LA MORFOLOGIA DEI GRUPPI AZIENDALI
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- Lucio Marco Lamberti
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1 LA MORFOLOGIA DEI GRUPPI AZIENDALI
2 INDICE Le tipologie di gruppo Le strutture dei gruppi
3 LE TIPOLOGIE DI GRUPPI I gruppi aziendali possono essere classificati in relazione a diverse variabili prese come riferimento (dimensione, natura del soggetto dominante, area geografica di operatività, ecc.. Variabile osservata Dimensione Natura della capogruppo Area geografica di operatività Tipologia di gruppo Gruppi piccoli, medi e grandi Gruppi pubblici e privati Gruppi locali, nazionali, internazionali, multinazionali e globali Struttura Grado di integrazione tra le diverse aziende Tipo di attività della capogruppo Grado di complementarità tecnico-operativa tra le diverse aziende Grado di complementarità tecnico-operativa tra le diverse aziende e comportamento direzionale della capogruppo Gruppi a struttura semplice, a struttura complessa e a catena Gruppi orizzontali, verticali e conglomerati Gruppi con holding pura e con holding mista Gruppi finanziari, economici (industriali) e misti Gruppi strategici, finanziari, patrimoniali e formali Grado di integrazione strategica del gruppo Gruppi patrimoniali, finanziari, industriali e imprenditoriali Grado di apertura della proprietà Quotazione in borsa Gruppi padronali, manageriali e consociativi Gruppi quotati e non quotati Le diverse caratterizzazioni (forme ideali) devono essere interpretate in maniera congiunta qualora lo stesso gruppo appartenga, contemporaneamente, a più di una categorie
4 LE TIPOLOGIE DI GRUPPI GRUPPI PICCOLI, MEDI E GRANDI Tale caratterizzazione avviene sulla base di una valutazione congiunta di parametri: Strutturali numero di dipendenti, potenzialità produttiva, capitale investito nella gestione, all entità dei mezzi finanziari di proprietà e di credito a disposizione ) Funzionali fatturato, o volume d affari, valore aggiunto, costi d esercizio, reddito di periodo Relazionali capacità a permanere sul mercato e di influire sulle variabili esterne (quota di mercato e prezzi di vendita) La caratterizzazione risulta non univoca per due ragioni CAUSA ENDOGENA riconducibile al fatto che la dimensione, essendo legata alle condizioni interne di gestione, risulta vincolata ad una serie di variabili fra loro interdipendenti CAUSA ESOGENA connessa alle caratteristiche dei mercati di riferimento che non sono sempre confrontabili
5 LE TIPOLOGIE DI GRUPPI GRUPPI PUBBLICI E PRIVATI Si guarda non alla natura giuridica del soggetto dominante (la società capogruppo), ma alla causa che genera l iniziativa ed alla sua finalità GRUPPO PUBBLICO sorge per iniziativa (o viene acquisito da parte) di una o più aziende pubbliche e viene gestito per il perseguimento di finalità pubbliche GRUPPO PRIVATO connessa alle caratteristiche dei mercati di riferimento che non sono sempre confrontabili
6 LE TIPOLOGIE DI GRUPPI GRUPPI LOCALI, NAZIONALI, INTERNAZIONALI, MULTINAZIONALI E GLOBALI Si guarda all area geografica servita dall insieme delle aziende formanti il gruppo AREE GEOGRAFICA DI OPERATIVITÀ Comuni, provincie, regioni Intero paese Alcuni paesi dello stesso continente Continentale o pluricontinentale In tutti i continenti FORMA Gruppi locali Gruppi nazionali Gruppi internazionali Gruppi multinazionali Gruppi globali CARATTERI Normalmente di piccola dimensione, godono di una forte presenza sul territorio di appartenenza dove, anzi, più piccolo questo è, maggiore è l importanza e l influenza che il gruppo riesce ad assumere per il territorio stesso Spesso spersonalizzati mantengono comunque una propria identità anche se sono cittadini di diversi Paesi
7 LE TIPOLOGIE DI GRUPPI GRUPPI A STRUTTURA SEMPLICE, COMPLESSA E A CATENA Sotto il profilo della struttura, i gruppi possono essere distinti in tre diverse tipologie: gruppi a struttura semplice gruppi a struttura complessa e gruppi a catena Data la complessità dell argomento, se ne rinvia la trattazione più avanti
8 LE TIPOLOGIE DI GRUPPI GRUPPI ORIZZONTALI, VERTICALI E CONGLOMERATI Classificati in base al tipo di integrazione tra le aziende facenti parte dell aggregazione INTEGRAZIONE TRA LE ATTIVITÀ FORMA CARATTERI Tutte le aziende coinvolte appartengono al medesimo settore produttivo e svolgono attività analoghe se non addirittura identiche Le diverse aziende, pur operando all interno del medesimo settore (o, al limite, in settori diversi ma affini), coprono fasi successive (a monte o a valle) di un più generale processo produttivo Le diverse aziende operano in settori diversificati Gruppi orizzontali Gruppi verticali Gruppi conglomerati Godono dei vantaggi tipici della grande dimensione (maggior peso specifico rispetto a quello delle singole unità, economie di scala e di scopo ) Possono razionalizzare le diverse fasi operative, sfruttare in maniera efficiente i fattori ed i servizi comuni, ridurre le incertezze ed i rischi tipici del mercato, ottenere una maggiore adattabilità al mercato, ecc. Si caratterizzano per la diversificazione produttiva ed il conseguente frazionamento dei rischi venivano infatti ad unirsi alla flessibilità della struttura aziendale di gruppo
9 LE TIPOLOGIE DI GRUPPI GRUPPI CON HOLDING PURA E CON HOLDING MISTA Ci si riferisce alla tipologia di attività svolta dalla capogruppo (holding) HOLDING PURA non svolge alcuna attività operativa, ma si limita alla sola attività finanziaria di gestione delle partecipazioni azionarie HOLDING MISTA accanto alla gestione delle partecipazioni nelle altre aziende, svolge anche attività operativa funge esclusivamente da guida e coordinamento delle aziende partecipanti e non è dotata di alcuna struttura operativa Holding finanziaria oltre a fungere da guida e coordinamento delle aziende partecipanti è dotata di una propria struttura operativa Holding industriale
10 LE TIPOLOGIE DI GRUPPI GRUPPI FINANZIARI, ECONOMICI (INDUSTRIALI) E MISTI Definiti a seconda del livello di complementarità operativa tra le diverse aziende del gruppo GRUPPI FINANZIARI le società svolgono attività tra loro talmente differenti tra le quali è impossibile instaurare una qualsiasi forma di collaborazione operativa GRUPPI ECONOMICI le società svolgono attività uguale, affine o complementare tanto da rendere possibili processi di integrazione orizzontale o verticale presentano il vantaggio di consentire il frazionamento dei rischi tendono ad essere stabili e consentono di ottenere economie di scala/specializzazione Nella realtà operativa è difficile riscontrare un gruppo finanziario puro: la possibilità di realizzare un minimo di interazione operativa porta a parlare di gruppi misti, ovvero di gruppi per i quali, pur riscontrando un eterogeneità di fondo, è possibile individuare delle linee di omogeneità tra sottogruppi di aziende
11 LE TIPOLOGIE DI GRUPPI GRUPPI PATRIMONIALI, FINANZIARI, INDUSTRIALI E IMPRENDITORIALI Così definiti in funzione il grado di complementarità tecnico-operativa tra le diverse aziende e il comportamento direzionale posto in essere dalla capogruppo LIVELLO DI INTEGRAZIONE STRATEGICA Basso Medio-basso Medio-Alto Alto FORMA Gruppi patrimoniali Gruppi finanziari Gruppi industriali Gruppi imprenditoriali ATTIVITÀ DELLA Si limita infatti ad acquistare e vendere le partecipazioni di controllo detenute sulla base di un giudizio di pura convenienza economica, senza intervenire minimamente nella gestione delle singole unità o nella nomina dei rispettivi consigli di amministrazione Condiziona, anche, l attività di investimento e di finanziamento delle aziende controllate, interviene nella nomina e nella revoca dei componenti dei singoli CdA, controlla la politica dei dividendi e interviene nelle decisioni di finanziamento e nella formazione del budget. Interviene direttamente, anche, nella gestione strategica delle singole unità dell aggregazione individuando le aree di business e le strategie competitive di ciascuna di esse Gestisce le diverse controllate in modo integrato mediante strutture di pianificazione strategica e di controllo totalmente accentrate, come se si trattasse di un unica azienda conglomerale. Più elevato risulta il grado di integrazione strategica più si innalza il rischio che, in presenza di conflitti di interessi tra la capogruppo e le singole unità, queste ultime possano venire sacrificate in vista del raggiungimento di un interesse superiore, ovvero di gruppo.
12 LE TIPOLOGIE DI GRUPPI GRUPPI PATRIMONIALI, FINANZIARI, FORMALI E STRATEGICI Definiti a seconda del livello di integrazione strategica tra le diverse aziende del gruppo, ovvero in funzione dell intensità e l estensione dell intervento della capogruppo nella relativa conduzione (approfondimento della suddivisione precedente) LIVELLO DI INTEGRAZIONE STRATEGICA Basso COMPORTAMENTO DIREZIONALE Frazionato FORMA Gruppi patrimoniali Basso Unitario Gruppi finanziari Alto Frazionato Gruppi formali Alto Unitario Gruppi strategici N.B. I gruppi patrimoniali e quelli formali non sono gruppi in senso stretto perché non esercitano la prerogativa della direzione unitaria
13 LE TIPOLOGIE DI GRUPPI GRUPPI PADRONALI, MANAGERIALI E CONSOCIATIVI Classificati in relazione al grado di apertura della proprietà del gruppo GRADO DI APERTURA Molto Basso Molto alto Media FORMA Gruppi padronali Gruppi manageriali Gruppi consociativi ATTIVITÀ DELLA Il soggetto di vertice è una persona fisica ben definita o una cerchia ristretta e ben identificata di individui, spesso di una stessa famiglia, che quindi domina il gruppo nel suo complesso, intervenendo direttamente nell attività di gestione e di coordinamento del gruppo stesso Il soggetto economico coincide con gli amministratori della società capogruppo ovvero con coloro che esercitano concretamente il potere di governo, che in questo caso si estende anche all attività di conduzione e coordinamento dell intero gruppo data la polverizzazione della proprietà e la difficoltà di individuare una compagine azionaria di comando. Presenza di una proprietà aperta e estremamente frazionata, al pari delle public company, unitamente ad un nucleo ristretto di azionisti che detengono una quota rilevante del capitale sociale: il cosiddetto nocciolo duro cosiddetto in quanto tende a rimanere stabile nel tempo, come nei gruppi padronali, ed è normalmente rappresentato da enti pubblici, banche, investitori istituzionali e, talvolta, da dipendenti
14 LE TIPOLOGIE DI GRUPPI GRUPPI QUOTATI E NON QUOTATI Classificati in relazione alla presenza nel gruppo una o più aziende quotate in borsa VANTAGGI Possibilità di un migliore accesso al mercato dei capitali quotando solo una o alcune aziende dell aggregato e conservando in modo pieno il controllo SVANTAGGI Maggiori obblighi: ampliamento dell area di consolidamento, adozione dei principi contabili internazionali, redazione delle relazioni trimestrali e semestrali, certificazione del bilancio, altre informazioni da fornire alla CONSOB
15 LE STRUTTURE DEI GRUPPI GRUPPI A STRUTTURA SEMPLICE, A STRUTTURA COMPLESSA E A CATENA Sotto il profilo della struttura partecipativa esistente tra le società i gruppi possono essere distinti in tre diverse tipologie RAPPORTO PARTECIPATIVO FORMA Diretto Gruppi a struttura semplice Indiretto Reciproco (bilaterali e multilaterali) Gruppi a struttura complessa Gruppi a catena Nella realtà operativa molte strutture posseggono i requisiti di tutte e tre le tipologie suddette dando vita a forme ibride del tutto particolari (gruppi a struttura mista)
16 LE STRUTTURE DEI GRUPPI GRUPPI A STRUTTURA SEMPLICE Si caratterizzano per una composizione del gruppo estremamente lineare con esclusivi rapporti di controllo diretto da parte della società capogruppo (holding o parent company) su una o più società affiliate (subsidiaries) mediante partecipazioni totalitarie oppure di maggioranza assoluta o relativa del capitale Gruppo a struttura semplice con una società controllata Gruppo a struttura semplice con più società controllate Holding company (Parent company) Subsidiaries (Affiliate) BETA GAMMA Tale configurazione comporta uno sviluppo orizzontale del gruppo, mettendo le diverse controllate, tra loro, sullo stesso piano rispetto alla società capogruppo
17 LE STRUTTURE DEI GRUPPI GRUPPI A STRUTTURA COMPLESSA La capogruppo intrattiene rapporti di partecipazione oltre che di tipo diretto, anche di tipo indiretto con le partecipate venendosi così a configurare uno o più livelli di svolgimento Gruppo a struttura complesso con un livello di svolgimento Holding company (Top holding company, Major parent company) Gruppo a struttura complesso con due livelli di svolgimento BETA Sub holding company (Holding intermedia, Minor parent company, Son company) Società partecipata (Grand son company) BETA GAMMA Mediante l acquisizione a cascata di diverse società tramite un numero elevato di holding intermedie, la società capogruppo (top holding) può arrivare a costruire un gruppo di notevoli dimensioni con un investimento estremamente ridotto di capitale ( leva azionaria )
18 LE STRUTTURE DEI GRUPPI GRUPPI A STRUTTURA COMPLESSA : alcuni esempi Gruppo complesso con un rapporto di controllo indiretto di terzo grado e un rapporto di controllo diretto Gruppo complesso con un rapporto di controllo indiretto di secondo grado e due rapporti di controllo diretti BETA GAMMA DELTA GAMMA DELTA BETA
19 LE STRUTTURE DEI GRUPPI GRUPPI A STRUTTURA COMPLESSA : alcuni esempi Gruppo complesso con due rapporti di controllo indiretto (uno di secondo e uno di terzo grado) e un rapporto di controllo diretto Gruppo complesso con due rapporti di controllo indiretto (uno di secondo e uno di quarto grado) e due rapporti di controllo diretto DELTA GAMMA BETA ZETA EPSILON BETA DELTA GAMMA ETA DELTA EPSILON ZETA
20 LE STRUTTURE DEI GRUPPI GRUPPI A STRUTTURA COMPLESSA : alcuni esempi Gruppo complesso a sviluppo verticale Gruppo complesso con sviluppo a grappolo GAMMA BETA DELTA GAMMA BETA DELTA EPSILON ZETA ETA THETA KAPPA LAMBDA MI NI IOTA CSI OMICRON PI RO SIGMA
21 LE STRUTTURE DEI GRUPPI GRUPPI A CATENA Si configurano allorquando una società detiene una partecipazione in un altra (o più altere), che, al contempo, possiede (possiedono) una partecipazione nella prima ossia quando di vengono a creare tra le società legami partecipativi incrociati bilaterali (multilaterali) Gruppo a catena semplice Gruppo a catena circolare o multilaterale BETA Possibilità di scambio reciproco di partecipazioni al capitale tra le società fenomeno della carta contro carta
22 LE STRUTTURE DEI GRUPPI GRUPPI A CATENA Spesso non è possibile identificare una vera e propria società capogruppo Gruppo a catena con rapporto partecipativo paritetico (assenza della holding) 33% A 33% Gruppo a catena con presenza effettiva della capogruppo 20% A 51% C 33% B C 65% B
23 LE STRUTTURE DEI GRUPPI GRUPPI A STRUTTURA MISTA Molto spesso nella realtà operativa le strutture dei gruppi aziendali sono talmente intricate che è impossibile ricondurle esattamente ad una delle tipologie sopra esposte Ciò accade quando i gruppi sono caratterizzati, contemporaneamente, da rapporti di tipo semplice, complesso e a catena In concreto, i gruppi possono assumere configurazioni estremamente articolate, e tale articolazione tende a crescere in funzione della loro dimensione, dell eterogeneità dell attività posta in essere, dell estensio-ne territoriale, ecc.
24 LE STRUTTURE DEI GRUPPI GRUPPI A STRUTTURA MISTA : alcuni esempi GAMMA BETA BETA BETA GAMMA DELTA EPSILON BETA ZETA ETA THETA IOTA KAPPA GAMMA DELTA EPSILON ZETA
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