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2 INDICE 1 PREMESSA SOTTOSERVIZI INTERFERENTI ESPROPRI E INDENNIZI STUDI E INDAGINI PROGETTO BARRIERE DI SICUREZZA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO CANTIERIZZAZIONE E FASI ESECUTIVE COMPUTI E STIME (DA INSERIRE QUADRO ECONOMICO)... 7 ALLEGATO A... 8 ALLEGATO B Relazione generale Pagina 1 di 12

3 1 PREMESSA La Società Milano Serravalle Milano Tangenziali ha stanziato nel piano finanziario i fondi per la messa in sicurezza della spalla sud del "Viadotto di Rho", posizionato sulla Tangenziale Ovest di Milano (A50) alla progressiva 2+315, come indicato nella foto aerea seguente: Il viadotto in oggetto consiste in una coppia di viadotti affiancati con impalcato in struttura composta acciaio-calcestruzzo ciascuno con larghezza di 16 m, della lunghezza di 331,30 m, con campate di luce variabile da 25,00 a 36,00 m e con superficie d impalcato pari a m². Le pile sono in calcestruzzo a piedritti con sezione rettangolare piena. Le spalle hanno altezze pari a circa 9,00 m in nord e 9,00m e in sud Il ponte è stato progettato nel 1965, realizzato nel 1966 e collaudato nel 1967; l'impresa esecutrice è stata la CMF Costruzioni Metalliche Finsider, con progettista la società CMF e Direttore Progettazione Prof. Ing F. de Miranda. Da allora sono stati effettuati limitati interventi di manutenzione ordinaria e, solo nel 2010, interventi di presidio con la disposizione di calaggi e martinetti tra le travate e le sommità di alcune pile. Sull'opera completa sono state fatte delle indagini conoscitive preliminari, delle visite ispettive, ed una analisi statica e sismica atta a verificarne le condizioni di sicurezza con riferimento alle attuali normative tecniche, inclusa la normativa sismica, ed in particolare si evidenzia che: ad eccezione della spalla Sud, tutte le strutture del ponte, compresi le pile, gli impalcati metallici e le solette, pur progettate con le normative vigenti 50 anni fa, risultano adeguate nel loro dimensionamento e progetto anche per le attuali normative, che includono azioni sismiche allora non presenti. Relazione generale Pagina 2 di 12

4 il ponte presenta alcune condizioni di danneggiamento locale che possono essere recuperate integralmente con gli interventi di ripristino e rinforzo dei vari elementi strutturali proposti. Le indagini statiche ed i rilievi topografici effettuati (nel mese di luglio 2011 e 2012) hanno mostrato che la spalla Sud ha subito nel tempo un cedimento orizzontale che ha provocato il movimento longitudinale dei primi impalcati, il danneggiamento di alcuni appoggi, la abnorme deformazione di altri appoggi oltre all' inflessione di alcune pile. Inoltre le pile n. 9 e 10 risultano sollecitate in maniera eccessiva dalla spinta indotta dall inclinazione delle lame degli appoggi scorrevoli, che devono essere riallineati in verticale. L'intervento in oggetto prevede quindi la messa in sicurezza della spalla sud con interventi di ancoraggio della spalla mediante tiranti e di ricentraggio delle travate e degli appoggi. 2 SOTTOSERVIZI INTERFERENTI Per l'intervento in oggetto è stato effettuato un censimento dei sottoservizi presenti nell'area, e sono risultati presenti gli impianti dei seguenti enti: Telecom (telecomunicazioni) Impianti rete Autostrada Telematica (soc. Serravalle) - fibra ottica Canale tombato gestito da Consorzio di Bonifica Est Ticino - Villoresi L'unico sottoservizio che resta in sede, in quanto non interferente, è il canale tombato; per le telecomunicazioni e la fibra ottica è stato previstolo spostamento fuori dall'area di lavoro, come indicato nell'elaborato 2042_E_0_00_VI01_A_INT_0018. La risoluzione delle interferenze non è compresa nel presente appalto, e nelle somme a disposizione è stata inserita la capienza economica necessaria. 3 ESPROPRI E INDENNIZI Ai fini della realizzazione dell'intervento non sono necessari espropri, in quanto sono state interessate solo di aree di proprietà o reliquati della soc. Milano Serravalle - Milano Tangenziali. 4 STUDI E INDAGINI A supporto del progetto sono state eseguite diverse campagne di indagini: ricerca di materiale d'archivio presso la società concessionaria: gli elaborati originali sono relativi al progetto esecutivo e\o alla contabilità dei lavori; la documentazione non si è rivelata completa indagini geognostiche: volte alla ricostruzione litostratigrafica del sottosuolo, alla caratterizzazione fisico meccanica e sismica dei terreni. Nel dettaglio sono state eseguite: o n. 1 sondaggio (BH01) a carotaggio continuo (L=30.0 m) con prove SPT ogni 1.5 m, prelievo di campioni disturbati e prova Down Hole o n. 1 prova penetrometrica dinamica continua (DPSH1) L=15.0 m o Prove di laboratorio geotecnico (3 campioni) o n. 1 pozzetto (Pz1) con prelievo di campioni: un campione rappresentativo dello strato superficiale vegetale (0 25/30 cm da p.c.) ed uno relativo al terreno naturale in posto (25/30 60 cm da p.c.). o Prove di laboratorio chimico per il riconoscimento analitico indagini topografiche: volte alla verifica delle geometrie del manufatto, e base per la restituzione delle risultanze dell'ispezione visiva indagini visive e sui materiali: determinanti per la caratterizzazione dei materiali della spalla, sono stati effettuate: o indagini pacometriche Relazione generale Pagina 3 di 12

5 o o prelievo campioni cilindrici e analisi chimiche ispezione visiva (utilizzando il metodo di valutazione numerica). Le risultanze delle indagini sono riportate negli elaborati presenti nel capitolo "Studi e indagini". Relativamente alla verifica preventiva per la Bonifica Ordigni Bellici, data che l'intervento ricade in aree interessate sia dai lavori di realizzazione della Tangenziale Ovest che della viabilità realizzata per la "Fiera di Rho", si ritiene che l'area sia stata suo tempo indagata, quindi non è previsto alcun 5 PROGETTO L obiettivo del progetto è di fornire le informazioni sufficienti per eseguire gli interventi strutturali necessari a garantire le risorse aggiuntive di resistenza alla del Viadotto Rho, favorendo l estensione della vita tecnica del manufatto. L intervento è in grado di ridurre gli spostamenti permanenti della spalla che sono stati riscontrati, eliminando completamente il rischio di collasso della palificata esistente che sostiene il manufatto e permettendo il ripristino delle condizioni di sicurezza statica presenti all epoca dell inizio del funzionamento del manufatto. L intervento progettuale in oggetto utilizza opere in grado di contrastare gli spostamenti e le rotazioni del muro frontale e dei muri laterali della spalla Sud. Le opere previste sono in grado di contrastare gli spostamenti in modo passivo e attivo e si abbinano ad un impianto di drenaggio delle acque presenti nel terreno del rilevato. Le opere di contrasto passivo sono rappresentate da due fondazioni realizzate su micropali disposte a valle della fondazione del muro frontale e del muro andatore lato Rho della spalla in oggetto. Esse svolgono la mansione di contrasto agli spostamenti verso valle che la spalla può sviluppare dopo il completamento dell intervento di conservazione. Le fondazioni sono costituite da micropali, reciprocamente connessi mediante una trave di ripartizione dei carichi orizzontali, realizzata in cemento armato a contatto con la fondazione della spalla esistente. Le due travi non sono reciprocamente connesse. Le opere di contrasto attivo sono costituite da tiranti in acciaio realizzati nel terreno posto al di sotto della sede stradale della tangenziale. I tiranti saranno di tipo permanente, con caratteristiche dielettriche. Essi garantiranno un lungo periodo di stabilità meccanica e di resistenza alla corrosione indotta dalle correnti vaganti. I tiranti sono ancorati al fusto del muro lato Milano, del muro frontale e del muro andatore lato Rho e interagiscono con il terreno mediante l aderenza fornita dalle iniezioni di cemento che verranno eseguiti in modo ripetuto e selettivo. I tiranti saranno sottoposti a forze di trazione predefinite, che permetteranno di Relazione generale Pagina 4 di 12

6 equilibrare i carichi generati dal terreno del rilevato e dai carichi transitanti sulla sede stradale della tangenziale, ripristinando la configurazione geometrica originale e una corretta ripartizione delle azioni sui pali esistenti. Il numero complessivo di tiranti è stato determinato dopo aver valutato le caratteristiche meccaniche dei terreni interessati dall intervento e le risorse meccaniche garantite dalle pareti verticali in cemento armato a contatto con i tiranti e con il terreno del rilevato stradale. Le opere di contrasto passivo ed attivo vengono affiancate da una rete di drenaggi permanenti che permettono, attraverso il fusto del muro frontale, di evacuare l acqua presente nel terreno del rilevato utilizzando tubazioni microfessurate a doppia camicia. Sulla superficie della spalla è previsto il ripristino delle zone ammalorate del calcestruzzo, prevedendo pulizia dell'area e posa in opera di malta monocomponente, tixotropica e e sovravrniciabile. 6 BARRIERE DI SICUREZZA La viabilità adiacente alla spalla è stata realizzata all'interno dei lavori denominati "Realizzazione della viabilità di accesso al nuovo polo fieristico Rho-Pero - tratto A - interventi di prima fase", e per le barriere di sicurezza è stato emesso la dichiarazione di conformità di installazione in data 23 maggio 2005 (vedere allegato A). Dalla dichiarazione risulterebbe che le barriere installate, nell'intervento di prima fase, sono le seguenti: barriera tipo H3 bordo opera, in corrispondenza dei cordolo di sostegno barriera H3 bordo rilevato barriera H4b bordo rilevato Verificando gli elaborati di contabilità oltre che effettuando i sopralluoghi è stato però riscontrato che la barriera bordo opera installata del tipo "H4b". Dato che per l'esecuzione delle attività e per creare minori interferenze con gli automezzi di cantiere è stata prevista la rimozione della barriera di sicurezza sia bordo opera che bordo rilevato, e al termine dei lavori devono essere riposizionate rispettando le caratteristiche funzionali delle barriere esistenti, quindi: H4b bordo ponte: o larghezza utile (veicolo pesante):1.50 m o deflessione dinamica (veicolo pesante):1.50 m o A.S.I: 1.40 Relazione generale Pagina 5 di 12

7 H3 bordo rilevato: o larghezza utile (veicolo pesante): 2.30 m o deflessione dinamica (veicolo pesante): 1.71 m o A.S.I: 1.00 Di conseguenza, anche la transizione tra H3 e H4b deve essere ricostruita nel rispetto dell'esistente. 7 GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO Nell'ambito dei lavori, gli unici volumi di terreno di risulta sono relativi all'esubero di volume ottenuto dalla differenza tra scavo per la realizzazione dei cordoli e reinterro sopra i cordoli stessi. Non è presente terreno vegetale. Il quadro normativo regolante la gestione delle terre è rocce da scavo ha avuto con il Decreto Legislativo 3 dicembre 2010, n. 205 un'ulteriore evoluzione che, con l'entrata in vigore il 6/10/2012 (Decreto 10 agosto 2012 n 161) del DM previsto dall'articolo 184 bis del testo unico, ha portato all'abrogazione dell'articolo 186 del D.Lgs 152/2006. Il Decreto 10 agosto 2012 n 161 fornisce il "regolamento" necessario alla definizione del processo necessario per la gestione delle "terre e rocce da scavo" come sottoprodotti e non come rifiuti in applicazione all'articolo 184 bis, comma 1, del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni. Resta valida l'esclusione, dal campo di applicazione dell'articolo 184 bis, e quindi del Decreto 10 agosto 2012 n 161, del suolo, secondo quanto previsto dall'articolo 185 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni, in particolare, comma 1 lettera c: " il suolo non contaminato e altro materiale allo stato naturale escavato nel corso di attività di costruzione, ove sia certo che esso verrà riutilizzato a fini di costruzione allo stato naturale e nello stesso sito in cui è stato escavato". Si tenga inoltre presente che, secondo quanto stabilito all'articolo 3, comma 1, del decreto legge 25 gennaio 2012 n 2 : " i riferimenti al << suolo>> contenuti all'articolo 185, comm 1, lettere b e c, e 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n 152, si interpretano come riferiti anche alle matrici materiali di riporto di cui all'allegato 2 alla parte IV del medesimo decreto legislativo". Nel caso in esame, si fa riferimento, a quanto previsto dall'articolo 185 anche in funzione del fatto che l'escavato, a seguito del campionamento ambientale (in considerazione delle caratteristiche del sito e della tipologia del vettore causa di inquinamento -trattandosi di aree prossime alla sede autostradale eventuali inquinanti non possono che derivare da contaminazioni superficiali approfonditesi nel tempo-, con la campagna di indagini si è deciso di delineare uno scenario rappresentativo dei primi 60 cm di terreno: si rimanda, a tal proposito, agli elaborati "2042_E_0_00_VI01_A_GEO_0012_A: Relazione geologica, idrogeologica e rapporto geognostico" e "2042_E_0_00_VI01_A_GEO_0013_A Sintesi delle indagini" ) è risultato conforme ai requisiti della colonna B della Tabella 1 dell Allegato 5 della Parte IV al Titolo V del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i e quindi rientra nella fattispecie di: "suolo non contaminato riutilizzato nello stesso sito in cui è stato scavato". Per i volumi in eccedenza (pari a circa mc 70), è previsto il trasporto a discarica: un indagine condotta presso i competenti uffici della provincia di Milano, ha consentito di individuare i soggetti autorizzati all attività di recupero di rifiuti con codice CER (terre e rocce da scavo) e codice CER (rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione) ai sensi del D.M. 5/2/98 e s.m.i.. Di seguito si allega l elenco dei soggetti autorizzati: Ragione sociale Indirizzo impianto Comune Cava Balzarotti S.r.l Via Pace,36 Bollate Rip. Am S.r.l. Via Friuli Venezia Giulia Bollate Relazione generale Pagina 6 di 12

8 8 CANTIERIZZAZIONE E FASI ESECUTIVE Come indicato nel cronoprogramma, la durata dei lavori è pari a 235 giorni naturali e consecutivi. Per ridurre la durata della fase più impattante con la viabilità, cioè la realizzazione dei tiranti, sono previste lavorazioni anche in notturna nonché nei giorni festivi e prefestivi. Relativamente alla cantierizzazione, sulla rampa direzione Bologna sono previste: chiusura totale della rampa (45 giorni) parzializzazione della piattaforma stradale, con la posa di new jersey a protezione del cantiere. Relativamente agli eventi fieristici che si svolgeranno al Nuovo Polo Fieristico di Rho, secondo il calendario in allegato B (noto alla data di emissione del progetto), si sottolinea che è vietato effettuare la chiusura totale della rampa in corrispondenza degli eventi principali, evidenziati nel calendario sopracitato. 9 COMPUTI E STIME (DA INSERIRE QUADRO ECONOMICO) I prezzi utilizzati per le stime sono stati tratti dai prezziari di seguito elencati: ANAS Compartimento per la viabilità della Lombardia - Elenco prezzi 2013 Comune di Milano - Listino dei prezzi per le opere pubbliche e le manutenzioni Anno 2012 Prezzi aggiuntivi ricavati da ricerca di mercato e\o da prezziari ufficiali Il quadro economico di seguito riportato: -OMISSIS - Relazione generale Pagina 7 di 12

9 ALLEGATO A A50 - VIADOTTO DI RHO Relazione generale Pagina 8 di 12

10 Relazione generale Pagina 9 di 12

11 ALLEGATO B Relazione generale Pagina 10 di 12

12 Relazione generale Pagina 11 di 12

13 Relazione generale Pagina 12 di 12

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

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