Gli strumenti di appropriatezza infermieristica nelle cure domiciliari e gli esiti sensibili all'assistenza, presentazione di un'esperienza
|
|
- Geronima Romagnoli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Gli strumenti di appropriatezza infermieristica nelle cure domiciliari e gli esiti sensibili all'assistenza, presentazione di un'esperienza Laura Tibaldi, Tiziana Lavalle
2 Lo sviluppo del ragionamento Caratteristiche e contraddizioni Il contesto Competenze L evoluzione delle competenze..una questione irrisolta Le questioni innovative, il sostegno ai modelli Gli esiti
3 LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
4 QUALCHE NUMERO abitanti, oltre un milione di over 65, quasi mezzo milione di stranieri; 8 A.U.S.L., 4 A.O.U., 1 A.O., 4 I.R.C.C.S. (Oncologico a RE e Meldola, Neuroscienze e Ortopedico a BO) 3 Aree Vaste 38 distretti posti letto pubblici privati (71% ordinari per acuti, 9% Day hospital, 20% Lungodegenza e riabilitazione); posti letto in strutture per anziani;
5 LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Azienda Ospedaliero- Universitaria di Parma Azienda Ospedaliera di Reggio E. Azienda Ospedaliero- Universitaria di Modena Azienda Ospedaliero- Universitaria di Bologna Azienda Ospedaliero- Universitaria di Ferrara IRCCS di Bologna
6 QUALCHE NUMERO dipendenti (di cui 9000 medici, infermieri, oltre 6000 tecnici sanitari, oltre 5000 operatori sociosanitari) Spesa sanitaria 2009: milioni di Ripartizione spesa 2012 per livello: Sanità pubblica: 4,5% Assistenza territoriale: 53,7% Assistenza ospedaliera: 41,8% 101 milioni di euro FR Non Autosufficienza
7 LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
8 Principi di programmazione socio sanitaria regionale Focus sulla cronicità, instabilità e pluripatologia Sperimentazione di modelli assistenziali innovativi di continuità assistenziale e presa in carico integrata Attenzione allo sviluppo delle competenze cliniche Possibilità di sperimentarsi come professioni di presa in carico
9 Alcuni paradossi struttura cultura Il cotesto che tende alla frammentazione Le competenze specialistiche, di integrazione.
10 I requisiti per il cambiamento Teoria integrazione Competenze specialistiche Innovazione pragmatica Governo dei processi e Innovazione in organizzazione
11 Secondo Michael Porter non importante il modello scelto, ma il valore prodotto dalla scelta. Tre i punti che sottolinea: - accumulare rapidamente esperienza - aumentare le capacità nel ciclo di assistenza, includendo educazione ed impegno del paziente - migliorare i processi ed innovare ripensare l organizzazione e produrre valore
12 The many facets of quality healthcare Quality of Life Social Mental Physical Biological STRUCTURE Input Resource Human-Professional Buildings Equipment Supplies PROCESS Performance Appropriateness Availability Continuity Effectiveness Efficacy Respect & Caring Safety Timeliness OUTCOMES Health Results Biological Function Physical Function Mental Health Social Function Quality of Life Satisfaction With Care Delivery Perceived Health Benefit 1996 Dartmouth Medical School and Lahey Hitchcock Clinic
13 Modello dell efficacia del ruolo infermieristico Struttura Processo Esiti Paziente Età, sesso, istruzione, Tipologia e gravità della Patologia, comorbilità Infermiere Istruzione, esperienza Organizzazione Organico, mix di personale, Carico di lavoro, Ambiente di lavoro Ruolo Indipendente Ruolo Medico-assistenziale Ruolo Interdipendente Esiti del paziente Sensibili al nursing Capacità di svolgere le attività di vita quotidiana, Self-care, controllo dei sintomi, Sicurezza/eventi avversi, Soddisfazione del paziente Irvine, D. M., Sidani, S., & McGillis Hall, L. (1998b). Linking outcomes to nurses roles in health care. Nursing Economic$, 16(2), 58-64, 87.
14 Focus sull accesso alla post-acuzie, lungodegenza riabilitativa : dimissione protetta Pazienti con valutazione entro 72 h. dalla richiesta 2012 = 77,95% 2013 = 74,82% 2014 = 83,07% Pazienti trasferiti in LD-PA-RE entro 72 h. dopo l assessment 2012 = 68,95% 2013 = 74,63% 2014 = 90,73% Pazienti rivalutati in LD-PA-RE 2012 = 48,14% 2013 = 76,98% 2014 = 67,48%
15 La patient focused care : uno studio di coorte in pazienti con stroke Lo studio partì nel marzo 2011: 312 pz con approccio focused care avviato in ospedale nel percorso di dimissione protetta, 315 pazienti con dimissione tradizionale Assessment prima della dimissione (Barthel, Coonley, NIS, Braden, BRASS, NRS dolore), dopo 30 giorni, dopo 6 mesi e un follow-up dopo ulteriori 12 (18 mesi dopo evento indice) I 312 pazienti con focused care ricevettero: Assistenza infermieristica a domicilio Training riabilitativo (attività fisica adattata) 18 persone decedute nei primi 6 mesi 97 persone uscite dallo studio (ricoverate in strutture residenziali per anziani)
16 Monitoraggio dopo 30 e 180 giorni nel gruppo focused care Scale Dopo 30 gg Dopo 180 gg P value Media Dev. Std. Media Dev.Std. Barthel 23 2,3 26 4, Conley NIS Braden BRASS VNS dolore Sindrome spalla dolorosa Le differenze delle medie sono significative. Si evidenzia in particolare la riduzione del rischio di lesioni cutanee e del bisogno di assistenza infermieristica, si evidenzia un aumento dell indice di fragilità (BRASS).
17 Follow-up dopo ulteriori 12 mesi(n=197) Età media : 79,9 aa. nelle donne, 76,16 negli uomini. Nessun paziente deceduto Rivalutazione con il medesimo set di scale Comparazione delle medie delle scale: nessuna differenza significativa, ma: a) Scolarità (< 8aa) genere (F vs M) ed obesità (BMI > 30) mostrano una correlazione positiva con la BRASS (indice di fragilità) e l Indice di intensità assistenziale necessaria (p<0,05) b) 97/294 pazienti (33%): nessun re-ricovero in ospedale o ricovero in strutture protette per anziani o complicanze dello stroke o della disabilità residua c) 100/294 patients: 1 rericovero in ospedale o di sollievo
18 Coorte senza focused care Ragioni dell esclusione: Pazienti non segnalati per la dimissione protetta dalle UO ospedaliere Ricoverati fuori provincia Risultati: Valutati tutti 1 mese dopo la dimissione su segnalazione del MMG Tutti i pazienti ebbero almeno 1 ricovero ospedaliero per complicanze nei 12 mesi post-stroke 50% ebbero un ricovero permanente in case residenziali (protette) per anziani pubbliche o private
19 Programma di educazione dei caregiver Popolazione: caregiver di pazienti cronici con SLA, SM, BPCO in condizioni di malattia avanzata Il progetto: formazione sull assistenza che i caregiver possono garantire a domicilio nella gestione della tracheostomia, della ventilazione invasiva o non invasiva, della PEG e nel monitoraggio di parametri vitali
20 Il programma Formazione agli infermieri 24 h. di formazione d aula 12 h. laboratorio (educazione peer to peer) Formazione ai caregivers 10 h. di formazione sulle competenze tecniche 6 h laboratorio gestuale (esercitazione con manichini) 2 h simulazione sul campo (con familiare)
21 Risultati dopo 4 mesi 48 infermiere formate; (30 dell Assistenza Domiciliare, 18 delle Terapie Intensive) 23 caregiver formati Nell anno precedente l intervento formativo: Tutti i pazienti ebbero da 1 a 5 accessi in P.S. o ricoveri ospedalieri, nonostante 5 accessi domiciliari la settimana del MMG e 5 dell Infermiera dell ADI Dopo la formazione dei caregiver Gli accessi settimanali a domicilio sono diventati 7 dell infermiera e 2 del MMG Nessun ricovero o accesso in P.S.
Cure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012
Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale
DettagliGli interventi delle professioni sanitarie
Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure
DettagliPunto Unico di Accesso. Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna
Punto Unico di Accesso Socio-SanitaroSanitaro nella provincia di Modena Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna Il Punto Unico d'accesso Socio Sanitario (PUASS) è una modalità organizzativa
DettagliL Assistenza Domiciliare ai Disabili Gravissimi
L Assistenza Domiciliare ai Disabili Gravissimi Tedaldi Laura Coordinatore Infermieristico Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata Ferrara 22 Ottobre 2011 1 Grave Disabilità articolo 3 Legge 104/1992
DettagliRegione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo
VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..
DettagliConvegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo
Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo L esperienza dell Azienda Sanitaria Locale della provincia di Varese ALCUNE CONSIDERAZIONI La creazione
DettagliIl programma regionale per le gravi disabilità acquisite: l assistenza nella fase degli esiti
Il programma regionale per le gravi disabilità acquisite: l assistenza nella fase degli esiti Raffaele Fabrizio Luigi Mazza SERVIZIO INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA E POLITICHE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA
DettagliContinuità dell assistenza
Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto AREA DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE E TERRITORIO F. Antonio Compostella Venezia 21 giugno 2010 Continuità dell assistenza Processo che deve garantire: Continuità
DettagliUU.OO. di Pneumologia e Rianimazione Azienda Ospedaliera Ospedale San Salvatore Pesaro
UU.OO. di Pneumologia e Rianimazione Azienda Ospedaliera Ospedale San Salvatore Pesaro Progetto Assistenza Domiciliare Integrata per Pazienti con quadro di grave insufficienza respiratoria (ADIGIR) dr.
DettagliSOSTENIBILITA DELL ASSISTENZA A DOMICILIO: RUOLO DEL CAREGIVING FAMILIARE
SOSTENIBILITA DELL ASSISTENZA A DOMICILIO: RUOLO DEL CAREGIVING FAMILIARE Brescia, 7 novembre 2011 Enrico Zampedri, direttore generale Alessandro Signorini, direttore sanitario Contenuti dell intervento
DettagliIl ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi
Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi Dott. Fortunato Rao, Direttore Generale Azienda ULSS 16, Regione del Veneto DECRETO LEGISLATIVO 6
DettagliIl management dei servizi ADI: l esperienza dei Distretti
Le cure a casa in uno scenario di sicurezza: dal censimento al libro bianco Il management dei servizi ADI: l esperienza dei Distretti Masselli Mariella - Mete Rosario Roma 7 Luglio 2010 Il ruolo strategico
Dettagli9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica
9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica Bologna, 14 marzo 2014 Ridurre i ricoveri inappropriati: l'integrazione tra emergenza-urgenza e assistenza
Dettagli9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e Innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica
9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e Innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica Bologna, 14 marzo 2014 Health Technology Assessment per la riorganizzazione dei servizi: il caso del Day
DettagliL infermiere casemanager
L infermiere casemanager Valentina Sangiorgi U.C.S.C. di Roma Policlinico Universitario A.Gemelli Firenze 29-11/1-12-2007 La riorganizzazione delle cure primarie e l integrazione del sistema L aumento
DettagliDal panorama regionale la RETE delle Cure Palliative analisi dei dati di attività e organizzazione. Mauro Manfredini
1 Dal panorama regionale la RETE delle Cure Palliative analisi dei dati di attività e organizzazione 24 novembre 2010 Mauro Manfredini Punti di forza 2 Grande attenzione alle competenze Dettagliata e ampia
DettagliLa RSA come modello di cura intermedia
Un modello di governance sociosanitaria nel territorio: il punto unico di accesso e la presa in carico della persona La RSA come modello di cura intermedia Relatore: Maria Assunta Pintus Direttore RSA
DettagliIl progetto della sanità di iniziativa in Toscana
Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana Giornata di lavoro Il percorso dell assistito con patologia cronica ad alta prevalenza Milano, 13 novembre 2013 francesco.profili@ars.toscana.it paolo.francesconi@ars.toscana.it
DettagliAssistenza Domiciliare nelle persone con BPCO
Assistenza Domiciliare nelle persone con BPCO Roma, 31 maggio 2012 Le Richieste Sempre più pazienti sono affetti da malattie croniche con un aumento della sopravvivenza in ogni fascia di età I cittadini
DettagliADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia
ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia CONTESTO GENERALE In Italia l 80% circa dei pazienti affetti da demenza è assistita
DettagliNODI di una RETE. Sistema organizzativo e gestionale che garantisca ai malati e alle loro famiglie una continuità assistenziale attraverso i
Sistema organizzativo e gestionale che garantisca ai malati e alle loro famiglie una continuità assistenziale attraverso i NODI di una RETE Codigoro, 13 ottobre 2012 Chiara Benvenuti NODI CURE PALLIATIVE
DettagliCure Domiciliari: definizione
Cure Domiciliari: definizione E un complesso di cure mediche, infermieristiche, riabilitative, Socio-assistenziali integrate fra loro, erogate al domicilio del paziente. S.S.V.D. Cure Domiciliari Struttura
DettagliIL FINE VITA APPARTIENE ALLA VITA: I PROGETTI E LE ESPERIENZE DELLE CURE PALLIATIVE
IL FINE VITA APPARTIENE ALLA VITA: I PROGETTI E LE ESPERIENZE DELLE CURE PALLIATIVE Verso l accreditamento delle cure palliative in Emilia-Romagna Antonio Brambilla Servizio assistenza territoriale Direzione
DettagliDalla rianimazione al domicilio. SERVIZIO ANESTESIA RIANIMAZIONE MEDICINA IPERBARICA P.O. MARINO Paolo Castaldi Fabiana Matta
Dalla rianimazione al domicilio SERVIZIO ANESTESIA RIANIMAZIONE MEDICINA IPERBARICA P.O. MARINO Paolo Castaldi Fabiana Matta Dalla rianimazione al domicilio Problema Bisogni Risposta Piano personalizzato
DettagliI risvolti operativi dei DCA 429/12 e 431/12. Criticità e proposte
Appropriatezza clinico-organizzativa nella Regione Lazio I Decreti Commissariali: approfondimenti su DCA 206/2013, DCA 429 e 431 del 24/12/2012, DCA 71/12 I risvolti operativi dei DCA 429/12 e 431/12.
DettagliProgramma Interventi Innovativi
Ambulatorio Infermieristico della Fragilità Saranno disponibili, all interno della UCCP, degli infermieri della Fragilità che opereranno sul territorio (sono gli infermieri già impegnati ad affiancare
DettagliDeclinazione della sanità pubblica nelle attività infermieristiche: esperienze a confronto L esperienza di Trieste. Pavia, 12 maggio 2011
L INFERMIERE DI COMUNITA : PROSPETTIVE DI SVILUPPO IN LOMBARDIA Declinazione della sanità pubblica nelle attività infermieristiche: esperienze a confronto L esperienza di Trieste Pavia, 12 maggio 2011
DettagliIL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE
IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e
DettagliL ASSISTENZA DOMICILIARE : PUBBLICO E PRIVATO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA
L ASSISTENZA DOMICILIARE : PUBBLICO E PRIVATO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA IL SERVIZIO ADI NEL TERRITORIO DELL ISOLA BERGAMASCA Coord. Sanitario Dott.ssa Porrati Luisa Infermiera CeAD
DettagliBologna 29 Giugno 2015
Qualita e continuita delle cure per pazienti ad alta complessita e/o in fine vita: analisi delle criticita e nuovi modelli organizzativi negli Ospedali di Comunita ULSS 5 Ovest Vicentino 499.83 Kmq, 22
DettagliScompenso cardiaco cronico a domicilio: un modello proattivo per una presa in carico permanente.
Scompenso cardiaco cronico a domicilio: un modello proattivo per una presa in carico permanente. Azienda USL di Parma Dipartimento delle Cure Primarie del Distretto di Fidenza Unità Operativa di Cardiologia
DettagliModello di erogazione diffusa delle Cure Palliative/Fine Vita con supporto di esperti. Parma, 21 ottobre 2011 Dott.ssa Maria Luisa De Luca
Modello di erogazione diffusa delle Cure Palliative/Fine Vita con supporto di esperti Parma, 21 ottobre 2011 Dott.ssa Maria Luisa De Luca 1 Le Aziende USL di Modena e Reggio Emilia hanno sviluppato una
Dettagli6 a Conferenza Nazionale GIMBE Verso un approccio di sistema alla Clinical Governance
6 a Conferenza Nazionale GIMBE Verso un approccio di sistema alla Clinical Governance Bologna, 11 febbraio 2011 Appropriatezza, efficacia e sicurezza della Stroke Care di Bentivoglio Un audit clinico per
DettagliAZIENDA USL VDA LA DIMISSIONE PROTETTA IN VDA: UN MODELLO DI INTEGRAZIONE TERRITORIO-OSPEDALE DIREZIONE STRATEGICA AREA TERRITORIALE DISTRETTUALE
AZIENDA USL VDA DIREZIONE STRATEGICA AREA TERRITORIALE DISTRETTUALE AREA DEGENZA AREA PREVENZIONE AREA TECNICO AMMINISTRATIVA S.C. DISTRETTO 1 S.C. DISTRETTO 2 S.C. DISTRETTO 3 S.C. DISTRETTO 4 S.C. OSPEDALIERE
Dettagli7 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence & Governance per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Integrazione ospedale-territorio
7 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence & Governance per la Sostenibilità della Sanità Pubblica Bologna, 17 febbraio 2012 Integrazione ospedale-territorio Sperimentazione di una rete di strutture a media
DettagliI percorsi assistenziali nel post-acuto: la riabilitazione
Criteri di appropriatezza strutturale, tecnologica e clinica nella prevenzione, diagnosi e cura della patologia cerebrovascolare I percorsi assistenziali nel post-acuto: la riabilitazione Stefano Paolucci
Dettagli8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance
8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance Bologna, 15 marzo 2013 C.U.R.A. Centrale Unica di Riferimento per l'assistenza domiciliare con sistemi di teleassistenza e telepresenza
DettagliL ESPERIENZA DELLE DIMISSIONI PROTETTE A MONZA
L ESPERIENZA DELLE DIMISSIONI PROTETTE A MONZA Milano 14 giugno 2012 Giornata di studio Re.SSPO Ordine AA.SS. Lombardia Comune di Monza Settore Servizi Sociali - Ufficio Anziani Cosa abbiamoevidenziato
DettagliIl nursing riabilitativo nel Dipartimento di Salute Mentale. Docente: Paolo Barelli
Il nursing riabilitativo nel Dipartimento di Salute Mentale Docente: Paolo Barelli Day Hospital Centro Diurno CONTESTO Centro Salute Mentale: Ambulatori e Territorio SOCIALE Ospedale: Servizio Psichiatrico
DettagliINTEGRAZIONE PROFESSIONALE E CONTINUITA DELLE CURE: EVIDENZE DISPONIBILI E GAP DI MANAGEMENT
Il Distretto Socio Sanitario: una identità incompiuta? Esperienze a confronto INTEGRAZIONE PROFESSIONALE E CONTINUITA DELLE CURE: EVIDENZE DISPONIBILI E GAP DI MANAGEMENT di Francesco Longo Direttore CERGAS
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione
DettagliPercorsi di innovazione nelle cure primarie Parma 21-22 ottobre 2011
Percorsi di innovazione nelle cure primarie Parma 21-22 ottobre 2011 Fabia Franchi Responsabile Servizio Assistenziale Tecnico e Riabilitativo AUSL di Bologna IL CONTESTO DELL AUSL DI BOLOGNA Superficie
DettagliUnità di Degenza a Didattica Integrata. laboratorio per la messa in prova di nursing avanzato nella formazione di base dell Infermiere
Unità di Degenza a Didattica Integrata laboratorio per la messa in prova di nursing avanzato nella formazione di base dell Infermiere Padova 2 maggio 204 Dott. Graziano Cosaro Degenza Didattica Integrata
DettagliCRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO
CRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO Cammi Emilio Reggio Emilia, 25 settembre 2015 Fibrosi cistica Malattia genetica rara Patologia multiorgano che
DettagliDISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013
DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 1.1 UNO SGUARDO D INSIEME 1.1.1 Il contesto di riferimento L UOSD Rete Assistenziale comprende
DettagliCENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO -
CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - PERCORSO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI TERMINALI Indice 2 1. Premessa 3 2. Attività dell Hospice San Marco 3 3. Obiettivi 4 4. Criteri di Ammissione
DettagliDAL CASE MANAGER AL CARE MANAGER. Infermiera care manager in medicina interna Derossi Valentina
DAL CASE MANAGER AL CARE MANAGER Infermiera care manager in medicina interna Derossi Valentina La nostra storia inizia MARZO 2007 L infermiere CASE Manager in Medicina Interna (PROGETTO FLORENCE) CASE
DettagliIl Caregiver: figura cardine per la sostenibilità della presa in carico del paziente complesso
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA Il Caregiver: figura cardine per la sostenibilità della presa in carico del paziente complesso Maria Angela Becchi Taranto
DettagliIl Corso di Laurea in Infermieristica
Sessione V: Il ruolo della formazione nella costruzione di una cultura geriatrica e multiprofessionale Il Corso di Laurea in Infermieristica Dott.ssa Paola Ferri Corso di Laurea in Infermieristica Università
DettagliIl contributo dei Centri di servizi per anziani a supporto della domiciliarità: alcune esperienze a livello locale
Il contributo dei Centri di servizi per anziani a supporto della domiciliarità: alcune esperienze a livello locale dr. Stefano Vianello - Direttore Distretto Socio-Sanitario 1 Dr.ssa Beatrice Baggio -
DettagliValutazione di efficacia nei servizi di tele- assistenza: l esperienza dell e-care Scompenso Cardiaco
Valutazione di efficacia nei servizi di tele- assistenza: l esperienza dell e-care Scompenso Cardiaco Serena Broccoli, Gerardo Lupi, Walther Orsi Programma salute Anziani Milano, 17 ottobre 2008 Studio
DettagliL innovazione dei servizi per la cura delle malattie croniche
Cooperativa Sociale Nòmos onlus Bagno a Ripoli, 2011 Convegno L evoluzione dei bisogni degli anziani: Le risposte dei servizi alle esigenze emergenti L innovazione dei servizi per la cura delle malattie
DettagliAdeguamento delle schede di dotazione ospedaliera delle strutture pubbliche e private accreditate, di cui alla L.R. 39/1993, e definizione delle
La sanità veneziana verso il 2015 Applicazione della deliberazione della Giunta regionale 68/CR del 18 giugno 2013 Adeguamento delle schede di dotazione ospedaliera delle strutture pubbliche e private
DettagliLA CONTINUITA DI CURA DALL OSPEDALIZZAZIONE ALLA RSA
CONFERENZA EPISCOPALE PIEMONTESE CONSULTA REGIONALE PER LA PASTORALE DELLA SALUTE LA CONTINUITA DI CURA DALL OSPEDALIZZAZIONE ALLA RSA Torino, 10 dicembre 2012 Giovanni MONCHIERO Il Servizio Sanitario
DettagliProblemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer
Giornate Mediche Fiorentine Firenze, 2 3 dicembre 2011 Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer Manlio Matera Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Atti di indirizzo della Regione
DettagliFIGURE PROFESSIONALI INNOVATIVE: L INFERMIERE PIVOT IN ONCOLOGIA
Laboratorio sull organizzazione per programmi centrati sul destinatario. Emilia Romagna Canada: un confronto FIGURE PROFESSIONALI INNOVATIVE: L INFERMIERE PIVOT IN ONCOLOGIA KATIA PRATI RUOLO DEGLI INFERMIERI
DettagliIl recupero funzionale del cardiopatico
XVIII CONVEGNO NAZIONALE GERIATRICO Dottore Angelico 11-12-13 giugno 2015 - Cassino Il recupero funzionale del cardiopatico Matteo Grezzana Marina Lugarà Elisa Maya Boldo UOC Geriatria Attuale mission
DettagliLa malnutrizione nell anziano: interventi di prevenzione e controllo
AZIENDA USL 2 LUCCA Corso di aggiornamento La malnutrizione nell anziano: interventi di prevenzione e controllo Capannori, 25 maggio 2013 I percorsi di valutazione dell anziano Dott. Marco Farnè Responsabile
Dettagli6 a Conferenza Nazionale GIMBE Verso un approccio di sistema alla Clinical Governance
6 a Conferenza Nazionale GIMBE Verso un approccio di sistema alla Clinical Governance Bologna, 11 febbraio 2011 Valutare l'appropriatezza dell'assistenza domiciliare integrata L indice di complessità assistenziale
DettagliLo stato dell arte dello sviluppo delle Case della Salute della AUSL di Parma
Lo stato dell arte dello sviluppo delle Case della Salute della AUSL di Parma 1 m a r c o l o m b a r d i r o m a 2 4 a p r i l e 2 0 1 5 m l o m b a r d i @ a u s l. p r. i t Case della Salute: programmazione
DettagliLinee Guida Regionali e Nazionali sulla Stroke Care. Milena Bernardini UO Medicina Interna e Geriatria
Linee Guida Regionali e Nazionali sulla Stroke Care Milena Bernardini UO Medicina Interna e Geriatria ESITO DI PATOLOGIE CEREBROVASCOLARI CASI INCIDENTI/ANNO /MILIONE ABITANTI : 500 TIA 2400 ICTUS (75%
DettagliPercorso di cura Scompenso cardiaco & Medicina di iniziativa. Dott. Lino Gambarelli MMG Scandiano Bologna 21 /06/2012
Percorso di cura Scompenso cardiaco & Medicina di iniziativa Dott. Lino Gambarelli MMG Scandiano Bologna 21 /06/2012 Distretto di Scandiano 53 MMG (60% in Gruppo) Popolazione 80.000 Ab. 4 Nuclei di Cure
Dettaglila riabilitazione dopo ictus e frattura di femore La riabilitazione in RSA
auditorium di s. apollonia, firenze 17 aprile 2012 la riabilitazione dopo ictus e frattura di femore La riabilitazione in RSA Sandra Moretti Bruna Lombardi U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale Azienda
DettagliDaniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE
Daniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE ESPANDERE PROGRESSIVAMENTE LE LOGICHE DI INTEGRAZIONE SISTEMICA UTILIZZANDO I PERCORSI ASSISTENZIALI COME METODO PER PROMUOVERE PRASSI INTEGRATA E PER RENDERE
DettagliWORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 3 Edizione
FONDAZIONE BELLARIA WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 3 Edizione RSA E CReG: UN NUOVO MODELLO DI INTEGRAZIONE DEI SERVIZI TERRITORIALI Castellanza, 24 marzo 2015 a
DettagliL inizio 14 marzo 2015 PDTA SLA AUSL Bologna 2
PDTA della persona con SLA esperienza dell area bolognese Fabrizio Salvi Antonella Dallari Manuela Panìco L inizio 14 marzo 2015 PDTA SLA AUSL Bologna 2 14 marzo 2015 PDTA SLA AUSL Bologna 3 Da un incontro
DettagliTerapia del dolore e cure palliative
Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.
DettagliGrazie dell attenzione
Grazie dell attenzione http://www.registri-tumori.it/pdf/aiom2012/i_numeri_del_cancro_2012.pdf In Italia circa 2.250mila persone (4% del totale della popolazione) vivono avendo avuto una precedente
DettagliAZIENDA ULSS 20 DI VERONA
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n.42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Dipartimento delle Unità Organizzative della Direzione dei Servizi
DettagliCURARE A CASA Aspetti organizzativi clinici e relazionali di interesse per il Medico di Medicina Generale
CURARE A CASA Aspetti organizzativi clinici e relazionali di interesse per il Medico di Medicina Generale Introduzione Reggio Emilia, 19 e 26 maggio 2010 Riferimenti normativi Accordo Collettivo Nazionale
DettagliDott.ssa MG Bonavina DIRETTORE GENERALE
Dott.ssa MG Bonavina DIRETTORE GENERALE IL SISTEMA SANITARIO: un sistema adattativo complesso Un sistema complesso adattativo è un insieme di agenti individuali che hanno libertà di agire in modi non sempre
DettagliCorso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014
Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014 Lezione 8 Interventi socio assistenziali nell anziano Docenti: Claudia Onofri Ivana Palumbieri L invecchiamento
DettagliContinuità Terapeutica in Oncologia. collegamento Ospedale-Territorio
Continuità Terapeutica in Oncologia collegamento Ospedale-Territorio Nord DISTRETTI Centro Sud PZ MMG Medico NODO Hospice ADI ADO - IOM Il Medico di base rileva il bisogno del pz. e lo segnala al medico
DettagliAssistenza Domiciliare al bambino cronico
RI-Pensiamo il bambino cronico Forlì 20 novembre 2004 Assistenza Domiciliare al bambino cronico Esperienza di Cesena SID Distretto Cesena-Valle del Savio Simona Giordani Paola Galassi Anna Maria Torelli
DettagliRuolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta
Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base Prof. A. Mistretta Il medico di medicina generale (MMG) Garantisce l assistenza sanitaria Si assicura di promuovere e salvaguardare la salute in un rapporto
DettagliOrganizzazione gestionale e Modelli assistenziali per la cura dello Scompenso Cardiaco
CONSENSUS CONFERENCE Milano 21 settembre 2005 Organizzazione gestionale e Modelli assistenziali per la cura dello Scompenso Cardiaco Gruppo Organizzazione e Modelli Gruppo di lavoro - Andrea Mortara (ANMCO)
DettagliLa multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute
III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -
DettagliPROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo
PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE Dr Mauro Bandera Oncologo I progressi nella terapia dei tumori hanno portato ad una sopravvivenza a 5 anni dei 2/3 dei pazienti e di circa la metà a 10 anni dalla diagnosi.
DettagliI bisogni della cittadinanza, le risposte di assistenza infermieristica.
L Infermiere di comunità: prospettive di sviluppo in Lombardia I bisogni della cittadinanza, le risposte di assistenza infermieristica. 12 maggio 2011 Dott. Duilio Loi 1 IL PARADIGMA DELLA COMPLESSITA
DettagliIL GOVERNO CLINICO IN RSA. Aggiornamento per Responsabili Sanitari delle RSA Brescia 2014
IL GOVERNO CLINICO IN RSA Aggiornamento per Responsabili Sanitari delle RSA Brescia 2014 IL GOVERNO CLINICO in RSA definizione di RSA -SIGG Struttura del territorio destinata ad accogliere gli anziani
DettagliOspedale e territorio, esperienze ed evoluzione futura
Ospedale e territorio, esperienze ed evoluzione futura Enrico Bollero Direttore Generale, Fondazione Policlinico Tor Vergata Coordinatore Forum Direttori Generali FEDERSANITÀ - Anci 1 Il problema La continuità
DettagliBILANCIO DI MISSIONE 2012 RENDICONTO 2011
AZIENDA USL DI RAVENNA BILANCIO DI MISSIONE 2012 RENDICONTO 2011 Gruppo di lavoro Coordinamento Milva Fanti Redazione dei capitoli Presentazione e conclusioni: Capitolo 1: Giuliano Silvi Capitolo 2: Gianni
DettagliConferenza Stampa. Cure intermedie: attivi 6 posti. all ASP Bassa Est San Mauro Abate di Colorno
Conferenza Stampa Cure intermedie: attivi 6 posti all ASP Bassa Est San Mauro Abate di Colorno Mercoledì 17 settembre 2014 - ore 11.30 Sala riunioni Servizio Attività Tecniche AUSL di Parma Via Spalato
DettagliParma 21/10/2011. Percorsi di innovazione nelle cure primarie. AUSL Reggio Emilia Distrettto Castelnovo ne Monti
Parma 21/10/2011 Percorsi di innovazione nelle cure primarie Sviluppo del percorso del paziente oncologico e della rete locale di cure palliative secondo un modello di competenza diffuso Il percorso di
DettagliBilancio di Mandato 2003-2007 LE STRATEGIE Dr. Gianluigi Scannapieco Dr.ssa Marina Donadi. La salute, costruiamola insieme
Bilancio di Mandato 2003-2007 LE STRATEGIE Dr. Gianluigi Scannapieco Dr.ssa Marina Donadi Il Bilancio di Mandato dell'azienda Ulss 9 Treviso La modalità di lavoro per la realizzazione del Bilancio di Mandato
DettagliPriorità di Governo Clinico
Convention Nazionale Clinical Governance e Management Aziendale Sostenibilità delle innovazioni organizzative nell era del federalismo sanitario Bologna, 15-16 ottobre 2010 Survey Priorità di Governo Clinico
DettagliINRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO
INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO Le visite infermieristiche domiciliari preventive per il paziente affetto da malattia di Alzheimer e del
DettagliWP 4 Approccio socio-assistenziale alle problematiche del paziente oncologico anziano
Programma straordinario di ricerca oncologica 2006 ALLEANZA CONTRO IL CANCRO PROGRAMMA 1B: RIDUZIONE DELLA DISPARITÀ NELL ACCESSO DEI PAZIENTI AI MEZZI DIAGNOSTICI E ALLE TERAPIE. WP 4 Approccio socio-assistenziale
DettagliLe Cure Palliative e la Terapia del Dolore in IEO
Le Cure Palliative e la Terapia del Dolore in IEO Dott. Vittorio A. Guardamagna Direttore Unità Cure Palliative e Terapia del Dolore IRCCS IEO Milano Consigliere Nazionale FCP Le Cure Palliative e la Terapia
DettagliL infermiere, le AFT, la Sanità d Iniziativa. Antonio Gant
L infermiere, le AFT, la Sanità d Iniziativa Antonio Gant Nuovi scenari assistenziali I pazienti cronici transitano in numerosi setting di assistenza rischio di frammentazione del piano di assistenza Necessità
DettagliGoverno clinico e sviluppo organizzativo delle cure. primarie. Drssa Silvia Lopiccoli Direttore Dipartimento Cure Primarie
Governo clinico e sviluppo organizzativo delle cure Drssa Silvia Lopiccoli Direttore Dipartimento Cure Primarie primarie Drssa Clara Vazzoler Resp UO Progettualità e governo clinico SASP 550 Medici Medicina
DettagliLA CONTINUITA TERAPEUTICA IN RSA
LA CONTINUITA TERAPEUTICA IN RSA I LETTI CAVS Dott.ssa E.P. Contuzzi Nucleo Territoriale di Continuità delle Cure Geriatria Territoriale ASLTO1 RSA, CAVS? RSA: residenza sanitaria assistenziale; struttura
DettagliMetodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale
Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale e prevenzione e promozione della salute Corso 60 ore I sistemi sanitari di tutti i Paesi Occidentali sono sotto pressione, a causa del contestuale
DettagliIL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA
IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA Dott.ssa Laura Traverso UO Anziani Savona Dip. Cure primarie IL PAZIENTE AD ALTA INTENSITA E
DettagliLe regole del SSR Lombardo
Le regole del SSR Lombardo Massimo Molteni Il Sistema Socio-Sanitario Lombardo Assessorato alla Sanità Servizi Sanitari Territoriali Prevenzione, tutela sanitaria, sicurezza luoghi di lavoro e emergenze
DettagliSALUTE EQUILIBRIO - BENESSERE FISICO PSICHICO SOCIALE
SALUTE EQUILIBRIO - BENESSERE FISICO PSICHICO SOCIALE 1 SALUTE = POSSIBILITA SVILUPPO POTENZIALITA NON C ÈC SALUTE SENZA SALUTE MENTALE (O.M.S.) Circa il 20% della popolazione mondiale maggiore dei 18
DettagliIl contributo dei Centri di servizio per anziani a supporto della domiciliarità: alcune esperienze a livello locale
I Centri di servizio per anziani come luoghi di integrazione Padova 27 marzo 2015 Il contributo dei Centri di servizio per anziani a supporto della domiciliarità: alcune esperienze a livello locale PROGETTO
DettagliRelatore: Dott. Antonio Maddalena
L organizzazione delle Cure Domiciliari di III livello e delle Cure Palliative nella Asl Napoli 1 Centro. Un modello di integrazione tra Ospedale e Territorio Relatore: Dott. Antonio Maddalena U.O.C. Integrazione
DettagliUn modello di gestione distrettuale della residenzialità in Valle d Aosta
Un modello di gestione distrettuale della residenzialità in Valle d Aosta LEONARDO IANNIZZI MD Direttore Distretto e RSA di Antey-Saint-André - Valle d Aosta Card CONVEGNO INTERREGIONALE NORD ITALIA 11
DettagliAccompagnare le cronicità e le fragilità IL NUOVO PATTO STATO-REGIONI: TRA TAGLI ED EFFICIENZA
Accompagnare le cronicità e le fragilità IL NUOVO PATTO STATO-REGIONI: TRA TAGLI ED EFFICIENZA Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato Milano, 01 Marzo 2014 La domanda Gli anziani
Dettagli