implementazione dei sistemi di gestione della salute e della sicurezza del lavoro secondo il modello definito dalla norma BS OHSAS 18001:2007 anche tramite lo sviluppo e l implementazione dello specifico sw adottato per la gestione del sistema (Simpledo.net). Con tale strumento, realizzato su piattaforma web, si intende perseguire la migliore diffusione delle informazioni, la puntuale gestione degli adempimenti, un controllo operativo strutturato e un efficiente ambiente per il miglioramento continuo del sistema SGSL. Andamento infortunistico I dati infortunistici del gruppo (escluse MULTIUTILITY, HDE e DEE) per l anno 2011 evidenziano una riduzione dei principali indici (calcolati secondo la norma UNI 7249:2007) rispetto al periodo : Indice infortuni indice di incidenza GDE indice di frequenza GDE indice di gravità GDE

30 29 Sorveglianza sanitaria Nel corso del 2011 la sorveglianza sanitaria dei lavoratori ha comportato l effettuazione di n. 820 visite mediche con relativi accertamenti in funzione delle mansioni attribuite ai lavoratori e alla conseguente valutazione dei rischi per la salute. Formazione La formazione/addestramento erogati in materia di sicurezza e salute nel corso del 2011 ammontano mediamente a circa 7 ore/procapite con punte di oltre 20 ore per i lavoratori che svolgono mansioni a maggior contenuto operativo. Audit Particolare impulso è stato dato alle attività di audit in materia di sicurezza in particolare rispetto alle attività affidate in appalto a ditte terze.

31 30 Dolomiti Energia spa Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria SITUAZIONE ECONOMICA Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2011 è il primo bilancio dopo il conferimento del ramo aziendale relativo alla distribuzione energia elettrica nella controllata SET e quindi alcune poste contabili sono di difficile confronto con l esercizio precedente. Il valore della produzione è risultato pari a euro 70,7 milioni. I costi della produzione, al netto del costo del personale, degli ammortamenti e degli accantonamenti, sono pari a euro 35,5 milioni. Il costo del personale è risultato di complessivi euro 19,6 milioni. Il margine operativo lordo è risultato pari ad euro 15,5. L incidenza sui ricavi delle vendite risulta del 34,4%. Il complesso degli ammortamenti ammonta a euro 6,8 milioni. Gli accantonamenti risultano di euro 1,0 milioni. Il risultato operativo ottenuto è pari a euro7,8 milioni. I proventi delle partecipazioni sono risultati di 60,5 milioni di euro (64,7 nel 2010). Il costo della gestione finanziaria risulta pari a euro 12,4 milioni. Le rettifiche di valore di attività finanziaria rono pari a euro 86,8 milioni. Le imposte dell esercizio ammontano a euro 1,8 milioni e tengono conto delle imposte anticipate/differite come meglio dettagliato nella Nota Integrativa. L utile netto dell esercizio è pari ad una perdita di euro 31,9 milioni ed è diminuito di euro 86,0 milioni rispetto al risultato conseguito nel SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA Gli investimenti in immobilizzazioni realizzati dalla società nel 2011 sono risultati di complessivi euro 11,3 milioni (22,0 nel 2010 comprensivo dell acquisizione delle mini idro). Il capitale investito netto al 31 dicembre 2011 è diminuito di euro 47,3 milioni rispetto all esercizio precedente. Tra le fonti, il patrimonio netto è aumentato nel 2011 di euro 64,7 milioni, l incremento deriva dal risultato negativo dell esercizio e dalla distribuzione dei dividendi. PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICO-FINANZIARI DI RISULTATO Indici economici Indice Formula differenza ROE Utile netto/mezzi propri -5,51% 9,70% nd ROI Ebit/Capitale investito 0,73% 0,88% -0,15% ROS Ebit/Fatturato 10,98% 12,97% -1,99% EBITDA Margine operativo lordo ( ) EBIT Margine operativo netto ( )

32 31 Gli indici economici sono in linea con quelli dello scorso anno tranne il ROE che inverte il segno e diventa fortemente negativo, ovviamente tale risultato dipende interamente dalla perdita d esercizio dovuta principalmente dalla svalutazione di Delmi SpA. Indici finanziari e patrimoniali Indice Formula differenza Copertura dell attivo fisso netto Mezzi propri+passivo medio-lungo/attivo fisso netto 0,79 0,86 (0,07) Rapporto di indebitamento Mezzi di terzi/mezzi propri 0,96 0,85 0,10 Grado di ammortamento Fondo ammortamento/immobilizzazioni lorde 0,43 0,37 0,06 Indice di liquidità secondaria Attivo a breve/passivo a breve 0,51 0,62 (0,11) Gli indici sono in linea con quelli del precedente esercizio. Rendiconto finanziario di flussi di disponibilità liquide 2011 Cash Flow Variazione circolante netto Variazione circolante da conferimento ( ) Cash Flow operativo Attività di investimento economico ( ) Cessione attività Attività di investimento finanziario ( ) Rimborso mutuo/altro Altro Free Cash flow Variazioni patrimonio - Dividendi ( ) Cash flow netto Nel rendiconto finanziario sono stati riclassificati i saldi della tesoreria accentrata dalle voci relative ai debiti/crediti bancari a quelle relative ai debiti/crediti verso le controllate per illustrare meglio l andamento dei flussi finanziari. A seguito di tale riclassifica il saldo negativo ad inizio esercizio della disponibilità bancarie era pari a euro; il decremento del debito nel corso dell anno è stato pari a euro quindi il saldo negativo finale si è attestato a euro.

33 32 Analisi dei rischi - Obiettivi e politiche della società in materia di gestione del rischio RISCHI FINANZIARI Rischio di credito Il valore dei crediti viene monitorato costantemente nel corso dell esercizio in modo tale che l ammontare esprima sempre il valore di presumibile realizzo. Dolomiti Energia opera nel mercato della produzione di energia e nel servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e fattura tali servizi alla controllata Trenta che svolge il servizio commerciale nei confronti di tutti i clienti del Gruppo. Il rischi di credito, quindi, ricade principalmente sulla controllata che gestisce i rapporti con l utenza. Rischio di liquidità Il principale rischio di liquidità di Dolomiti Energia si sostanzia nella difficoltà di ottenimento di finanziamenti, a supporto delle attività caratteristiche, entro i limiti temporali necessari. Per fronteggiare tale esigenza ha in corso un contratto di tesoreria in cash pooling con le controllate. La situazione finanziaria e monetaria del Gruppo è costantemente monitorata. Rischio di mercato La società opera principalmente sul mercato nazionale quindi è esposta marginalmente alle fluttuazioni dei tassi di cambio monetario. I prezzi (tariffe) per la determinazione del corrispettivo delle attività di raccolta e smaltimento rifiuti sono determinate dagli Enti preposti quindi non hanno potenzialità di variazione se non normativa; l attività di produzione energia elettrica è esposta ai prezzi di mercato. Utilizzo di strumenti finanziari La Società, per limitare i rischi finanziari e di mercato, ha stipulato alcuni contratti derivati che verranno descritti analiticamente in nota integrativa. Qui si individuano i contratti principali: - Derivati IRS tasso fisso su finanziamenti a tasso variabile; - Derivati su acquisto e cessione certificati CER/EUA.

34 33 Sintesi dell attività svolta dal Gruppo Dolomiti Energia SCENARIO ENERGETICO, DI MERCATO E NORMATIVO La crescita del prezzo dei prodotti petroliferi sui mercati internazionali, iniziata nell autunno del 2010, è proseguita per la prima parte dell anno portando il prezzo in euro a segnare, complice anche l andamento dei cambi, un picco nel mese di aprile di oltre 85 /barile che ha raggiunto e superato i livelli massimi registrati nel mese di giugno Nella restante parte dell anno la discesa dei prezzi sui mercati internazionali espressi in dollari è stata sostanzialmente compensata dall indebolimento dell euro ed il prezzo si è stabilizzato nell intorno degli 80 /barile con la conseguenza che il prezzo medio dell esercizio è stato di oltre il 30% superiore all esercizio precedente. ANDAMENTO DEL PREZZO DEL BRENT NEL PERIODO Andamento Prezzi Dated Brent nel periodo $/bbl $/bbl nov 08 gen 09 mar 09 mag 09 lug 09 set 09 nov 08 gen 09 mar 10 mag 10 lug 10 set 10 nov 10 gen 11 mar 11 mag 11 lug 11 set 11 nov 11 Come conseguenza di questo trend sia il prezzo del gas naturale che quello dell energia elettrica hanno subito consistenti aumenti. In particolare, come è noto, nella determinazione del prezzo del gas metano si tiene conto della media dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nei 9 mesi precedenti, almeno per quanto riguarda la formula di indicizzazione utilizzata per le tariffe di riferimento pubblicate trimestralmente dall AEEG. Pertanto i prezzi di questa materia prima hanno subito un incremento consistente (che segue quello verificatosi nello scorso esercizio) portando anche in questo caso i prezzi a fine anno a livelli analoghi a quelli toccati nell inverno Infatti nonostante i ripetuti interventi dell AEEG volti a ridurne la crescita, il prezzo della componente materia prima (CCI)

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