LE AREE VASTE NELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA: UNA MODALITA DI INTEGRAZIONE SOVRA AZIENDALE. Area vasta centro. Vito Bongiovanni

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1 LE AREE VASTE NELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA: UNA MODALITA DI INTEGRAZIONE SOVRA AZIENDALE Area vasta centro Vito Bongiovanni

2 PREMESSA Connotare anche in senso sanitario i progetti di area vasta, mediante: - contenuti ( programmazione, utilizzazione, accessibilità,, ecc) - soggetti Struttura leggera di coordinamento: DD.SS.

3 Area vasta centro ( o quasi vasta : metropolitana e provinciale) Laboratorio Unico Metropolitano (LUM) Dialisi Terapia Anticoagulante Orale (TAO) Sindromi coronariche acute Sindromi aortiche acute Integrazione delle politiche e degli staff di governo clinico Apparecchiature pesanti: dotazione, utilizzazione, manutenzione.

4 Area vasta centro Le tecnologie e la rete informatica RIS-PACS Prontuario terapeutico provinciale Pianificazione integrata ( sanitaria ed amministrativa) degli acquisti di dispositivi medici:pace maker, defibrillatori impiantabili, suturatrici meccaniche, chir. video laparo) Genetica medica

5 Area vasta centro Laboratorio Unico Metropolitano (LUM)

6 Bacino: abitanti Ospedali: 10 Punti prelievo: 18 Esami: /anno Ospedale

7 Laboratorio unico per logiche di gestione e non per sede fisica Due laboratori di grandi dimensioni: 1. Ospedale Maggiore per la zona ovest 2. AOSP per la zona est 3. Unificazione extrazonale di alcune linee specialistiche ad alto costo Unificazione della microbiologia e virologia Laboratori degli ospedali in rete: POCT e/o urgenze e/o attività limitata Sistema informatico unico

8 Laboratorio unico per logiche di gestione e non per sede fisica Sistema di trasporti dedicato Uniformità tecnologica Unificazione delle metodiche e delle scale dei risultati Comuni politiche di appropriatezza

9 Implementazione del progetto Condizioni essenziali Determinazione delle DD.GG.AA. Adesione al progetto della Conferenza Sanitaria Criticità Resistenza al cambiamento: di sede, di ruolo, di tecnologie, di contesto relazionale,.. Atteggiamento difensivo delle OOSS: mobilità,, carriere, livelli occupazionali, Strumentalizzazioni delle cittadinanze e dei loro rappresentanti politici Comunicazione non adeguata all effettiva portata del cambiamento Diffidenza fra i professionisti coinvolti

10 Implementazione del progetto Opportunità Conoscenza dell organizzazione un unica unica struttura) organizzazione (provenienza da Processi interni di razionalizzazione ed integrazione già avviati Diffuso processo di automazione Alta qualificazione della Micro-Virologia Indirizzo regionale e benchmarking con altre aree vaste Età media della dirigenza Fare proprio il progetto da parte dei professionisti ed essere orgogliosi dei risultati

11 Governance del LUM Struttura interaziendale unica: Dipartimento interaziendale Centro Servizi Indirizzi strategici fissati dalle Aziende di provenienza ( obiettivi, risorse, budget..) Grande autonomia tecnico-professionale e gestionale : un Direttore e tre aree Tecnica di sistema Professionale (innovazione, appropriatezza..) Economico-finanziaria

12 Gestionali vantaggi Gestionali (razionalizzazione del sistema di guardie con riduzione dei punti, back up, gare uniche, dotazione di personale unitaria.) Qualità (unicità di risposta, tempi di refertazione, programmi comuni di appropriatezza..) Qualit Economici: minore incidenza di: Costi fissi (personale, manutenzioni..) Costi variabili (riduzione costo medio per esame)

13 personale 2005 direttori dirigenti tecnici AOSP AUSL totale A regime direttori dirigenti tecnici totale Diff su % % %

14 Costi cessanti/costi emergenti Cessanti (personale,risparmio gare ) Emergenti (sistema informatico, trasporti..) Minori costi per

15 Fasi di realizzazione 2006/2007 Trasferimento progressivo dei esami per esterni dai punti prelievo zona est: luglio 2006 trasferimento di esami/anno 2. luglio trasferimento di esami/anno 3. Autunno completamento del trasferimento ( ) Unificazione degli esami micro-virologici 20 giugno trasferimento esami di micro ex Bologna nord (esami per interni ed esterni)

16 Fasi di realizzazione 2008 Unificazione linee specialistiche Completamento unificazione esami micro- virologici Realizzazione delle zone ovest ed est, con presa in carico di tutte le attività per interni. Completa attivazione del LUM

17 Attività trasfusionali Programma gestionale ed informatico comune (gestione dei donatori e delle donazioni) Raccolta esterna comune Validazione biologica dell AUSL delle unità raccolte dall AOSP Realizzazione di una guardia unica notturna e festiva comune

18 Rete per l Infarto Miocardico Acuto Provincia di Bologna Ospedali con UTIC ed Emodinamica Servizio 118 Percorsi veloci 118 Emo saltando Ospedali e PS Ospedali con UTIC senza Emodinamica Ospedali senza UTIC e senza Emodinamica Strategia Trombolisi e trasferimento agli ospedali di Bologna Angioplastica per i pazienti ad alto rischio Angioplastica per tutti 24 km 25 km 24 km 21 km % Mortalità intraospedaliera 17-4,6% P= km 37 km 48 km 22 km 10 12,4 63 km 60 km Telemedicina per oltre il 95 % della popolazione - Forte integrazione tra i diversi servizi implicati sulla base delle specifiche competenze - Aumento dei pazienti che hanno ricevuto terapia riperfusiva - Uniformità di trattamento all interno delle differenti aree, su tutto il territorio provinciale - Riduzione del ritardo per l effettuazione del trattamento (diagnosi più rapida, trasferimenti più semplici)

19 CORI Risultati Clinici Incidenza di Infarto miocardici acuto con ST sopralivellato N. Totale di STEMI nel CORI ( ) = Populazione totale Numero di STEMI Incidenza per millione ab

20 CORI Strategie di Riperfusione % Trombolisi Angioplastica No Reperfusione

21 CORI Mortalità intraospedaliera % ,0 4.7 % p = ,

22 Area vasta centro Laboratorio Unico Metropolitano (LUM) Dialisi Terapia Anticoagulante Orale (TAO) Sindromi coronariche acute Tecnologie sanitarie Prontuario terapeutico provinciale

23 : 2007: andamento della popolazione in dialisi cronica (area metropolitana) emodialisi peritoneale Emodialisi

24 N/pmp NUOVI PAZIENTI INCIDENTI IN DIALISI CRONICA (EXTRACORPOREA E PERITONEALE) IN EMILIA ROMAGNA : DISTRIBUZIONE PER PROVINCIA Piacenza Parma Reggio Totale Incidenti in dialisi cronica: N (per milione di abitanti) Modena Bologna ANNO Ferrara Ravenna ForliCesena Rimini Media Regionale Media Nazionale (Registro Italiano Dialisi Trapianto, anno 2004) 161 pmp Media Emilia Romagna (Registro Regionale Dialisi Trapianto, anno 2005) pmp Registro Regionale Emiliano-Romagnolo dei Pazienti Uremici in Trattamento Sostitutivo. Dati preliminari Report

25 PAZIENTI PREVALENTI IN DIALISI CRONICA (EXTRACORPOREA E PERITONEALE) IN EMILIA ROMAGNA : DISTRIBUZIONE PER PROVINCIA (per milione di abitanti) ANNO 2006 N/pmp Media Nazionale (Registro Italiano Dialisi Trapianto, anno 2004) 760 pmp Media Emilia Romagna (Registro Regionale Dialisi Trapianto, anno 2005) pmp 0 Piacenza Parma Reggio Modena Bologna Ferrara Ravenna ForliCesena Rimini Media Regionale Totale pazienti prevalenti in dialisi cronica (extracorporea e peritoneale): N=3022 (Δ 2005: +155) Registro Regionale Emiliano-Romagnolo dei Pazienti Uremici in Trattamento Sostitutivo. Dati preliminari Report 2006

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