Bollettino Ufficiale della Regione Lazio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Bollettino Ufficiale della Regione Lazio"

Transcript

1 Repubblica Italiana Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Disponibile in formato elettronico sul sito: Legge Regionale n.12 del 13 agosto 2011 Data 25/06/2015 Numero 51 Periodicità bisettimanale Direzione Redazione ed Amministrazione presso la Presidenza della Giunta Regionale Via Cristoforo Colombo, ROMA Direttore del Bollettino: Dott. Alessandro Bacci

2 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 2 di 401 SOMMARIO Decreto 31 marzo 2015 Stato Ministeri Ministero della Salute Decreti, Delibere e Ordinanze Ministeriali Revoca e riassegnazione alla regione Lazio delle risorse ripartite dal decreto 28 dicembre 2012, in materia di realizzazione di strutture sanitarie extraospedaliere per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. Pag. 7 Deliberazione 16 giugno 2015, n. 279 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Revoca dell'incarico della Posizione dirigenziale individuale di studio e di ricerca nei confronti del dott. Guido Magrini, dirigente regionale Pag. 13 Deliberazione 16 giugno 2015, n. 281 Determinazioni da assumere nell'ambito dell'assemblea ordinaria dei soci di CO.TRA.L. Patrimonio S.p.A. convocata per il giorno , alle ore Pag. 16 Deliberazione 16 giugno 2015, n. 282 Reg. CE 1698/2005 Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio 2007/2013. Misure a investimento. Proroga dei termini per l'ultimazione delle operazioni finanziate. Pag. 20 Deliberazione 16 giugno 2015, n. 283 Approvazione dello schema di Protocollo d'intesa tra la Regione Lazio ed i centri di servizio per il volontariato, Spes - Associazione Promozione e Solidarietà e Cesv - Centro Servizi per il Volontariato, per l'assistenza alle organizzazioni di volontariato nell'inserimento delle istanze di iscrizione/variazioni/aggiornamenti annuali nel sistema ARTeS. Pag. 24 Deliberazione 16 giugno 2015, n. 284 Adozione "Agenda Digitale della Regione Lazio. Linee guida per lo sviluppo del Lazio Digitale" Pag. 30 Deliberazione 16 giugno 2015, n. 285 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli: /E, A39240/U e A39241/U Pag. 156 Deliberazione 16 giugno 2015, n. 286 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli di spesa: H41941 e H41942, appartenenti al programma 02 della missione 12. Pag. 161 Deliberazione 16 giugno 2015, n. 287 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli di spesa: E42511 ed E42516 appartenenti al programma 01 della missione 09, E23519, E23521 ed E23523, appartenenti al programma 05 della missione 09, E47105 ed E47108 appartenenti al programma 01 della missione 11. Deliberazione 16 giugno 2015, n. 288 Pag. 165 Adeguamento della codifica dei capitoli di spesa riferiti ai fondi pluriennali vincolati del titolo I "Spese correnti", in relazione all'esercizio finanziario 2014 e 2015, ai sensi del piano dei conti finanziario vigente. Pag. 171 Deliberazione 16 giugno 2015, n. 289 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli: /E ed E Pag. 175

3 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 3 di 401 Deliberazione 16 giugno 2015, n. 290 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli di spesa da A41113 ad A41118 e da A41131 a A41133, iscritti nel programma 04 della missione 15, da A41146 a A41154, iscritti nel programma 10 della missione 12 e da A41158 a A41163, iscritti nel programma 12 della missione 01. Pag. 180 Deliberazione 16 giugno 2015, n. 291 Programma di utilizzazione degli stanziamenti per il sistema integrato regionale di interventi e servizi sociali - anno spesa corrente. Pag. 191 DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 giugno 2015, n. G07471 Regolamento (UE) n. 1308/2013 e Reg. (CE) n. 555/2008 e ss. mm. ii. Programma Nazionale di Sostegno (PNS) Settore Vitivinicolo. DM del MIPAAF n del 15 dicembre DGR n. 64 del 18 febbraio Misura Ristrutturazione e Riconversione dei Vigneti (RRV) campagna 2014/2015. Approvazione elenchi regionali delle domande (a collaudo al 30/06/2016) ammissibili. Autorizzazione al finanziamento. Pag. 199 Determinazione 16 giugno 2015, n. G07484 USI CIVICI Amministrazione Separata Beni Uso Civico di Giulianello (LT) - Liquidazione dei diritti di uso civico di pascolo, di legnatico al secco e di semina su terreni di proprietà di RENZETTI Demetrio e BUTTINELLI Maria, mediante imposizione di canone di natura enfiteutica. Pag. 207 Determinazione 16 giugno 2015, n. G07485 USI CIVICI Amministrazione Separata Beni Uso Civico di Giulianello (LT) - Liquidazione dei diritti di uso civico di pascolo, di legnatico al secco e di semina su terreni di proprietà di BRUSCHINI Luciano - CIOETA Elaine - LENCI Annamaria, Antonietta, Giancarlo, Giuseppe e Nadia - SPADARO Bruna - TORA Lucio, e contestuali affrancazioni dei canoni di natura enfiteutica. Pag. 211 Determinazione 16 giugno 2015, n. G07486 USI CIVICI - Comune di Labico (RM) - Legittimazione dell'occupazione abusiva di un terreno di demanio civico in favore del Sig. GIOVANNOLI LUIGI, con contestuale affrancazione del canone di natura enfiteutica. Pag. 216 Determinazione 16 giugno 2015, n. G07487 USI CIVICI - Università Agraria di Graffignano (VT) - Legittimazione dell'occupazione abusiva di un terreno di demanio civico in favore della ditta "FRATELLI NOCCHI s.a.s.", con imposizione di un canone di natura enfiteutica. Pag. 219 Determinazione 16 giugno 2015, n. G07488 USI CIVICI - Comune di Rieti. Frazione S. Elia - Liquidazione del diritto di uso civico di legnatico gravante in parte su terreni di proprietà delle ditte PEROTTI Maria e PETRONGARI Guido, mediante imposizione di canoni annui di natura enfiteutica. Determinazione 16 giugno 2015, n. G07499 Pag. 223 Reg. (CE) n. 1698/05. Piano di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio Mis. 132, "Sostegno agli agricoltori che partecipano a sistemi di qualità agroalimentare". Pronunzia della decadenza totale dagli aiuti concessi a taluni beneficiari. Determinazione 16 giugno 2015, n. G07500 Pag. 227 Reg. (CE) n. 1698/05. Piano di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio Mis. 132, "Sostegno agli agricoltori che partecipano a sistemi di qualità agroalimentare". Pronunzia della decadenza totale dagli aiuti concessi alla ditta MARTINI ANDREA ANTONIO, CUAA MRTNRN75S21G659K, Numero Domanda Pag. 231

4 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 4 di 401 Determinazione 17 giugno 2015, n. G07536 REG (UE) N. 1308/2013 E REG. DI ESECUZIONE (UE) N. 543/2011. OCM UNICA - SETTORE ORTOFRUTTA - APPROVAZIONE DELLA MODIFICA IN CORSO D'ANNO, DELL'ANNUALITA' 2015 DEL PROGRAMMA OPERATIVO DELLA OP "SOTEA" DI SAN FELICE CIRCEO (LT) COD IT 246 Pag. 235 Determinazione 18 giugno 2015, n. G07537 REG. (UE) N. 1308/2013. OCM UNICA - SETTORE ORTOFRUTTA CONCESSIONE DEL RICONOSCIMENTO DI ORGANIZZAZIONE DI PRODUTTORI PER IL PRODOTTO PATATE, AI SENSI DELL'ARTICOLO 152, DEL REGOLAMENTO (UE) 1308/2013 ALLA SOCIETA' "COOPERATIVA CENTRO AGRICOLO ALTO VITERBESE" DI SAN LORENZO NUOVO (VT) Pag. 247 DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 17 giugno 2015, n. G07506 D.G.R. 29 novembre 2007, n. 968 e s.m.i. - Direttiva "Accreditamento dei soggetti che erogano attività di formazione e di orientamento nella Regione Lazio". ente "IGEAM ACADEMY (P.IVA )"- Revoca accreditamento a seguito rinuncia sede di via della Maglianella 65/t ROMA. Pag. 259 Determinazione 17 giugno 2015, n. G07507 Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 Titolo V Autorizzazione "ISTITUTO DI CULTURA PANTHEON S.R.L" a svolgere corsi privati non finanziati. Autorizzazione Corsi. Pag. 262 Determinazione 18 giugno 2015, n. G07552 Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 Titolo V Integrazione Autorizzazione ente "ARTE ESTETICA FEMMINILE SRL" a svolgere corsi privati non finanziati. Pag. 267 Determinazione 18 giugno 2015, n. G07553 Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 - Titolo V - Autorizzazione ente "POLIZIANO" a svolgere corsi privati non finanziati. Autorizzazione Corsi. Pag. 271 Determinazione 19 maggio 2015, n. G06010 DIREZIONE LAVORO Atti dirigenziali di Gestione disimpegno dell'impegno di spesa n anno Cap. F31900-, proveniente dall'impegno n anno 2014 Cap. F31900-, pari ad ,00, conseguente alla determinazione dirigenziale del 26 luglio 2012, n. B04717, avente ad oggetto " affidamento diretto ai sensi dell'art. 125 comma 11 del dlgs 163/2006 e s.m.i. del servizio di realizzazione di una ricerca sui rapporti tra le donne e i media nel Lazio. Impegno finanziario e approvazione schema di convenzione. Esercizio finanziario 2012". Pag. 276 DIREZIONE PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 giugno 2015, n. G07456 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, mediante prelevamento dal fondo di riserva per i cofinanziamenti regionali in conto capitale, capitoli di spesa: A38151 iscritto nel programma 12 della missione 01, A38154 ed A38188 iscritti nel programma 05 della missione 14 e capitolo di spesa C Pag. 280 Determinazione 16 giugno 2015, n. G07457 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio in termini di cassa su vari capitoli con prelievo dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitolo di spesa T Pag. 286

5 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 5 di 401 Determinazione 16 giugno 2015, n. G07458 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, mediante prelevamento dal fondo di riserva per le spese obbligatorie, capitoli di spesa: F13900, iscritto nel programma 04 della missione 04, e T Pag. 291 Determinazione 16 giugno 2015, n. G07459 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, mediante prelevamento dal fondo di riserva per i cofinanziamenti regionali in conto capitale, capitoli di spesa: F14519, iscritto nel programma 04 della missione 04, e C Pag. 296 Determinazione 19 giugno 2015, n. G07643 Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (NUVV) della Regione Lazio, ex art. 1 della legge 17 maggio 1999, n Affidamento incarichi di componenti interni ed esterni. Impegno di spesa di euro ,57 per l'esercizio finanziario 2015, di euro ,14 per l'esercizio finanziario 2016, e di euro ,57 per l'esercizio finanziario 2017 sul capitolo C Pag. 301 DIREZIONE RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 19 maggio 2015, n. G06062 Progetto Expo Attuazione delle azioni del Piano Macro Attività. Impegno della somma di ,00 sul capitolo B Esercizio finanziario Pag. 308 DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 17 giugno 2015, n. G07520 REG.882/2004/CE Riconoscimento condizionato deposito frigorifero autonomo Ditta ORTOFRUTTICOLA PONTINA 63 S.R.L. Via Monti Lepini, 97 - Latina (LT) Pag. 312 Determinazione 18 giugno 2015, n. G07542 Programma CCM Presa d'atto dell'accordo di Collaborazione tra la Regione Lazio ed il Ministero della Salute, per la realizzazione di un progetto attuativo del Programma CCM 2014 e approvazione dello schema di convenzione con l'ente attuatore del Progetto. Pag. 315 Avviso Enti Pubblici IPAB IPAB OPERA PIA ASILO SAVOIA AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE E L'EROGAZIONE A SOGGETTI DEL TERZO SETTORE DI CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI FINALIZZATI AL SOSTEGNO AI NUCLEI FAMILIARI PIU' FRAGILI Pag. 346 Avviso ASL AZIENDA POLICLINICO UMBERTO I Avviso pubblico per il conferimento di un incarico di durata minima quinquennale per la copertura di n. 1 posto di Direttore di Struttura Complessa - U.O.C. Farmacia Pag. 358

6 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 6 di 401 Avviso 19 giugno 2015, n. 828 AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE ROMA C Rettifica graduatoria definitiva riferita alla Provincia di Roma, validità anno 2015, branca oncologia, così come determinata dal Comitato Consultivo Zonale di Roma e provincia, in sede di riunione del 15 giugno 2015, sulla base dei criteri di cui all'art. 21 dell'accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici specialisti, medici veterinari ed altre professionalità (biologi, chimici e psicologi) ambulatoriali interne del e s.m.i.. Pag. 372 Avviso Indizione Avviso pubblico per il conferimento di un incarico di durata minima quinquennale per la copertura di n. 1 posto di Direttore di Struttura complessa - U.O.C. Pronto soccorso e Medicina d'urgenza. Pag. 376 Avviso AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE VITERBO Avviso di mobilità in entrata per titoli e colloquio, ai sensi dell'art. 20 del C.C.N.L. 08/06/2000 Area della Dirigenza medica e veterinaria per la copertura di n. 2 posti di Dirigente Medico disciplina Anestesia e Rianimazione. Pag. 386 Avviso I.F.O. ISTITUTI FISIOTERAPICI OSPITALIERI Avviso pubblico per titoli e colloquio, per la copertura a tempo determinato per mesi dodici di n. 1 posto di Dirigente Ingegnere - Ingegnere Biomedico. Pag. 392 Avviso Enti Regionali Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi Avviso di deposito e pubblicazione Adozione Piano e Regolamento del Parco Naturale Monti Ausoni e Lago di Fondi ai sensi dell'art. 26 L.R. 29/1997 e ss.mm.ii e contestuale Adozione e deposito del Rapporto Ambientale e della Sintesi non Tecnica ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. Pag. 399

7 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 7 di 401 Stato Ministeri Ministero della Salute Decreti, Delibere e Ordinanze Ministeriali Decreto 31 marzo 2015 Revoca e riassegnazione alla regione Lazio delle risorse ripartite dal decreto 28 dicembre 2012, in materia di realizzazione di strutture sanitarie extraospedaliere per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari.

8 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 8 di 401 DECRETO 31 marzo 2015 Revoca e riassegnazione alla regione Lazio delle risorse ripartite dal decreto 28 dicembre 2012, in materia di realizzazione di strutture sanitarie extraospedaliere per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. (Pubbl. sulla G.U. n. 120 del 26 MAGGIO 2015) IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO Visto il decreto legislativo 22 giugno 1999, n. 230, concernente disposizioni in materia di riordino della medicina penitenziaria a norma della legge n. 419 del 1998; Visto l'art. 2, comma 283, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, che, al fine di dare completa attuazione al riordino della medicina penitenziaria, definisce le modalita' e i criteri di trasferimento dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e dal Dipartimento della giustizia minorile del Ministero della giustizia al Servizio sanitario nazionale di tutte le funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro e delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1 aprile 2008, recante «Modalita' e criteri per il trasferimento al Servizio sanitario nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, e delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in materia di sanita' penitenziaria», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 maggio 2008, n. 126; Visto il decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 211, recante «Interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri», convertito, con modificazioni, dalla legge 17 febbraio 2012, n. 9 e s.m.; Visto il decreto-legge 31 marzo 2014, n. 52, recante «Disposizioni urgenti in materia di superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari», convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2014, n. 81; Visto l'art. 3-ter del decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 211, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 febbraio 2012, n. 9 e s.m., contenente disposizioni per il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, che fissa al 31 marzo 2015 il termine per il completamento del processo di tali strutture e che prevede la possibilita' per le regioni di modificare entro il 15 giugno 2014 i programmi presentati in precedenza, al fine di provvedere alla riqualificazione dei Dipartimenti di salute mentale, di contenere il numero complessivo dei posti letto da realizzare nelle strutture sanitarie e di destinare le risorse alla realizzazione e riqualificazione delle sole strutture pubbliche; Visto, altresi', il comma 2, del suddetto art. 3-ter, che dispone che, con decreto di natura non regolamentare del Ministro della salute, adottato di concerto con il Ministro della giustizia, di intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, sono definiti, ad integrazione di quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio 1997, pubblicato nel S.O. alla Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 1997, ulteriori requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi, anche con riguardo ai profili di sicurezza, relativi alle strutture destinate ad accogliere le persone cui sono applicate le misure di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario e dell'assegnazione a casa di cura e custodia; Visto il decreto del Ministro della salute, di concerto con il

9 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 9 di 401 Ministro della giustizia, del 1 ottobre 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 270 del 19 novembre 2012, concernente la definizione, a integrazione del decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio 1997, di ulteriori requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi, anche con riguardo ai profili di sicurezza relativi alle strutture destinate ad accogliere le persone cui sono applicate le misure di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario e dell'assegnazione a casa di cura e custodia; Visto l'art. 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67 e s.m., che autorizza l'esecuzione di un programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico e di realizzazione di residenze sanitarie assistenziali per anziani e soggetti non autosufficienti; Visto l'art. 50, comma 1, lettera c), della legge 23 dicembre 1998, n. 448, integrato dall'art. 4-bis del decreto-legge del 28 dicembre 1998, n. 450, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1999, n. 39, che dispone ulteriori finanziamenti per l'attuazione del programma di investimenti, nonche' le tabelle F ed E delle leggi 23 dicembre 1999, n. 488, 23 dicembre 2000, n. 388, 28 dicembre 2001, n. 448, 27 dicembre 2002, n. 289, 24 dicembre 2003, n. 350, 30 dicembre 2004, n. 311, 23 dicembre 2005, n. 266, 27 dicembre 2006, n. 296, 24 dicembre 2007, n. 244, 22 dicembre 2008, n. 203, 23 dicembre 2009, n. 191, 13 dicembre 2010, n. 220, 12 novembre 2011, n. 183, 24 dicembre 2012, n. 228, 27 dicembre 2013, n. 147 e 23 dicembre 2014, n. 190; Visto il decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante «Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un piu' alto livello di tutela della salute» convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189; Visto il comma 6 del citato art. 3-ter, che autorizza «la spesa di 120 milioni di euro per l'anno 2012 e 60 milioni di euro per l'anno 2013 e stabilisce che "le predette risorse, in deroga alla procedura di attuazione del programma pluriennale di interventi di cui all'art. 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67, sono ripartite tra le regioni, con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa sancita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, ed assegnate alla singola regione con decreto del Ministro della salute di approvazione di uno specifico programma di utilizzo proposto dalla medesima regione... all'erogazione delle risorse si provvede per stati di avanzamento dei lavori. Per le province autonome di Trento e di Bolzano si applicano le disposizioni di cui all'art. 2, comma 109, della legge 23 dicembre 2009, n. 191."»; Considerato che sullo stanziamento destinato al finanziamento dell'edilizia sanitaria iscritto, per l'anno 2012, sullo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze ai sensi dell'art. 20, della citata legge n. 67/1988, come risultante dalla legge 12 novembre 2011, n. 184, dalla variazione incrementativa di 60 milioni ai sensi del citato art. 3-ter del decreto-legge n. 211/2011 e dalla variazione incrementativa in attuazione dell'art. 14 del decreto-legge n. 78/2010, pari complessivamente a ,00 euro, sono state operate riduzioni e accantonamenti complessivamente pari a ,00 euro, di cui ,00 euro, ai sensi dell'art. 13, comma 1-quinquies, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44, e ,00 euro, ai sensi dell'art. 2, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122; Preso atto che sull'importo di 120 milioni di euro - previsto per l'anno 2012 per il finanziamento del superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari - e' stata applicata proporzionalmente la predetta riduzione di ,00 euro, per un valore pari a

10 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 10 di ,00 euro; Considerato che per l'esercizio 2013, l'iniziale importo di 60 milioni di euro e' stato complessivamente ridotto di ,00 euro, di cui ,00 euro, ai sensi del citato art. 13, comma 1-quinquies del decreto-legge n. 16/2012 e ,00 euro ai sensi dell'art. 7, comma 12, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con rimodulazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135; Rideterminato quindi, nei seguenti valori, lo stanziamento di bilancio per le finalita' di cui al citato art. 3-ter, comma 6, del decreto-legge n. 211/2011: esercizio 2012: ,00 euro; esercizio 2013: ,00 euro, per un valore complessivamente pari, nei due esercizi, a ,00 euro; Visto il decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze del 28 dicembre 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 32 del 7 febbraio 2013, di riparto del finanziamento previsto dal citato art. 3-ter, comma 6, del decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 211, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 febbraio 2012, n. 9, come rideterminato dalle disposizioni su indicate; Dato atto che il su indicato decreto del Ministero della salute di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze del 28 dicembre 2012 ripartisce alla regione Lazio la somma di euro ,07 e all'art. 1, comma 2, dispone che le risorse sono assegnate, ad ogni singola Regione, con decreto del Ministro della salute di approvazione di uno specifico programma di utilizzo delle risorse ripartite; Visto il decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 2013, n. 57, recante «Disposizioni urgenti in materia sanitaria»; Preso atto che con decreto del Commissario ad acta della regione Lazio n. U00300 del 3 luglio 2013 e' stato approvato il programma per l'utilizzo delle risorse ripartite dal citato decreto ministeriale del 28 dicembre 2012; Visto il decreto ministeriale del 9 ottobre 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 286 del 6 dicembre 2013, che assegna alla regione Lazio la somma di euro ,07 per lo svolgimento del programma di realizzazione degli interventi denominati: «Restauro e risanamento conservativo dell'immobile di via Bartolomeo Capitanio s.n.c. da destinare a REMS: due moduli maschili e percorso riabilitativo» - ASL RmA, per un importo a carico dello Stato pari a ,07; «Ristrutturazione edilizia dei locali attualmente destinati a SPDC dell'ospedale di Subiaco da destinare a REMS: due moduli maschili» - ASL RmG, per un importo a carico dello Stato pari a ,00; «Restauro e risanamento conservativo dell'immobile di via Clarice Tartufari da destinare a REMS: modulo femminile» - ASL RmC, per un importo a carico dello Stato pari a ,00; Preso atto che la regione Lazio si e' avvalsa della facolta' di modificare il programma presentato in precedenza, ai sensi del citato art. 3-ter, comma 6, del decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 211, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 febbraio 2012, n. 9 e s.m.; Preso atto che la regione Lazio con decreto del Commissario ad acta n. U00087 del 2 marzo 2015, approva il programma di «Rimodulazione del Programma operativo - Individuazione delle sedi provvisorie e definitive da adibire a strutture sanitarie extraospedaliere (REMS)» per un importo a carico dello Stato pari a ,07; Acquisito il verbale prot. n , dell'11 marzo 2015, il parere espresso dagli Uffici competenti delle Direzioni generali della programmazione sanitaria e della prevenzione, sulla base delle

11 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 11 di 401 disposizioni e dei requisiti stabiliti dal decreto ministeriale 1 ottobre 2012 e dal decreto ministeriale 28 dicembre 2012, da quanto previsto dal decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 2013, n. 57 e dal decreto-legge 31 marzo 2014, n. 52, convertito, con modificazione dalla legge 30 maggio 2014, n. 81; Acquisito, prot. n dell'11 settembre 2013, il concerto tecnico finanziario del Ministero dell'economia e delle finanze; Visto il decreto del Ministro della salute del 24 luglio 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 27 agosto 2014, n. 198, con il quale sono state conferite le deleghe al Sottosegretario di Stato, dott. Vito De Filippo; Preso atto che, ai sensi dell'art. 1, comma 1, lettera c) del sopracitato decreto, il Sottosegretario di Stato e' delegato alla trattazione e alla firma degli atti relativi alla materia di sanita' penitenziaria e salute mentale limitatamente agli ospedali psichiatrici giudiziari; Decreta: Art. 1 Il decreto del Ministero della salute del 9 ottobre 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 286 del 6 dicembre 2013, e' revocato per le motivazioni di cui in premessa. Art. 2 E' approvato il programma di cui al decreto del Commissario ad acta n. U00087 del 2 marzo 2015, per un importo complessivo a carico dello Stato di ,07, per la realizzazione degli interventi di seguito specificati: 1) «Ristrutturazione di tre livelli dell'ospedale di Subiaco, per la realizzazione di n. 2 moduli REMS - uomini», ASL RMG - Ospedale «A. Angelucci» c/da Colle della Cisterna di Subiaco (RM), per un costo a carico dello Stato di ,00; 2) «Ristrutturazione edificio presso Complesso destinato ad attivita' assistenziali perla realizzazione di n. 1 modulo REMS - donne», ASL Rieti - L.go Matteucci s.n.c., per un costo a carico dello Stato di ,07; 3) «Nuova costruzione presso Borgo S. Lucia a Ceccano per la realizzazione di n. 2 moduli REMS - uomini», ASL Frosinone - Borgo S. Lucia s.n.c., Ceccano (FR), per un costo a carico dello Stato di ,00; 4) «Potenziamento del Servizio di salute mentale», ASL RMG - Subiaco, per un costo a carico dello Stato di ,34; 5) «Potenziamento del Servizio di salute mentale», ASL Frosinone - Ceccano, per un costo a carico dello Stato di ,95; 6) «Potenziamento del Servizio di salute mentale», ASL Rieti, per un costo a carico dello Stato di ,70. Art A valere sulle autorizzazioni del Ministero dell'economia e delle finanze previste dall'art. 50, comma 1, lettera c) della legge 23 dicembre 1998, n. 448, integrato dall'art. 4-bis del decreto-legge del 28 dicembre 1998, n. 450, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1999, n. 39, nonche' la tabella E ed F delle leggi 23 dicembre 1999, n. 488, 23 dicembre 2000, n. 388, 28 dicembre 2001,

12 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 12 di 401 n. 448, 27 dicembre 2002, n. 289, 24 dicembre 2003, n. 350, 30 dicembre 2004, n. 311, 23 dicembre 2005, n. 266, 27 dicembre 2006, n. 296, 24 dicembre 2007, n. 244, 22 dicembre 2008, n. 203, 23 dicembre 2009, n. 191, 13 dicembre 2010, n. 220, 12 novembre 2011, n. 183, 24 dicembre 2012, n. 228, 27 dicembre 2013, n. 147 e 23 dicembre 2014, n. 190, e' assegnata alla Regione Lazio la somma di euro ,07 per la realizzazione degli interventi di cui all'art All'erogazione delle risorse provvede il Ministero dell'economia e delle finanze per stati di avanzamento dei lavori. Art La regione Lazio trasmette al Ministero della salute gli atti di approvazione dei progetti di realizzazione degli interventi di cui all'art La regione Lazio da' comunicazione al Ministero della salute dell'indizione delle gare di appalto, dell'avvenuta aggiudicazione dei lavori, dell'avvenuta chiusura dei lavori, dell'avvenuto collaudo degli stessi e dell'avvenuta messa in esercizio delle strutture. Il presente decreto sara' inviato agli organi di controllo secondo la normativa vigente e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 31 marzo 2015 Il Sottosegretario di Stato: De Filippo

13 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 13 di 401 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 16 giugno 2015, n. 279 Revoca dell'incarico della Posizione dirigenziale individuale di studio e di ricerca nei confronti del dott. Guido Magrini, dirigente regionale

14 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 14 di 401 OGGETTO: Revoca dell incarico della Posizione dirigenziale individuale di studio e ricerca nei confronti del dott. Guido Magrini, dirigente regionale. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA del Presidente; VISTA la Costituzione, ed in particolare l art. 97; VISTO il d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, Norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, e s.m.i; VISTO lo Statuto regionale, approvato con legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1, e in particolare l art. 53 in materia di incarichi dirigenziali conferiti dalla Giunta regionale; VISTO l art. 9 del C.C.N.L. del personale dirigente dell Area II - Regioni e Autonomie Locali del 22 febbraio 2010, OMISSIS; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale, e successive modificazioni; VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale ; PREMESSO che con deliberazione di Giunta regionale n. 412 del 1 luglio 2014, è stato conferito al dott. Guido Magrini, dirigente regionale, l incarico della Posizione dirigenziale individuale apicale di studio e ricerca le cui competenze sono individuate nell allegato B al citato regolamento regionale 1/2002; PRESO ATTO che, OMISSIS; VISTA OMISSIS PRESO ATTO OMISSIS PRESO ATTO che il C.C.N.L. del personale con qualifica dirigenziale, Comparto Regioni Enti locali, quadriennio normativo , OMISSIS CONSIDERATA OMISSIS RITENUTA, pertanto, l opportunità, al fine di garantire il buon andamento e l imparzialità dell attività amministrativa, di procedere alla revoca a decorrere dal 4 giugno 2015 dell incarico della Posizione dirigenziale individuale di studio e ricerca nei confronti del dott. Guido Magrini, con decorrenza dal 4 giugno 2015;

15 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 15 di 401 DELIBERA 1. di revocare, per le motivazioni di cui in premessa, con decorrenza dal 4 giugno 2015, l incarico della Posizione dirigenziale individuale di studio e ricerca nei confronti del dott. Guido Magrini; 2. di trasmettere il presente atto alla Direzione regionale Risorse umane e Sistemi informativi per i successivi adempimenti di competenza, nonché per la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al TAR Lazio ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro i termini di legge. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione, che risulta approvato all unanimità.

16 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 16 di 401 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 16 giugno 2015, n. 281 Determinazioni da assumere nell'ambito dell'assemblea ordinaria dei soci di CO.TRA.L. Patrimonio S.p.A. convocata per il giorno , alle ore

17 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 17 di 401 OGGETTO: Determinazioni da assumere nell ambito dell Assemblea ordinaria dei soci di CO.TRA.L. Patrimonio S.p.A. convocata per il giorno , alle ore LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alle Politiche del Bilancio, Patrimonio e Demanio di concerto con l Assessore alle Politiche del Territorio, Mobilità e Rifiuti; VISTO VISTA VISTO VISTO VISTO VISTO lo Statuto della Regione Lazio ed in particolare: - l articolo 48, comma 3, lett. f), il quale attribuisce alla Giunta regionale la competenza a definire gli indirizzi per la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa degli organismi, agenzie e enti pubblici dipendenti dalla Regione; - l articolo 56 comma 3, il quale attribuisce al Presidente o all assessore competente per materia da lui delegato, il potere di rappresentanza dell ente nelle assemblee delle società dalla stessa partecipate; la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modifiche, recante la Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale ; il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modifiche ed integrazioni, denominato Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale, ed in particolare l art. 65, comma 1, lett. b), il quale prevede l adozione da parte della Giunta regionale di atti di alta amministrazione con rilevanza esterna; l articolo n. 1, comma 611 della legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015), il quale dispone che al fine di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato, gli enti pubblici, a decorrere dal 01 gennaio 2015, avviino un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015 ; l articolo n. 1, comma 612, della legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015), il quale prevede che i Presidenti delle regioni definiscono e approvano, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, le modalità e i tempi di attuazione, nonché l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Tale piano, corredato di un'apposita relazione tecnica, è trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei Conti e pubblicato nel sito internet istituzionale dell'amministrazione interessata ; il Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00060 del 21/04/2015 con cui è stato approvato il Piano di razionalizzazione della Regione Lazio di cui all'articolo 1, commi 611 e seguenti, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, (legge di stabilità 2015), comprensivo della prescritta relazione tecnica.

18 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 18 di 401 PREMESSO che la Regione Lazio partecipa al capitale sociale di Cotral Patrimonio S.p.A. per una quota pari all 86,72% e che quest ultima detiene il 3,15% del patrimonio della Assicurazioni di Roma Mutua assicuratrice comunale romana S.p.A., di seguito Assicurazioni di Roma S.p.A., per un controvalore di circa 1,2 mln di euro; CONSIDERATO che il suddetto Piano di razionalizzazione prevede che la partecipazione indiretta detenuta dalla Regione Lazio nelle Assicurazioni di Roma per il tramite di Cotral Patrimonio S.p.A. sia dismessa entro il ; CONSIDERATO che l Assemblea Capitolina con deliberazione n. 13 del 23 marzo 2015 ha autorizzato: 1. la modifica dell art. 28 dello statuto delle Assicurazioni di Roma S.p.A. prevedendo che: nel caso di scioglimento della società l Assemblea straordinaria nomina uno o più liquidatori, attribuendo loro tutti i poteri occorrenti per una sollecita liquidazione e prescrivendo anche le particolari norme che debbono osservare nel corso di essa ; 2. lo scioglimento e la messa in liquidazione della Assicurazioni di Roma S.p.A.; 3. la distribuzione ai soci di un dividendo in sede di approvazione del bilancio d esercizio 2014; VISTA VISTA VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 340 del con cui il Socio di maggioranza Regione Lazio, in occasione dell Assemblea ordinaria di Cotral Patrimonio S.p.A. del , ha riconosciuto all Amministratore Unico la firma sociale e la rappresentanza della società nei confronti dei terzi per qualsiasi posizione attiva e passiva anche giudiziale, nonché, in merito ai rapporti bancari, la facoltà di: - aprire e chiudere conti correnti bancari e postali; - operare sui conti correnti bancari della società, effettuando prelievi, versamenti e pagamenti; - negoziare, ottenere e modificare scoperti di conto e/o linee di credito, fidi, castelletti di sconto a nome della società, con le modalità sopra indicate; - cedere crediti sia pro soluto che pro solvendo; - sottoscrivere impegni entro i limiti dei fidi accordati a valere sulla società sia per posizioni di factoring, sia di scoperto di conto corrente, sia di leasing. la deliberazione della Giunta regionale n. 15 del con cui il Socio di maggioranza Regione Lazio, in occasione dell Assemblea ordinaria di Cotral Patrimonio S.p.A. del , ha conferito al nominando Amministratore Unico, Avv. Giorgio Da Ros, i medesimi poteri già attribuiti al precedente Amministratore Unico con la sopra citata DGR n. 340 del ; la nota prot. n del 29 maggio 2015, con la quale viene convocata l assemblea ordinaria dei soci di Cotral Patrimonio per il giorno 18 giugno 2015, alle ore per deliberare sul seguente punto all ordine del giorno: Proposte di delibera: 1. Dismissione partecipazione in Le Assicurazioni di Roma Mutua assicuratrice comunale romana S.p.A.;

19 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 19 di 401 DATO ATTO che in allegato alla suddetta nota prot. n del 29 maggio 2015, Cotral Patrimonio ha trasmesso la scheda informativa riguardante l argomento posto all ordine del giorno; ATTESO RITENUTO RILEVATO che, con la suddetta scheda informativa, l Amministratore Unico ha chiesto all Assemblea dei Soci di conferirgli tutti i poteri necessari e funzionali allo scioglimento e alla messa in liquidazione de Le Assicurazioni di Roma S.p.A.; opportuno, tenuto conto dei poteri conferiti all Amministratore Unico con le sopra richiamate deliberazioni n. 340 del e n. 15 del , di conferire all Amministratore Unico i poteri funzionali alla dismissione della partecipazione detenuta da Cotral Patrimonio S.p.A. in Assicurazioni di Roma S.p.A., così come previsto dal Piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie possedute dalla Regione Lazio di cui all'articolo 1, commi 611 e seguenti, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, (legge di stabilità 2015); che la presente deliberazione non comporta oneri a carico del bilancio regionale; Per i motivi di cui in premessa, facenti parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, DELIBERA Di assumere, in merito all unico punto all ordine del giorno richiamato nelle premesse, oggetto di discussione nell ambito dell assemblea ordinaria dei soci di CO.TRA.L. Patrimonio S.p.A. convocata, ai sensi dell articolo 2386 ultimo comma del codice civile, per il giorno 18 giugno 2015, alle ore 17,30 le seguenti determinazioni: Punto 1 all ordine del giorno - Dismissione partecipazione in Le Assicurazioni di Roma Mutua assicuratrice comunale romana S.p.A : di conferire all Amministratore Unico i poteri funzionali alla dismissione della partecipazione detenuta da Cotral Patrimonio S.p.A. in Assicurazioni di Roma S.p.A., così come previsto dal Piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie possedute dalla Regione Lazio di cui all'articolo 1, commi 611 e seguenti, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015). La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.

20 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 20 di 401 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 16 giugno 2015, n. 282 Reg. CE 1698/2005 Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio 2007/2013. Misure a investimento. Proroga dei termini per l'ultimazione delle operazioni finanziate.

21 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 21 di 401 OGGETTO: Reg. CE 1698/2005 Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio 2007/2013. Misure a investimento. Proroga dei termini per l ultimazione delle operazioni finanziate. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore all Agricoltura Caccia e Pesca; VISTO la Statuto della Regione Lazio; VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del 20 settembre 2005 del Consiglio e successive modifiche e integrazioni, relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR); VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/06 del 15 dicembre 2006 della Commissione e successive modifiche e integrazioni, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005; VISTO il Regolamento (UE) n 65/2011 della Commissione del 27/01/2011, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale; VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 335/2013 della Commissione del 12/04/2013, che modifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR); VISTO il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17/12/2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio; VISTO il Regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17/12/2013, che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo agricolo da parte del FEASR, modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 per quanto concerne le risorse e la loro distribuzione in relazione all anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n. 73/2009 e i regolamenti (UE) n. 1307/2013, n. 1306/2013 e n. 1308/2013 per quanto concerne la loro applicazione nell anno 2014; VISTO il Regolamento Delegato (UE) n. 807/2014 della Commissione dell che integra talune disposizioni del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che introduce disposizioni transitorie; VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 809/2014 della Commissione dell , recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo, le misure di sviluppo rurale e la condizionalità; VISTO il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio per il periodo di programmazione 2007/2013 approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15 febbraio 2008, e successive modifiche e integrazioni;

22 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 22 di 401 VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 412 del 30 maggio 2008, pubblicata sul suppl. ord. n. 62 al BURL n. 21 del 7 giugno 2008, con la quale, tra l altro, sono state approvate le Disposizioni per l attuazione delle misure ad investimento del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 e successive modifiche e integrazioni; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 283 del 17 giugno 2011 e successive modifiche e integrazioni, con cui è stato approvato il Manuale delle procedure per l Asse IV Leader del PSR Lazio 2007/2013; VISTI i bandi pubblici adottati dalla Giunta regionale del Lazio nel periodo per l attuazione delle misure a investimento del PSR ; VISTI i bandi pubblici emessi dai GAL a valere sulla Misura 4.1 ( ) nell ambito dell attuazione dei propri Piani di Sviluppo Locale (PSL); VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 151 del 19 giugno 2013, con la quale, tra l altro, è stata fissata la data del 30 giugno 2015 quale termine ultimo concedibile, in fase di adozione dei provvedimenti di concessione del contributo e della proroga di cui all art. 24 dell allegato 1 alla D.G.R. n. 412/2008, per l ultimazione dei lavori relativi ad operazioni finanziate nell ambito di misure ad investimento; VISTE le Deliberazioni della Giunta Regionale nn. 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75 e 76 del 18 febbraio 2014, nn. 292 e 293 del 27 maggio 2014, con le quali sono stati approvati i bandi pubblici per l attivazione di una ulteriore raccolta di domande di aiuto ai sensi, rispettivamente, delle misure 227, 323 Azione A, 125 Azione 2, 216, 123, 133, 125 Azioni 1 e 3, 111, 124, 112 e 121 del PSR; DATO ATTO che: i bandi pubblici del 2014 sopra elencati stabiliscono la data del 30/06/2015 quale termine ultimo per l ultimazione degli interventi finanziati; ai sensi dell art. 17, comma 3, delle sopra citate Disposizioni per l attuazione delle misure a investimento, le domande di pagamento per la richiesta del saldo finale, corredate dell apposita documentazione tecnica, devono essere presentate da parte dei beneficiari entro i 60 giorni successivi alla conclusione dei lavori; CONSIDERATO, tuttavia, che i dati di monitoraggio sullo stato di avanzamento fisico e procedurale dei progetti finanziati in attuazione del PSR 2007/2013 e non ancora conclusi evidenziano difficoltà diffuse nell ambito della fase realizzativa degli interventi che non consentirebbero, a molti dei beneficiari, il rispetto del suddetto termine del 30 giugno 2015 per la conclusione delle operazioni; CONSIDERATO che tutto ciò comporta, inoltre, evidenti rischi di mancato raggiungimento del livello di spesa programmata per il 2015, con conseguente disimpegno delle somme stanziate dall Unione Europea e non utilizzate per la programmazione , in applicazione della c.d. regola del n+2 (art. 29 del Reg. CE n. 1290/2005); RITENUTO necessario, per quanto sopra evidenziato, prevedere uno slittamento al 31 agosto 2015 del termine ultimo per la conclusione dei progetti e la relativa rendicontazione, senza che ciò pregiudichi lo svolgimento delle attività di controllo da parte dell Autorità di Gestione e gli ulteriori adempimenti connessi alla chiusura del Programma;

23 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 23 di 401 RITENUTO pertanto di stabilire che: le operazioni relative alle misure ad investimento del PSR del Lazio potranno essere ultimate e rendicontate, attraverso la presentazione (telematica e cartacea) della domanda di pagamento del saldo, entro e non oltre la data del 31 agosto 2015; la proroga suddetta è autorizzata d ufficio e non necessita, pertanto, di alcuna richiesta preventiva da parte dei soggetti beneficiari. In conformità con le premesse, di stabilire che: DELIBERA le operazioni relative alle misure ad investimento del PSR del Lazio potranno essere ultimate e rendicontate, attraverso la presentazione (telematica e cartacea) della domanda di pagamento del saldo, entro e non oltre la data 31 agosto 2015; la proroga suddetta è autorizzata d ufficio e non necessita, pertanto, di alcuna richiesta preventiva da parte dei soggetti beneficiari. La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regionale e sul sito internet regionale.

24 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 24 di 401 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 16 giugno 2015, n. 283 Approvazione dello schema di Protocollo d'intesa tra la Regione Lazio ed i centri di servizio per il volontariato, Spes - Associazione Promozione e Solidarietà e Cesv - Centro Servizi per il Volontariato, per l'assistenza alle organizzazioni di volontariato nell'inserimento delle istanze di iscrizione/variazioni/aggiornamenti annuali nel sistema ARTeS.

25 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 25 di 401 OGGETTO: Approvazione dello schema di Protocollo d intesa tra la Regione Lazio ed i centri di servizio per il volontariato, Spes - Associazione Promozione e Solidarietà e Cesv - Centro Servizi per il Volontariato, per l assistenza alle organizzazioni di volontariato nell inserimento delle istanze di iscrizione/variazioni/aggiornamenti annuali nel sistema ARTeS. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore Politiche Sociali e Sport; VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTO la legge regionale 18 febbraio 2002, n.6 Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale e s.m.i.; VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale e s.m.i.; VISTA la legge dell 11 agosto 1991, n. 266 Legge quadro sul volontariato che all articolo 6 prevede che le regioni disciplinano l istituzione e la tenuta dei registri generali delle organizzazioni di volontariato e determinano i criteri della revisione periodica degli stessi, al fine di verificare il permanere dei requisiti e l effettivo svolgimento delle attività di volontariato da parte delle organizzazioni iscritte; VISTO l articolo 15 della medesima Legge quadro sul volontariato che prevede, tra l altro, l istituzione di centri di servizio a disposizione delle organizzazioni di volontariato, e da queste gestiti, con la funzione di sostenerne e qualificare l attività; VISTO la legge regionale 28 giugno 1993, n. 29 Disciplina dell attività di volontariato nella Regione Lazio e successive modifiche che agli articoli 3 e 3 bis istituisce il registro regionale delle organizzazioni di volontariato, nel quale le associazioni operanti nel territorio regionale possono chiedere l iscrizione tramite richiesta alla struttura regionale competente in materia di servizi sociali, che cura la tenuta del registro e procede con periodicità annuale alla revisione ed all aggiornamento dello stesso in relazione al permanere dei requisiti cui è subordinata l iscrizione; ATTESO CHE la Regione Lazio: incentiva lo sviluppo delle organizzazioni di volontariato, salvaguardandone l'autonomia e riconosce e favorisce la loro attività come libera espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo e come apporto complementare, e non sostitutivo, dell'intervento pubblico per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale nel rispetto delle leggi e degli strumenti della programmazione regionale e locale; con la determinazione dirigenziale del 19 giugno 2012 n. B3635, ha avviato le procedure di iscrizione on line all albo delle cooperative sociali ed ai registri delle organizzazioni di volontariato e delle associazione di promozione sociale ed il relativo aggiornamento attraverso l applicativo ARTeS, disponibile sul sito PRESO ATTO che l attivazione della nuova procedura di informatizzazione dell invio della richiesta di iscrizione e della documentazione sull'attività svolta, ha comportato ritardi e difficoltà per gli enti iscritti nei registri/albo del Terzo Settore ed in particolare per le organizzazioni di volontariato del Lazio;

26 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 26 di 401 TENUTO CONTO che i centri di servizio per il volontariato, nati in attuazione dell'art. 15 della legge dell 11 agosto 1991, n. 266: hanno lo scopo di sostenere e qualificare l'attività di volontariato e che, a tal fine, erogano le proprie prestazioni gratuite, sotto forma di servizi, a favore delle organizzazioni di volontariato iscritte e non iscritte nei registri regionali; gli ambiti di attività dei Centri di Servizio per il Volontariato sono definiti dall'art. 4 del Decreto del Ministero del Tesoro dell'8 Ottobre 1997 e prevedono, tra l altro, consulenza e assistenza qualificata nonché iniziative di formazione rivolte alle organizzazioni di volontariato; nella Regione Lazio sono presenti i seguenti centri di servizio: 1. Spes - Associazione Promozione e Solidarietà con sede in Roma (RM), via Liberiana, 17; 2. Cesv - Centro Servizi per il Volontariato, con sede in Roma (RM), via Liberiana, 17; CONSIDERATO che la Regione Lazio ed i suddetti Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio intendono implementare azioni coordinate di supporto alle associazioni di volontariato per facilitare gli adempimenti previsti dagli articoli 3 e 3 bis della legge regionale n. 29 del 1993, con particolare attenzione all informazione ed all assistenza per l inserimento dei dati nel sistema ARTeS; VISTO lo schema di Protocollo d intesa tra la Regione Lazio ed i Centri di Servizio per il Volontariato, Spes - Associazione Promozione e Solidarietà e Cesv - Centro Servizi per il Volontariato, per l assistenza alle organizzazioni di volontariato nell inserimento delle istanze di iscrizione/variazioni/aggiornamenti annuali nel sistema ARTeS ; RITENUTO opportuno dare attuazione a quanto sopra indicato attraverso l approvazione dello schema di protocollo di intesa in oggetto, DELIBERA Per le motivazioni indicate in premessa e che si intendono integralmente richiamate: - di approvare lo schema di Protocollo d intesa tra la Regione Lazio ed i centri di servizio per il volontariato, Spes - Associazione Promozione e Solidarietà e Cesv - Centro Servizi per il volontariato, per l assistenza alle organizzazioni di volontariato nell inserimento delle istanze di iscrizione/variazioni/aggiornamenti annuali nel sistema ARTeS, di cui all allegato, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione. Il Direttore regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport, in conformità alle vigenti disposizioni di legge, provvederà ad adottare i provvedimenti di competenza necessari all esecuzione della presente deliberazione nonché gli atti relativi all adempimento del Protocollo d intesa. Il Protocollo d intesa sarà sottoscritto dal Presidente della Regione Lazio o da un suo delegato. Il presente atto non comporta oneri a carico del bilancio regionale. Il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito al fine di consentirne la massima divulgazione.

27 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 27 di 401 PROTOCOLLO D INTESA tra Regione Lazio, con sede in Roma (RM), Via Cristoforo Colombo n. 212, rappresentata da e Spes - Associazione Promozione e Solidarietà con sede in Roma (RM), via Liberiana n. 17, rappresentata da Cesv - Centro Servizi per il Volontariato con sede in Roma (RM), via Liberiana n. 17, rappresentata da PREMESSO che la legge regionale 28 Giugno 1993, n. 29 Disciplina dell'attività di volontariato nella Regione Lazio sancisce che la Regione, in conformità ai principi stabiliti dalla legge 11 agosto 1991, n. 266, incentiva lo sviluppo delle organizzazioni di volontariato, salvaguardandone l'autonomia, riconosce e favorisce la loro attività come libera espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo e come apporto complementare, e non sostitutivo, dell'intervento pubblico per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale nel rispetto delle leggi e degli strumenti della programmazione regionale e locale il territorio è animato da una fitta rete di associazioni che promuovono la cittadinanza attiva e sono validi, insostituibili interlocutori delle istituzioni; che l articolo 3 della predetta legge regionale n. 29/93 istituisce presso la Regione il registro regionale delle organizzazioni di volontariato nel quale possono chiedere l iscrizione le associazioni, liberamente costituite per fini di solidarietà operanti nel territorio regionale, tramite richiesta alla struttura competente, la quale cura la tenuta del registro e procede con periodicità annuale alla revisione ed all aggiornamento dello stesso in relazione al permanere dei requisiti cui è subordinata l iscrizione; che la determinazione dirigenziale del 19 giugno 2012 n ha avviato le procedure di iscrizione on line all Albo delle Cooperative sociali ed ai Registri delle organizzazioni di volontariato e delle associazione di promozione sociale; che i Centri di Servizio per il Volontariato, nati in attuazione dell'art. 15 della legge quadro sul volontariato n. 266/1991, hanno lo scopo di sostenere e qualificare l'attività di volontariato. A tal fine erogano le proprie prestazioni gratuite, sotto forma di servizi, a favore delle organizzazioni di volontariato iscritte e non iscritte nei registri regionali; che gli ambiti di attività dei Centri di Servizio per il Volontariato sono definiti dall'art. 4 del Decreto del Ministero del Tesoro dell'8 Ottobre 1997 e prevedono tra l altro consulenza e assistenza qualificata nonché iniziative di formazione; nella Regione Lazio sono presenti i seguenti Centri di Servizio per il Volontariato: 1. Spes - Associazione Promozione e Solidarietà con sede in Roma (RM), via Liberiana, 17; 2. Cesv - Centro Servizi per il Volontariato, con sede in Roma (RM), via Liberiana, 17; che il passaggio dalla procedura di trasmissione di iscrizione e della documentazione sull'attività svolta, dal formato cartaceo a quello on line ha comportato ritardi e difficoltà per le organizzazioni di volontariato del Lazio. 1

28 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 28 di 401 CONSIDERATO che la Regione Lazio ed i suddetti Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio intendono implementare azioni coordinate di supporto alle associazioni di volontariato per facilitare gli adempimenti previsti dagli articoli 3 e 3 bis della legge regionale 29/93 con particolare attenzione all informazione ed all assistenza per l inserimento dei dati nel sistema ARTeS; che le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto; SI STABILISCE QUANTO SEGUE Art. 1 Oggetto dell accordo La Regione Lazio fornisce idoneo supporto logistico-strutturale, temporaneamente ed a titolo gratuito, ai due Centri di Servizio per il Volontariato, CESV e SPES, presso le proprie strutture della Direzione Regionale Autonomie, Sicurezza e Sport sita in Roma a Via del Serafico n. 127, per la realizzazione di uno Sportello di assistenza per le associazioni di volontariato presenti sul territorio, con particolare riferimento al supporto per l inserimento delle istanze di iscrizione/variazioni/aggiornamenti annuali nel sistema ARTeS. E espressamente pattuito che il rapporto che si instaura con il presente atto non potrà in nessun caso, essere ricondotto a regime locatizio. Le concrete modalità di definizione ed attuazione dell oggetto del presente accordo saranno concordati e definiti successivamente tra le parti. Dall esecuzione del presente Accordo non deriva alcun onere economico per la Regione Lazio. Art. 2 Obblighi dei Centri di Servizio per il Volontariato I Centri di Servizio per il Volontariato, CESV e SPES, realizzeranno tutte le attività e gli impegni presi con questo protocollo senza oneri per la Regione Lazio e si impegnano specificatamente: a garantire personale qualificato per le attività di consulenza, supporto ed informazione alle associazioni ed alla cittadinanza; garantire che le attività che saranno svolte non hanno finalità di lucro; collaborare con il personale espressamente incaricato dalla Regione Lazio e consentire il libero accesso agli spazi in qualunque momento. Art. 3 Assicurazioni e Sicurezza I Centri di Servizio per il Volontariato (CESV - SPES) dovranno stipulare, con oneri a proprio carico, una polizza di assicurazione per la copertura di rischi di responsabilità civile verso terzi per danni a persone o a cose in conseguenza di tutte le attività gestite. Nessun onere e costo di qualunque, natura relativo alla stipulazione della polizza assicurativa di cui sopra, potrà essere posto a carico della Regione Lazio. Il personale dei Centri di Servizio interessato alle attività è tenuto a rispettare le disposizioni di legge e le norme generali di disciplina e sicurezza vigenti negli ambienti presso cui sono svolte le attività. 2

29 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 29 di 401 Art. 4 Impegni della Regione Lazio La Regione Lazio si adopererà per concedere spazi e/o strutture alternativi in caso di avvenuta indisponibilità, per motivi organizzativi, di quelli oggetto del presente protocollo d intesa. La Regione Lazio si impegna, altresì, a mettere a disposizione, gratuitamente e compatibilmente con le priorità istituzionali, sedi idonee per la realizzazione di incontri e corsi di formazione sui temi di volontariato. La Regione Lazio si riserva comunque la possibilità di revocare in qualsiasi momento la disponibilità, dandone preavviso almeno 90 giorni prima, con lettera raccomandata, ove ricorrano ragioni di pubblico interesse, o per motivate necessità, o per ragioni di forza maggiore, o per inadempienza degli obblighi previsti nel presente atto. Art. 5 Durata La durata del presente Atto è di anni uno e decorre dal giorno successivo a quello di sottoscrizione del presente protocollo. Alla convenuta scadenza il rapporto si rinnoverà tacitamente salva diversa volontà manifestata per iscritto dalle parti 30 (trenta) giorni prima della scadenza. Art. 6 Controversie Per qualsiasi controversia sarà esclusivamente competente il Foro di Roma. Per quanto non espressamente previsto dal presente accordo operativo si applicano le norme di cui agli artt e seguenti del Codice Civile, nonché le altre norme vigenti in materia. Il presente atto è redatto in quadruplice copia, di cui una per ciascuna delle parti, ed una ai fini della registrazione e non è soggetto ad imposta di registro in caso d uso. Roma, Letto, approvato e sottoscritto Per la Regione Lazio Per i Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio Spes - Associazione Promozione e Solidarietà Cesv - Centro Servizi per il Volontariato 3

30 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 30 di 401 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 16 giugno 2015, n. 284 Adozione "Agenda Digitale della Regione Lazio. Linee guida per lo sviluppo del Lazio Digitale"

31 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 31 di 401 OGGETTO: Adozione Agenda Digitale della Regione Lazio. Linee guida per lo sviluppo del Lazio Digitale LA GIUNTA REGIONALE Su proposta del Presidente della Regione Lazio, VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n.6; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1, recante Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale ; VISTA la comunicazione, approvata dalla Commissione Europea, COM (2010) n. 245 del 26 agosto 2010, relativa all Agenda Digitale Europea - Strategia Europa 2020; VISTO il decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con la legge 17 dicembre 2012, n. 221 recante Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, attuativo dell Agenda Digitale Italiana (ADI), istituita con decreto del Ministro dello sviluppo economico del 1 marzo 2012, di concerto con il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, il Ministro per la Coesione Territoriale, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della Ricerca e il Ministro dell'economia e delle Finanze; VISTO, altresì, il decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, recante Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia che introduce, al capo II, ulteriori misure per il potenziamento dell Agenda Digitale Italiana e, al capo III, alcune misure per il rilancio delle infrastrutture. VISTO il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, recante Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l efficienza degli uffici giudiziari che, all art. 24, prevede l adozione dell Agenda Nazionale per la Semplificazione ; VISTI i due piani nazionali sinergici del 3 marzo 2015, Strategia italiana per la banda ultralarga e Strategia per la crescita digitale , predisposti nell ambito dell Accordo di Partenariato dalla Presidenza del Consiglio insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, all AgID e all Agenzia per la Coesione; VISTO l Accordo di Programma per lo sviluppo della Banda Larga sul territorio del Lazio, del 1 febbraio 2008, sottoscritto tra la Regione Lazio ed il Ministero delle Comunicazioni (ora Ministero dello Sviluppo Economico); CONSIDERATO il documento 12/85/CR5b/C2 con il quale è stato fornito il contributo delle Regioni all Agenda Digitale Italiana (ADI), approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome il 6 giugno 2012; CONSIDERATO il documento Contributo delle regioni per un Agenda Digitale a servizio della crescita del Paese approvato dalla Conferenza delle Regioni il 24/07/2013; CONSIDERATO il più recente documento Agire le agende digitali per la crescita, nella programmazione , approvato dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome il 5 agosto 2014;

32 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 32 di 401 VISTA la LR 20 del 3/8/2001 concernente Norme per la promozione della costituzione della società regionale per l informatica e, in particolare, l art. 2 con il quale è stata prevista la società Laziomatica Spa, successivamente costituitasi con atto notarile del (Rep. 5117, Raccolta 1600), al fine di realizzare, organizzare e gestire il Sistema Informativo Regionale (SIR); VISTA la Convenzione per la realizzazione, organizzazione e gestione del Sistema Informativo Regionale (SIR), stipulata tra la Regione Lazio e LAIT Spa l (Reg. cron del ), ai sensi dell art. 3, comma 1 della LR 20/2001; VISTA, inoltre, la Deliberazione di Giunta regionale n. 360 del 5 novembre 2013, con la quale è stato approvato il Programma Strategico Triennale 2013/2015, per la realizzazione, organizzazione e gestione del SIR; VISTA la deliberazione del Consiglio Regionale n. 2 del 10 aprile 2014 recante Linee d indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo ; VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 353 del 10 giugno 2014 con la quale è stato approvato il Programma Lazio 30Mega - Interventi per la diffusione della Banda Ultra Larga nella regione Lazio ; VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 478 del 18 luglio 2014 avente ad oggetto Adozione del documento di Smart Specialisation Strategy della Regione Lazio ; VISTA, altresì, la deliberazione di Giunta regionale n. 479 del 18 luglio 2014 recante Adozione unitaria delle proposte di Programmi Operativi Regionali: FESR, FSE e PSR FEASR ; RAVVISATA la necessità di provvedere all adozione di un documento, Agenda Digitale della Regione Lazio, che contenga il quadro programmatico di riferimento, coerente con quello europeo, nazionale e interregionale, che si propone di realizzare il Lazio Digitale : connettività, tecnologie, servizi e competenze per promuovere uno sviluppo sostenibile inclusivo e intelligente, un amministrazione aperta e partecipata e una nuova cittadinanza; RITENUTO, altresì, opportuno individuare cinque aree di intervento dell Agenda Digitale della Regione Lazio: 1. Infrastrutture digitali e di rete; 2. Amministrazione digitale, aperta e intelligente; 3. Sanità digitale; 4. Comunità intelligenti; 5. Cittadinanza e competenze digitali. RITENUTO, inoltre, di dover definire un obiettivo trasversale, che interseca le aree su elencate, rappresentato dalla Internet Governance regionale, ossia dalla definizione delle policy, in accordo con gli orientamenti nazionali ed internazionali, di gestione complessiva della rete Internet, per la parte di pertinenza della Amministrazione Regionale;

33 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 33 di 401 RAVVISATA l opportunità di dare piena attuazione ai percorsi di condivisione e strutturazione delle competenze necessarie e a quelli partecipativi e di consultazione, si individuano i seguenti strumenti operativi: Comunità di Pratica regionale sull Agenda Digitale, pensata allo scopo di strutturare un gruppo di lavoro coeso, che accresca nel tempo e condivida le competenze e le conoscenze necessarie per promuovere i processi e realizzare i progetti dell Agenda Digitale e renderli strutturali e permanenti all interno dell Ente. Rete territoriale per il Lazio Digitale, partecipata dai rappresentanti delle categorie dei portatori di interesse territoriali (amministrazioni ed enti locali; imprese e settore privato; cittadini e associazioni; università, centri di ricerca e comunità tecniche), che opera attraverso tavoli di consultazione su ciascuna area di intervento prevista dall Agenda Digitale regionale, presieduti dal Presidente della Regione Lazio o dal segretario Generale su delega dello stesso e diretti, ciascuno, da coordinatori con specifiche competenze tecniche; PRESO ATTO CHE l adozione del presente documento non comporta oneri di spesa a carico del bilancio regionale; DELIBERA di adottare, per le motivazioni di cui in narrativa, che qui integralmente si richiamano, il documento Agenda Digitale della Regione Lazio. Linee guida per lo sviluppo del Lazio Digitale che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; di istituire due strumenti operativi finalizzati a dare piena attuazione all Agenda Digitale della Regione Lazio, individuati in: Comunità di Pratica regionale sull Agenda Digitale, pensata allo scopo di strutturare un gruppo di lavoro coeso, che accresca nel tempo e condivida le competenze e le conoscenze necessarie per promuovere i processi e realizzare i progetti dell Agenda Digitale e renderli strutturali e permanenti all interno dell Ente. Rete territoriale per il Lazio Digitale, partecipata dai rappresentanti delle categorie dei portatori di interesse territoriali (amministrazioni ed enti locali; imprese e settore privato; cittadini e associazioni; università, centri di ricerca e comunità tecniche). Di coinvolgere la suddetta Rete territoriale mediante Tavoli di consultazione coordinati da un referente interno all Amministrazione Regionale e da un coordinatore esterno, individuato in base all esperienza sui temi trattati. I Tavoli saranno cinque, uno per ogni area di intervento: 1. Infrastrutture digitali e di rete; 2. Amministrazione digitale, aperta e intelligente; 3. Sanità digitale; 4. Comunità intelligenti; 5. Cittadinanza e competenze digitali. Il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito web istituzionale.

34 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 34 di 401 1

35 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 35 di 401 Indice 1 LA STRATEGIA E GLI OBIETTIVI DELL AGENDA DIGITALE DELLA REGIONE LAZIO IL QUADRO STRATEGICO E NORMATIVO DI RIFERIMENTO L Agenda Digitale Europea L Agenda Digitale Italiana e i Piani nazionali per lo sviluppo digitale Il ruolo delle Regioni I riferimenti programmatici e normativi della Regione Lazio IL CONTESTO REGIONALE DI RIFERIMENTO Il sistema produttivo e lo stato occupazionale Innovazione, ricerca e sviluppo Istruzione e formazione L utilizzo di Internet e degli strumenti digitali Infrastrutture di rete Il percorso di razionalizzazione ed efficientamento dell Amministrazione Regionale Il contesto sociosanitario LE AREE DI INTERVENTO DELL AGENDA DIGITALE DELLA REGIONE LAZIO Infrastrutture digitali e di rete Amministrazione digitale, aperta e intelligente Sanità digitale Comunità intelligenti Cittadinanza e competenze digitali IL MODELLO DI GOVERNANCE E IL METODO PARTECIPATIVO ALLEGATO SCHEDE PROGETTUALI Area di intervento - Infrastrutture digitali e di rete Consolidamento e razionalizzazione dei Data Center Regionali Free LazioWiFi Piano Banda Ultralarga della Regione Lazio Rete radio della Protezione Civile e sistema di emergenza sanitaria del Regional Area Network Sanità (RAN - Sanità) Area di intervento - Amministrazione digitale, aperta e intelligente Armonizzazione del bilancio, registro informatico delle fatture e monitoraggio del debito regionale Informatizzazione dei Pareri Obbligatori Portale Open Data Lazio Progetto di semplificazione amministrativa e dematerializzazione Sistema di Spending Analysis Sistema Informativo Territoriale della Regione Lazio Sistema per la Fatturazione Elettronica Regionale Centro Servizi Regionali Carta Lazio (CSRC)

36 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 36 di 401 Area di intervento Sanità digitale Anagrafe Sanitaria Unica Regionale Certificabilità dei bilanci e contabilità analitica Digitalizzazione dei referti diagnostici Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) Piattaforma dei pagamenti elettronici regionali Ricetta Digitale Sistema Informativo Assistenza Territoriale Sistema informativo integrato per i Dipartimenti di Prevenzione Sistema Informativo Ospedaliero (SIO) Servizio ReCUP Prenotazione prestazioni sanitarie Area di intervento Comunità intelligenti Azioni finalizzate alla promozione del Coworking Creazione del network Porta Futuro, sviluppo del relativo format e dei servizi di supporto necessari Incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica Investimenti per la digitalizzazione dei SUAP e dei rapporti tra PA e imprese Investimenti per la ricerca pubblica e privata Portale di promozione turistica Visit Lazio Riconversione delle Aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA) e riduzione dei costi energia per le PMI Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione Sostegno all innovazione, al trasferimento tecnologico e allo sviluppo di reti di impresa Spazio Attivo: riforma degli incubatori in luoghi di accesso ai servizi regionali per l impresa e il lavoro Startup Lazio!: strumenti per le startup innovative e creative Atlante dei siti archeologici del Lazio Sistemi di trasporto intelligenti Sistema Informativo delle Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport Area di intervento - Cittadinanza e competenze digitali Formazione aziendale on demand per i lavoratori Realizzazione di scuole di alta formazione

37 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 37 di La strategia e gli obiettivi dell Agenda Digitale della Regione Lazio L Agenda Digitale della Regione Lazio è la strategia di crescita digitale che si propone di promuovere e realizzare uno sviluppo sociale, economico e democratico del territorio regionale nell era della società della conoscenza e delle reti, che sia sostenibile nel tempo, inclusivo, intelligente e di sistema. La realizzazione del Lazio Digitale è un obiettivo primario della corrente legislatura; in questo quadro l Agenda Digitale rappresenta quindi il programma unitario e integrato di interventi, ad alto contenuto innovativo e tecnologico, finalizzati a disegnare il Lazio del futuro; perseguendo i grandi obiettivi di miglioramento della qualità della vita, della crescita e della competitività, dell occupazione, dello sviluppo sociale e democratico. La strategia dell Agenda Digitale regionale è volta a rimuovere gli ostacoli esistenti e a introdurre le misure necessarie ad attivare un ecosistema regionale dell innovazione, in cui siano coinvolti la cittadinanza e tutti gli attori pubblici e privati territoriali, a partire dall Amministrazione Regionale che, per prima, deve essere in grado di innovarsi strutturalmente. L Agenda costituisce inoltre il riferimento per la programmazione degli interventi di innovazione digitale da parte delle amministrazioni locali e degli attori del territorio. Come per il piano di governo regionale nel suo complesso, l inclusione e la partecipazione dei portatori di interesse e dei cittadini sono, quindi, elementi di metodo sostanziali com è illustrato più in dettaglio nei paragrafi a seguire anche per l Agenda Digitale. Oltre agli obiettivi relativi ai progetti e ai servizi, la strategia per il Lazio Digitale si propone infatti, dal punto di vista metodologico, di organizzare in un percorso unitario e partecipato le fasi di programmazione, attuazione, controllo e valutazione delle soluzione da attuare. Non solo: l obiettivo più ambizioso è quello di realizzare gradatamente un processo collaborativo virtuoso tra Amministrazione Regionale e attori del territorio, in grado di attivare strategie di vero e proprio co-design delle azioni da intraprendere. I grandi obiettivi della strategia di crescita digitale regionale sono i seguenti: 1. L azzeramento del divario digitale. La disponibilità di connessione ultra veloce a Internet rappresenta la precondizione necessaria e abilitante per la diffusione dei servizi digitali per i cittadini, per lo sviluppo imprenditoriale e dell industria creativa, per una più efficace relazione tra Amministrazione e territorio, per la garanzia, per tutti i cittadini e gli attori regionali, dell accesso alla Rete, che si configura come diritto fondamentale della cittadinanza digitale. 2. La piena attuazione dell e-government e dell open-government da parte dell Amministrazione Regionale. Il cambiamento sostanziale dell Amministrazione Regionale è una delle condizioni imprescindibili per lo sviluppo complessivo, anche digitale, del territorio e, soprattutto, per la piena esigibilità dei diritti da parte dei cittadini. La trasformazione organizzativa, gestionale e di processo già in atto è sostenuta e abilitata dall impiego delle tecnologie digitali. Alla riorganizzazione interna si deve accompagnare l affermazione completa del nuovo paradigma di relazione con il territorio, già avviato dall Amministrazione Regionale: trasparenza, partecipazione e collaborazione di tutti i portatori di interesse devono costituire il metodo di governo del Lazio. Il coinvolgimento e la partecipazione del territorio, oltre a essere imprescindibili per l attuazione dell Agenda Digitale, sono dinamiche rese ancora più opportune dalla scarsità di risorse finanziarie, che impone una sempre più puntuale 3

38 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 38 di 401 rilevazione dei fabbisogni, ai fini di una programmazione e una riqualificazione della spesa più efficaci. 3. La realizzazione di servizi e misure ad alto tasso di innovazione per i cittadini, le imprese e il territorio. La disponibilità di servizi evoluti e innovativi consente di rispondere alle necessità primarie dei cittadini e dei portatori di interesse del territorio, indirizzando lo sviluppo del Lazio verso il paradigma della comunità intelligente. Rientrano in quest obiettivo i servizi digitali per cittadini, professionisti e imprese, e le misure, a base tecnologica e di competenze digitali, atte a promuovere le innovazioni di mercato, la competitività imprenditoriale, l industria creativa. Il rilevamento dei fabbisogni deve essere posto a guida della definizione di nuovi servizi e soluzioni e il sostegno della domanda di servizi digitali. 4. La promozione della nuova cittadinanza nell era di Internet e delle competenze digitali. La realizzazione della cittadinanza digitale si basa sul riconoscimento sociale delle nuove declinazioni dei diritti tradizionali e sull identificazione dei nuovi diritti specifici della società della Rete. Le competenze digitali sono alla base dell affermazione della nuova cittadinanza. Analogamente alle infrastrutture di connettività, rappresentano infatti il fattore abilitante e necessario per cittadini, amministrazioni, attori del territorio per cogliere le opportunità offerte dal digitale, ma soprattutto per indirizzare il cambiamento sociale indotto da Internet, riducendo il rischio di nuove marginalità sociali. Alle stesse finalità risponde la scelta dell Amministrazione Regionale di partecipare ai luoghi di confronto nazionali e sovranazionali delle politiche di gestione della Rete (Internet Governance). Gli obiettivi appena richiamati si declinano operativamente in cinque aree di intervento, descritte in dettaglio nei successivi paragrafi: 1. Infrastrutture digitali e di rete; 2. Amministrazione digitale, aperta e intelligente; 3. Sanità digitale; 4. Comunità intelligenti; 5. Cittadinanza e competenze digitali. A queste aree di intervento si aggiunge un obiettivo trasversale rappresentato dalla Internet Governance regionale, ossia, come sopra menzionato, dalla definizione delle policy, in accordo con gli orientamenti nazionali e internazionali, per la gestione di Internet per la parte di pertinenza dell Amministrazione Regionale, in particolare in relazione a due aspetti: le infrastrutture (sviluppo della banda ultralarga e connettività Wi-Fi) e la cittadinanza digitale (affermazione del diritto d accesso e degli altri diritti della cittadinanza digitale; riduzione dei divari digitali). Ciascuna delle aree sopraelencate si articola in azioni e progetti che hanno differenti stadi di attuazione: in corso: sono le azioni già intraprese dall Amministrazione Regionale, coerenti con la strategia di Agenda Digitale, a cui si intende dare continuità per la rilevanza strategica e/o per i livelli di servizio connessi; 4

39 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 39 di 401 già approvati e da avviare: si tratta delle azioni definite nell ambito del ciclo di programmazione , che rientrano nelle aree dell Agenda Digitale regionale e per le quali non è ancora stata avviata l attività realizzativa; da definire e da avviare: sono i progetti e le azioni che saranno individuati e definiti sia dall Amministrazione Regionale, sia mediante le modalità di consultazione pubblica e di confronto che saranno attivate con i portatori di interesse territoriali. Dopo tali percorsi di condivisione, le proposte saranno valutate in base alla congruità con gli obiettivi strategici dell Agenda Digitale e, se conformi, potranno essere finanziati previa individuazione delle coperture finanziarie necessarie. L integrazione delle nuove proposte progettuali contribuirà a definire il documento programmatico denominato Agenda Digitale della Regione Lazio - Piano per lo sviluppo del Lazio Digitale, che conterrà la pianificazione strategica complessiva sino al L Agenda Digitale sarà resa esecutiva da pianificazioni operative, in coerenza anche con le esigenze di pianificazione e verifica relative alla programmazione europea. Le azioni e i progetti che compongono l Agenda Digitale regionale si avvalgono di differenti fonti di finanziamento: Fondi Strutturali e di Investimento Europei (incluso il ciclo di programmazione ); fondi nazionali e regionali. 1 Cfr. Regione Lazio, Con l Europa il Lazio cambia e riparte. 45 progetti per lo sviluppo, il lavoro e la coesione sociale, luglio 2014 (disponibile online all indirizzo: 5

40 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 40 di Il quadro strategico e normativo di riferimento 2.1 L Agenda Digitale Europea L Agenda Digitale della Regione Lazio è definita in relazione alle specificità sociali, economiche, produttive, infrastrutturali del territorio regionale in coerenza con le strategie europee, nazionali, interregionali. L Agenda Digitale Europea 2, presentata dalla Commissione Europea nel 2010, si propone di sfruttare il potenziale delle tecnologie dell informazione e della comunicazione per favorire l innovazione, la crescita economica e il progresso sociale nel suo complesso. Rappresenta una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020, che fissa gli obiettivi per la crescita nell Unione da raggiungere entro il I macro-obiettivi fondamentali dell Agenda Digitale Europea sono stati individuati a partire dai principali ostacoli che minano l Agenda Digitale stessa: frammentazione dei mercati digitali; mancanza di interoperabilità; aumento della criminalità informatica e rischio di una diminuzione di fiducia nelle reti; mancanza di investimenti nelle reti; impegno insufficiente nella ricerca e nell'innovazione; mancanza di alfabetizzazione digitale e di competenze informatiche; opportunità mancate nella risposta ai problemi della società. I sette pilastri della strategia digitale che derivano da queste criticità sono: 1. promuovere un accesso a Internet veloce e superveloce accessibile a tutti a prezzi contenuti, investendo in reti a banda larga e reti di nuova generazione (NGA); 2. realizzare il mercato digitale unico: aprire l accesso ai contenuti online legali semplificando, da un lato, le procedure di liberatoria, la gestione dei diritti d autore e il rilascio di licenze transfrontaliere e rivedendo, dall altro, le direttive sull utilizzo delle informazioni del settore pubblico. Per incrementare la fiducia degli utenti sui pagamenti e sulla protezione della riservatezza, verrà modificato il quadro normativo dell UE in materia di protezione dei dati e pubblicare un codice online che riassuma in modo chiaro i diritti degli utenti digitali. Tale codice verterà anche sulla legislazione in materia di contratti e sulla risoluzione delle controversie online a livello europeo; 3. aumentare l interoperabilità di dispositivi, applicazioni, banche dati, servizi e reti definendo gli standard da utilizzare; 4. consolidare la fiducia e la sicurezza informatica: contrasto alla criminalità informatica e alla pornografia infantile online, misure per la sicurezza delle reti e delle informazioni, lotta agli attacchi informatici; 5. investire maggiormente in ricerca e sviluppo connesse alle ICT, incrementando le risorse dei privati e raddoppiando l impiego di risorse pubbliche; 6. migliorare l alfabetizzazione informatica e le competenze digitali; 2 Commissione Europea, Strategia Europa Un Agenda Digitale Europea, COM(2010) n. 245 del 26 agosto

41 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 41 di potenziare l uso della tecnologia per la tutela ambientale, per l inclusione digitale, la gestione dell invecchiamento della popolazione attraverso l introduzione di sistemi di sanità elettronica e telemedicina, migliorare i sistemi di trasporto (sistemi intelligenti) ecc. Gli obiettivi prioritari della strategia politica comunitaria riguardano, quindi, tutti gli ambiti dell economia digitale con particolare attenzione all utilizzo delle ICT nella vita quotidiana. La tabella a seguire sintetizza obiettivi e riferimenti temporali. AMBITO Obiettivi Entro il 2013 Entro il 2015 Entro il 2020 Accesso a Internet veloce e superveloce Copertura con banda larga di base di tutti i cittadini dell UE Copertura con banda larga pari o superiore a 30 mbps per tutti i cittadini dell UE Sottoscrizione di connessioni superiori a 100 mbps per almeno il 50% delle famiglie dell UE Effettuare acquisti online per il 50% della popolazione Mercato Unico Digitale Effettuare acquisti online all estero per il 20% della popolazione Effettuare acquisti e vendite online per il 33% delle piccole e medie imprese Nessuna differenza fra tariffe in roaming e tariffe nazionali Ricerca e sviluppo Raddoppiare gli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo per l ICT Inclusione digitale Aumentare l uso regolare di Internet dal 60% al 75% della popolazione e dal 41% al 60% tra le persone svantaggiate Dimezzare dal 30% al 15% le persone che non hanno mai usato Internet Servizi pubblici Utilizzo e-government da parte del 50% della popolazione Disponibilità in rete dei servizi pubblici fondamentali transfrontalieri Economia a basse emissioni Ridurre il consumo globale di energia per l illuminazione Fonte: elaborazione Regione Lazio 7

42 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 42 di L Agenda Digitale Italiana e i Piani nazionali per lo sviluppo digitale In coerenza con gli obiettivi e le azioni tracciate a livello europeo, l Italia ha elaborato una propria strategia nazionale, individuando le priorità e le modalità di intervento, nonché le azioni da compiere e da misurare sulla base di indicatori, in linea con gli scoreboard individuati dall Agenda Digitale Europea. L'Agenda Digitale Italiana rappresenta quindi l'insieme di azioni e norme per lo sviluppo nazionale delle tecnologie digitali e di rete, dell'innovazione sociale e dell'economia digitale. Ufficializzata a marzo 2012, in seguito alla sottoscrizione da parte di tutti gli Stati membri dell Agenda Digitale Europea 3, individua i seguenti ambiti prioritari d intervento. 1. Identità digitale: documento digitale unico (carta di identità elettronica e tessera sanitaria); Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR); censimento continuo della popolazione e delle abitazioni e archivio nazionale delle strade e dei numeri civici; domicilio digitale del cittadino e obbligo della PEC (Posta Elettronica Certificata) per le imprese. 2. Amministrazione digitale e dati di tipo aperto: trasmissione di documenti per via telematica, contratti della Pubblica Amministrazione e conservazione degli atti notarili; trasmissione telematica delle certificazioni di malattia nel settore pubblico; misure per l innovazione dei sistemi di trasporto; dati di tipo aperto e inclusione digitale. 3. Istruzione digitale: anagrafe nazionale degli studenti e altre misure in materia scolastica; libri e centri scolastici digitali. 4. Sanità digitale: Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e sistemi di sorveglianza nel settore sanitario; prescrizione medica e cartella clinica digitale. 5. Azzeramento del divario digitale e moneta elettronica: interventi per la diffusione delle tecnologie digitali; pagamenti elettronici. 6. Giustizia digitale: 3 L Agenda Digitale Italiana è stata istituita il 1 marzo 2012 con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, il Ministro per la Coesione Territoriale, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della Ricerca e il Ministro dell'economia e delle Finanze (L Agenda Digitale Italiana si è successivamente sostanziata nel Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179 convertito con la Legge 17 dicembre 2012, n. 221 Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese ). 8

43 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 43 di 401 biglietti di cancelleria, comunicazioni e notificazioni per via telematica. A queste misure si affiancano ulteriori azioni per promuovere le comunità intelligenti e le start-up innovative (riduzione degli oneri per l avvio e sostegno all internazionalizzazione, semplificazione dei processi di liquidazione, certificazione degli incubatori, ecc.). Sono infine previste le seguenti misure: disposizioni per incentivare la realizzazione di nuove infrastrutture; misure urgenti per le attività produttive, le infrastrutture e i trasporti, e i servizi pubblici locali; Desk Italia: lo Sportello Unico Attrazione Investimenti Esteri. Nel 2013 il cosiddetto Decreto del fare 4 rafforza la strategia dell Agenda Digitale 5, introducendo una semplificazione della governance dell Agenzia per l Italia Digitale (AgID - che ha il compito di garantire la realizzazione degli obiettivi dell Agenda Digitale Italiana in coerenza con l Agenda Digitale Europea), che viene ricondotta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevedendo la figura del Commissario del Governo per l attuazione dell Agenda Digitale. Sono altresì introdotte 6 alcune misure per l ulteriore sviluppo delle infrastrutture. L attuale legislatura rilancia gli obiettivi dell Agenda Digitale Italiana mediante due piani nazionali sinergici, predisposti nell ambito dell Accordo di Partenariato dalla Presidenza del Consiglio insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, all AgID e all Agenzia per la Coesione: Strategia italiana per la banda ultralarga e Strategia per la crescita digitale In relazione al primo Piano, si parte dall assunto che Italia è il Paese europeo con la minor copertura di reti di nuova generazione (nel 2014 per la copertura a 30 mbps - megabit per second - l Italia si attesta ad un 21% di territorio coperto, contro la media UE del 64%). Lo scopo complessivo del Piano è quello di raggiungere gli obiettivi posti dall Europa e garantire entro il 2020 una connettività a banda ultralarga (100 mbps) fino all'85% della popolazione italiana (rispetto all apporto degli investimenti degli operatori privati, che, senza l incentivo pubblico prevedrebbero esclusivamente di giungere nel 2016 al 60% di copertura a 30 mbps, in assenza di obiettivi di copertura estensiva a 100 mbps) per rispettare il 50% di obiettivo definito dall Unione Europea. Il Piano prevede che nell obiettivo dei 100 mbps rientrino tutte le sedi delle Amministrazioni Pubbliche. La quota restante, il 15% delle aree più remote, avrà invece una copertura a 30 mbps. L'intervento pubblico rivestirà un ruolo sussidiario attraverso quattro modalità principali di finanziamento (diretto, partnership pubblico-privato, incentivo, ibrido) applicabili a seconda delle caratteristiche dell'area geografica di competenza. Il Piano auspica un investimento pubblico-privato pari a 12 miliardi di euro (cifre e modalità di attuazione sono ancora in definizione). Gli investimenti pubblici ammonterebbero a circa 6,4 miliardi di euro: 2,2 miliardi provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e 4,2 miliardi dal Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) che dovrebbero essere anticipati dalla Banca Europea per gli Investimenti, per i quali è tuttavia necessario un nuovo accordo Stato- 4 Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia. 5 Cfr. Capo II, D.L. 69/ Cfr. Capo III, D.L. 69/ Delibera del Consiglio dei Ministri del 3 marzo 2015: Approvazione dei Piani nazionali per il perseguimento degli obiettivi dell'agenda digitale italiana: "Strategia italiana per la banda ultra larga" e "Strategia per la crescita digitale ". 9

44 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 44 di 401 Regioni, che anticipi la disponibilità rispetto all attuale data del 2017, rimuovendo il vincolo vigente di localizzazione geografica a favore delle Regioni meridionali per l 80%. A queste cifre si aggiungerebbero ulteriori risorse provenienti dagli effetti moltiplicativi previsti dal Piano per il rilancio della crescita economica del Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker. Una cifra equivalente agli investimenti pubblici dovrebbe poi provenire dagli operatori privati: 2 miliardi dovrebbero essere stanziati dalle aziende in base ai piani di investimento già annunciati e 4 miliardi dovrebbero rappresentare investimenti ulteriori. Le aree di intervento sono state suddivise in quattro raggruppamenti o cluster, a ognuno dei quali corrisponde un modello di investimento principale. Questa suddivisione è operata anche in base alle consultazioni pubbliche periodiche svolte da Infratel Italia al fine di individuare le aree in cui gli operatori non sono intervenuti con i propri programmi di infrastrutturazione né hanno interesse a farlo entro i tre anni successivi alla consultazione (aree in condizioni di fallimento di mercato ammissibili per gli interventi pubblici, ottimizzando l'impiego delle risorse disponibili e riducendo al minimo potenziali distorsioni della concorrenza). Attualmente è in atto una consultazione che si chiuderà nel giugno 2015, dalla quale potrebbero emergere variazioni rispetto ai dati e alle classificazioni che si riportano a seguire, basati sulla consultazione precedente. Cluster A: include le maggiori 15 città italiane e rappresenta il raggruppamento le cosiddette aree nere - in cui è più probabile l interesse degli operatori privati a investire. Costituisce il 15% della popolazione nazionale, con circa 9,4 milioni di cittadini. Per le aree 8 di questo cluster è previsto l incremento della velocità di collegamento da 30 a 100 mbps entro il 2020, con l utilizzo di strumenti finanziari per l accesso al debito a condizioni agevolate e mediante misure di defiscalizzazione degli investimenti. Cluster B: comprende le aree in cui gli operatori hanno già realizzato o intendono realizzare collegamenti ad almeno 30 mbps, in cui le condizioni di mercato non garantiscono ritorni sufficienti per investire in reti a 100 mbps. Include circa comuni, con il 45% della popolazione (circa 28 milioni di cittadini). Per questo cluster, oltre agli strumenti finanziari previsti nell area precedente, sono anche ammessi contributi a fondo perduto e una con eventuale partecipazione pubblica alla realizzazione delle reti. Cluster C: include le aree marginali per le quali gli operatori si dichiarano interessati ad investire in connessioni a 100 mbps soltanto grazie a un sostegno statale. In questo cluster rientrano circa comuni e alcune aree rurali non coperte da reti a più di 30 mbps; i cittadini di questo cluster sono circa il 25% della popolazione (circa 15,7 milioni). Cluster D: raggruppa le aree tipicamente a fallimento di mercato ( aree bianche ) e conta circa comuni, soprattutto del Sud, incluse le aree rurali. Risiedono in queste aree circa 9,4 milioni di persone (pari al 15% della popolazione). In questo raggruppamento un servizio di connettività a 30 mbps o più può essere garantito soltanto dall incentivo pubblico a fondo perduto. Il Piano prevede inoltre altre azioni a supporto. Tra queste, un progetto molto rilevante è il catasto del sotto e sopra suolo, per censire le strutture già esistenti e garantire la massima efficienza delle nuove azioni infrastrutturali, con una ottimizzazione della spesa. Ulteriori misure di semplificazione normativa e regolatoria riguardano, tra gli altri aspetti, l imposizione del precablaggio verticale per le nuove costruzioni; 8 Le aree sono ottenute per accorpamento di sezioni censuarie Istat, all'interno dei comuni. Il numero complessivo ammonta a

45 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 45 di 401 la conformità dei limiti nazionali in materia di elettromagnetismo rispetto a quelli europei, la regolamentazione di settore per accelerare gli investimenti infrastrutturali. Principi ispiratori del Piano Crescita Digitale sono invece il coordinamento degli interventi in un unica cornice di riferimento, che utilizzi per la realizzazione dei progetti leve sia pubbliche sia private, mettendo al centro cittadini e imprese. Il Piano dovrebbe impiegare risorse per gli investimenti pubblici sino a 12 miliardi di euro in 7 anni, di cui 4,4 miliardi provenienti dai Piani Operativi Regionali, 5 dal Fondo di Sviluppo e Coesione, più altre risorse provenienti da altre fonti quali il Piano per gli Investimenti lanciato dal Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, il Decreto Legge n.133/2014 (cosiddetto decreto "sblocca- Italia"), convertito in Legge 164/2014 e le eventuali economie provenienti dal nuovo Sistema Pubblico di Connettività. I risultati attesi sono lo switch off della Pubblica Amministrazione, insieme alla riqualificazione della domanda pubblica e lo sviluppo dell offerta. La Strategia è sinergica al Piano per la banda ultralarga di cui rappresenta la parte relativa a offerta/domanda e si basa sul alcuni asset quali: approccio architetturale basato su logiche aperte, standard, interoperabilità e architetture flessibili, user-centered; trasparenza e condivisione dei dati pubblici; nuovi modelli di partnership pubblico/privato; progressiva adozione di modelli cloud; innalzamento dei livelli di affidabilità e sicurezza; sviluppo delle competenze digitali di imprese e cittadini. Le azioni infrastrutturali cross che sono previste riguardano la realizzazione di: Servizio Pubblico d Identità Digitale (SPID) 9 attraverso il quale ogni cittadino con la propria identità digitale accede, in modo sicuro e protetto, a tutte le informazioni che lo riguardano e a tutti i servizi digitali, con la possibilità di ricevere avvisi e notifiche di scadenze e di effettuare e ricevere pagamenti; digital security per la Pubblica Amministrazione per tutelare la privacy, l integrità e la continuità dei servizi; centralizzazione e programmazione della spesa/investimenti, reingegnerizzazione e virtualizzazione dei servizi in logica cloud con conseguente progressiva razionalizzazione dei data center pubblici; Sistema Pubblico di Connettività, che comprende linee guida, regole tecniche e infrastrutture per garantire la connettività e l interoperabilità Wi-Fi negli uffici pubblici e nelle scuole/ospedali. Strategia nazionale per la banda ultralarga, con la massimizzazione della copertura a 100 mbps e la garanzia di almeno 30 mbps nelle aree più marginali. Oltre alle infrastrutture, è prevista la realizzazione di piattaforme abilitanti per i servizi, in particolare: Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR); processo civile telematico; sistema pagamenti per la Pubblica Amministrazione; open e big data; 9 Il primo provvedimento di attuazione di SPID è il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 24 ottobre 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 285 del 9 dicembre 2014, recante "Definizione delle caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale di cittadini e imprese (SPID), nonché dei tempi e delle modalità di adozione del sistema SPID da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese". Cfr: 11

46 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 46 di 401 sanità elettronica. Creato il contesto con le infrastrutture e architetture trasversali e le piattaforme abilitanti, saranno attuati tre programmi di accelerazione, che rappresentano un fattore chiave per il raggiungimento di benefici socioeconomici e la diffusione della cultura digitale: Italia Login: si propone di innovare il rapporto con la Pubblica Amministrazione migliorando l accesso ai servizi pubblici, offrendo una piattaforma unica, usabile e accessibile in un ottica user-centered. La piattaforma è pensata come una struttura aperta dove tutti i soggetti della Pubblica Amministrazione contribuiscono per i propri servizi di competenza; Smart cities and communities: promuove la trasformazione delle città e dei territori e il loro uso sostenibile ed innovativo da parte di cittadini e imprese. Lo sviluppo sostenibile delle città è perseguito attraverso l adozione di tecnologie innovative, efficienti e user friendly, realizzate in partnership pubblico-privato; Competenze digitali: ha lo scopo di sviluppare la cultura digitale fra cittadini, la competitività delle imprese e un contesto favorevole alla nascita e allo sviluppo di nuove imprese innovative e giovani talenti. L alfabetizzazione e gli e-skills sono indispensabili per superare il divario tra la domanda e l offerta di competenze e per promuovere la cultura digitale. Il terzo documento strategico nazionale è l Agenda Nazionale per la Semplificazione , approvata dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, il 1 dicembre 2014, allo scopo di effettuare una sostanziale semplificazione amministrativa per innalzare la competitività dell intero Paese, recuperando i ritardi accumulati e migliorare, al contempo, la qualità della vita delle persone. Mediante l Agenda per la semplificazione il Governo, le Regioni, i Comuni, le Province e le Città Metropolitane assumono un comune impegno per assicurare l effettiva realizzazione degli obiettivi individuati in cinque settori strategici di intervento: cittadinanza digitale; welfare e salute; fisco; edilizia e impresa. Queste cinque aree rappresentano gli ambiti fondamentali della vita quotidiana di un cittadino e di un impresa nei quali l Agenda si propone di utilizzare tutti gli strumenti disponibili - innovazione tecnologica, amministrativa, organizzativa. Per ciascuna area sono individuate azioni, responsabilità, scadenze e risultati attesi. L Agenda adotta, infatti, una logica di risultato: il successo degli interventi non sarà valutato sul numero delle norme introdotte o eliminate, ma sull effettiva riduzione dei costi e dei tempi. Viene, inoltre, garantito il controllo dei risultati che saranno resi accessibili online, assicurando il coinvolgimento costante di cittadini e imprese nella verifica dell attuazione. Tutte le azioni previste saranno accompagnate da un attività di misurazione dei tempi e degli oneri sopportati da cittadini e imprese. Particolare attenzione sarà riservata alla percezione dei risultati, che sarà verificata attraverso rilevazioni di carattere quantitativo (indagini campionarie) e qualitativo (interviste, focus group). Il Consiglio dei Ministri e la Conferenza unificata verificheranno e aggiorneranno periodicamente l Agenda. Di seguito gli interventi e i tempi previsti per ciascuna area. 10 L Agenda è prevista dall articolo 24 del Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 agosto 2014, n. 114, recante Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l efficienza degli uffici giudiziari. 12

47 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 47 di Cittadinanza digitale Obiettivo: assicurare l erogazione online di un numero crescente di servizi e l accesso alle comunicazioni di interesse dei singoli cittadini e imprese direttamente via internet, con tablet o smartphone. Settore chiave 2015 I II III IV 2016 I II III IV 2017 I II III IV 1 La cittadinanza digitale 1.1 Diffusione del sistema pubblico di identità digitale (SPID) 1.2 Completamento dell Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) 1.3 Informatizzazione del processo civile e penale 1.4 Informatizzazione del processo amministrativo 1.5 Diffusione dei pagamenti elettronici 1.6 Tempi medi dei pagamenti e dati di bilancio online 1.7 Messa a regime della marca da bollo digitale 1.8 Come fare per x x x x x x x x x x x x x x x Fonte: Agenda Nazionale per la Semplificazione Welfare e salute Obiettivo: semplificare gli adempimenti per le persone con disabilità; assicurare a tutti i cittadini la prenotazione delle prestazioni sanitarie per via telematica o per telefono e l accesso ai referti online o in farmacia. In questo modo si eliminano file inutili e si riducono costi e perdite di tempo per milioni di italiani. Settore chiave 2015 I II III IV 2016 I II III IV 2017 I II III IV 2 Il welfare e la salute 2.1 Ridurre i tempi per il riconoscimento dell invalidità / disabilità 2.2 Eliminare le duplicazioni nella richiesta di certificazioni sanitarie per l accesso ai benefici per le persone con disabilità 2.3 Accesso multicanale alle prenotazioni sanitarie e accesso online ai referti sanitari x x x x Fonte: Agenda Nazionale per la Semplificazione Fisco Obiettivo: ridurre i tempi e i costi amministrativi derivanti dagli adempimenti fiscali, a partire dall attuazione della dichiarazione precompilata e delle altre misure di semplificazione recentemente approvate. 13

48 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 48 di 401 Settore chiave Il fisco I II III IV 2016 I II III IV 2017 I II III IV 3.1 Un unica tassa sulla casa 3.2 Messa a regime sulla dichiarazione dei redditi precompilata per lavoratori dipendenti e pensionati 3.3 Completamento della dichiarazione dei redditi precompilata con i dati relativi alle spese sanitarie 3.4 Presentazione telematica della dichiarazione di successione e delle domande di voltura catastale 3.5 Semplificazione e razionalizzazione delle comunicazioni tra fisco e contribuenti; riduzione e riorganizzazione degli adempimenti 3.6 Il controllo fiscale incontra il contribuente 3.7 Verifica delle misure di semplificazione già adottate e progressiva estensione di ulteriori misure all intera organizzazione 3.8 Catalogazione e schematizzazione delle delibere comunali 3.9 Evoluzione delle procedure di aggiornamento delle banche dati catastali tramite canale telematico 4. Edilizia x x x x x x x x x x x x x x x Fonte: Agenda Nazionale per la Semplificazione Obiettivo: ridurre costi e tempi delle procedure edilizie, attraverso azioni quali ad esempio quelle tese ad assicurare l operatività degli sportelli per l edilizia e verificare e promuovere l attuazione delle misure di semplificazione già adottate. Settore chiave 2015 I II III IV 2016 I II III IV 2017 I II III IV 4.L Edilizia 4.1 Modelli unici semplificati ed istruzioni x x x x x x standardizzate 4.2 operatività dello sportello unico per l edilizia per ridurre i tempi e gli x x adempimenti 4.3 Semplificazione dell autorizzazione x x paesaggistica per gli interventi di lieve entità 4.4 Verifica delle misure già adottate in x x edilizia e semplificazione delle procedure preliminari 4.5 pianificazione dello sviluppo delle x procedure edilizie online 4.6 Regolamento edilizio unico x x Fonte: Agenda Nazionale per la Semplificazione

49 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 49 di Impresa Obiettivo: ridurre costi e tempi dell avvio e dell esercizio dell attività di impresa attraverso numerose azioni quali ad esempio l affiancamento degli operatori nella gestione delle procedure complesse, la verifica dell operatività degli sportelli unici per le attività produttive e delle procedure ambientali, il taglio dei tempi delle conferenze di servizi. Settore chiave 2015 I II III IV 2016 I II III IV 2017 I II III IV 5 L impresa 5.1 Modulistica SUAP semplificata e standardizzata e linee guida per semplificare le imprese 5.2 Azioni per accelerare la gestione delle procedure complesse 5.3 SUAP operativi per ridurre tempi e x adempimenti 5.4 Ricognizione dei procedimenti x x x x x 5.5 Semplificazione delle procedure x x preliminari all avvio delle attività d impresa 5.6 Tagliare i tempi delle procedure e x sbloccare le conferenze di servizi 5.7 Operatività dell autorizzazione unica x x x ambientale (AUA) e modello unico semplificato 5.8 Modulistica standardizzata per gli x x x adempimenti ambientali 5.9 Verifica di assoggettabilità alla VIA x x x 5.10 Semplificazione e coordinamento dei controlli sulle imprese 5.11 Azioni mirate in materia di sanità veterinaria e sicurezza degli alimenti tramite la digitalizzazione x x x x Fonte: Agenda Nazionale per la Semplificazione x 2.3 Il ruolo delle Regioni Le Regioni rappresentano un livello di governance fondamentale per la programmazione e l attuazione degli obiettivi delle agende digitali europea e nazionale, agendo in ottica di complementarità e sussidiarietà tra il livello nazionale e quello locale e mettendo in campo azioni di collaborazione interregionale. 15

50 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 50 di 401 I contributi delle Regioni sull Agenda Digitale sono stati avanzati al livello nazionale sin dal , mediante il coordinamento del Centro Interregionale per i Sistemi Informatici, Geografici e Statistici (CISIS), l organo tecnico delle Regioni che ha un ruolo di rilievo sulle tematiche digitali. Il documento più recente si intitola Agire le agende digitali per la crescita, nella programmazione approvato dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome il 5 agosto 2014, che fa seguito al Contributo delle Regioni per un'agenda Digitale a servizio della crescita del Paese 12 - sottolinea come l'agenda Digitale non debba essere interpretata come documento programmatico di settore, né come un documento di indirizzo, ma si configuri piuttosto come un vera e propria leva di cambiamento strutturale in grado, di portare a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva del Paese, in linea con la strategia Europa In questo quadro, strumenti strategici e operativi essenziali sono costituiti proprio dalle agende digitali regionali, che devono inserirsi in una governance multilivello coordinata, che definisca un efficacia massima delle azioni intraprese. Considerando le possibilità d azione sul lato delle Pubbliche Amministrazioni e quelle per la Crescita digitale, le principali priorità si possono sintetizzare come segue: ICT come fattore abilitante ICT come politica settoriale Pubbliche Amministrazioni Amministrazione aperta Comunità intelligenti e-leadership nelle PA Amministrazione digitale (Jcined-up pubblic services & swich-off pubblic e-services) Capacity building nelle PA per programmi&progetti ICT Crescita digitale Mercato digitale Innovazione sociale e-leadership nelle imprese ICT come ket nella ricerca e innovazione (specializzazione intelligente) Sostegno alle imprese nel settore ICT Competenze digitali ICT come infrastrutture Data center e cloud SPC e Sicurezza CERT-PA Banda larga ed ultralarga Fonte: Agire le agende digitali per la crescita, nella programmazione Le Regioni, quindi, individuano e propongono in base a tali priorità - in particolare in raccordo con le azioni leader nazionali su fatturazione elettronica, ANPR, SPID e con le azioni dell Agenda Urbana e delle Aree interne per la realizzazione di una smart society 1.0 come rete di comunità intelligenti - quattro azioni leader abilitanti per tutti gli interventi della programmazione : 11 Il primo documento Agenda Digitale: il contributo delle Regioni e Province Autonome, approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome il 6 giugno 2012, identificava come priorità di intervento dalle Regioni le seguenti aree: interoperabilità e cooperazione applicativa; Carta Nazionale Servizi e identità digitale online; Circolarità anagrafica e revisione normativa del regolamento INA (Indice Nazionale delle Anagrafi) e SAIA (Sistema di Accesso e di Interscambio Anagrafico); amministrazione digitale senza carta; geo-referenziazione (infrastruttura dati territoriali o catasto del territorio); sanità elettronica; open data; riuso informatico. 12 Con il documento Contributo delle Regioni per un Agenda Digitale a servizio della crescita del Paese approvato dalla Conferenza delle Regioni il 24/07/2013, le Regioni affermano una visione dell Agenda Digitale orientata alla fase di esecuzione. Nel documento, le Regioni chiedono che gli vengano riconosciute con chiarezza le seguenti missioni: Infrastrutturazione digitale (reti a larga banda e ultralarga, data center, infrastruttura dati, razionalizzazione e consolidamento); Cittadinanza digitale (per una vera amministrazione digitale senza carta, digital by default e open data by default ); Competenze digitali e inclusione digitale (e-skills/e-inclusion); Crescita digitale (sviluppo dell economia della conoscenza); Intelligenza diffusa nelle città e aree interne (processi smart cities and communities); Salute digitale (in particolare il Fascicolo Sanitario Elettronico). 16

51 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 51 di 401 1) Community cloud & cybersecurity. Vision: Dare al cittadino servizi pubblici digitali sicuri ed efficaci, basati sullo sfruttamento pieno del paradigma cloud, con servizi infrastrutturali (identità, interoperabilità, ecc.) gestiti a livello regionale al massimo livello di sicurezza dell informazione e nell ottica dell economia di scala e di scopo, abilitando al tempo stesso la concorrenza tra i privati nello sviluppare servizi applicativi in cloud in un ecosistema digitale che sia driver della crescita con il digitale anche del settore privato non-ict. 2) Centri interregionali sulle competenze digitali. Vision: Realizzare un sistema interregionale di centri di competenza digitale, ricercando la specializzazione di gruppi di regioni su singole tematiche in modo da avere personale pubblico in grado di fornire supporto a tutte le Amministrazioni territoriali e centrali. Avere nelle Pubbliche Amministrazioni capacità organizzative stabili per la gestione di programmi e progetti (programme & project management) e strutturare funzioni associate per gli uffici ICT dei comuni e reti scolastiche per la gestione associata dell innovazione didattica e digitale. 3) Una Pubblica Amministrazione con servizi digitali che superino la logica dei procedimenti. Vision: Rendere noti e riorganizzare i servizi delle Pubbliche Amministrazioni per erogarli attraverso un ecosistema di servizi digitali sviluppati in collaborazione tra pubblico e privato, con le amministrazioni che lavorano senza carta (digital by default) e scambiando dati e non documenti superando quindi la logica dei procedimenti a favore di quella centrata sui servizi multicanale. Avere, cioè, nelle Pubbliche Amministrazioni le capacità organizzative stabili per valorizzare il patrimonio informativo pubblico liberandone le possibilità di sfruttamento per la crescita economica, sia come dati aperti (open data) che come servizi avanzati in sussidiarietà (ad esempio le Pubbliche Amministrazioni espongono i servizi e i privati fanno i portali per fruirne). 4) Fascicolo digitale del cittadino. Vision: Dare al cittadino accesso unitario a tutte le informazioni che lo riguardano, ovvero i suoi dati, che sono in possesso delle Pubbliche Amministrazioni e dare al cittadino la possibilità di condividere tali dati con servizi pubblici e privati quando serve. Le quattro azioni prevedono come risultato, da qui al , anche l erogazione di servizi fruibili dal cittadino su tutto il territorio nazionale, attraverso una declinazione delle azioni stesse su ogni singolo territorio regionale, ma anche in collaborazione con il livello nazionale e locale. La dimensione della collaborazione sul piano interregionale, in particolare, è considerata essenziale per rendere sostenibile la loro realizzazione e il loro completo dispiegamento sui territori. Infatti, la collaborazione interregionale garantisce: complementarietà delle strategie regionali e nazionali all interno di un sistema di condivisione continua e, quindi, una governance stabile; 17

52 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 52 di 401 specializzazione e integrazione delle iniziative dei vari territori per arrivare a produrre effetti davvero strutturali e moltiplicare, tramite il digitale, gli effetti delle azioni più disparate in tutti gli OT della programmazione ; interventi significativi sulle competenze digitali manageriali (e-leadership) e per la capacitazione nella gestione di programmi e progetti legati all ICT (portfolio, programme & project management) 13. CONFRONTO TRA LE STRATEGIE NAZIONALE ED EUROPEA E LE PRIORITA DELLE REGIONI PILASTRI NELL AGENDA DIGITALE EUROPEA PRIORITA NEL QUADRO STRATEGICO ITALIANO PER UN AGENDA DIGITALE MISSIONI DELLE REGIONI NEL CONTRIBUTO DELLE REGIONI PER UN AGENDA DIGITALE A SERVIZIO DELLA CRESCITA DEL PAESE AZIONI LEADER DELLE REGIONI I Aumentare l accesso a internet veloce e superveloce per i cittadini europei II Migliorare la definizione e l interoperabilità delle norme in ambito ICT III- Migliorare il tasso di fiducia e la sicurezza IV Fornire a tutti i cittadini europei competenze digitali e servizi online accessibili V Incrementare la ricerca di punta e l innovazione nell ICT VI Un nuovo mercato unico per sfruttare i benefici apportati dall era digitale VII Sfruttare il potenziale dell ICT a vantaggio della società Infrastrutture in banda larga ed ultralarga Infrastrutture data center e cloud Sistema pubblico di connettività Sicurezza delle reti e dell informazione Identità digitale Amministrazione digitale (pubblic e-services) Trasformazioni organizzative per servizi integrati ed interoperabili (joined-up service) e capacity building per le ICT Valorizzazione patrimonio informativo pubblico, diffusione open data ed impiego dei big data nel pubblico Competenze digitali (digital skills) ed inclusione digitale (einclusion) Ricerca & Innovazione nell ICT ICT come Key Enabling Technologies (KETs) Living Labs Big data Scoperta imprenditoriale Mercato digitale Web start-up e-commerce e-business Voucher ICT Imprese Amministrazione aperta e capacity building Coprogettazione di servizi centrati sugli utenti (user centered design) Comunità Intelligenti Digitale per la scuola Digitale per la cultura ed il turismo (digitization of cultural heritage) I. infrastrutturazione digitale (banda larga e NGN, data center e cloud) II. Cittadinanza digitale III. Competenze ed inclusione digitale IV. Crescita digitale, economia della conoscenza e della creatività, startup, ricerca&innovazione V. Intelligenza diffusa nelle città ed aree interne (smart cities and communities, social innovations, infomobilità); Agenda urbana; CLLD (communityled local development) Community cloud & cybersecurity Centri interregionali competenze digitali Servizi digitali che superino la logica dei procedimenti Fonte: Rapporto sull Innovazione nell Italia delle regioni (RIIR) 13 CISIS-Osservatorio , Rapporto sull Innovazione nell Italia delle regioni (RIIR),

53 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 53 di 401 Un altro fondamentale tassello del posizionamento delle Regioni sui temi del digitale è costituito dall istituzione della Commissione Speciale Agenda Digitale, effettuata dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome in data 18 marzo 2015, presso il CINSEDO (Centro Interregionale Studi e Documentazione). La Commissione, composta dai Presidenti delle Regioni o loro delegati (Assessori regionali), è attualmente presieduta dalla Regione Friuli Venezia Giulia e si avvale di un coordinamento tecnico effettuato dalla Regione Emilia Romagna, un supporto tecnico-operativo in capo al CISIS e una segreteria esercitata dal CINSEDO. La Commissione nasce dall esigenza di costituire un interfaccia politica forte e unitaria per il confronto con il Governo e con tutti gli attori che si occupano di Agenda Digitale nel Paese, superando l attuale frammentazione nell approccio che finora ha contraddistinto l azione regionale su tali tematiche e garantendo alle Regioni di esprimere una posizione unitaria anche e soprattutto nei confronti del Governo nazionale e delle Autonomie Locali. A livello operativo, è da menzionare l individuazione di strumenti utili ad attuare gli obiettivi delle strategie digitali, mediante una forte collaborazione interregionale che attivi percorsi di condivisione e coprogettazione di soluzioni e servizi e di riuso di buone pratiche e permetta di creare delle comunità di pratica. In particolare, le Regioni Umbria, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Lazio e l AgID hanno sottoscritto il 23 marzo 2015, per una durata di tre anni, un Protocollo d intesa per l attuazione in comune dell Agenda Digitale. Più in dettaglio, il Protocollo ha come finalità la collaborazione tra i sottoscrittori per: a) attuare iniziative dell Agenda Digitale nell ambito della programmazione con un percorso collaborativo che definisca tra le parti impegni condivisi per realizzare azioni interregionali di sistema, individuare e sviluppare soluzioni e prassi comuni, monitorare i risultati ottenuti per la crescita digitale; b) promuovere la diffusione della cultura e delle competenze digitali nei territori regionali in un quadro che massimizzi i risultati e permetta di creare comunità di pratica sostenibili e di livello interregionale, con particolare attenzione al tema delle competenze manageriali legate al digitale sia in ambito pubblico che privato (cosiddetta e-leadership ); c) sviluppare il ruolo delle Regioni nell ambito del cloud computing superando la logica obsoleta del riuso classico, in particolare il ruolo delle Regioni come Cloud Service Broker (CSB) per facilitare l erogazione e l integrazione dei servizi digitali nei propri territori, in raccordo con un quadro certo e condiviso a livello interregionale, nazionale ed europeo, per realizzare un ecosistema digitale aperto allo sviluppo di servizi da parte dei soggetti privati in concorrenza a partire da implementazioni di riferimento (reference implementation) rilasciate come FLOSS (software liberamente riusabile); d) favorire con il digitale l apertura (openness): open data (dati aperti), open source (codice aperto), open access (ricerca aperta) e open government (amministrazione aperta, semplificazione e trasparenza, partecipazione e collaborazione civica). L attuazione del Protocollo sarà avviata dai seguenti ambiti di intervento da approfondire congiuntamente: a) quadro evolutivo per il cloud computing, da definire partendo da quanto previsto nel Sistema Pubblico di Connettività (SPC) e cercando di integrare alcuni elementi del framework del progetto OCP e del progetto E015 sfruttando i rispettivi data center regionali pubblici e vada ad incrementare la sicurezza dell informazione e la facilità di attivazione di servizi digitali da parte delle varie articolazioni delle Amministrazioni Regionali allargate e degli Enti Locali; 19

54 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 54 di 401 b) community interregionale: individuare metodologie comuni per la condivisione di competenze, prassi, processi, soluzioni, modelli organizzativi, bandi, standard di interoperabilità, a partire da una piattaforma unitaria per la condivisione del codice sorgente (repository e version control) delle soluzioni sviluppate o aggiornate nell ambito del suddetto protocollo, e per la collaborazione a distanza (ad esempio wiki e social media) delle comunità di pratica; c) competenze digitali libere: individuare una piattaforma unitaria per l e-learning, lo scambio di prassi e materiali didattici che siano rilasciati liberamente sotto licenza CC-BY, quale base di collaborazione tra centri interregionali per le competenze digitali e tra le rispettive reti di punti/luoghi di accesso assistito a Internet e dalle tecnologie; d) sfruttamento congiunto di infrastrutture digitali, quali reti pubbliche e data center pubblici regionali (nonché altri asset disponibili a livello regionale) ricercando l integrazione dei relativi progetti e/o servizi erogati al fine di massimizzare i risultati finali e i loro benefici, a partire dal tema della continuità operativa e del disaster recovery anche valutando l interconnessione delle rispettive reti in fibra; e) dati di qualità: valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, realizzazione di banche dati interoperabili tramite implementazione dei linked data a livello interregionale, diffusione dei dati aperti (open data) sia in ambito pubblico che privato; f) servizi digitali pubblici centrati sull utente, a partire dal Fascicolo Sanitario Elettronico utilizzato anche come Fascicolo del Cittadino, i servizi telematici per l accettazione delle istanze in ambito SUAP/SUE/ecc., il ripensamento dei servizi dei Centri per l Impiego, gli hub di fatturazione elettronica, i pagamenti elettronici, i centri/poli regionali di conservazione. Il Protocollo, che ha la durata di tre anni ed è aperto ad altre adesioni, è attualmente in corso di attuazione, nell ambito di specifiche azioni individuate. 2.4 I riferimenti programmatici e normativi della Regione Lazio L Agenda Digitale della Regione Lazio - Piano per lo sviluppo del Lazio Digitale sviluppa e sostituisce il Programma Strategico Triennale (PST) , previsto dalla Convenzione per la realizzazione, organizzazione e gestione del Sistema Informativo Regionale 15 stipulata fra la Regione Lazio e la società inhouse Lait S.p.A. 16, ampliandone l orizzonte temporale all attuale fase di programmazione europea che terminerà nel La strategia dell Agenda Digitale regionale è inoltre coerente con il documento Linee d indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo , in cui si riporta: L Agenda digitale del Lazio sarà il quadro di riferimento unitario delle molteplici azioni per l innovazione che è necessario avviare. All Agenda sarà affidato il duplice compito di stabilire la logica generale di intervento concentrazione degli sforzi finanziari, contenimento della spesa, interoperabilità degli strumenti e di costituire uno stabile punto 14 DGR n. 360 del 5 novembre 2013, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, n Supplemento n. 15 del 12 novembre Reg. Cron del 12/02/ Lait S.p.A. è stata istituita con L.R. n.20 del 03/08/2001 allo scopo di progettare, realizzare, organizzare e gestire il Sistema Informativo Regionale. 17 Approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 2, del 10 aprile

55 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 55 di 401 di riferimento per gli enti locali, le parti sociali e le comunità. Il percorso di definizione e attuazione dell Agenda Digitale passa per due grandi temi: (a) la costruzione delle infrastrutture materiali e immateriali per il digitale di interesse pubblico, senza le quali non sarà possibile sostenere l innovazione; (b) lo sviluppo di nuovi servizi telematici, capaci di soddisfare bisogni primari e quotidiani delle comunità e dei territori. L Agenda Digitale regionale è inoltre parte della Smart Specialisation Strategy (S3) Regione Lazio 18, che la pone come leva essenziale dell ecosistema regionale dell innovazione. Nel Programma Operativo Regione Lazio Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) : l'agenda Digitale del Lazio, in corso di adozione, intraprende un percorso di infrastrutturazione digitale di portata unica nella storia regionale e getta le basi per un cambiamento epocale nei modi e nelle forme di essere PA, cittadini ed imprese; una serie di strumenti diretti ed indiretti completano, con funzione di facilitatori, tale processo, con l obiettivo di modernizzare la PA e migliorare la trasparenza nell azione pubblica. Una delle priorità di investimento individuate è proprio l Asse prioritario 2 Lazio digitale, che (Obiettivo Tematico 2 OT2) destina 154,3 milioni di euro a valere sul FESR e 40,6 milioni sul FEASR (per un valore percentuale sul totale delle risorse pari al 16,9%) sulle seguenti azioni: Investimenti per la digitalizzazione del SUAP e dei rapporti tra Pubblica Amministrazione e imprese, Piano per la Banda Ultralarga (BUL) della Regione Lazio, Consolidamento e razionalizzazione dei data center regionali. Nel Programma Operativo Fondo Sociale Europeo (FSE) Lazio uno dei quattro pilastri prioritari, Crescita del capitale umano, cita l Agenda Digitale per garantire il diritto all istruzione e alla formazione durante tutto l arco della vita e si propone di perseguire l innalzamento delle competenze e del livello di qualificazione della popolazione, anche attraverso l investimento nell inclusione digitale, nelle competenze digitali e nelle relative competenze imprenditoriali al fine di favorire il miglioramento nell accesso, nell uso e nella qualità delle tecnologie d informazione e di comunicazione (ICT). Il Programma di Sviluppo Rurale Regione Lazio FEASR - Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale prevede di destinare 40 milioni di euro per la banda ultralarga nelle aree rurali del Lazio. 18 Approvata con la Deliberazione Giunta Regionale n. 478, del 17 luglio I documenti programmatici citati sono disponibili online all indirizzo: 21

56 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 56 di Il contesto regionale di riferimento 3.1 Il sistema produttivo e lo stato occupazionale Nel Lazio sono presenti oltre imprese 20, pari al 10% del totale nazionale. Di queste, il 95% impiega meno di 10 addetti e il 65% è costituita da un solo addetto. Le attività svolte si concentrano per poco meno del 30% ( imprese) nei rami del commercio, il 16% (pari a unità) nel comparto delle costruzioni, l 8% nel settore primario e nella pesca ( imprese), il 7% nel settore manifatturiero ed estrattivo ( imprese, tra cui spiccano per numero le attività di fabbricazione di prodotti in metallo, del comparto alimentare e quello tessile e per dimensione media le imprese del comparto chimico-farmaceutico e della meccanica), lo 0,3% nella fornitura e produzione di energia elettrica e acqua e nella gestione dei rifiuti; infine, il 39% delle imprese ( unità) è occupato in attività terziarie extra-commercio. La densità imprenditoriale è pari all 11,1% - per centro abitanti -, leggermente superiore al dato nazionale (10,2%) e pressoché in linea con quello delle regioni centrali (11,2%); il tasso di natalità imprenditoriale è del 7,13% (tra le regioni centrali è del 7%) e quello di mortalità è del 5,71% (6,4% nelle regioni centrali) 21. Il Lazio contribuisce all economia italiana per oltre l 11% del Prodotto Interno Lordo nazionale 22 e rappresenta una delle maggiori venti economie regionali dell Unione Europea, generando l 1,3% dell intero prodotto continentale 23. In termini di esportazioni, il Lazio presenta una situazione di relativa debolezza rispetto alle regioni italiane più competitive, contribuendo solo in misura del 4,6% al totale dell export nazionale 24, nonostante un trend di crescita, in controtendenza con l andamento economico generale. Nel dettaglio, tra il 2007 e il 2014, il valore delle merci prodotte dalle imprese laziali e dirette verso l estero è cresciuto del 36%, passando da 13,5 a 18,3 miliardi di euro 25 : si tratta di un incremento nettamente superiore sia a quello nazionale che a quello di altre regioni come la Lombardia, il Veneto o l Emilia Romagna. Analizzando il dettaglio delle merci esportate, il Lazio presenta una forte specializzazione in particolare nel comparto del chimico-farmaceutico e, a seguire, nella produzione di computer ed apparecchi elettronici e di precisione e nei mezzi di trasporto 26. Le due crisi economico-finanziarie nazionali e internazionali, la prima verificatasi nel 2007 e la seconda ancora in corso, si sono tradotte sulla struttura produttiva regionale - tra il 2008 e il in una contrazione del PIL del 6,5% in termini reali 27. Anche la domanda interna ha subito una forte contrazione, in particolare la spesa per consumi delle famiglie. Considerando gli andamenti congiunturali, comunque, è possibile stimare una lieve ripresa del valore aggiunto regionale per i prossimi anni, che dovrebbe oscillare, nel 2016 e 2017, fra l 1,1 e l,2% 28. Le stime di crescita per l economia regionale si differenziano notevolmente a livello settoriale, prevedendo un ulteriore accentuazione della polarizzazione verso il settore terziario. 20 Unioncamere, Indagine Movimprese, Unioncamere, Atlante della competitività, dicembre I.Stat, Conti e aggregati economici territoriali, Eurostat, Regional Statistics, Istat, Importazioni ed esportazioni per paese e merce Ateco 2007, Istat, Esportazioni per trimestre e anno: valori regionali (in milioni di euro), Istat-Coewb, I.Stat, Conti nazionali, Regione Lazio, Documento di Economia e Finanza Regionale Anni Deliberazione del Consiglio Regionale del 23 dicembre 2014, n

57 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 57 di 401 La Strategia di Specializzazione della Regione Lazio 29 ha individuato sette Aree di Specializzazione, ossia aree dove la regione mostra un vantaggio competitivo e un potenziale di crescita e innovazione, e sulle quali l Amministrazione Regionale intende puntare indirizzando le risorse della nuova programmazione europea. Le sette aree individuate sono: Aerospazio (settore dove il Lazio ha un riconosciuto vantaggio competitivo europeo e globale 30 ), Scienze della Vita (settore industrialmente competitivo nel comparto farmaceutico e biomedicale 31, strategicamente rilevante sia in termini di creazione del valore aggiunto, sia nella ritrovata capacità esportativa della regione), Beni culturali e tecnologie della cultura, Industrie creative digitali, Agrifood, Green Economy, Sicurezza (che, nell amplissima accezione che ne dà la Commissione Europea, interessa molteplici ambiti: trasporti, energia, controllo dei confini, sicurezza informatica, agroalimentare, salute, tutela del patrimonio artistico e culturale, smart cities, ecc.). Tre delle aree di specializzazione individuate, peraltro, sono state già valorizzate, dall Amministrazione Regionale, dalla costituzione di altrettanti Distretti Tecnologici (DT) 32 : al fine di affermare il Lazio come un area di eccellenza a livello internazionale nei settori dell aerospazio, delle bioscienze e delle nuove tecnologie applicate ai beni e alle attività culturali, la Regione Lazio, attraverso un Intesa Istituzionale di Programma e la sottoscrizione di successivi Accordi di Programma Quadro (APQ) con il MISE e il MIUR, ha costituito, con il supporto operativo della Filas, il Distretto Tecnologico Aerospaziale del Lazio (DTA), il Distretto Tecnologico delle Bioscienze del Lazio (DTB) e il Distretto tecnologico per i Beni e le Attività culturali del Lazio (DTC). Con riferimento all occupazione, nella Regione Lazio si è assistito tra le due crisi sistemiche sopra menzionate, quindi a partire da 2007, a una contrazione pari al 13% (per un totale di unità di lavoro in meno) nel settore primario, un arretramento occupazionale del 3,9% nel settore industriale ( unità in meno), un pesante calo nei servizi (circa unità in meno per un decremento dell 1,9% nel quadriennio). Il tasso di occupazione si posiziona nel 2013 al 57%, con una contrazione di 3 punti percentuali dal , mentre il tasso di disoccupazione è aumentato di quasi 5 punti dal 2008, attestandosi al 12,3%, con un impatto particolarmente negativo sull occupazione giovanile. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) nel Lazio ha raggiunto il 45,9% (era pari al 24,9% nel 2007), valore superiore a quello medio nazionale (40%). Il peggioramento delle dinamiche occupazionali regionali, se da un lato ha portato a un incremento di giovani studenti in cerca di lavoro, ha dall altro alimentato la quota di coloro che non lavorano e non seguono in un percorso di istruzione o formazione (i cosiddetti NEET- Not in Employment, Education and Training), che, nel 2013, ha raggiunto nel Lazio il valore del 23,6%. A fronte di questo dato assumono maggiore rilievo le politiche pubbliche volte al mantenimento di un livello di competenze di base e tecnico-specialistiche finalizzate a garantire una corrispondente risposta alla domanda di lavoro. 29 Regione Lazio, Smart Specialisation Strategy (S3), luglio Il Lazio è l unica regione italiana in cui è presente l intera filiera aerospaziale. 31 Il Lazio è, fra l altro, sede di organismi di ricerca di importanza mondiale nel comparto. 32 I Distretti Tecnologici sono istituiti in Italia dal Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) in collaborazione con le Amministrazioni Regionali per rispondere all esigenza, prioritaria per lo sviluppo economico del Paese, di rafforzare le capacità esistenti del sistema produttivo e della conoscenza e superare i limiti strutturali alla creazione di innovazione tramite la realizzazione di eco-sistemi per l innovazione. I DT rappresentano quindi aggregazioni territoriali a scala regionale per l interazione tra imprese, Università e Istituzioni di ricerca e interpretano l indicazione dell Unione Europea per la creazione di cluster di ricerca tecnologica. 33 DPS-Istat, Indicatori territoriali per le politiche di sviluppo,

58 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 58 di Innovazione, ricerca e sviluppo Nel Lazio si registra la più alta concentrazione in Italia, e tra le più significative in Europa, di Università e Centri di ricerca (sia pubblici che privati): si contano, nella regione, 12 Atenei universitari, 4 Centri di eccellenza universitari, 48 Enti e Istituti di ricerca, 218 Laboratori di ricerca, 2 Parchi Scientifici e Tecnologici e 3 Distretti Tecnologici 34. Il personale di ricerca nelle Università pubbliche è pari a unità, tra docenti e ricercatori, a cui si aggiungono circa altri ricercatori con forme di contratto diverse da quelle del personale di ruolo in organico. Un vero e proprio sistema della conoscenza, quindi, motore dell'innovazione e dello sviluppo, caratterizzato dalla presenza di numerosi attori. Fra gli organismi di ricerca di maggior rilevanza si citano il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), l ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo Sviluppo economico sostenibile), l ASI (Agenzia Spaziale Italiana), l ESA/ESRIN (European Space Research Institute), l INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), l INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), l ISS (Istituto Superiore di Sanità), l INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), il CRA-NUT (Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione - ex INRAN), oltre a molteplici centri di ricerca privati. Anche per la presenza così significativa di Università di eccellenza e centri di ricerca, con riferimento alla capacità di innovazione 35 il Lazio si attesta su valori superiori rispetto alla media nazionale. In termini di innovazione, il Regional Innovation Scoreboard del 2014 della Commissione Europea ha messo a confronto le regioni europee collocando gli Stati membri all interno di quattro gruppi di paesi: leader dell innovazione (Leader), Paesi che tengono il passo (Follower), innovatori moderati (Moderate), Paesi in ritardo (Modest). L Italia si colloca nel gruppo degli innovatori moderati; all interno del contesto nazionale, il Lazio è fra le cinque regioni (insieme al Piemonte, la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia, l Emilia Romagna) con il più alto livello di innovazione 36. I fattori determinanti del buon posizionamento del Lazio possono così sintetizzarsi: un elevata concentrazione di risorse umane qualificate, impegnate nella ricerca di base o applicata in organizzazioni sia pubbliche che private. Il dato è particolarmente alto nella Pubblica Amministrazione, dove, nel 2012, persone erano occupate in attività di ricerca e sviluppo 37, pari al 38% del totale nazionale. Inoltre, nel 2012 nel Lazio risultavano circa 5,9 addetti alla ricerca e sviluppo ogni mille abitanti (il dato medio nazionale è pari a 4 38 ); tale condizione è dovuta anche alla presenza, sul territorio regionale, di un sistema di dipartimenti universitari e centri di ricerca in grado di formare giovani con competenze tecnico-scientifiche avanzate; 34 Il sistema dei Parchi Scientifici e Tecnologici opera per accrescere la competitività del territorio attraverso l attivazione e la gestione di progetti di ricerca e sviluppo, di trasferimento di tecnologia e di sviluppo di affari. Essi favoriscono l incremento delle relazioni tra imprese, Università e Centri di ricerca, Amministrazioni Pubbliche e Istituti di Credito. Ciascun Parco si occupa di settori tematici specifici (ambiente, aerospazio, biotecnologie, telecomunicazioni, hi-tech, multimedialità, ecc.). 35 È un indicatore dato dalla somma della spesa pubblica privata e di quella pubblica (spesa totale) rispetto al PIL (DPS-Istat, Indicatori territoriali per le politiche di sviluppo, 2015). 36 Commissione Europea, Regional Innovation Scoreboard Il dato comprende il personale della Pubblica Amministrazione, delle Università e delle imprese pubbliche e private (DPS-Istat, Indicatori territoriali per le politiche di sviluppo, 2015). 38 L'indicatore si riferisce a ricercatori, tecnici e altro personale addetto alla ricerca e sviluppo della Pubblica Amministrazione, Università e imprese pubbliche e private; a partire dal 2002, sono inclusi anche gli addetti delle istituzioni private non profit, precedentemente non rilevati dall'indagine di riferimento. Il numero degli addetti è espresso in unità equivalenti tempo pieno (DPS- Istat, Indicatori territoriali per le politiche di sviluppo, 2015). 24

59 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 59 di 401 un elevata incidenza della spesa in ricerca e sviluppo sul PIL: 1,7%, dato superiore a quello nazionale, che è pari a 1,3%; la spesa pubblica rappresenta l 1,2% del PIL, valore doppio di quello italiano (0,6%); nel Lazio, inoltre, si concentra oltre il 40% della spesa intra muros della Pubblica Amministrazione per ricerca e sviluppo; un elevata percentuale di popolazione con istruzione terziaria superiore. Nel 2012, i laureati in discipline scientifiche e tecnologiche (in età 20-29) erano circa 18 ogni mille abitanti. La Lombardia ne conta 16,3, mentre il dato nazionale è di 13,2. Tuttavia, nonostante i fattori di successo sopra elencati collochino il Lazio nel confronto con le regioni italiane tra i territori leader dell innovazione, permangono alcune criticità: ridotta incidenza della spesa privata in ricerca e sviluppo, pari, nel 2012, allo 0,6% sul PIL regionale (il dato nazionale è dello 0,7%); ancora troppo bassa presenza di addetti alla ricerca e sviluppo delle imprese: nel 2012 erano (7% del totale nazionale); limitata capacità brevettuale: le richieste di brevetto presso l European Patent Office sono state nel 2011 pari a 24,3 brevetti registrati ogni milione di abitanti, mentre in Italia le richieste sono state 61,3 per milione di abitanti. Appare quindi ancora debole la capacità di matching tra le esigenze del tessuto produttivo e l offerta di ricerca e sviluppo da parte delle Università e dei Centri di ricerca e la capacità di networking tra gli stessi consumatori della ricerca (collaborazioni tra imprese). La ragione di questa mancanza di incontro tra domanda e offerta è ascrivibile a una serie di fattori: la disomogenea distribuzione dei processi di innovazione nel tessuto produttivo, concentrati nelle grandi imprese innovative export oriented e molto poco presenti fra le piccole e microimprese, caratterizzate da una bassa propensione all innovazione; una scarsa diffusione della cultura dell innovazione, anche digitale, e una percezione parziale della sua rilevanza competitiva, anche ai fini dello sviluppo internazionale delle imprese; il modello di innovazione privata locale l innovazione senza ricerca risulta essere poco ambiziosa rispetto agli standard delle imprese europee; la limitata disponibilità di risorse finanziarie private costituisce un impedimento alla crescita dimensionale e all investimento strutturale in ricerca ed innovazione; il sistema di attori coinvolti nella ricerca, sviluppo e innovazione è, inoltre, complessivamente frammentato e poco organizzato, impedendo concreti processi evolutivi. Il sistema produttivo laziale, per rimanere competitivo a livello internazionale, deve migliorare la sua capacità di adattarsi ai nuovi paradigmi tecnologici e colmare i gap - rispetto ai competitori internazionali - che riguardano la ricerca, l innovazione, lo sviluppo digitale, l efficientamento energetico e l impiego delle energie rinnovabili. Un ulteriore rilevante fattore di penalizzazione del sistema produttivo è rappresentato infine dalla eccessiva burocrazia e lentezza della macchina amministrativa, in relazione agli obblighi e adempimenti che le imprese hanno nei confronti della Pubblica Amministrazione. 25

60 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 60 di Istruzione e formazione Gli indicatori relativi all istruzione della popolazione residente nel Lazio rispecchiano sia le peculiarità della struttura produttiva e socio-economica regionale rispetto al resto d Italia, sia gli effetti della prolungata recessione sulla pianificazione delle misure pubbliche per l istruzione e la formazione, sulle aspettative di occupazione nel mercato del lavoro, sulle disponibilità finanziarie delle famiglie e delle imprese. Il 54% della popolazione del Lazio possiede un titolo di istruzione superiore, con un incidenza di oltre il 18% di laureati, dati superiori alle medie nazionali 39. Se il livello medio elevato dell istruzione si lega alla presenza di una domanda di lavoro nel terziario qualificato - soprattutto a Roma e interdipendente dal vasto aggregato di attività connesse alla Pubblica Amministrazione -, la minore incidenza di qualifiche professionali si deve al peso minoritario (rispetto alle altre regioni del Centro Nord) delle branche tradizionali della manifattura. Nel Lazio sono presenti sei Atenei pubblici: l Università degli Studi di Roma La Sapienza, primo ateneo d'europa per numero di studenti con oltre iscritti e 260 corsi di laurea; l Università degli Studi di Roma Tor Vergata, con oltre iscritti; l Università degli Studi di Roma Tre, con più di iscritti; l Università della Tuscia, che conta quasi iscritti; l Università di Cassino, con iscritti e, infine, l Università degli studi del Foro Italico, in cui vi sono più di iscritti. Nel complesso, gli atenei pubblici e privati del Lazio (al netto delle Università telematiche) contano circa iscritti, pari a oltre il 14% del totale degli iscritti nelle Università dell intero territorio italiano 40. I laureati negli Atenei del Lazio (a.a. 2012/2013) sono , circa il 14,6% del totale nazionale; in particolare i laureati di area scientifica sono raddoppiati nell ultimo decennio, arrivando a nell anno accademico Nel corso degli ultimi anni si è registrato un aumento della disoccupazione intellettuale: i laureati che lavorano a 3-4 anni dal conseguimento del titolo di studio sono passati dal 74,8% nel 2004 al 71,2 nel 2011, mentre la percentuale di laureati che lavorano in modo continuativo è diminuita, nello stesso periodo, addirittura di 10 punti. Questi dati, al netto delle cause congiunturali dell economia regionale e nazionale, impongono una riflessione da parte dei decisori pubblici per la programmazione di un offerta formativa maggiormente in linea con le esigenze delle imprese e il sostegno a un sistema dell istruzione che prepari i giovani alle professioni del futuro. Altri elementi di analisi riguardano le tendenze dell istruzione e formazione degli adulti e le dinamiche che collegano l istruzione e la formazione al mercato del lavoro. Il livello di istruzione degli adulti registra, nel medio periodo, un progressivo abbassamento, sia come conseguenza dei flussi migratori (popolazione meno istruita in ingresso nella regione) sia per effetto di un generale calo della partecipazione ad attività formative e di apprendimento dovuta, a sua volta, alla contrazione delle misure formative offerte (anche) dal sistema pubblico. Le difficoltà incontrate nell erogazione delle risorse europee aggiuntive del periodo (non solo nel contesto del Lazio) hanno influito su una generalizzata contrazione delle attività formative e di istruzione a supporto dell occupazione e della ri-occupazione. Tra le ragioni del calo delle attività formative a supporto dei non occupati, oltre all incremento dei flussi migratori e alla contrazione degli strumenti di sostegno, si deve considerare la progressiva dilatazione dell area della disoccupazione di lunga durata MIUR e Istat, MIUR, a.a. 2013/ La diminuzione delle prospettive di riposizionamento lavorativo, infatti, favorisce la rinuncia agli strumenti di formazione. 26

61 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 61 di 401 In funzione dell ottimizzazione dell impiego delle risorse finanziarie per le politiche di istruzione e formazione e per l occupazione sarà necessario concentrare gli interventi per favorire l incontro tra domanda ed offerta di competenze e il raggiungimento di obiettivi di tipo occupazionale e professionalizzante e sviluppare le conoscenze funzionali all esercizio di una cittadinanza attiva e all inclusione sociale. In relazione alla situazione degli istituti scolastici, è in crescita anche nel Lazio come nel resto delle regioni italiane, la richiesta di banda larga e ultralarga per la connessione a Internet e per l introduzione di nuovi dispositivi per la didattica; esigenze che hanno reso necessario un intervento normativo nazionale per definire obiettivi e modalità per la realizzazione di interventi digitali nelle scuole 42. Una recente indagine dell Osservatorio tecnologico del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca 43 offre una lettura della situazione nel Lazio sulle dotazioni multimediali per la didattica, la presenza di connettività, la dotazione di computer dedicati alle attività didattiche, la dematerializzazione amministrativa degli istituti. Il protocollo informatico, obbligatorio per le Pubbliche Amministrazioni dal 2004, è diffuso nel 75% delle istituzioni scolastiche statali del Lazio, dato leggermente inferiore a quello nazionale, dove la diffusione raggiunge il 78,3% delle istituzioni scolastiche statali; nel 32,6% delle scuole statali del Lazio è utilizzato un software per l archiviazione elettronica dei documenti, a fronte del 31,2% a livello nazionale. Nel 49,5% degli istituti laziali è presente il servizio di comunicazione online scuola famiglia, dato simile a quello nazionale (50,4%), mentre il registro elettronico, di recente introduzione, nelle scuole del Lazio ha una diffusione nettamente inferiore che nel complesso delle scuole statali italiane: rispettivamente 49,4% e 58,2%. Le dotazioni multimediali per la didattica sono in crescita su tutto il territorio nazionale. Il 77,7% dei laboratori delle scuole in Italia è connesso in rete cablata o wireless, dato leggermente superiore a quello riscontrato nel territorio laziale (76,2%). A livello nazionale, più del 56% dei laboratori delle istituzioni scolastiche è dotato di lavagna interattiva multimediale o proiettore interattivo; la dotazione delle scuole laziali è nettamente superiore, arrivando al 64,4% dei laboratori. Il numero di studenti per computer in Italia è mediamente pari a 7,8, in diminuzione rispetto al dato del 2012 (8,7 studenti per Pc), mentre nel Lazio la situazione è peggiore, con 10,2 studenti per pc. In particolare, nelle scuole secondarie di secondo grado c è un pc per ogni 5,7 studenti in Italia e uno per ogni 7,6 studenti nel Lazio. La situazione peggiora elle scuole italiane del primo ciclo, dove ci sono 9,8 studenti per pc in Italia e 12,5 nel Lazio. Infine, nelle scuole italiane, e ancor più in quelle laziali, persiste una scarsa diffusione di ambienti e strumenti web come e-book, learning object, lezioni e materiali, esercitazioni e test, risorse per la progettazione didattica: la diffusione, per ciascuno di tali strumenti, oscilla fra il 10 e il 25% nel Lazio, con valori simili, ancorché leggermente superiori, a livello nazionale. In relazione alla scuola, l Amministrazione Regionale, in linea con le politiche nazionali (con particolare riferimento alla riforma governativa La Buona scuola e al Piano scuola Digitale del Ministero Istruzione, Università e Ricerca) considera il sistema formativo essenziale per lo sviluppo socio-economico e democratico della popolazione regionale. Gli interventi volti a migliorare e innovare il contesto scolastico sono prioritari e indifferibili, anche per gli effetti secondari di trasferimento delle competenze digitali che i ragazzi mettono in atto nei confronti degli altri membri della famiglia. 42 Cfr. il Decreto Legge 12 settembre 2013, n. 104 e il Decreto Ministeriale 27 settembre 2013, n MIUR, Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e per i Sistemi Informativi Servizio Statistico, Le dotazioni multimediali per la didattica nelle scuole, Gennaio

62 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 62 di 401 L Amministrazione Regionale considera quindi prioritario intervenire sul sistema della formazione con azioni a supporto dell infrastrutturazione per la connettività ad Internet e della dotazione di dispositivi digitali per la didattica. In relazione al primo aspetto, la Regione Lazio ha finanziato la connettività in banda larga, raggiungendo una copertura di quasi il 98% del territorio laziale. Uno degli obiettivi prioritari della programmazione regionale, è invece la copertura di tutto il territorio laziale in banda ultralarga con connessioni almeno pari a 30 mbps e sino a 100 mbps per almeno il 50% della popolazione e tutte le sedi delle Pubbliche Amministrazioni, compresi i plessi scolastici (si vedano in dettaglio i paragrafi successivi). Per ciò che concerne i dispositivi informatici per la didattica, la Regione Lazio ha già finanziato a partire dal 2012, con fondi a valere sul bilancio regionale, la realizzazione di aule multimediali (lavagne interattive multimediali, videoproiettori e notebook) in 490 istituti comprensivi e secondari di secondo grado, collocati nelle cinque province laziali, in coerenza con le azioni per il sostegno al diritto allo studio già avviate dal Piano nazionale Scuola Digitale del Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca. 3.4 L utilizzo di Internet e degli strumenti digitali Il digitale rappresenta una leva decisiva per favorire lo sviluppo economico e sociale e incidere in modo significativo anche sulla crescita dell occupazione. Anche in relazione a questo versante, insieme alla promozione della cittadinanza digitale, la diffusione e lo sviluppo di competenze digitali si rivelano centrali nelle strategie e negli interventi pubblici europei, nazionali e regionali. Se l Italia è nelle posizioni di retroguardia su tutti i principali indicatori europei relativi alla società dell informazione e alla cittadinanza digitale, presentando ritardi notevoli sia sul fronte dell uso di Internet sia dell utilizzo dei principali servizi di e-government e di e-commerce e in relazione all alfabetizzazione informatica, la situazione del Lazio appare spesso migliore di quella nazionale. In relazione al mero utilizzo delle tecnologie, il 59,5% delle persone di 6 anni e più residenti nel territorio laziale ha dichiarato nel 2014 di aver utilizzato Internet negli ultimi tre mesi 44, a fronte del 55,5% del totale della popolazione italiana di 6 anni e più. Il 65,8% delle famiglie laziali dichiara di possedere l accesso a Internet, a fronte del 64% di tutte le famiglie italiane. Per quanto riguarda le imprese, la gran parte di quelle con più di dieci addetti dei settori industria e servizi nel Lazio dispone di personal computer (97,9%), dato leggermente inferiore a quello relativo all intero territorio nazionale (98,2%). Migliori, rispetto al contesto italiano, i dati sull utilizzo di Internet da parte degli addetti: nel Lazio il 53,5% degli addetti delle imprese (con più di dieci unità) dei settori industria e servizi utilizza computer connessi a Internet, mentre a livello nazionale il dato è molto più basso (39,3%). Non sono molte, invece, le imprese laziali con più di dieci addetti dei settori industria e servizi che dispongono di un sito web: appena il 60% del totale, mentre per l intero territorio nazionale la percentuale è maggiore, attestandosi, nel 2014, al 69,2%. Il Lazio è leggermente al di sotto della media nazionale anche per la percentuale di imprese con più di dieci addetti che possiedono il collegamento a Internet a banda larga: 92,9%, dato inferiore a quello nazionale (94,8%), mentre, per quanto riguarda le Amministrazioni locali, il 98,6% di quelle laziali ha accesso alla banda 44 Istat, Indicatori territoriali per le politiche di sviluppo,

63 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 63 di 401 larga, dato leggermente migliore di quello nazionale, che si ferma al 97,8% del totale delle Amministrazioni locali. L Agenzia per l Italia Digitale tra le sue azioni prevede infatti la realizzazione di un Programma nazionale per la cultura, la formazione e le competenze digitali al fine di accrescere le competenze digitali per favorire l innesco di un circolo virtuoso tra la domanda di servizi e di partecipazione, l offerta da parte delle organizzazioni pubbliche e private e lo sviluppo di professionalità innovative e adeguate per la rivoluzione digitale, nelle seguenti aree di intervento: a. Competenze per la Cittadinanza Digitale e l Inclusione Digitale, con l obiettivo di porre tutti i cittadini nella condizione di accedere e partecipare, con piena consapevolezza alla società della conoscenza (realizzare la cittadinanza digitale) e assicurare l uguaglianza delle opportunità nell utilizzo della rete (realizzare l inclusione digitale); b. Competenze Professionali Specialistiche ICT, con l obiettivo di formare professionisti ICT di alto livello; c. Competenze di e-leadership, con l obiettivo, da un lato, di creare migliori opportunità di occupazione e carriera per i lavoratori e, dall altro, di ottenere grazie alla presenza di e-leader imprese più competitive e innovative; d. Competenze digitali per le Pubbliche Amministrazioni, affinché siano più efficaci ed efficienti e realmente al servizio del cittadino. In questo quadro, l Agenzia ha promosso la Coalizione nazionale per le Competenze digitali (nell ambito progetto europeo Grand Coalition for Digital Jobs, la coalizione per l occupazione nel settore digitale), con l obiettivo di sviluppare le competenze digitali, alla quale ha aderito anche la Regione Lazio. Anche con il supporto del Digital Champion 45, la coalizione si propone di valorizzare i progetti per le competenze digitali sul territorio nazionale e favorire la condivisione di buone pratiche. L Accordo di Partenariato per la Programmazione dei fondi strutturali e di investimento affronta del resto il tema dell inclusione sociale e delle competenze digitali 46. In quest ambito, il POR FSE Lazio contribuirà ad indirizzare gli sforzi dell azione regionale per l innalzamento delle competenze e del livello di qualificazione della popolazione, anche attraverso l investimento nell inclusione digitale, nelle competenze digitali e nelle relative competenze imprenditoriali al fine di favorire il miglioramento nell accesso, nell uso e nella qualità delle tecnologie d informazione e di comunicazione (ICT) Il Digital Champion è una carica istituita dall Unione Europea nel I Digital Champions sono nominati da ciascuno Stato membro dell'unione europea, e dalla Commissione europea, allo scopo di promuovere i benefici di una società digitale inclusiva. Essi agiscono localmente, promuovendo le competenze digitali, servizi di e-government, la ricerca e l'innovazione. 46 Nell OT10 Investire nell istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l apprendimento permanente viene individuato il Risultato Atteso 10.4 Accrescimento delle competenze della forza lavoro e agevolare la mobilità, l inserimento/reinserimento lavorativo e in particolare l Azione Azioni di aggiornamento delle competenze rivolte a tutta la forza lavoro (incluse le competenze digitali), compresi i lavoratori dipendenti a termine, i lavoratori autonomi, i titolari di microimprese, i soci di cooperativa, anche attraverso metodologie innovative e in coerenza con le direttrici di sviluppo economico dei territori. Nell OT2 Migliorare l accesso alle tecnologie dell informazione e della comunicazione, nonché l impiego e la qualità delle medesime tra i Risultati Attesi c è il Potenziamento della domanda di ICT di cittadini e imprese in termini di utilizzo di servizi on line, inclusione digitale e partecipazione in rete la cui azione è la realizzazione di Soluzioni tecnologiche per l alfabetizzazione e l inclusione digitale, per l acquisizione di competenze avanzate da parte delle imprese e lo sviluppo delle nuove competenze ICT (eskills), nonché per stimolare la diffusione e l utilizzo del web, dei servizi pubblici digitali e degli strumenti di dialogo, la collaborazione e partecipazione civica in rete (open government) con particolare riferimento ai cittadini svantaggiati e alle aree interne e rurali. 47 Programma Operativo della Regione Lazio Fondo Sociale Europeo Programmazione

64 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 64 di Infrastrutture di rete La connettività ad Internet è condizione essenziale per lo sviluppo e la competitività sociale e territoriale. Le infrastrutture in banda ultralarga, in particolare, rappresentano un volano di competitività per le imprese e un elemento abilitante la veicolazione di servizi più efficienti e innovativi da parte della Pubblica Amministrazione. Esse costituiscono inoltre un elemento necessario, anche se non sufficiente, per attuare i diritti dei cittadini in relazione a Internet 48 e ai servizi legati al suo utilizzo, per dare pieno sviluppo e attuazione alla cittadinanza digitale. Le reti di telecomunicazione, già oggi determinanti per i motivi citati, saranno ancora più importanti nell immediato futuro in quanto non collegheranno soltanto milioni di persone, ma anche decine di milioni di computer e miliardi di oggetti (Internet of things). Il nostro Paese a causa della debole offerta da parte degli operatori privati di telecomunicazioni - è quello con un maggiore numero di aree a fallimento di mercato (aree bianche) d Europa, con una percentuale di popolazione con possibilità di accesso a Internet a una velocità maggiore di 30 mbps 49 pari al 21%, contro il 64% della media UE 50. Il Paese, secondo i dati presentati nel rapporto DESI (Digital Economy Society Index) 2015, nell area della connettività registra la peggiore performance ottenuta, comparandola ai risultati conseguiti nelle altre aree prese in considerazione dal rapporto stesso e rispetto a quanto emerso nel rapporto DESI Come illustrato nei capitoli precedenti, sia la Strategia Europa 2020, sia l Agenda Digitale Italiana sottolineano con forza l'importanza dello sviluppo delle infrastrutture di rete in banda ultralarga per promuovere lo sviluppo, la crescita, l inclusione sociale e la competitività di un Paese. Al pari del livello europeo e nazionale, l opera di infrastrutturazione in banda ultralarga riveste un ruolo centrale nelle strategie della Regione Lazio. Nel corso degli ultimi anni, l Amministrazione Regionale e il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) hanno cofinanziato e attuato diverse iniziative, ad oggi in via di completamento, volte a ridurre il digital divide mediante la copertura con servizi in banda larga all intero territorio regionale 51. Il potenziamento delle dotazioni infrastrutturali, direttamente collegato alla capacità di innovazione dei singoli territori, trova inoltre ampio risalto nelle scelte strategiche assunte dall Amministrazione Regionale nel documento Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo Il riferimento è costituito dalla Dichiarazione dei diritti in Internet, pubblicata ad ottobre 2014, elaborata dalla Commissione per i diritti e i doveri in Internet costituita presso la Camera dei Deputati. 49 Infratel, luglio Infratel Italia S.p.A., società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), Soggetto Attuatore del Piano nazionale banda larga e del Progetto Strategico banda ultralarga bandisce la consultazione pubblica periodica per l aggiornamento della mappa della disponibilità di servizi di connettività a banda larga e a banda ultralarga offerta dagli operatori di telecomunicazioni di rete fissa, mobile e wireless, al fine di individuare le aree in cui gli operatori non sono finora intervenuti con i propri programmi di infrastrutturazione né hanno interesse a farlo entro i prossimi tre anni (aree in condizioni di fallimento di mercato ) e conseguentemente identificare le aree geografiche che saranno successivamente interessate dalle misure di aiuto di cui alla Strategia Italiana per la banda ultralarga. La consultazione è finalizzata a una chiara individuazione delle aree geografiche ammissibili per gli interventi pubblici, ottimizzando l'impiego delle risorse disponibili e riducendo al minimo potenziali distorsioni della concorrenza. L ultima consultazione risale al 2014; è stata avviata una nuova consultazione pubblica che terminerà il 20 giugno Presidenza del Consiglio dei Ministri, Strategia italiana per la banda ultralarga, marzo La Regione Lazio e il Mise hanno stipulato a tal fine diversi Accordi: Accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga sul territorio della Regione Lazio, sottoscritto in data 01/02/2008 (reg. Cron. N del 08/02/2008); Accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga nelle aree rurali bianche C e D della Regione Lazio, sottoscritto in data 30/06/2011 (reg. Cron. N del 19/07/2011); Atto Integrativo all accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga sul territorio della Regione Lazio, sottoscritto in data 29/01/2013 (reg. Cron. N del 05/02/2013); Secondo atto integrativo all accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga sul territorio della Regione Lazio, sottoscritto in data 03/12/2013 (reg. Cron. N del 04/02/2014). 30

65 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 65 di (approvato dal Consiglio Regionale del Lazio con D.C.R. n. 2 del 10/04/2014) che individua, come una delle azioni cardine, l offerta di reti telematiche ad alta velocità 52. Per quanto riguarda le reti in banda ultralarga, secondo i dati di Infratel S.p.A. per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, la situazione del territorio regionale presenta un fortissimo squilibrio tra le grandi città, in cui gli operatori di telecomunicazioni investono per un sicuro ritorno commerciale, e il resto del territorio laziale, a bassa intensità demografica e/o svantaggiato da un punto di vista orografico, in cui gli operatori non trovano la convenienza ad investire su opere di infrastrutturazione. Sulla base dei risultati emersi, infatti, gran parte delle aree sottoposte a consultazione negli anni 2010 e 2011 risultano a fallimento di mercato per quanto concerne le reti di accesso (NGAN) 53 : nessun operatore di telecomunicazioni ha investito in infrastrutture ottiche ad alta capacità nella rete di accesso e non sono previste iniziative in tal senso nel breve termine (3 anni). Alcuni operatori hanno dichiarato di disporre di piani di sviluppo per le reti NGAN nel Lazio a partire dall anno 2013 solo per alcune zone (15 Comuni sui 378 complessivi). La consultazione pubblica, conclusasi a luglio 2014, evidenzia un interesse maggiore degli operatori in termini di sviluppo di reti NGAN (42 Comuni sui 378 complessivi). L Amministrazione Regionale ritiene oggi importante investire sullo sviluppo di reti a banda ultralarga, quale condizione necessaria e abilitante al rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale, eliminando il divario e le disparità esistenti in riferimento alle reti di nuova generazione 54. Più in dettaglio, la diffusione della banda ultralarga sul territorio regionale, determinante nel garantire la piena cittadinanza ai cittadini del Lazio, nella visione strategica regionale è inoltre intrinsecamente correlata alla possibilità di sviluppare servizi innovativi e applicazioni che richiedono alte performance di banda, e funzionale all attuazione delle iniziative di razionalizzazione ed efficientamento della spesa pubblica come il consolidamento dei data center esistenti sul territorio. L infrastrutturazione è in conclusione condizione necessaria e abilitante per lo sviluppo e l innovazione del Lazio, con particolare riferimento a: imprese, che avranno potenzialità di accesso a mercati globali attraverso connessioni a Internet veloci e potranno usufruire/offrire servizi innovativi (ad esempio nel settore turistico-culturale, nell istruzione e formazione, ecc.); Amministrazione Regionale, che potrà erogare servizi complessi legati, in particolare, all assistenza territoriale, alla salute dei cittadini e alla valorizzazione del proprio patrimonio; Amministrazioni Pubbliche del Lazio, che potranno usufruire/offrire nuovi servizi; cittadini, a cui si garantiranno pari opportunità di accesso ai servizi offerti dall Amministrazione Pubblica e dai privati, creando inoltre un incremento della domanda di servizi digitali in relazione alla conoscenza e alla sperimentazione delle tecnologie. 52 Tale documento, in relazione all obiettivo tematico OT2 Migliorare l accesso alle tecnologie dell informazione e della comunicazione, nonché l impiego e la qualità delle medesime dell Accordo di Partenariato sulla Programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei per il periodo , individua le seguenti azioni cardine: 1) Programma di diffusione territoriale della fibra ottica (Piano regionale banda ultralarga); 2) Realizzazione del data center regionale e avvio sperimentale del G- cloud; 3) Investimenti per la digitalizzazione degli Sportelli Unici Attività Produttive (SUAP) e dei rapporti tra Pubblica Amministrazione e imprese. 53 Next Generation Access Network, reti di nuova generazione. 54 Cfr. Programma Lazio 30Mega - Interventi per la diffusione della banda ultralarga nella regione Lazio (approvato con D.G.R. n. 353 del 10/06/2014 e successive modificazioni connesse agli esiti delle Consultazioni Pubbliche effettuate da Infratel S.p.A.). Il Programma si inquadra nell ambito del Piano Strategico banda ultralarga, - regime d aiuto n. SA (2012/N) - definito dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi dell art. 30 del decreto-legge 6 luglio 2011 n. 98 convertito in legge 15 luglio 2011 n. 111, e approvato dalla Commissione europea con Decisione C(2012) 9833 del 18 dicembre

66 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 66 di Il percorso di razionalizzazione ed efficientamento dell Amministrazione Regionale La struttura amministrativa delle Regione Lazio è particolarmente complessa, al punto da poter essere connotata in taluni ambiti da standard di efficienza non ottimali. Aspetti cruciali per un miglior espletamento delle funzioni amministrative appaiono quelli connessi con la ridefinizione dell Ente, delle sue logiche e dei suoi meccanismi di funzionamento. La fotografia della struttura regionale all inizio del 2013 restituiva un immagine di un organizzazione ipertrofica, composta da 327 diversi centri decisionali 55 : 159 aree, 20 direzioni con altrettante segreterie, 27 uffici, due dipartimenti con relative segreterie, 8 uffici di staff dei dipartimenti e 19 uffici di staff delle direzioni, 25 Enti pubblici dipendenti, 40 Società controllate (direttamente ed indirettamente), 4 Agenzie, un Avvocatura regionale. Tale configurazione era caratterizzata da un eccesso di strutture, con processi decisionali parcellizzati e una moltiplicazione di competenze e ruoli dirigenziali, che necessitava di interventi di razionalizzazione finalizzati ad incrementare l efficienza e a tradurre l indirizzo politico in efficace pratica amministrativa. Con la Deliberazione n. 53 del 22/03/2013 ( Modifiche del regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, concernente il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale e successive modificazioni ), nel corso della sua prima seduta, la Giunta Regionale ha adottato un provvedimento che, all interno della cornice data dalla situazione economica del Lazio, mirava ad una incisiva azione di razionalizzazione della spesa pubblica, evitando inefficienze ed eliminando sprechi, al fine di reperire risorse da destinare allo sviluppo e alla crescita. In particolare, modificando il regolamento regionale, la Giunta Regionale ha deliberato con tale atto un primo processo di riorganizzazione, caratterizzato dalla riduzione del contingente complessivo della dotazione organica delle strutture di diretta collaborazione (stabilito in complessive 250 unità), rivedendo altresì l assetto organizzativo delle stesse, nonché ridefinendo le direzioni regionali mediante il loro razionale accorpamento (rivisitazione delle competenze e riduzione del numero delle direzioni da 20 a 12 unità, a decorrere dal 10 aprile 2013). Il contesto nel quale la Regione Lazio opera subisce da molti anni ripercussioni assai negative dovute al forte indebitamento finanziario dell Ente che ostacola la gestione e l'allocazione ideale delle risorse. Le passività maturate nei diversi esercizi hanno inciso pesantemente sui bilanci futuri con forte necessità di pianificare misure di rientro del rilevante ammontare dell'esposizione debitoria ereditata dalle precedenti gestioni. Diverse le strategie messe in campo dall'amministrazione Regionale, oltre alla riorganizzazione dell'ente già menzionata: tra le azioni di risanamento previste in ambito sanitario, ad esempio, si inseriscono i nuovi equilibri tra ospedale e territorio (rilancio delle cure primarie, attivazione delle Case della Salute ecc., descritti in dettaglio più avanti). Rientra tra le altre azioni il piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie, emanato dalla Regione Lazio adempiendo all obbligo previsto dalla legge n.190/2014 (legge di stabilità 2015) che impone a Regioni ed Enti Locali di adottare un piano straordinario di revisione della spesa sulle società e le partecipazioni. Il piano di riordino consente di raggiungere nuovi risparmi (40 milioni di euro) e nuove entrate (32 milioni derivanti da dismissioni delle quote societarie detenute dalla Regione) ma soprattutto di semplificare al massimo le partecipazioni societarie, concentrandosi su un numero limitato di società che operano in settori strategici con l obiettivo che siano completamente autonome dal punto di vista economico e finanziario. Il piano, che riguarda società e partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute dalla Regione (escludendo Enti Regionali e Agenzie come l'ater), prevede il passaggio da 35 a 6 società, realizzato 55 Al netto degli uffici e delle aree delle in-house nonché del numero dei Parchi e/o Riserve. 32

67 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 67 di 401 tramite accorpamenti e dismissioni. Al suo termine, la Regione Lazio deterrà unicamente 6 partecipazioni dirette, di cui 4 avranno un ruolo strategico nei settori del trasporto pubblico, mobilità, sviluppo economico e sistemi informativi/funzioni amministrative. Le rimanenti 2 (San.Im. S.p.A. e Autostrade per il Lazio S.p.A) potranno essere eventualmente dismesse al completamento delle proprie specifiche attività. Attraverso il piano di riordino si realizza in conclusione un nuovo modello di Amministrazione Regionale che si libera della gestione diretta e assolve alla sua funzione di coordinamento e programmazione. Nel 2012, la Regione Lazio aveva 12 miliardi di debito commerciale, che si sono ridotti a 9,3 miliardi nel 2013 e a 5,5 miliardi nel Si prevede di arrivare nel 2016 a un pareggio di bilancio. Il rendiconto generale della Regione Lazio, per l esercizio finanziario 2013, si è concluso con un miglioramento del disavanzo che è passato da 5,24 miliardi di euro del 2012 a 4,97 miliardi di euro. Si tratta di un inversione di tendenza che aveva visto, dal 2006 al 2011, un costante incremento del disavanzo. Al tema dell ingente debito regionale si affianca la questione dei pagamenti. L ampio ritardo nei pagamenti dei fornitori ha valso alla Regione Lazio il titolo di cattivo pagatore. Nel 2014, tuttavia, l Amministrazione Regionale ha ridotto drasticamente i tempi di pagamento ai fornitori nel settore sanitario, passando da 254 giorni di giugno 2013 a 60 giorni al 31 dicembre 2014, migliorando l'efficienza amministrativa e alleggerendo il carico fiscale, attraverso un meccanismo virtuoso basato sull'anticipazione di liquidità, prevista dal D.L. n.35 del 2014, che ha sbloccato 3,2 miliardi nel settore sanitario. Sono stati erogati 5,9 miliardi di euro fra il 2013 e parte del Al completamento dell operazione di pagamento dei debiti della Regione verso le imprese e gli Enti Locali, pari a 8,9 miliardi, si stima un impatto positivo sul PIL regionale pari a circa 3,5 miliardi 57. Coerentemente con le novità legislative in tema di certificazione dei debiti della Pubblica Amministrazione, di fatturazione elettronica 58 diventata obbligo di legge, di monitoraggio e riduzione dei tempi di pagamento delle imprese fornitrici della Pubblica Amministrazione 59, le modalità di gestione in questi ambiti da parte della Regione Lazio sono profondamente mutate. Tracciabilità, trasparenza, contezza dei debiti, monitoraggio della spesa (possibilità di effettuare analisi quali-quantitative della stessa), dematerializzazione, efficienza intesa come riduzione dei tempi di pagamento 60 e dei costi, sono stati negli ultimi due anni gli 56 Regione Lazio, Documento di Economia e Finanza Regionale Anni Deliberazione del Consiglio Regionale 23 dicembre 2014, n Regione Lazio, Documento di Economia e Finanza Regionale Anni Deliberazione del Consiglio Regionale 23 dicembre 2014, n Il Decreto del 3 aprile 2013, n. 55 Regolamento in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica da applicarsi alle amministrazioni pubbliche ai sensi dell'articolo 1, commi da 209 a 213, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 individua le regole tecniche e le linee guida per la gestione dei processi di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Definisce, in particolare, l obbligo della trasmissione di fattura elettronica da parte delle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione (a decorrere dal 6 giugno 2014 verso i Ministeri, Agenzie fiscali e Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale. A decorrere dal 6 giugno 2015 verso tutte le altre pubbliche amministrazioni non incluse tra quelle di cui al primo gruppo), tramite il Sistema di interscambio di cui al Decreto del Ministro dell'economia e delle Finanze del 7 marzo 2008, e il divieto di pagamento da parte dell Amministrazione in assenza di fattura elettronica. 59 Il Decreto Legge 8 aprile 2013, n. 35 reca disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della Pubblica Amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali definendo un insieme di regole e procedure volte ad accelerare il recupero dei crediti nei confronti delle amministrazioni vantati da imprese, cooperative e professionisti. 60 Il Decreto Legislativo 24 aprile 2014, n. 66 (convertito dalla Legge 23 giugno 2014, n. 89) detta Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale disponendo l obbligo per la Pubblica Amministrazione di adottare: il registro unico (elettronico) delle fatture come parte integrante del sistema informativo contabile a partire dal 1 luglio 2014 per tutte le amministrazioni pubbliche; il monitoraggio del debito della Pubblica Amministrazione; l attestazione dei tempi di pagamento. Il Decreto 66/2014 dispone che le Amministrazioni Pubbliche pubblichino su siti istituzionali e attraverso un portale unico i dati relativi alla spesa e l indicatore della tempestività dei pagamenti. Il Decreto anticipa inoltre al 31 marzo 2015 l entrata in vigore dell obbligo di fatturazione elettronica verso tutte le pubbliche amministrazioni, centrali e locali. 33

68 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 68 di 401 obiettivi e i criteri ispiratori dell azione Regionale. Proprio intorno agli obiettivi della trasparenza nella gestione, controllo dei conti, contezza dei debiti, tracciabilità, la Regione Lazio (unitamente alla Regione Lombardia e alla Regione Basilicata) ha aderito alla sperimentazione 61 riguardante l'armonizzazione dei sistemi contabili: processo ormai avviato che il legislatore nazionale, in linea con gli impegni assunti in sede europea, ha accelerato nell ultimo biennio. Il percorso, assai complesso, per armonizzare le scritture e pervenire alla redazione di bilanci pubblici consolidati ha richiesto considerevoli operazioni preliminari per le Regioni sperimentatrici: in tale processo, la Regione Lazio ha assunto una parte di rilievo tanto che, a giudizio della Corte dei Conti, il consuntivo 2013 può già ritenersi un Rendiconto armonizzato 62, cioè con le caratteristiche necessarie alla realizzazione di conti consolidati che diano immediata trasparenza alla complessiva finanza pubblica. Un altra importante azione finalizzata all efficientamento dell Amministrazione Regionale è rappresentata dalla definizione del Piano di Rafforzamento Amministrativo (PRA) che la Regione Lazio ha adottato alla fine del , in conformità agli indirizzi della Commissione Europea. Il Piano del Lazio è stato redatto a partire dal consolidato di esperienze e conoscenze che l Amministrazione porta attualmente come patrimonio su cui fondare le basi per l attivazione dei necessari processi di adeguamento e miglioramento delle funzioni in capo all Amministrazione Regionale sulla quale ricadono prioritariamente le responsabilità di definire un contesto adeguato per un ottimale azione dei Fondi. Il Piano assume dunque la funzione di strumento cardine per migliorare la portata gestionale e attuativa dei Programmi Operativi, innalzando la capacità di governare le complessità connesse alle tematiche trasversali e alle esigenze di integrazione dei Fondi all interno di un quadro unitario di programmazione. Coerentemente con le indicazioni comunitarie, il Piano è relativo, in particolare, ai Programmi Operativi FSE e FESR, pur ponendo attenzione ai legami ed alle logiche di integrazione con gli altri Fondi e programmi, a partire dal FEASR. 3.7 Il contesto sociosanitario Le politiche sanitarie pubbliche rappresentano - sia per la particolarità del servizio offerto, che coinvolge direttamente e indirettamente tutta la popolazione, sia per le dinamiche di alcune variabili sociodemografiche fondamentali, in primis l invecchiamento della popolazione e l aumento dei problemi di salute di natura cronico-degenerativa - una delle tematiche più complesse da affrontare e che, più di ogni altra politica pubblica, incide sulla valutazione del governo di un Amministrazione Regionale. Il Lazio, con i suoi cinque territori provinciali e i 378 comuni, ha raggiunto nel 2014 i residenti (di cui il 52% femmine). Quasi il 74% della popolazione del Lazio risiede nella provincia di Roma. La quota di popolazione straniera è pari a , corrispondente al 10,9% della popolazione totale, percentuale più alta rispetto a quella dell intero territorio nazionale, in cui gli stranieri rappresentano l 8,3% del totale dei residenti Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 maggio 2012 provvede a individuare la Regione Lazio fra le Amministrazioni che partecipano alla sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro enti ed organismi, di cui all articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n La Regione Lazio partecipa alla sperimentazione concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio dall anno 2012: tale sperimentazione, introdotta per il biennio , è stata prorogata per l esercizio finanziario Corte Dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per il Lazio, Rendiconto Generale della Regione Lazio Esercizio Finanziario 2013, Roma, 27 novembre Decreto del Presidente della Regione Lazio 29 dicembre 2014, n. T00527 Integrazione e adozione del Piano di Rafforzamento Amministrativo per la Regione Lazio D.G.R. n. 861 del 9 dicembre 2014; pubblicato sul BURL del 30/12/ Istat, Struttura della popolazione residente e Indicatori demografici,

69 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 69 di 401 La consistente presenza di residenti stranieri e il saldo migratorio regionale, che risulta nel 2014 molto più elevato di quello nazionale (4,1 per mille a fronte di 1,9 a livello nazionale) ha impatti sia sull incremento demografico, sia sulla composizione della popolazione per età, mediamente più bassa di quella nazionale. È da sottolineare come nel Lazio la popolazione abbia conseguito, nel 2014, un incremento demografico pari al 3,3 per mille, dato molto più alto di quello nazionale, che è pari ad appena lo 0,4 per mille. Gli ultimi indicatori demografici dell Istat delineano la popolazione del Lazio come leggermente più giovane della media nazionale: se la fascia d età fra 0 e 14 anni rappresenta il 13,8% del totale sia della popolazione laziale che di quella italiana, i residenti di età compresa fra i 15 e i 64 anni rappresentano nel Lazio il 65,5% del totale, un punto percentuale in più rispetto alla media nazionale, mentre i residenti dai 65 anni in su sono un punto percentuale in meno (nel Lazio rappresentano il 20,7% del totale). L età media della popolazione nel Lazio è di 44,1 anni, mentre il valore medio nazionale è 44,4. Il tasso di natalità è in leggera diminuzione: nell ultimo decennio è passato da 9,7 a 8,6, non dissimile da quello italiano, che si attesta, nel 2014, a 8,4. La speranza di vita alla nascita, giunta a 79,9 anni per gli uomini e a 84,6 anni per le donne nel Lazio, è in aumento per entrambi i generi ed è pressoché analoga ai dati nazionali. L indice di dipendenza strutturale 65 ha subito un leggero incremento negli ultimi anni, attestandosi, nel 2014, al 52,7%, comunque al di sotto della media nazionale (55,2%); anche l indice di dipendenza degli anziani 66, in aumento, ha un valore inferiore, nel Lazio (31,6) rispetto a quello nazionale (33,7), così come l indice di vecchiaia 67, che nel Lazio è pari a 150 mentre in tutto il territorio nazionale è 157,3. La tendenza all invecchiamento della popolazione potrà comportare, da una parte, la riduzione della quota della popolazione in età lavorativa, e, dall altra, la necessità di un incremento delle spese per i servizi socioassistenziali e sanitari per la cronicità e la terza età, con ripercussioni sul mercato del lavoro e sulle politiche di welfare. L incremento demografico e, soprattutto, il progressivo invecchiamento della popolazione e il conseguente aumento di popolazione esposta a problemi di salute di natura cronico-degenerativa pongono, dunque, problemi che la gestione pubblica della sanità deve essere in grado di affrontare. Le politiche sanitarie hanno infatti incidenza enorme sulla quotidianità e sulla qualità della vita dei cittadini, ma anche ricadute economiche, per l elevato volume di spesa sostenuta dall intera collettività e per il coinvolgimento di numerose branche del sistema produttivo regionale. In questo contesto, la sottoscrizione di un Patto tra Governo e Regioni per la salute dei cittadini è di fondamentale importanza, pur nella chiara ripartizione delle reciproche competenze 68. Il nuovo Patto per la Salute 69 per gli anni , siglato il 10 luglio 2014, cambia il sistema sanitario italiano; dopo anni di tagli lineari, le Regioni hanno la possibilità di avviare una programmazione triennale con budget certi e l obiettivo di rendere sostenibile il sistema sanitario a fronte delle sfide riguardanti l'invecchiamento della popolazione, la scoperta di nuovi farmaci, più efficaci ma più costosi, la medicina personalizzata. 65 L indice di dipendenza strutturale è il rapporto tra popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e popolazione in età attiva (15-64 anni), moltiplicato per L indice di dipendenza degli anziani è il rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione in età attiva (15-64 anni), moltiplicato per L indice di vecchiaia è il rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di età 0-14 anni, moltiplicato per Secondo l articolazione dettata dall'art. 117 della Costituzione italiana, la funzione sanitaria pubblica è esercitata da due livelli di governo: lo Stato, che definisce i principi fondamentali, denominati Livelli Essenziali di assistenza (LEA), e l ammontare complessivo delle risorse finanziarie necessarie al loro finanziamento; le Regioni, che hanno il compito di organizzare i rispettivi Servizi Sanitari Regionali e garantire l erogazione delle relative prestazioni, nel rispetto dei LEA. 69 Accordo finanziario e programmatico tra il Governo e le Regioni, di valenza triennale, in merito alla spesa e alla programmazione del Servizio Sanitario Nazionale, finalizzato a migliorare la qualità dei servizi, a promuovere l appropriatezza delle prestazioni e a garantire l unitarietà del sistema. 35

70 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 70 di 401 Tra gli elementi del Patto, salda è la lotta agli sprechi e alle inefficienze, prevedendo per le Regioni di poter reinvestire sul tema della salute i risparmi derivanti dall'applicazione delle misure contenute nel Patto. Nell'intesa si conviene sull'adozione di un regolamento di definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, per realizzare la continuità assistenziale dell'ospedale al domicilio del cittadino-paziente. Nell'ottica dell'adozione di un modello multi-professionale e interdisciplinare, le Regioni istituiscono inoltre Unità Complesse di Cure Primarie e Aggregazioni Funzionali Territoriali (con ruolo centrale riservato a medici di medicina generale e pediatri di libera scelta) che si inseriscono nella più ampia riorganizzazione degli ospedali e nel potenziamento capillare della rete di assistenza territoriale, con il fine ultimo di decongestionare gli ospedali di grandi dimensioni. La governance implementata tra Governo e Regioni ha consentito di conseguire negli ultimi anni un significativo rallentamento della dinamica della spesa, sottoposta a continuo monitoraggio in rapporto alle prestazioni erogate, ai Livelli essenziali di assistenza (LEA) garantiti, alla qualità, efficienza ed equità del sistema. La costruzione di benchmark di spesa e di qualità, l'omogeneizzazione dei documenti contabili, la previsione di sanzioni in caso di deficit, hanno delineato un sistema fondato sul principio della piena responsabilizzazione delle Regioni, a causa di situazioni che nel tempo hanno palesato squilibri economicofinanziari in diverse Regioni italiane, tra cui il Lazio. La Regione Lazio, nella fattispecie, al fine di recuperare il disavanzo sanitario e ristabilire l equilibrio dei fattori di spesa sfuggiti al controllo, il 28 febbraio 2007 ha siglato il Piano di Rientro della spesa sanitaria. Nel corso degli anni, il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati e il persistere dei presupposti riscontrati hanno determinato la nomina da parte del Governo di diversi Commissari ad acta e sub commissari, che si sono succeduti e assunti pro-tempore il compito di adottare gli atti normativi, amministrativi e gestionali che risultassero produttivi per la prosecuzione del Piano di Rientro dai disavanzi del settore sanitario laziale 70. Il nuovo Programma Operativo della Regione Lazio è costituito da manovre di sviluppo e manovre di contenimento che non si limitano all implementazione di singole azioni, ma si concentrano sull adozione di un approccio sistemico finalizzato alla ristrutturazione della sanità del Lazio e all'adozione di nuovi modelli organizzativi, volti ad assicurare una più efficace presa in carico della popolazione con riferimento ai pazienti con patologie sia croniche che acute. Il Programma, cui si rimanda per tutti i dettagli, prevede una rivisitazione del modello organizzativo delle cure primarie e della rete territoriale, secondo l evoluzione dei bisogni assistenziali, con particolare riferimento alla presa in carico della popolazione con patologie croniche. Il nuovo modello prevede una forte integrazione tra: il governo pubblico della rete territoriale, attraverso le ASL e le loro articolazioni distrettuali; le nuove modalità di erogazione dei servizi e delle prestazioni di primo livello rese possibili dall attivazione e valorizzazione delle Case della Salute 71 ; un ruolo forte della Medicina generale e della Pediatria di libera 70 Così, in conformità a quanto disposto dal Patto per la Salute del 3 dicembre 2009, la Regione ha inviato al Ministero della Salute e al Ministero dell Economia e delle Finanze, in data 29 dicembre 2009, il Programma Operativo 2010 con l intento di dare prosecuzione al Piano di Rientro Successivamente, sono state inviate ulteriori modifiche ed integrazioni ai fini della prosecuzione del Piano di Rientro: la Regione Lazio ha trasmesso dapprima il Programma Operativo (adottato con Decreto Commissariale n. 113 del 31 dicembre 2010), poi il Programma Operativo (adottato con decreto commissariale n. 314 del 5 luglio 2013) e il nuovo Programma Operativo (adottato con Decreto Commissariale n. 480 del 6 dicembre 2013 e sostituito, nella sua versione definitiva, con il Programma adottato con Decreto Commissariale n. 247 del 25 luglio 2014). 71 La Regione, con il DCA 80/2010, Riorganizzazione della Rete Ospedaliera Regionale - Allegato A, ha disegnato le caratteristiche dell Ospedale distrettuale, prevedendone diverse articolazioni a complessità crescenti (l ultimo provvedimento di riordino della rete ospedaliera è stato adottato con DCA 412/2014). Le recenti linee guida regionali di cui al DCA 428/2013, nonché il DCA 40/2014, relativi all organizzazione della Casa della Salute, identificano l area dell assistenza primaria, quale area funzionale caratterizzante il modello organizzativo. Nel mese di febbraio 2014 è stata attivata la prima Casa della Salute presso l ospedale riconvertito di Sezze. 36

71 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 71 di 401 scelta, promuovendo e valorizzando le forme associative 72 nello sviluppo della medicina di iniziativa e di prossimità. Le ASL avranno quindi la responsabilità di integrare i vari livelli assistenziali presenti nel territorio di competenza, valorizzando il ruolo gestionale-organizzativo del distretto nella presa in carico della persona e quale sede del governo e dell integrazione tra le cure primarie, l assistenza specialistica e ospedaliera. A tale finalità, nelle Case della Salute verranno introdotti e sperimentati modelli di governance e strumenti operativi (modelli di collaborazione inter e intra professionale, sistemi informativi, tecnologie innovative per l erogazione a distanza, forme assistenziali) che incentivino e valorizzino la condivisione e collaborazione tra i medici e tra questi e il mondo delle professioni sanitarie, degli operatori socio-sanitarie e di supporto. La complessità e la frammentazione dell'attuale offerta di servizi per il paziente complesso necessita dunque di un intervento di ricomposizione e di un orientamento verso forme di gestione proattiva delle patologie croniche e dei bisogni assistenziali delle persone (medicina e assistenza di iniziativa). A tal fine sono definiti specifici percorsi diagnostico terapeutico assistenziali (PDTA), integrati tra ospedale e territorio, per le principali patologie cronico degenerative e per le condizioni ad elevato impatto sociale, anche attraverso l utilizzo di nuovi strumenti e tecnologie come la telemedicina e il telemonitoraggio domiciliare. Un altro macrointervento previsto dal Piano è la riorganizzazione dell offerta assistenziale. Al fine di consentire il raggiungimento dello standard fissato dalla L. 135/2012, la Regione ridefinisce la rete ospedaliera pubblica e privata per acuti e post acuti, con individuazione per singola struttura del numero dei posti letto suddivisi per area assistenziale medica, chirurgica, intensiva-sub-intensiva, materno-infantilepediatrica, mantenendo la specificità per la specialità di psichiatria, malattie infettive e post-acuzie. Gli interventi sono finalizzati a promuovere l appropriatezza organizzativa, garantire una adeguata collocazione geografica delle strutture nonché favorire la concentrazione di alcuni reparti di alta specialità. In particolare si prevedono, fra gli altri, i seguenti interventi: rimodulazione della Rete dell emergenza territoriale relativamente alla dotazione dei mezzi di soccorso su ruota (in relazione alla popolazione residente, aumentata per la città di Roma tenendo conto dei flussi turistici, e all estensione in chilometri quadrati) in base al territorio di competenza di ciascun DEA di II livello; rideterminazione dell offerta ospedaliera per acuti a partire dalla rete dell emergenza ospedaliera articolata in presìdi sede di DEA di II livello, collegati funzionalmente con DEA di I livello e Pronto Soccorso; potenziamento delle specialità connesse, in via immediata e diretta, all area dell emergenza; modifiche sulla rete ospedaliera condotte parallelamente e sinergicamente all attivazione delle Case della Salute. Inoltre, anche con l obiettivo di valorizzare le reti di alta specialità, partendo dalla tempestività della cura come uno degli elementi fondanti della propria programmazione e come criterio ispiratore della riorganizzazione della rete ospedaliera, la Regione Lazio ripensa le reti per patologie tempo-dipendenti (rete cardiologica, rete trauma e neurotrauma grave, rete ictus, rete perinatale e rete di emergenza pediatrica) - per le quali è fondamentale il ruolo dell assistenza in emergenza e dell assistenza specialistica ospedaliera - secondo un modello Hub & Spoke. La rete in tale modello è caratterizzata da un articolazione territoriale definita e una distinzione delle strutture per specialità e livelli, con l obiettivo di portare il paziente dal luogo dell evento al centro più appropriato per livello di gravità e complessità clinica al fine di consentire un rapido Successivamente sono state attivate le Case della Salute a Pontecorvo (Asl Frosinone) e di Rocca Priora (Asl Rm H). Ad oggi sono attive 8 Case della Salute che si prevede diventino 15 entro la fine del Con la L. 189/2012 è stata prevista la riorganizzazione delle cure primarie attraverso le forme delle Associazioni Funzionali Territoriali (AFT), quali unità organizzative di coordinamento dell attività di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta e delle Unità di Cure Complesse Primarie (UCCP), già avviate in via sperimentale con DGR n. 693 del 30 luglio

72 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 72 di 401 accesso alla terapia definitiva, attraverso un percorso di continuità assistenziale tra il servizio di soccorso extraospedaliero e la rete di emergenza ospedaliera. Tra gli ulteriori interventi di riorganizzazione della rete ospedaliera, la Regione prevede di: avviare la riconversione in presidi territoriali delle strutture ospedaliere di piccole dimensioni o con ridotta attività; riorganizzare il sistema di soccorso territoriale, anche attraverso interventi di accorpamento delle Centrali Operative dell ARES 118; ridurre il fenomeno del sovraffollamento dei pronto soccorso; realizzare un sistema di teleconsulto sia per i mezzi di soccorso del 118 (trasmissione del tracciato ECG) che per il collegamento funzionale tra centri Hub e Spoke delle reti (trasmissioni di immagini, consulenza a distanza) finalizzato alla riduzione dei trasferimenti secondari; riorganizzare la rete dei laboratori pubblici, coerentemente con la riorganizzazione della rete ospedaliera, sulla base di un modello Hub & Spoke, che preveda la presenza di 8 laboratori Hub su un totale di 39 e la disattivazione di 34 laboratori, con diverse tipologie di offerta distinte per volume di prestazioni; realizzare la rete informatica per l attuazione del Laboratorio Logico unico; completare la riorganizzazione delle reti specialistiche disciplinari (microbiologia e virologia, anatomia patologica e laboratori di genetica) e dei laboratori di riferimento regionali; riorganizzare la rete della medicina trasfusionale. Per quanto riguarda l efficientamento della gestione, la Regione intende revisionare le regole di sistema (di accesso, remunerazione, trasparenza, controllo) finalizzate al governo dei rapporti con gli erogatori di assistenza sanitaria pubblici e privati, nell'ottica di perseguire l integrazione e la parità tra erogatori e consentire libertà di scelta del luogo di cura da parte dei cittadini. Tra le altre manovre previste in quest'ambito rientrano inoltre le azioni finalizzate all efficientamento della gestione complessiva, quali il rafforzamento della governance, la ristrutturazione economico-finanziaria delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale, la razionalizzazione degli acquisti di beni, servizi e farmaci. Il riordino, la razionalizzazione e l integrazione dei vari sistemi informativi sanitari presenti in ambito regionale è essenziale per determinare una maggiore efficienza del sistema e per rendere disponibile un'appropriata informazione ai diversi livelli decisionali. Le tecnologie digitali e di rete rappresentano un elemento cardine della strategia di riordino complessivo del sistema sanitario regionale, sia in relazione alle azioni di riordino esposte nei punti precedenti, sia in relazione ai servizi che possono essere sviluppati e che coinvolgono in modo diretto i cittadini-pazienti. Tra gli ulteriori ambiti di intervento previsti dal nuovo Programma Operativo si segnalano infine le azioni relative all'attuazione delle disposizioni dettate dal D. Lgs. n. 118/2011 in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni (compresa l'implementazione dell attuale piattaforma informatica nella quale integrare la contabilità economico patrimoniale della Gestione Sanitaria Accentrata con la contabilità economico patrimoniale che la Regione deve attivare per adempiere agli obblighi stabiliti dal D. Lgs. 23 giugno 2011, n. 11), la certificabilità dei bilanci del SSR, la contabilità analitica delle Aziende del SSR e le regole di pagamento (Accordo Pagamenti). 38

73 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 73 di 401 Riguardo alla contabilità analitica, la Regione Lazio ha adottato le linee guida per il controllo di gestione delle Aziende Sanitarie 73 con l obiettivo tra l altro di avviare la contabilità analitica delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale, descrivendone i principi e le procedure di rilevazione 74. Allo stato attuale l implementazione della contabilità analitica a livello aziendale risulta ancora limitata a causa sia dell assenza di un adeguato contesto culturale-professionale sia delle condizioni gestionali che ne garantiscano l effettiva adozione. 73 DGR 203/ Con nota prot. n del 26 novembre 2009 la Regione ha definito il manuale relativo alla prima fase dell implementazione dei principi e delle procedure per l avvio del sistema informativo regionale sulla contabilità analitica delle Aziende del SSR. 39

74 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 74 di Le aree di intervento dell Agenda Digitale della Regione Lazio 4.1 Infrastrutture digitali e di rete In piena coerenza con strategie e obiettivi europei e nazionali, la Regione Lazio è fortemente impegnata nella realizzazione di infrastrutture di rete di nuova generazione attraverso un programma per la diffusione di banda ultralarga che riguarda l intero territorio regionale. In particolare, da un lato, il programma dell Amministrazione si prefigge di mettere a disposizione connettività ad Internet a velocità pari a 30 mbps a tutti i cittadini del Lazio e, dall altro, di consentire l accesso a Internet a velocità superiori, pari a 100 mbps, a tutte le sedi della Pubblica Amministrazione, della sanità, degli istituti scolastici dell intero territorio nonché al 50% dei cittadini laziali. Il Programma Lazio 30Mega, parte del più ampio programma regionale di diffusione delle infrastrutture a banda ultralarga, prevede la costruzione e la messa a disposizione degli operatori di telecomunicazioni delle infrastrutture abilitanti l'offerta di servizi basati su connettività di almeno 30 mbps nelle Aree Bianche della regione (a luglio del 2014 pari a 336 Comuni sui 378 complessivi), realizzando almeno la porzione di rete definita primaria: la rete che rende disponibile la fibra ottica ad una distanza minore o uguale a 400 metri dalle unità immobiliari. Il Programma Lazio 30Mega è un piano modulare e in evoluzione, per via dei continui aggiornamenti riguardanti i piani di investimento degli operatori privati che scaturiscono dagli esiti delle Consultazioni Pubbliche realizzate da Infratel S.p.A. per conto del Ministero dello Sviluppo Economico. Rispetto ai dati della consultazione 2014, il Programma si rivolge, come anticipato, a 336 Comuni su 378 complessivi, in quanto 42 Comuni laziali sono già presenti nei piani degli operatori di telecomunicazioni 75. Il Programma Lazio 30Mega si articola in interventi attuativi, realizzati a mano a mano che si rendono disponibili le coperture finanziarie di provenienza pubblica e caratterizzati da modelli d investimento diversificati in base alla natura dei territori e delle risorse finanziarie pubbliche. Rispetto ai modelli ad oggi definiti, l Amministrazione Regionale intende utilizzare in via preferenziale il modello d investimento rappresentato dal Modello C: Incentivo, coerente con il regime d aiuto n. SA (2012/N), che prevede una contribuzione pubblica alla realizzazione di collegamenti NGAN, offerta dall Amministrazione a uno o più operatori economici privati (operatore beneficiario) individuati mediante sistemi a evidenza pubblica. Si tratta cioè dell individuazione e del cofinanziamento (con contribuzione pubblica per una quota massima pari al 70%) di un progetto di investimento presentato da operatori di telecomunicazioni (la cui quota di cofinanziamento deve essere almeno pari al 30% dell investimento), rivolto alla realizzazione di una rete di accesso passiva a banda ultralarga costituita da infrastrutture di posa e portanti ottici. I beni acquistati (quali apparati passivi, componenti tecnologici, cavi, ecc.) e la stessa infrastruttura resteranno di proprietà dell operatore beneficiario, che si impegna a mantenerne la proprietà per un periodo di tempo stabilito, a garantirne la manutenzione ordinaria e straordinaria e ad offrire accesso all ingrosso ad altri operatori in modo aperto, trasparente e non discriminatorio nei termini e alle condizioni imposte dal bando di gara e dall Autorità Garante per le Comunicazioni. Il Programma potrà essere inoltre realizzato attraverso il modello d investimento rappresentato dal Modello A: Intervento diretto, come previsto dal medesimo sopra citato regime (fondi per il 100% pubblici e proprietà delle infrastrutture pubblica) ovvero con ulteriori modalità d investimento che saranno definite a 75 Per il dettaglio dei Comuni inclusi nel Programma Lazio 30Mega e/o presenti nei piani di sviluppo privati si rimanda alla scheda allegata. 40

75 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 75 di 401 livello nazionale e comunitario nel corso della durata complessiva dell intervento (che traguarda i suoi obiettivi al più tardi entro il 2020). Il Programma Lazio 30Mega è in corso di realizzazione. Sono stati avviati due interventi attuativi: il primo, che ha riguardato la concessione di un contributo (modello C), è stato aggiudicato in via definitiva e vedrà la realizzazione dell infrastruttura su 23 Comuni del Lazio; il secondo, la cui gara è in corso di espletamento, prevede la realizzazione dell infrastruttura con risorse interamente pubbliche (modello A) 76. Oltre a quanto detto in merito alla connettività a 30 mbps, la Regione Lazio, in ogni comune oggetto del Programma Lazio 30Mega, ha previsto che saranno collegate in modalità FTTH (con dispositivo di terminazione fibra interno all edificio) tutte le sedi della Pubblica Amministrazione (centrale e locale), dei presidi sanitari pubblici e i plessi scolastici. Fermi restando i vincoli sulla localizzazione degli interventi, sarà valutata l opportunità di attivare collegamenti in modalità FTTH anche su comparti strategici e/o d'eccellenza in Lazio (settori industriali quali aerospazio, tessile-abbigliamento, agroalimentare, ecc.). Altre due iniziative messe in campo in quest ambito riguardano la realizzazione di un infrastruttura abilitante i 100 mbps per il 50% dei cittadini laziali e l implementazione di una rete in fibra ottica in alta affidabilità, di esclusivo utilizzo regionale (attraverso l acquisto di apparati di rete di elevato profilo e l approvvigionamento della fibra ottica in modalità IRU per la durata di almeno 15 anni), auto consistente, dedicata alla Sanità Regionale, abilitante il trasferimento ad altissima velocità delle informazioni tra le strutture sanitarie del Lazio e l accesso ai servizi regionali (applicativi e di rete) da parte delle stesse, a beneficio del Cittadino. (cfr. azione Regional Area Network Sanità ). La rete della sanità prevede di magliare in fibra ottica, in alta capacità e affidabilità, le sedi della sanità regionale in modo che le stesse siano interconnesse tra di loro e con i CED Regionali (Data Center Regionale primario e secondario; Data Center Unico di prossima realizzazione). I nodi della rete sono quindi rappresentati da: Aziende Sanitarie Locali; Aziende Ospedaliere e Ospedali del Lazio; Centrali Operative del 118 e del NUE (Numero Unico dell Emergenza); Altre strutture sanitarie individuate dall Amministrazione Regionale (Case della Salute attivate e di prossima attivazione, Presidi in cui sono presenti RIS-PACS ecc.); Data Center Regionali. L intervento mira a rendere più efficienti le infrastrutture di rete regionali con l obiettivo di: supportare i processi di riorganizzazione in atto in ambito sanitario; disporre di una rete ad alta velocità e affidabilità dedicata alla sanità laziale, gestita in modo diretto dalla Regione Lazio, configurabile e ri-configurabile dall Amministrazione in modo autonomo e coerente con le esigenze strategico-organizzative dettate per la sanità regionale; favorire una più agevole fruizione dei servizi applicativi in corso di rilascio da parte dell Amministrazione Regionale; porre in essere le condizioni infrastrutturali, abilitanti l accesso ai servizi condivisi (di rete e applicativi) e ai servizi informativi sanitari innovativi che richiedono performance di banda superiori a quelle ad oggi disponibili. La rete della sanità del Lazio costituisce dunque la base per il miglioramento dei servizi offerti dalla Regione Lazio al cittadino e per il superamento in ambito sanitario del digital divide sociale e territoriale : essa consentirà all Amministrazione, grazie all utilizzo delle tecnologie informatiche, di sostenere nuovi processi 76 Per il dettaglio degli interventi si rimanda alla scheda allegata. 41

76 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 76 di 401 di cura e assistenza, avvicinando le eccellenze e i professionisti della sanità laziale agli assistiti, anche a quelli che risiedono nei territori più remoti della regione, in linea con i nuovi modelli organizzativi individuati nei Programmi Strategici della Sanità, volti ad assicurare una più efficace presa in carico della popolazione, con particolare riferimento ai pazienti con patologie croniche e acute. Oltre ad essere funzionale all attuazione dei processi in atto, l intervento favorisce una maggiore facilità di accesso ai servizi in corso di realizzazione come il Fascicolo Sanitario Elettronico (parte del più ampio progetto denominato Sanità Vicina ) e il Sistema Informativo per l Assistenza Territoriale (SIAT). L infrastruttura di rete abiliterà inoltre la veicolazione di nuovi servizi che l Amministrazione Regionale si propone di sviluppare nel periodo , già approvati o in corso di ulteriori analisi (Data Center Unico; creazione di reti di teleconsulto tra strutture sanitarie Hub e Spoke, per la gestione dell emergenza nelle patologie tempo-dipendenti ovvero per l erogazione di servizi di telemedicina a supporto dei servizi di diagnosi e consulenza medica a distanza per gli spoke distribuiti sul territorio). Nel Programma Operativo Regionale FESR trova posto un altra azione che rientra nell area Infrastrutture digitali e di rete : il consolidamento e la razionalizzazione dei Data Center regionali. Tale intervento, concepito in considerazione della significativa frammentazione e dispersione sul territorio del Lazio di Data Center delle Pubbliche Amministrazioni e Società Partecipate, è volto al contenimento degli oneri complessivi a carico dell'amministrazione Regionale, in coerenza con il Piano nazionale di razionalizzazione e consolidamento dei CED della Pubblica Amministrazione. Esso consente di realizzare un significativo risparmio, essendo evidentemente più vantaggioso attuare soluzioni di disaster recovery e business continuity per un Data Center unico piuttosto che per i diversi Data Center che rientrano nel dominio regionale. I soggetti che ad oggi dispongono nel Lazio di un proprio CED sono di fatto numerosi: la Regione Lazio; le Società Partecipate; le Aziende Sanitarie Locali; le Aziende Ospedaliere ed emergenziali (ARES 118); i Comuni, le Province e i CST (Centri Servizi Territoriali) o ALI (Alleanze Locali per l Innovazione). L intervento prevede una prima fase di razionalizzazione infrastrutturale e una seconda caratterizzata da un progressivo consolidamento applicativo; consentirà di assorbire e successivamente dismettere i Data Center migrati, coerentemente con quanto previsto nelle Linee Guida per la razionalizzazione dell infrastruttura digitale della Pubblica Amministrazione emanate dall Agenzia per l Italia Digitale. Strumentale e propedeutico all attuazione del programma di razionalizzazione sopra descritto è la disponibilità di un infrastruttura di rete regionale ad alta affidabilità e a larghissima banda, di cui il progetto Regional Area Network Sanità è il primo tassello, limitatamente all ambito sanitario e all emergenza. 4.2 Amministrazione digitale, aperta e intelligente Nell individuazione delle azioni da mettere in campo per l area di intervento Amministrazione digitale aperta e intelligente, oltre ai temi tipicamente richiamati dall Agenda Digitale Italiana (fatturazione elettronica, trasparenza e Open Data), al pari di quanto avviene per le altre aree, si è tenuto conto e si terrà conto delle principali disposizioni e strategie di livello nazionale e regionale. Rientrano in quest area le azioni definite, realizzate e/o in corso, volte ad agevolare i processi di riordino della Regione Lazio, implementare soluzioni rispondenti ai dettami della normativa (in particolare nelle sfere del bilancio e dei sistemi contabili), valorizzare i dati della Pubblica Amministrazione, anche al fine di garantire la trasparenza e consentire, grazie all utilizzo dei dati messi a disposizione, lo sviluppo di servizi nuovi e intelligenti. 77 Approvato con Decisione C (2015) 924 del 12/2/2015 dalla Commissione Europea. 42

77 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 77 di 401 Verso un esigenza di maggiore efficienza, razionalizzazione e definizione di nuove logiche di funzionamento dell Ente si inseriscono iniziative progettuali come PRO.SA - Progetto di semplificazione amministrativa e dematerializzazione, per la gestione informatizzata dei procedimenti amministrativi, la revisione dei processi e la dematerializzazione dei flussi informativi regionali e Informatizzazione dei Pareri Obbligatori, che si propone di automatizzare le procedure per il rilascio dei Pareri Obbligatori in carico alla Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative e alle relative aree Lavori Pubblici e Genio Civile della Regione Lazio. Con il progetto PRO.SA, la Regione Lazio intende realizzare un infrastruttura tecnologica per la dematerializzazione dei documenti cartacei e la loro conservazione a norma di legge, la gestione completa dei procedimenti amministrativi online, realizzando il catalogo dei procedimenti; garantire agli utenti la visione unitaria e completa delle istanze riguardanti lo stato dei documenti; consentire il controllo e il miglioramento continuo di tutti i processi di lavoro automatizzati, ottimizzando le risorse impegnate negli uffici di protocollo della Regione. Con il progetto Informatizzazione dei Pareri Obbligatori si prefigge di incrementare l efficienza delle aree interessate; integrare i dati disponibili negli archivi elettronici e/o recuperare i dati presenti nelle pratiche cartacee in archivio (dematerializzazione); effettuare analisi puntuali e migliorare il monitoraggio nei lavori pubblici; snellire i processi di lavoro; favorire la trasparenza del processo amministrativo per gli utenti (accessibilità e condivisione delle informazioni relative alle pratiche regionali). A cavallo tra la maggiore facilità di accesso ai servizi e necessità di controllo, vi è il completamento del progetto di adozione a livello regionale della Tessera Sanitaria e Carta Nazionale dei Servizi (TS-CNS) : progetto promosso dal Ministero dell Economia e delle Finanze che ha l obiettivo di far confluire in un unico strumento (smart card) la Tessera Sanitaria Nazionale e la Carta Nazionale dei Servizi in modo da avere un'unica carta multifunzionale valida in tutte le Regioni, quale strumento di accesso ai servizi informativi regionali (autenticazione forte). La sperimentazione regionale, rivolta in fase iniziale ai medici prescrittori regionali per l accesso agli applicativi di competenza (richiesta dei ricettari, esenzione per reddito, scelta e revoca del medico), è estesa in una seconda fase ai cittadini del Lazio mediante la realizzazione dei punti di attivazione territoriali. Nel processo complessivo di razionalizzazione, efficientamento e riordino, la Regione Lazio intende riappropriarsi della sua funzione di coordinamento e programmazione, liberandosi delle attività di gestione diretta in carico alle Società, Enti ed Agenzie. Assumono importanza in quest alveo quei sistemi informativi che ne facilitano la realizzazione come, ad esempio, l adozione di un sistema di e-procurement per la gestione degli approvvigionamenti dei beni da parte della Direzione Centrale Acquisti (che assume un ruolo di importante coordinamento e programmazione dei fabbisogni regionali) e il sistema di Spending Analysis, già in uso ed attualmente in fase di evoluzione. Quest ultimo nasce dall esigenza di raccogliere, razionalizzare e sistematizzare i dati disponibili nei sistemi informativi regionali, forniti dalle Aziende Sanitarie, in un unica banca dati centralizzata al fine di monitorare puntualmente le principali dimensioni della spesa sanitaria aziendale (consumi, giacenze di magazzino, contratti ecc.) e disporre di un cruscotto che consenta un analisi puntuale della spesa e restituisca utili informazioni per la programmazione. Rispondono alla logica dell ottimizzazione e del riordino, e non ultimo della valorizzazione degli investimenti effettuati in tema di ICT, anche le azioni di razionalizzazione dei sistemi informativi presenti nelle diverse realtà regionali volte, tra l altro, alla costituzione di basi di dati efficaci e funzionali. In quest area ricade la razionalizzazione delle basi di dati geografiche, l implementazione del nuovo Sistema Informativo Territoriale (SIT) della Regione Lazio, la realizzazione della Carta della Comunità (ossia di una modalità di condivisione del database geografico con tutte le Amministrazioni del territorio regionale). Il nuovo Sistema Informativo Territoriale (SIT) potrà essere fruito da cittadini, imprese e professionisti e dai Comuni del Lazio per le proprie attività strategiche e di programmazione. 43

78 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 78 di 401 Le novità introdotte dal D. Lgs. 23/06/2011, n hanno determinato la necessità di continue azioni di sviluppo sui sistemi informativi che attengono all area della contabilità e del bilancio. È stata infatti adottata la contabilità economico-patrimoniale da affiancare a quella finanziaria: a partire dalle informazioni della gestione finanziaria e dei sistemi di gestione dei beni mobili e immobili scaturiscono in tempo reale, dove previsto, scritture sulla contabilità economico-patrimoniale, utilizzando la Matrice di Correlazione per il Piano dei Conti Integrato messa a disposizione dal Ministero dell Economia e delle Finanze (MEF). In recepimento della normativa 79 e delle decisioni prese a livello regionale 80 è stata realizzata un infrastruttura che integra il sistema amministrativo contabile regionale con il sistema di fatturazione elettronica, finalizzata all istituzione del registro informatico delle fatture, al monitoraggio del debito e dei tempi di liquidazione e pagamento delle transazioni commerciali. Per quanto riguarda la fatturazione elettronica, in particolare, a fronte delle novità introdotte dalle citate disposizioni, l Amministrazione Regionale ha deciso, previa specifica azione di evoluzione/adeguamento, di utilizzare il sistema di fatturazione telematica adottato dal 2009 con riferimento al Servizio Sanitario Regionale da parte delle Aziende Sanitarie laziali (continuamente evoluto negli anni a seguire) in modo da costituire il front end per il recepimento delle fatture di tutti i fornitori regionali. Il sistema è composto da diversi moduli che sono stati resi disponibili per tutte le Pubbliche Amministrazioni sul catalogo nazionale dei programmi riutilizzabili dell Agenzia per l Italia Digitale. Il sistema di fatturazione elettronica regionale (digitalizzazione e dematerializzazione dell intero ciclo passivo, dall emissione dell ordine fino al pagamento delle relative fatture) si inserisce nell ambito degli obiettivi di: dematerializzazione dei documenti e riduzione dei costi collegati alla gestione di documenti in formato cartaceo (stampa, invio fatture per posta, trasmissione degli ordini via fax, ecc.); monitoraggio della spesa regionale della Regione Lazio, delle Aziende Sanitarie e degli Enti Intermediati (enti e società partecipate); certezza del debito, trasparenza e tracciabilità dei processi di liquidazione e pagamento; semplificazione dei processi amministrativo-contabili e aumento dell efficienza; gestione, secondo procedure uniformi, dei crediti oggetto di fatturazione; riduzione dei tempi di pagamento con conseguente risparmio sugli interessi sulle somme dovute e riduzione del contenzioso. Sul fronte della trasparenza e Open Data, il portale dati.lazio.it, già in linea, è il portale regionale in cui sono pubblicati in formato aperto e riusabile i dati relativi all intero patrimonio informativo della Regione Lazio e dove, progressivamente, saranno resi disponibili i dati degli altri Enti pubblici del territorio. Il progetto risponde a obiettivi di: dare piena attuazione ai diritti dei cittadini, mettendo in atto strategie di Open Government (trasparenza, collaborazione e partecipazione); rendere i cittadini parte attiva nel processo di apertura dei dati, del loro riuso e della valorizzazione delle informazioni pubbliche; innescare un cambiamento sostanziale nell'organizzazione dell'amministrazione Regionale, anche mediante un più efficace utilizzo dei dati come criterio oggettivo per le attività di programmazione e valutazione; promuovere la trasparenza, come presupposto irrinunciabile per la costruzione di un nuovo rapporto di fiducia tra cittadini e Amministrazione, nonché per stimolare la partecipazione civica nel creare valore pubblico; promuovere iniziative imprenditoriali basate sull'uso degli Open Data; favorire nuovi strumenti di analisi e di decision making basati sull utilizzo dei Big Data. Il sistema, coerentemente con le sopra citate finalità, prevede tre sezioni: progetti finanziati dalla Regione (Open Progetti), dati di spesa dell'amministrazione (Open Spesa) e dati sulla Sanità (Open Sanità). Il portale offre inoltre aree dedicate alla partecipazione dei cittadini, all analisi delle scelte dell Amministrazione (e-partecipation) e alla raccolta di segnalazioni, suggerimenti e proposte (crowdsourcing). 78 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e successivi D.M. n. 55 del 3/04/2013 e D.L. n. 66 del Il D.L. n. 66/2014 prevede a decorrere dal 1 luglio 2014 l adozione per le Pubbliche Amministrazioni del registro unico delle fatture e l obbligo di comunicare alla Piattaforma per la Certificazione dei Crediti i dati relativi alle fatture - o richieste equivalenti di pagamento - riferite a crediti commerciali. 80 D.G.R. n. 326 del 3 giugno

79 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 79 di 401 La realizzazione del portale Open Data rientra in un insieme più ampio di azioni per il raggiungimento degli obiettivi posti dalla Legge Regionale del 18 giugno 2012, n. 7 Disposizioni in materia di dati aperti e riutilizzo di informazioni e dati pubblici e iniziative connesse che ha visto anche il finanziamento nel 2012 di due bandi su questo tema, destinati rispettivamente alla piccole e medie imprese del Lazio e alle Amministrazioni Pubbliche del territorio ( Open Data PMI e Open Data PAL ). Il percorso di attuazione dell Agenda Digitale in quest area passa dunque per la costruzione di infrastrutture abilitanti; l informatizzazione e digitalizzazione dei processi interni, l adeguamento dei flussi di lavoro e la razionalizzazione dei sistemi informativi esistenti; la valorizzazione del patrimonio informativo; l apertura e la pubblicizzazione dei dati; l armonizzazione e razionalizzazione delle azioni messe in campo dalle differenti strutture regionali, con l obiettivo di dare piena attuazione ad un governo digitale (e-government) e aperto (open government) Sanità digitale L ambito della sanità, come visto, rappresenta il mandato regionale a più immediato e rilevante impatto sulla qualità di vita dei cittadini del territorio. In accordo con gli indirizzi nazionali di settore e con il nuovo Programma Operativo Regionale di ridisegno della sanità laziale, la sanità digitale è uno dei grandi temi su cui la Regione Lazio ha investito e intende continuare a investire al fine di ottenere un sistema integrato che, ponendo al centro le esigenze dei cittadini, permetta di fornire loro servizi più efficienti e usufruire dell assistenza sanitaria in modo semplice e diretto. Il sistema informativo ha assunto la funzione, così come in numerosi altri contesti, di vero e proprio sistema nervoso del Servizio Sanitario. Il suo compito è quello di rilevare i segnali prodotti nelle diverse articolazioni del sistema, integrarli ed elaborarli secondo schemi ben definiti, per rendere poi disponibile l informazione appropriata ai diversi livelli decisionali (erogazione dell assistenza, gestione, programmazione e governo). In questa prospettiva la Regione Lazio ha avviato nel 2013 un progetto di armonizzazione ed integrazione tra i diversi flussi informativi. A conclusione del progetto di armonizzazione, i flussi informativi verticali condivideranno nativamente un nucleo centrale di basi di dati (popolazione, strutture, nomenclatori, ecc.) e potranno pertanto essere considerati sottosistemi di un unico sistema informativo sanitario regionale. L elemento più innovativo di questo progetto è l Anagrafe Sanitaria Unica Regionale (ASUR) che, relativamente alla componente degli assistiti/assistibili, è già costantemente allineata, per il tramite di SOGEI, con il Ministero dell Economia e delle Finanze. ASUR rappresenta anche la base di riferimento per la realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico e per molti altri sistemi in corso di realizzazione. Con l adozione del nuovo Programma Operativo , abbiamo visto come la Regione Lazio mette al centro della sua azione il potenziamento del territorio, della medicina di prossimità e lo sviluppo della medicina distrettuale, affidando alla medicina ospedaliera, organizzata per "reti di specialità", la gestione della fase acuta della malattia. Le tecnologie digitali risultano essere, per molteplici aspetti, abilitanti e funzionali per il conseguimento degli obiettivi definiti nel programma. Il modello integrato di presa in carico del paziente cronico tra ospedale e territorio, lungo tutto il continuum assistenziale, e la necessità per i diversi professionisti e operatori sanitari di condividere il percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) del paziente, richiede la sperimentazione di nuovi strumenti e tecnologie (ad esempio telemedicina e telemonitoraggio domiciliare) nonché l identificazione di indicatori di valutazione basati su dati del sistema informativo sanitario. In tale direzione vanno diverse idee progettuali che l'amministrazione sta sperimentando o che intende mettere in 81 Cfr. Legge 17 dicembre 2012, n

80 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 80 di 401 campo nell'immediato futuro. Al tempo stesso si rende necessario potenziare i sistemi informativi per monitorare i percorsi longitudinali del paziente anche a supporto della verifica dell appropriatezza prescrittiva (consumo degli assistiti per farmaceutica convenzionata, ricorso a specialistica ambulatoriale e ospedaliera, consumo di altri beni sanitari come i dispositivi medici, ecc.). Nel quadro del riequilibrio tra offerta ospedaliera e offerta territoriale - e dell'introduzione normativa e funzionale del Punto Unico di Accesso, canale multi-dimensionale di accesso, atto a soddisfare i bisogni semplici o complessi del cittadino, e ad indirizzarne il piano di assistenza in modo ottimale - si inserisce invece l'azione denominata Sistema Informativo per l'assistenza Territoriale - SIAT, in corso di implementazione, a supporto dell assistenza domiciliare, della residenzialità sanitaria assistenziale, della riabilitazione estensiva e di mantenimento e del ricovero in hospice. In quest'ambito di azione rientra ancora la razionalizzazione dell'offerta di prestazioni specialistiche ambulatoriali e la conseguente gestione dei tempi di attesa. Il Piano Regionale per il Governo delle Liste di Attesa (PRGLA) si propone di condividere un percorso per il governo delle liste di attesa finalizzato a garantire l'accesso dei cittadini ai servizi sanitari, mediante l applicazione di rigorosi criteri di appropriatezza, del rispetto delle classi di priorità e della trasparenza del sistema a tutti i livelli. Il modello organizzativo a cui tendere prevede che il cittadino utilizzi il ReCUP per la diagnosi e l'impostazione del percorso di cura (primi accessi) e i care manager utilizzino il ReCUP (agende riservate ) per completare il percorso di cura e seguire i pazienti cronici (medicina d iniziativa, presa in carico e integrazione tra livelli assistenziali). La situazione del Lazio è caratterizzata dalla presenza di CUP aziendali (che non interagiscono tra di loro) e di un call center unico a livello regionale (ReCUP) a cui però la maggioranza degli erogatori pubblici rendono disponibile meno del 50% delle proprie agende. Attraverso il ReCUP inoltre non è possibile effettuare prenotazioni sulle agende degli erogatori privati accreditati che producono circa la metà del totale delle prestazioni erogate. In questo scenario diventa necessario, anche a livello tecnologico, realizzare un ReCUP 2.0 che garantisca l uniformità di governance dell offerta di prestazioni ambulatoriali attraverso l omogeneizzazione delle agende e consenta, tra le altre cose di: gestire prenotazioni online, telefoniche e da sportello (anche dallo studio del medico di medicina generale e dalle farmacie) su un database delle agende unico a livello regionale; gestire in via esclusiva le agende dell'alpi (Attività Libero Professionale Intramuraria) e che disponga delle agende del privato accreditato e dei classificati; ridurre la frazione di agende gestite direttamente. In coerenza con i processi di riequilibrio e razionalizzazione dell offerta, gli interventi su cui i sistemi informativi giocano un ruolo strumentale riguardano la riorganizzazione della rete d emergenza territoriale (in particolare della rete dell ARES e delle reti tempo-dipendenti), della rete dei laboratori pubblici (sulla base di un modello Hub & Spoke) e il riordino della nuova rete trasfusionale (riduzione del numero delle sedi di produzione del sangue ed emocomponenti). L'implementazione di protocolli e consulenze inter-ospedale, l'attivazione della telemedicina con conseguente miglioramento della qualità assistenziale, riduzione dei trasporti secondari e maggiore efficienza nell utilizzo delle risorse. Anche la realizzazione dell'infrastruttura di rete ad altissima velocità dedicata della sanità regionale, di cui si è detto nell'area Infrastrutture Digitali e di Rete è concepita principalmente come strumentale alla realizzazione dei nuovi modelli organizzativi individuati per le reti tempo dipendenti, abilitando la trasmissione di immagini tra le strutture sanitarie coinvolte e la possibilità per le strutture ad elevata specializzazione di fornire consulenza a distanza alle strutture dell intero territorio. Nell'area della sanità, attraverso l'utilizzo delle tecnologie digitali, vengono perseguiti risultati come: migliorare la qualità e la tempestività dei servizi erogati; facilitare la fruibilità e l accesso ai servizi sanitari; garantire maggiore efficienza complessiva del sistema sanitario; digitalizzare e ridisegnare i flussi di lavoro dei soggetti che operano nel settore sanitario; aumentare il tasso di innovazione digitale nelle Aziende Sanitarie e Ospedaliere; migliorare la qualità della spesa in direzione di un nuovo sistema di governo della 46

81 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 81 di 401 sanità, garantendo controllo e monitoraggio dei costi e riducendo la spesa sanitaria; rendere disponibili in sicurezza le informazioni cliniche; sperimentare nuove pratiche di telemedicina e teleassistenza; digitalizzare e dematerializzare il ciclo prescrittivo. Su quest'ultimo fronte, nell'ambito del più ampio progetto denominato Sanità Vicina, in corso di implementazione, si segnala la realizzazione del sistema di E- Prescription (Ricetta Digitale) che vedrà anch'esso il completamento entro il 2015 e si propone di raggiungere gli obiettivi concordati con la Ragioneria Generale dello Stato e il Ministero della Sanità. In relazione all'obiettivo di migliorare il servizio erogato dal cittadino, tra le altre azioni che l'amministrazione Regionale ha finanziato e si appresta a rilasciare nel corso del 2015 si evidenzia la realizzazione di una piattaforma informatizzata di pagamento, in grado di offrire ai cittadini e imprese uno strumento che agevoli i pagamenti attraverso modalità alternative al contante (ad iniziare dal pagamento delle prestazioni sanitarie erogate dal ReCUP sia in regime di Servizio Sanitario Nazionale che di libera professione) e la digitalizzazione dei referti. Quest'ultima, già conclusasi limitatamente ai referti di laboratorio di analisi delle 12 ASL regionali ( Lazio Escape ), continuerà nell'ambito della stessa tipologia di referti relativi alle Aziende Ospedaliere ( Distribuzione Referti Aziende Ospedaliere, parte del più ampio progetto Sanità Vicina ) e si estenderà in una fase immediatamente successiva ad altre tipologie di referti. Si tratta, in particolare, della realizzazione di un infrastruttura centrale che raccoglie tutti i referti di laboratorio delle ASL e delle Aziende Ospedaliere e che consente ai cittadini la possibilità di ritirare un referto in modalità elettronica, con piena validità legale (firmato digitalmente). La realizzazione di questa componente è di fondamentale importanza ai fini del completamento del Fascicolo Sanitario Elettronico. Grandi sono dunque gli sforzi che la Regione Lazio sta facendo per innovare la sanità laziale: il 2015 sarà l'anno che imprimerà una decisa accelerazione a tale processo. Tra le azioni più significative rientra senz'altro, a pieno titolo, il Fascicolo Sanitario Elettronico. A fine giugno 2014, le Regioni, e tra loro anche la Regione Lazio così come indicato dalle linee guida dell'agenzia per l'italia Digitale del marzo hanno presentato i loro piani per la realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico. Nell'ottica dell'integrazione dei sistemi e della condivisione dei dati tra di essi, valorizzando gli investimenti effettuati nell'ambito del sistema informativo sanitario da parte dell'amministrazione Regionale negli ultimi anni, il Fascicolo Sanitario Elettronico sarà integrato con una serie di applicativi presenti nel contesto regionale, quali l'anagrafe Sanitaria Unica Regionale, Lazio Escape, ReCUP, Sistema Informativo Ospedaliero, piattaforma di integrazione dei sistemi aziendali ospedalieri che consente il recupero in tempi diversi di informazioni necessarie a livello centrale sia per il controllo e il monitoraggio sia per i fini clinico sanitari. Esso costituisce quindi un altro tassello importante del sistema integrato della sanità digitale regionale. Riguardo all impegno della Regione Lazio nel piano di rientro dal disavanzo sanitario, obiettivo imprescindibile della sanità digitale non può che essere anche quello di contribuire alla profonda ristrutturazione del sistema sanità, alla sua razionalizzazione e ottimizzazione, migliorando l efficienza complessiva e riducendone i costi di gestione. Nell ambito degli interventi finalizzati a ridurre i costi del sistema sanitario e a migliorarne l'efficienza, la Regione intende attraverso la digitalizzazione migliorare concretamente molti degli indicatori relativi ai servizi sanitari regionali come la fruibilità, la tempestività, la disponibilità di informazioni cliniche su accesso protetto, l accessibilità ai dati sanitari, l efficienza, la riduzione della spesa sanitaria, razionalizzando gli acquisti di beni, servizi e farmaci. Il ruolo dei sistemi informativi è anche qui centrale al fine di consentire, da una parte, il costante monitoraggio delle attività e delle azioni previste dal piano di rientro dal deficit sanitario e, dall altra, il monitoraggio dell adeguamento delle strutture territoriali e centrali, in riferimento alle prestazioni sanitarie erogate ai propri assistiti e degli impianti economici sui bilanci delle aziende e della Regione. Tali strumenti di governo devono supportare quindi l Amministrazione Regionale in ogni passo operativo e decisionale. Le esigenze da soddisfare e attese possono riassumersi nella possibilità di disporre di dati di qualità tempestivi, in grado di supportare i processi di indirizzo e governo. Infine, con riferimento alla riduzione dei costi che scaturisce dalla centralizzazione degli acquisti in ambito sanitario, la Direzione Centrale Acquisti si sta dotando di una piattaforma di e-procurement che verrà messa a disposizione oltre che della Regione e degli Enti regionali, anche delle Aziende Sanitarie. La realizzazione della piattaforma di e-procurement consentirà di conseguire importanti risultati sia in termini di maggiore 47

82 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 82 di 401 trasparenza delle procedure di acquisto che in termini di riduzione e semplificazione degli adempimenti amministrativi sia per le Aziende Sanitarie che per le imprese. 4.4 Comunità intelligenti La realizzazione di un ecosistema favorevole allo sviluppo di Comunità Intelligenti è uno dei temi centrali della Strategia per la Crescita Digitale; l'agenzia per l'italia digitale, secondo quanto previsto dal D. Lgs. n. 179 del 2012, ha il compito di definire strategie e obiettivi per lo sviluppo delle comunità intelligenti, coordinare il processo di attuazione e predisporre gli strumenti tecnologici ed economici 82. Le comunità intelligenti possono essere definite come contesti territoriali in cui l'utilizzo pianificato e sapiente delle risorse umane e naturali, opportunamente gestite e integrate mediante le numerose tecnologie ICT già disponibili, consente la creazione di un ecosistema capace di utilizzare al meglio le risorse e di fornire servizi integrati e sempre più intelligenti (cioè il cui valore è maggiore della somma dei valori delle parti che li compongono) 83. Questa gestione innovativa del territorio ha l obiettivo di produrre un aumento della qualità della vita per i cittadini e delle opportunità di sviluppo sostenibile e di innovazione sociale, attraverso servizi e azioni che impattano su economia e competitività, ambiente ed energia, riqualificazione urbana, mobilità, valorizzazione turistica e culturale, ricerca e innovazione. In coerenza con questa visione, l Amministrazione Regionale si propone di rendere il Lazio una comunità intelligente, mediante la realizzazione di servizi innovativi per il territorio, per i cittadini, per le imprese e per gli altri soggetti locali. Una delle principali misure messe in campo per le imprese è rappresentata dalla piena digitalizzazione degli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP) e dei rapporti tra Pubblica Amministrazione e imprese, in coerenza con quanto definito a livello nazionale in materia di riordino del SUAP 84. La Regione Lazio, per dare risposte efficaci alle esigenze del sistema delle imprese, ha avviato un percorso che porterà alla standardizzazione dei procedimenti e all unificazione della modulistica. Tra i provvedimenti adottati, l istituzione dell Osservatorio Regionale per lo Sportello Unico delle Attività Produttive, con funzioni di coordinamento dell intero sistema SUAP del territorio regionale, e la costituzione di un Tavolo Tecnico che si prefigge di semplificare e omogeneizzare i procedimenti in essere, arrivando alla definizione di una modulistica da adottare su tutto il territorio regionale. Considerata la complessità delle suddette attività e il grande numero di soggetti coinvolti, si intende rendere disponibile una piattaforma informatica dedicata all erogazione in via telematica dei servizi rivolti ai cittadini, alle imprese e agli operatori SUAP a supporto dell operatività degli sportelli. Un altra azione inclusa nell area Comunità intelligenti è la creazione del network Porta Futuro, per la formazione e l orientamento al lavoro, che risponde all obiettivo di superare il vecchio modello dei Centri per l impiego e favorire l incontro tra domanda e offerta di lavoro predisponendo servizi integrati di formazione breve, orientamento personale e alla professione, orientamento di secondo livello, career day e recruitment day, nuovi servizi rivolti alle imprese. 82 Cfr. Art. 20 ( Comunità intelligenti ), Decreto Legge n. 179/2012, convertito con modificazioni in Legge 17 dicembre 2012, n Agenzia per l Italia Digitale, Architettura per le comunità intelligenti: visione concettuale e raccomandazioni alla Pubblica Amministrazione, D.P.R. 160/

83 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 83 di 401 In quest area dell Agenda Digitale regionale rientra anche il progetto Spazio Attivo che si propone di realizzare la riforma degli incubatori d impresa (i Bic Lazio) trasformandoli in luoghi di accesso ai servizi regionali per l'impresa e il lavoro. Gli sportelli di Spazio Attivo dislocati su tutto il territorio laziale saranno dei centri territoriali a servizio di cittadini, giovani, imprese ed Enti Locali e costituiranno anche dei punti di accesso ai servizi regionali per l impresa e il lavoro. Un altra misura compresa in questa area riguarda il sostegno alla realizzazione di spazi pubblici di coworking, destinati ai "coworker" o "nomad worker": liberi professionisti, imprenditori, disoccupati e persone in cerca di nuova occupazione, ricercatori e studenti su tutto il territorio del Lazio. Il programma Startup Lazio! fornirà invece spazi, servizi, strumenti finanziari a supporto dell avvio di startup innovative e creative. Per sostenere la ricerca pubblica e privata nonché l innovazione, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di reti di impresa sono previste misure specifiche volte a potenziare i cluster tecnologici regionali, agevolare la partecipazione delle imprese ai programmi comunitari di ricerca e sviluppo, promuovere la cooperazione fra enti di ricerca pubblici e privati e imprese, supportare la nascita di consorzi e reti di imprese ad alta intensità di conoscenza negli ambiti di specializzazione territoriale. Nel nuovo modello di sviluppo regionale, incentrato sulla necessità prioritaria di colmare il gap competitivo rispetto alle regioni europee più dinamiche, saranno cruciali le politiche pubbliche per l ambiente. In particolare, le politiche dovranno articolarsi verso quattro specifici filoni di attività: il sostegno alla transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio, la promozione dell adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi, la tutela dell ambiente e la promozione dell uso efficiente delle risorse. Gli obiettivi per la transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio, definiti a livello comunitario, sono stati inseriti nelle strategie di sviluppo dell Unione Europea per il lungo periodo e riguardano in misura preponderante le politiche energetiche. Si tratta, nel complesso, di ridurre i costi di approvvigionamento dell energia da parte di famiglie e imprese, rafforzare la sicurezza energetica della Regione, aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili e innovative e potenziare le infrastrutture di rete. In quest ambito, l Agenda Digitale regionale prevede alcune azioni per l efficientamento energetico, la riduzione dell impatto ambientale delle attività produttive, il miglioramento della mobilità urbana. In particolare saranno predisposti: incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica per gli edifici pubblici, le aziende agricole e agroalimentari; agevolazioni per la riconversione delle aree produttive in Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) e riduzione dei consumi energetici per le piccole e medie imprese; sostegno allo sviluppo di sistemi di trasporto intelligente per una più efficace gestione del trasporto cittadino che consenta di ridurre le emissioni di carbonio e aumentare la sicurezza stradale. Infine, una comunità intelligente è quella in cui si valorizza il patrimonio culturale e si promuove il turismo come risorsa del territorio e leva per uno sviluppo economico sostenibile. In questa direzione vanno alcune misure come la realizzazione e il rafforzamento del portale regionale di promozione turistica Visit Lazio e la promozione di sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in specifiche aree di attrazione nei cinque territori provinciali del Lazio. 4.5 Cittadinanza e competenze digitali Se l infrastrutturazione digitale e di connettività rappresenta il requisito abilitante sul piano tecnologico, la riduzione e il superamento dei divari digitali (culturali, sociali, generazionali, geografici) del territorio regionale e lo sviluppo di un ruolo attivo e consapevole dei cittadini nella società dell informazione (empowerment) sono processi altrettanto necessari per consentire il pieno sviluppo della cittadinanza 49

84 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 84 di 401 digitale, in tutti i suoi aspetti, compresa la piena affermazione di un nuovo modello relazionale tra cittadini e amministrazione. La cittadinanza digitale è una estensione di quella tradizionale ed è basata su una riconfigurazione dei diritti e dei doveri dei cittadini dovuta allo sviluppo dell e-government ed in generale all utilizzo della rete Internet 85. Non avere piena consapevolezza del significato e del valore delle tecnologie ICT e della rete Internet determina quindi nuove forme di esclusione sociale che, a seconda dei soggetti del territorio considerati, si declina in modi differenti, tra cui i principali: limitato o mancato accesso ai servizi digitali e alle opportunità di partecipazione offerti dalla Pubblica Amministrazione da parte dei cittadini; deficit di competenze penalizzante per lo stato occupazionale e l affermazione professionale per i giovani; scarse opportunità imprenditoriali e bassa competitività per le imprese; insufficiente preparazione per supportare e attuare le politiche di e-government e open government da parte dei lavoratori interni all Amministrazione Regionale. Per le ragioni sopra esposte, il tema delle competenze digitali diventa centrale per la realizzazione della cittadinanza digitale e per la piena affermazione di un nuovo paradigma relazionale tra cittadini e soggetti del territorio e Amministrazione Regionale. I destinatari delle azioni relative a tale ambito sono, quindi, individuati in tutti i soggetti del territorio: cittadini, imprese, lavoratori anche dell Amministrazione Regionale. In particolare, la Regione guarda agli obiettivi di miglioramento delle competenze professionali specialistiche ICT e delle competenze di e-leadership, come ad un risultato di grande importanza, abilitante per l effettiva realizzazione della strategia regionale di specializzazione intelligente. Una società permeata di competenze digitali diffuse è infatti condizione essenziale per il consolidarsi di mercati sempre più maturi per servizi a tecnologia avanzata per cittadini, imprese e istituzioni. Per conseguire tali obiettivi, la Regione Lazio intende: promuovere e sostenere azioni di informazione e formazione sulle competenze digitali, i diritti digitali e la Internet Governance, destinati ai cittadini e a differenti tipologie di utenti non professionali; realizzare azioni di formazione sulle tecnologie ICT, sull Agenda Digitale, l e-government e l opengovernment (compresi temi quali gli Open Data e i Big Data) all interno dell Amministrazione Regionale; promuovere e sostenere misure sulle competenze digitali nelle scuole; realizzare misure formative per le imprese innovative e le start-up digitali e creative; individuare e promuovere metodologie partecipate e collaborative tra i cittadini, le parti sociali e l Amministrazione Regionale. 85 Definizione tratta dalla Enciclopedia Scienza e Tecnica-Informatica, vol. VII 2012, Istituti dell Enciclopedia Italiana Treccani. 50

85 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 85 di Il modello di governance e il metodo partecipativo La governance per la definizione e l attuazione dell Agenda Digitale è individuata in considerazione della trasversalità, ampiezza e complessità della strategia digitale regionale; elementi che richiedono l attivazione, il coinvolgimento e la partecipazione sia di tutta l Amministrazione, inclusi gli enti e le società regionali, sia di tutti i portatori di interesse territoriali: Amministrazioni ed Enti locali; imprese e settore privato; cittadini e associazioni; università, centri di ricerca e comunità tecniche. Come dichiarato nel paragrafo di apertura, la strategia di crescita digitale regionale si propone di realizzare progressivamente un ecosistema regionale dell innovazione, che, in un modello di funzionamento a rete, accresca - mediante l utilizzo dei sistemi tecnologici e l acquisizione e condivisione di competenze e conoscenze - lo sviluppo sociale, economico e democratico del territorio regionale in modo sostenibile, inclusivo, intelligente e di sistema. Internamente all Amministrazione Regionale, l Agenda Digitale si configura come un metaprogramma trasversale a tutte le Direzioni e le strutture regionali; la sua attuazione incrocia infatti tutti gli ambiti di azione dell Amministrazione. Il coordinamento dell Agenda Digitale della Regione Lazio è affidato alla Sottostruttura preposta del Segretariato Generale, che ne definisce gli obiettivi strategici e la programmazione operativa, con il supporto di Lait S.p.A (società in-house istituita nel allo scopo di progettare, realizzare, organizzare e gestire il Sistema Informativo Regionale - a cui fa capo peraltro l attuazione della quasi totalità dei progetti ricompresi nell Agenda Digitale regionale 87 ) e sentite le Direzioni, gli Enti regionali e le altre società in-house eventualmente coinvolte su specifici progetti e attività. L Amministrazione Regionale definirà una strategia di governance interna con le seguenti finalità: indirizzare e coordinare le azioni di riorganizzazione gestionale, di processo e formative all interno dell Ente, utili per l attuazione dell Agenda Digitale; effettuare, nell ambito dell Agenda Digitale, una programmazione operativa degli interventi unitaria, supervisionando anche le attività e i fabbisogni relativi all Information Communication Technology (ICT) e ai sistemi informativi delle Direzioni e degli Enti regionali; mettere in atto la razionalizzazione, l armonizzazione e l efficientamento complessivo del Sistema Informativo Regionale; Si proseguirà inoltre con le attività di formazione e informazione, già in corso in relazione al progetto Open Data, destinate alla Comunità di Pratica Regionale sull Agenda Digitale, finalizzate alla definizione di un gruppo di lavoro territoriale, che produca, organizzi, accresca nel tempo e condivida le competenze e le conoscenze necessarie per promuovere i processi, realizzare i progetti - rendendoli strutturali e duraturi nel tempo - dell Agenda Digitale all interno dell Ente regionale e delle Amministrazioni locali. La Comunità di Pratica Regionale è composta da referenti designati internamente all Amministrazione Regionale (dalle Direzioni, dagli Enti, dalle strutture regionali, dalle Aziende Sanitarie e Ospedaliere, dalle società in-house) e 86 Con la L.R. n. 20 del 03/08/ Cfr. l Allegato schede progettuali, nel paragrafo a seguire. 51

86 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 86 di 401 da referenti espressi dalle Amministrazioni locali del territorio laziale che aderiranno al progetto. Alla Comunità di Pratica sono destinate misure di formazione continua, informazione, training on the job e team building, sui temi dell Agenda Digitale e su specifiche azioni o progetti. Inoltre, al fine di dare piena attuazione al metodo partecipativo e alle consultazioni pubbliche sui temi dell Agenda Digitale regionale saranno attivati: 1. La Rete territoriale per il Lazio Digitale: è la struttura partecipata dai rappresentanti delle categorie di tutti i portatori di interesse territoriali (Amministrazioni ed Enti Locali; imprese e settore privato; cittadini e associazioni; università, centri di ricerca e comunità tecniche). La Rete ha funzioni consultive e propositive che saranno esplicate mediante un articolazione operativa in cinque Tavoli tematici (uno per Area di intervento dell Agenda Digitale regionale), che lavoreranno sia in presenza (sono previsti almeno tre incontri), sia in remoto su una piattaforma online collaborativa. Ogni Tavolo ha due coordinatori: uno interno a Regione, l altro esterno. Il coordinatore interno è rappresentato dal Direttore Regionale di competenza dell Area e si avvale di referenti di Regione e di Lait S.p.A., esperti dei progetti e delle azioni da trattare; ha la funzione di informare correttamente i Tavoli delle attività di Agenda Digitale sui progetti che sono già in corso e indirizza le attività dei coordinatori esterni. I coordinatori esterni hanno la funzione di moderare il lavoro dei Tavoli e sono individuati in base alla riconosciuta esperienza e competenza nell area tematica del Tavolo che sono chiamati a gestire. La consultazione attivata nell ambito della Rete territoriale per il Lazio Digitale avrà, in una prima fase, l obiettivo di definire il quadro di interventi previsti da questo documento di Linee Guida e, in una seconda fase, di mantenere un confronto permanente con l Amministrazione Regionale sulle attività di realizzazione degli interventi previsti, su eventuali variazioni e sulle ulteriori fasi della programmazione. Più in dettaglio, i Tavoli tematici nella prima fase di consultazione, potranno: proporre una declinazione più articolata degli interventi già in atto o in procinto di essere realizzati; avanzare suggerimenti e proposte in merito ai progetti da attivare; proporre nuove idee progettuali rispetto a quelle già ipotizzate dall Amministrazione Regionale 88. Le relazioni con gli Enti Locali potranno dare luogo ad accordi specifici o generali per la realizzazione congiunta dell Agenda Digitale regionale o di parte di essa. Queste relazioni valorizzeranno le iniziative già condotte nell ambito della Community Network Regionale istituita nel 2008, finalizzate alla realizzazione, consolidamento e razionalizzazione, in termini strutturali e di governance, dell ICT regionale, soprattutto mediante il progetto Alleanze Locali per l Innovazione ALI 89. Le attività dei Tavoli partiranno subito dopo la presentazione delle Linee Guida dell Agenda Digitale regionale e orientativamente, terranno i primi due incontri entro l estate, concludendo le attività entro l autunno, al fine di consentire la redazione dell Agenda Digitale della Regione Lazio - Piano per lo sviluppo del Lazio Digitale, entro la fine del Una piattaforma di consultazione online, utilizzata per recepire pareri, indicazioni, suggerimenti sulla strategia definita o proposte su nuove idee progettuali da parte di tutti cittadini e dei soggetti 88 Le informazioni di dettaglio relative alle attività dei Tavoli e agli altri strumenti di consultazione saranno rese disponibili sul sito: 89 Cfr. il sito online: 52

87 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 87 di 401 interessati, oltre ai partecipanti alla Rete territoriale per il Lazio Digitale. La durata della consultazione online sarà equivalente alla durata del lavoro dei Tavoli. L Amministrazione Regionale, alla fine dei periodi di consultazione, valuterà le proposte e i contributi avanzati. L attività di valutazione si baserà sui seguenti criteri: congruità rispetto all impianto strategico e programmatorio dell Agenda Digitale e dei documenti programmatici regionali; coerenza e compatibilità con le azioni già attuate e/o in fase di attuazione; disponibilità della copertura finanziaria necessaria. Per valutare l efficacia della strategia dell Agenda Digitale regionale sarà infine messo a punto un sistema di monitoraggio e valutazione dei risultati al fine di misurare gli impatti a breve e medio termine sul territorio e utilizzarli per una programmazione ottimale degli interventi. L efficacia sarà valutata in base a: gli obiettivi strategici dell impianto complessivo dell Agenda Digitale regionale: si misureranno i risultati ottenuti rispetto a quelli attesi, al fine di valutare la qualità, l efficacia e la coerenza della strategia di Agenda Digitale e l eventuale necessità di riorientarla. Saranno dunque utilizzati indicatori di contesto, di impatto, di strategia; gli obiettivi specifici di ciascuna azione/progetto: il processo di monitoraggio e valutazione rileverà le esperienze di eccellenza e le eventuali criticità di attuazione delle azioni/progetti, per una corretta riprogrammazione degli interventi. A tal fine saranno individuati indicatori specifici per ciascuna azione/progetto che compone l impianto strategico di Agenda Digitale, compresi opportuni indicatori di avanzamento/realizzazione. Saranno quindi raccolte informazioni e dati qualitativi e quantitativi in tutte le fasi di realizzazione delle azioni, dalla progettazione, all affidamento, all esecuzione. La metodologia di monitoraggio e valutazione, che sarà definita nel Piano per il Lazio Digitale, si avvarrà del sistema di monitoraggio e valutazione regionale relativo alle azioni sostenute dal nuovo ciclo della programmazione europea. 53

88 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 88 di 401 Allegato Schede progettuali 54

89 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 89 di 401 Area di intervento - Infrastrutture digitali e di rete Consolidamento e razionalizzazione dei Data Center Regionali L utilizzo del G-Cloud (Government Cloud) Computing per la Pubblica Amministrazione è un opportunità tecnologica che consente il consolidamento, la concentrazione e la razionalizzazione delle risorse informatiche con benefici rilevanti, in termini economici, di efficienza e sicurezza, tanto per gli Enti Locali che per le piccole e medie imprese. Destinatari L intervento è destinato all Amministrazione Regionale, alle Società e agli Enti partecipati/controllati dalla Regione Lazio, alle Aziende Sanitarie Locali. Successivamente al completamento dell intervento, sulla base di quanto realizzato e a fronte dell individuazione di eventuali ulteriori risorse, si prevede l estensione del piano di consolidamento alle Aziende Ospedaliere ed emergenziali (Ares 118) e a Province, aggregazioni territoriali e Comuni con popolazione inferiore ai abitanti (305 Comuni su 378). Obiettivi La Regione punta a un innalzamento della qualità dell infrastruttura tecnologica regionale, essenziale per migliorare la qualità e l efficacia dei servizi erogati dall'amministrazione. Il consolidamento infrastrutturale rappresenta anche il presupposto per la costruzione di ambienti applicativi condivisi, declinati secondo i tipici paradigmi del Cloud Computing. Descrizione La Regione Lazio, in considerazione della significativa frammentazione e dispersione sul territorio di Data Center delle PA e Società Partecipate, coerentemente con il Piano nazionale triennale di razionalizzazione e consolidamento dei CED della Pubblica Amministrazione, intende attuare un programma di consolidamento e razionalizzazione dell ICT regionale. L'intervento, volto al contenimento degli oneri complessivi a carico dell'amministrazione Regionale, prevede una prima fase di consolidamento infrastrutturale, propedeutico ad azioni di razionalizzazione applicativa. L intervento di razionalizzazione prevede le seguenti azioni: la realizzazione di un nuovo Data Center primario regionale di almeno mq, con alti standard di sicurezza e continuità operativa e conseguente riclassificazione del Data Center attuale a secondario; l'impianto di una soluzione di G-Cloud Computing nel nuovo Data Center, su nuove apparecchiature ad alta densità e basso profilo energetico; la migrazione e il consolidamento nella nuova infrastruttura delle consistenze CED, suddivise per domini; il progressivo consolidamento infrastrutturale degli impianti esistenti delle PA sul G-Cloud e dei work-load applicativi; la riqualificazione del personale dedicato. Fonti di finanziamento POR FESR

90 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 90 di 401 Stato di realizzazione Da avviare. 56

91 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 91 di 401 Free LazioWiFi Il progetto Free LazioWiFi ha l obiettivo di creare una rete WiFi in luoghi ad accesso pubblico sparsi sul territorio regionale, che consenta l utilizzo gratuito di Internet per tutti i cittadini, con possibili estensioni anche a reti dedicate al servizio di pubblica utilità. Destinatari Il servizio è dedicato a tutti i cittadini del Lazio. Obiettivi Obiettivo del progetto è quello di coprire con la rete WiFi zone del territorio regionale non ancora servite dal servizio, senza sovrapporsi con quelle esistenti ed estendendo la propria copertura mediante l adesione al progetto Free ItaliaWiFi, la rete federata nazionale di accesso gratuito ad Internet senza fili che permette di navigare gratis (con la stessa username e password) in tutte le reti WiFi delle amministrazioni che hanno aderito. Descrizione Il progetto prevede una fase sperimentale, della durata di un anno, che coinvolge per primi i 15 Comuni del Lazio che usufruiscono del finanziamento regionale per l innovazione tecnologica (progetti PLUS). Nello specifico, nei luoghi pubblici coperti dagli hot spot Free LazioWiFi (che saranno riconoscibili da apposite segnaletiche e mappati nel portale regionale), chiunque potrà accedere a Internet con, almeno inizialmente, il limite di un ora al giorno e 300 MB di dati scambiati. Per accedere alla rete basterà quindi recarsi in una delle WiFi Zone di Free LazioWiFi, o di una rete federata con Free ItaliaWifi, con qualsiasi dispositivo dotato di un sistema di connettività WiFi. La soluzione tecnologica utilizzata è quella basata sul software OpenWisp.org, integralmente realizzato con componenti Open Source, che permette l installazione della rete, semplice e veloce a costi contenuti, e offre in breve tempo una rete WiFi pubblica e gratuita per la cittadinanza, già predisposta per operare con le altre reti federate (Free ItaliaWiFi). Fonti di finanziamento Bilancio Regionale Stato di realizzazione In corso. 57

92 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 92 di 401 Piano Banda Ultralarga della Regione Lazio Il Piano Banda Ultralarga Regionale si propone di portare, entro il 2020, la connettività a 30 mbps a tutto il territorio del Lazio e a 100 mbps per il 50% della popolazione e per tutte le sedi delle Pubbliche Amministrazioni del territorio regionale, compresi i plessi scolastici e le strutture sanitarie pubbliche. Le reti a banda ultra larga rappresentano un fattore chiave per lo sviluppo della società dell informazione e sono una condizione necessaria per la crescita economica, come confermato dalle iniziative che la Commissione Europea ha intrapreso nell ambito del documento Un Agenda Digitale Europea che promuove anche servizi e applicazioni basati su infrastrutture di rete a banda larga e ultralarga. Destinatari Il Programma Lazio 30Mega si rivolge ai 336 comuni del Lazio in cui non è offerto da parte di alcun operatore di telecomunicazioni un servizio a banda ultra larga e non lo sarà almeno nei prossimi tre anni (le cosiddette Aree Bianche, scaturite dagli esiti della consultazione pubblica effettuata nel 2014 da Infratel Italia S.p.A. per conto del Ministero dello Sviluppo Economico). Obiettivi La Regione Lazio intende abbattere il divario digitale sul territorio del Lazio attraverso un importante investimento che porterà la banda ultra larga su tutto il territorio regionale entro il Maggiore velocità e affidabilità di connessione e trasmissione permetteranno l erogazione di servizi online per cittadini e imprese da parte della Pubblica Amministrazione e dei privati, la diffusione dell informazione, l accessibilità e la condivisione del patrimonio pubblico regionale, una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa. Il potenziamento infrastrutturale previsto dall intervento è condizione necessaria per lo sviluppo e l innovazione del Lazio. In particolare: le imprese avranno potenzialità di accesso a mercati globali attraverso connessioni a Internet veloci e potranno usufruire/offrire servizi innovativi (ad esempio nel settore turistico-culturale, nell istruzione e formazione, ecc.); l Amministrazione Regionale potrà erogare servizi complessi legati, in particolare, all assistenza territoriale, alla salute dei cittadini e alla valorizzazione del proprio patrimonio; le Amministrazioni Pubbliche del Lazio potranno usufruire/offrire nuovi servizi; ai cittadini sarà garantita pari opportunità di accesso ai servizi offerti dall Amministrazione Pubblica e dai privati. Descrizione Il Programma Lazio 30Mega, regolamentato dall Accordo Quadro tra la Regione Lazio e il Ministero dello Sviluppo Economico, prevede di costruire e mettere a disposizione degli operatori delle telecomunicazioni le infrastrutture abilitanti l'offerta di servizi basati su connettività di almeno 30 mbps. Per ottenere tale risultato sarà realizzato un intervento che renda disponibile la fibra ottica ad una distanza minore o uguale a 400 metri dalle unità immobiliari. In ogni comune oggetto dell intervento dovranno essere collegate in modalità FTTH (con dispositivo di terminazione fibra interno all edificio) tutte le sedi della Pubblica Amministrazione (centrale e locale), i presidi sanitari pubblici e i plessi scolastici. Per la realizzazione del Programma Lazio 30Mega, l Amministrazione Regionale intende utilizzare in via preferenziale il modello d investimento rappresentato dal Modello C: Incentivo, previsto dal regime d aiuto 58

93 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 93 di 401 n. SA (2012/N). Tale modello prevede una contribuzione pubblica alla realizzazione di collegamenti NGAN offerta dall Amministrazione a uno o più operatori economici privati individuati mediante sistemi a evidenza pubblica. Si tratta cioè dell individuazione e del cofinanziamento (con contribuzione pubblica per una quota massima del 70%) di un progetto di investimento presentato da operatori di telecomunicazioni, volto alla realizzazione di una rete di accesso passiva a banda ultra larga costituita da infrastrutture di posa e portanti ottici. In coerenza con tale modello, la quota complessiva immessa dall operatore beneficiario dovrà essere pari ad almeno il 30% dell investimento previsto. I beni acquistati (apparati passivi, componenti tecnologici, cavi, ecc.) finalizzati alla realizzazione dell infrastruttura di telecomunicazione e la stessa infrastruttura resteranno di proprietà dell operatore beneficiario, che manterrà la proprietà per un periodo di tempo che sarà precisato nel bando di selezione, e garantirà la manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti realizzate con il contributo. In alcuni casi, in relazione a diverse valutazioni di pubblico interesse, connesse a particolari aree della regione, potrà essere invece adottato il modello d investimento rappresentato dal Modello A: Intervento diretto, intervento realizzato con il 100% di risorse finanziarie pubbliche e proprietà delle infrastrutture dell Amministrazione finanziatrice, previsto dal medesimo regime d aiuto n. SA (2012/N). Gli interventi attuativi del Programma Lazio 30Mega saranno avviati man mano che si renderanno disponibili le relative risorse finanziarie pubbliche. Fonti di finanziamento POR FESR POR FESR PSR Altre risorse Stato di realizzazione In corso. 59

94 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 94 di 401 Rete radio della Protezione Civile e sistema di emergenza sanitaria del 118 Infrastruttura ad alto contenuto tecnologico che unisce la rete radio della Protezione Civile Regionale con il sistema di emergenza sanitaria del 118. Destinatari L intervento riguarda la Protezione Civile Regionale e le Centrali Operative del 118 dislocate sul territorio regionale, a beneficio di tutti i cittadini del Lazio. Obiettivi Obiettivi generali del progetto: realizzare un unico sistema di copertura radio dell intero territorio regionale per consentire la trasmissione da parte dei mezzi dedicati al soccorso in situazioni ordinarie e straordinarie mediante l ausilio di sistemi tradizionali e di nuova generazione (apparati fissi, veicolari e portatili); razionalizzare le frequenze impiegate sul territorio e estendere l utilizzo di tecnologie digitali al fine di consentire un maggior numero di comunicazioni contemporanee, un servizio di radiolocalizzazione, comunicazioni digitali protette, maggiore capacità di trasmissione dei dati; migliorare la qualità audio delle comunicazioni. Con riferimento alla sola Protezione Civile, il progetto prevede anche la realizzazione di un sistema terra bordo terra (TBT), integrato all infrastruttura terrestre, per la comunicazione con mezzi aerei. Descrizione La funzione della Protezione Civile Regionale è quella di difendere e salvaguardare il sistema territoriale in sintonia con il piano di sviluppo regionale. Una corretta attività di prevenzione e pianificazione e un puntuale coordinamento consentono da una parte una diminuzione dei rischi per il territorio e dall'altra una più immediata mobilitazione dei mezzi e delle risorse atte al superamento dell'emergenza nel minor tempo possibile. I sistemi di comunicazione in emergenza della Protezione Civile richiedono quindi collegamenti radio sicuri, affidabili e disponibili nei frangenti in cui devono essere stabilite le comunicazioni tra la Centrale Operativa e le forze sul territorio. Con riferimento al sistema di emergenza sanitaria, l'organizzazione del servizio è basata su un sistema costituito da Centrali Operative del 118 esistenti in ognuna delle cinque province laziali. La Centrale Operativa Regionale coordina l'organizzazione e gli interventi di emergenza sanitaria nell'ambito di eventi di maxi-emergenza e grandi eventi, coordina le attività svolte dal servizio di elisoccorso e coordina e gestisce la ricerca dei posti letto in area critica. Le Centrali Operative Provinciali svolgono tutte le prestazioni di Pronto Soccorso Primario e, nell'ambito delle attività di routine, attraverso l'interazione con le ASL di competenza territoriale, svolgono inoltre le seguenti attività: protocolli operativi maxi-emergenze; protocolli per interventi del pronto soccorso psichiatrico; trasporti in emergenza-urgenza; trasporti secondari in continuità di soccorso legati al primo intervento; trasporto neonatale; continuità assistenziale; trasporto sangue in emergenza; trasporto organi. In ogni provincia insistono invece le Postazioni Territoriali 118 dalle quali partono i mezzi di soccorso in risposta alle chiamate di soccorso pervenute. Al pari dei sistemi di comunicazione della Protezione Civile, i sistemi di emergenza sanitaria necessitano di collegamenti radio sicuri, affidabili e disponibili nei frangenti in 60

95 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 95 di 401 cui devono essere stabilite le comunicazioni tra le centrali operative, le ambulanze, il personale operativo sul territorio e negli ospedali. Al fine di ottimizzare l efficienza e l efficacia del sistema di comunicazione a supporto dei servizi erogati dalla Protezione Civile e dal sistema di emergenza sanitaria 118, la Rete Radio Digitale Sistemi di Emergenza/Urgenza è caratterizzata dai seguenti due elementi principali: una dorsale radio digitale ad alte prestazioni utilizzabile per entrambi i servizi di emergenza-urgenza, che interconnette direttamente la sala operativa regionale della Protezione Civile e tutte le centrali operative del Servizio Sanitario 118; una rete DMR simulcast dual mode per la copertura radio elettrica di tutto il territorio della regione Lazio per la Protezione Civile Regionale e per il Servizio di Emergenza Urgenza 118. Fonti di finanziamento POR FESR , Attività I.7 Bilancio Regionale Stato di realizzazione Realizzato. 61

96 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 96 di 401 Regional Area Network Sanità (RAN - Sanità) Il progetto riguarda la realizzazione di una rete in fibra ottica in alta affidabilità, di esclusivo utilizzo regionale (attraverso l acquisto di apparati di rete di elevato profilo e l approvvigionamento della fibra ottica in modalità IRU per la durata di almeno 15 anni), auto consistente, dedicata alla sanità regionale, abilitante il trasferimento ad altissima velocità delle informazioni tra le strutture sanitarie del Lazio e l accesso ai servizi regionali (applicativi e di rete) da parte delle stesse, a beneficio del cittadino. Destinatari L intervento prevede di magliare in fibra ottica le sedi della sanità regionale in modo che le stesse siano interconnesse tra di loro e con i CED Regionali (Data Center Regionale e Data Center secondario). I nodi della rete sono rappresentati da: Aziende Sanitarie Locali (ASL); Aziende Ospedaliere e Ospedali del Lazio; Centrali Operative del 118 e del NUE (Numero Unico dell Emergenza); Altre strutture sanitarie (Case della Salute attivate e/o di prossima attivazione, Presidi in cui sono presenti RIS-PACS ecc.); Data Center Regionali. Obiettivi L intervento mira a rendere più efficienti le infrastrutture di rete regionali e costituisce la base per il miglioramento dei servizi offerti dalla Regione Lazio al Cittadino, con l obiettivo di: supportare i processi di riorganizzazione in atto in ambito sanitario, definiti in particolare dall Amministrazione Regionale con i Programmi Operativi regionali per il triennio Strumentale e abilitante all implementazione di protocolli e consulenze inter ospedaliere, alla trasmissione di immagini tra le strutture sanitarie e alla conseguente possibilità per le strutture ad elevata specializzazione di fornire consulenza a distanza alle strutture dell intero territorio, tale rete consentirà all Amministrazione di sostenere nuovi processi di cura e assistenza, avvicinando le eccellenze e i professionisti della sanità laziale agli assistiti; disporre di una rete ad alta velocità e affidabilità, dedicata alla sanità laziale, gestita in modo diretto dalla Regione Lazio, configurabile e riconfigurabile dall Amministrazione in modo autonomo e coerente con le esigenze strategico-organizzative dettate per la sanità regionale; favorire una più agevole fruizione dei servizi applicativi in corso di rilascio da parte dell Amministrazione Regionale, con particolare riferimento agli interventi Fascicolo Sanitario Elettronico e Sistema Informativo Territoriale SIAT ; porre in essere le condizioni infrastrutturali, abilitanti l accesso ai servizi condivisi (di rete e applicativi) e ai servizi informativi sanitari innovativi che richiedono performance di banda superiori a quelle ad oggi disponibili (interventi e ipotesi progettuali di prossima attuazione tra cui la razionalizzazione dei Data Center di cui il progetto Regional Area Network Sanità è il primo tassello abilitante, limitatamente all ambito sanitario e all emergenza). Descrizione L intervento prevede la realizzazione di un infrastruttura di rete altamente magliata e ridondata, ad altissima velocità e affidabilità, auto consistente, con architettura caratterizzata da 3 anelli principali a 10Gbps (backbone o dorsale a 10Gbps) che coprono l intero territorio regionale (Anello Area Centro, Anello Area Sud 62

97 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 97 di 401 e Anello Area Nord) da cui partono gli anelli secondari a 1 gbps ovvero sbracci a 1 gbps, finalizzati a raggiungere le sedi più periferiche. Gli anelli ottici della dorsale hanno la partenza/arrivo presso i due CED regionali, già interconnessi in fibra ottica ridondata in dual homing già illuminata in DWDM e per la quale è necessario prevedere un adeguamento degli apparati per l upgrade di banda, collegano le sedi di tutte le ASL della Regione Lazio ed alcune sedi più piccole, strategiche per la copertura, quali Tarquinia (VT), Frascati (RM), Pomezia (RM) e Palestrina (RM). Le sedi periferiche sono invece raggiunte da 16 anelli ad 1 gbps che hanno come partenza/arrivo i nodi della dorsale ed in alcuni casi i CED. I km di fibra che si ipotizza di stendere per la dorsale a 10 gbps sono circa 755, mentre per gli anelli periferici a 1Gbps sono circa L architettura logica degli anelli a 10 gbps e a 1 gbps è tale da disporre presso ogni sede di due apparati interconnessi tra di loro ed equipaggiati con un numero di interfacce adeguate al dimensionamento del progetto e, lato utente, oltre ad interfacce ottiche anche interfacce in rame. In particolare, per quanto riguarda gli apparati, si prevede di equipaggiare tutte le sedi con apparati ridondati router/switch, con interfacce di linea a 1Gbps e/o a 10 gbps in grado di garantire la riconvergenza in caso di fault di una delle tratte ottiche. Saranno inoltre dotati di interfacce utente in rame per consentire l utilizzo immediato delle loro attuali infrastrutture, cercando di minimizzare l impatto con la nuova rete. Anche i due CED sono dotati di doppi apparati router/switch con un numero sufficiente di interfacce di linea a 1 gbps e 10 gbps, con funzionalità avanzate per la gestione dei protocolli di routing. Fonti di finanziamento POR FESR Bilancio Regionale Altre fonti Stato di realizzazione Da avviare. 63

98 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 98 di 401 Area di intervento - Amministrazione digitale, aperta e intelligente Armonizzazione del bilancio, registro informatico delle fatture e monitoraggio del debito regionale Le azioni del progetto riguardano l armonizzazione del bilancio, l adozione del registro informatico delle fatture e il monitoraggio del debito regionale, in recepimento delle novità introdotte dal D.Lgs. 23/06/2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42.) e successivi D.M. n. 55 del 3/04/2013 e D.L. n. 66 del Destinatari L intervento attua un radicale cambiamento nella gestione contabile dell Amministrazione Regionale e nei rapporti con le aziende fornitrici di beni e servizi e tutti coloro che emettono fatture o documenti di pagamento equivalenti verso la Regione Lazio (Aziende fornitrici, Professionisti, Aziende Sanitarie, Enti Locali ecc.). Obiettivi Le azioni mirano da un lato all adeguamento del sistema amministrativo contabile della Regione Lazio rispetto alle normative vigenti e dall altro al miglioramento dei processi finalizzati alla riduzione dei tempi di pagamento, al controllo della spesa in termini quantitativi, qualitativi e di trasparenza. Descrizione Il sistema amministrativo contabile, già utilizzato dalla Regione Lazio, impatta sui seguenti ambiti: atti amministrativi: gestione procedurale, documentale e contabile di tutti gli atti amministrativi previsti dal regolamento regionale (Decreto del Presidente, Ordinanza del Presidente, Direttiva del Presidente, Delibera di Giunta, Atto di Organizzazione, Determinazione Dirigenziale); ragioneria: gestione della spesa regionale in termini di emissione di impegni, richiesta di atti liquidativi, emissione di mandati e pagamenti (ordinativo informatico) e gestione del ciclo attivo delle entrate; bilancio: gestione della contabilità finanziaria, dalla redazione di una proposta di bilancio alla successiva approvazione ed attuazione; gestione degli adempimenti derivanti dal D.Lgs. 118/2011; fatturazione elettronica: ricezione delle fatture elettroniche dal sistema informativo in uso (cfr. Sistema per la Fatturazione Elettronica Regionale) e monitoraggio del debito. Armonizzazione del Bilancio Il D.Lgs. 23/06/ 2011 n. 118 detta le regole per l armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni e degli Enti Locali, con la finalità di renderli omogenei e confrontabili tra loro. Le regole di armonizzazione devono essere applicate sia ai bilanci degli enti territoriali sia a quelli degli organismi strumentali per consentire, oltre alla raccordabilità a livello nazionale, anche quella con i sistemi contabili 64

99 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 99 di 401 adottati in ambito europeo. Regole e normative specifiche sono previste per i conti del settore sanitario, vista la sua notevole incidenza sul totale delle risorse dei bilanci regionali. La Regione Lazio ha aderito alla fase di sperimentazione come ente pilota già dalle annualità 2012 e È stata già adottata la contabilità economico-patrimoniale da affiancare a quella finanziaria: le transazioni sul sistema finanziario fanno scaturire, dove previsto, in tempo reale scritture sulla contabilità economicopatrimoniale. Per la contabilità economico-patrimoniale vengono già effettuate le scritture contabili a partire dalle informazioni della gestione finanziaria e dei sistemi di gestione dei beni mobili e immobili, utilizzando la Matrice di Correlazione per il Piano dei Conti Integrato messa a disposizione dal Ministero dell Economia e delle Finanze (MEF). Registro informatico delle fatture e monitoraggio del debito Su tale fronte, in recepimento della normativa vigente (il D.L. n. 66/2014 prevede a decorrere dal 1 luglio 2014 l adozione per le Pubbliche Amministrazioni del registro unico delle fatture e l obbligo di comunicare alla Piattaforma per la Certificazione dei Crediti i dati relativi alle fatture - o richieste equivalenti di pagamento - riferite a crediti commerciali) e delle conseguenti decisioni prese a livello regionale (con D.G.R. n. 326 del 3 giugno 2014, la Regione Lazio dispone di istituire il registro informatico delle fatture e di monitorare i tempi di liquidazione e pagamento delle transazioni commerciali), sono stati realizzati specifici interventi sul sistema amministrativo contabile regionale. È stata realizzata un infrastruttura che integra il sistema amministrativo contabile con il sistema di fatturazione elettronica (cfr. Sistema per la Fatturazione Elettronica Regionale) finalizzata all istituzione del registro informatico delle fatture, al monitoraggio del debito e dei tempi di liquidazione e pagamento delle transazioni commerciali. In particolare, considerata la complessità del processo, si è ritenuto opportuno riutilizzare in parte infrastrutture e sistemi già presenti, opportunamente adeguati e integrati. Si è deciso così di: utilizzare il sistema di fatturazione elettronica come front end verso i fornitori, il sistema di interscambio (SdI) e la piattaforma di certificazione del credito (PCC); adeguare il sistema amministrativo contabile al fine di consentire la registrazione delle fatture elettroniche, la successiva liquidazione e il loro pagamento; sviluppare appositi estrattori dai due sistemi informativi al fine di disporre delle informazioni strutturate da comunicare periodicamente al Ministero dell Economia e delle Finanze. Fonti di finanziamento POR FESR , Attività III.3 Bilancio Regionale Stato di realizzazione Realizzato. 65

100 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 100 di 401 Informatizzazione dei Pareri Obbligatori Il sistema informativo permette di automatizzare le procedure per il rilascio dei Pareri Obbligatori in carico alla Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative e alle relative aree Lavori Pubblici e Genio Civile della Regione Lazio. Destinatari Il sistema informativo coinvolge l Amministrazione Regionale (Direzione Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative), enti pubblici, professionisti e imprese. Obiettivi La Legge Regionale n. 5/2002 prevede per gli Enti e/o stazioni appaltanti l obbligo di chiedere un parere tecnico-amministrativo al Comitato Regionale Lavori Pubblici oppure al Genio Civile in merito alle seguenti attività: opere e lavori pubblici di competenza della Regione, degli enti pubblici da essa dipendenti, delle società a partecipazione regionale, da realizzare direttamente o tramite concessionari; opere pubbliche di competenza degli Enti Locali in relazione a funzioni regionali; opere pubbliche da realizzare con finanziamenti regionali, comunitari e nazionali, erogati tramite la Regione; proposte di accordo bonario, transazione, risoluzione e rescissione di contratti relativi a opere pubbliche; concessioni di piccole e grandi derivazioni di acque pubbliche di competenza rispettivamente, della Provincia e della Regione; istanze tendenti ad ottenere la dichiarazione di pubblica utilità, avanzate da soggetti privati promotori delle espropriazioni e necessarie per l'esecuzione di opere ed interventi previsti da leggi speciali; piani e programmi settoriali regionali relativi ad opere pubbliche e, in particolare, alla viabilità, ai trasporti, agli acquedotti, alla difesa del suolo e ai porti, fatti salvi i pareri sulle implicazioni di tipo territoriale ed urbanistico; proposte di classificazione e declassificazione di opere pubbliche di competenza regionale e, in particolare, di strade regionali e provinciali e di porti. Il progetto si prefigge di: realizzare il sistema di informatizzazione del rilascio del parere obbligatorio e di archiviazione delle relative pratiche attraverso un sistema di Workflow Management che possa ottimizzare l efficienza lavorativa delle aree interessate; realizzare il sistema di integrazione dei processi di finanziamento e monitoraggio dei lavori pubblici per ottimizzare i dati in possesso della Direzione Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative e ottenere informazioni più complete, snellendo, contemporaneamente, i processi; realizzare il sistema di monitoraggio per garantire un analisi semplice e dettagliata utile alle verifiche e alle rilevazioni che la Direzione Lavori Pubblici intende effettuare; acquistare attrezzature hardware e software atte a supportare gli utenti finali nell espletamento delle proprie attività; fornire un servizio di conservazione sostitutiva; digitalizzare e recuperare metadati storici. 66

101 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 101 di 401 Descrizione L Amministrazione Regionale intende disporre di un sistema informativo in grado di consentire: la gestione elettronica dei documenti: memorizzazione, classificazione, archiviazione, recupero dei documenti collocati in appositi archivi elettronici; produzione di reportistica, statistica e monitoraggio dati; trasposizione in formato elettronico dei documenti cartacei e gestione degli stessi; consultazione di informazioni anche non strutturate, riferite a documenti testuali, immagini ecc.; creazione, pubblicazione e distribuzione dei documenti e contenuti elettronici; gestione completa dei flussi procedurali dei Pareri Obbligatori; conservazione sostitutiva. L intervento prevede la realizzazione di un sistema documentale di tipo ECM (Enterprise Content Management) per facilitare la gestione delle informazioni aziendali attraverso la memorizzazione, semplificazione, sicurezza, controllo del visionig, routing e persistenza. L intervento permette di conseguire diversi vanteggi, tra cui: la gestione centralizzata e informatizzata del procedimento relativo ai pareri obbligatori; il recupero e la dematerializzazione di parte delle pratiche cartacee in archivio; la gestione delle sedute del CLPR attraverso modalità innovative; l accessibilità e la condivisione delle informazioni alle pratiche regionali da parte degli utenti richiedenti, favorendo la trasparenza del processo amministrativo. Fonti di finanziamento POR FESR , Attività I.7 Stato di realizzazione In corso. 67

102 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 102 di 401 Portale Open Data Lazio Open Data Lazio (dati.lazio.it) è il portale regionale in cui sono pubblicati in formato aperto e riusabile i dati relativi all intero patrimonio informativo della Regione Lazio e dove, progressivamente, saranno resi disponibili i dati degli altri Enti pubblici del territorio. Destinatari L intervento è destinato a tutti i cittadini del Lazio, alle Pubbliche Amministrazioni, alle imprese, alle associazioni, ai centri di ricerca, alle Università. Obiettivi Il progetto risponde ai seguenti obiettivi: dare piena attuazione ai diritti dei cittadini, mettendo in atto le strategie di Open Government (trasparenza, collaborazione e partecipazione), che sono parte integrante delle politiche regionali; rendere i cittadini parte attiva nel processo di apertura dei dati, del loro riuso e della valorizzazione delle informazioni pubbliche e, attraverso queste, nella definizione e monitoraggio delle politiche pubbliche territoriali; innescare un cambiamento sostanziale nell'organizzazione dell'amministrazione Regionale, anche mediante un più efficace utilizzo dei dati come criterio oggettivo per le attività di programmazione e valutazione; promuovere la trasparenza, come presupposto irrinunciabile per la costruzione di un nuovo rapporto di fiducia da instaurare tra cittadini e amministrazione e per stimolare la partecipazione civica nel creare valore pubblico; promuovere le iniziative imprenditoriali basate sull'uso degli Open Data. Descrizione Il portale Open Data della Regione Lazio è l'ambiente unico per la pubblicazione in formato aperto dei dati relativi a tutti i settori di attività regionali (sanità, bilancio, ambiente, ecc.) e si propone anche come luogo di raccolta per i dati delle altre amministrazioni territoriali, delle imprese e di altri soggetti pubblici e privati. Tale patrimonio di dati, infatti, seppure gestito dalle Amministrazioni, appartiene alla collettività e deve quindi essere restituito a tutta la cittadinanza. Il sistema prevede la possibilità di geo-localizzare le informazioni che presentano una rilevanza informativa geografica, pubblicando, oltre ai consueti formati di dati tabellari, anche alcune informazioni di tipo cartografico. Inoltre, per alcuni ambiti particolarmente rilevanti, il sistema prevede tre sezioni specifiche, finalizzati a restituire ai cittadini informazioni in modalità divulgativa sulle attività principali dell Amministrazione Regionale: progetti finanziati dalla Regione (Open Progetti), dati di spesa dell'amministrazione (Open Spesa) e dati sulla Sanità (Open Sanità). Il portale offre aree dedicate alla partecipazione dei cittadini, all analisi delle scelte dell Amministrazione (epartecipation) e alla raccolta di segnalazioni, suggerimenti e proposte (crowdsourcing). La piattaforma è messa a disposizione degli Enti Locali laziali con le finalità di evitare la parcellizzazione di portali che pubblicano dati aperti e, soprattutto, supportare gli Enti del territorio nella pubblicazione e diffusione dei dati. 68

103 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 103 di 401 Fonti di finanziamento POR FESR , Attività I.7 Stato di realizzazione In corso. 69

104 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 104 di 401 Progetto di semplificazione amministrativa e dematerializzazione Il Progetto di Semplificazione Amministrativa e dematerializzazione (PRO.SA) è un sistema per la gestione informatizzata dei procedimenti amministrativi, revisione dei processi e dematerializzazione dei flussi informativi regionali. Il progetto nasce dalla necessità di realizzare un infrastruttura per la gestione online dei processi amministrativi che integri le piattaforme già esistenti. L Amministrazione Regionale intende dotarsi di un nuovo e più evoluto sistema per la gestione del protocollo informatico e per la gestione elettronica dei documenti e del relativo sistema di archiviazione sostitutiva in grado di automatizzare l attività di protocollazione e di gestire sia i documenti cartacei, dematerializzandoli, sia quelli in formato elettronico ai sensi dell attuale normativa. Il sistema consentirà la gestione informatizzata dei procedimenti amministrativi partendo dalla loro definizione (fasi operative, strutture interessate, tempi di svolgimento ecc.), fino all automazione. Destinatari Il sistema è rivolto alla Amministrazione Regionale. Obiettivi Il progetto si prefigge i seguenti obiettivi: realizzare un infrastruttura tecnologica che consenta alla Regione Lazio la dematerializzazione dei documenti cartacei (e la loro conservazione a norma di legge) e la gestione completa dei procedimenti amministrativi online, realizzando il catalogo dei procedimenti; garantire agli utenti la visione unitaria e completa delle istanze riguardanti lo stato dei documenti; consentire il controllo e il miglioramento continuo di tutti i processi di lavoro automatizzati, ottimizzando le risorse impegnate negli uffici di protocollo della Regione. Si stima che saranno digitalizzati a partire dal 2015: atti amministrativi; documenti protocollati; provvedimenti di liquidazione; flussi di pagamento verso la Tesoreria; fascicoli del personale della Regione; comunicazioni ai cittadini per la gestione delle tasse automobilistiche; 100 Bollettini Ufficiali della Regione Lazio (già dematerializzati). Descrizione L attività di protocollazione, archiviazione e gestione del flusso dei documenti costituisce l asse portante dei procedimenti amministrativi svolti all interno della Regione e nei rapporti con i vari Enti e trova nelle tecnologie informatiche un supporto essenziale per la sua attuazione. In tale ottica il Sistema PRO.SA garantirà le seguenti funzionalità: catalogo dei procedimenti amministrativi: realizzazione di un catalogo informatico contenente il censimento dei procedimenti amministrativi della Regione Lazio in termini di dati identificativi, fasi operative, strutture interessate e tempi di svolgimento; protocollo informatico: conforme alle norme in materia di protocollo informatico e gestione informatica dei documenti, il modulo registrerà in un archivio informatico le informazioni riguardanti 70

105 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 105 di 401 i documenti da protocollare sia in entrata che in uscita, consentendone la classificazione, la segnatura e l interoperabilità con i sistemi di protocollo di altre Amministrazioni; gestione documentale: comprende una categoria di sistemi software che serve a organizzare e facilitare la creazione collaborativa di documenti e di altri contenuti, gestire il flusso dei documenti e delle informazioni in essi contenute, archiviare i documenti, catalogarli, crearne diverse versioni, ricercarli anche in modalità complessa. Una delle funzionalità più rilevanti è la conservazione sostitutiva, cioè la procedura informatica in grado di garantire nel tempo la validità legale di un documento; automazione dei processi: sarà attuata tramite la fornitura di un modulo di workflow, integrato con i moduli di gestione documentale e di protocollo informatico, che consentirà di gestire l iter dei procedimenti e il relativo monitoraggio, compresa la verifica della durata e l emissione di avvisi al raggiungimento di livelli di attenzione rispetto alle durate previste; gestione dei contenuti: la componente di Web Content Management, mirata alla multicanalità, tramite tecnologie diffuse e alla portata di tutti, consentirà la pubblicazione online di contenuti specifici (anche in formato Open Data), integrandosi con i contenuti documentali caricati sul sistema grazie al modulo di gestione documentale; conservazione sostitutiva a norma di tutti i documenti firmati digitalmente; integrazione con sistemi regionali: il sistema consentirà lo scambio di dati con i seguenti sistemi regionali: o Sistema Informativo Regionale Integrato Procedure Amministrative (SIRIPA) per l integrazione della struttura organizzativa e della pianta organica di Regione Lazio e degli atti amministrativi ufficiali della Regione; o Sistema Informativo degli Investimenti e Fondi della Regione Lazio (SINFOLAZIO), per l acquisizione e lo scambio di atti, documenti e fascicoli di progetto; o Sistema per il Rilascio dei Pareri Obbligatori per l integrazione del workflow e dei documenti; o Sistema Informatico Trasparenza Autorizzazioni Sismiche (SITAS) per l integrazione di atti, documenti e fascicoli di progetto. Fonti di finanziamento POR FESR , Attività I.7 Stato di realizzazione In corso. 71

106 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 106 di 401 Sistema di Spending Analysis Il sistema di Spending Analysis nasce dall esigenza di disegnare, progettare e implementare un sistema che, a partire dai dati a disposizione dei sistemi informativi regionali e dai dati ottenuti dalle varie Aziende Sanitarie, consenta una corretta analisi della spesa e dei contratti, in modo da ottenere un efficientamento della fase di gestione ed esecuzione delle forniture. Il sistema, tramite una procedura complessa di riconoscimento semantico che analizza e struttura i dati ricevuti, mette a disposizione un cruscotto che fornisce una visione globale sugli indicatori che sono stati realizzati. Destinatari L intervento riguarda tutte le Aziende Sanitarie regionali (ospedali, ASL e aziende di ricerca). Obiettivi Raccogliere, razionalizzare e sistematizzare dati e informazioni fornite dalle Aziende Sanitarie in un'unica banca dati centralizzata per monitorare puntualmente le principali dimensioni della spesa sanitaria aziendale (consumi, giacenze di magazzino, contratti ecc.). Descrizione Il sistema informativo, già in uso presso la Regione e in fase di evoluzione, è in grado di: normalizzare, classificare e codificare univocamente a livello regionale i dati storicizzati all interno dei data base dei sistemi contabili delle Aziende Sanitarie pubbliche del Lazio e dei data base dei sistemi regionali oggi disponibili; detenere e gestire un anagrafica unica delle informazioni, aggregarle, consolidarle eliminando le ridondanze, associarle, normalizzarle garantendone la qualità e l univocità, rendendole quindi redistribuibili verso altri sistemi; acquisire i patrimoni informativi in possesso delle Aziende Sanitarie, attraverso l importazione di tracciati specifici e pre-concordati con le strutture di riferimento, al fine di predisporre anagrafiche puntuali; analizzare il fabbisogno delle singole Aziende Sanitarie e a livello aggregato, dell intero Sistema Sanitario regionale, con l obiettivo di razionalizzare le procedure di approvvigionamento; consentire la consultazione dei dati in forma analitica o aggregata con possibilità di elaborarli ed esportarli, anche in diversi formati, soddisfacendo le necessità conoscitive rispetto ai fabbisogni delle singole Aziende Sanitarie e consentendo la razionalizzazione delle procedure di approvvigionamento e il monitoraggio. Fonti di finanziamento Bilancio Regionale Stato di realizzazione In corso. 72

107 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 107 di 401 Sistema Informativo Territoriale della Regione Lazio L intervento prevede la realizzazione del nuovo Sistema Informativo Territoriale (SIT) della Regione Lazio, comprensivo del geodatabase regionale e dell aggiornamento della Carta Tecnica Regionale Numerica 1: Destinatari Il nuovo Sistema Informativo Territoriale potrà essere fruito da cittadini, imprese e professionisti, nonché dai Comuni del Lazio per le proprie attività strategiche e di programmazione. Obiettivi Il nuovo sistema: doterà la Regione Lazio di un unica piattaforma integrata GIS per la gestione, consultazione e lavorazione di informazioni cartografiche, ambientali, forestali, urbanistiche, economiche di settore; metterà a disposizione servizi integrabili e riusabili favorendo lo scambio informativo bidirezionale, nel rispetto delle relative competenze e specificità, tra le varie strutture regionali, le diverse pubbliche amministrazioni, nonché cittadini e professionisti; ridurrà la moltitudine di sistemi e la ridondanza e replicazione di dati e infrastrutture di tipo territoriale presenti attualmente in Regione Lazio, aumentando l efficienza e l economicità di gestione delle informazioni e delle varie banche dati. Descrizione L evoluzione del Sistema Informativo Territoriale (SIT) prevede la creazione di un infrastruttura di dati territoriali omogenea, conforme ai principi dettati dalla direttiva europea INSPIRE (2007/2/CE), correlata a servizi territoriali e integrata a tutti i procedimenti amministrativi che la utilizzano. L iniziativa è tesa a realizzare un Sistema Informativo Territoriale Unico al fine di aggregare i dati provenienti dai sistemi esistenti e futuri che la Regione Lazio realizzerà in ambito GIS, ponendo particolare attenzione alla costituzione di un data base territoriale integrato basato su componenti Open Source. Elemento centrale del sistema dovrà essere la Banca Dati Territoriale (DBT): una base conoscitiva che include l informazione geografica di base (topografica, amministrativa, ecc.), le informazioni settoriali di interesse generale (informazioni socioeconomiche, dati sulla mobilità, ecc.), gli strumenti di piano esistenti (territoriali e settoriali). Il DBT rappresenterà la base di conoscenza del territorio regionale: una base unica, aggiornata, affidabile, adeguata alle esigenze, condivisa e che possa essere utilizzata come riferimento ufficiale da tutti gli organismi che si occupano di pianificazione, gestione, promozione e tutela del territorio. Il nuovo SIT, inoltre, dovrà essere evoluto per offrire alla comunità degli utenti di dati territoriali una pluralità di servizi: di base, applicativi e anche di carattere specialistico. Il punto di accesso unico al sistema sarà costituito dal geoportale regionale che consentirà l accesso semplice ed efficiente al sistema informativo territoriale e a tutti i servizi ad esso connessi. I layer informativi che saranno disponibili mediante il SIT sono a titolo esemplificativo desunti dai seguenti sistemi: SITR (Sistema Informativo Territoriale Regionale); PTPR (sistema informativo per la gestione del Piano Territoriale Paesistico Regionale); PAE (sistema di gestione delle Pratiche dell Abusivismo Edilizio); 73

108 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 108 di 401 SIPROCI (Sistema Informativo regionale della Protezione Civile); SIRA (Sistema informativo Regionale Ambientale); Sistema informativo per l agricoltura; Sistema informativo autorizzazioni paesaggistiche della Regione Lazio; SIGAE (Sistema Informativo Geografico dell'abusivismo Edilizio); Rete di Stazioni Permanenti Fisse GNSS (Global Navigation Satellite System) della Regione Lazio. Fonti di finanziamento Bilancio Regionale Stato di realizzazione In corso. 74

109 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 109 di 401 Sistema per la Fatturazione Elettronica Regionale Il sistema per la fatturazione elettronica regionale si propone come strumento di governo della spesa regionale attraverso la digitalizzazione e dematerializzazione dell intero ciclo passivo, dall emissione dell ordine fino al pagamento delle relative fatture, favorendo l introduzione di logiche di monitoraggio e analisi dei livelli di consumi sostenuti ai fini di una razionalizzazione della spesa pubblica. Il sistema è integrato con il sistema amministrativo contabile della Regione Lazio e con i sistemi gestionali delle Aziende Sanitarie regionali e, per quanto attiene la fattura elettronica, con il Sistema di Interscambio messo a disposizione dall Agenzia delle Entrate (per i servizi di invio e trasmissione delle fatture elettroniche e gestione delle relative notifiche). Infine, per ciò che riguarda il monitoraggio del debito e dei tempi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni, è in corso la definizione delle specifiche per l integrazione tra il Sistema di Fatturazione Elettronica e la Piattaforma Certificazione Crediti del Ministero dell Economia e delle Finanze. Destinatari Il sistema per la Fatturazione Elettronica Regionale si rivolge: ai fornitori della Regione Lazio e del Sistema Sanitario Regionale; agli Enti e Società partecipate regionali; a tutte le Pubbliche Amministrazioni interessate a prendere gratuitamente a riuso l intero sistema di fatturazione elettronica; a tutti i soggetti che intrattengono rapporti di fornitura con la Pubblica Amministrazione, i quali possono scaricare e utilizzare gratuitamente i moduli Open Source; alle Pubbliche Amministrazioni che richiedono di utilizzare i servizi messi a disposizione dal Sistema di Fatturazione Elettronica per l intermediazione con il Sistema di Interscambio. Obiettivi Con il sistema per la fatturazione elettronica regionale la Regione Lazio intende perseguire i seguenti obiettivi: dematerializzazione dei documenti e riduzione dei costi collegati alla gestione di documenti in formato cartaceo (es. stampa, invio fatture per posta, trasmissione degli ordini via fax, ecc.). La stima annua dei documenti che potrebbero essere digitalizzati all interno del dominio regionale e sanitario riguarda: o fatture; o ordini; o documenti di trasporto; o fascicoli di liquidazione; monitoraggio della spesa regionale della Regione Lazio, delle Aziende Sanitarie e degli Enti Intermediati (enti e società partecipate), certezza del debito, trasparenza e tracciabilità dei processi di liquidazione e pagamento; semplificazione dei processi amministrativo-contabili e aumento dell efficienza; gestione, secondo procedure uniformi, dei crediti oggetto di fatturazione; riduzione dei tempi di pagamento con conseguente risparmio sugli interessi sulle somme dovute e riduzione del contenzioso. 75

110 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 110 di 401 Descrizione Il progetto prende avvio nel 2009 per rispondere all esigenza di ridurre i ritardi rilevati nel processo di lavorazione e liquidazione delle fatture dei fornitori del Servizio Sanitario Regionale da parte delle Aziende Sanitarie del Lazio e consentire la razionalizzazione della spesa sanitaria regionale, in termini di riduzione degli interessi per le somme dovute, del contenzioso e dell abbattimento del numero dei giorni per effettuare i pagamenti. Successivamente in tema di fatturazione elettronica vengono emanate importanti disposizioni: il D.M. n. 55 del 3/04/2013, novato dall art. 25 D.L. n. 66 del 2014, prevede, a partire dal 31/03/2015, l obbligo per tutte le Aziende di inviare le fatture verso la PA esclusivamente in formato elettronico e per le Regioni e le PA di gestirle esclusivamente nello stesso formato facendole transitare attraverso il Sistema di Interscambio (SdI). Con Deliberazione Regionale n. 326 del 3 giugno 2014 Misure urgenti per l applicazione delle disposizioni contenute nel D.L. 24 aprile 2014, n. 66 finalizzate alla costituzione del registro delle fatture della Regione Lazio e al monitoraggio dei debiti dell Amministrazione Regionale, la Regione Lazio ha deciso di anticipare al 1/07/2014 il termine fissato dall art. 25 del D.Lgs. (31 marzo 2015) di entrata in vigore della Fatturazione Elettronica per tutti i fornitori regionali. A fronte delle novità introdotte dalle citate disposizioni, l Amministrazione Regionale ha deciso, previa specifica azione di evoluzione/adeguamento, di utilizzare il sistema di fatturazione telematica adottato dal 2009 con riferimento al Servizio Sanitario Regionale da parte delle Aziende Sanitarie laziali (continuamente evoluto negli anni a seguire e oggi sistema per la fatturazione elettronica) in modo da costituire il front end per il recepimento delle fatture di tutti i fornitori regionali. Oggi, il Sistema per la Fatturazione Elettronica Regionale si compone di: modulo per la gestione del ciclo passivo (ordini, documenti di trasporto e carichi di magazzino) delle Aziende Sanitarie attraverso l integrazione con i sistemi amministrativo-contabili delle Aziende; componente di gestione del dispatching delle fatture elettroniche passive; modulo di gestione delle fatture attive, in ottemperanza alla recente normativa che detta tempi e modalità di avvio della fatturazione elettronica su scala nazionale. I moduli sono disponibili per tutte le Pubbliche Amministrazioni sul catalogo nazionale dei programmi riutilizzabili dell Agenzia per l Italia Digitale. Sono stati messi a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni e delle piccole e medie imprese i software Open Source denominati "Modulo Fatturazione Attiva" e Modulo visualizzazione lotto SdI e creazione notifiche. Il primo modulo consente di comporre una fattura secondo lo standard FatturaPA e di scaricala in locale in formato.xml.; il secondo software consente di caricare un lotto di fatture in formato.xml, visualizzarne i dati, scaricarne la versione in formato.pdf e l eventuale allegato e generare le ricevute di esito per l'amministrazione ricevente (fattura accettata o rifiutata). Fonti di finanziamento Bilancio Regionale POR FESR , Attività III.3 Stato di realizzazione Realizzato. 76

111 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 111 di 401 Centro Servizi Regionali Carta Lazio (CSRC) Il progetto TS-CNS, promosso dal Ministero dell Economia e delle Finanze, ha l obiettivo di far confluire in un unico strumento (smart card) la Tessera Sanitaria Nazionale (TS) e la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) in modo da avere un'unica carta multifunzionale valida in tutte le Regioni. Destinatari La sperimentazione iniziale era rivolta ai medici prescrittori regionali per l accesso ai seguenti applicativi: richiesta dei ricettari; esenzione per reddito; scelta e revoca del medico (lato backoffice). La Regione Lazio ha deciso di estendere la sperimentazione a tutta l utenza costituita dei cittadini del Lazio mediante la realizzazione dei Punti di Attivazione Territoriali al fine di rendere operativo e concreto l utilizzo della TS-CNS. Obiettivi Il progetto persegue i seguenti obiettivi: realizzare un'infrastruttura abilitante l'adozione della TS-CNS quale strumento di accesso ai servizi informativi regionali (autenticazione forte); individuare il modello organizzativo e realizzare i Centri di Accoglienza, quali punti di contatto con il possessore della smart card; creare un portale informativo e realizzare una campagna ad hoc per diffondere le informazioni sull utilizzo e sulle funzionalità della TS-CNS. Descrizione Le macro componenti di progetto sono le seguenti: Infrastruttura di Identity & Access Management: il sistema di gestione delle identità ed accesso è in grado di rendere fruibili i servizi attraverso strumenti di autenticazione altamente sicuri come quelli basati su CNS ma anche con meccanismi basati su user id/password e/o altri meccanismi di autenticazione potenzialmente addizionabili. Sistema di Card Management: si occupa del ciclo di vita delle carte, la gestione del supporto fisico e la gestione dei flussi con la CA (Certification Authority, soggetto che presta servizi di certificazione delle firme elettroniche o che fornisce altri servizi connessi con queste ultime). Sistema di Monitoraggio: opportuni agenti e detector, collocati in più punti del sistema, devono essere capaci di generare, in presenza di eventi anomali, segnali di alert da inviare tempestivamente al server di monitoraggio centrale. Il management centralizzato è realizzato aggregando il flusso di informazioni proveniente dagli agenti locali di controllo, su di un canale di comunicazione comune che segnala ogni alert ad un unico gateway. Sistema di Tracciabilità e Logging: raccoglie localmente i dati di logging dei vari moduli componenti il Sistema, li elabora attraverso delle regole configurabili e li esporta verso un repository centralizzato per la memorizzazione permanente ed eventualmente per la fruizione da parte del sistema di data mining. 77

112 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 112 di 401 Sistema di Reporting: consente di gestire funzionalità come il refresh automatico o manuale dei dati all apertura del report, visualizzare report analitici dinamici, stampare report ecc. Fonti di finanziamento Bilancio Regionale Fondi nazionali Stato di realizzazione In corso. 78

113 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 113 di 401 Area di intervento Sanità digitale Anagrafe Sanitaria Unica Regionale L Anagrafe Sanitaria Unica Regionale (ASUR) è la base dati unica, standardizzata, certificata e comune a tutti i Sistemi Informativi della Sanità della Regione Lazio. Destinatari L intervento è destinato all intero Sistema sanitario regionale e ai cittadini del Lazio. Obiettivi Gli obietti principali del progetto sono: la costituzione di una Anagrafe Sanitaria Unica Regionale; l allineamento dei sistemi informativi regionali e aziendali con il sistema Nazionale per il controllo della spesa farmaceutica e specialistica gestito dal Ministero dell Economia e delle Finanze (Sistema TS); la semplificazione delle operazioni di registrazione e ricerca dei dati anagrafici da parte dei sistemi informativi regionali e aziendali; un capillare controllo economico-gestionale; alti livelli di sicurezza di rete e di garanzia della privacy, attraverso una riduzione dei flussi di scambio delle informazioni anagrafiche e l utilizzo di un sistema di identificazione sicuro del cittadino e degli operatori. Descrizione Il Sistema Informativo Sanitario Regionale (S.I.S.R.) è costituito da diverse procedure ed applicazioni che utilizzano archivi anagrafici appositamente creati. Esistono all interno delle ASL e delle Aziende Ospedaliere varie anagrafiche che, essendo gestite direttamente dalle strutture sanitarie che le utilizzano, risultano diverse fra loro, incomplete e spesso non adeguatamente aggiornate. Il progetto è nato allo scopo di uniformare le banche dati attraverso la costituzione di un Anagrafe Sanitaria Unica Regionale, ovvero un sistema di anagrafi centrali (assistiti, operatori, strutture e prodotti) unificato, i cui dati siano costantemente aggiornati e allineati. Il progetto è in esercizio da gennaio 2012 e in continua evoluzione. Fonti di finanziamento POR FESR , Attività III.3 Bilancio Regionale Stato di realizzazione Realizzato. 79

114 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 114 di 401 Certificabilità dei bilanci e contabilità analitica Il Piano di Rientro dal disavanzo del Servizio Sanitario Regionale ha determinato la necessità di intraprendere un insieme di azioni specifiche che concorreranno a definire una modalità omogenea di registrazione e rilevazione dei dati contabili, sia ai fini della contabilità generale, sia di quella analitica. Il processo prevede quindi una rilevazione delle procedure seguite presso le Aziende Sanitarie, individuando gli ambiti di miglioramento e verificando periodicamente lo stato di attuazione degli interventi che si saranno resi necessari. In breve, per la contabilità generale, la Regione intende portare i bilanci ad una condizione di certificabilità e - per la contabilità analitica - fare in modo che l acquisizione delle informazioni avvenga in maniera costante e strutturata. Destinatari L intervento riguarda le Aziende Sanitarie regionali: Ospedali, ASL e aziende di ricerca. Obiettivi Gli obiettivi del piano attuativo della certificabilità sono: stesura dei piani attuativi per la certificabilità dei bilanci delle Aziende Sanitarie del Lazio; verifica periodica dell avanzamento dei piani adottati; definizione delle linee guida per: o ciclo passivo e procedura di circolarizzazione dei fornitori; o ciclo attivo e procedura di circolarizzazione dei creditori; o immobilizzazioni e procedure di inventariazione fisica; o ciclo tesoreria; supporto per la realizzazione delle procedure operative. Gli obiettivi per la contabilità analitica riguardano: definizione dei requisiti minimi per le evoluzioni dei sistemi informativi-contabili delle Aziende Sanitarie; introduzione di un piano regionale dei centri di costo e di ricavo; organizzazione del piano dei centri di costo amministrativi e sanitari adottato dalle Aziende Sanitarie; individuazione dei requisiti di massima del Sistema Informativo Regionale per l elaborazione dei dati a livello centrale. Descrizione Per l applicazione del percorso attuativo della certificabilità la Regione Lazio ha intrapreso una serie di azioni di governo centralizzato e di analisi di dettaglio presso le Aziende, supportando l elaborazione dei modelli operativi delle Aziende e individuando in modo analitico i punti di miglioramento da implementare. Si prevede inoltre lo sviluppo di un sistema di contabilità analitica che consenta di monitorare tempestivamente i costi ed i ricavi generati dalle Aziende del Sistema Sanitario Regionale, anche al fine di raggiungere gli obiettivi ministeriali. Tale sistema di contabilità analitica consentirà, a regime, la collocazione dei costi e dei ricavi per: voce di costo (di tipo amministrativo e sanitario); specialità medico-chirurgica; commessa/progetto nel caso di IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico). Il progetto è in esercizio da gennaio 2012 e in continua evoluzione. 80

115 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 115 di 401 Fonti di finanziamento POR FESR , Attività III.3 Bilancio Regionale Stato di realizzazione In corso. 81

116 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 116 di 401 Digitalizzazione dei referti diagnostici L intervento riguarda la digitalizzazione dell intero flusso documentale dei referti dei dipartimenti diagnostici delle dodici Aziende Sanitarie Locali (progetto Lazio Escape, nato come riuso della soluzione presente sul catalogo dell Agenzia per l'italia Digitale, sviluppata dalla ULSS 9 di Treviso-Regione Veneto) e delle otto Aziende Ospedaliere del Lazio (progetto Sanità vicina ). Destinatari L intervento si rivolge a: Aziende Sanitarie Locali del Lazio; Aziende Ospedaliere del Lazio; Cittadini. Obiettivi L intervento mira a digitalizzare l'intero flusso documentale dei referti di laboratorio d analisi (firma digitale, distribuzione, archiviazione e conservazione a norma), che costituiscono la maggioranza dei referti prodotti dalle strutture sanitarie, sia all interno delle strutture (referti interni) sia verso i cittadini (referti esterni), garantendo la loro validità legale ai sensi della normativa vigente e rispondendo anche al requisito di fornire maggiore sicurezza e tutela della privacy all'utente. Descrizione Con la digitalizzazione dei referti si offre un servizio: sempre disponibile, in ogni momento della giornata e in ogni giorno della settimana, da qualunque dispositivo connesso a Internet; sicuro, perché il documento ottenuto digitalmente è integro, non deteriorabile, prodotto e protetto secondo le normative vigenti, comprese quelle inerenti alla protezione dei dati personali; eco-friendly, che rispetta l'ambiente, riducendo la carta stampata e gli spostamenti dei cittadini; smart, perché riduce le code e i tempi di attesa agli sportelli ASL. La digitalizzazione del flusso documentale dei referti di laboratorio d analisi ha impatti sia sui processi interni alle strutture sanitarie che nei confronti dei cittadini: Distribuzione referti esterni: All utente che si reca presso i centri di prelievo delle strutture sanitarie vengono fornite delle credenziali che gli consentiranno di scaricare dal portale regionale (iltuoreferto.regione.lazio.it) - attualmente utilizzato per i referti delle ASL che già erogano il servizio - il referto firmato digitalmente. Le credenziali possono essere anche ritirate da un delegato nel caso di particolari categorie di assistiti impossibilitati a recarsi presso gli sportelli. Distribuzione referti interni: I referti interni, richiesti da un reparto per i propri assistiti, vengono firmati digitalmente e distribuiti agli operatori sanitari delle strutture, senza bisogno di essere stampati. L iniziativa prevede attività di formazione/addestramento degli operatori aziendali, con particolare riferimento agli operatori ReCUP e ai medici refertatori delle ASL e delle AO per l utilizzo del sistema. Il servizio di digitalizzazione è stato avviato presso tutte le ASL regionali. Su tutte le Aziende Ospedaliere, in accordo con la programmazione POR FESR Lazio , Attività III.3, il servizio sarà attivato entro il dicembre

117 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 117 di 401 Fonti di finanziamento POR FESR , Attività III.3 Fondi nazionali: III Atto Integrativo all Accordo di Programma Quadro in materia di Società dell Informazione, e-government e servizi ai cittadini per il progetto Lazio Escape Bilancio Regionale Stato di realizzazione In corso. 83

118 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 118 di 401 Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) Il Fascicolo Sanitario Elettronico (nell ambito del progetto denominato Sanità Vicina ) ha lo scopo di raccogliere, conservare e rendere disponibili i dati e i documenti in formato digitale di tipo sanitario e sociosanitario relativi agli eventi clinici di ciascun assistito. Il Decreto Legge n. 179/2012 ad opera della L. n.98/2013 prescrive l introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico in tutte le Regioni entro il 30 giugno Destinatari L intervento riguarda: cittadini della regione Lazio; medici di base; medici specialistici; ASL, Aziende Ospedaliere, Pronto Soccorso. Obiettivi Il Fascicolo Sanitario Elettronico rappresenta una delle sfide più rilevanti e complesse della transizione al digitale del Paese e può essere considerato uno degli indicatori principali del livello di digitalizzazione, sia in termini di sviluppo tecnologico, sia di offerta di servizi innovativi ai cittadini e agli operatori del settore sanitario. Descrizione Il Fascicolo Sanitario Elettronico della Regione Lazio è un sistema digitale atto a rendere disponibili e reperibili le informazioni sanitarie e cliniche generate durante i processi di prevenzione, diagnosi e cura delle persone. In quanto sistema di secondo livello rispetto ai processi di prevenzione, diagnosi e cura, il Fascicolo Sanitario Elettronico cataloga le informazioni provenienti da un sistema informatico sanitario locale, rendendole poi disponibili, oltre che al cittadino, anche agli altri sistemi informatici sanitari opportunamente autorizzati. In quest ottica, il Fascicolo Sanitario Elettronico rappresenta un insieme di repository, il punto di raccolta di tutte le informazioni sanitarie e cliniche di una persona. Il Fascicolo consente di visualizzare: dati identificativi e amministrativi dell assistito; referti di laboratorio analisi; verbali di pronto soccorso; lettere di dimissione ospedaliera; profilo sanitario sintetico (patient summary) compilato e aggiornato dal medico generico o dal pediatra di libera scelta; dossier farmaceutico; consenso o diniego alla donazione degli organi e tessuti. Il sistema sarà in grado di archiviare i seguenti dati: prescrizioni (specialistiche, farmaceutiche, ricoveri, ecc.); prenotazioni (specialistiche, di ricovero, ecc.); schede di dimissione ospedaliera (cartelle cliniche); bilanci di salute; 84

119 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 119 di 401 assistenza domiciliare: scheda, programma e cartella clinico-assistenziale; piani diagnostico-terapeutici; assistenza residenziale e semiresidenziale: scheda multidimensionale di valutazione; erogazione farmaci; vaccinazioni; prestazioni di assistenza specialistica; prestazioni di emergenza urgenza (118 e pronto soccorso); prestazioni di assistenza ospedaliera in regime di ricovero; certificati medici; relazioni relative alle prestazioni erogate dal servizio di continuità assistenziale; autocertificazioni; partecipazione a sperimentazioni cliniche; esenzioni; prestazioni di assistenza protesica; dati a supporto delle attività di telemonitoraggio; dati a supporto delle attività di gestione integrata dei percorsi diagnostico-terapeutici ed altri referti. Inoltre il sistema consentirà all assistito di poter inserire dati e documenti personali relativi ai propri percorsi di cura attraverso l interfaccia di accesso, anche effettuati presso strutture al di fuori del servizio sanitario nazionale. Fonti di finanziamento POR FESR , Attività III.3 Bilancio Regionale Stato di realizzazione In corso. 85

120 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 120 di 401 Piattaforma dei pagamenti elettronici regionali L intervento è costituito da due fasi di implementazione: la prima riguarda la realizzazione di una piattaforma per i pagamenti elettronici delle prestazioni sanitarie (nell ambito del progetto denominato Sanità Vicina, ad oggi in corso); la seconda prevede di adottare la piattaforma dei pagamenti in altri ambiti regionali, a partire da quelli relativi ai tributi; successivamente si prevede di mettere a disposizione il servizio a tutti gli enti locali (in logica Hub ). La Regione Lazio intende quindi dotarsi di una piattaforma informatica integrata con il nodo pagamenti SPC (Sistema Pubblico di Connettività) dell Agenzia per l Italia Digitale, per consentire al cittadino di eseguire online pagamenti verso l Amministrazione Regionale in modalità elettroniche alternative al contante attraverso tutti i prestatori di servizi di pagamento integrati con il nodo pagamenti SPC. Destinatari L intervento è destinato a tutti i cittadini, le imprese e le Pubbliche Amministrazioni del Lazio. Obiettivi Attraverso l adozione di strumenti di pagamento elettronici verrà reso possibile: il pagamento elettronico delle prestazioni sanitarie con una maggiore sicurezza, convenienza, comodità e disponibilità del servizio oltre l orario di sportello; l accesso a tutti i pagamenti verso la Regione Lazio mediante sistemi di pagamento sicuri da parte di cittadini, imprese e altri Enti. Descrizione L intervento prevede l adozione in riuso dalla Regione Toscana della piattaforma IRIS - Infrastruttura Regionale Toscana Integrata per l Erogazione dei Servizi di Pagamento (identificata sul catalogo dell Agenzia per l Italia Digitale con il n. 256/2014) e la sua personalizzazione per l adozione a livello regionale. Il servizio di pagamento delle prestazioni sanitarie prevede che il cittadino, una volta in possesso degli estremi della propria prenotazione sanitaria, possa scegliere una modalità di pagamento alternativa al contante (carte di credito, di debito, prepagate, ecc.) e prestatori di servizi di pagamento ai quali rivolgersi (banche, uffici postali, ricevitorie Sisal e Lottomatica, portale regionale). La piattaforma dei pagamenti elettronici delle prestazioni sanitarie costituisce la base per l implementazione del sistema dei pagamenti elettronici regionali, estendendo così l ambito di riferimento agli ulteriori pagamenti di competenza regionale. Fonti di finanziamento POR FESR , Attività III.3 Bilancio Regionale Stato di realizzazione In corso. 86

121 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 121 di 401 Ricetta Digitale La Ricetta Digitale (E-Prescription) è un sistema integrato di funzioni volte alla completa dematerializzazione e gestione dell intero flusso prescrittivo-erogativo, mediante l integrazione e la condivisone di banche dati contenenti informazioni sugli assistiti del Servizio Sanitario Regionale. Destinatari L intervento è rivolto a: Medici di Medicina Generale (MMG); Pediatri di Libera Scelta (PLS); medici prescrittori (guardie mediche, specialisti ospedalieri, medici di pronto soccorso, ecc.); cittadini. Obiettivi Si prevede di: realizzare il Sistema di Accoglienza Regionale (SAR) e il relativo interfacciamento con il Sistema di Accoglienza Centrale (SAC), secondo le modalità tecniche previste dal Ministero di Economia e Finanza; realizzare l integrabilità tra i software terzi e il Sistema di Accoglienza Regionale e successivo invio al Sistema di Accoglienza Centrale per la trasmissione delle ricette farmaceutiche e specialistiche, secondo lo standard tecnologico Web Services con regole ben definite e pubbliche; realizzare un portale per la sola prescrizione elettronica rivolto a tutti i medici prescrittori del Lazio integrato con il Sistema di Accoglienza Regionale; realizzare un software di cartella clinica di studio medico/ambulatoriale (abilitante la prescrizione elettronica); gestire i dati del ciclo di vita delle prestazioni (prescrizione, prenotazione, erogazione, controllo e monitoraggio); supportare gli operatori e facilitare l interazione del cittadino con i servizi regionali nell ambito del flusso prescrittivo-erogativo; rendere possibile i processi di controllo per il pagamento delle prestazioni sanitarie (farmaceutiche e specialistiche) a carico delle Aziende Sanitarie e della Regione Lazio e supportare la verifica dell appropriatezza prescrittiva; adempiere agli obblighi richiesti dalle diverse fasi del Sistema Tessera Sanitaria (in generale la legge 326/2003 all art 50, in particolare il c.d. decreto dematerializzazione). Descrizione Tale intervento include sia le attività già realizzate, afferenti al progetto Mesir Medici e Sanità in rete, sia attività in corso di realizzazione nell ambito del progetto Sanità Vicina. Al fine di ottemperare a quanto previsto in tema di prescrizione elettronica, la Regione Lazio mette a disposizione di tutti i medici prescrittori: il Portale di Prescrizione Elettronica ( che offre le funzionalità standard per la produzione delle ricette (farmaceutiche e specialistiche) del Servizio Sanitario Regionale e l inserimento dei certificati di malattia INPS. È integrato con il sistema di Anagrafe Sanitaria Unica Regionale (ASUR); la cartella clinica ambulatoriale e di studio medico, che gestisce i dati clinici degli assistiti. Il modulo è accessibile ai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta per gli assistiti di propria 87

122 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 122 di 401 competenza. Ad oggi, la cartella clinica ambulatoriale e di studio medico è stata già realizzata e richiesta dalle seguenti strutture: o ASL RM/A; o ASL RM/B; o ASL RM/D; o ASL RM/E; o ASL RM/F; o ASL RM/G o ASL RM/H; o ASL Frosinone; o ASL Latina; o Le case della salute della Regione Lazio; o Azienda Ospedaliera INMI Spallanzani; o Azienda Ospedaliera San Filippo Neri; o Azienda Ospedaliera IFO; o Azienda Ospedaliera San Camillo; o Poliambulatori Cure Primarie Sabato/Festivi. Il Sistema di Ricetta Digitale perfeziona le varie fasi del processo di gestione delle prestazioni sanitarie, dalla prescrizione di una prestazione (specialistica e/o farmaceutica) fino al suo pagamento: emissione di prescrizioni elettroniche; prenotazione delle prestazioni specialistiche; trasmissione telematica delle prescrizioni elettroniche dal prescrittore all erogatore (ad esempio strutture sanitarie e/o farmacie); erogazione degli interventi (ad esempio redazione elettronica dei referti); ciclo di vita dei medicinali; interazione con i cittadini (ad esempio notifiche dei referti in modalità informatica); pagamento online delle prestazioni. La Regione Lazio intende anche facilitare la prenotazione delle prestazioni specialistiche tramite il CUP integrato regionale (ReCUP), con il reindirizzamento e l ampliamento dei canali di prenotazione (ad esempio direttamente dalla prescrizione elettronica del proprio medico). Il Sistema sarà integrato, oltre che con il Sistema di Accoglienza Centrale (SAC) del Ministero dell Economia e delle Finanze, con gli altri sistemi informativi sanitari regionali, quali ad esempio: Anagrafe Sanitaria Unica Regionale (ASUR); Cartella clinica ambulatoria e di studio medico; Portale di prescrizione elettronica; Fascicolo Sanitario Elettronico della Regione Lazio (FSE Lazio); Nuovo Portale della Sanità della Regione Lazio; Centro unico per le prenotazioni sanitarie nel Lazio (ReCUP); Controllo e monitoraggio della spesa farmaceutica; Sistema per la Fatturazione Elettronica Regionale. Fonti di finanziamento POR FESR , Attività III.3 Bilancio Regionale Fondi nazionali: Accordo di Programma Quadro in materia di Società dell Informazione, e-government e Servizi ai cittadini per il progetto Mesir 88

123 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 123 di 401 Stato di realizzazione In corso. 89

124 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 124 di 401 Sistema Informativo Assistenza Territoriale I cambiamenti sociali in corso e la maggiore aspettativa di vita rendono necessario un nuovo modello di sistema sanitario regionale: la Regione Lazio sta costruendo una nuova rete sociosanitaria territoriale di cure primarie e di continuità assistenziale, dove i cittadini possono incontrare una nuova offerta di servizi, più accessibili e meglio organizzati. Le Case della Salute sono il centro di questo nuovo modello. Il Sistema Informativo Assistenza Territoriale (SIAT) nasce per dare supporto alla rete di servizi territoriali, sviluppando una forte integrazione fra tutti i partecipanti ai servizi, migliorando e velocizzando la circolazione delle informazioni per l erogazione di prestazioni sempre più efficaci, garantendo uno standard minimo omogeneo fra tutte le strutture del territorio regionale. Destinatari I destinatari dell intervento sono i cittadini del Lazio, i distretti sanitari (ASL), gli ospedali e le altre strutture sanitarie pubbliche e private. Obiettivi Attraverso questo intervento la Regione Lazio: introduce un nuovo modello organizzativo omogeneo e integrato per la definizione e la gestione di un progetto assistenziale; introduce in tutte le Aziende Sanitarie strumenti di valutazione multidimensionale che garantiscono omogeneità, appropriatezza ed equità nei criteri valutativi degli assistiti; razionalizza e ottimizza processi e risorse in termini di produttività, efficacia ed efficienza nell erogazione dei servizi di assistenza territoriale; fornisce strumenti centralizzati a supporto delle attività di monitoraggio e programmazione strategica e operativa. Descrizione Il Sistema Informativo Assistenza Territoriale SIAT, in quanto strumento di supporto ai distretti sanitari territoriali, agli enti erogatori e alle strutture regionali, è organizzato in componenti modulari, tra loro interconnesse e integrate, e garantisce la gestione dell intero processo di definizione, erogazione e monitoraggio di un progetto assistenziale nell ambito dei seguenti servizi: assistenza domiciliare non autosufficienza; assistenza residenziale non autosufficienza; assistenza semiresidenziale non autosufficienza; assistenza residenziale cure palliative; assistenza domiciliare cure palliative; assistenza riabilitativa. L accesso a questi servizi avviene attraverso un complesso workflow che gestisce le fasi di accettazione, inquadramento e valutazione del bisogno, coordinate da SIAT attraverso i moduli: Punto Unico di Accesso (PUA); Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM); Modulo di erogazione e rendicontazione del Piano di Assistenza Individuale (PAI); Modulo per adempimenti informativi ministeriali. 90

125 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 125 di 401 Al fine di dotare le Aziende Sanitarie di strumenti di valutazione multidimensionale che garantiscano omogeneità, appropriatezza ed equità nei criteri valutativi, il SIAT ha integrato gli strumenti di valutazione della suite InterRai per l accesso alle prestazioni ricomprese nell area della non autosufficienza: InterRai Long Term Care Facility LTCF per il regime residenziale e semiresidenziale; InterRai Home Care HC per l Assistenza Domiciliare Integrata ADI; InterRai Contact Assessment CA integrato per la componente sociale per il PUA Punto Unico di Accesso; e nell area delle cure palliative: InterRai Palliative Care PC. Fonti di finanziamento POR FESR , Attività III.3 Bilancio Regionale Stato di realizzazione In corso. 91

126 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 126 di 401 Sistema informativo integrato per i Dipartimenti di Prevenzione Il progetto nasce dall esigenza di gestire la prevenzione collettiva in ambito sanitario, superando le disomogeneità territoriali, ottimizzando le risorse economiche e tecnologiche e migliorando la qualità dei servizi erogati. Destinatari I destinatari del sistema sono: Dipartimenti di Prevenzione, utenti principali del sistema che lo utilizzeranno per l'inserimento e il reperimento delle informazioni; Regione Lazio e Ministero della Salute, che hanno funzioni di monitoraggio, programmazione e pianificazione degli interventi di propria competenza; utenza esterna, composta da cittadini, imprese, professionisti autorizzati, patronati, enti di ricerca, ecc. Obiettivi Il Sistema Informativo per i Dipartimenti di Prevenzione (SIP) della Regione Lazio, integrato con gli altri sistemi informativi regionali, intende: realizzare un nuovo sistema di gestione dei flussi dei procedimenti e delle pratiche del Dipartimento di Prevenzione (struttura operativa che garantisce, all'interno di ogni Azienda Sanitaria Locale della Regione Lazio, la tutela della salute collettiva); realizzare un sistema di governo, programmazione e monitoraggio gestionale delle attività attraverso la condivisione dei dati con i sistemi regionali e ministeriali (INPS, INAIL, Registro Imprese, SUAP ecc.); utilizzare per tutte le ASL un sistema omogeneo, condiviso e personalizzabile con conseguente miglioramento in termini qualitativi e quantitativi delle attività di profilassi, vigilanza e controllo sul territorio; ottimizzare l utilizzo di risorse economiche e tecnologiche, realizzando un sistema centralizzato, con conseguente abbattimento dei costi di gestione oggi a carico delle singole ASL. Descrizione Le Aziende Sanitarie Locali del Lazio, nell'ambito della propria autonomia organizzativa e contabile, hanno adottato procedure informatiche e organizzative autonome, costituendo in tal modo una molteplicità di sistemi isolati, diversificati in base alle specificità operative territoriali. Oggi si intende superare disomogeneità e frammentazione realizzando un unico sistema che gestisca i dati relativi a: sanità pubblica veterinaria; sicurezza alimentare; prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro; igiene e sanità pubblica; controllo igienico sanitario e igiene urbana; polizia mortuaria; vaccinazioni e medicina del viaggiatore; medicina legale; accertamenti di medicina fiscale; 92

127 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 127 di 401 medicina dello sport. Il sistema prevede il riuso e la personalizzazione del Sistema Informativo Sanitario della Prevenzione Collettiva realizzato dalla Regione Toscana. Fonti di finanziamento POR FESR , Attività III.3 Bilancio Regionale Stato di realizzazione In corso. 93

128 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 128 di 401 Sistema Informativo Ospedaliero (SIO) La Regione Lazio intende realizzare una piattaforma omogenea e integrata al Sistema Informatico Sanitario Regionale, in grado di governare e monitorare i processi di ricovero negli ospedali per acuti. Il sistema è funzionale alla volontà dell Amministrazione di governare e ottimizzare la spesa sanitaria in ambito regionale e di rendere più efficiente il sistema di gestione dei ricoveri. Destinatari Il Sistema Informativo Ospedaliero coinvolge tutti i presidi ospedalieri pubblici, le case di cura private accreditate con il Sistema Sanitario Regionale, le case di cura autorizzate e gli istituti aziendalizzati pubblici e privati: Aziende Ospedaliere, Policlinici Universitari e IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico). Obiettivi Il sistema prevede, attraverso l integrazione con le procedure Accettazione-Dimissioni-Trasferimenti (ADT) delle varie strutture sanitarie, la raccolta e il monitoraggio dei seguenti dati: posti letto, anche in area critica; lettere e schede di dimissione ospedaliera, anche ai fini della costituzione del Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino; liste d attesa per ricovero, anche in day-hospital; consumi dei dispositivi in sala operatoria; registro tumori della sanità del Lazio. Attraverso i dati raccolti ed elaborati dal sistema si prevede inoltre di: controllare la valorizzazione dell episodio di ricovero (attribuzione del sistema Diagnosis Related Groups DRG, per la classificazione dei pazienti dimessi), mediante un processo di validazione regionale che consenta la rendicontazione degli importi calcolati e la successiva fase di fatturazione da parte delle strutture sanitarie nei confronti delle ASL, delle altre aziende e della Regione. A tal fine, il sistema sarà integrato anche con il sistema regionale per la fatturazione elettronica; produrre elaborazioni per la valutazione dell attività erogata dalle varie strutture; produrre elaborazioni standard per la pubblicazione di indicatori statistico-epidemiologici utili ai fini di valutazione e programmazione dell assistenza. Descrizione La base informativa del Sistema Informativo Ospedaliero (SIO), nato nel Lazio nella sua prima versione nel 1993, è la Scheda di Dimissione Giornaliera, introdotta in Italia nel 1991, con il Decreto ministeriale che ne definiva il contenuto e le caratteristiche, più volte aggiornato negli anni (DD.MM.n.380/2000 e n. 135/2010). I dati desunti dal Sistema Informativo Ospedaliero sono per la Regione il principale strumento di conoscenza per il monitoraggio della spesa, per le valutazioni di appropriatezza e i controlli esterni, per la stesura di documenti di programmazione e il finanziamento delle attività. A livello aziendale rappresentano un elemento rilevante per l organizzazione dei servizi, la gestione delle attività correnti e la valutazione dei soggetti erogatori. La Regione intende realizzare un nuovo Sistema Informativo Ospedaliero con l obiettivo di creare una piattaforma integrata con i sistemi locali di gestione del ricovero (ADT Accettazioni-Dimissioni- 94

129 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 129 di 401 Trasferimenti), che si ponga come interfaccia regionale sulla quale integrare e connettere altri sistemi e flussi che compongono il quadro informativo delle principali fasi dell attività ospedaliera, al fine di implementare i flussi informativi verso i livelli centrali di monitoraggio e controllo (dalla ASL al livello regionale fino al livello nazionale). Fonti di finanziamento POR FESR , Attività III.3 Bilancio Regionale Stato di realizzazione In corso. 95

130 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 130 di 401 Servizio ReCUP Prenotazione prestazioni sanitarie Il servizio regionale ReCUP gestisce le prenotazioni delle prestazioni specialistiche nell ambito sanitario svolte in regime ambulatoriale e la prenotazione, accettazione e incasso delle prestazioni ambulatoriali erogate dalle 12 ASL e dalle 7 Aziende Ospedaliere, Policlinici Universitari e IRCCS pubblici della Regione Lazio. Destinatari Il servizio ReCUP è destinato ai cittadini italiani o stranieri che intendano usufruire di una prestazione sanitaria dalle 19 Aziende aderenti al ReCUP. Obiettivi Gli obiettivi del Servizio ReCUP sono la gestione del ciclo di vita completo concernente l erogazione di prestazioni ambulatoriali presso le strutture pubbliche della Regione Lazio, sin dalla creazione dell offerta, passando per la prenotazione e il relativo incasso, l imputazione dell avvenuta erogazione o meno della prestazione, fino al completamento di tutti gli obblighi di carattere contabili, sia interni alla singola Azienda, sia quelli relativi ai flussi informativi di rendicontazione verso Regione Lazio e Ministero dell Economia e delle Finanze. Descrizione L attuale Servizio ReCUP è attivo dal Ad oggi sono collegate al ReCUP 19 Aziende tra ASL, Aziende Ospedaliere, Policlinici Universitari e IRCSS. Le attività di prenotazione sono svolte a livello centrale dal Call Center regionale e a livello territoriale attraverso gli sportelli ReCUP dislocati nelle varie Aziende. A questi, si affiancano oltre 700 farmacie della Regione Lazio, presso le quali è possibile effettuare le medesime attività degli sportello aziendali. Attraverso il Servizio ReCUP è possibile prenotare, accettare e incassare ticket di prestazioni sanitarie ambulatoriali, erogate in regime di Sistema Sanitario Regionale, in regime di Libera Professione o in regime di tariffari aziendali interni. Al servizio di Call Center possono accedere sia i cittadini telefonando al numero vere , sia direttamente i medici prescrittori, per i soli casi identificati come urgenti, telefonando al numero verde a loro dedicato. Il Servizio ReCUP, pur se indirizzato a soddisfare le esigenze dei cittadini della Regione Lazio, è fruibile sia dai restanti pazienti italiani sia dai cittadini comunitari o extracomunitari presenti temporaneamente in Italia. Fonti di finanziamento Bilancio regionale Stato di realizzazione Realizzato. 96

131 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 131 di 401 Area di intervento Comunità intelligenti Azioni finalizzate alla promozione del Coworking Una risposta innovativa per chi cerca spazi di lavoro riducendo i costi e aumentando le possibilità di scambio e di condivisione. Con gli interventi a favore del coworking si intende sostenere la nascita di nuovi spazi e la formazione di nuove comunità professionali. Destinatari L intervento è destinato ai coworker o nomad worker: liberi professionisti, imprenditori, disoccupati e persone in cerca di nuova occupazione, ricercatori e studenti su tutto il territorio del Lazio. Obiettivi La Regione vuole promuovere forme di incentivo per quelle aree del Lazio in cui, anche per motivi connessi alla configurazione geomorfologica del territorio, il coworking si presta a sostenere i processi di sviluppo locale. In particolare si tratta dei settori economici regionali, tradizionali e innovativi, per i quali l'organizzazione del lavoro trova una soluzione operativa adeguata nelle modalità associate al coworking, anche come opportunità di sviluppo di professioni e specializzazioni finalizzate al rilancio di vocazioni locali. Il risultato atteso in termini di destinatari degli incentivi individuali è stimato in circa seimila soggetti nell arco di un anno. Descrizione L'intervento è articolato su più tipologie di azioni, anche in forma combinata: incentivi individuali per sostenere la quota di adesione a spazi di coworking; incentivi a sostegno dei costi di ideazione, progettazione e avvio di spazi di coworking; azioni di sensibilizzazione e informazione per favorire la diffusione di modalità di lavoro e di progettazione in cowork. Fonti di finanziamento POR FSE Stato di realizzazione In corso. 97

132 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 132 di 401 Creazione del network Porta Futuro, sviluppo del relativo format e dei servizi di supporto necessari Dall esperienza di un progetto pilota avviato dalla Provincia di Roma, nasce su tutto il territorio regionale un nuovo network di luoghi e servizi per l orientamento, la formazione, l incontro tra domanda e offerta di lavoro che accompagnerà la riforma e il rilancio degli attuali Centri per l Impiego. Destinatari Ragazzi (14-17 anni) e giovani (18 29 anni), disoccupati, occupati, cittadini stranieri e imprese. Obiettivi La realizzazione del network Porta Futuro su tutto il territorio regionale ha l obiettivo di superare il vecchio modello dei Centri per l Impiego e favorire l incontro tra domanda e offerta di lavoro, predisponendo un offerta integrata di formazione breve, orientamento personale e alla professione, orientamento di secondo livello. Per questo sarà creata una rete di centri orientati all empowerment dei cittadini e delle imprese, omogenei per standard e modalità di accesso, in grado di offrire su tutto il territorio laziale i medesimi servizi, con una diversificazione che tiene conto delle realtà e dei fabbisogni territoriali. Descrizione La rete Porta Futuro offre informazioni sul mondo del lavoro e interventi di formazione a distanza (assistenza nella redazione del curriculum vitae, preparazione ai colloqui di lavoro e seminari motivazionali), organizzando la sua offerta per ottenere la massima integrazione con gli altri servizi pubblici di settore, in particolare con quelli destinati all assistenza sociale, in raccordo con le università e le realtà imprenditoriali e associative del territorio. Il progetto prevede anche la realizzazione e organizzazione degli spazi che comporranno la rete dei centri e il potenziamento dei servizi online per i cittadini. Saranno inoltre attivati nuovi servizi rivolti alle imprese, come la consulenza per la predisposizione delle domande di partecipazione ai bandi pubblici. La realizzazione del network è così articolata: progettazione esecutiva, per una durata di 3 mesi; attuazione dei nodi principali del network con la realizzazione delle sedi provinciali (inclusa l attivazione di eventuali procedure di evidenza pubblica per l affidamento dei servizi connessi) per una durata di 12 mesi; completamento del sistema, con la messa in rete dell'insieme di strutture/operatori integrativi/complementari per la realizzazione dei servizi a livello capillare sul territorio regionale con una durata di 8 mesi. Fonti di finanziamento POR FSE Stato di realizzazione In corso. 98

133 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 133 di 401 Incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica La riqualificazione energetica degli edifici pubblici non rappresenta solo una risposta all inquinamento ambientale, ma un'opportunità per ridurre la spesa pubblica, tagliando gli sprechi legati al consumo di energia. Accanto agli interventi sul patrimonio pubblico, una quota di risorse sarà dedicata, grazie al Programma di Sviluppo Rurale, alle imprese agricole e alle aree rurali. Destinatari La pubblica amministrazione (mediante le risorse del Programma Operativo Regionale FESR); le aziende agricole e le imprese agroalimentari (mediante le risorse del Programma di Sviluppo Rurale). Obiettivi Le finalità dell azione sono: sostenere la transizione verso un economia a bassa emissione di carbonio; ridurre i consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non; incrementare l'uso di fonti di energia rinnovabile. L'attività contribuisce agli obiettivi regionali, di breve e lungo periodo, stabiliti dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 15 Marzo 2012, cosiddetto Burden Sharing. In particolare, alla Regione Lazio è richiesto di raggiungere entro il 2020 una copertura energetica prodotta da fonti rinnovabili pari all 11,9% sul totale. L agricoltura e il settore forestale possono contribuire al conseguimento di questo obiettivo grazie alla generazione di energia da fonti rinnovabili e il sostegno a processi di efficientamento energetico. L efficacia degli interventi attuati sarà misurata mediante i seguenti indicatori: energia risparmiata (kwh) come differenza tra i consumi ante operam e post operam; potenza installata (kw) relativamente a nuovi impianti a fonte di energia rinnovabile; miglioramento della classe energetica dell'edificio; grado di autosufficienza energetica della struttura, valutato come rapporto tra l'energia autoprodotta e quella complessivamente consumata; riduzione della CO2 prodotta (valutata in funzione dei minori consumi energetici, dell'impiego di fonti rinnovabili e del riuso dei reflui zootecnici o dei sottoprodotti agricoli); risparmio idrico (valutato in funzione della sostituzione di impianti di irrigazione con altri a maggiore efficienza). L'investimento della Regione Lazio, rivolto a edifici pubblici di medie e grandi dimensioni, finanzierà fino a un massimo di 120 interventi. L investimento regionale a favore delle imprese agricole e agroalimentari avrà una ricaduta a lungo termine nel periodo di programmazione Descrizione L intervento prevede: 1. Incentivi a soggetti pubblici per la realizzazione di: audit energetici, impianti di cogenerazione e trigenerazione ad alto rendimento, reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento per la distribuzione di energia, sistemi intelligenti di gestione dell'energia, negli ospedali pubblici e negli edifici pubblici. Interventi ammissibili: Impianti di cogenerazione e trigenerazione ad alto rendimento; 99

134 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 134 di 401 Sistemi di monitoraggio dell efficienza energetica (telecontrollo, sistemi di contabilizzazione energetica, ecc.); Reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento per la distribuzione di energia prodotta. 2. Incentivi a soggetti pubblici per l'installazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile da destinare all'autoconsumo, associati a interventi di efficientamento energetico. Gli interventi riguarderanno le seguenti tipologie di immobili: Strutture pubbliche di Enti locali (Comuni, Consorzi di Comuni, Province); Strutture di servizi socio-educativi (asili nido, scuole dell'infanzia, scuole primarie e secondarie); Strutture sportive (palestre, piscine e campi sportivi); Strutture eroganti servizi sociali. Interventi ammissibili: Impianti di produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili (solare fotovoltaico, solare termico e mini idroelettrico); Interventi per il miglioramento dell efficienza di impianti di condizionamento e/o riscaldamento esistenti; Interventi sull involucro dell edificio per il miglioramento delle prestazioni energetiche (isolamento termico delle pareti e/o della copertura, sostituzione infissi esterni, ecc.). Gli interventi del Programma di Sviluppo Rurale a favore delle imprese agricole e agroalimentari, nonché dei Comuni delle aree rurali regionali, saranno attuati tramite procedure di evidenza pubblica con cui, mediante criteri di selezione predefiniti, saranno finanziati i progetti migliori. Dopo l approvazione del documento di programmazione sullo sviluppo rurale da parte dell Unione Europea, prevista per la fine del 2014, saranno adottati i bandi pubblici per la raccolta dei progetti e delle relative domande di finanziamento. Gli interventi ammissibili riguarderanno gli investimenti nelle singole aziende agricole e nelle imprese agroalimentari, anche attraverso approcci integrati e di sistema, per l aumento dell efficienza nell utilizzo delle risorse idriche, l aumento dell efficienza energetica dei processi produttivi e l approvvigionamento e l utilizzo di fonti di energia rinnovabile, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e materie grezze non alimentari. Fonti di finanziamento POR FESR PSR Stato di realizzazione In corso. 100

135 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 135 di 401 Investimenti per la digitalizzazione dei SUAP e dei rapporti tra PA e imprese Semplificare la macchina amministrativa e gli oneri burocratici per le imprese attraverso la piena realizzazione del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) con un unico sistema informatico, un'unica modulistica, un'offerta omogenea e completa di servizi per tutti i Comuni del Lazio. Destinatari Beneficiari dell'intervento sono i 378 Comuni del Lazio in misura differenziata a seconda delle rispettive esigenze di adeguamento informatico. Obiettivi La Regione, in un'ottica di semplificazione amministrativa, vuole rendere omogenee su tutto il territorio regionale le procedure e la modulistica dei Comuni per le imprese. Per farlo è necessario dotare i Comuni sprovvisti dello Sportello Unico, degli strumenti e delle risorse necessarie per la gestione in via autonoma del SUAP. Sarà realizzata una piattaforma unica telematica che prevede un sistema di standardizzazione dei procedimenti e di unificazione della modulistica su tutto il territorio regionale da mettere a disposizione dei Comuni singoli o associati che gestiscono lo Sportello Unico. Descrizione La Regione Lazio metterà a disposizione di tutti i Comuni del territorio regionale un sistema informatico a servizio dei SUAP, rispondente alla normativa vigente: sarà realizzato un software per la standardizzazione delle procedure e della modulistica per le imprese del commercio, industria, artigianato, agricoltura, turismo, servizi alle imprese e altri settori. L adozione da parte dei Comuni del software - previa erogazione di contributi a fondo perduto - avverrà con l adeguamento del sistema operativo in uso o con l acquisizione di un sistema operativo ex novo, con ammodernamento o acquisizione ex novo dell'hardware e mediante assistenza tecnica. Saranno inoltre stipulati accordi o convenzioni per la realizzazione condivisa della banca dati con le altre amministrazioni ed enti che intervengono nei procedimenti (Vigili del Fuoco, Prefettura, Sovrintendenze, Agenzia Dogane, ecc.). La base di lavoro è costituita dal portale di Infocamere, strutturato attualmente per il solo settore del commercio e che verrà ampliato agli altri settori economici. Ad oggi 135 Comuni sono in delega alle Camere di Commercio e 35 sono in convenzione con le stesse e utilizzano pertanto il portale di Infocamere, mentre 203 sono dotati di sistema autonomo e 5 sono silenti. Il risultato atteso è estendere il servizio al 100% dei Comuni del Lazio. Fonti di finanziamento POR FESR Stato di realizzazione In corso. 101

136 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 136 di 401 Investimenti per la ricerca pubblica e privata La ricerca pubblica e privata del Lazio rappresenta un eccellenza a livello nazionale e internazionale, che, però, dialoga poco con il sistema produttivo del territorio. Gli investimenti a sostegno della ricerca pubblica e privata saranno, pertanto, orientati in particolare a rafforzare il rapporto tra piccola e media impresa laziale e mondo della ricerca; inoltre, la Regione favorirà tutti i possibili processi di trasferimento tecnologico tra la filiera dell'innovazione e i settori maturi del sistema economico regionale. Destinatari L intervento si rivolge agli organismi di ricerca pubblici e privati (Università, centri di ricerca, distretti e cluster tecnologici, centri per l'innovazione e il trasferimento tecnologico, parchi scientifici e tecnologici) e alle imprese del Lazio. Obiettivi Il Lazio presenta un elevata concentrazione di istituti di ricerca pubblici e privati, poli tecnologici e istituzioni universitarie di livello internazionale: sono presenti più di 200 laboratori di ricerca, oltre 40 istituti di ricerca, 6 atenei universitari pubblici. La Regione Lazio vuole sviluppare e rafforzare la capacità di matching tra offerta e domanda di ricerca attraverso il sostegno alla creazione di ambienti favorevoli all innovazione e il potenziamento dei processi di trasferimento tecnologico tra gli organismi di ricerca e le imprese. Particolare attenzione sarà data ai settori portanti definiti all'interno della Smart Specialisation Strategy (S3) della Regione Lazio: aerospazio, scienze della vita, beni culturali e tecnologie per il patrimonio culturale, industrie creative e digitali, agrifood, green economy, sicurezza (homeland security). Descrizione L'intervento è articolato su più tipologie di azioni, anche in forma combinata: potenziare a livello infrastrutturale i cluster tecnologici regionali, le strutture per la ricerca e i centri di competenza privati sul territorio regionale; sostenere la cooperazione della ricerca e innovazione a livello regionale ed extra regionale e la valorizzazione dei risultati a livello territoriale; agevolare la partecipazione delle imprese ai programmi comunitari di ricerca e sviluppo; favorire l incontro fra la domanda di innovazione della Pubblica Amministrazione e la creazione e offerta di prodotti e servizi innovativi da parte delle imprese. Fonti di finanziamento PSR Bilancio Regionale Stato di realizzazione In corso. 102

137 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 137 di 401 Portale di promozione turistica Visit Lazio Visit Lazio è il portale del turismo della Regione Lazio per la promozione del patrimonio turistico-culturale del territorio. Destinatari Il portale si rivolge a: cittadini del Lazio che intendono scoprire il territorio e conoscerne le iniziative turistico-culturali; turisti nazionali e internazionali; istituzioni locali che desiderano usufruire di una vetrina di maggior rilievo per promuovere il proprio territorio e le proprie iniziative; operatori di settore (albergatori/ristoratori) che vogliono pubblicizzare la propria presenza sul territorio. Obiettivi Il Lazio, sul piano turistico, si confronta con l importante presenza di Roma, richiedendo una più mirata e attenta promozione del territorio regionale nel suo complesso. Il portale si pone come obiettivo proprio quello di rendere il patrimonio turisticoculturale del Lazio appetibile e di facile accesso per i visitatori nazionali e internazionali. Obiettivo della vetrina virtuale e della sua offerta comunicativa è anche stimolare gli operatori del settore a costituire una rete turistica che possa offrire servizi integrati, utilizzando gli strumenti online messi a disposizione dalla Regione. Descrizione Visit Lazio è il portale regionale per la promozione del territorio che offre contenuti categorizzati secondo le diverse tipologie di interesse turistico, un archivio fotografico di oltre duemila immagini, visite virtuali e contributi video in continuo aumento. Attualmente è online nelle versioni in lingua italiana, inglese, spagnola e cinese e sarà ampliato con le traduzioni in tedesco, francese, russo e giapponese. Sono presenti differenti modalità di accesso ai contenuti: redazionale, attraverso la copertina dinamica; per categoria, attraverso il menù di navigazione; per target, attraverso il menù tematico; per correlazione, attraverso il motore interno che seleziona i contenuti secondo il percorso di navigazione intrapreso dall utente; geografica, attraverso la mappa che mostra la georeferenziazione di tutti i contenuti. Fonti di finanziamento Bilancio Regionale Stato di realizzazione In corso. 103

138 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 138 di 401 Riconversione delle Aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA) e riduzione dei costi energia per le PMI L intervento punta a migliorare la qualità delle aree produttive del Lazio e l'efficienza delle imprese che vi operano, favorendo, allo stesso tempo, la crescita di nuove filiere produttive legate alla green economy, a cominciare dalla gestione del ciclo dei rifiuti e dall'energia. Destinatari L'intervento riguarda le imprese laziali, in particolare quelle che rientrano nelle Aree di Specializzazione individuate nel documento sulla Smart Specialisation Strategy della Regione Lazio: Aerospazio, Scienze della vita, Beni culturali e tecnologie per il patrimonio culturale, Industrie creative digitali, Agrifood, Green economy, Sicurezza (Homeland security). Obiettivi Le imprese del Lazio oggi faticano a coniugare la competitività con la sostenibilità ambientale: le attività produttive emettono elevate quantità di inquinanti (CO2 e altri gas serra) durante il loro ciclo produttivo, utilizzano fonti energetiche non rinnovabili e sono spesso responsabili della dispersione dei materiali residui da attività produttive. È necessario avviare un percorso di transizione delle imprese laziali verso la green economy, promuovendo la sostenibilità delle produzioni, dell approvvigionamento energetico e della gestione dei residui produttivi. La Regione Lazio vuole favorire l istituzione delle APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate), modello già sperimentato con efficacia in altre regioni italiane, sostenendo, sia dal punto di vista strategico, sia con la destinazione di risorse finanziarie, i necessari investimenti delle imprese. Le APEA rientrano nel quadro di una strategia articolata della Regione Lazio per la sostenibilità delle attività produttive, che dovrà comprendere anche l emanazione di nuove leggi e promuovere l'eco-innovazione nelle infrastrutture e nei servizi come fattore competitivo del sistema economico del Lazio. Descrizione La Regione Lazio individuerà aree pilota nelle quali sperimentare il processo di riconversione produttiva in senso sostenibile, puntando anzitutto alla riduzione di almeno il 25% delle emissioni inquinanti attuali, all'aumento dell'utilizzo delle energie rinnovabili, alla riduzione del consumo di energia e al riciclo dei materiali provenienti dalle lavorazioni nelle imprese del territorio regionale. In questo modo le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate miglioreranno le performances tecnologiche, produttive, economiche ed ambientali delle imprese. Per realizzare l'intervento saranno erogati incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive, anche attraverso l'installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l'autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza; verranno sostenute attività collaborative di ricerca e sviluppo per la creazione di nuove tecnologie sostenibili e di nuovi prodotti e servizi; verranno finanziate anche azioni per l'adeguamento degli impianti consortili di depurazione dei rifiuti industriali e il loro riciclo (anche con fondi L.R. 60/1978). Inoltre verranno intraprese azioni che promuoveranno e finanzieranno accordi tra soggetti diversi (pubblici/privati) per l'istituzione di APEA anche attraverso l'individuazione di un soggetto unico promotore di una progettualità specifica. 104

139 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 139 di 401 Fonti di finanziamento Bilancio Regionale POR FESR Altre risorse Stato di realizzazione In corso. 105

140 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 140 di 401 Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione La valorizzazione del turismo, della cultura, delle produzioni enogastronomiche, della capacità di accoglienza e della bellezza del territorio laziale rappresenta una leva essenziale per sostenere lo sviluppo regionale. Con questo intervento si intendono indirizzare le risorse del bilancio regionale su alcuni luoghi caratterizzati da un grande patrimonio culturale e grandi potenzialità turistiche. Destinatari L intervento si rivolge alle comunità locali e ai visitatori dei seguenti territori: L edificio ex Gil a Roma e le città di fondazione nella provincia di Latina come luoghi del contemporaneo; Le ville di Tivoli; Le Città dell'etruria, in provincia di Viterbo e Roma; I Cammini della spiritualità: gli itinerari di San Benedetto e San Francesco, nelle province di Rieti e Frosinone; I teatri storici in tutto il territorio regionale. Obiettivi La Regione intende migliorare le condizioni e gli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale dei siti indicati, potenziando i servizi legati alle attività espositive, agli eventi culturali e ricreativi ecc., con particolare riferimento all'innovazione tecnologica. Per quanto riguarda i sistemi delle ville di Tivoli, delle Città dell'etruria, dei Cammini della spiritualità, le maggiori criticità si rilevano nella scarsità dei servizi culturali e di accoglienza e nei livelli di standard dell'offerta complessiva. Per quanto riguarda il progetto sulle città di fondazione, le criticità sono riscontrabili nell'inadeguatezza degli spazi culturali disponibili, nella mancanza di coordinamento e programmazione dell'offerta di attività culturali, espositive e ricreative locali. Per ciò che attiene i teatri storici del Lazio si ravvisa la necessità prioritaria di procedere al completamento di alcuni interventi di restauro e recupero fisico delle strutture di maggior pregio storico-artistico. Descrizione L intervento prevede la progettazione e la realizzazione di sistemi di valorizzazione integrata delle risorse culturali e paesaggistiche in coerenza con gli standard della valorizzazione del patrimonio culturale (ex art. 114 del Codice dei BBCC). Per i sistemi delle ville di Tivoli, delle Città dell'etruria, dei Cammini della spiritualità si prevedono azioni volte a: miglioramento della fruibilità e accessibilità dei siti (recupero, restauro e adeguamento fisico, messa in sicurezza, cartellonistica e segnaletica, accessibilità per categorie svantaggiate, sistemazione del verde, collegamento e mobilità tra i siti del sistema individuato, aree di sosta, ecc.); sviluppo integrato dei servizi (servizi di accoglienza, servizi aggiuntivi, servizi di informazione turistica, servizi didattici, servizi e prodotti multimediali basati sull'innovazione tecnologica); interventi integrati di comunicazione e promozione del sistema (piano di immagine coordinata, programmi coordinati di eventi culturali, siti internet, logo, comunicazione below the line, strategie promozionali, ecc.); piani di gestione del sistema. 106

141 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 141 di 401 Per l ex Gil e le città di fondazione si prevedono interventi di potenziamento dei servizi legati alle attività espositive e agli eventi culturali e ricreativi. Per il sistema dei teatri storici si prevedono interventi di adeguamento fisico e opere di completamento. L intervento sarà realizzato mediante: l istituzione di tavoli tecnici di partenariato (Regione, Mibact, Enti locali coinvolti) per il coordinamento delle programmazione e dell'attuazione dei diversi interventi (per il sistema delle città etrusche e delle ville di Tivoli i tavoli sono già operativi); bandi pubblici con indicazioni programmatiche e di indirizzo dettagliate per l'assegnazione dei fondi; assistenza tecnica agli Enti locali per la progettazione e l'attuazione degli interventi. Fonti di finanziamento Bilancio Regionale Stato di realizzazione In corso. 107

142 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 142 di 401 Sostegno all innovazione, al trasferimento tecnologico e allo sviluppo di reti di impresa L intervento prevede una pluralità di azioni a sostegno della riconversione del sistema produttivo fondate sul rilancio della capacità di innovazione e sul rafforzamento di reti e consorzi di impresa, per aiutare il Lazio a superare i limiti che oggi ne frenano la crescita. Destinatari Imprese, consorzi, associazioni e fondazioni nell'intero territorio regionale. Obiettivi La Regione punta a mitigare alcune criticità del tessuto produttivo laziale, come un basso livello di investimenti delle imprese nell innovazione, la ridotta collaborazione tra il sistema della ricerca e dell alta formazione e il sistema imprenditoriale, le difficoltà delle imprese a realizzare progetti di ricerca e sviluppo. L'obiettivo da raggiungere è incrementare l'incidenza della spesa in ricerca e sviluppo sul PIL regionale. Tale incremento verrà realizzato attraverso: l'aumento della competitività del sistema produttivo, in particolare delle imprese che realizzano progetti di ricerca e sviluppo; la valorizzazione dei risultati della ricerca; l'incremento degli investimenti delle imprese per l'acquisto di servizi che favoriscano l'innovazione e delle imprese private che realizzano innovazione; specifici interventi a favore della costituzione di gruppi operativi per il Partenariato Europeo per l Innovazione (PEI) e delle imprese agricole che parteciperanno ai bandi del Programma di Sviluppo Rurale Descrizione L'intervento è articolato in diverse azioni: sostegno alle imprese per l'acquisto di servizi per l'innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale; supporto alle attività di ricerca e sviluppo delle imprese in collegamento con altri soggetti dell'industria, della ricerca e dell'università; finanziamento di proof of concept, l'industrializzazione dei risultati della ricerca e l'applicazione di soluzioni innovative; azioni di supporto per nuove imprese, consorzi e reti di imprese ad alta intensità di conoscenza negli ambiti di specializzazione territoriale. Fonti di finanziamento Bilancio Regionale POR FESR PSR Stato di realizzazione In corso. 108

143 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 143 di 401 Spazio Attivo: riforma degli incubatori in luoghi di accesso ai servizi regionali per l impresa e il lavoro Spazio Attivo costituirà una nuova rete regionale di hub dell'innovazione, a partire dalla riforma degli incubatori di BIC Lazio: grandi spazi di incontro, aperti ai territori e alla collaborazione con gli Enti Locali, in cui sarà possibile accedere a tutti i servizi per le imprese, lo startup, la formazione e il lavoro. Destinatari L intervento è destinato a cittadini, imprese ed Enti Locali in tutto il territorio della regione Lazio con particolare attenzione alle aree su cui insistono gli incubatori esistenti o in via di istituzione. Obiettivi La Regione vuole ripensare i territori del Lazio come luoghi di vera e propria produzione di innovazione sociale, di sperimentazione di nuovi modelli produttivi e di razionalizzazione dell offerta dei servizi istituzionali a favore della competitività dell economia. L obiettivo è realizzare una rete di innovazione sociale sul territorio del Lazio: Spazio Attivo. Spazio Attivo sarà un punto di raccordo tra la Regione Lazio, gli Enti Locali e il territorio, che fornirà informazioni e servizi delocalizzati a imprese, Amministrazioni Pubbliche, cittadini, startup innovative. Descrizione Servizi ai cittadini: Centri pubblici di accesso alle informazioni e ai servizi; Piazze telematiche per la coesione sociale e lo sviluppo della conoscenza; Spazi di coworking e Contamination Lab (punti di aggregazione giovanile: studenti, creativi, inventori, aspiranti imprenditori, free lance); Laboratori: artigianato digitale (Fab Lab), Robotic Center, Coderdojo, ecc.; Mostre, convegni, eventi culturali per i cittadini; Showroom dell innovazione; Recupero e condivisione del bagaglio culturale/esperenziale degli over 50; Formazione frontale, e-learning, webinar (inglese, alfabetizzazione informatica, contrattualistica del lavoro, autoimprenditorialità, ecc.); Servizi per l impiego. Servizi alle Imprese del territorio: Accoglienza e servizi informativi e formativi; Orientamento e informazione sui bandi e sui regimi d aiuto; Supporto alla progettualità delle imprese (formulazione delle domande di partecipazione e delle proposte progettuali, monitoring dell iter della domanda, sviluppo progettuale e rendicontazione); Consulenza legale, amministrativa e marketing; Sprint per internazionalizzazione; Sportello Europe Direct; Sportello Europe Enterprise Network; Spazi di coworking e Contamination Lab; Formazione frontale, e-learning, webinar; Accesso a reti di laboratori attraverso partnership con organismi di ricerca e Università; 109

144 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 144 di 401 Servizi per l incontro domanda/offerta di lavoro; Eventuale insediamento e integrazione dello sportello SUAP all interno dei luoghi Spazio Attivo; Networking sistematico delle professionalità e delle opportunità di accelerazione. Servizi alle startup innovative (imprese incubate): Servizi Base: Spazi e facilities; Attività di tutoring e mentorship (identificazione del cliente target, analisi del rischio, analisi delle capacità imprenditoriali, modello di Business Plan, creazione del modello di business, supporto nella stesura del Business Plan, pianificazione finanziaria, valutazione dei bisogni formativi, ecc.). Servizi per gestione dei rapporti con l esterno: Attività di networking con le istituzioni di ricerca; Attività di networking con clienti e fornitori; Attività di networking con società di consulenza. Servizi per l accesso a fonti di finanziamento: Accesso alle fonti di finanziamento equity; Accesso alle fonti di finanziamento di debito. Servizi finanziari e all exit: Fondo di finanziamento calibrato per ciascuna fase del ciclo di vita del percorso (seed financing o cash incentive a supporto dello studio di fattibilità e dello sviluppo prodotto, fondo equity per accelerazione o exit sul mercato); Creazione di un fondo di grant per le startup POR FESR ; Nuovi modelli di way-out (adozione della startup o acquisizione di talenti da parte di un impresa, ecc.). Ulteriori servizi a valore aggiunto: Recruitment di figure chiave per le imprese; Assistenza marketing; Servizi amministrativi a favore delle imprese; Servizi a supporto della gestione della proprietà intellettuale; Servizi amministrativi e legali; Servizi a supporto della gestione dell innovazione; Servizi per l internazionalizzazione; Servizi per promuovere la commercializzazione; Servizi per lo sviluppo delle risorse umane; Servizi per un uso avanzato di ICT (sviluppo di PMI); Servizi a supporto nella creazione di PMI high-tech; Supporto per l identificazione e la partecipazione a bandi nazionali/regionali; Supporto alla partecipazione a Programmi europei. Servizi di animazione: Organizzazione eventi (workshop tematici, convegni, investor day, ecc.). Servizi agli Enti Locali: Ricerca e diffusione di informazioni sulle Calls for tender dei Programmi europei e bandi internazionali Informazioni su opportunità provenienti da organismi finanziari multilaterali; Ricerca/Offerta partnership; Consulenza e assistenza tecnica (on call) agli utenti in tutte le fasi dell ideazione/preparazione di progetto; Assistenza all attuazione e alla rendicontazione dei progetti finanziati; Creazione e gestione di reti locali e internazionali; 110

145 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 145 di 401 Supporto ai partenariati: affiancamento nella definizione e nel governo del partenariato; Selezione e diffusione di buone pratiche; Supporto nella definizione e nello sviluppo di bandi di gara e avvisi pubblici; Organizzazione di eventi (webinar, openday, roadshow) in tutto il territorio laziale; Azioni a favore dell insediamento e l integrazione dello sportello SUAP e degli altri servizi per cittadini e imprese all interno dei luoghi Spazio Attivo; Organizzazione di seminari di informazione e corsi di approfondimento sulle opportunità comunitarie, nazionali, regionali, in particolare su: o opportunità offerte dall`ue e dai diversi organismi internazionali; o come posizionarsi in ambito europeo e internazionale; o partecipazione a reti europee e internazionali; o progettazione europea e internazionale; o gestione e rendicontazione dei progetti finanziati; o opportunità e finanziamenti europei e internazionali per aree tematiche. Servizi di empowerment alle persone: Servizi di accoglienza e di orientamento professionale: analisi dei fabbisogni e orientamento, valutazione attitudini e competenze, guida alla costruzione di un CV efficace, inserimento CV nel sistema informatico, uso del sistema per visionare offerte di lavoro attive; Servizi di empowerment: seminari (CV assistito, video CV e formato europeo, affrontare un colloquio di selezione, inglese, informatica di base, contrattualistica del lavoro); Stage, tirocini, apprendistato professionalizzante; Servizi per la mobilità territoriale: Programma Your First Eures Job; Servizi di base per l autoimprenditorialità e indirizzamento verso le strutture regionali di riferimento (incubatori); Segnalazione di eventi, concorsi, borse di studio, grant regionali, nazionali e comunitari. Servizi di empowerment alle imprese: Incontro domanda/offerta di lavoro; Servizi di preselezione; Inserimento e segnalazione annunci di ricerca su sistema; Consulenza giuslavoristica; Sportello attivo opportunità (bandi, avvisi pubblici) per le PMI: assistenza alla formulazione della domanda e alla rendicontazione; Servizi del Centro per l impiego incluso nella struttura: attivazione stage, tirocini; preselezione, pratiche amministrative, gestione progetti speciali; Servizi di avvio allo startup di impresa e informazioni sugli incentivi alla creazione di impresa; Organizzazione di: Recruitment Day, dedicato alla singola azienda; Career Day, dedicato alla relazione fra più imprese e candidati; Testimonial Day, case history di successo presentati da professionisti, docenti, imprenditori e manager. Per avviare e gestire la trasformazione nei territori del Lazio è necessario dotarsi di: Infrastrutture di comunicazione; Forte connettività; Personale con conoscenze e competenze tecniche di altissimo livello; Servizi e strumenti per accedere ai mercati internazionali; Laboratori, officine, luoghi di sperimentazione dotati di attrezzature e tecnologie fablab (settori: biotech, farmaceutico, agroalimentare, meccatronica, nanotecnologie, neuroscienze, ecc.). È necessario inoltre: 111

146 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 146 di 401 Ospitare e coltivare startup e altri attori dell'innovazione; Organizzare la "collaborazione" (modello contamination lab); Organizzare l'"intelligenza collettiva" e il crowdsourcing. In particolare, la strategia predisposta per sviluppare nel Lazio un ecosistema favorevole all incubazione/accelerazione di startup sarà articolata nelle seguenti azioni: Predisposizione di un unico programma di incubazione/accelerazione ("format") da attuarsi in modo integrato nelle varie sedi territoriali di BIC Lazio, anche in rapporto con gli incubatori degli enti locali; Creazione di un gruppo di lavoro con forti competenze professionali, stabilmente dedicato all'attuazione del programma; Attuazione di iniziative per attrarre nell'ecosistema attori rilevanti per il suo successo, tra i quali, in particolare, potenziali investitori e imprese di medie e grandi dimensioni; Definizione e attuazione di un programma di marketing e comunicazione dell'ecosistema, da attuarsi anche nell'ambito della comunicazione istituzionale della Regione; Definizione di programmi per la collaborazione tra imprese pilastro e startup innovative; Definizione del modello organizzativo (make or buy) e conseguente "certificazione"; Definizione del ruolo regionale (regista, gestore, franchisor) in funzione delle peculiarità territoriali. Al fine di rafforzare l'ecosistema, si prevede di realizzare le seguenti azioni all interno delle strutture dedicate alla preincubazione/incubazione di imprese presenti nei luoghi Spazio Attivo: Stringere forti alleanze e costituire un canale strutturale con gli organismi di ricerca e le Università del territorio, dove nascono la maggior parte dei talenti, delle idee e dei team che generano startup e spinoff; Favorire il trasferimento tecnologico; Attivare partenariati pubblico-privati; Agire in collaborazione e in sinergia con gli Enti Locali per supportare la progettualità delle imprese del territorio e degli stessi Enti Locali; Promuovere la costituzione di reti di impresa; Agire in linea con la "smart specialisation regionale; Creare impresa dal basso, analizzando e dando risposta ai bisogni reali delle startup; Agire come volano di innovazione sociale; Formare un team stabile di mentor/coach di qualità; Offrire accesso privilegiato ad un ampio network di contatti (networked incubator); Stipulare alleanze con le grandi imprese; Introdurre nuovi servizi e strumenti per le startup (post incubazione/accelerazione, seedfinancing, startup financing attraverso venture capital, business angel, piattaforme di crowdfunding, programmi di "adozione"), prevedendo anche la possibilità di raggruppamenti di imprese startup per il miglioramento della competitività delle PMI sui mercati internazionali; Stipulare accordi con attori internazionali (partner tecnologici, commerciali, incubatori e acceleratori privati, ecc.). Fonti di finanziamento Bilancio Regionale POR FESR Stato di realizzazione In corso. 112

147 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 147 di 401 Startup Lazio!: strumenti per le startup innovative e creative Startup Lazio! è il programma della Regione per far nascere 500 nuove imprese innovative e creative nei prossimi 5 anni, sostenere la crescita delle startup esistenti, favorire processi di innovazione nelle piccole e medie imprese, sviluppare l imprenditorialità nel settore agricolo. Spazi, servizi, strumenti finanziari a sostegno di una nuova economia. Destinatari Le azioni sono destinate alle nuove imprese innovative e creative del Lazio, che possono usufruire di finanziamenti per lo startup e la crescita, nonché ai soggetti in grado di offrire strumenti di facilitazione allo sviluppo delle startup, come incubatori, servizi di consulenza e formazione, ecc. Startup Lazio! intende inoltre promuovere strumenti di diffusione di soluzioni ICT nei processi produttivi delle PMI, di micro innovazione nelle aziende del commercio (e-commerce) e nell artigianato (manifattura digitale). Le operazioni previste dal Programma di Sviluppo Rurale sono rivolte agli under 40 e, oltre a favorire la nascita di nuove imprese, assumono anche una valenza innovativa perché mirano ad incentivare le realtà economiche che scelgono la riduzione dei consumi energetici e idrici, la riduzione dell impiego di prodotti di sintesi e il reimpiego dei sottoprodotti e dei reflui ottenuti dai processi di lavorazione. Obiettivi La creazione di nuove imprese innovative e creative è una delle strategie della Regione Lazio per sostenere lo sviluppo, non solo perché è questa una delle indicazioni dell Unione Europea nell ambito della Strategia 2020, ma anche per le specifiche caratteristiche, industriali e culturali, del Lazio, che ha nell innovazione e nelle industrie creative un ruolo di leadership a livello nazionale. È necessario, dunque, lavorare per creare un ecosistema favorevole alla nascita di imprese innovative e creative, intervenendo lungo tutta la filiera che consente a un idea imprenditoriale di nascere, svilupparsi e affermarsi sui mercati. Il contesto laziale ha una serie di fattori positivi: Università e larga popolazione giovanile, imprese ad elevato contenuto tecnologico, capitali e professionalità, una vita culturale dinamica e un settore delle industrie creative tra i più forti in Italia; compito della Pubblica Amministrazione è agire per metterli a sistema, anche definendo forme di collaborazione con interlocutori privati (incubatori, associazioni specializzate, personalità di rilievo). Questi sono gli obiettivi che la Regione Lazio punta a raggiungere attraverso le cinque diverse azioni di cui si compone l intervento: promuovere e sostenere la nascita e l avvio di almeno 500 startup innovative e creative; realizzare interventi in almeno 25 startup per aiutarle a passare alla seconda fase di crescita; favorire la nascita e il sostegno di startup innovative e creative rafforzando almeno 4/5 startup factory (incubatori/acceleratori d impresa) private qualificate; produrre modelli di microinnovazione nelle piccole e medie imprese del commercio e dell artigianato; promuovere, grazie ai fondi del Programma di Sviluppo Rurale, la nascita di nuove aziende innovative in aree rurali. Descrizione L intervento sarà realizzato attraverso cinque diversi strumenti. 113

148 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 148 di Ecosistema Startup - Interventi di promozione di un ecosistema favorevole alla nascita di startup innovative e nei settori delle industrie culturali e creative La realizzazione di un ecosistema favorevole alla nascita di imprese innovative e creative richiede una serie di interventi tra loro connessi, volti a stimolare la nascita di impresa e a costruire una comunità della creatività e dell innovazione capace di contribuire al processo di crescita del territorio. In quest ottica, le risorse della programmazione saranno destinate alla nascita, al sostegno e all irrobustimento delle startup ad alto potenziale di crescita, combinando le risorse europee con quelle regionali e nazionali. Le misure si disegneranno in conformità e complementarità con le misure nazionali, in modo da aumentarne l impatto. La prima misura riguarderà il sostegno finanziario alla nascita di nuove imprese nei settori innovativi e creativi, ambiti nei quali l accesso al credito è considerato particolarmente difficile. Saranno pertanto rifinanziati due fondi, istituiti con L.R. 30 dicembre 2013, n. 13 Legge di stabilità regionale 2014 : il Fondo per la nascita e lo sviluppo di imprese e startup innovative (art. 6) e il Fondo della creatività per il sostegno e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali (art. 7). Si tratta di due fondi di seed capital che, allo stato attuale, concedono contributi a fondo perduto. Lo schema dei bandi prevede l assenza del soggetto pubblico dal processo di selezione diretto dell investimento. Il meccanismo sarà quello del cofinanziamento di iniziative presentate al Fondo da soggetto terzo indipendente e qualificato, di natura privata (società specializzate ad hoc, startup factory - incubatori e acceleratori -, grandi gruppi, piccole e medie imprese) o pubblica (ad esempio gli incubatori universitari) - disposto a contribuire in misura almeno pari all importo del contributo. Per quel che riguarda le iniziative delle imprese creative, invece, l individuazione dei beneficiari avviene attraverso meccanismi di selezione più tradizionali, mediante l ausilio di esperti. In aggiunta agli interventi diretti, una quota delle risorse dei due fondi o altri strumenti finanziari individuati allo scopo potrà finanziare attività di sostegno, irrobustimento, promozione e animazione dell ecosistema delle startup innovative e creative, come, ad esempio: la realizzazione di una piattaforma web, il portale Lazio Creativo, che sarà lo strumento per dare visibilità alla classe creativa, promuovere le startup del settore e offrire una serie di servizi (informazioni su finanziamenti e bandi, strumenti finanziari innovativi quali il crowdfunding, incontro tra domanda e offerta di lavoro creativo qualificato, ecc.); la predisposizione di servizi professionali per le startup (servizi legali, finanziari, fiscali, giuslavoristici, di marketing, ecc.), che saranno garantiti dalla società regionale di sviluppo, direttamente o attraverso un sistema di voucher per coinvolgere imprese private e professionisti; interventi volti ad incentivare il raccordo tra le imprese innovative e creative e il tessuto imprenditoriale più tradizionale con l obiettivo, tra l altro, di irrobustire le nuove startup aprendo loro mercati altrimenti difficilmente raggiungibili. Saranno utilizzati a tale scopo strumenti innovativi, tra i quali la predisposizione di un sistema di voucher (Innovative e Creative Voucher); corsi per imprenditori sulla normativa a sostegno delle società che operano in settori ad alto valore tecnologico, con l obiettivo di promuovere l iscrizione delle startup innovative nell apposita sezione speciale del registro delle imprese ai sensi della Legge 17 dicembre 2012 n. 221; la realizzazione - direttamente o indirettamente - di eventi di matchmaking per favorire l incontro tra nuova impresa innovativa e creativa e finanziatori o imprese con possibile interesse all acquisto; la promozione di un sistema di premi per la ricerca di soluzioni innovative per soddisfare bisogni dei cittadini; particolare attenzione sarà riservata all ideazione di servizi pubblici innovativi alla persona. La nascita di startup innovative sarà promossa anche favorendo interventi diretti alla ristrutturazione del sistema delle imprese esistenti, attraverso nuove forme di produzione e/o la collaborazione con il sistema dell innovazione e della ricerca (re-startup). Tale specifico intervento - indirizzato soprattutto al settore manifatturiero e dei servizi - sarà realizzato attraverso l istituzione di un Fondo Re-Start. 114

149 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 149 di Fondo regionale di venture capital - Definizione di strumenti di intervento per investimenti di secondo round in imprese innovative Il secondo momento è quello della selezione di specifiche imprese sulle quali puntare per la loro crescita, affinché diventino punti di riferimento per l economia del territorio. Le risorse della programmazione saranno destinate in questo caso al finanziamento di una seconda fase della crescita delle imprese. Le misure si disegneranno in conformità e complementarietà con le misure nazionali, in modo da aumentarne l impatto. Gli strumenti di intervento saranno analoghi a quello del Fondo I.3 POR FESR LAZIO , utilizzato per il co-finanziamento di imprese già sostenute da investitori privati. Il Fondo andrà utilizzato per attrarre verso imprese locali risorse provenienti dal mercato di capitali nazionali ed esteri. La disponibilità di uno strumento di co-finanziamento, specie se adeguatamente comunicato, potrà attrarre l attenzione degli investitori verso le startup del territorio laziale. Superata la fase di incubazione delle imprese, il Fondo sosterrà la fase di crescita con interventi sino a 1,5 milioni ad investimento. Le imprese potranno essere presentate al Fondo da un operatore specializzato pronto a partecipare al loro capitale in parallelo con l erogazione dell operatore pubblico. Al fine di incentivare la creazione di fondi di venture capital specializzati in investimenti nel territorio regionale, il meccanismo finanziario dovrà prevedere un volet destinabile ad interventi diretti nel capitale di tali fondi (agendo, in quest ottica, come una sorta di Fondo di fondi ). 3. Sostegno all attività di incubatori e acceleratori privati La questione dei luoghi è essenziale per la compiuta definizione di un ecosistema. È qui che le startup lavorano e si incontrano, in una dinamica collaborativa che stimola l innovazione. È qui, d altra parte, che le startup possono avere quei servizi di assistenza e di accompagnamento essenziali per evitare errori in fase di avvio. Si intende quindi fornire agli startupper sia un luogo fisico dove lavorare a costo incentivato, sia una gamma di servizi per la nascita e lo sviluppo delle imprese innovative e creative: stimolo all imprenditorialità, orientamento, coworking, preincubazione, incubazione, accelerazione, servizi legali, amministrativi, di marketing, ecc. Lo strumento utilizzato sarà un Fondo specificamente destinato al rafforzamento dei luoghi. La scelta, ispirata alla collaborazione pubblico-privata, è quella di avvalersi delle esperienze di incubazione/accelerazione già esistenti sul territorio e di attrarne altre. Il punto è, quindi, far leva sulle startup factory (incubatori/acceleratori) private presenti nel territorio, che abbiano le competenze per qualificare l offerta dei servizi prestati (quali, ad esempio, la presenza di tutor, manager, advisor, ecc.). Per quel che riguarda le modalità tecniche, verrà utilizzato il modello europeo di intervento ex art. 28 del Reg. 800/08, che prevede di affidare a un soggetto specializzato, mediante gara, fondi pubblici da associare a fondi privati per investire nelle startup innovative. Tale modello (che integra quello del co-investimento già sperimentato con successo) appare idoneo a incentivare operatori specializzati ad attrezzare un luogo fisico e i servizi necessari per creare e sostenere imprese innovative e creative. 4. Microinnovazione, e-commerce, manifattura digitale La Regione Lazio intende avviare una quarta misura di sostegno rivolta alle imprese, nuove o già operanti, in grado di produrre modelli di microinnovazione, di valorizzare le forme di e-commerce allo scopo di sostenere e accompagnare la crescita del tessuto distributivo del territorio, della manifattura digitale intesa come possibile nuova potenzialità di mutamento e innovazione della produzione e della rete di attività ad essa collegate. Intendiamo in questo modo offrire un supporto concreto alla diffusione di soluzioni ICT nei processi produttivi delle PMI, coerentemente con la strategia di smart specialisation, con particolare riferimento a: commercio elettronico, cloud computing, manifattura digitale e sicurezza informatica. 5. Le startup nel Programma di Sviluppo Rurale L agricoltura del Lazio si fonda su differenti modelli imprenditoriali legati alla dimensione aziendale, all età del conduttore e alla localizzazione. A fronte di un nucleo ristretto di imprese già fortemente orientate al 115

150 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 150 di 401 mercato, e sulle quali è necessario intervenire favorendo investimenti sostenibili dal punto di vista ambientale e l utilizzo di nuove tecnologie, esiste una vasta realtà di aziende agricole di ridotta dimensione economica e fisica per le quali la sostenibilità economica risulta problematica in assenza di adeguati processi di riconversione. Tali imprese, in larga parte, soffrono di un rilevante processo di senilizzazione della conduzione aziendale, spesso incapace di affrontare i necessari interventi di ristrutturazione e riconversione. Per questo è necessario intervenire favorendo il ricambio generazionale e, dove ciò risulta difficoltoso, in particolare dove prevale l'interesse a mantenere l'attività agricola quale imprescindibile presidio del territorio montano e collinare, attraverso la creazione e lo sviluppo di piccole imprese. L obiettivo della Regione, nell arco dei sette anni di programmazione per lo sviluppo rurale, sarà di incentivare la nascita di oltre aziende agricole, di 130 attività extra-agricole in territori rurali e di 310 nuove piccole aziende che abbiano come denominatore comune innovazione e creatività. Fonti di finanziamento Bilancio Regionale POR FESR PSR Altre risorse Stato di realizzazione In corso. 116

151 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 151 di 401 Atlante dei siti archeologici del Lazio Il progetto Atlante dei siti archeologici del Lazio ha l'obiettivo di costituire, attraverso un finanziamento alla ricerca universitaria, una mappatura digitale dettagliata dei reperti e del patrimonio culturale di epoca antica che estenda al territorio regionale quanto già prodotto su Roma Antica. Destinatari La banca dati geografica sarà resa disponibile via Internet in modalità Open Data - anche attraverso il Sistema Informativo Territoriale Regionale, in corso di aggiornamento - a cittadini, enti pubblici e di ricerca. Obiettivi Il progetto persegue la finalità di coordinare lo sviluppo della conoscenza dei beni culturali regionali per favorire una corretta gestione del territorio da parte degli enti locali da ottenersi mediante la conoscenza, la conservazione, la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio storico, artistico e culturale. L'accessibilità via web ai dati digitali supporterà, inoltre, attività educative dirette a una sensibilizzazione e una cosciente partecipazione dei cittadini all'azione di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Descrizione La mappatura sarà realizzata per fasi successive - in un orizzonte pluriennale - fino al completamento della copertura territoriale per tutti i ritrovamenti archeologici riferiti all'epoca che va dalla metà del IX secolo a.c. alla metà del VI secolo d.c. La documentazione esistente, compreso il patrimonio informativo della Regione, sarà georeferenziata sulla carta tecnica regionale numerica in modo da poter interagire con altre banche dati stratificando progressivamente informazioni di valore crescente che consentiranno anche di ricostruire la successione dei paesaggi urbani e dell'architettura degli edifici più importanti delle città e dei territori antichi del Lazio. Fonti di finanziamento Bilancio Regionale Stato di realizzazione In corso. 117

152 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 152 di 401 Sistemi di trasporto intelligenti Attraverso questa azione si fornirà sostegno alla progettazione e realizzazione di soluzioni trasporto intelligente per il controllo e la gestione del traffico. Destinatari L intervento andrà a beneficio di tutti i cittadini, in particolare pendolari per lavoro e/o studio, nel territorio della Città metropolitana di Roma (ex Provincia di Roma), e interesserà l amministrazione di Roma Capitale, Roma Mobilità e le società esercenti il Trasporto Pubblico Locale Obiettivi L azione, attraverso strumenti di controllo e gestione del traffico, consentirà una più efficace gestione del trasporto cittadino, contribuendo a ridurre le emissioni di carbonio, aumentando la sicurezza stradale e migliorando la mobilità urbana. Descrizione L azione prevede il sostegno alla progettazione, acquisizione e realizzazione di beni e servizi per lo sviluppo dei Sistemi di Trasporto Intelligente (ITS), sulla base di quanto disposto dal Decreto Ministeriale del 1 febbraio 2013, che definisce gli elementi funzionali obbligatori che costituiscono le condizioni necessarie per lo sviluppo di tali sistemi. Gli interventi saranno realizzati sulla base di quanto prevede il Masterplan tecnologie informatiche e digitali applicate alla mobilità del PGTU 2014, rispetto al quale sono stati effettuati ulteriori approfondimenti specifici sul modello di gestione, sulle possibili evoluzioni tecnologiche della nuova Zona a Traffico Limitato e sul complesso degli interventi atti a mitigare le criticità correlate al congestionamento del traffico (ad esempio la semaforistica intelligente). Gli ITS previsti nel Masterplan svolgono un ruolo determinante per un uso più efficiente di infrastrutture, veicoli e piattaforme logistiche e per lo sviluppo del progetto Roma smart city e sono strumenti efficaci per gestire i sistemi di trasporto ed integrare fra loro i modi e le reti per affrontare i problemi della mobilità. In particolare l azione si concentrerà sulle misure di controllo (varchi) e gestione del traffico (semafori intelligenti). Fonti di finanziamento POR FESR Stato di realizzazione Da avviare. 118

153 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 153 di 401 Sistema Informativo delle Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport Il progetto di aggiornamento del Sistema Informativo Regionale delle Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport, ha l'obiettivo di offrire al cittadino nuove possibilità di orientamento e accesso ai servizi di assistenza finanziati dalla Regione ed erogati attraverso enti locali e organizzazioni del terzo settore. Destinatari Il progetto è rivolto a tutti i cittadini del Lazio anche attraverso un più stretto coordinamento delle azioni degli Enti Locali e una progressiva integrazione con i servizi sanitari. Obiettivi Gli obiettivi principali del progetto comprendono: supporto alla modernizzazione della programmazione regionale; inserimento di una interfaccia geografica per la gestione di dati territoriali; ricorso a fonti informative validate di enti nazionali (INPS, INAIL, ISTAT); coordinamento delle azioni proposte e attuate a livello di distretti socio-assistenziali; incremento delle fonti informative e della knowledge-base a disposizione della Regione, degli Enti Locali e delle organizzazioni del terzo settore. Descrizione Il progetto sarà realizzato in un arco di tempo pluriennale attraverso lo sviluppo di moduli funzionali in fasi successive. Tra i primi moduli sperimentali in corso di sviluppo si segnalano quelli relativi ai servizi per la fascia di età 0-2 anni (neonati e bambini in età da asilo nido) e per i malati di Alzheimer. Il progetto prevede, inoltre, il recupero, l'aggiornamento e il potenziamento dei principali applicativi e servizi informatici già sviluppati in precedenza dalla Regione, da ottenersi anche attraverso la partecipazione attiva di enti locali e organizzazioni del terzo settore. Fonti di finanziamento Bilancio Regionale Stato di realizzazione Da avviare. 119

154 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 154 di 401 Area di intervento - Cittadinanza e competenze digitali Formazione aziendale on demand per i lavoratori Rispondere alla ricerca di professionalità qualificate da parte delle imprese costruendo percorsi di formazione legati alle reali esigenze del mercato: è l innovazione contenuta nella metodologia della formazione on demand, che punta ad offrire alle imprese del Lazio progetti formativi per l acquisizione di competenze da parte dei lavoratori. Destinatari Le imprese del territorio laziale. Obiettivi La Regione intende garantire nuove e più ampie opportunità formative per i lavoratori, dando attuazione agli impegni assunti con il tessuto imprenditoriale, anche nel caso di realtà più piccole che spesso hanno difficoltà di accesso alla formazione professionale come mezzo per la propria crescita e competitività. Descrizione Interventi di formazione, finanziati attraverso modalità semplificate di concessione dei contributi, per la qualificazione e l aggiornamento professionale dei lavoratori, al fine di accrescere la competitività delle imprese. Le attività formative potranno essere realizzate da enti formativi accreditati presso la Regione Lazio o, in alternativa, dalle stesse imprese o da altri soggetti in regola con i requisiti previsti. Sono previste inoltre attività di analisi dei fabbisogni, informazione, comunicazione, monitoraggio e valutazione. Fonti di finanziamento POR FSE Stato di realizzazione In corso. 120

155 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 155 di 401 Realizzazione di scuole di alta formazione Investire nella crescita del capitale umano, rispondendo alla richiesta di nuove professionalità da parte del mercato, costituisce un opportunità per uscire dalla crisi: per questo la Regione Lazio realizzerà scuole di alta formazione puntando su quei settori che oggi possono garantire una maggiore offerta di lavoro, a cominciare dal web, il turismo e l artigianato locale. Destinatari L intervento si rivolge ai giovani residenti nel Lazio e agli iscritti ai Centri per l impiego in possesso del diploma di scuola media superiore. Le scuole di alta formazione saranno presenti in tutto il territorio del Lazio, soprattutto nelle aree con forte disagio economico. Obiettivi La formazione non deve essere considerata come una spesa ma come un investimento sul capitale umano, in quanto motore di sviluppo di una società moderna, equa e inclusiva, fondata sul sapere, dove a tutti viene garantito il diritto all acquisizione e all adeguamento delle competenze necessarie per accedere al mondo del lavoro. La Regione Lazio vuole creare dei centri tematici per la formazione di nuove professioni, con metodi didattici innovativi che superino l insegnamento in aula, incentivando il training on the job, la formazione esperienziale, l utilizzo di tecnologie web, la formazione a distanza e la formazione seminariale. Le scuole soddisferanno la domanda di formazione in settori di primaria rilevanza per l'economia regionale, per incrementare l'occupazione di giovani e adulti rispondendo anche alle esigenze delle aziende che necessitano di risorse sempre più qualificate. Descrizione Le prime scuole su cui si intende operare, sulla base delle risorse disponibili, sono: scuola del web, scuola del turismo e scuola dell artigianato locale. La realizzazione delle scuole di alta formazione, che si concluderà entro gennaio 2016, è articolata nelle seguenti fasi: progettazione esecutiva (durata 3 mesi); individuazione della struttura e dotazione delle relative risorse umane e strumentali (durata 12 mesi); programmazione delle attività formative e avvio della didattica. Per l'esecuzione delle attività a regime verranno predisposti cronoprogrammi di dettaglio con cadenza annuale. Fonti di finanziamento POR FSE Stato di realizzazione In corso. 121

156 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 156 di 401 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 16 giugno 2015, n. 285 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli: /E, A39240/U e A39241/U

157 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 157 di 401 OGGETTO: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli: /E, A39240/U e A39241/U. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio; VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione; VISTA VISTO VISTO VISTA VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale; il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e relativi principi applicativi, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17, concernente: Legge di stabilità regionale 2015 ; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 942, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 943, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa ;

158 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 158 di 401 VISTA VISTA VISTA VISTA CONSIDERATO la deliberazione della Giunta regionale 24 febbraio 2015, n. 70, recante: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18 ; la deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, recante: Applicazione delle disposizioni di cui all articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; la deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2015, n. 268, recante: Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 19 maggio 2015, n. 236, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2014 ai sensi dell'articolo 3, commi 4 e 4-bis, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche ed integrazioni ed attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del medesimo d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., nell ambio della quale, tra l altro, si è provveduto ad adeguare lo stanziamento 2015 di specifici capitoli di entrata e di spesa; la nota prot. n del 29 maggio 2015, con cui la Direzione regionale Formazione, ricerca e innovazione, scuola e università, diritto allo studio, comunica la necessità di istituire degli appositi capitoli di entrata e di spesa, a valere sull annualità 2015, a seguito della restituzione pari ad euro ,00 da parte di Lazio Innova S.p.A. delle somme relative al fondo di ingegneria finanziaria a favore delle PMI e delle micro imprese da destinarsi, ad integrazione delle risorse dell Avviso pubblico di cui alla determinazione dirigenziale n. G01923 del 26 febbraio 2015, al finanziamento delle attività afferenti il diritto dovere d istruzione; necessario provvedere all istituzione con le rispettive dotazioni finanziarie, in termini di competenza e cassa, a valere sull esercizio finanziario 2015, del capitolo di entrata , da iscriversi nella tipologia 103 Trasferimenti correnti da imprese del tiolo 2 Trasferimenti correnti, piano dei conti finanziario fino al V livello , con uno stanziamento pari ad euro ,00 e dei relativi capitoli di spesa, da iscriversi nel programma 04 Politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione professionale della missione 15 Politiche per il lavoro e la formazione professionale, rispettivamente A39240, piano dei conti finanziario fino al IV livello , con uno stanziamento pari ad euro ,00 ed A39241, piano dei conti finanziario fino al IV livello , con uno stanziamento pari ad euro ,00;

159 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 159 di 401 VISTO l articolo 51, comma 2, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, che dispone l adozione della deliberazione della Giunta regionale per le variazioni di bilancio riguardanti l utilizzo di risorse vincolate; VISTO l articolo 1, comma 16, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, che dispone in materia di variazioni di bilancio ai sensi dell articolo 51 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche; D E L I B E R A 1. ai sensi dell articolo 1, comma 16, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, di apportare le seguenti variazioni in termini di competenza e cassa: ENTRATA titolo e tipologia piano dei conti finanziario fino al V livello capitolo denominazione capitolo competenza 2015 cassa (nuova istituzione) RESTITUZIONE SOMME PER INTER- VENTI DI INGEGNERIA FINANZIARIA IN MATERIA DI PROGRAMMAZIONE FSE , ,00 SPESA missione e programma capitolo A39240 piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , ,00 denominazione capitolo (nuova istituzione) UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE RESTI- TUITE PER INTERVENTI DI INGEGNERIA FINANZIARIA IN MATERIA DI PRO- GRAMMAZIONE FSE DA DESTINARSI AD ATTIVITA DI FORMAZIONE TRASFE- RIMENTI CORRENTI AD ALTRE IMPRESE

160 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 160 di 401 piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , ,00 capitolo denominazione capitolo A39241 (nuova istituzione) ARMO - UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE RESTITUITE PER INTERVENTI DI INGE- GNERIA FINANZIARIA IN MATERIA DI PROGRAMMAZIONE FSE DA DESTI- NARSI AD ATTIVITA DI FORMAZIONE TRASFERIMENTI CORRENTI AD AMMI- NISTRAZIONI LOCALI La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell articolo 1, comma 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all unanimità.

161 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 161 di 401 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 16 giugno 2015, n. 286 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli di spesa: H41941 e H41942, appartenenti al programma 02 della missione 12.

162 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 162 di 401 OGGETTO: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli di spesa: H41941 e H41942, appartenenti al programma 02 della missione 12. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio; VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione; VISTA VISTO VISTO VISTA VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale; il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e relativi principi applicativi, e successive modificazioni; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17, concernente: Legge di stabilità regionale 2015 ; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 942, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 943, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 24 febbraio 2015, n. 70, recante: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18 ;

163 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 163 di 401 VISTA VISTA VISTA CONSIDERATO la deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, recante: Applicazione delle disposizioni di cui all articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; la deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2015, n. 268, recante: Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 19 maggio 2015, n. 236, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2014 ai sensi dell'articolo 3, commi 4 e 4-bis, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche ed integrazioni ed attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del medesimo d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., nell ambio della quale, tra l altro, si è provveduto ad adeguare lo stanziamento 2015 di specifici capitoli di spesa; la nota prot. n del 13 aprile 2015, con cui la Direzione regionale Politiche sociali, autonomie, sicurezza e sport, Area Sostegno alla disabilità, comunica la necessità di provvedere ad una variazione di bilancio pari ad euro ,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull annualità 2015, nell ambito del programma 02 Interventi per la disabilità della missione 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, al fine di consentire una migliore gestione degli interventi previsti nell ambito della legge regionale n. 13/2014 ( Contributi per l adattamento di veicoli destinati al trasporto delle persone con disabilità permanente, affette da grave limitazione della capacità di deambulazione ); necessario provvedere, all interno del programma 02 della missione 12, alla variazione di bilancio pari ad euro ,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull annualità 2015, tra il capitolo di spesa H41941, piano dei conti finanziario fino al IV livello , in diminuzione, ed il derivato capitolo di spesa di nuova istituzione H41942, piano dei conti finanziario fino al IV livello , in aumento; VISTO l articolo 1, comma 17, lettera b), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, che dispone l adozione della deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell Assessore competente in materia di bilancio, nel caso delle variazioni compensative fra i capitoli appartenenti ai medesimi macroaggregati riguardanti i trasferimenti correnti, i contributi agli investimenti e i trasferimenti in conto capitale; DELIBERA 1. ai sensi dell articolo 1, comma 17, lettera b), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, di apportare le seguenti variazioni, in termini di competenza e cassa:

164 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 164 di 401 missione e programma piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , ,00 cap. denominazione capitolo H41942 (nuova istituzione) ARMO - FONDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER L'ADATTAMENTO DI VEICOLI DESTINATI AL TRASPORTO DELLE PERSONE CON DISABILITA' PERMANENTE, AFFETTE DA GRAVI LIMITAZIONI DELLA CAPACITA' DI DEAMBULAZIONE - L.R. N. 13/2014 TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , ,00 cap. denominazione capitolo H41941 FONDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER L'ADATTAMENTO DI VEICOLI DESTINATI AL TRASPORTO DELLE PERSONE CON DISABILITA' PERMANENTE, AFFETTE DA GRAVI LIMITAZIONI DELLA CAPACITA' DI DEAMBULAZIONE - L.R. N. 13/2014 ALTRI TRASFERIMENTI A FAMIGLIE La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell articolo 1, comma 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all unanimità.

165 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 165 di 401 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 16 giugno 2015, n. 287 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli di spesa: E42511 ed E42516 appartenenti al programma 01 della missione 09, E23519, E23521 ed E23523, appartenenti al programma 05 della missione 09, E47105 ed E47108 appartenenti al programma 01 della missione 11.

166 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 166 di 401 OGGETTO: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli di spesa: E42511 ed E42516 appartenenti al programma 01 della missione 09, E23519, E23521 ed E23523, appartenenti al programma 05 della missione 09, E47105 ed E47108 appartenenti al programma 01 della missione 11. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio; VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione; VISTA VISTO VISTO VISTA VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale; il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e relativi principi applicativi, e successive modificazioni; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17, concernente: Legge di stabilità regionale 2015 ; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 942, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 943, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 24 febbraio 2015, n. 70, recante: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18 ;

167 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 167 di 401 VISTA VISTA VISTA VISTA VISTA la deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, recante: Applicazione delle disposizioni di cui all articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; la deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2015, n. 268, recante: Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 19 maggio 2015, n. 236, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2014 ai sensi dell'articolo 3, commi 4 e 4-bis, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche ed integrazioni ed attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del medesimo d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., nell ambio della quale, tra l altro, si è provveduto ad adeguare lo stanziamento 2015 di specifici capitoli di spesa; la nota prot. n del 24 febbraio 2015, con cui l Agenzia regionale di Protezione Civile, Area Affari generali, comunica la necessità di provvedere ad una variazione di bilancio pari ad euro 2.356,05, in termini di competenza e cassa, a valere sull annualità 2015, nell ambito del programma 01 Sistema di protezione civile della missione 11 Soccorso civile, al fine di consentire il rimborso nei confronti degli aventi diritto degli oneri di volontariato sostenuti nell attività di protezione civile a seguito dell emergenza neve 2012, ai sensi del D.P.R. n. 194/2001; la nota prot. n del 22 maggio 2015, con cui l Agenzia regionale di Protezione Civile, Area Affari generali, comunica la necessità di effettuare una variazione in termini di competenza e cassa, per un importo pari ad euro ,00, a valere sull annualità 2015, tra i capitoli di spesa iscritti nel programma 01 Difesa del suolo della missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell ambiente, al fine di poter adempiere agli obblighi contrattuali assunti con il R.T.I. CAE S.p.a./ETG per il servizio di adeguamento tecnico e manutenzione delle stazioni meteorologiche ed idrometriche e del relativo servizio di teletrasmissione di competenza del Centro Funzionale Regionale, nonché al fine di poter assumere ulteriori impegni di spesa per attività di manutenzione straordinaria del suddetto Centro; la nota prot. n del 26 maggio 2015, con cui l Agenzia regionale di Protezione Civile, Area Affari generali, comunica la necessità di effettuare una variazione in termini di competenza e cassa, per un importo pari ad euro ,00, a valere sull annualità 2015, tra i capitoli di spesa iscritti nel programma 05 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione della missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell ambiente, al fine di poter assegnare alle organizzazioni di volontariato di protezione civile, iscritte all elenco regionale, le risorse necessarie a potenziare e reintegrare le relative dotazioni tecniche;

168 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 168 di 401 CONSIDERATO CONSIDERATO CONSIDERATO che in riferimento alla nota prot. n del 24 febbraio 2015, è necessario provvedere, all interno del programma 01 della missione 11, alla variazione di bilancio pari ad euro 2.356,05, in termini di competenza e cassa, a valere sull annualità 2015, tra il capitolo di spesa E47105, piano dei conti finanziario fino al IV livello , in diminuzione, ed il capitolo di spesa E47108, piano dei conti finanziario fino al IV livello , in aumento; che in riferimento alla nota prot. n del 22 maggio 2015, è necessario provvedere, all interno del programma 01 della missione 09, alla variazione di bilancio pari ad euro ,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull annualità 2015, tra il capitolo di spesa E42516, piano dei conti finanziario fino al IV livello , in diminuzione, ed il capitolo di spesa E42511, piano dei conti finanziario fino al IV livello , in aumento che in riferimento alla nota prot. n del 26 maggio 2015, è necessario provvedere, all interno del programma 05 della missione 09, alla variazione di bilancio pari ad euro ,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull annualità 2015, tra il capitolo di spesa E23523, piano dei conti finanziario fino al IV livello , in diminuzione per il suddetto importo, ed i capitoli di spesa E23519, piano dei conti finanziario fino al IV livello , in aumento per euro ,00 ed E23521, piano dei conti finanziario fino al IV livello , in aumento per euro ,00; VISTO l articolo 1, comma 17, lettera a), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, che dispone l adozione della deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell Assessore competente in materia di bilancio, nel caso delle variazioni compensative fra i diversi macroaggregati del medesimo programma; DELIBERA 1. ai sensi dell articolo 1, comma 17, lettera a), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, di apportare le seguenti variazioni, in termini di competenza e cassa: missione e programma piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , ,00 cap. denominazione capitolo E42511 SPESE PER LA MANUTENZIONE E L'AGGIOR- NAMENTO DELLE RETI E STAZIONI DI RILE- VAMENTO IDROMETRICHE COMPRESE LE

169 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 169 di 401 SPESE INERENTI STUDI RELATIVI ALLA IDRO- LOGIA, METEREOLOGIA E IDROGEOMORFO- LOGIA DEI BACINI A SEGUITO DELLE FUN- ZIONI TRASFERITE CON IL DLGS 112/98 BENI IMMOBILI piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , ,00 cap. denominazione capitolo E42516 ARMO - SPESE PER LA MANUTENZIONE E L'AGGIORNAMENTO DELLE RETI E STAZIONI DI RILEVAMENTO IDROMETRICHE COMPRESE LE SPESE INERENTI STUDI RELATIVI ALLA IDROLOGIA, METEREOLOGIA E IDROGEO- MORFOLOGIA DEI BACINI A SEGUITO DELLE FUNZIONI TRASFERITE CON IL DLGS 112/98 CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A ALTRE IMPRESE missione e programma piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , ,00 cap. denominazione capitolo E23519 ARMO - SPESE PER LA PREVENZIONE DEGLI INCENDI NEI BOSCHI, PER LE OPERAZIONI DI PRIMO SPEGNIMENTO E PER GLI INTERVENTI PER LA RICOSTRUZIONE BOSCHIVA (L.R. 39/02) TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMI- NISTRAZIONI LOCALI piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , ,00 cap. denominazione capitolo E23521 ARMO - SPESE PER LA PREVENZIONE DEGLI INCENDI NEI BOSCHI, PER LE OPERAZIONI DI PRIMO SPEGNIMENTO E PER GLI INTERVENTI PER LA RICOSTRUZIONE BOSCHIVA (L.R. 39/02) TRASFERIMENTI CORRENTI A ISTITU- ZIONI SOCIALI PRIVATE piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , ,00 cap. denominazione capitolo E23523 ARMO - SPESE PER LA PREVENZIONE DEGLI

170 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 170 di 401 INCENDI NEI BOSCHI, PER LE OPERAZIONI DI PRIMO SPEGNIMENTO E PER GLI INTERVENTI PER LA RICOSTRUZIONE BOSCHIVA (L.R. 39/02) ALTRI BENI DI CONSUMO missione e programma piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , ,05 cap. denominazione capitolo E47108 ARMO - UTILIZZAZIONE DELL'ASSEGNAZIO- NE DEL DIPARTIMENTO NAZIONALE PROTE- ZIONE CIVILE RELATIVO AL RIMBORSO ONE- RI DI VOLONTARIATO SOSTENUTI PER LA PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA' DI PROTE- ZIONE CIVILE - ARTT. 9 E 10 D.P.R. 194/01 TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRA- ZIONI LOCALI piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , ,05 cap. denominazione capitolo E47105 UTILIZZAZIONE DELL'ASSEGNAZIONE DEL DIPARTIMENTO NAZIONALE PROTEZIONE CIVILE RELATIVO AL RIMBORSO ONERI DI VOLONTARIATO SOSTENUTI PER LA PARTE- CIPAZIONE AD ATTIVITA' DI PROTEZIONE CIVILE - ARTT. 9 E 10 D.P.R. 194/01 TRASFE- RIMENTI CORRENTI A ALTRE IMPRESE La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell articolo 1, comma 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all unanimità.

171 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 171 di 401 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 16 giugno 2015, n. 288 Adeguamento della codifica dei capitoli di spesa riferiti ai fondi pluriennali vincolati del titolo I "Spese correnti", in relazione all'esercizio finanziario 2014 e 2015, ai sensi del piano dei conti finanziario vigente.

172 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 172 di 401 OGGETTO: Adeguamento della codifica dei capitoli di spesa riferiti ai fondi pluriennali vincolati del titolo I Spese correnti, in relazione all esercizio finanziario 2014 e 2015, ai sensi del piano dei conti finanziario vigente. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio; VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione; VISTA VISTO VISTO VISTA VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale; il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e relativi principi applicativi, e successive modifiche ed integrazioni; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17, concernente: Legge di stabilità regionale 2015 ; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 942, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 943, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 24 febbraio 2015, n. 70, recante: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi

173 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 173 di 401 dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18 ; VISTA VISTA CONSIDERATO la deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, recante Applicazione delle disposizioni di cui all articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; la deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2015, n. 268, recante: Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 19 maggio 2015, n. 236, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2014 ai sensi dell'articolo 3, commi 4 e 4-bis, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche ed integrazioni ed attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del medesimo d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., nell ambio della quale, tra l altro, si è provveduto ad adeguare lo stanziamento 2015 di specifici capitoli di spesa; che, nell ambito dell armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni di cui al d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., all articolo 4 è disciplinato il piano dei conti integrato quale strumento di riferimento per la predisposizione dei documenti contabili e di finanza pubblica, costituito dall elenco delle voci del bilancio gestionale finanziario e dei conti economici e patrimoniali e definito in modo da consentire la rilevazione unitaria dei fatti gestionali; CONSIDERATO che il piano dei conti integrato, costituente allegato n. 6 al d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., è suddiviso in Piano dei conti finanziario, in Piano dei conti economico ed in Piano dei conti patrimoniale e, nel corso degli esercizi finanziari 2013, 2014 e 2015, è stato adeguato in sede di Gruppo di lavoro bilanci, secondo le modalità previste dall articolo 8, comma 4, del DPCM 28 dicembre 2011 ed ai sensi dell articolo 2, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126; RITENUTO CONSIDERATO necessario, a seguito delle modifiche intercorse, in particolare, all interno del piano dei conti finanziario vigente, adeguare i codici fino al IV livello di articolazione relativi ai capitoli di spesa riferiti ai fondi pluriennali vincolati del titolo I Spese correnti, in relazione all esercizio finanziario 2014 e 2015; che il suddetto adeguamento rappresenta un operazione tecnica volta a garantire la coerenza, all interno del titolo I Spese correnti, tra l utilizzo dei suddetti capitoli di spesa per le finalità previste dai fondi pluriennali vincolati e la codifica fino al IV livello di articolazione attribuita all interno del piano dei conti finanziario ai fondi pluriennali vincolati medesimi;

174 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 174 di 401 CONSIDERATO che ai sensi dell articolo 1, commi da 16 a 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18 e nel rispetto delle disposizioni di cui all articolo 51 del d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., la variazione delle codifiche fino al IV livello di articolazione da attribuire ai capitoli di spesa riferiti ai fondi pluriennali vincolati del titolo I Spese correnti, in relazione all esercizio finanziario 2014 e 2015, rientra nella tipologia delle variazioni tra macroaggregati diversi all interno del medesimo programma da adottarsi mediante deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell Assessore competente in materia di bilancio; RITENUTO CONSIDERATO opportuno procedere all adeguamento della codifica fino al IV livello di articolazione dei capitoli di spesa riferiti ai fondi pluriennali vincolati del titolo I Spese correnti, in relazione all esercizio finanziario 2014 e 2015, ai sensi del piano dei conti finanziario vigente; che alla suddetta operazione tecnica provvedono gli uffici competenti in materia di bilancio della Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, nel rispetto della normativa sopra citata; D E L I B E R A 1. ai sensi dell articolo 1, commi da 16 a 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, e nel rispetto delle disposizioni di cui all articolo 51 del d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., di dare mandato alla Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio di provvedere all adeguamento della codifica fino al IV livello di articolazione dei capitoli di spesa riferiti ai fondi pluriennali vincolati del titolo I Spese correnti, in relazione all esercizio finanziario 2014 e 2015, ai sensi del piano dei conti finanziario vigente. La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell articolo 1, comma 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18.

175 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 175 di 401 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 16 giugno 2015, n. 289 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli: /E ed E45102.

176 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 176 di 401 OGGETTO: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli: /E ed E LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio; VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione; VISTA VISTO VISTO VISTA VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale; il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e relativi principi applicativi, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17, concernente: Legge di stabilità regionale 2015 ; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 942, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 943, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 24 febbraio 2015, n. 70, recante: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18 ;

177 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 177 di 401 VISTA VISTA VISTA CONSIDERATO CONSIDERATO la deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, recante: Applicazione delle disposizioni di cui all articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; la deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2015, n. 268, recante: Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 19 maggio 2015, n. 236, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2014 ai sensi dell'articolo 3, commi 4 e 4-bis, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche ed integrazioni ed attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del medesimo d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., nell ambio della quale, tra l altro, si è provveduto ad adeguare lo stanziamento 2015 di specifici capitoli di entrata e di spesa; la nota prot. n del 28 maggio 2015, con cui la Direzione regionale Infrastrutture, ambiente e politiche abitative, Area Difesa del suolo e bonifiche, acquisito il visto dell Assessore competente per materia, comunica la necessità di integrare, in termini di competenza e cassa, i capitoli di entrata e di spesa per un importo pari ad euro ,37, a valere sull esercizio finanziario 2015, a seguito del trasferimento da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del contributo statale trentennale in rate costanti da destinarsi ai proprietari dei fabbricati distrutti dalla guerra, introitato sul capitolo di entrata con le reversali di incasso da n. 5918/2015 a n. 5922/2015; necessario provvedere all integrazione per un importo pari ad euro ,37, in termini di competenza e cassa, a valere sull esercizio finanziario 2015, del capitolo di entrata , iscritto nella tipologia 101 Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche del titolo 2 Trasferimenti correnti, piano dei conti finanziario fino al V livello , e del relativo capitolo di spesa E45102, iscritto nel programma 02 Interventi a seguito di calamità naturali della missione 11 Soccorso civile, piano dei conti finanziario fino al IV livello ; altresì, necessario integrare, in termini di competenza, i suddetti capitoli di entrata e di spesa per l importo pari ad euro ,37, a valere su ciascuna annualità 2016 e 2017, al fine di provvedere alla sistemazione contabile delle relative disponibilità sulle medesime annualità; VISTO l articolo 51, comma 2, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, che dispone l adozione della deliberazione della Giunta regionale per le variazioni di bilancio riguardanti l utilizzo di risorse vincolate;

178 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 178 di 401 VISTO l articolo 1, comma 16, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, che dispone in materia di variazioni di bilancio ai sensi dell articolo 51 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche; D E L I B E R A 1. ai sensi dell articolo 1, comma 16, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, di apportare le seguenti variazioni in termini di competenza e cassa, a valere sul triennio : ENTRATA titolo e tipologia p.d.c. finanz. fino al V livello capitolo denominazione capitolo comp cassa ASSEGNAZIONE DI FONDI PER CONTRIBUTI TRENTEN- NALI IN ANNUALITA', IN SEMESTRALITA' O IN RATE COSTANTI AI PROPRIETARI CHE PROVVEDONO ALLA RICOSTRUZIONE O ALLA RIPARAZIONE DEI LORO FABBRICATI DISTRUTTI O DANNEGGIATI DALLA GUERRA PER DESTINARLI ALLE PERSONE RIMASTE SENZA TETTO, NONCHE' CONTRIBUTI AI PROPRIE- TARI STESSI NELLE ANNUA- LITA' DI AMMORTAMENTO DEI MU-TUI CONTRATTI , , , ,37 SPESA missione e programma p.d.c. finanz. fino al IV livello capitolo denominazione capitolo comp cassa E45102 CONTRIBUTI 30LI IN AN- NUALITA' IN SEMESTRA- LITA' O IN RATE COSTANTI AI PROPRIETARI CHE PROV- VEDONO ALLA RICOSTRU- ZIONE ED ALLA RIPARAZIO- NE DEI LORO FRABBRICATI DISTRUTTI O DANNEGGIATI , , , ,37

179 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 179 di 401 DALLA GUERRA PER DESTI- NARLI ALLE PERSONE RI- MASTE SENZA TETTO, NON- CHE' CONTRIBUTI AI PRO- PRIETARI STESSI DELLE ANNNUALITA' DI AMMOR- TAMENTO DEI MUTUI CON- TRATTI ALTRI TRASFERI- MENTI A FAMIGLIE La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell articolo 1, comma 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all unanimità.

180 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 180 di 401 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 16 giugno 2015, n. 290 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli di spesa da A41113 ad A41118 e da A41131 a A41133, iscritti nel programma 04 della missione 15, da A41146 a A41154, iscritti nel programma 10 della missione 12 e da A41158 a A41163, iscritti nel programma 12 della missione 01.

181 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 181 di 401 OGGETTO: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli di spesa da A41113 ad A41118 e da A41131 a A41133, iscritti nel programma 04 della missione 15, da A41146 a A41154, iscritti nel programma 10 della missione 12 e da A41158 a A41163, iscritti nel programma 12 della missione 01. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio; VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione; VISTA VISTO VISTO VISTA VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale; il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e relativi principi applicativi, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17, concernente: Legge di stabilità regionale 2015 ; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 942, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 943, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa ;

182 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 182 di 401 VISTA VISTA VISTA VISTA CONSIDERATO la deliberazione della Giunta regionale 24 febbraio 2015, n. 70, recante: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18 ; la deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, recante: Applicazione delle disposizioni di cui all articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; la deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2015, n. 268, recante: Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 19 maggio 2015, n. 236, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2014 ai sensi dell'articolo 3, commi 4 e 4-bis, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche ed integrazioni ed attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del medesimo d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., nell ambio della quale, tra l altro, si è provveduto ad adeguare lo stanziamento 2015 di specifici capitoli di spesa; la nota prot. n del 12 giugno 2015, con cui la Direzione regionale Formazione, ricerca e innovazione, scuola e università, diritto allo studio, Area Attività di monitoraggio fisico, finanziario e di risultato, acquisito il visto dell Assessore competente per materia, comunica che, al fine di consentire l attuazione degli interventi finanziati nell ambito delle risorse comunitarie del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo , Asse II Inclusione sociale e Asse IV Capacità istituzionale ed amministrativa, è necessario provvedere alle variazioni, in termini di competenza e cassa, a valere sul triennio , tra i capitoli di spesa iscritti nel programma 12 Politica regionale unitaria per i servizi istituzionali, generali e di gestione della missione 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione, nel programma 10 Politica regionale unitaria per i diritti sociali e la famiglia della missione 12 diritti sociali, politiche sociali e famiglia e nel programma 04 Politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione professionale della missione 15 Politiche per il lavoro e la formazione professionale ; necessario provvedere alle variazioni, in termini di competenza e cassa a valere sull annualità 2015 e in termini di competenza, a valere sulle annualità 2016 e 2017, dei capitoli di spesa indicati nell ambito dello schema di seguito riportato, compresi i capitoli di nuove istituzioni: a) in riferimento all Asse II:

183 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 183 di 401 missione e programma capitolo Pdc fino al IV liv A , , ,00 A , , ,00 A , , ,00 A , , ,00 A , , ,00 A , , ,00 A , , ,00 A , , ,00 A , , ,00 missione e programma capitolo Pdc fino al IV liv A , , ,00 A , , ,00 A , , ,00 A , , ,00 A , , ,00 A , , ,00 b) in riferimento all Asse IV: missione e programma capitolo Pdc fino al IV liv A41158 (n.i.) , , ,00 A41159 (n.i.) , , ,00 A41160 (n.i.) , , ,00 A41161 (n.i.) p.m. p.m p.m A41162 (n.i.) p.m p.m p.m A41163 (n.i.) p.m p.m p.m missione e programma capitolo Pdc fino al IV liv A , , ,00 A , , ,00

184 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 184 di 401 A , , ,00 VISTO l articolo 51, comma 2, lettera b), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, che dispone l adozione della deliberazione della Giunta regionale nel caso di variazioni compensative tra le dotazioni delle missioni e dei programmi riguardanti l utilizzo di risorse comunitarie e vincolate, nel rispetto della finalità della spesa definita nel provvedimento di assegnazione delle risorse ; VISTO l articolo 1, comma 16, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, che dispone in materia di variazioni di bilancio, ai sensi dell articolo 51 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche; D E L I B E R A 1. ai sensi dell articolo 1, comma 16, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, di apportare le seguenti variazioni in termini di competenza e cassa per l annualità 2015 e in termini di competenza per l annualità 2016 e 2017: SPESA missione e programma piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41158 (nuova istituzione) UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER RAFFORZARE LA CAPACITA ISTITUZIONALE PER UN AMMI- NISTRAZIONE PUBBLICA EFFI- CIENTE PO FSE AS- SE IV CAPACITA ISTITUZIO- NALE ED AMMINISTRATIVA QUOTA U.E. LAVORO FLESSI- BILE, QUOTA LSU E ACQUISTO SERVIZI DA AGENZIE DI LAVO- RO INTERINALE piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41159 (nuova istituzione) UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER RAFFORZARE LA CAPACITA ISTITUZIONALE PER UN AMMI- NISTRAZIONE PUBBLICA EFFI-

185 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 185 di 401 CIENTE PO FSE ASSE IV CAPACITA ISTITU- ZIONALE ED AMMINISTRATIVA QUOTA STATO LAVORO FLESSIBILE, QUOTA LSU E ACQUISTO SERVIZI DA AGEN- ZIE DI LAVORO INTERINALE piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41160 (nuova istituzione) UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER RAFFORZARE LA CAPACITA ISTITUZIONALE PER UN AMMI- NISTRAZIONE PUBBLICA EFFI- CIENTE PO FSE ASSE IV CAPACITA ISTITU- ZIONALE ED AMMINISTRATIVA QUOTA REGIONALE LAVORO FLESSIBILE, QUOTA LSU E ACQUISTO SERVIZI DA AGEN-ZIE DI LAVORO INTERINALE piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa p.m. p.m. p.m. p.m. capitolo denominazione capitolo A41161 (nuova istituzione) ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER RAFFORZARE LA CAPACITA ISTITUZIONALE PER UN AMMINISTRAZIONE PUB- BLICA EFFICIENTE PO FSE ASSE IV CAPACI- TA ISTITUZIONALE ED AMMI- NISTRATIVA QUOTA U.E. CONSULENZE piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa p.m. p.m. p.m. p.m. capitolo denominazione capitolo A41162 (nuova istituzione) ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER RAFFORZARE LA CAPACITA ISTITUZIONALE PER UN AMMINISTRAZIONE PUB- BLICA EFFICIENTE PO FSE ASSE IV CAPACI- TA ISTITUZIONALE ED AMMI- NISTRATIVA QUOTA STATO CONSULENZE

186 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 186 di 401 piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa p.m. p.m. p.m. p.m. capitolo denominazione capitolo A41163 (nuova istituzione) ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER RAFFORZARE LA CAPACITA ISTITUZIONALE PER UN AMMINISTRAZIONE PUB- BLICA EFFICIENTE PO FSE ASSE IV CAPACI- TA ISTITUZIONALE ED AMMI- NISTRATIVA QUOTA REGIONALE CONSULENZE missione e programma piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41146 UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE L'INCLUSIONE SOCIALE E COMBATTERE LA POVERTA' ED OGNI DISCRIMI- NAZIONE - PO FSE ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE - QUOTA U.E. TRASFERIMENTI CORRENTI AD AMMINISTRA- ZIONI LOCALI piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41147 UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE L'INCLUSIONE SOCIALE E COMBATTERE LA POVERTA' ED OGNI DISCRIMI- NAZIONE - PO FSE ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE - QUOTA STATO TRASFERI- MENTI CORRENTI AD AMMINI- STRAZIONI LOCALI piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41148 UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE L'INCLUSIONE SOCIALE E COMBATTERE LA POVERTA' ED OGNI DISCRIMI- NAZIONE - PO FSE ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE - QUOTA REGIONALE TRA-

187 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 187 di 401 SFERIMENTI CORRENTI AD AMMINISTRAZIONI LOCALI piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41149 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE L'IN- CLUSIONE SOCIALE E COMBAT- TERE LA POVERTA' ED OGNI DI- SCRIMINAZIONE - PO FSE ASSE II INCLUSIONE SO- CIALE - QUOTA U.E. TRASFE- RIMENTI CORRENTI AD ALTRE IMPRESE piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41150 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE L'IN- CLUSIONE SOCIALE E COMBAT- TERE LA POVERTA' ED OGNI DISCRIMINAZIONE - PO FSE ASSE II INCLUSIO- NE SOCIALE - QUOTA STATO TRASFERIMENTI CORRENTI AD ALTRE IMPRESE piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41151 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE L'IN- CLUSIONE SOCIALE E COMBAT- TERE LA POVERTA' ED OGNI DISCRIMINAZIONE - PO FSE ASSE II INCLUSIO- NE SOCIALE - QUOTA REGIO- NALE TRASFERIMENTI COR- RENTI AD ALTRE IMPRESE piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41152 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE L'IN- CLUSIONE SOCIALE E COMBAT- TERE LA POVERTA' ED OGNI DISCRIMINAZIONE - PO FSE ASSE II INCLUSIO- NE SOCIALE - QUOTA U.E. TRASFERIMENTI CORRENTI AD ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE

188 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 188 di 401 piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41153 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE L'IN- CLUSIONE SOCIALE E COMBAT- TERE LA POVERTA' ED OGNI DISCRIMINAZIONE - PO FSE ASSE II INCLUSIO- NE SOCIALE - QUOTA STATO TRASFERIMENTI CORRENTI AD ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41154 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE L'IN- CLUSIONE SOCIALE E COMBAT- TERE LA POVERTA' ED OGNI DISCRIMINAZIONE - PO FSE ASSE II INCLUSIO- NE SOCIALE - QUOTA REGIO- NALE TRASFERIMENTI COR- RENTI AD ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE missione e programma piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41113 UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE L'INCLUSIONE SOCIALE E COMBATTERE LA POVERTA' ED OGNI DISCRIMI- NAZIONE - PO FSE ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE - QUOTA U.E. TRASFERIMENTI CORRENTI AD AMMINISTRA- ZIONI LOCALI piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41114 UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE L'INCLUSIONE SOCIALE E COMBATTERE LA POVERTA' ED OGNI DISCRIMI- NAZIONE - PO FSE ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE - QUOTA STATO TRASFERI-

189 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 189 di 401 MENTI CORRENTI AD AMMINI- STRAZIONI LOCALI piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41115 UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE L'INCLUSIONE SOCIALE E COMBATTERE LA POVERTA' ED OGNI DISCRIMI- NAZIONE - PO FSE ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE - QUOTA REGIONALE TRASFE- RIMENTI CORRENTI AD AMMI- NISTRAZIONI LOCALI piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41116 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE L'IN- CLUSIONE SOCIALE E COMBAT- TERE LA POVERTA' ED OGNI DISCRIMINAZIONE - PO FSE ASSE II INCLUSIO- NE SOCIALE - QUOTA U.E. TRASFERIMENTI CORRENTI AD ALTRE IMPRESE piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41117 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE L'IN- CLUSIONE SOCIALE E COMBAT- TERE LA POVERTA' ED OGNI DISCRIMINAZIONE - PO FSE ASSE II INCLUSIO- NE SOCIALE - QUOTA STATO TRASFERIMENTI CORRENTI AD ALTRE IMPRESE piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41118 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE L'IN- CLUSIONE SOCIALE E COMBAT- TERE LA POVERTA' ED OGNI DISCRIMINAZIONE - PO FSE ASSE II INCLUSIO- NE SOCIALE - QUOTA REGIO- NALE TRASFERIMENTI COR- RENTI AD ALTRE IMPRESE

190 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 190 di 401 piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41131 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER RAFFORZARE LA CAPACITA' ISTITUZIONALE PER UN'AMMINISTRAZIONE PUBBLI- CA EFFICIENTE - PO FSE ASSE IV - CAPACITA' ISTITUZIONALE ED AMMINI- STRATIVA - QUOTA U.E. PRE- STAZIONI PROFESSIONALI E SPECIALISTICHE piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41132 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER RAFFORZARE LA CAPACITA' ISTITUZIONALE PER UN'AMMINISTRAZIONE PUBBLI- CA EFFICIENTE - PO FSE ASSE IV - CAPACITA' ISTI- TUZIONALE ED AMMINISTRA- TIVA - QUOTA STATO PRE- STAZIONI PROFESSIONALI E SPECIALISTICHE piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 capitolo denominazione capitolo A41133 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER RAFFORZARE LA CAPACITA' ISTITUZIONALE PER UN'AMMINISTRAZIONE PUBBLI- CA EFFICIENTE - PO FSE ASSE IV - CAPACITA' ISTITUZIONALE ED AMMINI- STRATIVA - QUOTA REGIONA- LE PRESTAZIONI PROFESSIO- NALI E SPECIALISTICHE La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell articolo 1, comma 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all unanimità.

191 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 191 di 401 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 16 giugno 2015, n. 291 Programma di utilizzazione degli stanziamenti per il sistema integrato regionale di interventi e servizi sociali - anno spesa corrente.

192 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 192 di 401 Oggetto: Programma di utilizzazione degli stanziamenti per il sistema integrato regionale di interventi e servizi sociali - anno spesa corrente. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alle Politiche Sociali e Sport; VISTO VISTA VISTA VISTO VISTA VISTA VISTA lo Statuto della Regione Lazio; la legge del 5 febbraio 1992, n. 104 Legge-quadro per l assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate come modificata dalla legge del 21 maggio 1998, n. 162; la legge dell 8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ; in particolare l articolo 20 della succitata legge che istituisce il Fondo nazionale per le politiche sociali; la legge regionale del 9 settembre 1996, n. 38 Riordino, programmazione e gestione degli interventi e dei servizi socioassistenziali nel Lazio e successive modificazioni; la legge regionale del 6 agosto 1999, n. 14 Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo ; la legge regionale del 23 novembre 2006, n. 20 Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza ; VISTO il Documento di Economia e Finanza Regionale Anni , approvato con Deliberazione consiliare del 23 dicembre 2014, n. 4; VISTO VISTO l articolo 80, comma 17, della legge del 23 dicembre 2000, n. 388 (legge finanziaria 2001), così come modificato dall articolo 52, comma 2, della legge del 28 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria 2002), che stabilisce la composizione del Fondo nazionale per le politiche sociali; l articolo 46 della legge del 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003), in virtù del quale le risorse provenienti del Fondo nazionale per le politiche sociali sono assegnate alle Regioni senza vincolo di destinazione; ATTESO che lo schema di decreto ministeriale, di cui al comma 471 dell articolo 2 della legge 244/2007, concernente il riparto del Fondo nazionale per le

193 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 193 di 401 politiche sociali per l annualità 2015 è stato oggetto di intesa in sede di Conferenza Unificata del 25 marzo 2015 (Rep. Atti n.36/cu); ATTESO VISTO VISTO VISTA che, come stabilito dall articolo. 46 della legge regionale del 9 settembre 1996, n. 38, è in corso di redazione il nuovo Piano socio-assistenziale triennale; altresì, l articolo 34 della legge regionale del 16 aprile 2002, n. 8 il quale prevede che: la Giunta regionale, nelle more dell approvazione del nuovo Piano socioassistenziale, determina, con propria deliberazione, i criteri e le modalità per la ripartizione del fondo per l attuazione del Piano socio-assistenziale regionale; le risorse finanziarie per l attuazione del Piano socio-assistenziale regionale possono essere integrate con le risorse derivanti dal Fondo nazionale per le politiche sociali; il Decreto legislativo del 23 giugno 2011, n. 118 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e successive modifiche ed integrazioni; la legge del 23 dicembre 2014, n. 190 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015), in particolare, l articolo 1, commi 463 e seguenti, concernenti il rispetto degli equilibri di bilancio, in termini di competenza e di cassa; VISTA VISTA VISTA VISTA VISTA la legge regionale del 20 novembre 2001, n. 25 Programmazione, bilancio e contabilità della Regione la legge regionale del 30 dicembre 2014, n. 17 Legge di stabilità regionale 2015 ; la legge regionale del 30 dicembre 2014, n. 18 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; la deliberazione di Giunta regionale del 30 dicembre 2014, n. 942 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del Documento tecnico di accompagnamento, ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese ; la deliberazione di Giunta regionale del 30 dicembre 2014, n. 943 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del Bilancio finanziario gestionale, ripartito in capitoli di entrata e di spesa ;

194 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 194 di 401 VISTO l articolo 1, comma 15, della legge regionale del 30 dicembre 2014, n. 18, concernente le disposizioni in materia di impegni di spesa, a valere sulle annualità , per il contenimento ed il controllo della spesa regionale; VISTA VISTO VISTA la deliberazione di Giunta regionale del 27 gennaio 2015, n. 24 Applicazione delle disposizioni di cui all articolo 39, comma 4, del decreto legislativo del 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; in particolare, l Allegato n. 1, che costituisce parte integrante della suindicata deliberazione, in cui si definiscono i criteri e le modalità di gestione del bilancio di previsione della Regione Lazio denominato Ulteriori disposizioni in materia di gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio la deliberazione di Giunta regionale del 24 febbraio 205, n. 70 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell articolo 1, comma 6, lettera c) della legge regionale del 30 dicembre 2014, n. 18 ; DATO ATTO che la spesa per gli interventi di natura socio assistenziale di competenza dell Assessorato Politiche Sociali e Sport trova collocazione nel bilancio, per l esercizio finanziario 2015, nell ambito della Missione 12 denominata Diritti sociali, politiche sociali e famiglia articolata, a sua volta, in più Programmi; RILEVATO che lo schema di decreto ministeriale, concernente il riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali, annualità 2015, oggetto di intesa in sede di Conferenza Unificata del 25 marzo 2015 (36/CU) prevede, come da Tabella 2 allegata allo stesso, l assegnazione alla Regione Lazio dell importo di euro ,39 che, al momento dell effettiva disponibilità, verrà destinato con successivo atto deliberativo; DATO ATTO che sul bilancio regionale 2015, tra i vari capitoli afferenti ai Programmi della Missione 12, di pertinenza per l attuazione delle politiche sociali, si registra, allo stato attuale, una disponibilità di cassa di fondi liberi regionali sul capitolo di spesa corrente H41939, nell ambito del Programma 02 Interventi per la disabilità ; VISTA la determinazione dirigenziale del 19 maggio 2015, n. G06007 con la quale è stato assunto l impegno di euro ,80, a gravare sul capitolo di spesa H41939 esercizio finanziario 2015, in favore dell Agenzia per lo Sviluppo delle Amministrazioni Pubbliche (A.S.A.P.) per la realizzazione di percorsi formativi ed informativi per l assistenza domiciliare alle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (SLA), azione prevista dalla deliberazione di

195 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 195 di 401 Giunta regionale del 25 maggio 2012, n.233 di approvazione del relativo Programma operativo regionale; VISTA VISTA la determinazione dirigenziale del 25 febbraio 2015, n. G01859 con la quale è stato assunto l impegno di spesa complessivo di euro ,00 in favore delle Amministrazioni Provinciali per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità per il periodo gennaio maggio 2015; la determinazione dirigenziale del 19 maggio 2015, n. G06020 con la quale si è impegnata la somma di euro ,00 in favore di creditori diversi, per la realizzazione del progetto Home Care Premium, anno 2014; PRESO ATTO che, a seguito degli impegni già assunti per l esercizio finanziario corrente sul capitolo di spesa H41939, afferente al Programma 02 della Missione 12, la rimanente disponibilità in termini di competenza e cassa, al momento dell adozione del presente atto, è di complessivi euro ,20; VISTA VISTA la deliberazione di Giunta regionale del 25 marzo 2014, n. 136 concernente: L.R. 38/96, art 51. Approvazione documento concernente Linee guida agli ambiti territoriali individuati ai sensi dell articolo 47, comma 1, lettera c) della legge regionale n. 38/96 per la redazione dei Piani Sociali di Zona periodo , annualità Assegnazione ai Comuni e agli Enti dei distretti socio-sanitari dei massimali di spesa e delle risorse a valere sul bilancio di previsione esercizio finanziario per l attuazione delle misure comprese nei Piani Sociali di Zona, annualità 2014; la determinazione dirigenziale del 30 dicembre 2014, n. G19295 con la quale sono state trasferite agli ambiti territoriali di cui sopra, secondo il modello di governance in atto, le risorse regionali e quelle provenienti da assegnazioni statali per garantire, nell annualità 2015, la copertura, la continuità e l implementazione di alcuni servizi ricompresi nelle varie Misure dei Piani di Zona, di seguito riportati: Misura 1 sottomisura 1.3 Insieme Dopo di Noi,, per la promozione e valorizzazione degli interventi in favore delle persone con disabilità gravi, spesso prive del sostegno familiare; Misura 3 sottomisura 3.2 Interventi in favore di soggetti affetti da SLA per il servizio di assistenza domiciliare, per la componente sociale, di cui alla D.G.R. 233/12 e sottomisura 3.3. Interventi in favore dei soggetti affetti da Alzheimer per la continuità di programmazione delle azioni territoriali di sistema, di cui alla D.G.R. 504/12; RILEVATO che, sempre con la succitata determinazione, sono state ripartite ed impegnate, in attuazione della D.G.R. 633/14, in favore degli ambiti territoriali le risorse statali provenienti dal Fondo nazionale per le non

196 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 196 di 401 autosufficienze per la copertura, nell anno 2015, del servizio di assistenza domiciliare integrata, componente sociale, ai soggetti con disabilità gravissima; RILEVATO ancora, che la Misura 6 - sottomisura 6.2 dei Piani di Zona, di cui alla D.G.R. 136/14, prevedeva una programmazione biennale degli interventi per il contrasto al disagio abitativo con ripartizione in favore dei distretti socio assistenziali, quindi, anche delle risorse spettanti per la copertura dell annualità 2015; RITENUTO di procedere, con il presente atto, ad una programmazione degli interventi socio assistenziali integrati rivolti alle persone con disabilità, con relativa finalizzazione delle risorse, sul pertinente capitolo di spesa H41939 esercizio finanziario 2015, Programma 02, che presenta la disponibilità, di euro ,20; RILEVATO che la legge del 5 febbraio 1992, n. 104, tra l altro, prevede l obbligo per gli enti locali di fornire l assistenza agli alunni in situazioni di handicap al fine di garantirne l integrazione scolastica; VISTI in particolare, gli articoli 150 e 154 della legge regionale del 6 agosto 1999, n. 14 con i quali, tra l altro, sono state attribuite alle province funzioni e compiti amministrativi in materia di servizi di supporto organizzativo al servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio; VISTO VISTA il regolamento regionale del 3 febbraio 2000, n. 1 concernente l erogazione alle persone con sofferenza psichica delle provvidenze economiche di cui all articolo 8, primo comma, numero 3) lettera e) della legge regionale del 14 luglio 1983, n. 49; la deliberazione di Giunta regionale del 5 dicembre 2015, n. 856 con la quale la Regione Lazio aderisce alla sperimentazione del modello di intervento in materia di vita indipendente ed inclusione nella società delle persone con disabilità, anno 2014, da realizzare in tredici ambiti territoriali per una spesa complessiva di euro ,00 di cui, euro ,00 di finanziamento statale ed euro ,00 di cofinanziamento regionale obbligatorio; RITENUTO di individuare, in questa programmazione, le seguenti priorità per la realizzazione di un pacchetto di servizi ed interventi volti a garantire la tutela e l integrazione sociale di persone con disabilità o fragilità sociale a cui destinare, per il 2015, parte delle risorse al momento disponibili sul capitolo di spesa corrente H41939, Programma 02 Interventi per la disabilità, Macroaggregato , per un importo complessivo di euro ,00:

197 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 197 di 401 a) la somma di euro ,00 viene destinata alla Città Metropolitana di Roma ed alle altre Amministrazioni Provinciali del Lazio per garantire la prosecuzione degli interventi volti a favorire l integrazione scolastica degli alunni con disabilità, con riferimento al periodo settembre - dicembre 2015; b) la somma di euro ,00 viene destinata, come quota di cofinanziamento regionale obbligatorio, agli ambiti territoriali coinvolti nella sperimentazione del modello di intervento in materia di vita indipendente ed inclusione nella società delle persone con disabilità, anno 2014, per la realizzazione delle attività progettuali contemplate, ancora da espletare; c) la somma di euro ,00 viene destinata ai Comuni Capofila dei distretti socio sanitari per l erogazione, per l anno 2015, alle persone con sofferenza psichica delle provvidenze economiche di cui all articolo 8, primo comma, numero 3) lettera e) della legge regionale del 14 luglio 1983, n. 49. Tale finalizzazione consente di garantire la copertura per l anno 2015 della Misura 3 - sottomisura 6.3, di cui alla deliberazione di Giunta regionale del 25 marzo 2014, n. 136; d) la somma di euro ,00 viene destinata alla ASL RM H per la sperimentazione del budget di salute; e) la somma di euro ,00 viene destinata alle ASL del Lazio quale contributo per la realizzazione, nell anno 2015, dei soggiorni estivi per le persone con disabilità ospiti dei centri di riabilitazione ex art. 26; RIBADITO che con il presente atto, nel rispetto del principio di equilibrio di bilancio, in termini di competenza e di cassa, si procede alla definizione di un Programma di utilizzazione annuale 2015 degli stanziamenti per il sistema integrato di interventi e servizio sociali, con riferimento alle risorse di spesa corrente disponibili, al momento, sul capitolo H41939 assegnato alla Direzione Regionale Politiche Sociali Autonomie, Sicurezza e Sport, per un importo complessivo di euro ,00; DELIBERA per le motivazioni indicate in premessa, che si richiamano integralmente, 1) di adottare il Programma di interventi destinati al mantenimento, nell anno 2015, del sistema integrato regionale dei servizi e volti a garantire la tutela e l integrazione sociale di persone con disabilità o fragilità sociale; 2) di individuare, a tal fine, le seguenti priorità di intervento per un importo complessivo di euro ,00

198 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 198 di 401 a) la somma di euro ,00 viene destinata alla Città Metropolitana di Roma ed alle altre Amministrazioni Provinciali del Lazio per garantire la prosecuzione degli interventi volti a favorire l integrazione scolastica degli alunni con disabilità, con riferimento al periodo settembre - dicembre 2015; b) la somma di euro ,00 viene destinata, come quota di cofinanziamento regionale obbligatorio, agli ambiti territoriali coinvolti nella sperimentazione del modello di intervento in materia di vita indipendente ed inclusione nella società delle persone con disabilità, anno 2014, per la realizzazione delle attività progettuali contemplate, ancora da espletare; c) la somma di euro ,00 viene destinata ai Comuni Capofila dei distretti socio sanitari per l erogazione, anno 2015, alle persone con sofferenza psichica delle provvidenze economiche di cui all articolo 8, primo comma, numero 3) lettera e) della legge regionale del 14 luglio 1983, n. 49, dando atto che tale finalizzazione consente di garantire la copertura per l anno 2015 della Misura 3 - sottomisura 6.3, di cui alla deliberazione di Giunta regionale del 25 marzo 2014, n. 136; d) la somma di euro ,00 viene destinata alla ASL RM H per la sperimentazione del budget di salute; e) la somma di euro ,00 viene destinata alle ASL del Lazio quale contributo per la realizzazione nell anno 2015, dei soggiorni estivi per le persone con disabilità ospiti dei centri di riabilitazione ex art ) la spesa per l attuazione del Programma di cui sopra, per un importo complessivo di euro ,00 trova copertura nelle risorse disponibili sul capitolo di spesa corrente H41939, Missione 12 Programma 02 Interventi per la disabilità, piano dei conti , esercizio finanziario Il direttore della Direzione regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport è incaricato di esperire tutti gli atti necessari e conseguenti all attuazione della presente deliberazione. La presente deliberazione viene pubblicata sul B.U.R.L. e diffusa sui siti internet e Il Presidente poni ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all unanimità.

199 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 199 di 401 Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 giugno 2015, n. G07471 Regolamento (UE) n. 1308/2013 e Reg. (CE) n. 555/2008 e ss. mm. ii. Programma Nazionale di Sostegno (PNS) Settore Vitivinicolo. DM del MIPAAF n del 15 dicembre DGR n. 64 del 18 febbraio Misura Ristrutturazione e Riconversione dei Vigneti (RRV) campagna 2014/2015. Approvazione elenchi regionali delle domande (a collaudo al 30/06/2016) ammissibili. Autorizzazione al finanziamento.

200 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 200 di 401 Oggetto: Regolamento (UE) n. 1308/2013 e Reg. (CE) n. 555/2008 e ss. mm. ii. Programma Nazionale di Sostegno (PNS) Settore Vitivinicolo. DM del MIPAAF n del 15 dicembre DGR n. 64 del 18 febbraio Misura Ristrutturazione e Riconversione dei Vigneti (RRV) campagna 2014/2015. Approvazione elenchi regionali delle domande (a collaudo al 30/06/2016) ammissibili. Autorizzazione al finanziamento. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA VISTA la Legge Statutaria 11 novembre 2004, n. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio ; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e ss. mm. e ii. recante Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza e al Personale Regionale ; VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale, n. 1 del 6 settembre 2002 e ss. mm. e ii.; VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 avente ad oggetto Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni ; VISTA la D.G.R. n. 85 del 30 aprile 2013, con cui è stato conferito l incarico di Direttore della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca del Dipartimento Istituzionale e Territorio al dott. Roberto Ottaviani; VISTO il Regolamento (CE) n del Consiglio del 22 ottobre 2007 recante Organizzazione Comune dei Mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), come modificato dal regolamento (CE) n. 491/2009 del Consiglio del 25 maggio 2009, ed in particolare l articolo 103 octodecies; VISTO il Regolamento (UE) n. 1308/2013 del 17 dicembre 2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, e in particolare l art. 46; CONSIDERATO che l articolo 231 del citato Regolamento (UE) n. 1308/2013 prevede che: I programmi pluriennali adottati anteriormente al 1 gennaio 2014 continuano a essere disciplinati dalle pertinenti disposizioni del regolamento (CE) n. 1234/2007 dopo l'entrata in vigore del presente regolamento e fino alla loro scadenza ; VISTO il Regolamento (CE) n. 555 della Commissione del 27 giugno 2008 e successive modifiche, recante modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio relativo all Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo, ed in particolare la sezione II Ristrutturazione e riconversione dei vigneti ; VISTO il Reg. delegato (UE) n. 612/2014 della Commissione dell 11 marzo 2014 che integra il Regolamento (UE) n. 1308/2013 e modifica il Regolamento (CE) n. 555/2008 per quanto riguarda le nuove misure nel quadro dei programmi nazionali di sostegno nel settore vitivinicolo; VISTO il Reg. (CE) n. 436/2009 della Commissione del 26 maggio 2009 e ss. mm. e ii., recante modalità di applicazione del Reg. (CE) n. 479/2008 del Consiglio in ordine allo schedario viticolo, alle dichiarazioni obbligatorie e alle informazioni per il controllo del mercato, ai documenti che scortano il trasporto dei prodotti e alla tenuta dei registri nel settore vitivinicolo; VISTO il Reg. delegato (UE) n. 907/2014 della Commissione dell 11 marzo 2014 che integra il Reg. 1306/2013 per quanto riguarda gli organismi pagatori e altri organismi, la gestione finanziaria, la liquidazione dei conti, le cauzioni e l uso dell euro, che abroga, tra l altro, il Reg. di esecuzione (UE) n.

201 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 201 di /2012 della Commissione del 28 marzo 2012 recante fissazione delle modalità comuni di applicazione del regime delle garanzie per i prodotti agricoli; VISTO il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio; VISTO il DPR del 1 dicembre 1999, n. 503 avente ad oggetto: Regolamento recante norme per l'istituzione della Carta dell'agricoltore e del pescatore e dell'anagrafe delle aziende agricole, in attuazione dell'articolo 14, comma 3, del D.Lgs. 30 aprile 1998, n. 173, che all'art. 9 istituisce il fascicolo aziendale riepilogativo dei dati aziendali, finalizzato all'aggiornamento delle informazioni di cui all'art. 3 del DPR 503/99; VISTO il D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 avente ad oggetto Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo convertito con modificazioni dalla L. 4 aprile 2012, n. 35 ed in particolare l articolo n. 25, comma 2, riguardante il fascicolo aziendale elettronico di cui all'art. 9 del DPR 1 dicembre 1999, n. 503, e all'art. 13 del D.Lgs. 29 marzo 2004, n. 99; VISTO il D.Lgs. 13 ottobre 2014, n.153 Ulteriori disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 13 agosto 2010, n. 136 ; VISTO il regolamento (CE) n. 73/2009 ed in particolare l art. 31 riguardante le cause di forza maggiore e le circostanze eccezionali; VISTO il Programma Nazionale di Sostegno al settore vitivinicolo (quinquennale) notificato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) alla Commissione Europea con nota prot. n del 1 marzo 2013 e le relative modifiche ed integrazioni inviate alla Commissione a luglio del 2013, così come richiesto dalla stessa Commissione; VISTO il D.M. del MIPAAF n del 20 dicembre 2013 recante Disposizioni nazionali di attuazione dei regolamenti (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e (CE) n. 555/2008 della Commissione per quanto riguarda l applicazione della misura della riconversione e ristrutturazione dei vigneti, in particolare l art. 8, comma 3, che stabilisce che il contributo ai costi di ristrutturazione e di riconversione è erogato secondo le seguenti forme: 1) nel limite del 50% dei costi effettivamente sostenuti e nel rispetto dei prezzari regionali, fino all importo massimo di /Ha; 2) in modo forfettario, sulla base di analisi di settore, in /Ha; VISTO il decreto 16 dicembre 2010 del MIPAAF, recante disposizioni applicative del decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, relativo alla tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini, per quanto concerne la disciplina dello schedario viticolo e della rivendicazione annuale delle produzioni; VISTA la DGR n. 155 del 4 marzo 2010 recante Approvazione delle disposizioni applicative dei regolamenti (CE) n. 1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007, così come modificato dal Reg. (CE) n. 491/2009, e n. 555/2008 della Commissione del 28 giugno 2008 relative alle norme tecniche e alle procedure per la gestione del Potenziale viticolo regionale. Modifica Allegato A alla D.G.R. 431/2001 ; CONSIDERATO che il Manuale delle procedure inerente alle attività di controllo delegate relative alla misura Ristrutturazione e riconversione dei vigneti é disponibile nell Area riservata del portale SIAN, e che le Regioni delegate devono attenersi allo stesso nell espletamento delle attività di competenza, come disposto dalla nota di AGEA OP prot. n del 25 gennaio 2013; VISTE le circolari di AGEA Coordinamento prot. ACIU del 17 ottobre 2008 e prot. ACIU del 15 gennaio 2010 e s.m.i. di Attuazione dei Regolamenti (CE) n. 479/2008 e n. 555/2008, per quanto attiene la misura di riconversione e ristrutturazione dei vigneti; VISTE le Istruzioni di AGEA OP UMU , n. 31 del 15 ottobre 2014 relative alle modalità di pagamento degli aiuti a carico del FEAGA e del FEASR;

202 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 202 di 401 VISTE le Istruzioni Operative di AGEA REVU n. 2/OCM del 12 gennaio 2015 avente ad oggetto: PNS - OCM Unica Reg. (UE) n. 1308/2013 e s.m.i. art. 46. Istruzioni operative relative alle modalità e condizioni per l accesso all aiuto comunitario per la Misura Riconversione e Ristrutturazione Vigneti per la campagna 2014/2015 ; VISTA la determinazione dirigenziale n. G01069 del 4 febbraio 2014 recante Reg. (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e Reg. (CE) n. 555/2008 della Commissione e s.m.i Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo. DGR n. 892/2008. Approvazione di ulteriori disposizioni attuative della misura Ristrutturazione e riconversione dei vigneti Campagne vitivinicole dal 2008/2009 al 2012/2013 ; VISTA la DGR n. 64 del 18 febbraio 2014 recante Reg. (CE) n. 1234/2007 e Reg. (CE) n. 555/2008. Adozione delle Disposizioni applicative del regime di sostegno comunitario alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti per le Campagne vitivinicole dal 2013/2014 al 2017/2018. Approvazione Prezzario analitico relativo ai costi per le opere di ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Attivazione campagna 2013/2014 ; VISTE le Circolari di AGEA prot. n. ACIU del 12 gennaio 2015, prot. n. ACIU del 26 febbraio 2015, prot. n. ACIU del 18 marzo 2015 e prot. n. ACIU del 23 marzo 2015 che hanno prorogato rispettivamente al 27 febbraio 2015, al 18 marzo 2015, al 23 marzo 2015 e al 27 marzo 2015, il termine di presentazione delle domande di aiuto 2015 misura Ristrutturazione e Riconversione Vigneti stabilito dalla circolare ACIU del 15 gennaio 2010; VISTA la nota del MIPAAF DG PIUE08 prot. n del 12 marzo 2014 con cui vengono equiparati i diritti di reimpianto e i diritti di impianto, pertanto i viticoltori in possesso di un diritto di impianto proveniente dalla riserva regionale possono accedere ai medesimi benefici dei possessori di un diritto di reimpianto; VISTA la nota di AGEA Coordinamento prot. n. ACIU del 4 dicembre 2014 con cui, in risposta alla nota di AGEA OP prot. REVU del 26 novembre 2014, si comunica che non sussistono motivi ostativi alla variazione/proroga del termine lavori delle domande con pagamento a collaudo all anno successivo a quello di presentazione delle domande; VISTO il DM del MIPAAF n del 5 agosto 2014 avente ad oggetto Disposizioni nazionali di attuazione del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e del regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione per quanto riguarda le comunicazioni relative agli anticipi con il quale si stabilisce che a partire dalla campagna 2013/2014, i beneficiari delle misure afferenti l OCM Vitivinicolo che hanno percepito anticipi trasmettono all Organismo Pagatore l importo delle spese sostenute al 15 ottobre di ciascun anno, per i quali anticipi non è stata presentata domanda di saldo o richiesta di collaudo finale; VISTO il Decreto del MIPAAF n del 22 maggio 2015 avente ad oggetto Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo Ripartizione della dotazione finanziaria relativa alla campagna 2015/2016 con il quale vengono stanziati, tra l altro, per la Regione Lazio complessivi ,00 per le Misure facenti parte del Programma Nazionale di Sostegno del Settore Vino, di cui ,00 per la Misura Ristrutturazione e Riconversione Vigneti; VISTE le note delle Aree Decentrate Agricoltura di: Roma prot dell 8 giugno 2015, come integrata con del 10 giugno 2015, con le quali sono stati trasmessi gli elenchi di n. 10 domande (a collaudo al 30/06/2016) ammissibili per un contributo concedibile complessivo di ,72; Latina trasmesse con del 25 maggio e 10 giugno 2015, con le quali sono stati trasmessi gli elenchi di n. 3 domande (a collaudo al 30/06/2016) ammissibili per un contributo concedibile complessivo di ,32; Frosinone prot. n del 21 maggio 2015, come integrata con del 27 maggio 2015, con la quale sono stati trasmessi gli elenchi di n. 7 domande (a collaudo al 30/06/2016) ammissibili per un contributo concedibile complessivo di ,41; Viterbo prot. n del 26 maggio 2015, come integrata con del 10 giugno 2015, con la quale sono stati trasmessi gli elenchi di n. 3 domande (a collaudo al 30/06/2016) ammissibili per un contributo concedibile complessivo di ,28;

203 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 203 di 401 DATO ATTO che, a seguito delle istruttorie tecnico-amministrative svolte dalle Aree Decentrate dell Agricoltura competenti per territorio e dalla verifica degli elenchi trasmessi, risultano n. 23 domande (a collaudo al 30/06/2016) ammissibili per la campagna 2014/2015, per un contributo concedibile complessivo pari a ,73; CONSIDERATO che le Istruzioni operative di AGEA UMU n. 13 del 27 febbraio 2015 al punto 12 fissano al 25 maggio 2015 il termine per il completamento della fase di finanziabilità e definizione della graduatoria delle domande da parte dell Ente istruttore; CONSIDERATO che le domande ammissibili per la campagna 2014/2015 con pagamento a collaudo al 30/06/2016 saranno pagate con i fondi della campagna successiva a quella di presentazione delle domande ossia con i fondi dell anno 2016, di cui al DM MIPAAF n. 3280/2015, consentendo ai beneficiari di fruire di un tempo di esecuzione dei lavori ragionevole senza ricorrere alla sottoscrizione di onerose polizze fideiussorie; RITENUTO pertanto di approvare l Elenco Regionale delle domande ammissibili e finanziabili della misura Ristrutturazione e riconversione dei vigneti - campagna (allegato 1), allegato alla presente determinazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale, e di ammettere a finanziamento tutte le 23 domande (a collaudo al 30/06/2016) inserite in graduatoria delle domande ammissibili; RITENUTO di autorizzare il finanziamento delle 23 domande ammesse (a collaudo al 30/06/2016) di cui al sopra citato Elenco Regionale (all.1), per una spesa complessiva di contributo pubblico pari a ,73; RITENUTO di dare mandato ai dirigenti delle Aree Decentrate Agricoltura di Roma, Latina, Viterbo e Frosinone di emettere il Provvedimento di concessione dell aiuto alle ditte comprese nell Elenco Regionale delle domande ammissibili e finanziabili della misura Ristrutturazione e riconversione dei vigneti per la campagna (all.1), redatto secondo il modello di cui all allegato 3 della determinazione dirigenziale n. G07243 dell 11 giugno 2015, solo in seguito al ricevimento del presente atto, la cui validità è subordinata alla previa pubblicazione nella sezione Trasparenza della Regione Lazio; DETERMINA in conformità con le premesse, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento: di approvare l Elenco Regionale delle domande ammissibili e finanziabili della misura Ristrutturazione e riconversione dei vigneti - campagna (allegato 1), allegato alla presente determinazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale, e di ammettere a finanziamento tutte le 23 domande (a collaudo al 30/06/2016) inserite in graduatoria delle domande ammissibili; di autorizzare il finanziamento delle 23 domande ammesse (a collaudo al 30/06/2016) di cui al sopra citato Elenco Regionale (all.1), per una spesa complessiva di contributo pubblico pari a ,73; di dare mandato ai dirigenti delle Aree Decentrate Agricoltura di Roma, Latina, Viterbo e Frosinone di emettere il Provvedimento di concessione dell aiuto alle ditte comprese nell Elenco Regionale delle domande ammissibili della misura Ristrutturazione e riconversione dei vigneti per la campagna di cui all allegato 1, redatto secondo il modello di cui all allegato 3 della determinazione dirigenziale n. G07243 dell 11 giugno 2015, solo in seguito al ricevimento del presente atto, la cui validità è subordinata alla previa pubblicazione nella sezione Trasparenza della Regione Lazio. Per quanto concerne gli adempimenti amministrativi per l applicazione del regime di sostegno alla Ristrutturazione e riconversione dei vigneti per la campagna 2014/2015, le strutture regionali competenti per territorio sono tenute ad attenersi alle istruzioni operative come stabilite nelle Istruzioni operative di AGEA UMU n. 13 del 27 febbraio 2015 e alle Istruzioni Operative prot. n. UMU n. 28 del 19 maggio 2015.

204 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 204 di 401 Ricorrono le condizioni di cui all articolo 26 del Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale o, in alternativa, al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro i termini di sessanta e centoventi giorni dalla data di pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito internet della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca Il Direttore Regionale Roberto Ottaviani

205 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 205 di 401

206 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 206 di 401

207 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 207 di 401 Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 giugno 2015, n. G07484 USI CIVICI Amministrazione Separata Beni Uso Civico di Giulianello (LT) - Liquidazione dei diritti di uso civico di pascolo, di legnatico al secco e di semina su terreni di proprietà di RENZETTI Demetrio e BUTTINELLI Maria, mediante imposizione di canone di natura enfiteutica.

208 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 208 di 401 OGGETTO: USI CIVICI Amministrazione Separata Beni Uso Civico di Giulianello (LT) Liquidazione dei diritti di uso civico di pascolo, di legnatico al secco e di semina su terreni di proprietà di RENZETTI Demetrio e BUTTINELLI Maria, mediante imposizione di canone di natura enfiteutica. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA SU PROPOSTA del Dirigente dell Area Territorio Rurale, Credito e Calamità Naturali; VISTA la Legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio ; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e ss. mm. ii., relativa alla disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, e ss. mm. ii., concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; VISTI gli artt. 5, 6 e 7 della Legge 16 giugno 1927, n. 1766, concernente la Conversione in legge del R.D. 22 maggio 1924, n. 751, riguardante il riordinamento degli usi civici nel Regno; VISTO il Regio Decreto 26 febbraio 1928, n. 332, concernente l approvazione del regolamento per la esecuzione della Legge 16 giugno 1927, n. 1766, sul riordinamento degli usi civici nel Regno; VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, riguardante il trasferimento e la delega di funzioni amministrative statali alle Regioni; VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, art. 26 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni ; VISTA la Circolare 26 febbraio 2004, n. 2/T e la successiva Risoluzione n. 1/2006 prot. n della Direzione Agenzia del Territorio; DATO ATTO che: - in data 21/05/2014 con prot. n è pervenuta alla Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca una proposta di liquidazione dei diritti di uso civico di pascolo, di legnatico al secco e di semina, redatta dal perito demaniale Geom. Daniele Cenci, gravante a favore della popolazione della frazione di Giulianello, in Comune di Cori, su terreni di proprietà di n. 8 ditte; - in data 15/10/2014 con nota prot. n la predetta proposta è stata inviata dalla medesima Direzione Regionale all A.S.B.U.C. di Giulianello, al fine di procedere al deposito, presso la segreteria, per la successiva pubblicazione degli atti istruttori all Albo Pretorio, conformemente alle disposizioni di cui all art. 15 del R.D. 26/02/1928 n. 332; PRESO ATTO che: - gli atti istruttori come sopra indicati sono stati regolarmente depositati e pubblicati in conformità della legge e avverso ad essi non sono state proposte osservazioni e/o opposizioni; - la ditta Renzetti Demetrio e Buttinelli Maria ha riproposto l istanza di liquidazione contenente l accettazione del canone annuo e del relativo capitale di affrancazione come stabiliti nella proposta medesima nonché l impegno a versare annualmente il canone di natura enfiteutica fino all eventuale affrancazione dello stesso; - dell avvenuto pagamento, effettuato da parte di n. 5 ditte delle somme relative ai capitali di affrancazione stabiliti nella proposta di liquidazione, ai fini delle contestuali affrancazioni dei canoni annui di natura enfiteutica ai sensi dell art. 33 del R.D. n. 332/1928; - altre due ditte inserite nella proposta non hanno ancora riproposto la dichiarazione per ottenere il provvedimento di liquidazione mediante l imposizione del canone annuo di natura enfiteutica o provveduto, in alternativa, alla sua affrancazione; RITENUTO, pertanto, con il presente provvedimento di procedere alla liquidazione dei diritti di uso civico a favore della ditta in oggetto, rinviando ad un separato provvedimento di liquidazione le restanti ditte di cui alla proposta di cui sopra redatta dal Geom. Daniele Cenci; VISTO il certificato di destinazione urbanistica rilasciato dal Comune di Cori per i terreni di che trattasi dal quale risulta che gli stessi, nel vigente P.R.G., ricadono in Zona E - Agricola;

209 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 209 di 401 RITENUTO che trattasi di terreni aventi natura agricola, anche per effetto delle vigenti disposizioni urbanistiche e che, di conseguenza, ricorrendo tutti i requisiti di cui agli artt. 5, 6 e 7 della Legge 1766/1927, sussistono tutte le condizioni per approvare la liquidazione sui terreni di proprietà Renzetti Demetrio e Buttinelli Maria di cui alla proposta redatta dal Geom. Daniele Cenci, come di seguito individuati: 1 Intestatari terreni RENZETTI Demetrio, n. a Subiaco il 05/06/1960, C.F.: RNZDTR60H05I992K; BUTTINELLI Maria, n. a Cori il 21/07/1959, C.F.: BTTMRA59L61D003S Comune Censuario Fg Cori 10 Dati Catastali Superficie catastale Partt. HA Canone Annuo 153,89 Totale ,89 mediante l imposizione di un canone annuo di natura enfiteutica di 153,89 derivante dal relativo capitale di affrancazione pari ad ,40; D E T E R M I N A in conformità con le premesse che qui si intendono integralmente richiamate: di liquidare i diritti di uso civico di pascolo, di legnatico al secco e di semina gravanti in favore della popolazione della frazione di Giulianello, in Comune di Cori, sui terreni privati identificati nell elenco che segue, relativi alla proposta redatta dal perito demaniale Geom. Daniele Cenci, a favore di: 1 Intestatari terreni RENZETTI Demetrio, n. a Subiaco il 05/06/1960, C.F.: RNZDTR60H05I992K; BUTTINELLI Maria, n. a Cori il 21/07/1959, C.F.: BTTMRA59L61D003S Comune Censuario Fg Cori 10 Dati Catastali Superficie catastale Canone Annuo Partt. HA , Totale ,89 mediante l imposizione di un canone annuo di natura enfiteutica pari ad 153,89 (centocinquantatre/89);

210 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 210 di 401 per effetto della liquidazione sopra riportata, i terreni di cui sopra si devono considerare liberi da qualsiasi servitù, uso o diritto di uso civico pur se gravati dal sopra citato canone annuo da porre in riscossione, mediante predisposizione di apposito ruolo, dall anno 2014 e fino alla sua eventuale affrancazione; in caso di affrancazione del canone imposto il relativo capitale, se non investito in titoli di debito pubblico intestati all A.S.B.U.C. di Giulianello con vincolo a favore della Regione Lazio, dovrà essere depositato presso un conto corrente bancario della propria Tesoreria, con vincolo sempre a favore della Regione Lazio, per essere successivamente destinato conformemente alle vigenti disposizioni in materia, previa autorizzazione regionale; le spese d istruttoria nonché quelle del presente provvedimento e successive, ad esso inerenti, sono poste a carico dei proprietari dei terreni; l A.S.B.U.C. di Giulianello, quale soggetto titolare dei diritti civici, affinché il presente provvedimento di liquidazione produca i conseguenti effetti giuridici in favore dei Sigg. Renzetti Demetrio e Buttinelli Maria, con i quali risponde in solido per gli aspetti fiscali e tributari, dovrà procedere a registrare, trascrivere e volturare, indipendentemente dalle risultanze catastali, il presente atto presso l Ufficio Territorio della Agenzia delle Entrate nella cui circoscrizione sono situati i beni. Nel presente provvedimento non ricorrono le condizioni di cui all art. 26 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni ; Avverso la presente Determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 (centoventi) giorni. Il presente atto sarà pubblicato anche sul sito Il Direttore Regionale Roberto Ottaviani

211 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 211 di 401 Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 giugno 2015, n. G07485 USI CIVICI Amministrazione Separata Beni Uso Civico di Giulianello (LT) - Liquidazione dei diritti di uso civico di pascolo, di legnatico al secco e di semina su terreni di proprietà di BRUSCHINI Luciano - CIOETA Elaine - LENCI Annamaria, Antonietta, Giancarlo, Giuseppe e Nadia - SPADARO Bruna - TORA Lucio, e contestuali affrancazioni dei canoni di natura enfiteutica.

212 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 212 di 401 OGGETTO: USI CIVICI Amministrazione Separata Beni Uso Civico di Giulianello (LT) Liquidazione dei diritti di uso civico di pascolo, di legnatico al secco e di semina su terreni di proprietà di BRUSCHINI Luciano - CIOETA Elaine - LENCI Annamaria, Antonietta, Giancarlo, Giuseppe e Nadia - SPADARO Bruna - TORA Lucio, e contestuali affrancazioni dei canoni di natura enfiteutica. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA SU PROPOSTA del Dirigente dell Area Territorio Rurale, Credito e Calamità Naturali; VISTA la Legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio ; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e ss. mm. ii., relativa alla disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, e ss. mm. ii., concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; VISTI gli artt. 5, 6 e 7 della Legge 16 giugno 1927, n. 1766, concernente la Conversione in legge del R.D. 22 maggio 1924, n. 751, riguardante il riordinamento degli usi civici nel Regno; VISTO il Regio Decreto 26 febbraio 1928, n. 332, concernente l approvazione del regolamento per la esecuzione della Legge 16 giugno 1927, n. 1766, sul riordinamento degli usi civici nel Regno; VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, riguardante il trasferimento e la delega di funzioni amministrative statali alle Regioni; VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, art. 26 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni ; VISTA la Circolare 26 febbraio 2004, n. 2/T e la successiva Risoluzione n. 1/2006 prot. n della Direzione Agenzia del Territorio; DATO ATTO che: - in data 21/05/2014 con prot. n è pervenuta alla Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca una proposta di liquidazione dei diritti di uso civico di pascolo, di legnatico al secco e di semina, redatta dal perito demaniale Geom. Daniele Cenci, gravante a favore della popolazione della frazione di Giulianello, in Comune di Cori, su terreni di proprietà di n. 8 ditte; - in data 15/10/2014 con nota prot. n la predetta proposta è stata inviata dalla medesima Direzione Regionale all A.S.B.U.C. di Giulianello, al fine di procedere al deposito, presso la segreteria, per la successiva pubblicazione degli atti istruttori all Albo Pretorio, conformemente alle disposizioni di cui all art. 15 del R.D. 26/02/1928 n. 332; PRESO ATTO che: - gli atti istruttori come sopra indicati sono stati regolarmente depositati e pubblicati in conformità della legge e avverso ad essi non sono state proposte osservazioni e/o opposizioni; - dell avvenuto pagamento, effettuato da parte delle ditte Bruschini Luciano - Cioeta Elaine - Lenci Annamaria, Antonietta, Giancarlo, Giuseppe e Nadia - Spadaro Bruna - Tora Lucio delle somme relative ai capitali di affrancazione stabiliti nella proposta di liquidazione, ai fini delle contestuali affrancazioni dei canoni annui di natura enfiteutica ai sensi dell art. 33 del R.D. n. 332/1928; - per la ditta Renzetti Demetrio e Buttinelli Maria si è provveduto con separato atto; - le altre due ditte inserite nella proposta non hanno ancora riproposto la dichiarazione per ottenere il provvedimento di liquidazione mediante l imposizione del canone annuo di natura enfiteutica o provveduto, in alternativa, alla sua affrancazione; RITENUTO, pertanto, di procedere alla liquidazione dei diritti di uso civico a favore delle ditte in oggetto rinviando ad un successivo e separato provvedimento le restanti ditte di cui alla proposta redatta dal Geom. Daniele Cenci di cui sopra; VISTI i certificati di destinazione urbanistica rilasciati dal Comune di Cori per i terreni di che trattasi dal quale risulta che gli stessi, nel vigente P.R.G., ricadono in Zona E - Agricola;

213 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 213 di 401 RITENUTO che trattasi di terreni aventi natura agricola, anche per effetto delle vigenti disposizioni urbanistiche e che, di conseguenza, ricorrendo tutti i requisiti di cui agli artt. 5, 6 e 7 della Legge 1766/1927, sussistono tutte le condizioni per approvare la liquidazione sui terreni di proprietà di Bruschini Luciano - Cioeta Elaine - Lenci Annamaria, Antonietta, Giancarlo, Giuseppe e Nadia - Spadaro Bruna - Tora Lucio di cui alla proposta redatta dal Geom. Daniele Cenci, come di seguito individuati: 1 2 Intestatari terreni BRUSCHINI Luciano, n. a Cori il 20/12/1961, C.F.: BRSLCN61T20D003Y CIOETA Elaine, n. a Cori il 02/12/1961, C.F.: CTILNE61T42D003Y Comune Censuario Cori Dati Catastali Fg Partt Superficie catastale HA Canone Annuo Capitale Affrancaz 14, ,83 Cori ,80 179,63 3 LENCI Anna Maria, n. a Velletri il 26/07/1952, C.F.: LNCNMR52L66L719E LENCI Antonietta, n. a Velletri il 19/02/1947, C.F.: LNCNNT47B59L719K LENCI Giancarlo, n. a Velletri il 20/02/1950, C.F.: LNCGCR50B20L719M LENCI Giuseppe, n. a Velletri il 26/03/1954, C.F.: LNCGPP54C26L719F LENCI Nadia, n. a Velletri il 08/03/1959, C.F.: LNCNDA59C48L719M Cori ,46 546, SPADARO Bruna, n. a Cori il 18/12/1976, C.F.: SPDBRN76T58D003Y TORA Lucio, n. a Friburgo (Germania) il 01/09/1969, C.F.: TROLCU69P01Z112G Cori ,46 145, Cori , , Totale , ,07 mediante l imposizione di canoni annui di natura enfiteutica per complessivi 41,19 derivanti dai corrispondenti capitali di affrancazione per un totale di 4.118,07; D E T E R M I N A in conformità con le premesse che qui si intendono integralmente richiamate: di liquidare i diritti di uso civico di pascolo, di legnatico al secco e di semina gravanti in favore della popolazione della frazione di Giulianello, in Comune di Cori sui terreni privati identificati nell elenco che segue, relativi alla proposta redatta dal perito demaniale Geom. Daniele Cenci, a favore di:

214 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 214 di Intestatari terreni BRUSCHINI Luciano, n. a Cori il 20/12/1961, C.F.: BRSLCN61T20D003Y CIOETA Elaine, n. a Cori il 02/12/1961, C.F.: CTILNE61T42D003Y Comune Censuario Cori Dati Catastali Fg Partt Superficie catastale HA Canone Annuo Capitale Affrancaz 14, ,83 Cori ,80 179,63 3 LENCI Anna Maria, n. a Velletri il 26/07/1952, C.F.: LNCNMR52L66L719E LENCI Antonietta, n. a Velletri il 19/02/1947, C.F.: LNCNNT47B59L719K LENCI Giancarlo, n. a Velletri il 20/02/1950, C.F.: LNCGCR50B20L719M LENCI Giuseppe, n. a Velletri il 26/03/1954, C.F.: LNCGPP54C26L719F LENCI Nadia, n. a Velletri il 08/03/1959, C.F.: LNCNDA59C48L719M Cori ,46 546, SPADARO Bruna, n. a Cori il 18/12/1976, C.F.: SPDBRN76T58D003Y TORA Lucio, n. a Friburgo (Germania) il 01/09/1969, C.F.: TROLCU69P01Z112G Cori ,46 145,75 Cori , ,79 Totale , ,07 mediante l imposizione di canoni annui di natura enfiteutica per complessivi 41,19 (quarantuno/19); tali canoni vengono contestualmente tutti affrancati, ai sensi dell art. 33 del R.D. 26/02/1928, n. 332, a favore degli intestatari dei terreni sopra indicati, tramite l avvenuto pagamento, a favore della A.S.B.U.C. di Giulianello, dei relativi capitali di affrancazione, da cui essi derivano, per un importo totale pari ad 4.118,07 (quattromilacentodiciotto/07); per effetto della liquidazione sopra riportata i terreni di cui sopra si devono considerare liberi da qualsiasi servitù, uso o diritto di uso civico; la somma derivante dal presente provvedimento, se non investita in titoli di debito pubblico, intestati all A.S.B.U.C. di Giulianello e con vincolo a favore della Regione Lazio, deve essere depositata su un conto corrente bancario della propria Tesoreria, con vincolo sempre a favore della Regione Lazio, per essere destinata conformemente alle vigenti disposizioni in materia previa autorizzazione regionale; le spese d istruttoria nonché quelle del presente provvedimento e successive, ad esso inerenti, sono poste a carico dei proprietari dei terreni;

215 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 215 di 401 l A.S.B.U.C. di Giulianello, quale soggetto titolare dei diritti civici, affinché il presente provvedimento di liquidazione produca i conseguenti effetti giuridici in favore dei Sigg. Bruschini Luciano - Cioeta Elaine - Lenci Annamaria, Antonietta, Giancarlo, Giuseppe e Nadia - Spadaro Bruna - Tora Lucio, con i quali risponde in solido per gli aspetti fiscali e tributari, dovrà procedere a registrare, trascrivere e volturare, indipendentemente dalle risultanze catastali, il presente atto presso l Ufficio Territorio della Agenzia delle Entrate nella cui circoscrizione sono situati i beni. Nel presente provvedimento non ricorrono le condizioni di cui all art. 26 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni ; Avverso la presente Determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 (centoventi) giorni. Il presente atto sarà pubblicato anche sul sito Il Direttore Regionale Roberto Ottaviani

216 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 216 di 401 Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 giugno 2015, n. G07486 USI CIVICI - Comune di Labico (RM) - Legittimazione dell'occupazione abusiva di un terreno di demanio civico in favore del Sig. GIOVANNOLI LUIGI, con contestuale affrancazione del canone di natura enfiteutica.

217 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 217 di 401 OGGETTO: USI CIVICI Comune di Labico (RM) - Legittimazione dell occupazione abusiva di un terreno di demanio civico in favore del Sig. GIOVANNOLI LUIGI, con contestuale affrancazione del canone di natura enfiteutica. IL DIRETTORE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA SU PROPOSTA del Dirigente dell Area Territorio Rurale, Credito e Calamità Naturali; VISTA la Legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio ; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e ss. mm. ii., relativa alla disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, e ss. mm. ii., concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; VISTI gli artt. 9 e 10 della Legge 16 giugno 1927, n Conversione in legge del R.D. 22 maggio 1924, n. 751, riguardante il riordinamento degli usi civici nel Regno ; VISTO il Regio Decreto 26 febbraio 1928, n. 332, concernente l approvazione del regolamento per la esecuzione della Legge 16 giugno 1927, n. 1766, sul riordinamento degli usi civici nel Regno; VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, concernente il trasferimento e la delega di funzioni amministrative statali alle Regioni; VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, art. 26 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni ; VISTA la Circolare 26 febbraio 2004, n. 2/T e la successiva Risoluzione n. 1/2006 prot. n della Direzione Agenzia del Territorio; DATO ATTO che: in data 16/08/2013, prot. n , è pervenuto alla Direzione Regionale Agricoltura un progetto di legittimazione redatto dal perito demaniale Per. Agr. Andrea Brunori riguardante l occupazione abusiva di un terreno appartenente al demanio civico del Comune di Labico in favore del Sig. GIOVANNOLI LUIGI; In data 05/12/2013 con nota prot. n il predetto progetto è stato inviato dalla Direzione Regionale Agricoltura all Ente interessato al fine di procedere al deposito, presso la segreteria, per la successiva pubblicazione degli atti istruttori all Albo Pretorio, conformemente alle disposizioni di cui all art. 15 del R.D. 26/02/1928, n. 332; PRESO ATTO: che gli atti istruttori come sopra indicati sono stati regolarmente depositati, notificati e pubblicati in conformità di legge e restituiti alla Direzione Regionale Agricoltura in data 23/12/2014; che avverso il progetto di legittimazione non sono state presentate osservazioni e/o opposizioni; VISTA la nota della Direzione Regionale Agricoltura del 05/03/2015, prot , con la quale sono stati richiesti, al Comune di Labico, dei chiarimenti in merito alla regolarità nel versamento dei canoni annui dovuti dal Sig. GIOVANNOLI LUIGI in qualità di occupatore di terreno di demanio civico; VISTA la nota del Comune di Labico del 23/03/2015, prot. 1537, pervenuta alla Direzione Regionale Agricoltura in data 07/04/2015, prot , con la quale l Ente chiarisce che il Sigg. GIOVANNOLI LUIGI è in regola con il pagamento dei canoni annui ed ha provveduto al pagamento del capitale di affrancazione nella misura stabilita dal p.d. Brunori; PRESO ATTO che dai richiamati elaborati progettuali risulta che: a) l occupazione del terreno risale ad oltre un decennio; b) sul terreno sono state apportate migliorie sostanziali e permanenti; c) l occupazione non interrompe la continuità del demanio; VISTA la certificazione urbanistica, rilasciata dal Comune di Labico, nel cui territorio ricade il terreno in esame e dalla quale risulta che, secondo il PRG approvato con DGR 4506/1991, i terreni in esame ricadono in zona: E2 Agricola Estensiva, giusto c.d.u. 45/2013 del 31/07/2013;

218 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 218 di 401 RITENUTO di legittimare l occupazione abusiva di un terreno appartenente al demanio civico del Comune di Labico, sito nel territorio comunale e in appresso identificato, di cui al progetto redatto dal perito demaniale Per. Agr. Andrea Brunori, a favore di: Intestatario dei terreni Dati Catastali Fg. Part.lla Superficie Ha Canone annuo Capitale Affrancazione GIOVANNOLI LUIGI, n. a Roma il 28/01/ ,00 21,57 c.f. GVN LGU 69A28 H501M TOTALE ,00 21,57 con l imposizione di un canone annuo di natura enfiteutica di 21,57 derivante dal corrispondente capitale di affrancazione di 863,00 D E T E R M I N A in conformità con le premesse che qui si intendono integralmente richiamate: di legittimare l occupazione abusiva di un terreno appartenente al demanio civico del Comune di Labico, sito nel territorio comunale e in appresso identificato, di cui al progetto redatto dal perito demaniale Per. Agr. Andrea Brunori, a favore di: Intestatario dei terreni GIOVANNOLI LUIGI, n. a Roma il 28/01/1969 c.f. GVN LGU 69A28 H501M Dati Catastali Fg. Part.lla Superficie Ha Canone annuo Capitale Affrancazione ,00 21,57 TOTALE ,00 21,57 mediante imposizione di un canone annuo di natura enfiteutica di 21,57 (ventuno/57), che viene contestualmente affrancato, ai sensi dell art. 33 del R.D. 26/02/1928, n 332, mediante l avvenuto versamento, a favore del Comune di Labico, del corrispondente capitale di affrancazione di 863,00 (ottocentosessantatre/00). conseguentemente il terreno oggetto della presente legittimazione diviene di esclusiva proprietà dell intestatario sopra citato, libero da qualsiasi diritto di uso civico e livello; la somma derivante dal presente provvedimento se non investita in titoli di debito pubblico, intestati al Comune di Labico e con vincolo a favore della Regione Lazio, deve essere depositata su un conto corrente bancario della propria Tesoreria, con vincolo sempre a favore della Regione Lazio, per essere destinata conformemente alle vigenti disposizioni in materia, previa autorizzazione regionale. le spese istruttorie del presente provvedimento nonché quelle inerenti e successive, nessuna esclusa o eccettuata sono poste a carico della parte privata. il presente atto, adottato nell interesse del richiedente e del Comune di Labico, quale soggetto titolare dei diritti, dovrà essere registrato e trascritto presso l Ufficio Territorio della Agenzia delle Entrate nella cui circoscrizione sono situati i beni, a cura dello stesso Ente, per produrre i conseguenti effetti giuridici, rispondendone in solido con il Sig. GIOVANNOLI LUIGI per gli aspetti fiscali e tributari. Nel presente provvedimento non ricorrono le condizioni di cui all art. 26 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni ; Avverso la presente Determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 (centoventi) giorni. Il presente atto sarà anche pubblicato sul sito Il Direttore Roberto Ottaviani

219 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 219 di 401 Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 giugno 2015, n. G07487 USI CIVICI - Università Agraria di Graffignano (VT) - Legittimazione dell'occupazione abusiva di un terreno di demanio civico in favore della ditta "FRATELLI NOCCHI s.a.s.", con imposizione di un canone di natura enfiteutica.

220 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 220 di 401 OGGETTO: USI CIVICI Università Agraria di Graffignano (VT) - Legittimazione dell occupazione abusiva di un terreno di demanio civico in favore della ditta FRATELLI NOCCHI s.a.s., con imposizione di un canone di natura enfiteutica. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA SU PROPOSTA del Dirigente dell Area Territorio Rurale, Credito e Calamità Naturali; VISTA la Legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio ; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e ss. mm. ii., relativa alla disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, e ss. mm. ii., concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; VISTI gli artt. 9 e 10 della Legge 16 giugno 1927, n Conversione in legge del R.D. 22 maggio 1924, n. 751, riguardante il riordinamento degli usi civici nel Regno ; VISTO il Regio Decreto 26 febbraio 1928, n. 332, concernente l approvazione del regolamento per la esecuzione della Legge 16 giugno 1927, n. 1766, sul riordinamento degli usi civici nel Regno; VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, concernente il trasferimento e la delega di funzioni amministrative statali alle Regioni; VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, art. 26 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni ; VISTA la Circolare 26 febbraio 2004, n. 2/T e la successiva Risoluzione n. 1/2006 prot. n della Direzione Agenzia del Territorio; DATO ATTO che: in data 07/07/2014, prot. n è pervenuto alla Direzione Regionale Agricoltura un progetto di legittimazione redatto dal perito demaniale Geom. Lucilla Serangeli riguardante l occupazione abusiva di un terreno appartenente al demanio collettivo dell Università Agraria di Graffignano, in favore della ditta Fratelli Nocchi s.a.s. di Nocchi Roberto; In data 01/09/2014 con nota prot. n il predetto progetto è stato inviato dalla Direzione Regionale Agricoltura all Ente interessato al fine di procedere al deposito, presso la segreteria, per la successiva pubblicazione degli atti istruttori all Albo Pretorio, conformemente alle disposizioni di cui all art. 15 del R.D. 26/02/1928, n. 332; PRESO ATTO: che gli atti istruttori come sopra indicati sono stati regolarmente depositati, notificati e pubblicati in conformità di legge; che avverso il progetto di legittimazione non sono state presentate osservazioni e/o opposizioni che la ditta richiedente è in regola con il pagamento dei canoni dovuti all Università Agraria di Graffignano in qualità di occupatrice di un terreno di demanio civico; PRESO ATTO che dai richiamati elaborati progettuali risulta che: a) l occupazione del terreno risale ad oltre un decennio; b) sul terreno sono state apportate migliorie sostanziali e permanenti; c) l occupazione non interrompe la continuità del demanio; VISTO il certificato di destinazione urbanistica rilasciato dal Comune di Graffignano, nel cui territorio ricade il terreno in esame, dal quale risulta che, secondo il PRG vigente, il terreno in esame ricade in zona E1 Agricola, giusto c.d.u. prot del 29/04/2011;

221 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 221 di 401 RITENUTO di legittimare l occupazione abusiva di un terreno appartenente al demanio civico dell Università Agraria di Graffignano, ricadente nel territorio del comune omonimo ed in appresso identificato, di cui al progetto redatto dal perito demaniale Geom. Lucilla Serangeli, a favore di: Intestatario dei terreni Dati Catastali Fg. Part.lla Superficie Ha Canone annuo FRATELLI NOCCHI S.A.S., di Nocchi Roberto ,14 c.f TOTALE ,14 con l imposizione di un canone annuo di natura enfiteutica di Euro 35,14 derivante dal corrispondente capitale di affrancazione di 3.513,60 D E T E R M I N A in conformità con le premesse che qui si intendono integralmente richiamate: di legittimare l occupazione abusiva di un terreno appartenente al demanio civico dell Università Agraria di Graffignano, ricadente nel territorio del comune omonimo ed in appresso identificato, di cui al progetto redatto dal perito demaniale Dott. Agr. Stefano Paganini, a favore di: Intestatario dei terreni FRATELLI NOCCHI S.A.S., di Nocchi Roberto c.f Dati Catastali Fg. Part.lla Superficie Ha Canone annuo ,14 TOTALE ,14 mediante l imposizione, a favore dell Università Agraria di Graffignano, di un canone annuo di natura enfiteutica di 35,14 (trentacinque/14); per l effetto, il terreno oggetto della presente legittimazione diviene di esclusiva proprietà della ditta sopra citata, libero da qualsiasi diritto di uso civico seppur gravato dal succitato canone da porre in riscossione sin dall anno 2014 e fino alla sua affrancazione; In caso di affrancazione del canone imposto, il relativo capitale, se non investito in titoli di debito pubblico intestato all Università Agraria di Graffignano con vincolo a favore della Regione Lazio, dovrà essere depositato presso un conto corrente bancario della propria Tesoreria, con vincolo sempre a favore della Regione Lazio, per essere successivamente destinato conformemente alle vigenti disposizioni in materia, previa autorizzazione regionale. le spese istruttorie del presente provvedimento nonché quelle inerenti e successive, nessuna esclusa o eccettuata sono poste a carico della parte privata. L Università Agraria di Graffignano, quale soggetto titolare dei diritti civici, affinché il presente provvedimento di legittimazione produca i conseguenti effetti giuridici in favore della ditta FRATELLI NOCCHI s.a.s. di Nocchi Roberto con la quale risponde in solido per gli aspetti fiscali e tributari, dovrà procedere a registrare, trascrivere e volturare, indipendentemente dalle risultanze catastali, il presente atto presso l Ufficio Territorio della Agenzia delle Entrate nella cui circoscrizione sono situati i beni. Nel presente provvedimento non ricorrono le condizioni di cui all art. 26 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni ;

222 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 222 di 401 Avverso la presente Determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 (centoventi) giorni. Il presente atto sarà anche pubblicato sul sito Il Direttore Roberto Ottaviani

223 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 223 di 401 Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 giugno 2015, n. G07488 USI CIVICI - Comune di Rieti. Frazione S. Elia - Liquidazione del diritto di uso civico di legnatico gravante in parte su terreni di proprietà delle ditte PEROTTI Maria e PETRONGARI Guido, mediante imposizione di canoni annui di natura enfiteutica.

224 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 224 di 401 OGGETTO: USI CIVICI Comune di Rieti. Frazione S. Elia Liquidazione del diritto di uso civico di legnatico gravante in parte su terreni di proprietà delle ditte PEROTTI Maria e PETRONGARI Guido, mediante imposizione di canoni annui di natura enfiteutica. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA SU PROPOSTA del Dirigente dell Area Territorio Rurale, Credito e Calamità Naturali; VISTA la Legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio ; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e ss. mm. ii., relativa alla disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, e ss. mm. ii., concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; VISTI gli artt. 5, 6 e 7 della Legge 16 giugno 1927, n. 1766, concernente la Conversione in legge del R.D. 22 maggio 1924, n. 751, riguardante il riordinamento degli usi civici nel Regno; VISTO il Regio Decreto 26 febbraio 1928, n. 332, concernente l approvazione del regolamento per la esecuzione della Legge 16 giugno 1927, n. 1766, sul riordinamento degli usi civici nel Regno; VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, riguardante il trasferimento e la delega di funzioni amministrative statali alle Regioni; VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, art. 26 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni ; VISTA la Circolare 26 febbraio 2004, n. 2/T e la successiva Risoluzione n. 1/2006 prot. n della Direzione Agenzia del Territorio; DATO ATTO che: - in data 19/01/2010 con prot. n è pervenuta alla Direzione Regionale Agricoltura una proposta di liquidazione dei diritti di uso civico di pascolo e di legnatico, redatta dal perito demaniale Geom. Rodrigo Allegrozzi, gravanti in parte su terreni, siti Comune di Rieti - Frazione di S. Elia, di proprietà di Perotti Maria + altre 9 ditte; - dal progetto medesimo si evince che: 1) i terreni ricadono secondo il vigente P.R.G. di Rieti in Zona Agricola; 2) la superficie totale gravata dai diritti di uso civico di pascolo e di legnatico è pari a Ha rispetto alla superficie totale delle terre di Ha ; - in data 25/01/2010 con nota prot. n la predetta proposta è stata inviata dalla medesima Direzione Regionale all Ente interessato, al fine di procedere al deposito, presso la segreteria, per la successiva pubblicazione degli atti istruttori all Albo Pretorio, conformemente alle disposizioni di cui all art. 15 del R.D. 26/02/1928 n. 332; PRESO ATTO che: - gli atti istruttori come sopra indicati sono stati regolarmente depositati e pubblicati in conformità della legge; - con proprie Determinazioni n. G01554 del 18/02/2015 e n. G02944 del 19/03/215 sono stati liquidati i diritti di uso civico gravanti in parte sui terreni di proprietà di n. 8 ditte inserite nella proposta di che trattasi; - dai summenzionati provvedimenti sono state stralciate le proposte relative alle ditte Perotti Maria e Petrongari Guido, in attesa della risoluzione delle opposizioni dalle stesse presentate relativamente alle proposte di sistemazione dei terreni di loro proprietà;

225 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 225 di 401 VISTE le note raccomandate A/R prot. n e prot. n del con cui è stato comunicato rispettivamente a Petrongari Guido e a Perotti Maria il rigetto delle opposizioni presentate; PRESO ATTO che con le medesime note, notificate rispettivamente il e il , è stato altresì comunicata la adozione del provvedimento regionale di liquidazione mediante la imposizione di canoni annui di natura enfiteutica qualora le ditte stesse non procedano, entro 30 giorni dalla notifica delle summenzionate note, alla affrancazione degli stessi canoni con il pagamento dei relativi capitali di affrancazione e trasmissione della attestazione di avvenuto pagamento alla struttura regionale competente in materia di usi civici; RILEVATO che le ditte Perotti Maria e Petrongari Guido non hanno proceduto al pagamento dei rispettivi capitali di affrancazione come stabiliti nella proposta di liquidazione redatta dal Geom. Rodrigo Allegrozzi; RITENUTO, pertanto, di procedere con il presente provvedimento alla liquidazione degli usi civici gravanti sui terreni di proprietà delle ditte sopra indicate mediante la imposizione di canoni annui di natura enfiteutica; RITENUTO che trattasi di terreni aventi natura agricola, anche per effetto delle vigenti disposizioni urbanistiche e che, di conseguenza, ricorrendo tutti i requisiti di cui agli artt. 5, 6 e 7 della Legge 1766/1927, sussistono tutte le condizioni per approvare la liquidazione sui terreni, censiti in N.C.T. del Comune di Rieti, di proprietà delle ditte Perotti Maria e Petrongari Guido, di cui alla proposta redatta dal Geom. Rodrigo Allegrozzi, come di seguito individuati: Intestatari terreni Dati Catastali Superficie catastale Superficie gravata Canone Annuo Fg Partt. Ha Ha PEROTTI Maria, n. a Rieti il 01/05/1938, ,80 C.F.: PRTMRA38E41H282D PETRONGARI Guido, n. a Rieti il 11/04/1940, ,31 C.F.: PTR GDU 40D11 H282B Totale ,11 mediante l imposizione di canoni annui di natura enfiteutica pari a 10,80 e a 8,31 derivanti dai relativi capitali di affrancazione pari rispettivamente ad 216,05 e ad 166,42; D E T E R M I N A in conformità con le premesse che qui si intendono integralmente richiamate: di liquidare il diritto di uso civico di legnatico gravante in favore della popolazione del Comune di Rieti- Frazione S. Elia sui terreni privati identificati nell elenco che segue, relativi alla proposta redatta dal perito demaniale Geom. Rodrigo Allegrozzi, a favore di: 1 2 Intestatari terreni Dati Catastali Fg Partt. Superficie catastale Ha Superficie gravata Ha Canone Annuo PEROTTI Maria, n. a Rieti il 01/05/1938, ,80 C.F.: PRTMRA38E41H282D PETRONGARI Guido, n. a Rieti il 11/04/1940, ,31 C.F.: PTR GDU 40D11 H282B Totale ,11 mediante l imposizione di canoni annui di natura enfiteutica di pari a 10,80 e a 8,31;

226 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 226 di 401 per effetto della liquidazione sopra riportata, i terreni di cui sopra si devono considerare liberi da qualsiasi servitù, uso o diritto di uso civico pur se gravati dal sopra citato canone annuo da porre in riscossione, mediante predisposizione di apposito ruolo, dall anno 2013 e fino alla loro eventuale affrancazione; in caso in caso di affrancazione dei canoni imposti i relativi capitali, se non investiti in titoli di debito pubblico intestati al Comune di Rieti con vincolo a favore della Regione Lazio, dovranno essere depositati presso un conto corrente bancario della propria Tesoreria, con vincolo sempre a favore della Regione Lazio, per essere successivamente destinati conformemente alle vigenti disposizioni in materia, previa autorizzazione regionale; le spese d istruttoria nonché quelle del presente provvedimento e successive, ad esso inerenti, sono poste a carico del proprietario dei terreni; il Comune di Rieti, quale soggetto titolare dei diritti civici, affinché il presente provvedimento di liquidazione produca i conseguenti effetti giuridici in favore di Perotti Maria e di Petrongari Guido, con i quali risponde in solido per gli aspetti fiscali e tributari, dovrà procedere a registrare, trascrivere e volturare, indipendentemente dalle risultanze catastali, il presente atto presso l Ufficio Territorio della Agenzia delle Entrate nella cui circoscrizione sono situati i beni. Nel presente provvedimento non ricorrono le condizioni di cui all art. 26 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni ; Avverso la presente Determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 (centoventi) giorni. Il presente atto sarà pubblicato anche sul sito Il Direttore Regionale Roberto Ottaviani

227 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 227 di 401 Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 giugno 2015, n. G07499 Reg. (CE) n. 1698/05. Piano di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio Mis. 132, "Sostegno agli agricoltori che partecipano a sistemi di qualità agroalimentare". Pronunzia della decadenza totale dagli aiuti concessi a taluni beneficiari.

228 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 228 di 401 OGGETTO: Reg. (CE) n. 1698/05. Piano di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio Mis. 132, Sostegno agli agricoltori che partecipano a sistemi di qualità agroalimentare. Pronunzia della decadenza totale dagli aiuti concessi a taluni beneficiari. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE CACCIA E PESCA VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni organizzative alla Dirigenza ed al Personale ; VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6 settembre 2002 e ss.m.ii.; VISTA la legge 7 agosto 1990 n. 241 e ss.mm.ii; VISTO il D. Lgs. n. 33 del 14 marzo 2013, avente ad oggetto il Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni; VISTO il Reg. (CE) n del Consiglio del 20/12/2005 e successive mm. e ii. sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo ; VISTO il Reg. (CE) n della Commissione del 15/12/2006 e successive mm. e ii. recante disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05; VISTO il Reg. (CE) n della Commissione del 7/12/2006 e successive mm. e ii. che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea L 368 del 23 dicembre 2006; VISTO il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio per il periodo 2007/2013 approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15 febbraio 2008; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 163 del 7 marzo 2008 concernente Reg. (CE) 1698/2005. Presa d atto dell approvazione del Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013 da parte della Commissione Europea ; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 62 del 29 gennaio 2010 concernente Presa d'atto dell'approvazione della revisione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo 2007/2013 da parte della Commissione Europea ; VISTO il documento Disposizioni per l attuazione delle misure ad investimento del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 412 del 30 maggio 2008, pubblicata sul suppl. ord. n. 62 al BURL n. 21 del 7 giugno 2008, ed in particolare la parte VI Riduzioni e sanzioni ;

229 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 229 di 401 VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 161 del 5 marzo 2010 concernente il Recepimento del D.M. 22 dicembre 2009 n , relativo alla "disciplina del regime di condizionalità ai sensi del regolamento CE n. 73/2009 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale". Disposizioni regionali di attuazione per le "misure a investimento", come definite all'art. 25 del regolamento (CE) n. 1975/06 e alle misure di cui agli articoli 63 lettera c), 66 e 68 del regolamento (CE) n. 1698/05; VISTA la deliberazione della Giunta Regionale 368/11 del 09/09/2011 Reg. CE 1698/2005 Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio per il periodo 2007/2013. Bandi pubblici per la raccolta delle domande per le misure 111 Azione 1.b, 112 e Pacchetto Giovani, 114, 121, 123 azione 2, 132, 133, 311 azioni Domande relative alla V sottofase temporale della procedura stop and go ; ; VISTO la Determinazione Dirigenziale n. A del 21 giugno 2012: Reg. CE 1698/2005 PSR 2007/2013 del Lazio. Bandi pubblici DGR 412/2008 e ss.mm. ii. - Misura 132 Sostegno agli agricoltori che partecipano a sistemi di qualità agroalimentare Termini per la presentazione delle domande di aiuto per un ulteriore biennio ; VISTA la Determinazione n. G18330 DEL 18/12/2014, con la quale è stata disposta l ammissione a finanziamento tra le altre delle seguenti domande di aiuto: presentata dalla ditta SOC. AGR. TOMBINI TALENTI SS. per un contributo pubblico complessivo di Euro 960,00; presentata dalla ditta SOC. AGR. TOMBINI LUCIO per un contributo pubblico complessivo di Euro 2835,48; presentata dalla ditta SOC. AGR. TOMBINI LUCIO E ADOLFO S.S. per un importo pubblico complessivo di Euro 2526,86; presentata dalla ditta LE ROGHETE SOCIETA' AGRICOLA A.R.L. per un contributo pubblico complessivo di Euro 1727,13; presentata dalla ditta ALBA SS AGRICOLA DI SPOSETTI SANDRA per un contributo pubblico complessivo di Euro 2028,00 VISTA la nota dell Area Decentrata Agricoltura di Viterbo prot. n del 24/03/2015, acquisita al protocollo della competente Area della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca con il n /GR/04/22 del 10/04/2015 con la quale viene trasmessa la proposta di pronunzia della decadenza totale dall aiuto per le ditte: SOC. AGR. TOMBINI TALENTI SS., SOC. AGR. TOMBINI LUCIO, SOC. AGR. TOMBINI LUCIO E ADOLFO S.S.; a seguito di rinuncia, come indicato nella proposta stessa, che si allega alla presente determinazione e di cui costituisce parte integrante; VISTA la nota dell Area Decentrata Agricoltura di Viterbo prot. n del 22/04/2015, acquisita al protocollo della competente Area della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca con il n /GR/04/22 del 27/04/2015 con la quale viene trasmessa la proposta di pronunzia della decadenza totale dall aiuto per la ditta LE ROGHETE SOCIETA' AGRICOLA A.R.L. a seguito di inadempienza alle disposizioni stabilite all art. 32 comma 2 della DGR 412/08, come indicato nella proposta stessa, che si allega alla presente determinazione e di cui costituisce parte integrante; VISTA la nota dell Area Decentrata Agricoltura di Viterbo prot. n del 01/04/2015, acquisita al protocollo della competente Area della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca con il n /GR/04/22 del 10/04/2015 con la quale viene trasmessa la proposta di pronunzia della decadenza totale dall aiuto per la ditte ALBA SS AGRICOLA DI SPOSETTI SANDRA a seguito di inammissibilità, come indicato nella proposta stessa, che si allega alla presente determinazione e di cui costituisce parte integrante;

230 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 230 di 401 TENUTO CONTO che i suddetti beneficiari non hanno percepito pagamenti a titolo di anticipazione, SAL o saldo finale; RITENUTO, per quanto sopra esposto, di dover procedere alla pronunzia della decadenza totale delle ditte: SOC. AGR. TOMBINI TALENTI SS. per un contributo pubblico complessivo di Euro 960,00; SOC. AGR. TOMBINI LUCIO per un contributo pubblico complessivo di Euro 2.835,48; SOC. AGR. TOMBINI LUCIO E ADOLFI S.S. per un importo pubblico complessivo di Euro 2.526,86; LE ROGHETE SOCIETA' AGRICOLA A.R.L. per un contributo pubblico complessivo di Euro 1.727,13; ALBA SS AGRICOLA DI SPOSETTI SANDRA per un contributo pubblico complessivo di Euro 2.028,00. DETERMINA In conformità con le premesse, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento: di dichiarare la decadenza totale delle seguenti domande: CUAA DITTA DOMANDA CONTRIBUTO PUBBLICO ( ) SOC. AGR. TOMBINI TALENTI SS ,00 TMBLCU66P02C267R SOC. AGR. TOMBINI LUCIO , SOC. AGR. TOMBINI LUCIO E ADOLFI S.S , LE ROGHETE SOCIETA' AGRICOLA A.R.L , ALBA SS AGRICOLA DI SPOSETTI SANDRA ,00 di dare mandato ai Dirigenti dell Area della Direzione Regionale Agricoltura competente per territorio e misura, di notificare il presente provvedimento alle ditte interessate specificando, nel contempo, i tempi e le forme di legge nel rispetto delle quali può essere proposto ricorso; Non ricorrono le condizioni di cui al comma 2 dell'art. 18 del D.L. 83/2012 convertito con Legge n.134/12, come integrato con D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33; Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale o, in alternativa, al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro i termini di sessanta e centoventi giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (B.U.R.L.) del presente provvedimento; Il presente provvedimento sarà pubblicato sul B.U.R.L. e sul sito internet della Direzione Regionale Agricoltura Il Direttore Dr Roberto Ottaviani

231 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 231 di 401 Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 giugno 2015, n. G07500 Reg. (CE) n. 1698/05. Piano di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio Mis. 132, "Sostegno agli agricoltori che partecipano a sistemi di qualità agroalimentare". Pronunzia della decadenza totale dagli aiuti concessi alla ditta MARTINI ANDREA ANTONIO, CUAA MRTNRN75S21G659K, Numero Domanda

232 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 232 di 401 OGGETTO: Reg. (CE) n. 1698/05. Piano di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio Mis. 132, Sostegno agli agricoltori che partecipano a sistemi di qualità agroalimentare. Pronunzia della decadenza totale dagli aiuti concessi alla ditta MARTINI ANDREA ANTONIO, CUAA MRTNRN75S21G659K, Numero Domanda IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE CACCIA E PESCA VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni organizzative alla Dirigenza ed al Personale ; VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6 settembre 2002 e ss.m.ii.; VISTA la legge 7 agosto 1990 n. 241 e ss.mm.ii; VISTO il D. Lgs. n. 33 del 14 marzo 2013, avente ad oggetto il Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni; VISTO il Reg. (CE) n del Consiglio del 20/12/2005 e successive mm. e ii. sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo ; VISTO il Reg. (CE) n della Commissione del 15/12/2006 e successive mm. e ii. recante disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05; VISTO il Reg. (CE) n della Commissione del 7/12/2006 e successive mm. e ii. che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea L 368 del 23 dicembre 2006; VISTO il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio per il periodo 2007/2013 approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15 febbraio 2008; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 163 del 7 marzo 2008 concernente Reg. (CE) 1698/2005. Presa d atto dell approvazione del Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013 da parte della Commissione Europea ; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 62 del 29 gennaio 2010 concernente Presa d'atto dell'approvazione della revisione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo 2007/2013 da parte della Commissione Europea ; VISTO il documento Disposizioni per l attuazione delle misure ad investimento del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 412 del 30 maggio 2008, pubblicata sul suppl. ord. n. 62 al BURL n. 21 del 7 giugno 2008, ed in particolare la parte VI Riduzioni e sanzioni ;

233 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 233 di 401 VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 161 del 5 marzo 2010 concernente il Recepimento del D.M. 22 dicembre 2009 n , relativo alla "disciplina del regime di condizionalità ai sensi del regolamento CE n. 73/2009 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale". Disposizioni regionali di attuazione per le "misure a investimento", come definite all'art. 25 del regolamento (CE) n. 1975/06 e alle misure di cui agli articoli 63 lettera c), 66 e 68 del regolamento (CE) n. 1698/05; VISTA la deliberazione della Giunta Regionale 368/11 del 09/09/2011 Reg. CE 1698/2005 Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio per il periodo 2007/2013. Bandi pubblici per la raccolta delle domande per le misure 111 Azione 1.b, 112 e Pacchetto Giovani, 114, 121, 123 azione 2, 132, 133, 311 azioni Domande relative alla V sottofase temporale della procedura stop and go ; ; VISTO la Determinazione Dirigenziale n. A del 21 giugno 2012: Reg. CE 1698/2005 PSR 2007/2013 del Lazio. Bandi pubblici DGR 412/2008 e ss.mm. ii. - Misura 132 Sostegno agli agricoltori che partecipano a sistemi di qualità agroalimentare Termini per la presentazione delle domande di aiuto per un ulteriore biennio ; VISTA la Determinazione n. A05160 del 19/06/2013, con la quale è stata disposta l ammissione a finanziamento tra le altre della seguente domanda di aiuto: presentata dalla ditta MARTINI ANDREA ANTONIO per un contributo pubblico complessivo di Euro 1.920,00; VISTA la nota dell Area Decentrata Agricoltura di Frosinone prot. n del 15/04/2014, acquisita dalla competente Area della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca con la quale viene trasmessa la proposta di pronunzia della decadenza totale dall aiuto per la ditta: MARTINI ANDREA ANTONIO, CUAA MRTNRN75S21G659K, Numero Domanda ; per mancata riconsegna della copia dell atto di concessione debitamente firmato, che si allega alla presente determinazione e di cui costituisce parte integrante; TENUTO CONTO che i suddetti beneficiari non hanno percepito pagamenti a titolo di anticipazione, SAL o saldo finale; RITENUTO, per quanto sopra esposto, di dover procedere alla pronunzia della decadenza totale delle ditta: MARTINI ANDREA ANTONIO per un contributo pubblico complessivo di Euro 1920,00 DETERMINA In conformità con le premesse, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento: di dichiarare la decadenza totale delle seguenti domande: CUAA DITTA DOMANDA CONTRIBUTO PUBBLICO ( ) MRTNRN75S21G659K MARTINI ANDREA ANTONIO ,00

234 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 234 di 401 di dare mandato ai Dirigenti dell Area della Direzione Regionale Agricoltura competenti per territorio e misura, di notificare il presente provvedimento alle ditte interessate specificando, nel contempo, i tempi e le forme di legge nel rispetto delle quali può essere proposto ricorso; Non ricorrono le condizioni di cui al comma 2 dell'art. 18 del D.L. 83/2012 convertito con Legge n.134/12, come integrato con D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33; Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale o, in alternativa, al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro i termini di sessanta e centoventi giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (B.U.R.L.) del presente provvedimento; Il presente provvedimento sarà pubblicato sul B.U.R.L. e sul sito internet della Direzione Regionale Agricoltura Il Direttore Dr Roberto Ottaviani

235 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 235 di 401 Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 17 giugno 2015, n. G07536 REG (UE) N. 1308/2013 E REG. DI ESECUZIONE (UE) N. 543/2011. OCM UNICA - SETTORE ORTOFRUTTA - APPROVAZIONE DELLA MODIFICA IN CORSO D'ANNO, DELL'ANNUALITA' 2015 DEL PROGRAMMA OPERATIVO DELLA OP "SOTEA" DI SAN FELICE CIRCEO (LT) COD IT 246

236 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 236 di 401 OGGETTO: REG (UE) N. 1308/2013 E REG. DI ESECUZIONE (UE) N. 543/2011. OCM UNICA - SETTORE ORTOFRUTTA - APPROVAZIONE DELLA MODIFICA IN CORSO D ANNO, DELL ANNUALITA 2015 DEL PROGRAMMA OPERATIVO DELLA OP SOTEA DI SAN FELICE CIRCEO (LT) COD IT 246 IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA VISTA la Legge regionale 18 febbraio 2002 n. 6 e successive modificazioni "Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al personale regionale e successive modificazioni ed integrazioni"; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002 n. 1 recante " Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei servizi della Giunta regionale" e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO il Decreto Legislativo. n. 33 del 14 marzo 2013, ed in particolare l articolo 26; VISTO il Regolamento (UE) 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007; VISTO il Regolamento CE 22 ottobre 2007 n. 1234/2007 del Consiglio, relativo all'organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), così come modificato dal Regolamento CE n. 361/2008 del 14 aprile 2008; VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 del 07 giugno 2011 Recante modalità di applicazione del Reg. CE n. 1234/2011 nel settore degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati; VISTO il Regolamento delegato (UE) n. 499/2014 dell 11 marzo 2014 Che integra i regolamenti (UE) 1308/2013 e (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio attraverso la modifica del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione per quanto riguarda i settori ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati in particolare l articolo 2, VISTE le Disposizioni nazionali del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per la stesura, la valutazione, e la rendicontazione dei Programmi Operativi previsti dal regolamento CE n. 1234/2007; VISTO il Decreto MIPAAF del 17/10/2013 Aggiornamento e proroga della Strategia Nazionale e della Disciplina Ambientale Nazionale in materia di Organizzazioni di Produttori Ortofrutticoli, di fondi di esercizio e di Programmi operativi. VISTO il Decreto MIPAAF n del 28 agosto 2014 Integrazione della Strategia Nazionale in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di esercizio e di programmi operativi. VISTO il Decreto MIPAAF 9084 del 28/08/2014 Disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di esercizio e programmi operativi con il relativo allegato. VISTO il Decreto MIPAAF n del 03 agosto 2011 Aggiornamento della Strategia Nazionale , e della Disciplina Ambientale Nazionale in materia di organizzazioni di

237 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 237 di 401 produttori ortofrutticoli, di fondi di esercizio e di programmi operativi adottata con Decreto 25 settembre 2008 n con i relativi allegati e successive modificazioni ed integrazioni; VISTA la circolare MIPAAF n del 24 dicembre 2008 con relativo allegato; VISTO il decreto MIPAAF n del 17 giugno 2014 Integrazioni della disciplina nazionale sulle azioni ambientali dei programmi operativi sostenibili sul mercato ortofrutticolo realizzati dalle Organizzazioni di Produttori riconosciute VISTA la circolare MIPAAF n del 24 dicembre 2008 con relativo allegato; VISTA la circolare MIPAAF n del 30 dicembre 2014 che aggiorna l allegato tecnico della Circolare MIPAAF n del 24 dicembre 2008 VISTA la circolare MIPAAF 3811 del 25 giugno 2014 con il relativo allegato VISTE le circolari Agea n. ACIU del 15 ottobre 2008 e n. 42 del 23 dicembre 2008 n. 15 del 17 marzo 2009, n. 16 del 17 marzo 2009, n. 34 del 15 giugno 2009 e n. 45 del 03 agosto 2009, n.aciu del 14 gennaio 2010, n. 3 del 29 gennaio 2010 n del 05 febbraio 2010, n. 11 del 30 marzo 2010, n. 341 del 19 marzo 2010, n. 20 del 07 giugno 2010, n. ACIU del 02 luglio 2010 e la nota Agea ACIU del 20 agosto 2010, n. 16 Del 01 aprile 2011 e n. 2 del 09 febbraio 2012; n prot. UMU dell 11 marzo 2013 (manuale Agea), la circolare agea n. prot UMU del 18 marzo 2013, la circolare agea prot UMU istruzioni operative n. 9, la circolare Agea n. prot.umu.459 del 05 marzo 2014 istruzioni operative n. 12 la circolare Agea n. UMU del Istruzioni operative n, 10 VISTO il Regolamento Regionale n. 12 del 16 dicembre 2011, concernente Regolamento per l organizzazione comune dei mercati agricoli limitatamente al settore ortofrutticolo, in attuazione del regolamento CE n. 361/2008 del Consiglio del 14 aprile 2008 (che modifica il regolamento CE n. 1234/2007 recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli regolamento unico OCM) e delle relative disposizioni applicative ; VISTA la Determinazione Dirigenziale n. A del 18 maggio 2012 recante Disposizioni regionali di attuazione del Regolamento CE 22 ottobre 2007 n. 1234/2007 del Consiglio recante l organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli e del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 recante modalità di applicazione del Reg. CE n. 1234/2007 nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati modificata dalla determinazione Dirigenziale n. G del 26 agosto 2014; VISTA la domanda di modifica in corso d anno dell annualità 2015, del proprio programma operativo inviata in data 19 maggio 2015 e pervenuta in data 21 maggio 2015 alla Regione Lazio dalla Organizzazione di produttori SOTEA di San Felice Circeo (LT) COD IT 246 ed acquisita dalla competente struttura amministrativa dell Area Politiche di Mercato ed Organizzazione delle Filiere. Progettazione integrata con n. prot /04/22 del 21/05/2015, VISTA la Determinazione n. 2904/2005 del 23/12/2005 con la quale è stata riconosciuta ai sensi dell articolo 11, del Reg. CE n. 2200/96 l organizzazione di produttori SOTEA di San Felice Circeo (LT) COD IT 246

238 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 238 di 401 VISTA la Determinazione Dirigenziale n. A 1658 del 19 luglio 2010, con cui è stato concesso l adeguamento del riconoscimento ai sensi dell articolo 125 ter del regolamento CE n. 1234/2007 alla OP SOTEA di San Felice Circeo (LT) VISTA la Determinazione Dirigenziale n. A dell 11/12/2012 con cui è stato approvato il programma operativo della OP SOTEA di San Felice Circeo (LT); VISTA la Determinazione Dirigenziale n. n. G del 18/12/2014, di approvazione della modifica dell annualità 2015 del programma operativo, che prevede una spesa di Euro ,96. VERIFICATA la situazione attuale della OP" SOTEA relativamente alla base sociale, alle strutture e alle risorse umane impiegate; ANALIZZATA la situazione produttiva e commerciale della O.P. SOTEA " in relazione alle azioni da svolgere nell ambito del programma operativo; RICHIESTE le eventuali integrazioni alla modifica in corso d anno per l anno 2015 del programma operativo e valutate le singole azioni proposte; CONSIDERATO che gli obiettivi generali, che la OP SOTEA di San Felice Circeo (LT) COD IT 246 si propone di raggiungere con il programma rientrano fra quelli previsti dalla regolamentazione comunitaria e dalle disposizioni ministeriali in materia di programmi operativi; CONSIDERATO che le azioni proposte sono funzionali e attinenti a quanto previsto dal Reg. (UE) n. 1308/2013 e dal Reg. di esecuzione (UE) 543/2011 e idonee per raggiungere gli obiettivi indicati nel programma; CONSIDERATO che il programma rispetta tutte le condizioni previste dal Reg. (UE) 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio e dal regolamento di esecuzione della Commissione n. 543/2011, così come specificato nell allegata lista di controllo; VERIFICATO che è stata prodotta in modo conforme ed esaustivo tutta la documentazione richiesta dalle richiamate norme e disposizioni comunitarie, nazionali e regionali; CONSIDERATO che è stata compilata la lista di controllo relativa all oggetto; CONSTATATA la conformità del programma in oggetto al Reg. (UE) n. 1308/2013 ed alla conseguente normativa di esecuzione; CONSIDERATO che il valore della produzione commercializzata verrà controllato in fase di verifica della rendicontazione dell annualità 2015 del programma operativo; VISTA l allegata relazione, quale parte integrante del presente provvedimento, che sintetizza le risultanze dell'istruttoria svolta dal funzionario responsabile del procedimento amministrativo dalla quale si evince che la proposta di modifica in corso d anno, per l anno 2015 del programma operativo relativo al periodo presentata dalla OP SOTEA " con sede in San Felice Circeo (LT), è conforme alle disposizioni vigenti ed agli obiettivi indicati dal regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio; CONSIDERATO che in base agli esiti della sopracitata relazione è possibile approvare gli importi complessivi di Euro ,96 per la spesa ritenuta ammissibile per lo svolgimento della annualità 2015, pari all 8,20 % del valore della produzione commercializzata dichiarata di Euro ,81 durante il periodo di riferimento che va, dal 01/01/2013 al 31/12/2013, di cui Euro 0,00 (zero) per la gestione e prevenzione delle crisi ed Euro ,77 per le spese generali e

239 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 239 di 401 l importo di euro ,98, pari al 50 % della spesa ammissibile, come aiuto comunitario di cui Euro 0,00 per la gestione e prevenzione delle crisi ed Euro 5.170,88 come spese generali DETERMINA Di approvare, ai sensi dell articolo 66, del Regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 la modifica in corso d anno, dell annualità 2015, del programma operativo della OP SOTEA CF , autorizzandone la realizzazione così come specificato nella "Relazione sull'istruttoria concernente l'esame e l'approvazione della proposta di modifica in corso d anno dell annualità 2015 del Programma Operativo dell' OP SOTEA COD IT 246, allegata e parte integrante della presente Determinazione e nell allegato A alla relazione stessa per una spesa complessiva di Euro ,96 pari all 8,20 % del valore della produzione commercializzata dichiarata di Euro ,81, durante il periodo di riferimento che va dal 01/01/2013 al 31/12/2013 di cui Euro 0.,00 (zero) per la gestione e prevenzione delle crisi ed Euro ,77 per le spese generali Di approvare l importo di Euro ,98 come aiuto comunitario, pari al 50 % della spesa ammissibile, concedibile, di cui Euro 0,00 (zero) per la gestione e prevenzione delle crisi ed Euro 5.170,88 come spese generali a favore della OP SOTEA CF con sede in San Felice Circeo (LT) COD IT 246; Si evidenzia che per l attuazione delle azioni previste dal programma operativo la OP dovrà osservare le disposizioni recate dal Reg. di esecuzione (UE) n. 543/2011 e dalla strategia nazionale Ricorrono le condizioni di cui all articolo 26 del Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo La presente Determinazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Avverso il presente provvedimento potrà essere presentato ricorso entro 60 giorni al Tribunale Amministrativo Regionale competente o entro 120 giorni al Presidente della Repubblica dalla data della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio IL DIRETTORE Roberto OTTAVIANI

240 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 240 di 401 Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca Area Politiche di Mercato ed Organizzazione delle Filiere. Progettazione integrata REG. (UE) 1308/2013 E REG DI ESECUZIONE (UE) N. 543/2011. OCM UNICA SETTORE ORTOFRUTTA - RELAZIONE ISTRUTTORIA CONCERNENTE 5 DEL PROGRAMMA OPERATIVO DELLA OP SOTEA DI SAN FELICE CIRCEO (LT) COD. IT 246 Il sottoscritto funzionario responsabile del procedimento Politiche di Mercato ed Organizzazione delle Filiere. Progettazione Integrata della Direzione Regionale Agricoltura, incaricato, con lettera n. prot /GR/04/22 del 10 giugno 2015, di verificare la richiesta di modifica, annualità 2015 del programma operativo presentato dalla OP SOTEA normativa in oggetto indicata Visto. Il Reg. (UE) n. 1308/2013 e successive modificazioni ed integrazioni Visto il Reg. di esecuzione (UE) n. 543/2011 e successive modificazioni ed integrazioni modificato da ultimo dal Reg. delegato (UE) n. 499/2014; Visto il Decreto MIPAAF Nazionale e della Disciplina Ambientale Nazionale in materia di Organizzazioni di Produttori Ortofrutticoli, di fondi di esercizio e di Programmi operativi. Visto il decreto MIPAA materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticole e loro associazioni e fondi di esercizio e di programmi operativi con il relativo allegato; Visto il riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di e con il relativo allegato, Visto sulle azioni ambientali dei programmi operativi sostenibili sul mercato ortofrutticolo realizzati Visto il Decreto MIPA , e della Disciplina Ambientale Nazionale in materia di organizzazioni di produttori ortofrutticoli, di fondi di esercizio e di programmi operativi adottata con Decreto 25 settembre 2008 n con i relativi allegati; Vista la circolare MIPAAF n del 24 dicembre 2008 circolare MIPAAF n del 24 dicembre 2008 e successive modificazioni ed integrazioni VISTA la circolare MIPAAF 3811 del 25 giugno 2014 con il relativo allegato Circolare MIPAAF n del 24 dicembre 2008 Visto il Decreto 2013, e della Disciplina Ambientale Nazionale in materia di organizzazioni di produttori ortofrutticoli, di Via del Serafico ROMA Tel

241 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 241 di 401 fondi di esercizio e di programmi operativi adottata con Decreto 25 settembre 2008 n con i relativi allegati; VISTE le circolari Agea n. ACIU del 15 ottobre 2008 e n. 42 del 23 dicembre 2008 n. 15 del 17 marzo 2009, n. 16 del 17 marzo 2009, n. 34 del 15 giugno 2009 e n. 45 del 03 agosto 2009, n.aciu del 14 gennaio 2010, n. 3 del 29 gennaio 2010 n del 05 febbraio 2010, n. 11 del 30 marzo 2010, n. 341 del 19 marzo 2010, n. 20 del 07 giugno 2010, n. ACIU del 02 luglio 2010 e la nota Agea ACIU del 20 agosto 2010, n. 16 del 2013 (manuale Agea), la circolare agea n. prot UMU del 18 marzo 2013 la circolare agea prot UMU istruzioni operative n. 9, la circolare Agea n. prot.umu.459 del 05 marzo 2014 istruzioni operative n. 12 la circolare Agea n. UMU del 30/01/2015 Visto il Regolamento regionale n. 12 del 16 dicembre 2011; Vista la Determinazione Dirigenziale n del 18 maggio 2012 come modificata con Determinazione Dirigenziale n, G del 26 agosto 2014 Visto la richiesta di modifica, inviata tramite servizio posta raccomandata il 19/05/2015 e pervenuta alla Regione Lazio in data 21 maggio 2015, come attestato dal timbro del Servizio Politiche di Mercato ed Organizzazione delle Filiere. Progettazione integrata, con n. prot /04/22 del 21 maggio 2015 SOTEA Cod IT 246 con sede legale in San Felice Circeo (LT) Via Molella 41 CAP relativa alla richiesta di 5 del programma operativo in corso di esecuzione visto il programma operativo della predetta OP, approvato con Determinazione Dirigenziale n. A del ; Vista la Determinazione Dirigenziale n. G del 18/12/2014, con cui è stata approvata l del programma operativo SOTEA di San Felice Circeo (L ,66 Viste le vigenti disposizioni emanate dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali in materia di valutazione ed approvazione dei programmi operativi; Considerato che la modifica proposta, scaturita dalla necessità della OP di adeguare le azioni consiste nel OBIETTIVO 2 AZIONE _Inserire l o 2.775,00) e due stampanti (Euro 2750,00) _Inserire la spesa di Euro 6.800,00 per la partecipazione alla fiera Fruit Innovation a Milano OBIETTIVO 8 AZIONE _Eliminare la spesa di Eu _Aumentare la spesa per utilizzo di trichoderma da Euro 612,00 ad Euro 2.070,60 ridotto a seguito Considerato che le spese previste per essere ammissibili in fase di verifica della rendicontazione devono comunque rispettare tutte le prescrizioni e i massimali previsti dal decreto MIPAAF n del 28 agosto 2014 e dal relativo allegato e successive modificazioni ed integrazioni, dal Decreto 2

242 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 242 di 401 MIPAAF n del 03/08/2011 e dai relativi allegati e successive modificazioni ed integrazioni, i massimali e le prescrizioni previste dalla circolare MIPAAF n del 30/12/2014 alla medesima circolare IX del Reg. di esecuzione (UE) n. 543/2011. Considerato che per le spese non modificate permangono valide le prescrizioni previste nella relazione istruttoria allegata e parte integrante della Determinazione Dirigenziale n. G del 18/12/ del programma operativo Considerato che il valore della produzione commercializzata nel periodo di riferimento verrà tà 2015 del programma operativo, Considerato che la presente modifica rispetta tutte le condizioni previste dal Reg. (UE) 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio e successive modificazioni ed integrazioni e dal Regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione e successive modificazioni ed integrazioni, ed è coerente con il programma e funzionale al perseguimento degli obiettivi generali, che la OP si propone di raggiungere; verificato che è stata prodotta in modo conforme ed esaustivo tutta la documentazione necessaria alla valutazione della domanda anche a seguito della nostra nota n. prot /GR/04/22 del 29 maggio 2015 e della risposta della OP SOTEA pervenuta alla Regione Lazio in data 10 giugno 2015 ed acquisita dalla compet Area Politiche di Mercato ed Organizzazione delle Filiere. Progettazione integrata con n, prot /04/22 del 10 giugno 2015; o di effettuati gli opportuni accertamenti e riscontri; tutto ciò premesso, il sottoscritto funzionario responsabile del procedimento, ritiene che la modifica complessivo SOTEA per 5 non subisce ,96 ed il 5 del programma esecutivo in oggetto. I firmatari del presente verbale, consapevoli delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate all art. 76 del D.P.R. 445 del 28/12/2000 dichiarano che non sussistono situazioni di conflitto di interessi così come disposto dall art. n.6 bis della Legge n. 241 del 7 agosto 1990 e dall art. 6 de D.P.R. n.62 del 16 aprile Roma, 17/06//2015 Il funzionario responsabile del procedimento Dr. Paolo PEPE Il Direttore Dr Roberto OTTAVIANI 3

243 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 243 di 401 TABELLA A Dettaglio delle spese dell annualità 2015 del Programma Operativo proposte e approvate in modifica in corso d opera della OP SOTEA SOTEA 2015 modifica in corso d'anno 2015 Descrizione sintetica della spesa Obiettivo Misura Azione Richiesto modificato ammesso Richiesto modificato ammesso Totale 1 locazione centro di raccolta , , , , ,00 acquisto bins e casse di raccolta , , , , ,00 acquisto attrezzatura informatica , , , , ,00 acquisto attrezzatura informatica 3 computer e 2 stampanti , ,00 bilancia , ,00 Totale , , , , ,00 partecipazione fiera fruit innovation , , Totale , , Totale , , , , , Totale 3 copertura serre almeno biennale , , , , ,00 Totale , , , , ,00 tunnel a breve durata , , , , ,00 Totale , , , , ,00 Totale , , , , , responsabile controllo campioni (Sara Coppola) , , , , ,00 responsabile controllo linee lavorazione(valerio Dario) , , , , ,00 responsabile gestione sistema qualità (Biagio Carnevale) , , , , ,00 responsabile controllo parametri di conservazione prodotto (khatra , , , , ,00 Tejvir Singh) analisi multiresiduali , , , , , Totale , , , , , Totale , , , , ,00 acquisto impianti di fertirrigazione , , , , ,00 Totale , , , , ,00 tessuto non tessuto , , , , ,00 ali gocciolanti sezione inferiore a 16 mm < di 5500 m / ha , , , , ,00 ali gocciolanti sezione inferiore a 16 mm > di 5500 m / ha , , , , ,00 ali gocciolanti sezione superiore a 16 mm < 5500 m / ha , , , , ,00 ali gocciolanti sezione superiore a 16 mm > 5500 m / ha , , , , ,00 acquisto teli per pacciamatura non biodegradabile , , , , ,00 tecniche colturali migliorative su ortive in coltura protetta (zucchino) , , , , ,00 Totale , , , , , Totale , , , , ,00 4

244 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 244 di Totale Totale sovesci piante biocide ,00 500,00 500,00 500,00 500,00 api e bombi , , , bacillus thuringiensis ,00 210,00 210,00 210,00 210,00 Anthocoris femoralis ,00 111,00 111,00 111,00 111,00 Steynernema - Nematodi ,00 115,00 115,00 115,00 115,00 Phitoseiulus persimilis ,00 338,00 338,00 338,00 338,00 orius Laevigatus ,90 130,90 130,90 130,90 130,90 trichoderma ,00 612,00 612, , ,10 acquisto telo pacciamtura biodegradabile , , , , ,00 piante microinnestate pomodoro da mensa , , , , ,00 piante microinnestate melanzana , , , , ,00 piante microinnestate melone , , , , ,00 piante microinnestate anguria , , , , ,00 acquisto ammendanti organici , , , , ,00 film plastico per solarizzazione mezzo tecnico e > impegno , , , , ,00 acquisto reti antinsetto , , , , ,00 Alginato ,00 440,00 440,00 440,00 440,00 Coniothyrium minitans , , , , ,00 bacillus subtilis ,10 663,10 663,10 660,00 660,00 utilizzo di semi e piantine con caratterist di resistenza/tolleranza ai patogeni lattughe in serra ,60 169,60 169,60 169,60 169,60 utilizzo di semi e piantine con caratterist di resistenza/tolleranza ai patogeni zucchino in serra , , , , ,80 utilizzo di semi e piantine con caratterist di resistenza/tolleranza ai patogeni zucchino pieno campo , , , , ,80 utilizzo di semi e piantine con caratterist di resistenza/tolleranza ai patogeni pomodoro grappolo in serra , , , , ,00 Totale , , , , ,20 Totale , , , , , promozione e comunicazione (partecipazione a fiera "Fruit innovation" di Milano Totale 9 PO , , , , ,20 Sg , , , , ,76 FE , , , , ,96 Aiuto , , , , ,98 Tabella A.1 - Equilibrio fra le Misure Importo totale Misura Richiesto Modificato Ammesso Richiesto Modificato Ammesso , ,00 20,02% 20,02% , ,00 40,76% 40,76% , ,00 9,26% 9,26% ,00% 0,00% ,00% 0,00% ,00% 0,00% , ,20 27,99% 27,99% Totale , ,20 98,02% 98,02% 5

245 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 245 di sovesci piante biocide ,00 500,00 500,00 500,00 500,00 api e bombi phitoseiulus persimilis trichoderma, orius , , , , ,00 Laevigatus bacillus thuringiensis ,00 210,00 210,00 210,00 210,00 Anthocoris femoralis ,00 111,00 111,00 111,00 111,00 Steynernema - Nematodi ,00 115,00 115,00 115,00 115,00 Phitoseiulus persimilis ,00 338,00 338,00 338,00 338,00 orius Laevigatus ,00 134,00 134,00 134,00 134,00 trichoderma ,00 612,00 612,00 612,00 612,00 acquisto telo pacciamtura biodegradabile , , , , ,00 piante microinnestate pomodoro da mensa , , , , ,00 piante microinnestate melanzana , , , piante microinnestate melone , , , piante microinnestate anguria , , , , ,20 acquisto ammendanti organici , , , , ,00 film plastico per solarizzazione mezzo tecnico e > impegno , , , , ,00 acquisto reti antinsetto , , , , ,00 Servizio smaltimanto rifiuti , , , , ,00 Alginato ,00 440,00 440,00 440,00 Coniothyrium minitans , , , ,00 bacillus subtilis ,00 660,00 660,00 660,00 utilizzo di alginati, Coniothyrium minitans e bacillus subtilis ,00 utilizzo di semi e piantine con caratterist di resistenza/tolleranza ai patogeni lattughe in serra ,00 53,00 utilizzo di semi e piantine con caratterist di resistenza/tolleranza ai patogeni zucchino in serra ,94 569,94 utilizzo di semi e piantine con caratterist di resistenza/tolleranza ai patogeni zucchino pieno campo ,16 677,16 utilizzo di semi e piantine con caratterist di resistenza/tolleranza ai patogeni pomodoro grappolo in serra , ,90 Totale , , , , ,20 Totale , , , , ,20 PO , , , , ,20 Sg 9.662, , , , ,30 FE , , , , ,50 Aiuto , , , , ,75 Tabella A.1 - Equilibrio fra le Misure Importo totale Misura Richiesto Modificato Ammesso Richiesto Modificato Ammesso , ,00 20,73% 0,00% 20,73% , ,00 32,03% 0,00% 32,03% , ,00 15,47% 0,00% 15,47% ,00% 0,00% 0,00% ,00% 0,00% 0,00% ,00% 0,00% 0,00% , ,20 29,85% 0,00% 29,85% Totale , ,20 98,08% 0,00% 98,08% 6

246 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 246 di 401 Legenda obiettivo 1 obiettivo 2 obiettivo 3 obiettivo 4 obiettivo 5 obiettivo 6 obiettivo 7 obiettivo 8 obiettivo 9 Misura Misura Misura Misura Misura Misura Misura Misura Azione 1 Azione 2 Sg FE Ottimizzare i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione Pianificazione della produzione Migliorare la qualità dei prodotti Incrementare il valore commerciale dei prodotti promuovere la commercializzazione dei prodotti freschi o trasformati Promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dell'ambiente Prevenire e gestire le crisi per tutelare i redditi dei produttori e ridurre i ritiri Azioni intese a pianificare la produzione Azioni intese a migliorare o a salvaguardare la qualità dei prodotti Azioni intese a migliorare le condizioni di commercializzazione Ricerca e produzione sperimentale Attività di formazione non legate alla prevenzione e alla gestione delle crisi e azioni intese a promuovere il ricorso a servizi di consulenza Misure di prevenzione e gestione delle crisi Azioni ambientali Altre Azioni Acquisizione di capitale fisso Altre azioni sovvenzionabili Spese generali Fondo di esercizio 7

247 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 247 di 401 Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 18 giugno 2015, n. G07537 REG. (UE) N. 1308/2013. OCM UNICA - SETTORE ORTOFRUTTA CONCESSIONE DEL RICONOSCIMENTO DI ORGANIZZAZIONE DI PRODUTTORI PER IL PRODOTTO PATATE, AI SENSI DELL'ARTICOLO 152, DEL REGOLAMENTO (UE) 1308/2013 ALLA SOCIETA' "COOPERATIVA CENTRO AGRICOLO ALTO VITERBESE" DI SAN LORENZO NUOVO (VT)

248 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 248 di 401 OGGETTO: REG. (UE) N. 1308/2013. OCM UNICA - SETTORE ORTOFRUTTA CONCESSIONE DEL RICONOSCIMENTO DI ORGANIZZAZIONE DI PRODUTTORI PER IL PRODOTTO PATATE, AI SENSI DELL ARTICOLO 152, DEL REGOLAMENTO (UE) 1308/2013 ALLA SOCIETA COOPERATIVA CENTRO AGRICOLO ALTO VITERBESE DI SAN LORENZO NUOVO (VT) IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Vista la Legge regionale 18 febbraio 2002 n. 6 e successive modificazioni "Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al personale regionale e successive modificazioni ed integrazioni"; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002 n. 1 recante " Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei servizi della Giunta regionale" e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO il Decreto Legislativo. n. 33 del 14 marzo 2013, ed in particolare l articolo 26; VISTO il Regolamento (UE) n. 1308/2013 del 17 dicembre 2013 Recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto Legislativo n. 102 regolazione dei mercati agroalimentari a norma dell articolo 1, comma 2, lettera e), della L 7 marzo 2003 n 38; Visto il decreto MIPAAF 85/TRAV Attuazione del decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, sulla regolazione dei mercati, a norma dell art. 1, comma 2, lettera c), della legge 7 marzo 2003, n. 38, recante i requisiti minimi per il riconoscimento delle organizzazioni di produttori, le modalità per il controllo e per la vigilanza delle organizzazioni dei produttori, al fine di accertare il rispetto dei requisiti per il riconoscimento nonché le modalità per la revoca del riconoscimento. Viste le linee guida nazionali sulle organizzazioni di produttori per l applicazione del D.M. n. 85 del 12/02/2007 e successive modifiche introdotte dal DM 121/TRAV del 10 marzo 2008; Vista la legge regionale n. 29 del 24 dicembre 2008 Norme sulle organizzazioni di produttori agricoli, sugli accordi regionali per l integrazione delle filiere e sulle filiere corte; Visto il regolamento regionale 06 ottobre 2011 n. 8 Regolamento regionale di attuazione e integrazione della legge regionale 24 dicembre n Norme sulle organizzazioni di produttori agricoli, sugli accordi regionali per l integrazione delle filiere e sulle filiere corte ; PRESO ATTO dell istanza pervenuta tramite posta elettronica certificata alla Regione Lazio il giorno 10/06/2015, acquisita agli atti dell Area Politiche di Mercato ed Organizzazione delle Filiere. Progettazione Integrata della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca, il giorno 10 giugno 2015 con n. protocollo /04/22 con la quale il Sig. SBARRINI

249 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 249 di 401 Averino legale rappresentante della Società Cooperativa Agricola Cooperativa Centro Agricolo Alto Viterbese, con sede in San Lorenzo Nuovo (VT) località Poggio della Madonna, ha chiesto il riconoscimento di Organizzazione di Produttori, ai sensi dell articolo 152, del regolamento (UE) n. 1308/2013 per il prodotto Patata ESAMINATA la documentazione prodotta ed effettuate le necessarie verifiche e gli opportuni riscontri; VISTA l'allegata relazione quale parte integrante della presente Determinazione dalla quale si evince che, la richiesta di riconoscimento di Organizzazione di Produttori per il prodotto Patata, presentata dalla Società Cooperativa Agricola COOPERATIVA CENTRO AGRICOLO ALTO VITERBESE di San Lorenzo Nuovo (VT), con le prescrizioni esplicitate nella medesima relazione, è conforme alle disposizioni vigenti ed agli obiettivi indicati dal regolamento UE n. 1308/2013 del Consiglio, In conformità con le premesse DETERMINA Di concedere, ai sensi dell articolo 152, del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Consiglio, il riconoscimento di organizzazione di produttori alla Società Cooperativa Agricola COOPERATIVA CENTRO AGRICOLO ALTO VITERBESE di San Lorenzo Nuovo (VT), per il prodotto Patate con le prescrizioni previste nell allegata e parte integrante relazione istruttoria: Non ricorrono le condizioni di cui all articolo 26 del Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo La presente Determinazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Avverso il presente provvedimento potrà essere presentato ricorso entro 60 giorni al Tribunale Amministrativo Regionale competente o entro 120 giorni al Presidente della Repubblica dalla data della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. IL DIRETTORE Roberto OTTAVIANI

250 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 250 di 401 Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca Area Politiche di Mercato ed organizzazione delle Filiere. Progettazione integrata REGOLAMENTO CE 1308/2013 art. 152 RELAZIONE SULL ISTRUTTORIA CONCERNENTE LA RICHIESTA DI RICONOSCIMENTO GIURIDICO AI SENSI DEL REG. (UE) n. 1308/2013. ART. 152 AVANZATA DALLA SOCIETA COOPERATIVA CENTRO AGRICOLO ALTO VITERBESE DI SAN LORENZO NUOVO (VT) Il sottoscritto, funzionario dell Area Politiche di Mercato ed Organizzazione delle Filiere. Progettazione Integrata della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca della Regione Lazio, incaricato con nota n. prot /GR/04 del 17/06/2015, di verificare il possesso, da parte della Cooperativa Centro Agricolo Alto Viterbese dei requisiti richiesti dal Reg. (UE) 1308/2013 ai fini della concessione del riconoscimento giuridico ai sensi dell articolo 152 del medesimo regolamento comunitario; Vista la domanda pervenuta alla Regione Lazio in data 10/06/2015 ed acquisita agli atti dall Area Politiche di Mercato ed Organizzazione delle Filiere. Progettazione Integrata della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca, con prot. n /GR/0422 del 10/06/2015, presentata dalla Società Cooperativa Centro Agricolo Alto Viterbese, con sede in San Lorenzo Nuovo (VT) Località Poggio della Madonna, con cui viene richiesto il riconoscimento ai sensi dell articolo 152 del Regolamento (UE) n. 1308/2013 e successive modificazioni ed integrazioni per il seguente prodotto Patate Visto il Reg. CE n. 1308/2013 e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il Regolamento delegato (UE) n. 499/2014 dell 11 marzo 2014 Che integra i regolamenti (UE) 1308/2013 e (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio; Visto il decreto Legislativo n. 102 regolazione dei mercati agroalimentari a norma dell articolo 1, comma 2, lettera e), della L 7 marzo 2003 n 38 Visto il decreto MIPAAF 85/TRAV Attuazione del decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, sulla regolazione dei mercati, a norma dell art. 1, comma 2, lettera c), della legge 7 marzo 2003, n. 38, recante i requisiti minimi per il riconoscimento delle organizzazioni di produttori, le modalità per il controllo e per la vigilanza delle organizzazioni dei produttori, al fine di accertare il rispetto dei requisiti per il riconoscimento nonché le modalità per la revoca del riconoscimento. Viste le linee guida nazionali sulle organizzazioni di produttori per l applicazione del D.M. n. 85 del 12/02/2007 e successive modifiche introdotte dal DM 121/TRAV del 10 marzo 2008 Via del Serafico ROMA Tel

251 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 251 di 401 Vista la legge regionale n. 29 del 24 dicembre 2008 Norme sulle organizzazioni di produttori agricoli, sugli accordi regionali per l integrazione delle filiere e sulle filiere corte; Visto il regolamento regionale 06 ottobre 2011 n. 8 Regolamento regionale di attuazione e integrazione della legge regionale 24 dicembre n. 29 Norme sulle organizzazioni di produttori agricoli, sugli accordi regionali per l integrazione delle filiere e sulle filiere corte ; Visto il verbale del sopralluogo effettuato in data 12/06/2015 presso la sede di San Lorenzo Nuovo (VT) località Poggio della Madonna; Verificato che è stata prodotta in modo conforme ed esaustivo tutta la documentazione richiesta dalle richiamate norme e disposizioni comunitarie, nazionali e regionali Vista la comunicazione relativa ai controlli delle superfici e delle produzioni dei soci effettuati dai funzionari dell Area Decentrata Agricoltura di Viterbo da cui non risultano evidenziate irregolarità da atto degli accertamenti e riscontri eseguiti. 1. INDIVIDUAZIONE DEL SOGGETTO. Denominazione sociale: Cooperativa Centro Agricolo Alto Viterbese Sigla: Cooperativa Centro Agricolo Alto Viterbese Sede Sociale Città: San Lorenzo Nuovo (VT) Località Poggio della Madonna CAP telefono fax info@coopaltoviterbese.it Sede Operativa e/o amministrativa Città: San Lorenzo Nuovo (VT) Località Poggio della Madonna CAP telefono fax info@coopaltoviterbese.it Partita IVA: Codice Fiscale: Data: di Costituzione 28/05/1991 Notaio Mario SIMONI Registrato a Viterbo il del 10/06/1991 Repertorio n raccolta Aggiornamento dello Statuto ai sensi del Reg (UE) n. 1308/2013 Notaio Paola LANZILLO Repertorio

252 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 252 di 401 Raccolta Registrato a Viterbo il 26/05/2015 Forma societaria: Società Cooperativa Agricola Durata anni: fino al 31/12/2060 Prodotti per cui viene richiesto il riconoscimento: Patate 2. DOCUMENTAZIONE ALLEGATA ALLA DOMANDA DI RICONOSCIMENTO 2.1 Atti ed elementi informativi generali copia dell'atto costitutivo e dello Statuto [Sì] [No] delibera di conferimento incarico al legale rappresentante di presentare istanza di riconoscimento [ Si ] [No] estratto libro soci (elenco) [SÌ] [No] elenco soci (catastino), anche su supporto magnetico secondo le specifiche tecniche ufficiali, [sì] [ No ] \ - Dichiarazione relativa alla presenza dei fascicoli aziendali aggiornati [sì] [ No ] prospetto riepilogativo della produzione commercializzabile dell'ultimo triennio e relativo valore, distinti per anno e per specie [ Si ] [ No ] dichiarazione del Presidente che l OP conserva agli atti, per ciascun socio, - la dichiarazione di non aderire, per quanto riguarda il prodotto di una data azienda, di cui alla lettera b), dell'art. 153 del Reg. ((UE)) n. 1308/2013 per il quale si richiede il riconoscimento, ad altra Organizzazione, [Sì] [ No ] - i dati catastali delle aziende dei soci ed ogni altro elemento atto a consentire l individuazione delle aziende medesime, [Sì] [ No ] - la documentazione relativa al titolo di proprietà o di disponibilità delle aziende o dei terreni. [Sì] [No] eventuale ultimo bilancio approvato Sì [ No ] autodichiarazione relativa all iscrizione al registro delle imprese [ Si ] [ No ] oppure certificato di iscrizione al registro delle imprese (visura) [ Si ] [ No ] composizione degli Organi sociali in carica (amministratore Unico) [Sì] [ No ] (vedi visura camera di commercio) relazione sulla propria organizzazione tecnico - amministrativa commerciale e sulle strutture tecniche della O.P., compresi i locali della sede, loro ubicazione, stato e potenzialità in relazione alla produzione trattata [Si ] [ No ] documenti comprovanti il possesso o altro titolo di disponibilità delle strutture. [Si ][NO] 3

253 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 253 di Documentazione comprovante la regolarità della forma associativa Data registrazione Statuto adeguato al Reg (UE) n. 1308/ /05/2015 Data iscrizione al registro prefettizio / Data iscrizione alla C.C.I.A.A. 04/07/1991. Data iscrizione al registro delle imprese agricole 04/07/1991 Altro / 2.3 Documentazione relativa ai soci aventi personalità giuridica (cooperative) Non vi sono cooperative socie 4. CONFORMITA' DELLO STATUTO AL REG. ((UE)) N. 1308/2013. A - Obiettivi dell'o.p. [ art. 152 lettera c punti i) ii) iii)) ] - pianificazione ed adeguamento della produzione in funzione della domanda in particolare in termini di qualità e quantità SI NO - ottimizzazione dei costi di produzione e stabilizzazione dei prezzi alla produzione SI NO - impiego di pratiche colturali tecniche di produzione e pratiche di gestione dei rifiuti che rispettino l ambiente, in particolare per tutelare la qualità delle acque, del suolo, del paesaggio e per preservare o favorire la biodiversità SI NO - concentrazione dell offerta e commercializzazione della produzione dei soci B - Obblighi dei soci [ Art. 153 paragrafo 1 lettere a) b) c) SI NO - applicazione delle regole stabilite dalla O.P. in materia di conoscenza della produzione di produzione, di commercializzazione e di tutela dell'ambiente SI* NO *(Deve essere previsto l inserimento della frase Conoscenza della produzione all interno dello statuto) - rispetto delle norme che regolano l'adesione per il prodotto o i prodotti o la categoria di prodotti per cui aderiscono alla OP medesima SI NO - vendita di tutta la produzione per il tramite della O.P., SI NO - fornitura delle informazioni richieste dalla O.P. a fini statistici SI NO C - Obblighi dei soci [ Art. 153 paragrafo 2 lettere a) b) c) d) e) f) - versamento alla O.P. dei contributi stabiliti per il finanziamento della OP SI NO - modalità di applicazione delle regole dettate in materia di produzione, commercializzazione e tutela ambientale SI NO - determinazione dei contributi finanziari per il sostegno della O.P. SI NO 4

254 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 254 di regole atte a garantire il controllo democratico della O.P. da parte dei produttori SI NO - Rispetto della % massima di diritto di voto dei soci SI NO E previsto che ogni socio abbia al massimo un voto e solo per le cooperative socie è previsto al massimo 5 voti. Al momento la OP non ha cooperative socie, per cui viene rispettato quanto previsto dalle linee guida nazionali sulle organizzazioni di produttori per l applicazione del Decreto MIPAAF. n. 85 del e successive modifiche introdotte dal Decreto.MIPAAF. n. 121/trav del 10 marzo Previsioni relative ai membri non produttori SI NO Deve essere riportato nella prima occasione utile nello statuto come previsto dall allegato 2 delle linee guida nazionali sulle organizzazioni di produttori per l applicazione del Decreto MIPAAF. n. 85 del che tali figure, non aderendo in qualità di produttore agricolo, non possono partecipare alle decisioni che attengono alla attività dell'o.p e che non possono accedere ai finanziamenti pubblici previsti per l OP stessa Inoltre lo statuto deve precisare che solo i soci produttori agricoli aderenti all OP possono accedere, direttamente o indirettamente, ai finanziamenti pubblici previsti per l OP stessa. Sempre secondo quanto previsto dall allegato 2 delle linee guida del MIPAAF per l applicazione del Decreto MIPAAF. n. 85 del applicazione di sanzioni ai soci per l'inosservanza delle disposizioni statutarie SI NO - regole relative all'adesione ed al recesso dei soci, nonché al periodo minimo di adesione che non può essere inferiore ad un anno SI NO - regole contabili e di bilancio necessarie per il funzionamento dell organizzazione SI NO 5. VERIFICA DELLE CONDIZIONI PER IL RICONOSCIMENTO Composizione compagine sociale rilevata dal libro soci. A. Soci produttori persone fisiche n. 39 B. Soci produttori persone giuridiche (cooperative) (*) n. 0 C. Produttori aderenti a soci persone giuridiche n. D. Totale soci [A + B]. n. 39 E. Totale produttori persone fisiche associati [A + C]. n. 39 (*) Per l'elenco analitico, vedere Allegato n. 1 a 5.2. Valore della produzione commercializzabile (V.P.C.) dichiarata dalla Società Coop. Centro Agricolo Alto Viterbese V.P.C. V.P.C. V.P.C. Event. MEDIA PRODOTTO superficie (ha) anno 01/07/ /06/2014 anno 01/07/ /06/2013 Anno 01/07/ /06/2012 TRIENNIO A Prodotto fresco Patate , , , ,87 C TOTALE ,87 5

255 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 255 di 401 Tot complessivo Distribuzione: Regione Provincia n. soci singoli n. soci n. produttori in Totale cooperative cooperative produttori (categoria A) (categoria B) (categoria C) (cat. A + C) LAZIO Viterbo Totale Ripartizione regionale. REGIONE. V.P.C. in EURO LAZIO ,87 TOTALE , Valore della produzione commercializzabile (V.P.C.) ricalcolata sulla base dei dati del bilancio contabile dall Area Politiche di Mercato ed Organizzazione delle Filiere. Progettazione Integrata della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca della Regione Lazio V.P.C. V.P.C. V.P.C. Event. MEDIA PRODOTTO Superficie (ha) anno 01/07/ /06/2014 anno 01/07/ /06/2013 Anno 01/07/ /06/2012 TRIENNIO A Prodotto fresco Patate , , , ,94. C TOTALE , , , ,94 Tot complessivo Distribuzione: Regione Provincia n. soci singoli n. soci n. produttori in Totale cooperative cooperative produttori (categoria A) (categoria B) (categoria C) (cat. A + C) LAZIO Viterbo Totale

256 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 256 di Ripartizione regionale. REGIONE. V.P.C. in EURO LAZIO ,94 TOTALE , Sistema di rilevazione della produzione commercializzabile: dai documenti contabili (E stato verificato un campione delle fatture di vendita e durante i controlli dei soci sono state verificate le superfici, le produzioni conferite e la loro compatibilità) 5.4 Servizio di assistenza tecnica generale n. tecnici 1 consulente tecnico esterno 5.6. Servizio di assistenza tecnica per le pratiche colturali rispettose dell'ambiente (lotta integrata /produzione integrata) n tecnici 1 consulente esterno 5.7. Servizi di assistenza tecnica per le pratiche colturali biologiche n. tecnici 5.8. Organizzazione amministrativa n. addetti Organizzazione commerciale n. addetti Disponibilità di attrezzature e di strutture Capannoni per una superficie coperta di mq 3400 Attrezzature Celle frigo per una capacità di quintali Linea lavorazione patate composta da bunker di carico, calibratrice, lavatrice a spazzole, banco di selezione e quattro confezionatrici sacchi di cui 3 per i sacchi vert bag da 1 a 5 kg e 1 per i sacchi a rete da 3 a 25 kg. 6. PRESENZA DEI LIBRI E DEI REGISTRI OBBLIGATORI PREVISTI DALLA NORMATIVA NAZIONALE (c.c.). Libro Soci [ SI' ] [ NO ] Libro verbali assemblea [ SI' ] [ NO ] Libro verbali consiglio direttivo (amministratore unico)[ SI' ] [ NO ] Libro verbali collegio sindacale [ SI' ] [ NO ] Libro giornale [ SI' ] [ NO ] Libro inventari [ SI' ] [ NO ] Libro di carico e scarico (partitario) (informatizzato) SI' ] [ NO ] Libro cespiti ammortizzabili [ SI' ] [ NO ] Registri IVA [ SI' ] [ NO ] 7. ACCERTAMENTI SULLA DOCUMENTAZIONE DEI SOCI E SULLA CONSISTENZA DELLE SUPERFICI E DELLE PRODUZIONI DICHIARATE : 7

257 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 257 di 401 I controlli sui produttori sono stati effettuati a campione dall Area Decentrata Agricoltura di Viterbo che ha comunicato gli esiti con nota n. prot del 17 giugno 2015 per la totalità dei soci presenti al momento della presentazione della domanda di riconoscimento a campione nella misura del 12,82 % sul totale Superficie controllata ha 24,09 Produttori controllati 12,82 % sul totale di cui al punto E 8. OSSERVAZIONI Deve essere riportato nella prima occasione utile, nello statuto, come previsto dall allegato 2 delle linee guida nazionali sulle organizzazioni di produttori per l applicazione del Decreto MIPAAF. n. 85 del che le figure dei soci non produttori, non aderendo in qualità di produttore agricolo, non possono partecipare alle decisioni che attengono alla attività dell'o.p e che non possono accedere ai finanziamenti pubblici previsti per l OP stessa Inoltre lo statuto deve precisare che solo i soci produttori agricoli aderenti all OP possono accedere, direttamente o indirettamente, ai finanziamenti pubblici previsti per l OP stessa. Sempre secondo quanto previsto dall allegato 2 delle linee guida del MIPAAF per C O N C L U S I O N I Premesso tutto quanto sopra, a conclusione dell'attività di verifica e controllo, il sottoscritto Paolo PEPE, accertato che la Società Cooperativa Centro Agricolo Alto Viterbese denominata Cooperativa Centro Agricolo Alto Viterbese rispetta, con le prescrizioni previste nella presente relazione istruttoria, tutti i requisiti previsti per ottenere il riconoscimento in particolare il numero dei soci pari a 39 rispetto al minimo richiesto di 25 ed il valore della produzione commercializzata pari ad Euro ,87 rispetto al minimo richiesto di Euro ,00 (allegato A alla legge regionale n. 29 del 24 dicembre 2008) esprime parere favorevole sulla richiesta in esame e propone di concedere il riconoscimento giuridico ai sensi dell articolo 152 del Reg. (UE) n. 1308/2013 e successive modificazioni ed integrazioni per il seguente prodotto: Patate alla Società Cooperativa Centro Agricolo Alto Viterbese con sede legale e operativa in San Lorenzo Nuovo (VT) località Madonna del Poggio CAP Roma, 17/06/2014 Il funzionario responsabile del procedimento Dr Paolo PEPE Il Direttore Dr Roberto OTTAVIANI 8

258 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 258 di 401 Allegato 1 a foglio n. ELENCO ANALITICO delle cooperative socie della OP COOPERATIVA CENTRO AGRICOLO ALTO VITERBESE N. Denominazione sede (*) n. produttori (*) località, via, n. civico, città, CAP 9

259 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 259 di 401 Regione Lazio DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 17 giugno 2015, n. G07506 D.G.R. 29 novembre 2007, n. 968 e s.m.i. - Direttiva "Accreditamento dei soggetti che erogano attività di formazione e di orientamento nella Regione Lazio". ente "IGEAM ACADEMY (P.IVA )"- Revoca accreditamento a seguito rinuncia sede di via della Maglianella 65/t ROMA.

260 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 260 di 401 OGGETTO: D.G.R. 29 novembre 2007, n. 968 e s.m.i. - Direttiva Accreditamento dei soggetti che erogano attività di formazione e di orientamento nella Regione Lazio. ente IGEAM ACADEMY (P.IVA ) - Revoca accreditamento a seguito rinuncia sede di via della Maglianella 65/t ROMA. Il Direttore della Direzione Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo Studio SU PROPOSTA del dirigente dell Area Programmazione dell Offerta formativa e di Orientamento; VISTI : il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53, e in particolare l articolo 28; il decreto ministeriale 25 maggio 2001, n. 166 Disposizioni per l accreditamento delle sedi operative dei soggetti che intendono attuare interventi di formazione e/o orientamento con il finanziamento pubblico ; la legge n. 845 del 21/12/1978, legge quadro in materia di formazione professionale; la legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23 Ordinamento della formazione professionale ; la legge regionale 6 agosto 1999, n. 14, e successive modificazioni Organizzazione delle funzioni a livello Regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo e in particolare gli articoli 157, 158 e 159; il D.M. del 29/11/07 concernente i requisiti per l accreditamento delle strutture formative per l obbligo di istruzione; la deliberazione di Giunta Regionale 29 novembre 2007, n. 968 (Revoca D.G.R. 21/11/2002, n e D.G.R. 20/12/2002, n Approvazione della nuova Direttiva Accreditamento dei soggetti che erogano attività di formazione e di orientamento nella Regione Lazio ); PREMESSO CHE, ai sensi della D.G.R. 29 novembre 2007, n. 968 e s.m.i., la nuova procedura di accreditamento prevede l inoltro della domanda per via telematica e la successiva verifica in loco del possesso dei requisiti dichiarati, entro 90 giorni lavorativi; VISTA la determinazione di accreditamento tipologia "definitivo" n. D1622 del 08/06/2009 del soggetto IGEAM ACADEMY (P.IVA ) per la sede di via della Maglianella 65/t ROMA; CONSIDERATO che, con nota del 28/05/2015, acquisita al protocollo di questa Direzione Regionale al n del 11/06/2015, il predetto ente IGEAM ACADEMY (P.IVA ) comunicava la rinuncia dell accreditamento concesso per la sede di via della Maglianella 65/t ROMA; RITENUTO, in conformità all art 16, ultimo capoverso, della DGR 968/2007 che, in caso di revoca dell accreditamento la Direzione Regionale competente in materia di formazione,

261 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 261 di 401 debba consentire la prosecuzione delle attività già finanziate fino alla loro conclusione, a garanzia del completamento del percorso formativo e/o di orientamento da parte dell utenza; RITENUTO, di dover procedere alla revoca dell accreditamento al soggetto IGEAM ACADEMY (P.IVA ) per la sede di via della Maglianella 65/t ROMA; DETERMINA Per le motivazioni espresse in premessa e che s intendono integralmente riportate: 1. di revocare, a far data dalla presente determinazione, l accreditamento al soggetto IGEAM ACADEMY (P.IVA ) per la sola la sede di via della Maglianella 65/t ROMA; 2. di consentire, ai sensi dell art 16, ultimo capoverso, della DGR 968/2007, la prosecuzione delle attività fino alla loro conclusione, a garanzia del completamento del percorso formativo e/o di orientamento da parte dell utenza; 3. di pubblicare il presente atto sul portale istituzionale sul BURL e sul sito dedicato e che tale pubblicazione riveste carattere di formale notifica. IL DIRETTORE Fabrizio Lella

262 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 262 di 401 Regione Lazio DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 17 giugno 2015, n. G07507 Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 Titolo V Autorizzazione "ISTITUTO DI CULTURA PANTHEON S.R.L" a svolgere corsi privati non finanziati. Autorizzazione Corsi.

263 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 263 di 401 OGGETTO: Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 Titolo V Autorizzazione ISTITUTO DI CULTURA PANTHEON S.R.L a svolgere corsi privati non finanziati. Autorizzazione Corsi. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA, DIRITTO ALLO STUDIO SU PROPOSTA del dirigente dell Area Programmazione dell Offerta formativa e di Orientamento VISTI: lo Statuto della Regione Lazio, (legge statutaria 11/11/2004 n. 1 Nuovo statuto della Regione Lazio); la legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23 Autorizzazione allo svolgimento dei corsi privati non finanziati - Titolo V - in particolare, gli artt. 39, 40, 41, 42; la Deliberazione della Giunta regionale 4 giugno 1996, n con la quale sono state approvate le direttive attuative del Titolo V della legge regionale 23/92 Modalità di procedere per la presentazione delle domande per lo svolgimento e chiusura delle attività formative non finanziate e successive modificazioni ed integrazioni; la legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo, (art. 158); la Deliberazione della Giunta regionale 29 novembre 2007, n. 968 Revoca D.G.R. 21/11/2002, n e D.G.R. 20/12/2002, n Approvazione della nuova Direttiva Accreditamento dei soggetti che erogano attività di formazione e di orientamento nella Regione Lazio e s.m.i.; la Deliberazione della Giunta regionale n. 459 del 17/12/2013 concernente la modifica all'allegato A della deliberazione della Giunta Regionale del 29 novembre 2007, n. 968; la Deliberazione della Giunta regionale n. 452 del 11/09/2012 concernente: Istituzione del "Repertorio regionale delle competenze e dei profili formativi" - Approvazione Linee di indirizzo e Procedura di aggiornamento - Approvazione di n. 108 profili formativi caratterizzanti settori economici del territorio regionale e inserimento nel Repertorio. Revoca della deliberazione di Giunta regionale 22 marzo 2006, n il D.lgs 257/92 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro" la Deliberazione di Giunta Regionale n. 831 del 28 novembre 2014 con la quale è stato conferito alla Dott. Fabrizio Lella l incarico di Direttore della Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo Studio del Dipartimento Programmazione Economica e Sociale ; la Determinazione n. B03022 del 16/07/2013 concernente: Riorganizzazione delle Aree e degli Uffici della Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo Studio. la determinazione dirigenziale n del 03/06/2015 trasmessa dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, avente per oggetto: ISTITUTO DI CULTURA PANTHEON S.R.L - Rinnovo per Integrazione all autorizzazione svolgimento corsi privati non finanziati Variazione Legale Rappresentante Variazione sede legale - perfezionamento

264 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 264 di 401 dell istruttoria ai fini dell integrazione dell autorizzazione regionale di cui all art. 158 (lett. m) della L.R. n. 14 del 06/08/1999; la determinazione dirigenziale n. D1901 DEL 21/05/2010 di accreditamento in ingresso dell ente ISTITUTO DI CULTURA PANTHEON S.R.L, per la sede operativa di Via di Ripetta, ROMA [RM]; PREMESSO CHE, ai sensi dell art. 158, lettera m) della legge regionale 14/99 la Regione Lazio rilascia l autorizzazione allo svolgimento di corsi privati non finanziati, di cui al titolo V della legge 23/92, su istruttoria e proposta delle Province; l accreditamento ottenuto ai sensi della Direttiva di cui alla D.G.R. 968/2007 e s.m.i. è soggetto a revoca nei casi previsti dall articolo 16 della medesima; PRESO ATTO che l istruttoria effettuata dalla Città Metropolitana di Roma Capitale con la determinazione dirigenziale sopra citata è finalizzata al rilascio dell autorizzazione per lo svolgimento del corso di formazione per: Tecnico Grafico di Pre-stampa qualifica 2 livello ore; Tecnico della Comunicazione Informazione - qualifica 2 livello ore; Grafico Multimediale - qualifica 2 livello ore; Tecnico del Disegno Edile - qualifica 2 livello ore; Tecnico del Verde - qualifica 2 livello ore; Montatore Cinematografico e Audiovisivo - qualifica 2 livello ore; Scenografo Cinematografico e Audiovisivo - qualifica 2 livello ore; Progettista di Applicazioni Web e Multimediali - qualifica 2 livello ore; Gestore di Spazi Espositivi - qualifica 2 livello ore; Tecnico di cantiere Edile - qualifica 2 livello ore; VERIFICATO attraverso il sistema di gestione dell accreditamento regionale Sac Portal, che, alla data del presente atto l ente ISTITUTO DI CULTURA PANTHEON S.R.L. legalmente rappresentata dalla Sig.ra Angela Rita Iacovino con sede legale in Via di Ripetta, ROMA [RM] è accreditato ai sensi della D.G.R. 968/07 e s.m.i. CONSIDERATO che la D.G.R. 4572/96 stabilisce una durata triennale dell autorizzazione e disciplina i casi in cui la stessa può essere revocata; RICHIAMATO l ente in oggetto: all adozione dello standard formativo di cui alla normativa di riferimento al rispetto della normativa vigente in materia di edilizia scolastica, sicurezza degli impianti e prevenzione degli infortuni; RITENUTO che sussistono le condizioni per autorizzare ai sensi del Titolo V - della legge regionale n. 23 del 25 febbraio 1992, l ente ISTITUTO DI CULTURA PANTHEON S.R.L. legalmente rappresentato dalla Sig.ra Angela Rita Iacovino con sede legale in Via di Ripetta, ROMA [RM] allo svolgimento dei corsi di formazione non finanziati per: Tecnico Grafico di Pre-stampa qualifica 2 livello ore; Tecnico della Comunicazione Informazione - qualifica 2 livello ore; Grafico Multimediale - qualifica 2 livello ore;

265 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 265 di 401 Tecnico del Disegno Edile - qualifica 2 livello ore; Tecnico del Verde - qualifica 2 livello ore; Montatore Cinematografico e Audiovisivo - qualifica 2 livello ore; Scenografo Cinematografico e Audiovisivo - qualifica 2 livello ore; Progettista di Applicazioni Web e Multimediali - qualifica 2 livello ore; Gestore di Spazi Espositivi - qualifica 2 livello ore; Tecnico di cantiere Edile - qualifica 2 livello ore; I suddetti corsi dovranno essere svolti presso la sede operativa di Via di Ripetta, ROMA [RM], nelle seguenti aule: _Aula A1 25 allievi + docente; _Aula A2 19 allievi + docente; _Aula A3 9 allievi + docente; _Aula A4 10 allievi + docente; _Aula A5 10 allievi + docente; Tutto ciò premesso, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto. DETERMINA 1. di autorizzare ai sensi del Titolo V della legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23, l ente ISTITUTO DI CULTURA PANTHEON S.R.L. legalmente rappresentato dalla Sig.ra Angela Rita Iacovino con sede legale in Via di Ripetta, ROMA [RM] allo svolgimento dei corsi di formazione non finanziati per: Tecnico Grafico di Pre-stampa qualifica 2 livello ore; Tecnico della Comunicazione Informazione - qualifica 2 livello ore; Grafico Multimediale - qualifica 2 livello ore; Tecnico del Disegno Edile - qualifica 2 livello ore; Tecnico del Verde - qualifica 2 livello ore; Montatore Cinematografico e Audiovisivo - qualifica 2 livello ore; Scenografo Cinematografico e Audiovisivo - qualifica 2 livello ore; Progettista di Applicazioni Web e Multimediali - qualifica 2 livello ore; Gestore di Spazi Espositivi - qualifica 2 livello ore; Tecnico di cantiere Edile - qualifica 2 livello ore; I suddetti corsi dovranno essere svolti presso la sede operativa di Via di Ripetta, ROMA [RM], nelle seguenti aule: _Aula A1 25 allievi + docente; _Aula A2 19 allievi + docente; _Aula A3 9 allievi + docente; _Aula A4 10 allievi + docente; _Aula A5 10 allievi + docente; 2. di richiamare l ente ISTITUTO DI CULTURA PANTHEON S.R.L al rispetto degli standard e dei requisiti prescritti dalla DGR sull accreditamento delle sedi formative e, in

266 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 266 di 401 particolare, al rispetto del numero massimo di allievi per mq. in aule e laboratori per ciascun corso; 3. di procedere alla revoca della presente autorizzazione nei casi previsti dalla D.G.R. 4572/96 ovvero nel caso di perdita dell accreditamento; 4. di trasmettere per il seguito di competenza, copia della presente determinazione alla Città Metropolitana di Roma Capitale; 5. di notificare la presente determinazione all ente ISTITUTO DI CULTURA PANTHEON S.R.L con sede legale in Via di Ripetta, ROMA [RM]; 6. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito internet e che tale pubblicazione riveste carattere di formale notifica. Avverso la presente determinazione è consentito il ricorso al TAR entro 60 gg. dalla notifica ovvero al Capo dello Stato entro 120 gg. dalla notifica. Il Direttore Fabrizio Lella

267 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 267 di 401 Regione Lazio DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 18 giugno 2015, n. G07552 Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 Titolo V Integrazione Autorizzazione ente "ARTE ESTETICA FEMMINILE SRL" a svolgere corsi privati non finanziati.

268 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 268 di 401 OGGETTO: Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 Titolo V Integrazione Autorizzazione ente ARTE ESTETICA FEMMINILE SRL a svolgere corsi privati non finanziati. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA, DIRITTO ALLO STUDIO SU PROPOSTA del dirigente dell Area Programmazione dell Offerta formativa e di Orientamento VISTI: lo Statuto della Regione Lazio, (legge statutaria 11/11/2004 n. 1 Nuovo statuto della Regione Lazio); la legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23 Autorizzazione allo svolgimento dei corsi privati non finanziati - Titolo V - in particolare, gli artt. 39, 40, 41, 42; la Deliberazione della Giunta regionale 4 giugno 1996, n con la quale sono state approvate le direttive attuative del Titolo V della legge regionale 23/92 Modalità di procedere per la presentazione delle domande per lo svolgimento e chiusura delle attività formative non finanziate e successive modificazioni ed integrazioni; la legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo, (art. 158); la Deliberazione della Giunta regionale 29 novembre 2007, n. 968 Revoca D.G.R. 21/11/2002, n e D.G.R. 20/12/2002, n Approvazione della nuova Direttiva Accreditamento dei soggetti che erogano attività di formazione e di orientamento nella Regione Lazio e s.m.i.; la Deliberazione della Giunta regionale n. 459 del 17/12/2013 concernente la modifica all'allegato A della deliberazione della Giunta Regionale del 29 novembre 2007, n. 968; la Deliberazione della Giunta regionale n. 452 del 11/09/2012 concernente: Istituzione del "Repertorio regionale delle competenze e dei profili formativi" - Approvazione Linee di indirizzo e Procedura di aggiornamento - Approvazione di n. 108 profili formativi caratterizzanti settori economici del territorio regionale e inserimento nel Repertorio. Revoca della deliberazione di Giunta regionale 22 marzo 2006, n. 128;. il D.lgs 257/92 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro"; la DGR 2335/99 Rettifiche schede didattiche dei corsi di "Agenti e rappresentanti di commercio" e "Registro esercenti il commercio", approvate con deliberazione n del6 ottobre 1998; la Deliberazione di Giunta Regionale n. 831 del 28 novembre 2014 con la quale è stato conferito alla Dott. Fabrizio Lella l incarico di Direttore della Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo Studio del Dipartimento Programmazione Economica e Sociale ; la Determinazione n. B03022 del 16/07/2013 concernente: Riorganizzazione delle Aree e degli Uffici della Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo Studio ; la determinazione dirigenziale n del 09/06/2015 trasmessa dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, avente per oggetto: ARTE ESTETICA FEMMINILE SRL - integrazione corsi - autorizzazione svolgimento corsi privati non finanziati -

269 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 269 di 401 perfezionamento dell istruttoria ai fini dell integrazione dell autorizzazione regionale di cui all art. 158 (lett. m) della L.R. n. 14 del 06/08/1999; la determinazione dirigenziale n. G00149 del 16/01/2015. di accreditamento in ingresso dell ente ARTE ESTETICA FEMMINILE SRL, per la sede operativa di Via Bologna, 41 Ciampino (RM). PREMESSO CHE, ai sensi dell art. 158, lettera m) della legge regionale 14/99 la Regione Lazio rilascia l autorizzazione allo svolgimento di corsi privati non finanziati, di cui al titolo V della legge 23/92, su istruttoria e proposta delle Province; l accreditamento ottenuto ai sensi della Direttiva di cui alla D.G.R. 968/2007 e s.m.i. è soggetto a revoca nei casi previsti dall articolo 16 della medesima; PRESO ATTO che l istruttoria effettuata dalla Città Metropolitana di Roma Capitale con la determinazione dirigenziale sopra citata è finalizzata al rilascio dell integrazione dell autorizzazione per lo svolgimento dei corsi di formazione per: Truccatore Cinematografico ed audiovisivo qualifica 1 liv. 500 ore; Corso per il Commercio Relativo al Settore Merceologico Alimentare valido anche per l iscrizione al Registro Esercenti il commercio per l attività di somministrazione di Alimenti e Bevande ex REC frequenza 120 ore VERIFICATO attraverso il sistema di gestione dell accreditamento regionale Sac Portal, che, alla data del presente atto l ente ARTE ESTETICA FEMMINILE SRL legalmente rappresentato dal Sig. Sirio Ferranti con sede legale in Via Bologna, 43 Ciampino (RM) è accreditato ai sensi della D.G.R. 968/07 e s.m.i. CONSIDERATO che la D.G.R. 4572/96 stabilisce una durata triennale dell autorizzazione e disciplina i casi in cui la stessa può essere revocata; RICHIAMATO l ente in oggetto: all adozione dello standard formativo di cui alla normativa di riferimento al rispetto della normativa vigente in materia di edilizia scolastica, sicurezza degli impianti e prevenzione degli infortuni; RITENUTO che sussistono le condizioni per integrare l autorizzare ai sensi del Titolo V - della legge regionale n. 23 del 25 febbraio 1992, all ente ARTE ESTETICA FEMMINILE SRL legalmente rappresentato dal Sig. Sirio Ferranti con sede legale in Via Bologna, 43 Ciampino (RM) allo svolgimento dei corsi di formazione non finanziati per: Truccatore Cinematografico ed audiovisivo qualifica 1 liv. 500 ore; Corso per il Commercio Relativo al Settore Merceologico Alimentare valido anche per l iscrizione al Registro Esercenti il commercio per l attività di somministrazione di Alimenti e Bevande ex REC frequenza 120 ore. Da svolgersi presso la sede operativa di Via Bologna, 41 Ciampino (RM) nelle seguenti aule: aula n. 1 Teoria 8 allievi max + docente aula n. 2 Teoria 8 allievi max + docente aula n. 3 Teoria 8 allievi max + docente aula n. 4 Pratica 27 allievi max + docente aula n. 5 Pratica 10 allievi max + docente.

270 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 270 di 401 Tutto ciò premesso, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto. DETERMINA 1. di integrare l autorizzare ai sensi del Titolo V della legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23, all ente ARTE ESTETICA FEMMINILE SRL legalmente rappresentato dal Sig. Sirio Ferranti con sede legale in Via Bologna, 43 Ciampino (RM), allo svolgimento dei corsi di formazione non finanziati per: Truccatore Cinematografico ed audiovisivo qualifica 1 liv. 500 ore; Corso per il Commercio Relativo al Settore Merceologico Alimentare valido anche per l iscrizione al Registro Esercenti il commercio per l attività di somministrazione di Alimenti e Bevande ex REC frequenza 120 ore. Da svolgersi presso la sede operativa di Via Bologna, 41 Ciampino (RM) nelle seguenti aule: aula n. 1 Teoria 8 allievi max + docente aula n.2 Teoria 8 allievi max + docente aula n.3 Teoria 8 allievi max + docente aula n. 4 Pratica 27 allievi max + docente aula n. 5 Pratica 10 allievi max + docente. 2. di richiamare l ente ARTE ESTETICA FEMMINILE SRL al rispetto degli standard e dei requisiti prescritti dalla DGR sull accreditamento delle sedi formative e, in particolare, al rispetto del numero massimo di allievi per mq. in aule e laboratori per ciascun corso; 3. di procedere alla revoca della presente autorizzazione nei casi previsti dalla D.G.R. 4572/96 ovvero nel caso di perdita dell accreditamento; 4. di trasmettere per il seguito di competenza, copia della presente determinazione alla Città Metropolitana di Roma Capitale; 5. di notificare la presente determinazione all ente ARTE ESTETICA FEMMINILE SRL con sede legale in Via Bologna, 43 Ciampino (RM); 6. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito internet e che tale pubblicazione riveste carattere di formale notifica. Avverso la presente determinazione è consentito il ricorso al TAR entro 60 gg. dalla notifica ovvero al Capo dello Stato entro 120 gg. dalla notifica. Il Direttore Fabrizio Lella

271 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 271 di 401 Regione Lazio DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 18 giugno 2015, n. G07553 Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 - Titolo V - Autorizzazione ente "POLIZIANO" a svolgere corsi privati non finanziati. Autorizzazione Corsi.

272 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 272 di 401 OGGETTO: Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 Titolo V Autorizzazione ente POLIZIANO a svolgere corsi privati non finanziati. Autorizzazione Corsi. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA, DIRITTO ALLO STUDIO SU PROPOSTA del dirigente dell Area Programmazione dell Offerta formativa e di Orientamento VISTI: lo Statuto della Regione Lazio, (legge statutaria 11/11/2004 n. 1 Nuovo statuto della Regione Lazio); la legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23 Autorizzazione allo svolgimento dei corsi privati non finanziati - Titolo V - in particolare, gli artt. 39, 40, 41, 42; la Deliberazione della Giunta regionale 4 giugno 1996, n con la quale sono state approvate le direttive attuative del Titolo V della legge regionale 23/92 Modalità di procedere per la presentazione delle domande per lo svolgimento e chiusura delle attività formative non finanziate e successive modificazioni ed integrazioni; la legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo, (art. 158); la Deliberazione della Giunta regionale 29 novembre 2007, n. 968 Revoca D.G.R. 21/11/2002, n e D.G.R. 20/12/2002, n Approvazione della nuova Direttiva Accreditamento dei soggetti che erogano attività di formazione e di orientamento nella Regione Lazio e s.m.i.; la Deliberazione della Giunta regionale n. 459 del 17/12/2013 concernente la modifica all'allegato A della deliberazione della Giunta Regionale del 29 novembre 2007, n. 968; la Deliberazione della Giunta regionale n. 452 del 11/09/2012 concernente: Istituzione del "Repertorio regionale delle competenze e dei profili formativi" - Approvazione Linee di indirizzo e Procedura di aggiornamento - Approvazione di n. 108 profili formativi caratterizzanti settori economici del territorio regionale e inserimento nel Repertorio. Revoca della deliberazione di Giunta regionale 22 marzo 2006, n il D.lgs 257/92 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro"; la DGR 5144/98 Rettifica schede didattiche approvate con delibera n del 19 settembre 1995 concernente: Approvazione disposizioni sui requisiti di accesso e la durata dei corsi di: Agenti e rappresentanti di commercio, Registro esercenti il commercio e Agenti di'affari in mediazione, ai sensi delle LL.RR. 99/79 e 23/92; la DGR 2335/99 Rettifiche schede didattiche dei corsi di "Agenti e rappresentanti di commercio" e "Registro esercenti il commercio", approvate con deliberazione n del 6 ottobre 1998; la DGR 2335/99 Rettifiche schede didattiche dei corsi di "Agenti e rappresentanti di commercio" e "Registro esercenti il commercio", approvate con deliberazione n del 6 ottobre la Deliberazione di Giunta Regionale n. 831 del 28 novembre 2014 con la quale è stato conferito alla Dott. Fabrizio Lella l incarico di Direttore della Direzione Regionale

273 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 273 di 401 Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo Studio del Dipartimento Programmazione Economica e Sociale ; la Determinazione n. B03022 del 16/07/2013 concernente: Riorganizzazione delle Aree e degli Uffici della Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo Studio. la determinazione dirigenziale n del 09/06/2015 trasmessa dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, avente per oggetto: POLIZIANO Rinnovo autorizzazione svolgimento corsi privati non finanziati e rinuncia corsi - perfezionamento dell istruttoria ai fini dell integrazione dell autorizzazione regionale di cui all art. 158 (lett. m) della L.R. n. 14 del 06/08/1999; la determinazione dirigenziale n D1572 del 21/04/2010 di accreditamento in ingresso dell ente POLIZIANO per la sede operativa di Via Costantino, ROMA [RM]. PREMESSO CHE, ai sensi dell art. 158, lettera m) della legge regionale 14/99 la Regione Lazio rilascia l autorizzazione allo svolgimento di corsi privati non finanziati, di cui al titolo V della legge 23/92, su istruttoria e proposta delle Province; l accreditamento ottenuto ai sensi della Direttiva di cui alla D.G.R. 968/2007 e s.m.i. è soggetto a revoca nei casi previsti dall articolo 16 della medesima; PRESO ATTO che l istruttoria effettuata dalla Città Metropolitana di Roma Capitale con la determinazione dirigenziale sopra citata è finalizzata all autorizzazione per lo svolgimento dei corsi di formazione per: Corso per il Commercio Relativo al Settore Merceologico Alimentare valido anche per l iscrizione al Registro Esercenti il commercio per l attività di somministrazione di Alimenti e Bevande ex REC frequenza I livello 120 ore; Agente e Rappresentante di Commercio (ARC) abilitante I livello 120 ore; Agente di Affari in mediazione prep. II livello 150 ore. VERIFICATO attraverso il sistema di gestione dell accreditamento regionale Sac Portal, che, alla data del presente atto l ente POLIZIANO legalmente rappresentato dalla Sig.ra Rita Calistroni con sede legale ed operativa in Via Costantino, ROMA [RM]. è accreditato ai sensi della D.G.R. 968/07 e s.m.i.; CONSIDERATO che la D.G.R. 4572/96 stabilisce una durata triennale dell autorizzazione e disciplina i casi in cui la stessa può essere revocata; RICHIAMATO l ente in oggetto: all adozione dello standard formativo di cui alla normativa di riferimento al rispetto della normativa vigente in materia di edilizia scolastica, sicurezza degli impianti e prevenzione degli infortuni; RITENUTO che sussistono le condizioni per autorizzare ai sensi del Titolo V - della legge regionale n. 23 del 25 febbraio 1992, l ente POLIZIANO legalmente rappresentato dalla Sig.ra Rita Calistroni con sede legale ed operativa in Via Costantino, ROMA [RM] allo svolgimento dei corsi di formazione non finanziati per: Corso per il Commercio Relativo al Settore Merceologico Alimentare valido anche per l iscrizione al Registro Esercenti il commercio per l attività di somministrazione di Alimenti e Bevande ex REC frequenza I livello 120 ore;

274 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 274 di 401 Agente e Rappresentante di Commercio (ARC) abilitante I livello 120 ore; Agente di Affari in mediazione prep. II livello 150 ore. I suddetti corsi dovranno essere svolti presso la sede operativa di Via Costantino, ROMA [RM], nelle seguenti aule: Aula 1 Teoria 15 allievi max + docente Aula 2 Teoria 14 allievi max + docente Aula 4 Teoria 12 allievi max + docente Aula 5 Teoria 11 allievi max + docente Aula 9 Teoria 14 allievi max + docente Aula 10 Pratica 15 allievi max + docente Aula 11 Teoria 7 allievi max + docente Aula 12 Teoria 7 allievi max + docente Aula 13 Teoria 6 allievi max + docente Tutto ciò premesso, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto. DETERMINA 1. di autorizzare ai sensi del Titolo V della legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23, l ente POLIZIANO legalmente rappresentato dalla Sig.ra Rita Calistroni con sede legale ed operativa in Via Costantino, ROMA [RM] allo svolgimento dei corsi di formazione non finanziati per: Corso per il Commercio Relativo al Settore Merceologico Alimentare valido anche per l iscrizione al Registro Esercenti il commercio per l attività di somministrazione di Alimenti e Bevande ex REC frequenza I livello 120 ore; Agente e Rappresentante di Commercio (ARC) abilitante I livello 120 ore; Agente di Affari in mediazione prep. II livello 150 ore. I suddetti corsi dovranno essere svolti presso la sede operativa di Via Costantino, ROMA [RM], nelle seguenti aule: Aula 1 Teoria 15 allievi max + docente Aula 2 Teoria 14 allievi max + docente Aula 4 Teoria 12 allievi max + docente Aula 5 Teoria 11 allievi max + docente Aula 9 Teoria 14 allievi max + docente Aula 10 Pratica 15 allievi max + docente Aula 11 Teoria 7 allievi max + docente Aula 12 Teoria 7 allievi max + docente Aula 13 Teoria 6 allievi max + docente 2. di richiamare l ente POLIZIANO al rispetto degli standard e dei requisiti prescritti dalla DGR sull accreditamento delle sedi formative e, in particolare, al rispetto del numero massimo di allievi per mq. in aule e laboratori per ciascun corso; 3. di procedere alla revoca della presente autorizzazione nei casi previsti dalla D.G.R. 4572/96 ovvero nel caso di perdita dell accreditamento;

275 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 275 di di trasmettere per il seguito di competenza, copia della presente determinazione alla Città Metropolitana di Roma Capitale; 5. di notificare la presente determinazione all ente POLIZIANO con sede legale in Via Costantino, ROMA [RM]; 6. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito internet e che tale pubblicazione riveste carattere di formale notifica. Avverso la presente determinazione è consentito il ricorso al TAR entro 60 gg. dalla notifica ovvero al Capo dello Stato entro 120 gg. dalla notifica. Il Direttore Fabrizio Lella

276 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 276 di 401 Regione Lazio DIREZIONE LAVORO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 19 maggio 2015, n. G06010 disimpegno dell'impegno di spesa n anno Cap. F31900-, proveniente dall'impegno n anno 2014 Cap. F31900-, pari ad ,00, conseguente alla determinazione dirigenziale del 26 luglio 2012, n. B04717, avente ad oggetto " affidamento diretto ai sensi dell'art. 125 comma 11 del dlgs 163/2006 e s.m.i. del servizio di realizzazione di una ricerca sui rapporti tra le donne e i media nel Lazio. Impegno finanziario e approvazione schema di convenzione. Esercizio finanziario 2012".

277 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 277 di 401 Oggetto: disimpegno dell impegno di spesa n anno Cap. F31900-, proveniente dall impegno n anno 2014 Cap. F31900-, pari ad ,00, conseguente alla determinazione dirigenziale del 26 luglio 2012, n. B04717, avente ad oggetto affidamento diretto ai sensi dell art. 125 comma 11 del dlgs 163/2006 e s.m.i. del servizio di realizzazione di una ricerca sui rapporti tra le donne e i media nel Lazio. Impegno finanziario e approvazione schema di convenzione. Esercizio finanziario IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE LAVORO Su proposta del dirigente dell Area Attuazione Interventi VISTI - il decreto legislativo 12 aprile 2006, n 163, e successive modificazioni; - la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modifiche, recante norme sul procedimento amministrativo; - il decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207, recante disposizioni relative al nuovo regolamento d attuazione al codice degli appalti ; - il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale del 6 settembre 2002, n. 1, e successive modifiche ed integrazioni; - la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6, Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale e successive modifiche; - la Legge regionale 13 agosto 2011, n.11, riguardante, l Assestamento al bilancio annuale e pluriennale della Regione Lazio ; - la Legge Regionale, 23 Dicembre 2011, n. 19, Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2012 (art. 11, l.r. 20 novembre 2001, n. 25) ; - la Legge Regionale, 23 Dicembre 2011, n. 20, Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2012 ; - la nota del 27 febbraio 2012, prot. 44, con la quale l assessore al Lavoro e Formazione ha delineato la programmazione dell utilizzo delle risorse afferenti il capitolo regionale F31900 ritenendo congrua per l avvio di politiche di genere e promozione delle pari opportunità la cifra di ,00; - la determinazione dirigenziale del 26 luglio 2012, n. B04717, avente ad oggetto affidamento diretto ai sensi dell art. 125, comma 11, del dlgs. 163/2006 e s.m.i. del servizio di realizzazione di una ricerca sui rapporti tra le donne e i media nel Lazio. Impegno finanziario e approvazione schema di convenzione. Esercizio finanziario 2012 ; - il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 dicembre 2011 relativo alla Sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro enti ed organismi, di cui all articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118 ; - la Legge regionale 18 Luglio 2012, n. 11, Assestamento del bilancio annuale e pluriennale della Regione Lazio ;

278 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 278 di la Legge regionale 29 aprile 2013, n. 2, avente ad oggetto Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2013 ; - la Legge regionale 29 aprile 2013, n. 3, riguardante il Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2013 e Bilancio pluriennale ; - la legge regionale 30 dicembre 2013, n 13, riguardante la Legge di stabilità regionale 2014 ; - la legge regionale 30 dicembre 2013, n. 14, concernente il Bilancio di previsione finanziaria della Regione Lazio ; - la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 16, relativa al Rendiconto generale della Regione Lazio per l esercizio finanziario 2013 ; - la Legge Regionale 30 dicembre 2014, n.17, concernente Legge di stabilità regionale 2015, pubblicata sul BURL del 30 dicembre 2014, n.104, s.o. n.4; - la Legge Regionale 30 dicembre 2014, n.18, recante disposizioni relative al Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio , pubblicata sul BURL del 30 dicembre 2014, n.104, s.o. n.4; - la Deliberazione della Giunta regionale del Lazio 27 gennaio 2015, n. 24, relativa all Applicazione delle disposizioni di cui all articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio PRESO ATTO CHE - in attuazione dell art. 7 del DPCM 28/12/2011, l impegno di spesa n anno Cap. F ( / ), pari ad ,00, non liquidato nell esercizio finanziario 2014, risulta imputato nell esercizio finanziario 2015 al Cap. F31900, impegno n , e si trova in status L impegno deve essere esecutivo. TENUTO CONTO CHE - a seguito della realizzazione dell iniziativa indicata nella determinazione dirigenziale del 26 luglio 2012, n. B04717, è stata trasmessa la fattura emessa dal Centro Studi Investimenti Sociali n. 42 del 29 marzo 2013 pari ad ,00, comprensiva di IVA. ACQUISITE - la nota del 13 giugno 2014, prot , con la quale il direttore della Direzione Lavoro ha richiesto alla competente Area Controllo, Rendicontazione e Contenzioso di compiere tutti i controlli previsti, previa acquisizione del relativo dossier, in ottemperanza all art.4 della convenzione del 25 gennaio 2013 cron. n stipulata tra Regione Lazio e Fondazione CENSIS; - le note di risposta dell Area Controllo, Rendicontazione e Contenzioso della Direzione Lavoro del 02 luglio 20114, prot , e del 14 luglio 2014, prot , nella quale viene precisato che è opportuno procedere alla liquidazione dell importo richiesto dalla Fondazione CENSIS.

279 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 279 di 401 RITENUTO NECESSARIO - disimpegnare l impegno di spesa n anno Cap. F31900-, proveniente dall impegno n anno 2014 Cap. F31900-( / ), pari ad ,00, conseguente alla determinazione dirigenziale del 26 luglio 2012, n. B04717, avente ad oggetto affidamento diretto ai sensi dell art. 125 comma 11 del dlgs. 163/2006 e s.m.i. del servizio di realizzazione di una ricerca sui rapporti tra le donne e i media nel Lazio. Impegno finanziario e approvazione schema di convenzione. Esercizio finanziario 2012, risultando errato il piano dei conti, al fine di poter provvedere alla richiesta dell appropriata variazione di bilancio. Tanto sopra premesso, che costituisce parte essenziale del presente atto: DETERMINA di disimpegnare l impegno di spesa n anno Cap. F31900, proveniente dall impegno n anno 2014 Cap. F31900-( / ), pari ad ,00, conseguente alla determinazione dirigenziale del 26 luglio 2012, n. B04717, avente ad oggetto affidamento diretto ai sensi dell art. 125 comma 11 del dlgs. 163/2006 e s.m.i. del servizio di realizzazione di una ricerca sui rapporti tra le donne e i media nel Lazio. Impegno finanziario e approvazione schema di convenzione. Esercizio finanziario 2012, risultando errato il piano dei conti, al fine di poter provvedere alla richiesta dell appropriata variazione di bilancio. Il provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, sul sito web istituzionale e, ai sensi del D.Lgs n.33/2013, nella sezione relativa alla trasparenza del sito internet regionale ( IL DIRETTORE Arch. Marco NOCCIOLI

280 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 280 di 401 Regione Lazio DIREZIONE PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 giugno 2015, n. G07456 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, mediante prelevamento dal fondo di riserva per i cofinanziamenti regionali in conto capitale, capitoli di spesa: A38151 iscritto nel programma 12 della missione 01, A38154 ed A38188 iscritti nel programma 05 della missione 14 e capitolo di spesa C12109.

281 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 281 di 401 OGGETTO: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, mediante prelevamento dal fondo di riserva per i cofinanziamenti regionali in conto capitale, capitoli di spesa: A38151 iscritto nel programma 12 della missione 01, A38154 ed A38188 iscritti nel programma 05 della missione 14 e capitolo di spesa C IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione; VISTA VISTO VISTA VISTO VISTA VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale; il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; la deliberazione della Giunta regionale 30 aprile 2013, n. 86, con la quale è stato conferito l incarico di Direttore della Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio al Dott. Marco Marafini; il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e relativi principi applicativi, e successive modiche; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17, concernente: Legge di stabilità regionale 2015 ; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 942, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 943, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa ;

282 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 282 di 401 VISTA VISTA CONSIDERATO VISTA VISTA VISTA la deliberazione della Giunta regionale 24 febbraio 2015, n. 70, recante: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18 ; la deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, recante: Applicazione delle disposizioni di cui all articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; che, ai sensi della già citata deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, «le variazioni di bilancio con provvedimento amministrativo, da adottarsi ai sensi dell articolo 1, comma 18, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, ivi comprese le variazioni con prelievo dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, sono di competenza del Direttore della Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio»; la deliberazione della Giunta regionale del 5 giugno 2015, n. 268, recante: Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 19 maggio 2015, n. 236, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2014 ai sensi dell'articolo 3, commi 4 e 4-bis, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche ed integrazioni ed attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del medesimo d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., nell ambio della quale, tra l altro, si è provveduto ad adeguare lo stanziamento 2015 di specifici capitoli di spesa; la nota prot. n del 6 maggio 2015, con cui l Autorità di Gestione del POR FESR Lazio comunica che, all interno del programma 12 Politica regionale unitaria per i servizi istituzionali, generali e di gestione della missione 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione e del programma 05 Politica regionale unitaria per lo sviluppo economico e la competitività della missione 14 Sviluppo economico e competitività, è necessario provvedere all integrazione, in termini di competenza e cassa, a valere sull annualità 2015, della dotazione finanziaria dei capitoli di spesa di cofinanziamento regionale A38151 ed A38154 per un importo pari ad euro 1.462,37 ed euro 3.108,62, a seguito dei relativi disimpegni a valere sui rispettivi residui passivi delle somme derivanti da economie riscontrate su specifici progetti comunitari; la nota prot. n del 25 maggio 2015, con cui la Direzione regionale per lo Sviluppo economico e le attività produttive, Area Ricerca finalizzata, innovazione e green economy, comunica la necessità di integrare

283 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 283 di 401 per un importo pari ad euro ,05, in termini di competenza e cassa, a valere sull annualità 2015, la dotazione finanziaria del capitolo di spesa di cofinanziamento regionale A38188, iscritto nel programma 05 Politica regionale unitaria per lo sviluppo economico e la competitività della missione 14 Sviluppo economico e competitività, al fine di consentire l attuazione degli interventi di cui al POR FESR LAZIO , Asse I - Attività 7 Avviso pubblico per la concessione di agevolazioni alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che svolgono attività di gestione dei teatri di proprietà pubblica o privata situati nel territorio regionale, per favorire investimenti innovativi inerenti impianti, sistemi ed apparecchiature digitali, elettroniche innovative, e di rete per la gestione degli spettacoli dal vivo ; CONSIDERATO CONSIDERATO CONSIDERATO che in riferimento alla la nota prot. n del 6 maggio 2015, è necessario provvedere alle integrazioni, in termini di competenza e cassa, a valere sull annualità 2015, per euro 1.462,37 del capitolo di spesa A38151, iscritto nel programma 12 della missione 01, piano dei conti finanziario fino al IV livello , e per euro 3.108,62 del capitolo di spesa A38154, iscritto nel programma 05 della missione 14, piano dei conti finanziario fino al IV livello ; che in riferimento alla la nota prot. n del 25 maggio 2015, è necessario provvedere all integrazione per euro ,05, in termini di competenza e cassa, a valere sull annualità 2015, del capitolo di spesa A38188, iscritto nel programma 05 della missione 14, piano dei conti finanziario fino al IV livello ; che all integrazione dei suddetti capitoli di spesa si provvede mediante la corrispondente riduzione per un importo complessivo pari ad euro ,04, in termini di competenza e cassa, a valere sull annualità 2015, del capitolo di spesa C12109, relativo ai cofinanziamenti regionali per interventi in conto capitale, iscritto nel programma 03 Altri Fondi della missione 20 Fondi ed accantonamenti, piano dei conti finanziario fino al IV livello ; VISTO l articolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, che dispone l adozione del provvedimento amministrativo nel caso delle variazioni di bilancio con prelievo dai fondi di riserva relativi ai cofinanziamenti regionali; DETERMINA 1. ai sensi dell articolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, di provvedere alla seguente variazione di bilancio, in termini di competenza e di cassa, a valere sull annualità 2015: SPESA

284 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 284 di 401 missione e programma piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , ,37 cap. denominazione capitolo A38151 P.O.R. 2007/2013 ASSE IV - ASSISTENZA TE- CNICA - QUOTA REGIONE CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A ALTRE IMPRESE PARTECIPATE missione e programma piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , ,62 cap. denominazione capitolo A38154 POR 2007/2013 ATTIVITA' SVILUPPO DI APPLICAZIONI, PRODOTTI, PROCESSI, CONTENUTI E SERVIZI ICT - QUOTA RE- GIONE CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , ,05 cap. denominazione capitolo A38188 ARMO - POR 2007/2013 ATTIVITA' 1.7 SVI- LUPPO DI APPLICAZIONI, PRODOTTI, PRO- CESSI, CONTENUTI E SERVIZI ICT - QUOTA REGIONE CONTRIBUTI AGLI INVESTI- MENTI A ALTRE IMPRESE missione e programma piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , ,04 cap. denominazione capitolo C12109 COFINANZIAMENTO REGIONALE DI PRO- GETTI AMMISSIBILI A FINANZIAMENTI COMUNITARI E NAZIONALI (PARTE CAPI- TALE) CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI

285 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 285 di 401 A AMMINISTRAZIONI LOCALI La presente determinazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell articolo 1, comma 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18. IL DIRETTORE (Dott. Marco Marafini)

286 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 286 di 401 Regione Lazio DIREZIONE PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 giugno 2015, n. G07457 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio in termini di cassa su vari capitoli con prelievo dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitolo di spesa T25502.

287 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 287 di 401 OGGETTO: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio in termini di cassa su vari capitoli con prelievo dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitolo di spesa T IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione; VISTA VISTO VISTA VISTO VISTA VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale; il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; la deliberazione della Giunta regionale 30 aprile 2013, n. 86, con la quale è stato conferito l incarico di Direttore della Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio al Dott. Marco Marafini; il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e relativi principi applicativi e successive modificazioni; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17, concernente: Legge di stabilità regionale 2015 ; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 942, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese ; VISTA la Deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 943, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa ;

288 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 288 di 401 VISTA la deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, recante Applicazione delle disposizioni di cui all articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTO l articolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, che dispone l adozione del provvedimento amministrativo nel caso delle variazioni di bilancio con prelievo dai fondi di riserva per le autorizzazioni di cassa; CONSIDERATO VISTA VISTE CONSIDERATO CONSIDERATO che, ai sensi della già citata deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, «le variazioni di bilancio con provvedimento amministrativo, da adottarsi ai sensi dell articolo 1, comma 18, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, ivi comprese le variazioni con prelievo dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, sono di competenza del Direttore della Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio»; la deliberazione della Giunta regionale del 5 giugno 2015, n. 268, recante: Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 19 maggio 2015, n. 236, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2014 ai sensi dell'articolo 3, commi 4 e 4-bis, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche ed integrazioni ed attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del medesimo d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., nell ambio della quale, tra l altro, si è provveduto ad adeguare lo stanziamento 2015 di specifici capitoli di spesa; le note prot. nn del 20 maggio 2015, del 05 giugno 2015 e del 09 giugno 2015 con cui la Direzione regionale Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, Area Ragioneria ed Entrate, acquisito il visto dell Assessore competente per materia, richiede una integrazione in termini di cassa, al fine di consentire l emissione dei mandati di pagamento relativi a vari interventi; che, a seguito dell istruttoria effettuata è risultato necessario provvedere ad un integrazione di cassa, a valere sull annualità 2015, dei capitoli di spesa di cui all Allegato 1 al presente atto per un importo complessivo di euro ,15; che, alla suddetta integrazione degli stanziamenti di cassa, a valere sull annualità 2015, si provvede per un totale complessivo pari ad euro ,15, mediante il prelevamento dal capitolo di spesa T25502, iscritto nel programma 03 Altri fondi della missione 20 Fondi ed accantonamenti, piano dei conti finanziario fino al IV livello ;

289 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 289 di 401 VISTO l articolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, che dispone l adozione del provvedimento amministrativo nel caso delle variazioni di bilancio con prelievo dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa; DETERMINA 1. ai sensi dell articolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, di provvedere all integrazione degli stanziamenti di cassa, a valere sull annualità 2015, dei capitoli di spesa di cui all Allegato 1, che costituisce parte integrante e sostanziale al presente atto, per un totale complessivo pari ad euro ,15, mediante il prelevamento del medesimo importo dal capitolo di spesa T25502, iscritto nel programma 03 Altri fondi della missione 20 Fondi ed accantonamenti, piano dei conti finanziario fino al IV livello La presente determinazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell articolo 1, comma 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18. IL DIRETTORE (Dott. Marco Marafini)

290 Missione Programma Aggr. Liv. I Aggr. Liv. II Aggr. Liv. III Aggr. Liv. IV 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 290 di 401 Capitolo Descrizione Capitolo Variazione Positiva di cassa 2015 C11906 FONDO PER IL RIEQUILIBRIO TERRITORIALE DEI COMUNI DEL LAZIO (PARTE CORRENTE) - L.R. N. 7/2014, ART.2, COMMI 119 E SEG. TRASFERIEMNTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI ,00 C12601 ARMO - PROTOCOLLO D'INTESA PER LA DIFESA DAL RISCHIO IDRAULICO, LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEL TRATTO TERMINALE DEL TEVERE E DEI SUOI PRINCIPALI AFFLUENTI SPESE DI INVESTIMENTO PER BENI IMMATERIALI N.A.C ,65 E21920 ARMO - SPESE PER LE ATTIVITA' ED I PROGETTI INERENTI L'EDUCAZIONE AMBIENTALE TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI ,00 E22538 ARMO - SPESE IN CONTO CAPITALE PER INVESTIEMTNI E PROGETTI DI SISTEMA CONTRIBUTI AGLI INVESTIEMENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI ,00 E42540 ARMO - INTERVENTI PER LA DIFESA, RICOSTRUZIONE E TUTELA DELLA COSTA LAZIALE - ATTUAZIONE PROGRAMMI DI INTERVENTO (L.R. N. 53/98)- ART. 39, COMMA 1, L.R. N. 26 DEL 29/12/2007 SPESE DI INVESTIMENTO PER BENI IMMATERIALI N.A.C ,13 F11903 ARMO - SPESE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO (PARTE CORRENTE) Trasferimenti correnti a altre imprese ,00 F31137 ARMO - UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE DEL FONDO DI CUI ALL'ART. 13, COMMA 4, DELLA LEGGE 68/1999 TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI ,10 G32520 ARMO - FONDO PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI VOLTI AL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI - L.R. N. 11/09 Contributi agli investimenti a Istituzioni Sociali Private ,00 R15401 SPESE PER L'ATTUAZIONE DELLE ELEZIONI REGIONALI (SPESA OBBLIGATORIA) TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI ,80 R15407 ARMO - SPESE PER L'ATTUAZIONE DELLE ELEZIONI REGIONALI (SPESA OBBLIGATORIA) Altri servizi ,74 R31919 ARMO - SPESE PER LA COMUNICAZIONE, L'INFORMAZIONE E LA PROMOZIONE (PARTE CORRENTE) TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI ,80 T82609 SOMME RADIATE DA RE-ISCRIVERE IN BILANCIO (FONDI REGIONALI IN CONTO CAPITALE) CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI ,80 T91715 RESIDUI PASSIVI PERENTI AGLI EFFETTI AMMINISTRATIVI (FONDI REGIONALI CORRENTI) TRASFERIMENTI CORRENTI A ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE ,00 T92607 RESIDUI PASSIVI PERENTI AGLI EFFETTI AMMINISTRATIVI (FONDI REGIONALI IN CAPITALE) CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI ,77 T94604 RESIDUI PASSIVI PERENTI AGLI EFFETTI AMMINISTRATIVI (FONDI VINCOLATI IN CAPITALE) CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI ,36 TOTALE ,15

291 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 291 di 401 Regione Lazio DIREZIONE PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 giugno 2015, n. G07458 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, mediante prelevamento dal fondo di riserva per le spese obbligatorie, capitoli di spesa: F13900, iscritto nel programma 04 della missione 04, e T21503.

292 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 292 di 401 OGGETTO: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, mediante prelevamento dal fondo di riserva per le spese obbligatorie, capitoli di spesa: F13900, iscritto nel programma 04 della missione 04, e T IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione; VISTA VISTO VISTA VISTO VISTA VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale; il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; la deliberazione della Giunta regionale 30 aprile 2013, n. 86, con la quale è stato conferito l incarico di Direttore della Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio al Dott. Marco Marafini; il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e relativi principi applicativi, e successive modiche; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17, concernente: Legge di stabilità regionale 2015 ; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 942, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 943, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa ;

293 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 293 di 401 VISTA VISTA CONSIDERATO VISTA VISTA VISTA CONSIDERATO la deliberazione della Giunta regionale 24 febbraio 2015, n. 70, recante: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18 ; la deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, recante: Applicazione delle disposizioni di cui all articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; che, ai sensi della già citata deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, «le variazioni di bilancio con provvedimento amministrativo, da adottarsi ai sensi dell articolo 1, comma 18, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, ivi comprese le variazioni con prelievo dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, sono di competenza del Direttore della Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio»; la deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2015, n. 268, recante: Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 19 maggio 2015, n. 236, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2014 ai sensi dell'articolo 3, commi 4 e 4-bis, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche ed integrazioni ed attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del medesimo d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., nell ambio della quale, tra l altro, si è provveduto ad adeguare lo stanziamento 2015 di specifici capitoli di spesa; la nota prot. n del 26 maggio 2015, con cui la Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio comunica che, in riferimento all esercizio finanziario 2013, l ente Laziodisu è autorizzato in sede di riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, ai sensi dell articolo 3 del d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., ad eliminare nell anno di riferimento, per inesigibilità, il residuo attivo di euro ,00 e a reimputarlo, in parti uguali, negli esercizi ; la nota prot. n del 28 maggio 2015, con cui la Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Area Società controllate ed enti pubblici dipendenti comunica che, a seguito della nota prot. n del 26 maggio 2015, è necessario provvedere alle relative variazioni di bilancio a valere sul bilancio regionale ; necessario provvedere all integrazione, in termini di competenza e cassa, del capitolo di spesa F13900, iscritto nel programma 04 Istruzione

294 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 294 di 401 universitaria della missione 04 Istruzione e diritto allo studio, piano dei conti finanziario fino al IV livello , per un importo pari ad euro ,00 per ciascuna delle annualità del triennio ; CONSIDERATO che il capitolo F13900 rientra nell elenco n. 1 relativo alle spese obbligatorie, allegato al bilancio di previsione e, pertanto, alla relativa integrazione si provvede mediante prelevamento dell importo pari ad euro ,00, a valere su ciascuna annualità del triennio , in termini di competenza e cassa, dal fondo di riserva per le spese obbligatorie, capitolo di spesa T21503, iscritto nel programma 01 Fondo di riserva della missione 20 Fondi ed accantonamenti, piano dei conti finanziario fino al IV livello ; VISTO l articolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, che dispone l adozione del provvedimento amministrativo nel caso delle variazioni di bilancio con prelievo dal fondo di riserva per il pagamento delle spese obbligatorie; DETERMINA 1. ai sensi dell articolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, di provvedere alla seguente variazione di bilancio, in termini di competenza e di cassa, a valere sul triennio : SPESA missione e programma piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 cap. denominazione capitolo F13900 SPESE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO (PARTE CORRENTE) TRA- SFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI missione e programma piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,00 cap. denominazione capitolo T21503 FONDO DI RISERVA PER LE

295 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 295 di 401 SPESE OBLIGATORIE (ELEN- CO N. 1) FONDO DI RISER- VA FONDO DI RISERVA La presente determinazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell articolo 1, comma 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18. IL DIRETTORE (Dott. Marco Marafini)

296 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 296 di 401 Regione Lazio DIREZIONE PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 giugno 2015, n. G07459 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, mediante prelevamento dal fondo di riserva per i cofinanziamenti regionali in conto capitale, capitoli di spesa: F14519, iscritto nel programma 04 della missione 04, e C12109.

297 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 297 di 401 OGGETTO: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, mediante prelevamento dal fondo di riserva per i cofinanziamenti regionali in conto capitale, capitoli di spesa: F14519, iscritto nel programma 04 della missione 04, e C IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione; VISTA VISTO VISTA VISTO VISTA VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale; il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; la deliberazione della Giunta regionale 30 aprile 2013, n. 86, con la quale è stato conferito l incarico di Direttore della Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio al Dott. Marco Marafini; il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e relativi principi applicativi, e successive modiche; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17, concernente: Legge di stabilità regionale 2015 ; la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 942, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 943, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa ;

298 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 298 di 401 VISTA VISTA CONSIDERATO VISTA VISTA CONSIDERATO la deliberazione della Giunta regionale 24 febbraio 2015, n. 70, recante: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18 ; la deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, recante: Applicazione delle disposizioni di cui all articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; che, ai sensi della già citata deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, «le variazioni di bilancio con provvedimento amministrativo, da adottarsi ai sensi dell articolo 1, comma 18, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, ivi comprese le variazioni con prelievo dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, sono di competenza del Direttore della Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio»; la deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2015, n. 268, recante: Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 19 maggio 2015, n. 236, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2014 ai sensi dell'articolo 3, commi 4 e 4-bis, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche ed integrazioni ed attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del medesimo d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., nell ambio della quale, tra l altro, si è provveduto ad adeguare lo stanziamento 2015 di specifici capitoli di spesa; la nota prot. n del 29 maggio 2015, con cui la Direzione regionale Formazione, ricerca e innovazione, scuola e università, diritto allo studio, Area Organizzazione e attuazione interventi di diritto allo studio universitario comunica la necessità di provvedere alle integrazioni, in termini di competenza e cassa per l anno 2015, per euro ,41 ed in termini di competenza per l anno 2016 e per l anno 2017, rispettivamente, per euro ,29 e per euro ,15, del capitolo di spesa F14519, iscritto nel programma 04 Istruzione universitaria della missione 04 Istruzione e diritto allo studio, al fine di consentire il cofinanziamento regionale degli interventi relativi alle opere di cui al 3 piano triennale di cui alla legge n. 338/2000 e l erogazione delle relative risorse nei confronti dell ente appaltante Laziodisu; necessario provvedere all integrazione del capitolo di spesa F14519, iscritto nel programma 04 della missione 04, piano dei conti finanziario fino al IV livello , per euro ,41 a valere sull annualità 2015, per

299 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 299 di 401 euro ,29 a valere sull annualità 2016 e per euro ,15 a valere sull annualità 2017, mediante il prelevamento dei medesimi importi a valere sulle medesime annualità dal capitolo di spesa C12109, relativo ai cofinanziamenti regionali per interventi di parte corrente, iscritto nel programma 03 Altri Fondi della missione 20 Fondi ed accantonamenti, piano dei conti finanziario fino al IV livello ; VISTO l articolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, che dispone l adozione del provvedimento amministrativo nel caso delle variazioni di bilancio con prelievo dai fondi di riserva relativi ai cofinanziamenti regionali; DETERMINA 1. ai sensi dell articolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, di provvedere alla seguente variazione di bilancio, in termini di competenza e di cassa, a valere sul triennio : SPESA missione e programma piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,15 cap. denominazione capitolo F14519 ARMO - COFINANZIAMENTO A CARICO DELLA REGIONE DEGLI INTERVENTI DI CUI ALLA LEGGE N. 338/2000 IN MATERIA DI RESIDENZE UNIVERSITARIE BENI IMMOBILI missione e programma piano dei conti finanziario fino al IV livello competenza 2015 cassa , , , ,15 cap. denominazione capitolo C12109 COFINANZIAMENTO REGIO- NALE DI PROGETTI AMMIS- SIBILI A FINANZIAMENTI COMUNITARI E NAZIONALI

300 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 300 di 401 (PARTE CAPITALE) CON- TRIBUTI AGLI INVESTIMEN- TI A AMMINISTRAZIONI LOCALI La presente determinazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell articolo 1, comma 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18. IL DIRETTORE (Dott. Marco Marafini)

301 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 301 di 401 Regione Lazio DIREZIONE PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 19 giugno 2015, n. G07643 Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (NUVV) della Regione Lazio, ex art. 1 della legge 17 maggio 1999, n Affidamento incarichi di componenti interni ed esterni. Impegno di spesa di euro ,57 per l'esercizio finanziario 2015, di euro ,14 per l'esercizio finanziario 2016, e di euro ,57 per l'esercizio finanziario 2017 sul capitolo C11101.

302 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 302 di 401 OGGETTO: Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (NUVV) della Regione Lazio, ex art. 1 della legge 17 maggio 1999, n Affidamento incarichi di componenti interni ed esterni. Impegno di spesa di ,57 per l esercizio finanziario 2015, di ,14 per l esercizio finanziario 2016, e di ,57 per l esercizio finanziario 2017 sul capitolo C IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO DEMANIO E PATRIMONIO DI CONCERTO CON IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Su proposta del Dirigente dell Area Programmazione Economica; VISTO lo Statuto della Regione Lazio approvato con L.R. 11 novembre 2004, n. 1; VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 - Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale e s.m.i.; VISTO il R.R. 6 settembre 2001 n. 1 concernente Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale e s.m.i.; VISTE le leggi regionali 30 dicembre 2014 n. 17 e n. 18 riguardanti rispettivamente la Legge di stabilità regionale 2015 e il Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la legge 17 maggio 1999, n. 144, avente ad oggetto Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina l'inail, nonché disposizioni per il riordino degli enti previdenziali ed in particolare l art. 1 che prevede la costituzione presso le amministrazioni centrali e regionali di Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, quali unità tecniche di supporto alla programmazione, alla valutazione, attuazione e verifica di piani, programmi e politiche di intervento e di gestione del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP) e istituisce un apposito fondo da ripartire sulla base di apposita deliberazione del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE); VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri emanata il 10 settembre 1999 in ottemperanza del comma 4 dell art. 1 della citata L. 144/99 (G.U. n. 241/1999), recante Costituzione di appositi nuclei con la funzione di garantire il supporto tecnico alla programmazione, alla valutazione ed al monitoraggio degli interventi pubblici, ed in particolare il comma 2 dell art. 3 il quale afferma che I nuclei sono composti da professionalità interne, integrate - ove necessario - da professionalità esterne all'amministrazione. ; VISTA la D.G.R. n. 94 del 25/02/2014, con la quale, ai sensi dell art. 1 della succitata legge n. 144/1999, si è provveduto a regolare le funzioni, la composizione, quantificata in n.15 figure

303 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 303 di 401 specialistiche, e l ambito di attività del Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della Regione Lazio (NUVV Lazio); VISTA la determinazione n. B03072 del 17/07/2013 Riorganizzazione delle strutture organizzative di base denominate "Aree" e "Uffici" della Direzione Regionale "Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio", che assegna all Area Programmazione Economica la competenza del supporto amministrativo al Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (NUVV Lazio); VISTA la D.G.R. n. 268 del 5/06/2015 Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 19 maggio 2015, n. 236, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2014 ai sensi dell articolo 3, commi 4 e 4-bis, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche ed integrazioni ed attuazione delle disposizioni di cui all articolo 42, commi da 9 a 11, del medesimo d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i. ; VISTA la determinazione n.g07561 del 18/06/2015 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio â Variazione di bilancio, in termini di competenza, riguardante il fondo pluriennale vincolato, capitoli: , C11101/U e C11801/U ed integrazione di cassa del capitolo C11101 mediante prelevamento dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitolo T25502 ; PRESO ATTO che, a seguito dell espletamento delle procedure di selezione interna per la nomina dei componenti del NUVV Lazio, con determinazione dirigenziale n. G04199 del 13/04/2015, sono stati nominati come componenti interni i dipendenti: - Ilaria SCARSO - competenze specialistiche in Valutazione Ambientale ; - Bruno PICCOLO - competenze specialistiche in Valutazione Ambientale ; - Franco CANCEMI - competenze specialistiche in Valutazione delle politiche pubbliche ; - Ambra FORCONI - competenze specialistiche in Programmazione economica ; CONSIDERATO che con la medesima determinazione dirigenziale n. G04199/15 ai suddetti componenti è stata attribuita, in aggiunta al trattamento economico fondamentale, un indennità omnicomprensiva annua per un importo lordo pari ad ,00, oltre oneri a carico Ente, previsto dall Accordo di Concertazione del 16 aprile 2014 relativo ai criteri generali per la disciplina del conferimento e della revoca degli incarichi per la valorizzazione delle alte professionalità, in applicazione di quanto previsto dagli artt. 8, 9 e 10 del CCNL e dall art. 10 del CCNL , sostitutiva di ogni ulteriore compenso accessorio previsto dal vigente C.C.N.L. che concorre a formare il trattamento economico complessivo a carico delle risorse allo scopo trasferite da parte del CIPE; RITENUTO di affidare gli incarichi di Componenti interni del NUVV Lazio, per le corrispondenti competenze specialistiche di ciascuno, per un periodo di anni due a decorrere dalla presa di servizio presso l Ufficio di Staff Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della Direzione Regionale Programmazione Economica, Bilancio Patrimonio e Demanio, ai suddetti dipendenti; PRESO ATTO che con determinazione della Direzione Regionale Risorse Umane e Sistemi Informativi n. G16961 del 25/11/2014 sono state approvate le graduatorie finali dei componenti esterni a seguito dell espletamento delle procedure di selezione pubblica, per titoli e colloquio, di n. 7 componenti esterni del Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della

304 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 304 di 401 Regione Lazio (NUVV Lazio), di cui alla determinazione n.g02477 del 3/3/2014, successivamente modificata con determinazione dirigenziale n. G02678 del 5/3/2014; VISTA la determinazione dirigenziale n. G04874 del 23/04/2015, con la quale sono stati nominati vincitori i componenti esterni: - DE SANTIS Stefano competenze specialistiche in Statistica ; - BRANCATI Raffaele - competenze specialistiche in Analisi Economica ; - CRISTOFARO Lucia competenze specialistiche in Monitoraggio degli investimenti pubblici ; - MAIOLO Stefano competenze specialistiche in Valutazione delle politiche pubbliche ; - ANTONACI Cosimo competenze specialistiche in Programmazione economica ; - TRILLO Claudia competenze specialistiche in Programmazione economica ; - DELOGU Roberto competenze specialistiche in Programmazione economica ; PRESO ATTO CHE: - non è pervenuta l accettazione della nomina nei termini previsti di ANTONACI Cosimo - competenza specialistica in Programmazione Economica e, pertanto, lo stesso è stato considerato rinunciatario; - si è proceduto allo scorrimento della graduatoria relativa alla competenza specialistica in Programmazione economica come previsto nell Avviso pubblico; - il primo idoneo nella persona di PACIFICO Massimiliano ha accettato la nomina e ha presentato la documentazione ai sensi dell art. 9 dell Avviso pubblico, con le medesime modalità e tempi stabiliti con la Determinazione n. G04874/2015; CONSIDERATO di dover procedere alla nomina di Massimiliano Pacifico - competenze specialistiche in Programmazione economica, quale componente esterno del NUVV Lazio; CONSIDERATO, che con nota prot. n del 12/06/2015 la Direzione Regionale Risorse Umane e Sistemi Informativi ha comunicato di aver verificato la conformità della documentazione presentata dai componenti esterni nominati vincitori, ai sensi dell art. 9 del soprarichiamato nell Avviso pubblico; RITENUTO di affidare gli incarichi, per le corrispondenti competenze specialistiche di ciascuno, ai sopranominati componenti esterni del NUVV Lazio, con decorrenza dalla data di pubblicazione dell incarico sul sito istituzionale della Regione Lazio, per un periodo di anni due, prorogabile nei soli limiti previsti dall art. 7, c. 6, lett. c) del D. Lgs. n. 165/2001; CONSIDERATO che, per ciascun componente interno, i costi mensili relativi all indennità omnicomprensiva sono quantificabili ex-ante a titolo provvisorio, in 1.803,64; CONSIDERATO che per ciascun componente esterno il compenso ammonta ad ,00 annui, oltre oneri aggiuntivi, quantificabili a titolo provvisorio, in 6.459,00 mensili; RITENUTO opportuno prevedere ex-ante, a titolo provvisorio, per il funzionamento del NUVV, un costo annuo aggiuntivo per eventuali spese di missione di 2.000,00 per ciascun componente; PRESO ATTO che i costi per l anno 2015 da imputare al capitolo C11101, per indennità e compensi, sono previsti nella somma di ,20 per il personale interno (quattro unità) e di

305 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 305 di ,21 per i componenti esterni (sette unità), e nella somma di ,16 per missioni (11 unità) per un totale complessivo di ,57, come di seguito: Indennità e Compensi 2015 Spese di missione 2015 SCARSO Ilaria , ,56 PICCOLO Bruno , ,56 CANCEMI Franco , ,56 FORCONI Ambra , ,56 DE SANTIS Stefano , ,56 BRANCATI Raffaele , ,56 CRISTOFARO Lucia , ,56 MAIOLO Stefano , ,56 TRILLO Claudia , ,56 DELOGU Roberto , ,56 PACIFICO Massimiliano , ,56 RITENUTO necessario provvedere alla determinazione a titolo provvisorio dei costi nell annualità 2016 in ,14 e nell annualità 2017, in ,57; CONSIDERATO che l obbligazione giungerà a scadenza nell esercizio finanziario in corso; PRESO ATTO che la Direzione Regionale Risorse umane e Sistemi informativi provvederà all adozione dei provvedimenti di liquidazione delle somme impegnate con la presente determinazione; DETERMINA Per le motivazioni di cui in premessa, che qui si intendono integralmente richiamate: - di affidare gli incarichi di Componenti interni del NUVV Lazio, per le rispettive competenze specialistiche, per un periodo di anni due a decorrere dalla presa di servizio presso l Ufficio di Staff Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della Direzione Regionale Programmazione Economica, Bilancio Patrimonio e Demanio, ai signori: Ilaria SCARSO - competenze specialistiche in Valutazione Ambientale ; Bruno PICCOLO - competenze specialistiche in Valutazione Ambientale ; Franco CANCEMI - competenze specialistiche in Valutazione delle politiche pubbliche ; Ambra FORCONI - competenze specialistiche in Programmazione economica ;

306 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 306 di di nominare il Signor Massimiliano Pacifico - competenze specialistiche in Programmazione economica, a seguito della rinuncia del Signor Cosimo Antonaci; - di affidare gli incarichi di Componenti esterni del NUVV Lazio, per le rispettive competenze specialistiche, per un periodo di anni due a decorrere dalla data di pubblicazione dell incarico sul sito istituzionale della Regione Lazio e prorogabile nei soli limiti previsti dall art. 7, c. 6, lett. c) del D. Lgs. n. 165/2001, ai signori: Stefano DE SANTIS competenze specialistiche in Statistica ; Raffaele BRANCATI - competenze specialistiche in Analisi Economica ; Lucia CRISTOFARO competenze specialistiche in Monitoraggio degli investimenti pubblici ; Stefano MAIOLO competenze specialistiche in Valutazione delle politiche pubbliche ; Claudia TRILLO competenze specialistiche in Programmazione economica ; Roberto DELOGU competenze specialistiche in Programmazione economica ; Massimiliano PACIFICO- competenze specialistiche in Programmazione economica ; - di impegnare sul capitolo C11101 Programma 03 Missione 01, del bilancio annualità 2015, l importo di ,57 a favore dei seguenti soggetti creditori: Indennità e Compensi 2015 Spese di missione 2015 SCARSO Ilaria , ,56 PICCOLO Bruno , ,56 CANCEMI Franco , ,56 FORCONI Ambra , ,56 DE SANTIS Stefano , ,56 BRANCATI Raffaele , ,56 CRISTOFARO Lucia , ,56 MAIOLO Stefano , ,56 TRILLO Claudia , ,56 DELOGU Roberto , ,56 PACIFICO Massimiliano , ,56 - di impegnare sul capitolo C11101 Programma 03 Missione 01, del bilancio ,14 sull annualità 2016 e ,57= sull annualità 2017, a favore dei seguenti soggetti creditori: 2016 Spese di missione Spese di missione 2017

307 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 307 di 401 SCARSO Ilaria , , ,63 944,44 PICCOLO Bruno , , ,63 944,44 CANCEMI Franco , , ,63 944,44 FORCONI Ambra , , ,63 944,44 DE SANTIS Stefano , , ,03 944,44 BRANCATI Raffaele , , ,03 944,44 CRISTOFARO Lucia , , ,03 944,44 MAIOLO Stefano , , ,03 944,44 TRILLO Claudia , , ,03 944,44 DELOGU Roberto , , ,03 944,44 PACIFICO Massimiliano , , ,03 944,44 - di prendere atto che la Direzione Regionale Risorse umane e Sistemi informativi provvederà all adozione dei provvedimenti di liquidazione delle somme impegnate con la presente determinazione; - di pubblicare il presente atto sul BUR e sul sito istituzionale della Regione Lazio. Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al TAR Lazio nel termine di 60 giorni dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro il termine di 120 giorni. Il Direttore della Direzione Regionale Programmazione economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio (Marco Marafini) Il Direttore della Direzione Regionale Risorse Umane e Sistemi Informativi (Alessandro Bacci)

308 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 308 di 401 Regione Lazio DIREZIONE RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 19 maggio 2015, n. G06062 Progetto Expo Attuazione delle azioni del Piano Macro Attività. Impegno della somma di ,00 sul capitolo B Esercizio finanziario 2015.

309 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 309 di 401 OGGETTO: Progetto Expo Attuazione delle azioni del Piano Macro Attività. Impegno della somma di ,00 sul capitolo B Esercizio finanziario IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI su proposta del Dirigente dell Area Attività istituzionali VISTO lo Statuto della Regione Lazio approvato con legge regionale 11 novembre 2004, n. 1; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, recante Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale ; VISTO il Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni ed integrazioni; VISTA la DGR n. 148 del 12 giugno 2013, avente ad oggetto Modifiche del regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta regionale e successive modificazioni; VISTA la legge regionale n. 4 del 28 giugno 2013 avente ad oggetto Disposizioni urgenti di adeguamento all art. 2 del D. L. n. 174 del 10 ottobre 2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 213 del 7 dicembre 2012, relativo alla riduzione dei costi della politica, nonché misure in materia di razionalizzazione, controlli e trasparenza dell organizzazione degli uffici e dei servizi della Regione ; VISTA la DGR n. 110 del 29 maggio 2013 con la quale è stato conferito l'incarico di Direttore della Direzione regionale "Risorse umane e Sistemi informativi", al dott. Alessandro Bacci; VISTA la determinazione dirigenziale n. A07866 del 1 ottobre 2013 concernente la riorganizzazione delle strutture di area e di ufficio della Direzione regionale "Risorse umane e Sistemi informativi"; VISTA la legge regionale 20 novembre 2001, n. 25, recante Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione ; VISTA la DGR n. 520 del 30 dicembre 2013, avente ad oggetto Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Adozione del bilancio redatto per categorie con

310 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 310 di 401 dettaglio fino al V livello del piano conti per le entrate e per macroaggregati con dettaglio fino al IV livello del piano dei conti per le spese ; VISTE le Leggi Regionali n. 17 e n. 18 del 30 dicembre 2014, rispettivamente Legge di stabilità regionale 2015 e Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la DGR 20 maggio2014, n. 278, con cui si è approvato il Protocollo d Intesa tra Regione Lazio, Roma Capitale e Unioncamere, relativo alla partecipazione della Regione all evento EXPO 2015 ; VISTA la DGR 30 settembre 2014, n. 634, avente ad oggetto: Adesione della Regione Lazio all Evento EXPO Approvazione schema di convenzione con Sviluppo Lazio S.p.A, con cui si è approvato il finanziamento per la realizzazione delle azioni e delle iniziative individuate nel sopra citato Protocollo di Intesa; DATO ATTO che in data 29 ottobre 2014 è stata sottoscritta la Convenzione tra la Regione Lazio e Lazio Innova S.p.A. (già Sviluppo Lazio S.p.A., il cui schema era in all.3 alla citata DGR n. 634/2014, registrata, ai sensi dell art. 99, comma 4, del R.R. 1/2002 e s.m.i., in data 03/11/2014 (n.17558); VISTA la nota prot. n del 12 marzo 2015 con la quale Lazio Innova S.p.A. trasmette il Piano attività 3.1: ideazione, progettazione e realizzazione di eventi, attività di comunicazione e materiali connessi al semestre milanese; VISTA la nota prot. n del 18 marzo 2015 con la quale la struttura del Segretariato Generale Comunicazione, Relazioni Esterne ed Istituzionali trasmette il parere favorevole a procedere con l espletamento delle attività sopra citate; PRESO ATTO che nel piano sopra citato sono indicate la macro linee di azione ed una stima dei relativi costi, con evidenza delle attività già realizzate per le quali seguirà una puntuale rendicontazione come previsto in Convenzione; che nell ambito del piano in argomento, con nota protocollo n del 04 marzo 2015 la Camera di Commercio Industria Agricoltura ed Artigianato di Roma, ha comunicato che con Deliberazione n. 43 del 02 marzo 2015 ha assegnato una sovvenzione alla Regione Lazio pari ad ,00 a sostegno della partecipazione ad EXPO 2015; che UNIONCAMERE LAZIO e la Camera di Commercio di Roma con nota prot. n. 443 del 21 aprile 2015 comunicano che il sistema camerale contribuirà all evento con l importo concordato di ,00; VISTA la DGR n.99 del con cui la Giunta Regionale, a seguito della citata comunicazione della CCIA di Roma, ai sensi dell articolo 1, comma 16, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, ha apportato una variazione di bilancio procedendo all istituzione del capitolo di entrata , da iscriversi nella tipologia 101 Trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche del titolo 2 Trasferimenti correnti, piano dei conti finanziario fino al V livello e del relativo capitolo di spesa B41101, da iscriversi nel programma 01 Sviluppo e valorizzazione del turismo della missione 01 Turismo, piano dei conti finanziario fino al IV livello , entrambi dotati di uno stanziamento pari ad euro ,00, a valere sull esercizio finanziario 2015, in termini di competenza e cassa;

311 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 311 di 401 RICHIAMATE la Determinazione 20 marzo 2015, n. G03132 Progetto Expo Attuazione delle azioni del Piano Macro Attività 3.1. Accertamento della somma di ,00 sul capitolo di bilancio dell'esercizio finanziario 2015 ; la Determinazione G03558 del 27 marzo 2015 Rettifica e integrazione della Determinazione G03132 del 20 marzo 2015 avente ad oggetto: Progetto Expo Attuazione delle azioni del Piano Macro Attività 3.1. Accertamento della somma di ,00 sul capitolo di bilancio dell'esercizio finanziario 2015 ; la Determinazione G03841 del 01/04/2015 Progetto Expo Attuazione delle azioni del Piano Macro Attività 3.1. Impegno della somma di ,00 sul capitolo B Esercizio finanziario 2015 ; VISTA la DGR 28 aprile 2015, n. 187 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli /E e B41101/U. RICHIAMATA la Determinazione G05424 del 05/05/2015 Progetto Expo Attuazione delle azioni del Piano Macro Attività Progetto Expo Accertamento della somma di ,00 sul capitolo di bilancio dell'esercizio finanziario CONSIDERATO che le risorse disponibili e da impegnare sono pari ad euro ,00 iscritte, a valere sull esercizio finanziario 2015, nell ambito del programma 01 Sviluppo e valorizzazione del turismo della missione 07 Turismo ; RITENUTO pertanto, di dover assumere l impegno di spesa di euro ,00, per le azioni del Piano Macro Attività Progetto Expo 2015, sul capitolo B41101 (missione 07, programma 01, Aggregato ), necessarie alla realizzazione dell' attività di comunicazione che Lazio Innova S.p.A. svolgerà durante il semestre milanese, in un quadro di condivisione strategica con la Cabina di regia e con gli attori che ne fanno parte (Regione Lazio, Roma Capitale, Unioncamere Lazio); CONSIDERATO che l obbligazione in oggetto giungerà a scadenza entro l esercizio finanziario 2015 per l importo previsto; DETERMINA per le motivazioni di cui in premessa che si intendono integralmente richiamate: 1. di impegnare per l esercizio finanziario 2015, in esecuzione di quanto sopra esposto, la somma di ,00 necessaria all attuazione delle azioni del Piano Macro Attività Progetto Expo 2015, nel preambolo meglio specificati, sul capitolo B41101 (missione 07, programma 01, Aggregato ) in favore di Lazio Innova S.p.A. 2. di dare atto che la suddetta obbligazione giungerà a scadenza nel corrente esercizio. Il Direttore Regionale (Dott. Alessandro Bacci)

312 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 312 di 401 Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 17 giugno 2015, n. G07520 REG.882/2004/CE Riconoscimento condizionato deposito frigorifero autonomo Ditta ORTOFRUTTICOLA PONTINA 63 S.R.L. Via Monti Lepini, 97 - Latina (LT)

313 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 313 di 401 Oggetto: REG. 882/2004/CE Riconoscimento condizionato deposito frigorifero autonomo Ditta ORTOFRUTTICOLA PONTINA 63 S.R.L. Via Monti Lepini, 97 Latina (LT) Su PROPOSTA del Responsabile del Procedimento; IL DIRIGENTE DELL AREA SANITA VETERINARIA VISTO lo Statuto della Regione Lazio approvato con legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 ed, in particolare, l art. 53 che prevede l attribuzione della gestione tecnica finanziaria amministrativa e la relativa responsabilità dell azione amministrativa ai dirigenti; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni ed integrazioni, recante la Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale, ed in particolare l art. 18, comma 1, che prevede, tra le competenze del Direttore regionale, l adozione degli atti che impegnano l amministrazione verso l esterno; VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente l organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale ed, in particolare, l art. 160, comma 1, lettera b); VISTO il Regolamento regionale del 28 marzo 2013, n. 2, concernente Modifiche al Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della giunta regionale e successive modificazioni) e, in particolare, l art. 7, comma 2, lettera b) che prevede al punto 7), a decorrere dal 10 aprile 2013, la direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria ; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 111 del 29/05/2013 con la quale è stato conferito l incarico di Direttore regionale della Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria del Dipartimento Programmazione Economica e Sociale alla Dott.ssa Flori Degrassi; VISTA la Determinazione n. B02672 del 26/06/2013 della Regione Lazio con la quale il Direttore regionale della Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria ha conferito al Dott. Ugo della Marta, in qualità di Dirigente dell Area Sanità Veterinaria, ai sensi e agli effetti dell art. 166, comma 7, del Regolamento regionale n. 1/2002, la delega per l adozione di atti e l emanazione di provvedimenti che impegnano verso l esterno la Regione Lazio; VISTO il Regolamento (CE) N. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare; VISTI i Regolamenti (CE) N. 852/2004, N. 853/2004, N. 854/2004 e N. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che costituiscono il cosiddetto pacchetto igiene, entrati in vigore in data 01/01/06; VISTA la deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n del 02/08/02 concernente le tariffe e i diritti spettanti alla Regione Lazio per prestazioni rese a richiesta e ad utilità dei soggetti interessati in materia di salute umana e sanità veterinaria; VISTA la deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 326 del 06/06/06 avente ad oggetto: Approvazione delle linee guida applicative del Regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale. Aggiornamento delle tariffe per il riconoscimento comunitario di impianti e stabilimenti di interesse veterinario, modifica parziale della DGR n del 02/08/02; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 179 del 22/03/10 Nuove linee guida regionali applicative del Regolamento n. 853/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull igiene dei prodotti di origine animale. Modifica allegati DGR 326/2006, relativamente alle tariffe per il riconoscimento comunitario di impianti e stabilimenti di interesse veterinario; VISTA la determinazione D0878 del 26/02/08 della Regione Lazio avente ad oggetto: Deliberazione Giunta regionale n. 326 del 6 giugno Sicurezza degli alimenti. Riconoscimento impianti e stabilimenti ai sensi del Regolamento (CE) n. 853/2004 e relative procedure; VISTA la domanda della Ditta ORTOFRUTTICOLA PONTINA 63 S.R.L. con sede legale in Latina (LT) Via dei Monti Lepini, 97 del 18/05/2015 pervenuta a questa Amministrazione in data 10/06/15 diretta ad ottenere il riconoscimento di idoneità dello stabilimento sito in LATINA (LT) VIA MONTI LEPINI, 97 per l attività di: deposito frigorifero autonomo prodotti imball./confez. per scambio/importazione (carni di ungulati domestici carni di pollame e di lagomorfi carni di selvaggina allevata carni di selvaggina cacciata carni macinate, preparazioni di carni e carni separate meccanicamente prodotti a base di carne prodotti della pesca latte e prodotti a base di latte uova e ovoprodotti cosce di rana e lumache grassi fusi - ciccioli) ai sensi dell art. 4 del Regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004; VISTO il punto d) dell art. 31 del Regolamento (CE) n. 882/2004 che prevede il riconoscimento condizionato come presupposto per il riconoscimento definitivo che, peraltro, viene rilasciato solo qualora da un nuovo controllo ufficiale dello stabilimento, effettuato entro 3 mesi dalla concessione del riconoscimento condizionato, risulti che lo stabilimento soddisfa gli altri requisiti della normativa in materia di alimenti;

314 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 314 di 401 CONSIDERATO il parere favorevole espresso nel verbale di sopralluogo del 22/05/15 dell U.O.C. Servizio Veterinario Tutela Igienico Sanitaria degli Alimenti di Origine Animale Sede di Aprilia Dipartimento di Prevenzione dell Azienda Sanitaria Locale LATINA al rilascio dell atto di riconoscimento comunitario allo stabilimento della Ditta ORTOFRUTTICOLA PONTINA 63 S.R.L. sito in LATINA (LT) VIA MONTI LEPINI, 97; VISTA la correttezza formale e sostanziale della documentazione prodotta, compreso l assolvimento virtuale delle imposte di bollo, per l emissione di un riconoscimento condizionato ai sensi dell art. 31 punto d) del Regolamento (CE) n. 882/2004. DETERMINA Lo stabilimento della Ditta ORTOFRUTTICOLA PONTINA 63 S.R.L. con sede in LATINA (LT) VIA MONTI LEPINI, 97 per le motivazioni sopra esposte, è riconosciuto, in via condizionata, idoneo per l attività di: deposito frigorifero autonomo prodotti imball./confez. per scambio/importazione (carni di ungulati domestici carni di pollame e di lagomorfi carni di selvaggina allevata carni di selvaggina cacciata carni macinate, preparazioni di carni e carni separate meccanicamente prodotti a base di carne prodotti della pesca latte e prodotti a base di latte uova e ovoprodotti cosce di rana e lumache grassi fusi - ciccioli) ai sensi dell art. 31 punto d) del Regolamento (CE) n. 882/2004 con il numero di riconoscimento di idoneità CE IT Y4H52. Il presente atto ha una validità di tre mesi dalla data della sua emissione, rinnovabile per ulteriori tre mesi trascorsi i quali l atto stesso perde improrogabilmente di efficacia e decade d ufficio il numero di riconoscimento CE IT Y4H52. Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al TAR del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla notifica, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi). La presente Determinazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. IL DIRIGENTE DELL AREA (Dott. Ugo Della Marta)

315 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 315 di 401 Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 18 giugno 2015, n. G07542 Programma CCM Presa d'atto dell'accordo di Collaborazione tra la Regione Lazio ed il Ministero della Salute, per la realizzazione di un progetto attuativo del Programma CCM 2014 e approvazione dello schema di convenzione con l'ente attuatore del Progetto.

316 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 316 di 401 Oggetto: Programma CCM Presa d atto dell Accordo di Collaborazione tra la Regione Lazio ed il Ministero della Salute, per la realizzazione di un progetto attuativo del Programma CCM 2014 e approvazione dello schema di convenzione con l ente attuatore del Progetto. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIO SANIATARIA SU PROPOSTA del Dirigente dell Area Programmazione della Rete Ospedaliera e Ricerca; VISTA la Legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale e successive modificazioni; VISTO il Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 2002 e successive modificazioni ed integrazioni; VISTA la legge 26 maggio 2004, n. 138, con la quale è stato istituito presso il Ministero della Salute il Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM) che opera in coordinamento con le strutture regionali attraverso convenzioni con l Istituto superiore di sanità, con l Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPEL), con gli istituti zooprofilattici sperimentali, con le università, con gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e con le altre strutture di assistenza e di ricerca pubbliche e private, nonché con gli organi della sanità militare; VISTO il Decreto Ministeriale 19 novembre 2014, registrato alla Corte dei Conti in data 23 dicembre 2014 (fgl 5647) con il quale è stato approvato il programma di attività del Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie - CCM per l anno 2014; CONSIDERATO che il succitato Programma 2014 stabilisce che siano le Regioni a raccogliere, vagliare e trasmettere proposte di progetto al Direttore operativo del CCM; VISTA la nota DGPRE-P del 20 novembre 2014, con cui il CCM Ministero della Salute trasmette agli Assessorati alla Salute delle Regioni e Provincie autonome il Programma CCM 2014; CONSIDERATO che la suddetta nota stabilisce che le proposte progettuali, in numero massimo di tre, debbano essere fatte pervenire inderogabilmente entro il 12 dicembre 2014 al CCM Ministero della Salute; VISTA la nota Prot. n GR del 21 novembre 2014, con cui la Regione Lazio ha invitato le Aziende Sanitarie Locali, le Aziende Ospedaliere, gli I.R.C.S.S. a presentare le proposte di progetto facendole pervenire alla Regione stessa entro il 1 dicembre 2014; VISTA la Determinazione Dirigenziale n. G17352 del 2 dicembre 2014 con la quale è stato istituito apposito Gruppo di Lavoro con funzioni di attività istruttoria e di vaglio delle proposte progettuali da inoltrare al Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie - Ministero della Salute; CONSIDERATO che, entro il termine previsto, sono pervenute complessivamente 10 proposte progettuali, di cui il sunnominato Gruppo di Lavoro ha vagliato la coerenza con i criteri generali della programmazione CCM, pervenendo all esclusione di 4 proposte progettuali;

317 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 317 di 401 CONSIDERATO inoltre che il Gruppo di Lavoro ha proceduto alla stesura della graduatoria di merito delle restanti 6 proposte progettuali; VISTA la nota Prot. n GR del 10 dicembre 2014, con cui la Regione Lazio ha trasmesso al Ministero della Salute - Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie le prime 3 proposte progettuali, come previsto dal Programma CCM 2014; VISTA la nota Prot. n. DGPRE-P del 23 dicembre 2014, con cui il Ministero della Salute Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie, ha comunicato alla Regione l esito della valutazione dei progetti da parte del Comitato Strategico, per l attuazione del Programma CCM 2014 e che è stato ammesso a finanziamento il Progetto dal titolo: La promozione della salute attraverso i nuovi media per la prevenzione della obesità in età prescolare, ente attuatore Dipartimento di Epidemiologia del SSR (DEP), finanziamento ,00; CONSIDERATO che, in data 6 febbraio 2015, il Ministero della Salute Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie e la Regione Lazio Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria hanno sottoscritto apposito Accordo di Collaborazione, allegato alla presente Determinazione di cui costituisce parte integrante, per la realizzazione del citato Progetto; CONSIDERATO che la sottoscrizione di detto accordo non comporta oneri finanziari per la Regione Lazio, dal momento che il finanziamento del Progetto è a totale carico del Ministero; RITENUTO opportuno prendere atto del suddetto Accordo di Collaborazione che costituisce parte integrante e sostanziale al presente provvedimento: RITENUTO, altresì, di approvare lo schema di convenzione allegato alla presente determinazione per formarne parte integrante e sostanziale, tra la Regione Lazio in quanto Ente proponente del progetto e il Dipartimento di Epidemiologia del SSR, in quanto Ente responsabile dell attuazione del progetto stesso; DETERMINA per le motivazioni espresse in premessa, che si intendono integralmente richiamate: 1. di prendere atto dell Accordo di Collaborazione sottoscritto in data in data 6 febbraio 2015 tra il Ministero della Salute Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie e la Regione Lazio Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria, allegato alla presente determinazione per formarne parte integrante e sostanziale; 1. di approvare lo schema di Convenzione da sottoscrivere tra la Regione Lazio in qualità di Ente proponente e il Dipartimento di Epidemiologia del SSR, Ente responsabile dell attuazione del Progetto, allegato alla presente Determinazione per formarne parte integrante e sostanziale. Il presente provvedimento sarà pubblicato sul BURL. IL DIRETTORE REGIONALE (Dott.ssa Flori Degrassi)

318 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 318 di 401 Ministero della Salute ACCORDO DI COLLABORAZIONE tra IL MINISTERO DELLA SALUTE CENTRO NAZIONALE PER LAPREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELLE MALATTIE e LA REGIONE LAZIO per la realizzazione del progetto CCM La promozione della salute attraverso i nuovi media per la prevenzione della obesità in età prescolare Premesso quanto segue che con la legge 26 maggio 2004, n.138, è stato istituito presso il Ministero della Salute il Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM) che opera con modalità e in base a programmi annuali approvati con decreto del Ministro della salute; che con decreto ministeriale 19 novembre 2014, registrato alla Corte dei Conti in data 23 dicembre 2014 (fgl 5647), è stato approvato il programma di attività del Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie CCM per l anno 2014; che, ai sensi dell articolo 12, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241, il Ministero, con nota nr , trasmessa alle Regioni, all ISS, all INAIL, all AGENAS e all INMP in data 20 novembre 2014 e pubblicata sul sito del CCM, ha formalmente reso pubblico il sopra citato decreto ministeriale contenente i criteri e le modalità per la presentazione e per la successiva valutazione delle proposte progettuali finalizzate alla realizzazione del suddetto programma CCM; che il Comitato Scientifico del CCM, nella seduta del 22 dicembre 2014, ha proceduto alla valutazione delle suddette proposte progettuali e quindi all approvazione di una graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento; che tra i progetti ammessi al finanziamento vi è il progetto proposto dalla Regione Lazio denominato La promozione della salute attraverso i nuovi media per la prevenzione della obesità in età prescolare che pertanto è possibile procedere, ai sensi dell articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed integrazioni, alla stipula di un accordo di collaborazione con la Regione Lazio al fine di disciplinare lo svolgimento delle attività di interesse comune finalizzate alla realizzazione del sopra citato progetto; considerato che è necessario disciplinare, nel redigendo accordo, gli aspetti generali della collaborazione in parola; tra il Ministero della salute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria codice fiscale , con sede in Roma, via Giorgio Ribotta, n. 5 nella persona del Direttore

319 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 319 di 401 Generale, dott. Raniero Guerra, nato a Fabriano (Ancona), il 5 giugno 1953, di seguito Ministero e la Regione Lazio, codice fiscale , con sede in Roma, via Rosa Raimondi Garibaldi, 7, rappresentata legalmente dal Direttore della Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria, Dott.ssa Flori Degrassi, nata a Capodistria (PL) il 28 marzo 1951, di seguito Regione SI CONVIENE QUANTO SEGUE Art. 1 Oggetto dell accordo 1. Il presente accordo è concluso, ai sensi dell articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed integrazioni, per disciplinare lo svolgimento in collaborazione con la Regione delle attività di interesse comune finalizzate al raggiungimento degli obiettivi descritti nel progetto esecutivo che costituisce parte integrante del presente accordo (Allegato 1). 2. Durante lo svolgimento delle attività previste nel presente accordo potranno essere apportate, previo accordo scritto tra le parti a firma dei legali rappresentanti, modifiche ai progetti, a condizione che le stesse ne migliorino l impianto complessivo. 3. Qualora la Regione, al fine di realizzare i progetti intenda avvalersi della collaborazione di un soggetto giuridico inizialmente non previsto, è tenuto a presentare al Ministero una richiesta di autorizzazione, nonché di variazione del piano finanziario, nella quale dovranno essere indicate le somme messe a disposizione del soggetto giuridico e le attività che da questo saranno svolte. 4. Resta fermo che le variazioni ai progetti non devono comportare alcuna maggiorazione dell importo complessivo del finanziamento. Art. 2 Efficacia. Durata. 1. Il presente accordo è efficace dalla data di comunicazione del Ministero dell avvenuta registrazione del provvedimento di approvazione del presente accordo, da parte degli Organi di Controllo. 2. Le attività progettuali decorrono dal 45 giorno dalla data di comunicazione di cui al comma Nel periodo intercorrente tra l efficacia dell accordo e l inizio delle attività progettuali, la Regione si impegna ad espletare le procedure amministrative con le UU.OO. previste nel progetto 4. L accordo ha durata di 24 mesi a decorrere dalla data di inizio attività di cui al comma 2. la Regione si impegna ad assicurare che le attività, oggetto dell accordo, siano concluse entro il suddetto termine. Art. 3 - Rapporti tecnici e rendiconti finanziari 1. Al fine di verificare il regolare svolgimento delle attività di cui all art. 1, la Regione, entro e non oltre trenta giorni dalla scadenza di ogni trimestre di attività, trasmette al Ministero, un rapporto tecnico sullo stato di avanzamento, corredato di relativo abstract, ed un rendiconto finanziario che riporti le somme impegnate e/o le spese sostenute, utilizzando esclusivamente l apposito modello allegato al presente accordo (allegato 2). 2. Entro e non oltre sessanta giorni dalla scadenza dell accordo, la Regione trasmette al Ministero, un rapporto tecnico finale sui risultati raggiunti nel periodo di durata

320 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 320 di 401 dell accordo stesso, il relativo abstract ed un rendiconto finanziario finale delle spese sostenute, utilizzando il predetto modello riportato in allegato 2 al presente accordo. 3. Il Ministero può richiedere in qualsiasi momento di conoscere lo stato di avanzamento del progetto e la Regione è tenuta a fornire i dati richiesti entro trenta giorni. 4. Le rendicontazioni finanziarie di cui ai precedenti commi dovranno essere redatte nel rispetto delle voci di spesa indicate nel piano finanziario originario previsto nel progetto allegato. 5. Il piano finanziario relativo al progetto allegato potrà essere modificato una sola volta, previa autorizzazione del Ministero, che valuterà la sussistenza di ragioni di necessità ed opportunità. La richiesta di variazione dovrà pervenire almeno 90 giorni prima della data di fine validità del presente accordo. La suddetta modifica sarà efficace solo successivamente alla registrazione, da parte degli organi di controllo, del relativo atto aggiuntivo. 6. Nell ambito di ogni singola unità operativa, è consentito, senza necessità di autorizzazione, uno scostamento non superiore al 20%, sia in aumento che in diminuzione, per ogni singola voce di spesa, rispetto agli importi indicati nel piano finanziario originario o modificato, fermo restando l invarianza del finanziamento complessivo. 7. Resta inteso che il Ministero rimborserà unicamente le somme effettivamente spese entro il termine di scadenza, che saranno dichiarate utilizzando l allegato 2, nel rispetto delle indicazioni di cui all allegato 3 del presente accordo. 8. I rapporti tecnici, gli abstract ed i rendiconti finanziari devono essere inviati a: Ministero della Salute - Direzione generale della Prevenzione Sanitaria Ufficio I - Via Giorgio Ribotta n.5, 00144, Roma. 9. Il Ministero renderà accessibili detti rapporti tecnici al Comitato scientifico del CCM per azioni di monitoraggio. 10. È fatto obbligo alla Regione di conservare tutta la documentazione contabile relativa ai progetti e di renderla disponibile a richiesta del Ministero. Art. 4 Proprietà e diffusione dei risultati del progetto 1. I risultati del progetto, ivi inclusi i rapporti di cui all articolo 3, sono di esclusiva proprietà del Ministero. Il diritto di proprietà e/o di utilizzazione e sfruttamento economico dei file sorgente nonché degli elaborati originali prodotti, dei documenti progettuali, della relazione tecnica conclusiva, delle opere dell'ingegno, delle creazioni intellettuali, delle procedure software e dell'altro materiale anche didattico creato, inventato, predisposto o realizzato dalla Regione nell'ambito o in occasione dell'esecuzione del presente accordo, rimarranno di titolarità esclusiva del Ministero. Quest ultimo potrà quindi disporne senza alcuna restrizione la pubblicazione, la diffusione, l'utilizzo, la vendita, la duplicazione e la cessione anche parziale di dette opere dell'ingegno o materiale, con l'indicazione di quanti ne hanno curato la produzione. 2. È fatto obbligo alla Regione di trasferire, mensilmente, al Ministero tutti i dati prodotti nel corso della realizzazione dei progetti. 3. È fatto comunque obbligo alla Regione rendere i dati accessibili e/o rapidamente disponibili al Ministero, in ogni momento e dietro specifica richiesta. Detti dati dovranno essere disponibili in formato aggregato e/o disaggregato a seconda delle esigenze manifestate dal Ministero. 4. È fatto obbligo alla Regione richiedere, sia ad accordo vigente che a conclusione dello stesso, la preventiva autorizzazione al Ministero prima della diffusione parziale o totale dei dati relativi al progetto.

321 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 321 di Senza detta autorizzazione la Regione non potrà in alcun modo diffondere ad enti terzi, nazionali ed internazionali, dati, comunicazioni, reportistica, pubblicazioni, concernenti il progetto, anche in occasioni di convegni e/o corsi di formazione. 6. La richiesta di autorizzazione di cui al comma 3 deve essere trasmessa dalla Regione al referente scientifico del Ministero di cui al successivo articolo La pubblicazione autorizzata dei dati di cui al comma 1 dovrà riportare l indicazione: Progetto realizzato con il supporto finanziario del Ministero della Salute - CCM. 8. Al fine di garantire la trasparenza e la diffusione dell attività del CCM, il Ministero provvederà, sul sito dedicato, a pubblicare i risultati dei progetti nonché i rendiconti, i relativi abstract e i rapporti di cui all art. 3, commi 1 e È fatto obbligo alla Regione, a conclusione dei progetti, depositare presso il Ministero della Salute i risultati dei progetti, siano essi sotto forma di relazione, banca dati, applicativo informatico o altro prodotto. Art. 5 - Referenti scientifici 1. Il Ministero e la Regione procederanno ad individuare e comunicare, i nominativi dei rispettivi referenti scientifici, contestualmente all avvio delle attività, ed eventuali, successive, sostituzioni. 2. I referenti scientifici della Regione assicurano il collegamento operativo con il Ministero. 3. I referenti scientifici del Ministero assicurano il collegamento operativo con la Regione, nonché il monitoraggio e la valutazione dei rapporti di cui all articolo 3. Art. 6 - Finanziamento 1. Per la realizzazione dei progetti di cui al presente accordo è concesso alla Regione un finanziamento complessivo di ,00 (quattrocentonovantaquattromila cinquecento/00). 2. La Regione dichiara che le attività di cui al presente accordo non sono soggette ad I.V.A. ai sensi del D.P.R. n. 633 del 1972 in quanto trattasi di attività rientranti nei propri compiti istituzionali. 3. Il finanziamento è concesso alla Regione al fine di rimborsare le spese sostenute per la realizzazione dei progetti di cui al presente accordo, come risultanti dai rendiconti finanziari di cui all art La Regione prende atto ed accetta che il Ministero non assumerà altri oneri oltre l importo stabilito nel presente articolo. 5. Il finanziamento di cui al comma 1 comprende anche eventuali spese di missione dei referenti scientifici di cui all articolo La Regione prende atto che il finanziamento previsto per la realizzazione dei progetti allegati al presente accordo, pari a ,00 (quattrocentonovantaquattromila cinquecento/00), si riferisce all esercizio finanziario 2014 ed andrà in perenzione amministrativa in data 31 dicembre 2016 ai sensi dell art. 36 del R.D. 18 novembre 1923, n La Regione è a conoscenza ed accetta che le quote del finanziamento erogate a decorrere dal 1 gennaio 2017 saranno oggetto della procedura di reiscrizione in bilancio delle relative somme, procedura che sarà avviata dal Ministero su richiesta della Regione a decorrere dal 1 luglio Art. 7 Modalità e termini di erogazione del finanziamento 1. Il finanziamento sarà erogato secondo le seguenti modalità:

322 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 322 di 401 a) una prima quota, pari al 30% del finanziamento, pari a ,00 (centoquarantottomilatrecentocinquanta/00), dietro formale richiesta di pagamento e/o relativa ricevuta, inoltrata dopo la formale comunicazione di cui all articolo 2, comma 1. b) una seconda quota, pari al 40% del finanziamento, pari a ,00 (centonovantasettemilaottocento/00), dietro presentazione da parte della Regione di formale richiesta di pagamento e/o relativa ricevuta. Il pagamento sarà disposto solo a seguito della positiva valutazione da parte del Ministero dei rapporti tecnici e dei rendiconti finanziari di cui all articolo 3 nonché dell acquisizione, da parte del Ministero, dei dati di cui all art. 4, comma 2, relativi al primo semestre. c) una terza quota, pari al 30% del finanziamento, pari a ,00 (centoquarantottomilatrecentocinquanta/00),, dietro presentazione da parte della Regione della relazione e del rendiconto finali di cui all articolo 3, unitamente ad una formale richiesta di pagamento e/o relativa ricevuta. Il pagamento sarà disposto solo a seguito della positiva valutazione da parte del Ministero dei rapporti tecnici e dei rendiconti finanziari finali di cui all articolo 3 nonché dell acquisizione, da parte del Ministero, dei dati di cui all art. 4, comma 2, relativi al progetto. La Regione si impegna a restituire le somme eventualmente corrisposte in eccesso, secondo modalità e tempi che saranno comunicati per iscritto dal Ministero. 2. Le richieste di pagamento di cui al comma 1 vanno intestate ed inviate a: Ministero della Salute - Direzione generale della Prevenzione Sanitaria Ufficio I - Via Giorgio Ribotta n.5, 00144, Roma. 3. Ai fini del pagamento il Ministero si riserva la facoltà di richiedere alla Regione copia della documentazione giustificativa delle spese, riportate nei rendiconti finanziari, di cui all allegato I pagamenti saranno disposti entro sessanta giorni dal ricevimento delle richieste di cui al comma 1 mediante l emissione di ordinativi di pagamento sul conto di tesoreria n , intestato alla Regione. Il Ministero non risponde di eventuali ritardi nell erogazione del finanziamento cagionati dai controlli di legge e/o dovuti ad indisponibilità di cassa. Art. 8 - Sospensione dei pagamenti. Diffida ad adempiere. Risoluzione dell accordo 1. In caso di valutazione negativa delle relazioni di cui all articolo 3 o del mancato invio dei dati di cui all art. 4, comma 2, il Ministero sospende l'erogazione del finanziamento. La sospensione del finanziamento sarà disposta anche per la mancata od irregolare attuazione del presente accordo. 2. In caso di accertamento, in sede di esame delle relazioni di cui all articolo 3, di grave violazione degli obblighi di cui al presente accordo, per cause imputabili la Regione che possano pregiudicare la realizzazione dei progetti, il Ministero intima per iscritto alla Regione, a mezzo di posta certificata, di porre fine alla violazione nel termine indicato nell atto di diffida. Decorso inutilmente detto termine l accordo si intende risolto di diritto a decorrere dalla data indicata nell atto di diffida. 3. E espressamente convenuto che in caso di risoluzione del presente accordo, la Regione ha l obbligo di provvedere, entro sessanta giorni dal ricevimento della relativa richiesta, alla restituzione delle somme corrisposte sino alla data di risoluzione dell accordo. Il presente accordo si compone di 8 articoli, e di tre allegati, e viene sottoscritto con firma digitale. Letto, approvato e sottoscritto con firma digitale.

323 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 323 di 401 MINISTERO DELLA SALUTE Direzione Generale Prevenzione Sanitaria Il Direttore Generale Dott. Raniero GUERRA REGIONE LAZIO Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria Il Direttore Dott.ssa Flori DEGRASSI* * Firma apposta digitalmente

324 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 324 di 401 Allegato 1 PROGETTO ESECUTIVO - PROGRAMMA CCM 2014 DATI GENERALI DEL PROGETTO TITOLO: LA PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO I NUOVI MEDIA PER LA PREVENZIONE DELLA OBESITÀ IN ETÀ PRESCOLARE ENTE PARTNER: Regione Lazio NUMERO ID DA PROGRAMMA: 4 REGIONI COINVOLTE: elenco: Regione Lazio, Regione Sicilia, Regione Toscana, Regione Piemonte, Regione Friuli Venezia Giulia, Istituto Superiore di Sanità DURATA PROGETTO (max 24 mesi): 24 mesi COSTO: COORDINATORE SCIENTIFICO DEL PROGETTO: nominativo: Sara Farchi struttura di appartenenza: Dipartimento di Epidemiologia del SSR della Regione Lazio telefono: fax: s.farchi@deplazio.it

325 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 325 di 401 TITOLO: La promozione della salute attraverso i nuovi media per la prevenzione della obesità in età prescolare ANALISI STRUTTURATA DEL PROGETTO Descrizione ed analisi del problema I primissimi anni del bambino sono fondamentali per lo sviluppo, la crescita e la salute in età adulta. Le competenze dei caregiver, e in primo luogo dei genitori, sono quindi cruciali per instaurare precocemente un ambiente di vita salutare, quando le abitudini ed i comportamenti non sono ancora consolidati. Come ormai provato da numerosi studi in diversi paesi, e da ripetute survey in Italia, il sovrappeso e l obesità rappresentano un problema frequente in età pediatrica. Si tratta di un fattore di rischio associato ad importanti malattie croniche dell adulto, come il diabete o le patologie cardiovascolari. La prevenzione precoce di sovrappeso ed obesità, e più in generale la promozione di comportamenti salutari all interno della famiglia, devono quindi avere un ruolo importante tra gli interventi di sanità pubblica. A questo proposito, il recentissimo Piano d azione dell UE per il contrasto all obesità infantile (1) mette in evidenza alcuni importanti elementi: 1) l alta proporzione di bambini che non fanno un attività fisica adeguata; 2) la necessità di iniziare gli interventi il più precocemente possibile; 3) la famiglia come attore principale per promuovere una dieta corretta e per contrastare la sedentarietà dei bambini. Le azioni centrali messe in campo negli ultimi anni in Italia, in particolare per la rilevazione di soprappeso e dell obesità e di stili di vita correlati (attività fisica, abitudini alimentari), riguardano prevalentemente i bambini di età scolare - OKKIO alla salute (2) -, o interventi di prevenzione nel primo anno di vita-campagna Genitoripiù (3). Sono invece carenti le azioni per i bambini di età prescolare, più difficili da raggiungere da parte dei servizi sanitari. Negli ultimi anni l uso dei social media è cresciuto notevolmente come mezzo per la diffusione di messaggi di salute basati su evidenze scientifiche con promettenti risultati (4). Fin dal 2010 i dati ISTAT mostrano che in Italia dal 70% al 90% degli adulti in età genitoriale utilizzano comunemente Internet e il 40% lo ha utilizzato per cercare informazioni sanitarie (5). I social media consentono di raggiungere la popolazione quando e dove la popolazione stessa lo desidera e, facendo leva su dinamiche sociali, aumentano la partecipazione della comunità (6), anche per ciò che riguarda compagne di promozione della salute. Il Web è infatti ricco di informazioni provenienti dalle fonti più disparatee talora di bassa qualità e affidabilità (7). Un recente studio effettuato negli USA dimostra, ad esempio, come gran parte delle informazioni che si trovano su Internet siano grandemente discordanti rispetto alle indicazioni della American Academy of Pediatrics per quel che riguarda ad interventi di provata efficacia (8). I genitori, consapevoli del carattere commerciale della gran parte dei siti, vorrebbero che le informazioni sulla salute dei loro bambini potessero essere date da professionisti della salute (9). E quindi responsabilità delle istituzioni fornire anche sul web informazioni corrette e basate sull evidenza scientifica, ed individuare il modo più efficace per comunicare con le famiglie. L esistenza in Italia della coorte dei nati Piccolipiù (10), che segue dalla nascita più di 3000 bambini in età prescolare e che vede la collaborazione di specialisti con competenze epidemiologiche, cliniche, biomediche, costituisce un patrimonio in cui è possibile comprendere l effettiva efficacia di interventi innovativi per la promozione della salute, compreso il controllo del sovrappeso ed obesità infantile. La coorte si avvale già delle nuove tecnologie per lo scambio delle informazioni e per la compilazione dei questionari (piattaforma web, sito, facebook, uso di sms). Soluzioni proposte sulla base delle evidenze Il presente progetto prevede la realizzazione, la valutazione e l impatto finale di un intervento di promozione della salute dei bambini in età prescolare riguardante la prevenzione dell obesità. L intervento consiste in una piattaforma web rivolta ai genitori contenente le informazioni su una corretta alimentazione e sulla promozione di uno stile di vita non sedentario (promozione dell attività fisica e riduzione delle attività sedentarie come TV e videogiochi). La piattaforma web sarà sviluppata in collaborazione con un agenzia di comunicazione, e conterrà materiali video,

326 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 326 di 401 materiali da scaricare e da visionare sul web (brochure, video di ricette culinarie, attività motorie ecc.). Sarà possibile accedere a tale piattaforma anche dal telefonino attraverso le App. Nella fase finale del progetto, dopo averne valutato l efficacia, sarà possibile visionare l intero pacchetto educativo attraverso il sito web attraverso youtube, facebook ed altri social network. La piattaforma sarà corredata da un forum di discussione nel quale i genitori potranno scambiare informazioni (peer education) e sottoporre agli esperti loro dubbi e quesiti particolari. Il presente progetto si articolerà in tre fasi: 1) valutazione dell accettabilità e gradimento dell intervento nella popolazione aderente alla coorte Piccolipiù; 2) valutazione della fattibilità dell intervento nel contesto di sanità pubblica; 3) valutazione del potenziale impatto sulla salute e sulla prevalenza di obesità. Riguardo alla prima fase verranno coinvolti i genitori di bambini in età prescolare arruolati nella coorte Piccolipiù, di cui il già 70% utilizza il WEB, per lo svolgimento dello studio. Un gruppo campione di genitori accederà alla piattaforma web quando i bambini avranno un età di circa 3 anni e mezzo, mentre un secondo gruppo quando i bambini avranno 4 anni circa. Il primo gruppo di genitori fornirà indicazioni utili per testare la comprensibilità dei contenuti e migliorarne l efficacia. Tutti i bambini verranno invitati ad effettuare una visita medica ai 4 anni con misura dei parametri antropometrici e obiettivi (accelerometro per la stima dell attività fisica), prelievo di sangue per la determinazione dei principali parametri metabolici (glicemia, insulinemia, lipidi). Inoltre, i genitori compileranno un questionario prima e dopo l accesso alla piattaforma dove verranno valutate le conoscenze, le attitudini ed i comportamenti (abitudini alimentari scorrette e sedentarietà) rispetto all obesità infantile. La giustificazione per una visita e per i prelievi è quella di poter disporre delle caratteristiche antropometriche e metaboliche del bambino per poter valutare l incisività dei contenuti della piattaforma a seconda dei profili individuali di salute. I dati obbiettivi e metabolici permettono di valutare questi aspetti superando la possibile distorsione data dal reporting bias materno molto probabile in questo contesto. Inoltre il questionario servirà per valutare le modifiche non solo di conoscenza, ma anche di comportamento da parte dei genitori. Riguardo la fattibilità, l intervento verrà poi testato in un contesto di popolazione generale in una regione italiana dove non è presente una coorte di nuovi nati per valutarne la fattibilità sul campo. A questo scopo è stata individuata la Sicilia, sia per l alta prevalenza di obesità tra i bambini in età scolare, sia in quanto regione del Sud, territorio non compreso tra quelli coinvolti nella coorte di nati oggetto del trial. Attraverso la ASL locale, tramite le anagrafi sanitarie, le liste dei centri vaccinali, e degli asili nido e delle scuole dell infanzia, verranno invitate a partecipare all intervento le famiglie di tutti i bambini di di circa 3-4 anni residenti a Palermo. Per queste famiglie verranno resi disponibili tutti gli strumenti di intervento sviluppati per il trial sulla coorte di nati: sito web, pagina face book, video su youtube, App, SMS. Verrà quindi valutata la realizzabilità di un intervento in larga scale considerando la quota di partecipazione e il gradimento (in termini di accettazione, utilità) dell intervento tramite un questionario on line compilato dalle famiglie. Per stimare l impatto potenziale degli interventi proposti in termine di numero di casi di obesità prevenibili combineremo i risultati sui cambiamenti dei comportamenti con dati di letteratura sull evidenza dell associazione tra i comportamenti e l obesità in età scolare e dati di prevalenza provenienti da altri progetti complementari condotti in questo campo in Italia. Il nostro progetto permetterà di stimare il contributo causale dell intervento sulla modificazione dei comportamenti, indicando la possibile riduzione percentuale di esposizione in caso di applicazione su una popolazione più ampia. Ad esempio stimeremo la riduzione della proporzione di bambini con un comportamento sedentario. Conducendo una revisione sistematica della letteratura o utilizzando, quando possibile, revisioni già esistenti otterremo la stima dell' effetto atteso del comportamento in oggetto sul rischio di obesità. Per stimare l impatto in una data regione italiana è quindi necessario ottenere, per quella regione, dati di prevalenza del comportamento e dell obesità del bambino. A questo fine utilizzeremo dati esterni. Lo studio OKKIO alla salute (2) ha stimato la prevalenza di sedentarietà, abitudini alimentari non corrette e di utilizzo della televisione e videogiochi nei bambini in età scolare in Italia. Questa fonte principale potrà essere integrata con altre fonti di dati nazionali ed eventuali progetti condotti a livello locale regionale. I dati di prevalenza di obesità

327 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 327 di 401 saranno ottenuti sempre tramite il progetto OKKIO alla salute. Utilizzeremo la formula della population attributable fraction (PAF) per stimare l impatto relativo dell'intervento sui comportamenti e combineremo il PAF con l'informazione sulla prevalenza di obesità per stimare il numero totale di casi prevenibili nelle diverse regioni italiane. Valuteremo inoltre diversi scenari, inserendo valutazioni di incertezza per i diversi parametri utilizzati di effetto dell'intervento, dell' associazione tracomportamento e obesità e delle prevalenze di esposizione ed obesità. Fattibilità /criticità delle soluzioni proposte La sostenibilità del progetto è garantita dalla presenza di unità operative con una consolidata esperienza sui temi della prevenzione primaria in età evolutiva, compresa la comunicazione ai genitori, sulle metodologie epidemiologiche, nonché sulle tecnologie di sviluppo dei social network. Nello specifico, partecipano al progetto due ospedali pediatrici di rilievo nazionale e due aziende ospedaliere (Ospedale Pediatrico Meyer, IRCCS Burlo Garofolo, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, USL12 Versilia), il CNESPS dell ISS per la valutazione delle implicazioni sociali e etico-legali del progetto e la regione Sicilia per le sue competenze in materia di promozione della salute. Il progetto sarà coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio. In totale saranno eleggibili per partecipare a questo programma circa 1600 bambini della coorte Piccolipiù che durante la durata del progetto avranno intorno a 4 anni. Il progetto fornirà una conoscenza approfondita, ad oggi carente nelle indagini nazionali, sugli stili di vita e sui fattori di rischio in età prescolare, e sui profili di popolazione genitoriale che sono più sensibili alle raccomandazioni e quelli sui quali c è bisogno di interventi più mirati; verrà inoltre valutata la fattibilità dell uso di strumenti innovativi per promuovere stili di vita corretti. Inoltre, tutti i materiali realizzati per il progetto, oltre ad essere a fine progetto visibili ed accessibili a tutta la popolazione, saranno a disposizione del Ministero della Salute per una trasferibilità alle altre regioni e per una sua efficace promozione. Il progetto è in linea e risponde agli obbiettivi della piu recente proposta di Piano Nazionale della Prevenzione e affronta una tematica a grande impatto sanitario e sociale nel nostro Paese. Bibliografia 1) _en.pdf; 2) 3) 4) Nieuwboer CC, Fukkink RG, Hermanns JM. Peer and Professional Parenting Support on the Internet: A Systematic Review. CyberpsycholBehavSocNetw May 9; 5) www3.istat.it/salastampa/comunicati/in calendario/nuovetec/ /testointegrale pdf; 6) CDC, social media toolkit, 2011; 7) Eysenbach G, Powell J, Kuss O, Sa ER. Empirical studies assessing the quality of health information for consumers on the world wide web: a systematic review. JAMA May 22-29; 287(20): ; 8) Chung M, Oden RP, Joyner BL, Sims A, Moon RY. Safe infant sleeprecommendations on the Internet: let's Google it. J Pediatr. 2012; 9) Jay M Bernhardt, and Elizabeth M Felter, MA. Online Pediatric Information Seeking Among Mothers of Young Children: Results From a Qualitative Study Using Focus Groups J Med Internet Res Jan-Mar; 6(1): e7; 10) FarchiS,et al.. Piccolipiù, a multicenter birth cohort in Italy: protocol of the study. BMC Pediatr Feb 7;14:36.;

328 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 328 di 401 OBIETTIVI E RESPONSABILITA DI PROGETTO OBIETTIVO GENERALE: realizzazione di un intervento di promozione della salute, rivolto ai bambini di 3-4 anni, con riferimento alla prevenzione dell obesità infantile. OBIETTIVO SPECIFICO 1: Valutazione dell accettabilità e gradimento dell intervento realizzato attraverso una piattaforma web. Verrà effettuata utilizzando le famiglie arruolate nella coorte Piccolipiù. L intervento consisterà nella produzione di materiali multimediali per la promozione di comportamenti salutari con particolare riferimento all obesità (promozione di uno stile di vita attivo e di abitudini alimentari corrette) che verranno offerte alle famiglie partecipanti tramite una piattaforma web che comprenderà anche una pagina facebook. OBIETTIVO SPECIFICO 2: Applicazione nella pratica dell intervento di prevenzione nelle famiglie con bambini di 3-4 anni a Palermo. L intervento verrà testato sui bambini di 3-4 anni residenti a Palermo con l obiettivo di valutarne la fattibilità, sostenibilità, e gradimento nella pratica. OBIETTIVO SPECIFICO 3: Misura dell impatto potenziale degli interventi proposti sull obesità in età scolare nelle diverse regioni italiane. Verrà misurato l impatto degli interventi proposti in termini di numero di casi di obesità prevenibili, combinando i dati di letteratura sull associazioni tra comportamenti e obesità in età scolare e dati di prevalenza di progetti complementari in Italia.

329 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 329 di 401 CAPO PROGETTO: Sara Farchi - Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio UNITA OPERATIVE COINVOLTE Unità Operativa 1 Referente Compiti Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, Roma Sara Farchi Unità Operativa 2 Referente Compiti AOU Città della Salute e della Scienza di Torino Lorenzo Richiardi Unità Operativa 3 Referente Compiti - Coordinamento del progetto - sviluppo piattaforma web - offerta attiva del programma di intervento nella coorte di nati a Roma - Visita medica dei bambini della coorte di nati a Roma - analisi dei dati - offerta attiva del programma di intervento nella coorte di nati a Torino - Visita medica dei bambini della coorte di nati a Torino - valutazione dell impatto - analisi dei dati AOU Meyer, Firenze Franca Rusconi - offerta attiva del programma di intervento nella coorte di nati a Firenze - Visita medica dei bambini della coorte di nati a Firenze Unità Operativa 4 Referente Compiti IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo Luca Ronfani Unità Operativa 5 Referente Compiti - offerta attiva del programma di intervento nella coorte di nati a Trieste - Visita medica dei bambini della coorte di nati a Trieste Azienda USL12, Viareggio Luigi Gagliardi Stesura e coordinamento dei protocolli clinici e di laboratorio per le visite ai bambini della coorte Unità Operativa 6 Referente Compiti Dipartimento Attività Sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico - Assessorato della Salute-Regione Siciliana Salvatore Scondotto Unità Operativa 7 Referente Compiti Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute ISS M.Antonietta Stazi - implementazione dell intervento nella popolazione di Palermo -Valutazione delle implicazioni sociali e etico-legali trial degli di promozione della salute in una popolazione di minori.

330 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 330 di 401 PIANO DI VALUTAZIONE OBIETTIVO GENERALE Indicatore/i di risultato Standard di risultato Realizzazione di un intervento di promozione della salute, rivolto ai bambini di 1-3 anni, con riferimento alla prevenzione dell obesità infantile. 1) Sviluppo della piattaforma web; 2) Implementazione dello studio nella coorte Piccolipiù; 3) attivazione dei canali per la partecipazione delle famiglie di Palermo; 4) disponibilità di dati di letteratura e delle sorveglianze 1) si 2) si 3) disponibilità di liste di famiglie da coinvolgere 4) si OBIETTIVO SPECIFICO 1 Indicatore/i di risultato Standard di risultato OBIETTIVO SPECIFICO 2 Indicatore/i di risultato Standard di risultato OBIETTIVO SPECIFICO 3 Indicatore/i di risultato Standard di risultato Valutazione dell accettabilità e gradimento dell intervento realizzato attraverso una piattaforma web.. 1) adesione dei genitori alla piattaforma web 2) partecipazione alla visita medica 1) almeno l 80% dei genitori invitati; 2) almeno il 70% dei genitori invitati Applicazione nella pratica dell intervento di prevenzione nelle famiglie con bambini di 3-4 anni a Palermo 1) N di famiglie invitate; 2)n di famiglie partecipanti; 3)n visite al sito web, n app scaricate, n video visionati; 4)questionari di gradimento compilati 4000; 50% invitati; 70% invitati; 50% dei questionari inviati. Misura dell impatto potenziale degli interventi proposti sull obesità in età scolare nelle diverse regioni italiane. N di regioni in cui sarà possibile ottenere le stime del PAF e dei casi prevenibili di obesità: quindi in cui sono disponibili dati attendibili di prevalenza dei comportamenti e prevalenza di obesità. Stima di impatti in almeno 3 regioni del Nord Italia, 3 Regione del Centro Italia e 3 Regione del Sud Italia e Isole.

331 Obiettivo specifico 3 Obiettivo specifico 2 Obiettivo specifico 1 Obiettivo generale 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 331 di 401 CRONOGRAMMA Mese Riunioni di coordinamento dei centri X X X X Realizzazione della piattaforma web X X X X X X Offerta del programma X X X X X X X X X X X X X X X Conduzione dello studio di fattibilità a Palermo X X X X X X X X X X X X X X X X X Conduzione studio d impatto X X X X X Analisi dei risultati delle 3 fasi del progetto X X X X Realizzazione di un workshop per la diffusione dei risultati X Realizzazione della piattaforma web X X X X X X invito all uso della piattaforma per il campione test dei genitori X X invito all uso della piattaforma per i restanti genitori X X Visita medica e somministrazione del questionario di gradimento X X X X X X X X X Individuazione delle liste di bambini/famiglie da arruolare X X X X X X X X Invito alle famiglie selezionate Accesso alla piattaforma X X X X X X X X X Invito alla compilazione del questionario di gradimento X X X X X X X Revisione della letteratura e degli studi preesistenti X X X X X X Identificazione da dati di progetti esterni X X X X X misura dell impatto dell intervento nelle regioni coinvolte e nelle altre regioni italiane X X X X X X Rendicontazione

332 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 332 di 401 PIANO FINANZIARIO PER CIASCUNA UNITA OPERATIVA Unità Operativa 1 Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio Risorse Razionale della spesa EURO Personale -Epidemiologo (cocopro) -Biostatistico (cocopro) -Personale tecnico e sanitario (cocopro) Beni e servizi - materiali di consumo -piattaforma web e materiali di promozione della salute -accelerometri Missioni Missioni presso i centri partecipanti - Coordinamento dello studio; contatto con i partecipanti, conduzione dello studio nei partecipanti di Roma, gestione della piattaforma web, degli archivi e analisi dei dati del progetto complessivo -analisi di laboratorio -sviluppo della piattaforma e degli strumenti di promozione -stima dell attività fisica Partecipazione alle riunioni relative al progetto , , ,00 Incontri/Eventi formativi - - Spese generali - costi indiretti (spese di spedizione, bollette luce e telefono, utenze) -spese sostenute dall ente per realizzare il progetto ,00 Unità Operativa 2 AOU Città della Salute e della Scienza di Torino Risorse Razionale della spesa EURO Personale Epidemiologo (cococo, 1 anno-persona) Biostatistico (cococo, 1 anno-persona) Personale sanitario (cococo, 1 annopersona) - Beni e servizi - materiali di consumo -accelerometri Contatto con i partecipanti, conduzione dello studio nei partecipanti di Torino, valutazione dell outcome, stima di impatto -analisi di laboratorio -sviluppo della piattaforma e degli strumenti di promozione -stima dell attività fisica , ,00 Missioni Missioni presso i centri partecipanti Partecipazione alle riunioni relative al progetto 1.000,00 Incontri/Eventi formativi Spese generali 4.000,00 15

333 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 333 di 401 Unità Operativa 3 AOU Meyer, Firenze Risorse Razionale della spesa EURO Personale -Personale sanitario e tecnico (borse studio, contratti libero-professionali) - Beni e servizi Materiali di consumo accelerometri Missioni - Missioni presso i centri partecipanti Incontri/Eventi formativi - - Spese generali Costi indiretti (spese di spedizione, bollette luce e telefono, utenze) Contatto con i partecipanti, conduzione dello studio nei partecipanti di Firenze, visita ai bambini di Firenze - - Mantenimento del contatto con i partecipanti; test di laboratorio; misurazioni sui bambini - Partecipazione alle riunioni-convegni relative al progetto Spese sostenute dall ente per realizzare il progetto , , , ,00 Unità Operativa 4 IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo Risorse Razionale della spesa EURO Personale -personale tecnico e sanitario (cocopro) Beni e servizi - acquisizione accelerometri - materiali per prelievi ematici (siringhe, reagenti, ecc) -spese assicurative - materiali di consumo Missioni - Riunioni di coordinamento Incontri/Eventi formativi - Spese generali - costi indiretti (spese di spedizione, bollette luce, telefono utenze) - contatto con i partecipanti - conduzione dello studio nei partecipanti di Trieste - valutazione dell'attività motoria e realizzazione delle analisi di laboratorio - partecipazione alle riunioni periodiche relative al progetto spese sostenute dall'ente per realizzare il progetto , , , ,00 16

334 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 334 di 401 Unità Operativa 5 Azienda USL12, Viareggio Risorse Razionale della spesa EURO Personale -personale sanitario (borsa di studio o contratti libero-professionali) - Beni e servizi - materiali di consumo - - Stesura e coordinamento dei protocolli clinici e di laboratorio per le visite ai bambini della coorte - - -Stampa protocolli e altro materiale -altro materiale di consumo , ,00 Missioni - Missioni presso i centri partecipanti - Incontri/Eventi formativi - - Spese generali - costi indiretti (spese di spedizione, bollette luce e telefono, utenze) -partecipazione a riunioni/convegni inerenti al progetto spese sostenute dall ente per realizzare il progetto , ,00 Unità Operativa 6 Dipartimento Attività Sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico -Assessorato della Salute-Regione Siciliana Risorse Razionale della spesa EURO Personale -contratti cocopro (personale statistico e tecnico) -conduzione dell obiettivo 2 del progetto ,00 Beni e servizi -materiali di consumo -stampa di materiale da inviare alle famiglie 2.000,00 Missioni - Missioni presso i centri partecipanti - Incontri/Eventi formativi - - Spese generali - costi indiretti (spese di spedizione, bollette luce e telefono, utenze) -partecipazione a riunioni/convegni inerenti al progetto spese sostenute dall ente per realizzare il progetto 2.000, ,00 17

335 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 335 di 401 Unità Operativa 7 Risorse Razionale della spesa EURO Personale - Sociologo (cocopro) -Messa a punto della documentazione per i comitati etici (incluso note informative e i consensi) per la conduzione dell intervento ,00 Beni e servizi -Materiale di consumo - Missioni Missioni presso i centri partecipanti - Incontri/Eventi formativi -workshop su trial di promozione della salute in una popolazione di minori - Spese generali - costi indiretti (bollette luce e telefono, utenze) Partecipazione alle riunioni relative al progetto -Formazione degli operatori sanitari sui temi etico-legali , , , ,00 PIANO FINANZIARIO GENERALE Risorse Totale in Personale ,00 Beni e servizi ,00 Missioni ,00 Incontri/Eventi formativi 4.000,00 Spese generali ,00 Totale ,00 18

336 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 336 di 401 Carta intestata dell Ente Allegato 2 Al Ministero della Salute Direzione generale della Prevenzione - Ufficio I Via Giorgio Ribotta, n ROMA RENDICONTO SEMESTRALE/FINALE DEL FINANZIAMENTO CONCESSO PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO CODICE CUP:. Il sottoscritto.., nato a. il..., domiciliato per la carica presso la sede dell, nella sua qualità di legale rappresentante dell, con sede in., Via.., N..., codice fiscale n... e partita IVA n., con riferimento all accordo di collaborazione concluso in data.. avente ad oggetto la realizzazione del progetto. ; DICHIARA SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITA - che nel. Semestre, periodo., sono state impegnate e/o spese le seguenti somme: ovvero - che per la realizzazione del progetto sono state sostenute le spese di seguito riportate: 19

337 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 337 di 401 DETTAGLIO DELLE SPESE UNITA OPERATIVA (n. e denominazione). TIPOLOGIA SPESA VOCE DI SPESA IMPORTO PERIODO DI RIFERIMENTO I/S ESTREMI DOCUMENTAZIONE GIUSTIFICATIVA (1) BENEFICIARIO IMPORTO TOTALE PERIODI (2) Personale TOTALE Beni e servizi TOTALE Missioni TOTALE Convegni TOTALE Spese generali TOTALE TOTALE COMPLESSIVO TOTALE (1) Nella colonna Estremi documentazione giustificativa riportare la tipologia di documento (fattura, contratto, delibera, etc..),il numero e la data. (2) Nella colonna Importo totale periodi riportare le spese impegnate e/o sostenute globalmente in tutti i periodi rendicontati. NOTE:Nella presente tabella vanno indicate le somme impegnate e/o le spese sostenute nel semestre di riferimento. Le somme impegnate vanno contrassegnate con il simbolo (I), mentre le spese sostenute con il simbolo (S). La tabella riferita al rendiconto finale dovrà riportare esclusivamente le spese effettivamente sostenute. La tabella va compilata e sottoscritta, esclusivamente a cura dell Ente firmatario dell accordo, e dovrà riguardare tutte le unità operative presenti nel piano finanziario. Il Ministero si riserva la facoltà di richiedere la documentazione giustificativa delle spese riportate in tabella. Data, FIRMA Il legale rappresentante 20

338 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 338 di 401 Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Allegato 3 Programmazione e rendicontazione finanziaria Per le voci di spesa, riportate nel piano finanziario si chiarisce che: Personale Sotto questa voce è possibile ricomprendere tutte le tipologie di contratto di lavoro a tempo determinato previste dalla normativa vigente (borsa di studio, contratto di consulenza, dottorato di ricerca, co.co.pro ). È altresì possibile destinare dette risorse al personale interno dell ente, purché ciò sia reso possibile e disciplinato dalle norme di organizzazione e funzionamento che disciplinano il medesimo ente. Resta inteso che, sia in caso di acquisizione di personale esterno che di utilizzo del personale interno, la correttezza delle procedure di reclutamento del personale dovrà essere sempre verificata dall ente esecutore nel rispetto della normativa vigente. Si precisa, inoltre, che per tale voce dovranno essere specificate le singole figure professionali senza indicare il relativo corrispettivo. L importo da inserire a tale voce dovrà essere, infatti, solo quello complessivo. Beni e servizi Sotto questa voce è possibile ricomprendere l acquisizione di beni, accessori, forniture e servizi strumentali connessi alla realizzazione del progetto. A titolo esemplificativo possono rientrare in questa voce le spese di: acquisto di materiale di consumo acquisto di cancelleria stampa, legatoria e riproduzione grafica traduzioni ed interpretariato organizzazione di corsi, incontri, eventi formativi ecc.. realizzazione e/o gestione di siti web noleggio di attrezzature ( esclusivamente per la durata del progetto) Si specifica che l acquisto di attrezzature è eccezionalmente consentito solo quando il loro utilizzo è direttamente connesso alla realizzazione del progetto e comunque previa valutazione della convenienza economica dell acquisto in rapporto ad altre forme di acquisizione del bene ( es. noleggio, leasing). In ogni caso di acquisto, la diretta correlazione con gli obiettivi del progetto dovrà essere dettagliatamente motivata. Rimane inteso che il Ministero rimborserà unicamente le quote relative all ammortamento delle attrezzature, limitatamente alla durata dell accordo e dietro presentazione della relativa documentazione di spesa. Non può comunque assolutamente essere ricompreso sotto questa voce l acquisto di arredi o di altro materiale di rappresentanza. 21

339 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 339 di 401 Si rammenta, inoltre che la voce Servizi è principalmente finalizzata a coprire le spese per l affidamento di uno specifico servizio, generalmente, ad un soggetto esterno, pertanto si esclude l affidamento diretto a persona fisica. Infine sempre relativamente alla voce Servizi si precisa che la loro acquisizione deve conferire al progetto un apporto integrativo e/o specialistico a cui l ente esecutore non può far fronte con risorse proprie Missioni Questa voce si riferisce alle spese di trasferta che, unicamente il personale dedicato al progetto (ivi compreso il referente scientifico del Ministero della Salute), deve affrontare in corso d opera. Può altresì essere riferito alle spese di trasferta di personale appartenente ad altro ente che viene coinvolto per un tempo limitato nel progetto. Rientrano in tale voce anche le eventuali spese per la partecipazione del solo personale coinvolto nel progetto, a convegni, workshop ed incontri/ eventi formativi, purché risultino coerenti con le attività del progetto e si evidenzi l effettiva necessità di partecipazione ai fini del raggiungimento degli obiettivi proposti. Non possono assolutamente essere ricomprese in questa voce le spese per la realizzazione di un incontro/evento formativo o altro momento di pubblica diffusione/condivisione dei dati. Incontri/eventi formativi Tale voce è da considerarsi solo ed esclusivamente nel caso in cui l ente esecutore intenda organizzare e realizzare un incontro/evento formativo o altro momento di pubblica diffusione/condivisione dei dati, senza affidare il servizio a terzi ( in tal caso la voce di spesa incontri/eventi formativi andrà ricompresa in Beni e Servizi). A titolo di esempio rientrano in tale voce gli eventuali costi per l affitto della sala, per il servizio di interprete, per il servizio di accoglienza, onorari e spese di missione ( trasferta, vitto ed alloggio) per docenti esterni al progetto,ecc Spese generali Per quanto concerne questa voce, si precisa che la stessa non può incidere in misura superiore al 10% sul finanziamento complessivo. Nel suo ambito sono riconducibili i cosiddetti costi indiretti (posta, telefono, servizio di corriere, collegamenti telematici, ecc..) in misura proporzionale alle attività previste per la realizzazione del progetto. Si precisa che anche per le spese generali in fase di rendicontazione sarà necessario specificare la natura dei costi e che esse verranno rimborsate in maniera proporzionale rispetto all ammontare previsto nel piano finanziario originale o modificato. 22

340 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 340 di 401 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO LA PROMOZIONE DELLA SALUTE ATTRAVERSO I NUOVI MEDIA PER LA PREVENZIONE DELLA OBESITÀ IN ETÀ PRESCOLARE RELATIVO AL PROGRAMMA CCM 2014 Codice Unico del Progetto di investimento pubblico F86D TRA La Regione Lazio - Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria con sede in Roma, via Rosa Raimondi Garibaldi, n. 7, C.F , rappresentata dal Direttore della Direzione Dott.ssa Flori Degrassi, nata a Capodistria (Pola) il 28 marzo 1951, di seguito Regione E Il Dipartimento di Epidemiologia del SSR con sede in Roma, via di Santa Costanza, n. 53, C.F , rappresentata dalla Dott.ssa Marina Davoli, nata a Salerno il 14 febbraio 1961, di seguito DEP PREMESSO CHE - con Legge 26 maggio 2004, n.138, è stato istituito presso il Ministero della Salute il Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (di seguito CCM ) che opera in coordinamento con le strutture regionali attraverso convenzioni con l'istituto superiore di sanità, con l'istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), ora Istituto nazionale per l assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), con gli istituti zooprofilattici sperimentali, con le università, con gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e con altre strutture di assistenza e di ricerca pubbliche e private, nonché con gli organi della sanità militare; - il CCM opera con modalità e in base a programmi annuali articolati per progetti e approvati con decreto del Ministro della salute; - con decreto ministeriale del 19 novembre 2014, registrato alla Corte dei Conti in data 23 dicembre 2014 (fgl 5647), è stato approvato il programma di attività del CCM per l anno 2014; - in tale ambito è stato proposto dalla Regione ed approvato dai comitati del CCM il progetto dal titolo La promozione della salute attraverso i nuovi media per la prevenzione della obesità in età prescolare, di seguito denominato Progetto, del quale ente attuatore è il DEP; - in data 6 febbraio 2015, il Ministero della Salute ha stipulato con la Regione apposito Accordo di Collaborazione per la realizzazione del Progetto nonché autorizzata la spesa di ,00 (Euro quattrocentonovantaquattromilacinquecento/00); - con nota 9394/DGPRE del 5 marzo 2015, il Ministero della Salute ha comunicato che, ai sensi dell Art. 2, comma 1 del citato Accordo di Collaborazione, le attività progettuali decorrono dal 45 giorno dalla data della nota medesima e quindi dal 19 aprile 2015; - si rende pertanto necessario stipulare apposita convezione tra la Regione e il DEP al fine di individuarne gli obblighi relativi allo svolgimento delle attività progettuali. 1

341 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 341 di 401 TUTTO CIO PREMESSO E CONSIDERATO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE ART. 1 - PREMESSE 1. Le premesse di cui sopra, gli atti e i documenti richiamati nelle medesime premesse e nella restante parte del presente atto, ancorché non materialmente allegati, ne costituiscono parte integrante e sostanziale. ART. 2 - OGGETTO 1. Oggetto del presente atto è la disciplina dello svolgimento delle attività di interesse comune finalizzate al raggiungimento degli obiettivi descritti nel Progetto. 2. Le parti condividono e accettano il contenuto del Progetto e si impegnano a realizzare le attività di rispettiva competenza. 3. Durante lo svolgimento delle attività potranno essere apportate, previo accordo scritto tra le parti a firma dei legali rappresentanti, modifiche al Progetto, a condizione che le stesse ne migliorino l impianto complessivo. 4. Qualora il DEP, al fine di realizzare il progetto, intenda avvalersi della collaborazione di un soggetto giuridico inizialmente non previsto, è tenuto a presentare alla Regione, e per tramite di questa al Ministero della Salute, una richiesta di autorizzazione, nonché di variazione del piano finanziario, nella quale dovranno essere indicate le somme messe a disposizione del soggetto giuridico e le attività che da questo saranno svolte. 5. Resta fermo che le variazioni al Progetto non devono comportare alcuna maggiorazione dell importo complessivo del finanziamento. ART. 3 EFFICACIA E DURATA 1. Per effetto di quanto previsto dall art. 2 dell Accordo di Collaborazione stipulato tra la Regione e il Ministero della Salute per la realizzazione del Progetto, il presente atto ha validità dalla data della sottoscrizione fino al 19 aprile Il DEP si impegna ad assicurare che le attività oggetto del presente atto siano concluse entro il suddetto termine. ART. 4 - REFERENTI SCIENTIFICI 1. Il referente scientifico del Progetto è la Dott.ssa Sara Farchi. 2. Il referente scientifico assicura, anche per il tramite della Regione, il collegamento operativo con il Ministero. 2

342 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 342 di 401 ART. 5 - RAPPORTI TECNICI E RENDICONTI FINANZIARI 1. Al fine di verificare il regolare svolgimento delle attività previste dal Progetto il DEP, entro e non oltre venti giorni dalla scadenza di ogni trimestre di attività, trasmette alla Regione un rapporto tecnico sullo stato di avanzamento, corredato di relativo abstract, ed un rendiconto finanziario che riporti le somme impegnate e/o le spese sostenute, utilizzando esclusivamente l apposito modello allegato al presente accordo; 2. Entro e non oltre quaranta giorni dalla scadenza dell accordo il DEP trasmette alla Regione un rapporto tecnico finale sui risultati raggiunti nel periodo di durata; 3. La Regione provvede alla trasmissione al Ministero della Salute della documentazione di cui ai precedenti commi. 4. La Regione può richiedere in qualsiasi momento di conoscere lo stato di avanzamento del progetto e il DEP è tenuto a fornire i dati richiesti entro venti giorni. 5. Le rendicontazioni finanziarie di cui ai precedenti commi dovranno essere redatte nel rispetto delle voci di spesa indicate nel piano finanziario originario previsto nel Progetto. 6. Il piano finanziario relativo al Progetto potrà essere modificato una sola volta, previa autorizzazione del Ministero che valuterà la sussistenza di ragioni di necessità ed opportunità. La richiesta di variazione dovrà pervenire almeno 90 giorni prima della data di fine validità del presente accordo. La suddetta modifica sarà efficace solo successivamente alla registrazione, da parte degli organi di controllo, del relativo atto aggiuntivo. 7. Nell ambito di ogni singola unità operativa è consentito, senza necessità di autorizzazione, uno scostamento non superiore al 20%, sia in aumento che in diminuzione, per ogni singola voce di spesa, rispetto agli importi indicati nel piano finanziario originario o modificato, fermo restando l invarianza del finanziamento complessivo. 8. Resta inteso che la Regione rimborserà unicamente le somme effettivamente spese entro il termine di scadenza. 9. I rapporti tecnici, gli abstract ed i rendiconti finanziari devono essere inviati alla Regione Lazio - Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria Area Programmazione della Rete Ospedaliera e Ricerca esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata al seguente indirizzo: areareteospedalieraericerca@regione.lazio.legalmail.it. 10. È fatto obbligo al DEP di conservare tutta la documentazione contabile relativa al Progetto e di renderla disponibile a richiesta della Regione, ovvero del Ministero. ART. 6 PROPRIETÀ E DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL PROGETTO 1. I risultati del Progetto, ivi inclusi i rapporti di cui all articolo 5, sono di esclusiva proprietà del Ministero. Il diritto di proprietà e/o di utilizzazione e sfruttamento economico dei file sorgente nonché degli elaborati originali prodotti, dei documenti progettuali, della relazione tecnica conclusiva, delle opere dell'ingegno, delle creazioni intellettuali, delle procedure software e dell'altro materiale anche didattico creato, inventato, predisposto o realizzato dal DEP nell'ambito o in occasione dell'esecuzione del presente atto, rimarranno di titolarità esclusiva del Ministero. Quest ultimo potrà quindi disporre senza alcuna restrizione la pubblicazione, la 3

343 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 343 di 401 diffusione, l'utilizzo, la vendita, la duplicazione e la cessione anche parziale di dette opere dell'ingegno o materiale, con l'indicazione di quanti ne hanno curato la produzione. 2. È fatto obbligo al DEP di trasferire mensilmente al Ministero, per il tramite della Regione, tutti i dati prodotti nel corso della realizzazione del Progetto. 3. È fatto comunque obbligo al DEP di rendere i dati accessibili e/o rapidamente disponibili al Ministero, in ogni momento e dietro specifica richiesta. Detti dati dovranno essere disponibili in formato aggregato e/o disaggregato a seconda delle esigenze manifestate dal Ministero. 4. È fatto obbligo al DEP di richiedere, sia ad accordo vigente che a conclusione dello stesso, la preventiva autorizzazione alla Regione e, per il tramite di questa, anche al Ministero, prima della diffusione parziale o totale dei dati relativi al progetto. 5. Senza le autorizzazioni di cui al comma precedente il DEP non potrà in alcun modo diffondere ad enti terzi, nazionali ed internazionali, dati, comunicazioni, reportistica, pubblicazioni, concernenti il progetto, anche in occasione di convegni e/o corsi di formazione. 6. La pubblicazione autorizzata dei dati di cui al comma 1 dovrà riportare l indicazione: Progetto realizzato con il supporto finanziario del Ministero della Salute - CCM. 7. Al fine di garantire la trasparenza e la diffusione dell attività del CCM, il Ministero provvederà, sul sito dedicato, a pubblicare i risultati dei progetti nonché i rendiconti, i relativi abstract e i rapporti di cui all art. 5, commi 1 e 2. Analogamente, a seguito di formale autorizzazione del Ministero, anche la Regione potrà fare altrettanto sul proprio sito istituzionale. 8. È fatto obbligo al DEP, a conclusione del Progetto, di depositare presso il Ministero della Salute, per il tramite della Regione, i risultati dello stesso, siano essi sotto forma di relazione, banca dati, applicativo informatico o altro prodotto. ART. 7 - FINANZIAMENTO 1. Per la realizzazione del Progetto la Regione è destinataria di specifico finanziamento Ministeriale di importo complessivo pari ad ,00 (Euro quattrocentonovantaquattromila cinquecento/00). 2. La Regione trasferisce al DEP, quale ente attuatore del Progetto, l importo di cui al precedente comma secondo le modalità di cui al successivo art La Regione e il DEP dichiarano che le attività di cui al presente atto non sono soggette ad I.V.A. ai sensi del D.P.R. n. 633 del 1972 in quanto trattasi di attività rientranti nei propri compiti istituzionali. 4. Il finanziamento è concesso al DEP unicamente al fine di rimborsare le spese effettivamente sostenute per la realizzazione del Progetto, così come risultanti dai rendiconti finanziari di cui all art Il DEP prende atto ed accetta che la Regione non assumerà alcun onere finanziario per la realizzazione del Progetto. 6. Il DEP prende atto che il finanziamento per la realizzazione del Progetto, pari a ,00 (quattrocentonovantaquattromila cinquecento/00), si riferisce all esercizio finanziario 2014 del Ministero della Salute ed andrà in perenzione amministrativa in data 31 dicembre 2016 ai 4

344 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 344 di 401 sensi dell art. 36 del R.D. 18 novembre 1923, n Le somme perenti potranno essere reiscritte in bilancio dal Ministero della Salute solo a decorrere dal 1 luglio 2017 e su richiesta della Regione. ART. 8 MODALITÀ E TERMINI DI EROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO 1. L erogazione del finanziamento al DEP è subordinata alle effettive rimesse operate da parte del Ministero, così come disciplinato dall Accordo di Collaborazione citato in premessa. 2. Il finanziamento sarà erogato secondo le seguenti modalità: a) una prima quota, pari al 30% del finanziamento, di ,00 (centoquarantottomilatrecentocinquanta/00), dietro formale richiesta di pagamento e/o relativa ricevuta, inoltrata a seguito della sottoscrizione del presente atto; b) una seconda quota, pari al 40% del finanziamento, di ,00 (centonovantasettemilaottocento/00), dietro presentazione da parte del DEP di formale richiesta di pagamento e/o relativa ricevuta. Il pagamento sarà disposto solo a seguito della positiva valutazione da parte del Ministero dei rapporti tecnici e dei rendiconti finanziari di cui all articolo 5 nonché dell acquisizione, da parte del Ministero, dei dati di cui all art. 6, comma 2, relativi al primo semestre. c) una terza quota, pari al 30% del finanziamento, di ,00 (centoquarantottomilatrecentocinquanta/00), dietro presentazione da parte del DEP della relazione e del rendiconto finali di cui all articolo 5, unitamente ad una formale richiesta di pagamento e/o relativa ricevuta. Il pagamento sarà disposto solo a seguito della positiva valutazione da parte del Ministero dei rapporti tecnici e dei rendiconti finanziari finali di cui all articolo 5 nonché dell acquisizione, da parte del Ministero, dei dati di cui all art. 6, comma 8. Il DEP si impegna a restituire alla Regione e, per il tramite di questa, al Ministero della Salute, le somme eventualmente corrisposte in eccesso, secondo modalità e tempi che saranno comunicati per iscritto dal Ministero della Salute. 3. Ai fini del pagamento il Ministero della Salute e la Regione si riservano la facoltà di richiedere copia della documentazione giustificativa delle spese riportate nei rendiconti finanziari di cui all art I pagamenti saranno disposti mediante l emissione di ordinativi di pagamento sul conto di tesoreria n , intestato all ASL Roma E. 5. La Regione non risponde in alcun modo di eventuali ritardi nell erogazione del finanziamento cagionati controlli e disposizioni di legge o dovuti ad indisponibilità di cassa. ART. 9 - TRACCIABILITÀ DEI FLUSSI FINANZIARI 1. Le Parti, ai sensi della legge 136/2010 che stabilisce che ai fini della tracciabilità dei flussi finanziari, gli strumenti di pagamento devono riportare il codice unico di progetto, dovranno indicare in tutta la documentazione amministrativo-contabile riguardante il Progetto il codice CUP, rilasciato dal CIPE, e indicato nella prima pagina del presente atto. 5

345 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 345 di 401 ART La Regione si riserva la facoltà di sospendere il trasferimento del finanziamento di cui alla presente convenzione, qualora la realizzazione del Progetto non risulti rispondente ai fini ed ai compiti per i quali è stato promosso ed attuato, oppure si verifichi un omissione nell osservanza delle norme e prescrizioni di cui al presente atto, fermo restando che la Regione dovrà corrispondere le somme impegnate e documentate per le attività già realizzate. ART Le Parti hanno l obbligo di mantenere riservati i dati e le informazioni di cui vengano in possesso e di non divulgarli in alcun modo e in qualsiasi forma e di non farne oggetto di utilizzazione a qualsiasi titolo per scopi diversi da quelli strettamente necessari all esecuzione dell attività oggetto del presente atto. Le Parti s impegnano ad agire in conformità alle prescrizioni di cui al D.lgs 196/2003 e s.m.i ( codice in materia di protezione dei dati personali ). ART Ciascuna delle Parti ha facoltà di risolvere il rapporto in ogni momento nel caso in cui si verifichino gravi inadempienze nelle modalità di realizzazione della collaborazione. Tale eventualità dovrà essere preceduta da una comunicazione scritta della parte che ha rilevato l inadempienza. ART Le Parti si impegnano a risolvere di comune accordo tutte le controversie che dovessero comunque insorgere tra loro in dipendenza del presente atto. Qualsiasi controversia che dovesse insorgere tra le Parti circa l interpretazione del presente atto o circa l esecuzione di quanto previsto dal presente atto, sarà devoluta all Autorità Giudiziaria Ordinaria Foro competente di Roma. ART Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente atto si fa rinvio alle disposizioni contenute nell Accordo di Collaborazione stipulato tra il Ministero della Salute e la Regione in data 6 febbraio 2015 ed al Codice Civile. Il presente atto è composto da n. 13 articoli ed è firmato digitalmente ai sensi dell'art. 24 del D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82. Per la Regione Per il DEP 6

346 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 346 di 401 Enti Pubblici IPAB IPAB OPERA PIA ASILO SAVOIA Avviso AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE E L'EROGAZIONE A SOGGETTI DEL TERZO SETTORE DI CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI FINALIZZATI AL SOSTEGNO AI NUCLEI FAMILIARI PIU' FRAGILI

347 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 347 di 401 <<Pacchetto Famiglia 2014>> In attuazione della D.G.R.n. 658/2014 misura: 2.1) Progetti terzo settore AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE E L EROGAZIONE A SOGGETTI DEL TERZO SETTORE DI CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI FINALIZZATI AL SOSTEGNO AI NUCLEI FAMILIARI PIU FRAGILI PREMESSA Con delibera di giunta regionale del 7 ottobre 2014, n. 658 la Regione Lazio ha approvato il cosiddetto Pacchetto famiglia 2014: misure a sostegno delle famiglie del Lazio.. I fondi stanziati per la realizzazione del Pacchetto famiglia 2014 sono: Capitolo H41132 (utilizzazione dell'assegnazione dello Stato per le politiche della famiglia ai sensi della legge 296/2006, art.1,cc 1250 e 1251 Trasferimenti correnti a Amministrazioni Locali), afferente al Programma 5 (Interventi per le famiglie) della Missione 12: ,18; Capitolo H41152 (armo - utilizzazione dell'assegnazione dello Stato per le politiche della famiglia ai sensi della legge 296/2006, art.1,cc 1250 e 1251 altri trasferimenti a famiglie) afferente al Programma 5 (Interventi per le famiglie) della Missione 12: ,34; Capitolo H41133 (utilizzazione dell'assegnazione dello Stato per il piano straordinario di intervento per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio educativi per l'infanzia, ai sensi della legge 296/2006 art. 1, cc 1259 e 1260 trasferimenti correnti a amministrazioni locali) afferente al Programma 1 (interventi per l infanzia, i minori e gli asili nido) della Missione 12: ,22; Capitolo H41918 (armo - spese per interventi socio-assistenziali (parte corrente) trasferimenti correnti a amministrazioni locali) afferente al Programma 5 (Interventi per le famiglie) della Missione 12: ,00; In adempimento di quanto previsto dall articolo 15 L.R. 9 settembre 1996 n. 38: Riordino, programmazione e gestione degli interventi e dei servizi socio-assistenziali nel Lazio il quale statuisce che le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza informano la propria attività ai principi ed obiettivi della presente legge, concorrendo a realizzare i servizi e gli interventi previsti dalla programmazione regionale e locale, con DGR n. 945 del 30 dicembre 2014 il competente Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Lazio ha individuato l Asilo Savoia quale soggetto attuatore unitario delle seguenti sottomisure del cosiddetto Pacchetto famiglia 2014: misure a sostegno delle famiglie del Lazio : o a) Progetti terzo settore; o b) Progetti sperimentali regionali; o c) Bando per nidi aziendali; o d) Progetti di miglioria dei nidi Comunali. Le attività demandate dalla Regione Lazio all IPAB Asilo Savoia, non comportano alcun onere finanziario a carico dell Amministrazione regionale, in considerazione delle previsioni

348 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 348 di 401 normative di cui al citato articolo 15 della l.r. 38/1996 che qualificano appunto le IPAB quali soggetti pubblici che concorrono alla realizzazione dei servizi e degli interventi previsti dalla programmazione regionale e locale dei servizi sociali, il che comporta in particolare: o Efficacia ed ottimizzazione in termini di utilizzo delle risorse finanziarie assegnate dallo Stato anche in riferimento all impatto sul territorio (tutte le risorse previste sono effettivamente utilizzate per l erogazione di servizi sociali alla cittadinanza, mentre risultano azzerati i costi amministrativi e finanziari per lo svolgimento delle attività gestionali delle procedure previste dalla normativa vigente per la individuazione dei beneficiari finali e la gestione dei relativi adempimenti); o Garanzia circa il puntuale adempimento delle prescrizioni normative in materia di trasparenza ed anticorruzione, essendo a tutti gli effetti le IPAB annoverate quali pubbliche amministrazioni cui si applica il predetto quadro normativo; o Svolgimento da parte della Regione Lazio di una strutturata e permanente azione di vigilanza amministrativa non limitata ai soli procedimenti amministrativi inerenti la gestione delle risorse assegnate ma estesa al complesso delle attività e della vita istituzionale dell Ente, in virtù delle funzioni amministrative conferite alle Regioni ex DPR 9/72, esercitate da apposita struttura regionale, secondo un quadro regolamentare definito con apposito Atto di Indirizzo Ciò premesso: L IPAB Asilo Savoia RENDE NOTO Che la Regione Lazio Direzione Regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport Area Sostegno alla Famiglia e ai Minori intende contrastare l esclusione sociale, in particolare delle famiglie con minori, che sono state rese dalla congiuntura economica più fragili e vulnerabili, attraverso progetti innovativi e di miglioramento dei servizi pertanto INVITA I soggetti del terzo settore indicati al punto II.1) del presente avviso a far pervenire entro il 27 luglio 2015 le candidature di progetti di miglioramento ed innovativi secondo le modalità indicate nei successivi articoli. SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Denominazione e indirizzo della Amministrazione: OPERA PIA ASILO SAVOIA C. F VIA MONZA ROMA I.2) Indirizzo presso il quale è possibile ottenere ulteriori informazioni I soggetti interessati potranno prendere visione del presente Avviso e dei relativi allegati sul sito o sul sito regionale e/o rivolgersi per ulteriori informazioni al Responsabile Unico del Procedimento il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 12:00 Recapito telefonico: Recapito Fax: E mail: info@asilosavoia.it PEC: sostegnonucleifamiliari@pec.it

349 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 349 di 401 I.3) Responsabile del Procedimento Ai sensi della legge n. 241/90 e ss.mm.ii., il Responsabile Unico del Procedimento è la Dott.ssa Benedetta Bultrini Fax: E mail: info@asilosavoia.it PEC: sostegnonucleifamiliari@pec.it. I.4) Atti di destinazione delle risorse Delibera di Giunta Regionale del 30 dicembre 2014 n. 945 La presente procedura è stata indetta in applicazione della Deliberazione della Giunta Regionale 07 ottobre 2014 n. 658 sottomisura 2.1 per un importo massimo di ,00 a valere sul capitolo H41132 (Missione 12, Programma 5) del bilancio regionale. I.5) Indirizzo dove inviare le candidature presso OPERA PIA ASILO SAVOIA VIA MONZA ROMA PEC: sostegnonucleifamiliari@pec.it SEZIONE II: Notizie Generali II.1) Soggetti che possono presentare la domanda: Associazioni di volontariato di cui alla legge regionale 28 giugno 1993 n. 29; Associazioni di promozione sociale di cui alla legge regionale settembre 1999 n. 22; Cooperative sociali di cui alla legge regionale 27 giugno 1996 n. 24; Imprese sociali di cui al decreto legislativo n. 24 marzo 2006 n. 155 I suddetti soggetti devono, a pena di esclusione, avere la sede legale ed operativa nel territorio della Regione Lazio e devono essere iscritti nei relativi albi regionali. II.2) Territorio competente: Sono ammissibili strutture e azioni ricadenti all interno del territorio della Regione Lazio. II.3) Finalità dell intervento: L obiettivo specifico di questo avviso è quello di mappare la progettualità esistente per la famiglia vulnerabile sul territorio, valorizzarne la qualità individuando i casi d eccellenza e valutarne la eventuale replicabilità in altri contesti. Il finanziamento prevede un contributo massimo di ,00 per ciascun progetto che dovrà riguardare una delle seguenti aree di intervento: Servizi di accoglienza residenziali e semiresidenziali (minori e nuclei mamma con bambini); Servizi di sostegno all inclusione sociale e all inserimento per nuclei vulnerabili; Progetti di sostegno alla genitorialità: la famiglia come risorsa per altre. Le azioni ammissibili a contributo potranno riguardare: 1) Progetti di miglioramento della qualità o di implementazione dei servizi per: case famiglie, centri per semi autonomia, comunità di accoglienza per minori e/o nuclei familiari vulnerabili;

350 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 350 di 401 2) Progetti innovativi di assistenza diretta alle famiglie vulnerabili quali ad esempio: giovani ragazze madri, famiglie con minori rese vulnerabili a causa di regime carcerario, stato di salute psico fisico, o altre condizioni che ne compromettano la capacità genitoriale; 3) Progetti innovativi di sostegno alla genitorialità volti a valorizzare la famiglia come risorsa, come ad esempio la promozione dell associazionismo familiare, dell affidamento familiare, della prossimità e della solidarietà diffusa, il lavoro di rete. II.4) Modalità di erogazione del contributo L importo massimo del contributo regionale per ciascuno dei possibili soggetti beneficiari, è di ,00. L erogazione del contributo avverrà nelle seguenti modalità: Anticipo del 70% all approvazione del progetto; Saldo del 30% o minor importo speso, alla verifica della rendicontazione finale di spesa. Termine ultimo per la rendicontazione finale di spesa: 31 dicembre II.5) Data prevista per l avvio delle procedure di aggiudicazione e durata Data prevista per l avvio delle procedure di assegnazione del contributo: 31/07/2015 Durata della validità della graduatoria finale: 36 mesi. II.6) Normativa di riferimento La normativa specifica di riferimento è la seguente: Delibera di Giunta Regionale 07 ottobre 2014 n. 658 Pacchetto famiglia 2014 : misure a sostegno delle famiglie del Lazio misura 3.1 Sviluppo dei servizi per la prima infanzia: Start up nuovi nidi Comunali. Delibera di giunta Regionale del 30 dicembre 2014 n. 945: Modifica della deliberazione di Giunta Regionale n. 658/2014: Pacchetto famiglia 2014: misure a sostegno delle famiglie del Lazio. Determinazione Dirigenziale della Regione Lazio del n. G19290: D.G.R. n. 658/2014 misure 2.1), 2.2), 3.2), 3.3): Sostegno ai nuclei familiari fragili e sviluppo dei servizi per la prima infanzia, impegno, in favore dell IPAB Asilo Savoia, della somma complessiva di ,20 di cui ,18 sul capitolo H41132, corrispondente alla Missione n. 12, Programma n. 05, Codice (trasferimenti correnti a Amministrazioni Locali) ed ,02 sul capitolo H41133, corrispondente alla Missione n. 12, Programma n. 01, codice (trasferimenti correnti a Amministrazioni Locali) per l esercizio finanziario SEZIONE III: PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA III.1) Modalità di presentazione della candidatura La candidatura e tutti i relativi allegati dovranno essere redatti in lingua italiana.

351 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 351 di 401 La candidatura, confezionata secondo le modalità di seguito specificate, dovrà pervenire, pena l esclusione, entro e non oltre le ore 12:00 del giorno con qualsiasi mezzo a carico del concorrente, direttamente al seguente indirizzo: Per posta o a mano: OPERA PIA ASILO SAVOIA VIA MONZA ROMA; negli orari di apertura al pubblico degli Uffici: lun ven ore 9:00 12:30; 14:00-15:00 Per posta elettronica certificata (PEC): sostegnonucleifamiliari@pec.it. Farà fede esclusivamente la data e l ora di ricezione presso gli indirizzi sopra specificati L IPAB, consentendo la consegna diretta presso i propri uffici, non assume alcuna responsabilità per il caso di ritardi nel recapito, ovvero per l omessa consegna dei plichi da parte dei vettori prescelti dai concorrenti. Pertanto, l IPAB, non procederà autonomamente al ritiro delle domande depositate presso i magazzini dei vettori stessi perché pervenute fuori orario di apertura dei propri uffici, ritenendo non ammissibile ai fini della partecipazione alla gara, il solo tagliando di avviso lasciato dal corriere e/o postino. La candidatura, se presentata per posta o a mano, dovrà pervenire in busta chiusa. Tale busta dovrà recare, l indicazione del mittente, completa del recapito postale, del recapito telefonico e del recapito fax oltre alla dicitura: AVVISO PUBBLICO per contributo terzo settore famiglie fragili. Nel casi di presentazione della domanda tramite mail PEC, nell oggetto dovrà essere riportata la seguente dicitura: domanda di contributo terzo settore famiglie fragili. Farà fede esclusivamente la data e l ora di ricezione della mail PEC. Tutta la documentazione richiesta dovrà essere firmata in originale e scannerrizzata in formato PDF. La candidatura dovrà contenere obbligatoriamente i seguenti documenti: 1. Domanda di partecipazione alla selezione per la concessione e l erogazione a soggetti del terzo settore di contributi per la realizzazione di interventi finalizzati al sostegno ai nuclei familiari più fragili, con l indicazione dell oggetto, sottoscritta dal rappresentante legale del soggetto partecipante; alla domanda deve essere allegata, copia fotostatica di un documento di identità del/dei sottoscrittore/i; la domanda deve essere corredata degli estremi a cui inviare le eventuali comunicazioni quali indirizzo, telefono, fax e PEC; 2. Formulario (allegato 1); 3. Le seguenti dichiarazioni, sottoscritte dal rappresentante legale: a. L impegno a trasmettere agli uffici competenti dell IPAB ogni documentazione e/o informazione richiesta, sia ai fini delle verifiche tecnico amministrative che per il monitoraggio periodico; b. L impegno, ai fini dell attuazione dell intervento, ad applicare congiuntamente la normativa nazionale in tema di lavori pubblici, servizi e forniture, per quanto di competenza; c. Di non disporre di altri contributi regionali per la realizzazione dell intervento proposto; d. L impegno a rispettare i tempi di realizzazione indicati nel cronoprogramma del progetto, garantendo eventualmente le anticipazioni finanziarie necessarie; e. Nel caso in cui le domande riguardino interventi comportanti per la loro realizzazione un costo superiore all importo ammesso a contributo regionale, indicare i mezzi di finanziamento della somma non coperta dallo stesso;

352 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 352 di 401 f. L impegno a fornire: i. Una comunicazione di avvio delle attività progettuali entro mesi due (2) dall ammissione al contributo; ii. Una relazione intermedia, in relazione alla durata del progetto, sull attività svolta; iii. Una esaustiva relazione finale sull attività progettuale svolta e i risultati raggiunti; iv. Una rendicontazione completa delle spese sostenute ed ammissibili, ai sensi del presente avviso, entro mesi due (2) dalla conclusione dell attività. 4. Il Progetto di intervento, contenente obiettivi generali e risultati attesi, strumenti adottati di analisi del contesto e dei bisogni cui si intende rispondere, azioni previste, cronoprogramma delle attività, soggetti coinvolti come beneficiari del progetto e come partner per realizzarlo, criteri e modello di valutazione dei risultati adottati per il progetto, budget delle spese con esplicito riferimento ad eventuali cofinanziamenti (distinguendo tra propri e di terzi, e se nel caso, specificando se pubblici o privati e allegando le dichiarazioni impegnative dei cofinanziatori). L intero progetto potrà essere articolato a scelta, ma dovrà essere contenuto in non più di 10 cartelle complessive (foglio A4), dichiarazioni escluse. 5. Curriculum del soggetto proponente, dal quale si possa evincere compiutamente la credibilità alla presentazione della proposta progettuale. In particolare andranno evidenziati l attività svolta, i risultati acquisiti nel tempo, eventuali riconoscimenti ufficiali pubblici o privati ricevuti, le migliori professionalità su cui si può contare, le relazioni documentate con il proprio territorio, ed ogni altro elemento ritenuto utile, la presentazione si dovrò riferire sia all attività sociale imprenditoriale o associativa svolta in genere, sia allo specifico ambito sul quale il progetto intende realizzarsi, e dovrà essere contenuta in non più di 6 cartelle complessive (foglio A4). III.2) Spese ammissibili A valere sulla quota di contributo regionale possono essere ammesse le seguenti tipologie di spesa: a) Spese del personale effettivamente impiegato per la realizzazione del progetto; b) Costi per acquisto o noleggio di arredi specifici e attrezzature funzionali al progetto; c) Costi per acquisto o noleggio di beni e servizi per lo svolgimento di attività specifiche previste nel progetto sia acquistati o noleggiati direttamente dal proponente sia in convenzione con i partner. In questo caso la partnership dovrà risultare ed essere documentata già alla presentazione del progetto; d) Non sono ammissibili le spese di progettazione e le spese relative all affitto e alla conduzione dell immobile, che deve essere messo a disposizione per l intera durata del progetto dal soggetto concorrente o da un soggetto partner (utenze, spese telefoniche). SEZIONE IV: PROCEDURA DI SELEZIONE IV.1) Criteri di ammissibilità delle domande Non saranno ritenute ammissibili le domande: a) Relative a progetti non rientranti nelle finalità del bando;

353 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 353 di 401 b) Presentate da un soggetto non rientrante tra quelli di cui al punto II.1); c) Presentate con modalità o in termini diversi da quelli previsti dal presente bando. IV.2) Criteri di selezione La graduatoria delle candidature ammesse alla selezione sarà redatta mediante l applicazione dei criteri di valutazione di seguito esplicitati ed indicherà al primo posto l intervento prioritario e a seguire gli altri in ordine decrescente. La selezione viene svolta tra i candidati che dimostrano di possedere i requisiti di ammissione richiesti dal presente avviso. In caso di candidature valutate con punteggio identico, si darà precedenza alle domande con maggiore punteggio ricevuto per la voce 3 (qualità della proposta). IV.3) Criteri di valutazione per i progetti La procedura di valutazione delle candidature prevede l attribuzione di un punteggio massimo di 100 punti, così suddivisi: A. Progetti di miglioramento della qualità o di implementazione dei servizi A.1 Credibilità del soggetto proponente valutato attraverso la progettazione del curriculum, e del progetto esistente per il quale si chiede il finanziamento, valutata in termini di risultati conseguiti, soggetti coinvolti, riconoscimenti ottenuti. Per un massimo di punti 50. A.2 Qualità della proposta, valutata in termini di capacità di determinare gli obiettivi in relazione ai bisogni e misurare i risultati attesi. Per un massimo di punti 40. A.3 Cofinanziamento privato valutato in termini di capacità di attivare ulteriori risorse rispetto a quelle proprie e quelle richieste per il progetto calcolato in termini di 1 punto ogni 2% di cofinanziamento sul totale del budget. Per un massimo di punti 10. B. Progetti innovativi di assistenza diretta alle famiglie vulnerabili. B.1 Credibilità del soggetto proponente valutato attraverso la progettazione del curriculum. Per un massimo di punti 30. B.2 Qualità della proposta, valutata in termini di capacità di determinare gli obiettivi in relazione ai bisogni e misurare i risultati attesi. Per un massimo di punti 30. B.3 Innovatività della proposta in termini di capacità di generare valore aggiunto rispetto alle esperienze già presenti sul territorio. Per un massimo di punti 30. B.4 Cofinanziamento privato valutato in termini di capacità di attivare ulteriori risorse rispetto a quelle proprie e quelle richieste per il progetto calcolato in termini di 1 punto ogni 2% di cofinanziamento sul totale del budget. Per un massimo di punti 10. Per il punto B.3, gli elementi di innovatività dovranno essere esplicitamente richiamati nella relazione progettuale. C. Progetti innovativi di sostegno alla genitorialità volti a valorizzare la famiglia come risorsa. C.1 Credibilità del soggetto proponente valutato attraverso la presentazione del curriculum del soggetto proponente. Per un massimo di punti 30. C.2 Capacità di creare rete sul territorio valutato nella qualità e quantità di soggetti coinvolti. Per un massimo di punti 30.

354 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 354 di 401 C.3 Qualità della proposta, valutata in termini di capacità di determinare gli obiettivi in relazione ai bisogni e misurare i risultati attesi. Per un massimo di punti 30. C.4 Cofinanziamento privato valutato in termini di capacità di attivare ulteriori risorse rispetto a quelle proprie e quelle richieste per il progetto calcolato in termini di 1 punto ogni 2% di cofinanziamento sul totale del budget. Per un massimo di punti 10. IV.4) Modalità di espletamento della procedura di gara La selezione dei progetti verrà espletata da una Commissione appositamente nominata successivamente alla data di scadenza del presente Avviso, che sulla base dei criteri indicati al precedente punto, perverrà alla graduatoria finale. La Commissione può richiedere integrazione della documentazione presentata e/o eseguire sopralluoghi specifici. Tutte le operazioni eseguite dalla Commissione vengono riportate in appositi verbali, redatti per ogni seduta e sottoscritti dai membri della commissione presenti, e conservati presso la sede dell ufficio dell IPAB. I risultati della selezione e la graduatoria finale saranno pubblicati su e sul sito regionale SEZIONE V: INFORMAZIONI COMPLEMENTARI V.1) Altre Informazioni L IPAB si riserva la facoltà: di procedere nel contributo anche in presenza di una sola domanda valida; di non procedere nel contributo nel caso in cui nessuna delle domande presentate venga ritenuta idonea o congrua in applicazione dei criteri del presente avviso; nel caso di decadenza/revoca dell individuazione, di procedere con l ente che segue nella graduatoria definitiva; di procedere nell'assegnazione del contributo in ordine alla graduatoria definitiva determinata fino al raggiungimento delle risorse disponibili; di mantenere aperta la graduatoria definitiva per 36 mesi, per l'assegnazione di nuovi contributi con nuove risorse finanziarie successive. L IPAB senza incorrere in alcuna responsabilità nei confronti dei candidati, si riserva in ogni momento, a suo insindacabile giudizio, la facoltà di sospendere e/o annullare la procedura di selezione per circostanze sopravvenute e/o per propria decisione discrezionale ed insindacabile. L IPAB si riserva, altresì, la facoltà di non procedere per ragioni di pubblico interesse. I partecipanti non avranno diritto ad indennità o compensi, qualora in graduatoria risultassero in una posizione tale da essere esclusi dall intervento. Al verificarsi di tutte le evenienze sopra indicate nulla sarà dovuto ai soggetti candidati per qualsiasi spesa ed onere sostenuti per la partecipazione alla presente selezione. V.2) Obblighi dei beneficiari I soggetti ammessi al contributo assumono i seguenti impegni connessi alla realizzazione del progetto:

355 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 355 di 401 a) l invio di una relazione intermedia, in relazione alla durata del progetto, sull attività svolta; b) una esaustiva relazione finale sull attività progettuale svolta e i risultati raggiunti; c) una rendicontazione completa delle spese sostenute ed ammissibili, ai sensi del presente avviso, entro sessanta giorni dalla conclusione delle attività; d) la partecipazione ad incontri di coordinamento di rete tra i progetti eventualmente convocati dell IPAB o dalle strutture regionali preposte; e) l evidenza del contributo regionale al progetto finanziato in ogni forma di comunicazione istituzionale del progetto stesso (corrispondenza, sito web, organizzazione di eventi, ecc.). Per le relazioni da inviare, l IPAB provvederà ad inviare un format omogeneo delle informazioni necessarie, allo scopo di rendere fruibili e pubblicabili in modo omogeneo gli esiti di tutti i progetti attivati. Anche la rendicontazione dovrà essere redatta secondo un modello che sarà predisposto ed inviato successivamente al fine di rendere possibile il benchmark dei risultati attesi e realizzati dai diversi progetti. V.3) Organo competente L organo competente per le procedure di ricorso è il T.A.R. del Lazio. In ordine ai termini di presentazione del ricorso, si evidenzia che il combinato disposto degli artt. 119 e 120 del D.Lgs. n.104/2010 (codice processo amministrativo) stabilisce che i ricorsi devono essere proposti nel termine di trenta giorni, decorrenti, rispettivamente, per il ricorso principale e per i motivi aggiunti, dalla ricezione della comunicazione, ovvero, in ogni altro caso, dalla conoscenza dell'atto lesivo. V.4) Tutela Privacy Tutti i dati personali in possesso dell IPAB in ragione del presente avviso confluiranno in un archivio, di cui è titolare. Secondo quanto previsto dal D.Lgs. n.196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali ; il trattamento di tali dati, che avverrà con modalità manuale e informatizzata, sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza, e saranno comunicati ai soggetti indicati dalla vigente normativa. f.to Il Segretario Generale Domenico Giraldi

356 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 356 di 401 Formulario Allegato 1 1. Dati sul soggetto richiedente Denominazione: Data costituzione: Codice Fiscale: P.IVA: (se in possesso) Indirizzo Sede: CAP: Comune: Provincia: Paese: Telefono: Fax: Sito web: E mail: Indirizzo Sede/Struttura oggetto dell intervento: CAP: Comune: Provincia: Paese: Codice Ateco 2007: (se in possesso) Descrizione: (se in possesso) Legale Rappresentante: Codice Fiscale del Legale Rappresentante: 2. Progetto Titolo del Progetto: Durata del Progetto: Descrizione sintetica: Data, Firma del Soggetto Proponente

357 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 357 di Dettaglio dei Costi del Progetto Tipologia di costo A. Risorse umane effettivamente impiegate per la realizzazione del progetto B. Spese di funzionamento e gestione direttamente imputabili alla realizzazione del progetto C. Altre spese direttamente imputabili alla realizzazione del progetto 1. Risorse umane interne (ad esempio, personale amministrativo e ausiliario). 2. Risorse umane esterne (ad esempio, personale amministrativo e ausiliario) 3. Acquisto, affitto, manutenzione ordinaria delle attrezzature. 4. Affitti, condominio, manutenzione, messa a norma degli immobili. 5. Cancelleria e stampati. 6. Assicurazione. 7. Costi per servizi. 8. Pubblicità. 9. Progettazione. % sul costo Importo in Euro complessivo del progetto % % % % % % % % % Data, Firma del Soggetto Proponente

358 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 358 di 401 Enti Pubblici ASL AZIENDA POLICLINICO UMBERTO I Avviso Avviso pubblico per il conferimento di un incarico di durata minima quinquennale per la copertura di n. 1 posto di Direttore di Struttura Complessa - U.O.C. Farmacia

359 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 359 di 401 AZIENDA POLICLINICO UMBERTO I Viale del Policlinico Roma C.F. e P. IVA OGGETTO: Indizione avviso pubblico per il conferimento di un incarico di durata minima quinquennale per la copertura di n. 1 posto di Direttore di Struttura Complessa U.O.C. Farmacia. In esecuzione della deliberazione n. 188 del 19/03/2015 da intendersi qui integralmente riprodotta, adottata dal Direttore Generale a seguito dell'autorizzazione concessa dal Commissario ad Acta con decreto n. U00011 del 12/01/2015, è indetto un avviso pubblico, ai sensi dell art. 15 del D. Lgs. n. 502/92 e s.m.i., del DPR 10/12/1997 n. 484, del D. Lgs. 30/3/2001 n. 165 e s.m.i., della Legge 8/11/2012 n. 189, della deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 174 del 10/07/2013 e del Regolamento aziendale approvato con determinazione del Direttore Generale n. 20 del 28/04/2014, per il conferimento di un incarico di: AREA DI FARMACIA disciplina FARMACIA OSPEDALIERA n. 1 posto di Direttore U.O.C. Farmacia 1. DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO a) Profilo oggettivo: L Unità Operativa Complessa Farmacia dell Azienda Policlinico Umberto I si propone come parte attiva del processo assistenziale dell azienda stessa offrendo prestazioni ed informazioni atte ad assicurare interventi terapeutici efficaci, sicuri ed economicamente sostenibili, con l obiettivo di favorire l uso appropriato di tutti i beni sanitari. Ha la funzione di programmare, coordinare e garantire l efficacia e la sicurezza dell assistenza farmaceutica in coerenza con i protocolli aziendali e nel rispetto della normativa. Ha altresì la funzione di garantire l efficienza complessiva dell azienda attraverso il controllo della spesa farmaceutica ordinaria, nonché tramite la partecipazione attiva ai procedimenti di acquisizione dei prodotti di natura sanitaria. L attività è articolata nelle seguenti aree: Area tecnico-scientifica: - gestione ed aggiornamento del Prontuario Terapeutico Ospedaliero (PTO); - gestione ed aggiornamento del repertorio dei dispositivi medici ospedalieri; - verifica routinaria della congruità delle richieste dei reparti e dell appropriatezza d uso di beni sanitari; - attività di farmacovigilanza; - attività di galenica clinica: allestimento personalizzato di sacche per Nutrizione Parenterale, Farmaci Antiblastici, preparati Galenici Magistrali; - collaborazione con i Dipartimenti e con i reparti per la gestione tecnica ed amministrativa delle sperimentazioni cliniche ed organizzative. Area gestionale: - programmazione del fabbisogno dei farmaci e dei beni sanitari in coerenza con il budget assegnato; 1

360 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 360 di monitoraggio e controllo periodico dei consumi per Centro di Costo con particolare attenzione ai farmaci ad alto costo; - controllo dei registri dei farmaci sottoposti a monitoraggio AIFA; - distribuzione diretta dei farmaci all'utenza interna ed esterna; - registrazione e controllo dei flussi regionali e ministeriali di erogazione diretta ed ospedaliera; - registrazione e controllo dei flussi regionali e ministeriali sui dispositivi medici; - gestione stupefacenti. b) Profilo soggettivo: L incarico di direzione della UOC Farmacia dell Azienda Policlinico Umberto I, in relazione alla tipologia delle attività svolte e sopra indicate richiede, in particolare, le seguenti competenze: competenze professionali (tecnico-scientifiche): - di farmacia clinica: governo del processo di valutazione e di acquisizione di nuovi farmaci e dispositivi anche da utilizzare nell alta specializzazione; - nella definizione dei Prontuari farmaceutici aziendali ed interaziendali; - di farmacovigilanza e di farmacoeconomia; - nella gestione del rischio; competenze manageriali (organizzative): - capacità manageriali e organizzative programmatiche delle risorse assegnate; - capacità nel governo della spesa farmaceutica e dei beni sanitari; - capacità relazionali interpersonali volti all informazione sul farmaco e conseguentemente a favorire l appropriatezza prescrittiva e l ottimizzazione della terapia; - capacità di accompagnare lo sviluppo professionale dei collaboratori anche attraverso lo strumento della ricerca e dell innovazione; - attitudine a sviluppare un clima collaborativo e di fiducia all interno dell équipe sviluppando senso di appartenenza alle istituzioni: Regione e Azienda, senso di responsabilità e di etica professionale. 2. REQUISITI DI AMMISSIONE Per la partecipazione all avviso i candidati dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti di ammissione: 1) cittadinanza italiana salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti o cittadinanza di uno dei Paesi dell Unione Europea. Sono equiparati ai cittadini italiani gli italiani non appartenenti alla Repubblica; 2) idoneità fisica all impiego; 3) godimento dei diritti civili e politici; 4) diploma di laurea in Farmacia; 5) iscrizione all albo dell ordine dei farmacisti. L iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei Paesi dell Unione Europea consente la partecipazione ai concorsi, fermo restando l obbligo dell iscrizione all albo in Italia prima dell assunzione in servizio; 6) anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque nella disciplina o disciplina equipollente, e specializzazione nella disciplina o in una disciplina equipollente ovvero anzianità di servizio di dieci anni nella disciplina. L anzianità di servizio utile per l accesso deve essere maturata secondo le disposizioni contenute nell art. 10 del DPR n. 484/1997 e nell art. 1 del D.M. 23/03/2000 n Per i servizi equiparati si fa rinvio agli artt. 12 e 13 del citato DPR n. 484/1997. Le discipline equipollenti e affini sono quelle previste rispettivamente dal D.M. 30/01/1998 e s.m.i. e dal D.M. 31/01/1998 e s.m.i.; 2

361 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 361 di 401 7) curriculum formativo e professionale, datato e firmato, in cui sia documentata una specifica attività professionale ed adeguata esperienza; 8) Il candidato, cui sarà conferito l incarico in argomento, avrà l obbligo di partecipare al corso di formazione manageriale previsto dall art. 7 del DPR 10/12/1997 n La mancata partecipazione e il mancato superamento del primo corso utile successivamente al conferimento dell incarico, determina la decadenza dall incarico stesso. Non possono accedere all incarico coloro che siano stati esclusi dall elettorato attivo nonché coloro che siano stati dispensati o destituiti dall impiego presso pubbliche amministrazioni o interdetti da pubblici uffici in base a sentenza passata in giudicato. Tutti i requisiti di cui sopra devono essere posseduti alla data di scadenza del bando dell avviso pubblico. Ai sensi dell art. 7, comma 1 del D. Lgs. n. 165/2001, è garantita parità e pari opportunità tra uomini e donne per l accesso al lavoro ed al relativo trattamento sul lavoro. 3. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA. La domanda, redatta in carta semplice senza autenticazione della firma, dovrà essere indirizzata al Direttore Generale dell Azienda Policlinico Umberto I Viale del Policlinico, Roma - e inviata entro il 30^ (trentesimo) giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Nella domanda, redatta secondo lo schema esemplificativo allegato, gli aspiranti devono dichiarare sotto la propria responsabilità, consapevoli delle conseguenze penali derivanti nell ipotesi di dichiarazioni mendaci ai sensi del DPR n. 445 del 28/12/2000: a) il cognome ed il nome, la data e il luogo di nascita, la residenza; b) il possesso della cittadinanza italiana ovvero i requisiti equivalenti; c) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali ovvero i motivi della loro non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; d) le eventuali condanne penali riportate, nonché eventuali carichi penali pendenti; e) di non essere stato destituito o dispensato dall impiego ovvero licenziato presso pubbliche amministrazione; f) i titoli di studio richiesti; g) eventuali altri titoli di studio posseduti; h) iscrizione all ordine dei Farmacisti; i) eventuali servizi prestati presso Pubbliche Amministrazioni e le cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego; j) il domicilio presso il quale deve, ad ogni effetto, essere data ogni necessaria comunicazione relativa all avviso comprensivo del codice di avviamento postale, il numero telefonico e l indirizzo . In caso di mancata indicazione vale, ad ogni effetto, la residenza di cui al predetto predetto a); per le domande inoltrate tramite l utilizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) valgono le precisazioni più avanti riportate (paragrafo 6, punto b). Il candidato, nella domanda, deve inoltre esprimere il proprio assenso all utilizzo dei dati personali forniti per le finalità inerenti alla gestione dell avviso pubblico. La domanda deve essere firmata. Ai sensi dell art. 39, comma 1, del DPR 25/12/2000, n. 445, non è richiesta l autentica di tale firma. La mancata sottoscrizione della domanda di partecipazione determina l esclusione dall avviso pubblico. I beneficiari della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 debbono specificare nella domanda di ammissione, qualora lo ritengano indispensabile, l'ausilio eventualmente necessario per l espletamento del colloquio in relazione al proprio handicap nonché l eventuale necessità di tempi aggiunti. Nella domanda dovrà essere indicato che si intende aderire all opzione per il rapporto di lavoro esclusivo, tale opzione è immodificabile per tutta la durata dell incarico. 3

362 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 362 di DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA Alla domanda di partecipazione il concorrente deve allegare, a pena di esclusione: - un dettagliato curriculum formativo e professionale, redatto su carta semplice e in forma di dichiarazione sostitutiva di cui al DPR n. 445/2000, datato e firmato, concernente le attività professionali, di studio, direzionali - organizzative svolte con riferimento alla tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le strutture presso le quali il candidato ha effettuato la sua attività e della tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture medesime ed inoltre alla posizione funzionale del candidato e alle sue competenze con indicazione di eventuali specifici ambiti di autonomia professionale con funzioni di direzione; - la fotocopia di documento valido di identità personale con apposta la propria firma. Deve altresì allegare: - le pubblicazioni ritenute più rilevanti e attinenti rispetto alla disciplina e il fabbisogno che definisce la struttura oggetto della selezione; - ogni altra documentazione utile ai fini della selezione. Alla domanda deve essere unito, in carta semplice, un elenco datato e firmato dei documenti e dei titoli presentati, numerato progressivamente in relazione al corrispondente titolo. Ai sensi dell art. 49 del DPR n. 445/2000 restano esclusi dal regime dell autocertificazione i certificati medici e sanitari che vanno quindi presentati in originale o in copia autenticata. In ottemperanza all obbligo di trasparenza e nel rispetto delle indicazioni contenute nella deliberazione del Garante per la protezione dei dati personali n. 88 del 2/3/2011, prima della nomina del candidato prescelto, i curricula inviati dai candidati presentatisi al colloquio verranno pubblicati sul sito internet aziendale. 5. AUTOCERTIFICAZIONE A decorrere dal 1 gennaio per effetto dell entrata in vigore delle disposizioni introdotte dall art. 15, comma 1, della Legge 183/2011 che prevede la de-certificazione dei rapporti tra P.A. e privati non possono essere accettate le certificazioni rilasciate dalle Pubbliche Amministrazioni in ordine a stati, qualità personali e fatti elencati all art. 46 del DPR 445/2000 o di cui l interessato abbia diretta conoscenza (art. 47 DPR 445/2000). Tali certificati sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni sostitutive di certificazione o dall atto di notorietà. La dichiarazione pertanto resa dal candidato - in quanto sostitutiva a tutti gli effetti della certificazione - deve contenere tutti gli elementi necessari alla valutazione del titolo che il candidato intende produrre; l omissione anche di un solo elemento comporta la non valutazione del titolo autocertificato. In particolare, con riferimento al servizio prestato, la dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà allegata alla domanda, resa con le modalità sopraindicate, deve contenere: - l esatta denominazione dell Ente presso il quale il servizio è stato prestato; - la qualifica; - il tipo di rapporto di lavoro (tempo indeterminato/determinato, collaborazione coordinata e continuativa, incarico libero professionale, borsa di studio ecc.); - la tipologia dell orario (tempo pieno/tempo definito, part-time con relativa percentuale rispetto al tempo pieno); - le date di inizio (giorno/mese/anno) e di conclusione del servizio prestato nonché le eventuali interruzioni (aspettativa senza assegni, sospensione cautelare ecc.) e quant altro necessario per valutare il servizio stesso. L Amministrazione effettuerà idonei controlli sulla veridicità del contenuto delle dichiarazioni sostitutive ricevute. In caso di accertate difformità tra quanto dichiarato e quanto accertato dall Amministrazione: - l Amministrazione procederà comunque alla segnalazione all Autorità Giudiziaria per le sanzioni penali previste ai sensi dell art. 76 DPR 445/2000; 4

363 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 363 di in caso di sopravvenuta assunzione l Amministrazione applicherà l art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001; - l interessato decadrà comunque, ai sensi dell art. 75 DPR 445/2000, da tutti i benefici conseguiti sulla base della dichiarazione non veritiera. Il candidato deve presentare in carta semplice e senza autentica della firma, unitamente a fotocopia semplice di un proprio documento di identità personale in corso di validità: a) dichiarazione sostitutiva di certificazione : nei casi tassativamente indicati nell art. 46 del DPR n. 445/2000 (ad esempio: stato di famiglia, iscrizione in albi professionali, titolo di studio, qualifica professionale, titolo di specializzazione, di abilitazione, ecc.) oppure b) dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà : per tutti gli stati, le qualità personali e i fatti non espressamente indicati nel citato art. 46 del DPR n. 445/2000 (ad esempio: attività di servizio, borse di studio, incarichi libero-professionali, attività di docenza, frequenza corsi di formazione, di aggiornamento, partecipazione a convegni, seminari, conformità all originale di copie di pubblicazioni). A tal fine possono essere utilizzati gli schemi di dichiarazione allegati al presente bando. Le pubblicazioni saranno valutate se edite a stampa e dovranno essere comunque presentate; possono tuttavia essere presentate in fotocopia semplice unitamente ad una dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà, resa con le modalità sopraindicate, con la quale il candidato attesta che le stesse sono conformi all originale. Il candidato può autenticare le copie di qualsiasi altro tipo di documento che possa costituire titolo e che ritenga utile allegare alla domanda ai fini della valutazione di merito purché il medesimo elenchi specificamente ciascun documento presentato in fotocopia semplice nella dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà, resa con le modalità sopraindicate, dichiarando la corrispondenza all originale. Non saranno ritenute valide, e pertanto non saranno valutati i relativi titoli, generiche dichiarazioni di conformità all originale che non contengano la specifica descrizione di ciascun documento allegato. In particolare: sono esclusi dalla dichiarazione sostitutiva i certificati medici e sanitari; Si rende noto che la documentazione presentata potrà essere ritirata personalmente (o da un incaricato munito di delega) solo dopo 60 giorni dall avvenuto conferimento dell incarico da parte del Direttore Generale. La restituzione dei documenti potrà avvenire anche prima della scadenza del suddetto termine per il candidato non presentatosi al colloquio. Trascorsi tre anni dal conferimento dell incarico l Amministrazione procederà all eliminazione della documentazione allegata alla domanda di partecipazione. Si invitano pertanto i candidati a ritirare la documentazione entro il suddetto termine. 6. MODALITA E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE La domanda e la relativa documentazione ad esso allegata dovrà essere inviata, a pena di esclusione, entro il trentesimo giorno successivo a quello della data di pubblicazione dell estratto del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato al giorno successivo non festivo e dovrà essere inviata esclusivamente, a pena di esclusione, mediante: a) raccomandata con avviso di ricevimento, entro il termine indicato, specificando esternamente sulla busta/plico in carattere leggibile a stampatello le seguenti informazioni: nome e cognome, oggetto dell avviso pubblico con gli estremi della Gazzetta Ufficiale. Nel caso di integrazione della documentazione già trasmessa aggiungere integrazione. Le domande si considerano prodotte in tempo utile entro il termine indicato. A tal fine fa fede il timbro a data dell ufficio postale accettante. L Amministrazione non si assume alcuna responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da mancata, tardiva o inesatta 5

364 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 364 di 401 indicazione del recapito da parte del concorrente né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a terzi, a caso fortuito o di forza maggiore. b) Posta Elettronica Certificata PEC personale del candidato (non sono ammesse domande inoltrate tramite PEC istituzionali accreditate ad enti pubblici, privati ecc.) al seguente indirizzo: protocolloumberto1roma@legalmail.it. La domanda con i relativi allegati deve essere trasmessa in un unico file, formato PDF, unitamente ad una fotocopia del documento d identità valido. Il messaggio dovrà avere per oggetto: Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per il conferimento di un incarico per la copertura di n. 1 posto di Direttore di Struttura Complessa - UOC Farmacia. L Amministrazione non si assume alcuna responsabilità in caso di impossibilità di apertura dei files. Il canale della posta elettronica certificata potrà essere utilizzato a condizione che i documenti siano in formato previsto dalla normativa vigente (.pdf unico file) e firmato digitalmente oppure con firma autografa e scansione della documentazione compreso fronte/retro di un valido documento di identità. Al fine di garantire il corretto funzionamento della PEC aziendale in fase di ricezione dei messaggi, è ammesso inoltrare allegati a ciascuna trasmissione via PEC nel limite dimensionale di 30MB. Il mancato rispetto di tale limite esonera l Azienda da ogni responsabilità circa la mancata ricezione entro il termini della documentazione inviata. La validità di trasmissione e ricezione del messaggio di PEC è attestata rispettivamente dalla ricevuta di accettazione e dalla ricevuta di avvenuta consegna fornite dal gestore di posta elettronica ai sensi dell art. 6 del DPR 11/02/2005, n Ogni comunicazione verrà inviata al candidato tramite posta elettronica all indirizzo PEC del candidato, considerato valido ad ogni effetto giuridico. La data di presentazione della domanda è attestata dalla ricevuta di accettazione. Non si considereranno valide: Domande inviate da casella di posta semplice/ordinaria del candidato o di altra persona; Domande inviate da casella di posta elettronica certificata (PEC) intestata ad altra persona che non sia il candidato; Domande inviate ad altra casella di posta elettronica dell Azienda. Il termine per la presentazione della domanda è perentorio. La presentazione o la riserva di invio successivo è priva di effetto. Sono considerate nulle tutte le domande inviate oltre il termine previsto. L eventuale riserva di invio successivo di documenti o titoli, è priva di effetti e i documenti o i titoli, inviati successivamente alla scadenza del termine per la presentazione delle domande, non saranno presi in considerazione. 7. COMMISSIONE DI VALUTAZIONE La Commissione, di cui all art. 15, comma 7 bis del D. Lgs. n. 502/92 e successive modificazioni, è composta dal Direttore Sanitario e da tre Direttori di struttura complessa nella medesima disciplina dell incarico da conferire, individuati tramite sorteggio dall elenco unico nazionale della disciplina. Qualora durante le operazioni di sorteggio fossero sorteggiati tre Direttori di struttura complessa della Regione Lazio, non si procede alla nomina del terzo sorteggiato e si prosegue nel sorteggio sino ad individuare almeno un componente in regione diversa da quella ove ha sede l'azienda. Per ogni componente titolare va sorteggiato un componente supplente, fatta eccezione per il Direttore Sanitario. Tali operazioni di sorteggio saranno pubbliche ed avranno luogo presso la Direzione Sanitaria alle ore 10,00 del settimo giorno successivo non festivo alla scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di partecipazione, ovvero ogni sette giorni successivi presso la medesima sede e ora, fino al compimento delle operazioni. 6

365 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 365 di 401 A seguito delle operazioni di sorteggio, l Azienda provvede all accertamento dei requisiti nei confronti dei componenti della Commissione e verifica la sussistenza di cause di incompatibilità o di altre situazioni nelle quali potrebbe essere compromessa l imparzialità del giudizio, a tutela del buon andamento e della trasparenza della procedura selettiva, con particolare riferimento agli artt. 51 e 52 del c.p.c. Si applica, in ogni caso, quanto previsto dall art. 35 bis, comma 1 lettera a) del D. Lgs. n. 165/2001(così come introdotto dall art. 1, comma 46, della Legge n. 190/2012). All atto dell accettazione della nomina, sulla base di apposita modulistica predisposta dall Azienda redatta in conformità alle disposizioni sopra richiamate, l interessato dovrà dichiarare di non trovarsi nelle condizioni di cui sopra o di non trovarsi in situazioni, attuali o anche solo potenziali, di conflitto di interessi rispetto allo svolgimento del proprio operato. La composizione della Commissione sarà pubblicata sul sito internet aziendale. La Commissione elegge un Presidente tra i tre componenti sorteggiati; in caso di parità di voti è eletto il componente più anziano. Il Direttore Sanitario dell Azienda, così come previsto dal novellato art. 15, comma 7 bis punto a) del D. Lgs. n. 502/1992, è membro effettivo della Commissione, partecipa al voto ed, al suo interno, svolge la funzione di garanzia del rispetto degli indirizzi organizzativi professionali espressi dal Direttore Generale con il supporto degli organismi aziendali competenti vigilando affinché i criteri e scelte espresse della Commissione, ai fini delle operazioni di valutazione, siano coerenti con le predefinite esigenze aziendali. 8. MODALITA DI SVOLGIMENTO DELLA SELEZIONE E AMBITI DI VALUTAZIONE Ai sensi del novellato art. 15 comma 7-bis punto b) del D. Lgs. n. 502/92, la Commissione effettua la valutazione tramite l analisi comparativa dei curricula, dei titoli professionali posseduti, avuto riguardo alle necessarie competenze organizzative e gestionali, dei volumi dell attività svolta, dell aderenza al profilo ricercato e degli esiti del colloquio. La Commissione dispone complessivamente di 100 punti così ripartiti: - 40 punti per il curriculum; - 60 punti per il colloquio; Macro area - curriculum Il punteggio per valutazione del curriculum verrà ripartito come segue: Esperienze professionali: massimo punti 30. In relazione al fabbisogno definito, in tale ambito verranno prese in considerazione le esperienze professionali del candidato tenuto conto di: a) tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le strutture presso le quali il candidato ha svolto la sua attività e alla tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture medesime; b) posizione funzionale del candidato nelle strutture ed alle sue competenze con indicazioni di eventuali specifici ambiti di autonomia professionale con funzioni di direzione, ruoli di responsabilità rivestiti, lo scenario organizzativo in cui ha operato il dirigente e i particolari risultati ottenuti nelle esperienze professionali precedenti; Attività di formazione, studio, ricerca e produzione scientifica: massimo punti 10 Tenuto conto del fabbisogno definito, in tale ambito verranno presi in considerazione: a) soggiorni di studio o di addestramento professionale per attività attinenti alla disciplina in rilevanti strutture italiane o estere di durata non inferiore a tre mesi con esclusione dei tirocini obbligatori; b) attività didattica presso corsi di studio per il conseguimento di diploma universitario, laurea o di specializzazione ovvero presso scuole per la formazione di personale sanitario; c) partecipazione a corsi, congressi convegni e seminari, anche effettuati all estero, in qualità di docente o relatore; 7

366 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 366 di 401 d) produzione scientifica, valutata in relazione all attinenza alla disciplina e in relazione alla pubblicazione su riviste nazionali ed internazionali, caratterizzate da criteri di filtro nell accettazione dei lavori, nonché al suo impatto sulla comunità scientifica; e) continuità e rilevanza dell attività pubblicistica e di ricerca svolta nel corso dei precedenti incarichi. La Commissione formula un giudizio complessivo adeguatamente e dettagliatamente motivato scaturente da una valutazione generale del curriculum di ciascun candidato, correlata al grado di attinenza con le esigenze aziendali. La scala di misurazione e la conseguente assegnazione dei punteggi da parte della Commissione devono in ogni caso garantire che gli elementi inerenti alle esperienze professionali di cui alle precedenti relative lettere a) e b) assumano carattere prevalente nella valutazione dei candidati. Macro area - colloquio Prima dell espletamento del colloquio, la Commissione, con il supporto specifico del Direttore Sanitario, illustra nel dettaglio, il contenuto oggettivo e soggettivo, della posizione da conferire, affinché i candidati stessi possano esporre interventi mirati ed innovativi volti al miglioramento della struttura, sia dal punto di vista clinico che da quello organizzativo. Il colloquio è diretto alla valutazione delle capacità professionali nella specifica disciplina, con riferimento anche alle esperienze professionali documentate, nonché all accertamento delle capacità gestionali, organizzative e di direzione con riferimento alle caratteristiche dell incarico da svolgere, rispondenti al fabbisogno determinato dall Azienda. Il colloquio è altresì diretto a testare la visione e l originalità delle proposte sull organizzazione della struttura complessa, nonché l attitudine all innovazione ai fini di miglioramento dell organizzazione e della soddisfazione degli stakeholders della struttura stessa. La Commissione dovrà tenere conto della chiarezza espositiva della correttezza delle risposte, dell uso del linguaggio scientifico appropriato, della capacità di collegamento con altre discipline o specialità per la miglior risoluzione dei quesiti anche dal punto di vista dell efficacia e dell economicità degli interventi. I candidati saranno informati del luogo e della data dell effettuazione del colloquio con lettera raccomandata con avviso di ricevimento o tramite PEC almeno 15 giorni prima. Al colloquio i candidati dovranno presentarsi muniti di documento di identità personale in corso di validità. La mancata presentazione al colloquio, indipendentemente dalla causa, comporta la rinuncia alla selezione. 9. PUBBLICAZIONI SUL SITO INTERNET AZIENDALE In ottemperanza all obbligo di trasparenza e nel rispetto delle indicazioni contenute nella deliberazione del Garante per la protezione dei dati personali n. 88 del 2/3/2011 verranno pubblicati sul sito internet aziendale: a) la definizione del fabbisogno che caratterizza la struttura in oggetto, sotto il profilo oggettivo e soggettivo; b) la composizione dalla Commissione di Valutazione; c) i curricula dei candidati presenti al colloquio; d) la relazione della Commissione di valutazione, contenente anche l elenco di coloro che non si sono presentati al colloquio; e) atto di attribuzione dell incarico. 10. CONFERIMENTO INCARICO Il Direttore Generale individua il candidato da nominare nell ambito della terna predisposta dalla Commissione composta sulla base dei migliori punteggi attribuiti ai candidati. Nell ambito della terna, ove intenda nominare uno dei due candidati che non hanno conseguito il migliore punteggio, deve motivare congruamente tale scelta. 8

367 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 367 di 401 Ai sensi dell art comma 7 ter - del D. Lgs. n. 502/92 (come aggiunto dall art. 4 del D.L. 13 settembre 2012, n. 158, sostituito dalla legge di conversione 8 novembre 2012, n. 189) L incarico di direzione della struttura complessa, è confermato al termine di un periodo di prova di sei mesi a decorrere dalla data di nomina a detto incarico, sulla base della valutazione di cui all art. 15, comma 5. L incarico avrà durata di cinque anni, con facoltà di rinnovo per lo stesso periodo o per periodo più breve, previa verifica positiva al termine dell incarico da effettuarsi da parte di un collegio tecnico ai sensi delle vigenti disposizioni normative. Il Direttore Generale si riserva la possibilità di utilizzare la procedura selettiva, nel corso di due anni successivi alla data di conferimento dell incarico, nel caso in cui il dirigente a cui verrà attribuito l incarico dovesse dimettersi o decadere, conferendo l incarico stesso ad uno dei due professionisti facenti parte della terna iniziale. Viene precisato a riguardo che il suindicato incarico verrà conferito solo se consentito dalla legislazione nazionale e regionale vigente al momento della stipula del relativo contratto individuale. Il mancato conferimento, pertanto, non potrà comportare titolo per il candidato con il miglior punteggio ovvero per gli altri candidati della terna al risarcimento del danno a nessun titolo. Il trattamento giuridico ed economico è regolato e stabilito dalle norme legislative e contrattuali vigenti per l Area della Dirigenza Sanitaria, Professionale, Tecnico e Amministrativa (SPTA) e dai vigenti accordi aziendali. Per quanto non contenuto nel presente avviso, si fa riferimento alle disposizioni previste dall art. 15 del D. Lgs. n. 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni, dal DPR n. 484/97 e dal D. Lgs. n. 165/ INFORMATIVA DATI PERSONALI PRIVACY L Azienda Policlinico Umberto I di Roma, in qualità di titolare del trattamento, informa gli interessati che tutti i dati personali, compresi quelli sensibili e giudiziari, raccolti attraverso la compilazione della presente domanda, saranno trattati in osservanza dei presupposti e dei limiti stabiliti dal "Codice in materia di protezione dei dati personali" (D. Lgs. n. 196/2003), nonché dalla legge e dai regolamenti, al fine di svolgere le funzioni istituzionali. Il trattamento dei dati avverrà, anche con l utilizzo di strumenti elettronici, ad opera di dipendenti dell Azienda opportunamente incaricati e istruiti, attraverso logiche strettamente correlate alle finalità per le quali sono raccolti. Potranno conoscere i dati altri soggetti che forniscono servizi o svolgono attività strumentali per conto dell Azienda ed operano in qualità di Responsabili designati dall Azienda stessa. Il conferimento dei dati è obbligatorio ed il rifiuto a fornirli comporterà l impossibilità di dare seguito alle richieste avanzate ed alle istanze inoltrate. L interessato gode dei diritti di cui all art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003, cioè di conoscere i dati che lo riguardano, di chiederne l aggiornamento, la rettifica, il completamento, la cancellazione o il blocco in caso di violazione di legge, nonché il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi. Con la presentazione della domanda di partecipazione alla presente procedura, il candidato acconsente altresì alla pubblicazione nel sito internet aziendale del proprio curriculum in applicazione dell art. 15 comma 7 bis comma 1 lett. d) del novellato D. Lgs. n. 502/ DISPOSIZIONI VARIE L Amministrazione si riserva la facoltà ove ricorrano motivi di pubblico interesse, di prorogare, sospendere o riaprire i termini del presente avviso nonché modificare, revocare o annullare l avviso stesso, dandone comunicazione agli interessati, senza che i candidati possano avanzare alcuna pretesa a qualunque titolo. La presentazione della domanda comporta l accettazione incondizionata delle norme contenute nel presente avviso e il consenso alla pubblicazione del curriculum e di ogni altro 9

368 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 368 di 401 elemento come indicato al precedente paragrafo 9. La procedura selettiva sarà conclusa nel termine massimo di mesi sei da calcolarsi a far data dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande. E possibile elevare il termine di conclusione della procedura qualora ricorrano ragioni oggettive che comportino l esigenza. La procedura s intende conclusa con l atto formale di attribuzione dell incarico di Direzione di struttura complessa adottato dal Direttore Generale. Per tutto quanto non previsto dal presente bando, si intendono richiamare le norme di legge vigenti in materia. Il responsabile del procedimento è il Responsabile della UOC Stato Giuridico e Reclutamento. Per eventuali chiarimenti, gli interessati potranno rivolgersi all Unità Operativa Complessa Stato Giuridico e Reclutamento di questa Azienda Ufficio Stato Giuridico, Mobilità e Concorsi - Viale del Policlinico, 155 nei giorni da lunedì a venerdì ore 10,00 12,00 telefono 06/ , 06/ , 06/ , 06/ , 06/ Il presente avviso è consultabile sul sito internet dell Azienda Policlinico Umberto I sezione Bandi di concorso. IL DIRETTORE GENERALE Dott. Domenico Alessio 10

369 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 369 di 401 Schema di domanda ALLEGATO 1 Al Direttore Generale Azienda Policlinico Umberto I Viale del Policlinico Roma Il/La sottoscritto/a CHIEDE di partecipare all Avviso pubblico per il conferimento di un incarico di durata minima quinquennale per la copertura di n. 1 posto di Direttore di Struttura Complessa U.O.C. Farmacia. A tal fine, ai sensi e per gli effetti degli artt. 46 e 47 del D.P.R n. 445, consapevole delle sanzioni penali previste dall art. 76 del D.P.R. n. 445/2000 per le ipotesi di falsità di atti e dichiarazioni mendaci, sotto la propria personale responsabilità, DICHIARA: 1) di essere nato/a a il codice fiscale 2) di risiedere in Prov. CAP Via n. ; 3) di essere cittadino (indicare la nazionalità) ; 4) di essere iscritto nelle liste elettorali del Comune di (in caso contrario indicare i motivi della non iscrizione o cancellazione dalle medesime liste); 5) di non avere subito condanne penali e non avere procedimenti penali in corso (in caso contrario indicare le condanne penali riportate o i procedimenti penali in corso); 6) di essere/di non essere (cancellare la voce che non interessa) stato destituito o dispensato dall impiego ovvero licenziato presso una pubblica amministrazione o interdetto da pubblici uffici in base a sentenza passata in giudicato; 7) di essere in possesso del diploma di laurea in Farmacia conseguito presso l Università degli Studi di in data con voto ; 8) di essere in possesso dei seguenti titoli di studio: 9) di essere regolarmente iscritto all Albo dell Ordine dei Farmacisti di al n. ; 10) di aver maturato l anzianità di servizio secondo le disposizioni contenute nell art. 10 del DPR n. 484/1997 e nell art. 1 del DM n. 184/00 presso dal al ; 1

370 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 370 di ) di aver prestato servizio, con rapporto di lavoro subordinato, presso le seguenti Pubbliche Amministrazioni: dal al e di aver cessato per i seguenti motivi ; 12) di essere in possesso della piena idoneità fisica al posto da ricoprire; 13) avere necessità dei seguenti ausili e/o tempi aggiuntivi, ai sensi dell art. 20 della Legge n. 104/92: (indicare solo se necessario); 14) di essere in possesso dei seguenti titoli comprovanti il diritto di precedenza e/o preferenza previsti dalla norma: ; ovvero di non essere in possesso di titoli comprovanti il diritto di precedenza e/o preferenza previsti dalla norma; 15) di autorizzare l Azienda Policlinico Umberto I al trattamento dei dati personali forniti nel rispetto del D. Lgs. n. 196/2003; i dati personali saranno raccolti dall ufficio competente per lo svolgimento della procedura e saranno trattati presso una banca dati, sia informatizzata che cartacea, anche successivamente all eventuale instaurazione del rapporto di lavoro, per finalità inerenti alla gestione del rapporto medesimo; 16) di eleggere il domicilio agli effetti dell avviso in Via/Piazza n. c.a.p. telefono fisso telefono cellulare indirizzo posta elettronica indirizzo PEC impegnandosi a comunicare tempestivamente ogni eventuale variazione all Azienda Policlinico Umberto I U.O.C. Stato Giuridico e Reclutamento. Il sottoscritto/a è consapevole che l'amministrazione non si assume alcuna responsabilità in caso di mancato o ritardato recapito di comunicazioni dirette ai candidati, da imputarsi ad omessa o tardiva segnalazione da parte degli stessi di variazione di indirizzo indicato sulla domanda; 17) di optare per il rapporto di lavoro esclusivo; 18) di possedere tutti i requisiti previsti dal bando ed accettare tutte le condizioni previste dallo stesso; 19) di impegnarsi, qualora risultasse vincitore/trice dell avviso a partecipare al corso di formazione manageriale previsto dall art. 7 del DPR 10/12/1997 n. 484; Il sottoscritto/a allega: a) curriculum formativo e professionale datato e firmato b) fotocopia di (documento valido di identità personale con apposta la propria firma) c) d f) elenco datato e firmato dei documenti e dei titoli presentati, numerato progressivamente in relazione al corrispondente titolo. Luogo e data Firma per esteso del dichiarante 2

371 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 371 di 401 ALLEGATO 2: modalità alternativa all autenticazione di copie ex art. 19 D.P.R. n. 445/2000.L. sottoscritt nat.. a il., dichiara, sotto la propria personale responsabilità, consapevole delle conseguenze di natura penale cui può incorrere in caso di dichiarazione mendace o di falsità in atti, ex art. 76 del D.P.R. n. 445/2000, e della conseguente possibile decadenza dai benefici prevista dall art. 75 stesso Decreto, che la presente fotocopia è conforme all originale in mio possesso. Data,. Firma non autenticata. ALLEGATO 3: dichiarazione sostitutiva di certificazione ex art. 46 D.P.R. n. 445/2000 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE..L.. sottoscritt..... nat... il.. a. e residente in. Via... n.., consapevole che in caso di dichiarazione mendace, sarà punito, ai sensi del Codice Penale, secondo quanto prescritto dall art. 76 del D.P.R. 445/2000 e che, qualora dal controllo effettuato emerga la non veridicità del contenuto di talune delle dichiarazioni rese, decadrà dai benefici conseguenti al provvedimento eventualmente emanato sulla base della dichiarazione non veritiera, DICHIARA... DICHIARA altresì di essere a conoscenza che, ai sensi del D. Lgs. n. 196/2003, i dati dichiarati saranno trattati dall Azienda esclusivamente per finalità inerenti alla gestione del rapporto di lavoro, dandone a tal fine il proprio consenso al trattamento ove assumano la connotazione di dati sensibili. Data,. Firma non autenticata. ALLEGATO 4: dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ex art. 47 D.P.R. n. 445/2000 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA..L.. sottoscritt..... nat... il.. a. e residente in. Via... n.., consapevole che in caso di dichiarazione mendace, sarà punito, ai sensi del Codice Penale, secondo quanto prescritto dall art. 76 del D.P.R. 445/2000 e che, qualora dal controllo effettuato emerga la non veridicità del contenuto di talune delle dichiarazioni rese, decadrà dai benefici conseguenti al provvedimento eventualmente emanato sulla base della dichiarazione non veritiera, DICHIARA.... DICHIARA altresì di essere a conoscenza che, ai sensi del D. Lgs. n. 196/2003, i dati dichiarati saranno trattati dall Azienda esclusivamente per finalità inerenti alla gestione del rapporto di lavoro, dandone a tal fine il proprio consenso al trattamento ove assumano la connotazione di dati sensibili. Data,. Firma non autenticata.

372 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 372 di 401 Enti Pubblici ASL AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE ROMA C Avviso 19 giugno 2015, n. 828 Rettifica graduatoria definitiva riferita alla Provincia di Roma, validità anno 2015, branca oncologia, così come determinata dal Comitato Consultivo Zonale di Roma e provincia, in sede di riunione del 15 giugno 2015, sulla base dei criteri di cui all'art. 21 dell'accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici specialisti, medici veterinari ed altre professionalità (biologi, chimici e psicologi) ambulatoriali interne del e s.m.i..

373 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 373 di 401 Il Direttore Generale Dr. Carlo Saitto Deliberazione n. 828 del 19 GIU STRUTTURA PROPONENTE: UOC Comitato Consultivo Zonale e Sviluppo Cure Primarie Oggetto: Rettifica graduatoria definitiva riferita alla Provincia di Roma, validità anno 2015, branca oncologia, così come determinata dal Comitato Consultivo Zonale di Roma e provincia, in sede di riunione del 15 giugno 2015, sulla base dei criteri di cui all art. 21 dell Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici specialisti, medici veterinari ed altre professionalità (biologi, chimici e psicologi) ambulatoriali interne del e s.m.i.. L'estensore (Sig.ra Gigliola Valgiusti) Il Responsabile del procedimento (Sig.ra Gigliola Valgiusti) Il Direttore proponente con la sottoscrizione del presente atto, a seguito dell istruttoria effettuata attesta, ai fini dell art.1 della L. n 20/1994 così come modificato dall art.3 della L.639/1996, che l atto è legittimo nella forma e nella sostanza ed è utile per il servizio pubblico. Data Il Direttore Responsabile Gestore di spesa. Budget iniziale..... Registrazione n. di.... Data Budget residuo. Il Direttore f.f. UOC Controllo di Gestione (Dr.ssa.Tiziana De Vito) non comporta Il Dirigente addetto al controllo di budget attesta che lo stesso scostamenti sfavorevoli comporta rispetto al budget di previsione per.. Data Parere del Direttore Amministrativo Il Direttore UOC Gestione delle Contabilità (Dr.ssa Angela Paolelli) Favorevole Non favorevole (con motivazioni allegate al presente atto) Data 19 GIU Dr.ssa Silvia Cavalli Parere del Direttore Sanitario Favorevole Non favorevole (con motivazioni allegate al presente atto) Data 19 GIU Dr.ssa Marina Capasso Azienda USL Roma C Via Primo Carnera Roma p.iva

374 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 374 di 401 COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI ROMA E PROVINCIA Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015 Branca di: ONCOLOGIA Pos. COGNOME NOME punti Data Titolo Data Laurea Data Nascita INDIRIZZO CAP COMUNE PROV. OMISSIS OMISSIS 1 DE BIASIO GENTILINA 17,8 09/12/ /12/ mag-57 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 2 LAROSA GIUSEPPINA 12,45 26/10/ /07/ lug-73 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 3 BELLI LAURA 11,93 08/11/ /07/ feb-58 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 4 BRATTA MASSIMO 11,38 30/11/ /11/ ott-72 FONTE NUOVA RM OMISSIS OMISSIS 5 POGGI ALESSANDRO 10,6 29/10/ /11/ apr-63 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 6 ROSATI MARIA SOFIA 9,59 25/10/ /07/ lug-77 ANGUILLARA SABAZIA RM OMISSIS OMISSIS 7 FARAGLIA BEATRICE 9,56 11/11/ /10/ mag-72 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 8 SAMBO ANTONELLA 9 09/11/ /11/ ago-55 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 9 OLIVA ANNALISA 9 28/11/ /11/ gen-61 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 10 DE QUARTO ANGELOLUCA 9 13/12/ /10/ apr-67 MARCELLINA RM OMISSIS OMISSIS 11 SCIROCCHI ROSANNA 9 13/11/ /07/ ago-72 PALOMBARA SABINA RM OMISSIS OMISSIS 12 LOMBARDI ARIANNA 9 14/11/ /07/ lug-70 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 13 SALERNO MARGHERITA 9 24/11/ /04/ mag-71 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 14 MENTUCCIA LUCIA 9 29/10/ /07/ nov-79 SEGNI RM OMISSIS OMISSIS 15 DURANTE VALERIA 9 19/10/ /07/ nov-78 TERAMO RM OMISSIS OMISSIS 16 RESTUCCIA MARIA ROSA 9 29/10/ /02/ mar-81 ROMA TE OMISSIS OMISSIS 17 SINI VALENTINA 9 01/08/ /10/ ago-81 ROMA RM 1

375 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 375 di 401 COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI ROMA E PROVINCIA Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015 Branca di: ONCOLOGIA Pos. COGNOME NOME punti Data Titolo Data Laurea Data Nascita INDIRIZZO CAP COMUNE PROV. OMISSIS OMISSIS 18 FRATTO MARIA ELISABETTA 9 14/09/ /07/ set-81 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 19 ROMA CARMINE 9 29/03/ /10/ feb-70 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 20 SARCINA IDA 8,99 20/11/ /04/ giu-76 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 21 CALABRETTA FRANCESCA 8,1 26/10/ /10/ ott-73 LATINA LT OMISSIS OMISSIS 22 CALABRO' PAOLA 8,1 25/10/ /03/ giu-73 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 23 SCIO' MICHELE 8 31/10/ /04/ feb-58 PERETO AQ OMISSIS OMISSIS 24 ANNUNZIATA VINCENZA 8 29/10/ /07/ apr-62 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 25 RINALDI ROSANNA 8 28/07/ /11/ nov-63 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 26 AVAGNANO GRAZIA 7 25/10/ /07/ gen-74 MONTELANICO RM MARGHERITA ELISA OMISSIS OMISSIS 27 SERRONE LETIZIA 6 28/10/ /11/ ott-64 POTENZA PZ OMISSIS OMISSIS 28 TRINCA CLAUDIA 6 28/10/ /03/ ago-59 ROMA RM OMISSIS OMISSIS 29 SALAMEH WAJIH 3 22/11/ /11/ set-52 VALMONTONE RM 2

376 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 376 di 401 Enti Pubblici ASL AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE ROMA C Avviso Indizione Avviso pubblico per il conferimento di un incarico di durata minima quinquennale per la copertura di n. 1 posto di Direttore di Struttura complessa - U.O.C. Pronto soccorso e Medicina d'urgenza.

377 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 377 di 401 REGIONE LAZIO AZIENDA U.S.L. ROMA C Via Primo Carnera, ROMA C.F. e partita IVA AVVISO DI SELEZIONE INDIZIONE AVVISO PUBBLICO PER IL CONFERIMENTO DI UN INCARICO DI DURATA MINIMA QUINQUENNALE PER LA COPERTURA DI N.1 POSTO DI DIRETTORE DI STRUTTURA COMPLESSA U.O.C. PRONTO SOCCORSO e MEDICINA D'URGENZA In esecuzione della Deliberazione n. 580 del , a seguito dell'autorizzazione concessa del Commissario ad Acta con decreto n.u00085 del è indetto un Avviso pubblico, ai sensi dell'art.15 del D.Lgs 502/92 e s.m.i., del DPR 10/12/1997 n.484, del D.Lgs. 30/3/2001 n.165 e s.m.i., della Legge 8/11/2012 n.189, per il conferimento di incarico di: AREA MEDICA E DELLE SPECIALITA' MEDICHE disciplina MEDICINA E CHIRURGIA D'ACCETTAZIONE E D'URGENZA DI N.1 POSTO DI DIRETTORE DI STRUTTURA COMPLESSA U.O.C. PRONTO SOCCORSO e MEDICINA D'URGENZA DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO La ASL Roma C ha chiaramente esplicitato nel Piano Strategico triennio il ruolo del Presidio Sant Eugenio come struttura destinata al trattamento dei pazienti acuti, inserita nella rete regionale dell emergenza sanitaria e nel Programma Operativo Regionale il presidio S. Eugenio è stato qualificato come DEA di I livello. Nel Piano Strategico triennale, dopo un analisi volta a fotografare l esistente (che ha messo in luce il peso del numero di accessi in Pronto Soccorso, la difficoltà a mantenere adeguato l intervallo di tempo complessivo tra arrivo in Pronto Soccorso e dimissione, il numero consistente di persone che abbandonano il Pronto Soccorso dopo triage, la notevole percentuale di pazienti che in seguito alla prima valutazione medica sono poi trasferiti direttamente ad altre strutture), sono state individuate le azioni da mettere in campo al fine di dare maggiore soddisfazione alla domanda di assistenza in emergenza dando luogo alla produzione di servizi di assistenza in emergenza-urgenza nel quadro della rete regionale dell emergenza. Il Presidio Sant Eugenio potrà dunque costruire il percorso di cura del paziente assumendone la piena responsabilità e, integrandosi nelle reti di specialità e di emergenza-urgenza, potrà assicurarne la continuità assistenziale. In questo senso la UOC Pronto Soccorso e Medicina Urgenza dovrà essere in grado di migliorare e potenziare la risposta alle situazioni di emergenza ed urgenza in ambito ospedaliero, la costruzione di percorsi assistenziali per l urgenza e il ruolo di hub and spoke del Presidio Ospedaliero Sant Eugenio nella rete dell emergenza regionale La struttura complessa di Pronto Soccorso Medicina Urgenza dovrà quindi corrispondere al seguente profilo: -valutazione dei bisogni degli utenti all ingresso in pronto soccorso e identificazione del percorso assistenziale in urgenza -valutazione e trattamento dei pazienti in condizioni critiche -erogazione degli interventi atti a preservare la vita nelle condizioni critiche -erogazione e pianificazione degli accertamenti atti a diagnosticare le patologie acute e le situazioni cliniche critiche degli utenti in pronto soccorso -valutazione ed erogazione degli interventi in emergenza di tipo: assistenziale per il riconoscimento ed il mantenimento delle migliori condizioni in rapporto alla situazione del paziente terapeutico con risoluzione parziale/totale del problema acuto del paziente PROFILO DEL DIRIGENTE DA INCARICARE L'affidamento dell'incarico di Direttore dell'unità Operativa Complessa di Pronto Soccorso e Medicina Urgenza dell'azienda ASL RMC, tenuto conto delle peculiarità organizzative proprie della realtà in cui dovrà operare ed in particolare in relazione alla tipologia delle prestazioni e delle attività attese nel contesto operativo aziendale e territoriale, comporta il possesso dell'esperienza e della capacità maturate al fine di esercitare le seguenti competenze: 1) Importante e comprovata conoscenza maturata nell ambito dell'attività assistenziale di Pronto Soccorso,e medicina urgenza per le competenze di presa in carico diretta e gestionale diretta del paziente che si presenta in condizioni di emergenza-urgenza

378 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 378 di 401 2) Importante e comprovata conoscenza maturata in riferimento alla capacità di supervisione e gestione del Triage Intraospedaliero e di gestione del paziente in Osservazione Breve Intensiva 3) Importante e comprovata competenza maturata nella gestione del paziente critico in ambito ospedaliero sia per gli aspetti clinico assistenziali che procedurali organizzativi con particolare riguardo ai percorsi dei pazienti con problemi tempo-dipendenti (STEMI, Stroke, Trauma Grave, ecc.) 4) Consolidata e specifica competenza maturata nella gestione in ambito di ricovero ospedaliero nella gestione del paziente in che necessiti di un monitoraggio H24 non invasivo/ invasivo delle funzioni e dei parametri vitali 5) Consolidata conoscenza e competenza maturata nell'ambito dell'attività assistenziale di Pronto Soccorso, in tecniche diagnostico-assistenziali tanto a supporto dell'attività ordinaria (es. impiego di metodiche diagnostiche quali indagini ecografiche ed ecocardiografiche ) quanto dell'attività in regime di emergenza-urgenza (es. capacità di esecuzione di manovre interventistiche quali intubazione orotracheale, incannulamento di vena centrale toracentesi, paracentesi ecc.); 6) Possesso di buone capacità organizzative maturate nel campo della gestione e della programmazione dell'attività assistenziale di Pronto Soccorso in funzione del Triage Intraospedaliero e dell'attività di degenza del paziente in Osservazione Breve Intensiva e Medicina Urgenza; 7) Possesso di adeguata competenza maturata anche in qualità di formatore del personale sanitario sulle principali attività assistenziali in tema di emergenza-urgenza (ATLS,BLSD ecc.) 8) Possesso di competenza maturata nella produzione di protocolli,procedure e linee guida anche per la gestione di percorsi complessi e multi professionali 9) capacità o attitudini relazionali per favorire la positiva soluzione dei conflitti e per facilitare la collaborazione tra le diverse professionalità presenti nella UOC 10) Comprovata capacità o attitudini relazionali per favorire all interno dell equipe di lavoro un clima collaborativo e di fiducia orientato al riconoscimento e segnalazione di criticità/rischi/eventi al fine di avviare percorsi di miglioramento continuo 11) Competenze maturate nella valutazione e conoscenza delle principali tecnologie sanitarie impiegate nell'attività di Pronto Soccorso, con particolare riferimento alla capacità di innovazione e sviluppo della attività svolta, secondo i principi della EvidenceBased Medicine e del miglioramento continuo della qualità dell'assistenza erogata, nel rispetto del budget assegnato per la spesa farmaceutica e per l'impiego dei dispositivi medici. 2. REQUISITI DI AMMISSIONE Per la partecipazione all avviso i candidati dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti di ammissione: 1) cittadinanza italiana salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti o cittadinanza di uno dei Paesi dell Unione Europea. Sono equiparati ai cittadini italiani gli italiani non appartenenti alla Repubblica; 2) idoneità fisica all impiego; 3) godimento dei diritti politici. Non possono accedere agli impieghi coloro che siano stati esclusi dall elettorato attivo nonché coloro che siano stati dispensati o destituiti dall impiego presso pubbliche amministrazioni o interdetti da pubblici uffici in base a sentenza passata in giudicato. 4) Laurea in Medicina e Chirurgia; 5) Iscrizione all albo dell ordine dei medici. L iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei Paesi dell Unione Europea consente la partecipazione ai concorsi, fermo restando l obbligo dell iscrizione all albo in Italia prima dell assunzione in servizio; 6) Anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque nella disciplina o disciplina equipollente, e specializzazione nella disciplina o in una disciplina equipollente ovvero anzianità di servizio di dieci anni nella disciplina. L anzianità di servizio utile per l accesso deve essere maturata secondo le disposizioni contenute nell art. 10 del D.P.R. 484/1997 e nell art. 1 del D.M. 23/03/2000 n Per i servizi equiparati si fa rinvio agli artt. 12 e 13 del citato D.P.R. 484/1997. Le discipline equipollenti e affini sono quelle previste rispettivamente dal D.M. 30/01/1998 e s.m.i. e dal D.M. 31/01/1998 e s.m.i.; 7) Curriculum formativo e professionale, datato e firmato, ai sensi degli artt. 6 e 8 del D.P.R. 484/1997 in cui sia documentata una specifica attività professionale ed adeguata esperienza; 8) Il candidato, cui sarà conferito l incarico in argomento, avrà l obbligo di partecipare al corso di formazione manageriale previsto dall art. 7 del DPR 10/12/1997 n. 484, che verrà organizzato dalla Regione Lazio e/o dalle Aziende Sanitarie ai sensi della D.G.R. n. 318 del 19/4/2012. La mancata partecipazione e il mancato superamento del primo corso utile successivamente al conferimento dell incarico, determina la decadenza dall incarico stesso. Non possono accedere all incarico coloro che siano stati esclusi dall elettorato attivo nonché coloro che siano stati dispensati o destituiti dall impiego presso pubbliche amministrazioni o interdetti da pubblici uffici in base a sentenza passata in giudicato. Tutti i requisiti di cui sopra devono essere posseduti alla data di scadenza del bando dell avviso pubblico. Ai sensi dell art. 7, 1 comma del D.Lgs. 165/2001, n. 165, è garantita parità e pari opportunità tra uomini e donne per

379 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 379 di 401 l accesso al lavoro ed al relativo trattamento sul lavoro. 3. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA. La domanda di partecipazione all'avviso pubblico redatta in carta semplice secondo lo schema esemplificativo allegato, debitamente firmata in originale a pena di esclusione dall'avviso medesimo, dovrà essere presentata od inviata a mezzo servizio pubblico postale con raccomandata A.R. al seguente indirizzo: Direttore Generale Azienda USL ROMA C via Primo Carnera, Roma, entro il 30^ (trentesimo)giorno successivo a quello della data di pubblicazione dell'estratto del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e sul sito istituzionale dell Azienda USL ROMA C ( oppure potrà essere presentata direttamente all'ufficio Protocollo Generale dell'azienda USL ROMA C al suddetto indirizzo. Nella domanda gli aspiranti devono dichiarare sotto la propria responsabilità: a) il cognome ed il nome, la data e il luogo di nascita, la residenza; b) il possesso della cittadinanza italiana ovvero i requisiti equivalenti; c) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali ovvero i motivi della loro non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; d) le eventuali condanne penali riportate, nonché eventuali carichi penali pendenti; e) di non essere stato destituito o dispensato dall impiego ovvero licenziato presso pubbliche amministrazione; f) i titoli di studio richiesti; g) eventuali altri titoli di studio posseduti; h) iscrizione all ordine dei Medici; i) eventuali servizi prestati presso Pubbliche Amministrazioni e le cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego; j) il domicilio presso il quale deve, ad ogni effetto, essere data ogni necessaria comunicazione relativa all avviso, comprensivo del codice di avviamento postale e del numero telefonico. Il candidato, nella domanda, deve inoltre esprimere il proprio assenso all utilizzo dei dati personali forniti per le finalità inerenti alla gestione dell avviso pubblico. La domanda deve essere firmata. Ai sensi dell art. 39, comma 1, del DPR 25/12/2000, n. 445, non è richiesta l autentica di tale firma. La mancata sottoscrizione della domanda di partecipazione determina l esclusione dall avviso pubblico. I beneficiari della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 debbono specificare nella domanda di ammissione, qualora lo ritengano indispensabile, l'ausilio eventualmente necessario per l espletamento del colloquio in relazione al proprio handicap nonché l eventuale necessità di tempi aggiunti. 4. DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA Alla domanda di partecipazione il concorrente deve allegare, a pena di esclusione: - curriculum formativo e professionale, redatto su carta semplice e in forma di dichiarazione sostitutiva di cui al DPR 445/2000, datato e firmato, relativo alle attività professionali, di studio, direzionali - organizzative svolte; - l autocertificazione relativa alla tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le strutture presso le quali il candidato ha svolto la sua attività e la tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture medesime; - la fotocopia di documento valido di identità personale. Deve altresì allegare: - le pubblicazioni ritenute più rilevanti e attinenti rispetto alla disciplina e il fabbisogno che definisce la struttura oggetto della selezione; - ogni altra documentazione utile ai fini della selezione. Alla domanda deve essere unito, in carta semplice, un elenco datato e firmato dei documenti e dei titoli presentati, numerato progressivamente in relazione al corrispondente titolo. Ai sensi dell art. 49 del DPR 445/2000 restano esclusi dal regime dell autocertificazione i certificati medici e sanitari che vanno quindi presentati in originale o in copia autenticata. In ottemperanza all obbligo di trasparenza e nel rispetto delle indicazioni contenute nella deliberazione del Garante per la protezione dei dati personali n. 88 del 2/3/2011, prima della nomina del candidato prescelto, i curricula inviati dai candidati presentatisi al colloquio verranno pubblicati sul sito internet aziendale. 5. AUTOCERTIFICAZIONE

380 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 380 di 401 A decorrere dal 1 gennaio per effetto dell entrata in vigore delle disposizioni introdotte dall art. 15, comma 1, della Legge 183/2011 che prevede la de-certificazione dei rapporti tra P.A. e privati non possono essere accettate le certificazioni rilasciate dalle Pubbliche Amministrazioni in ordine a stati, qualità personali e fatti elencati all art. 46 del DPR 445/2000 o di cui l interessato abbia diretta conoscenza (art. 47 DPR 445/2000). Tali certificati sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni sostitutive di certificazione o dall atto di notorietà. La dichiarazione pertanto resa dal candidato - in quanto sostitutiva a tutti gli effetti della certificazione - deve contenere tutti gli elementi necessari alla valutazione del titolo che il candidato intende produrre; l omissione anche di un solo elemento comporta la non valutazione del titolo autocertificato. In particolare, con riferimento al servizio prestato, la dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà allegata alla domanda, resa con le modalità sopraindicate, deve contenere: - l esatta denominazione dell Ente presso il quale il servizio è stato prestato; - la qualifica; - il tipo di rapporto di lavoro (tempo indeterminato/determinato, collaborazione coordinata e continuativa, incarico libero professionale, borsa di studio ecc.); - la tipologia dell orario (tempo pieno/tempo definito, part-time con relativa percentuale rispetto al tempo pieno); - le date di inizio (giorno/mese/anno) e di conclusione del servizio prestato nonché le eventuali interruzioni (aspettativa senza assegni, sospensione cautelare ecc.) e quant altro necessario per valutare il servizio stesso. L Amministrazione effettuerà idonei controlli sulla veridicità del contenuto delle dichiarazioni sostitutive ricevute. In caso di accertate difformità tra quanto dichiarato e quanto accertato dall Amministrazione: - l Amministrazione procederà comunque alla segnalazione all Autorità Giudiziaria per le sanzioni penali previste ai sensi dell art. 76 DPR 445/2000; - in caso di sopravvenuta assunzione l Amministrazione applicherà l art. 55-quater del D.Lgs. 165/2001; - l interessato decadrà comunque, ai sensi dell art. 75 DPR 445/2000, da tutti i benefici conseguiti sulla base della dichiarazione non veritiera. Il candidato deve presentare in carta semplice e senza autentica della firma, unitamente a fotocopia semplice di un proprio documento di identità personale in corso di validità: a) dichiarazione sostitutiva di certificazione : nei casi tassativamente indicati nell art. 46 del DPR n. 445/2000 (ad esempio: stato di famiglia, iscrizione in albi professionali, titolo di studio, qualifica professionale, titolo di specializzazione, di abilitazione, ecc.) oppure b) dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà : per tutti gli stati, le qualità personali e i fatti non espressamente indicati nel citato art. 46 del DPR n. 445/2000 (ad esempio: attività di servizio, borse di studio, incarichi liberoprofessionali, attività di docenza, frequenza corsi di formazione, di aggiornamento, partecipazione a convegni, seminari, conformità all originale di copie di pubblicazioni). A tal fine possono essere utilizzati gli schemi di dichiarazione allegati al presente bando. Le pubblicazioni saranno valutate se edite a stampa e dovranno essere comunque presentate; possono tuttavia essere presentate in fotocopia semplice unitamente ad una dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà, resa con le modalità sopraindicate, con la quale il candidato attesta che le stesse sono conformi all originale. Il candidato può autenticare le copie di qualsiasi altro tipo di documento che possa costituire titolo e che ritenga utile allegare alla domanda ai fini della valutazione di merito purché il medesimo elenchi specificamente ciascun documento presentato in fotocopia semplice nella dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà, resa con le modalità sopraindicate, dichiarando la corrispondenza all originale. Non saranno ritenute valide, e pertanto non saranno valutati i relativi titoli, generiche dichiarazioni di conformità all originale che non contengano la specifica descrizione di ciascun documento allegato. In particolare: sono esclusi dalla dichiarazione sostitutiva i certificati medici e sanitari; 6. MODALITA E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE La domanda e la relativa documentazione ad esso allegata dovrà essere inviata, a pena di esclusione, entro il trentesimo giorno successivo a quello della data di pubblicazione dell estratto del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato al giorno successivo non festivo e dovrà essere inviata esclusivamente, a pena di esclusione, mediante: raccomandata con avviso di ricevimento, entro il termine indicato, specificando esternamente sulla busta/plico in carattere leggibile a stampatello le seguenti informazioni: nome e cognome, oggetto dell avviso pubblico con gli estremi della Gazzetta Ufficiale. Nel caso di integrazione della documentazione già trasmessa aggiungere integrazione. Le domande si considerano prodotte in tempo utile entro il termine indicato. A tal fine fa fede il timbro a data dell ufficio postale accettante. L Amministrazione non si assume alcuna responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da mancata, tardiva o inesatta indicazione del

381 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 381 di 401 recapito da parte del concorrente né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a terzi, a caso fortuito o di forza maggiore. 7. COMMISSIONE DI VALUTAZIONE La Commissione, di cui all art. 15, comma 7 bis del D.Lgs. 502/92 e successive modificazioni, è composta dal Direttore Sanitario e da tre Direttori di struttura complessa nella medesima disciplina dell incarico da conferire, individuati tramite sorteggio dall elenco unico nazionale della disciplina. Qualora durante le operazioni di sorteggio fossero sorteggiati tre Direttori di struttura complessa della Regione Lazio, non si procede alla nomina del terzo sorteggiato e si prosegue nel sorteggio sino ad individuare almeno un componente in regione diversa da quella ove ha sede l'azienda. Per ogni componente titolare va sorteggiato un componente supplente, fatta eccezione per il Direttore Sanitario. Tali operazioni di sorteggio saranno pubbliche ed avranno luogo presso la UOC Trattamento Giuridico del Personale Dipendente dell Azienda Sanitaria Locale Roma C Via Primo Carnera, 1 - Roma, alle ore 8,00 del settimo giorno successivo non festivo alla scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di partecipazione, ovvero ogni sette giorni successivi presso la medesima sede e ora, fino al compimento delle operazioni. A seguito delle operazioni di sorteggio, l Azienda provvede all accertamento dei requisiti nei confronti dei componenti della Commissione e verifica la sussistenza di cause di incompatibilità o di altre situazioni nelle quali potrebbe essere compromessa l imparzialità del giudizio, a tutela del buon andamento e della trasparenza della procedura selettiva, con particolare riferimento agli artt. 51 e 52 del c.p.c.. Si applica, in ogni caso, quanto previsto dall art. 35 bis, comma 1 lettera a) del D.Lgs. n. 165/2001(così come introdotto dall art. 1, comma 46, della Legge n. 190/2012). All atto dell accettazione della nomina, sulla base di apposita modulistica predisposta dall Azienda redatta in conformità alle disposizioni sopra richiamate, l interessato dovrà dichiarare di non trovarsi nelle condizioni di cui sopra o di non trovarsi in situazioni, attuali o anche solo potenziali, di conflitto di interessi rispetto allo svolgimento del proprio operato. La composizione della Commissione sarà pubblicata sul sito internet aziendale. La Commissione elegge un Presidente tra i tre componenti sorteggiati; in caso di parità di voti è eletto il componente più anziano. Il Direttore Sanitario dell Azienda, così come previsto dal novellato art. 15, comma 7 bis punto a) del D.Lgs. n. 502/1992, è membro effettivo della Commissione, partecipa al voto ed, al suo interno, svolge la funzione di garanzia del rispetto degli indirizzi organizzativi professionali espressi dal Direttore Generale con il supporto degli organismi aziendali competenti vigilando affinché i criteri e scelte espresse della Commissione, ai fini delle operazioni di valutazione, siano coerenti con le predefinite esigenze aziendali. 8. MODALITA DI SVOLGIMENTO DELLA SELEZIONE E AMBITI DI VALUTAZIONE Ai sensi del novellato art. 15 comma 7-bis punto b) del D.Lgs. 502/92, la Commissione effettua la valutazione tramite l analisi comparativa dei curricula, dei titoli professionali posseduti, avuto riguardo alle necessarie competenze organizzative e gestionali, dei volumi dell attività svolta, dell aderenza al profilo ricercato e degli esiti del colloquio. La Commissione dispone complessivamente di 100 punti così ripartiti: - 40 punti per il curriculum; - 60 punti per il colloquio; -La valutazione del curriculum professionale avviene con riferimento: -alla tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le strutture presso le quali il candidato ha svolto la sua attività e alla tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture medesime (massimo 5 punti); -alla posizione funzionale del candidato nelle strutture ed alle sue competenze con indicazione di specifici ambiti di autonomia professionale con funzioni di direzione (massimo 10 punti ); -alla tipologia ed alla quantità della casistica trattata in Pronto Soccorso ed in Medicina di Urgenza. La casistica deve essere riferite al quinquennio precedente alla data di pubblicazione dell avviso per estratto nella Gazzetta Ufficiale e deve essere certificata dal Direttore Sanitario sulla base delle attestazioni del Direttore del competente dipartimento o unità operativa di appartenenza (massimo 15 punti ); -alla attività didattica e di formazione con indicazione delle ore annue di insegnamento 5 massimo punti ); -alla produzione scientifica strettamente pertinente alla disciplina, pubblicata su riviste italiane o straniere, caratterizzate da criteri di filtro nell'accettazione dei lavori, nonché il suo impatto sulla comunità scientifica (5 massimo punti ). -Il colloquio sarà diretto alla valutazione delle capacità e competenze professionali del candidato maturate nella specifica disciplina in relazione al fabbisogno espresso dall azienda e del profilo del dirigente da incaricare..

382 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 382 di 401 La Commissione riceverà dall Azienda il profilo professionale del dirigente da incaricare e presenterà al direttore generale, al termine della procedura selettiva, una terna di candidati idonei, formata sulla base dei migliori punteggi attribuiti, a seguito dell esito di un analisi comparativa riguardante: - i curricula; - i titoli professionali posseduti, avuto anche riguardo alle necessarie competenze organizzative e gestionali; - i volumi dell attività svolta; - l aderenza al profilo ricercato; - gli esiti di un colloquio. Il superamento della prova del colloquio è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza espressa in termini numerici di almeno 30/60. In caso di parità di voto nelle deliberazioni della Commissione prevale il voto del Presidente. I candidati saranno informati del luogo e della data dell effettuazione del colloquio con lettera raccomandata con avviso di ricevimento almeno 15 giorni prima. Al colloquio i candidati dovranno presentarsi muniti di documento di identità personale in corso di validità. La mancata presentazione al colloquio, indipendentemente dalla causa, comporta la rinuncia alla selezione. 9. PUBBLICAZIONI SUL SITO INTERNET AZIENDALE In ottemperanza all obbligo di trasparenza e nel rispetto delle indicazioni contenute nella deliberazione del Garante per la protezione dei dati personali n. 88 del 2/3/2011 verranno pubblicati sul sito internet aziendale: a) la definizione del fabbisogno che caratterizza la struttura in oggetto, sotto il profilo oggettivo e soggettivo; b) la composizione dalla Commissione di Valutazione; c) i curricula dei candidati presenti al colloquio; d) la relazione della Commissione di valutazione, contenente anche l elenco di coloro che non si sono presentati al colloquio; e) atto di attribuzione dell incarico. 10. CONFERIMENTO INCARICO Il Direttore Generale individua il candidato da nominare nell ambito della terna predisposta dalla Commissione composta sulla base dei migliori punteggi attribuiti ai candidati. Nell ambito della terna, ove intenda nominare uno dei due candidati che non hanno conseguito il migliore punteggio, deve motivare congruamente tale scelta. Ai sensi dell art comma 7 ter - del D.Lgs. 502/92 (come aggiunto dall art. 4 del D.L. 13 settembre 2012, n. 158, sostituito dalla legge di conversione 8 novembre 2012, n. 189) L incarico di direzione della struttura complessa, è confermato al termine di un periodo di prova di sei mesi, prorogabile di altri sei, a decorrere dalla data di nomina a detto incarico, sulla base della valutazione di cui al comma 5. L incarico avrà durata di cinque anni, con facoltà di rinnovo per lo stesso periodo o per periodo più breve, previa verifica positiva al termine dell incarico da effettuarsi da parte di un collegio tecnico ai sensi delle vigenti disposizioni normative. Viene precisato a riguardo che il suindicato incarico verrà conferito solo se consentito dalla legislazione nazionale e regionale vigente al momento della stipula del relativo contratto individuale. Il mancato conferimento, pertanto, non potrà comportare titolo per il candidato con il miglior punteggio ovvero per gli altri candidati della terna al risarcimento del danno a nessun titolo. Il trattamento giuridico ed economico è regolato e stabilito dalle norme legislative e contrattuali vigenti per l Area della Dirigente Medica e Veterinaria e dai vigenti accordi aziendali. Per quanto non contenuto nel presente avviso, si fa riferimento alle disposizioni previste dall art. 15 del D.Lgs. 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni, dal DPR 1012/1997 n. 484 e dal D.Lgs. 30/3/2001 n INFORMATIVA DATI PERSONALI PRIVACY L Azienda Sanitaria Locale Roma C, in qualità di titolare del trattamento, informa gli interessati che tutti i dati personali, compresi quelli sensibili e giudiziari, raccolti attraverso la compilazione della presente domanda, saranno trattati in osservanza dei presupposti e dei limiti stabiliti dal "Codice in materia di protezione dei dati personali" (D.Lgs. 30/6/2003, n. 196), nonché dalla legge e dai regolamenti, al fine di svolgere le funzioni istituzionali. Il trattamento dei dati avverrà, anche con l utilizzo di strumenti elettronici, ad opera di dipendenti dell Azienda opportunamente incaricati e istruiti, attraverso logiche strettamente correlate alle finalità per le quali sono raccolti. Potranno conoscere i dati altri soggetti che forniscono servizi o svolgono attività strumentali per conto dell Azienda ed operano in qualità di Responsabili designati dall Azienda stessa. Il conferimento dei dati è obbligatorio ed il rifiuto a fornirli comporterà l impossibilità di dare seguito alle richieste avanzate ed alle istanze inoltrate. L interessato gode dei diritti di cui all art. 7 del D.Lgs. n. 196/2003, cioè di conoscere i dati che lo riguardano, di chiederne l aggiornamento, la rettifica, il completamento, la cancellazione o il blocco in caso di violazione di legge,

383 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 383 di 401 nonché il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi. Con la presentazione della domanda di partecipazione alla presente procedura, il candidato acconsente altresì alla pubblicazione nel sito internet aziendale del proprio curriculum in applicazione dell art. 15 comma 7 bis comma 1 lett. d) del novellato D.Lgs. 502/ DISPOSIZIONI VARIE L Amministrazione si riserva la facoltà ove ricorrano motivi di pubblico interesse, di prorogare, sospendere o riaprire i termini del presente avviso nonché modificare, revocare o annullare l avviso stesso, dandone comunicazione agli interessati, senza che i candidati possano avanzare alcuna pretesa a qualunque titolo. La presentazione della domanda comporta l accettazione incondizionata delle norme contenute nel presente avviso e il consenso alla pubblicazione del curriculum e di ogni altro elemento come indicato al precedente punto 9. La procedura selettiva sarà conclusa nel termine massimo di mesi sei da calcolarsi a far data dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande. E possibile elevare il termine di conclusione della procedura qualora ricorrano ragioni oggettive che comportino l esigenza. La procedura s intende conclusa con l atto formale di attribuzione dell incarico di Direzione di struttura complessa adottato dal Direttore Generale. Per tutto quanto non previsto dal presente bando, si intendono richiamare le norme di legge vigenti in materia. Per ulteriori informazioni e per acquisire copia del presente avviso, gli aspiranti potranno rivolgersi alla UOC Trattamento Giuridico - Ufficio Concorsi - Azienda Sanitaria Locale Roma C Via Primo Carnera, 1 - Roma telefono /45 o consultare il sito internet: sezione concorsi. F.to IL DIRETTORE GENERALE (Dott.Carlo Saitto)

384 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 384 di 401 AL DIRETTORE GENERALE DELL' AZIENDA SANITARIA LOCALE ROMA C Via Primo Carnera n ROMA l sottoscritt.... chiede di essere ammess.all avviso pubblico, per il conferimento di un incarico della durata minima quinquennale, a n. 1 posto di Direttore di Struttura Complessa U.O.C. di medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza A tal fine, ai sensi del DPR 28 dicembre 2000, n. 445, sotto la propria responsabilità dichiara: a) di essere nat.. a.. (prov...) il. e di risiedere in Via.....n.. cap.. città.. ; b) di essere cittadino (indicare la nazionalità)....; c) di essere iscritto nelle liste elettorali del comune di.... ; d) di aver/non aver (cancellare la voce che non interessa) riportato condanne penali e procedimenti penali in corso (in caso positivo indicare le condanne riportate e/o gli estremi del procedimento in corso); e) di essere/di non essere (cancellare la voce che non interessa) stato dispensato dall impiego presso una pubblica amministrazione per aver conseguito l impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile; f) di essere in possesso dei seguenti titoli di studio richiesti e/o requisiti specifici di ammissione:....; g)eventuali altri titoli di studio posseduti.....; h) di essere iscritto all Albo dell ordine dei Medici di al n. dal ; i) di avere prestato e/o prestare servizio presso le seguenti pubbliche amministrazioni (indicare le eventuali cause di cessazione). ; j) di optare / di non optare (cancellare la voce che non interessa) per il rapporto di lavoro esclusivo; k) di volere ricevere le comunicazioni relative al presente avviso in..; Dichiara infine di essere consapevole che quanto affermato corrisponde a verità e di essere a conoscenza delle sanzioni penali di cui all art. 76 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n l.. sottoscritt.. esprime il proprio consenso affinché i dati personali forniti possano essere trattati nel rispetto del D.L.vo 30/06/2003 n. 196, per gli adempimenti connessi alla presente procedura. Al fine della valutazione di merito, il sottoscritto presenta un curriculum formativo e professionale datato e firmato. Tutti i documenti e titoli presentati sono indicati nell allegato elenco redatto in carta semplice. Roma lì Firma

385 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 385 di 401 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA AI SENSI DEGLI ARTT. 46 E 47 DEL DPR 28 DICEMBRE 2000, N l..sottoscritt.... nat.. a il...e residente in Via.. cap... città tel con riferimento all allegata istanza di partecipazione all avviso pubblico, per il conferimento di un incarico della durata minima quinquennale a n. 1 posto di Direttore di Struttura Complessa U.O.C. di medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza, consapevole che in caso di falsa dichiarazione gli atti verranno trasmessi alla Procura della Repubblica per l applicazione delle previste sanzioni penali e si procederà alla revoca del provvedimento di ammissione all avviso, ovvero alla risoluzione del contratto di lavoro stipulato, dichiara sotto la propria responsabilità: 1) di aver conseguito i seguenti titoli di studio (precisare Università, data e voto conseguito)... ; 2) di essere iscritto all Albo dell ordine dei Medici di al n. dal ; 3) di aver prestato e/o di prestare servizio presso le seguenti pubbliche amministrazioni (indicare ente, qualifica, disciplina, tipologia delle prestazioni, data inizio e termine di ogni rapporto di lavoro, causa di risoluzione dei rapporti):.. ; 4) di aver prestato e/o di prestare servizio all'estero (Legge 10 luglio 1960 n. 735 e s.m.i.)....; 5) di aver frequentato i seguenti corsi, convegni, congressi e seminari (indicare nome del corso, durata, ente organizzatore e votazione dell eventuale esame finale):..... ; 6) di aver svolto la seguente attività didattica (indicare corso di studio ed ente presso il quale il corso si è svolto, nonché le ore annue di insegnamento:.. ; 7) di aver svolto le seguenti ulteriori attività (indicare precisamente il tipo di attività, nonché la data di inizio e di cessazione del rapporto):. ; 8) di possedere i seguenti ulteriori titoli:.....; 9) che le copie delle seguenti pubblicazioni, allegate alla presente dichiarazione, sonoconformi all originale in mio possesso (indicare il titolo della pubblicazione e la rivista in cui è stata pubblicata):... Si allega fotocopia di un documento di riconoscimento, in corso di validità (senza tale fotocopia la dichiarazione non ha valore). Roma lì Firma

386 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 386 di 401 Enti Pubblici ASL AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE VITERBO Avviso Avviso di mobilità in entrata per titoli e colloquio, ai sensi dell'art. 20 del C.C.N.L. 08/06/2000 Area della Dirigenza medica e veterinaria per la copertura di n. 2 posti di Dirigente Medico disciplina Anestesia e Rianimazione.

387 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 387 di 401 In attuazione della deliberazione n. 545 del viene emesso: AVVISO DI MOBILITA IN ENTRATA per titoli e colloquio, ai sensi dell art. 20 del C.C.N.L. 08/06/2000 Area della dirigenza medica e veterinaria per la copertura di: n. 2 posti di Dirigente Medico disciplina anestesia e rianimazione Possono presentare istanza di mobilità i dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato presso le Aziende e gli Enti del Comparto S.S.N., nel rispetto dell area e disciplina sopra indicata, che abbiano superato il periodo di prova. REQUISITI SPECIFICI PER LA PARTECIPAZIONE 1.essere dipendente a tempo indeterminato quale Dirigente Medico nella disciplina sopra specificata 2.aver superato il periodo di prova 3.non aver subito la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione pari o superiore a giorni 10 nell ultimo biennio, con riferimento alla data di pubblicazione del presente avviso. 4.essere in possesso della piena e incondizionata idoneità allo svolgimento delle mansioni proprie della qualifica oggetto dell avviso I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito dal presente bando per la presentazione delle domande di partecipazione. La carenza anche di uno dei requisiti suddetti comporterà l esclusione dalla procedura. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE Le domande di ammissione all avviso, redatte su carta semplice secondo il modello esemplificativo pubblicato, debitamente sottoscritte, devono essere indirizzate al Commissario Straordinario dell Azienda Unità Sanitaria Locale di Viterbo Via E. Fermi, Viterbo Nella domanda, gli aspiranti, a conoscenza delle sanzioni penali a cui si incorre in caso di dichiarazioni mendaci ( art.76 del DPR 445/2000) e sotto la propria responsabilità dovranno dichiarare: AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE VIA ENRICO FERMI, 15 PEC prot.gen.asl.vt.it@legalmail.it VITERBO VITERBO PARTITA IVA TEL

388 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 388 di 401 a) cognome e nome; b) data, luogo di nascita e residenza; c) possesso della cittadinanza italiana o equivalenti; d) comune nelle cui liste elettorali sono iscritti, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; e) eventuali condanne penali riportate e gli eventuali procedimenti pendenti; f) titoli di studio posseduti, con l indicazione della data, sede e denominazione completa degli Istituti presso i quali i titoli sono stati conseguiti; g) iscrizione all Albo dell Ordine dei Medici Chirurghi; h) posizione nei riguardi degli obblighi militari; i) titolarità di rapporto di lavoro a tempo indeterminato e decorrenza dell assunzione; j) ente di provenienza, struttura di assegnazione ed eventuale incarico dirigenziale conferito; k) avvenuto superamento del periodo di prova; l) l eventuale presenza di procedimenti disciplinari, destituzione, decadenza o dispensa dal servizio; m) di possedere piena e incondizionata idoneità allo svolgimento delle mansioni proprie del profilo; n) in caso di titolarità di incarichi conferiti dall Azienda di appartenenza, i risultati finali delle valutazioni effettuate. La mancata sottoscrizione della domanda comporta l esclusione dalla procedura. La domanda e la documentazione ad essa allegata, a pena di esclusione, deve essere inoltrata a mezzo del servizio pubblico postale al seguente indirizzo: al Commissario Straordinario dell Azienda Unità Sanitaria Locale Viterbo via Enrico Fermi, Viterbo oppure presentata direttamente all Ufficio Protocollo della AUSL, via Enrico Fermi, 15 Viterbo e deve pervenire (non fa fede il timbro postale) entro le ore 12,00 del 30 giorno successivo alla data di pubblicazione dell estratto del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato alla stessa ora del primo giorno successivo non festivo. La domanda può essere inoltrata all indirizzo di posta elettronica certificata in formato pdf, prot.gen.asl.vt.it@legalmail.it L Azienda Unità Sanitaria Locale Viterbo declina ogni responsabilità per eventuali smarrimenti della domanda o documentazioni spedite a mezzo servizio postale con modalità ordinarie nonché per il caso di dispersione di comunicazione dipendente da inesatta indicazione del recapito da parte del candidato. Il termine fissato per la presentazione delle domande è perentorio, la eventuale riserva di invio successivo di documenti è privo di effetto.

389 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 389 di 401 DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA Alla domanda di ammissione alla procedura gli interessati dovranno allegare un curriculum formativo professionale, datato e firmato ove dovranno essere, analiticamente e con chiarezza descritti tutti gli elementi per identificare i requisiti di ammissione, l eventuale diritto a precedenza o preferenza con le relative motivazioni, la situazione familiare, i servizi prestati, i titoli la cui indicazione è ritenuta utile dal candidato ai fini della valutazione. In carenza degli elementi identificativi richiesti i titoli non saranno valutati. E riservata a questa Amministrazione la facoltà di richiedere quelle integrazioni, rettifiche e regolarizzazioni di documenti che saranno legittimamente attuabili e necessarie. Ai sensi dell art.71 D.P.R. n. 445/2000 l Azienda AUSL di Viterbo potrà effettuare controlli sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000. AMMISSIONE ALLA MOBILITA La U.O.C. Acquisizione e Gestione Giuridica Economica delle Risorse Umane provvederà a verificare la sussistenza dei requisiti richiesti dal bando in capo alle domande di partecipazione prodotte entro i termini di scadenza. La convocazione al colloquio dei candidati ammessi avverrà con specifica comunicazione sul sito web. La data e il luogo di svolgimento del colloquio sarà pubblicato nel sito internet aziendale Il 15 giorno successivo alla data di scadenza del presente avviso. La mancata presentazione al colloquio, nel giorno e nell ora fissati dalla Commissione, determina l esclusione dalla procedura di mobilità. Gli esiti della procedura saranno pubblicati sul sito dell Azienda. La mobilità se richiesta da un dirigente con incarico di direzione di struttura (semplice o complessa o incarico di alta specializzazione) comporta nel trasferimento, la perdita di tale incarico. VALUTAZIONE DEI TITOLI : La graduatoria sarà formulata da apposita Commissione nominata dal Direttore Generale. In applicazione del regolamento aziendale la Commissione dispone di 40 punti per i titoli e 60 punti per il colloquio. Il conseguimento della idoneità è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza nel colloquio espressa in termini numerici di almeno 42/60. La valutazione del colloquio avverrà tenendo conto dei seguenti elementi: Preparazione professionale specifica;

390 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 390 di 401 Grado di autonomia nell esecuzione del lavoro; Capacità di individuare soluzioni innovative rispetto all attività svolta. PERFEZIONAMENTO DEL TRASFERIMENTO Il trasferimento si perfezionerà con la stipula del contratto individuale previa verifica della sussistenza dei requisiti. Il candidato individuato sarà invitato a produrre il nulla osta rilasciato da parte dell Amministrazione di appartenenza, ovvero a presentare il necessario preavviso. L AUSL di Viterbo si riserva di non procedere all assunzione qualora la decorrenza del trasferimento risulti incompatibile con le proprie esigenze organizzative. L ammissione effettiva in servizio avverrà previa verifica dell idoneità fisica all impiego la quale sarà certificata dai servizi competenti dell AUSL di Viterbo. All atto del trasferimento l AUSL di Viterbo non si fa carico del residuo ferie maturato dal vincitore presso l Azienda di provenienza. L Azienda garantisce parità e pari opportunità tra uomini e donne per l accesso al lavoro e per il trattamento sul lavoro, ai sensi dell art. 7 del D. Lgs. n. 165/2001. Gli effetti economici decorrono dalla data di effettiva presa servizio. La graduatoria si esaurisce con la nomina dei candidati utilmente classificati per soddisfare la copertura dei posti per i quali la procedura di mobilità è stata attivata, salvo la concessione di ulteriori deroghe regionali nel corso dell anno di espletamento della selezione per la stessa disciplina. NORME FINALI Ai sensi dell art. 13 del Decreto Legislativo , n. 196, i dati personali forniti dai candidati saranno trattati anche successivamente all eventuale instaurazione del rapporto di lavoro per le finalità inerenti alla gestione del rapporto medesimo. Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l esclusione dalla procedura medesima. Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente alle Amministrazioni Pubbliche direttamente interessate alla posizione giuridico-economica del candidato. L interessato gode dei diritti di cui all art. 7 del D. Lgvo 196/2003, cioè di conoscere i dati che lo riguardano, di chiederne l aggiornamento, la rettifica, il completamento, la cancellazione o il blocco in caso di violazione di legge, nonché il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi.

391 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 391 di 401 La presente procedura è disciplinata dal Decreto Legislativo , n. 165 e s.m.i. dall art. 20 del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro sottoscritto il 08/06/2000 e dai CC.NN.LL. attualmente in vigenza. L Amministrazione si riserva la facoltà di prorogare, sospendere o revocare la presente procedura qualora ne rilevasse la necessità e l opportunità per ragioni di pubblico interesse o in presenza di vincoli legislativi nazionali o regionali in materia di assunzione di personale che dovessero successivamente intervenire. Per quanto non previsto dal presente bando si fa riferimento al regolamento aziendale sull istituto della MOBILITÀ IN ENTRATA della dirigenza medico-veterinaria approvato con atto deliberativo n. 192 del Il Commissario Straordinario Azienda USL di Viterbo Dr. Luigi Macchitella

392 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 392 di 401 Enti Pubblici ASL I.F.O. ISTITUTI FISIOTERAPICI OSPITALIERI Avviso Avviso pubblico per titoli e colloquio, per la copertura a tempo determinato per mesi dodici di n. 1 posto di Dirigente Ingegnere - Ingegnere Biomedico.

393 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 51 Pag. 393 di 401 In esecuzione della deliberazione n. 345 del 15 maggio 2015 è indetto: AVVISO PUBBLICO per titoli e colloquio, per la copertura a tempo determinato per mesi dodici di n. 1 posto di DIRIGENTE INGEGNERE - Ingegnere Biomedico L ammissione all avviso pubblico e le modalità di espletamento dello stesso sono quelle stabilite dal D.P.R. 10/12/97, n. 483 e s.m.i.. Il presente bando è stato emanato nell osservanza della legge 10 aprile 1991, n. 125 e dell art. 57 del D.Lgs. 165/01 sulle pari opportunità tra uomini e donne per l accesso al lavoro. 1) REQUISITI GENERALI DI AMMISSIONE Possono partecipare all avviso pubblico coloro che sono in possesso i seguenti requisiti generali: - cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti; ai sensi degli artt. 38 del D. Lgs. 165/2001 e 25 del D. Lgs. 251/2007, così come modificati dall art. 7 della legge 6 agosto 2013 n. 97: i cittadini di Stati appartenenti all Unione europea e i loro familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro, titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, purché in possesso di un adeguata conoscenza della lingua italiana; i cittadini di Paesi terzi titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria, purché in possesso di un adeguata conoscenza della lingua italiana; - incondizionata idoneità fisica all impiego. Il relativo accertamento - con l osservanza delle norme in tema di categorie protette - sarà effettuato, a cura di questo Istituto, ai sensi del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, prima dell immissione in servizio. 2) REQUISITI SPECIFICI DI AMMISSIONE Possono partecipare al concorso coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti specifici: a) diploma di laurea appartenente alla classe delle lauree magistrali (LM-21) o specialistiche (26/S) in Ingegneria Biomedica ovvero diplomi di laurea del vecchio ordinamento equiparati b) anzianità di servizio effettivo di almeno cinque anni corrispondente alla medesima professionalità, prestato in enti del Servizio Sanitario Nazionale nella posizione funzionale di livello settimo, ottavo e ottavo bis, ovvero qualifiche funzionali di settimo, ottavo e nono livello di altre pubbliche amministrazioni; ai sensi dell art. 26, comma 1, del D.Lgs 165/2001 l ammissione è altresì consentita ai candidati in possesso di esperienze lavorative con rapporto di lavoro liberoprofessionale o di attività coordinata e continuata presso enti e pubbliche amministrazioni, ovvero di attività documentate presso studi professionali privati, società o istituti di ricerca, aventi contenuto analogo a quello previsto per corrispondenti profili del ruolo medesimo; c) abilitazione all'esercizio professionale; d) iscrizione all Albo professionale degli Ingegneri, debitamente autocertificata ai sensi del D.P.R. 445/2000 (nell autocertificazione devono essere espressamente indicati numero, data e Ordine a cui il candidato è iscritto). L iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei Paesi dell Unione Europea consente la partecipazione al concorso, fermo restando l obbligo dell iscrizione all albo in Italia prima dell assunzione in servizio. Per il personale dipendente da P.A. si prescinde dall iscrizione all albo professionale al momento della scadenza del bando purché l interessato risultasse già iscritto a tale albo precedentemente all instaurazione del rapporto di lavoro con l Amministrazione. I requisiti di cui sopra devono essere posseduti, inderogabilmente, alla data di scadenza del termine stabilito dal presente bando per la presentazione delle domande di ammissione.

DELIBERAZIONE N. DEL POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO POLITICHE DEL TERRITORIO, MOBILITA, RIFIUTI

DELIBERAZIONE N. DEL POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO POLITICHE DEL TERRITORIO, MOBILITA, RIFIUTI REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 281 16/06/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 8792 DEL 04/06/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: SOCIETA'

Dettagli

Ministero della Salute. Decreto 22 ottobre 2013

Ministero della Salute. Decreto 22 ottobre 2013 Ministero della Salute Decreto 22 ottobre 2013 Approvazione del programma, presentato dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, per la realizzazione di strutture sanitarie extraospedaliere per il superamento

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 luglio 2014. Ripartizione delle risorse relative al «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità» 2013-2014

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: TERZO SETTORE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: TERZO SETTORE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 283 16/06/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 8550 DEL 29/05/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: TERZO

Dettagli

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA DETERMINAZIONE N. G08345 DEL 6 LUGLIO 2015 OGGETTO: Reg. (UE) n. 1308/2013 e s.s. m.m. e i.i. e Reg. (CE) n.555/2008 e s.s. m.m. e i.i. Programma Nazionale di Sostegno del settore vitivinicolo. DGR n.

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 27/11/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 95 - Supplemento n.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 27/11/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 95 - Supplemento n. Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 18 novembre 2014, n. 794 DGR n. 353/2014 - Approvazione schema dell'aggiornamento dell'"accordo Quadro per la realizzazione del

Dettagli

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali Decreto n. 1186 del 10/06/2015 Oggetto: Reg. CE n. 1308/2013

Dettagli

Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: INVEST. IN EDIL. SANIT., HTA E NUCLEO DI VALUTAZ. PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE

Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: INVEST. IN EDIL. SANIT., HTA E NUCLEO DI VALUTAZ. PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. 176 DEL 28/04/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 6259 DEL 21/04/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: INVEST. IN EDIL.

Dettagli

Determinazione n. G07243 del 16 giugno 2015

Determinazione n. G07243 del 16 giugno 2015 Determinazione n. G07243 del 16 giugno 2015 Oggetto: Regolamento (UE) n. 1308/2013 e Reg. (CE) n. 555/2008 e ss. mm. ii. Programma Nazionale di Sostegno (PNS) Settore Vitivinicolo. DM del MIPAAF n. 15938

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DELLA SALUTE Testo aggiornato al 20 settembre 2013 Decreto ministeriale 26 marzo 2013 Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2013, n. 185 Contributo alle spese dovuto dai soggetti pubblici e privati e dalle società scientifiche

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n. Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 7 ottobre 2014, n. 647 Istituzione dell'osservatorio regionale per l'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011; Oggetto: Percorsi triennali di IeFP Sistema di finanziamento e piano di riparto delle risorse finanziarie da erogare alle Province per l anno scolastico e formativo 2011-2012. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662 e, in particolare, l articolo 2, comma 100, lettera a), che ha istituito il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER LE INFRASTRUTTURE, GLI AFFARI GENERALI ED IL PERSONALE DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE ABITATIVE Divisione V Direzione Programmazione

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO DETERMINAZIONE. Estensore GUIDONI MAURO. Responsabile del procedimento G.D.

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO DETERMINAZIONE. Estensore GUIDONI MAURO. Responsabile del procedimento G.D. REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO ORGANIZZ. E ATTUAZ. INTERV. CAPITALE UMANO DETERMINAZIONE N. G01762 del 07/11/2013 Proposta n. 17220 del 31/10/2013

Dettagli

d) i criteri di valutazione dei progetti da parte del Comitato, tra i quali: 1) la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale;

d) i criteri di valutazione dei progetti da parte del Comitato, tra i quali: 1) la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale; IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SULLA PROPOSTA DEL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE E CON IL MINISTRO DEI BENI E DELLE ATTIVITA

Dettagli

DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA (Delibera del Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2009)

DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA (Delibera del Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2009) DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA DECRETO n. 13 15 02 2010 OGGETTO: ASL RM/A - parere positivo ai sensi l art. 3 Decreto Commissariale n. U0016 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA VISTA la Legge costituzionale

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G04877 del 23/04/2015 Proposta n. 6322 del 22/04/2015

Dettagli

IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO di concerto con IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO

IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO di concerto con IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO Decreto 10 febbraio 2014 Riparto dell'incremento del «Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili» di cui all'articolo 13, commi 8 e 9, del decretolegge 31 agosto

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28 ottobre 2014

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28 ottobre 2014 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28 ottobre 2014 Individuazioni di mutui e prestiti obbligazionari ad attivazione differita ovvero attivati con ritardo rispetto alla decorrenza dell'autorizzazione

Dettagli

Approvazione Avviso Pubblico Piani formativi territoriali per la sicurezza sul lavoro - articolo 9 Legge n.236 del 19 luglio 1993"

Approvazione Avviso Pubblico Piani formativi territoriali per la sicurezza sul lavoro - articolo 9 Legge n.236 del 19 luglio 1993 Dipartimento Formazione Lavoro Cultura e Sport 74AB-Ufficio Formazione Continua e A.F Approvazione Avviso Pubblico Piani formativi territoriali per la sicurezza sul lavoro - articolo 9 Legge n.236 del

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G02744 del 17/03/2015 Proposta n. 3723 del 13/03/2015

Dettagli

OGGETTO: Azienda USL RM/C parere positivo ai sensi dell art. 3 del Decreto Commissariale n. U0016 del 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA

OGGETTO: Azienda USL RM/C parere positivo ai sensi dell art. 3 del Decreto Commissariale n. U0016 del 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA DECRETO n. 4 del 18 01 2010 OGGETTO: Azienda USL RM/C parere positivo ai sensi dell art. 3 del Decreto Commissariale n. U0016 del 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G03049 del 20/03/2015 Proposta n. 3943 del 17/03/2015

Dettagli

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 2015AD001170

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 2015AD001170 REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA SETTORE ISTRUZIONE E EDUCAZIONE Il

Dettagli

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali Decreto n. 33 del 01/04/2015 Oggetto: Reg. CE n. 1308/2013

Dettagli

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA, DIRITTO ALLO STUDIO

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA, DIRITTO ALLO STUDIO REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G02335 del 09/03/2015 Proposta n. 3038 del 04/03/2015

Dettagli

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 10 ottobre 2003 Criteri e modalita' di concessione delle agevolazioni previste dagli interventi a valere sul Fondo per le agevolazioni alla ricerca. (F.A.R.).

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri IL MINISTRO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L INTEGRAZIONE VISTO il decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, recante «Disposizioni urgenti per l'adeguamento delle strutture di Governo in applicazione

Dettagli

INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE DETERMINAZIONE. Estensore VITELLONI PIERPAOLO. Responsabile del procedimento BERARDI LUCA

INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE DETERMINAZIONE. Estensore VITELLONI PIERPAOLO. Responsabile del procedimento BERARDI LUCA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE SISTEMI NATURALI DETERMINAZIONE N. G09628 del 03/08/2015 Proposta n. 11798 del 27/07/2015 Oggetto: Regolamento (CE)

Dettagli

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 482 15/09/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 13612 DEL 09/09/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: SOCIETA'

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 22 del 12 02 2015. DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO AGRICOLTURA 2 febbraio 2015, n.

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 22 del 12 02 2015. DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO AGRICOLTURA 2 febbraio 2015, n. 5094 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO AGRICOLTURA 2 febbraio 2015, n. 5 Misura Investimenti Campagna 2014 2015. Piano Nazionale di Sostegno Vitivinicolo Reg. (CE) n. 1308/2013 D.M. n. 1831 del 4 Marzo

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319 42803 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319 Recepimento dell Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome del 22 febbraio 2012 sui corsi di formazione abilitanti per l utilizzo

Dettagli

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres.

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. LR 12/2006, articolo 6, commi da 82 a 89. Regolamento concernente i criteri

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con

Il Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze MISURA E MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO DOVUTO DAI SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE POSTALE ALL AUTORITÀ

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 14812 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 77 del 18-05-2011 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 Accordi/Intese Stato-Regioni in materia sanitaria. Anno 2010. Recepimento.

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 Modifica della deliberazione 18 luglio 2008, n. 1820 (Sistema di accreditamento per l'affidamento in gestione degli interventi formativi cofinanziati

Dettagli

14AC.2014/D.00398 5/11/2014

14AC.2014/D.00398 5/11/2014 DIPARTIMENTO POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI UFFICIO ECONOMIA, SERVIZI E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO RURALE 14AC 14AC.2014/D.00398 5/11/2014 PSR BASILICATA 2007-2013 - MISURA 313 2 BANDO Incentivazione

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE

DELIBERAZIONE N. DEL POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 266 05/06/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 7966 DEL 19/05/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: SOCIETA'

Dettagli

Giunta Regionale della Campania. Decreto

Giunta Regionale della Campania. Decreto Giunta Regionale della Campania Decreto Dipartimento: Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali N 40 Del Dipart. Direzione G. Unità O.D. 13/02/2015 52 6 11 Oggetto: Campagna vitivinicola 2014/2015

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G17002 del 26/11/2014 Proposta n. 19935 del 18/11/2014

Dettagli

DETERMINAZIONE N. G10565 DEL 04 SETTEMBRE 2015

DETERMINAZIONE N. G10565 DEL 04 SETTEMBRE 2015 DETERMINAZIONE N. G10565 DEL 04 SETTEMBRE 2015 OGGETTO: Decreto Legislativo 27 maggio 1999 n. 165 - Decreto Ministeriale 27 marzo 2008 e D.G.R. 17 ottobre 2008 n. 725. Autorizzazione all attività di Centro

Dettagli

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali Decreto n. 1850 del 14/10/2015 Oggetto: Reg. (CE) 1698/2005

Dettagli

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E SOCIALE

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E SOCIALE OGGETTO: Aggiudicazione definitiva della gara di appalto per l affidamento, mediante procedura aperta, sopra soglia comunitaria, del servizio di assicurazione rischio infortuni per gli alunni delle scuole

Dettagli

beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile

beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile 8605 beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile DETERMINA 1. di approvare, ai sensi dell art. 8

Dettagli

16/09/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 74 - Supplemento n. 1 Pag. 261 di 422. Regione Lazio

16/09/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 74 - Supplemento n. 1 Pag. 261 di 422. Regione Lazio 16/09/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 74 - Supplemento n. 1 Pag. 261 di 422 Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Repubblica Italiana Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Disponibile in formato elettronico sul sito: www.regione.lazio.it Legge Regionale n.12 del 13 agosto 2011 Data 22/10/2013 Numero 87 Supplemento

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Prot. n. 542 del 19 dicembre 2012 VISTO l art. 66, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (Legge finanziaria 2003), e successive modificazioni, che istituisce i contratti di filiera e di distretto,

Dettagli

27/12/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 106. Regione Lazio

27/12/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 106. Regione Lazio Regione Lazio DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 dicembre 2013, n. G04933 POR FESR Lazio 2007-2013 - Piani Locali di Sviluppo Urbano - Interventi

Dettagli

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO. VISTA la legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio ;

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO. VISTA la legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio ; Determinazione A1615 del 2/03/2011 OGGETTO: Reg. CE 1698/2005. Bando Pubblico adottato con D.G.R. n. 360 del 15 maggio 2009 avente ad oggetto: Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, Approvazione bando

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Presidenza del Consiglio dei Ministri IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITA SPORTIVE Visto il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2006,

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU GOMMA

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU GOMMA REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 68 24/02/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 1251 DEL 03/02/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA L ENTE LOCALE/REGIONE.

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA L ENTE LOCALE/REGIONE. ALLEGATO A MODELLO DI PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA E L ENTE LOCALE/REGIONE. PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI RIGENERAZIONE

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 28/11/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 98 Pag. 128 di 700 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 19 novembre 2013, n. 403 Approvazione dell'iniziativa

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri IL MINISTRO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L INTEGRAZIONE VISTO il decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, recante «Disposizioni urgenti per l'adeguamento delle strutture di Governo in applicazione

Dettagli

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA MINISTERO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA DECRETO maggio 01 Ammissione alle agevolazioni del progetto DM 78 presentato ai sensi dell'art. 10 del D.M. 59/000. (Decreto n. 5/Ric.). (1A0896)

Dettagli

Finalizzazione delle risorse relative all'accordo di programma MIUR - (2) Emanato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

Finalizzazione delle risorse relative all'accordo di programma MIUR - (2) Emanato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Leggi d'italia Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca D.Dirett. 16-6-2011 Finalizzazione delle risorse relative all'accordo di programma MIUR - regione Lombardia. Pubblicato nella Gazz.

Dettagli

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLIT. PER IL LAV. E SIST.PER L'ORIENT. E LA FORM. ATTUAZIONE INTERVENTI FSE E CAPITALE UMANO

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLIT. PER IL LAV. E SIST.PER L'ORIENT. E LA FORM. ATTUAZIONE INTERVENTI FSE E CAPITALE UMANO REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLIT. PER IL LAV. E SIST.PER L'ORIENT. E LA FORM. ATTUAZIONE INTERVENTI FSE E CAPITALE UMANO DETERMINAZIONE

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Area: ATTIVITA' ISTITUZIONALI PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Area: ATTIVITA' ISTITUZIONALI PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 251 26/05/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 8271 DEL 25/05/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Area: ATTIVITA' ISTITUZIONALI

Dettagli

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLIT. PER IL LAV. E SIST.PER L'ORIENT. E LA FORM. ATTUAZIONE INTERVENTI FSE E CAPITALE UMANO

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLIT. PER IL LAV. E SIST.PER L'ORIENT. E LA FORM. ATTUAZIONE INTERVENTI FSE E CAPITALE UMANO REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLIT. PER IL LAV. E SIST.PER L'ORIENT. E LA FORM. ATTUAZIONE INTERVENTI FSE E CAPITALE UMANO DETERMINAZIONE

Dettagli

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimen t o Ist ru zi on e, Formazi on e e La vo r o Sistema Scolastico - Educativo regionale - Settore

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimen t o Ist ru zi on e, Formazi on e e La vo r o Sistema Scolastico - Educativo regionale - Settore O GG E TTO : Parametri di spesa per percorsi di IeFP (II e III annualità) triennio IeFP 2013/2016 (dgr 190/12), modalità e termini per la presentazione dei progetti di dettaglio I annualità 2014/15 (triennio

Dettagli

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni; Oggetto: Approvazione del protocollo d intesa-tipo tra Regione Lazio ed enti o soggetti interessati concernente la promozione di un programma di interventi strutturali finalizzati al potenziamento dell

Dettagli

27/11/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 95. Regione Lazio

27/11/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 95. Regione Lazio Regione Lazio DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 4 novembre 2014, n. G15557 POR FESR LAZIO 2007-2013. Progetto A0070P0376. Call for proposal

Dettagli

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE. Estensore PENNACCHINI ANDREA. Responsabile del procedimento FIORELLA TIBERI

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE. Estensore PENNACCHINI ANDREA. Responsabile del procedimento FIORELLA TIBERI REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Area: DETERMINAZIONE N. B00215 del 28/01/2013 Proposta n. 1122 del 25/01/2013

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 21/11/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 96

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 21/11/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 96 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 19 novembre 2013, n. 385 Approvazione dei criteri e modalità per l'utilizzo del Fondo per prevenire e combattere il fenomeno dell'usura,

Dettagli

Il Ministro dell Economia e delle Finanze

Il Ministro dell Economia e delle Finanze Il Ministro dell Economia e delle Finanze Visto l articolo 1, comma 91, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, il quale dispone, tra l altro, che, a decorrere dal periodo di imposta 2015, agli enti di previdenza

Dettagli

Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena)

Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Determinazione nr. 217 Del 09/04/2015 Risorse Umane OGGETTO: Avviso di mobilitã volontaria esterna per la copertura di n. 1 posto vacante a tempo

Dettagli

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali Decreto n. 1009 del 08/05/2015 Oggetto: Reg. CE 1698/05

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G03186 del 23/03/2015 Proposta n. 4093 del 18/03/2015

Dettagli

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 528 11/11/2011 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 19825 DEL 06/10/2011 STRUTTURA PROPONENTE Dipartimento: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE Direzione Regionale:

Dettagli

Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000, n.

Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000, n. D.P.C.M. 30.3.2001 (G.U. n. 188/2001) Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 luglio 2014, n. 975

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 luglio 2014, n. 975 6306 N. 31 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 16-8-2014 Parte I DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 luglio 2014, n. 975 P. S. R. Basilicata 2007-2013. II Bando Misura 313 - Piccoli investimenti

Dettagli

Regolamento di contabilità

Regolamento di contabilità Regolamento di contabilità Approvato con delibera n. 255 del 1 dicembre 2014 CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 (Denominazioni e oggetto) 1. Ai sensi del presente Regolamento si intendono per: a) Ministro,

Dettagli

Art. 1 Definizioni. Art. 2 Finalità. Art. 3 Costituzione Fondo Regionale. Art. 4 Durata. Art. 5 Beneficiari del Fondo. Art. 6 Iniziative ammissibili

Art. 1 Definizioni. Art. 2 Finalità. Art. 3 Costituzione Fondo Regionale. Art. 4 Durata. Art. 5 Beneficiari del Fondo. Art. 6 Iniziative ammissibili REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL FONDO REGIONALE DI GARANZIA Art. 1 Definizioni Art. 2 Finalità Art. 3 Costituzione Fondo Regionale Art. 4 Durata Art. 5 Beneficiari del Fondo Art. 6 Iniziative ammissibili

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G08560 del 09/07/2015 Proposta n. 10693 del 07/07/2015

Dettagli

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA DELIBERA 28 gennaio 2015 Regione Siciliana - Riprogrammazione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2007-2013 per concorso

Dettagli

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 387 28/07/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 11559 DEL 21/07/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: TRIBUTI,

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Dipartimento: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE Direzione Regionale: FORMAZIONE E LAVORO Area:

DELIBERAZIONE N. DEL. Dipartimento: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE Direzione Regionale: FORMAZIONE E LAVORO Area: REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 381 02/09/2011 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 12312 DEL 09/06/2011 STRUTTURA PROPONENTE Dipartimento: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE Direzione Regionale:

Dettagli

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. Il Ministro dell economia e delle finanze. di concerto con

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. Il Ministro dell economia e delle finanze. di concerto con DECRETO 18 aprile 2016, n.4293 Ripartizione delle risorse del fondo per gli investimenti nel settore lattiero caseario ai sensi dell articolo 1, commi 214-217, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge

Dettagli

AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO LA RESPONSABILE DI P.O.

AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO LA RESPONSABILE DI P.O. AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO Determinazione nr. 202 Trieste 29/01/2015 Proposta nr. 50 Del 28/01/2015 Oggetto: Regolamento di cui agli artt. 29, 30, 31, 32, 33 e 48 L. R.

Dettagli

DIREZIONE GENERALE POLITICHE AMBIENTALI, ENERGIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI

DIREZIONE GENERALE POLITICHE AMBIENTALI, ENERGIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE POLITICHE AMBIENTALI, ENERGIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI SETTORE ENERGIA, TUTELA DELLA QUALITA' DELL'ARIA E DALL'INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO E ACUSTICO Il Dirigente Responsabile:

Dettagli

Ordinanza n. 114 del 3 Ottobre 2013

Ordinanza n. 114 del 3 Ottobre 2013 IL PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO DELEGATO AI SENSI DELL ART. 1, COMMA 2, DEL D.L. N. 74/2012 CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 122/2012 Ordinanza n. 114 del 3 Ottobre 2013 Approvazione disposizioni

Dettagli

ORGANISMO PAGATORE REGIONE LOMBARDIA

ORGANISMO PAGATORE REGIONE LOMBARDIA Allegato 1 al decreto n. ORGANISMO PAGATORE REGIONE LOMBARDIA Modalità e condizioni per la presentazione della domanda di contributo per le assicurazioni nel settore OCM Vitivinicolo Campagna 2010 1 Sommario

Dettagli

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) DIREZIONE. Decreto n. 146 del 1 settembre 2011

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) DIREZIONE. Decreto n. 146 del 1 settembre 2011 ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) DIREZIONE Decreto n. 146 del 1 settembre 2011 Oggetto: Personale con qualifica dirigenziale: determinazione dell'ammontare

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 TOTALE 1.585.620 1.500.000 1.500.000 1.500.000 1.500.000 1.500.000 1.500.000 10.585.620

2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 TOTALE 1.585.620 1.500.000 1.500.000 1.500.000 1.500.000 1.500.000 1.500.000 10.585.620 REGIONE PIEMONTE BU4 28/01/2016 Codice A1705A D.D. 24 novembre 2015, n. 753 Oneri per il piano di comunicazione PSR 2014-2020. Postalizzazione di un numero della rivista "Quaderni Agricoltura". Impegno

Dettagli

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ; Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per la Formazione Superiore e per la Ricerca DIREZIONE GENERALE COORDINAMENTO, PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA RICERCA IL DIRETTORE

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO AGRICOLTURA 4 marzo 2015, n. 44

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO AGRICOLTURA 4 marzo 2015, n. 44 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO AGRICOLTURA 4 marzo 2015, n. 44 Misura Investimenti - Campagna 2014-2015. Piano Nazionale di Sostegno Vitivinicolo - Reg. (CE) n. 1308/2013 - D.M. n. 1831 del 4 Marzo

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662 e, in particolare, l articolo 2, comma 100, lettera a), che ha istituito il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;

Dettagli

- il D.P.C.M. 14.02.2001 Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni sociosanitarie ;

- il D.P.C.M. 14.02.2001 Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni sociosanitarie ; REGIONE ABRUZZO DELIBERAZIONE NR. 742 DEL 12/11/2012 GIUNTA REGIONALE Omissis LA GIUNTA REGIONALE Visti - il D.P.C.M. 14.02.2001 Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni sociosanitarie

Dettagli

Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori

Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori Avviso n. 3/2008 1 1 Finalità Il Fondo paritetico interprofessionale Fondimpresa

Dettagli

PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE

PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE Giovanni Rossoni PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE Olivia Postorino Roberto Albonetti 2 VISTO il regolamento

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE VISTO l'articolo 3 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla

Dettagli

il medesimo art. 204, al comma 1, fissa la percentuale del limite di indebitamento degli enti locali al 10% a decorrere dall anno 2015;

il medesimo art. 204, al comma 1, fissa la percentuale del limite di indebitamento degli enti locali al 10% a decorrere dall anno 2015; PROPOSTA DI DELIBERAZIONE OGGETTO: Rinegoziazione dei prestiti concessi alle Province e alle Città Metropolitane dalla Cassa Depositi e Prestiti società per azioni, ai sensi dell art. 1, comma 430, della

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica: DETERMINAZIONE n 1031 del 27/01/2016 Proposta: DPG/2016/1111 del 26/01/2016 Struttura proponente: Oggetto:

Dettagli

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE SETTORE INTERVENTI COMUNITARI PER LA PESCA.FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE TUTELA DEI MINORI, CONSUMATORI

Dettagli