- Descrizione dell edificio e organizzazione delle aree pag. 2 - Descrizione generale degli impianti pag. 2

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2 CAPITOLO 1 - Descrizione dell edificio e organizzazione delle aree pag. 2 - Descrizione generale degli impianti pag. 2 CAPITOLO 2 Descrizione delle opere da eseguire - Cabina di trasformazione MT-BT pag. 9 - Quadri elettrici di distribuzione pag Linee di distribuzione principali pag Impianto di illuminazione pag Impianti luce/f.m. a valle dei quadri pag Predisposizione Impianto fonia-dati pag Impianto di rivelazione incendi e predisposizione rivelazione gas pag Impianti di controllo accessi e videocitofonico pag Impianti elettrici per impianti meccanici pag Impianto di messa a terra e protezione dalle scariche atmosferiche pag Predisposizioni per eventuale futuro impianto fotovoltaico pag. 20 CAPITOLO 3 - Dati tecnici generali pag. 22 CAPITOLO 4 - Normativa di riferimento pag. 28 Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

3 C A P I T O L O 1 DESCRIZIONE DELL EDIFICIO E ORGANIZZAZIONE DELLE AREE La presente relazione ha per oggetto la realizzazione degli impianti elettrici e speciali al servizio dell ampliamento della sede dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna sezione di Bologna. Per meglio determinare le caratteristiche e le esigenze dell intervento occorre definire gli spazi e le destinazioni d uso ad esso destinati che di seguito elenchiamo: - Piano interrato adibito a parcheggio di autoveicoli del personale autorizzato all accesso, stabulario, spogliatoi, depositi di attrezzature e locali tecnici per gli impianti tecnologici elettrici e meccanici; - Piano terreno adibito a uffici, laboratori, locali di servizio per le attrezzature e il personale, corridoi per la viabilità, servizi igienici e portineria ; - Piano primo adibito a laboratori, locali di servizio per le attrezzature e il personale, corridoi per la viabilità, servizi igienici ; - Piano Secondo ( Non compreso nel presente intervento); - Aree esterne di accesso, viabilità e sosta per il personale; DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI Impianti elettrici e speciali Gli impianti elettrici hanno origine dalla cabina di trasformazione M.T./B.T. esistente al servizio di tutta l impiantistica dell edificio attuale facente parte dello stesso insediamento. Come risulta dagli elaborati grafici la cabina è ubicata in apposito locale al confine della proprietà ed è dotata di n. 1 trasformatore M.T./B.T. con potenza da 400 kva; lo stesso ambiente è adibito al contenimento del quadro generale di Bassa Tensione. Il quadro generale B.T. è quindi composto da una sola sezione collegata e dedicata alle circuitazioni definite come linee normali, perché allacciate solamente a energia fornita dall Ente Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

4 Distributore. La cabina elettrica ed il relativo quadro generale sono oggetto di modifica relativamente alla sostituzione del trasformatore da 400 kva con un nuovo trasformatore da 630 kva mentre per quanto attiene al quadro di Media Tensione non sono previste modifiche se non eventuali ritarature del relè di protezione ; è prevista la realizzazione di un nuovo quadro elettrico generale BT dove troverà alloggiamento l interruttore a protezione del nuovo trasformatore, un gruppo di commutazione rete ordinaria / rete riserva (per la futura installazione di un gruppo elettrogeno), un interruttore 4x630A per l alimentazione del quadro BT esistente e l interruttore automatico magnetotermico differenziale regolabile 4x630A per il collegamento al nuovo quadro generale dell ampliamento in oggetto. Gli interventi oggetto dell intervento, hanno come origine il nuovo quadro generale BT di cabina e comprendono: L installazione di un nuovo trasformatore in resina da 630kVA in sostituzione dell attuale di potenza pari a 400kVA L installazione di un nuovo quadro generale BT La predisposizione per l installazione di un nuovo gruppo elettrogeno cofanato da esterno da 630kVA L installazione del quadro elettrico generale dell ampliamento e di tutti i relativi sottoquadri di piano e di zona La predisposizione per l installazione di un Gruppo statico di continuità centralizzato al quale sottendere tutte le linee definite settore Sicurezza ( R ) La predisposizione per l installazione di un Gruppo statico di continuità al servizio del laboratorio Patogeni P3 al quale sottendere tutte le linee definite settore sicurezza patogeni ( RP ) L installazione di tutti i collegamenti tra i quadri La realizzazione rete distributiva e l impiantistica di illuminazione e forza motrice La predisposizione per l installazione della rete passiva dell impianto di trasmissione fonia dati L installazione dell impianto di rivelazione incendi La predisposizione per l installazione dell impianto di rivelazione gas La predisposizione per la realizzazione di un impianto fotovoltaico Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

5 La predisposizione per l installazione dell impianto di controllo degli accessi L ampliamento dell impianto di terra Di seguito sono descritte le singole attività da svolgere nell intero intervento. Il gruppo elettrogeno, del quale è prevista la sola predisposizione, è previsto ubicato nel piazzale parcheggi al piano terra in adiacenza alla cabina di trasformazione MT/BT, ed è stato ipotizzato con funzionamento in emergenza centralizzato al fine di sopperire con l alimentazione dell intero carico dell istituto. Il quadro di comando e distribuzione generale BT ampliamento è previsto ubicato al piano primo interrato. Attraverso una rete di polifore al piano terra e, canalizzazioni portacavi installate al piano interrato dell edificio esistente sarà collegato al quadro elettrico generale di cabina MT/BT. Al quadro di comando e distribuzione generale BT relativo all ampliamento faranno capo tutte le linee di distribuzione e di alimentazione ai quadri elettrici di piano e di zona, ai quadri elettrici al servizio delle macchine U.T.A., al quadro elettrico al servizio della sottocentrale tecnologica, nonché ai relativi sottoquadri di servizio. Il gruppo statico di continuità, del quale è prevista la sola predisposizione, è previsto ubicato al piano interrato in adiacenza al quadro generale di bassa tensione dell ampliamento. Il gruppo statico di continuità è previsto per l alimentazione di sicurezza di alcune prese di forza motrice, del sistema fonia-dati, delle centrali di sicurezza e di tutte le apparecchiature dell attività che necessiteranno della continuità del servizio anche in caso di interruzione dell energia primaria da parte dell ente erogatore. I settori di alimentazione dell impiantistica interna all edificio sono due e sono identificati in funzione dell origine della sorgente e più precisamente: - Settore Ordinario / Riserva (futura) con origine dell alimentazione dai trasformatori e in futuro con origine da gruppo elettrogeno centralizzato - Settore Sicurezza con origine da gruppo statico di continuità (futuro) per l alimentazione delle prese associate a postazioni di lavoro con personal computer. Per il solo laboratorio Patogeni P3, ubicato al piano primo, è prevista la predisposizione per l installazione futura di un gruppo statico di continuità dedicato, al fine di assicurarne il totale funzionamento completamente in isola di tutte le utenze contenute al suo interno compresa la macchina di trattamento dell aria installata al suo uso esclusivo. Le circuitazioni con origine dall eventuale UPS dedicato sono state definite come Sicurezza Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

6 Patogeni ( SP). Anche questo gruppo statico di continuità, del quale è prevista la sola predisposizione, è previsto ubicato al piano interrato in adiacenza al quadro generale di bassa tensione dell ampliamento. Le distribuzioni principali avranno origine dal quadro elettrico generale di bassa tensione all interno del quale saranno installate le apparecchiature di comando e protezione dei vari circuiti di alimentazione che faranno capo ai vari quadri secondari. Dalla sezione corrispondente di ogni quadro partiranno i vari circuiti per l alimentazione delle prese, dei corpi illuminanti e delle altre utenze distribuite nei vari locali. L impiantistica sarà eseguita utilizzando sempre materiali conformi alla normativa CEI-UNI vigenti, con marcatura CE, e dotati di Marchio Italiano di Qualità. Le distribuzioni saranno eseguite con cavi del tipo non propaganti l incendio e verranno posate nelle polifore, cavedi e passerelle; queste vie di passaggio saranno dedicate esclusivamente agli impianti elettrici. Gli apparecchi installati, quali prese corpi illuminanti ed altre apparecchiature, hanno caratteristiche idonee al locale e destinazione d uso nel quale devono essere installate nel rispetto delle normative vigenti. Negli attraversamenti di muratura, solai e cavedi saranno eseguite apposite sigillature tagliafuoco. Gli apparecchi installati, quali prese corpi illuminanti ed altre apparecchiature, avranno caratteristiche analoghe a quelle richieste per l impiantistica generale. Particolare attenzione è stata riservata alla prevenzione e al controllo dei rischi elettrici, e a tal proposito sono stati utilizzati interruttori differenziali ad alta sensibilità nelle linee secondarie, quelle cioè che alimentano direttamente le utenze. Ogni parte dell impianto elettrico sarà protetta dai contatti accidentali diretti ed indiretti mediante una opportuna schermatura delle parti in tensione, mediante opportune protezioni automatiche dei circuiti e mediante efficaci collegamenti di terra nel pieno rispetto delle norme CEI In larga maggioranza i carichi elettrici sono identificabili nelle seguenti tipologie: utenze e apparecchiature di illuminazione artificiale di servizio utenze e apparecchiature di illuminazione artificiale di sicurezza utenze e macchinari ad uso dei laboratori del Committente; utenze e macchinari di climatizzazione del fabbricato utenze e macchinari per utenze termosanitarie (pompe, addolcitori, ecc.) utenze e macchinari ad uso dell edificio Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

7 utenze di tipo informatico ad uso degli uffici quali personal computer, apparati di rete, e simili utenze di sicurezza ad uso dell edificio quali : sistema di rilevazione e segnalazione incendio, sistema di rilevazione incendi, predisposizione controllo accessi, predisposizione controllo con telecamere impianto TVcc, ecc altre utenze di servizio all edificio: impianto videocitofonico. Tutti i laboratori saranno dotati ed equipaggiati con le seguenti dotazioni e impianti: illuminazione artificiale con grado di protezione minimo IP54, idonea per tipo di ottica e di resa cromatica ai compiti visivi da laboratorio. Illuminazione di emergenza per garantire il normale deflusso del personale, considerate le operazioni e i materiali che si possono maneggiare all interno dei locali. Rivelatori di fumo per sorvegliare i principi di incendio. Nei laboratori con uso di gas sono previste le predisposizioni per la futura installazione dei rivelatori di gas. Quadro elettrico di laboratorio suddiviso in due sezioni sottese ai settori ordinario/riserva e sicurezza contenenti: Sezionatori generali sottocarico per consentire la messa fuori servizio delle utenze elettriche del solo laboratorio (per esigenze di manutenzione o di emergenza); interruttori magnetotermici differenziali a protezione delle utenze di forza motrice di potenza rilevante (ad esempio se > 1 kw) del laboratorio; interruttori magnetotermici differenziali a protezione dell illuminazione e prese di forza motrice ordinarie del laboratorio; interruttori magnetotermici differenziali a protezione delle prese di forza motrice sicurezza del laboratorio;. Per il laboratorio di classe 3, dotato di porte di ingresso che richiedono procedure condizionate per l apertura delle stesse, sono previsti installati sistemi di interblocco elettrico fra il corridoio, la bussola e l interno del laboratorio. Sono previsti pulsanti di sgancio di emergenza, protetti sottovetro a rompere, in custodia IP55 di colore rosso, opportunamente segnalati, posizionati in posizioni strategiche e sicure per consentire alle squadre di soccorso la messa fuori tensione delle varie utenze presenti nel complesso edilizio. I pulsanti agiranno su bobine di sgancio di minima tensione a monte delle linee di Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

8 alimentazione dei diversi settori dell edificio. Tali bobine di sgancio saranno alimentate dall UPS presente in cabina elettrica per i servizi di emergenza. I quadri elettrici sono previsti ubicati in posizione inaccessibile dal pubblico e chiusi per mezzo di sportelli con chiusura a chiave. In generale ogni laboratorio sarà dotato di proprio quadretto con interruttori differenziali per dare massima selettività ai guasti. L impianto di illuminazione è inteso come la realizzazione dei punti luce, intesi come stacchi terminali per alimentazione di apparecchi illuminanti e i dispositivi di comando. I punti luce saranno delle tipologie: a vista ad incasso (sotto traccia) incassati in controsoffitti da pozzetto interrato esterno L impianto di illuminazione di sicurezza dovrà garantire l esodo delle persone al mancare dell illuminazione di servizio e ridurre i pericoli per le attività lavorative ad alto rischio. Gli apparecchi di illuminazione di sicurezza dovranno essere installati ad una altezza non inferiore a 2m. L impianto di forza motrice dovrà alimentare tutte le utenze fisse previste e gli apparecchi portatili o trasportabili. Le utenze fisse saranno alimentate mediante punto di alimentazione, quelle trasportabili o portatili saranno invece alimentate mediante prese a spina. Le prese rosse sono predisposte su circuiti dedicati in modo che in futuro possano essere alimentate da un UPS, oggi non presente. L impianto di terra sarà unico per tutta la struttura. Sarà realizzato mediante corda di rame nudo interrata in intimo contatto con il terreno ad una profondità compresa fra 50 e 100 cm. È stato eseguito il calcolo del rischio di fulminazione per l intera struttura. Poiché, per il rischio considerato, il rischio dovuto al fulmine non è risultato superiore al valore di rischio tollerato, la protezione contro il fulmine della struttura non è necessaria. In definitiva, non è necessario realizzare alcun sistema di protezioni contro i fulmini per la struttura in questione in quanto il rischio dovuto al fulmine è già al di sotto del limite tollerato. In altre parole, la struttura è da considerarsi AUTOPROTETTA. In forza della legge 1/3/1968 n.186 che individua nelle Norme CEI la regola dell'arte, si può ritenere assolto ogni obbligo giuridico, anche specifico, che richieda la protezione contro le scariche atmosferiche. L impianto di rilevazione degli incendi comprende: Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

9 i sistemi di rilevazione automatica e manuale (rilevatori, pulsanti,ecc.); i sistemi di attuazione (trasponder); i sistemi di segnalazione allarme (targhe, sirene ecc.); gli apparati di gestione (centrale). Scopo dell impianto di rilevazione incendio è: Rilevare la presenza di un incendio; Avvisare gli operatori e il pubblico; attivare le procedure di emergenza ; attivare i mezzi di protezione. Il sistema di cablaggio strutturato è prevista la sola predisposizione, mediante l installazione delle vie cavi (tubazioni da incasso, cassette portafrutto e spazi all'interno delle canalizzazioni per gli impianti speciali). L impianto di controllo degli accessi, antintrusione e TVcc verrà solamente predisposto, infatti al momento si installeranno soltanto le vie cavi (tubazioni da incasso e spazi all'interno delle canalizzazioni per gli impianti speciali). Nell edificio è prevista l installazione di un sistema videocitofonico per permettere la comunicazione tra punti esterni posti presso gli accessi e le postazioni interne. Come criterio generale quanto non espressamente indicato nel presente progetto è da intendersi non compreso nelle opere. In particolare sono da intendersi esclusi/e: - quadri elettrici al servizio delle macchine di trattamento dell aria - gruppi statici di continuità - prese elettriche installate nei banchi dei laboratori - reti passive e apparati attivi della rete LAN quali, switch, router, hub, ecc..; - centralini telefonici e apparecchi telefonici in genere; - sistemi di videosorveglianza; - sistemi di controllo degli accessi; - sistemi di rivelazione Gas; Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

10 C A P I T O L O 2 DESCRIZIONE DELLE OPERE DA ESEGUIRE Cabina di Trasformazione MT-BT Gli impianti elettrici hanno origine dalla cabina di trasformazione M.T./B.T. esistente al servizio di tutta l impiantistica dell edificio attuale facente parte dello stesso insediamento. Come risulta dagli elaborati grafici la cabina è ubicata in apposito locale al confine della proprietà ed è dotata di n. 1 trasformatore M.T./B.T. con potenza da 400 kva; lo stesso ambiente è adibito al contenimento del quadro generale di Bassa Tensione. Il quadro generale B.T. è quindi composto da una sola sezione collegata e dedicata alle circuitazioni definite come linee ordinarie, perché allacciate solamente a energia fornita dall Ente Distributore. La cabina elettrica ed il relativo quadro generale sono oggetto di modifica per la sostituzione del trasformatore da 400 kva con un nuovo trasformatore da 630 kva, ed è prevista la realizzazione di un nuovo quadro elettrico generale BT dove troverà alloggiamento l interruttore a protezione del nuovo trasformatore, un gruppo di commutazione rete ordinaria / rete riserva (per la futura installazione di un gruppo elettrogeno), un interruttore 4x630A per l alimentazione del quadro BT esistente e l interruttore automatico magnetotermico differenziale regolabile 4x630A per il collegamento al nuovo quadro generale dell ampliamento in oggetto. Per quanto attiene al quadro di Media Tensione non sono previste modifiche se non eventuali ritarature del relè di protezione. Gli interventi oggetto dell intervento, possono essere così riassunti: L installazione di un nuovo trasformatore in resina da 630kVA in sostituzione dell attuale di potenza pari a 400kVA L installazione di un nuovo quadro generale BT del tipo power center Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

11 La predisposizione per l installazione di un nuovo gruppo elettrogeno cofanato da esterno da 630kVA. Tutti gli scollegamenti ed i relativi collegamenti dei conduttori di media tensione e bassa tensione L adozione di un gruppo elettrogeno carrellato da esterno di potenza pari a 400 kva per realizzare le operazioni di smantellamento e ripristino degli impianti MT ; l utilizzo del gruppo dovrà essere limitato al tempo necessario per effettuare le operazioni di scollegamento, sostituzione e ricollegamento del trasformatore MT. Quadri elettrici di distribuzione All interno della cabina di trasformazione è presente un quadro generale di bassa tensione che attualmente alimenta l edificio attuale dell istituto. Tale quadro sarà sotteso al nuovo quadro generale BT con idonea linea per il collegamento a valle della commutazione rete / gruppo elettrogeno. Detta linea dovrà essere attestata all interruttore di nuova installazione 4x630 A. All interno del locale cabina di trasformazione MT/BT verrà posizionato il nuovo quadro generale BT che dovrà essere opportunamente ancorato al pavimento e dovrà essere del tipo POWER CENTER. Detto quadro sarà composto da colonne affiancate componibili di idonea dimensione sulle quali troveranno posto gli interruttori generali di Bassa Tensione. La distribuzione degli interruttori sulla barratura del quadro prevede la suddivisione dei circuiti con funzionamento asservito dai trasformatori ( sett.ordinario ) e da gruppo elettrogeno ( sett. Riserva). Le partenze per i sottoquadri saranno realizzate con cavi FG7(O)M1 0,6/1 kv di idonea sezione posati in polifora interrata. All interno del medesimo locale è presente anche un gruppo soccorritore autonomo di sorgente ausiliaria per il collegamento degli automatismi e delle alimentazioni ai circuiti ausiliari dei quadri elettrici di media e bassa tensione del locale. All'interno della cabina dovranno essere eseguiti i collegamenti di potenza in B.T. con cavo isolato in gomma HEPR ad alto modulo transitante in cunicoli e/o passerelle metalliche predisposte. All'interno della cabina si dovranno realizzare tutti i collegamenti in cavetto multiplo per ausiliari e interblocchi elettromeccanici. All'esterno dell'ingresso Cabina Elettrica Trasformazione MT/BT sarà installato un pulsante di emergenza per lo sgancio della media tensione. Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

12 L'impianto di equipotenzializzazione consisterà nel collegamento alla bandella rame perimetrale esistente ed in un nodo principale preforato al quale si attesteranno: il centro stella del trasformatore con conduttori g/verdi il collegamento alle sbarre di terra dei quadri presenti in cabina Tutte le masse metalliche e le masse estranee interne della cabina dovranno essere messe a terra. I conduttori PE di impianto compresi nei cavi e/o separati faranno capo ai nodi collettori nei rispettivi quadri di partenza. In generale i quadri elettrici saranno realizzati secondo le prescrizioni contenute nella Norma CEI fascicolo 14; la conformità a tale Norma verrà comprovata da dichiarazione del Costruttore. Gli interruttori automatici, conformi alla Norma CEI 17-5 fascicolo 1036, hanno potere di interruzione sempre maggiore della massima corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione. Il grado di protezione dei quadri non e' mai inferiore a IP 40. Nei quadri accessibili con elementi in tensione, seppur mediante l'ausilio di attrezzo, è predisposta una protezione aggiuntiva con materiale isolante delle sbarre e dei morsetti per il personale addestrato addetto alla manutenzione. Tutte le linee terminali sono protette a mezzo di interruttori differenziali, e il potere di interruzione degli interruttori dovrà essere sempre maggiore della massima corrente di corto circuito che può verificarsi immediatamente a valle degli stessi. Gli apparecchi di protezione e le condutture sono stati dimensionati in conformità a quanto indicato nella norma CEI Il livello di selettività degli interruttori installati in cascata lungo i diversi rami degli impianti è stata prevista in maniera tale che il guasto che si verifica in un punto qualsiasi della rete, possa essere eliminato dall'interruttore automatico posto immediatamente a monte del guasto in modo da ottimizzare la funzionalità e la gestibilità della struttura. Il quadro elettrico generale dell intero ampliamento ed i relativi sottoquadri di piano e/o di zona saranno quindi composti da due settori di energia; il primo derivato da rete e/o da gruppo elettrogeno ( Ordinario/Riserva ), il secondo da continuità assoluta UPS (Sicurezza). Come si evince dagli schemi elettrici, detti quadri saranno idonei alle alimentazioni degli impianti di condizionamento, ventilazione, illuminazione, forza motrice, cablaggio strutturato, rivelazione incendio/gas, antintrusione, in funzione della necessità di continuità del servizio e, saranno del tipo modulare di forma 2 addossati a parete e/o Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

13 incassati in prossimità o all interno dei locali stessi. Per il solo laboratorio Patogeni P3, ubicato al piano primo, è prevista la predisposizione per l installazione futura di un gruppo statico di continuità dedicato, al fine di assicurarne il totale funzionamento completamente in isola di tutte le utenze contenute al suo interno compresa la macchina di trattamento dell aria installata al suo uso esclusivo. Le circuitazioni con origine dall eventuale UPS dedicato sono state definite come Sicurezza Patogeni ( SP). Anche questo gruppo statico di continuità, del quale è prevista la sola predisposizione, è previsto ubicato al piano interrato in adiacenza al quadro generale di bassa tensione dell ampliamento. Linee di distribuzione principali In partenza dal quadro generale di cabina avrà origine la linea di alimentazione al quadro generale dell ampliamento. Detta linea sarà posata all interno di polifore interrate e canalizzazioni portacavi inserite all interno del piano interrato della struttura esistente. Le linee, all interno dell edificio, sono principalmente posate all interno di canalizzazioni metalliche installate all interno dei controsoffitti ispezionabili. Le canalizzazioni metalliche aventi percorso orizzontale sono staffate direttamente a soffitto o a parete. Per l esatta ubicazione e consistenza delle distribuzioni consultare gli elaborati grafici. E opportuno evidenziare che l installazione delle canalizzazioni dovrà seguire percorsi ortogonali e installazioni con ubicazione il più possibile contenuta al fine di evitare interferenze con altri impianti e ingombri tali da compromettere la funzionalità delle zone in cui sono installati. Ad esempio, nell interrato dell edificio esistente, le canalizzazioni posate a soffitto dovranno essere installate il più possibile all interno della sagoma della struttura (solaio) al fine di mantenere la maggiore altezza di installazione dal pavimento finito. Per quanto inerente le derivazioni (o stacchi) dalle stesse per raggiungere le utenze terminali, esse dovranno essere accessibili, e realizzati con tubazione in pvc complete di scatole di derivazione ed accessori anch essi in pvc. Saranno utilizzati i seguenti tipi di cavi: - cavo FG7(O)M1 non propagante l incendio e a bassissima emissione di fumi e gas tossici CEI 20-13, 20-22III, 20-35, 20-37, 20-38, Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

14 - conduttori N07G9/K - non propagante l incendio e a bassissima emissione di fumi e gas tossici CEI 20-38, 20-22III, 20-35, 20-37, - cavo FTG10 (O)M1. non propagante l incendio e a bassissima emissione di fumi e gas tossici CEI 20-38, 20-22III, 20-35, 20-37,RF31-22 resistenti al fuoco a norma CEI per gli impianti di sicurezza I conduttori appartenenti a sistemi diversi saranno posati in canalizzazioni separate: - Su passerelle portacavi in metallo, i cavi saranno con guaina Uo/U 0,6/1KV. - Su canaline metalliche chiuse con coperchio e separatori i cavi saranno con idoneo isolamento in rapporto alle utenze a correnti deboli alimentate. - In entrambe i casi posati con ordine, diritti, fissati con legatura a fascetta rispettando un coeff. di riempimento non superiore al 50%. Le sezioni dei conduttori saranno dimensionate in modo che la massima caduta di tensione misurata tra i morsetti del quadro generale e i morsetti dell utenza più lontana non superi i valori di norma CEI (4% max) e con un coefficiente di correzione di portata di sicurezza=0.8. La scelta dei cavi è mirata a limitare le conseguenze di un eventuale incendio innescato da cause esterne all ampliamento elettrico. Nella realizzazione delle condutture e delle rispettive sezioni minime verranno rispettate le prescrizioni della Norma CEI Le condutture saranno protette contro le sovracorrenti secondo i criteri del Capitolo VI della già citata Norma CEI Impianto di illuminazione L illuminazione artificiale dell edificio, degli uffici, dei laboratori, della viabilità e delle aree comuni sarà realizzata prevalentemente con corpi illuminanti equipaggiati con lampade fluorescenti per installazione incassata nel controsoffitto; solo in alcune zone, nei vani scala e nelle aree esterne sono previsti installati corpi illuminanti a plafone e/o a parete con lampade fluorescenti, led e alogene. Le caratteristiche e la tipologia dei differenti corpi illuminanti è chiaramente individuabile sopra gli elaborati grafici e sopra gli elaborati amministrativi. I corpi illuminanti per i locali all interrato saranno del tipo fluorescente con corpo in acciaio e schermo in policarbonato con grado di protezione IP65; Gli impianti di illuminazione dei laboratori avranno origine dai propri quadri locale e verranno installate Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

15 plafoniere equipaggiate con tubi fluorescenti in esecuzione incassata nel controsoffitto con grado di protezione IP54. Negli uffici l illuminazione sarà realizzata con corpi illuminanti equipaggiati con lampade fluorescenti per installazione incassata nel controsoffitto con ottica idonea agli ambienti con utilizzo prevalente di videoterminali. Tutti i corpi illuminanti saranno alimentati e collegati da un sistema di tubazioni e scatole di derivazione in pvc fissate a soffitto dei locali. All interno degli ambienti privi di controsoffitto, poiché la struttura del soffitto sarà praticamente in vista, occorrerà prestare particolare attenzione nella posa in opera, curando le installazioni ed i fissaggi in modo che l opera risulti esteticamente piacevole ed in linea con il lay-out dei locali. Le distribuzioni contenenti i cavi di alimentazione dei corpi illuminanti nonché delle altre utenze sia a correnti forti che a correnti deboli, così come le tubazioni pvc di derivazione dalle stesse ed i relativi accessori, dovranno essere posizionate in stretto coordinamento con l impiantistica meccanica. L illuminazione di sicurezza si intende dedicata a due funzioni principali: rendere visibile le vie di esodo dai locali fino al raggiungimento del luogo sicuro e limitare il rischio di panico causato dal buio improvviso. Per il primo utilizzo sono state previste plafoniere con funzionamento del tipo S.A. dotate di lampada fluorescente da 24W, batteria autonoma in tampone al NiCd con autonomia pari a 1 ora, pittogramma indicante la via di esodo da applicare sulla lampada. Per la seconda funzionalità sono state scelte plafoniere con funzionamento S.E. e lampada fluorescenti da 24W, batteria autonoma in tampone al NiCd con autonomia pari a 1 ora, che si attiveranno al mancare della tensione di rete e/o all apertura dell interruttore in caso di guasto. I valori di illuminamento previsti sono quelli richiesti dalla UNI EN Per quanto riguarda i parametri di illuminazione di interni con luce artificiale dovrà essere tenuto conto di quanto riportato nella Norma UNI EN , ed in particolare: temperatura di colore compresa tra i ed i gradi K ed indice di resa cromatica compreso tra 80 e 90 per le lampade fluorescenti e per le lampade a vapori metallici. temperatura di colore inferiore a gradi K ed indice di resa cromatica pari a 100 per le lampade ad incandescenza. limitazione dell abbagliamento in funzione del tipo di compito visivo o attività. Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

16 Nei locali con presenza di personale, oltre al comfort visivo assicurato dalle ottiche dark sono previsti tubi fluorescenti con indice di resa cromatica maggiore di 85 e temperatura di colore compresa tra i 3000 ed i 4000 K. Impianti Luce/F.M. a valle dei quadri La gestione dell impianto luce sarà ottenibile tramite punti di comando locali (interruttori, pulsanti, ecc.). L impianto di Forza Motrice prevede l installazione di prese serie civile e/o a Norme IEC 309 da installare incassate o in vista e con differente grado di protezione a seconda della destinazione d uso dei locali e in funzione del sistema di distribuzione utilizzato. La distribuzione dell impianto di forza motrice all interno dei vari locali è prevista realizzata con le seguenti tipologie: - tubazioni in pvc flessibile serie pesante con opportune cassette portafrutto per incasso in canalizzazione attrezzabile fissata a parete - tubazioni in pvc flessibile serie pesante con opportune cassette portafrutto per incasso in pareti tradizionali in muratura, nel cartongesso e/o nelle pareti mobili - tubazioni in pvc rigido serie antifiamma con opportune cassette portafrutto per installazione in vista e grado di protezione IP44 - tubazioni in pvc rigido serie antifiamma per installazione a vista in alimentazione utenze meccaniche nei locali tecnologici - prese a Norme IEC 309 2x16A, 3x16A+N+T, 3x32A+N+T con interblocco e fusibili per montaggio incassato e/o in vista Tutte le tubazioni in vista a parete, soffitto dovranno essere in tubazione saranno in PVC, le cassette di derivazione e le guaine dovranno essere del tipo pesante a norme CEI EN /94 e CEI EN /96 con certificazione alla prova a filo incandescenza a 850 gradi (secondo IEC del 1980). Si dovrà provvedere al collegamento / alimentazione delle centraline di sicurezza, delle apparecchiature al servizio dell impianto di raffrescamento, dell impianto di ventilazione, ecc.. utilizzando cavi FG7OM1 entro idonee canalizzazioni / tubazioni pesanti con origine dal quadro relativo. Tutte le prese di forza motrice saranno ubicate come indicato sulle Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

17 planimetrie in esecuzione da incasso o da esterno per appoggio a parete. La dotazione dei vari gruppi prese è prevista con l installazione di frutti 2x10/16 A+T Unel bivalenti e le postazioni di lavoro sono previste collegate al settore di alimentazione Ordinaria/Riserva (Rete / Gruppo elettrogeno) e/o al settore di alimentazione Sicurezza (Gruppo Statico di Continuità). Le prese alimentate dal settore sicurezza dovranno essere distinte dalle altre per mezzo della colorazione rossa. L esatta tipologia dei gruppi prese e distribuzione da realizzare nei singoli locali in funzione delle destinazione d uso è chiaramente identificata negli elaborati grafici. Nei bagni destinati ai disabili sarà installato un impianto di chiamata composto da pulsante a tirante, avvisazione ottica e pulsante di annullo all interno del bagno e segnalazione ottico acustica all esterno dello stesso. Le zone interessate dalle modifiche edili necessarie per poter realizzare il collegamento tra l edificio esistente ed il nuovo saranno oggetto di smantellamenti impiantistici e riposizionamenti delle apparecchiature recuperate e/o installazione di nuove per adeguare gli impianti ai nuovi layout e alle nuove destinazione d uso dei locali. La consistenza delle lavorazioni necessarie è descritta in modo più dettagliato nel computo metrico allegato. Predisposizione Impianto di trasmissione Fonia-Dati La predisposizione dell impianto trasmissione fonia-dati comprende la realizzazione della colonna montante dell edificio, delle canalizzazioni portacavi dedicate previste per la distribuzioni ai singoli piani. Come evidenziato negli elaborati grafici, la fornitura comprende, l installazione delle predisposizioni per la posa dei necessari punti presa ubicati in idonee cassette portafrutto, dedicate e del tipo 503, completi di cavidotti e scatole rompitratta dedicati all uso esclusivo dell impianto trasmissione fonia-dati. Il posizionamento delle future prese è identificato negli allegati elaborati e i percorsi dei cavidotti dovranno essere realizzati con la stessa metodologia degli impianti luce/f.m. in parte con canalizzazioni portacavi separate dagli altri impianti e in parte con tubazioni e/o guaine dedicate. Impianto di Rivelazione incendi e predisposizione rivelazione gas Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

18 Impianto di Rilevazione Incendio E prevista la realizzazione dell intero impianto di rivelazione degli incendi, che sarà organizzato secondo la seguente architettura; al piano terra entro il locale portineria accettazione è prevista l installazione di una centrale antincendio elettronica ad indirizzo individuale. Dalla centrale saranno derivati i loops ai quali saranno collegati tutti i rivelatori, i pulsanti manuali, i moduli di ingresso, i moduli di comando ed i sistemi di segnalazione di allarme. Dalla centrale si prevede la realizzazione dei seguenti loops: Loop segnalazioni ed attuatori Loop rivelatori La tipologia delle apparecchiature di rivelazione ed allarme e di quelle di comando e segnalazione è la seguente: rivelatori ottici di fumo rivelatori adatti per il montaggio all interno dei canali aria spie per la segnalazione di intervento dei rivelatori installati all interno del controsoffitto. pulsanti di allarme sottovetro sirene di allarme moduli di comando di chiusura e interruzione del sistema di ventilazione tastiera di ripetizione allarmi da installare in luogo presidiato La scelta della tipologia dei rivelatori è stata fatta, in particolar modo per quanto concerne i laboratori, sulla base delle seguenti considerazioni: tutte le attività sono eseguite in presenza di personale qualificato ed informato sui pericoli possibili derivanti dall uso delle sostanze utilizzare. Non sono stoccate nei locali quantità rilevanti di sostanze quali cellulose ( legno ) e combustibile liquido ( alcol denaturato ). Le caratteristiche dei locali quali dimensione ed altezza ( inferiore a 5 metri ). La tipologia di fuoco prevalente ( fuoco covante in locale di altezza minore di 6 metri ). Ne consegue che, secondo la EN 54/9, le tipologie di fuoco da prendere in considerazione sono prevalentemente TF2( fuoco covante con pirolisi ) e TF3 ( fuoco covante con braci ) Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

19 e secondariamente TF4 ( fuoco aperto di materie plastiche ) e TF5 fuoco di combustibile liquido ). Per queste tipologie di fuoco i rivelatori ottici di fumo risultano idonei. Ai vari piani sono presenti i pulsanti manuali di segnalazione, i pannelli ottico - acustici di allarme. E prevista l installazione di una tastiera alfanumerica con display e avvisatore acustico per la segnalazione degli eventi di allarme per le varie zone controllate dalla centrale di rivelazione incendio. I rivelatori dovranno essere posti in tutti i locali nel rispetto delle Norme UNI Le linee di collegamento ai rivelatori saranno tipo FTG10OM1 - EN50200 PH 120- IEC 2,3C-EN LSZH sezione 2x1,5 mmq. schermato e twistato antifiamma posate entro canalizzazioni metalliche aventi percorso analogo a quelle degli altri impianti ma da esse fisicamente separate. Da quest ultime, tramite tubazioni e guaine in vista ove ciò sarà possibile oppure con tubazioni in pvc flessibile incassate e/o in vista sopra al controsoffitto, si raggiungeranno i rivelatori, i pulsanti, le sirene di allarme incendio nonché le rimanenti apparecchiature sopramenzionate. Per i percorsi e la posizione delle apparecchiature consultare le planimetrie allegate. Le alimentazioni dei magneti dei moduli di comando, moduli di ingresso, pannelli di allarme, ecc. avranno origine da appositi alimentatori 220/24 Vcc installati per ogni loop ed in prossimità dei quadri elettrici. La distribuzione è prevista mediante l utilizzo di cavo tipo FTG10 RF31-22 (CEI 20-45). I cavi utilizzati per la realizzazione dell impianto saranno i seguenti: tipo FG4T2OM1 per l alimentazione dei segnalatori di incendio, moduli di comando ed ingresso; tipo FG7(O)M1 per l alimentazione degli elettromagneti. tipo FTG10OM1 - EN50200 PH 120- IEC 2,3C-EN LSZH sezione 2x1,5 mmq. schermato e twistato antifiamma per la realizzazione dei loops. La gestione e il controllo delle serrande tagliafuoco e finestre motorizzate avverrà per mezzo di moduli di comando installati in prossimità delle utenze che, attivate dalla centralina di rivelazione incendio, ne provocheranno la chiusura e/o la segnalazione dello stato. Tutte le segnalazioni di allarme, tramite la centrale ubicata nel locale portineria, dovranno essere inviate alle tastiere periferiche sopradescritte durante l orario di apertura e, a mezzo ponte radio, ad un istituto di vigilanza durante la chiusura; tutte le segnalazioni Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

20 dovranno avvenire in tempo reale. La traccia storica di tutti gli eventi dovrà essere memorizzata dalla centrale del sistema di allarme. Predisposizione Impianto Rivelazione GAS In alcuni laboratori è prevista l installazione della sola predisposizione per la futura realizzazione di un impianto di rivelazione gas; come evidenziato negli elaborati grafici, la fornitura comprende, l installazione delle predisposizioni per la posa dei necessari punti di rivelazione gas ubicati in idonee cassette portafrutto, dedicate e del tipo 503, completi di cavidotti e scatole rompitratta dedicati all uso esclusivo dell impianto. Il posizionamento del futuro impianto è identificato negli allegati elaborati e i percorsi dei cavidotti dovranno essere realizzati con la stessa metodologia degli impianti luce/f.m. in parte con canalizzazioni portacavi separate dagli altri impianti e in parte con tubazioni e/o guaine dedicate. Impianto di Controllo degli Accessi e Videocitofonico Relativamente all impianti di controllo accessi, antintrusione e videosorveglianza è prevista la sola predisposizione per consentire la futura gestione degli accessi nell area al personale autorizzato. Le porte di accesso ai locali saranno dotate di elettroserrature, potranno essere controllate in futuro da lettori di badge a prossimità (e/o con tastiera) e quindi il personale abilitato avrà libero accesso. Le elettroserrature saranno di tipo elettromeccanico e elettromagnetico a seconda dell infisso sul quale saranno installate. Le porte potranno essere provviste, inoltre, di micro interruttori, in modo da potere controllare, a distanza, lo stato delle stesse e quindi potere intervenire in caso di anomalia. All esterno dei tre ingressi pedonali del corpo nuovo al piano terra verrà installata una postazione videocitofonica da esterno collegata alla postazione videocitofonica interna ubicata nel locale accettazione. Impianti Elettrici per Impianti Meccanici Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

21 Gli impianti elettrici per impianti tecnologici si prevedono alimentati direttamente dal quadro generale ampliamento. Al quadro saranno attestate le linee di alimentazione dirette ai quadri elettrici delle macchine di trattamento dell aria ed alle relative regolazioni elettromeccaniche. I quadri elettrici al servizio delle macchine UTA non rientrano nella fornitura dell impiantista elettrico in quanto sono previste fornite direttamente dall impiantista meccanico come quadri elettrici a bordo macchina. Il limite di fornitura dell impianto al servizio delle macchine di trattamento dell aria è il cavo di collegamento e, i supporti per lo stesso, con origine dal quadro elettrico generale fino al quadro UTA relativo citato in precedenza. L impiantistica delle apparecchiature meccaniche è prevista realizzata con tubazioni in pvc e guaine in pvc con scatole in pvc in modo da garantire un grado di protezione non inferiore a IP 44 ed una esecuzione di impianti di tipo AD-FT. I conduttori previsti sono del tipo antifiamma a bassa emissione di gas corrosivi (N07G9/K e FG7(O)M1). Per tutte le apparecchiature alimentate con tensione superiore a 50V e non in vista dal rispettivo quadro di protezione sono previsti sezionatori locali in cassetta con grado di protezione non inferiore a IP 55. In generale sono previsti allacciamenti di potenza e/o di regolazione per le seguenti utenze meccaniche: VRV Unità interne ( ventilconvettori a soffitto e/o parete) e/o cdz Pompe Estrattori Tutte le linee facenti parte del sistema di regolazione saranno posate entro canalizzazioni e/o tubazioni separate da quelle degli altri impianti (e saranno comunque di fornitura impiantista meccanico). Impianto di Messa a terra e protezione dalle scariche atmosferiche Impianto di Protezione dalle Scariche Atmosferiche Dalla valutazione del rischio di fulminazione, di calcolo, risulta che l edificio non necessita di un LPS. Per la protezione dalle sovratensioni di origine atmosferica, l impianto sarà invece dotato di un sistema SPD costituito da spinterometri e scaricatori di sovratensione Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

22 di livello 1 e 2 applicati alle linee elettriche delle reti entranti ed installati nel quadro generale di cabina e sul quadro generale ampliamento. L impianto è dimensionato seguendo le norme CEI EN /2/3/4 e CEI 81-3, valutando oltre alle oggettive caratteristiche dimensionali, la presenza, all interno, di impianti sensibili al rischio di fulminazione e valutando il servizio svolto dalla struttura. Per maggiore chiarezza si rimanda al calcolo relativo inserito nel documento EDOC IE 01 Relazione di calcolo degli impianti elettrici. Impianto di Messa a Terra Il sistema di messa a terra si può suddividere nelle due componenti essenziali: sistema di dispersione sistema di continuità fra le strutture metalliche Il sistema di dispersione è ottenuto dal dispersore naturale costituito dall armatura delle opere di fondazione, interconnesse, con una rete in rame nudo che costituisce il sistema di dispersione a maglia ubicato al piano interrato. La rete che si ottiene, attraverso i punti fissi di misura, sarà collegata all anello esistente in corda di rame da 50 mmq di interconnessione fra i dispersori integrativi. La distribuzione della rete di terra, per la protezione equipotenziale, all interno dell intervento sarà realizzata, per ogni quadro, tramite la distribuzione di un conduttore di terra che costituirà la dorsale alla quale saranno collegati. Dalla barratura generale di terra del quadro Generale di edificio avranno origine le linee di terra fino ai quadri derivati citati in precedenza. L'impianto di terra avrà le funzioni di messa a terra di protezione di tutti gli utilizzatori e di messa a terra di protezione di tutte le masse metalliche e apparecchiature delle centrali degli impianti tecnologici. La messa a terra delle carcasse degli utilizzatori, motori, pompe ecc., sarà ottenuta tramite opportuno collegamento al conduttore di protezione. E prevista la messa a terra equipotenziale delle tubazioni metalliche di adduzione e di scarico mediante conduttore con guaina G/V di sezione 6mmq. La messa a terra di corpi illuminanti, delle prese ecc. sarà ottenuta servendosi del conduttore inserito nel cavo di alimentazione derivato dai rispettivi quadri di zona. Detto impianto sarà coordinato, per la protezione contro i contatti indiretti, con i Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

23 dispositivi di protezione precedentemente menzionati (interruttori automatici magnetotermici, interruttori con dispositivo differenziale), atti all'interruzione del circuito elettrico nel caso che questo presenti un guasto a massa. Predisposizioni per eventuale futuro impianto fotovoltaico Al piano interrato, in apposito locale tecnico ove è ubicato il quadro QGBT-A, è stato predisposto uno spazio per il futuro alloggiamento delle apparecchiature dedicate all impianto fotovoltaico quali inverter, quadri, ecc Come già descritto, tale impianto non è previsto in questo appalto. C A P I T O L O 3 DATI TECNICI GENERALI I calcoli di progetto sono stati eseguiti facendo riferimento alle seguenti condizioni: - Ubicazione dell'area BOLOGNA - Frequenza 50 Hz - Sistema di alimentazione M.T - 15KV B.T.- 400V trifase con neutro tipo TN-S (art norme CEI 64-8) Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

24 Gli impianti elettrici dovranno essere realizzati nel pieno rispetto della normativa attualmente in vigore, con particolare riguardo alla Legge n. 186, al D.P.R. 547, alle Norme CEI, VVF, ed a quelle degli Enti erogatori. DATI TECNICI DI PROGETTO Le opere in oggetto saranno realizzate tenendo conto delle principali condizioni di progetto, delle Normative e Legislazione, delle prescrizioni nel seguito elencate. Una parte delle indicazioni riportate sono conseguenti al rispetto delle normative vigenti, hanno carattere generale e saranno applicate per la totalità degli impianti. Quanto riportato ha la funzione di illustrare le scelte progettuali e di fornire la guida per la realizzazione degli impianti. Le indicazioni non devono comunque essere considerate esaustive e sarà onere dell'assuntore applicare tutte le prescrizioni richieste per la corretta esecuzione delle opere. Anche se non espressamente richiamato nei documenti contrattuali, saranno da eseguire tutte le verifiche necessarie, comprese quelle delle lunghezze e delle sezioni delle linee di distribuzione in partenza dai quadri elettrici al fine del rispetto normativo ed a conferma delle prescrizioni del presente capitolato. A. Condizioni ambientali (secondo IEC 364) Temperatura ambiente -5 C + 40 C AA4 Umidità relativa 5% 95% AB4 Altitudine < 2000 m AC1 Presenza acqua possibilità di getti d'acqua in tutte le direzioni nei locali servizi AD5 Corpi solidi esterni ³ 1 mm AE3 Corpi solidi esterni deposito di polvere tra 10 e 35 mg/m² al giorno AE4 Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

25 Sostanze inquinanti corrosive Trascurabile AF1 Urti media severità AG2 Vibrazioni bassa severità AH1 Presenza flora/muffe pericolo relativo AK2 B. Condizioni di utilizzazione Competenze delle persone: persone avvertite Competenze delle persone: persone non avvertite e non istruite Contatto delle persone con potenziale di terra: debole Condizioni di evacuazione di emergenza (Alta densità occupanti e facilità di evacuazione) BA4 BA1 BC3 BD3 C. Caratteristiche dei luoghi di installazione Principalmente gli ambienti in cui saranno installati gli impianti sono classificati nel seguente modo: - locali uffici, laboratori e depositi: - locali tecnici e sottocentrale luoghi a maggior rischio in caso di incendio (Tipo A CEI ); luoghi ordinari soggetti ad influenze esterne (grado di protezione ³ IP44); D. Sicurezza degli impianti contro i contatti diretti Gli impianti in oggetto dovranno garantire la massima sicurezza contro i pericoli derivanti da contatti con parti in tensione (contatti diretti). Per tale motivo nell'esecuzione degli impianti saranno presi provvedimenti di protezione totale, utilizzando involucri con gradi di protezione non inferiore ad IP4X per le parti a portata di mano (IPXXD per le superfici orizzontali a portata di mano), e non inferiore ad IP2X Commessa: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO BOLOGNA Pag.: di

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