Programma Enti Locali Innovazione di Sistema. Piano Esecutivo. Progetto FED-FIS CATASTO E FISCALITA
|
|
- Gianleone Baldi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Programma Enti Locali Innovazione di Sistema Piano Esecutivo Progetto FED-FIS CATASTO E FISCALITA Gestione digitale integrata dei servizi locali in materia fiscale e catastale mediante modelli di cooperazione applicativa Fondo per il sostegno agli investimenti per l innovazione negli enti locali - Comma 893 della legge 27 dicembre 2006 n (aggiornato il 21 marzo 2011 in riferimento alla proroga al 30 Settembre 2011)
2 Indice 1. Razionali alla base del Piano Esecutivo Il seguito di ELI_CAT e ELI_FIS Modalità organizzative per lo svolgimento del progetto Analisi dei singoli contesti locali dei Piloti di progetto Modalità esecutive di svolgimento del progetto Piano di lavoro Finanziamento di FED_FIS e controllo dei costi Piano di Monitoraggio
3 1. Razionali alla base del Piano Esecutivo Il presente Piano Esecutivo riguarda gli obiettivi concreti, le attività di progetto ed i risultati attesi del progetto FED_FIS per la gestione integrata di piattaforme e reti digitali di servizi locali in ambito fiscale e catastale mediante modelli di cooperazione applicativa. Oltre al piano di lavoro e alle modalità di gestione del progetto, viene anche descritto il piano di monitoraggio ed il rapporto con il Dipartimento di Affari Regionale ed Enti Locali (DAR) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, organo di governo co-finanziatore del progetto. E altrettanto importante sottolineare che FED-FIS è conseguenza diretta dei progetti ELI-FIS ed ELI-CAT, allo scopo di migliorare l efficienza nella realizzazione dei prodotti, di sviluppare le sinergie indispensabili per un sistema integrato di servizi di fiscalità locale e servizi catastali ai cittadini ed agli stessi enti locali e per promuovere il loro adeguato posizionamento nel sistema Paese. Il presente Piano Esecutivo è un diretto risultato del documento Analisi Generale e di Impatto contenuto nella proposta progettuale originaria,avente come obiettivo la definizione delle principali linee guida per l effettiva realizzazione di ogni singolo componente delle soluzioni FED_FIS e per l esecuzione delle diverse attività previste. Nella maggior parte dei casi si evidenzia come la partecipazione al Programma Elisa da parte dei singoli Enti coinvolti si inserisca in un processo già in atto in relazione al tema dell attuazione del federalismo fiscale. Da un punto di vista concettuale, il background operativo che ne risulta è sostanzialmente in linea con gli elementi cardini dell architettura applicativa dei sistemi già realizzati nell ambito del Programma Elisa: ELI_FIS ed ELI_CAT, seguendo il principio di continuare nella costruzione di una vera e propria piattaforma di integrazione e analisi dei dati che consenta di disporre di strumenti conoscitivi essenziali per il manager comunale a supporto della definizione e implementazione delle politiche di natura fiscale sul territorio. A tale proposito alcuni comuni partecipanti al Progetto FED-FIS hanno da tempo avviato la sperimentazione di strumenti che rappresentano una prima implementazione di questi concetti, allo scopo di disporre di strumenti di supporto: - conoscitivo delle caratteristiche socio-economiche del territorio attraverso l analisi dei dati reddituali e del patrimonio immobiliare - previsionale in riferimento alle entrate derivanti dall addizionale comunale e dalla compartecipazione all IRPEF - decisionale per valutare l impatto economico e sociale di manovre di finanza locale legate alla variazione delle aliquote e detrazioni applicate. E quindi necessario ed opportuno individuare una soluzione che segua quanto già esposto in ELI_CAT e ELI_FIS e in particolare: a) sfruttare l architettura di sistema modulare già definita (ovvero i moduli devono avere una propria autonomia funzionale, che consenta una adozione graduale del modello complessivo) e abilitante (in relazione alle specificità locali) all erogazione di servizi di supporto alle decisioni in materia fiscale: utilizzando la piattaforma di integrazione di oggetti di business intelligence, finalizzata alla pubblicazione in ambiente di portale dei risultati provenienti da un insieme articolato ed eterogeneo di motori analitici (OLAP, reporting, data mining, ecc.); sfruttando appieno le possibilità offerte dal modello SOA (Service Oriented Architecture) per lo - 3 -
4 sviluppo di sistemi, anche attraverso l integrazione del costituendo portale analitico con le restanti componenti di sistema previste nel contesto dei progetti ELI_FIS ed ELI_CAT; patrimonializzando quanto è stato realizzato in ELI-CAT ed in ELI-FIS; b) salvaguardare comunque gli investimenti già sostenuti dalle singole amministrazioni partecipanti analizzando i contesti nei quali i servizi dovranno operare al fine di consentire l integrazione, anche solo parziale, delle soluzioni già realizzate; c) definire di conseguenza una posizione di vantaggio per tali Enti, in relazione all effettivo dispiegamento delle soluzioni, grazie alla patrimonializzazione delle attività di progetto eventualmente già portate a compimento; d) consentire ai singoli progetti preesistenti un effettivo ed efficace ampliamento del proprio raggio d azione, grazie all acquisizione modulare delle nuove componenti funzionali rese disponibili dal Programma Elisa, attingendo direttamente dai prodotti ed altri risultati che verranno acquisiti.. I prodotti chiave del Progetto FED-FIS verranno realizzati mediante affidamenti al mercato acquisiti tramite apposite procedure di gara. Tuttavia, si ritiene indispensabile, anche in funzione del tempo disponibile per la realizzazione del progetto, che l acquisizione di almeno parte di questi prodotti si basi sul riuso di prodotti o moduli già realizzati e disponibili. Tali soluzioni software dovranno possedere caratteristiche di natura sia funzionale che architetturale che li rendano idonei per essere considerati validi semilavorati suscettibili di una personalizzazione che rispetti a pieno i requisiti definiti per i singoli prodotti nel progetto. Ne consegue che il piano di lavoro sui prodotti, come dettagliato nell apposito capitolo del presente Piano Esecutivo, risponde ad un percorso progettuale così articolato: a) analisi generale preliminare e redazione del Piano Esecutivo (il presente documento) con i prodotti da realizzare e mettere in esercizio presso gli enti pilota e, poi, presso gli enti dispiegatori. Il Piano risulta anche la base per costruire il Project Management Plan (PMP) per la gestione quotidiana delle attività finalizzate ai prodotti ed altri obiettivi progettuali e per l opportuna individuazione ed implementazione di misure correttive, ogni qualvolta si rende necessario; b) predisposizione ed esecuzione delle procedure di gara per l affidamento delle attività finalizzate alla realizzazione dei prodotti FED_FIS; c) affinamento della progettazione dei prodotti insieme alle società appaltatrici con eventuale rimodulazione delle singole attività attraverso l attualizzazione del PMP, sia in termini di tempi che di costi, in rispetto comunque dei vincoli già definiti nella convenzione con il DAR e nel presente piano esecutivo, fatto salvo qualsiasi ulteriore ritocco al piano che venga concordato dall ente capofila con il DAR. d) realizzazione dei prodotti conforme al Piano Esecutivo ed il PMP; e) verifica delle funzionalità dei singoli prodotti, beta-test ed istallazione definitiva presso gli enti pilota; f) dispiegamento, ovvero istallazione dei medesimi preso gli enti dispiegatori. Il progetto intende conseguire i seguenti obiettivi: Garantire autonomia operativa ai comuni che intendono perseguire obiettivi di legalità e perequazione fiscale (erariale o locale); La disponibilità di fonti informative integrate, di funzioni di evidenziazione e bonifica delle incongruenze nei dati, consente di assumere una piena consapevolezza della base imponibile e dell entità del - 4 -
5 sommerso. La recente attuazione della compartecipazione comunale alla ricerca di evasione erariale, è alla base della definizione di politiche fiscali Diminuire i costi per la collettività (amministrazione pubblica e professionisti) dovuti agli oneri di aggiornamento delle banche dati della Pubblica Amministrazione rilevanti ai fini della fiscalità e del governo del territorio. Oggi i molteplici adempimenti che sono dovuti ai fini fiscali e ai fini delle trasformazioni del territorio rispondono a logiche settoriali che la pubblica amministrazione si è data in passato. L assunzione delle funzioni catastali, con la conseguente integrazione nei processi comunali, consente una forte semplificazione e la digitalizzazione dei nuovi procedimenti integrati abilita una riduzione degli oneri per l aggiornamento coerente delle banche dati della Pubblica Amministrazione Uniformare le modalità di interazione con le pubbliche amministrazioni comunali nel campo delle trasformazioni edilizie e della gestione tributaria. Il processo di decentramento catastale nel panorama nazionale potrebbe generare parziali o sostanziali differenziazioni di comportamento delle amministrazioni comunali. Obiettivo del progetto è anche garantire che l attuazione dell integrazione dei processi comunali con quelli catastali possa essere un invariante rispetto alle scelte effettuate dai comuni rispetto al decentramento, garantendo in tal modo l uniformità delle modalità di interazione con i comuni su tutto il territorio nazionale. Favorire l aggregazione dei comuni: nel campo delle materie coinvolte da questo progetto (essenzialmente quelle legate alle trasformazioni territoriali e della fiscalità immobiliare) l omogeneizzazione delle transazioni con l esterno e dei comportamenti di back-office nella tenuta delle banche dati, è uno dei prerequisiti fondamentali alla attivazione di gestioni associate. Formazione di professionalità interdisciplinari tra gli operatori comunali. Maggiore efficienza e semplificazione del pagamento dei servizi della Amministrazione attraverso la realizzazione di una piattaforma per i pagamenti multicanale sicura, standard, facilmente integrabile e riutilizzabile a livello nazionale. Normalizzazione delle interfacce applicative con le Amministrazioni per quanto concerne i sistemi di pagamento multicanale, attraverso l adozione di un architettura di gateway polifunzionale che consenta di integrare le varie reti di accettazione esistenti e di normalizzare la gestione delle informazioni provenienti dalle diverse reti di terzi verso il Comune. Concentrare in un unico oggetto condiviso la gestione dell intero processo di riscossione e rendicontazione di tutte le entrate del Comune (tributarie ed extratributarie), definendo: a) da un canto un punto di raccordo comune per tutti i soggetti che interagiscono nella riscossione b) dall altro gli strumenti necessari a garantire la rendicontazione da parte dei diversi circuiti di riscossione relativamente all acquisizione dei pagamenti effettuati dai cittadini, nonché la regolarizzazione contabile condotta dai singoli uffici titolari dell Amministrazione verso gli uffici della Ragioneria. Si evidenzia infine che tutti gli obiettivi evidenziati nei progetti ELI_FIS ed ELI_CAT si intendono confermati e riproposti nel presente progetto
6 2. Il seguito di ELI_CAT e ELI_FIS In base allo schema di proposta progettuale di FED FIS, descrittivo di ciò che viene fatto nel progetto, emerge che si tratta di un ulteriore sviluppo dei prodotti/servizi relativi al modello di dominio approvato a suo tempo per ELI_CAT ed ELI_FIS. Attraverso Fed Fis si portano infatti notevoli migliorie ai prodotti che sono già in corso di produzione nei due progetti appena menzionati. Lo schema architetturale che si deve seguire è quindi quello definito all interno del progetto FED_FIS Modello Unico Digitale Edilizia PROTOTIPO MUDE Livello Operazionale Sportello Catastale Integrato Portale Territoriale del Contribuente Livello dei Dati Riconciliati ETL CARTO- S.C.I. Livello di Warehouse o dei Data Mart PAGO ETL Anagrafe Comunale Immobili ACI Orchestratore Locale DWH Analisi Locale Comune/SIA SIT Anagrafe Att.Edilizia Popolazione ICI DB TopograficoTARSU Comunale/Regionale Toponomastica VI SOR-ACI RISCO Soggetti Relazioni Attività Produttive Anagrafe Comunale SOGGETTI-OGGETTI-RELAZIONI Oggetti Moduli Bonifica Analisi Classamenti Altri Enti PA Agenzie Utenze MUDE Anagrafe Camere Tributaria Commercio,.. Catasto Redditi etc Conservatorie Integrazione Orchestratore CST/ Regione DWH Analisi Pressione fiscale Sistemi di interscambio Sistemi di estrazione AdT/AdE Livello di Analisi Cruscotto di Recupero dell Evasione dei Tributi Locali (Evasione ICI, TARSU, etc) Cruscotto Fiscale per l Accertamento dei Tributi Erariali (Evasione erariale) Cruscotto Pressione fiscale (Tributi locali, Irpef, etc) Gli obiettivi principali che si pone il progetto FED_FIS, aggiornato alla proroga al 30 settembre 2011, sono i seguenti: o ACSOR FREE o VI.SOR-ACI & CARTO-SCI (Strumenti per la consultazione spaziale dei contenuti ACSOR/ACI e loro integrazione nello Sportello Catastale Integrato) o MUDE (+MUDIC) o PAGO o RISCO (Adeguamento tecnologico ed estensione funzionale) o INTEGRAZIONE DWH ANALISI PRESSIONE FISCALE e relativo Cruscotto (Inserimento di ICI e TARSU, Ampliamento delle simulazioni e Analisi, verifica e contrasto evasione locale ISEE ) - 6 -
7 o FORMAZIONE Per quanto riguarda la componente ACSOR FREE occorre riprendere il legame con i progetti ELI_CAT ed ELI_FIS. A seguito del completamento dei progetti ELI_CAT ed ELI_FIS emerge l esigenza di affiancare alla componente base del modulo Anagrafe Soggetti Oggetti Relazioni (ACSOR base) una componente completamente open source. Il prodotto ACSOR ottenuto nell ambito dei progetti ELI_CAT ed ELI_FIS, disponibile in modalità di licenza, risulta infatti essere dispiegabile soprattutto per i comuni di grosse dimensioni. Si evidenzia quindi che per ottenere un maggiore dispiegamento di quanto è stato realizzato nell ambito dei progetti ELI_CAT ed ELI_FIS si debba favorire un modello che sia perseguibile anche per le pubbliche amministrazioni di medie dimensioni. Per una corretta diffusione dei moduli che sono stati realizzati nell ambito dei progetti ELI_CAT ed ELI_FIS risulta quindi indispensabile concentrarsi sulla possibilità di rendere l ACSOR base un modulo fruibile anche in modalità free per tutti gli aderenti al progetto che ne abbiano necessità. Una componente importante della trasformazione che deve avvenire nel modulo ACSOR risulta essere quella relativa ai meccanismi di riconciliazione, che devono quindi venire trasformati in moduli completamente open. Si ipotizza che nell applicazione di queste tecniche sofisticate vi sia ancora oggi un livello di risultato differente tra la tecnologia proprietaria e la tecnologia completamente Open ed è necessario quindi evidenziare in modo esaustivo lo scenario Open source e il relativo grado di efficacia
8 Mappatura moduli tra la proposta progettuale e lo scenario attuale: Proposta progettuale Prodotto 8.10 Analisi Generale e di impatto (Integrazione e ampliamento delle Analisi Generali di ELI_CAT e ELI_FIS) Prodotto 8.17 Supporto all avviamento, alla gestione e alla manutenzione dei sistemi dislocati Prodotto 8.18 Ampliamento del raggio d azione del dispiegamento dei prodotti di ELICAT ed ELIFIS Prodotto 8.19 Dispiegamento dei prodotti specifici di FEDFIS Prodotto 8.13 CARTO-SCI: Funzionalità cartografiche dello Sportello Catastale Integrato VISOR-ACI: Visualizzatore cartografico delle Anagrafi SOR e ACI per l ntegrazione delle Basi Dati Alfanumeriche e Cartografiche Prodotto 8.14 MUDE: Modello Unico Digitale Edilizia (Progettazione esecutiva, prototipazione e test per il dispiegamento in diversi contesti) MUDIC: Modello Unico Digitale Cartografico (Studio di fattibilità per un Atto unico di aggiornamento cartografico) Prodotto 8.11 PAGO: Piattaforma Integrata e Multicanale dei Pagamenti Prodotto 8.12 RISCO: il Sistema Integrato per la Gestione della Riscossione Prodotto 8.15 Integrazione del Data Warehouse di Analisi Pressione fiscale e del relativo Cruscotto Pressione Fiscale Prodotto 8.16 Formazione e elearning Scenario attuale (aggiornato alla proroga al 30 settembre 2011) Sviluppo ACSOR Free VISOR-ACI & CARTO-SCI (Strumenti per la consultazione spaziale dei contenuti ACSOR/ACI e loro integrazione nello Sportello Catastale Integrato) MUDE (compreso studio fattibilità della sua componente cartografica) PAGO RISCO (Adeguamento tecnologico ed estensione funzionale) ESTENSIONE DWH e CRUSCOTTO Pressione fiscale (Inserimento di ICI e TARSU/TIA, Ampliamento delle simulazioni e Analisi, verifica e contrasto evasione locale ISEE ) FORMAZIONE - 8 -
9 3. Modalità organizzative per lo svolgimento del progetto Nel presente capitolo vengono esplicitate le modalità organizzative che saranno messe in atto per supportare lo svolgimento del progetto. In particolare viene ripreso il quadro già espresso in fase di proposta progettuale aggiornato in conseguenza delle previsioni inserite nella convenzione che regola i rapporti tra gli enti impegnati a realizzare il progetto FED_FIS, consentendo al Comune capofila di assumere a propria volta tutti gli impegni derivanti dalla convenzione che ha stipulato col DAR. Organizzazione di progetto La complessità e la numerosità dei temi affrontati nell ambito del progetto, ma soprattutto l obiettivo di realizzare un sistema a valenza sistemica, richiedono un forte coordinamento centrale ed una regia unitaria di progetto che coinvolga tutti i livelli istituzionali. D altra parte, e come esplicitato nell accordo attuativo congiunto con gli enti che fanno parte dell aggregazione FED_FIS, tale coordinamento e regia è unico e condiviso per i tre progetti. Quindi, per progetto unitario s intende tutti i progetti e le loro sinergie, anche se ciascuno opera in un ambito tematico diverso. Sarà pertanto attivata una Cabina di Regia Unitaria di Progetto (CRUP) costituita da 6 membri: 3 rappresentanti nominati da ANCI, UPI e UNCEM e 3 dai Comuni proponenti. La Cabina di regia svolge le proprie attività in collaborazione con le Regioni attraverso il CISIS e le sue strutture tecnico/operative, in particolare il CISIS. La CRUP ha il compito di definire la linea politico istituzionale del progetto e di svolgere il ruolo di indirizzo e controllo nonché di garanzia che le azioni intraprese all interno del progetto siano coerenti con gli indirizzi nazionali sui temi della fiscalità locale e dell integrazione del dato catastale nei sistemi informativi degli EE. LL. All ANCI è affidato il compito del coordinamento della Cabina di Regia Unitaria di Progetto. Si decide di continuare con la regia unitaria definita nell ambito dei progetti ELI_CAT ed ELI_FIS in quanto i temi catasto e fiscalità, pur tra loro distinti, risultano fortemente integrati e interdipendenti sui temi delle entrate e del controllo del territorio. Si è, pertanto, ritenuto indispensabile definire un luogo titolato a fornire indicazioni sull armonizzazione dei risultati dei tre progetti. La natura dei servizi sul Catasto rende poi indispensabile un positivo confronto con le categorie professionali coinvolte, attraverso le loro organizzazioni (Ordini, Collegi professionali, e simili). Il successo del progetto dipenderà anche dalla capacità di porre in essere una progettazione congiunta e condivisa con i professionisti che diventeranno i principali attori di alcuni servizi (si pensi al Modello Unico Digitale dell Edilizia MUDE ). Sul piano dello sviluppo tecnico e progettuale si rende necessario prevedere un organismo centralizzato di progetto : la Struttura Centrale di Progetto, preposta a : - la definizione del modello concettuale, organizzativo e tecnico architetturale - la definizione delle linee guida per le fasi pilota; - la gestione ed il coordinamento del progetto; - la rendicontazione; - 9 -
10 - la gestione delle azioni di comunicazione che accompagneranno il progetto; - le definizione degli accordi di progetto. La Struttura Centrale di Progetto ha anche un ruolo di supporto diretto all Ente proponente/capofila il quale è il diretto responsabile della convenzione con il DAR per l accesso al cofinanziamento ed è garante dei risultati di progetto. Struttura Centrale di Progetto (anche denominata Struttura Tecnica di Gestione) La struttura centrale di progetto si organizza in un gruppo tecnico di progettazione ( GTP ) ed un project management office (PMO). L organismo tecnico (GTP) è composto da referenti tecnici espressione dei comuni, delle province, delle comunità montane, che svolgono un ruolo attivo nel progetto e da esperti di ANCI e di IFEL. L ANCI si farà carico direttamente, o attraverso la sua tecno-struttura Ancitel Spa, della attività di management del progetto (PMO) a livello centrale e territoriale. Gruppo tecnico di progettazione (GTP) Il gruppo tecnico di progettazione è una struttura decisionale sul piano operativo composta dai referenti tecnici nominati dagli Enti partecipanti al progetto FED_FIS che svolgono un ruolo attivo nel progetto e da esperti di ANCI e di IFEL. Nel caso in cui non sia stato anche designato un supplente, il ruolo verrà comunque ricoperto dal rappresentante (contact person) dell ente nel progetto. Il GTP ha tre funzioni principali: a) il coordinamento operativo, soprattutto a supporto del PMO, delle diverse fasi ed attività del progetto unitario, con le mansione tipiche del cosiddetto Steering Committee, anche per anticipare eventuali problemi e disallineamenti o questioni controverse sul piano strettamente tecnico/operativo; b) l attività di progettazione sia per quanto riguarda i capitolati tecnici delle gare indette dalle stazioni appaltanti del progetto unitario, sia per il confronto con le proposte in materia avanzate dalle società a cui sono stati assegnati i prodotti di FED_FIS; c) il coordinamento tecnico e di progettazione con le regioni partecipanti al progetto unitario, con i referenti degli Ordini professionali, per gli aspetti di loro diretta e specifica competenza. Per il coordinamento operativo, il GTP verrà convocato periodicamente, in luogo fisico o in forma virtuale, dal Project Manager (PM) con l accordo degli enti proponenti/capofila di FED_FIS. Le decisioni verranno prese di norma su basi consensuali. Nel caso in cui non si riesca a raggiungere un accordo, gli enti proponenti sottoporranno la questione alla considerazione della Cabina di Regia Unitaria per risolvere in via definitiva. Per gli aspetti relativi alla definizione del modello concettuale, organizzativo e tecnico-architetturale del progetto, si costituiranno dei comitati tematici. I comitati tematici sono definiti dal GTP e coordinati dagli Enti Pilota e vi partecipano dei referenti tecnici
11 individuati dagli enti partecipanti, compresi gli enti dispiegatori, con competenze di tipo specialistico sui temi della fiscalità locale e catasto, esperti di finanzia locale, di tributi e di territorio. Essi hanno il compito di analizzare e definire in dettaglio gli elementi ed aspetti tecnici dei singoli sottoprogetti che saranno realizzati e sperimentati. I comitati tematici di FED_FIS sono in linea di continuità con quelli nati da ELI_CAT ed ELI_FIS. Tuttavia, verranno fatte degli aggiustamenti e/o integrazioni che rispondano in modo puntuale alle esigenze di progetto. In questa direzione, ci sono comunque due comitati tematici ex-novo. Il primo riguarda la riscossione ed il pagamento dei tributi, il secondo le iniziative in ambito europeo. I comitati tematici definiranno i propri piani di lavoro ed avranno, in generale, le stesse funzioni che per i primi due progetti menzionati, e più precisamente: a) discussione delle specifiche funzionali e tecniche relative ai prodotti/servizi di FED_FIS che gli riguardano. Dopo l approvazione del GTP di quanto discusso, i risultati faranno parte delle gare e/o affidamenti ; b) partecipazione alla progettazione esecutiva con le ditte che si saranno aggiudicati i servizi; c) partecipazione ai user-group che vengono individuate per verificare, in fase di sviluppo, la bontà delle interfaccie utenti; d) interventi in fase di validazione dei prototipi, sia per quanto riguarda l alfa che il beta test; e) controllo della manualistica preparata dalle società responsabili dello sviluppo dei prodotti/servizi per l utente dello stesso; f) altri interventi che si rendono necessari in sede di reportistica o incontri sullo stato d avanzamento del progetto, incontri tecnici con regioni e agenzie nazionali del settore, proposte di modifica ai piani esecutivi o di riprogettazione e/o modifiche ai prodotti/servizi, ed altre attività simili. g) attività di collaudo dei prodotti/servizi. Data le sue caratteristiche, l unica eccezione a questo riguardo è il CT Iniziative Europee. In FED_FIS, i Comitati tematici previsti sono i seguenti: 1. Applicazioni di sistema ed integrazioni cartografiche Il CT trae spunto dal CT ACSOR/ACI e Modulo di Bonifica e dal CT Integrazione Cartografica di ELI_CAT ed ELI_FIS. Il Piano di lavoro riguarderà sia gli ulteriori sviluppi degli applicativi di sistema realizzati da questi due progetti (ACSOR BASE, ACI, Moduli cartografici) sia, in particolare, quelli nuovi di FED_FIS (ACSOR FREE, VISOR ACI e CARTOSCI); 2. Riscossione e Pagamenti Tributi ed altri servizi comunali IL CT riguarderà i due prodotti interamente nuovi all interno del dominio di edilizia, catasto e fiscalità dei tre progetti menzionati, cioè RISCO e PAGO, così come la loro integrazione nel sistema generale e lo studio delle problematiche che riguardano l utilizzo dei moduli di cui sono fatti all interno dei sistemi di riscossione o di pagamento già esistenti in alcuni enti che partecipano al progetto; 3. Gestione della fiscalità L attività del CT riguarderà nello specifico gli sviluppi ulteriori dell orchestratore CST/Regione e DwH Pressione Fiscale, in particolare verso le agenzie centrali per passare gradualmente a forme più intense di collaborazione in ambito di cooperazione applicativa; 4. Mude
12 IL CT creato in ELI_CAT continuerà a funzionare ma con nuovi indirizzi che nascono dai risultati dello studio di fattibilità realizzato in questo progetto e dalla natura del prototipo di servizio MUDE che viene descritto nel presente piano esecutivo; 5. Iniziativa europea Questo nuovo CT si rende possibile dato lo sviluppo avanzato del sistema comunale di edilizia, catasto e fiscalità di cui FED_FIS fa parte integrante. Il Comitato avrà linee di azioni, come le seguenti: diffusione in ambito europeo e presso la DG INFSO e la DG Politiche Regionali del sistema realizzato come una buona pratica italiana. Tale diffusione potrebbe comprendere la presentazione del progetto all egovernment Award Contest che premierà le migliori iniziative di egovernment nel biennio Inoltre, è prevista la partecipazione alla conferenza Europea EISCO 2010 degli enti locali e regionali sull egovernment e la Società dell Informazione, che si terrà a Bilbao a Maggio del 2010; studio di opportunità finanziarie a partire da eventuali progetti europei in ambito del programma di ricerca, del programma di competitività e innovazione e del programma Interreg; sinergie con progetti europei che hanno creato dei servizi di carattere transnazionale nell ambito edilizio e catastale, allo scopo di individuare eventuali collaborazioni. Il progetto prevede di attuare, per la realizzazione di alcune delle soluzioni previste, soprattutto per quanto riguarda servizi infrastrutturali di natura regionale ed interregionale, indirizzi progettuali che prevedono l adozione degli standard di cooperazione applicativa sviluppati nel progetto ICAR e nel rispetto delle regole tecniche del SPC. Dovranno quindi essere ricomprese le istanze tecniche necessarie per il riuso di quelle soluzioni di enti pilota/dispiegatori che operano in forma associata ( CSC come centro servizi condiviso ). Project Management Office ( PMO ) Il PMO supporta gli enti proponenti nella gestione del progetto unitario e dei rapporti con il DAR, anche ai fini della rendicontazione. Il PMO ha anche il compito di supportare il GTP ed i diversi Gruppi Tematici per le attività già elencate, anche ai fini della redazione del piano esecutivo. Il PMO cura la comunicazione interna del progetto e gestisce sia gli strumenti di supporto alla progettazione (repository della documentazione, ecc ) sia il sito web del progetto
13 Modello di partecipazione REGIONI/CISIS Cabina di Regia Unitaria ANCI UPI UNCEM COMUNE DI ROMA COMUNE DI BOLOGNA COMUNE D I TERNI Istituzioni partner fra cui: IFEL Agenzia Entrate Agenzia del territorio Trasporti(PRA) SOGEI Proponente Struttura centrale di progetto (struttura tecnica di gestione) ICAR/CISIS GTP PMO Tecnico 1 Tecnico 2 Tecnico 3 Tecnico n ANCI ENTI PARTECIPANTI: Comuni, Province, Comunità Montane, Regioni PUI PILOTA DISPIEGATORE RIUSATORE Modalità di partecipazione dei Comuni: SINGOLA ASSOCIATA Come previsto dalla convenzione fra gli enti, i Comuni proponenti affideranno all ANCI, mediante specifico accordo, le attività di coordinamento generale del progetto e della regia unitaria. L ANCI potrà operare direttamente o attraverso le sue società operative e comunque garantendo il coinvolgimento di UPI e di UNCEM. Di seguito, vengono rappresentati diversi organigrammi funzionali che forniscono una idea più precisa su come si intende espletare l attività decisionale e di management del progetto unitario: a) il primo è uno Schema Generale della Gestione del progetto unitario dove sono individuate le funzioni (e ruoli) di linea e quello in staff, la collaborazione a monte con i partner del progetto e quella a valle con gli enti interessati al riuso dei prodotti e metodi generati dal progetto unitario; b) il secondo rappresenta la composizione della Cabina di Regia Unitaria ed i rapporti di collaborazione al suo interno con le Regioni attraverso il CISIS (CINSEDO) e con le strutture preposte alla gestione del catasto e della fiscalità nazionale; c) il terzo rappresenta il funzionamento della Struttura Tecnica di Gestione
14 SCHEMA GENERALE DI GESTIONE ISTITUZIONI COINVOLTE CABINA DI REGIA (Coordinatore ANCI, UPI, UNCEM, Comune di Roma, Comune di Bologna, Comune di Terni, Comune di Fabbriche di Vallico) ENTI PER IL RIUSO Agenzia Entrate Agenzia Territorio Regioni DIT CNIPA Altri STRUTTURA DI GESTIONE Gestione FED_FIS ENTI PILOTA FED_FIS ENTI DISPIEGATORI FED_FIS Regioni Province Comunità Montane Unioni di Comuni ALI/CST Altri CABINA DI REGIA ELI_CAT-ELI_FIS-FED_FIS (Coordinamento, Indirizzo e Controllo) COORDINATORE (ANCI) AGENZIE CENTRALI CISIS UPI ANCI UNCEM ENTI PROPONENTI Comune di Bologna Comune di Terni Comune di Roma
15 STRUTTURA TECNICA DI GESTIONE GRUPPO TECNICO DI PROGETTAZIONE (GTP) (Tavolo di Coordinamento Operativo) SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO ( Esperti) PROJECT MANAGER (ANCI/ANCITEL) SEGRETERIA OPERATIVA (PMO e uffici Enti proponenti) COMITATI TEMATICI RISCOSSIONE E PAGAMENTI TRIBUTI E ALTRI SERVIZI COMUNALI COMITATO MUDE INIZIATIVA EUROPEA APPLICAZIONI DI SISTEMA E INTEGRAZIONI CARTOGRAFICHE GESTIONE DELLA FISCALITA Attori/Ruoli Per gli enti locali sono stati individuati i seguenti 4 ruoli. a) Proponente: Il soggetto proponente/capofila è l ente locale che ha sottoposto la proposta progettuale al Dipartimento Affari
16 Regionali in risposta all avviso. E formalmente responsabile dei risultati di progetto nei confronti del DAR ed è capofila dell aggregazione. Il proponente è anche ente pilota. b) Pilota : Ente che fa parte della struttura centrale di progetto, partecipa alla progettazione unitaria della soluzione, la sperimenta per primo nel proprio contesto e la mette a punto anche tenendo conto dei test effettuati dai dispiegatori della soluzione stessa. Può svolgere il ruolo di stazione appaltante per la realizzazione di prodotti del progetto. Le attività del pilota sono parzialmente finanziate dal progetto. c) Dispiegatore: Ente che supporta l ente pilota nella fase di realizzazione, partecipa alla progettazione di dettaglio di natura applicativa del tema specifico del/dei prodotto/i oggetto del pilotaggio, può partecipare anche alla progettazione unitaria. Ha il compito di installare le realizzazioni, provarne la stabilità e contribuire in modo sostanziale nel mettere a punto il modello di dispiegamento per favorire il riuso da parte degli altri enti aderenti. Il dispiegatore può essere un ente singolo o un organizzazione di enti associati (CST, Unioni di Comuni, Comunità Montane, ecc,). Partecipa attivamente nell ambito del coordinamento territoriale alla messa a punto del piano di riuso in ambito regionale e può svolgere anche una funzione di tutoraggio sugli enti che intendono installare la soluzione. Le attività del dispiegatore sono parzialmente finanziate dal progetto. d) Riusatore Ente che partecipa al progetto in quanto intende poter fruire delle soluzioni realizzate. Le attività di riuso non sono finanziate dal progetto, ma il riusatore potrebbe beneficiare di eventuali contributi regionali per l installazione e la messa in esercizio. e) Stazioni appaltanti Gli enti pilota individuati all interno dell aggregazione FED_FIS per l acquisizione dei prodotti/servizi d interesse al progetto unitario tramite procedura di appalto o altra modalità prevista dalla legge, come disciplinato dall accordo attuativo fra gli enti. Altri ruoli a) Partner: Sono partner del progetto le Amministrazioni Centrali, le Regioni, le Community Network e/o soggetti pubblici di livello regionale, i consorzi e le fondazioni degli enti locali, nonché gli Ordini professionali, coinvolti nell iniziativa e che sottoscrivono una qualsiasi forma di collaborazione a supporto di obiettivi e attività specifiche previste nel progetto
17 Modello di spesa Attraverso la convenzione FED_FIS e l accordo attuativo per la gestione condivisa del progetto unitario fra gli enti sono state definite le regole di compartecipazione al progetto. Ciascun ente compartecipante ha preso atto che la spesa progettuale è distinta in spesa condivisa ed in spesa di localizzazione. Si intende per spesa condivisa quella di interesse unitario di progetto, da condividere con tutti i compartecipanti secondo il dettaglio delle attività e il piano di lavoro contenuti nel Piano esecutivo. In via generale comprende: a) la spesa per il funzionamento della CRUP per le attività di indirizzo, controllo e coordinamento strategico del progetto e del suo posizionamento all interno del programma Elisa nel suo complesso e per la comunicazione strategica di progetto; b) la spesa per l attività di coordinamento generale di progetto, l attività di supporto al proponente nella gestione dei rapporti con il DAR e con i livelli istituzionali centrali coinvolti nel progetto; c) la spesa per l attività di gestione organizzativa del progetto; d) il supporto addizionale all ente proponente ed alle strutture di gestione (GTP e PMO) da parte di esperti di alto profilo in sede di progettazione e realizzazione dell attività del progetto unitario, oppure di rendicontazione e/o per l espletamento di procedure tecnico e/o amministrative che richiedono di profili particolari (per esempio, in sede di monitoraggio); e) la spesa per attività inerenti i compiti e impegni specifici del Proponente, quali: la presentazione della proposta progettuale, il Piano esecutivo, il Piano di monitoraggio, la stipula della Convenzione con il DAR e conseguenti rapporti per verifica e controllo dello svolgimento delle attività, i rapporti con gli Enti e la ridistribuzione agli stessi del finanziamento. Questa spesa è direttamente amministrata e gestita dal proponente; f) la spesa relativa alla progettazione comune e alla realizzazione di componenti che possono essere sviluppate congiuntamente da più compartecipanti. Questa spesa è direttamente gestita e impegnata dagli Enti compartecipanti con il ruolo di stazioni appaltanti secondo le attività da svolgere nel progetto e assegnate direttamente. La spesa condivisa di cui ai punti precedenti a), b) c) e d) sarà oggetto di uno specifico accordo tra il Comune proponente e l ANCI, già richiamato all Art 5 della Convenzione stipulata tra gli Enti FED_FIS. In relazione al punto d), va anche specificato che gli enti partecipanti a FED-FIS, in accordo con il GTP, allo scopo di garantire il necessario e continuo supporto alla struttura tecnica di gestione ed al Project Management Office, hanno deciso di individuare uno staff di esperti tecnici. In particolare, sono state individuate quattro aree in cui gli specialisti di settore dovranno fornire un contributo: - tematiche fiscali e catastali sotto il profilo informatico applicativo e della privacy; - tematiche di integrazione di sistemi, architetture e moduli; - metodologie da eseguire per il deployment dei prodotti/servizi di FED_FIS nei piccoli comuni; - tematiche organizzative, giuridiche ed economiche relative allo sviluppo della Comunità elisiana
18 Le modalità operative verranno definite dagli Enti Proponenti con il Project Management Office, in modo che sia quest ultimo a conferire i relativi incarichi e supervisionare nello specifico il lavoro svolto dai suddetti esperti. La spesa condivisa di cui al precedente punto e) è direttamente amministrata e gestita dall ente proponente. A tale fine, gli è stata assegnata dai partecipanti al progetto unitario una quota di euro (2% dell intero finanziamento del DAR). La spesa condivisa di cui al precedente punto f), è stata affidata tramite l accordo attuativo di progetto e nel rispetto del Piano esecutivo, agli enti pilota che fungeranno da stazione appaltanti. L Ente Pilota/Appaltante opererà nel rispetto delle proprie discipline amministrative e del proprio regolamento di spesa, ma con il vincolo che il capitolato tecnico dell oggetto di appalto sia approvato dal Gruppo Tecnico di Progetto, condiviso da tutti gli enti secondo il modello di partecipazione, a garanzia che la realizzazione sia coerente con le restanti componenti di progetto. Si intende, invece, per spesa di localizzazione quella di dispiegamento presso gli Enti pilota e dispiegatori. In via generale comprende: le attività connesse all acquisizione di componenti in licenza d uso, alla installazione delle soluzioni realizzate, alle integrazioni con il back office, ai test e messa a punto del sistema che, una volta collaudato, potrà essere dispiegato su tutti gli enti che sono interessati al riuso. I compartecipanti, piloti e dispiegatori, si sono impegnati a garantire al comune proponente, la realizzazione della spesa necessaria e di loro competenza assicurando il proprio co-finanziamento. Ciascun compartecipante è inoltre unico responsabile della documentazione comprovante la coerenza e la legittimità degli importi di spesa impegnati e destinati alla realizzazione della spesa di progetto; in questo senso ciascun ente adotta ogni utile misura organizzativa al fine di consentire al Proponente di poter disporre, in ogni momento, delle informazioni inerenti le spese e le attività del progetto. Ciascun ente partecipante potrà infine fruire di contributi di sponsor locali inerenti le attività di progetto, previa valutazione della CRUP
19 4. Analisi dei singoli contesti locali dei Piloti di progetto In questo capitolo viene fornita una visione dello specifico scenario di contesto relativo a ciascun Pilota, fornendo un indicazione di massima di come ciascun Ente intenda partecipare operativamente al progetto per la realizzazione dei deliverables di propria competenza. Comune di Roma In attuazione della Deliberazione della G.C. n. 884/2003, Indirizzi programmatici per la semplificazione dei pagamenti richiesti ai cittadini e per l innovazione dei sistemi di riscossione e rendicontazione delle entrate comunali, il Comune di Roma ha in questi anni lavorato per la promozione e lo sviluppo dei servizi interattivi presenti nel portale istituzionale ( Roma Tributi, Roma Multe e Roma Pagamenti) e dei diversi canali di pagamento a disposizione dell utente al fine di ampliare la platea dei cittadini che usufruiscono dei servizi innovativi. Tali iniziative si inquadrano in un processo di attivazione generalizzata di strumenti diversificati, multicanale e a basso costo per il cittadino a supporto della riscossione diretta di tutte le entrate comunali. In tale contesto sono stati sviluppati servizi web-oriented di informazione e di riscossione su internet, con cui i cittadini, identificati al portale del Comune di Roma, possono oggi consultare la propria posizione, presentare comunicazioni on line ed effettuare il pagamento delle maggiori entrate comunali (ICI, Cosap, Icp, Sanzioni amministrative, Quote scolastiche). Il sistema integrato RomaPagamenti Il sistema integrato Roma Pagamenti è entrato in produzione nel 2005 come modulo a valore aggiunto dei sistemi tributari di trasmissione dati on-line. Pensato inizialmente come sistema di pagamento esclusivamente on-line, si è successivamente evoluto in una rete che permette di pagare entrate tributarie ed extratributarie tramite più canali alternativi. RomaPagamenti è nato come un sistema in diretta relazione con le banche dati di area, ricevendo i dati per l effettuazione del pagamento ed inviando i dati a pagamento eseguito. Il sistema di dialogo è basato su web services che garantiscono, pertanto, un meccanismo di aggiornamento in tempo reale e la possibilità di dialogo con qualsiasi sistema. L attuale sistema in uso al Comune di Roma è un sistema misto di pagamento con strumenti diversificati (carta di credito, bancomat, home banking, rid on line Rid, banco posta, post@pay) che coinvolge come intermediatori finanziari Poste Italiane, Monte dei Paschi di Siena e SIA-SSB/TSP quale regolatore dei rapporti con il mondo bancario e para bancario (es. Sisal). Attraverso il sistema integrato RomaPagamenti è possibile pagare tutti i servizi scolastici (refezione, nidi, trasporto); le contravvenzioni al codice della strada elevate da Polizia Municipale ed Ausiliari del traffico; l ICI ordinaria; le violazioni ICI; le sanzioni ICI; avvisi di accertamenti ICI; COSAP (canone occupazione suolo pubblico) e CIP (canone iniziative pubblicitarie); assolvere in maniera virtuale l imposta di bollo. Gli intermediari finanziari, all inizio, erano esclusivamente Poste Italiane e Banca Monte dei Paschi di Siena con cui è stata stipulata una convenzione specifica per l apertura di un conto corrente bancario commerciale necessario quale riferimento per le negoziazioni on-line. Successivamente, anche in presenza di nuove esigenze manifestate dai cittadini, si è messo in produzione
20 sempre attestato sul sistema Roma Pagamenti il pagamento attraverso casse automatiche ( totem ) per mezzo del bancomat. Le limitazioni di importo dovute all utilizzo di carte di credito e bancomat, hanno spinto l Amministrazione a cercare ulteriori nuove strade per poter ampliare l utilizzo da parte dei cittadini dei sistemi di pagamento alternativi. In tale prospettiva il Comune di Roma ha avviato una sperimentazione stipulando una convenzione con SIA- SSB, azienda leader nella progettazione e gestione dei servizi self service in modalità multicanale, e la Società TSP Tecnologie e Servizi per il Pubblico s.r.l. ( Società del gruppo SIA-SSB ) per la fornitura di un Gateway multicanale e multiservizi che consentisse, tramite Roma Pagamenti, in connessione con le banche dati dei servizi di riferimento, la gestione integrata dei pagamenti e la cooperazione applicativa tra le varie reti di accettazione esistenti e gli specifici sistemi di area al fine di normalizzare le informazioni provenienti dalle diverse reti di terzi verso il Comune e di avere conferma, in tempo reale, dell avvenuto pagamento del servizio. Questo ha consentito: nell anno 2007 di mettere in produzione un sistema di pagamento tramite addebito in conto corrente per tutti i cittadini possessori di conto corrente bancario (RID on-line, Best pratice della PA) attraverso una procedura esclusivamente on-line a disposizione sul sistema RomaPagamenti; nel corso del 2008 di mettere in produzione un servizio di pagamento attraverso gli sportelli bancomat ( ATM ) del Gruppo Monte dei Paschi di Siena. Si sottolinea come l attivazione del servizio di pagamento tramite gli ATM rientra in una nuova strategia di sviluppo multi canale dei servizi innovativi di pagamento che va nella direzione di superare la visione internetcentrica dell innovazione, in considerazione del fatto che diverse fasce di popolazione non sono ancora in grado di servirsi della rete. Per quanto riguarda gli ultimi sviluppi realizzati è stata sottoscritta una nuova convenzione con Sisal Holding Finanziaria per avviare la sperimentazione del pagamento, tramite il Gateway multicanale, del Canone di Occupazione Suolo Pubblico (di seguito indicato come COSAP) e del Canone Iniziative Pubblicitarie (di seguito indicato come CIP già ICP), riservandosi la facoltà di ampliarla ad eventuali ulteriori servizi di pagamento da mettere a disposizione dei cittadini. Nell ambito dell attività di sviluppo del Portale dei Pagamenti del Comune di Roma si è ravvisata la necessità, di concerto con la Ragioneria Generale, di implementare il sistema multicanale con un modulo che permetta una più efficiente gestione contabile dei pagamenti on line. La realizzazione di tale modulo ha lo scopo di facilitare la rendicontazione e regolarizzazione in bilancio dei pagamenti nell attuale fase di sviluppo che vede l avvio della graduale messa a disposizione della piattaforma dei pagamenti ad altre strutture dell Amministrazione responsabili di entrate. Nel breve/medio termine è prevista l attivazione di servizi di pagamento relativi ai settori delle attività produttive e dell attuazione degli strumenti urbanistici ( concessioni edilizie ). Nell evoluzione delle strategie del Comune di Roma nella gestione delle entrate, si è sviluppato un sistema (Sistema Integrato Riscossione) di gestione totale delle entrate comunali che consente non solo la gestione dei crediti strutturati (emissione di atti per pagamenti,ecc.), ma anche la creazione di quelli che vengono definiti crediti di cassa, cioè di tutti i pagamenti spontanei che ogni singolo cittadino si può trovare a dover eseguire. Inoltre SIR consente di seguire nel tempo il credito che l Amministrazione vanta, e che può evolvere
21 in ruolo o riscossione coattiva. SIR è strutturato per contenere tutti i dati necessari alla rendicontazione finanziaria ed alla rendicontazione di bilancio (dati di bilancio attribuiti ad ogni singolo cittadino per ogni singolo debito, ecc.). Rispetto alla Piattaforma Multicanale dei Pagamenti denominata PAGO, la cui realizzazione è prevista nell ambito del progetto FED FIS, il Comune di Roma si occuperà, quale stazione appaltante, dello sviluppo del prodotto già esistente ( Roma Pagamenti ) prevedendo gli interventi evolutivi necessari per assicurare una piena compliancy al modello di dominio ELISA, che a partire da quanto consolidato in sede di progettazione di ELI-CAT/ELI-FIS costituisce lo standard di riferimento per le realizzazioni previste da FED FIS. La Piattaforma Multicanale dei Pagamenti dovrà strettamente integrarsi nell architettura applicativa dei progetti già in corso di attuazione ( ELI-FIS ed ELI-CAT ) che prevedono la realizzazione, tra gli altri, di strumenti quali l Anagrafe Comunale degli Immobili, dei Soggetti/Oggetti/Relazioni che rappresentano insieme al RISCO il sistema integrato dei sistemi di area centrali ( che dialogano con i sistemi di area periferici ad esempio attività produttive, concessioni edilizie ect ) coinvolti nel ciclo costruzione del debito, accertamento, riscossione e rendicontazione. In questo senso il Comune di Roma ha già avviato piani di sviluppo per la realizzazione del circuito sopra descritto in termini di cooperazione ed integrazione tra sistemi di area centrali dotandosi del citato Sistema Informativo della Riscossione ( in corso di popolamento ) e di un Anagrafe Comunale dei Soggetti per l individuazione univoca dei soggetti debitori. In questo senso RomaPagamenti è già stata pensata per operare in stretta integrazione con SIR anche se attualmente dialoga ancora direttamente con le banche dati di area che a loro volta si interfacciano con SIR. Pertanto nell ambito del progetto FED FIS, partendo dalla piattaforma dei pagamenti già in uso nel Comune di Roma, si intende portare a compimento, in termini di progettazione e di realizzazione, l evoluzione del sistema multicanale ridisegnando un architettura generale dei servizi di pagamento e dei flussi di comunicazione fra i diversi sistemi di area che consenta l integrazione ed il riuso degli applicativi esistenti e da realizzare e la necessaria integrazione di basi dati informative eterogenee ( cooperazione applicativa, servizi SOA, servizi ASP ) realizzata tramite componenti basati su interfacce standard. Comune di Pesaro e Provincia Il Comune di Pesaro e la Provincia di Pesaro Urbino sono in fase di dispiegamento di un progetto di integrazione tra dati di cartografia digitale e database gestionali alfanumerici. Questo progetto si fonda su impostazioni metodologiche e persegue obiettivi allineati a quanto previsto dal progetto ELI-CAT. Il progetto è stato avviato a partire dai primi mesi del 2006 con obiettivi di sperimentazione e prototipizzazione, i risultati positivi hanno portato all attivazione di del progetto denominato BDU Base Dati Unificata. Il Comune disponeva di una cartografia digitale contenente il grafo stradale e la numerazione civica georeferenziata che consentiva la collocazione sul territorio dei DB alfanumerici (anagrafe, Tributi,ecc) con estrema precisione ed elevata correlazione fra oggetti territoriali e informazioni alfanumeriche. Per la gestione e l aggiornamento di tali informazioni cartografiche si è anche operata una profonda revisione organizzativa istituendo una nuova Unità Operativa denominata Basi Territoriali e Statistica, all interno del Servizio Catasto, e ponendo in capo ad essa le competenze relative alla gestione della toponomastica e attribuzione della
Programma Enti Locali Innovazione di Sistema. Piano Esecutivo. Progetto FED-FIS CATASTO E FISCALITA
Programma Enti Locali Innovazione di Sistema Piano Esecutivo Progetto FED-FIS CATASTO E FISCALITA Gestione digitale integrata dei servizi locali in materia fiscale e catastale mediante modelli di cooperazione
DettagliCatasto e tributi. L adesione al progetto ELISA
Catasto e tributi. L adesione al progetto ELISA Giovanni Tarizzo Regione Piemonte Settore Tributi Inquadramento La Costituzione nel riformato Titolo V pone come obiettivo quello di realizzare una compiuta
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)
PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO
DettagliGli indicatori per la misurazione e la valutazione. Scheda buone pratiche, Comune di Roma Maggio 2014
Gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dei servizi nelle Grandi Città Scheda buone pratiche, Comune di Roma Maggio 2014 Workshop di Fase B. Gli indicatori per la misurazione
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliAvviso per la realizzazione dei progetti di riuso
Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso IL PRESIDENTE Premesso che: - per progetti cofinanziati dal primo avviso di e-government, si intendono i progetti riportati negli allegati A e B del decreto
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliCo.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali
Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL
DettagliIl giorno del mese di dell'anno 2009 in., presso la sede del, sito in. Via..., sono presenti:
LOGO P.O.R.E. LOGO AFFIDATARIO Convenzione per il finanziamento del Progetto denominato. selezionato dal Dipartimento per gli Affari Regionali nell'ambito del piano di finanziamenti di cui al Fondo per
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliCapitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile
Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano
DettagliDIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO
DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliREGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI
REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTA DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI Sommario Art. 1 - Principi, finalità, e oggetto...3 Art. 2 -
DettagliIL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D
Asm Rovigo PROGETTO TECNICO IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D PRESENTATO DA INDICE 1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO... 3 2. LA DETERMINAZIONE
DettagliEquitalia spa Equitalia è una società per azioni, a totale capitale pubblico (51% Agenzia delle entrate, 49% Inps), incaricata dell attività di riscossione nazionale dei tributi. Il suo fine è di contribuire
DettagliREGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO
REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In
Dettaglisubappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA ALLA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA MONITORAGGIO INVESTIMENTI
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliAlla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente
Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia
DettagliDELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014
Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
Dettaglil Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;
SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici
DettagliPremesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):
CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliREGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE
Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,
DettagliPROGETTO PER L INTERCONNESSIONE E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA LE STRUTTURE INFORMATIVE PIEMONTESI
PROGETTO PER L INTERCONNESSIONE E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA LE STRUTTURE INFORMATIVE PIEMONTESI Regione Piemonte Comunicazione Istituzionale della Giunta Regionale Direttore: Roberto Moisio
DettagliArchitettura del sistema
18/06/15 I N D I C E 1 INTRODUZIONE... 2 2 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI... 2 3 PROGETTO DI MASSIMA... 3 3.1 REQUISITI DELLA SOLUZIONE... 4 4 LA SOLUZIONE... 4 4.1 IL NUCLEO CENTRALE... 5 4.1.1 La gestione
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliAllegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015
Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (AI SENSI DELL ARTICOLO
DettagliRegistro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO
Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliPiano Esecutivo. Progetto ELI-FIS CATASTO E FISCALITA
Programma Enti Locali Innovazione di Sistema Piano Esecutivo Progetto ELI-FIS CATASTO E FISCALITA Gestione digitale integrata dei servizi locali in materia fiscale e catastale mediante modelli di cooperazione
DettagliPROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente
PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente BANDO PER IL SOSTEGNO DI PROGETTI PER LA SOSTENIBILITA AMBIENTALE 1. Oggetto e finalità L Assessorato all Ambiente
DettagliGi obiettivi del progetto, già richiamati nel testo della convenzione, sono riportati di seguito in forma sintetica:
ALLEGATO A 1. Inquadramento PROPOSTA PROGETTUALE Il progetto ha come obiettivo principale la definizione ed esecuzione di tutte le attività necessarie alla costituzione del RUC (Registro Unico dei Controlli)
DettagliPOLITICA DI COESIONE 2014-2020
INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo
DettagliPROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia
PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliIl Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015
Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 Adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 in data 09 maggio 2011 1 1. OGGETTO E OBIETTIVI La trasparenza consiste nella
Dettagli84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169
84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno
DettagliDirezione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE
IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata
DettagliPiano di Sviluppo Competenze
Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,
DettagliProgramma Enti Locali Innovazione di Sistema Piano Esecutivo Progetto ELI-FIS CATASTO E FISCALITA Gestione digitale integrata dei servizi locali in materia fiscale e catastale mediante modelli di cooperazione
DettagliSUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente
Procedura guidata per l inserimento della domanda Consultazione diretta, da parte dell utente, dello stato delle sue richieste Ricezione PEC, protocollazione automatica in entrata e avviamento del procedimento
DettagliAVVISO n.01/2011: Procedura comparativa per il conferimento di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per un profilo senior
AVVISO n.01/2011: Procedura comparativa per il conferimento di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per un profilo senior di Esperto in gestione e valutazione di progetti ICT delle Amministrazioni
DettagliAssistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei
Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei sistemi informativi di monitoraggio della Regione Azioni di miglioramento:
DettagliBANDO. Progetti di formazione per il volontariato
BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione
DettagliRISOLUZIONE N.15/E QUESITO
RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio
DettagliRICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP
RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP 1 RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP L articolo 7, comma 4, del d.l. n. 187/2010 ha sostituito il comma 5 dell articolo 3 stabilendo che, ai fini della
DettagliCONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO
CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata
DettagliPEC per i professionisti. Roma, 1 dicembre 2009
PEC per i professionisti Roma, 1 dicembre 2009 La posta elettronica certificata (PEC) è uno strumento che permette di dare a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con
DettagliALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA
ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione
DettagliREGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce
DettagliSCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra
Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc
DettagliDirezione Regionale. il Comune di, con sede in, Via C.F., legalmente rappresentato da, nella sua qualità di, giusta delibera n. del.
TS/CS (SC) Direzione Regionale CONVENZIONE TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE E IL COMUNE DI PER IL PAGAMENTO DELLA TASSA/CANONE PER L OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE, DELLE SANZIONI E DEGLI INTERESSI
DettagliModifiche e Integrazioni al D. Lgs. 118/2011 inerenti l introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Regioni
Modifiche e Integrazioni al D. Lgs. 118/2011 inerenti l introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Regioni ROBERTA SCOLA Staff e Affari Giuridici della Direzione Centrale Risorse Strumentali,
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI
DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1
DettagliPreso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;
Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliManuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI
Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture
DettagliI modelli cooperativi per la fruizione del dato geografico : la Cooperazione Applicativa quale strumento di integrazione e cooperazione istituzionale
I modelli cooperativi per la fruizione del dato geografico : la Cooperazione Applicativa quale strumento di integrazione e cooperazione istituzionale ASITA Bari 2 dicembre 2009 Lucia Pasetti www.cartografia.regione.liguria.it
DettagliPROTOCOLLO D INTESA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI
PROTOCOLLO D INTESA TRA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI Per l installazione, il monitoraggio, il controllo e la razionalizzazione degli impianti di stazioni radio base Vista la legge del 22 febbraio
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliREGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE
REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina
DettagliLe politiche del Governo per lo sviluppo dell uso dell ITC nella Pubblica Amministrazione Locale
Le politiche del Governo per lo sviluppo dell uso dell ITC nella Pubblica Amministrazione Locale A. Pesaro 19 Giugno 2003 Le politiche del Governo per lo sviluppo dell uso dell ITC nella Pubblica Amministrazione
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliLe fattispecie di riuso
Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché
DettagliBANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015
BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare
DettagliIL PROGETTO DATA BASE TOPOGRAFICO DELLA PROVINCIA DI SONDRIO Sondrio 21 dicembre 2010
IL PROGETTO DATA BASE TOPOGRAFICO DELLA PROVINCIA DI SONDRIO Sondrio 21 dicembre 2010 GLI STRUMENTI FONDAMENTALI DI GOVERNO DEL TERRITORIO LR 12/2005 Art. 3 SITI Art. 4 VAS Art. 5 OSSERVATORIO PERMANENTE
DettagliProvincia- Revisione della disciplina delle funzioni
Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliREGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE
COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
Presidenza del Consiglio dei Ministri CONFERENZA UNIFICATA (ex art. 8 del D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281) SEDUTA DEL 2 MARZO 2000 Repertorio Atti n. 221 del 2 marzo 2000 Oggetto: Accordo tra Governo, regioni,
DettagliManuale d uso del Sistema di e-procurement
Manuale d uso del Sistema di e-procurement Guida all utilizzo del servizio di generazione e trasmissione delle Fatture Elettroniche sul Portale Acquisti in Rete Data ultimo aggiornamento: 03/06/2014 Pagina
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa
Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi
DettagliCOMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo
COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001
ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 METODOLOGIA PERMANENTE PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEI RISULTATI DEI DIPENDENTI GENERALMENTE CONSIDERATI CUI NON SIANO STATI CONFERITI
DettagliGestione diretta: I programmi comunitari
Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI
DettagliAllegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI.
Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI. 1. BENEFICIARI Potranno accedere ai finanziamenti a sostegno dei processi
DettagliLa contabilità economico-patrimoniale ed analitica nei Consorzi di Bonifica. Relatore: Gaetano Marini
La contabilità economico-patrimoniale ed analitica nei Consorzi di Bonifica Relatore: Gaetano Marini Conferenza organizzativa A.N.B.I. Alghero 8, 9, 10 Maggio 2013 PROGETTO Nell ambito delle procedure
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ
Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL NETWORK AGENZIA PER L INNOVAZIONE. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL NETWORK AGENZIA PER L INNOVAZIONE Art. 1 Finalità 1. E costituito il Network-Agenzia per l Innovazione per accrescere professionalità e capacità di intervento degli
DettagliFattura Elettronica. Flusso dati
Fattura Elettronica Flusso dati Operatori economici * Intermediari SdI Intermediario della P.A. Amministrazione degli operatori economici (Sistema di Interscambio) (Applicativo SICOGE) Fase di emissione
DettagliAgenzia della Regione Autonoma della Sardegna per le Entrate - ARASE
Agenzia della Regione Autonoma della Sardegna per le Entrate - ARASE Via XXIX Novembre 23, 09123 Cagliari Tel 070/6068066 fax 070/6068017 agenziaentrate@regione.sardegna.it Chi Siamo L ARASE è stata istituita
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
DettagliSOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi
Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni
Dettagli