LA POLITICA MONETARIA NEL MONDO REALE
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- Giacinto Miele
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1 LA POLITICA MONETARIA NEL MONDO REALE 0
2 COSA ABBIAMO FATTO FINORA Che cos è la macroeconomia e le variabili macroeconomiche (PARTE PRIMA) Come queste variabili vengono determinate nel lungo periodo (PARTE SECONDA) Come vengono determinate nel breve periodo (PARTE TERZA). 1
3 Nella parte terza, abbiamo visto che una componente fondamentale per spiegare la determinazione delle variabili macroeconomiche nel breve periodo è la politica macroeconomica. Essa, quando usata saggiamente, deve contrastare gli shock al fine di mantenere l equilibrio macroeconomico di breve periodo in linea con quello di lungo periodo. O, se preferite, mantenere la domanda aggregata in linea con l offerta potenziale (strutturale, di lungo periodo). 2
4 Quando usata meno saggiamente, può venire utilizzata per provare a spingere il livello del PIL sopra quello di lungo periodo (al fine di ridurre la disoccupazione al di sotto del suo tasso naturale). In questo caso, abbiamo visto come il meccanismo di aggiustamento basato sulle aspettative sposti progressivamente la curva di offerta verso l alto, finendo in un nuovo equilibrio in cui il PIL è tornato al livello potenziale, ma con inflazione permanentemente più alta. 3
5 E ora cosa facciamo? Vediamo in dettaglio come funziona ogni giorno la politica macroeconomica. Vale a dire: a) la politica monetaria (settimana 8) b) la politica fiscale (settimana 9) c) entrambe, nell Unione Monetaria Europea (settimana 10) 4
6 COSA IMPAREREMO: 1) La politica monetaria e il sistema bancario - il controllo dell offerta di moneta da parte della banca centrale - come funzionano le banche 2) Il meccanismo di trasmissione della politica monetaria: la curva dei rendimenti e i vari tassi di interesse nella realtà. 5
7 COSA IMPAREREMO: 3) La Banca Centrale Europea - che cos è - come opera 6
8 1. La politica monetaria e il sistema bancario L offerta di moneta (M) è uguale al circolante (C) più i depositi a vista (D) M = C + D Circolante: banconote e monete Depositi a vista: conti correnti.ecco dove c entrano le banche (depositarie dei.depositi!). 7
9 CHE FANNO LE BANCHE COI DEPOSITI? Li prestano, a chi ne ha bisogno, in cambio di un tasso di interesse. Questa è l attività bancaria tradizionale, tipica delle banche commerciali. Esiste poi un altra attività bancaria, tipica delle banche d investimento: attività di intermediazione, acquisto e vendita di strumenti finanziari complessi, gestione di fusioni, acquisizioni e ristrutturazioni d azienda, attività assicurative. Insomma, investire a tutto campo con lo scopo di trarne profitto. 8
10 Nulla. E che c è di male?! Se lo fai con i soldi tuoi (= dei tuoi azionisti). Se lo fai con i soldi dei correntisti (=i depositi), allora qualche problemino ci potrebbe essere. E infatti nel 1933 negli USA il Glass-Steagall-Act separò nettamente le due attività bancarie: Quella tradizionale (affidata alle banche commerciali ) Quella speculativa (affidata alle banche di investimento ) 9
11 E perché?! Per evitare che si giocasse con i risparmi dei correntisti. O meglio Per evitare che contraccolpi prettamente finanziari (quali quelli a cui si è esposti, quando si fa intermediazione a tutto campo con banche di investimento) si trasmettano all economia reale (tramite i risparmi dei correntisti). 10
12 Ma poi A partire dagli Anni Ottanta, l industria finanziaria americana comincia a far pressioni sul Congresso per abolire il Glass-Stegall-Act, e quindi la separazione tra le due tipologie di banche. Nel 1999 (congresso a maggioranza repubblicana), ci riesce. Passa una legge proposta dal senatore Phil Gramm (e promulgata da Clinton il 12 novembre di quell anno), che abroga la distinzione tra banca commerciale e banca d investimento. Questo ha poi creato, negli Anni Duemila, le condizioni per lo scoppio della crisi finanziaria del
13 Torniamo a noi Le banche (commerciali) per mestiere raccolgono i fondi dai risparmiatori (i depositi) e: In parte li prestano In parte li accantonano a riserva. 12
14 Definizioni preliminari Riserve (R): la parte di depositi che le banche non prestano. Il passivo patrimoniale di una banca include i depositi. L attivo patrimoniale include le riserve e i prestiti. Sistema bancario a riserva totale: un sistema in cui le banche trattengono tutti i depositi come riserva. Sistema bancario a riserva frazionaria: un sistema in cui le banche trattengono una frazione dei propri depositi come riserva. 13
15 Cosa c entrano le banche con l offerta di moneta? Per capire il ruolo delle banche, consideriamo tre scenari: 1. Non esiste sistema bancario 2. Sistema bancario a riserva totale 3. Sistema bancario a riserva frazionaria In ogni scenario, ipotizziamo C = 1000 euro. 14
16 SCENARIO 1: Nessun sistema bancario Se non ci sono banche, D = 0 e M = C =
17 SCENARIO 2: Sistema bancario a riserva totale Inizialmente C = 1.000, D = 0, M = Ipotizziamo che i correntisti depositino 1,000 alla Prima Eurobanca. Dopo il deposito: C = 0, D = 1.000, M = PRIMA EUROBANCA Stato patrimoniale Attività Passività riserve depositi Morale della favola: Un sistema bancario a riserva totale non ha impatto sull offerta di moneta.. 16
18 SCENARIO 3: Sistema bancario a riserva frazionaria Ipotizziamo che le banche trattengano il 20% dei Morale della favola: in un sistema depositi come riserva, elargendo prestiti col resto. bancario a riserva frazionaria, le banche Prima Eurobanca presta 800 euro. PRIMA EUROBANCA Stato patrimoniale Attività Passività riserve reserves $200 $1,000 prestiti $800 creano moneta. depositi $1.000 L offerta di moneta è ora pari a 1.800: I correntisti hanno in depositi. Coloro che prendono a prestito hanno 800 in cash. 17
19 E dove li mettono? Depositano gli 800 euro nella Seconda Eurobanca. Il cui stato patrimoniale è: SECONDA EUROBANCA Stato patrimoniale Attività Passività reserves riserve $ loans prestiti 640 $0 depositi 800 Seconda Eurobanca presterà l 80% dei suoi depositi. 18
20 e poi.? Se questi 640 euro sono a loro volta depositati nella Terza Eurobanca: TERZA EUROBANCA Stato patrimoniale Attività riserve reserves $ prestiti loans 512 $0 Passività depositi
21 Alla fine, il credito totale nell economia: Deposito iniziale = euro + prestito Prima Eurobanca = 800 euro + prestito Seconda Eurobanca = 640 euro + prestito Terza Eurobanca = 512 euro + altri prestiti Offerta di moneta totale = (1/rr ) dove rr = rapporto tra riserve e depositi Nel nostro esempio, rr = 0.2, e M =
22 Creazione di moneta nel sistema bancario Un sistema bancario a riserva frazionaria crea moneta, ma non crea ricchezza: I prestito bancari danno a coloro che li richiedono nuova moneta, ma un equivalente ammontare di nuovo debito. 21
23 Un modello per l offerta di moneta Variabili esogene Base monetaria, B = C + R Controllata dalla banca centrale Rapporto riserve/depositi, rr = R/D Dipende dalla regolazione bancaria Rapporto moneta/depositi, cr = C/D Dipende dalle preferenze degli agenti 22
24 Risolviamo per l offerta di moneta: M = C + D dove m = = C + D B C + D C + R C + D = B = m B B = ( C D ) + ( D D ) ( C D ) + ( R D ) cr + 1 = cr + rr 23
25 Il moltiplicatore della moneta M = m B, dove m = cr + 1 cr + rr Se rr < 1, allora m > 1 Se la base monetaria cambia di B, allora M = m B m è il moltiplicatore della moneta, l aumento dell offerta di moneta che risulta da un aumento di un euro della base monetaria. 24
26 Un altro moltiplicatore?! NON CONFONDETEVI. I moltiplicatori keynesiani (di G e T) indicano di quanto aumenta il reddito a fronte di un aumento/diminuzione unitario di spesa pubblica o tasse. Attengono al mercato dei beni e dei servizi. Il moltiplicatore della moneta indica di quanto aumenta l offerta di moneta quando aumenta la base monetaria. Attiene al mercato finanziario/bancario. 25
27 I tre strumenti della politica monetaria 1. Operazioni di mercato aperto 2. Obblighi di riserva 3. Altri tassi di interesse utili a definire il costo della liquidità per il sistema economico (per la BCE: tassi su marginal facilities e deposit facilities) 26
28 1.Operazioni di mercato aperto definizione: L acquisto/vendita di titoli (pubblici e non) da parte della banca centrale. Come funziona: Se la BCE compra titoli, li paga con nuovi euro, quindi aumenta la base monetaria B e, tramite il sistema bancario, M. 27
29 2. Obblighi di riserva definizione: La regolamentazione bancaria che obbliga le banche a mantenere un determinato rapporto tra riserve e depositi. Come funziona: Gli obblighi di riserva determinano rr e m: se l Autorità li riduce, allora le banche possono fare più prestiti e creare più credito per ogni dato deposito. 28
30 Quale strumento è usato di più? Operazioni di mercato aperto: lo strumentoprincipe della politica monetaria Coefficiente di riserva: usato poco in EU e USA, di più in Cina. Tra poco vedremo quando e sotto quali condizioni la BCE usa anche gli altri due tassi (marginal facilities e deposit facilities) 29
31 Perchè la banca centrale non può controllare con precisione M cr + 1 M = m B, dove m = cr rr Gli agenti economici possono cambiare cr, facendo così cambiare m e M. Le banche spesso detengono riserve in eccesso (accumulano più riserve del dovuto). In questo caso, rr, m, e M cambiano. + 30
32 Capitale bancario, leva finanziaria e obblighi di capitale Capitale bancario: le risorse che i proprietari/azionisti della banca hanno messo in essa. Un bilancio più realistico: Attività Passività Riserve 200 Depositi 750 Prestiti 500 Debito 200 Altre attività 300 Capitale (equity) 50 31
33 Leva finanziaria: l utilizzo di denaro presto a prestito per mobilitare risorse da investire. Leverage ratio = attività/capitale = ( )/50 = 20 Attività Passività e Capitale Riserve 200 Depositi 750 Prestiti 500 Debito 200 Altre attività 300 Capitale (equity) 50 32
34 I pericoli di una leva eccessiva Rende le banche vulnerabili. Esempio: Una recessione causa la diminuzione dell attivo del 5%, a 950 euro. Allora, capitale = attività passività = = 0 Attività Passività e capitale Riserve 200 Depositi 750 Prestiti 500 Debito 200 Altre attività 300 Capitale (equity) 50 33
35 In altre parole, la diminuzione dell attivo si mangia l intero capitale sociale, se la leva è troppo alta. La crisi finanziaria del è stata esattamente questo: perdite di attivi patrimoniali delle banche (mutui e prodotti derivati legati ai mutui) hanno ridotto il capitale delle banche e quindi ridotto la loro capacità di erogare prestiti. Così la crisi finanziaria è diventata crisi economica (shock di domanda negativo). I governi hanno iniettato miliardi per salvare le banche. 34
36 Requisiti di capitale: Ammontare minimo di capitale dettato dalle autorità di vigilanza bancaria. Ha lo scopo di assicurarsi che le banche saranno in grado di far fronte ai depositi. Sono maggiori per banche con attivi patrimoniali maggiormente rischiosi. 35
37 GLI ACCORDI DI BASILEA Gli accordi di Basilea sono linee guida in materia di requisiti patrimoniali delle banche, redatti dalla comunità internazionale al fine di conferire stabilità finanziaria agli istituti di credito. Il primo accordo di Basilea fu nel 1988 ed entrato in vigore nel Era un accordo molto primordiale e semplice. Il secondo accordo di Basilea fu nel 2004, ed entrato in vigore nel Fissa all 8% il coefficiente di solvibilità (ammontare minimo di capitale che le banche devono possedere in rapporto alle attività ponderate in base al rischio). 36
38 A seguito della crisi finanziaria, è attualmente in preparazione e discussione il terzo accordo di Basilea. 37
39 A CHI E AFFIDATA LA REGOLAZIONE BANCARIA IN EUROPA? E sempre stata affidata alle banche centrali nazionali, anche dopo l introduzione dell euro. Mentre prima dell euro come vedremo le banche centrali nazionali avevano la responsabilità della politica monetaria e della vigilanza bancaria, dopo l euro ad esse fu lasciata in capo esclusivamente la vigilanza bancaria. 38
40 Tuttavia.. La regolazione bancaria nazionale pone due problemi: 1) è incompatibile col mercato unico (come vedremo) 2) la crisi è venuta (anche) da una cattiva/mancata regolazione nel settore bancario..era allora naturale che una delle reazioni alla crisi fosse una riforma del sistema di regolamentazione. 39
41 In particolare A livello mondiale: Basilea 3 A livello europeo: in queste settimane si sta decidendo come attuare la decisione del Consiglio Europeo del giugno 2012, secondo cui occorre andare verso la cosiddetta unione bancaria, che significa: regolamentazione unica a livello UE Fondo unico europeo di garanzia per le banche. 40
42 2. Il meccanismo di trasmissione della politica monetaria Finora, il meccanismo di trasmissione della politica monetaria è stato estremamente semplice. La banca centrale decide di muovere il tasso di interesse, in risposta a: - scostamenti del Pil dal suo valore di lungo periodo - scostamenti dell inflazione dal livello-obiettivo. 41
43 Per farlo, la banca centrale conduce operazioni di mercato aperto (acquisto/vendita di titoli, aumentando/diminuendo la base monetaria e tramite il sistema bancario l offerta di moneta). L impatto sull economia reale era molto semplice: il tasso di interesse che la banca centrale muoveva era il tasso di interesse nominale il quale a parità di inflazione influenzava il tasso di interesse reale. Che era colui che aumentava/diminuiva la domanda aggregata, agendo sul costo-opportunità di consumo e investimenti. 42
44 Nel mondo reale, le cose non sono così semplici..e il meccanismo di trasmissione della politica monetaria alla domanda aggregata è più articolato. ORA LO GUARDIAMO IN DETTAGLIO. 43
45 QUANTI TASSI D INTERESSE ESISTONO? Inanzitutto chiediamoci questo: Perché dovrebbero esistere diversi tassi di interesse? O meglio. Perché il costo-opportunità di prestare denaro (= tasso di interesse nominale) dovrebbe essere diverso a seconda delle situazioni? 44
46 (almeno) quattro ragioni 1) Differenti scadenze dei prestiti 2) Differenti rischi di credito 3) Differenti rischi di liquidità 4) Differenti rischi di cambio (differenti tassi di inflazione.come si chiama?) 45
47 a) Differenti scadenze: la curva dei rendimenti Prestare soldi per un mese o per 10 anni è la stessa cosa? Nel secondo caso mi privo della possibilità di acquistare beni e servizi (o altre monete) per un tempo più lungo. E quindi devo essere compensato con un tasso di interesse (=rendimento) maggiore. Titoli con scadenza più lunga, sono di norma associati a tassi di interesse maggiori. 46
48 La curva dei rendimenti Curva dei rendimenti: la relazione che lega ciascuna scadenza finanziaria con un tasso di interesse diverso. Che inclinazione ha la curva dei rendimenti? Positiva. Man mano che le scadenze si allungano, il tasso di interesse cresce (perché cresce il periodo per il quale mi privo degli utilizzi alternativi del denaro, e quindi la mia remunerazione deve crescere). 47
49 La curva dei rendimenti nell area euro 48
50 b) Differenti rischi di credito ( premi al rischio ) Prestare ad un incallito giocatore d azzardo o a ad un rispettabile padre di famiglia con elevato stipendio e nessun fallimento alle spalle....è la stessa cosa? Al primo debitore è associata una più alta probabilità di default (e quindi di perdere il proprio investimento), pertanto il premio al rischio richiesto dal mercato per prestargli soldi è più alto. Il tasso di interesse è più alto. 49
51 c) Differenti rischi di liquidità E la stessa cosa comprare un titolo finanziario che può essere poi rivenduto facilmente (perché ha mercato ) rispetto a comprarne uno che se volessi un giorno disfartene perché ti serve liquidità non riesci facilmente a vendere perché magari non esiste un mercato regolamentato? I titoli finanziari hanno diversi gradi di liquidità. A titoli meno liquidi, corrisponde un tasso di interesse maggiore, per essere compensato per il rischio-liquidità. 50
52 d) Differenti rischi di cambio E la stessa cosa comprare un titolo finanziario denominato in una valuta debole (=che ha molte probabilità di svalutarsi nel tempo) rispetto al comprarne uno denominato in valuta stabile o forte? Il primo ha un rischio di cambio maggiore, e pertanto richiede un tasso di interesse maggiore. 51
53 Quindi I tassi di interesse divergono a seconda delle compensazioni necessarie per almeno 4 tipologie di rischi diverse: 1) il rischio-durata 2) il rischio-credito 3) il rischio di liquidità 4) il rischio di cambio 5) (il rischio-inflazione, canale già visto) 52
54 MAGGIORI SONO QUESTI RISCHI, MAGGIORE E IL TASSO DI INTERESSE NOMINALE RICHIESTO PER SOTTOSCRIVERE QUEI TITOLI. MINORI QUESTI RISCHI, MINORE IL TASSO DI INTERESSE NOMINALE RICHIESTO. 53
55 Quindi.. Se esistono tassi di interesse diversi a seconda di tutti questi fattori (legati all emittente del titolo, alla sua liquidità, alla valuta, alla scadenza).. Qual è il tasso di interesse che la banca centrale manovra?! 54
56 Lo strumento di politica monetaria Nell area-euro, il tasso di interesse manovrato dalla BCE è il tasso sulle operazioni di rinfinanziamento marginali (M.R.O. Main Refinancing Operations). Il tasso di interesse che la BCE applica in tempi normali per prestare denaro alle banche commerciali in cambio di titoli ( il collaterale ) e con scadenza due settimane. 55
57 Per regolare la liquidità in circolazione, la BCE attua le operazioni di rifinanziamento marginale ad un tasso definito (attualmente lo 0,75%). Cioè la BCE presta denaro (a fronte di collaterale ) per due settimane; dopo tale periodo, le banche restituiscono i soldi maggiorati dal tasso di interesse e si riprendono il collaterale. Se la BCE alza quel tasso, concede credito alle banche ad un costo maggiore. Se la BCE abbassa quel tasso, concede credito alle banche ad un costo minore. ECCO IL BOTTONE DI POLITICA MONETARIA. 56
58 Perché il collaterale? Beh, per assicurarsi contro il rischio che le banche non prendano il denaro a prestito senza condizioni, e poi non restituiscano dopo due settimane il denaro alla BCE. I titoli accettati come collaterale in tempi normali sono assets finanziari di buon livello. 57
59 Ci sono altri strumenti di politica monetaria? Uno l abbiamo già visto (il coefficiente di riserva). Altri sono: a) tasso su deposit facility b) tasso su marginal lending facility 58
60 a) Deposit facility E lo strumento della BCE sul quale le banche dell area-euro possono depositare liquidità a brevissimo termine (overnight). Dallo scorso luglio, il tasso al quale vengono remunerate queste deposit facilities è stato azzerato. Perché? 59
61 b) Marginal lending facility E il bancomat dell area-euro. Il tasso al quale le banche possono prendere a prestito liquidità a brevissimo termine (overnight). 60
62 I tassi-chiave della BCE: il corridoio dei tassi Dall 11 luglio scorso, ecco i tassi fissati dalla BCE: Marginal lending facility: 1.50% Main re-financing operations: 0.75% Deposit facility: 0 61
63 Ma come si trasmettono questi movimenti agli altri tassi? Una volta che la liquidità della BCE affluisce alle banche, che fine fa? Le banche, innanzitutto, possono prestarla alle altre banche, al tasso Euribor. Cos è l Euribor? Il tasso al quale le banche si prestano denaro a vicenda, a differenti scadenze. 62
64 Come viene determinato l Euribor Ogni mattina viene fatta una rilevazione su un campione composto da 43 banche della zona- Euro. Viene chiesto loro che tasso applicano per prestiti interbancari. Viene tolto il valore più alto, quello più basso, e viene fatta la media sui rimanenti. Il valore risultante per ogni differente scadenza è l Euribor. 63
65 Euribor il 19 novembre EURIBOR VALORE Euribor 1 settimana 0.078% Euribor 2 settimane 0.084% Euribor 3 settimane 0.092% Euribor 1 mese 0.108% Euribor 2 mesi 0.143% Euribor 3 mesi 0.191% Euribor 4 mesi 0.242% Euribor 5 mesi 0.3% Euribor 6 mesi 0.356% Euribor 7 mesi 0.397% Euribor 8 mesi 0.437% Euribor 9 mesi 0.471% Euribor 10 mesi 0.514% Euribor 11 mesi 0.547% Euribor 1 anno 0.583% 64
66 Perché l Euribor dovrebbe essere diverso dal tasso-bce? Beh, innanzitutto per le differenti scadenze. E POI? Per tutti i fattori di rischio visti in precedenza. Durante la fase più acuta della crisi finanziaria (2008) l Euribor a scadenze molto corte era fino a 6 volte il tasso-bce sulle operazioni di rifinanziamento marginale. 65
67 PERCHE? Perché le banche non si fidavano le une delle altre. E PERCHE? Perché non sapevano quanti titoli finanziari tossici cioè basati su mutui subprime - ci fossero davvero nei rispettivi attivi patrimoniali (e quindi quanto davvero fossero a rischio i lori rispettivi capitali). 66
68 Ecco che il meccanismo di trasmissione della politica monetaria si rompe subito dopo la partenza Nonostante le banche centrali abbiano da subito abbassato i tassi-strumento (con cui le banche si approvigionano di liquidità) gli istituti di credito non facevano circolare il denaro tra loro, a causa del fortissimo premio al rischio. Dovuto, in quel caso, all opacità degli attivi patrimoniali delle banche. 67
69 E poiché le banche pagavano molto il denaro (Euribor), non potevano farlo pagare di meno alla clientela (famiglie e imprese), a meno di non sperimentare profitti negativi. Ecco quindi che, nonostante le buone intenzioni della BCE, alle famiglie e imprese il denaro continua a costare caro. E quindi non si ha un effetto espansivo sulla domanda aggregata. 68
70 Altri meccanismi di rottura del meccanismo di trasmissione? Quanti altri passi ci mancano per arrivare al costo del credito per famiglie e imprese? Che interesse si paga sui titoli di Stato? A parità di scadenze, i rischi esaminati in precedenza (rischio di credito, di liquidità, di valuta) aumentano/diminuiscono il tasso di interesse sui titoli di Stato. Indipendentemente dal tasso deciso dalla banca centrale. 69
71 IL CONCETTO FONDAMENTALE Il tasso-strumento di politica monetaria (per la BCE, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale) è determinato dalla banca centrale, per modificare il costo della liquidità all interno del sistema economico. Il fatto che ci riesca o no dipende dalla capacità che ha la BCE di influenzare tutta la curva dei rendimenti, i cui tassi (come tutti i prezzi) sono determinati dal mercato, cioè dall incrocio tra domanda e offerta. E i fattori di domanda e offerta di titoli di Stato risentono dei rischi esaminati prima. 70
72 Esempio Dopo un pesante shock di domanda negativo, la BCE porta a zero il tasso di ri-finanziamento marginale, attraverso cui presta liquidità alle banche con scadenza due settimane. I bilanci delle banche sono sani, e abbonda la fiducia tra loro. Quindi anche l Euribor si adegua, e scende. Tuttavia.. Il premio al rischio pagato per sottoscrivere titoli di Stato italiani è molto alto, a causa dell elevato debito pubblico (o per altre ragioni). 71
73 Quindi anche le banche, per finanziarsi sulle scadenze più lunghe (cioè per ottenere liquidità a 5 o 10 anni), devono pagare tassi più elevati, e quindi sono costrette a praticare tassi più elevati alla clientela. In altre parole.se lo Stato paga il denaro il 7% (perché gli investitori non si fidano), perché le banche dovrebbero pagarlo di meno? 72
74 Se i fattori di rischio (responsabili di una remunerazione così elevata) valgono per lo Stato, come fanno a non valere per le banche di quello Stato? In più, spesso i bilanci delle banche (negli attivi patrimoniali) sono pieni di titoli di Stato.ecco quindi un altro importantissimo canale di trasmissione del rischio da Stato a sistema bancario. 73
75 Quindi Se i tassi di interesse sul debito sovrano (=sui titoli di Stato) sono molto elevati, il costo della liquidità per governo, imprese, e famiglie rimane comunque alto, nonostante la BCE provi a tenerlo basso portando al minimo il tasso sulle MRO. In altre parole, lo stimolo espansivo della BCE non si trasmette lungo tutta la curva dei rendimenti, a causa dei fattori di rischio che abbiamo già visto. 74
76 E questo, come risultato, comporta che il costo del credito per famiglie e imprese (che tendono a prendere a prestito a scadenze medio-lunghe) in realtà non si abbassa. E quindi non si ha una riduzione del tasso di interesse reale. E quindi non si ha una riduzione del costoopportunità di consumare o investire. E quindi non si ha effetto espansivo sulla domanda aggregata. 75
77 CIOE. Il meccanismo di trasmissione della politica monetaria si inceppa. Se, oltretutto, questi inceppamenti valgono solo per alcune zone della stessa area valutaria (=per alcuni Stati dell area-euro) allora abbiamo un problema in più..forse c è qualcosa di sbagliato nel modo in cui abbiamo fatto l Euro. Ne parleremo nell ultima settimana. 76
78 E in quel caso, che si fa?! Se le manovre sul tasso-strumento (main rifinancing operations) non riescono ad avere effetto lungo tutta la curva dei rendimenti (magari perché il tasso è già prossimo allo zero) allora la politica monetaria può ricorrere a strumenti eccezionali: Il quantitative easing (allentamento quantitativo) 77
79 Che cos è il Quantitative Easing? L acquisto da parte della banca centrale di titoli finanziari a medio-lunga scadenza, in modo da abbassarne il rendimento. In pratica, la banca centrale crea domanda artificiale per questi assets finanziari (pubblici e privati) in modo da tenere basso il tasso di interesse. (crea un eccesso di domanda, che alza il prezzo; e come ricordate, vi è una relazione inversa tra prezzo di un titolo e tasso di interesse). 78
80 In questo modo, una banca centrale può rimediare al fatto che a causa dei fattori di rischio di cui sopra l abbassamento a zero del tasso-strumento non riesca ad abbassare l effettivo costo del credito per famiglie e imprese. Cioè, il quantitative easing prova a ristabilire il meccanismo di trasmissione della politica monetaria, in modo che la curva AD venga effettivamente spostata. 79
81 3. LA BCE: COS E E COME FUNZIONA La Banca Centrale Europea (BCE) è la banca centrale incaricata dell attuazione della politica monetaria dei 17 paesi appartenenti all Unione Monetaria Europea. Ha sede a Francoforte. In base al Trattato Istitutivo dell Unione Europea ha il compito di mantenere la stabilita dei prezzi nell area-euro. 80
82 Cosa significa stabilità dei prezzi? Mantenere un tasso di inflazione pari o inferiore al 2% anno nel medio termine. 81
83 La governance della BCE Presidente Comitato Esecutivo Consiglio Direttivo 82
84 Il Consiglio Direttivo E composto dal Presidente, il Comitato Esecutivo e i governatori delle banche centrali dei 17 paesi aderenti all UME. Definisce la politica monetaria dell area-euro (decide i tassi di interesse), si riunisce due volte al mese. 83
85 Il Comitato Esecutivo E composto dal Presidente, dal Vice-Presidente e da altri 4 membri nominati dal Consiglio Europeo (l organismo che riunisce i capi di Stato o di Governo dei paesi membri dell UE). Ha il compito di attuare le decisioni prese dal Consiglio Direttivo. 84
86 Il Presidente/Governatore Presiede il Comitato Esecutivo e il Consiglio Direttivo. Rappresenta a livello mondiale la BCE. Dal 1 Novembre 2011 è Mario Draghi. 85
87 Il ruolo della BCE durante la crisi Sono state due le misure straordinarie messe in atto dalla BCE per contrastare la crisi economico-finanziaria: 1) Long Term Rifinancing Operations (LTRO) 2) Quantitative easing all europea 86
88 1) Long Term Rifinancing Operations (LTRO) Il 21 dicembre 2011 e il 29 febbraio 2012 la BCE ha lanciato due operazioni straordinarie. Normalmente, le Main Rifinancing Operations (MRO) le operazioni con cui la banca centrale conduce la sua politica monetaria hanno due caratteristiche: a) hanno durata bi-settimanale b) avvengono a fronte di collaterale di buona qualità 87
89 Le LTRO invece, sono prestiti di denaro: a) per tre anni b) a fronte di qualsiasi collaterale (persino i titoli di Stato greci) In quel momento, il tasso-mro era all 1%. Sono stati prestati alle banche, in cambio di qualsiasi titolo collaterale, circa miliardi di euro ad un tasso molto basso, per tre anni. Lo scopo evidente, quindi, era concedere liquidità alle banche a bassissimo costo e a non-corta scadenza, in modo da ridare fiato al sistema economico. 88
90 Purtroppo pare che questa liquidità non sia affluita a famiglie e imprese, ma sia stata utilizzata per: a) ripianare i buchi nei bilanci delle banche b) continuare l acquisto di titoli di Stato, visto che perdurano gli squilibri fiscali in alcuni paesi dell Unione Monetaria Europea. 89
91 2) Quantitative easing all europea Dal 2010 in poi, la BCE ha iniziato l acquisto di titoli di Stato a medio-lunga scadenza: a) Maggio 2010: Securities Market Programme (SMP): acquisto di titoli di Stato sul mercato secondario b) Novembre 2012: Outright Monetary Transactions (OMT): acquisto di titoli di Stato sul mercato primario. Annunciato, ma non ancora partito. 90
92 Perché all europea? Negli USA, la Fed Reserve ha acquistato i titoli oggetto delle (finora) tre ondate di Quantitative Easing, aumentando quindi la base monetaria (e, attraverso il moltiplicatore della moneta, l offerta di moneta). In Europa, la BCE ha condotto queste operazioni senza aumentare in modo significativo la base monetaria. 91
93 Cioè, ogni volta che la BCE acquistava un titolo a medialunga scadenza pagandolo con nuova base monetaria, vendeva un titolo analogo (di scadenza più corta) incassando base monetaria, in modo da agire sui rendimenti delle differenti scadenze ma senza aumentare complessivamente (in maniera significativa) la base monetaria, e quindi l offerta di moneta. Al fine di..non creare pressioni inflazionistiche nel lungo periodo. Quest operazione si chiama sterilizzazione. 92
94 COSA ABBIAMO IMPARATO 1. Un sistema bancario a riserva frazionaria crea moneta perchè ogni euro non accantonato a riserva genera molti euro di domanda di depositi. 2. L offerta di moneta dipende da: Base monetaria Rapporto valuta/depositi Coefficiente di riserva 3. La Banca Centrale controlla l offerta di moneta tramite Operazioni di mercato aperto Obblighi di riserva Il tasso di sconto
95 4. Capitale bancario, leva finanziara, requisiti di capitale. Il capitale bancario sono le risorse messe a disposizione dai soci proprietari. Poichè le banche hanno una leva molto alta, una piccola diminuzione nel valore dell attivo patrimoniale di una banca, può avere un enorme impatto sul capitale. Le Autorità di Regolamentazione Bancaria impongono alle banche di detenere capitale a sufficienza per assicurarsi che i depositi possano essere pagati, in caso di bisogno.
96 5. Il meccanismo di trasmissione della politica monetaria; la curva dei rendimenti, gli strumenti di politica monetaria. 6. La Banca Centrale Europea: che cos è, come funziona, come opera. CHAPTER 1 The Science of Macroeconomics 95
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