SECONDO FORUM NAZIONALE SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

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1 SECONDO FORUM NAZIONALE SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Promosso ed organizzato da: Atti e raccolta delle presentazioni

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3 Indice Introduzione e breve sintesi degli interventi Giovanni Murano, CTI Tavola rotonda «Informazione e servizi per i cittadini» Mauro Fasano, Direzione Generale Ambiente Energia e Reti di Regione Lombardia Giovanni Nuvoli, Regione Piemonte Federico Butera, Politecnico di Milano Comitato Scientifico CTI Alberto Musa, Accredia Lo stato dell arte dell applicazione della certificazione energetica in Italia: presentazione del Rapporto 2012 Giuliano Dall Ò, Politecnico di Milano Presidente SC1 CTI Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici: la revisione del D.P.R. 59/2009 Roberto Moneta, Ministero dello Sviluppo Economico Il programma di aggiornamento delle norme EN a servizio della nuova Direttiva EPBD Giovanni Riva, Università Politecnica delle Marche Direttore Generale CTI La normativa tecnica nazionale: le nuove UNI/TS 11300:2012 Le nuove UNI/TS 11300:2012 e la UNI/TS Vincenzo Corrado, Politecnico di Torino Coordinatore GL 102 del CTI La normativa tecnica nazionale: le UNI/TS e UNI/TS Augusto Colle, Presidente SC6 CTI Coordinatore GL 601 del CTI Normativa e ricadute industriali Bruno Bellò, Presidente COAER Normativa e ricadute industriali Paola Ferroli, Presidente Assotermica

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5 Introduzione e breve sintesi degli interventi SECONDO FORUM NAZIONALE SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Introduzione e breve sintesi degli interventi Il 27 marzo 2012 si è tenuta, presso Fiera Milano Rho (Sala Martini - Centro Congressi Stella Polare), la seconda edizione del Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica degli Edifici (FCE2012), evento organizzato dal Comitato Termotecnico Italiano Energia Ambiente (CTI) e Mostra Convegno Expocomfort (MCE). Di seguito si riporta un estratto degli interventi e delle conclusioni. Europea, ha mostrato un anteprima del Rapporto 2012 (pag. 5) ricostruendo lo stato dell arte nazionale ed evidenziando le diverse modalità di recepimento della Direttiva 2002/91/CE a livello regionale e delle Province autonome. Il Forum è stato patrocinato da: il Ministero dello Sviluppo Economico; la conferenza delle Regioni e delle Province autonome; le Regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d Aosta, Veneto, Sardegna; le Province autonome di Bolzano e Trento; il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPP); il Consiglio Nazionale degli Ingegneri; il Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati; il Consiglio Nazionale dei Periti industriali e dei Periti industriali laureati e da Sacert. La presente edizione ha registrato oltre 300 presenze ed ha di fatto rappresentato una proficua ed esclusiva occasione di conoscenza e confronto, su argomenti di grande attualità concernenti l efficienza e la certificazione energetica degli edifici. L enorme partecipazione (Figura 1) ha confermato la sempre più crescente attenzione, degli operatori, al tema della sostenibilità e del risparmio energetico in edilizia. Il Convegno si è aperto alle 14,00, con i saluti e l introduzione ai lavori di Cesare Boffa (Politecnico di Torino Presidente CTI) e Massimiliano Pierini (Direttore MCE). Figura 1 Foto d insieme. In un secondo tempo Giuliano Dall Ò (Politecnico di Milano Presidente SC1 del CTI), dopo aver riassunto le novità dell ultimo anno in tema di certificazione energetica degli edifici, novità connesse in primo luogo all entrata in vigore dell art. 13 del D.Lgs. 28/2011 e al richiamo ufficiale della Commissione Figura 2 - Il Rapporto, sviluppato dal CTI in collaborazione con tutte le Amministrazioni regionali e delle Province autonome, è scaricabile gratuitamente, in versione integrale, dal sito del Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente. A seguire Roberto Moneta (Ministero dello Sviluppo Economico) nell intervento «Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici: la revisione del D.P.R. 59/2009» (pag.15) ha fornito una panoramica sui disposti legislativi di prossima pubblicazione; questi saranno basati su considerazioni ed esperienze nazionali, regionali e delle Province autonome e avranno l obiettivo di risolvere le molteplici criticità applicative emerse in questi anni. Tra le azioni prioritarie del Ministero vi sono: la risoluzione delle procedure di infrazione, le quali avverranno con: un D.M. per l abrogazione dell autodichiarazione in classe G del proprietario dell immobile, sostitutiva della certificazione energetica; un D.P.R. per la disciplina delle ispezioni degli impianti di condizionamento dell aria; il recepimento nazionale della Direttiva 2010/31/UE, che, comprenderà: in riferimento ai risultati che deriveranno dall applicazione della metodologia comparativa di valutazione dei requisiti minimi predisposta dalla CE 1, la revisione dei requisiti stessi in termini di valori e di modalità di determinazione; 1 Regolamento delegato (UE) n. 244/2012 della Commissione del 16/01/2012. Integra la direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio sulla prestazione energetica nell edilizia istituendo un quadro metodologico comparativo per il calcolo dei livelli ottimali in - 1 -

6 Introduzione e breve sintesi degli interventi la definizione di edifici ad energia quasi zero; il rafforzamento degli aspetti comunicativi generali dell ACE soprattutto per quanto concerne gli edifici esistenti; l introduzione di classi a maggiore efficienza energetica (oltre alle A+); l individuazione di strumenti finanziari volti a favorire la riqualificazione degli immobili; la promozione di una maggiore omogeneità applicativa a livello nazionale ed europeo; la semplificazione legislativa; l attestazione della prestazione energetica degli edifici posti in locazione; l incentivazione dell efficienza energetica, per la quale il Ministero dello Sviluppo Economico sta lavorando alla stabilizzazione delle detrazioni fiscali del 55% e, in rapporto a queste, a un DM conto termico che favorisca l utilizzo delle rinnovabili termiche e la realizzazione di interventi di efficienza energetica non coperti dalle predette detrazioni fiscali. Relativamente alla sfera normativa, a livello europeo successivamente alla pubblicazione della Direttiva 2010/31/UE, avvenuta nel corso del 2011, è stato formalmente accettato dal CEN il mandato M480 della Commissione Europea, che prescrive la revisione dell'intero pacchetto di norme tecniche EN attualmente vigente per la determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici. Giovanni Riva (Direttore generale CTI Università Politecnica delle Marche), nel suo intervento (pag.27), ne ha descritto il programma di aggiornamento 2, focalizzando l attenzione sulle attività previste dal mandato e già intraprese dal novembre Il coordinamento dei lavori è stato affidato al CEN/TC 371/WG 1. Per meglio facilitare l intero processo, sono stati inoltre creati tre nuovi organi: l Energy Demand Management Committee EDMC; la Concerted Action EPBD 3 CA3; il Liaison Committee LC. Allo stadio attuale il Liaison Committee ha inviato agli Stati Membri un questionario finalizzato a raccogliere le indicazioni necessarie per la revisione del pacchetto di norme EN. I risultati saranno poi ripresi dal CAP al fine di impostare il lavoro di coordinamento dell intero processo. Alla luce di questo preambolo, Vincenzo Corrado (Politecnico di Torino coordinatore GL 102 del CTI) ha relazionato in merito a struttura e principi generali su cui si basa la serie delle specifiche tecniche UNI/TS riguardanti la stima delle prestazioni energetiche degli edifici: UNI/TS Determinazione del fabbisogno di energia termica dell edificio per la climatizzazione estiva ed invernale UNI/TS Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria UNI/TS Determinazione del fabbisogno di funzione dei costi per i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli elementi edilizi. 2 Maggiori dettagli sono riportati nel Rapporto 2012 energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva UNI/TS Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per riscaldamento di ambienti e produzione di acqua calda sanitaria Corrado ha poi affrontato in dettaglio la Parte 1 2 (pag.30), mettendo in rilievo le principali novità apportate nel processo di revisione (trattazione più concreta della ventilazione, introduzione dei carichi termici latenti interni; minore ricorso a dati precalcolati; dati più realistici in relazione all utenza fattore di occupazione ). Augusto Colle (Presidente SC6 del CTI e coordinatore del GL 601 del CTI) ha proseguito la trattazione presentando dettagli relativi alla revisione della parte seconda 2 (che, rispetto alla versione 2008, riporta una più particolareggiata definizione dei circuiti idronici e delle temperature di esercizio per le varie unità terminali e tipologie di regolazione dei circuiti; il raccordo con la UNI/TS :2012 per impianti polivalenti; l inserimento della ventilazione meccanica; il calcolo dei fabbisogni di energia per illuminazione ) e alla pubblicazione, prevista ad aprile, della nuova parte quattro che integra la pruni/ts :2012 per quanto concerne la generazione del calore con processi diversi dalla combustione a fiamma e con vettori energetici differenti dai combustibili liquidi e gassosi (pag.44). Bruno Bellò (Presidente COAER) nell intervento «Normativa e ricadute industriali» (pag.55), con riferimento alla direttiva 2010/31/UE, ha indicato i requisiti minimi di progettazione e gli standard di risparmio energetico riguardanti la prestazione energetica degli immobili, di nuova realizzazione e esistenti. Ha poi citato la direttiva 2009/28/CE (RED) e il D.Lgs. 28/2011 che prescrive, relativamente all energia termica da fonti rinnovabili, la copertura del 50%, del fabbisogno di energia termica per la produzione di ACS (dal 31 maggio 2012) e, per il riscaldamento ed il raffrescamento, la copertura con fonti rinnovabili di una quantità di energia calcolata sul fabbisogno complessivo dell'immobile, del 20% (dal 31/05/2012 al 31/12/2013) del 35% (dal 1/01/2014 al 31/12/2016) e del 50% (dal 1/01/2017). Le pompe di calore, quindi, rappresenteranno nei prossimi anni delle buone soluzioni sia per il miglioramento dell efficienza energetica dell edificio, sia per un maggior impiego di fonti rinnovabili. A seguire Paola Ferroli (Presidente Assotermica), nella relazione «La parola ai costruttori di impianti di riscaldamento» (pag.68), partendo dalle già citate direttive (EPBD2, RED), ha posto l attenzione sulla composizione del parco caldaie in Italia. Questo è composto in buona parte da apparecchi con rendimenti molto bassi, caratterizzati pertanto da consumi elevati e da emissioni inquinanti ingenti. Ciò significa che la maggioranza degli apparecchi installati nelle case degli italiani ha basse efficienze e alti consumi ed emissioni. L Italia ha quindi un potenziale di risparmio energetico tutto da sfruttare. Ferroli ha poi sottolineato l importanza di una strategia nazionale complessiva: strumenti legislativi, incentivi diretti e indiretti dovrebbero sviluppare un settore che porta vantaggi non solo energetici e ambientali, ma che è una straordinaria opportunità di crescita per l industria italiana. Sono dunque necessarie misure strutturali che aumentino la capacità competitiva delle aziende del settore

7 Introduzione e breve sintesi degli interventi TAVOLA ROTONDA Certificazione energetica, congiuntura e necessità di sviluppo Terminata la prima parte del Forum, Mauro Fasano (Direzione Generale Ambiente Energia e Reti di Regione Lombardia) ha coordinato e introdotto la tavola rotonda Certificazione energetica, congiuntura e necessità di sviluppo che ha ospitato tra i partecipanti Giovanni Nuvoli (Regione Piemonte), Federico Butera (Politecnico di Milano CTI) e Alberto Musa ( Accredia). Base di partenza del dibattito è stato il Rapporto 2012 sulla CE. Figura 3 - Da sinistra verso destra: Federico Butera, Mauro Fasano, Giovanni Nuvoli e Alberto Musa In prima battutaa è stato chiesto a F.Butera, professore di fisica tecnica ambientale, se gli attuali metodi di calcolo della prestazione energetica descrivano adeguatamentee il comportamentoo energetico dell edificio. I modelli di calcolo semistazionari sono basati su una serie di ipotesi semplificative ( dati climatici medi mensili, profili di utilizzo, regimee di funzionamento dell impianto di climatizzazione ect), sicuramente, il calcolo (e dunque la simulazione energetica) in regime termicoo dinamico rappresenta una metodologiaa in maggior misuraa avanzata, e completa, per stimare le prestazioni energetiche e, a parità di dati di input, restituisce risultati maggiormente realistici, soprattutto nelle aree geografichee che hanno climi caldi. A G.Nuvoli è stato chiesto di trattare gli edifici ad energia quasi zero. Il Piemonte è stata la prima Regionee a pubblicare, con D.G.R. 22/07/2011, n , un bando di incentivazionee per edifici ad altissima prestazione energeticaa che utilizzassero energia prevalentemente da fonti rinnovabili. Al bando erano destinati due milioni di Euro. Lo scopo ultimo era individuare «edifici pilota», potenzialmentee replicabili sul territorio regionale, che potessero costituire degli esempi concreti (best practice) di riferimento per quelli del prossimo futuro. L esame dei progetti presentati ha messo in evidenza soluzioni impiantistiche ridondanti e a volte poco giustificabili; vi è stata quindi, da parte dei tecnici, pocaa sperimentazione progettuale. Ad A.Musa è stata fatta postaa la domanda In Italia, gli elenchi regionali dei soggetti abilitati alla CE contengono oltre soggetti accreditati. La certificazione può rappresentare, dunque, un mestiere nuovo,, Accredia come si inserisce in questo contesto, stabilito chee valuta la capacità tecnica degli operatori?. Il D.Lgs. 192/20055 e il successivo 311/2006 hanno introdotto in Italia l obbligo della CE per le nuove costruzioni e per i grossi interventi di ristrutturazione. L evoluzione della normativa relativaa alla qualità del costruito e la maggiore sensibilità verso un edilizia sostenibile hannoo generato una crescente richiesta di garanziee sulla qualità del patrimonio edilizio; Accredia attualmente nonn effettua accreditamenti relativi ai soggetti s che operano certificazioni energetiche poiché non esiste di fatto un Regolamento univoco. In ogni caso c è pronta ad offrire strumenti quali l accreditamento di Organismi di certificazione di prodotto e Organismi di Ispezione per assicurare un livello di competenza verificato degli d operatori in questo ambito. Ma i progettisti di oggi sono preparati alla progettazione di edifici efficienti ad energia quasi zero? A rispondere è stato F.Butera. La progettazione negli ultimi anni si è evoluta, divenendo più complessa, rispetto al passato, ora è necessario considerare molti più aspetti del processo progettuale, si dovrebbe pertanto abbandonare l ormai superata «logica lineare»» in luogo di un «approccio integrato». La competenza del tecnico di oggi dovrebbe spaziaree su fronti diversi: ambientale, architettonico, strutturale, tecnologico, impiantistico senza nulla trascurare ed il processo diventare circolare (ossia considerare tutti gli aspetti insieme e non singolarmente «a cascata»). Ovviamente è poi importante non dimenticaree la corretta installazione ed il montaggio, il coordinamento con le figure (obbligatoriamente qualificate) che intervengono nel cantiere e la relativa sorveglianza. A G.Nuvoli G è statoo chiesto se, il mercato, dal punto di vista della certificazione energetica sta sopravvivendo alla crisi e se questa costituisca o possaa costituire una nuova forma di reddito. Certificare edifici è, a tutti gli effetti, unaa nuova attività professionale parallela a quellee consolidate nel campo dei servizi in edilizia; la domanda, sospinta da un obbligo legislativo, può tuttavia diventare un elemento di distorsione dell offerta. Rappresentando una nuova potenziale fonte di reddito per molti soggetti, l aspetto della concorrenza si concretizza in una gara al ribasso che può porre fuori mercato i professionisti più seri. Se è lecito, infatti, pensare che la concorrenza favorisca l abbassamento dei prezzi e quindi sia un vantaggio v per il cittadino si deve pur tener conto che esistono dei limiti qualitativi, sottoo i quali nonn conviene ne operare professionalmente redigendo ACE e assumendosene le responsabilità, né commissionare attestati che possono originare contenziosi c conn i futuri proprietari di un bene. Si dovrebbe pertanto riflettere sullo spirito della direttiva, sulle modalità di attuazione a della certificazione in Italia e nelle Regioni e sulle s dinamiche innescate dalla certificazione degli edifici: deve essere recuperato il veroo valore della prestazione professionale, p in quanto si tratta di un operazione complessa ed adatta a tecnici competenti fattivamente e non solo legislativamente. Il cittadino devee comprenderee l utilità del documento: l attestato è solo un primo passo nellaa lotta allo spreco e il risultato finale è a beneficio di tutta la comunità. Su questo terrenoo devono essere potenziati gli sforzi di tutti gli attori e i soggetti coinvolti relativamente allaa formazione e all informazione e si deve proseguire sulla strada dei controlli rafforzandoli con la maggiore - 3 -

8 Introduzione e breve sintesi degli interventi pubblicità e visibilità possibile dei dati relativi agli attestati come momento di autocontrollo e di trasparenza nei confronti del cittadino. Prendendo spunto dal discorso, si è inserito A.Musa, il quale ha lanciato una provocazione sull utilità della certificazione energetica per gli edifici esistenti 3, che viene richiesta solo al venditore, quindi sul «vecchio» e non, invece, fissando un traguardo per gli interventi di ristrutturazione che quasi sistematicamente vengono effettuati dall acquirente. Ha risposto M.Fasano (Regione Lombardia). Circa il 63,3% del parco nazionale di edifici è stato costruito antecedentemente al 1981, un 12% nel decennio successivo. Quindi, se in Italia si vogliono effettivamente abbattere i consumi energetici e ridurre le emissioni di anidride carbonica, è necessario intervenire sull esistente, ponendo in essere misure in linea ai principi della Direttiva 2010/31/UE che ha innescato in Europa un nuovo modo di pensare, progettare e costruire l edificio. È pertanto necessario che il cittadino, nel momento della scelta e della transazione immobiliare, sia informato e consapevole della qualità energetica (e conseguentemente delle spese economiche che dovrà sostenere) e riceva informazioni e raccomandazioni circa gli interventi edilizi che potranno migliorare il rendimento energetico e il confort ambientale invernale ed estivo per concorrere alla riduzione delle spese e del carico ambientale. Il cittadino dovrebbe conoscere il risultato raggiungibile a valle di ogni singolo intervento e il tempo di ritorno del capitale investito. In sala erano presenti i rappresentanti di C.N. Periti Industriali, C. Geometri e G.L. Provincia di Milano, AICARR, ANACI, ANCI, Associazioni Affittuari, Associazioni Agenti Immobiliari, C.N. Architetti, C.N. Geometri, C.N. Ingegneri, Confartigianato, ENEA, Federconsumatori, Formedil, UNCEM, UPPI, RENAEL, Regioni e Province autonome, ANDIL, ANIT e altre Associazioni del settore termotecnico. Conclusioni: le Regioni/Province italiane hanno posto in essere grandi sforzi per recepire la Direttiva 2002/91/CE e, nonostante i problemi iniziali, alcune di esse hanno raggiunto risultati di rilievo; i tempi e le modalità attuative di recepimento della Direttiva 2002/91/CE, nelle varie Regioni, sono stati diversi e dunque anche i risultati conseguiti ad oggi; la Direttiva 2002/91/CE è stata abrogata con effetto dal 1 febbraio 2012, fatti salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini di recepimento nel diritto nazionale e di applicazione della direttiva EPBD; lo Stato e le Regioni, a breve dovranno fare uno sforzo aggiuntivo e recepire la direttiva 2010/31/UE (EPBD2), a tal proposito si attende l impulso da parte dello Stato; non tutte le Regioni hanno costituito catasti energetici o sistemi informativi, di conseguenza la gestione delle informazioni contenute negli ACE non sempre è facilmente servibile e dunque non vi è un progresso reale ed un utilizzo della conoscenza del costruito; è necessario che, nelle certificazioni energetiche effettuate sul patrimonio edilizio esistente, il tecnico certificatore energetico fornisca al cittadino le raccomandazioni tecniche (consigli pratici) per migliorare il rendimento e la prestazione energetica dell edificio; solamente in questo modo il cittadino potrà realmente avere una visione d insieme chiara e precisa realizzando un bilancio costi/benefici e quindi stimando i risparmi energetici di gestione dell edificio; i professionisti spesso rilasciano certificazioni energetiche a costi inadeguati, che vanno al di sotto di una soglia minima di decoro, alcune Regioni stanno avviando i controlli partendo proprio da questi; è necessario l avvio di maggiori controlli e l irrogazione di sanzioni (anche esemplari) per ristabilire ordine nel mercato edilizio già in forte crisi; l EPBD 2 prescrive sistemi di controllo indipendenti per gli attestati di prestazione energetica e i rapporti di ispezione (maggiori dettagli ed indicazioni sono riportati all allegato 2). Dunque le autorità competenti o gli organismi da esse delegati per l attuazione del sistema di controllo indipendente selezioneranno in modo casuale e sottoporranno a verifica almeno una percentuale statisticamente significativa di tutti gli ACE rilasciati nel corso di un anno; l EPBD 2 prescrive un approccio comune in materia di certificazione della prestazione energetica degli edifici e di ispezione degli impianti di riscaldamento e condizionamento. Le operazioni dovrebbero essere svolte da esperti qualificati (è quindi necessario valutare capacità e merito, ciò è possibile solamente se tali tipologie professionali sono definite dalla normativa) e/o comunque accreditati. L indipendenza, che dovrà essere garantita in base a criteri obiettivi, contribuirà alla creazione di un contesto omogeneo per le iniziative di risparmio energetico degli Stati membri nel settore edile e introdurrà un elemento di trasparenza sul mercato immobiliare dell UE, a beneficio dei potenziali acquirenti. Ringraziamenti La redazione del Rapporto 2012 è stata possibile grazie alla collaborazione delle Regioni e delle Province autonome che il Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente ringrazia ufficialmente. 3 Gli edifici esistenti vengono trattati, anche dalla legislazione nazionale in vigore, in maniera differente dagli edifici di nuova costruzione e da quelli completamente ristrutturati di cui all art. 3, comma 2, lettera a) per la possibilità dell utilizzo di metodologie di calcolo della prestazione energetica semplificate (compresa, se vogliamo, l autocertificazione)

9 Lo stato dell arte dell applicazione della certificazione energetica in Italia: presentazione del Rapporto 2012 Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica degli Edifici Seconda edizione L Lo stato t t dell arte dell applicazione d li i della certificazione energetica in Italia: presentazione del Rapporto 2012 prof. arch. Giuliano Dall O Politecnico di Milano Presidente SC1 CTI Evento organizzato da: Martedì 27 marzo 2012 Sala Martini Centro Congressi Stella Polare Fiera Milano Rho CERTIFICAZIONE ENERGETICA: ELEMENTI DI NOVITA Il D.Lgs. 3 marzo 2011 n. 28, meglio conosciutoi t come decretot rinnovabili, i ha reso obbligatoria i l esposizionei i dell indice di prestazione energetica dell edificio a partire dal 1 gennaio Lo stesso decreto dispone che nei contratti di compravendita o di locazione di edifici o di singole unità immobiliari sia inserita un apposita clausola con la quale l acquirente o il conduttore danno atto di aver ricevuto le informazioni e la documentazione relative alla certificazione energetica degli edifici. Autodichiarazione del proprietario prevista dal paragrafo 9 dell allegato A del DM 26 giugno La Commissione europea, non ritenendo questa scelta coerente con un completo recepimento della Direttiva 31, ha avviato da tempo una procedura di messa in mora dello Stato italiano. Anche se il Decreto correttivo da parte dello Stato italiano, annunciato, è in fase di emanazione, di fatto l autodichiarazione non viene più attuata su tutto il territorio nazionale. Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto

10 Lo stato dell arte dell applicazione della certificazione energetica in Italia: presentazione del Rapporto 2012 INDAGINE CONOSCITIVA - REGIONI E PROVINCE AUTONOME Riferimenti amministrativi - Assessorato di riferimento - Ufficio di riferimento Applicazione della certificazione - Riferimenti legislativi - Procedura di calcolo - Procedura semplificata - Obbligatorietà Gestione della procedura - Ente di accreditamento - Catasto regionale dei certificati - Procedure di controllot Tempo limite: 13 Febbraio 2012 La figura del Certificatore Energetico - Requisiti del tecnico certificatore - Elenco dei certificatori - Corsi di formazione - Mutuo riconoscimento Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto REGIONI CHE HANNO EMANATO DEI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI Ben dieci Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Sardegna, Umbria e Veneto) non hanno una legge quadro regionale sulla materia. In queste Regioni la certificazione energetica degli edifici è comunque obbligatoria, come previsto dalla normativa nazionale, ma manca tuttora un regolamento regionale di attuazione. Prima delle Linee Guida Nazionali Recepimento formale della legislazione nazionale Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto

11 Lo stato dell arte dell applicazione della certificazione energetica in Italia: presentazione del Rapporto 2012 RIPARTIZIONE DEGLI ACE PER REGIONE/PROVINCIA AUTONOMA ACE depositati ACE depositati (sono escluse le autodichiarazioni) Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto RIPARTIZIONE DEGLI ACE PER REGIONE/PROVINCIA AUTONOMA AC CE ogni 1000 abitanti Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto

12 Lo stato dell arte dell applicazione della certificazione energetica in Italia: presentazione del Rapporto 2012 RIPARTIZIONE DEGLI ACE DEPOSITATI Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto CATASTO REGIONALE DEI CERTIFICATI ENERGETICI I dati riguardanti gli ACE dovrebbero essere archiviati, a livello regionale, in un catasto regionale dei certificati energetici cartaceo oppure digitale. Anche in questo caso si evidenziano delle differenze tra i comportamenti delle diverse Regioni o Province autonome. Solo cinque Regioni, infatti, hanno costituito un catasto regionale dei certificati energetici: Emilia-Romagna; Friuli V.G., Lombardia; Piemonte e Valle d Aosta. Quindici non ce l hanno ancora e solo undici di queste prevedono di costituirlo. Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto

13 Lo stato dell arte dell applicazione della certificazione energetica in Italia: presentazione del Rapporto 2012 MODELLI DI CALCOLO PER LE PRESTAZIONI ENERGETICHE Regione Lombardia Procedura CENED Prov. Autonoma di Bolzano Procedura Casaclima Resto dell Italia Pacchetto UNI-TS La procedura di calcolo utilizzata per la valutazione degli indicatori energetici non è uguale per tutte le Regioni. In particolare, la Lombardia e la Provincia Autonoma di Bolzano non utilizzano le norme tecniche nazionali del pacchetto UNI/TS Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto CALCOLO SEMPLIFICATO E AUTOCERTIFICAZIONE Le linee guida nazionali prevedono l utilizzo di procedure di calcolo semplificato per edifici esistenti residenziali a partire p da una superficie p inferiore ai m 2. Alcune regioni non consentono la semplificazione, altre la consentono in modo totale o parziale. Le stesse Linee guida nazionali introducono la possibilità di autocertificare l edificio assegnandogli la classe G. L autocertificazione non è consentita in solo cinque Regioni (Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e attualmente Trento), il che vuol dire che in tutte le altre la certificazione energetica vera, in caso di compravendita, può essere evitata. Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto

14 Lo stato dell arte dell applicazione della certificazione energetica in Italia: presentazione del Rapporto 2012 USI ENERGETICI CONSIDERATI tutte le Regioni o Province autonome considerano gli usi energetici i legati alla climatizzazione invernale e alla produzione di acqua calda sanitaria solo tre Regioni considerano gli usi energetici legati alla climatizzazione estiva e all illuminazione (prevista nel rispetto della Direttiva 91 ma solo perp gli g edifici non residenziali) e cioè la Lombardia, la Valle d Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano. Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto CLASSIFICAZIONE ENERGETICA E ATTESTATO Per quanto riguarda l attestato di certificazione energetica gli orientamenti sono due: utilizzare il modello previsto dalle Linee guida nazionali (sono 14 le Regioni che hanno scelto questa soluzione) utilizzare un modello personalizzato che differisce da Regione a Regione. l ACE in 13 casi viene emesso dal software certificato t (dal CTI) mentret negli altri casi dalla piattaforma web gestita dalla Regione o dall Organismo di abilitazione. Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto

15 Lo stato dell arte dell applicazione della certificazione energetica in Italia: presentazione del Rapporto 2012 ATTESTATI DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA: IL FORMAT Trento Bolzano Lombardia Piemonte Valle D Aosta Emilia Romagna Liguria LGN Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto LA TARGA ENERGETICA Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto

16 Lo stato dell arte dell applicazione della certificazione energetica in Italia: presentazione del Rapporto 2012 I TECNICI CERTIFICATORI ENERGETICI Certificatori registrati Per quanto riguarda le sanzioni ai certificatori, solamente Lombardia, Piemonte e Valle d Aosta toccano questa tematica; tutte le altre Regioni non lo affrontano rimandando in modo implicito la definizione e l applicazione delle sanzioni alle regole nazionali. Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto I REQUISITI PER DIVENTARE CERTIFICATORE Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto

17 Lo stato dell arte dell applicazione della certificazione energetica in Italia: presentazione del Rapporto 2012 STRUTTURA DEI CORSI DI FORMAZIONE Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto I COSTI AMMINISTRATIVI DELLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto

18 Lo stato dell arte dell applicazione della certificazione energetica in Italia: presentazione del Rapporto 2012 MUTUO RICONOSCIMENTO Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto ELEMENTI DI RIFLESSIONE E POCO CREDIBILE PARLARE DI STRATEGIE PER L EFFICIENZA ENERGETICA IN EDILIZIA TRASCURANDO LA CERTIFICAZIONE, PUNTO CARDINE DELLA DIRETTIVA 91 MA ANCHE DELLA DIRETTIVA 31 La certificazione energetica degli edifici, dove applicata in modo convinto, ha incentivato il mercato della nuova edilizia efficiente L Italia è il Paese europeo nel quale la certificazione energetica, nonostante i problemi iniziali e le criticità che rimangono, è stata applicata con maggiore convinzione. Il numero dei certificati emessi, tuttavia, è notevolmente inferiore rispetto alle aspettative minime (mediamente in Italia abbiamo transazioni immobiliari all anno, gli attestati registrati sono poco meno di ) Il livello di attuazione della certificazione energetica non è soddisfacente: le regioni del Nord con il 95 % dei certificati emessi evidenziano una situazione di forte disomogeneitàg Sul piano normativo si sta andando verso la convergenza, il fatto che esistano diverse procedure di calcolo non devono essere comunque un alibi per non certificare o certificare male La figura del tecnico certificatore energetico dovrebbe essere vista in modo omogeneo L avvio sistematico dei controlli campione renderà la certificazione energetica più credibile Giuliano Dall O - Lo stato dell arte dell attuazione della certificazione energetica in Italia: Presentazione del Rapporto

19 Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica degli Edifici Seconda edizione LE NUOVE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE IN TEMA DI CERTIFICAZIONE ED EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI Ing. Roberto Moneta Ministero dello sviluppo economico Segreteria Tecnica del Dipartimento Energia Evento organizzato da: Martedì 27 marzo 2012 Sala Martini Centro Congressi Stella Polare Fiera Milano Rho Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali Strategia per l efficienza energetica Definizione obiettivi: PAEE 2011 Piano Azione Energie Rinnovabili (PAN) Standard prestazionali Incentivi per chi supera gli standard Attuazionei coordinata e semplificazione i Sostegno all innovazione del sistema produttivo

20 Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali Principali misure di sostegno Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 (311/06) e provvedimenti attuativi Rendimento energetico degli edifici (2002/91/CE) Legge Finanziaria Incentivazioni in materia di efficienza energetica degli edifici, motori, inverter, frigoriferi Decreto legislativo 16 febbraio 2011, n. 15 (revisione del D.Lgs 261/07) Progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all energia (2009/125/CE revisione della 2005/32/CE) Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali Decreto legislativog sui servizi energeticig d.lgsg 115/08 (56/10)( ) Delinea un sistema organico di obiettivi, strumenti e regole per l efficienza energetica. Istituisce l UTEE-ENEA. Decreto Industria 2015 Sostegno all innovazione del sistema produttivo Decreto legge 40/2010 Incentivi al sistema produttivo D.lgs. 3 marzo 2011 n. 28 recepimento della Direttiva 2009/28/CE Fonti rinnovabili Incentivi per efficienza energetica e rinnovabili termiche, riforma dei certificati bianchi

21 Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali Definizione obiettivi: Piano azione efficienza energetica PAEE 2011 Valutazioni dei risparmi strutturali e confronto con gli obiettivi i del Piano d Azionei per l Efficienzai Energetica 2007 (energia distribuita o venduta ai clienti finali) R.E. PAEE al : GWh/anno (3%) R.E. valutato al : GWh/anno (3,6%) R.E. PAEE al : GWh/anno (9,6%) La Direttiva 2006/32/CE richiede obiettivo indicativo del 9% al 2016 Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali Definizione obiettivi (2): Piano azione efficienza energetica PAEE 2011 Questi dati comprendono: Direttiva 2002/91/CE e attuazione del D.Lgs. 192/2005; Detrazioni fiscali; Certificati bianchi (!); Incentivazione rinnovo parco autovetture. Questi dati NON comprendono: Ristrutturazioni al di fuori del 55%; Sostituzioni elettrodomestici; Iniziative e incentivi territoriali

22 Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali Direttiva 2002/91/CE Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 (modificato con 311/06) recepimentoi t quadrod della direttiva DPR 2 aprile 2009, n. 59 Metodologie per il calcolo della prestazione energetica di edifici e impianti DM 26 giugno 2009 Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici Da emanare (!) DPR Requisiti dei professionisti abilitati alla certificazione e ispezione impianti termici Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali Direttiva 2010/31/UE: revisione della Direttiva 2002/91/CE Confermaf cheh i requisitii iti minimi i i della prestazionet i energetica degli edifici debbano soddisfare l analisi costibenefici; prevede che i predetti requisiti siano confrontati con i corrispondenti valori calcolati con una metodologia comparativa emanata dalla Commissione; richiede l adozione di metodologie di calcolo conformi al quadro di riferimento previsto dalla direttiva

23 Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali Direttiva 2010/31/UE /UE (2): revisione della Direttiva 2002/91/CE Edifici ad altissima prestazione energetica Dal 31 dicembre 2020, gli edifici di nuova costruzione devono avere una altissima prestazione energetica in presenza di una significativa quota del fabbisogno coperta da fonti rinnovabili ( nearly zero energy buildings ). Dal 2018 per gli edifici pubblici. Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali Direttiva 2010/31/UE /UE (3): revisione della Direttiva 2002/91/CE Richiede ai Piani nazionali, tra l altro: una progressione graduale dei requisiti minimi fino al 2020, tenendo conto delle differenti tipologie di edifici (S/V) con una definizione di limiti intermedi di efficienza energetica almeno al 2015; che gli SM rafforzino il loro ruolo guida nel settore pubblico anche attraverso ristrutturazioni verso edifici a energia quasi zero

24 Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali Direttiva 2010/31/UE (4) revisione della Direttiva 2002/91/CE (4): Rafforzato il ruolo della certificazione energetica certificato energetico prodotto e consegnato al proprietario e al conduttore: in caso di nuove costruzioni, di trasferimenti immobiliari, di nuovi contratti di affitto; obbligo di certificazione degli edifici pubblici o a uso pubblico esteso anche agli immobili di superficie utile maggiore di 500 mq (dopo cinque anni, 250 mq); obbligo di pubblicazione della prestazione energetica già negli annunci commerciali di vendita e di locazione in parte anticipato con il d.lgs 28/2011. Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali Affrontare le criticità Dalle esperienze regionali e nazionale si evidenziano le problematiche su cui intervenire nei prossimi provvedimenti

25 Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali Azioni prioritarie: 1. Risoluzione procedure infrazione: completamento e adeguamento provvedimenti attuativi del D. Lgs. 192/05 2. Recepimento direttiva EPBD 2 (legge comunitaria 2011!) 3. Incentivi Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali 1. Risoluzione procedure di infrazione: Parere Motivato Certificazione in caso di locazioni - D.Lgs NO-Autodichiarazione (certificazione edifici) - DM Ispezioni impianti di condizionamento- DPR/DM2-21 -

26 Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali 1. Risoluzione procedure di infrazione (2): Parere Motivato DM Certificazione energetica: Eliminazione autocertificazione nella compravendita Esclusioni: ruderi, scheletri strutturali Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali 1. Risoluzione procedure di infrazione (3): Parere Motivato DPR/DM2 - Ispezioni impianti di condizionamento (meglio esercizio, controllo, manutenzione e ispezione impianti termici) Criteri: Rapporto costi/benefici delle attività di controllo e ispezionei Direttiva CE: ispezioni su impianti di media e grossa taglia Integrazione e adeguamento della disciplina del 412/

27 Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali 2. Attuazione della Direttiva 2010/31/UE Fase preliminare Applicazione della Metodologia comparativa predisposta dalla Commissione Europea Revisione requisiti: Edificio di riferimento, indici di prestazione, trasmittanze e rendimenti,... in relazione a valutazioni tecnico-economicheeconomiche generali e specifiche (tipologie costruttive, ). Simulazioni. Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali 2. Attuazione della Direttiva 2010/31/UE (2) Fase preliminarep e a e Calcolo della prestazione degli edifici... Edifici a energia quasi Zero : - confine del sistema; - energia primaria; - contributo rinnovabili; - rapporto prestazione-certificazione dell edificio; - coordinamento direttiva 2009/28/EC (rinnovabili)

28 Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali 2. Attuazione della Direttiva 2010/31/UE (3) Certificazione i energetica Rafforzare gli aspetti comunicativi generali e dell attestato (nuovo/esistente) Per l esistente, porre in primo piano le raccomandazioni e le potenzialità (energetiche e di riduzione della spesa) Apertura a classi di maggiore efficienza (oltre la A+) Locazioni Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali 2. Attuazione della Direttiva 2010/31/UE (4) Altri aspetti Maggiore omogeneità applicativa a livello nazionale ed europeo; Rimozione degli ostacoli e strumenti finanziari; ; Semplificazione legislativa

29 Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali 3. Incentivi per l Efficienza Energetica Detrazioni Fiscali: 55% prorogato al 2012; Detrazioni Fiscali: 36% reso strutturale; Certificati Bianchi; Decreti attuativi del D.Lgs. 28/2011: Conto Termico, art. 28 Revisione sistema Certificati Bianchi, art. 29 Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali 3. Incentivi: Conto Termico Soggetti ammessi agli incentivi (anche per mezzo di ESCO): Enti ed amministrazioni pubbliche, inclusi IACP (oggi non coperti dal 55% ) Solo per alcuni interventi, non presenti nel 55%, anche: Persone fisiche, condomíni ed inquilini; Enti e soggetti titolari di reddito d impresa Target degli interventi: Edifici esistenti o unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale; Nuovi edifici ultraefficienti (classe A); Impianti termici per il condizionamento invernale e per l ACS, elettrodomestici, motori, inverter

30 Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Roberto Moneta Le nuove disposizioni legislative in tema di certificazione ed efficienza energetica degli edifici Efficienza Energetica: le politiche nazionali 3. Incentivi: il Conto Termico (2) Copertura degli oneri: Gli incentivi trovano copertura mediante contributi a valere sulle tariffe del gas naturale. Caratteristiche tecniche: Per tutte le tecnologie ammesse a incentivo sono stabiliti dei valori prestazionali minimi

31 Il programma di aggiornamento delle norme EN a servizio della nuova Direttiva EPBD Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica degli Edifici Seconda edizione Il programma di aggiornamento delle norme EN a servizio della nuova Direttiva EPBD Prof. Giovanni Riva Università Politecnica delle Marche Direttore Generale CTI Evento organizzato da: 27 Marzo 2012 Sala Martini Centro Congressi Stella Polare Fiera Milano Rho Giovanni Riva - Il programma di aggiornamento delle norme EN a servizio della nuova Direttiva EPBD Direttiva 2002/91/CE EPBD 1 Direttiva 2010/31/UE EPBD 2 Mandato della CE al CEN M Mandato della CE al CEN M CTI/GL 102 CTI/GL 501 CTI/GL CTI/GL 606 UNI CTI/GL CTI/GL 608 CEN/TC 89 -Thermal performance of buildings and building components CEN/TC Ventilation for buildings CEN/TC Heating systems in buildings CEN/TC Building Automation, Controls and Building Management CEN/TC Light and lighting ISO/TC Thermal performance and energy use in the built environment ISO/TC Building environment design Revisione dell intero pacchetto di norme EN CEN/TC 371 Project Committee on Energy Performance of Buildings

32 Il programma di aggiornamento delle norme EN a servizio della nuova Direttiva EPBD Giovanni Riva - Il programma di aggiornamento delle norme EN a servizio della nuova Direttiva EPBD Organi Energy Demand Management Committee EDMC Partecipazione nazionale MSE Concerted Action EPBD 3 CA3 RENAEL ENEA Liaison Committee LC CTI EDMC MS Expert CA3 LC CE CEN TC 371 Giovanni Riva - Il programma di aggiornamento delle norme EN a servizio della nuova Direttiva EPBD Revisione del pacchetto normativo a EPBD Impostazione più pragmatica e univoca di quella attuale i primi risultati pratici dovrebbero risultare visibili nel 2015 circa (contro previsioni iniziali che indicavano il 2014)

33 Il programma di aggiornamento delle norme EN a servizio della nuova Direttiva EPBD Giovanni Riva - Il programma di aggiornamento delle norme EN a servizio della nuova Direttiva EPBD Obiettivi Rendere le norme CEN maggiormente utilizzabili come riferimento diretto nella legislazione nazionale con maggiore trasparenza delle scelte nazionali Norme idonee alla applicazione tramite software di calcolo Gli standard dovrebbero tenere adeguatamente conto anche delle altre direttive comunitarie come quella per: i prodotti da Costruzione; l'etichettatura energetica (2010/30/EU); l ecodesign (2009/125/CE); il rendimento delle caldaie (92/42/CE); l efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici (2006/32/CE); la direttiva INSPIRE (2007/2/CE), l energia rinnovabile (2009/128/CE) A che punto siamo? Distribuito ai MS un questionario per la definizione delle caratteristiche della certificazione energetica (es.: tempo richiesto per l esecuzione, precisione dei risultati...) Sulla base delle risposte verranno definiti i requisiti ai quali dovranno rispondere le nuove norme Giovanni Riva - Il programma di aggiornamento delle norme EN a servizio della nuova Direttiva EPBD Sezione del sito CTI dedicata al tema www. cti2000.it

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