DIZIONARIO DI METRICA E RETORICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DIZIONARIO DI METRICA E RETORICA"

Transcript

1 DIZIONARIO DI METRICA E RETORICA aprile 26, 2009 Poesia religiosa Autori Canettieri Paolo Paolo Canettieri Indice dei lemmi Accento, accumulazione, acròstico, actio, acutezza, adynaton, aferesi, aforisma, alcaica, alessandrino, allegoria, allitterazione, allusione, ambiguità, amplificazione, anacoluto, anacrusi, anadiplosi, anàfora, anagramma, anàstrofe, anfibologia, annominazione, antanàclasi, antìfrasi, antilogia, antìtesi, antonomasia, apocope, apoftegma, aposiopesi, apòstrofe, asìndeto, assonanza, ballata, barzelletta, bernesca, bisillabo, bisticcio, brachilogia, caccia, cacofonia, calembour, cantare, cantica, canto, canzone, canzonetta, capitolo, captatio benevolentiae, carme, carnascialesco (canto), catàcresi, catàfora, centone, cesura, chiasmo, chiave, circonlocuzione, citazione, cliché, climax, còbbola, coda, commiato, comparazione, concessione, congedo, consonanza, contraffattura, contrasto, decasillabo, deprecazione, dialefe, diàstole, diegesi, dièresi, diesis, discordo, disperata, dispositio, dìstico, distinctio, dittologia, dodecasillabo, ecloga, elegia, elisione, ellissi, elocutio, emistichio, enàllage, endecasillabo, endìadi, ènfasi, enjambement, entimema, enumerazione, epanadiplosi, epanalessi, epànodo, epanortòsi, epèntesi, epifonema, epìfora, epìfrasi, epigrafe, episinalefe, epìstrofe, epìtesi, epiteto, epodo, esametro, eterometrico, eufemismo, femminile, figura (etimologica, retorica, etc.), fronte, frottola, giambo, gnome, hysteron proteron, iato, ictus, idillio, imparisillabo, imprecazione, inarcatura, incipit, inciso, inno, interrogazione, inventio, inversione, invio, ipàllage, ipèrbato, iperbole, ipermetria, ipometria, ipòstasi, ipotiposi, ironia, isosillabismo, iterazione, kitsch, lassa, lauda, litote, madrigale, maniera, martelliano, maschile, metàfora, metàtesi, metonìmia, metrica, metro, monorima, mottetto, nona rima, novenario, ode, omofonia, omografia, omoteleuto, onomatopea, ossìmoro, ottava, ottonario, paradosso, paragoge, paragone, paragramma, paralessi, parallelismo, parisillabo, parodia, paronimia, paronomàsia, pastorella, pausa, perifrasi, piede, pleonasmo, poema, polìmetro, polìptoto, polisindeto, posizione, preterizione, prolessi, prosodia, prosopopea, quadrisillabo, quantità, quartina, quinario, quinta rima, reticenza, rima, ripetizione, ripresa, rispetto, ritmo, ritornello, rondò, schema metrico, schema rimico, schema sillabico, senario, serventese, sesta rima, sestetto, sestina, settenario, sillaba, sillessi, similitudine, sinafìa, sinalefe, sineddoche, sineresi, sinestesia, sinizesi, sirma, sistole, sonetto, stanza, stereotipo, stìchico, stilema, stornello, strambotto, strofe, tenzone, terzina, tmesi, topos, tornada, tractatio, traslato, trimetro giambico, trisillabo, tropo, verso, volta, zagial, zèugma, zingaresca. GLOSSARIO accento: aumento dell intensità della voce su una vocale della parola. In italiano può cadere sull ultima, sulla penultima, sulla terzultima o sulla quart ultima sillaba della parola. All interno del verso determina il ritmo (v.). accumulazione: figura per la quale si sommano serialmente (ma non necessariamente in modo ordinato) diversi elementi linguistici, siano essi nomi, aggettivi, verbi o frasi. Esempio: «Ricorderò sempre quella bella donna, gentile e intelligente, piena di vita, dai molti interessi». acròstico: componimento poetico in cui le lettere iniziali dei versi, lette in sequenza, vengono ad avere un senso compiuto, sia esso un nome di persona o di cosa o una frase. actio: quarta parte della retorica classica, quella che pertiene alla gestualità del retore, alla sua dizione e alla recitazione. acutezza: termine corrispondente allo spagnolo agudeza, che designava presso gli autori del Seicento la ricerca di raffinatezze concettose e di giochi linguistici e retorici ingegnosi e arguti.. 1/20

2 adonio: nella metrica latina era il quarto verso della strofe saffica, composto da un dattilo (lunga breve breve) e da un trocheo (lunga breve: v. piede). adynaton: figura consistente nell utilizzo a fini retorici di fatti impossibili. Esempio: «Cacciare la lepre con il bue». aferesi: eliminazione della vocale o della sillaba ad inizio di parola. Esempio: nanzi ; sta sera. aforisma: definizione che riassume brevemente, ma precisamente, il risultato di considerazioni, ragionamenti, giudizi ed esperienze. alcaica: cf. Elementi, 000. alessandrino: tipo di verso che trae il nome dal Roman d Alexandre, un romanzo antico francese del XII secolo. In francese e in provenzale è composto da due esasillabi, equivalenti in italiano a due settenari (v.) allegoria: figura retorica per cui l autore assegna ad un termine del discorso un significato nascosto diverso da quello letterale. L interpretazione allegorica è un procedimento esegetico fondamentale del Medioevo, quando venne utilizzata a fini didattici ed edificanti, e si lessero le opere della classicità in modo da rintracciarvi le verità cristiane. Si può intendere l allegoria anche come una metafora (v.) prolungata: se il pensiero viene manifesatato si entra nel campo della similitudine (v.). allitterazione: ripetizione della stessa consonante o della stessa sillaba all inizio o all interno di due o più parole contigue, come ad esempio in Petrarca «Di me medesmo meco mi vergogno» (Canzoniere, I, v.11). Nella letteratura italiana l allitterazione è soprattutto un ornamento retorico volto ad evidenziare o esaltare i rapporti di significato tra le parole, ma può avere anche funzione onomatopeica (v.). allusione: figura retorica vicina all antonomasia (v.), per la quale si dice qualcosa volendo che il ricevente del messaggio ne comprenda il significato riposto. Si tratta di una sorta di enigma, in cui viene fornita una comparazione incompleta: attraverso uno o più elementi comuni, il comparante deve far intuire il messaggio in assenza del comparato. Esempio: «è un don Abbondio», per dire «è un uomo senza coraggio». ambiguità: si ha quando una parola o una frase ha un doppio senso. La critica letteraria ha ampliato la nozione fino a farne una delle caratterisiche fondamentali del linguaggio poetico, nel quale si possono sempre rintracciare molteplici significazioni differenti. amplificazione: figura volta ad accentuare alcuni significati, attraverso la ripetizione dell idea di base in modo diverso e più incisivo. In genere la ripetizione è soggetta a climax (v.) ascendente. anacoluto: frase sintatticamente irregolare, in cui la prima parte non è collegata correttamente alla successiva. Esempio: «Lei sa che noi altre monache, ci piace di sentir le storie per minuto» (Manzoni). anacrusi: sillaba fuori misura che precede il primo accento del verso. Un caso molto diffuso e particolare è quello del novenario con anacrusi prima della sesta sillaba. anadiplosi: figura retorica per la quale si riprende all inizio di un verso o di una frase una parola o un sintagma finale del verso o della frase precedente. Se la ripresa avviene tra due strofe, e in modo sistematico si ha il procedimento delle «coblas capcaudadas». anàfora: figura retorica che consiste nella ripetizione di una parola o di una espressione all inizio di versi, strofe o enunciati consecutivi, secondo lo schema /x /x /x, etc. In poesia si può distinguere l anafora tra successivi inizi di verso, quella tra inizio di verso e metà verso, quella in punti differenti del verso e quella con ripetizione di interi versi. Esempio: «Per me si va nella città dolente / per me si va nell eterno dolore, / per me si va tra la perduta gente» (Dante). anagramma: gioco per lo più utilizzato nell enigmistica, ma fatto propro spesso anche dal linguaggio poetico, nel quale la disposizione delle lettere di una parola o di una frase vengono sottoposte a permutazione in modo da ottenere un altra parola o frase di significato diverso. Notissimo l esempio della leopardiana A Silvia, in cui la parola finale di frase, salivi, costituisce l anagramma del nome Silvia. 2/20

3 anàstrofe: figura sintattica per la quale l ordine abituale di due parole viene rovesciato. Esempio: «eccezion fatta»; «cammin facendo». anfibologia: enunciato che ammette doppio senso a causa della costruzione sintattica o dell ambiguità di significato delle parole. Esempio: «l amore di Gesù»; «quel cane del tenore». annominazione: figura retorica che consiste nella giustapposizione di termini con uguale radice, ma diversa forma grammaticale. Famosissima l annominazione dantesca in «Amor ch a nullo amato amar perdona». antanàclasi: ripetizione di una parola all interno dello stesso enunciato con significato in parte o del tutto diverso. Esempio: «non ho voglia di andarvi, voglia farlo Lei». antìfrasi: figura di valore ironico, con cui si afferma il contrario di quello che si enuncia. Esempio: dire «quanto sei furbo!» a qualcuno che ha fatto una sciocchezza. antilogia: unione di due parole con significato opposto (v. anche ossimoro). Esempio: concordia discors. antìtesi: contrapposizione di parole o frasi di significato opposto. Esempio: «Non fronda verde, ma di color fosco; / non rami schietti, ma nodosi e nvolti; / non pomi v eran, ma stecchi con tosco» (Dante). antonomasia: figura per la quale si adopera un nome proprio al posto di un nome comune perché la persona che possiede il nome proprio riveste più di altre le qualità significate dal nome comune. Esempio: «è un Adone» per dire che una persona è bella. Il termine è usato anche per il concetto contrario, quando cioè si sostituisce al nome proprio di un personaggio noto un epiteto o una perifrasi che ne rappresenta una caratteristica. Esempio: «il Notaro» per indicare Giacomo da Lentini (v. anche metonimia e sineddoche). apocope: troncamento dell ultima vocale o dell ultima sillaba di una parola davanti alla consonante della parola seguente. Esempio: «cammin di nostra vita» (per cammino). Se l ultima lettera prima del troncamento è una vocale in italiano si usa graficamente l apostrofo: vo per voglio ; i per io. apoftegma: Detto memorabile, sentenza breve aposiopesi: v. reticenza. apòstrofe: figura per la quale ci si rivolge enfaticamente a persona o cosa personificata della quale in precedenza si era parlato in terza persona. Esempio: «Ahi Pisa, vituperio de le genti / del bel paese là dove il sì suona» (Dante). asìndeto: abolizione dei legami di congiunzione o disgiunzione fra parole o fra proposizioni. assonanza: se la rima (v.) è l uguaglianza tra i suoni di due o più parole a partire dall ultima sillaba accentata, l assonanza può dirsi una rima imperfetta, poiché solo in parte ha un corrispondente fonico in un altra parola. In genere l uguaglianza è di tipo vocalico, mentre le consonanti sono del tutto o parzialmente diverse come nel caso di amore-morte dove abbiamo l uguaglianza del binomio vocalico o-e e della consonante r. Si ha invece «assonanza consonantica» o «consonanza», quando le vocali sono differenti, ma le consonanti uguali (p. es. certo-carta). All interno della strofe (v.) le parole in rima perfetta possono anche essere in rapporto di assonanza con un altro gruppo di rime interno alla stessa strofe: per esempio nella serie amore-morte-doloreforte le parole amore-dolore e morte-forte sono in rima tra loro, ed entrambe le coppie sono in reciproco rapporto di assonanza. Talvolta la disuguaglianza tra le consonanti è minima e l assonanza è simile alla rima (parentado-abbracciato). ballata: v. Elementi, 000. barzelletta: canzonetta composta soprattutto nella poesia musicata del Quattrocento. Ha lo schema metrico strutturale della ballata (v. Elementi, 000), ma è in genere formata da ottonari, con ripresa di quattro versi. bernesca: poesia composta secondo i modi giocosi e beffardi di Francesco Berni ( ). 3/20

4 bisillabo: (o binario?) verso il cui unico accento cade sulla prima sillaba: può essere composto da una sola sillaba, se tronco, da due se piano, da tre se sducciolo, da quattro se bisdrucciolo. bisticcio: corrispondenza fra parole su base fonica, per la quale vengono accostati termini con le stesse consonanti, ma diverse vocali. Antonio da Tempo fornisce il seguente esempio: «Colui che mira quando l uomo more / spesso si menda di cose del mondo; / perché la tenda che iace nel tondo / zunze con ira, e non si vegon l ore» brachilogia: si ha quando alcuni elementi sintattici comuni a due o più proposizioni vengono forniti solamente nella prima proposizione e sottintesi nelle altre. Esempio: «Il padre decise di partire, la madre di restare». caccia: Forma musicale polifonica in uso a Firenze nella seconda metà del Trecento. Famoso è Passando con pensier di Franco Sacchetti. Ha la struttura metrica del madrigale o della ballata (v. Elementi). cacofonia: effetto fonico sgradevole per l ascoltatore, provocato dall accostamento di suoni uguali o contrastanti. In particolare nella poesia del Novecento può essere intenzionale, a fini per lo più espressionitici. calembour : gioco di parole fondato sulla duplicità di senso di un enunciato o di una parola. E usato in funzione per lo più comica o mnemotecnica nel linguaggio della pubblicità. Per l ambito letterario v. bisticcio e paronomasia. cantare: v. Elementi, 000. cantica: termine utilizzato da Dante per designare genericamente il Purgatorio ed esteso a tutt e tre le parti di cui si compone il poema. canto: indica genericamente il componimento poetico. Talvolta è utilizzato per le distinzioni interne ai poemi, come sinonimo di libro o di capitolo. In particolare è utilizzato per le unità poetiche concluse della Divina Commedia (v. Elementi, 000). canzone: v. Elementi, 000. canzonetta: v. Elementi, 000. capitolo ternario: termine indicante un componimento in terzine (v. Elementi, 000), indipendentemente dal genere letterario cui appartiene. E detto anche semplicemente capitolo. Con capitolo quadernario si intende invece una forma poetica in uso specialmente nel Quattrocento, composta da quartine di tre endecasillabi e un settenario, secondo lo schema rimico ABbC CDdE EFfG etc., oppure ABbA ACcD DEeF etc. captatio benevolentiae: espediente retorico topico, generalmente posto all inizio del componimento, attraverso il quale l autore intende sollecitare nel lettore la comprensione e un atteggiamento non ostile verso la propria opera. Famosa la captatio benevolentiae all inizio dell Orlando Furioso di Ariosto: «Piacciavi, generosa Erculea prole, / ornamento e splendor del secol nostro, / Ippolito, aggradir questo che vuole / e darvi sol può l umil servo vostro». carme: Indica un genere letterario non meglio definito. Foscolo usa questo termine per i suoi Sepolcri. carnascialesco (canto): forma di ballata (v. Elementi, 000), sul tipo della barzelletta (v.) o della frottola (v.), con ripresa di due o tre versi, in uso a Firenze nel Quattrocento in occasione dei tornei carnevaleschi. catacresi: metafora (v.) entrata nell uso comune e quindi non più intesa come tale; è utilizzata il più delle volte per indicare cose che altrimenti non avrebbero nome. Esempio: «collo di bottiglia». catàfora: si ha quando una parola che normalmente sarebbe posta all inizio della frase, perché soggetto, viene invece posta alla fine. Esempio: «baciò la sua petrosa Itaca Ulisse» (Foscolo). centone: si dice di un componimento ricavato tramite la giustapposizione di pezzi noti di uno o più autori famosi. Dalla decontestualizzazione dei brani si ottiene spesso un risultato comico. E un operazione in uso ancor oggi, anche da parte dei mezzi di comunicazione di massa. 4/20

5 cesura: pausa metrica interna che ripartisce il verso in sottostrutture sillabiche, non necessariamente uguali tra loro, né coincidenti con le altre dell insieme poetico in cui il verso è posto. In italiano coincide con la fine di una parola del verso. Esempio: «Nel mezzo del cammin // di nostra vita». Per le diverse cesure dell endecasillabo e degli altri versi italiani, v. Elementi OOO. chiasmo: la figura deriva il nome dalla lettera greca chi, X (a forma di croce) e consiste nell ordinare quattro elementi in modo tale che abbiano qualità identiche o analoghe i due estremi e i due mediani, secondo lo schema ABBA. Può riguardare la disposizione dei nomi («le donne, i cavalier, l arme gli amori»), dei sintagmi «Ovidio è il terzo e l ultimo è Lucano», delle proposizioni («non bisogna mangiare per vivere ma bisogna vivere per mangiare»). chiave: verso di unione tra la sirma e la fronte di canzone (v. Elementi, 000). circonlocuzione: figura consistente nel sostitituire al nome di una cosa (o di una persona) una serie di parole che ne designano una qualità rilevante. E utilizzata al fine di evitare ripetizioni, o per eludere termini troppo crudi o troppo alti. Esempio: «Colui che tutto move» per indicare Dio. citazione: non è raro che nel testo letterario venga eplicitamente ripresa una frase presente in un altro testo, con funzione anche retorica. La citazione può essere fatta con intento ironico o per riconnettersi ad una tradizione autorizzata. Per il primo caso si pensi alla citazione di tono sarcastico che Leopardi fa nella Ginestra del verso di Terenzio Mamiani «le magnifiche sorti e progressive»; per il secondo è particolarmente illuminante la ripresa fatta da Petrarca nella canzone Lasso me, ch i non so in qual parte pieghi, dei versi iniziali di alcuni notissimi testi lirici di autori precedenti. cliché: frase fatta, espressione letteraria molto utilizzata (anche in contesti non letterari) e quindi divenuta banale, priva di originalità. Per esempio nel linguaggio giornalistico: «il gran rifiuto» (v. anche stereotipo, stilema, formula, maniera, kitsch,topos.) climax: (o gradazione) procedimento per il quale gli elementi di una serie linguistica (frasi, sostantivi, aggettivi) o ritmica vengono disposti secondo una progressione ascendente, dimostrando quindi un amplificazione (v.). còbbola: derivato dal provenzale cobla, il termine è talvolta utilizzato per indicare la stanza, cioè l unità complessiva che viene ripetuta nei testi strofici (v. Elementi, 000). coda: questo termine può indicare la parte finale di una stanza (ed è in tal caso sinonimo di sirma, v.), o di un componimento (come nel sonetto caudato) o un verso, generalmente breve, che chiude la strofe del sirventese. commiato: v. congedo. comparazione: (o paragone) figura per la quale si mettono a confronto due o più termini, preceduti dalle forme correlative come così quale tale. concessione: figura per la quale si finge di ammettere che l ipotesi opposta a quella che si vuol sostenere sia la giusta. Si concede in pratica la ragione (o una parte di essa) all avversario vero o supposto. Esempio: «Ammettiamo pure che tu non ci sia andato. Comunque non puoi negare che quella sera eri nelle vicinanze». congedo: serie di versi con cui si può chiudere la canzone. Metricamente corrisponde all ultima parte della stanza e spesso coincide con la sirma; più raramente ha uno schema suo proprio (v. Elementi, 000). E anche detto commiato o invio. Cf. anche tornada. consonanza: v. assonanza. Talvolta con tale termine si designa la rima (v.) o la paronomasia (v.). contraffattura: procedimento che consiste nel comporre un testo utilizzando lo schema metrico e la melodia di un altro testo. Cf. Elementi, 000. contrasto: componimento poetico che rapresenta una discussione, una disputa o un litigio tra due persone o personificazioni. Famoso è il contrasto di Cielo d Alcamo Rosa fresca aulentissima. V. anche tenzone. correzione: v. epanortosi. 5/20

6 decasillabo: verso il cui accento finale cade sulla nona sillaba. Se ha gli accenti secondari sulla terza e sulla sesta sillaba ed è privo di cesura, si indica come «decasillabo manzoniano», perché è usato dal Manzoni in Marzo 1821 e nel coro del Conte di Carmagnola. deprecazione: figura per la quale si ammette (o si dà per implicito) un reato, ma si implora il destinatario perché dia un giudizio di non completa condanna, in virtù dei meriti del reo o dei vantaggi che il destinatario da tale giudizio potrà trarre. Il termine è utilizzato anche nella semplice accezione di implorazione. dialefe: fenomeno metrico opposto alla sinalefe (v.), per il quale due vocali contigue, ma in parole diverse, vanno considerate come appartenenti a due sillabe distinte. La dialefe è meno frequente della sinalefe; ne troviamo un esempio nel terzo verso della Divina Commedia, «Ché la diritta via era smarrita», dove la a di via e la e di era appartengono a due sillabe differenti. Questo fenomeno corrisponde alla dieresi (v.) all interno della parola. diàstole: nella versificazione italiana è lo spostamento dell accento per ragioni ritmiche, rimiche, o più generalmente culturali, in direzione della fine della parola. Per esempio in Cleopatràs, come in altri nomi greci o «esotici», si ha un trattamento ossitonico non motivato dall etimologia, ma dall influsso francese. Così si ha anche Ettòrre accanto ad Ettore e Annibàlle accanto ad Annibale. diegesi: insieme delle vicende narrate in un racconto. Racconto, storia. dièresi: si ha quando due vocali in contatto all interno di una parola vengono cosiderate come facenti parte di due sillabe distinte. Si può indicare graficamente con due punti al di sopra della prima vocale implicata. E fenomeno opposto alla sineresi (v.) e corrisponde alla dialefe tra parole. diesis: termine usato nel De vulgari eloquentia da Dante per indicare il punto di divisione della stanza in due parti metriche nettamente individuabili, siano esse piedi (v.) e sirma (v.), piedi e volte (v.) o fronte (v.) e volte (v. Elementi, 000). discordo: v. Elementi, 000. disperata: v. Elementi, 000. dispositio: termine della retorica classica utilizzato per indicare il secondo dei cinque momenti di elaborazione del discorso. Riguarda la scelta delle idee, delle parole e delle modalità artistiche dell espresione e quindi l ordine che viene imposto alla materia da trattare e la sua disposizione interna. L ordine può essere «naturale» o «artificiale»: il primo è la normale condizione attraverso cui i pensieri vengono espressi e corrisponde allo svolgimento degli avvenimenti in modo storico, secondo l ordine che ad essi la natura ha assegnato; il secondo, invece, riguarda le figure (v.) e corrisponde ad una disposizione dei fatti o delle cose diversa da quella reale, come avviene ad esempio nell Odissea o nell Eneide, in cui l ordine dei fatti non procede linearmente, ma inizia in medias res e tocca gli avvenimenti precedenti attraverso la narrazione del personaggio principale. La dispositio deve appunto provvedere alla distribuzione di ordo naturalis e ordo artificialis all interno del discorso. dìstico: coppia di versi costituente un unità stofica. Nella metrica classica è usatissimo il distico elegiaco, formato da un esametro e da un pentametro. I distici della metrica romanza sono invece per lo più isometrici, sono cioè costituiti da versi della stessa misura di sillabe, ed hanno la rima baciata, secondo lo schema aa bb cc dd etc. distinctio: segmento melodico corrisponente ad un verso. dittologia: con questo termine si fa riferimento a una struttura linguistica costituita da due elementi della stessa categoria, uniti dalla congiunzione e. E molto frequente nella lingua poetica delle origini. In genere ha un valore ritmico e metrico, anche se dal punto di vista semantico ha la funzione di mettere in rilievo alcune zone del testo. Esempio: «Solo e pensoso i più deserti campi / vo mesurando a passi tardi e lenti» (Petrarca). dodecasillabo: verso piuttosto raro in italiano, formato di dodici sillabe, con l undicesima sillaba tonica e composto per lo più da due senari. Secondo questa modalità è utilizzato dal Manzoni ad imitazione del verso 6/20

7 de arte mayor spagnolo: cf. Adelchi III «Dagli atri muscosi, dai fori cadenti». Il tipo formato da ottonario e quadrisillabo è invece presente in Carducci. ecloga: composizione poetica con argomento pastorale, ad imitazione delle Bucoliche di Virgilio. I pastori svolgono la loro vita campestre in un paesaggio mitico del tutto idealizzato, e qui si danno ai piaceri e agli amori e ingaggiano gare poetiche. Questo genere poetico fu continuato nel Medioevo, ebbe una netta evoluzione tematica con l Arcadia del Sannazzaro e rifiorì nel Settecento. elegia: genere poetico in distici (v.) di esametri e pentametri presente nelle lettature classiche. Tematicamente l elegia era piuttosto varia, potendo trattare argomenti tristi o lieti. A partire dal medioevo indicò invece uno dei tre generi fondamentali della letteratura, insieme alla tragedia e alla commedia: Boccaccio indicò con il titolo di Elegia di Madonna Fiammetta un testo in prosa, di argomento nostalgico-amoroso. elisione: si ha elisione quando la vocale in fine di parola cade davanti alla vocale con cui inizia la seguente. E presente sia nella lingua parlata, che in quella scritta, dove viene marcata con il segno grafico dell apostrofo. E usata in modo massiccio nella lirica delle origini, mentre tende ad essere evitata nella poesia contemporanea. Esempio: «Voi ch ascoltate in rime sparse il suono / di quei sospiri ond io nudriva l core». ellissi: si ha quando viene sottintesa una parte della frase, senza che venga compromessa la possibilità di intendere il senso del discorso. Esempio: nel proverbio «A buon intenditor, poche parole» viene sottinteso il verbo, «sono necessarie», «bastano». elocutio: è la terza parte della retorica classica e riguarda la scelta delle parole e delle idee nonché la combinazione di esse all interno di un discorso. E senz altro la parte più rilevante della retorica, poiché regola il campo della formazione dei tropi o figure (v.). emistichio: con questo termine, che letteralmente significa «metà verso», in genere si intende una delle due o più parti in cui il verso è ripartibile tramite cesura (v.). Non è raro che un emistichio interno sia rimato e che assuma autonomia di verso. enàllage: figura retorico-grammaticale che consiste nell usare una parte del discorso al posto di un altra. Lo scambio può avvenire tra i vari modi e tempi del verbo, tra l aggettivo e l avverbio, tra numeri o generi nominali. Esempi: «le mura dell alta Roma» per «le alte mura di Roma»; «parla chiaro» per «parla chiaramente»; «vado via domani» per «andrò via domani». endecasillabo: verso imparisillabo di dieci sillabe fino all ultima tonica, undici nella forma con uscita piana. E il verso più utilizzato nella poesia italiana. Ha un secondo accento principale mobile, che cade per lo più sulla quarta (endecasillabo a minore) o sulla sesta sillaba (endecasillabo a maiore), ma può anche cadere sulla seconda, sulla terza o sulla settima. Negli endecasillabi a minore un accento secondario cade spesso sull ottava. La cesura (v.) è posta alla fine della parola con l accento mobile e non ha quindi una collocazione fissa: nel verso «Si che il piè fermo // sempre era il più basso» (Dante) l accento mobile cade sulla quarta sillaba del verso e la cesura è posta dunque dopo «fermo». Talvolta la cesura è assente dall endecasillabo e in alcuni casi si può avere una cesura doppia. Dal XVI secolo in Italia fu in uso il cosiddetto endecasillabo sciolto,cioè privo di rima. V. anche Elementi, 000. endìadi: figura per la quale si sostituisce una coppia di nomi legata dalla congiunzione ad una normale serie grammaticale nome-aggettivo o nome-complemento o nome-proposizione relativa. ènfasi: nella retorica classica l enfasi consiste nella definizione di una caratteristica in modo implicito, senza che essa sia espressa manifestamente: così la frase «quello è uomo» può assumere significati differenti, a seconda che si intenda «uomo» nel senso forte del termine cioè «vero uomo, forte e sicuro» o che lo si relazioni al tutto e lo si veda quindi come debole e soggetto all errore. In questi casi sarà soprattutto attraverso i messaggi della voce che si potrà distinguere tra i due significati. Così per l oratore e per l attore l enfasi coinciderà con l aumento di intensità della voce, e questo significato traslato viene assunto dalle lingue 7/20

8 moderne, dove l enfasi è una figura retorica per la quale viene messa in esagerato rilievo una parte del discorso attraverso la ripetizione di un membro, sia esso una parola o una frase. Altri esempi: «un padre è sempre un padre»; oppure: «quella sì che è una persona intelligente!». enjambement: termine francese esteso all italiano; indica la non coincidenza tra la fine del verso e la fine della frase. Le modalità più frequenti e rilevanti dell enjambement sono quelle tra aggettivo e nome, tra complemento e predicato, o tra due parti del verbo. Per l enjambement è stato usato nell italiano del Cinquecento il termine «inarcatura». Nel seguente esempio tratto da un sonetto di Petrarca si hanno tre enjambements di seguito: «Tempo non mi parea da far riparo / contra colpi d Amor: però m andai / secur, senza sospetto; onde i miei guai / nel commune dolor s ncominciaro.». Molto raramente si può avere l enjambement tra strofe e strofe. entimema: secondo Aristotele è un sillogismo che argomenta a partire da premesse non certe, ma da Boezio in poi il termine indica un sillogismo ellittico, in cui cioè una delle due premesse viene omessa: anziché il normale sillogismo «Tutti gli uomini sono mortali; Socrate è un uomo; ergo: Socrate è mortale» un entimema sarebbe: «Socrate è mortale come tutti gli uomini». enumerazione: figura secondo la quale si raggruppano parole o sintagmi per asindeto o per polisindeto. Nella retorica classica era usata per riepilogare concetti espressi precedentemente in modo più diffuso. E figura assimilabile all accumulazione (v.), dalla quale però si distingue per il maggiore ordine logico nella successione degli elementi elencati. E frequente soprattutto nella letteratura del Novecento, dove l uso ellittico di essa può assumere una valenza semantica importante, in quanto tesa a rappresentare l andamento dei ricordi o il flusso dei pensieri. epanadiplosi: figura retorica consistente nel riprendere una parola usata all inizio di una frase o di un verso alla fine della frase o del verso stesso. Esempio: «Vede perfettamente ogni salute / chi mia donna tra le donne vede» (Dante). epanalessi: figura retorica che consiste nel ripetere una o più parole all interno della stessa frase, sottolineando il fatto che le si sta ripetendo, al fine di mettere in rilievo il concetto espresso. Esempio: «Ma passavan la selva tuttavia, / la selva, dico, di spiriti spessi». epànodo: figura consistente nel riprendere un concetto espresso in precedenza per arricchirlo con ulteriori dettagli. Esempio: «Ci sono due grandi scrittori nella letteratura italiana: Dante e Boccaccio. Dante per la poesia e Boccaccio per la prosa». epanortòsi: figura per la quale si torna su ciò che è stato espresso in precedenza per sfumarne i toni o per farne parziale ritrattazione. Esempio: «Tu lo hai portato alla rovina, anzi, che dico, lo hai ucciso!». epèntesi: inserzione di uno o più fonemi non etimologici in una parola, per ragioni fonetiche, eufoniche o metriche, e talvolta per analogia. V. ad esempio l adattamento italiano Lanzichenecco della parola tedesca Landsknecht o la forma popolare savona per sauna. epifonema: sentenza adibita a concludere enfaticamente un discorso. Esempio: epìfora: figura contraria all anafora (v.) consistente nella ripetizione di una parola o una frase alla fine di più versi o periodi, secondo lo schema / x/ x/. Sinonimo di epistrofe; v. anche refrain. epìfrasi: aggiunta, espansione, completamento di una frase già sintatticamente conclusa, al fine di amplificare o correggere ciò che è stato precedentemente detto. Può avere carattere esclamativo. Esempio: «Voi siete la mia gioia. Ed anche il mio dolore». epigrafe: iscrizione volta a conservare la memoria di un defunto o a commemorare un episodio rilevante. In letteratura è particolarmente rilevante l utilizzo dell epigrafe posta all inizio di un testo, sia esso un intero libro, un capitolo o una poesia, per dedica o ricordo, o come citazione autorevole che introduca uno scritto scientifico, o talvolta semplicemente come frase cara all autore. 8/20

9 episinalefe: sinalefe (v.) tra la vocale finale di un verso e vocale iniziale del verso successivo, in modo che questo non risulti ipermetro. Era presente già nella poesia latina (v. i versi di Orazio «me Capitolinus convictore usus amicoque / a puero»). Utilizzata per lo più nella poesia antica e in quella popolare, venne ripresa dal Pascoli. L episinalefe è più frequente tra emistichi (v.) che tra versi veri e propri. Nella letteratura italiana è piuttosto rara. V. anche sinafia. epistrofe: v. epìfora. epitesi (o paragoge): aggiunta di uno o più suoni alla fine di una parola, per ragioni metriche o per evitare che essa risulti tronca. Particolarmente usata in toscano e in alcune forme popolari o dialettali. Esempio: fue per fu o bare per bar. epiteto: aggettivo qualificativo o sostantivo o locuzione che determinano come apposizione o attributo un nome proprio, fissandone una caratteristica specifica. Esempio: «Achille piè veloce». epodo: nella poesia classica, un distico formato da un verso breve che segue un verso lungo, ovvero la terza parte di una composizione metrica nella quale due o più strofe uguali (strofe e antìstrofe) si chiudono con una strofe eterogenea (epodo). Nella metrica barbara Carducci si è servito di questo schema riproducendo per esempio lo schema trimetro giambico più dimetro giambico con un endecasillabo sdrucciolo seguito da un settenario. Esempio: «Scendon con murmuri che a gli antri chiamano / echi d amor superstiti». esametro: il verso più importante della metrica classica, usato prevalentemente nella poesia epica. E formato da cinque dattili, sostituibili da spondei (tranne che nel quinto piede dove la sostituzione è rara) mentre l ultimo piede può essere un trocheo o uno spondeo. Fu riprodotto dalla poesia italiana secondo varie soluzioni: Carducci lo rese con un doppio verso: il primo oscillante da quinario a ottonario e il secondo da da ottonario a endecasillabo e sempre con terminazione piana. eterometrico: testo con versi di differente lunghezza, anche se di struttura regolare. eufemismo: figura per la quale si sostituisce una parola o un espressione ritenuta troppo cruda o realistica, con un altra parola o perifrasi che ne attenui la durezza. Esempio: «Non è più tra noi», «è andato in cielo», «è passato a miglior vita» per dire «è morto». Manzoni lo riteneva figura ipocrita: «gli legano i polsi con certi ordigni, per quell ipocrita figura d eufemismo, chiamati manichini». In effetti essa è dovuta alle convenzioni socio-linguistiche che mettono al bando alcuni concetti e rispettive parole. Si colloca tra le figure di equivalenza semantica: v. circonlocuzione, litote, antifrasi. femminile: nella metrica provenzale e francese la parola e quindi la rima con terminazione piana, mentre quella con terminazione tronca è detta maschile. figura: modalità dell espressione, che attua una modifica al materiale linguistico grezzo del discorso normale, operando una deviazione rispetto ad esso. Le figure pertengono alla retorica e ne costituiscono uno degli aspetti più rilevanti: costituiscono infatti un fenomeno relativo alla dispositio (v.). Tipiche del linguaggio letterario, non sono assenti anche dal linguaggio comune. D altronde va considerata la difficoltà, almeno in alcuni casi, di individuare la norma rispetto alla quale la figura deve operare lo scarto: linguisticamente la norma si evolve nel tempo e spesso quelle che in passato erano considerate figure, in seguito sono divenute comuni del linguaggio. Così nella teoria retorica contemporanea si definisce la figura come «distanza tra segno e senso, come spazio interno del linguaggio» (Genette). La retorica cataloga quindi le figure e dà loro significati speciali dipendenti dall utilizzo che storicamente è stato fatto di esse. Lo scrittore che usa una figura «significa la letteratura». Nella retorica antica si distinguono le figure di pensiero, di significazione, di elocuzione, di dizione, di ritmo, di costruzione. Modernamente si è tentato di catalogare le figure sulla base della struttura linguistica e quindi relativamente alle trasformazioni formali e semantiche di parola e di frase. Le modifiche della parola a livello formale comprendono ad esempio le figure dell aferesi, dell apocope, della sincope, della sineresi, della dieresi, etc.; le modifiche della frase comprendono l ellissi, lo zeugma, l asindeto, l enumerazione, la ripresa e il polisindeto, l anacoluto. Sul piano delle operazioni sul significato avremo la sineddoche, l antonomasia, il paragone, la metafora, la metonimia, l ossimoro se l intervento è fatto a livello 9/20

10 della parola, se invece l intervento investe la frase avremo la litote, l iperbole, la ripetizione, il pleonasmo, l antitesi, l eufemismo, l allegoria, il paradosso etc. fronte: la prima delle due parti in cui può dividersi la canzone. Secondo la terminologia di Dante si utilizza il termine «fronte» solamente se la prima parte è indivisa, mentre se si ha una ripartizione interna bisognerà parlare di «piedi» (v.). frottola: componimento poetico con struttura strofica irregolare, con versi di misure differenti, ma con schema rimico regolare (in genere a rima baciata con struttura aa bb cc etc. o aaa bbb ccc etc.). Il contenuto è vario e particolare, tendente al non-senso, in una successione di pensieri sconnessi, di sentenze e proverbi. Simili alla frottola sono gli gliòmmeri (gomitoli) napoletani, in voga nel Quattrocento, con schema ab bc cd de ef etc. giambo: piede della metrica classica, costituito da una sillaba breve e una lunga. Metri giambici importanti sono il trimetro e il senario giambico. Nella metrica italiana si parla di ritmo giambico quando si alternano sillabe atone e sillabe toniche. gnome: frase breve, massima, proverbio con contenuto morale. hysteron proteron: letteralmente «l ultimo come primo» si ha quando viene rovesciata la successione degli avvenimenti e quindi il termine finale di un argomentazione impostata in senso cronologico viene posto in posizione iniziale. Esempio: «Tu non avresti in tanto tratto e messo / nel foco il dito», dove viene invertito l ordine comune dell azione del mettere il dito nel fuoco e successivamente ritrarlo per l eccessivo calore. iato: fenomeno per il quale due vocali a contatto fanno parte di due sillabe diverse. Si ha nella dialefe (v.) e nella dieresi (v.). ictus: nella metrica classica indica la battuta che marca i tempi forti interni al verso. Il termine è utilizzato nella metrica moderna per indicare le posizioni (v.) ritmiche con l accento metrico. idillio: componimento simile all ecloga (v.) in cui viene riprodotta una situazione bucolica di grande calma e serenità. imparisillabo: verso con un numero dispari di sillabe, nella variante piana: in italiano il trisillabo, il quinario, il settenario il novenario e l endecasillabo. imprecazione: figura nella quale viene espresso malaugurio verso qualcosa o qualcuno ritenuto responsabile di cattive azioni, per le quali l imprecante esprime il suo sdegno. Esempio: «Ahi Pisa, vituperio delle genti / del bel paese là dove l sì suona, /poi che i vicini a te punir son lenti, / muovasi la Capraia e la Gorgona, / e faccian siepe ad Arno in su la foce, / sì ch elli anneghi in te ogni persona!» (Dante). inarcatura: v. enjambement. incipit: le parole iniziali di un testo. L inicipit è spesso utilizzato per indicare i componimenti poetici senza titolo e riconoscerli. inciso: inserimento nel discorso di un enunciato che spezza in due il periodo principale. Viene contrassegnato graficamente dalla parentesi o da due trattini orizzontali. inno: tipo di composizione religiosa, legata alla musica e al canto. Presente già nelle letterature classiche, ebbe importanza fondamentale nella liturgia e quindi nel canto gregoriano. Dall imitazione della sua struttura ebbero origine i componimenti strofici mediolatini e volgari. Il carattere solenne dell inno ne fece un genere praticato fino all Ottocento (si vedano gli Inni sacri di Manzoni), non solo in ambito religioso, ma anche civile e patriottico (si pensi all inno di Mameli). interrogazione retorica: frase interrogativa, nella quale la risposta è già implicita nella domanda. E usata quando il richiedente non ha bisogno di informazione, ma tende ad enfatizzare un concetto di cui è già convinto. Esempio: «Napoleone non fu forse un grande generale?». inventio: nella retorica classica è l atto del reperire mentalmente la materia, il contenuto con cui formare il discorso. E la prima delle cinque parti in cui è suddivisa la retorica (v. anche dispositio, elocutio, actio, 10/20

11 memoria). inversione: figura che consiste nel ribaltare l ordine normale di una frase. In italiano, dove viene considerata normale la sequenza soggetto-predicato-complemento, l inversione più comune è quella di porre alla fine il soggetto. Esempio: «la qualcosa sentendo Andreuccio, quale egli allor divenisse ciascuno sel può immaginare» (Boccaccio). invio: v. congedo. ipàllage: figura per la quale si attribuiscono ad un oggetto qualità che invece sono da riferire ad un altro oggetto contenuto nella stessa frase. Esempio: «il divino del pian silenzio verde» (Carducci). ipèrbato: figura consistente mutare l ordine normale della frase o del periodo, per ottenere effetti stilistici particolari, utilizzata in italiano soprattutto per imitare la costruzione latina. Esempio: «Oh! belle agli occhi miei tende latine» (Tasso) per «Oh tende latine belle ai miei occhi!». Oppure: «questa / bella d erbe famiglia e d animali» (Foscolo). iperbole: utilizzo metaforico di parole in modo volutamente alterato ed esagerato, tale che il concetto risulti certamente non verosimile. Ne è stato fatto, non a caso, larghissimo uso da parte dei poeti barocchi. Esempi: «E passato un secolo dall ultima volta che ci siamo visti»; «Dammi un goccio di vino»; «corre veloce come il vento». ipermetria: eccedenza sillabica rispetto alla misura normale del componimento. ipometria: difetto di una o più sillabe rispetto alla misura normale del verso. ipòstasi: rappresentazione di un entità astratta in forma di personificazione. ipotiposi: rappresentazione immediata, veemente, efficace di un avvenimento, in cui è dato particolare rilievo alle immagini forti ed icastiche. Esempio: «La bocca sollevò dal fiero pasto / quel paccator, forbendola a capelli / del capo ch elli avea guasto» (Dante). ironia: figura consistente nell affermare qualcosa per far intendere l esatto contrario. Il significato reale è desumibile dal contesto, o dal modo in cui la frase è pronunziata. Si tratta di una figura evidentemente esposta alle possibilità di equivoco. isosillabismo: principio metrico per il quale l equivalenza di due versi è stabilita in base al numero delle sillabe, che deve essere uguale. In italiano i versi sono isosillabici se hanno lo stesso numero di sillabe prima dell ultima tonica. iterazione: concetto fondamentale sia per la metrica che per la retorica. Comporta la moltiplicazione all interno del discorso di parole, frasi, rime, parole in rima, versi, sezioni di strofe o intere strofe. L iterazione retorica comporta diverse figure le quali «arrestano la corrente dell informazione e concedono il tempo di «gustare» emozionalmente il contenuto dell informazione che viene accentuato e posto in evidenza per l importanza che deve assumere» (Lausberg). Si può distinguere la ripetizione di frasi uguali e di parti di frasi anche di uguaglianza parziale. Secondo Lausberg anche l iterazione in cui i componenti sono ripetuti completamente di fatto «si realizza come disuguaglianza», poiché la parte ripetuta assume comunque una connotazione emozionale diversa, e nell ambito del discorso orale viene pronunciata diversamente. Internamente al periodo la ripetizione può avvenire sia a contatto che a distanza. Sottotipi in cui è distinta la ripetizione a contatto sono la geminazione (esempio: «piangete, piangete, occhi miei»), la riduplicazione o anadiplosi (v.), la catena o gradazione, consistente nella continuazione progressiva dell anadiplosi; della ripetizione a distanza sono invece proprie le figure cicliche (schema X..X), come il chiasmo (v.) o di limite, come l anafora o l epifora. La ripetizione può però anche essere parziale: se è nel corpo della parola si ha la paronomasia, il poliptoto, le figure etimologiche e derivative («vivi la tua vita»), in una tipologia molto frequente in rima nella lirica romanza, dove spesso assume funzione strutturante (v. rima derivativa e rima grammaticale). Se la ripetizione riguarda solamente la forma e non il significato della parola si ha l equivocazione (v.), anch essa rintracciabile spesso in rima. Andrà ancora considerato che talvolta il membro ripetuto è automaticamente arricchito in senso enfatico (v. enfasi). L iterazione riguarda anche le figure relative agli schemi rimici propri della strofe: la figura del 11/20

12 chiasmo corrisponde ad esempio allo schema ABBA proprio di molti piedi della canzone e del sonetto (v. Elementi, 000), la geminazione alla rima baciata AA BB CC etc.; sul piano di strutture ancora superiori potremo considerare le organizzazioni rimiche retrograde tipiche della sestina lirica (v.). Si consideri inoltre l iterazione dei versi, che è alla base anche della struttura strofica (v. strofe), cioè di un insieme rimico sillabico e talvolta anche musicale, all interno del quale possono verificarsi altre forme iterative tra quelle indicate. kitsch: termine tedesco usato al posto dell espressione italiana «di cattivo gusto». In genere riguarda opere banali, che non disattendono l «orizzonte di attesa» del pubblico, ma che, anzi, tendono ad assecondare il gusto comune, elaborando i topoi (v. topos) più triti e ricorrendo agli stereotipi (v.) agli stilemi (v.) e ai cliché (v.), insomma alle formule correnti e di maniera (v.). lassa: strofe utilizzata soprattuto nell epica francese, formata da un numero variabile di versi monorimi o assonanzati. Nella metrica italiana la lassa fu adottata nel Medioevo e nell Ottocento e nel Novecento dai poeti storicizzanti. lauda: componimento poetico-musicale di ispirazione religiosa, praticato da compagnie laiche di Disciplinati o di Laudesi a partire dal XIII secolo. La struttura metrica è molto varia: in origine si riscontrano strofe monorime di alessandrini (v.) e la quartina di doppi quinari, ma assunse anche strutturazioni più complesse, come quelle del sirventese (v.). Con Iacopone da Todi la forma normale diventa quella assimilabile alla ballata (v.), il più delle volte con strutturazione «zagialesca» (v. zagial) e comunque con ripartizione della strofe in mutazioni e volta, con ripresa. Dalla lauda lirica ebbe origine la lauda drammatica, con forma dialogata: un esempio noto ne è il Pianto della Madonna di Iacopone da Todi. litote: figura oper la quale si afferma qualcosa negando il suo contrario, e ottenendo quindi per l affermazione un effetto attenuato. Esempio: «Don Abbondio non era nato con un cuor di leone» (Manzoni), dove si lascia intendere che Don Abbondio era un uomo pavido. madrigale: v. Elementi, 000. maniera: concetto ampio che riguarda il ricorso alle norme artistiche prestabilite e canonizzate dalla tradizione e dalla trattatistica. La tecnica compositiva è per lo più imitativa e priva di originalità, si adottano formule (v.), cliché (v.) e stilemi stereotipati (v.). La materia è per lo più topica (v. topos) e attinge ad una tradizione consolidata. Nella storia della letteratura coincide spesso con una ricerca esasperata di soluzioni nuove almeno a livello metrico-formale. martelliano: verso metricamente uguale all alessandrino (v.); verso la fine del Seicento fu utilizzato da Pier Iacopo Martello (da cui il nome) nelle sue tragedie e poi dal Carducci. maschile: v. femminile. metàfora: consiste nel sostituire un termine proprio con uno figurato, «il cui significato inteso propriamente è in rapporto di somiglianza con il significato proprio della parola sostituita» (Lausberg). La metafora, cioè, designa un oggetto tramite un altro che appartiene ad una diversa sfera semantica, ma che può essere pìosto in relazione con il primo grazie a una o più qualità. In questo senso la metafora può anche essere considerata un paragone (v.) abbreviato: la similitudine «Achille in guerra è come un leone in lotta» viene abbreviata nella metafora «Achille è un leone». In questo caso la relazione che giustifica il traslato si fonda sul coraggio bellico comune ad entrambi. La sostituzione può implicare diverse forme grammaticali (il nome soprattutto, ma anche il verbo e l aggettivo) e si verifica frequentemente anche nel linguaggio d uso comune. Esempi: «E un fulmine» (detto di persona cha agisce molto velocemente); «Sei una frana» (detto di persona le cui azioni producono effetti rovinosi); «Fioccano denuce».. metàtesi: spostamento di suoni in una parola. Esempio: areoplano per aereoplano. metonìmia: figura che consiste nel sostituire un termine con un altro in rapporto stretto di contiguità con il sostituito: si può usare il nome della causa per quello dell effetto («vivere del proprio lavoro»), il nome dell effetto per quello della causa («talor lasciando le sudate carte»), il contenente per il contenuto («beviamoci un bicchiere»), il simbolo per il simboleggiato («non tradire la bandiera»), il luogo di produzione per il prodotto 12/20

Nozioni essenziali di Metrica METRICA ITALIANA 1

Nozioni essenziali di Metrica METRICA ITALIANA 1 METRICA ITALIANA 1 La METRICA è l insieme delle norme che regolano la composizione del VERSO 2. La metrica italiana, a differenza di quella greca e latina 3, è accentuativa, cioè basata sull alternanza

Dettagli

PROGRAMMA ITALIANO. Classe 2 sez. E a.s. 2017/2018. prof.ssa Caldara Cristiana

PROGRAMMA ITALIANO. Classe 2 sez. E a.s. 2017/2018. prof.ssa Caldara Cristiana PROGRAMMA ITALIANO Classe 2 sez. E a.s. 2017/2018 prof.ssa Caldara Cristiana PROMESSI SPOSI= -Introduzione promessi sposi -Vita e opere di Manzoni;cronologia della vita e delle opere di Manzoni; Barocco

Dettagli

Istituto Tecnico Trasporti e Logistica Buccari Cagliari. Programma di Italiano

Istituto Tecnico Trasporti e Logistica Buccari Cagliari. Programma di Italiano Istituto Tecnico Trasporti e Logistica Buccari Cagliari Programma di Italiano a. s. 2016 2017 CLASSE: 2^ E DOCENTE: STEFANIA FARCI Testo: A.A. V.V., Grammantologia, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori

Dettagli

MODULO MO Disciplina: Italiano Docente: Laura Lugli PROGRAMMA SVOLTO

MODULO MO Disciplina: Italiano Docente: Laura Lugli PROGRAMMA SVOLTO Classe: II Indirizzo: EB Anno scolastico: 2014-2015 Disciplina: Italiano Docente: Laura Lugli POESIA Tutti gli argomenti di sono stati accompagnati dalla lettura e analisi di testi coerenti con il tema

Dettagli

Le forme della poesia (istruzioni per l uso)

Le forme della poesia (istruzioni per l uso) Le forme della poesia (istruzioni per l uso) Il verso è il singolo rigo di una poesia. il verso Il verso italiano si basa su due elementi fondamentali: - il numero delle sillabe metriche (attenzione: sillabe

Dettagli

La rima ha funzione demarcativa: favorisce la percezione della divisione in versi. L anisosillabismo è possibile perché la scansione in versi è

La rima ha funzione demarcativa: favorisce la percezione della divisione in versi. L anisosillabismo è possibile perché la scansione in versi è La rima Identità di suono della parte finale di parole a partire dalla vocale tonica compresa Il termine rima deriva attraverso il fr. ant. risme, rime e il prov. rim / rima dal lat. rhythmus Rhythmus:

Dettagli

Perché studiare la metrica?

Perché studiare la metrica? Perché studiare la metrica? Premessa Assumiamo come appartenente all ambito della poesia (forma-poesia), e dunque passibile di studio metrico, qualsiasi testo prodotto e recepito come letterario il quale

Dettagli

LICEO STATALE G. MAZZINI

LICEO STATALE G. MAZZINI LICEO STATALE G. MAZZINI LINGUISTICO - SCIENZE UMANE - ECONOMICO SOCIALE Viale Aldo Ferrari, 37-19122 La Spezia Tel. 0187 743000 Fax 0187 743208 C.F. 80011230119 P. Iva 01195940117 Pec: sppm01000d@pec.istruzione.it

Dettagli

Materia: Italiano Classe: VB Docente: Floriana D Ausilio Anno scolastico: 2016/2017

Materia: Italiano Classe: VB Docente: Floriana D Ausilio Anno scolastico: 2016/2017 Materia: Italiano Classe: VB Docente: Floriana D Ausilio Anno scolastico: 2016/2017 I promessi sposi Alessandro Manzoni, la vita; Alessandro Manzoni, le opere; Introduzione generale de I promessi sposi;

Dettagli

In poesia si distingue: Il significato è letterale di una parola.

In poesia si distingue: Il significato è letterale di una parola. In poesia si distingue: Il Significato denotativo il Significato connotativo Il significato è letterale di una parola. Il significato aggiuntivo che si da cioè l insieme delle emozioni, delle immagini

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE LORENZO GUETTI. Liceo Scientifico per le Professioni del Turismo di Montagna. Classe 2 SM PROGRAMMA DI ITALIANO

ISTITUTO DI ISTRUZIONE LORENZO GUETTI. Liceo Scientifico per le Professioni del Turismo di Montagna. Classe 2 SM PROGRAMMA DI ITALIANO ISTITUTO DI ISTRUZIONE LORENZO GUETTI Liceo Scientifico per le Professioni del Turismo di Montagna Classe 2 SM PROGRAMMA DI ITALIANO Anno scolastico 2017/2018 Prof. Romeo Collini CONTENUTI EPICA Eneide:

Dettagli

ISTITUTO: Liceo delle Scienze umane CLASSE: II MATERIA: Italiano

ISTITUTO: Liceo delle Scienze umane CLASSE: II MATERIA: Italiano ISTITUTO: Liceo delle Scienze umane CLASSE: II MATERIA: Italiano Modulo n 1 Riepilogo euristico della morfosintassi della lingua italiana. L argomentazione saggistica U. D. 1: La punteggiatura e l uso

Dettagli

Saperi condivisi Scuola Università. Area umanistica. Area comune: Italiano Ambito linguistico

Saperi condivisi Scuola Università. Area umanistica. Area comune: Italiano Ambito linguistico Saperi condivisi Scuola Università. Area umanistica Per l accesso ai corsi di Laurea della Facoltà di Lettere (Beni culturali, Lettere, Lingue e letterature moderne e Mediazione linguistica-italiano come

Dettagli

PROGRAMMA SVOLTO CLASSE III Y MATERIA: ITALIANO. Libro di testo: G. Bellini, T. Gargano, G. Mazzoni Costellazioni vol. 1, ed.

PROGRAMMA SVOLTO CLASSE III Y MATERIA: ITALIANO. Libro di testo: G. Bellini, T. Gargano, G. Mazzoni Costellazioni vol. 1, ed. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE BUCCARI MARCONI Indirizzi: Trasporti Marittimi / Apparati ed Impianti

Dettagli

PROGRAMMA DIDATTICO CONSUNTIVO CLASSE N2GL ITALIANO

PROGRAMMA DIDATTICO CONSUNTIVO CLASSE N2GL ITALIANO PROGRAMMA DIDATTICO CONSUNTIVO CLASSE N2GL Docente NANOCCHIO ANGELA Disciplina ITALIANO Materiali didattici: Viberti, Parliamoci chiaro Grammatica e scrittura, S.E.I., Torino 2014 De Costanzo- Bergomi

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2011 2012 Docente: Cervato Roberto classe 2C Materia: Italiano numero alunni Clima della Livello Svolgimento del altro M F Totale (rip) classe cognitivo globale in

Dettagli

Figure retoriche. 1. Figure di significato (o figure semantiche o tropi o traslati)

Figure retoriche. 1. Figure di significato (o figure semantiche o tropi o traslati) Figure retoriche 1. Figure di significato (o figure semantiche o tropi o traslati) Metàfora Consiste nell uso di una parola al posto di un altra che abbia con la prima un rapporto di somiglianza o analogia.

Dettagli

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti ( 02-318112/1 via Alcuino 4-20149 Milano 7 02-89055263 codice fiscale 97504620150

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE ANTONIO GRAMSCI Via del Mezzetta, FIRENZE Tel. 055/ Fax 055/608400

LICEO SCIENTIFICO STATALE ANTONIO GRAMSCI Via del Mezzetta, FIRENZE Tel. 055/ Fax 055/608400 PROGRAMMA SVOLTO A.S. 2015/16 MATERIA: ITALIANO CLASSE: 2 SEZIONE: E DOCENTE: Rossella Baldini CONTENUTI L ASCOLTO LA LETTURA Ascolto di brani (anche musicali) come introduzione o completamento ad argomenti

Dettagli

LICEO GINNASIO JACOPO STELLINI

LICEO GINNASIO JACOPO STELLINI LICEO GINNASIO JACOPO STELLINI Piazza I Maggio, 26-33100 Udine Tel. 0432 504577 Fax. 0432 511490 Codice fiscale 80023240304 e-mail: info@liceostellini.it - Indirizzo Internet: www.stelliniudine.gov.it

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data Pag. di PROGRAMMA SVOLTO

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data Pag. di PROGRAMMA SVOLTO materia: lingua e letteratura italiana docente : D Alberton classe : 2BLS ATTIVITA CONTENUTI PERIODO / DURATA Riflessione linguistica: analisi della frase complessa. Comunicazione linguistica. La frase

Dettagli

Liceo Statale G. Galilei

Liceo Statale G. Galilei Liceo Statale G. Galilei Anno scolastico 2014-2015 Programma di Italiano classe seconda F POESIA Analisi del testo poetico Nozioni elementari di metrica Il computo delle sillabe (divisione in sillabe,

Dettagli

POESIA. filastrocche per iniziare

POESIA. filastrocche per iniziare POESIA filastrocche per iniziare Filastrocche in rima baciata (ABBA) e alternata (ABAB) (a cura della cl. 1 B) PRIMO ESEMPIO di due strofe, la prima formata da quattro versi, la seconda da uno. La filastrocca

Dettagli

vv. 1-3 a minore (ritmo rallentato; v. 4 a maiore (maggiori accenti e senso di movimento). 2 quartina: ultimo verso più accentuato, a maiore con

vv. 1-3 a minore (ritmo rallentato; v. 4 a maiore (maggiori accenti e senso di movimento). 2 quartina: ultimo verso più accentuato, a maiore con Testi analizzati Rvf 1 Ampiezza del periodo e snodarsi del pensiero nelle due quartine (periodare di tipo ciceroniano) Allocuzione ai lettori con proposizioni dipendenti: 1 quartina: al vocativo iniziale

Dettagli

CONTENUTI DI GRAMMATICA Libro di testo: manuale digitale online a cura di M. Sensini, con esercizi interattivi.

CONTENUTI DI GRAMMATICA Libro di testo: manuale digitale online a cura di M. Sensini, con esercizi interattivi. LICEO SCIENTIFICO F. LUSSANA, BERGAMO PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO MATERIA: ITALIANO ANNO SCOLASTICO: 2013/14 DOCENTE: PROF.SSA PAOLA DEL ROSSO CLASSE: II S CONTENUTI DI GRAMMATICA Libro di testo: manuale

Dettagli

Percorso didattico n. 1 : il mondo dei testi

Percorso didattico n. 1 : il mondo dei testi Liceo Scientifico Statale Alberto Romita Campobasso Programma di Lingua e letteratura italiana Classe II, sez. H Anno scolastico 2015-2016 Docente prof. ssa Biancamaria Venditti Percorso didattico n. 1

Dettagli

Versi italiani: endecasillabo

Versi italiani: endecasillabo Versi italiani: endecasillabo Qualsiasi verso che abbia come ultima sillaba tonica la 10 ; accenti principali di 4 e/o 6 Se è tonica la 4, il ritmo iniziale corrisponde a quello di un quinario, un verso

Dettagli

Prototollo dei saperi imprescindibili. Ordine di scuola: Liceo artistico A.S

Prototollo dei saperi imprescindibili. Ordine di scuola: Liceo artistico A.S Prototollo dei saperi imprescindibili CLASSE PRIMA (Comp. chiave) Comunicazione nella madrelingua: (Comp. asse) - Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo - Produrre testi di vario

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE ALBERT EINSTEIN PALERMO

LICEO SCIENTIFICO STATALE ALBERT EINSTEIN PALERMO LICEO SCIENTIFICO STATALE ALBERT EINSTEIN PALERMO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMA DI ITALIANO CLASSE II B PROF.SSA Silvia Galluzzo ARGOMENTI SVOLTI: LE ORIGINI DELLA LETTERATURA ITALIANA L Europa intorno

Dettagli

La metrica: il sonetto. Cfr. Beltrami, Gli strumenti della poesia, p

La metrica: il sonetto. Cfr. Beltrami, Gli strumenti della poesia, p La metrica: il sonetto Cfr. eltrami, Gli strumenti della poesia, p. 116-121 Una definizione medievale di metrica La grande divisione di tutti i discorsi è in due tipi: uno in prosa e l altro in rima; ma

Dettagli

TESTO POETICO. Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente cosa gli è stato concesso di scrivere. Jorge Luis Borges, Obra poética

TESTO POETICO. Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente cosa gli è stato concesso di scrivere. Jorge Luis Borges, Obra poética TESTO POETICO Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente cosa gli è stato concesso di scrivere. Jorge Luis Borges, Obra poética Il testo poetico, assai più di quanto avvenga nella prosa, è aperto

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data Pag. di PROGRAMMA SVOLTO

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data Pag. di PROGRAMMA SVOLTO materia: lingua e letteratura italiana docente : D Alberton classe : 2ALS ATTIVITA CONTENUTI PERIODO / DURATA Riflessione linguistica: analisi della frase complessa. Comunicazione linguistica. La frase

Dettagli

G. MAZZINI LICEO STATALE LICEO LINGUISTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE MATERIA INSEGNANTE

G. MAZZINI LICEO STATALE LICEO LINGUISTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE MATERIA INSEGNANTE LICEO STATALE G. MAZZINI LICEO LINGUISTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE Viale Aldo Ferrari, 37 Tel. 0187 743000 19122 La Spezia Fax 0187 743208 www.liceomazzini.org

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE LORENZO GUETTI

ISTITUTO DI ISTRUZIONE LORENZO GUETTI ISTITUTO DI ISTRUZIONE LORENZO GUETTI Tione di Trento Liceo Scientifico Anno scolastico 2015 2016 PROGRAMMA DI ITALIANO Classe II LSA Docente: Scarpari Paola 1. Abilità linguistiche Per la ricezione e

Dettagli

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO DAL DOCENTE

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO DAL DOCENTE Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti 02-318112/1 via Alcuino 4-20149 Milano 02-89055263 codice fiscale 97504620150

Dettagli

Programma e obiettivi della disciplina: Italiano

Programma e obiettivi della disciplina: Italiano Programma e obiettivi della disciplina: Italiano Autori: Sambugar, Salà Libro di testo adottato: Letteratura e oltre 1 volume. Classe: 3 A corso informatico Anno Scolastico: 2014 2015 Docente: Cerbone

Dettagli

Elenco figure retoriche

Elenco figure retoriche Elenco figure retoriche Enjambement consiste più comunemente nel dividere, mediante la pausa del verso, l aggettivo e il suo sostantivo, il soggetto o il predicato o il verbo, la specificazione dal suo

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO ITALIANO CLASSI TERZE

PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO ITALIANO CLASSI TERZE Progettazione Disciplinare PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO ITALIANO CLASSI TERZE Rev. 0 08-03-04 pag. 1 di 17 Progettazione Disciplinare MODULO 1 IL MEDIOEVO: I GENERI DELLA LETTERATURA EUROPEA E LE ORIGINI

Dettagli

RIPASSO DI METRICA. Introduzione alla letteratura Prof.ssa Nanci

RIPASSO DI METRICA. Introduzione alla letteratura Prof.ssa Nanci RIPASSO DI METRICA Introduzione alla letteratura Prof.ssa Nanci POESIA È l arte di produrre composizioni verbali in versi, secondo determinate leggi della metrica, o secondo altri tipi di restrizione.

Dettagli

Testi analizzati 3 parte

Testi analizzati 3 parte Testi analizzati 3 parte Il settenario nelle canzoni Le canzoni di Dante incominciano con endecasillabi ampiezza di apertura. Petrarca usa più liberamente i settenari. Es: canzoni degli occhi (Perché la

Dettagli

Elementi di analisi di un testo poetico

Elementi di analisi di un testo poetico Elementi di analisi di un testo poetico Livelli di analisi di un testo poetico 1. I temi e la struttura 2. Livello semantico 3. Livello metrico-ritmico 4. Livello fonico 5. Livello retorico 6. Livello

Dettagli

Programmazione di italiano A.S. 2018/2019

Programmazione di italiano A.S. 2018/2019 Classe: II Br Docente: prof.ssa Federica D ANDREA Programmazione di italiano A.S. 2018/2019 Competenze di ambito (comuni alle discipline dell asse dei linguaggi): utilizzare gli strumenti espressivi indispensabili

Dettagli

PROGRAMMA. Istituto: LICEO ADOLFO VENTURI. Prof.: Francesco Gallo. Materia d insegnamento: Italiano. Classe: 1 a D BIENNO COMUNE

PROGRAMMA. Istituto: LICEO ADOLFO VENTURI. Prof.: Francesco Gallo. Materia d insegnamento: Italiano. Classe: 1 a D BIENNO COMUNE PROGRAMMA Anno Scolastico 2015/2016 Istituto: LICEO ADOLFO VENTURI Prof.: Francesco Gallo Materia d insegnamento: Italiano Classe: 1 a D BIENNO COMUNE Data di presentazione: 4/06/2016 CONTENUTO Modulo

Dettagli

Programma svolto anno scolastico Classe: VG Docente: Nadia Baltieri Disciplina: Lingua e Letteratura Italiana Classe: VG

Programma svolto anno scolastico Classe: VG Docente: Nadia Baltieri Disciplina: Lingua e Letteratura Italiana Classe: VG Programma svolto anno scolastico 2018-2019 Classe: VG Docente: Nadia Baltieri Disciplina: Lingua e Letteratura Italiana Classe: VG MODULO: L ENEIDE TEMPI: settembre-febbraio A) Introduzione all Eneide:

Dettagli

Percorso didattico n. 1 : il mondo dei testi

Percorso didattico n. 1 : il mondo dei testi Liceo Scientifico Statale Alberto Romita Campobasso Programma di Lingua e letteratura italiana Classe II, sez. F Anno scolastico 2015-2016 Docente prof. ssa Biancamaria Venditti Percorso didattico n. 1

Dettagli

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA Conoscere l ordine alfabetico; Riconoscere le vocali dal punto di vista grafico e fonico; Riconoscere e isolare le vocali nelle parole che le contengono; Riconoscere

Dettagli

VERSIFICAZIONE Il verso

VERSIFICAZIONE Il verso VERSIFICAZIONE Il verso Farneticava. Principio di febbre cerebrale, avevano detto i medici; e lo ripetevano tutti i compagni d ufficio, che ritornavano a due, a tre, dall ospizio ov erano stati a visitarlo.

Dettagli

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti PROGRAMMA DIDATTICO CONSUNTIVO CLASSE 2CI Docente/i Materia Giuliana Girardi Italiano UDA1: RIFLESSIONE SULLA LINGUA. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire

Dettagli

La continua manipolazione creativa della lingua operata dal poeta si realizza sia attraverso lo spostamento di significato delle parole (detto anche

La continua manipolazione creativa della lingua operata dal poeta si realizza sia attraverso lo spostamento di significato delle parole (detto anche La continua manipolazione creativa della lingua operata dal poeta si realizza sia attraverso lo spostamento di significato delle parole (detto anche traslato o senso figurato) sia mediante la combinazione

Dettagli

Latinitas CENNI DI METRICA CATULLIANA E ORAZIANA. Materiali didattici VERTENDO

Latinitas CENNI DI METRICA CATULLIANA E ORAZIANA. Materiali didattici VERTENDO Latinitas Materiali didattici CENNI DI METRICA CATULLIANA E ORAZIANA DISCO VERTENDO 1 L esametro Con la svolta operata in sede metrica da Ennio, l esametro -sperimentato in tutte le sue possibilitàdiventa

Dettagli

ISTITUTO: Liceo Classico CLASSE: I MATERIA: Italiano

ISTITUTO: Liceo Classico CLASSE: I MATERIA: Italiano ISTITUTO: Liceo Classico CLASSE: I MATERIA: Italiano Modulo n 1 La comunicazione e il testo U.D. 1 La lingua: uno strumento per comunicare - La lingua e le lingue: varietà dell italiano; - La comunicazione

Dettagli

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti ( 02-318112/1 via Alcuino 4-20149 Milano 7 02-89055263 codice fiscale 97504620150

Dettagli

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE E.FERRARI

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE E.FERRARI Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE E.FERRARI Istituto Professionale per i servizi per l Enogastronomia

Dettagli

Verso l invalsi. Allora... in un tempo assai lunge felice fui molto; non ora: ma quanta dolcezza mi giunge da tanta dolcezza d allora!

Verso l invalsi. Allora... in un tempo assai lunge felice fui molto; non ora: ma quanta dolcezza mi giunge da tanta dolcezza d allora! Invalsi Allora Allora... in un tempo assai lunge fui molto; non ora: ma quanta dolcezza mi giunge da tanta dolcezza d allora! 5 Quell anno! per anni che poi fuggirono, che fuggiranno, non puoi, mio pensiero,

Dettagli

I.I.S. Delfico-Montauti LICEO CLASSICO MELCHIORRE DELFICO TERAMO. Anno Scolastico Classe V Ginnasio Sez. A Prof.ssa Castagna Tiziana

I.I.S. Delfico-Montauti LICEO CLASSICO MELCHIORRE DELFICO TERAMO. Anno Scolastico Classe V Ginnasio Sez. A Prof.ssa Castagna Tiziana I.I.S. Delfico-Montauti LICEO CLASSICO MELCHIORRE DELFICO TERAMO Anno Scolastico 2015-2016 Classe V Ginnasio Sez. A Prof.ssa Castagna Tiziana Programma di Italiano A. Il linguaggio della poesia Leggere

Dettagli

Anno scolastico 2016/2017 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO "WALTER" VIA DEGLI ARTIGIANI BOLZANO CLASSE: I A

Anno scolastico 2016/2017 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO WALTER VIA DEGLI ARTIGIANI BOLZANO CLASSE: I A Anno scolastico 2016/2017 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO "WALTER" VIA DEGLI ARTIGIANI 31-39100 BOLZANO PROGRAMMI DI ITALIANO DOCENTE: ALEX RANALDI CLASSE: I A IL TESTO LETTERARIO L arte del narrare Le sequenze

Dettagli

PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA I.I.S. FEDERICO II DI SVEVIA MELFI PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA CLASSE II B SCIENTIFICO A.S. 2016-2017 DOCENTE: Ilenia Di Cristo I.I.S. FEDERICO II DI SVEVIA MELFI PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA

Dettagli

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti /1

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti /1 Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti 02-318112/1 via Alcuino 4-20149 Milano 02-33100578 codice fiscale 97504620150

Dettagli

FIGURE RETORICHE. Allitterazione: ripetizione di suoni (vocali e/o consonanti) all'inizio o all'interno di due o più parole consecutive.

FIGURE RETORICHE. Allitterazione: ripetizione di suoni (vocali e/o consonanti) all'inizio o all'interno di due o più parole consecutive. FIGURE RETORICHE Le figure retoriche sono forme espressive basate su una deviazione dal linguaggio comune, il cui scopo è quello di rendere il messaggio più efficace ed espressivo. Esse vengono usate anche

Dettagli

ANNO SCOLASTICO

ANNO SCOLASTICO ANNO SCOLASTICO 2016-2017 PROGRAMMA DI ITALIANO CLASSE II O PROF.SSA IOLANDA DI BERNARDO POESIA E LETTERATURA I METODI DELLA POESIA IL SIGNIFICATO: il linguaggio della poesia Le caratteristiche della poesia

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE TECNICA AGRARIA Mario Rigoni Stern Bergamo PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe II Italiano Pagina 1 di 9 COMPETENZE PRIMO BIENNIO Le competenze chiave del primo

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto d Istruzione Secondaria Superiore di II^ Grado LICEO ARTISTICO A. FRATTINI Via Valverde, 2-21100 Varese tel: 0332820670 fax: 0332820470

Dettagli

Sonetto. Rima alternata

Sonetto. Rima alternata Sonetto Io voglio del ver la mia donna laudare ed asembrarli la rosa e lo giglio: più che stella dïana splende e pare, e ciò ch' è lassù bello a lei somiglio. Verde river' a lei rasembro e l'âre, tutti

Dettagli

Il testo narrativo ed espositivo Consolidamento delle modalità di produzione relative a queste due tipologie testuali.

Il testo narrativo ed espositivo Consolidamento delle modalità di produzione relative a queste due tipologie testuali. LICEO SCIENTIFICO F. LUSSANA, BERGAMO PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO MATERIA: ITALIANO ANNO SCOLASTICO: 2013/14 DOCENTE: PROF.SSA PAOLA DEL ROSSO CLASSE: II E CONTENUTI DI GRAMMATICA Libro di testo: manuale

Dettagli

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti ( 02-318112/1 via Alcuino 4-20149 Milano 7 02-89055263 codice fiscale 97504620150

Dettagli

Che cosa sono le figure retoriche?

Che cosa sono le figure retoriche? Che cosa sono le figure retoriche? Sono particolari forme espressive, artifici del discorso volti a dare maggiore incisività e un particolare effetto sonoro o di significato ad una descrizione, un'immagine,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI ITALIANO - PRIMO BIENNIO

PROGRAMMAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI ITALIANO - PRIMO BIENNIO PROGRAMMAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI ITALIANO - PRIMO BIENNIO Obiettivi specifici L insegnamento della Lingua italiana mira a promuovere e sviluppare: le conoscenze e le abilità per la riflessione sulla

Dettagli

Indice generale. L organizzazione della frase PARTE I. 1 Che cos è la frase 12 Frasi senza verbo 13

Indice generale. L organizzazione della frase PARTE I. 1 Che cos è la frase 12 Frasi senza verbo 13 PARTE I L organizzazione della frase CAPITOLO 1 La frase 12 1 Che cos è la frase 12 Frasi senza verbo 13 Proviamo insieme 13 2 La frase come struttura predicativa 14 La frase minima 15 La frase semplice

Dettagli

Figure di suono: allitterazione, omoteleuto, onomatopea, paronomasia.

Figure di suono: allitterazione, omoteleuto, onomatopea, paronomasia. Antologia. Cinema - Peter Weir, L attimo fuggente - Mario Martone, Il giovane favoloso Poesia. - Introduzione alla poesia. - Il testo poetico. - Tipologie di testi poetici e analisi. - Figure retoriche.

Dettagli

Le figure di ritmo riguardano gli aspetti prosodici e metrici della frase. Figure di di ritmo Definizione Esempio

Le figure di ritmo riguardano gli aspetti prosodici e metrici della frase. Figure di di ritmo Definizione Esempio Elenco figure 1) Figure di parola 2) Figure di senso 3) Figure di costruzione 4) Figure di pensiero 1) Le figure di parola riguardano il significante e si dividono in due sottogruppi: a) Figure di ritmo

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DOCENTE: FROSI MARIATERESA DISCIPLINA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA CLASSE: QUARTA SEZIONE: A MECMEC A. S.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DOCENTE: FROSI MARIATERESA DISCIPLINA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA CLASSE: QUARTA SEZIONE: A MECMEC A. S. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DOCENTE: FROSI MARIATERESA DISCIPLINA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA CLASSE: QUARTA SEZIONE: A MECMEC A. S. : 2018/2019 SECONDO BIENNIO Lingua Saranno consolidate e sviluppate

Dettagli

Le figure di significato. La poesia

Le figure di significato. La poesia Le figure di significato La poesia Il linguaggio figurato Il poeta usa le parole non solo nel loro significato letterale, ma anche secondo un significato più esteso. Le parole hanno infatti due significati:

Dettagli

Poesia: Liceo Scientifico Guido Castelnuovo anno 2015/2016. Programma scolastico di Italiano classe 2E. Insegnante Cristiana Manuelli

Poesia: Liceo Scientifico Guido Castelnuovo anno 2015/2016. Programma scolastico di Italiano classe 2E. Insegnante Cristiana Manuelli Liceo Scientifico Guido Castelnuovo anno 2015/2016 Programma scolastico di Italiano classe 2E Insegnante Cristiana Manuelli Poesia: introduzione alla poesia: -Piano denotativo e connotativo -Il verso;

Dettagli

ANTOLOGIA Poesia. PROGRAMMA DI ITALIANO A.S. 2017/ G Docente: Floriana Contestabile

ANTOLOGIA Poesia. PROGRAMMA DI ITALIANO A.S. 2017/ G Docente: Floriana Contestabile ANTOLOGIA Poesia PROGRAMMA DI ITALIANO A.S. 2017/2018 2 G Docente: Floriana Contestabile Leggere poesia Perché esiste la poesia? Perché leggere poesie? Chi parla nella poesia? Come parla la poesia? Aspetto

Dettagli

Percorso didattico n. 1 : il mondo dei testi

Percorso didattico n. 1 : il mondo dei testi Liceo Scientifico Statale Alberto Romita Campobasso Programma di Lingua e letteratura italiana Classe II, sez. F Anno scolastico 2016-2017 Docente prof. ssa Biancamaria Venditti Percorso didattico n. 1

Dettagli

Il percorso è pensato per alunni di una classe Seconda Media, in un attività di tipo modulare.

Il percorso è pensato per alunni di una classe Seconda Media, in un attività di tipo modulare. LA SELVA OSCURA INDICAZIONI PER L INSEGNANTE DESTINATARI Il percorso è pensato per alunni di una classe Seconda Media, in un attività di tipo modulare. PREREQUISITI DI CONTENUTO Conoscenza del testo poetico:

Dettagli

Gli strumenti della poetica

Gli strumenti della poetica Gli strumenti della poetica Il verso Il testo poetico è scritto in versi, una riga di una poesia, di lunghezza variabile, in un continuo andare a capo. L'utilizzo dei versi consente al poeta di trasmettere

Dettagli

I.T.T. "Francesco Algarotti" di Venezia Anno Scolastico 2018/2019

I.T.T. Francesco Algarotti di Venezia Anno Scolastico 2018/2019 classe I SERALE PROGRAMMA SVOLTO di LINGUA E LETTERATURA ITALIANA I suoni e le lettere dell Italiano. Come evitare gli errori ortografici. Le sillabe. L accento. Punteggiatura, segni grafici, maiuscole.

Dettagli

ITI L. DA VINCI BORGOMANERO A.S PROGRAMMA SVOLTO DI ITALIANO CLASSE III MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA

ITI L. DA VINCI BORGOMANERO A.S PROGRAMMA SVOLTO DI ITALIANO CLASSE III MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA ITI L. DA VINCI BORGOMANERO A.S. 2018-2019 PROGRAMMA SVOLTO DI ITALIANO CLASSE III MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA Docente prof. ssa Aiello Rosalba Il medioevo latino Storia della lingua e fenomeni

Dettagli

svolgimento di esercizi di crescente difficoltà svolgimento di esercizi di crescente difficoltà

svolgimento di esercizi di crescente difficoltà svolgimento di esercizi di crescente difficoltà IPSSAR MATTEOTTI a.s. 2016/2017 classe II D Programma di ITALIANO _ Libri di testo: L. Lazzaro F. Songa Leggere tutti vol. 1 Narrativa, Archimede edizioni L. Lazzaro F. Songa Leggere tutti vol. 2 Poesia,

Dettagli

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE TERZA

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE TERZA CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE TERZA CONTENUTI ABILITA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE INDICATORI DESCRITTORI LINGUA PER NARRARE Testo fantastico fiaba favola mito leggenda racconto Testo realistico racconto

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE

LICEO SCIENTIFICO STATALE LICEO STATALE SCIENTIFICO - LINGUISTICO - CLASSICO GALILEO GALILEI - LEGNANO PdQ - 7.06 Ediz.: 1 Rev.: 0 Data 02/09/05 Alleg.: D01 PROG. M2 PROCEDURA della QUALITA' Programma Didattico Annuale Anno Scolastico

Dettagli

Grammatica : morfologia Le parti del discorso: nome, articolo, aggettivo, pronome, verbo, avverbio, preposizioni, congiunzioni, interiezione.

Grammatica : morfologia Le parti del discorso: nome, articolo, aggettivo, pronome, verbo, avverbio, preposizioni, congiunzioni, interiezione. Programma Lingua e letteratura italiana classe prima Le tecniche narrative: fabula e intreccio, ruolo e funzione dei personaggi, spazio e tempo, sequenze, narratore e punto di vista, lingua e stile I generi

Dettagli

PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA SVOLTO NELLA CLASSE 2^A SCIENTIFICO DELL ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE FEDERICO II DI SVEVIA di MELFI.

PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA SVOLTO NELLA CLASSE 2^A SCIENTIFICO DELL ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE FEDERICO II DI SVEVIA di MELFI. PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA SVOLTO NELLA CLASSE 2^A SCIENTIFICO DELL ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE FEDERICO II DI SVEVIA di MELFI. ANNO SCOLASTICO 2016/2017 Prof. Paternoster Giovanna

Dettagli

Ambito di contenuto. Poesia FARE POESIA

Ambito di contenuto. Poesia FARE POESIA Destinatari Competenza Ambito di contenuto Contenuto Classe II Scuola Secondaria di primo grado Ricercare strategie per comporre testi poetici Poesia Fare poesia FARE POESIA Introduzione Tra la Prosa e

Dettagli

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE PROGETTAZIONE DISCIPLINARE ITALIANO classe 4^ PER ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE 1a) Ascolto del contenuto di una conversazione o di un testo letto. 1b) Intuizione in un messaggio orale

Dettagli

IPSSEOA "R.A. COSTAGGINI" RIETI. PROGRAMMA SVOLTO ITALIANO Classe II H a.s

IPSSEOA R.A. COSTAGGINI RIETI. PROGRAMMA SVOLTO ITALIANO Classe II H a.s IPSSEOA "R.A. COSTAGGINI" RIETI PROGRAMMA SVOLTO ITALIANO Classe II H a.s. 2018-2019 Analisi del testo narrativo - I. Calvino, L avventura dei due sposi Il linguaggio della poesia Leggere poesia 1. Il

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto d Istruzione Secondaria Superiore di II^ Grado LICEO ARTISTICO A. FRATTINI Via Valverde, 2-21100 Varese tel: 0332820670 fax: 0332820470

Dettagli

Istituto di Istruzione Superiore Francesco Algarotti. RISULTATI DI APPRENDIMENTO per tutti gli indirizzi dell'istituto

Istituto di Istruzione Superiore Francesco Algarotti. RISULTATI DI APPRENDIMENTO per tutti gli indirizzi dell'istituto Istituto di Istruzione Superiore Francesco Algarotti Cannaregio, 351-30121 VENEZIA Indirizzi: Turismo - Relazioni internazionali AFM - SIA RISULTATI DI APPRENDIMENTO per tutti gli indirizzi dell'istituto

Dettagli

Programma di Lingua e Letteratura Italiana

Programma di Lingua e Letteratura Italiana Programma di Lingua e Letteratura Italiana CLASSE 4^ A M.A.T. ANNO SCOLASTICO 2017/2018 PROFESSORESSA ANNA ALIBERTI La classe, durante tutto l anno scolastico, si è esercitata nella stesura di saggi brevi

Dettagli

ASCOLTARE E PARLARE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI

ASCOLTARE E PARLARE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ASCOLTARE E PARLARE - Cogliere l argomento principale dei discorsi altrui; - Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione) rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti

Dettagli

PROGRAMMA SVOLTO E INDICAZIONI LAVORO ESTIVO. a. s CLASSE II B. Insegnante Pruneddu Andreina. Disciplina ITALIANO

PROGRAMMA SVOLTO E INDICAZIONI LAVORO ESTIVO. a. s CLASSE II B. Insegnante Pruneddu Andreina. Disciplina ITALIANO PROGRAMMA SVOLTO E INDICAZIONI LAVORO ESTIVO a. s. 2016-2017 CLASSE II B Insegnante Pruneddu Andreina Disciplina ITALIANO PROGRAMMA SVOLTO Antologia Ripasso di tutti gli elementi di narratologia del testo

Dettagli

LICEO CLASSICO LICEO SCIENTIFICO LICEO LINGUISTICO ITALIANO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE. Primo Biennio

LICEO CLASSICO LICEO SCIENTIFICO LICEO LINGUISTICO ITALIANO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE. Primo Biennio LICEO CLASSICO LICEO SCIENTIFICO LICEO LINGUISTICO ITALIANO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE Primo Anno Trimestre) Elementi di base della morfologia. Sintassi della frase semplice - Soggetto - Predicato verbale

Dettagli

PROGRAMMA DI ITALIANO

PROGRAMMA DI ITALIANO I.I.S. ENZO FERRARI ROMA Sede Via Contardo Ferrini, 83 PROGRAMMA DI ITALIANO CLASSE III SEZIONE B - A F M Anno Scolastico 2015/2016 Per il recupero delle insufficienze gli alunni verranno sottoposti a

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A.MORO SELVINO PIANO DI LAVORO DI ITALIANO CLASSE 1^A e 1^B Libro di testo in adozione: Rosanna Bisacca, Maria

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A.MORO SELVINO PIANO DI LAVORO DI ITALIANO CLASSE 1^A e 1^B Libro di testo in adozione: Rosanna Bisacca, Maria SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A.MORO SELVINO PIANO DI LAVORO DI ITALIANO CLASSE 1^A e 1^B Libro di testo in adozione: Rosanna Bisacca, Maria Palella, Biblioteca Tre, Lattes Editore UNITA DI APPRENDIMENTO

Dettagli

COME ENTRARE NELLA SCRITTURA

COME ENTRARE NELLA SCRITTURA ANALISI DEL TESTO SAGGIO BREVE RELAZIONE TEMA DI ATTUALITA COME ENTRARE NELLA SCRITTURA Prof.ssa katia lombardo Analisi del testo A) Orientamento Dopo attenta lettura del brano, iniziare citando il nome

Dettagli

LE OPERAZIONI DA COMPIERE PER ANALIZZARE UN TESTO POETICO VANNO DIVISE NEI TRE MOMENTI DELLA COMPRENSIONE, ANALISI/ INTERPRETAZIONE, APPROFONDIMENTI

LE OPERAZIONI DA COMPIERE PER ANALIZZARE UN TESTO POETICO VANNO DIVISE NEI TRE MOMENTI DELLA COMPRENSIONE, ANALISI/ INTERPRETAZIONE, APPROFONDIMENTI LE OPERAZIONI DA COMPIERE PER ANALIZZARE UN TESTO POETICO VANNO DIVISE NEI TRE MOMENTI DELLA COMPRENSIONE, ANALISI/ INTERPRETAZIONE, APPROFONDIMENTI COMPRENSIONE Leggi il testo in modo orientativo. Leggi

Dettagli

PROGRAMMA DI ITALIANO Classe: II L Biennio Comune A.S. 2015/16. Insegnante: Prof.ssa Anna Viola GRAMMATICA

PROGRAMMA DI ITALIANO Classe: II L Biennio Comune A.S. 2015/16. Insegnante: Prof.ssa Anna Viola GRAMMATICA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE E.FERRARI Istituto Professionale per i servizi per l Enogastronomia

Dettagli

Ugo Foscolo A ZACINTO

Ugo Foscolo A ZACINTO Ugo Foscolo A ZACINTO Livello tematico. Il sonetto (componimento di 14 versi endecasillabi, inventato da Jacopo da Lentini nel Duecento, divisi in due quartine e due terzine, con rima alternata o incrociata)

Dettagli