Certifica il tuo Italiano. La lingua per conoscere e farsi conoscere
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- Valerio Lelli
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1 Ministero della Pubblica Istruzione Osservatorio nazionale per l integrazione degli alunni stranieri e per l educazione interculturale Certifica il tuo Italiano. La lingua per conoscere e farsi conoscere Nella Papa Consulente ISMU; componente del Comitato di Pilotaggio del progetto Certifica il tuo Italiano
2 Certifica il tuo Italiano. La lingua per conoscere e farsi conoscere Attuazione Dgr. n 1519 del 22 dicembre 2005 e successivo Dgr. n 6572 del 13 febbraio Proprio ieri ho sognato in italiano e ho detto a mio marito al mattino: Sai che ho sognato per la prima volta in italiano? Mi ha dato grande soddisfazione scrivere una lettera per ringraziare chi mi ha aiutato 2 Mi è piaciuto fare conversazione [a scuola], perché fuori non parlo italiano, non ho amici italiani 3 1 Dgr n VIII/ del 22 dicembre 2005, Recepimento risorse aggiuntive Fondo Nazionale Politiche migratorie anno Finanziamento di iniziative per l apprendimento della lingua italiana. In data 21 febbraio 2006 è stato registrato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali l accordo sottoscritto il 22 dicembre 2005 tra Regione Lombardia (Direzione Famiglia e Solidarietà sociale) e Ministero del Lavoro e della Solidarietà sociale (Direzione Generale dell Immigrazione) 1 Dgr n VIII/6572 del 13/02/2008 per la realizzazione di iniziative per l apprendimento delle lingua italiana: progetto pilota Certifica il tuo italiano. La lingua per conoscere e farsi conoscere 2 a annualità 2 Tratto da: (a cura di Betta Cicciarelli) Profili emblematici, in Monitoraggio qualitativo ISMU Tratto da: (a cura di Betta Cicciarelli) Profili emblematici, in Monitoraggio qualitativo ISMU 2007 cit
3 Premessa L apprendimento della lingua del paese in cui si è scelto di immigrare accompagna da sempre il sogno di integrazione di chi parte per costruire un futuro migliore per sé e la propria famiglia, e rappresenta lo strumento necessario per cogliere le opportunità offerte dal sistema sociale di approdo. Il percorso è lungo e difficile, ma le possibilità di riuscita dipendono proprio dalla lingua; imparare a parlare, a leggere e a scrivere in italiano serve per comunicare, per costruire relazioni e dialogo, per comprendere e selezionare l insieme delle informazioni necessarie per una buona integrazione. Permette, infatti, di accedere più facilmente ai servizi sanitari e socio-educativi, di entrare nel mondo del lavoro in modo più qualificato, di godere di nuove opportunità di studio e di sviluppo culturale. Ma promuovere l apprendimento dell italiano seconda lingua è anche necessario, perché oltre a sostenere lo sviluppo delle potenzialità personali di quanti arrivano da lontano, rappresenta una misura concreta di prevenzione dei conflitti, di contrasto efficace all emarginazione sociale. Il progetto Certifica il tuo italiano. La lingua per conoscere e farsi conoscere nasce sulla base di queste considerazioni e si propone come programma di interventi diffusi sul territorio, a sostegno della formazione linguistica dei cittadini stranieri di più recente immigrazione. La sperimentazione, avviata nel e giunta ormai al secondo anno di attuazione 5, si va realizzando all interno di un quadro istituzionale fortemente integrato. A livello nazionale il progetto trae origine dalla collaborazione tra Ministero della Solidarietà Sociale e Regioni, mentre a livello locale diventa operativo su impulso della DG. Famiglia e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia in raccordo con l Ufficio Scolastico Regionale e la Fondazione ISMU. Il progetto si avvale anche della collaborazione dell Osservatorio per l Integrazione e la Multietnicità e della rete degli Osservatori Provinciali, che con interventi mirati partecipano alla sua diffusione al fine di facilitare la circolazione delle informazioni presso Comuni, Aziende e Associazioni di volontariato. All Amministrazione Scolastica è affidato il compito di garantire e di gestire l offerta formativa regionale dei corsi finalizzati alla certificazione, alla Fondazione ISMU è affidata la formazione dei formatori e il monitoraggio delle azioni programmate. Certifica il tuo italiano viene condotto attraverso un Comitato di pilotaggio regionale 6, si articola in un complesso di cinque azioni, volte a qualificare l insegnamentoapprendimento dell italiano seconda lingua, allo scopo di rafforzare la spendibilità sociale 4 Dgr n VIII/ del 22 dicembre 2005 cit. 5 Dgr n VIII/6572 del 13/02/2008 cit. 6 Il comitato è composto da rappresentanti indicati da ciascun partner di progetto ed è insediato presso la Regione Lombardia, DG. Famiglia e Solidarietà Sociale
4 della formazione linguistica dei cittadini stranieri, di favorire il loro inserimento culturale e lavorativo. Secondo i dati di monitoraggio raccolti della Fondazione ISMU nel periodo 2006/07 gli utenti dei corsi di certificazione sono stati oltre 3.000, una quota importante e tuttavia non ancora sufficiente rispetto alla platea dei potenziali destinatari. Basti ricordare che nell a.s. 2006/07 sono entrati in formazione nei Centri Territoriali per Adulti (oggi CPIA) 7 della Lombardia ben stranieri, 8 motivati a sviluppare competenze nelle più diverse aree formative, comunque interessati a imparare l italiano e a perfezionare conoscenze linguistiche eventualmente acquisite in modo spontaneo. Per questo motivo il progetto si è avvalso della collaborazione dell Ufficio Scolastico Regionale e dell organizzazione a rete dei Centri Territoriali, così da valorizzare e ampliare la collaborazione tra scuole, enti e associazioni, ed ha intenzionalmente assunto fin dalla prima edizione le caratteristiche di un azione di sistema, in quanto ha coinvolto una pluralità di soggetti istituzionali, nazionali e locali, insieme ad una pluralità di operatori che con funzioni e compiti diversi si occupano di immigrazione in Lombardia. Le azioni 1. Pubblicizzazione dell iniziativa in versione plurilingue 9 2. Formazione dei docenti sui temi dell apprendimento in età adulta, della didattica e delle metodologie di insegnamento della seconda lingua 3. Attivazione sul territorio regionale di corsi di italiano L2 finalizzati agli esami di certificazione 4. Monitoraggio quantitativo: profilo socio-anagrafico dei destinatari dell aggiornamento/ formazione (docenti) e degli utenti dei corsi (immigrati adulti) 5. Monitoraggio qualitativo: profili emblematici degli utenti dei corsi e focus group con i docenti incaricati La certificazione di italiano L2 Gli accordi istituzionali 10 stipulati nella Regione Lombardia hanno recepito le indicazioni ministeriali del primo decreto di attuazione del programma nazionale, dove sono stati indicati i quattro enti certificatori, attualmente abilitati a rilasciare la certificazione di 7 Con il DM. del 25/10/2007 è stata conferita l autonomia scolastica ai Centri Territoriali Permanenti (CTP), oggi denominati Centri Provinciali per l Istruzione degli Adulti (CPIA) 8 Aldo Tropea, L educazione degli adulti in Lombardia, a.s. 2006/2007, Ministero della Pubblica Istruzione, Ufficio Scolastico regionale della Lombardia, Direzione Generale Ufficio IV, pubblicato sul sito Milano, 4 dicembre La brochure è stata tradotta in 11 lingue: inglese, francese, spagnolo, portoghese, arabo, cinese, russo, tagalog, sanscrito, albanese, rumeno. E disponibile on-line anche sui siti: La DG. Famiglia e Solidarietà Sociale, USR Lombardia e Fondazione ISMU hanno sottoscritto un protocollo d intesa il 4 luglio 2006, rinnovato il 13/02/08 per la seconda edizione del progetto - 4 -
5 italiano, ovvero Università per Stranieri di Siena, Università di Perugia, Università Roma 3, Società Dante Alighieri. Questi stessi enti, fatta eccezione per l Università di Perugia, hanno a loro volta aderito al progetto della Lombardia, sono stati coinvolti nella formazione dei docenti e naturalmente nel rilascio delle certificazioni finali per i livelli A1, A2, B1 del Quadro Comune Europeo delle Lingue. - Università per Stranieri di Siena Certificazione CILS/ A1/ A2/ B1 - Università Roma 3 Certificazione IT/ B1 - Società Dante Alighieri. Certificazione PLIDA A1/ A2/ B1 Gi utenti dei corsi Coltivare l idea di fare una certificazione è importante, per i livelli iniziali il valore sociale è scarso, ma rappresenta comunque il conseguimento di qualcosa. Ad esempio per le donne magrebine che non sanno scrivere, significa molto, serve per dire non sono più analfabeta 11 Certifica il tuo italiano è rivolto prioritariamente agli adulti di recente immigrazione, alle fasce più invisibili e marginali della popolazione immigrata, come le persone disoccupate e/o in cerca di occupazione, i giovani nella fascia d età anni esclusi/ non inclusi nel circuito ordinario dell istruzione scolastica e della formazione professionale, migranti rom e sinti, rifugiati, detenuti, ma anche donne impegnate per molte ore al giorno nell assistenza agli anziani. I dati del monitoraggio ISMU indicano che nel periodo 2006/07 gli iscritti ai corsi risultano appartenenti a 96 differenti nazionalità. In termini assoluti i paesi più rappresentati sono stati nell ordine: Marocco (406), Romania (141), Brasile (130), Perù (109), Ecuador (100) e Albania (99). Aggregando le provenienze per area geografica si riscontrano tre grandi blocchi di utenza numericamente equivalenti; al primo posto si trovano i paesi dell America Latina (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Perù, Uruguay e Venezuela) con 463 iscritti (19,5%), seguiti dal Nord Africa (Algeria, Libia, Marocco, Tunisia) con 461 iscritti (19,4%), dall Est Europa (Albania, Romania, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca) con 440 iscritti (18,5%), a seguire tutti gli altri. I corsi hanno fatto registrare una fortissima presenza femminile. Infatti nel periodo in esame le donne sono state (69%) e gli uomini 736 (31%). La distribuzione per età ha confermato un dato già noto nell ambito dell educazione degli adulti, ovvero che la stragrande maggioranza dei frequentanti stranieri si trovava nella fascia anni, dove sono stati registrati iscritti (61,6%). È risultato, inoltre, che gli appartenenti alla fascia d età anni sono stati 63 (2,7%), nel complesso una quota minima di frequentanti, che tuttavia ha segnalato il problema dei minori non inseriti nei percorsi ordinari della scuola e della formazione professionale. 11 Tratto da: (a cura di Betta Cicciarelli) Focus group docenti, in Monitoraggio qualitativo ISMU
6 La stragrande maggioranza degli iscritti, (75,5%), è stata collocata ai livelli A1 e A2 di italiano, che secondo gli standard del Quadro comune europeo delle lingue corrispondono alle competenze comunicative semplici della lingua di contatto; 577 iscritti (24,4%) sono stati collocati al livello B1, che rappresenta la soglia linguistica minima per vivere e lavorare in un paese di immigrazione: Tabella 1 - Livelli di competenze per le lingue straniere condivisi a livello europeo LIVELLO BASE A1 LIVELLO BASE A2 LIVELLO AUTONOMO B1 Comprende e utilizza espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e gli altri ed è in grado di fare domande e rispondere su particolari personali come dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede. Interagisce in modo semplice purché l altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad ambiti di immediata rilevanza (es. informazioni personali e familiari di base, fare la spesa, la geografia locale, l'occupazione). Comunica in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici aspetti del suo background, dell'ambiente circostante. Sa esprimere bisogni immediati Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero, ecc. Sa muoversi con disinvoltura in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel paese in cui si parla la lingua. È in grado di produrre un testo semplice relativo ad argomenti che siano familiari o di interesse personale. È in grado di descrivere esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze ed ambizioni e spiegare brevemente le ragioni delle sue opinioni e dei suoi progetti - 6 -
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