REPUBBLICA ITALIANA N /2015 REG.PROV.COLL. N /2015 REG.RIC. IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
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1 N /2015 REG.PROV.COLL. N /2015 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata (Sezione Prima) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 137 del 2015, proposto dalla Eusebio Energia S.p.a., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv.ti Liberto Losa, Cristina Belvisi e Enzo Sarli, con domicilio eletto in Potenza Via Mazzini n. 23/A; contro -Regione Basilicata, in persona del Presidente della Giunta Regionale p.t., rappresentata e difesa dall avv. Nicoletta Pisani, con domicilio eletto in Potenza Via Vincenzo Verrastro n. 4 presso l Ufficio Legale dell Ente; -Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del Ministro p.t., e Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentati e difesi dall Avvocatura Distrettuale dello Stato di Potenza e presso gli Uffici della stessa domiciliati ex lege in Potenza Corso XVIII Agosto 1860 n. 46; -Comune di Genzano di Lucania, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio; nei confronti di Ventisei S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., non costituita in giudizio; Ricorso ex artt. 31, commi 1, 2 e 3, e 117 Cod. Proc. Amm., per l accertamento del silenzio inadempimento della Regione Basilicata sull istanza, presentata dalla Eusebio Energia S.p.a. il , volta ad ottenere il rilascio dell autorizzazione ex art. 12 D.Lg.vo n. 387/2003, per la realizzazione di un impianto eolico nella Località Cerreto del Comune di Genzano di Lucania, composto da 6 aerogeneratori di potenza nominale di 3,4 MW e perciò complessiva di 20,4 MW, aventi un altezza al mozzo di 100 m. ed il diametro del rotore di 104 m. e perciò un altezza complessiva di 152 m.;
2 Visti il ricorso ed i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio della Regione Basilicata, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Basilicata e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nella camera di consiglio del giorno 27 maggio 2015 il Cons. Pasquale Mastrantuono e uditi gli avv.ti Liberto Losa, Anna Carmen Possidente, in sostituzione dell avv. Nicoletta Pisani, nonché dell avv. dello Stato Domenico Mutino; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO e DIRITTO Con istanza del la Eusebio Energia S.p.a. chiedeva alla Regione Basilicata sia il rilascio dell autorizzazione ex art. 12 D.Lg.vo n. 387/2003, sia la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ex D.Lg.vo n. 152/2006 ed ex L.R. n. 47/1998, per la realizzazione nel Comune di Genzano di Lucania di un impianto eolico, composto da 30 aerogeneratori di potenza complessiva di 60 MW, di cui 15 nella Località Monte Poto e 15 nella Località Cerreto, aventi tutti la potenza nominale di 2 MW, l altezza al mozzo di 80 m. ed il diametro del rotore di 92,5 m. e perciò l altezza complessiva di 126,25 m.. Su tale progetto prima il Dirigente dell Ufficio regionale Tutela del Paesaggio con nota e poi il Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata con atto prot. n del esprimevano parere negativo, in quanto gli aerogeneratori, identificati con i nn. da 1 a 15, risultavano in stretta correlazione visiva con il Castello di Monteserico e percepibili dai punti privilegiati della strada Bradanica, mentre gli aerogeneratori, individuati con i nn. da 16 a 30, oltre alla correlazione visiva con il Castello di Monteserico, presentavano una distribuzione planimetrica tale da farli percepire come effetto selva dal centro abitato del Comune di Genzano di Lucania, per cui veniva ritenuto che sarebbe stato irreversibilmente compromesso l aspetto paesaggistico dei luoghi interessati dall intervento ed il quadro panoramico generale. Pertanto, il legale rappresentante della Eusebio Energia S.p.a. nella Conferenza di servizi del faceva presente di voler presentare una variante al progetto, finalizzata alla mitigazione dell impatto ambientale e paesaggistico. Conseguentemente, la Eusebio Energia S.p.a. in data presentava il nuovo progetto, relativo ad un parco eolico, composto da soli 6 aerogeneratori di potenza nominale di 3,4 MW e perciò complessiva di 20,4 MW, aventi un altezza al mozzo di 100 m. ed il diametro del rotore di 104 m. e perciò un altezza complessiva di 152 m., tutti siti nella Località Cerreto del Comune di Genzano di Lucania.
3 La Conferenza di servizi del è stata rinviata per la mancanza del giudizio di compatibilità ambientale. Con il presente ricorso, notificato l 11/ e depositato il , la Eusebio Energia S.p.a. ha chiesto l accertamento del silenzio inadempimento della Regione all obbligo di provvedere sulla suddetta istanza del Si è costituita in giudizio la Regione intimata, che ha eccepito: 1) l irricevibilità, per la violazione del termine annuale di decadenza ex art. 31, comma 2, cod. proc. amm., in quanto le modifiche apportate al progetto originario non erano sostanziali e quindi il termine di conclusione del procedimento decorreva dalla prima istanza del ; 2) l inammissibilità, in quanto dopo la seconda istanza del si era svolta la Conferenza di servizi del ; 3) l inammissibilità per difetto di interesse, in quanto, nel caso in cui la domanda del dovesse essere qualificata come una nuova istanza ex art. 12 D.Lg.vo n. 387/2003, ciò avrebbe determinato un ulteriore prolungamento del procedimento amministrativo. Nel merito ha evidenziato l infondatezza del ricorso, in quanto la ricorrente, dopo la presentazione in data del secondo progetto, non aveva chiesto la Valutazione di Impatto Ambientale e non aveva presentato tutta la documentazione prevista dall art. 8 del Regolamento, che disciplinava il procedimento ex art. 12 D.Lg.vo n. 387/2003, approvato con Del. G.R. n del (pubblicata nel BUR del ). In proposito ritiene il Collegio di dover previamente esaminare l eccezione di irricevibilità del ricorso sollevata dalla Regione Basilicata. Sul punto, va sottolineato che l art. 5, comma 3, D.Lg.vo n. 28/2001 statuisce che, fino all individuazione mediante apposito Decreto Interministeriale, previa intesa con la Conferenza Unificata, degli interventi di modifica sostanziale per ciascuna tipologia di impianto e di fonte, non sono considerati sostanziali gli interventi da realizzare sugli impianti fotovoltaici, idroelettrici ed eolici esistenti, a prescindere dalla potenza nominale, che non comportano variazioni delle dimensioni fisiche degli apparecchi, della volumetria delle strutture e dell area destinata ad ospitare gli impianti stessi, né delle opere connesse. Secondo questo Tribunale (cfr. Sentenza n. 869 del ) dal tenore letterale di tali chiare parole si desume agevolmente la volontà del Legislatore nazionale di qualificare per converso, nelle more dell adozione del predetto Decreto Interministeriale, come modifiche sostanziali quelle che comportano la variazione delle dimensioni fisiche, della volumetria e dei siti di ubicazione degli impianti eolici e delle relative opere di connessione alla rete elettrica; inoltre, sebbene il suddetto art. 5, comma 3, D.Lg.vo n. 28/2011 si riferisca espressamente soltanto agli impianti esistenti, la suindicata lineare distinzione tra modifiche sostanziali o non sostanziali non può non essere applicata anche agli impianti da realizzare ex novo, il cui progetto originario venga successivamente modificato. Al riguardo, va precisato che il richiamo da parte della Regione dell art. 5, lett. l-bis), D.Lg.vo n. 152/2006 non è pertinente, atteso che la definizione di modifica sostanziale di un progetto, opera o di un impianto, come la variazione delle caratteristiche o del funzionamento ovvero un potenziamento dell impianto, dell opera o dell infrastruttura o del progetto che, secondo l Autorità competente, producano effetti negativi e significativi sull ambiente, si riferiscono esclusivamente ai procedimenti disciplinati dallo stesso Codice dell Ambiente e trovano giustificazione nella circostanza che tutti i provvedimenti, attinenti alla materia ambientale, sono logicamente connotati da ampia discrezionalità per i rilevanti interessi pubblici coinvolti, per cui la norma sopra indicata
4 non può essere applicata al procedimento relativo all autorizzazione ex art. 12 D.Lg.vo n. 387/2003, non compreso nel D.Lg.vo n. 152/2006. Comunque, il predetto art. 5, lett. l-bis), D.Lg.vo n. 152/2006 è una norma generale, che deve ritenersi derogata dal suddetto art. 5, comma 3, D.Lg.vo n. 28/2011, cioè da una norma speciale che disciplina il procedimento relativo all installazione degli impianti in materia di energie rinnovabili, per cui, in base al principio lex specialis posterior derogat priori generali, le variazioni delle dimensioni fisiche, della volumetria e dei siti di ubicazione degli impianti eolici e delle relative opere di connessione alla rete elettrica devono essere considerate come modifiche sostanziali non solo nel procedimento ex art. 12 D.Lg.vo n. 387/2003, ma anche nel connesso procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale. Conseguentemente, non sembra possibile dubitare che vadano qualificate come modifiche sostanziali le sopra descritte differenze tra il progetto originario del e quello presentato il : riduzione da 30 a 6 e diverse dimensioni ed ubicazione degli aerogeneratori ed anche delle opere di connessione alla rete elettrica nazionale. Ciò premesso, il ricorso in esame risulta ricevibile, atteso che il termine complessivo di 240 giorni ex art. 12, comma 4, D.Lg.vo n. 387/2003, derivante dalla sommatoria del termine di 90 giorni per la conclusione del procedimento disciplinato da tale norma e del termine ex art. 26, comma 1, D.Lg.vo n. 152/2006 e/o art. 6, comma 2, L.R. n. 47/1998 di 150 giorni per la conclusione del procedimento di VIA, iniziava a decorrere il e terminava il Ma quando il termine di conclusione dei procedimenti amministrativi scade in un giorno festivo viene prorogato di diritto al giorno seguente non festivo, che, nella specie, poiché i giorni di Natale e Santo Stefano sono festivi, risulta essere il , atteso che anche per il computo dei termini di prescrizione l art. 2963, comma 3, C.C. statuisce la proroga al giorno seguente non festivo, per cui deve ritenersi che tale norma costituisca un principio generale dell ordinamento giuridico, che va applicato pure con riferimento ai procedimenti amministrativi. Pertanto, il termine decadenziale di 1 anno ex art. 31, comma 2, Cod. Proc. Amm., tenuto pure conto della sospensione feriale dei termini processuali di 46 giorni 1 agosto-15 settembre (applicabile anche alle azioni avverso il silenzio: cfr. C.d.S. Sez. IV Sentenze n del e n. 499 del ), scadeva l , cioè proprio nel giorno in cui il ricorso in epigrafe è stato consegnato all Ufficio postale per la notifica. Sempre in via preliminare, risultano palesemente infondate le eccezioni di inammissibilità del ricorso, formulate dalla Regione, sia perché fino all emanazione del provvedimento conclusivo del procedimento continua a permanere l inadempimento dell Amministrazione, sia perché, nella specie, non avendo altri operatori chiesto il rilascio dell autorizzazione per l installazione di un impianto eolico sullo stesso sito, la ripetizione del procedimento di cui è causa non avrebbe precluso alla ricorrente la possibilità di realizzare l impianto in questione. Nel merito, il ricorso va accolto, atteso che il procedimento autorizzatorio non risulta concluso con un autonomo provvedimento successivo alla Conferenza di servizi e, pertanto, il silenzio dell amministrazione si palese illegittimo. A quanto sopra consegue l accoglimento del ricorso in esame nei sensi sopra indicati. Sussistono giusti motivi per disporre tra le parti la compensazione delle spese di giudizio.
5 P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata accoglie il ricorso in epigrafe nei sensi indicati in motivazione. Spese compensate. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Potenza nella camera di consiglio del giorno 27 maggio 2015 con l'intervento dei magistrati: Italo Riggio, Presidente Pasquale Mastrantuono, Consigliere, Estensore Benedetto Nappi, Referendario L'ESTENSORE IL PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 12/09/2015 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)
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