Certificazione energetica

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1 Certificazione energetica e verifica ambientale degli edifici A cura di M. Filippi e G. Rizzo Ricerche coordinate da A. Cocchi, M. Filippi, L. Marletta, G. Oliveti, M. Pietrafesa, G. Rizzo, L. Schibuola, G. Tuoni

2 Indice Prefazione...pag. 11 Premessa...» 13 CAPITOLO 1. Introduzione 1.1. Dalla certificazione energetica alla sostenibilità ambientale degli edifici...» 15 CAPITOLO 2. La certificazione energetica 2.1. Struttura della direttiva e situazione normativa...» Analisi della direttiva europea...» Preambolo alla Direttiva...» Situazione attuale...» Lo stato della legislazione tecnica in funzione della certificazione...» Generalità...» Oggetto della Direttiva e del Decreto Legislativo...» Metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche...» Attestato di certificazione energetica...» Manutenzione e controllo impianti...» Decreto Ministeriale del 27 luglio » I possibili approcci per la valutazione del consumo energetico degli edifici...» Introduzione...» Metodologie per la certificazione energetica...» Qualche numero sulla certificazione energetica...» La normativa tecnica comunitaria e italiana...» Introduzione...» Gli schemi di certificazione energetica degli edifici...» La nuova normativa europea...» La nuova normativa italiana...» Riferimenti normativi...» L esperienza in Italia...» Introduzione...» Esperienze in Italia...» I certificati bianchi...» Conclusioni...» L esperienza in Europa...» Introduzione...» Esperienze in Francia...» Esperienze in Spagna...» Esperienze in Portogallo...» Esperienze in altri Paesi Europei...» 68

3 CERTIFICAZIONE ENERGETICA E VERIFICA AMBIENTALE DEGLI EDIFICI 2.2. Approfondimenti...» Influenza dell interazione radiazione solare edificio sulle procedure di certificazione energetica...» Introduzione...» La radiazione solare...» Geometria ed orientazione dell edificio...» Pareti opache...» Superfici vetrate...» Parete mista opaca-vetrata...» Involucro edilizio...» Conclusioni...» Bibliografia...» La misura in opera della conduttanza termica delle pareti opache...» La metodologia di calcolo proposta...» L attrezzatura sperimentale e prove di conduttanza su una parete in situ...» Prove di conduttanza in situ nel periodo estivo...» Prova di conduttanza in condizioni di regime stazionario...» Conclusioni...» Bibliografia...» La valutazione del consumo stagionale per la ventilazione degli ambienti...» I recuperatori di calore...» Considerazioni sull utilizzo della pompa di calore...» I sistemi di recupero analizzati...» I metodi di calcolo...» Risultati...» Conclusioni...» Simbologia...» Bibliografia...» I rendimenti medi stagionali dei sistemi impiantistici per la climatizzazione...» Introduzione...» La valutazione dei rendimenti medi stagionali dei sistemi di riscaldamento..» Bibliografia...» L efficienza media stagionale delle macchine frigorifere e delle pompe di calore...» La norma Uni » Calcolo nell ambito dei programmi di simulazione dinamica...» Calcolo con procedure semplificate stazionarie...» Calcolo finale del COP medio stagionale (COPS)...» Calcolo semplificato per le pompe di calore evaporanti ad aria esterna...» La norma Uni » Verifiche sperimentali: i modelli delle macchine...» Verifiche sperimentali: il metodo di calcolo...» Esempio applicativo...» Conclusioni...» Bibliografia...» Sul progetto delle pareti esterne opache e delle strutture interne degli edifici in regime termico dinamico...» Introduzione...» Schematizzazione del locale e impostazione del problema...» Interazione edificio-impianto...» Pareti a due componenti...» Interazione edificio-impianto. Risultati numerici...» Comportamento passivo e analisi dell influenza delle strutture interne...» Comportamento passivo. Risultati numerici...» 161 6

4 Indice Conclusioni...» Appendice...» Bibliografia...» Applicazioni...» Valutazione dei consumi energetici negli edifici esistenti...» Introduzione...» Valutazione dei consumi per il riscaldamento ambientale: confronto tra le procedure pragmatica, estimativa e storicista applicate a edifici residenziali multifamiliari...» Bibliografia...» Procedura storicista per la stima della domanda energetica degli edifici: applicazione a edifici scolastici...» Bibliografia...» Procedura di certificazione energetica degli edifici esistenti: applicazione a edifici scolastici...» Bibliografia...» Procedura di certificazione energetica degli edifici esistenti: applicazione a edifici per il terziario...» Bibliografia...» Analisi dei consumi energetici in un grande edificio per il terziario...» Bibliografia...» Edifici a bassi consumi energetici, casi studio: casa unifamiliare in legno ed edificio multipiano per appartamenti...» Introduzione...» Case unifamiliari in legno...» Edifici multipiano per appartamenti...» Osservazioni conclusive...» Bibliografia...» Esempio di procedura semplificata per la certificazione energetica...» Introduzione...» Panorama delle attività locali di certificazione in Italia...» L esperienza di Venezia...» Il metodo semplificato...» Edifici esistenti: questionario per la raccolta dei dati...» Bibliografia...» Sperimentazione di procedure per la valutazione delle prestazioni energetiche dell edificio: confronto fra modelli dettagliati e semplificati...» Descrizione dei modelli utilizzati...» Valutazione dei parametri dinamici nel modello TNO...» Analisi della sensibilità del codice BSM...» Validazione dei modelli secondo il progetto di norma europea pren » Confronto fra modelli in regime dinamico e modelli in regime quasi stazionario...» Un applicazione. Ottimizzazione del rapporto vetrato-opaco di un edificio in relazione ai consumi per il riscaldamento e l illuminazione...» Bibliografia...» I dati climatici per la certificazione...» Introduzione...» Parametri climatici...» Gradi Giorno...» Anno tipo...» Giorno medio mensile...» Database disponibili per i dati climatici...» 275 7

5 CERTIFICAZIONE ENERGETICA E VERIFICA AMBIENTALE DEGLI EDIFICI Dati climatici...» Bibliografia...» L anno tipo per la simulazione energetica dinamica dell edificio Costruzione dell anno tipo di Palermo...» Dati meteorologici di lungo periodo disponibili per la città di Palermo...» Applicazione: costruzione dell anno tipo per la città di Palermo...» Bibliografia...» Metodologia per la certificazione energetica di un ipermercato ubicato in Sicilia...» Metodologia di analisi per lo studio del comportamento del sistema edificio-impianto in condizioni di regime vario...» Applicazione del metodo alla simulazione del comportamento energetico di un ipermercato ubicato in Sicilia...» Parametri utili per la certificazione energetica: consumi specifici di energia elettrica nell anno...» Bibliografia...» 299 CAPITOLO 3. La sostenibilità ambientale 3.1. I metodi per la valutazione ambientale degli edifici...» Strumenti per la valutazione ambientale degli edifici...» Introduzione...» Iniziative internazionali...» Strumenti per la valutazione delle prestazioni ambientali degli edifici...» Bibliografia...» Prestazioni ambientali degli edifici...» Introduzione...» La metodologia dell ecoprofilo...» Ambiti di impatto e relativi indicatori...» Indicatori come strumento di impatto...» Proposta di una procedura per il calcolo indiretto dei fattori di emissione...» Limiti applicativi ed ipotesi fondanti del metodo...» Conclusioni...» Bibliografia...» Approfondimenti...» Ecoindicatori di sistemi impiantistici...» Il metodo Ecoindicator 99...» I materiali negli impianti tecnologici...» I componenti degli impianti tecnologici...» Un caso-studio: gli impianti tecnologici di una scuola materna...» Conclusioni...» Appendice...» Bibliografia...» Analisi del ciclo di vita nel settore delle costruzioni e database ambientali...» Introduzione...» Software e database ambientali...» Bibliografia...» I metodi a punteggio per la valutazione energetica ed ambientale degli edifici...» Introduzione...» La direttiva 2002/91/CE (EPBD) e i metodi di valutazione...» I metodi a punteggio...» Il Green Building Challenge (GBC)...» Il Protocollo Itaca...» Caso studio n. 1: applicazione del Metodo GbTool...» Caso studio n. 2: applicazione del Protocollo Itaca...» 376 8

6 Indice Avvertenze sull utilizzo del Protocollo Itaca...» Bibliografia cartacea ed elettronica...» 380 CAPITOLO 4. Conclusioni 4.1. Il tecnico di fronte alla certificazione energetica degli edifici...» Introduzione...» Adozione di uno schema di certificazione...» Valutazione energetica dell edificio...» Valutazione di calcolo...» Valutazione d esercizio...» Determinazione degli indicatori di prestazione e classificazione...» Redazione dell attestato di certificazione energetica...» Il tecnico di fronte alla sostenibilità ambientale degli edifici...» Introduzione...» La certificazione ambientale...» L analisi del ciclo di vita...» Criteri per l ottimizzazione delle prestazioni ambientali dell edificio...» Determinazione degli indicatori ambientali...» 389 Appendice...» 391 9

7 Prefazione Il presente volume, che presenta in maniera organica e direttamente fruibile i risultati di uno studio interuniversitario, tratta alcuni temi di grande attualità sia sul fronte della ricerca che su quello della vita economica del paese: i consumi di energia, l impatto ambientale e la qualità degli edifici. Infatti, il settore dell edilizia dei paesi industrializzati è spesso definito come il comparto del 40%, dal momento che la costruzione e la conduzione degli edifici è responsabile di circa il 40% dell impiego delle risorse energetiche e dei materiali e del 40% di tutti i rilasci di CO 2 in atmosfera, nei paesi industrializzati. Il panorama italiano è poi notoriamente segnato da alcune ulteriori specificità, che consistono in una considerevole riduzione delle attività edificatorie ex novo e nelle condizioni generalmente degradate del parco edilizio esistente, che non è più in grado di fornire le prestazioni abitative che i moderni stili di vita richiedono. Le proprietà d isolamento termico dell involucro, la tenuta sia termica che alle infiltrazioni degli infissi, le prestazioni acustiche ed illuminotecniche e le emissioni inquinanti degli arredi e dei macchinari presenti all interno degli edifici sono infatti, in gran parte degli edifici esistenti, al di sotto dei nuovi standard e delle prescrizioni imposte dalle più recenti normative. Tutto ciò giustifica lo sforzo che da più parti i tecnici stanno profondendo e l attenzione che il mondo della ricerca sta ponendo sulle tematiche legate all edilizia. Naturalmente, come è ormai richiesto per tutti i comparti della vita economica, occorre che gli interventi rivolti a migliorare l efficienza complessiva del settore dell edilizia tengano conto dei requisiti imposti dal protocollo di Kyoto nei riguardi della riduzione delle emissioni di gas responsabili dell effetto serra. La ricerca della quale il volume espone i principali risultati, finanziata dal Ministero dell Università e della Ricerca nell ambito dei progetti di Rilevante interesse nazionale (PRIN), si è collocata esattamente al centro di queste tematiche: essa infatti portava emblematicamente il titolo La certificazione energetica e la verifica ambientale degli edifici Metodologie di valutazione e simulazione. Lo studio, che si è svolto tra il 2003 e il 2005, ha visto il coinvolgimento diretto dell Università di Palermo che, tramite il Dipartimento di Ricerche Energetiche ed Ambientali, ha coordinato lo studio (sotto la guida del prof. Gianfranco Rizzo), del Politecnico di Torino, dell Università degli Studi di Pisa, dell Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, dell Università degli Studi di Bologna, dell Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dell Università degli Studi di Catania e dell Università della Calabria. La presente ricerca, peraltro, si pone nel solco di una intensa attività di indagine ed approfondimento che vede da tempo l ateneo palermitano profondamente impegnato nei confronti delle tematiche dell innovazione e della sostenibilità, anche nella prospettiva del trasferimento dei loro risultati al mondo produttivo.

8 CERTIFICAZIONE ENERGETICA E VERIFICA AMBIENTALE DEGLI EDIFICI Per la completezza e l estensione dei temi trattati si può certamente affermare che il presente volume rappresenta lo stato dell arte della ricerca nel campo della certificazione energetica degli edifici, mentre per il taglio espositivo adottato dagli autori esso rappresenta indubbiamente uno strumento di utile ed agevole consultazione per i tecnici e gli amministratori locali che si trovano quotidianamente a confronto con una tematica interessante ma complessa. Giuseppe Silvestri (Rettore dell Università degli Studi di Palermo) 12

9 Premessa La nuova Direttiva 2001/91/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, in materia di rendimento energetico negli edifici, pubblicata nella G.U.C.E. del , apporta certamente una benefica rivoluzione nel settore. Essa prevede che negli Stati membri possa essere rilasciata la concessione edilizia (o il permesso di costruire) solo per gli immobili che rispettino determinati criteri di basso consumo energetico. La Direttiva fissa gli standard di efficienza riferiti a tutti i fattori che influenzano il parametro del consumo energetico. I requisiti previsti dovranno essere sottoposti a revisione con scadenze periodiche regolari, e comunque almeno ogni 5 anni. La Direttiva, recepita dagli Stati membri il 4 gennaio del 2006, si applica a tutte le nuove costruzioni, nonché alle ristrutturazioni di immobili esistenti che presentino una superficie in pianta superore ai m 2. I singoli Stati potranno inoltre stabilire autonomamente se sottoporre o meno alla nuova disciplina gli immobili di particolare valenza storica, artistica o architettonica, i siti industriali, gli edifici agricoli e quelli che ospitano attività religiose, gli immobili abitati per meno di quattro mesi l anno, i fabbricati indipendenti con metratura utile inferiore ai 50 metri quadrati. Il ruolo della Direttiva sulla certificazione energetica degli edifici e lo stato della normativa in Italia (che appare attualmente particolarmente vivace e non sempre chiarissima) hanno costituito l oggetto di una ricerca interuniversitaria che ha visto coinvolti otto Atenei italiani e che si è svolta dal 2003 al Nell ambito della ricerca, insieme con l analisi puntuale della direttiva e delle sue conseguenze nel panorama tecnico e progettuale italiano, sono state affrontate alcune tematiche che, se pur non espressamente citate nella Direttiva, costituiscono lo sfondo ineludibile di qualsiasi approccio progettuale. Queste tematiche si rifanno alla compatibilità ambientale delle scelte tecniche, nella consapevolezza che la limitazione della pressione esercitata in ambiente dalle attività antropic0he deve diventare parte integrante del bagaglio culturale dei progettisti. Inoltre, grazie a tale approccio integrato alla progettazione edilizia, è possibile fornire una risposta concreta ai requisiti imposti dall adozione del protocollo di Kyoto sulla limitazione delle emissioni di gas di serra, facendo sì che il settore dell edilizia giochi completamente il suo ruolo in questa sfida. La ricerca, finanziata dal Ministero dell Università e della Ricerca nell ambito dei progetti di Rilevante interesse nazionale (PRIN), portava emblematicamente il titolo La certificazione energetica e la verifica ambientale degli edifici Metodologie di valutazione e simulazione. Essa ha visto il coinvolgimento dell Università di Palermo che, tramite il Dipartimento di Ricerche Energetiche ed Ambientali, ha coordinato lo studio, del Politecnico di Torino, dell Università degli Studi di Pisa, dell Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, dell Università degli Studi di Bologna, dell IUAV dell Università degli Studi di Venezia, dell Università degli Studi di Catania e dell Università della Calabria. I coordinatori dei gruppi di ricerca sono stati i professori Gianfranco Rizzo dell Università di Palermo

10 CERTIFICAZIONE ENERGETICA E VERIFICA AMBIENTALE DEGLI EDIFICI (che è stato il responsabile scientifico dello studio), Marco Filippi del Politecnico di Torino (che ha coordinato negli anni precedenti ricerche che hanno costituito la base di quella qui presentata), Giuseppe Tuoni dell Università di Pisa, Matilde Pietrafesa dell Università di Reggio Calabria, Alessandro Cocchi dell Università di Bologna, Luigi Schibuola dell IUAV, Luigi Marletta dell Università di Catania e Giuseppe Oliveti dell Università di Cosenza. Per la completezza dei temi trattati e per la loro estensione si può certamente affermare che il presente volume rappresenta lo stato dell arte della ricerca nel campo della certificazione energetica degli edifici, mentre per il taglio espositivo adottato dagli Autori esso rappresenta indubbiamente uno strumento di utile ed agevole consultazione per i tecnici che si trovano quotidianamente a confronto con una tematica interessante ma complessa. Il presente volume ha visto l impegno di molte persone nelle otto sedi universitarie che hanno partecipato alla ricerca, alle quali va il riconoscimento dei coordinatori di sede. Inoltre, per il complesso lavoro di raccolta e di omogeneizzazione del materiale, un ringraziamento esplicito va agli ingegneri Gianluca Scaccianoce e Maria La Gennusa del Dipartimento di Ricerche Energetiche ed Ambientali dell Università di Palermo. Prof. Gianfranco Rizzo Università degli Studi di Palermo Prof. Marco Filippi Politecnico di Torino Palermo, maggio

11 1 Introduzione 1.1. DALLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA ALLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DEGLI EDIFICI (Marco Filippi, Gianfranco Rizzo) Nel contesto normativo concernente l efficienza energetica degli edifici un importante elemento di novità è costituito dalla direttiva 2000/91/CE del Parlamento Europeo (16 dicembre 2002), sul rendimento energetico nell edilizia. Tale direttiva si propone il conseguimento dei seguenti obiettivi: la definizione di un quadro generale di una metodologia per il calcolo del rendimento energetico integrato degli edifici; l applicazione di requisiti minimi in materia di rendimento energetico degli edifici di nuova costruzione; l applicazione di requisiti minimi in materia di rendimento energetico degli edifici esistenti di grande metratura sottoposti ad importanti ristrutturazioni; la certificazione energetica degli edifici. Più recentemente, il decreto attuativo (D.L. 19 agosto 2005, n. 192) della Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia stabilisce i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, al fine di favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica, contribuire a conseguire gli obiettivi nazionali di limitazione delle emissioni di gas a effetto serra posti dal protocollo di Kyoto, promuovere la competitività dei comparti più avanzati attraverso lo sviluppo tecnologico. In sostanza, se pur non esplicitamente espressa dalla Direttiva, emerge l esigenza di verificare ed adeguare le prestazioni ambientali degli edifici, nella consapevolezza che lo sviluppo non può prescindere dalla riduzione dell impatto negativo che la tecnologia esercita sull ambiente. Alcuni prestigiosi organismi internazionali stanno infatti letteralmente rivedendo la loro missione istituzionale alla luce del contenimento delle emissioni inquinanti e dei gas ad effetto serra in ambiente. È degno di nota, a tal proposito, l esempio dell ASHRAE (American Society for Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers) che ha avviato una serie di onerosi programmi indirizzati alla preparazione di un nuovo manuale dedicato alla progettazione e alla gestione di edifici ambientalmente compatibili, definiti green buildings. Passando al contesto continentale europeo, va ricordato che, con la firma della Carta di Aalborg, le città e le regioni europee si sono impegnate ad attuare l Agenda 21 a livello locale (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, delib. 28/12/1993) e ad elaborare piani d azione a lungo termine per uno sviluppo durevole e sostenibile. Questo

12 CERTIFICAZIONE ENERGETICA E VERIFICA AMBIENTALE DEGLI EDIFICI impegno delle amministrazioni locali verso uno sviluppo sostenibile coinvolge direttamente uno dei settori cardine della vita dei contesti urbani, quale quello dell edilizia. Va ancora rilevato che la legge n. 10 del 1991 prevede (art. 5, comma 5) che i piani regolatori generali dei comuni con popolazione superiore a cinquantamila abitanti, devono prevedere uno specifico piano a livello comunale relativo alle fonti rinnovabili di energia, che interessa in larga parte il settore dell edilizia. Inoltre, il Codice Concordato di Raccomandazioni per la Qualità Energetico-Ambientale di Edifici e Spazi Aperti (Agenzia Europea dell Ambiente, 1995) sottolinea come le Amministrazioni Pubbliche si debbano riconoscere nella Carta di Aalborg e debbano perseguire la riduzione dei consumi di risorse ambientali ed energetiche ed il controllo delle pressioni sull ambiente e sul territorio. Ancora, sia nella Carta di Aalborg sia nel Piano d azione approvato nella seconda conferenza europea sulle città sostenibili, tenutasi a Lisbona nel 1996, si sottolinea come si debba pervenire ad una stima delle emissioni di gas di serra e di altri prodotti inquinanti rilasciati durante l intero ciclo di vita dei materiali costituenti l edificio. Questo nutrito sfondo di protocolli, normative e dichiarazioni delinea un contesto nel quale la variabile ambiente entra di prepotenza a far parte dei requisiti progettuali dei tecnici del settore edilizio. Di contro, grazie all adozione di una coscienza ambientale nel processo di progettazione, il settore dell edilizia può fattivamente contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati dai protocolli internazionali per il nostro paese in materia di riduzione delle emissioni di gas di serra. Su un altro fronte, va rilevato che l accresciuto livello degli stili di vita della gente esige che gli edifici forniscano delle prestazioni indoor sempre più sofisticate. Al tradizionale ambito dei parametri termici ed igrometrici occorre infatti aggiungere le prestazioni concernenti la qualità dell aria, i requisiti acustici e quelli illuminotecnici. Ma in materia di qualità in edilizia l Italia sconta purtroppo un significativo ritardo nel settore edile. La Direttiva del Consiglio CEE (CEE/89/106), recepita dall Italia con DPR n. 246 del 21/4/93, relativa ai requisiti per la qualità in edilizia, rimane ampiamente disattesa. Essa conteneva degli elementi innovativi particolarmente interessanti poiché fissava alcuni requisiti essenziali da raggiungere in alcuni importanti ambiti, quali: la resistenza meccanica e la stabilità; la sicurezza in caso di incendio; l igiene, la salute e la salvaguardia dell ambiente; la sicurezza di utilizzazione; la protezione contro il rumore; il risparmio energetico e l isolamento termico. Il livello di dettaglio al quale si richiedeva che ciascuno di questi ambiti fosse soddisfatto è emblematicamente rappresentato dal cosiddetto Documento Interpretativo per il Requisito Essenziale n. 3: Igiene Salute e Ambiente, il cui requisito è così esplicitato: l opera deve essere concepita e costruita in modo da non compromettere l igiene o la salute degli occupanti o dei vicini e in particolare in modo da non provocare: sviluppo di gas tossici; presenza nell aria di particelle o di gas pericolosi; emissione di radiazioni pericolose; inquinamento o tossicità dell acqua o del suolo; difetti nell eliminazione delle acque di scarico, dei fumi e dei rifiuti solidi o liquidi; formazione di umidità su parti o pareti dell opera. Il requisito veniva altresì specificato per i seguenti cinque aspetti principali: ambiente interno; approvvigionamento idrico; 16

13 CAPITOLO 1 Introduzione Abstract tratto da - Tutti i diritti riservati smaltimento delle acque di scarico; smaltimento dei rifiuti solidi; ambiente esterno. Tutto quanto precede delinea chiaramente la necessità di un nuovo approccio da parte dei tecnici, che sono sempre più chiamati ad affrontare in una visione integrata il progetto dell edificio. Ciò, a sua volta, comporta la disponibilità di metodi d indagine e valutazione che consentano di stimare quale sia l impatto complessivo sull ambiente e sulle risorse dell intero ciclo di vita di un edificio: dalla fase di costruzione a quella di gestione, sino a quella della dismissione. È inoltre richiesta la disponibilità di metodi che permettano di valutare agevolmente le prestazioni interne rese dall edificio ai suoi occupanti. Naturalmente, a questa rilevante mole di nuove esigenze non sempre corrisponde un adeguato aggiornamento delle metodologie di calcolo a disposizione dei tecnici. Non è pertanto semplice per un progettista individuare ed applicare i metodi e le procedure che consentono di soddisfare una così vasta gamma di requisiti. In sostanza, si fa strada in maniera sempre più netta l esigenza di passare dal tradizionale approccio che indaga le prestazioni del sistema edificio-impianto ad un approccio maggiormente consapevole della profonda integrazione fra l edifico (insieme con i suoi occupanti) ed il contesto urbano ed ambientale nel quale esso si trova ad agire. Il presente volume, che raccoglie le risultanze di una ricerca universitaria appena conclusa, vuole rappresentare una guida per coloro che, da progettisti, da pianificatori o da amministratori, sono chiamati a confrontarsi con le tematiche energetiche ed ambientali degli edifici. Gli scritti qui raccolti, infatti, affrontano queste tematiche da molte prospettive differenti, fornendo un panorama esaustivo non solo dello stato della ricerca, ma anche dei metodi oggi disponibili per la verifica energetica ed ambientale degli edifici. 17

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