Istituto Comprensivo Statale ENZO DRAGO (Messina) Anno Scolastico 2012/2013 PROGETTO SCUOLA SICURA

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1 Istituto Comprensivo Statale ENZO DRAGO (Messina) Anno Scolastico 2012/2013 PROGETTO SCUOLA SICURA Misure di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro: GUADAGNARE SICUREZZA-promuovere una cultura della sicurezza nella scuola Il Progetto intende promuovere la diffusione della cultura di protezione civile nella scuola e la conoscenza delle Istituzioni che operano sul territorio. Lo scopo del Progetto non si limita a dare utili informazioni sulle norme di sicurezza da adottare in emergenza, ma intende formare ed educare a comportamenti che siano improntati a principi di solidarietà, collaborazione ed autocontrollo, essenziali perché le relazioni sociali siano caratterizzate da un forte senso di coscienza civica. Il Progetto Scuola Sicura comprende, inoltre, il piano di evacuazione, che è uno strumento operativo, attraverso il quale si devono studiare e pianificare le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti di un edificio. L EVACUAZIONE DEGLI EDIFICI SCOLASTICI In tutti gli edifici scolastici si possono avere situazioni d emergenza che modificano le condizioni d agibilità degli spazi ed alterano comportamenti e rapporti interpersonali. Ciò causa una reazione che può essere pericolosa, poiché non consente il controllo della situazione creatasi, coinvolgendo un gran numero

2 di persone e rendendo difficili eventuali operazioni di soccorso. Questi comportamenti sono da tutti conosciuti con il termine panico. Il panico, che è il principale nemico da sconfiggere in casi d emergenza, si manifesta con diversi tipi di reazioni emotive: timore, paura, oppressione, emozioni convulse, manifestazioni isteriche. Tutte queste condizioni possono portare le persone a reagire in modo non controllato e razionale. Per questo il piano d evacuazione, con il percorso conoscitivo necessario per la sua realizzazione, può dare un contributo fondamentale consentendo di: - essere preparato a situazioni di pericolo; - stimolare la fiducia in se stessi; - indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti corretti; - controllare la propria emozionalità. Gli eventi che potrebbero richiedere l evacuazione totale o parziale di un edificio scolastico, sono generalmente i seguenti: - incendi che si verificano all interno di un edificio scolastico; - incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola e che potrebbero coinvolgere l edificio scolastico; - un terremoto; - crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o d edifici contigui; - avviso o sospetto della presenza d ordigni esplosivi; - inquinamenti dovuti a cause esterne; - ogni altra causa che sia ritenuta pericolosa. Per non essere colti impreparati al verificarsi di una situazione d emergenza, ed evitare dannose improvvisazioni, saranno identificati dei compiti da assegnare a tutto il personale della scuola che opera nei due plessi. Pertanto il progetto conterrà i nominativi: - dei responsabili, in ogni plesso, incaricati della diffusione dell ordine d evacuazione;

3 - del personale del piano responsabile del controllo delle operazioni d evacuazione; - del personale incaricato di effettuare le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell Ordine, al Pronto Soccorso e ad ogni altro organismo ritenuto necessario; - del personale incaricato dell interruzione dell erogazione dell energia elettrica, dell acqua; - del personale incaricato dell uso e del controllo d estintori ed idranti; - del personale addetto al controllo quotidiano della praticabilità delle uscite di sicurezza e dei percorsi per raggiungerle. Inoltre in ogni classe saranno individuati alcuni alunni cui attribuire le seguenti mansioni. - 2 alunni apri fila, con il compito di aprire le porte; - 2 alunni centro fila con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà o disabili; - 2 alunni serrafila con il compito di chiudere la porta dell aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro. Gli insegnanti coordineranno le operazioni d evacuazione, intervenendo dove è necessario. Gli alunni usciranno dall aula, al seguito dei compagni apri fila, in fila indiana tenendosi a stretto contatto appoggiando una mano sulla spalla del compagno che precede o prendendosi per mano; questo comportamento oltre ad impedire che eventuali alunni spaventati possano prendere la direzione sbagliata o mettersi a correre, contribuisce ad infondere coraggio. Il Progetto Scuola Sicura prevede ancora il compimento delle seguenti operazioni: - affissione ai piani di planimetrie con l indicazione delle aule, dei percorsi da seguire, delle scale d emergenza, della distribuzione degli idranti e degli estintori;

4 - affissione in ogni locale delle planimetrie del piano con indicato il percorso per raggiungere l uscita di sicurezza assegnata e delle istruzioni di sicurezza con l assegnazione dei compiti specifici agli alunni; - sistemazione dei banchi, delle aule in modo da non ostacolare l esodo veloce; - controllo dell adeguatezza della segnaletica d emergenza all interno del plesso per una facile e rapida individuazione delle vie di fuga; - individuazione delle aree di riferimento esterne all edificio da utilizzare come zona di raccolta. COMPORTAMENTO DEL PERSONALE All interno degli edifici scolastici, personale docente, non docente e alunni dovranno comportarsi ed operare per garantire a se stessi ed agli altri un sicuro sfollamento in caso d emergenza. Per raggiungere tale scopo oltre agli incarichi assegnati dovranno seguire determinate procedure. Il Dirigente scolastico avrà cura di: - provvedere alla valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento; - effettuare la designazione del RSPP; - designare gli addetti antincendio e primo soccorso; - affidare ai lavoratori i compiti in materia di sicurezza tenendo conto delle loro capacità; - fornire ai lavoratori i necessari ed idonei DPI; - adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento dei lavoratori;

5 - consentire ai lavoratori, mediante l RLS, di verificare l applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute; - aggiornare e conservare il registro degli infortuni; - adottare e mantenere efficiente il sistema di gestione delle emergenze; - provvedere all elaborazione e all aggiornamento del documento sulla valutazione dei rischi; - comunicare annualmente all INAIL i nomi degli RLS; - adottare le misure necessarie per la prevenzione cercando, ove possibile, di eliminare i rischi; qualora ciò non fosse tecnicamente possibile, deve utilizzare qualunque dispositivo per ridurli al minimo; - richiedere agli Enti Locali la realizzazione degli interventi strutturali e di manutenzione necessari per garantire la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati. Il Responsabile SPP avrà cura di: - partecipare alle riunioni periodiche di prevenzione e protezione contro i rischi; - collaborare per la formazione del personale; - intervenire nella stesura del documento di valutazione dei rischi; - controllare periodicamente la situazione dei vari locali dell Istituto; - individuare e segnalare al Dirigente scolastico la necessità di interventi tecnici, di adeguamento e manutenzione. Il Coordinatore di plesso dovrà vigilare sulla corretta applicazione: - dell ordine di servizio relativo al controllo quotidiano della praticabilità delle vie d uscita, da effettuare prima dell inizio delle lezioni; - del divieto di sosta a mezzi d ogni genere nelle aree della scuola non destinate a tale uso e che, in ogni caso, creino impedimenti all esodo;

6 Il Personale docente dovrà: - Informare adeguatamente gli alunni sulla necessità di una disciplinata osservanza delle procedure indicate nel piano d evacuazione al fine di assicurare l incolumità a se stessi ed agli altri; - Illustrare periodicamente il piano d evacuazione; - Intervenire prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a condizioni di panico; - In caso d evacuazione dovranno portare con se il registro di classe per effettuare un controllo delle presenze ad evacuazione avvenuta. Il Personale non docente. Alcuni addetti della segreteria saranno nominativamente incaricati di seguire specifici aspetti del piano, specie per quanto attiene alle segnalazioni ed ai collegamenti con l esterno. Mentre gli operatori scolastici avranno l incarico di disattivare gli impianti (elettrico, idrico), di controllare che nei vari piani dell edificio tutti gli alunni siano sfollati, di interrompere il traffico e di presidiare le uscite sulla pubblica via, di attivare gli estintori e/o gli idranti. Gli Alunni non appena avvertito il segnale d allarme, che potrà essere dato dall apposito sistema d allarme, dal campanello o a voce, dovranno adottare il seguente comportamento: - interrompere immediatamente ogni attività; - mantenere l ordine e l unità della classe durante e dopo l esodo; - tralasciare il recupero d oggetti personali (libri, cartelle, ecc.); - disporsi in fila evitando il vociare confuso;

7 - seguire le indicazioni dell insegnante che accompagnerà la classe per assicurare il rispetto delle precedenze; - camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingere i compagni; - collaborare con l insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo sfollamento; - attenersi strettamente a quanto ordinato dall insegnante nel caso che accadano contrattempi che richiedono un improvvisa modificazione delle indicazioni del piano. VERIFICA ED ESERCITAZIONE Nel corso dell anno scolastico si effettueranno prove parziali per singole classi per abituare gli alunni alle varie fasi dell evacuazione ed almeno due prove senza preavviso d evacuazione totale degli edifici scolastici.

8 A TUTTI UNO O PIU COMPITI SPECIFICI DA COMPIERE IN FASE DI PREVENZIONE ED IN FASE DI EMERGENZA CHI FA COSA: DIRIGENTE Fase di PREVENZIONE - affida gli incarichi al personale scolastico; - controlla la corretta applicazione degli ordini di servizio; - predispone attività di informazione e formazione del personale scolastico. Fase di EMERGENZA - emana l ordine di evacuazione; - predispone le informazioni da segnalare alle Autorità.

9 CHI FA COSA: RSPP Fase di PREVENZIONE - partecipa alle riunioni periodiche di prevenzione e protezione contro i rischi; - controlla periodicamente la situazione dei vari locali dell Istituto; - individua e segnala al Dirigente scolastico la necessità di interventi tecnici, di adeguamento e manutenzione. Fase di EMERGENZA (se presente) - emana l ordine di evacuazione; - coordina il SPP dai rischi.

10 CHI FA COSA: PERSONALE DOCENTE Fase di PREVENZIONE - informa gli studenti sul PIANO DI EMERGENZA; - predispone delle esercitazioni nelle classi per far assumere dei comportamenti corretti durante le emergenze; Fase di EMERGENZA - interviene nelle situazioni di panico; - prende e porta con sé il registro di classe; - guida gli studenti verso l uscita di sicurezza; - raggiunta la zona di raccolta verifica la presenza degli studenti tramite l appello; - compila il modulo di evacuazione custodito nel Registro di classe.

11 CHI FA COSA: PERSONALE NON DOCENTE Fase di PREVENZIONE - controlla che i presìdi antincendio e sanitari siano efficienti; - verifica che le uscite di sicurezza siano sempre fruibili; - controlla che le apparecchiature elettriche non in funzione siano fuori tensione; - controlla che i materiali infiammabili, quelli per la pulizia e quanto potrebbe risultare tossico, siano depositati in luoghi sicuri. Fase di EMERGENZA - provvede all interruzione dell energia elettrica, gas...; - apre tutte le uscite di sicurezza; - controlla le operazioni di evacuazione, bloccando il traffico stradale; - evita che il flusso di evacuazione diventi caotico; - vigila sulle uscite di sicurezza; - verifica che nessuno sia rimasto all interno della scuola.

12 CHI FA COSA: STUDENTI Fase di PREVENZIONE - si attengono giornalmente con serietà alle norme indicate nel piano di evacuazione; - dispongono gli zaini in zona che non intralci le vie di esodo; - mantengono comportamenti corretti per non creare situazioni pericolose per sé e per i compagni. Fase di EMERGENZA - seguono le norme di comportamento predisposte ed in fila senza attardarsi, abbandonano il locale dirigendosi per la via di fuga più vicina; - seguono le indicazioni del docente che li accompagna; - collaborano con il docente per controllare le presenze dei compagni; - gli studenti isolati, se possibile, si aggregano alla classe o al gruppo più vicino segnalando la propria presenza agli altri.

13 PUNTI DI UNIFORMITA Si ritiene fondamentale che il linguaggio specifico della sicurezza, in riferimento alla terminologia utilizzata, ai comportamenti, ai suoni e ai compiti da svolgere, sia uniforme in tutti gli ordini di scuola. Sono di seguito elencati i punti di uniformità che da diversi anni vengono utilizzati in molte scuole: - far disporre gli zaini in fondo all aula o in altro spazio idoneo che non intralci le vie di fuga; - disporre i banchi in modo da non ostruire la via d uscita; - stabilire un ordine di uscita giornaliero uguale a quello utilizzato durante le prove di evacuazione; - designare gli alunni apri-fila, serra-fila e gli eventuali addetti ad aiutare alunni in difficoltà; - informare gli alunni su tutte le vie d uscita dell edificio e sui punti di raccolta; - tenere sempre a disposizione il registro di classe avendo cura di aggiornarlo oppure un foglio di presenza mensile/giornaliero; - effettuare varie esercitazioni d emergenza; - effettuare almeno una esercitazione di evacuazione mensile di classe; - effettuare almeno una esercitazione di evacuazione di plesso ogni trimestre.

14 ESERCITAZIONE DI EMERGENZA Per abituare gli alunni a situazioni di emergenza quali il terremoto, è opportuno effettuare periodicamente delle simulazioni segnalate da suoni brevi di campanella per una durata di 10 a seguito dei quali GLI ALUNNI si porteranno sotto i banchi e conteranno fino a 30 (durata media di un sisma). ESERCITAZIONE DI EVACUAZIONE Per situazioni in cui si rendesse necessario l abbandono immediato dell edificio scolastico (incendio, fuga di gas...) è opportuno predisporre delle esercitazioni di evacuazione segnalate dal suono prolungato della SIRENA. GLI ALUNNI, in fila ordinata, seguendo i percorsi stabiliti e l ordine assegnato, si porteranno al punto di raccolta.

15 CORSI DI FORMAZIONE Per consentire a tutti di essere in grado di gestire e fronteggiare le situazioni di emergenza, evitando stati emozionali e di panico, che sono a volte cause di eventi più gravi di quelli prodotti dalle calamità, bisogna attivare periodici e differenziati corsi di INFORMAZIONE rivolti a tutto il personale della scuola e corsi di FORMAZIONE specifici per le figure sensibili designate per legge dal Dirigente scolastico. I corsi di informazione e formazione per docenti, collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e alunni degli istituti superiori su indicazione del D.L. 16 gennaio 1997 devono trattare i seguenti argomenti: rischi riferiti al posto di lavoro; misure e procedure di prevenzione e protezione; nozioni relative ai diritti e ai doveri dei lavoratori in materia di sicurezza; elementi di Primo soccorso. FAMIGLIE Affinché anche le famiglie siano a conoscenza dei rischi del territorio e delle procedure comportamentali idonee in caso di emergenza potranno essere organizzati degli incontri di informazione. Tali incontri potranno essere organizzati in collaborazione con: Responsabile della protezione Civile; gruppi di volontari che operano in zona; operatori sanitari di pronto soccorso; tecnici.

16 CORSI DI INFORMAZIONE PER LE FAMIGLIE Uso corretto di apparecchi elettrici Disposizione dei mobili Messa in sicurezza degli armadi Individuazione luoghi sicuri Costruzioni su terreni franosi Costruzioni vicino agli alvei Disboscamento RISCHI IN CASA RISCHI NEL TERRITORIO NOZIONI DI PRIMO SOCCORSO CORSO DI INFORMAZIONE FUNZIONI E COMPONENTI DELLA PROTEZIONE CIVILE NUMERI UTILI COSA FARE E COME IN CASO DI EMERGENZA Partecipazione ad esercitazioni di Protezione Civile Quando e come lasciare l abitazione Dove e a chi rivolgersi

17 ALUNNI Dopo uno studio approfondito del territorio, dell ambiente e dei pericoli ai quali si può essere soggetti, è opportuno che gli alunni vengano coinvolti in una serie di attività che li porti all acquisizione dei comportamenti corretti da tenere in caso di emergenza, non solo dell edificio scolastico ma anche in altri contesti. Proposte operative: realizzazione di cartelloni, opuscoli, plastici, ecc.; organizzazione di prove di evacuazione; organizzazione e realizzazione di concorsi interni; visite guidate ai centri operativi di Protezione Civile.

18 Istituto Comprensivo Statale ENZO DRAGO (Messina) Anno Scolastico 2012/2013 PROGETTO SCUOLA SICURA Misure di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro: GUADAGNARE SICUREZZA-promuovere una cultura della sicurezza nella scuola

19 IPOTESI DI PERCORSO DIDATTICO PER LA SCUOLA DELL INFANZIA CONOSCO I COMPORTAMENTI CONOSCO LA SCUOLA o Io con gli altri o Atteggiamenti o Automatismi o Comportamenti o Io nello spazio (percorsi, giochi,...) o Io nel tempo (ritmi, successione,...) IO NELLA REALTA CONOSCO LA SEGNALETICA CONOSCO I PERICOLI o Segni, colori, forme o Ritmi e direzioni o Rappresentazione grafica (io io e gli altri io nello spazio e nel tempo)

20 IPOTESI DI PERCORSO DIDATTICO PER LA SCUOLA PRIMARIA CLASSE I Conoscere l ambiente scuola Conoscere le cause di alcuni rischi riconoscere e memorizzare suoni ed eventi sonori dell ambiente CLASSI II - III Formulare proposte di organizzazione di spazi vissuti Porsi domande su situazioni concrete Conoscere le norme corrette di comportamento in caso di emergenza CLASSI IV - V Conoscere il territorio italiano Conoscere la storia dei terremoti Conoscere le cause dei rischi provocati dall uomo Conoscere le norme di comportamento in caso di emergenza

21 IPOTESI DI PERCORSO DIDATTICO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Conoscere l ambiente scuola e la propria abitazione; Conoscere le cause di alcuni rischi a scuola; Conoscere le cause di alcuni rischi del territorio; Conoscere le norme di comportamento in caso di...; Conoscere la segnaletica della Protezione Civile usata a scuola e fuori di essa. CLASSE I OBIETTIVI CLASSE II CLASSE III Conoscere il territorio italiano con i relativi rischi; Conoscere le cause di alcuni rischi provocati dall uomo (rischio industriale, inquinamento dell atmosfera e delle acque); Conoscere le istituzioni esistenti a difesa dell ambiente. Conoscere la struttura della Terra; Conoscere le cause di alcuni rischi (terremoti, vulcani, rischio nucleare); Conoscere la struttura della Protezione Civile; Conoscere alcune norme di Primo Soccorso.

22 ATTIVITA ATTIVITA per la classe prima Visita ai locali interni ed esterni della scuola ed individuazione dei luoghi sicuri e di quelli a rischio; Individuazione dei possibili pericoli nella propria abitazione e a scuola; Alluvioni; Incendi; Inquinamento del suolo; Realizzazione dei segnali di pericolo e di emergenza su cartelloni o su pannelli di compensato. ATTIVITA per la classe seconda Studio del territorio regionale e provinciale con l individuazione dei principali rischi ad esso connesso; Analisi scientifica dei problemi ambientali del proprio territorio; Individuazione delle industrie pericolose e relativi rischi connessi con ambiente-territorio; Visite guidate nel territorio; ATTIVITA per la classe terza Studio della struttura della Terra, della tettonica a placche, dei terremoti e dei vulcani; Rischio nucleare; Legge 225: istituzione della Protezione Civile; Nozioni di primo soccorso e di semplici interventi in caso di ferite, fratture, ustioni, traumi. Norme di comportamento in caso di... Evacuazione della scuola in caso di...

23 PROPOSTE OPERATIVE (indicative per ogni ordine di scuola) 1. Esperienze dirette: esplorazione degli spazi mediante escursioni, visite guidate e viaggi di istruzione. 2. Conversazioni indotte da immagini, suoni, rumori e parole. 3. Giochi senso-percettivi: manipolazione di materiale strutturato e non; discriminazione di suoni e rumori; attività di routine; esercizi-gioco con regole; giochi allo specchio, mimici e drammatizzati; gioco dell oca; cruciverba; collegamento di immagini e parole; percorsi lineari e misti con difficoltà graduate, rebus, sciarade, crittogrammi, forestierismi, ecc. 4. Attività grafiche e manipolative libere e guidate: realizzazione di disegni tematici, di mappe, di cartelloni e di plastici. 5. Utilizzo di strumenti audiovisivi e multimediali. 6. Stesura di articoli giornalistici. 7. Formulazione di situazioni problematiche e ricerca di possibili situazioni. Alla fine delle attività il responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione raccoglie i lavori prodotti dalle classi per realizzare un giornalino o un opuscolo di facile consultazione da utilizzare negli anni successivi. E importante in questa fase avere contatti con le organizzazioni di volontariato che potranno mettere a disposizione degli alunni e dei docenti la loro esperienza e i loro mezzi per effettuare delle esercitazioni pratiche dimostrative.

24 VERIFICA E VALUTAZIONE La validità e la ricaduta positiva del progetto potrà essere valutata mediante appositi questionari, schede, conversazioni ecc.. Verranno effettuate delle prove pratiche che permetteranno di rilevare il grado di coinvolgimento degli alunni sui temi affrontati. La valutazione sarà ritenuta positiva se verranno rilevati atteggiamenti e comportamenti corretti nelle situazioni simulate di emergenza. E necessario che in ogni Istituzione scolastica vengano nominate una o più figure referenti di Protezione Civile che, dopo opportuna formazione, avranno il compito di curare il progetto, di attivarsi affinché vengano messi in atto tutti i punti di uniformità e di mantenere le relazioni con le altre figure sensibili della propria scuola e delle altre. E auspicabile infine che in ogni Comune venga istituito un Gruppo di coordinamento scolastico come organismo propositivo e operativo di raccordo tra le diverse istituzioni scolastiche, l Ente Comune e le componenti del sistema di Protezione Civile.

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